Consiglio Regionale della Lombardia: visita del cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano

Eminenza deve lentissima
Caro Cardinal Scola
Benvenuto
E con sentimenti di viva gratitudine personalmente anche
Di grande gioia che l'accordo in quest'Aula e la saluto con la più viva cordialità
A nome di tutti i consiglieri regionali dei membri della Giunta dei collaboratori
Del personale e di tutti gli ospiti presenti
Molto desiderato che raccogliesse l'invito a essere presente a prendere la parola in quest'Aula e la ringrazio di cuore per aver accettato
Sono certo che il suo intervento anche per i riconosciuto spessore intellettuale della sua persona saprà dare un contributo importante dite
Di riflessioni di iniziative per il futuro utile per tutti noi credenti e non credenti
Ci voglia etto che lei sia qui non per una malintesa confusione i ruoli
Niente in chiaro
Sono certo e ancor più chiaro a lei lo testimoniano la sua storia e i suoi scritti
Qual è la distinzione di compiti di responsabilità che ciascuno di noi deve svolgere nella piena autonomia delle rispettive sfere
è ben chiaro a tutti noi che questa Assemblea legislativa che tra poco ascolterò la sua parola è una istituzione laica
E nessuno rincorre confessionali ismi fuori luogo e fuori tempo
Voglio tranquillizzare a questo riguardo i colleghi che hanno sollevato preoccupazioni che francamente mi sembrano infondate
Da quest'Aula però mandiamo oggi un segnale anche di una corretta visione della laicità proprio attraverso questo incontro
La vera laicità infatti a mio parere a differenza delle cinismo che ne rappresenta l'involuzione regressiva sul piano culturale e politico
è aperta all'ascolto della Parola e del contributo di chiunque
Amato tutti coloro
I quali hanno qualcosa di significativo da dire alla costruzione della convivenza civile a prescindere da qualunque distinzione di sesso razza cultura o religione
E sarebbe ben paradossale che ciò non dovesse valere proprio nei confronti dalla religione cattolica che così tanto ha contribuito nei secoli alla costruzione della nostra civiltà
Dalle nostre tradizioni del nostro pensiero
Della nostra cultura e anche delle nostre istituzioni
Avere laicità rifugi ogni velocissimo non ha timore del confronto con nessuno
Non ha bisogno di azzerare le molteplici identità della società plurale ma al contrario sa confrontarsi con ciascuna di esse nella consapevolezza della propria storia e alla ricerca di ciò che è bene
Viviamo Eminenza e lei ce lo ricorda continuamente
Un tempo faticoso e difficile
Il bene comune e sempre più un bon
Arduo
Questo Consiglio regionale lo sa bene oggetto di indagine comportamenti che hanno portato a sfiducia
Disaffezione nel popolo
Contumelie diffuse dileggio sistematico
Eppure
Quest'Aula non ha smesso di ricercare il bene comune
Lo voglio ripetere forte
Qui ci sono uomini e donne che hanno diverso orientamento politico diverse sensibilità culturali idea volte contrapposte
Ma tra queste mura non è venuta meno la passione per il bene di tutti
Non si è spenta la fiamma della democrazia cioè della ricerca di ciò che è bene per il popolo
Il nostro popolo lombardo
Oggi soffre il protrarsi di un tempo lungo di difficoltà che ha portato povertà nelle famiglie mancanza di lavoro difficoltà economiche i disagi personali disagi
Talvolta sfociati in tragedia voglio ricordare qui eminenza l'incontro che ho avuto qualche giorno fa con i genitori di un ragazzo di ventinove anni
Di Gavirate che si è tolto la vita perché non trovava lavoro perché continuano a trovare porte chiuse è stato un incontro intenso e drammatico ecco di fronte a tutto questo noi non siamo distanti
Non viviamo in un mondo dorato insensibile ciechi e sordi di fronte alle difficoltà di chi abbiamo vicino anzi vediamo con disagio tante volte l'incapacità e forse l'impossibilità
Di dare risposte adeguate
Ma non vengono meno il desiderio e la tensione verso questo scopo nella consapevolezza di una responsabilità che investe ciascuno di noi e che oggi deve trasformarsi in una forza costruttiva
Costruire non distruggere e la nostra responsabilità
Questa responsabilità mi richiama due grandi parole chiarire che il giorno più volte nell'insegnamento sociale della Chiesa concordia e sussidiarietà due parole che ritengo tutt'altro che strane al lavoro di questa Aula consiliare
Concordia cioè ricerca continua della condivisione la nostra Assemblea legislativa sta cercando di fare la propria parte in spirito di collaborazione non di scontro
La gran parte dei provvedimenti che sono stati approvati
Lo sono stati con una maggioranza più ampia di quella politica e molti all'unanimità un solo dato sul trentatré progetti di legge approvati nel corso di questa legislatura
Diciotto ben diciotto più della metà sono stati approvati all'unanimità
Segno di una volontà di non imporre la forza dei numeri
Ma di ricercare sempre il confronto per trovare la sintesi più condivisa in un tempo riscontro sistematico e talvolta volgare o addirittura violento anche all'interno delle aule parlamentari a me questo sembra un fatto rilevante
E poi sussidiarietà
I provvedimenti del Consiglio regionale da molti anni sono indirizzati ad aprire spazi alla libera iniziativa della persona della famiglia
Della società in tutti i campi anche in quelli della libertà di educazione del sostegno
Alla vita e alla famiglia della sanità del welfare
è la strada che la Lombardia ha percorso proficuamente sulla quale sono certo saprà continuare continuando dar vita a un modello originale di governo sussidiario
Una strada che richiede però a mio avviso come condizione previa il rispetto delle autonomia
Di quelle sociali le autonomie sociali riconosciute dall'articolo due della Costituzione e di quelle locali riconosciute l'articolo cinque
Oggi oggetto di un attacco formidabile come forse mai avvenuto in passato nella storia recente del nostro Paese un attacco che ne mette in discussione la loro stessa esistenza
è il parere di molti in quest'Aula che senza corpi intermedi sociali e istituzionali comuni Province regioni non ci possa essere vera libertà
Da ciò deriva la consapevolezza che abbiamo il dovere di fare anche da qui una proposta di riforma delle istituzioni sulla quale ci confronteremo in un apposito seduta il prossimo venticinque febbraio
Ma non è riportando tutti i poteri dal centro che il nostro popolo sarà più libero di esprimersi che poteva essere meglio servito
E poi concordia cioè condivisione ricerca di ciò che unisce più di ciò che divide
E sussidiarietà cioè amore alla libertà creativa di ciascuno sono tra l'altro un frutto maturo del contributo nella tradizione cattolica l'ambito della Lombardia all'umanesimo e vorrei dire al modo stesso di essere dei lombardi
Di questo siamo grati a lei che rappresenta qui la continuità di questa millenaria tradizione culturale
Un modo di concepire la realtà e la vita che ha reso più bella e più civile l'esistenza di centinaia di generazioni di Lombardi ed ha forgiato il modo stesso di essere della Lombardia
E con questo spirito che affrontiamo le sfide del presente inclusa la grande opportunità rappresentata da Expo due mila e quindici
Occasione da non perdere per il rilancio e lo sviluppo del nostro territorio ma sfida anche culturale
Per la quale occorrerà che giunga al mondo tam Milano e dalla Lombardia una parola originale sui temi della nutrizione e dell'ambiente
Io la voglio ringraziare qui per il contributo che lei sta dando questa grande riflessione
Concludo Eminenza questo mio saluto con un auspicio
Che questa Assemblea e ciascuno di noi sappia essere con i fatti un esempio di politica buona con i fatti
La necessità della buona politica e così viva nelle attese della nostra gente ma la strada per realizzarla impegnativa colte anche impervia
E passa a mio parere dalla fatica di costruire soluzioni concrete per quanto imperfetta più che dalla unica forza distruttiva della denuncia della sterile contrapposizione
Ed è una fatica che sono certo noi consiglieri regionali non vogliamo smettere di fare al servizio della dignità insopprimibile di ogni singola persona
E del valore infinito di ogni atto di servizio a ciascun singolo uomo concreto
Con questo animo imminenza delle lentissima la ringrazio nuovamente ci disponiamo ora hai due prossimi indirizzi di saluto che saranno rivolti
Per consigliere Paolo Micheli
Al posto di Umberto Ambrosoli che ha avuto con improvvise impossibilità per gravi motivi personali essere qui
Che interverrà a nome delle minoranze e poi del Presidente della Giunta Roberto Maroni e successivamente ascolteremo il suo intervento sul tema un nuovo umanesimo il futuro la Lombardia grazie ancora
Eccellenza Rentis sì ma leggo l'intervento che il Consigliere Ambrosoli impossibilitato purtroppo oggi ad essere presente ha preparato per porgo i saluti della minoranza
Eminenza riferentisi Marco voglio anch'io ringraziarla per la sua preziosa presenza in quest'Aula
Intervengo a nome dei Gruppi di minoranza che per gli Statuti stessi di questa istituzione sono portati più verso ruoli di vigilanza e di opposizione
Lo svolge tale ruolo però cerchiamo anche di non cadere in un atteggiamento di contrapposizione pregiudiziale
Essendo tutti noi convinti che il tempo presente e le circostanze che viviamo obbligano chiunque abbia assunto un ruolo di rappresentanza politica a portare in continuo sincero positivo contributo
Affinché lo svolgimento della funzione di questa istituzione avvenga nella massima efficacia
Per la soddisfazione delle tante aspettative della nostra comunità lombarda prevalentemente dinamica nel suo carattere fortemente operoso
Ma anche colpita da così tanta fragilità ed emarginazione le quali rischiano di minare la nostra convivenza e di portare nei cuori infelicità e disperazione
Famiglie senza lavoro
Tanta gente senza una casa dignitosa la precarietà dei giovani e la solitudine degli imprenditori in crisi
Le condizioni insostenibili dei detenuti la dissipazione delle energie delle donne l'esasperato consumo di suolo e il sempre incombente riscritto il idrogeologico
Cerchiamo sempre di dare il nostro contributo con modestia e spirito collaborativo sapendo come dice il Papa nelle Vangeli gaudium con cuori spezzati in mille frammenti sarà difficile costruire uno Pinti capaci sociale
Proprio questa impostazione eminenza deve lentissima ha sorretto il nostro senso di responsabilità
Nel tentativo di ridare credibilità alla funzione sociale della politica e dignità alle istituzioni
Così continuamente ferite nello sforzo ultimo di costruire un clima di fiducia e diffida mento dei cittadini verso i loro rappresentanti
Responsabilità e fiducia sono parole che ben si accompagnano in ogni discorso anche se purtroppo non è sempre sufficiente il loro risuonare per invertire tendenze i sentimenti ormai consolidati
Ma lei Eminenza sembra avevo già intuito le difficoltà che incontriamo il nostro ter quinte scoramento e ci viene incontro prende l'iniziativa ci anticipa con la sua parola
Mi riferisco non solo alla sua presenza oggi ma anche alle parole recentissime durante lumi Vieri Santambrogio con le quali continuamente ci sprona
La sua riflessione e di stimolo e il potente orientamento sull'occasione di Expo al suo efficace insegnamento pastorale
E questo si ha quando ci spinge proprio l'occasione di Expo due mila e quindici a ripensare l'anima di Milano e a progettare un ruolo per la Lombardia ad offrire all'Italia il mondo intero
Sia quando ci invita a mettere al centro di tutto la persona umana a ripensare un nuovo umanesimo
Non possiamo che esserle grati per questo sostegno che lei ci offre con la sua parola è vero
Senza una grande visione condivisa senza la capacità di trovare l'anima del nostro futuro istituzioni iniziative si trasformeranno rapidamente Ingusci riempiti da procedure ripetitive sono parole suo Eminenza in Sant'Ambrogio
Lo viviamo qui quotidianamente tra mozioni emendamenti interrogazioni ed altre procedure ripetitive
Rischiamo di perdere il senso del nostro futuro di una prospettiva ampia e condivisa di un dibattito alto sui valori sui grandi temi come responsabilità
Fiducia accoglienza famiglia Europa ed altri sui quali costruire al di là di ogni ideologia l'avvenire della nostra comunità
Abbiamo beninteso imminenza il suo messaggio riguarda noi politici innanzitutto stanno
Lì imparare la grammatica dell'uomo che ci propone e siamo noi per primi ad essere chiamati a rispondere la nostra responsabilità non ha bisogno di asserzioni e di grandi proclami ma di una cosa soltanto basta l'esempio
Siamo chiamati a rispondere con l'esempio con l'esemplarità di un'azione e di una vita buona come lei ci dice
Ma cogliamo anche la sua preoccupazione per i valori di stimolo che essa quando dice che la società civile milanese e lombarda
Patisce di una frustrazione di una frustrante sproporzione dalle sue grandi potenzialità e le sue effettive possibilità
E quando indica l'origine di tale frustrazione prima ancora che nelle condizioni strutturali istituzionali
Proprio nella scarsità o ancor di più nell'effettiva mancanza di un'energia spirituale morale così come anche di una capacità ideale ed affettiva
Lei indica con ciò la principale carenza del nostro tempo quella di una classe dirigente capace di unificare l'esistenza e di progettare il futuro
E ci indica addirittura l'esemplarità di diverse comunità di migranti che invece collabora non solo nella capacità di lavoro e gli enti
E di solidarietà ma anche nel dare sempre di più un volte milanesi del futuro così come avvenne nel dopoguerra con i nostri padri risollevare una Milano umiliata invasa dalle macerie
Questa sua sensibilità Eminenza ci rafforza nel nostro umile lavoro quotidiano di resistenza all'azione tra costante di Polifemo
Anche in quest'Aula infatti appare accorate e purtroppo assai spesso il fantasma di una figura omerica il Ciclope che con feroce d'arroganza si ribellava alla legge divina dell'ospitalità e dell'accoglienza
E invece di spalmare gli ospiti serie ci vada
A questo paradigma di ogni dissoluzione barbarica della convivenza umana come lei dice
Abbiamo cercato di resistere umilmente ma fermamente
Quando sono stati negati i diritti elementari minori figli di immigrati o quando si chiudono le porte a quanti pur dando il loro contributo di lavoro vengono emarginati dei beni dei benefiche di cittadinanza
Così come resistiamo quando vediamo striscioni che dicono vogliamo il muro del nord
Il futuro di Milano e della Lombardia nel mondo non si può certo costruire erigendo muri divisori
Siamo confortati da queste sue parole così come sollecitati dalla generosa testimonianza di Papa Francesco quando ci assicura che il tempo e superiore allo spazio e ci sprona
Perciò a lavorare a lunga scadenza senza l'ossessione dei risultati immediati quote Goria cui appartengono certamente i risultati elettorali
Privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempi dei processi è il peccato specifico più grave di chi fa attività socio politica Francesco ce lo dice con strabiliante chiarezza
Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi di potere e di autoaffermazione
Francesco ci interroga
Ci sono quelli che nel mondo attuale si preoccupano realmente
Di dar vita a processi che costruiscono un popolo piuttosto che ottenere risultati immediati che producono una rendita politica facile rapida quante effimera perché non costruiscono la pienezza umana
La domanda di Francesco bisona qui per tutti noi
E ci rende responsabile cioè ci responsabilizza anche di fronte al processo di costruzione dell'Europa I giovani unica speranza come lei ha ben sottolineato nel suo ultimo incontro con il Presidente Napolitano
Hai giovani vogliamo lanciare un appello sì a te europei
Ora
A Milano come a Stoccolma a Roma come a Berlino agite quotidianamente da cittadini europei
Ai giovani perché proprio come dice papà Francesco
Diventare un popolo richiede un costante processo nel quale ogni nuova generazione si veda coinvolta è un lavoro lento e Aldo ed esige di volersi integrare
E di imparare a farlo fino a sviluppare una cultura dell'incontro in una plurifondo armonia
In questa direzione e continueremo a rivolgere imminenza i nostri sforzi e le nostre intelligenze
Est seppure consapevoli della fragilità della nostra posizione laica
Sappiamo cogliere l'enormità produttiva per il nostro agire politico dei valori che lei continuamente ci indica lei che appena qualche settimana fa ci ha voluto ricordare a tutti cristiani non
Che l'esperienza di Cristo offra la libertà una permanente risorsa di rinnovamento
E costituisce una fonte sempre disponibile per la rigenerazione dell'umano e per promuovere l'amicizia civica nella città
Rigenerazione e termine fondativo della nostra grammatica valoriale siamo certi per ciò che sulla strada che lei eminenza ci indicherà ci troveremo a lungo insieme a fare lo stesso cammino grazie
Eminenza le porto il saluto della Regione Lombardia
E desidero dirle che siamo lieti e grati della sua presenza oggi come arcivescovo della Diocesi di Milano come pastore e come eccellente pensatore
Ho avuto l'onore di incontrarla più volte di scambiare con lei opinioni di ascoltare e leggere le sue parole anche prima del suo arrivo a Milano
Negli anni le sue profonde riflessioni sull'identità sulle radici della nostra cultura sul rapporto tra religione e politica Governo il bene comune
Hanno offerto preziosi e condivisibili spunti a chi come noi è impegnato quotidianamente nel difficile compito affidato di del cittadino
Siamo inoltre grazie a lei per il contributo che la Chiesa ambrosiana sta fornendo per riempire di contenuti l'esposizione universale del due mila quindici
Un'occasione unica come lei spesso definito expo per chi ha a cuore il bene della nostra città e della nostra Regione
Mi trovo infatti a condividere pienamente il pensiero che merito lei ha più volte sottolineato
Rispetto alla necessità di sfruttare questa grande occasione per ripensare la centralità dell'uomo il suo pieno ruolo i suoi legami alla base della società
Nell'azione politica e ancor più nelle sue declinazioni pratiche nella realtà quotidiana
Sono convinto che l'uomo debba necessariamente essere posto al centro del territorio in cui abita lavora cresce i suoi figli invecchia
Il territorio anzi deve essere pensato per l'uomo per la sua piena realizzazione
Per questo chi governa deve preoccuparsi dito di tutelare l'uomo in ogni suo aspetto per consentirgli di avere gli spazi mezzi necessari esprimere il suo talento
Accrescere la sua formazione la sua esperienza realizzare i suoi progetti e i suoi sogni
è in questo senso che chi governa deve preoccuparsi di tutelare l'uomo con tutti gli strumenti che possiede
Questo è il principio da cui credo debba partire il nostro Governo del territorio
Cominciando dagli aspetti di maggiore fragilità
Ci siamo fin dall'inizio impegnati per sostenere i più deboli gli anziani malati i non autosufficienti e le loro famiglie
Non vogliamo lasciare indietro nessuno questo credo fa la vera differenza in una società moderna
La fragilità però oggi si nasconde non soltanto fra i problemi di salute o la disabilità
Nella perdurante crisi economica che stiamo attraversando il nostro primo impegno come Governo della Regione la più ricca e operosa d'Italia
E quello di tutelare l'occupazione e sostenere i lavoratori e le aziende che attraversano un momento di forte difficoltà
Dove non c'è il lavoro manca la dignità ha detto papà Francesco a Cagliari parlando anche ai cassintegrati e disoccupati
E proprio per salvaguardare quella dignità degli uomini delle donne di questa Regione che ogni giorno ci impegniamo sui fronti dell'occupazione del sostegno all'impresa
Conduciamo trattative nei casi di crisi troviamo risorse da allocare ci impegniamo per il rilancio dei distretti produttivi investiamo energie e risorse finanziaria
Perché
In questo luogo e di
In questo lungo e difficile momento di crisi
Non si perda e nemmeno svilisca l'operosità di questa terra il valore dei suoi cittadini il grande potenziale delle sue imprese
L'uomo con le sue prerogative e le sue necessità e al centro dell'esposizione universale che stiamo organizzando con grande entusiasmo il tema scelto per Expo due mila e quindici nutrire il pianeta energia per la vita
Scaturisce dalla necessità di guardare con occhi nuovi ai temi della nutrizione della scienza dell'agricoltura delle risorse dell'acqua e dell'aria
Ma significa anche concentrarsi sul futuro lo sviluppo la sostenibilità e la ricerca
Solo attraverso l'innovazione possiamo pensare un avvenire sereno del pianeta e al contempo puntare sul talento dell'uomo
Per questo ci siamo posti l'obiettivo per i prossimi anni di raddoppiare gli investimenti in innovazione ricerca
Per consentire ai nostri brillanti cervelli in collaborazione con quelle di tutti i Paesi perché hanno diritto ad Expo di lavorare per creare nuove opportunità per gli abitanti del nostro pianeta
E la Lombardia può essere certa di vantare alcune fra le più brillanti menti scientifiche al mondo
Eminenza in occasione dei Vespri di Sant'Ambrogio del due mila e tredici ho sentito una profonda sintonia con le parole che lei ha pronunciato sulla necessità
Di un nuovo umanesimo
E condivido sinceramente richiamo molto attuale in riferimento desk può alla sobrietà e al necessario mutamento negli stili di vita
Ho condiviso questi aspetti perché le ritrovo nel nostro impegno di governo il tema del cibo infatti non riguarda solo chi nonna ma anche chi sovente se ne serve male
Così come condivido il richiamo a rispettare le nostre radici da un lato
E dall'altro soprattutto edificare un nuovo futuro che tenga conto della nostra profonda Enrique identità
E al contempo valorizzi le nostre potenzialità e soprattutto quella dei giovani
Nutre l'anima solo ciò che la rallegra
Ha scritto Sant'Agostino
Per questo al centro della Lombardia che si prepara all'expo non c'è soltanto l'attenzione all'alimentazione alle risorse naturali della terra
Ma anche il valore dell'umano la cultura la formazione l'educazione la musica l'arte
Per tutte queste ragioni sosteniamo la rete di servizi e solidarietà che arricchisce il territorio lombardo le associazioni delle università le scuole
Qualche giorno fa la Giunta che ho l'onore di presiedere ha confermato la dote scuola proprio per sostenere la libertà di scelta delle famiglie nell'educazione dei propri figli
Lo stesso approccio nuove il sostegno di Regione Lombardia al volontariato e agli oratori cellula fondamentale del tessuto sociale lombardo
Eminenza accolgo compiacere l'esortazione che più volte ci ha rivolto quella di vivere Expo due mila e quindici come l'occasione per la Lombardia di farsi punto di riferimento davanti al mondo
Queste sono le sfide che vogliamo vincere questo è l'impegno che ho preso e che oggi qui nel luogo della democrazia intendo confermare grazie
La parola ora per il suo intervento sul tema un nuovo umanesimo il futuro della Lombardia
A sua Eminenza il Cardinale arcivescovo di Milano monsignor Angelo Scola
Egregio del signor Presidente del Consiglio regionale
Egregio signor Presidente della Giunta regionale onorevoli membri della Giunta e membri tutti di questo
Importante Consiglio
Vi sono grato per l'invito a visitare il Consiglio regionale e a intrattenere questo dialogo con voi
E mi scuso ancora una volta per aver dovuto rinviare l'incontro fissato prima di Natale
Ritengo questa vostra proposta un gesto di amicizia civica
Con cui viene riconosciuto l'apporto che la Chiesa ambrosiana vuole offrire alla società plurale che oggi caratterizza anche la nostra Regione
è stato per me naturale accogliere questo invito perché
è iscritto un po'nella mia storia episcopale
Fui invitato nelle aule ufficiali a Grosseto sia in comune che in Provincia allora guidate dal Partito Comunista
Fui invitato in a Venezia
Dal Sindaco Cacciari nell'aura comunale dal Presidente della Regione Galan dal Presidente della Provincia zoologia e passo perciò a me del tutto naturale accettare questo invito anche per questa
Esperienza personale legato ovviamente non alla mia persona o alla mia
Storia ma solo al mio Ministero a ciò che
Più o meno degnamente circondi rappresentare
Tuttavia la mia presenza in questa sede prestigiosa
Mi rende ben consapevole dei limiti oggettivi del mio intervento
Esso vuole essere solo un contributo del rappresentante di una istituzione con rilevanza pubblica la Chiesa
Un semplice apporto teso a trasmettere il tesoro di ideali di legami di conoscenze di Risorse che i nostri progenitori ci hanno consegnato
L'umanesimo che ci sia generato ha bisogno infatti di essere non solo trasmesso ma immesso nella nuova cultura di oggi
Frutto di un'accelerazione della tecnica e delle tecnologie che non ha analogie
Con il passato realmente un inedito
I cattolici come tutti i lombardi
Vivono in prima persona il travaglio della nostra società in questo inizio del terzo millennio
La crisi economica che stiamo vivendo e che segna in profondità il presente della Lombardia e ne abbiamo avuto nei tre interventi ampia descrizione
è molto più grave di quanto le nostre previsioni abbiano immaginato lo è perdurata
Per estensione e purtroppo per capacità di fiaccare la nostra speranza
Però il nostro errore di previsione dipende da secondo me
Da un difetto nella lettura
La vediamo solo come a una crisi economica e non per quello che veramente un travaglio di civiltà che lascia pensare ad una nuova nascita
All'inizio del terzo millennio
è segno di questa miopia il fatto che non accettando di cambiare profondamente i nostri stili di vita
Continuiamo a immaginare scenari futuri che ci riportano che ci riportino a come eravamo e che però alla fine ci lasciano paralizzati
A tale Travaglio si lega l'esigenza di trovare una nuova sinergia tra le capacità
Le risorse i progetti per una Società Civile avanzata come la nostra
Che come
Ho già avuto occasione di dire in altre sedi
Patisce una frustrante sproporzione tra le sue grandi potenzialità e le sue effettive possibilità
Consentitemi di ritornare con qualche ulteriore approfondimento su questa diagnosi
Comprendere le ragioni di tale sproporzione nella prospettiva del bene comune fa parte del compito che ci attende
E costituisce nello stesso tempo l'unica strada realistica per affrontare il futuro
In particolare l'arte della politica come già dicevano gli antichi implica il continuo lavoro per gestire mediante il compromesso nobile
La sproporzione tra questi due fattori
Potenzialità ed effettive
Possibilità
Non posso in questa sede neo la competenza per farlo richiamare i lineamenti di quella che Edgar Morandais finisce la società complessa
Una
Situazione questa nostra
Che non consente semplificazioni né a livello teorico né a livello pratico imposta dalla frammentazione dominante
Che sembra concedere solo sintesi parziali
La nostra è per così dire una società a schegge di diamante preziose ma schegge
Mette alla prova l'esperienza singola e collettiva e tuttavia sarebbe un errore concludere che essa tolga la possibilità di governare
Richiede piuttosto di ripensare e aggiornare il rapporto
Tra in diversi e complementari fattori costitutivi della vita associata l'identità
E la pluralità la realtà e la sua comunicazione le strutture
E la capacità di creare iniziativa
Tuttavia per descrivere la sproporzione tra
Potenzialità e possibilità mi sia permesso fare riferimento a qualche fenomeno a tutti noto
In Lombardia ci troviamo di fronte
Al paradosso di un'apertura crescente alla dimensione internazionale per quanto riguarda
L'economia e la realtà dell'Expo
E insieme dall'altra parte alle forti perplessità
Quando noi vere e proprie resistenze con cui talora affrontiamo la realtà destinata a crescere della immigrazione nelle nostre terre
Un dato però è sotto gli occhi di tutti ce lo ha richiamato il rapporto Caritas Migrantes del due mila tredici
Il processo di invecchiamento della nostra società viene rallentato soprattutto grazie all'apporto degli immigrati
Mentre lo sviluppo delle esportazioni mostra la nostra capacità di andare incontro
A mercati lontani e culturalmente assai diversi dai nostri si pensi agli Stati Uniti ma soprattutto all'Asia
Tale capacità di apertura sembra venir meno quando si tratta di affrontare equilibrate politiche di integrazione nel rispetto della legalità
Invece gli immigrati rappresentano una potenzialità
Ma se non ci decidiamo a tradurre questo processo di meticciato di civiltà in una possibilità effettiva il nostro futuro sarà più difficile
Un altro carattere proprio dall'attuale frangente storico è la situazione in cui versa la famiglia
I nuclei familiari secondo gli esperti aumentano ma sono sempre più piccoli
Inoltre cresce il numero delle persone che vivono sole e delle coppie senza figli anche se quelle con figli continuano a rappresentare la struttura familiare più diffusa in Lombardia
Suscita poi grandissima preoccupazione l'incidenza della crisi economica sulle famiglie con più figli e con anziani a carico
Inoltre il crescente in dubbio indebolimento del legame matrimoniale come dimostra il dato delle separazioni in aumento infradito in fragili esce il nostro tessuto sociale
E crea nuovi poveri
Infine
Mi preme fare un cenno al costante incremento delle famiglie i le condizioni di povertà assoluta e di grave vulnerabilità
è vero questa situazione trova in Lombardia come riscontro una estesa e solidale Rete di opere di volontariato e non profit
Tra le quali senz'altro occupano un posto significativo le variegate realtà sorte dalla ditta delle diocesi delle parrocchie e delle aggregazioni di fedeli questo per dire
Che la famiglia nel senso classico del termine
Costituisce una notevole potenzialità per il nostro futuro ma
Se mancano politiche familiari adeguate essa è impedita
Di diventare una efficaci effettiva possibilità
Indubbiamente si potrebbe in questa chiave interpretativa legata al binomio potenzialità possibilità
Fa riferimento a molti altri esempi relativi ad aspetti sostanziali della nostra vita sociale in cui emerge questa sproporzione
Che rallenta il nostro cammino penso all'università alla scuola al mondo del lavoro soprattutto giovanile
All'imponente rete culturale di musei di monumenti di biblioteche di teatri di itinerari della nostra Regione
Alla questione dell'istruzione con particolare attenzione a non ci sa di favorire un'effettiva libertà di educazione
Alle prestazioni sanitarie assistenziali
Alla cura delle fragilità e delle emarginazioni ai centri di eccellenza nell'ambito della ricerca alla promozione dell'agricoltura dell'industria problemi della sicurezza alla alle questioni legate alla mobilità
E ai trasporti tutti voi siete costa piante mente impegnati su questi temi e quindi la considerazione della sproporzione tra potenzialità e possibilità effettive penso vista Ra a cuore
Una certa frustrazione quindi
Data da questa sproporzione
Cui si somma la complessità della vita della nostra Regione
Diffonde un disagio punk palpabile tra i cittadini
O si tocca con mano visitando tutti i sabati e le domeniche le parrocchie incontrando le persone un disagio che però non è sempre bene identificato
Un disagio che per il travaglio più qui o può creare di cui ho parlato può essere chiamato con una celebre espressione un vero e proprio disagio di civiltà
Esso non deriva solo da condizioni strutturali e istituzionali locali o nazionali
Più profondamente nasce da una difficoltà intrinseca al nostro tempo in cui
Né l'Energia spirituale
E morale per unificare l'esistenza
Nella capacità ideali e afflittiva di progettare il futuro sono beni facilmente
Reperibili
Infatti
è parte dell'attuale frangente storico appunto il
La mancanza o piuttosto la presenza di estese fragilità antropologiche
Che
Fanno sembrare l'uomo contemporaneo sprovvisto di una unità di senso per resistenza e privato in tal modo di una identità personale di riferimento
E in questa prospettiva che mi sento di affermare con forza che anche la nostra Regione ha bisogno di un nuovo umanesimo
Che ovviamente non di giunga a un progetto storico concreto
Che di capitale importanza da una
Costruttiva discussione sul umano cioè su tutto l'uomo e su tutti gli uomini e sull'ideale
Una discussione certo impegnativa ma carica di speranza per una effettiva rinascita
Oggi Infanti
Ripensare il mondo senza ripensare l'uomo significa
Che cosa significa affidarsi esso prolusivamente ad uno scenario di gestione tecnocratica globale
E sta a mio avviso diventando preoccupante
Senza di pensare l'uomo senza riproporsi quindi la questione di una comune comune al di là di tutte le differenze grammatica dell'uomo finisce
Per i
Finiamo per ridurci
Al fatto che l'unico sapere
E l'unico sapeva fare di cui l'uomo contemporaneo si sente certo sia
Il sapere
Solo il sapere techno scientifico
Questo
Su grande scala vuol dire primato dell'economico finanziario della Rete della comunicazione della biopolitica
In ultima analisi il primato di un regime fra virgolette tecnocratico in cui i criteri del potere tecnico condizionano tutti gli altri
Condizionali criteri politici sociali eticità furto Urali religiosi non solo li condizionano ma attendo nodo Minardi
Privandoli della prima e indispensabile risorsa
Che
Il soggetto umano in quanto tale
Soggetto personale comunitario capace di mettere continuamente in discussione se stesso per migliorarsi vero un motore di progresso
L'unità
Dell'esistenza dell'uomo e prima ancora l'unità dell'esperienza che oggi compie
Sono oggi divenute altamente problematiche non tanto in termini di contenuti che vengono astrattamente richiamati
Ma in termini di vissuto quotidiano di identità reale
La difficoltà maggiore oggi interna ad ognuno di noi ad ogni singola persona e appunto a livello della grammatica elementare dell'umano ed invece
E proprio qui che sono in gioco la capacità di fare esperienza
E di far fare esperienza ad altri
E quindi di comunicare esperienza e pertanto di produrre socialità ENPI generare visita comune
Lo si vede bene nei nostri stili di vita
Viviamo frammentati in una miriade di informazioni
Di conoscenze di saperi a tal punto che quando affrontiamo un aspetto della nostra esistenza eccome se di tutti gli altri non avessimo più memoria quasi
Non esistessero
Viviamo a compartimenti stagni schegge atti appunto
Facendo riferimento ad esperienze logiche autonomo e tra di loro e di fatto non comunicanti perché non integrati in un sistema di ideali di valori omnicomprensivo
Ci comportiamo come se non avessimo un'ipotesi esistenziale
Perché ci renda capace di interpretare unitariamente tutta la realtà per pure richiamo
Siamo così attaccati in modo quasi ossessivo ad ogni particolare
E per questo ci appoggiamo all'enorme potenza di memoria quantitativa dei nuovi media ma a ben vedere
Non è questa
La vera memoria
Siamo dominati di volta in volta da una lira logica etica
In genere su un piano di una coscienza che non ammette tribunali
E poi da un'altra parte da una logica economica il più delle volte sganciata da quella del bene comune e poi una logica tecnica in cui la sofisticazione la complessità
Sono venisse
Indipendentemente dalla loro utilità e persino da una logica artistica i intesa
Come arte infine
Fine solo a se stessa e infine da una logica politica che può
Cadere spesso di una logica del potere per il potere e così via
E così via la frammentazione la scheggiatura
Non possiamo ovviamente negare che in Occidente l'espansione di questa logica particolari
Ha favorito un enorme efficienza di tutti i processi di sviluppo per questo parlato di schegge di diamante
Ma anche creato un problema nuovo
è venuto a mancare qualsiasi quadro di riferimento unitario ed omnicomprensivo ampiamente condiviso
Entro il quale le diverse logiche possono trovare contrappesi e reciproche compensazioni
Si pensi alla difficoltà chi ogni uomo ogni donna incontra nel comporre oggi condotte razionali esita affettiva
Due mondi separati istanze di etica pubblica uguaglianza solidarietà giustizia
E ethos privato spesso cadiamo a questo livello in individualismi possessi e il nuovo nome dell'individualismo sembra essere il narcisismo
Aperture globali ed egoismi locali
Desiderio di dialogo con tutti e settarismo
Pretese di verità tecnico-scientifica rigorosa con cui governare tutto il mondo e scetticismo i sull'idea stessa di verità
Per tutto questo è un quadro realistico ma non pessimistico
Che sollecita la nostra speranza perché la realtà e sempre la miglior consigliera
Per tutto questo ha affrontato il travaglio di civiltà in atto chiede secondo me dire a ripensare l'uomo cosa chiediamo per scontato
La Chiesa
Pensa umilmente di porte e non dare un contributo per la sua lunga storia
Il disc non indifferente di conoscenza circa la grammatica dell'umano
Non per una sua capacità o per una capacità o per merito degli uomini di Chiesa ma in forza del suo evento costitutivo
Quello di Gesù Cristo che come ci ha ricordato il Vaticano II
Getta luce vera sul mistero dell'uomo
L'umano di cui la Chiesa a Parma l'uomo di cui la Chiesa parla paga out come spesso lo sottolinea che l'uomo concreto non l'uomo astratto
E il suo parlare non derivante da un patrimonio dottrinale ideologico e cristallizzato
Come ha detto papà Francesco non deriva anzitutto neanche da codici normativi né da altri tradizioni rituali prese in se stesse non deriva da particolari competenze concorrenti con altre
Ma dal rapporto con una persona vivente
Dall'imponenza di Dio nella vita dell'umana società
Dal senso del trascendente se uno non arriva a credere in Dio per costruire una buona società
Per questo la Chiesa in tutte le culture e in tutte le circostanze storiche intendo offrire contributi per il rinnovamento e ricomposizione dell'unità delle persone
La Chiesa in prima istanza
Non entra in concorrenza o in contenzioso con nessuno
La Chiesa in prima istanza non entra in concorrenza e in contenzioso con nessuno manda notizia e Vangelo
E rende disponibile a tutti un contributo di rigenerazione dell'umano di cui la storia ha sempre bisogno soprattutto in alcuni
Decisivi tornanti
Comunque per tornare
E conclude alla nostra realtà lombarda
Anche essa Società complessa essa non manca come il vostro lavoro ho visto la mostra della storia della Regione dimostra non manca di grandi risorse
La prima delle quali
è forse rappresentata dalla sensibilità di tutti coloro come voi siete che secondo le più diverse appartenenze
E posizioni culturali avvertono come questione essenziale la domanda
Chi vuole essere l'uomo del terzo millennio
è una scommessa
E questo è il carattere che assunto all'inizio di questo terzo millennio
L'uomo di oggi vuole essere unito il relazione
Vuol pensarsi in piena libertà e in profonda solidarietà
O è e vuole essere solo il suo proprio esperimento
Solo ciò
Che le grandi scienze Dio genetiche e le neuroscienze di volta in volta scopriranno
Mi sembra una questione decisiva anche per il rinnovamento civile in ogni suo settore e livello
Su questo contenuto decisivo dell'umano convivere la Chiesa ambrosiana e interessata ad approfondire
Qua instaurare un confronto con tutti e a operare insieme
In tutti i modi opportuni ovviamente nel pieno rispetto delle dovute distinzioni
L'apertura ad un interrotto ininterrotto paragone circa il bene sociale rappresentato dal fatto che dobbiamo in ogni caso vivere insieme
La società plurale deve comprendere bene questo dato
Allora
Questo bene sociale ovvio domanda però una scelta politica
Il vivere insieme un bene sociale che deve essere trasformato in una scelta politica
Che rendano questo bene un bene ricercato voluto tanto più nel contesto contemporaneo di pluralismo inedito e di identità problematiche
La verifica di tale indomabile impegno e la costruzione di una società civile che valorizzi tutte le realtà in campo
Favorendo con regole
Precise l'esaltazione della libertà di ciascuno nel confronto pubblico
Laicità non è costruire spazi neutri una notte in cui tutte le vacche sono nere
E così non si vede più nulla ma ambiti in cui si raccontino e si lascino raccontare tutti i soggetti in campo a tutti i livelli con regole precise
Luoghi di crescita antropologica di identificazione delle identità personali
Di cura delle relazioni di aiuto le nuove generazioni alla famiglia le istituzioni educative di promozione di lavoro aggiornato secondo adeguate risorse tecniche economiche
Ben consapevoli che l'esperienza del lavoro che deve diventare accessibile nuove generazioni non è solo un fatto tecnico ed economico anzitutto formativo relazionale culturale
In questa prospettiva di vita buona la Chiesa parla di opzione preferenziale per i poveri
Dando a questa categoria sono parole molto profonde di Papa Francesco un valore archeologico prima che culturale sociologico politico i filosofi
Partire dai poveri significa riconoscere che essi sono
Brigatti a quella necessaria unificazione essenziale di vita
Che noi ricchi grazie alle nostre possibilità possiamo permetterci di rimandare in questo senso dalla loro esperienza dall'esperienza dei poveri possiamo imparare molto
Un'ultima notazione a proposito di bene comune di papà soci di pace sociale Papa Francesco nell'esortazione Vangeli gaudium ha richiamato quattro UPI ettari pilastri fondamentali
Dare
La precedenza ai processi rispettando quindi il primato del tempo sullo spazio
Far prevalere l'unità sul conflitto
La realtà sull'idea
E
Punto delicatissimo il bene del tutto su quello della parte
In questa affermazione del Santo Padre ebbene
Identificato secondo me il dovere di ogni istituzione politica
In modo particolare di quelle come la vostra che sono maggior contatto con i cittadini e il territorio
L'Expo due mila e quindici rappresenta in questo senso rappresenterà e già rappresenta uno straordinario banco di prova
Mentre rinnovo la mia riconoscenza per avermi accordato la possibilità di questo incontro esprimo la vicinanza a tutti a ciascuno di voi per il vostro delicato compito
E assicuro il contributo della Chiesa ambrosiana e di tutte le chiese appartenenti alla metropoli di Milano
Capillarmente presenti tra il popolo assicuro realmente il nostro contributo a tutti gli attori della nostra società lombarda grazie
Credo di interpretare i sentimenti di tutti ringraziando di cuore sua Eminenza per le parole profonde su cui dovremo ritornare ricche di contenuto che ci ha voluto indirizzare
Lo ripeto ora a firmare il libro d'onore del nostro Consiglio regionale a ricordo di questa giornata importante significativa
Sua Eminenza poiché avrà il piacere di salutare membri della Giunta i consiglieri regionali
Che vorranno salutarlo per questo scenderà al centro dell'Aula seguendo le indicazioni del cerimoniale tutti quanti potranno avere la possibilità di salutarlo personalmente grazie ancora
Entrasse eminenza termina rilasciano un pensiero sul nostro libro d'onore colgo l'occasione anche per ringraziare tutte le autorità presenti che hanno voluto onorare con la loro presenza questo incontro le autorità civili vedovi Presidente del Consiglio regionale della Provincia di Milano
Capo di Gabinetto alla Prefettura le autorità militari
E i rappresentanti
E l'associazione degli ex consiglieri che anche quest'oggi hanno testimoniato con la presenza l'appartenenza alla comunità viva rappresentata da questo Consiglio regionale
Ora a nome credo di
Tutti come segno sobrio ma significativo per il piacere di aver avuto sua Eminenza il Cardinal Scola fra noi a nome del Consiglio regionale consegno al Cardinal Scola
Le medaglie rappresentative di tutti i capoluoghi di Regione Lombardia sapete chi queste la collezione voluta proprio dal Consiglio regionale con la spiegazione e
Il libro momenti di Lombardia catalogo della mostra che
Garlasco ci ha fatto l'onore di visitare prima della sua presenza in Aula
Anche il Presidente ma non intende lasciare un
Pensiero a nome della Giunta
Tuttavia patrimonio
Buoni
Grazie Presidente
Ma
La parola ora per il suo intervento sul tema un nuovo umanesimo il futuro della Lombardia a sua Eminenza il Cardinale arcivescovo di Milano monsignor Angelo Scola
Egregio del signor Presidente del Consiglio regionale
Egregio signor Presidente della Giunta regionale onorevoli membri della Giunta e membri tutti di questo
Importante Consiglio
Vi sono grato per l'invito a visitare il Consiglio regionale e a intrattenere questo dialogo con voi
E mi scuso ancora una volta per aver dovuto rinviare l'incontro fissato prima di Natale
Ritengo questa vostra proposta un gesto di amicizia civica
Con cui viene riconosciuto l'apporto che la Chiesa ambrosiana vuole offrire alla società plurale che oggi caratterizza anche la nostra Regione
è stato per me naturale accogliere questo invito perché
è iscritto un po'nella mia storia episcopale fui invitato nelle aule ufficiali a Grosseto sia in comune che in Provincia allora guidate dal Partito Comunista
Fui invitato in a Venezia
Dal Sindaco Cacciari nell'aura comunale dal Presidente della Regione Galan dal Presidente della Provincia zoologia e passo perciò a me del tutto naturale accettare questo invito anche per questa
Esperienza personale legato ovviamente non alla mia persona o alla mia storia ma solo al mio Ministero
A ciò che
Più o meno degnamente cerco di rappresentare
Tuttavia la mia presenza in questa sede prestigiosa
Mi rende ben consapevole dei limiti oggettivi del mio intervento
è solo vuole essere solo un contributo del rappresentante di una istituzione con rilevanza pubblica la Chiesa
Un semplice apporto teso a trasmettere il tesoro di ideali di legami di conoscenze di Risorse che i nostri progenitori ci hanno consegnato
L'umanesimo che ci sia generato ha bisogno infatti di essere non solo trasmesso ma immesso nella nuova cultura di oggi
Frutto di un'accelerazione della tecnica e delle tecnologie che non ha analogie
Con il passato e realmente un inedito
I cattolici come tutti i lombardi
Vivono in prima persona il travaglio della nostra società in questo inizio del terzo millennio
La crisi economica che stiamo vivendo e che segna in profondità il presente della Lombardia e ne abbiamo avuto nei tre interventi ampia descrizione
è molto più grave di quanto le nostre previsioni abbiano immaginato
Lo è perdurata per estensione e purtroppo per capacità di fiaccare la nostra speranza
Però il nostro errore di previsione dipende da secondo me
Da un difetto nella lettura
La vediamo solo come una crisi economica e non per quello che è veramente un travaglio di civiltà che lascia pensare ad una nuova nascita
All'inizio del terzo millennio
E segno di questa miopia il fatto che non accettando di cambiare profondamente i nostri stili di vita
Continuiamo a immaginare scenari futuri che ci riportano che ci riportino ha come eravamo e che però alla fine ci lasciano paralizzati
A tale Travaglio si lega l'esigenza di trovare una nuova sinergia tra le capacità
Le risorse i progetti per una Società Civile avanzata come la nostra
Che come
Ho già avuto occasione di dire in altre sedi
Particelle una frustrante sproporzione tra le sue grandi potenzialità e le sue effettive possibilità
Consentitemi di ritornare con qualche ulteriore approfondimento su questa diagnosi
Comprendere le ragioni di tale sproporzione
Nella prospettiva del bene comune fa parte del compito che ci attende
E costituisce nello stesso tempo l'unica strada realistica per affrontare il futuro
In particolare l'arte della politica come già dicevano gli antichi implica il continuo lavoro per gestire mediante il compromesso nobile
La sproporzione tra questi due fattori
Potenzialità ed effettive
Possibilità
Non posso in questa sede neo la competenza per farlo richiamare i lineamenti di quella che Edgar Morandais finisce la società complessa
Una
Situazione questa nostra
Che non consente semplificazioni né a livello teorico né a livello pratico imposta dalla frammentazione dominante
Che sembra concedere solo sintesi parziali
La nostra è per così dire una società a schegge di diamante preziose ma schegge
Mette alla prova l'esperienza singola e collettiva e tuttavia sarebbe un errore concludere che essa tolga la possibilità di governare
Richiede piuttosto di ripensare e aggiornare il rapporto
Tra i diversi e
Complementari fattori costitutivi della vita associata l'identità
E la pluralità la realtà e la sua comunicazione le strutture
E la capacità
Di creare iniziativa
Tuttavia per descrivere la sproporzione tra
Potenzialità e possibilità mi sia permesso fare riferimento a qualche fenomeno a tutti noto
In Lombardia ci troviamo di fronte
Al paradosso di un'apertura crescente alla dimensione internazionale per quanto riguarda
L'economia e la realtà dell'export
E insieme dall'altra parte alle forti perplessità
Quando noi vere e proprie resistenze con cui talora affrontiamo la realtà destinata a crescere della immigrazione nelle nostre terre
Un dato però è sotto gli occhi di tutti ce lo ha richiamato il rapporto Caritas Migrantes del due mila e tredici
Il processo di invecchiamento della nostra società viene rallentato soprattutto grazie all'apporto degli immigrati
Mentre lo sviluppo delle esportazioni mostra la nostra capacità di andare incontro
A mercati lontani e culturalmente assai diversi dai nostri si pensi agli Stati Uniti ma soprattutto all'Asia
Tale capacità di apertura sembra venir meno quando si tratta di affrontare equilibrati e politiche di integrazione nel rispetto della legalità
Invece gli immigrati rappresentano una potenzialità
Ma se non ci decidiamo a tradurre questo processo di meticciato di civiltà in una possibilità effettiva il nostro futuro sarà più difficile
Un altro carattere proprio dall'attuale frangente storico e alla situazione in cui versa la famiglia
I nuclei familiari secondo gli esperti aumentano ma sono sempre più piccoli
Inoltre cresce il numero delle persone che vivono sole e delle coppie senza figli anche se quelle con figli continuano a rappresentare la struttura familiare più diffusa in Lombardia
Suscita poi grandissima preoccupazione l'incidenza della crisi economica sulle famiglie con più figli e con anziani a carico
Inoltre il crescente indubbio indebolimento del legame matrimoniale come dimostra il dato delle separazioni in aumento infradito in fragili esce il nostro tessuto sociale
E crea nuovi poveri
Infine
Mi preme fare un cenno al costante incremento delle famiglie i le condizioni di povertà assoluta e di grave vulnerabilità
è vero questa situazione trova in Lombardia come riscontro una estesa e solidale Rete di opere di volontariato e non profit
Tra le quali senz'altro occupano un posto significativo le variegate realtà sorte dalla ditta delle diocesi delle parrocchie e delle aggregazioni di fedeli questo per dire
Che la famiglia nel senso classico del termine
Costituisce una notevole potenzialità per il nostro futuro ma
Se mancano politiche familiari adeguate essa è
Impedita
Di diventare una efficaci effettiva possibilità
Indubbiamente si potrebbe in questa chiave interpretativa legata al binomio potenzialità possibilità
Fa riferimento a molti altri esempi relativi ad aspetti sostanziali della nostra vita sociale in cui emerge questa sproporzione
Che rallenta il nostro cammino penso all'università alla scuola al mondo del lavoro soprattutto giovanile
All'imponente rete culturale di musei di monumenti di biblioteche di teatri di itinerari della nostra Regione alla questione dell'istruzione
Con particolare attenzione alla città di favorire un'effettiva libertà di educazione
Alle prestazioni sanitarie assistenziali
Alla cura delle fragilità e delle emarginazioni ai centri di eccellenza nell'ambito della ricerca alla promozione dell'agricoltura dell'industria e problemi della sicurezza alla alle questioni legate alla mobilità
E ai trasporti tutti voi siete costa piante mente impegnati su questi temi e quindi la considerazione della sproporzione tra potenzialità e possibilità effettive penso vista Ra a cuore
Una certa frustrazione quindi
Data da questa sproporzione
Cui si somma la complessità della vita della nostra Regione
Diffonde un disagio Pagni palpabile tra i cittadini
Così tocca con mano visitando tutti i sabati e domeniche le parrocchie incontrando le persone
Un disagio che però non è sempre bene identificato
Un disagio che per il travaglio più qui o può creare di cui ho parlato può essere chiamato con una celebre espressione un vero e proprio disagio di civiltà
Esso non deriva solo da condizioni strutturali e istituzionali locali o nazionali
Più profondamente nasce da una difficoltà intrinseca al nostro tempo in cui il
Né l'energia spirituale
E morale
Per unificare l'esistenza né la capacità ideali e afflittiva di progettare il futuro sono beni facilmente
Reperibili
Infatti
è parte dell'attuale frangente storico appunto il
La mancanza o piuttosto la presenza di estese fragilità antropologiche
Che
Fanno sembrare l'uomo contemporaneo sprovvisto di una unità di senso per resistenza e privato in tal modo di una identità personale di riferimento
E in questa prospettiva che mi sento di affermare con forza che anche la nostra Regione
Ha bisogno di un nuovo umanesimo che ovviamente non di giunga a un progetto storico concreto
Che di capitale importanza da una
Costruttiva discussione sull'umano cioè su tutto l'uomo e su tutti gli uomini e sull'i
Creare una discussione certo impegnativa ma carica di speranza per una effettiva rinascita
Oggi Infanti
Ripensare il mondo senza ripensare l'uomo significa
Che cosa significa affidarsi esso prolusivamente
Ad uno scenario di gestione tecnocratica globale questa a mio avviso diventando preoccupante
Senza di pensare l'uomo senza riproporsi quindi la questione di una comune comune al di là di tutte le differenze grammatica dell'uomo finisce
Per i
Finiamo per ridurci
Al fatto che l'unico sapere e l'unico sapeva fare di cui l'uomo contemporaneo si sente certo sia
Il sapere
Solo il sapere techno scientifico
Questo
Su grande scala vuol dire primato dell'economico-finanziario della Rete della comunicazione della biopolitica
In ultima analisi il primato di un regime fra virgolette tecnocratico
In cui i criteri del potere tecnico condizionano tutti gli altri condizionano i criteri politici sociali eticità furto orali religiosi non solo li condizionano ma tendono a dominare utili
Privandoli della prima e indispensabile risorsa
Che
Il soggetto umano in quanto tale
Soggetto personale comunitario capace di mettere continuamente in discussione se stesso per migliorarsi vero motore di progresso
L'unità dell'esistenza dell'uomo e prima ancora l'unità dell'esperienza che oggi compie
Sono oggi divenute altamente problematiche non tanto in termini di contenuti che vengono astrattamente richiamati ma interni di vissuto quotidiano
Di identità reale
La difficoltà maggiore oggi è interna ad ognuno di noi ad ogni singola persona
E appunto a livello della grammatica elementare dell'umano ed invece e proprio qui che sono in gioco la capacità di fare esperienza
E di far fare esperienza ad altri
E quindi di comunicare esperienza e pertanto di produrre socialità ingenerare vita comune
Lo si vede bene nei nostri stili di vita
Viviamo frammentati in una miriade di informazioni
Di conoscenze di saperi a tal punto che quando affrontiamo un aspetto della nostra esistenza eccome se di tutti gli altri non avessimo più memoria quasi
Non esistessero
Viviamo a compartimenti stagni schegge atti appunto
Facendo riferimento ad esperienze logiche autonomo e tra di loro e di fatto non comunicanti perché non integrati in un sistema di ideali di valori omnicomprensivo
Ci comportiamo come se non avessimo un'ipotesi esistenziale
Perché ci renda capace di interpretare unitariamente tutta la realtà che pure richiamo
Siamo così attaccati in modo quasi ossessivo ad ogni particolare
E per questo ci appoggiamo all'enorme potenza di memoria quantitativa dei nuovi media ma a ben vedere
Non è questa
La vera memoria
Siamo dominati di volta in volta da una lira logica etica
In genere su un piano di una coscienza che non ammette tribunali
E poi da un'altra parte da una logica economica il più delle volte sganciata da quella del bene comune e poi una logica tecnica in cui la sofisticazione la complessità
Sono venisse
Indipendentemente dalla loro utilità e persino da una logica artistica i intesa
Come arte infine finire solo a se stessa
E infine da una logica politica che può
Cadere spesso di una logica del potere per il potere e così via
E così via la frammentazione la scheggiatura
Non possiamo ovviamente negare che in Occidente l'espansione di questa logica particolari
Ha favorito un'enorme efficienza di tutti i processi sviluppo per questo parlato di schegge di diamante
Ma anche creato un problema nuovo
è venuto a mancare qualsiasi quadro di riferimento unitario ed omnicomprensivo ampiamente condiviso
Entro il quale le diverse logiche possono trovare contrappesi e reciproche compensazioni
Si pensi alla difficoltà chi ogni uomo ogni donna incontra nel comporre oggi condotte razionali esita affettiva
Due mondi separati istanze di etica pubblica uguaglianza solidarietà giustizia
Ed ethos privato spesso cadiamo a questo livello in individualismi possessi e il nuovo nome dell'individualismo sembra essere il narcisismo
Aperture globali ed egoismi locali
Desiderio di dialogo con tutti e settarismo
Pretese di verità tecnico-scientifica rigorosa con cui governare tutto il mondo e scetticismo i sull'idea stessa di verità
Per tutto questo è un quadro realistico ma non pessimistico
Che sollecita la nostra speranza perché la realtà e sempre la miglior consigliera
Per tutto questo ha affrontato il travaglio di civiltà in atto chiede secondo me
Di ripensare l'uomo cosa chiediamo per scontato
La Chiesa
Pensa umilmente di porterà a dare un contributo per la sua lunga storia
Io dissi non indifferente di conoscenza circa la grammatica dell'umano
Non per una sua capacità o per una capacità o per merito degli uomini di Chiesa ma in forza del suo evento costitutivo
Quello di Gesù Cristo che come ci ha ricordato il Vaticano II
Getta luce vera sul mistero dell'uomo
L'umano di cui la Chiesa a Parma l'uomo di cui la Chiesa parla a gaudium et Spes lo sottolinea che l'uomo concreto non l'uomo astratto
E il suo parlare non derivante da un patrimonio dottrinale ideologico e cristallizzato
Come ha detto papà Francesco non deriva anzitutto neanche da codici normativi né da
Tradizioni rituali prese in se stesse non deriva da particolari competenze concorrenti con altre
Ma dal rapporto con una persona vivente dall'imponenza di Dio nella vita dell'umana società
Dal senso del trascendente se uno non arriva a credere in Dio per costruire una buona società
Per questo la Chiesa in tutte le culture e in tutte le circostanze storiche intendo offrire contributi per il rinnovamento e ricomposizione dell'unità delle persone
La Chiesa in prima istanza
Non entra in concorrenza o in contenzioso con nessuno
La Chiesa in prima istanza non entra in concorrenza e in contenzioso con nessuno manda notizia e Vangelo
E rende disponibile a tutti un contributo di rigenerazione dell'umano di cui la storia sempre bisogno soprattutto in alcuni
Decisivi tornanti
Comunque per tornare
E conclude alla nostra
Realtà lombarda anche essa Società complessa
Essa
Non manca come il vostro lavoro ho visto la mostra della storia della Regione dimostra non manca di grandi risorse
La prima delle quali
è forse rappresentata dalla sensibilità di tutti coloro come voi siete che secondo le più diverse appartenenze
E posizioni culturali avvertono come questione essenziale la domanda
Chi vuole essere l'uomo del terzo millennio
è una scommessa
E questo è il carattere che assunto all'inizio di questo terzo millennio
L'uomo di oggi vuole essere unito il relazione
Vuol pensarsi in piena libertà e in profonda solidarietà
O è e vuole essere solo il suo proprio esperimento
Solo ciò
Che le grandi scienze Dio genetiche e le neuroscienze di volta in volta scopriranno
Mi sembra una questione decisiva anche per il rinnovamento civile in ogni suo settore e livello
Su questo contenuto decisivo dell'umano convivere la Chiesa ambrosiana e interessata ad approfondire
Ora instaurare un confronto con tutti e a operare insieme
In tutti i modi opportuni ovviamente nel pieno rispetto delle dovute distinzioni
L'apertura ad un interrotto ininterrotto paragone circa il bene sociale rappresentato dal fatto che dobbiamo in ogni caso vivere insieme
La società plurale deve comprendere bene questo dato
Allora
Questo bene sociale ovvio domanda però una scelta politica
Il vivere insieme un bene sociale che deve essere trasformato in una scelta politica
Che rendono questo bene un bene ricercato voluto tanto più nel contesto contemporaneo di pluralismo inedito e di identità problematiche
La verifica di tale indomabile impegno e la costruzione di una società civile che valorizzi tutte le realtà in campo
Favorendo con regole
Precise l'esaltazione della libertà di ciascuno nel confronto pubblico
Laicità non è costruire spazi neutri una notte in cui tutte le vacche sono nere
E così non si vede più nulla ma ambiti in cui si raccontino e si lascino raccontare tutti i soggetti in campo a tutti i livelli con regole precise
Luoghi di crescita antropologica
Di identificazione delle identità personali
Di cura delle relazioni di aiuto le nuove generazioni alla famiglia le istituzioni educative di promozione di lavoro aggiornato secondo adeguate risorse tecniche economiche
Ben consapevoli che l'esperienza del lavoro che deve diventare accessibile nuove generazioni non è solo un fatto tecnico ed economico anzitutto formativo relazionale culturale
In questa prospettiva di vita buona la Chiesa parla di opzione preferenziale per i poveri
Dando a questa categoria sono parole molto profonde di Papa Francesco un valore archeologico prima che culturale sociologico politico i filosofi
Partire dai poveri significa riconoscere che essi sono
Obbligati a quella necessaria unificazione essenziale di vita
Che noi ricchi grazie alle nostre possibilità possiamo permetterci di rimandare in questo senso non dalla loro esperienza dall'esperienza dei poveri possiamo imparare molto
Un'ultima notazione a proposito di bene comune di papà soci di pace sociale Papa Francesco nell'esortazione Vangeli gaudium ha richiamato quattro UPI ettari pilastri fondamentali
Dare
La precedenza ai processi rispettando quindi il primato del tempo sullo spazio
Far prevalere l'unità sul conflitto
La realtà sull'idea
E
Punto delicatissimo il bene del tutto su quello della parte
In questa affermazione del Santo Padre ebbene identificato secondo me il dovere di ogni istituzione politica
In modo particolare di quelle come la vostra che sono maggior contatto con i cittadini e il territorio
L'Expo due mila e quindici rappresenta in questo senso rappresenterà e già rappresenta uno straordinario banco
Di prova
Mentre rinnovo la mia riconoscenza per avermi accordato la possibilità di questo incontro esprimo la vicinanza a tutti a ciascuno di voi per il vostro delicato compito
E assicuro il contributo della Chiesa ambrosiana e di tutte le chiese appartenenti alla metropoli di Milano
Capillarmente presenti tra il popolo assicuro realmente il nostro contributo a tutti gli attori della nostra società lombarda grazie