Rassegna stampa estera

Quel giorno l'esportatore di Radio Radicale venerdì ventotto febbraio questo appuntamento con la rassegna stampa internazionale accurati David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo
Alla politica italiana dai giudizi di alcuni giornali sul nuovo
Come erano di Matteo Renzi questa volta di proporre Monti unifichiamo un'analisi di riusciamo accuse Matteo Renzi dimentica l'Europa
Il Primo Ministro italiano ha sacrificato la politica estera nel suo discorso davanti al Parlamento per
Il quotidiano conservatore francese
Particolarmente rilevante al fatto che per sostituire agli esteri Emma Bonino Ministro sperimentato e di grande influenza sulla scena internazionale
Ma cacciata senza tanti scrupoli Renzi abbia imposto una personalità Louise ricina Federica Mogherini nonostante l'opinione contraria del
Presidente Giorgio Napolitano parleremo anche di Unione europea e di elezioni europee con le mondo che
Dedica un'analisi alla situazione attuale del PS il Partito del socialismo europeo che tiene oggi domani e suo congresso a Roma
La socialdemocrazia europea in ordine di battaglia però c'è un problema di fondo è che
Più che un unico partito questo è un Pacciu orche di partiti molto diversi tra loro troveremo evidentemente a parlare anche di
Ucraina dove una tensione rimane particolarmente alta ieri il Parlamento della
Crimea è stato occupato da uomini armati poi ha votato
Una sorta di referendum sulla successione il per il venticinque di maggio nel frattempo giurato il nuovo Governo TR leggeremo editoriale del mondo Putin attizza pericolosamente il focolaio il fuoco dell'Ucraina il titolo e poi un commento dal Times di Londra
Dobbiamo comprarci l'Ucraina o Putin vincerà in che senso comprarci con un
Piano Marshall
Tutte attraverso il quale investire nella diffusione verso est dei valori democratici
In chiusura torneremo ad occuparci anche della Siria lo faremo con un intervento pubblicato dal New York Times di Michael
Ignazi F professore a Cambridge con la Siria la diplomazia bisogno della forza
Come già ho però dall'Italia dalle fio e da un'analisi uscita ieri di cresciamo accuse Matteo Renzi dimentica l'Europa al Primo Ministro italiano
Sacrifica la politica estera è una semplice dimenticanza oppure una negligenza colpevole o ancora la volontà deliberata di
Prendere le distanze con un'Europa che impone i suoi comandamenti all'Italia a poche settimane deliziosi europee che rischiano di vedere un grande successo degli Europa furbi
Una risposta chiara non c'è ma per la figlia o rimane il fatto che Matteo Renzi nei discorsi pronunciati lunedì e martedì davanti alla Parlamento durante il dibattito sull'investitura
Del suo Governo ha deliberatamente sacrificato la politica estera e in particolare il cordone ombelicale che lega l'Italia all'Europa o meglio
Ne ha parlato ma in modo negativo dichiarando non ci faremo dettare la nostra linea di condotta da Bruxelles non vogliamo che l'Italia sia Lini sull'Europa
Fatta di virgole percentuali noi vogliamo un'Europa a cui d'Italia porti un contributo fondamentale perché senza l'Italia l'Europa non esiste
A differenza di numerosi oratori darla lega Nord al Movimento cinque Stelle dal del populista Beppe Grillo Matteo Renzi
Durante il dibattito non accusato l'Europa di essere responsabile della perdita di competitività e del marasma economico che vive l'Italia la colpa ai suoi occhi
E di non aver fatto in tempo utile in Italia le riforme che erano necessarie che sono ancora necessarie Renzi vede nella presidenza italiana dell'Unione europea
Che inizia il primo luglio una gigantesca opportunità di mettere in opera queste riforme quelle elettorale istituzionale e quelle economiche per la sua prima visita all'estero però Renzi ha scelto di andare non a Berlino a Bruxelles come i suoi predecessori Mario Monti ed Enrico letta ma a Tunisi
Un modo di dimostrare che l'Italia guarda più verso il bacino del Mediterraneo che verso
La grande Europa
Non una parola sulla crisi Ucraina né sulla Siria e neppure sulla visita che Barack Obama farà Roma il ventisette marzo
Le sue preoccupazioni secondo le figlie a consumo più provinciali come lo stato delle scuole o l'opinione dei mercati rionali che conta di più di quella dei mercati finanziari
Cosa significativa per la figlia o per sostituire agli affari esteri Emma Bonino ministro sperimentato e di grande influenza sulla scena internazionale ma cacciata senza tanti scrupoli dal nuovo Governo Matteo Renzi
Ha imposto una sconosciuta Luini Cina Federica Mogherini contro l'opinione del Presidente Napolitano
Di fronte lo stupore generale la Farnesina mercoledì si è affrettata a far sapere che la nuova amministrasse intrattenute con i suoi omologhi di Stati Uniti Russia Grecia Francia
All'ordine del giorno secondo il comunicato ufficiale l'Ucraina l'Afghanistan
E la Conferenza sulla Libia che si terrà a Roma il sei di marzo di qui ad allora Matteo Renzi avrà nominato anche quarantacinque sottosegretari che completeranno il suo Governo
Il posto di ministro per gli affari europei creato nel due mila e undici da Mario Monti è stato soppresso
E così
Il suo signor Europa al signor Europa di Renzi avrà solo al rango di sottosegretario uno strapuntino conclude
Richard così su le fidiamo di ieri a proposito di Unione europea
Mancano ormai meno di cento giorni
Mancano due mesi al
Al tre mesi al voto
Per le elezioni europee il venticinque maggio in Italy
E oggi a Roma si tiene il congresso del Partito del socialismo europeo le Mondello
Lo accoglie con un'analisi di Michel non Blut Kufra dal titolo la socialdemocrazia europea in ordine di battaglia che però
Non fa un una ritratto particolarmente elogiativo del PSE scriverlo il quotidiano francese
Nel morosa con un'identità vaga ideologicamente eterogenea la socialdemocrazia europea si mette in ordine di battaglie in vista dell'euro per il venticinque maggio oggi e domani a Roma il Partito socialista europeo nel quale si ritrovano i partiti socialisti e socialdemocratici del ventotto Stati membri dell'Unione
Che nel suo decimo congresso
Due punti sono all'ordine del giorno di questa Assemblea di ottocento delegati di investitura di Martin Schulz attuale presidente del Parlamento europeo come candidato alla presidenza della Commissione e l'adozione di un manifesto
La battaglia per le europee si annunciando ancor più rude per il fatto che i venti non sono favorevoli al PSE e che la socialdemocrazia europea è lungi dall'essere al meglio della sua forma
Presente al Governo in diciannove stati su ventotto in tredici in una grande coalizione tra sinistra a destra
La socialdemocrazia dirige solo dodici Paesi rispetto alle ultime elezioni legislative i partiti socialdemocratici hanno progredito in dodici Paesi
Ma hanno registrato dei rovesci spesso cocenti in quindici Stati per esempio in Ungheria hanno perso
Il ventitré virgola nove per cento in Grecia il trentuno virgola sei per cento in una nota della Fondazione Johnson ressa del ventidue gennaio sulla socialdemocrazia degli anni due mila
Viene tratto Ciatto un Bilancio piuttosto negativo la socialdemocrazia contemporanea non ha più alcun modello di originalità ideologica né un elettorato specifico facilmente identificabile
Se c'è una somma di convergenza in seno alla famiglia questa si opera per difetto o perché non c'è gli azione delle specificità propria ciascuna componente storica in altre parole non esiste una vera famiglia socialdemocratica su scala europea ma semmai una collezione di membri che occupano il centrosinistra dello scacchiere politico nazionale tentano di difendere questo spazio al meglio possibile
I fondi di fronte a una concorrenza esacerbata per gli autori della nota prosegue nel mondo
L'avvento di una strategia socialdemocratica credibile che vada da Dublino a Vilnius appare molto improbabile i tentativi di ridefinire la socialdemocrazia secondo un'ipotetica terza via sono falliti
In questo contesto una rigenerazione dall'alto sembra essere la sola salvezza eppure
Prosegue nel mondo a tre mesi dallo scrutinio europeo Roma vuole essere il Congresso per affermarsi manifesto un Progetto progressista per cambiare l'Europa
Propone un nuovo patto in dieci punti destinato a cambiare il continente nel senso di maggiore solidarietà uguaglianza democrazia progresso durevole
L'occupazione presentata come la pietra angolare di questa strategia con un piano garanzia giovani c'è la volontà di incoraggiare le tecnologie verdi innovatrici di sostenere le pubblica le piccole e medie imprese
Di migliorare
Le performances dell'economia europea e di mettere un termine al dumping sociale di introdurre un reddito minimo decente attraverso tutta l'Europa
Volendo rilanciare una crescita verde ricca di posti di lavoro il manifesto preconizza un vero cambiamento delle politiche economiche di Bilancio della zona euro tenendo al contempo conto della dimensione sociale
La riduzione della disoccupazione delizioso uguaglianze sociali devono essere altrettanto importanti della riduzione dei deficit
Di Bilancio proclama il PSI che si vuole guardiani intransigente del denaro pubblico manifesto preconizza anche un'unione bancaria robusta la creazione di un'agenzia di rating europea indipendente pubblica
Riprendendo la fiamma dell'Europa sociale propone un patto di progresso sociale con obiettivi vincolanti su occupazione educazione coesione sociale
Le sulla questione delle dimenticata dall'uguaglianza uomo-donna la democrazia passando per il cambiamento climatico e di fronte
Alla progressione degli estremisti il testo chiede un vero spirito di solidarietà nelle politiche di asilo e immigrazione al fine di evitare tragedie
Umane insomma c'è di tutto dentro e lo sottolinea le mondo quando scrive resta da sapere se questo manifesto che vale più per la sua esistenza che per il suo contenuto
Sarà davvero utilizzato come strumento di campagna elettorale come sottolinea la nota della Fondazione Giorgio resta IPS si scontrerà rapidamente
Sulle contraddizioni che esistono tra i partiti nazionali le loro politiche reali e l'assenza di un centro di potere riconosciuto da tutti i membri della famiglia socialdemocratica europea insomma
Il PS deve ancora dimostrare di non essere solo un'invenzione così
Il quotidiano francese le Monde in questa analisi di Michel Noble curva
Facciamo ragionamento anche sull'Ucraina alle notizie del giorno l'occupazione del Parlamento della Crimea da parte di uomini armati Parlamento che poi
I figli adottato anche
L'ipotesi di un referendum sull'indipendenza l'autonomia non è ancora ben chiaro ma insomma il tributo dovrebbe votare come nel resto del Paese per le presidenziali
Il venticinque
Di Maggio stessa data delle elezioni europee tra l'altro nel frattempo
Ha giurato il nuovo Governo di chi ci sono le minacce non più tanto velate della Russia la NATO ha risposto
Dicendo sostanzialmente che sostiene l'integrità territoriale dell'Ucraina
Per il mondo Putin sta atti Sando pericoloso pericolosamente il fuoco dell'Ucraina Vladimir Putin ha risposto all'escalation di tensione in Crimea dove Tartari nazionalisti vicino al Governo Proci mentale di chi è vero si sono scontrati con me
Cosacchi filo russi
Rafforzando la sicurezza
Del suo arsenale nella penisola soprattutto mobilitando le truppe alla frontiera forse
Ha ragione chi come dire Kasparov offra dice che la vendetta di punti né per la sua sconfitta in Ucraina non si farà attendere prima o poi arriverà o forse
Il Presidente russo semplicemente una visione singolare ma molto irresponsabile della diplomazia in ogni caso
La comunità internazionale non può permettersi di un processo politico in Ucraina si militari zitti
Avvicinando la prospettiva di una guerra civile la tensione si sta globalizzare Ando la NATO ha risposto con dichiarazioni forti alle provocazioni di Mosca
Promettendo di sostenere la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina ma il Cremlino oltre a non riconoscere il Governo ad interim di chi era
Non sembra disposto accedere il suo ruolo di protagonista in Crimea così
E il mondo in questo editoriale di ieri il Times sia di merci pubblicava un commento piuttosto netto ma
Con con qualche ragione di Roger boys dal titolo dobbiamo comprarci l'Ucraina o Putin vincerà l'Europa a un'opportunità unica di investire nella diffusione verso est dei valori democratici
L'Ucraina con i suoi enormi campi di grano un tempo era conosciuta come il granaio dell'est ora dopo decenni di mala gestione del Paese la sua economia è come un granaio un vuoto è un problema
Ma lo stesso tempo un'opportunità strategica che si presenta una volta nella vita l'Occidente deve contribuire a creare una democrazia capitalista in Ucraina non come atto di carità ma per affermare un principio molto semplice
Cioè che i confini dell'Europa non devono essere decisi da Vladimir Putin i piani per salvare l'Ucraina che vengono attualmente discussi da Unione Europea Stati Uniti e Fondo monetario internazionale prevedono un costo di circa venticinque miliardi
La somma in termini di dimensione dell'Ucraina è paragonabile al più ambizioso Piano Marshall degli Stati Uniti quello del dopoguerra che costò centoquarantotto miliardi di dollari a prezzi correnti
Ma servì ricostruire l'Europa occidentale devastata dalla guerra il Piano Marshall non fu mai solo un piano economico il suo obiettivo era di impedire a Stalin di scegliersi i Paesi europei deboli da rivendicare come suoi
Il Putin ISMA sicuramente meno minaccioso dello stalinismo ma il processo è simile correndo a proteggere le minoranze russe all'estero usando il gas come arma politica
Alimentando la corruzione R. inventando un'unione doganale in stile sovietico l'obiettivo di Putin e di tenere sotto il proprio dominio i Paesi vicini c'è un proverbio russo che dice
Ciò che proteggiamo e ciò che possediamo fino a questa settimana Putin si era comportato come se l'Ucraina fosse sua
Un altri Paesi suo alleato ancora al potere in Bielorussia mentre Putin sta facendo tutto ciò che può per sabotare l'avvicinamento di Moldavia e Georgia all'Occidente più avanti il Times ricorda che l'equivalente del Piano Marshall per l'Ucraina costituirebbe un enorme impegno ma il prezzo non è il ragionevole se paragonato alla possibilità di una guerra civile in Europa
Quella civile significherebbe miseria sangue norme ondate di rifugiati ancora oggi paghiamo il prezzo delle guerre dei Balcani degli anni Novanta quanto l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea non è possibile nella sua forma attuale
Ma un grande Paese fondato sul libero mercato è aperto investimenti sicuri sarebbe una cosa seria
Questo non significa dover avviare una guerra con la Russia ma l'ipotesi di fare dell'Ucraina una Finlandia come suggerito da alcuni tra cui
Brzezinski per esempio qualcosa d'altri tempi tanto più che il comportamento di Putin non cambierà a prescindere dalla scelta che verrà fatta dal tipo di assistenza che verrà offerta i nuovi leader ucraini
Questa non sarà una transizione semplice se l'Occidente può aiutare l'Ucraina cavarsela però sarà l'inizio della fine
Del punto in ISMU pernicioso insomma soldi ben spesi scrive rogge Boris sul Times
Per chiudere invece anche un accenno alla Siria in tema di cui non parliamo da un po'di tempo New York Times
Pubblica un interessante commento di
Mai con Ignazia fra professore accade Cambridge
Con la Siria la diplomazia bisogno della forza l'opinione corrente sulla Siria che non si possa fare nulla
Si dice che un'azione militare sarebbe perversa controproducente perché porterebbe di già visto il potere oppure è inutile perché non cambierebbe l'equilibrio
Sul terreno a sfavore del regime di Bashar al-Assad usare la forza secondo il pensiero corrente
Non farebbe altro che danneggiare altri obiettivi strategici come assicurarsi un accordo durevole sul nucleare con il principale alleato della Siria l'Iran
Il problema è che questa opinione corrente confonde il fatalismo con il realismo e la rassegnazione con la prudenza chiunque si definisca realista sulla Siria deve
Guardare e riconoscere due fatti primo in mancanza di un uso credibile della forza contro regime siriano una transizione negoziata che porti alla partenza di Assad non ci sarà mai
Nonostante tutti gli sforzi fatti dalla Caldara Brahimi inviato speciale dell'ONU i colloqui di Ginevra tra il Governo siriano e la coalizione d'opposizione sono stati una perdita di tempo
Secondo punto se ad Assad verrà permesso di prevalere in questo conflitto resta ore va alla sua tirannia
Le sue forze sterminare hanno quel che resta degli insorti sunniti ma cancellare i propri nemici un
Ricetta peraltro odio che si trasformerà in altro sangue
C'è un'alternativa per gli Stati Uniti che stanno diventando complici della sopravvivenza di Assad
Armare i ribelli non è la risposta la sola opzione alternativa all'uso della forza per negare ad Assad alla superiorità aerea che oggi gli permette di
Bombardare incisivi con ogni tipo di arma
L'obiettivo dovrebbe essere di allevare alleviare la pressione sulla popolazione civile e costringerà sarda tornare a Ginevra per negoziare un cessate
Il fuoco lo scorso anno ricorda l'autore la minaccia dell'uso della forza aveva convinto Assad a smantellare il suo arsenale chimico applicare la forza ora potrebbe permettere di negargli la possibilità di bombardare fino alla vittoria
Assad può reggere solo se piacerà gli insorti fino in fondo negargli la vittoria renderebbe la sua partenza verso l'esilio solo una questione di tempo così
Michael mi attira sul New York Times ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale