Cinema & cinema: "A proposito di Davis" di Joel e Ethan Coen

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale per cominciare permettetemi di una distinzione schematica che certo si presta a molte obiezioni ed eccezioni
Il cinema più spettacolare tendenzialmente è quello che
Ci invita di medesima CIN vite immaginarie più avventurosi o più appaganti di quelle comunemente attribuite al normale spettatore
Il cinema invece che mira diciamo all'arte
Sempre tendenzialmente non racconta di vite i dializzati ma si propone di descrivere la vita così come davvero è e il piacere che può
Ricavarne lo spettatore
è proprio quello di una descrizione e così attenta acuta e sfumata da riuscire per così dire proprio a catturare la vita
O rigetti casi queste due forme di cinema possono coincidere per esempio l'ultimo dal film di Scorsese di Wolf però può la street di cui ho dubbio già parlato qualche settimana fa
Racconta la vita di un diciamo di un magnate la finanza dunque una vita straordinaria ma senza farne né un eroe né un demo le dunque lasciando ritratto diciamo proporzioni finali
è intorno a un ritratto che anche i fratelli Coen costruisco nel loro ultimo film molto bello
Intitolato a proposito di Davis Dennis di un interi serva naturalmente il protagonista del film
Non si tratta in questo caso di una vita baciata dalla fortuna almeno non nel periodo in cui la prende in considerazione il film si tratta di un giovane cantautore folk che cerca di farsi strada nell'America di primi anni Sessanta
Il film lascia intendere che ha talento e che lo coltiva con rigore non c'è che alle mode del momento non accontenta il pubblico con i mezzi più facili
Ma ecco e forse proprio questo rigore che ostacolo alla sua carriera i discografici diffidano del potenziale commerciale delle sue canzoni e Louise sbarca il lunario esibendosi quando può in un locale
Ho con qualche collaborazione artistica secondaria che gli è necessaria ma che un polo umilia
Patisce e delle ristrettezze economiche a New York c'è la neve e lui non ha i soldi per comprarsi un cappotto dorme sui divani che gli offrono di volta in volta alcuni amici e parenti una ragazza che resta incinta forse di lui vuole abortire
Perché preferisce un uomo con un lavoro più stabile o con un carattere meno ombroso
Si sa che nessun valore può essere messo in dubbio come il talento artistico in primo luogo proprio da chi effettivamente lo possiede
Resta un valore dubbio quando è coronato da successo figuriamoci quando ancora non ha ottenuto una riconoscimento sociale
Di qui le insofferenze per gli altri per se stesso del giovane protagonista i suoi scora venti il suo parte né artistico forse non sopportando tanta precarietà sia addirittura suicidato
E lui inedita di abbandonare la musica e di imbarcarsi nella Marina
E non si sa se una felice esibizioni in un locale alla presenza di alcuni critici autorevoli riuscirà davvero a dare una svolta alla sua carriera
Ora dov'è il bello di questa avventura così angosciosa o magari così triste
è proprio nel fatto che ci è dato eliminarla con gli occhi del protagonista partecipando grazie alla sottigliezza del racconto per così dire a ogni piega delle sue emozioni
Così se egli può apparirci a volte scostante non possiamo non solidarizzare colui insomma all'ambiguità delle persone reali così come è incerto un poco l'esito del suo destino
Gli ambienti che attraversa sono spesso angusti freddi personali i suoi interlocutori hanno molti di pietra o sono così bizzarria ed esaltati per un ispirare nessuna confidenza
Eppure l'atmosfera intorno a lui se la forse una conseguenza per la simpatia degli autori per i loro personaggio
A qualcosa di morbido e di soffusa
In un caso però si tratta di una nevicata durante una traversata in macchina da New York a Chicago
Ecco tali morbidezza chiede la neve somiglia alla braccio della morte a cui in qualche momento l'uomo devi essere tentato di abbandonarsi
Rivivere un film molto bello tra i più belli di questa stagione cinematografica a proposito di Davis Di Gioia Ethan Coen un saluto da Gianfranco Cercone