23 FEB 2014
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:00 Durata: 1 ora 52 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 23 febbraio 2014 condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Massimo Bordin (giornalista di Radio Radicale), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Tra gli argomenti discussi: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 52 minuti.

Questa rubrica e' disponibile anche nella sola versione audio.
  • Introduzione

    Massimo Bordin

    giornalista di Radio Radicale

    L’esclusione di Emma Bonino dal Governo di Matteo Renzi e il giudizio sul nuovo Governo
    17:00 Durata: 1 min 3 sec
  • Marco Pannella: “Io ritengo che ancora vada compreso, perché non voglio avere o coltivare pregiudizi, che cosa abbia convinto il Presidente della Repubblica a dare l’incarico proprio a quello fra quelli del Pd che hanno eccelso per combattere contro la sostanza patente del messaggio alle Camere (sulla giustizia, ndr) dello stesso Presidente, quasi a livello provocatorio”. A proposito di Renzi: “Lui ha una posizione ufficiale tanto leale da sembrare provocatoria: tutto quello che il Presidente della Repubblica ha detto, in quanto garante della legalità, in totale sintonia con la giurisdizione europea ormai da vent’anni”, è stato finora contraddetto dal neosegretario del Pd

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Marco Pannella: “Io ritengo che ancora vada compreso, perché non voglio avere o coltivare pregiudizi, che cosa abbia convinto il Presidente della Repubblica a dare l’incarico proprio a quello fra quelli del Pd che hanno eccelso per combattere contro la sostanza patente del messaggio alle Camere (sulla giustizia, ndr) dello stesso Presidente, quasi a livello provocatorio”. Il nuovo responsabile Giustizia del Pd, Alessia Morani, e le sue prime dichiarazioni anti indulto e anti amnistia. La differenza con Silvio Berlusconi che, “nello stesso luogo dove ieri abbiamo tenuto il comizio”, affermò di essere favorevole ai referendum radicali e all’amnistia. “Poi, per dire di che partito liberale e libertario siamo, noi abbiamo qualcuno che è stato poi eletto a Presidente del Comitato di Radicali Italiani, Silvio Viale, che non solo si era pronunciato per Renzi, ma si era impegnato per iscritto a votare per le liste del Pd. Nessuno ha detto che abbia preso una decisione non legittima. L’ha presa ma ha cercato di imbrogliare noi tutti, oltre che lui stesso, negando che il voto alle primarie per Renzi comportava anche l’impegno a votare per le liste del Pd se lui fosse stato in concorrenza con quelle radicali e altre”. “Noi penso avremo nei confronti di questo Governo il comportamento che abbiamo avuto sempre, da liberali, democratici e nonviolenti, nei confronti del potere ancorché nemico, cioè fare il possibile – dialogando e con la nonviolenza – per convincerli ad applicare la loro propria legalità, non quella che noi chiediamo”. A proposito di Renzi: “Lui ha una posizione ufficiale tanto leale da sembrare provocatoria: tutto quello che il Presidente della Repubblica ha detto, in quanto garante della legalità, in totale sintonia con la giurisdizione europea ormai da vent’anni”, è stato finora contraddetto dal neosegretario del Pd. “L’esclusione di Emma Bonino non è solo la sua. Fra i preannunciati del Governo Pd c’era manifestamente Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, che però non risulta tra i nominati. Come mai? Avrà detto che non voleva, ma può darsi che sia stato questo determinante o altro… Se volevano, lo designavano. Poi c’è Sandro Gozi, con dei titoli prodiani e non di traditori di Prodi, anche lui non risulta. Adesso cercheranno qualche recupero di vice ministro o altro, me lo auguro, almeno per salvare la faccia”. Su Beatrice Lorenzin, neoministro della Sanità: “Corre l’obbligo di dire che nel 2012 e nel 2013 lei si è iscritta a Nessuno Tocchi Caino, mentre stavamo vincendo anche la battaglia in sede Onu sull’approvazione della moratoria sulla pena di morte”. “La Federica Mogherini ha aderito nel 2010 all’Associazione per l’Uninominale, interna di fatto alla galassia radicale, questo riconoscimento tanto vale per farlo. E poi credo che tra poco avrò una terza persona del Governo che anche è stata iscritta a qualche associazione costitutiva del Partito”
    17:01 Durata: 10 min 49 sec
  • Pannella: “Vorrei preannunciare che il settimo Congresso del Partito radicale sul fronte italiano (…) si terrà il 14-15-16 marzo. Avremo i nostri compagni dell’estremo Oriente, vietnamiti, cambogiani e anche di area cinese più direttamente, accorreranno per discutere in Congresso assieme a molti nostri compagni africani e mediorientali, dell’attualità di questa apparente – per noi appariscente – grande rivincita degli sconfitti del 1945, cioè gli Stati dove la ragion di Stato è sovrana e non i diritti. Diamo questo appuntamento dal fronte italiano”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    “Dopo il sorprendente successo del convegno di Bruxelles, del 18 e del 19 febbraio… Se dico ‘sorprendente’, tutti quelli che mi conoscono sanno che ero sorpreso, ancora alla fine, dei giudizi, delle presenze e dell’atmosfera di soddisfazione e quasi di riconoscenza da parte di personalità nient’affatto radicali, di accademici di massima autorevolezza internazionale che hanno partecipato appassionatamente coinvolti dal tema che chiedevamo di discutere, quello della ragion di Stato che torna oggi manifestamente a prevalere anche nella democrazia reale degli Stati di diritto formalmente tali. A questo proposito vorrei preannunciare che il settimo Congresso del Partito radicale sul fronte italiano (…) si terrà il 14-15-16 marzo. Avremo i nostri compagni dell’estremo Oriente, vietnamiti, cambogiani e anche di area cinese più direttamente, accorreranno per discutere in Congresso assieme a molti nostri compagni africani e mediorientali, dell’attualità di questa apparente – per noi appariscente – grande rivincita degli sconfitti del 1945, cioè gli Stati dove la ragion di Stato è sovrana e non i diritti. Diamo questo appuntamento dal fronte italiano”. Il mancato spazio riservato in Parlamento al messaggio del Presidente da parte del “Partito di origine dello stesso Napolitano”, il Pd. “Lui sicuramente è il più illustre e autorevole delle storie comuniste presenti nel Pd”. “Quello è il suo partito di riferimento storico. Io ricordo un suo connotato storico, quello che mi ha consentito di sottolineare la forza intellettuale sua, quella di avere accettato il contributo durissimamente critico che avevamo fatto per la sua assenza come Presidente della Repubblica sul fronte dei diritti umani e dello Stato di diritto. Ho detto: il Presidente innanzitutto mai una volta, dai suoi ambienti, è stata messa in dubbio la buona fede delle critiche durissime che io facevo al suo comportamento. A questo punto proprio lui, muovendosi nelle sue funzioni, ha proclamato che è un ‘obbligo’ e non un ‘diritto’ quello di rispondere (alla flagranza criminale dello Stato italiano, ndr) come da nostra posizione, che ha fatta propria, con un saggio, ancorché breve”. “Quindi devo capire che cosa l’ha convinto a dare l’incarico al politico che in modo più netto si è espresso contro i referendum radicali su questi temi, contro l’amnistia”
    17:11 Durata: 10 min 33 sec
  • Il ruolo “di una piccola parte del mondo clericale” nell'esclusione di Bonino dal Governo. “Ho avuto una convinzione che credo resterà vincente non solo nella nostra storia, ma in quella globale, quella per la quale le religiosità dipende che cosa comportano, e sempre più spesso comportano di trovare la scienza e la storia scientifica in modo da far comprendere che esistono radici comuni nelle essenze di religiosità nella specie animale umana che coincidono con scoperte della scienza”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Ancora sulle esclusioni, oltre che di Emma Bonino, di quegli esponenti del Pd che hanno avuto posizioni sovrapponibili a quelle dei Radicali. I casi di Giachetti e Gozi. “C’è in realtà il riflesso di una piccola parte del mondo clericale italiano, ribadisco ‘piccola’, perché come è noto con Giovanni Paolo II e con gli altri c’erano le punte, quelle che per esempio vollero fare per grazia di Dio il referendum sul divorzio”. “La linea Gabrio Lombardi che volle quel referendum non corrispondeva né alla linea di Giovanni Paolo II che mostrava molta simpatia ufficiale nei nostri confronti. Anche di Giovanni XXIII avevamo sottolineato il valore del suo Concilio come fatto storico. Non ero riuscito su quello a evitare una piccola polemica con Ernesto Rossi, perché quando a proposito del Concilio Vaticano io parlai positivamente, lui mi disse: ma come, proprio nel momento in cui negli Stati Uniti stanno eleggendo un Presidente cattolico, non ti rendi conto dei rischi che può causare il potere vaticano? Ho avuto una convinzione che credo resterà vincente non solo nella nostra storia, ma in quella globale, quella per la quale le religiosità dipende che cosa comportano, e sempre più spesso comportano di trovare la scienza e la storia scientifica in modo da far comprendere che esistono radici comuni nelle essenze di religiosità nella specie animale umana che coincidono con scoperte della scienza”. Il giudizio di Pannella su Papa Benedetto XVI
    17:22 Durata: 10 min 12 sec
  • Pannella: “Quello che chiediamo di fare a questo Governo è quello che chiedeva il Presidente della Repubblica con il suo messaggio (sulla giustizia, ndr), e ci faremo forti di questo”. “Qualcuno conosce antiche, anche se giovani, convinzioni del nuovo Presidente del Consiglio?”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: “Quello che chiediamo di fare a questo Governo è quello che chiedeva il Presidente della Repubblica con il suo messaggio (sulla giustizia, ndr), e ci faremo forti di questo”. “Continueremo a difendere concretamente i diritti umani, in una situazione nella quale oggi in Italia si assassinano da parte dello Stato più di quante ne sarebbero giustiziate se ci fosse la pena di morte”. Sulla politica economica: “In termini programmatici, il ministro prescelto non ha avuto neanche il tempo di dichiarare due parole in proposito. Quindi su questo staremo a guardare, anche sottolineando gli strettissimi rapporti tra la politica del diritto sulla giustizia e le condizioni economico-sociali. Tanto è vero che si continua a dire: se in Italia le imprese estere non vengono, o se le nostre imprese devono delocalizzare o chiudere, è perché il funzionamento della giustizia civile italiana è tale che incita alla fuga dei capitali di impresa italiani e impedisce la partecipazione di quelli esteri”. Sul ministro della Giustizia, Orlando: “Io vorrei capire se il Governo italiano vorrà continuare ad avere una posizione assolutamente, provocatoriamente, contraria al diritto, ai diritti, alla giurisdizione europea e agli obblighi proclamati dal Presidente della Repubblica. Per me questa è la scelta che va fatta. Per il resto, c’è stato un vero dibattito all’interno del Pd? No, come su tutto il resto”. “Qualcuno conosce antiche, anche se giovani, convinzioni del nuovo Presidente del Consiglio?”
    17:32 Durata: 8 min 25 sec
  • L'invito ai compagni ucraini a partecipare al congresso radicale: “Io penso che il 14-15-16 marzo, quando terremo l’ottavo Congresso del Partito radicale sul fronte italiano, avremo il contributo dei compagni indigeni ucraini e anche russi”. I Radicali, però, non si presenteranno alle elezioni europee? “La decisione non è stata presa – precisa Pannella - perché non c’era una sede per prenderla. C’era però un orientamento, senza interventi critici nemmeno successivi, a constatare e documentare che il popolo italiano non si trova in condizioni tali da potere affrontare elezioni valide, cioè democratiche. Questo è l’orientamento”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La situazione in Ucraina. “Mi pare evidente che se abbiamo una presenza in loco, sulla piazza, dall’inizio, di militanti radicali venuti da Mosca, uno dei compagni più conosciuti, per storie concrete di impegni e di posizioni prese, Kramov. Vi sono lo stesso compagni ucraini che hanno sempre avuto contatti con noi, che sono con Antonio Stango, con Laura – un’altra nostra compagna che ha fatto delle corrispondenze per la radio stamattina, come noto belga e molto impegnata sul piano del Partito da tempo. Ci hanno fatto corrispondenze. Io penso che il 14-15-16 marzo, quando terremo l’ottavo Congresso del Partito radicale sul fronte italiano, avremo il contributo dei compagni indigeni ucraini e anche russi”. Ancora sul convegno di Bruxelles. L’importanza del fronte italiano “per capire quello che sta succedendo nel mondo”. Le elezioni europee alle porte. “La decisione non è stata presa, perché non c’era una sede per prenderla. C’era però un orientamento, senza interventi critici nemmeno successivi, a constatare e documentare che il popolo italiano non si trova in condizioni tali da potere affrontare elezioni valide, cioè democratiche. Questo è l’orientamento. Non vi sono state poi decisioni conseguenti né del Partito né delle sue associazioni costituenti. Perché il primo compito che ci siamo dati è quello di documentare questa condizione del popolo italiano per sollecitare altre pronunce anche giurisdizionali”. L’iscrizione di Dario Franceschini, neoministro alla Cultura, all’associazione Nessuno Tocchi Caino. Ancora sulla situazione dell’Ucraina. Il parallelo con le sorti delle lotte e delle tesi radicali sull’antiproibizionismo, oggi sempre più diffuse nel mondo. “Il mondo ci sta dando formalmente ragione”
    17:41 Durata: 15 min 19 sec
  • Le campagne economiche dei Radicali. Pannella: “Credo che probabilmente la sinistra non basata unicamente su calcoli di tipo economico-salariale, quella della qualità della vita, credo che sia la sinistra radicale e non altra”. La critica invece delle “sinistre ufficiali classiste”. La rievocazione pannelliana dell’esercito nazionale del lavoro (di Ernesto Rossi) è forse statalista? “Noi che siamo per le legalizzazioni, dovremmo essere gli statalisti! Il liberismo è quello che include, rispetto al mercato, un obbligo di intervento dovuto non al fatto di divenire una parte o l’altra, ma tenendo presente le culture sociali e le cose che si individuano come problemi da risolvere”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Le campagne di venti anni fa dei Radicali sul nuovo Terzo Stato italiano e sugli imprenditori italiani. Il Jobs Act, dunque, non troverà i Radicali “impreparati”. Il trattamento dei Radicali da parte dai media, come rilevato dal Centro d’Ascolto Il diritto alla salute delle Partite Iva e altre iniziative comuni tra Radicali e Pietro Ichino, giuslavorista e parlamentare del Pd. L’esempio del limite all’età pensionabile. I Radicali e il discorso sulle delocalizzazioni da guidare e governare, già anticipato 20 anni fa. “Credo che probabilmente la sinistra non basata unicamente su calcoli di tipo economico-salariale, quella della qualità della vita, credo che sia la sinistra radicale e non altra”. Pannella critica invece “le sinistre ufficiali classiste”. La rievocazione pannelliana dell’esercito nazionale del lavoro (di Ernesto Rossi) è forse statalista? “Noi che siamo per le legalizzazioni, dovremmo essere gli statalisti! Il liberismo è quello che include, rispetto al mercato, un obbligo di intervento dovuto non al fatto di divenire una parte o l’altra, ma tenendo presente le culture sociali e le cose che si individuano come problemi da risolvere”. “Rispetto all’assetto produttivo italiano, abbiamo delle responsabilità enormi del potere sindacale-metalmeccanico e di quello padronale-metalmeccanico”. “La nostra industria manifatturiera in gran parte rientra nel 90 per cento di quei piccoli imprenditori che non hanno mai avuto sostegni né di Fassina né di nessun altro di quel fronte”
    17:56 Durata: 24 min 24 sec
  • Pannella sulla nuova campagna d'iscrizione del Partito radicale: “Emma per prima ha chiesto una sola cosa: guardate siamo mille, dopodomani dovremmo essere duemila. Ma su questo c’è un accenno di un rigo su un giornale, gli altri nada. Perché? Perché questa è la situazione: il nemico istintivo di questo regime, dopo 30 anni, dopo aver regolato i conti coi fascisti esteri, coi nazisti esterni e con tutti gli avversari apparentemente pericolosi, oggi ha un punto di riferimento del quale è vietato parlare: è vietato al popolo italiano di sentirci, lo dimostreremo”. Il caso del segretario Demba Traore

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La campagna d’iscrizione dei Radicali e il problema di far conoscere all’opinione pubblica le iniziative e le proposte radicali, emerso anche al comizio di sabato di Emma Bonino e Marco Pannella. “Emma per prima ha chiesto una sola cosa: guardate siamo mille, dopodomani dovremmo essere duemila. Ma su questo c’è un accenno di un rigo su un giornale, gli altri nada. Perché? Perché questa è la situazione: il nemico istintivo di questo regime, dopo 30 anni, dopo aver regolato i conti coi fascisti esteri, coi nazisti esterni e con tutti gli avversari apparentemente pericolosi, oggi ha un punto di riferimento del quale è vietato parlare: è vietato al popolo italiano di sentirci, lo dimostreremo”. L’annuncio di un dibattito a Radio Radicale su una pubblicazione del mondo chiesastico italiano. E poi ancora sul Congresso di metà marzo del fronte italiano del Partito radicale nonviolento, transnazionale e transpartito: “Dopo che in questi due anni ho proclamato una sola sconfitta, grave. Quella dell’avere consigliato al Partito, che unanime quasi lo ha fatto nel suo ultimo Congresso, di eleggere quel Demba Traore che poi si è dato alla latitanza, creandoci un grosso problema”. Pannella sul “tradimento dei chierici” e sulla versione attuale dello stesso. L’importanza della battaglia sulla riforma della giustizia e sull’amnistia. “Il nuovo è sempre vissuto come innaturale ed impossibile. Bisogna sempre seguire il possibile. Mentre noi rischiamo sempre di proporre le forme nuove che resteranno e resterebbero”. Il “da fare” dei Radicali. Il caso del Pm Nicola Gratteri e quello dell’ex magistrato Grasso. I rapporti tra Magistratura democratica e Radicali negli anni 70; la “rottura” in occasione del caso Tortora
    18:20 Durata: 22 min 11 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L’appello di Emma Bonino alle iscrizioni. Il ruolo dell’informazione di regime nella cancellazione dei Radicali agli occhi degli elettori. “Quando noi diciamo quello che noi diciamo sul Presidente della Repubblica, sul Parlamento e su Renzi, lo facciamo per dialogare. Ma il dialogo non c’è. Adesso posso dichiarare qualsiasi cosa, ma comunque non mi attaccano perché sarebbe comunque un modo per la gente per sapere quello che facciamo. Nei nostri confronti c’è un riflesso da esorcismo. Nei nostri confronti c’è l’esorcismo di Stato”. La convocazione del Congresso del fronte italiano del Partito radicale e l’idea di “muoversi con il presupposto che oggi elezioni democratiche sono patentemente vietate, si possono fare solo elezioni fasulle di sostegno al regime”
    18:42 Durata: 9 min 33 sec