#DissestoItalia

Dal palazzo comunale
Solo due piani si sono salvate tutto quello che era sotto
è stato distrutto compreso un cinema tutti
Fondi dove prendono i mezzi
Dieci metri da
Dalla Riva
Era prevista la costruzione di asilo nido subito di accostato inondato la scuola materna
Fino a quando
Pongo vanno comprarsi una casa
è la casa costa di più perché già le mattonelle pregiate non perché a
è posizionata sul territorio sicuro
Fino a quando
Diciamo di insidie
Immobiliare
Permettono questo pagamento
Non facciamo questo diciamo
Ci alziamo culturalmente in questo settore
L'acquolina in una casa a costruire mezzo Torrente piena tutti spontaneo dire ma che ci fa quella casa lì e abusiva
Magari indagando si scopre che quella casa non è abusiva mai stata fatta con tutti i permessi perché quello è un altro Piano regolatore edificabile
E quindi come dire certo tra virgolette magari piano regolatore la pianificazione e abusivi restrizioni
Ma non nella casa
Diciamo che dal dopoguerra a oggi disastri interventi su disattivare i naturali sono stati spesi duecentoquarantacinque miliardi
Praticamente tre miliardi all'anno
Oggi la Comunità europea ci autorizza agli a derogare a tutti i patti di stabilità possibili per intervenire a posteriori
Non si potrebbe intervenire prima su quelle con quelle stesse somme e tre miliardi all'anno sarebbero già qualcosa ovvia
Intendo importantissimo la prevenzione in Italia costa costerebbe sicuramente molto meno di quanto in realtà per l'emergenza
Considerando l'apporto che uno a dieci quindi mentre un'emergenza costa venti milioni con due milioni si farà con soli tre
Sono
Puliti questi corsi d'acqua possono essere la salvezza io di di opere di di danni del genere questo è un anno che ha portato alla morte rafforzava
Poi si sottolinea sufficienza anche
Certo alle volte c'è la casualità ma spesso c'è la colpevolezza dei nuovi interventi che generano vittime
Non vorrei essere troppo duro ma dico su alcuni casi bisognerebbe andare a capire
Se dobbiamo sottostare I idiozie come quelle del patto di stabilità che impediscono pure in presenza di risorse di fare interventi della salvezza dei cittadini con i sindaci che hanno il problema di decidere se devono chiudere scuola
Quando quando c'è stata dell'emergenza
Otto Sottosegretario Bertolaso vascolari specie
E tanta gente venire con noi anche
Con somma urgenza e quindi senza copertura finanziaria vi sono state riconosciuto solo raccapricciante insomma
Altro settanta per cento Ortu uomo farò detto fuori bilancio presente
Il prossimo giro
Due mila quattordici due mila venti
I soldi dove si usano
Del futuro
Le operazioni venisse
Risolverlo spese solo
Credo che ci sia
Da fare una battaglia a livello europeo perché questi questo tipo di interventi non siano contano contabilizzati nel patto di stabilità capisco che da molti anni non si investe in opere pubbliche ma in questo momento il più importante fare
Ho un margine o fare una rinaturalizzazione piuttosto che fare una piazza
A me Presidente letta ha chiesto
Nella fase del patto di il Governo che si sta ridefinendo qual è a mio avviso la questione numero uno e ho avuto
Diciamo per me è stato semplice rispondere i disastri dove ci sono
Ci siamo seduti sopra una bomba
E adesso siccome la bomba non si può disinnescare
Dobbiamo alzarci DD e andarcene quando come né i disastri che abbia visto ci sono costruzioni fatte nella sede di un fiume e bisogna toglierle
E bisogna spostarle
Questo processo molto complicato perché
Al di là delle leggi
In Italia la casa
Che sia regolare o abusiva una sorta di diritti tangibile anche se in quella casa si vuole
Davvero indifferenza di questo settore dell'ICT in Italia invece
Prima una concentrazione di potere
Qui c'è
Unico un unico ente
In questo Ente in un'unica struttura che si occupano nella maggior parte del problema il problema grosso e che il il territorio italiano hanno troppe troppe competenze distribuite nel fra tanti soggetti province Comuni regioni Autorità di bacino Consorzio di bonifica quindi la difficoltà è individuale un solo soggetto responsabile perché non sappiamo a chi presentava più formalmente una proposta
Bisogna già abbiamo molti esempi di abbandono sistematico del centro storico a favore sia delle campagne sia delle periferie le cose su cui noi stiamo lavorando sui progetti di riuso del patrimonio edilizio esistente
Cioè cercare di
E in qualche maniera contenere l'espansione del costruito
Ripristinare ristrutturare riadattare a quelle che sono le esigenze la contemporaneità il
Patrimonio edilizio esistente
Oggi diciamo di fare squadra rispetto alla al tema del rischio idrogeologico ma soprattutto rispetto all'intervento efficace mitigazione fondamentale non dobbiamo più ragionare appunto gli ambientalisti che si occupa soltanto di due di tutelare la natura e corsi d'acqua
Piuttosto che l'ingegnere che fanno soltanto di interventi strutturali o i costruttori che invece sono sempre più interessati a
A a occupare nuove aree l'unico vero modo per riuscire a mitigare il rischio il nostro Paese è quello di ragionare tutti insieme ognuno col suo approccio perché l'approccio interdisciplinare completo è l'unico che oggi può portarci fuori da questa vera e propria energia
Buongiorno a tutti quelle le immagini che avete visto sono alcune immagini montate dai oltre cinquanta video di cui ha composto vista sto Italia
Il testo italiano no guardavo che inchiesta dedicato al dissesto idrogeologico ideato dei giornalisti Next mai è realizzato insieme all'Associazione nazionale dei costruttori edili al Consiglio nazionale degli architetti al Consiglio nazionale dei geologi
E a Legambiente
Quello che avete visto sono una parte di questo enorme lavoro che adesso vedete dietro Dini di noi fondamentalmente dissesto Italia e la più grande inchiesta multimediale mai realizzata in Italia su questo tema
Ma non solo è risultato di un reportage di oltre tre mesi lungo tutta l'Italia da Bolzano a Messina attraverso i luoghi del dissesto
è un viaggio che ci ha portato a mettere in luce i problemi ma è anche un lavoro che vede e il tentativo di trovare delle soluzioni ed è un esperimento un'espressione di un nuovo modo di fare rete tra soggetti
Diversi della società civile come sono per l'appunto costruttori architetti geologi e Legambiente per questo non solo allo scopo di
Mettere in luce e di denunciare il tutti problemi che ci sono qui dentro né raccontiamo tanti dei limiti del Patto di stabilità e problemi legati a una buona urbanizzazione sino alla scarsa manutenzione alla mancanza di una strategia anche
Politica su questo tema ma soprattutto questo lavoro vuole essere anche uno spazio di confronto su quelle che possono essere delle soluzioni
Quello che vedete dietro di me esattamente non peggio di dissesto Italia che da questa mattina on line
E noi abbiamo cercato di racconta il dissesto idrogeologico se quando alcune direttrici in qualche maniera e il primo capitolo che voi troverete è quello che abbiamo chiamato Italia ferita proprio perché questo viaggio è stato un viaggio attraverso l'Italia ferite quindi attraverso i luoghi come potete vedere da a Ulla passando per Genova missino abbiamo girato un po'tutta l'Italia all'interno ci sono all'interno di ognuno di questi bottoni
Ci sono dei report Asor che raccontano il territorio ma raccontano anche dei problemi specifici a parte la manutenzione e l'assenza di manutenzione chiaramente
A volte sono i limiti di bilancio che sono imposti agli enti locali che spesso li portano a non poter fare interventi necessari
Ma come vi dicevo prima visto che dissesto Italia vuole essere anche
Lo spazio di confronto in qualche maniera una a
Un modo per cercare di uscire di avviare delle soluzioni possibili ed ha dedicato un'intera sezione di questo lavoro a
Alla d'aspetto propositivo e questa sezione si chiama Italia da ricostruire all'interno ci sono tante interviste tanti video che raccontano il lavoro di questi mesi cercano di mettere a fuoco alcuni dei problemi
Ma soprattutto cercano di proporre alcune soluzioni avrete tutto il tempo poi per andare a scoprire da soli perché come vi dicevo il sito da oggi alla ne resterà sempre visibile
E sui contenuti potranno essere
Visionati e scaricati anche sugli appositi canali del social media come Dean autisti ma in ogni caso alcune delle tematiche che ne abbiamo toccato qui dentro anche come possibili soluzioni e credo che poi saranno in qualche maniera toccare anche dal dibattito che seguirà sono per esempio solo per citarne qualcuna e l'ipotesi di chiede una deroga del patto di stabilità piuttosto che quella di cercare una semplificazione delle norme ma questo lo vedrete pian piano
Abbiamo paghi Città di dedicare due Sezioni particolare a questo lavoro usurante in qualche maniera dedicata e beni culturali perché è vero che sappiamo bene che il dissesto distrugge case scuole ospedali
Uffici e luoghi pubblici e ma è anche vero che nel dissesto colpisce anche nostro patrimonio artistico culturale per questa ragione all'interno
Di una pagina dedicata proprio beni culturali abbiamo voluto raccontare tre storie che sono però esemplificative dei problemi
Che il nostro Paese si trova a dover affrontare sulla storia degli scavi di Sibari
Che sono stati allagati nella gennaio del due mila e tredici quelli degli scavi lei Metaponto che sono state allagati ben due volte solo negli ultimi due mesi
Una volta ottobre una volta diciamo perché ci sono state particolare che è quella che racconta di una piccola chiesa nel Metapontino a rischio crollo è per questo chiusa ed è un po'in qualche maniera il simbolo di tutti i beni culturali minori meno noti che sono oggi a rischio
Un'altra parte interessante che abbiamo pure abbia deciso di dedicare un certo lo spazio è quella dedicata allarmo
Chiaramente su questo tema la questione dei fiumi e molto diciamo sul disastro ecologico il tema dei fiumi chiaramente molto importante abbia deciso di dedicare una parte all'Arno inserendo una simulazione in Trentino che a partire dagli atti dell'Autorità di bacino dell'Arno del Comune di Firenze ci fa vedere come sarebbe oggi un'alluvione come quella del sessantasei a Firenze c'è esattamente dove arriverebbe l'acqua nel centro storico lo potete vedere
E accanto a questo ci sono anche delle interviste che ci raccontano delle stime dei danni quindi cercano anche di far capire quali potrebbero essere conseguenze nel tempo di una cosa del genere
L'ultimo capitolo di questo guardo documentario
è quello dedicato ai dati visto che noi ci auguriamo che questo possa essere anche uno spazio
Che alimenti il dibattito nel nostro Paese dibattuto il proposto ottimo possibile su questo tema
Abbiamo deciso di dedicare una sezione hai dati inserendo dentro info grafiche mappe interattive documenti dato consultare il tutto aggiornati a gennaio del due mila quattordici grazie al sostegno all'aiuto del Cresme che all'interno del rapporto ANCE Cresme riuscito ad aggiornare per l'occasione tutta una serie di di dati io prima di lasciarvi al dibattito e di chiamare sul palco io aspetti che discuteranno di questo tema voler vorrei ringraziare chiaramente tutte le persone che hanno reso possibile questo lavoro tasso rendita ad assalire Sergio Rizzo editorialista del Corriere della sera
I tre interventi lancia i pozzetti
Degli architetti fieri dei geologi Graziano
Di Legambiente Cogliati Dezza e non so se arrivata in sala ecco perfetto anzi Alessandro Cattaneo dell'ANCI prego
La buongiorno buongiorno a tutti per prima cosa mi corre l'obbligo di
Di dirvi che il la Presidenza della Repubblica ci ha mandato mandato un saluto
Una lettera a nome del firmata da dal Segretario generale Donato Marra hanno mediamente del Presidente Napolitano in cui il presidente esprime vivo apprezzamento per questa iniziativa
Che dice soprattutto alla luce dei tragici avvenimenti che hanno appena colpito il nostro Paese consentirà una meditata riflessione sulle cause che hanno a vario titolo concorso a determinare effetti così devastanti sul Foro Italiano
Conoscere per quanto possibile governare l'incidenza dell'insediamento civile sul territorio appare ormai indispensabile
Per approntare un efficace sistema di difesa delle popolazioni valorizzando al contempo le nostre straordinarie ricchezze per registi che ambientali da cui possono scaturire formidabile opportunità di crescita occupazionale per i già
E soprattutto
A condizione che siano adeguatamente sostenute dalla professionalità
Dalle pensate che operano nel settore del mondo produttivo e dalle istituzioni certo iniziativa votazione importante contributo di analisi e proposte il Presidente Napolitano
Ci saluta tutti quanti e noi ovviamente cambiamo
Il
Lo studio
Nuovo la nuova edizione di questo studio ANCE Cresme sul sul disastro
Di questo Paese additati impressionanti
I dati impressionanti sono che
Dal due mila due e oggi ci sono stati in Italia due mila episodi di dissesto
Nella soltanto l'anno scorso ce ne sono stati trecentocinquantuno
E nei primi ventitré nei primi ventitré giorni del due mila quattordici la sosta di centodieci questo e naturalmente l'effetto
Forse anche dei cambiamenti climatici no quindi è una è una una situazione di cui
Purtroppo dobbiamo dobbiamo prendere tristemente atto forse ma è soprattutto la responsabilità di come il territorio
è stato gestito male
E della desertificazione secondo me anche culturale che ha colpito l'Italia negli ultimi
Almeno degli ultimi vent'anni
Allora io partirei dal Sindaco Alessandro Cattaneo che pensiamo
Uno dei il Sindaco prigione delle grandi città capoluogo di provincia d'Italia
Quindi
Forse anche guarda le cose forse con un briciolo di speranza in più rispetto a quello che che possiamo fare noi però lui volevo chiedere una cosa abbiamo visto nella diciamo nella presentazione che si è parlato tanto di questo conflitti di competenza in Italia un Paese che ha
Troppe competenze ecco
è si è parlato anche dell'abusivismo come se l'abusivismo fosse il maggior responsabile
Di una situazione terrificante di di cattivo uso del territorio alla domanda non è che colpa anche di chi fa il pieno regolatori non è colpa forse anche un po'dei Comuni che hanno
Che hanno la responsabilità di gestire il territorio
Sì grazie grazie intanto dell'invito a nome di ANCI dei comuni italiani e otto mila comuni italiani che rappresentano poi
Il gestore del territorio per il quotidiano siamo chiamati noi a gestire i piccoli grandi dissesti quelli delle buche sulle strade di cui si parla tanto in queste ore i grandi dissesti idrogeologici l'abbiamo visto nel nel servizio il tema molto complesse o cercava di dire Telefamily telegraficamente alcune cose spero interessanti è stato evocato molto il patto di stabilità come uno dei vincoli che ahimè non ci permette di intervenire sui territori
Questo è vero però a monte anch'io cogliendo la domanda che mi è stata fatta devo dire che il primo scatto deve avvenire quello culturale inutile girarci attorno perché
Se noi amministratori locali noi sindaci continueremo a fare una pianificazione dei territori
Perché non tenga conto della programmazione e pianificazione di lungo periodo ma solo di quella di breve periodo
Ahimè credo che andrebbe incontro a non riduzione ma addirittura un aumento di quelle di questi casi
Purtroppo la legge non ci non ci aiuta perché il patto di stabilità che è stato evocato tutti lo conoscono non c'è bisogno che lo ripeta come quella regola che non ci per me te di investire dei denari non soldi che magari abbiamo incassato avviene a quaranta milioni in cassa che tutte le mattine contemplo per darmi fiducia
Avere con lo sguardo positivo sul futuro
E questa una parte della storia ma un'altra regola perversa del patto di stabilità è che
Per tenere in equilibrio i flussi di cassa le entrate più preziose per un Comune sono proprio quei derivanti dagli oneri di urbanizzazione
Con il perverso meccanismo per cui in realtà c'è un sottile o anche non troppo sottile
Invito alle amministrazioni a costruire a costruire male io dico perché oggi io dico già costruiranno costruire bene
Viceversa lì sita si strizza un po'l'occhiolino si fa non delle regole per cui quella riorganizzazione da edificazioni facili chiamiamole così si può introitare delle risorse
Che sono le uniche in grado tra le più facili diciamo così da mettere in campo però lo Stato locale
Per tenere in equilibrio i flussi di uscita
Con il meccanismo quindi perverso che da un lato io in realtà questi soldi poi devo accumulare in cassa
Perché se il
Se il principe corretto tanto spendo quanto tanto negli anni è andato diventando una qualcosa paradossale ma in realtà io no tanto tanto spendo ma
Tanto incasso accumulo e lascio come saldo positivo allo Stato e il poco che rimane spendo
Quindi io sostanzialmente oggi c'è un meccanismo per farla breve andare alla sostanza che mi fa incassare dei denari dagli oneri di urbanizzazione per edificazioni semplice non mi permetterei mai di spenderle per mettere a posto il territorio
Questa un vero un vero paradosso quindi la regola il patto di stabilità andrebbero cambiate io non dico strano altre contrade la spesa pubblica oggi chiunque amministri della pubblica istruzione è doveroso niente né
Carlo ben saldo ma cambiarne le regole scambiando il meccanico ma non è che i comuni spendono anche un po'maluccio e
Diciamo abbiamo riempito di di rotonde abbiamo riempito di rotonde inutili dappertutto
Però poi magari non si fanno delle cose che sarebbero banalmente
Più utili per mantenere in ordine territorio
Assolutamente e a c'è anche vero che nel territorio si è speso si è speso male a volte si è speso in maniera un po'bizzarra però al di là delle situazioni puntuali che ci saranno semplice se devo guardare i macronumeri
Grazie o per colpa del patto di stabilità ai Comuni in cinque anni ho lasciato tredici miliardi di euro surplus di beneficio alla spesa per iscritto
Guardando alle alla rovescia sulla tredici miliardi di euro in meno di investimenti che questo Paese non ha fatto certo se beni un investe male uno dice per fortuna non ho avuto della spesa pubblica improduttiva ho fatto delle cose strane
Ma se viceversa pensiamo che con quei tredici miliardi di euro potevamo intervenire e magari evitare dei danni superiore anche ai miliardi di euro che avrebbe investito forse la lettura sarebbe duplice è ancora quindi torniamo comunque è un fattore imprescindibile
Che è quello culturale quello culturale per cui la spesa pubblica lo dico da
Dallo liberale
Quando è sugli investimenti comunque ancora oggi è preziosa questo Paese ha bisogno di spesa di investimento delle pubbliche amministrazioni e tenete conto un altro aspetto che questo tredici miliardi è vero che è stato un beneficio che ne abbiamo dato al deficit ma siccome noi dobbiamo tenere sotto controllo rapporto deficit PIL in realtà contraendo in maniera così massiccia con dei
Dei bidelli delle performances che ci hanno richiesto attratte cresceva del seicento per cento abbiamo depresso anche il PIL
E quindi il rapporto di fatto è stato inficiato ero la RAI non ha comunque permesso di arrivare all'obiettivo che attenere il rapporto sotto controllo non solo un non mollano numeratore o al denominatore quindi la soluzione a investimenti pubblici si
Investimenti pubblici fatti bene la domanda
La pongo a me stesso investimenti pubblici come
Perché purtroppo
Lancio un flash anche le buone esperienze di qualche anno fa
Di cura il piano per le città che doveva essere una partnership pubblico-privata che doveva essere duecentocinquanta milioni di euro messi nel sistema a oggi dopo due anni neanche una loro è stato messo nel sistema neanche un euro quindi anche il tema della burocrazia io sommessamente
Ma con grande con non è
Lo inserisco come tema di dibattito anche il tema della burocrazia che poi quando mettiamo pure i denari quando facciamo delle regole fatte bene i soldi non riesca ad arrivare sul territorio
Graziano
L'otto per cento del territorio italiano cementificato abbiamo delle statistiche che anche l'Istat
Nell'ultimo rapporto nel rapporto ma dell'anno scorso a sorprendentemente sottolineato come uno dei problemi grossi di questo Paese l'abbiamo un tasso di occupazioni di diciamo di
Di di cementificazione diciamo al dirigente del territorio che addirittura superiore a quello della Germania Paese che ha
Tutta pianura
E che ha
Sicuramente una apparato produttivo maggiore del nostro o quanto meno fa paragonabile e ha una densità abitativa superiore la domanda è diciamo se il Paese messo così male e colpa soltanto della cementificazione oppure c'è anche qualche ragione
Di altro tipo secondo lei
Da intanto certamente ci sono delle ragioni che sono intrinseche rispetto a una geologica una morfologia del territorio italiano che
Oggi è particolarmente fragile a un come dire una maggiore vocazione
A fenomeni di di di di di di di franamento di alluvionamento
Dei dei propri territori
Ma non è spiegabile ovviamente questo soltanto con
Con un aspetto il intrinseco del territorio stesso
Lei ha già detto come le differenze sostanziali da tra nostra penisola ad esempio la
La parte centrale d'Europa appunto che ha una conformazione decisamente più semplice sotto l'aspetto orografico
Le a questo a questo territorio particolarmente
Dedicato noi abbiamo soprattutto io ritengo Cioce colloco un pochettino il la la la politiche dissennate di
Di utilizzo del territorio intorno agli anni Settanta Ottanta quando
Il modello di sviluppo economico italiano era basato sostanzialmente sull'edilizia cioè attraverso l'edilizia
Si faceva economia questo era per certi versi vero erano anni in cui
Circolava più denaro su questo si potrà fare ciò maggiori investimenti ma è stato fatto molto spesso
Dentro un sistema di regole che erano che spinge i saldi regole a volte anche errate sbagliate ancor peggio quando veniva fatto fuori da qualunque sistema di regole cioè sto parlando appunto del fenomeno fortissimo per cui ha ragione il tono dell'abusivismo edilizio
In quel quando abbiamo realizzato tutto questo quando pensavamo di sviluppare la nostra economia attraverso
Attraverso l'utilizzo dissennato del territorio
Se alcune voci erano contrarie insomma io lì rivendico che dico qualche decennio fa la la nostra ma non soltanto nostra categoria insomma in qualche modo
Va beh aveva segnalato che in qualche modo poi il conto ci sarebbe presentato e però facciamo la collocazione nostra più che dire datata tecnici conoscitori delle dinamiche al territorio insomma sembrava
Che che è che tutto questo fosse un ruolo di Cassandra rispetto a un'Italia che stava invece evolvendosi tutto questo oggi
Evidente non non non non ha portato in realtà
Ha una a una una situazione di
Di economia ma piuttosto stiamo tamponando giorno per giorno ma è diventato cronaca ormai
Assistiamo alle previsioni del tempo che sono diventato in qualche modo un'allerta sotto il profilo del
Del dissesto allora dobbiamo in qualche modo ripensare
Non tanto a quelle politiche ma le politiche dobbiamo mettere in campo in questo momento
Lei ha citato inizialmente il problema del cambiamento climatico ecco io non vorrei che il cambiamento climatico è senza dubbio c'è in atto però passasse nella coscienza citato perché nel dibattito sebbene sia arrivato il pubblico entrasse
Però non vorrei che qualche volta ho avuto la sensazione questo entrasse nel come un'attenuante rispetto al problema cioè io ho
Una bomba d'acqua non riesco a reggerla perché il mio territorio non è in grado di reggere questo è verissimo ma è verissimo anche che quelle di questi giorni non sono
Le bombe d'acqua questo è una situazione in cui sta piovendo nel Paese sta piovendo come è normale che sia
Allora l'evoluzione Giovanniello storica del territorio tale cioè la Lalli aver interferito con una normale dinamica al territorio ci sta portando a questo e continuare a non agirà sotto il profilo politico
Per una legge di governo del territorio significa non ricreare una filiera di responsabilità perché non si sa bene chi fa che cosa cito una uno su tutti
I i nostri fiumi a volte fa mi pongo come esempio quello del magistrato che deve deve comunque indagare
Su cose su chi indaga
Se qualcosa avviene all'interno di un fiume perché non si capisce in questo momento l'Italia chi ha la responsabilità
Io credo che questo sia veramente è stato detto ormai più volte sembra quasi
Diventato uno slogan il nostro territorio è veramente la più grande opera
La più diciamo la più grande infrastruttura lavoriamo su questo aggiuntivo e non lo dico io ovviamente non sono economista
Anche l'aspetto economico noi dovremmo a questo Paese deve avere una capacità di indebitamento se spendere un euro rispetto alla bonifica del territorio al motto non sono dei fiumi alla messa in sicurezza i nostri versanti delle nostre città
Costa ci ci fa risparmiare fossero due fossero quattro fossero dieci euro di quelli che poi siamo costretti a spende in emergenza
Farebbe sì d'altro di uscire veramente una volta per tutto da una logica che ci vede impegnati solo e soltanto nell'emergenza oggi stiamo parlando di questo fino a ieri qui a Roma abbia avuto
Il quello che abbiamo avuto è soltanto un caso voglio dire però molto spesso si parla di di questi dibattito pubblico si riapre
All'indomani dell'ennesima emergenza ecco vorremmo che si parlasse in tempo di pace ci si attesta intorno al tavolo a quello che
Ma abbiamo chiesto più volte al Governo per mettere le migliori menti le migliori intelligenze italiane come negli anni Ottanta si fece con la tanto
Ricordata Commissione demarca bene molto ottimista insomma da questo punto di vista il Governo che mette tutti intorno a un tavolo insomma
Questi finisce
Portavo la Bassano
Come segue storica mancasse fa
Feriti a
Graziano citava problema degli anni settanta ottanta Paese impostato sull'edilizia no che mi sono guardato i dati del censimento del cinquantuno
è sono impressionanti perché l'unica città che ha aumentato sensibilmente gli abitanti a Roma
Napoli ha perso qualcosa di cento mila abitanti Milano è esattamente come Randy novecentocinquantuno lealtà citate meno sia lì
Loro ma è l'unica che ha avuto una quasi raddoppiata come numero di abitanti eppure
C'è stato uno sviluppo pazzesco dell'edilizia in tutti i centri le grandi grandi centri col risultato che oggi abbiamo centinaia di migliaia di abitazioni vuote questi sono i dati di Legambiente sbagliano vari erano soltanto Roma signor duecentoquarantacinque mila B
C'è una responsabilità anche le
Non dico soltanto dei costruttori può senz'
Guzzetti ma anche diciamo della
Di questa filiera no che ha puntato tutto sull'edilizia un modello di sviluppo sbagliato
è questo è un modello di modello di sviluppo sbagliato è un paradigma sbagliato
Lo stiamo capendo molto in ritardo e non stiamo facendo tutto quello che dobbiamo fare
Il modello dal dopoguerra in poi fino a
Oggi ieri è stato quello di consumare suolo del resto legge urbanistica del quarantadue ce l'ha scritta all'inizio che favoriva in chiusura banalmente
Per cui abbiamo sbagliato abbiamo sbagliato il modello abbia sbagliato il paradigma non è bianca Pito che dato dell'anno investire sulle città e sulle aree urbanizzate
Abbiamo fatto enormi investimenti riprendendo quello che diceva Graziano sulle infrastrutture se una quota parte non garante degli investimenti fatti sulle infrastrutture
Fosse stata messo sulla valutazione del territorio
E sulla valorizzazione delle città dei beni culturali saremmo in una situazione diversa
Il problema vero adesso è veramente il cambio di cultura perché perché
Dato che
Immaginiamo e speriamo che la legge sulla riduzione del consumo di suolo arrivi
Assoluzione
Assoluzione in realtà sulle attività di rigenerazione delle città emessi salvaguarda i territori abbiamo degli strumenti vecchi di cinquant'anni cioè noi stiamo cambiando un paradigma modello di sviluppo ma usiamo strumenti vecchi strumenti culturali strumenti tecnici strumenti normativi per cui stiamo usando una strumentazione la cassetta degli attrezzi
Sbagliata per cui il cacciavite per girare con la vite a stella e non è e non è accordo e per cui
Il problema è molto serio
E
Siccome noi non usiamo dire
Parlando di quello che è successo in questi giorni piove Governo ladro
La responsabilità nessuno è innocente
La responsabilità è assolutamente comune ci sono delle spostati verso
Da parte di chi governa o di chi ha governato di chi legifera o di chi ha legiferato ci sono delle responsabilità comunque di tutta la comunità quello che dicevo perché poi il taglia e cuce
E c'è un problema
Di consapevolezza dei cittadini che è un problema in Italia perché la casa è davvero un bene intangibile io mi ricordo
Dopo una evoluzione del Vesuvio un signore che aveva una casa abusiva che vi era stata distrutta e voleva che lo Stato diversi soldi per ricostruirla
Perché la casa di dei prima di tutto prima della legge priva di qualunque cosa
Di più gli avrebbe dato i soldi no
No da questi all'abusivismo è una questione molto seria in Italia non affrontata fino in fondo sulla quale c'è molta ipocrisia perché poi
Il mondo dell'abusivismo è fatto di di di cose diverse
Ma sulla quale
Abbiamo fatto il disastro rideva ed era dei condoni ma sulla quale un dibattito serio bisogna farlo molto serio
Perché
Noi non solo abbiamo
Mezzo milione di edifici abusivi
Ma una parte importante di quegli edifici cade alla prima scossa di terremoto o cc muore se succede una frana
E di questo noi non possiamo chiudere gli occhi
E non occuparci dalla sicurezza dei cittadini per cui è un dibattito che faremo un'altra volta
Però un'assunzione completa di responsabilità dal mondo dalla politica del mondo il vostro di chi comunque ha delle responsabilità che è una soluzione di responsabilità etichette intera
Non è solo fondamentale ma è urgentissima
La situazione è veramente grave io vorrei ricordare a tutti ma ne parleremo fra
Non molte settimane in un altro cauzione come questa che il settanta per cento del patrimonio edilizio italiano
Che quello costruito dal quarantacinque agli anni Ottanta sta andando a fine vita
Che metà di questo patrimonio edilizio non regge un terremoto perché è stato colpito prima delle norme antisismiche
Che i nostri borghi storici che sono la ricchezza dell'Italia
Si svuotano vengono distrutti dalle frane e crollano con un terremoto allora
Ho vogliamo fare una seria politica di sviluppo
E la si fa innanzitutto prima che con le leggi con un vero piano strategico in cui la comunità dei cittadini italiani la politica i tecnici
Immaginano progettano il futuro di del territorio
E il suo impegno nei prossimi trent'anni oppure continueremo a fare i disastri che
Bisognerebbe bisognerebbe che la politica cominciasse a guardare oltre le prossime elezioni amministrative bravo bellezza vorrei europee politiche basterebbe quello e Legambiente Cogliati Dezza
Legambiente
Che cosa cioè io devo dire questa questa
Unione con i costruttori un po'sorprendente no potrebbe apparire un po'sorprendente no che cosa abbia
Che cosa vi aspettate sa
Tarda da questa da questa singolare diciamo
Unità di intenti
A parte che non siamo abbastanza
Abituati a unire diavolo e l'Acquasanta poi ognuno decide gli abbiamo detto e l'Acquasanta su questo siamo laici lasciamo la libertà
Di decisione
No realtà rapporto con costruttori che sta andando avanti da qualche anno noi già un anno fa a proposito di tavoli esattamente il sei febbraio facemmo insieme all'Ance
All'ANCI ai geologi agli ingegneri agli agricoltori una Conferenza nazionale e stabilire una piattaforma
Che poi
Le proposte che uscirono a quella piattaforma sono ricadute questo
In questo ottimo lavoro tra l'altro ecco scusa fatemi ringraziare i giornalisti che hanno lavorato a questo la splendida operazione che sono Andrea Battistutti
Tiziana quel resi Lorenzo cinque Flaviano Bonetti Andrea Ruggieri perché questa è la prima vera grande inchiesta nazionale
Farà e che cosa ci aspettiamo non ci aspettiamo che innanzitutto ci sia si diceva prima un cambio culturale
Nel Paese
Ricordo qualche deputato qui presente ne ha sicuramente memoria perché ha fatto la battaglia insieme a noi che solo due mesi fa è stata
Si è tentato di far passare
Dentro un altro disegno di legge una un emendamento sugli Stati che consentiva di costruire Stati in aree agricole libere indipendentemente dai vincoli paesaggistici idrogeologici come a dire
Non abbiamo imparato niente noi pensiamo che invece si debba lavorare per esempio sulla rigenerazione urbana e quindi
L'edilizia diventa
Il volano principale di recupero l'edilizia un settore che sta in una crisi tremenda passa ha perso il cinquanta per cento delle sue
Attività c'è bisogno di rilanciare lecita la qualità delle città attraverso la riqualificazione
Energetica ci auguriamo per esempio su questo che la discussione che si dovrebbe avviare in Italia sull'utilizzo dei fondi strutturali
Porti a investire quelle risorse in modo
In modo costruttivo e poi c'è una dimensione diciamo di medio periodo che è stata citata che quella dei cambiamenti climatici
Ai cambiamenti climatici per battere i cambiamenti climatici servono due cose serve
Ridurre il consumo del fossile e
Investire sulle rinnovabili da un lato e dall'altro cambiare gli stili di lavoro che significa di vita scusate che significa di nuovo
La mobilità l'organizzazione urbana il
Il consumo e il risparmio di Energia e via di seguito su questo credo che ci debba essere una
Che ci sia la possibilità e ci debba essere la possibilità di
Di avere un punto di caduta punto ricaduta dove e che oggi noi spendiamo
Sulla anche sulla questione delle risorse economiche bisogna fare un ragionamento molto molto serio
Non è vero che non si spendono soldi sul dissesto idrogeologico se ne spendono tantissimi perché per riparare i danni non abbiamo speso ottocento mila euro al giorno
Da Giampilieri oggi sia negli ultimi quattro anni pari a circa un miliardo e cento milioni in a in questi tre anni e mezzo o quattro anni
E purtroppo questi soldi non solo non riparano tutti i danni
Ma non sono neanche vincolati ai evitare che si ricostruisca nei luoghi in cui è avvenuto il dramma per cui si ricostruiscono edifici strutture esattamente laddove sono andate giù
Ed è che un assurdo scientifico diciamo così dopo per da questo punto da questo punto di vista quindi serve
No i piani di assetto idrogeologico che siano vincolanti per i piani regolatori perché è vero che molti piani regolatori sono stati fatti prima dei bacini dei piani di assetto idrogeologico e quindi quelle case non sono abusive sono legittime
Secondo serve che il Paese investa in questa dimensione ma investa sulla prevenzione e non abbiamo l'assurdo che
Due mila
E quattordici sono previsti trenta milioni per la prevenzione e solo per riparare una parte dei danni di Olbia di novembre sono stati investiti venti milioni c'è qualcosa che non funziona in questo ordine
Di grandezza e serve
Quel cambiamento culturale che io mi auguro da questo punto di vista diciamo si accompagni accompagni sia il mondo degli imprenditori che il mondo della del governo locale degli enti locali che sono i due ore
Diciamo soggetti più importanti in campo da questo punto di vista perché
Si lascino spazio libero all'acqua che deve defluire
Non ci siano più situazioni come quelle venivano raccontate Lidia Ulla dove c'è una scuola elementare una scuola materna che sono state costruite dal Comune in zona rossa e il Comune che l'ha costruita M. lo speculatore
Lo speculatore di turno e che quindi
Da questo punto di vista ci sia una come dire
Un patto sociale etico tra tutti i soggetti interessati però e chiudo
Io mi ricordo sempre che l'unico modo in cui in Italia si è riusciti a costringere le persone andare a centotrenta all'ora sulle autostrade e la patente a punti
E il
Del telecontrollo se non ci sono leggi e regole che impongono agli enti locali di cambiare modo di governare
E agli imprenditori diciamo di
Aderire a un nuovo modo di produrre
Il non è che ci possiamo aspettare un'adesione volontaria diciamo lì così di tipo ogni intenti e di buone di buoni pensieri quindi servono comunque anche delle leggi delle regole se no
La questione se enti o vincolare gli oneri di urbanizzazione non a risanare i bilanci dei Comuni ma quindi tornare alla loro origine Marri finalizzarli soltanto al risanamento del territorio potrebbe essere una buona legge semplice basta un articolo
Poi però abbiamo fatto i navigatori con la spia dell'autovelox Sposito in mezzo può andare a centottanta e poi quando quando ti sorta il cicalino aveva centotrenta io volevo salutare Sindaco di Bari Alessandro Cattaneo difficile lasciare perché
è chiamato impegno
C'è
Diciamo lasciata viceversa dell'ANCI giudice perché deve andare alla Conferenza Stato città se non sbaglio avviene grazie arrivederci e
Con diverse cinque minuti
Poiché noi dobbiamo lanciare una un alto un altro video che che mi farà
Che vi farà veramente arrabbiare ma hanno ancora di più di quello che che che avete visto prima con bozzetti molto rapidamente volo parla di soldi
Perché diciamo i soldi sono sono importanti vedevo che lei ha citato prima
Questo dato no cioè tre miliardi in
Se noi
Dovremmo investire quanto tre miliardi l'anno per noi investiamo blinda per intervenire dopo nei disastri Tremaglia dopoguerra oggi tre miliardi anzi pochissimo investirli priva
Anche l'uno e mezzo che adesso abbiamo sicuramente risparmieremmo cioè e assume in ordine alla Comunità europea noi rispetto a quella europea abbiamo ma innanzitutto buongiorno a tutti rispetta la Comunità europea abbiamo autorizzazione intervenire
Dopo che i disastri sono avvenuti per riparare
Ma quei soldi non li possiamo spendere il secondo le regole generali
Prima in misura preventiva questo secondo me però perché la nostra
I nostri Governi non sono capaci di discutere di queste cose degnamente a livello europeo mi spiace dirlo volevo dire soltanto un passo indietro brevissimo
Qui siamo arrivati la fotografia è molto chiara della situazione e siamo arrivati a cinque sei milioni di persone di italiani
Che non sono sicuri di vivere della propria casa perché sono a rischio per esempio di esondazioni lasciamo perdere i terremoti
Si torna a casa ed si muore tornando su una strada asfaltata non scavando una scogliera col mare in tempesta o facendo cose folli
Questo Mido mi chiedo se da Paese civile
Se si può continuare ad accettare morti in questo modo non lo faccio per demagogia
Lo dico perché la realtà alla quale stiamo assistendo la casa non siamo più sicuri del nostro futuro economico non siamo più sicuri di niente non siamo più sicuri spesso anche nelle nostre case
Le cause sono tante è verissimo anche che gli anni settanta sono stati
Una frontiera terribile per il Paese
Perché abbiamo anche creato le Regioni così come abbiamo creato era meglio non farlo
Abbiamo sicuramente messo insieme una serie di collassa a collassato insomma l'amministrazione pubblica sabauda
E del periodo fascista con i fenomeni di urbanizzazione non c'abbiamo avuto più da loro d'amministrazione in grado di fare le cose ci sono gravissimi problemi col
Tali questo è il vero c'è stato un abusivismo sfegatato
Che ha costruito dove non doveva costruire io ricordo per correttezza che l'Associazione costruttori si è sempre battuta contro perché quella
è naturalmente concorrenza sleale e sono d'accordo quando dite che ci sono anche delle cose costruite per cultura o per interesse
In zone nelle quali non potrebbero essere perché le mappe ci sono tutti dissesto idrogeologico e la verità è che un'altra cosa e si è distrutta negli anni settanta e il controllo qui non controlla più niente nessuno
In realtà queste situazioni sono paradossale non devono continuare a venire ed è giusto che gli oneri di urbanizzazione e non siano spesi del modo in cui angolo spesi però diciamoci anche un'altra cosa
Quindi non c'è più
Manutenzione si sono abbandonate le campagne si abbandonato il territorio nessuno fa più niente è diventato proibito togliere un tronco da un corso d'acqua
Non c'è più la manutenzione degli argini non c'è più la manutenzione dei corsi d'acqua abbiamo smantellato il Genio civile spero che al suo posto siamo tre cose degne ma la verità è che non hanno nessun potere di responsabilità
Cioè prima se il Genio Civile avvertivo un sindaco riceva chiudete le scuole le scuole si chiudevano oggi cosa succede che tre Fonzino dice sa Sindaco se vuole potrebbe esserci un momento di pericolo perché non hanno l'autorità percorre Birollo
Non c'è quindi si è perso il controllo e la responsabilità non c'è più nessuna manutenzione non si possono toccare gli altri e questa è una cosa estremamente grave ed importante
E non si danno ci sono più risorse non si dedicano alla manutenzione del territorio
Allora di fronte a questa situazione importante oggi siamo qui hai fatto bene a ricordare a sei esattamente un anno fa aveva eravamo partiti e purtroppo siamo al punto di prima
Cioè non si smuove nulla allora direi che è un problema culturale di coscienza civile del Paese
Di potersi impegnare in una risposta vera del nostro Paese questo problema ed è sicuramente un problema anche di soldi su questo vorrei essere molto concreto
Perché credo che potremmo prendere ad emblema questa vicenda del dissesto del territorio e della manutenzione del territorio a problemi emblematico della capacità del nostro Paese di reagire a questo scoramento a questa sfiducia a questo abbandono delle situazioni
Innanzitutto e non è vero che nulla si attentato perché da due mila e nove che stiamo dicendo che un piano
Di manutenzione del territorio è la più grande infrastruttura che il Paese ha di fronte e che stiamo dicendo che vanno fatti interventi spesso medio-piccoli di manutenzione
Non solo l'allora Ministro Matteoli dispose un miliardo sotto queste nostre sollecitazioni per un piano di piccole opere
Lo a incrementare o no le Regioni che avevano dei denari si arrivò i famosi due miliardi bene se furono nominati Commissari regionali per andare a portare immediatamente alla spesa di questi due miliardi
Successivamente fu nominato un ispettorato presso il Ministero dell'Ambiente per coordinare tutte queste iniziative e andrà ad oggi che cosa in realtà il successo di tutto questo
Fantastico lavoro che a parte le risorse sono diminuite negli ultimi cinque anni di crisi a causa del Patto di stabilità
Del settantuno per cento in sei anni le risorse ordinarie che Comuni dedicato a interventi di questo tipo ma in più abbiamo avuto la fantastica
Impegno quattro per cento con tutto rispetto perché le mete sono sempre mette qualcuno ha fatto il suo dovere
Sono in realtà Stati eseguiti questi lavori ma il settantotto per cento di quelle cifre non sono arrivate da nessuna parte cioè non è accaduto per varie ragioni nulla tra le altre cose c'è stato uno scippo di questi due miliardi per un anno e mezzo
Da
Tra una responsabilità del Governo e l'altra perché ci sono fatte altre cose perché i fondi per gli investimenti strutturali del Paese sono il bancomat con cui si vanno a coprire tutti i problemi che nascono finanziari
Allora in questa situazione possiamo dire tranquillamente questa cosa non ha funzionato cosa è successo ancora è successo che resisi conto di questa legge stabilita ultima ha dato un vademecum dicendo che
Se i commissari non avranno impegnato questi denari la dico male ma rapidamente entro la fine dell'anno ci troveremo nella condizione di dare la responsabilità ai Presidenti delle Regioni bene mi dispiace io dico
Da cittadino Presidente associato istruttori che non sono d'accordo con queste lentezze cosa dobbiamo aspettare un altro Tundo per vedere allora prendiamo in considerazione che le cose non hanno funzionato no le cose non funzionano
E allora mi chiedo se non è possibile
Riuscire per un Paese come il nostro a
Varare un vasto programma di interventi trasparenti con regole dichiara ordinarie
è accaduto in altri eventi come il Giubileo come le Olimpiadi di Torino non bisogna sempre temere che le cose si facciano male riuscendo a impegnare i soldi e non solo questi
Mi dite se c'abbiamo una classe politica in grado di andare a Bruxelles e chiedere che siano tolti da questi
Patti di stabilità che solo voi sotto l'azione dei nostri burocrati nostri europei che non sono eletti politicamente e che hanno imposto al nostro Paese le più rigide regole
Di non stesa cosa che gli altri Paesi non hanno rispettato dall'Inghilterra alla Germania alla Francia alla Spagna allora mi chiedo
è possibile chiedere dei denari allo scopo di fare degli interventi che salvo poi dei cittadini
Che risistemando la qualità della vita del Paese e che permettono monitorati e seguiti dalla centralità del Governo di fare anche nel corso del due mila quattordici interventi con fondi europei che ci sono FAS
Con i due miliardi famosi di cui
La gran parte non è stata spesa e anche con un allentamento intelligente sui progetti pronti naturalmente del patto di stabilità
Credo che tutto questo sia alla portata del nostro Paese credo però anche che se oggi ci alziamo da qui ce ne andiamo contenti di quello che abbiamo detto dei dati che abbiamo portato e delle riflessioni che abbiamo fatto
Diventiamo anche noi tutti quanti un pochino colpevoli di non fare la pressione giusta e corretta sulle istituzioni quindi propongo di scrivere presidente la Repubblica Presidente del Consiglio
E di chiedere con la forza e nostre associazioni di mobilitarci su questo problema siamo tutti d'accordo che il futuro e la riqualificazione delle nostre città cominciamo da questa operazione di sistemazione del territorio
Adesso mandiamo per cortesia quel video su Sibari
Questo è il parco archeologico della Sibaritide in provincia di Cosenza qui sono racchiusi resti delle civiltà della Magna Grecia continuamente minacciati dalle acque del fiume Crati e dal fango nel gennaio del due mila e tre gli sull'onda d'acqua inghiottito cinque ettari discarica usando danni che gli esperti definiscono incalcolabili e forse irrecuperabili principali imputati dei continui allagamenti sono i tantissimi agrumeti molti abusivi
Che hanno colonizzato l'alveo del fiume modificandolo profondamente
Una vicenda da cui è partita un'indagine che ha portato nel novembre due mila tredici a quaranta avvisi di garanzia che hanno colpito tra gli altri ex Sindaci responsabili dell'area museale
E il commissario straordinario per l'emergenza idrogeologica della regione Calabria importanti reperti storici come questi splendidi mosaici che risalgono al VII secolo avanti Cristo corrono a ogni acquazzone il serio rischio di scomparire sotto il fango a quasi un anno di Di
Sarà l'allagamento questa è la situazione il Ministero dei Beni culturali ha disposto diversi bandi per il recupero dell'area ma il grosso dei lavori non è ancora iniziato e così le pompe continuano a drenare H che si è accumulato ogni precipitazione importante gli scavi sono visitabili solo da lontano e il percorso archeologico nel più grande scavo della Magna Grecia è a tutt'oggi impraticabile per motivi di sicurezza
Questo è il parco archeologico della Sibaritide
Perché il dissesto il telo il dissesto idrogeologico anche questo la chi meglio del professor Salvatore Settis per commentare queste terribili immagini meglio presto
Per commentare queste terribili immagini che abbiamo visto per
Per per raccontarci come stanno le cose
Grazie dunque queste cose
Una
Le immagini si Perini colpiscono particolarmente perché il
E il più antico scavo che io ho fatto nella mia vita quei mosaici e non solo del settimo secolo avanti Cristo banditi inc sei secoli dopo ma comunque sono molto importanti
C'ero anch'io quando sono stati spesi scavati credo che si Bari sia un luogo emblematico da questo punto di vista perché è un luogo che dimostra
Quello che la nostra Costituzione già dice cioè che l'ambiente il paesaggio e il patrimonio artistico e archeologico sono la stessa cosa
Le
Illy il disastro ambientale che c'è stato per per per via del del
Di queste alluvioni del fiume Crati etc immediate conseguenze sul paesaggio sul patrimonio artistico sul patrimonio archeologico
Bisogna intervenire su tutte queste cose organicamente anche qui abbiamo una distinzione una divisione di competenze di fondi che non aiuta proprio per niente
Allora
Io credo che questa sia una delle ragioni per cui la
La l'iniziativa di cui parliamo oggi e straordinariamente opportuna e io
Sono molto contento di di
Di poter essere qui e di poterlo dire molto opportuna perché bisogna sconfiggere una volta per tutte
La falsa verità
Che non è una che che che addirittura una menzogna
Secondo la quale da un lato ci sono le anime belle gli archeologi quelli come me che pensano che bisogna proteggere tutto e che non bisogna costruire che le che che l'edilizia si deve fermare per sempre e dall'altra lato ci sono i perfidi costruttori che vogliono costruire dappertutto
Non è così e non può essere così è chiaro che i punti di vista il punto di partenza sono diversi malattia la drammaticità della situazione del nostro Paese è tale
Che oggi occorre
Un agire pratico comune
Che accomuna quelli che partendo da punti diversi da Potenza diversi si accorgono che il problema cioè
Allora io mi viene in mente quando nel mille novecentoquarantasette
I due delle primissime riunioni dell'UNESCO il clima di guerra fredda la guerra era la guerra calda e la recentissima quel
C'erano questa questa contrapposizione violentissima fra la concezione occidentale del mondo quella sovietica eccetera eccetera
E ci fu un bellissimo discorso al all'UNESCO di ma ritengo che disse lasciamo perdere lei le ideologie
Ci sono delle cose lui pensava alla pace per cui occorre un agire comune pratico che accomuni gli uni e gli altri perché se no
Muore l'umanità allora noi oggi siamo in una situazione simile allora credo che sia molto molto importante ricordarsi di quest'oggi e credo che questo agire comune pratico debbano essere
Che che che questa
Ricostituzione di oggi sia un
Un caso molto significativo io vorrei ricordare rispetto alle cose che sono state dette
Ecco
Già prima vorrei anche ricordare che
è vero che ci sono che si sono fatte troppe grandi opere ma non è soltanto questo il punto
E che si sono fatte anche male ogni volta che io faccio la Firenze Bologna sono contento che duri in treno mezzora invece della durata ma per quale ragione per farlo abbiamo dovuto prosciugare ottantuno correnti
Ottantuno torrenti trentasette sorgenti trenta posti e cinque acquedotti non si poteva fare quel pezzo facendolo un po'meglio
Se poi è vero
Come da un'inchiesta del Sole ventiquattro Ore che ogni che che che di quella linea ogni chilometro è costato il quadruplo di quanto sarebbe costata in Francia forse qualche considerazione la dovremmo fare allora credo che e qui si tratta e credo che di tutto tutte le cose che sono state dette tra tutti gli interventi c'è una parola
Che sempre ricorso magari con dei sinonimi eletti della parola regole
Regole regole regole che devono valere per tutto il Paese non possiamo con questa
Da
Banale diciamo frammentazione e polverizzazione del Paese per cui ogni Sindaco vale quanto il Presidente della Repubblica non possiamo
Stare a questo gioco di polverizzazione perché qui ci vogliono regole che sono che siano regole condivise regole che riguardino per esempio e questo è un altro punto che vorrei sottolineare che riguardino per esempio il il
La democrazia
Le proiezioni Sergio Rizzo diceva giustamente
Che alcune città come Milano non non sono piaciute ma ma li vedete quanti grattacieli stanno facendo a Milano e proprio necessario le proiezioni di un piano di un Pd un di un Pd un di un piano fatto dal Comune alcuni anni fa quello non l'ho verificato prevede con una crescita della città io non so di un milione di abitanti in meno ma queste perché
La
Non si subordinano le nuove
Costruzioni a una previsioni democratica certificata l'Istat è in grado di farlo mi ha detto Giovannini
Allora perché non si fa questo e perché non si convogliano invece come dice anche lance come abbiamo sentito come è giusto non si coinvolgano le energie ed esperienze e i fondi pubblici
E per i dati naturalmente a sulla sulla
Messa in sicurezza del territorio i soldi
è questione di priorità se pur se abbiamo i soldi per comprare gli F trentacinque che gli stessi americani che li fabbricano dicono che non che cadono
Noi dobbiamo comprare degli aerei che cadrebbero dopo che fanno
Cento metri
Per quei soldi li abbiamo
Io vorrei che spendesse qualche parola professor Settis anche sulla legalità perché il caso di Sibari è un caso
Dicevo che tira in ballo anche quest'altro aspetto sì per la situazione si va determinata da di in qualche con lo stato di cose sia determinato perché c'è un agrumeto qui c'è un agrumeto
Che è andato dove non doveva essere piantato che è della 'ndrangheta quell'argomento lì cioè nessuno in tutti questi anni ha mai avuto il coraggio la forza di espiantare quell'agrumeto
Dunque io vi ho appena detto che ho appena accennato non voglio fare il
Il il vecchio signore che che che che pescano i suoi ricordi
Però da quando io ho scavato a sipario forte nel mille novecentosessantuno
Per fare quello scavo occorreva che fosse accesa ventiquattro ore su
E che quattro un certo numero di pompe idrovore
Che quella zona lì sia una zona che senza le pompe idrovore in continua
Infantino funzionamento si allarga lo si sa dal mille novecentosessantuno lo si sa anche da prima perché quella zona lì fu allargata
La la sapete la storia guerra Crotone Sibari siamo nel Cinquecento dieci avanti Cristo e a e l'allagano
Allora da allora sono ancora e ancora colpa di quelli di Crotone non della 'ndrangheta ma di quelli di Crotone alla rispetto a questa faccenda qui visto che si sa
Per quale ragione si autorizzare o si lascia fare o si o si chiudono gli occhi davanti a queste cose perché c'è di mezzo andrà
Qui
Bisogna
Dire qui a ancora un'altra cosa che riguarda
Non solo la nostra classe politica riguarda un po'una una mancanza di etica pubblica e di etica individuale in questo Paese
Troppe volte di fronte i problemi ci fermiamo stiamo zitti aspettiamo come se i problemi si risolvessero da soli ma non prendere nessuna decisione è prendere una decisione
Se non decido di abbattere quella volumetto deciso di lasciarlo
King chi ha fatto chi ha preso quella decisione dice di non aver deciso nulla ma in realtà ha deciso di essere un complice della 'ndrangheta e questo è un problema di legalità che c'è
Che che emerge in coincidenza con le piogge perché come è stato detto giustamente l'Italia e l'unico Paese d'Europa dove non può piovere
Grazie presa Settis
Adesso mandiamo un altro firmato abbiamo il filmato su Vicenza vicenza può essere presa a simbolo di un territorio a rischio in cui
Anche questo non parte
Vicenza può essere presa a simbolo di un territorio a rischio in cui le istituzioni sono sempre intervenute dopo l'emergenza senza riuscire per decenni a mitigare il rischio per la popolazione per i capolavori dell'architettura alla Diana dopo il trauma del due mila e dieci le istituzioni si sono messe in moto consolidando viaggi nella città e i sistemi di deflusso delle acque
Anche se il rischio per una città per secoli costruita sull'acqua non può escludersi del tutto se noi superasse MO
La quota
Di dell'alluvione due mila dieci
Oggi saremo in una situazione di grande difficoltà perché non sono ancora stati realizzati i bacini di laminazione di Caldogno
Che hanno la funzione di abbattere la quota di un pieno d'ombra Lucio Bacchiglione
E abbattendo la riportare l'acqua che entro una quota di sicurezza gli interventi nella mai essere interventi che costruiscono ad Architettura un contesto in cui l'architettura possa diventare
Sostenibile negli anni Ottanta si ipotizza un intervento perché era una via di deflusso
Che allontanasse le esondazioni dalla città ma nessuno dopo il due mila dieci che si progetta concretamente uno strumento per ridurre l'impatto del fiume a valle i lavori termineranno nel due mila e sedici e alla fine vicenza avrà un sistema di vasche che indio tiranno parte del mondo d'acqua
Che dovesse arrivare da Monte ci troviamo a Caldogno appena a nord della città di vicenza qualcosa si troverà qui quando l'opera sarà finita
Ne sostanzialmente si vedrà una arginatura perimetrale che corre ai dati del fiume esistente
E che cosa si farà in una grandissima vasca una cassa
Il volume di questa cassa quindi ci sarà un abbassamento del fondo ci saranno degli argini molto robusti molto
Così tecnologici perché avranno miscele di
Sostanze che negare
Né garantiranno la assoluta impermeabilità e la tenuta sotto sforzo
E tutto questo servirà per contenere al massimo fra virgola otto milioni di metri cubi d'acqua li preventivo stati fatti di contenimento sono stati utili
E potrebbero essere sicuramente utili anche i bacini di laminazione previsti
Per i prossimi anni
Però non vorremmo che e la posizione questi bacini questi interventi di tamponamento
Venisse invece interpretati come la soluzione del problema
Perché non è così
C'è bisogno di fare di più c'è bisogno appunto di quello che
Dicevo prima cioè un
Un'impostazione diversa nella gestione del territorio nel suo complesso
Allora tre righe
Un'impostazione diversa gestione del territorio io l'altro giorno ho avuto l'occasione di fare due chiacchiere con Carrer urbanista famoso Franco Carraro eccola salvo
E e lo diceva che il sessantadue il settantadue per cento delle della popolazione italiana vive in realtà nelle case
Europea vive nelle case sparse come so costruite recita vita
No
No cioè non è difficile
Come stanno diciamo come fosse sono state costruite dal dopoguerra in poi è è questo il punto d'Italia ha avuto una storia di costruzione urbane
Molto importante
Molto particolare perché Italia è fatta di una rete di città a differenza di altri Paesi europei per
Le tante ragioni che sappiamo
Molto molto densa e molto preciso e molto definite
Dal quarantacinque in poi invece si è fatto l'inverso e si è fatto il
L'opposto di quello che si doveva fare e non perché c'era un disegno malvagio deriva da una serie di condizioni culturali economiche
Che hanno indotto questo fenomeno che è un fenomeno che ha causato però dei danni e non ce ne siamo resi conto tardi
Questo bisogna essere tutti quanti ce ne siamo resi conto tanto
Tra l'altro questo danno non è solo un danno urbanistico paesaggistico ambientale è per esempio anche un danno energetico
Perché il controllo del risparmio energetico nessuno su su su un impianto denso su un impianto invece distribuito a pioggia è molto diverso
Il problema è quello che ho detto prima a questo punto noi dobbiamo rimettere con coraggio umano alle città e questo vuol dire avere subito subito una visione di quello che vogliamo fare le norme le regole sono fondamentali
Ma le regole servono a mettere nero su bianco
Il patto che è una comunità vuol fare
Allora le regole per l'urbanistica di cui noi abbiamo bisogno e per l'edilizia dipendono dal patto che questa comunità vuol fare qual è la città che vogliamo come vogliamo salvaguardare il territorio come vogliamo
Salvaguardare ma valorizzare i beni culturali
E purtroppo devo dire
Io sono ottimista di natura maxi devo farla fotografia oggi questo patto questo cambio di paradigma non c'è
Non c'è ci sono persone di buona volontà associazione che si danno da fare
E intellettuali per
Arrivare come dire a deve descrivere il recinto di questo patto ma non siamo andati neanche lontanamente a dire
Fra di noi all'interno della comunità qual è la città che vogliamo e guardate è già tardi siamo molto in ritardo
Molto in ritardo al Governo
Oggi
Parlo per la mia organizzazione non chiediamo di farci altre venti legge il problema dell'iper legificazione in Italia è un problema molto serio
Lei per legificazione dell'iper burocrazia sono tipiche delle società in grande decadenza
Quando le le le Società nella storia arrivano molto vicino al crollo abbiamo
Una grande legificazione assunsero e passo in più
Allora
Qui ci vuole un impegno un impegno politico di tutta la comunità
Il cui Governo e Parlamento si devono far carico che riguarda questo cambio questo cambio immediato di paradigma non si consuma più suolo
Sì riuso alla città esistente lassi riusare
In modo intensivo
Mettendo mettendo a risorse agli spazi vuoti
Mettendo risorse i beni demaniali che sta già diventando il solito in cui arriva all'italiana che passano da un fondo all'altro la cassa teorica
Io quando sento parlare proprio sotto la parola valorizzazione mettesse intera mano alla pistola allora istintivamente non so perché bravo i temi
Razionalità enorme che ci sono finalizzate a raggiungere
Gli obiettivi che stabiliamo prima nuovo il contrario
Cogliati Dezza questo patto ammesso che si possa fare perché l'Italia sappiamo che il Paese è un po'complicato qui c'è il microfono
Questo patto rischia però di scontrarsi con un sistema che
Che poi lo deve far funzionare parlo delle amministrazioni
Regioni Comuni Province stato centrale commissari
Cioè che
Come come come si possono combinare le due cose un sistema
Così
Folle
Con un sul
Qualunque diciamo con la buona volontà come si combinano queste cose e si possono combinare soprattutto
Sicuramente non aspettando la riforma delle riforme io ho sempre un approccio molto
Pragmatico
Tra penso che si possa intervenire
Su due o tre aspetti il primo che è un po'sottovalutato ma credo che debba essere assunto come responsabilità pubblica collettiva
è quello di
Elevare il livello di preparazione della gente nei confronti di queste emergenze non abbiamo visto scene
Di di persone che attraversano ma atti elettivi le strade non vada
Genova due anni fa
Per persone che prendono la macchina nel momento in cui sta arrivando l'onda di piena c'è quindi un problema
Intanto per limitare diciamo le vittime che ci sia un problema di educazione non soltanto alla Protezione civile ma a come ci si comporta in situazioni di emergenza e questo è un pezzo che in Italia non esiste non c'è per il rischio sismico e non c'è neanche
Per il rischio idrogeologico
E poi
La filiera della decisione io penso intanto cominciamo a eliminare qualche elemento eliminiamo i commissari commissario è una stagione fallita è una stagione che ha preso soldi
Diciamo ha interesse privato ma non è servita al Paese
Richiamo potere alle Autorità di bacino che devono essere un sovraordinato rispetta i piani regolatori comunali
Questo è un altro principio semplice che si può realizzare con un articolo non c'è bisogno di fare grandi riforme
In modo tale che tutti quei piani regolatori che sono stati fatti prima dei piani di assetto idrogeologico decadono automaticamente e si va
Saranno contenti di di Urban e se gli architetti si va alla revisione dei piani regolarmente dei piani regolatori in modo tale che
Il principio organizzativo sia quello dei piani di assetto idrogeologico
Le Autorità di bacino devono essere ripristinate non autoritario penso che la scelta fatta qualche anno fa dell'Autorità di distretto
Sia stata una scelta sostanzialmente sbagliata non è ancora attiva
Non è almeno non è attiva su tutto il territorio nazionale
Stile le Autorità di bacino sopra il diciamo il bacino idrografico l'unità di misura e non aree geografiche troppo troppo anche se penso che il
Se non vado errato una delle unità di distretto riguarda tutta l'Italia meridionale si capisce che poi non ha capacità
Capacità di intervento e l'altra è quella che dicevo prima gli oneri di urbanizzazione vanno vincolati alla alle opere di
Di Risanamento dell'assetto
Idro geologico e io poi ho molta diciamo aspettativa nella legge sul consumo di suolo mi auguro che quella serba anche al cambiamento
Culturale del Paese
Ultimissima misura
Incentiviamo la lei diciamo il recupero delle aree collinari e montane delle dei boschi e della manutenzione dei boschi nelle aree collinari e montane perché molto spesso il problema viene a monte non è solo che la cementificazione a valle ma anche
Nell'abbandono a monte
Non sono riuscito a soddisfare ovviamente però la domanda che ho qui dentro era un po'impegnati cosa talmente mentalmente immane testé dare una risposta a quella domanda che
Io volevo adesso sentire un attimo il presente l'ordinamento ingegneri Zambrano
Che prego di accomodarsi perché
Qui c'è anche da altri
Tirano in ballo un po'la responsabilità dei professionisti
C'è il dubbio che
Che diciamo e che se ci troviamo in questa situazione c'è anche un problema come dire di
Di non
Forse di non adeguata efficacia di un sistema professionale no che fate all'ingegneria gli architetti e geometri Elena insomma tutti quelli che
Ci ha mosso quel territorio
è una riflessione che ha un senso e geologi magari anche no è una riflessione che ha un senso oppure
Guardi è difficile
è una risposta difficile perché poi le responsabilità lo diceva anche il presidente Treviso ma un po'di tutti quello che è avvenuto in questo Paese ovviamente norme
Addebitabile alle categorie professionali come non è addebitabile avevano sollevo una delle numerose ecomostro ad altri fornitori Borsov vuol forse per la responsabilità come dire di chi
L'ha approvato l'Amministrazione comunale e provinciale il TAR che gli ha dato ragione per cui ci è stato gli ha dato torto che alla fine insomma
Questo Paese ci sono tanti centri di responsabilità o di irresponsabilità se vogliamo per cui alla fine
Non si sa
Chiede colpevole il discorso è che
Siamo ad oggi piogge le categorie professionali hanno sicuramente quelle tecniche in particolare
Noi siamo con i geologi architetti le altre professioni all'interno di una
Fritte delle professioni tecniche un organismo che
Accoglie seicento mila professionisti e ci siamo messi insieme proprio perché volevamo fare fronte comune da fare un po'di massa critica per cercare di
Fa cambiare mentalità o passo a questo Paese se volete Guidi stiamo lavorando insieme credo che il cambio di paradigma delle professioni tecniche Eduardo all'utilizzo del suolo ormai sia
Un dato acquisito c'è una cultura una
Responsabilità etica che abbiamo su questi temi che non solo
Sono stati enunciati ma sono stati anche concretizzati in
Carte che ho etiche ma anche nelle richieste che abbiamo fatto alla politica né professional day
Del due mila e dodici ma anche del due mila tredici quando
Il primo punto che abbiamo richiesto e abbiamo posto all'ordine del giorno della politica
Diciannove febbraio due mila tredici eravamo a pochi giorni dalle elezioni abbiamo portato un documento comune dove il rischio sismico e rischio idrogeologico erano
I punti più essenziali più importanti per l'un rilancio del territorio per un rilancio anche economico del Paese perché quelli sono investimenti sono investimenti produttivi
E quindi sotto questo aspetto siamo ormai d'accordo ci siamo collegati con Legambiente con gli altri soggetti che hanno
A cura del territorio purtroppo il problema qual è che questo Paese non si sa alla fine
Di chi è la responsabilità perché non si fa niente oggi perché il problema del passato lo conosciamo la storia di questo Paese lo conosciamo ma oggi continuiamo a parlare di conflitti di competenza di tanti enti che agiscono su questo
Ci sono anche dei fatti positivi il nostro Paese ha dei piani di bacino devo dire all'avanguardia in Europa è chiaro quello che si può fare
Quello che non si può fare il problema è come
Far diventare questi dei piani che siano effettivamente cogenti sulle attività del territorio ma bisogna farlo anche all'interno uno di Ur dei gli altri piani di rischio che bisogna comunque realizza
Quello che trovo strano Marocco troviamo stare da sempre che poi alla fine la politica si tira fuori da questi discorsi perché quando si parla
Con ministri con amministratori eccetera alla fine anche lì la responsabilità è sempre di qualcun altro
Abbiamo sentito i ministri sul patto di stabilità è un limite all'investimento ma se non è un Ministro della Repubblica in grado di
Dare un segnale su questo di poter chiedere che questo patto di stabilità sciagurato che ci impedisce di riconoscere
Positivi i soldi per l'emergenza che invece le verso negativi quelli spenti e negativo è lì che si spendono per la prevenzione io dico questo Paese effettivamente non è in grado
Di decidere nemmeno quello che deve fare per se stesso ma allora chi lo decide quello che devono fare gli italiani e questo mi domando siamo tutti più abbiamo detto le stesse cose se
Sentiamo i politici che fosse interverranno dopo
Diranno le stesse cose noi siamo contro questo problema del patto di stabilità allora chi decide il Parlamento non decide visto che sono d'accordo il Governo decide in questo momento macchie
Allora vogliamo fare una protesta andiamo tutti in corteo da quello che decide
Se questo Paese può investire o no i propri soldi allora testo c'è una questione che ci dobbiamo cominciare a diciamo che si potrebbero siamo ancora responsabile del nostro finanche però siamo chiediamo e cerchiamo di capire chi di dovere
E vediamo se ci accontenta
Sarebbe anche magari tante volte invece deve appellarsi a questo patto di stabilità che usiamo spesso giustificazione bisognerebbe
Dare una bella segata la spesa pubblica improduttiva e utilizzare magari le risorse risparmiate per mettere in sicurezza altro che volevo aggiungere abbiamo fatto anche delle proposte
Concrete per esempio la certificazione di sicurezza del fabbricato l'ho sentito anche prima è un una cosa abbastanza semplice che
Comincerebbe a mettere all'interno degli elementi di valutazione del valore di un immobile
Anche il rischio idrogeologico ma nel
Siamo andati anche sul rischio sismico insomma è possibile che c'è una norma che dice devi certificare energeticamente
Il fabbricato che è una cosa importante perché riguarda però l'aspetto solamente del consumo e invece il cittadino che vuole comprare un'abitazione non deve sapere se quelle pericolosa Edipo cadere addosso mi sembra che siamo su due piani completamente diverso
Mamma andiamo a un altro firmato abbiamo un filmato pronto su sul caso di a urla di Olbia no se non sbaglio
Però non parte parte
C'è stata questa esondazione del fiume Magra
Proprio la propria
All'Unione del sei e mezzo
Di sera
Marghera
Paolo esondato all'interno della
Dell'abitato di autunno
Io sollecito scappare
Altre centinaia e centinai di cittadini e non ci sono riuscite
Costretti
Ricusato sospetti cui
Trasferiva alle relazioni
è stato veramente della cultura che allora di
Alla luce io perché non c'è stata una strada
E il venticinque ottobre due mila undici fiume Magra esonda sommerge hanno la cittadina di Aula a pochi chilometri da Massa Carrara
A venire allagati sono per primi tutti i luoghi che avrebbero dovuto far fronte all'emergenza caserma dei pompieri centro sanitario il primo soccorso e due piani su quattro degli edifici del Comune acché si costruiti troppo vicine all'acqua
Non solo una scellerata pianificazione urbanistica negli ultimi trent'anni e ne ha disposto asilo scuole materne scuole medie della città
A pochi metri dall'argine con il risultato che le aule sono state devastate dalla piena che fortunatamente è arrivata le sembianze di sera con le scuole vuote
Penso che sia evidente al anche un bambino
Nell'alveo del fiume Magra nel tardo
Argomentando relativo alle
Dalla verifica
Inferiori
Secondo noi la responsabilità
Solidale
Ha dato le l'azione dell'India
Alla questione urbanistica si aggiungono le difficoltà di portare a termine anche quando ci sono le risorse fondamentali interventi di manutenzione e di messa in sicurezza del territorio come nel caso di questa opera nei queste aree Sannicola volta ripulire rinforzate gli argini dell'altro principale canale di deflusso delle acque è presente in città ma a causa dei vincoli finanziari imposti al Comune dal patto di stabilità
I lavori è stato consegnato nelle mani dell'impresa con ritardo e sono poco prima che l'alluvione provocasse son dazioni in tutta l'aria intorno il fatto ha voluto che sullo stato giudicata dicembre solo all'inizio
Di questo autunno i lavori sono incominciati dei lavori prevedeva proprio la ripulitura degli argini ed è il canale con anche la messa in sicurezza dei bordi dello stesso
è quindi importante capire se vengono dotate di risorse tali da
Consentire tanto questi lavori quindi attuare i piani di azione di assetto idrogeologico
Allo stesso tempo ci vuole una regola che vero utili al Patto di Stabilità per consentire la spesa degli stessi fondi
Dunque Graziano ha visto
Ha visto ecco
Ma a voi
Quando fanno quel Piano regolatore esiti interpellano cioè di chiedono qualcosa mi dicono scusate geologi ma noi possiamo mettere le case sopportazione ve l'hanno mai chiesto
Sì non c'è dubbio di sì perché negli ultimi anni ovviamente anche la la normativa si è spostata verso una maggiore attenzione
Il legislatore ha guardato finalmente anche all'inserimento di un'opera del contesto fisico così come di una pianificazione in un contesto fisico però scontiamo anche lì
Un certo ritardo dal punto di vista culturale e a volte bisogna anche
Dircela tutta un condizionamento che avviene dopo aver fatto la domanda riguarda i professionisti non c'è dubbio che è una cattiva pianificazione non è sempre e soltanto
La colpa di chi questa pianificazione la propone da un punto di vista politico dell'Ente locale ma c'è anche ovviamente una corresponsabilità questo perché e inutile negare che questo esista insomma dal punto di vista
Del delle professioni abbiamo l'obbligo come rappresentanti queste professioni di
Di di di
Di dare delle direttive di dare un etico e di dire ai nostri iscritti avere quanto più possibile la schiena dritta io volevo
A seguito di queste immagini anche
Fare un piccola da un piccolo inciso
è evidente faccio il caso la Sardegna di Olbia state direttore abbiamo una fase siamo molto bravi nella fase del dell'emergenza ormai l'emergenza Italia talmente ben strutturata che insomma
L'ente si può fare sempre di più
Ma ritengo che
Da questo punto vista siamo all'avanguardia quello che ci manca il ragionamento appunto come dicevo in casa di pianificazione ma anche il punto in fase di di prevenzione e di questo in qualche modo abbiamo discusso
Io inserirei una sorta di terza fase c'è una fase una sorta di fase intermedia che è quella che non è ancora
Ah emergenza scattata ma non è in realtà una vera e propria prevenzione che quando di fatto è successo soprattutto in Sardegna la Protezione civile da un'allerta e l'ente locale il sindaco deve in qualche modo rapportarsi con questa legge allora io mi chiedo
Chi dice al Sindaco cosa deve fare in quel momento altra domanda il Sindaco a una reale percezione dello stato del suo territorio
Cioè nel momento in cui gli arriva allertamento gli può arrivare
Assolutamente da un punto da un momento all'altro sa qual è lo stato del tuo territorio in quel momento
Allora mi sembra che manchi sostanzialmente una figura di collegamento tra chi in questa appunto fase intermedia tra la la vera prevenzione in tempi di pace
Ed è quella che può Italia a poco sarà l'emergenza
Manca in qualche modo l'interlocuzione perché ma perché non è possibile pensare in questo momento a uffici tecnici di qualunque piccolo con Piccolo grande comune che abbia questo tizio almeno mai in questo atto non esiste allora invece bisogna appunto pensare io credo che bisogna creare
Dentro queste strutture pubbliche qualcosa qualcosa ma insomma oberati abbiamo dei modelli
I idraulici modelli idrogeologici Motta che possano portare a scelte consapevoli anche in questa fase intermedia in questo senso credo che si possa ancora agire molto facilmente ci sono le professionalità attorno al problema delle professioni delle professioni da che hanno questa
Questa capacità ci sono dei mezzi tecnologici per farlo si potrebbe dare attraverso di questi modelli al Sindaco delle indicazioni su quelle che sono le zone che vanno sott'acqua per quel tipo di emergenza che va che che è stata preannunciata in questo momento c'è una sorta di corto circuito è quello che è successo dopo ad Olbia un certo senso è stato un corto circuito anche laddove appunto i le risorse ci sono
Mi faccia dire un'altra con un altro aspetto importantissimo che che vorrei cogliere che probabilmente tutti hanno colto forse ovvio quello che dico ma
Fate modi lo stesso mi sembra molto in più è evidente che noi in Italia scontiamo un ritardo culturale abbiamo dei modelli di comportamento
Buzzetti ha ha fatto ha indicato come si vuole in una strada ma sono asfaltata insomma praticamente in un centro urbano ecco io credo che
Questo tipo d'divulgazione crei
Le basi per lo meno per creare una coscienza civile da questo punto di vista qualche anno fa un decennio fa i temi dell'ambiente erano molto distanti rispetto al cittadino
Pian piano una movimento d'opinione momento ambientalista con lo vogliamo chiamare ha creato comunque la coscienza
Non è una coscienza compiuta quella
Ambientale dell'italiano rispetto problemi appunto dell'ambiente almeno coscienza che si sta comunque formando siamo molto più attenti c'è molta più attenzione
Rispetto a tutti i pericoli che gravano sul territorio l'italiano dalle statistiche sente quello ambientale come il pericolo maggiore
Per la propria pelle allora io credo che attraverso una divulgazione si creano comportamenti un po'più
Conoscenti da parte del cittadino allo stesso tempo io credo che il cittadino attraverso un movimento d'opinione
Debbo può in qualche modo incida sulla politica della debba pretendere che il proprio Sindaco così come il Governo centrale faccia cioè deve in qualche modo essere Luigi paladino di una istanza sa che porta al Sindaco altrimenti sine consentirà la politica non si sentirà mai realmente investito perché culturalmente lontano dal dal corpo alla coscienza del singolo cittadino per parte propria
Testare sempre su questo tema del del cambiamento culturale che poi mi pare di capire che un po'il
Filo conduttore di tutto questo ragionamento sta facendo ma i costruttori
Questo cambiamento culturale
Stanno facendo oppure siamo ancora diciamo a delle prese di coscienza isolate
E poi in realtà il corpaccione della categoria sempre quello che vuole tirar su
Palazzine palazzine palazzina guarda innanzitutto la
La prima considerazione
E che il i costruttori se in questo momento stanno pensando se riescono a continuare questo mestiere siamo di fronte a un fenomeno di deindustrializzazione
Di chiusura di aziende ricordo che sono stati persi settecento mila posti di lavoro hanno chiuso quattordici mila aziende
Quindi siamo comunque di fronte a un cambiamento epocale anche nel modo di fare impresa
E ci rendiamo conto che il paese anche un bivio e quindi è il momento giusto per indirizzare perso una industria delle costruzioni
Se sopravviverà perché le cause sono ai cattivi pagamenti della pubblica amministrazione credevamo fosse colpa come dice che l'aeroporto onorando risolti
E in ogni caso spero che verranno risolti presto abbiamo ottenuto importanti pagamenti sette miliardi di euro pagate riprese sui pregressi ma ancora stiamo andando male però voglio dire
Il credito che non arriva di lavori che non ci sono però voglio dirti che questa consapevolezza culturale cioè se noi oggi lo stare qui
E non staremmo a fare questo dibattito perché non me l'avrebbero permesso le nostre migliaia e migliaia i nostri migliaia e migliaia di associati c'è una presa di coscienza come del resto del Paese e su questo aspetto culturale
Volevo dire che quindi la vera scommessa dove lo sappiamo però non ne vorrei parlare adesso
E quella della sfida che è stata più volte ricordata della riqualificazione del nostro territorio e di un salto anche tecnologico che dei cantieri che non è soltanto quindi
Di ciò che si deve fare ma di come se lo farebbero cosa riesce a fare per esempio del recepimento
Della tra nella trasformazione nostra abitazione dal punto di vista energetico è una su tutte ma questo ragionamento culturale viene fuori anche dall'osservazione di oggi che c'è eh
C'era nel filmato nel Veneto ma parrebbe per il Lazio sono romano ancora di più
C'era scritto Veneto regione d'Europa
Ebbene che ci ricordiamo di stare in Europa perché non sembrerebbe da quello che succede
Cioè voglio dire stiamo uscendo da Europa non perché ci vogliono mandare via ma per il degrado in cui stiamo arrivando e su questo aspetto
Vorrei anche sottolineare che oggi come ha detto il professor Settis è l'aspetto culturale importante che parte
Da noi come diciamo rappresentanti diciamo così dell'associazione tra classe dirigente del Paese
Prendiamoci questo merito ma poi deve essere dei cittadini però intanto deve essere il nostro
Di pur Codispoti differenze di approccio mi sembra una cosa mi sembra una cosa importantissima riusciamo a convergere verso un obiettivo
E l'analisi della situazione è stata fatta molto bene io potrei mettermi a dire che costruire un edificio non non è come fare un traffico
Ciò una una sala d'azzardo di gioco d'azzardo nascosto delle cantine lo vedono tutti quindi che la responsabilità sia di tutti i diciotto in passato l'abusivismo è stato difeso politicamente di fronte al problema
Di urbanizzazione selvaggia che in alcune città d'Italia rendeva l'astensione sociale in quegli anni così forte che è stato giusto erroneamente sbagliando giustificato
Allora dei do la responsabile per forza di tutti oltre a essere di tutti c'è da dire che io insisto ancora pestare su questo problema perché le fotografie della situazione del Paese sono chiare stiamo costantemente
Ripetendo lepida angolature diverse non oggi dico in questo momento in questo momento ritorna fuori tutto ritorna fuori che siamo un Paese di soli centosessanta anni
Di tutti i difetti che abbiamo io penso però che l'approccio
Anche in questo tipo di dibattito non deve essere quello
Di rifare il quadro generale della situazione cercare i pesi e misure delle responsabilità ma di individuare un obiettivo oggi l'obiettivo esplicito e dire riesce l'Italia a
Mettere in piedi un piano straordinario urgentissimo immediato
Di lavori di manutenzione del territorio e riesce a portarlo a termine in tempi ragionevoli superando le difficoltà delle risorse
Delle responsabilità di chi decide che cosa è questa la scommessa che va posta io non so di pregherei
Dall'attestato importante su questioni importantissimi che fai dal suggerimento perché non mettete un quadro giorni Giordano in cui dite che si è fatto oggi per il dissesto del territorio e del Paese cioè vogliamo partire per un direttive per temi concreti che consenta il caso di Olbia emblematico mi dovete perdonare tutti ingegneri architetti geologi Legambiente voglio dire è questo il Sindaco di Olbia un anno fa mi disse o i soldi devo fare un importante intervento
Di sistemazione idraulica perché sono preoccupato nel momento in cui avvengano le piogge le situazioni che accadono in questi anni frequentemente per quello che potrebbe accadere
Perché è successo l'anno dopo Olbia
Sapete perché il Sindaco non poteva spendere questi soldi su progetto pronto per il patto di stabilità
Ho capito dice patto di stabilità dove tutto beh intanto qui c'è una regola tutta italiana tutta italiana che nella quale contiamo ciecamente a credere che impedisce ai sindaci che hanno i soldi di spenderli
Allora voglio dire mettere insieme e ripeto è possibile a domanda vorrei proprio con superficialità senza entrare in analisi più complesse che a me piacciono molto anche se poi dove sono capace dico ma vi piace sentirle
Oggi vorrei a nome dell'Associazione costruttori essere estremamente concreto
La domanda è possiamo prendere questo miliardo e sei e utilizza dove sta noi siamo andati a verificare sta nelle casse dello Stato cioè
Possiamo allentare intelligentemente il patto di stabilità tutti dicono di no vogliamo insistere su progetti pronti e con la possibilità di scegliere rispetto al rischio idrogeologico che rappresentano e metterli insieme questa è la domanda
Possiamo vedere se Palazzo Chigi riesce a creare un'unità che riesca in qualche modo sta al Ministero dell'ambiente almeno spero che culturale mettete lo dovevi fare che riesca a condurre una verifica con i territori e con le regioni
Dei progetti che i Comuni presentano ma io dico in due settimane non in due anni e riesca ad adire un elenco un primo elenco di progetti che vengono approvati non con i click day il primo che Salza anche in base a un rischio idrogeologico serio
Vi chiedo è possibile varare questi lavori con dei metodi di gara trasparenti io dico di sì c'è anche la proposta adesso non vi tedio su questo
E andarlo a monitorare con le tecnologie di oggi mandando in giro la gente a controllare dando pubblicamente stati d'avanzamento avevo i risultati conseguiti andando in Europa dire io ti dimostrerò che i soldi che abita in più li spendo per fare delle cose positive
Tutto questo è possibile che non è possibile
Secondo me è importante capirlo perché altrimenti se ci facciamo terzi ogni volta rispetto a tutto il diciamo è sempre qualcun altro stiamo davanti alla televisione leggiamo i giornali non è colpa mia è colpa di qualcun altro è colpa del politico è colpa del Parlamento per
Diciamo che ci sono delle persone valide dappertutto tra i politici tra gli ingegneri tre costruttori già qui voglio dire è possibile riuscire
A dimostrare che il Paese reagisce
E scusate il pistolotto ma io personalmente questo lo considero uno dei punti essenziali e come la questione la battaglia sui pagamenti
E sono fatti essenziali è come dire il sistema creditizio con tutti i problemi e andremo
Parlare con la Banca d'Italia per questo
è in grado di ridare i soldi alle famiglie alle imprese o no siamo sistema chiacchiere ognuno pensa salvare se stesso o siamo un Paese
E che vuole andare in Europa con le nostre particolarità mandarci a dare un contributo se no chiamiamo lo dico con la massima stima della persona
O li renda amministro
A Presidente del Consiglio
Arrendiamoci come Paese svuotiamo qualsiasi bipartisan dobbiamo anche fare l'abbiamo fatto più bravissimo nel passato l'abbiamo già Genova chiamato l'amministratore delegato dell'esame subiamo hai ragione e quindi voglio dire vediamo se siamo capaci di perché la tendenza scusate
Dove un pistolotto ma vorrei che ci prendesse l'impegno tutti di buttare giù due righe di mandarla presidiata Repubblica Presidente del Consiglio
E vedere se aderiscono cittadini facciamo aderire a questa proposta di di questo ragionamento le tecnicalità ne sappiamo e vediamo se si riesce nel giro di un mese due mesi poi ci sono le elezioni europee
E lì
Chiederemo ai candidati la stessa cosa e proviamoci
Penso che se non ci riusciamo entro la primavera a mettere in piedi una cosa del sappiamo tutti che il Paese non non riesce più a reagire su niente allora c'era adesso
C'era il
L'assessore alle opere pubbliche della Regione Val d'Aosta
Marco ovviamente ha chiesto di
Fare un piccolo intervento
Se può venire qui
Abbiamo tre minuti e però non di più perché purtroppo siamo
Siamo con i tempi strettissimi quindi
Se intanto ringrazio gli organizzatori
Giornalista Rizzo per l'opportunità che mi è stata data ma subito protetta a tutti di questo incontro io credo che pare che abbiano già toccato con mano alcune questioni vorrei portare solo un contributo non pensavo di intervenire ma
Io
Direi innanzitutto vado per slogan così ci capiamo prima e finisco prima
Intanto non dobbiamo più guardare al passato passato lo conosciamo tutti già guardare al futuro altrimenti ci perdiamo acconti nata tirarci addosso del passato
Seconda questione per guardare al futuro bisogna mettere insieme quello che è sentito anche da dai relatori di questa tavola rotonda
E cioè certe tipologie noi come Padova stabilito un contributo abbiamo da ormai dieci anni messi insieme sotto il dicastero che sto guidando in questo momento sia quello che lavori pubblici che la difesa del suolo che la casa che sui tre temi che si incrociano
Su quella che è stato discusso di oggi
E poi ci sono le le tre diciamo aree
Di pertinenza che ho sentito oggi o meglio c'è il problema di uno è le regole l'altro è sulle risorse e l'altro la cultura del rischio sulla cultura di rischio voglio dire anche che
Bisogna guardare soprattutto anche alla cultura del rischio del cittadino e poi mi spiegherò sulle regole io credo che la Regione allora sta l'abbia fatte potete andare sui siti dal novantotto ne abbia una legge che
Chiude la possibilità di edificazione dall'ottantadue per cento del territorio quando stanno tra frana e inondazione valanghe
Abbiamo fatto anche la regola e qui un altro punto interrogativo
Dal due mila e tre per poter delocalizzare la Regione offre settantacinque per cento del costo per la decorre il gas delocalizzazione vorrei dire che però ahimè proprio perché manca la cultura del rischio solo quattro domande in undici anni
E questo deve farci ragionare si deve fare pensare dopodiché abbiamo fatto anche un ragionamento noi da sei sette anni che il bilancio dei lavori pubblici mette l'ottanta per cento alla tutela
Diciamo del territorio e alla miglioramento dalla sicurezza delle strade quindi quasi l'intero pace
Però non funziona ancora allora non si chiede ma perché non funzioni
E perché ci sono le altre due questioni che non funziona le risorse e le regole
Abbiamo delle risorse che il patto di stabilità non sto qui di ad a riprendere perché tutti l'hanno detto
Però
Ci sono anche diciamo le risorse collegate alle regole che quando uno mette delle risorse proprie comune o regione che sia sì ci vuole almeno uno o due anni per poterlo utilizzare
E qui sono regole perché regole abbiamo troppi
Ormai c'è la caccia alle streghe e quindi quando si vuol fare qualcosa bisogna avere tre mila pareri
Poi quando arrivano tutti i pareri sono cambiate le leggi voglio solo ricordare
A chi fa politica della centrale che abbiamo cambiato il Codice dei contratti venti volte in due anni
Ma in maniera cogente
Quindi quando noi abbiamo organizzato dei piani intervento e quindici volte che li cambiamo
Perché cambia le regole e come facciamo a fare dei ragionamenti come faccio io a pretende mi di gente di programmare
Non si potrebbe paga magna che nel privato una cosa del genere
Dopodiché
Abbiamo discorso del territorio cementificato che condivido perfettamente l'otto per cento sentito dire prima condivido totalmente quello che ha detto presente gli architetti che ringrazio
Perché
Vuole portare questo contributo io ho fatto un'analisi sul territorio ma costano del perché la gente cementifica e non recupera più
Perché abbiamo regole sbagliate
Non abbiamo il recupero
Siete architetti ingegneri e tecnici il gruppo corsa addotte al cittadino voi pensate che la famiglia io dei casi pratici Nora Coppola Casavecchia di suo nonno perché mi costa meno costruire là sotto
Perché non ha i soldi per conto per il per ristrutturare la casa di sono o della sua famiglia
E poi ci sono le regole di vivibilità
Quando si va a recuperarla Casavecchia e non si può larga la finestra non si può fare cammini più non si può fare diciamo un posto macchina e quindi ed è chiaro che la gente guarda la sua vita e nuova investire sul recupero
Infine c'è il discorso la tassazione ragionamento fatto negli ultimi giorni ho letto degli articoli che gridano vergogna nel senso che pare che al Governo nazionale adesso che ha
Pubblicizzato per due o tre anni lo sgravio fiscale cinquanta per cento sui recuperi
Adesso dicano però non occupi scaricarla richieste relative dieci anni
Perché dobbiamo fare i controlli quindi non potrà scaricarlo su sette Trento sette e quaranta del due mila tredici manufatti fare dei controlli e poi ti daremo la segno dopo caro alla faccia della revoca quei casi a dirlo
C'è qualcosa che non funzione contro di me e poi fare dei dieci anni nei quali io faccio recupero della fiscalità
Infine e chiudo condivido totalmente sull'assunzione di responsabilità ma di tutti
Quindi anche qui col pesanti gli architetti oggi ho avuto un buon feeling ecco ma io da due-tre anni che cioè sto cercando di portare nelle scuole
Perché a volte ho notato soprattutto un'alluvione del due mila per la nostra dove io ho avuto un Comune dove abito su Toto Sindaco allora dove c'è stata sette vittime
Ho fatto al coordinatore degli interventi per sei mesi
Quindi parlo da persona che vive il territorio dormito in Comune superata per sei mesi
Ma perché vi dico questo perché a volte facciamo troppe leggi senza sapere
Sarebbe opportuno che magari qualcuno prima che scrive una legge vado a fare quel un mese quel mestiere sbaglieremo di meno e infine chiudo perché il tempo purtroppo
Chiede a codesto
Stiamo facendo un grosso lavoro dalle scuole io spero che l'Italia lo faccia perché i bambini trasmettono di più quello che è la cultura del rischio Europa parallelo deprezzate con questo chiudo Evelyn grazie
Allora adesso abbiamo abbiamo un altro contributo su Genova e poi finalmente pare che essi arrivando Orlando
Genova e nell'immaginario collettivo uno dei luoghi simbolo del rischio idrogeologico in Italia ad un fortunato affaccio sul mare si oppone un entroterra scosceso e ricco di torrenti che in caso di ieri non sono in grado di trasportare i grandi quantità d'acqua ad alta velocità l'ultima devastante alluvione del quattro novembre due mila undici ha costretto tutti a guardare oltre il semplice tamponamento dell'emergenza
E oggi ambientalisti geologi imprenditori siamo tutti uniti nella mentale una mancanza di pianificazione
E di strumenti che mettano davvero in sicurezza una vasta fetta di popolazione
Se oggi dovesse piovere così come più brutto
Durante
Nel due mila undici purtroppo ci ritroveremo esattamente nella stessa situazione alcuni interventi sono stati fatti
Ma il territorio è così fortemente compromesso e così fortemente impermeabilizzato che appunto in questo momento l'informazione la consapevolezza e la preparazione delle persone è l'unica cosa che può salvare delle vite
Nella nostra città nelle cosiddette regioni rosse cioè quelle zone a pericoloso vanno alluvione dire un abitante sul sesso a Genova sotto i cento mila infatti le persone
Vivono nelle zone a rischio e che oggi in caso di alluvione si troverebbero ad affrontare le stesse difficoltà di quel novembre due mila undici seri succedesse un evento del genere francamente continueremo ad essere un territorio in
Beh non è ancora stato risolto il problema anche in questo
Quindi sicuramente non possiamo passare i nostri autunni guardando i bollettini ritornando
Ormai degli allerta ammetto che vanno anche al di là di perché la normale prevenzione
Proprio per un sentimento di paura di chi si rende conto che non è stato fatto abbastanza per
Rimettere in sicurezza il territorio
Che è un interesse di
Genova e nell'immaginario collettivo
Allora
Salvatore Settis
Rapidamente
Le volevo chiedere di trarre un po'le conclusioni di questa
Ma dobbiamo sentirlo io dovrei una conclusione molto semplici abbiamo parlato di regole e abbiamo detto
Che ci vogliono e che ce ne sono troppe c'è una specie un contrasto fra queste due cose non ce lo nascondiamo l'ho detto che ci vogliono le regole devo detto che ci sono troppe regole allora quale il punto
Il punto è che ci vogliono le buone regole perché noi siamo in un Paese in cui c'è la regola per cui non si possono fare costruzioni abusive ma c'è anche la regola per cui si fondono le costruzioni abusive quale di queste due regole noi vogliamo scegliere
Allora vorrei fare una considerazione molto molto veloce che è la seguente
C'è uno slogan che ha girato molto in questo Paese lo ha detto una ex presidente del Consiglio che non voglio nominare ma lo dicono in molti
E cioè
Buongiorno quando stessi
E cioè
Voi tanto prego prego continua c'è uno slogan che padroni in casa propria e in nome di questo slogan
Che si sono fatti i condoni edilizi e il nome di questo slogan che la gente ha costruito la casa propria sul greto del fiume del fiume Magra Ada Ulla per poi essere naturalmente spot è stata dalle acque allora
Non ci potremo forse ricordare che padroni in casa propria siamo tutti noi se la casa e l'Italia
E che esiste una
Casa propria che il nostro Paese il territorio del nostro Paese intero e che se noi pensiamo
Che il pubblico interesse l'interesse del Paese viene prima dell'interesse dei singoli allora se noi ragioniamo così allora la prevenzione che manca
La la cura del territorio che manca
La manutenzione dei suoli agricoli che manca la carta geologica d'Italia che è fatta quaranta per cento non è più finanziata e che manca
Tutte queste cose le cominceremo a fare allora cominceremo a capire che padroni in casa propria vuol dire perciò la superiorità del pubblico interesse sull'interesse del singolo questa
In nome di questo e su e sopra e dal punto di vista dell'interesse generale del Paese che bisogna porsi il problema se il patto di stabilità non sia piuttosto un patto di paralisi
Mi pare che però
Padroni in casa propria può essere un po'la diciamo la la la la lo slogan che
Che definisce
La giornata di oggi
Adesso c'è il Ministro dell'ambiente qui che
C'è un sacco di rogne perché diciamo non è da ridere la situazione in cui ci troviamo oggi si è parlato qui abbiam parlato di questo patto che serve un patto nazionale no non soltanto la politica ma anche tutti tutte le categorie produttive tutti i cittadini poi alla fine no che si mettano insieme a ragionare sul fatto che questo Paese qua va ritirato va rimesso in piedi no
Rimettere in piedi però ci vuole una strategia sul un'idea ci vuole forse anche una come dire uno zio un orizzonte un pochino più lungo lungimirante di quelli a cui no sono abituati puliti siamo stati abituati della politica in questi anni
Buzzetti diceva che voi avete incassa un miliardo e sei ancora da spendere è che questi soldi non si sa perché in due anni non sono stati spesi
Insomma ci può spiegare che cosa avete in mente voi come Governo
Intanto io riprendo una un dato intanto non pregiudicare ulteriormente la situazione io credo che sia urgentissimo approvazione di una legge sul consumo del suolo questo credo sia un tema che fa messo subito in chiaro
Cont alcuni paletti
Molto
Metti la prima è il primo è non si
Utilizza nuovo suolo se prima non si è stati in grado di riutilizzare il tessuto urbano industriale che non è più utilizzato
In secondo luogo non utilizzare più gli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente questi credo siano i due elementi sui quali si tratta di
Passare diciamo subito all'azione di quando pudico questo ad un preciso che il questo Governo approvato una legge che più o meno diciamo a questa impostazione in giugno
A
è stata sette mesi ferma la Conferenza Unificata
Perché problemi di competenze rapporto con le Regioni e poi anche per un'area una certa resistenza fare intervenire diciamo così alcuni criteri di carattere generale nelle pianificazioni regionali
Io considero questa scelta una scelta molto importante anche dal punto vista delle politiche industriali cioè considero che nel momento in cui si riporre determinare una ripresa anche dinanzi su questo con ANCI siamo
Confrontati diverse volte e importante orientare le risorse nel senso del Recup del recupero del riuso sapendo che in questa fase storica non sarà data dalle villette a schiera o dai condomini realizzate ex novo dall'edilizia
Convenzionata come negli anni settanta ottanta che si potrà rideterminare una ripresa dal punto di questo settore quindi
Riorientare le risorse in questa direzione avendo alcuni parametri di riferimento
La seconda questione riguarda
Le risorse
Io qui voglio dire che che sono vere molte delle cose che si dicono e che tra le i loro posto sono appare in contraddizione ci sono poche risorse e le risorse però che sono stanziate non vengono utilizzate
E questo è un paradosso di questa di questa falsa
Ci sono poche risorse perché se guardiamo complessivamente a al fabbisogno indicato dall'Autorità di bacino ragioniamo di quaranta miliardi di euro se parliamo soltanto delle emergenze parliamo di undici miliardi di euro
Però poi è anche vero quello che si diceva che quel miliardo mezzo che complessivamente il pubblico ammesso in circolo non viene utilizzato è stato utilizzato con con moltissimi ritardo
Perché per ragioni diverse uno al patto la prima sicuramente il patto di stabilità
Però anche qui
è vero che il patto istituita produce un blocco però per esempio questa non sia stato una flessibilizzazione sui bilanci dei Comuni lance che tutti i lanci che tutte scuse che tutti gli altri anni aveva sempre detto priorità
Sta edilizia scolastica e dissesto idrogeologico quest'anno che aveva un po'di flessibilità non l'ho più detto sta io sono colpi io considero il fatto che
Quel po'di flessibilità che si realizzerà nel nel patto nel corso dei prossimi anni poi c'è un'iniziativa europea da sviluppare bisogna che per le prove perle
Per le strategie di adattamento si incomincia a dire che ci vogliono anche degli investimenti e non soltanto l'intervento sulle missioni eccetera eccetera mentre si fa quella battaglia a livello europeo
Quel po'di flessibilità che si realizza nel nei patti di stabilità a livello locale deve essere destinata con del ha una priorità che deve essere indicata nel dissesto io ripeto spesso che
Capisco che si è è cresciuta una domanda sociale di opere pubbliche ma in questo momento tra fare una un intervento di carattere idraulico di di regimentazione
Di un fiume un argine e la realizzazione di una piazza è più importante fare le prime cose che non la seconda anche se dal punto di vista del ritorno del consenso la seconda può essere oggettivamente
Più forte diciamo è giustificata non sto parlando di fare di sagre o di tornei di calcio sto parlando di opere che spesso ci vogliono ma che nell'individuazione delle priorità non sono così prioritari come invece l'intervento sul tema del del dissesto
Poi c'è un problema che riguarda
Il patto di stabilità incominci de sui bilanci regionali abbiamo fatto il conto che prima le Regioni non son tantissima hanno quattrocentocinquanta cinquecento milioni di risorse che non possono essere utilizzate a causa del Patto di stabilità questa è la ragione per cui
Io
Come dire che sono contrario ideologicamente commissariamenti
O un po'frenato per la spesso per amento tout-court dei dei commissariamenti perché passare dai soldi destinate delle contabilità speciale ai bilanci regionali avrebbe voluto dire
In questo momento mettere dei soldi laddove non potevano essere utilizzati perché andavano impattare sul
Sul patto di stabilità aggiungiamo un altro elemento
Che io vorrei essere certo che nel momento in cui le competenze le competenze tornano alle Regioni le Regioni si sono dotate degli strumenti per poter utilizzare quelle risorse ci sono gli uffici le strutture adeguate cioè
Ci sono le professionalità soprattutto in ambito
Geologico per utilizzare quelle risorse io
Non sono sicuro che questo sia vero per tutte le regioni italiane
Quindi abbiamo previsto un anno orma che individua una sorta di presi in auto dei commissariamenti che dice ti ridò le risorse quando mi ha dimostrato che ti sei messa nelle condizioni di poterle utilizzare
Essendo ti dotato delle strutture necessarie
C'è l'altro aspetto ancora qual è l'altro un altro elemento che complica la spesa
è la questione della della sovrapposizione delle competenze noi nella nel collegato ambientale abbiamo previsto una riforma della governance su
So che ci sono perplessità riguardo diciamo alle dimensioni cioè che verrebbero o
A caratterizzare i distretti io difendo questa impostazione perché penso che noi dobbiamo costruire dei distretti che facciano
Pianificazione ma che la gestione l'interfaccia si strutturi soprattutto nel sistema delle autonomie locali insomma noi dobbiamo fare in modo tale che ci siano delle autorità che
S'facciano pianificazione
Controllino l'attuazione della pianificazione ma poi costruire una rete gestionale soprattutto rafforzando la presenza di professionalità legate alla dimensione geologica nell'ambito dei Comuni questo io penso sia
La scelta che dobbiamo difendere
Perché altrimenti noi abbiamo delle delle strutture che hanno una natura incerta
Che sovrappongono pianificazione e gestione
E spesso si vanno vanno diciamo incrociare le competenze di altri di altri enti la
Conseguenza è una
Difficoltà poi a autorizzare opere che spesso sono di di prioritaria necessità poi c'è il tema di come si utilizzano le risorse già stanziate non abbiamo previsto
Alcune cose nella legge di stabilità ci sono dei segnali a quelle vorrei definire così più che diciamo anche
Delle dei segnali che prevedono la possibilità dell'utilizzo del fondo coesione dall'anno prossimo per cinquecento milioni di euro e per l'anno successivo ancora per un miliardo di euro
Rispetta le grandezze di cui abbiamo bisogno sotto sono sono bruscolini però diciamo siamo
Di fronte a un
Un impegno un po'più sostanzioso rispetto al passato il punto su cui credo si debba ragionare però è questo
Noi dobbiamo chiedere alle Regioni non degli elenchi della spesa
Un elenco di elenchi di opere che spesso sono individuati attraverso come dire unico un Cencelli territoriale per cui faccio un'opera qui un'opera la tenendo conto che
Ci troviamo di fronte a
Finire a a U a un a fenomeni non ipotizzabili non prevedibili non gestibili non è che in un go non è che c'è un
Un rischio uguale in ogni Comune
Nello stesso Comune ci possono essere sette otto interventi assolutamente necessarie magari alcuni in altri Comuni meno meno prioritari
Noi stiamo chiedendo di individuare tra le priorità le priorità delle priorità perché questo è assolutamente fondamentale
In questo modo abbiamo
Chiesto un di di di
Come dire
Di ridefinire anche alla luce poi anche di cambiamenti che intervengono dopo ogni emergenza di ridefinire le le opere assunto assumendo alcuni criteri abbiamo fatto una prima riunione degli Assessori regionali all'inizio del mese di gennaio
Quali sono i criteri che abbiamo individuato
Il primo è quello della cantierabilità
Non ci chiedete soldi per fare delle cose che si potranno fare quest'anno per per fare delle cose che si potranno fare tra quattro anni
Se ci sono problemi diciamo da ancora di approfondimenti di studi di
Di messa in fase delle diverse autorità competenti i soldi non li destiniamo lì a seconda
La seconda questione è priorità per i completamenti
Sì finire le opere che sono già state avviato la terza il terzo tema il cofinanziamento regionale se davvero una priorità allora un chip ce lo mette anche la Regione perché allora quella è la dimostrazione del fatto che effettivamente è una priorità
La quarta questione che riguarda
Tutti è il tema perché
Procedura di infrazione quando al di là diciamo l'intervento questo svaluta la questione
Acque quando le procedure per quando l'intervento è connesso a evitare procedure di infrazione sulla base di questo stiamo provando a costruire una cosa che io credo sia la cosa più importante la costruzione di una banca progetti nazionale che sia costantemente aggiornati
Perché noi di ripeto abbiamo spesso i progetti quando non ci sono le risorse le risorse quando non ci sono i progetti
Le risorse arrivano su progetti che nel frattempo risultano vecchi
I progetti spesso su cui si spendono anche molti soldi possibile che non hanno la copertura di carattere finanziario rimettere in sintonia questa dell'immenso dimensione tutto la programmazione delle risorse e la progettazione
è la questione assolutamente fondamentale sulla quale il mondo delle professioni può dare un contributo importantissimo può dare un contributo
Importantissimo poi lo voglio dire con
Con grande chiarezza
Siamo tutti d'accordo che servono più risorse bisogna incominciare discutere anche per quale tipo di opere in questo paese c'è molto da fare ma c'è anche molto darsi fare
C'è anche molto da sfatare nel senso che molti progetti di
Molti progetti di intervento seguono una logica vecchia e quantitativa
Che è tutta legata all'idea di costringere le acque per realizzare nuove aree nelle quali si possa in cui per tornare ad edificare è vero che oggi mi fronteggiamo delle emergenze naturali metterò anche spesso che queste emergenze si realizzano in aria
Che sono state
Rese edificabili dall'intervento dell'uomo e che oggi
Il fiume si riprende
Oggi c'è molto da un'attività diciamo di ricostruzione di
Come dire
Di consentire il fiume di tornare a respirare che è un'autorità è una è una
Priorità assoluta da questo punto di vista io vorrei che ci fosse anche un cambio culturale rispetta i progetti che ci vengono mandati che sono spesso argini cordoli
H calcestruzzo c'è un'impostazione che si tampona nell'immediato
Ma poi è destinata a nel lungo periodo a provocare altri danni magari non li magari da un'altra parte durante lungo l'asta l'asta fluviale
Ultima a questione la programmazione territoriale qui
Ne abbiamo al proprio per alcuni segnali un c'è un fondo che
Finalizzato all'abbattimento degli abusi realizzati in aria di in aree di dissesto idrogeologico perché cosa si dice in cui dicevano mani dove come facciamo in questa fase a fare un mutuo per
A fare l'abbattimento dopodiché una volta fatto l'abbattimento forse diciamo quasi mai chi ha realizzato l'abuso
Ridare ai soldi abbiamo anticipato quei soldi abbiamo costituito un fondo rotativo in questo modo non c'è più il tema del non c'è più il tema del
Del mutuo
Però
Siamo secondo me è poco cioè noi dobbiamo pensare a una generazione di pianificazione
Che guarda che
Prenda atto del fatto che i cambiamenti climatici sono stati non credo devono ancora e anche diciamo ritrite sia in grado di ripensare anche
Forme di urbanizzazione che si sono realizzate nel passato assolutamente in modo conforme alla
A alle previsioni e che però sono oggi oggi oggettivamente fuori
Dalla possibilità di essere messa in sicurezza
Ed appunto da questo punto di vista si tratta anche legandolo all'anno gli ho lavorato molto bene con molti di quelli che sono qui presenti
Abbiamo costruito tre gruppi di lavoro per sviluppare dei dossier in parallelo alla legge sul consumo del suolo che affrontino tre questioni
Come si fa a riutilizzare le aree industriali senza costruire dei nuovi capannoni quindi sicuramente
Sicuramente guardate e c'è un tema di
Controlli c'è un tema di
Vincoli ma c'è anche un tema di semplificazioni
Come si fa intervenire sul tessuto esistente consentendo diciamo così ti
Rendere più conveniente l'intervento sull'esistente anche in aree urbane
Perché oggi sappiamo bene che spesso intervenire sull'esistente più costoso che era che realizzare il nuovo e questo è un dato che va da un lato sostenuto con
Criteri di semplificazione e dall'altro anche sostenuto anche con degli incentivi
E l'atto logica degli ecobonus va in questa direzione
La terza questione riguarda un tema che è fondamentale
E che la questione di come siete remunera l'attività di manutenzione implicita svolta dall'agricoltura
Noi riconosciamo l'agricoltura una funzione che è la funzione
Del prodotto della produzione non gli riconosciamo diciamo la funzione la funzione di presidio del territorio che implicitamente svolge
Da questo punto di vista si tratta di
Ragionare su come si incentiva la filiera del bosco la queste la le biomasse
Come si sa si battono anche alcuni isterismi iniziamo
Rispetto a questi temi
E come si riesce a costruire un ragionamento anche sul fronte c'è in questo senso arriva la delega fiscale
Che riconosca appunto all'agricoltura questa questa natura di attività di presidio del territorio
In questo senso
Considero da superare una attuale previsione normativa che vede per esempio la stessa in posizione dal punto di vista il mondo per i terreni coltivati per i terreni incolti
Io considero quello diciamo che sia un elemento di disincentivazione ad un'attività di recupero e di di manutenzione o meglio un non riconoscimento di quell'attività di manutenzione che in alcune
In alcune in alcune aree si realizza
Naturalmente non basta quello perché non sapeva sappiamo che la redditività non è data da semplicemente dal Dalì molte uno paga
Però è già un segnale poi si tratta di utilizzare i fondi due mila e quattordici per provare a sostenere anche questo questo ragionamento con un un'ambizione che sia quella di appunto
Tornare a dare a questo a questo tipo di attività l'attività legata all'agricoltura o un un riconoscimento questo riconoscimento di di natura più di natura più generale ecco queste sono le insieme delle cose che
Che stiamo provando a fare io considero assolutamente importante non lo dico
Per
Cattazzo io
La crescita di consapevolezza che si sta realizzando in molti settori dell'attività edilizia del fatto che siamo di fronte all'esigenza di aprire una fase assolutamente nuova
Noi non possiamo continuare a rincorrere il tema del gap infrastrutturale semplicemente realizzando nuove infrastrutture quando ogni anno ci rendiamo conto poi
Che una parte significativa se la mangia il dissesto idrogeologico
Non c'è soltanto un problema di sicurezza che pure molto elevato non c'è soltanto un problema che riguarda
La capacità di difendere i versanti piuttosto che
Che la
Che le comunità c'è un problema enorme di
Infrastrutture che essere mangia il dissesto franano
Le autostrade franano le ferrovie franano gli elettrodotti e allora è inutile continuare a farne di nuovi se non siamo in grado di difendere quelli che si sono realizzati queste io credo la prima grande opera pubblica che questo Paese
Deve riuscire a realizzare infine l'ultima cosa io mi auguro
Che finisca anche un certo negazionismo rispetto al tema dei cambiamenti climatici
Perché
è vero che un Paese da solo non può fare tutto ma se tutti i Paesi fanno questo ragionamento non si fa niente
E in questo senso guardate
Io insomma ci son controversie tra gli scienziati ma che oggi ci siano dei fenomeni che non siamo abituati a
Ad affrontare nel corso del nostro che non abbiamo frutto del costo del nostro passato mi sembra un dato abbastanza evidente
Questa concentrazione di bombe data a questo scontro tra corrente con temperature così diverse è un dato nuovo che non sarà reversibile nel breve periodo e col quale dovremmo imparare anche a convivere ma non possiamo più continuare a negarlo e questo io penso che la sia l'altro aspetto con il quale
Dobbiamo incominciare a ragionare anche a
A
Partire dal tema di come raccontiamo il rischio
Una parte delle sciagure che sono avvenute delle conseguenze divi in termini perdite di vite umane sono dovute al fatto che noi abbiamo nella nostra storia ho una storia di incendi terremoti in molto meno diciamo al tema del rischio
Del rischio acqua
E da questo punto di vista noi dobbiamo provare a
Raccontare le implicazioni di questo rischio
A partire dalle scuole perché in questo senso è molto importante connessi si rapporta immediatamente all'emergenza molte per cui sentiamo tutte le settimane di
Purtroppo di persone che sono state colte data dalle bombe d'acqua
In un
I sottopassi in zone che dovrebbero essere assolutamente evitate perché perché
Mentre si sa tutti sanno che quando c'è un terremoto mila l'abito ad allontanarsi da record che quando c'è un incendio bisogna
Noi racconta
Purtroppo questi anni raccontano di vicende di di di persone che nel momento in cui un fiume esondato si sono precipitate giù dalle dalle scale
Queste perché appunto c'è bisogno di fare un'educazione al rischio a qualche ora che è un rischio completamente diverse tra rispetto a quelli che
C'hanno da voi insegnata ad affrontare i nostri padri e i nostri no grazie
Bene noi la la ringraziamo Ministro che è venuto dal Consiglio dei ministri le voglio solo dire nel salutare tutti quanti nel ringraziare
Che siamo a un anno esatto dalla prima riunione che facemmo tutti insieme tra geologi architetti
Legambiente costruttori ingegneri poiché oggi avevamo anche il professor Settis e abbiamo le voglio trasmettere questo il senso e che se
Diciamo tutta la parte strategica perché è estremamente interessante debbo entrato nei particolari e la ringrazio
è come dire il prossimo viaggio lo faremo a queste condizioni ed è importantissimo allora seguiamo praticamente su tutto quello che lei ha detto risparmio energetico e la riqualificazione recita
In questo momento siamo in quel viaggio in cui stiamo affondando oggi abbiamo avuto dare il senso di una drammaticità della situazione e dirle che noi faremo
Un appello al presidente la Repubblica
Alla Presidente del Consiglio e io vorrei anche ritornare in Europa come abbiamo fatto nel caso dei pagamenti perché ci raccontava diceva giustamente
Di risorse lo abbiamo tante ci raccontavano
Che non ci non venivamo pagati dall'Amministrazione pubblica per colpa dell'Europa questo andati dietro
Detto non sia mai noi siamo assolutamente per pagare il tempo e puntualmente riprese
Bene allora non vorrei scoprire Cats andando lì che ci andremo ci dicano e no qualche soldo in più
Di questi Europa e lo possiamo spende non succede niente non ve lo conteggiamo io mi sono convinto perché quando parliamo di salvare vite umane riqualificare un paese questo avviene sicuramente
Quindi non ci arrenderemo e vorremmo che questa spinta prevalga e concludo con un sondaggio che ha fatto l'ANAS
Per vedere cosa pensano i cittadini degli interventi e i cittadini hanno detto gli interventi di
Manutenzione del territorio e di completamenti infrastrutturale sono la prima cosa che ci interessa perché
Perché crea un'occupazione e migliorato la qualità della vita e salvaguarda del Paese quindi credo che ci sia anche una volontà crescente tra la gente di vedere sul sui problemi lei adesso a cominciato da relativamente poco ed è giusto avere una visione strategica
Bisogna che ci salviamo anche sul piano tattico c'è ormai siamo la condizione per la quale le cose le dobbiamo cominciare immediatamente faremo riferimento a lei ovviamente
Per cercare di sollecitare
Tutto quanto perché avvenga il più veloce possibile la ringrazio ancora per essere stato qui ringrazio tutti spero sia stata una buona già data al di là delle intenzioni
E continueremo alla prossima grazie