Tra gli argomenti discussi: Golfo Persico, Guerra, Iraq, Kuwait, Medio Oriente.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 39 minuti.
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
Quando il rumore lo strazio della guerra saranno terminati
Allora verrà il tempo non del diritto ma del dovere di parola dei non violenti
Del loro dovere di parlare
E del loro dovere di avere parola politica
La guerra lacerato diviso disordinato i non violenti
Abbiamo compreso tutti e tutti sappiamo quanto la guerra sia in primo luogo la sconfitta nostra la sconfitta alla non violenza
Ed alcuni hanno voluto alla lettera a fare ciò che la coscienza ci dettava di fare
Ossia dinnanzi all'orrori inarrestabile
Financo o fra i belligeranti
Accanto a coloro che sono meno lontani da quel diritto
Al di fuori del quale la pace non è data
La pace non è se non per loro come pace di natura nella condizione di non belligeranza
Ma per noi noi non violenti tutti
E con maggiore forza i non violenti che hanno vissuto il dramma di un voto
Con tutta la loro integrità dobbiamo ora ragionare sull'avvenire da costruire
Non certo sullo sterile scontro fra le stesse impotenza le stesse difficoltà gli stessi tragici nodi che in un secondo deve sciogliersi
Nulla vi sarebbe di più in secondo dello scontro fra fondamentalismi
E nessuna speculazione appare più stolta dell'attribuzione ad un voto di un valore etico che non deve impedire il dialogo e l'opera comune di quanti a prescindere dal sito o danno tanto hanno a cuore i valori occidentali occidentali
Della democrazia e del diritto
Quanto non da oggi denunciano tutti i limiti Dinoi Occidente Dinoi Occidente dottor Jekyll che si ritrova
Collega la Malfa incominciamo a dircelo
A fare la guerra al suo mister Hyde
Perché di questo si tratta
Si tratta di un nostro prodotto di nostri prodotti
Del nostro vuoto di espansione di politica di espansione
Della democrazia e del diritto
Ma allora allora non è vero che la Terza via non esiste
Che non esista la via della non violenza e dell'intelligenza
Che non esiste la via di chi
Sa
Che la pace o è una politica o non è
E che la pace quella politica attraverso la quale gli uomini fruiscono della vita
Possono fluire della vita
In queste questa via
Certo che esiste questa
E deve esistere politicamente
Non solo teoricamente
Lo diciamo in primo luogo a quanti hanno ad esempio votato unno che era assai diverso da tanti altri no
Diverso almeno quanto i nostri si da altri sì
E penso in primo luogo un nuovo
Come quello di Giorgio Napolitano per citarne uno
Ma come possiamo fare esistere politicamente questa terza via della non violenza dell'intelligenza questo è il problema del nuovo ordine internazionale del nuovo equilibrio
E diritti forti diceva il segretario del PDS Achille Occhetto
Nel momento in cui varava la svolta non violenta del PC
Quando fu proclamato il valore
Il valore il valore della non violenza
Valori forti appunto e diritti forti appunto
Ma perché allora è da diversi anni si sono ad esempio
Condannati alcune scelte di campo della politica radicale
O le si sono liquidate come stranezze o come esasperate ricerche di originalità a tutti i costi
Voi o per l'altra
In un modo o nell'altro
Certo i modi sono sempre più difficile a volte da decrittare e questo è un problema ma insomma per un avvio o per l'altra
Ci sono tre casi che la politica radicale individuale di indica simbolo a bandiera di una riflessione necessaria
E sono i casi Sudafrica Israele e Tibet
Il Sudafrica mi pare lo scrivesse sull'Avanti Marco Pannella nell'ottantacinque
Può divenire oramai una realtà assai diversa da quella che ahinoi
Non è una soddisfazione non è una contentezza ahinoi
L'intera cultura
Diversa da quella che queste culture lo volevano per vedere lo volevano inchiodare alle orribili cose che certo il Sudafrica e anche Stato in questi decenni
Ma
Improbabile ma vero oggi il Sudafrica e probabilmente il Paese
Della perestrojka africana
Il paese che può credibilmente a vera e non solo
Un ruolo di nazione consapevole
Ma che capace di costruire una classe dirigente intere
Una classe dirigente dunque nera meticcia indiana e Bianca
Di questa nostra Europa e che tanta parte politicamente del sud del mondo
Di un continente che oggi sprofondato quasi per intero nella fame nella dittatura
Farne dittature attorno alle quali non vi sono né mobilitazioni né marce né sanzioni economiche
Guardate la cartina dell'Africa
Quanti sono i Paesi sprofondati nella fame nella dittatura
Il novanta per cento per quella fame per quella dittatura
Non vi sono né mobilitazioni nel marzo
Per il Sudafrica vi sono sanzioni
E dei Sudafrica che forse entro pochi mesi sarà il Sudafrica non più dentale e la politica che sanziona De Clercq e lo riempie
Collega amico Occhetto collega amico Craxi collega la Malfa
La politica di noi Occidente e la politica che sanziona De Clercq e riempie di forza e di denaro sia Bari
Ma il De Clercq sanzionato che produce il Sudafrica del domani e cioè il Sudafrica della democrazia e del diritto mentre il sia barra è premiato produce disastro morte e tirannia
Valori forti ma allora parliamone politicamente perché dopo la guerra solo con i valori forti si fa la pace
Può costituire il valore il criterio il parametro sul quale costruire nuovi equilibri internazionali
E certamente dopo questa guerra occorrerà
E indispensabile costruire un nuovo equilibrio interna
Equilibrio che ha necessità di una rifondazione dello stesso ruolo dell'ONU mi chiedo vi chiedo
Se anzi non valga la pena interrogarsi sull'indispensabilità a questo scopo di una conferenza internazionale ad hoc di riscrittura del ruolo delle Nazioni Unite dello
Proprio perché non abbiamo nessun gusto che qualcuno e magari sempre lo stesso sia il gendarme del mondo del nostro mondo
Ma equilibrio che comporta lo altro tutt'altro che valori offrendo affari offrendo armi non offrendo civilizzazione non offrendo democrazia non offrendo diritto questo è il limite dell'Occidente
Il nuovo equilibrio internazionale deve vedere un Occidente lo diciamo noi che siamo arrivati a un voto drammatico per i valori nati nell'Occidente e che sono occidentali
La democrazia il diritto bene questi limiti vanno superati e l'Occidente deve offrire valori forti al nuovo equilibrio internazionale
E allora ceto proviamo a sinistra in primo luogo
Ricomprendiamo questo Sudafrica e difficile da capire
è più facile capire il Tibet certi ritorna solo di altrettante situazioni
Mi inquieta al fatto che Sudafrica Israele sul Sudafrica Israele
Le mie iniziativa per esempio raccolgano scarsi o limitati consensi mentre sul Tibet
Ci sono le porte aperti diva al Tibet vivo il Tibet più facile
E perché mi inquieta
Perché mentre il Sudafrica Israele sono due situazioni dove da una prevaricazione evidente storicamente accertata si giunge però siccome al cuore di quella cultura vi sono forse alcuni valori di fondo
Il Sudafrica un Paese che nasce per espulsione dei cattolici e persecuzione dei cattolici dall'Europa
Sarà un problema di Valle Camonica di valdesi che dopo essere stati trucidati e bruciati sono stati caricati su una nave arrivarono al capo insieme ai protestanti ai riformatori olandesi e fecero un primo editto in cui scrissero che
Qua al Capo di Buona Speranza in primo luogo i cattolici ebbene speriamo che si tengano distanti perché li conosciamo
Ma voglio dire Sudafrica Sudafrica ecco sono situazioni in cui una prevaricazione sul vicino sul nero sudafricano o sul palestinese prevaricazione che ci sono che inutile negare nessuno deve dire che non ci sono
Ci sono ma possono produrre appunto perestrojka svolta di democrazia e di diritto invece il Tibet è una situazione di è quella del Dalai lama detto da me credo non sia proprio una cosa sospetta
La riproposizione come modello interetnico civile e sociale
Di un modello di teocrazia feudale
Infatti quando io dico tutto felice contento no guardate che il Tibet non è la teocrazia feudale perché Lando superati i tibetani hanno deciso di eleggere un loro Parlamento democratico il Dalai Lama ha detto che il Pibe del futuro non può essere come dive del passato
Questo frega poco tutta sola cioè voglio dire
Il non è che si allarghi o nel sorriso i volti di tanti interlocutori democratici e di sinistra ci si va be'ma
Anche fossero Antimo unici hanno il diritto di hanno diritto al loro Tibet ed è verissimo
Hanno diritto al loro Tibet anche fossero soltanto monaci ma è un trionfo una vittoria una conquista che di fronte al nemico e ci sia invece il Tibet della svolta al Tibet democratico
Come né più né meno che speriamo il Sudafrica nella svolta Sudafrica democratico Israele della svolta Israele democratico ma che già sono già sono quanto di democrazia possibile c'è oggi in Africa c'è oggi in Medioriente
Se parliamo di valori forti
Se parliamo di partito comunista o PDS o non lo so cosa che fa una svolta in ragione su valori forti fra i quali la non violenza B
Io credo che in primo luogo di queste cose su queste cose che occorre
Avviare il dialogo mi avvio alla conclusione anche se devo trattare la questione
Israele e ancora di nuovo per un altro aspetto la questione costano gli scontri fra in potenze assurde noi dobbiamo insieme ragionare
Israele
Israele io credo che qui ci sia davvero più poco da dire e da aggiungere se non
Fare tutti quanti nostra e credo la possiamo fare proprio tutti quanti
Tutti quanti anche o quel compagno che oggi era qui con la kefiah io sono contento che ci sia oggi qua un iscritto con la kefiah perché non me ne non me ne preoccupo non non ritengo sia un fatto negativo
E ne sono contento che sia qui a ragionare a parlare con noi
Ma penso che
Possiamo fare dobbiamo fare tutti quanti nostra la frase che da amico di Israele
Ha pronunciato e scritto che continua a essere paziente e forte
Ma che oggi di e per Israele la grande occasione
La grande occasione di rendere irreversibile sia il suo diritto ad esistere che la sua sicurezza
Cioè di vincere convincendo Israele all'occasione storica di vincere convincendo
Perché non si vince se non si convince
Cioè per dirla con Ernesto
Sapere che le guerre si possono vincere facendo le o anche non facendo la
Ma che la vera vittoria si coglie sempre solo al tavolo della pace
Io credo ma per il resto certo lo si ammetta infine lo ammetta anche lo Stato Città del Vaticano
Dopo alcuni secoli nei confronti
Con l'ostilità nei confronti del popolo dei dei cd lo ammetta anche lo Stato Città del Vaticano
Ed è richiesta che grazie a una modestissima piccola ma consistenti iniziativa della politica radicale in questi giorni è diventata richiesta maggioritaria
Nel Parlamento della Repubblica fino alle parole
Espresse dal presidente del Consiglio Andreotti che notoriamente non è
Sarà il più popolare come si ricorda oggi Pannella crème caramel ma e tanto popolare quanto no esattamente campione di laicismo diciamo così o frequentatore di e circoli laici e che
E tempo che tutti riconoscono infine tutti veramente anche lo Stato Città del Vaticano che Israele uno stato che va riconosciuto riconosciuto anche in termini politico diplomatici perché fra Stati tu hai diritto di esistere solo quando ti riconosco anche in via politico-diplomatica
E e anche riconoscere che questo può divenire lo stato capace di creare un modello di democrazia di diritto altra categoria
Ma certo il metodo della non violenza o il metodo radicale della non violenza perché poi anche non diventa giusto identificare tutta la non violenza col col Partito radicale credo che a sua volta sarebbe dogmatico
La non violenza che si fa metodo politico strumento di iniziativa politica e che a volte una certa visione la non violenza rischia di tradursi in una mitezza passiva
Forse dettata da valutazioni di opportunità politica perché credo che miei amici tibetani noi librettisti abbiamo di fronte forse il nemico più orribile del mondo ma certo la non violenza il più più forte più prepotente del mondo ma certo la non violenza
La non violenza non può tradursi in mitezza passiva neanche per gli amici del Tibet che hanno previsto già il prefigurato un Tibet democratico
Che nasce dalla violenza e dall'orrore dell'occupazione di Pechino dei suoi carri armati di tanto tempo fa e che dunque in esilio si fa democratico si fa per prefigurazione di democrazia e di diritto che ci devono fare orrore
Ma risultato della storia e lì
Piaccia o non piaccia
A chi in cerca di valori forti e di diritti forti
Non vuole riconoscere questa verità perché magari sono verità scomode
Ecco questo è quanto io come comunicazione chiedo scusa se era disorganica avevo preparato per il Congresso ringraziando ancora il quadro un virato per questo invito e per il resto compagni spero che sul tema costituente democratica prima o poi il Congresso Fossati incominciare grazie
Attuate
Questo dunque e Giovanni e Negri il quattordici di febbraio al terzo Congresso italiano del Partito Radicale
Sì espressa da Francesco Rutelli il giorno dopo il quindici di febbraio ricordiamo che vi stiamo proponendo un servizio di ricostruzione e di alcuni temi che e la guerra del Golfo ha portato in luce nel dibattito politico nazionale e internazionale in questo momento ci stiamo occupando del dibattito l'interno al partito radicale
Sulla non violenza e sulla Guerra del Golfo
Ci sono alcune cose le voglio dire a proposito di Gandhi e del Golfo rapidamente di grande c'è un volto e campeggia qui dietro io credo che i radicali che sono stati i primi a sostenere che Gandhi non è solo grandi indù
Ma è qualcuno che ha a che fare con la cultura al Partito d'Azione perché il messaggio di Gandhi è un messaggio diverso sostanzialmente ed è un messaggio caro Marco compagni e amici che assomiglia molto di più alla non violenza assoluta e al pacifismo assoluto dei radicali compensano che non invece essere come si dice Gandi diceva ossia non violenti
Di fronte alla guerra o codardi ma io rileggo tre ridere chiedo scusa Gandhi nel quarantasei a guerra finita Hitler ha ucciso cinque milioni di ebrei volume Gandini tale di Gianni Sofri uscito poche settimane fa è il più grande criminale nostri tempi ma gli ebrei avrebbero dovuto offrirsi alla mannaia del boia avrebbero dovuto precipitarsi dal mare dal sei dall'alto di una scogliera questo Rebbe fatto insorgere il mondo intero il popolo tedesco né i fatti in un modo o nell'altro sono morti a milioni
Ancora nel giugno e quaranta Sica ne risulterà una più grande l'effusione di sangue Hitler non è un uomo cattivo se vi fermate oggi lo farà anche lui se volete inviarmi in Germania o altrove io sono a vostra disposizione potete anche informarne gabinetto ancora
Nel quaranta grandi rivolge un appello a tutti i britannici in cui chiede di abbandonare la lotta di deporre le armi e di accettare tranquillamente la sorte che Hitler avrebbe loro riservato
Io potrei continuare su questo ma evidentemente voglio solo dare una suggestione di riflessione
Per intere per intendere che non la discussione sul preambolo la dobbiamo fare
Non è una discussione drammatica anche questa respirazione discussione democratica nel senso vivace viva la dovremo fare perché non c'è dubbio che invece qualcosa viene messo in discussione dalla decisione che molti radicali hanno preso sulla questione della guerra del Golfo va ridiscusso
Io sostengo esattamente la stessa cosa Marco dall'agosto qua hanno scritto quest'articolo sull'Unità in cui c'è dicevo ringraziamo meritano dunque di azioni Graziati gli Stati Uniti e dicevo
Ventuno ventiquattro agosto
Che occorreva una presenza militare multilaterale che consenta l'attuazione dell'embargo e una più ampia pressione diretta nel Golfo sostituendo il blocco negli Stati Uniti America tre secoli fa scritti articoli successivi non ho il tempo per argomentare di più dico solo due cose questo proposito primo io mi aspetto che il congresso radicale però analizzi anche la dinamica d'informazione la disinformazione sulla guerra del Golfo
Qua c'è una guerra rispetto alla quale non possiamo accettare vere tutte le sere il film a luce in televisione
Era meglio la seconda guerra mondiale cari compagni perché almeno ci diceva abbiamo bombardato un col voglio inglese al largo di Creta qual è il risultato da loro iniziativa culturalmente questo tipo di messaggio dobbiamo analizzarlo e dobbiamo contro proporre un'altra iniziativa
Ed è sbagliato a mio avviso dire che oggi il pacifismo e lo stesso e quarantotto
Sono quelli eletti erano pacifisti detto citano Marco Luciana Castellina non so altri sono quelli che avevano quell'approccio culturale quarantotto quarantanove probabilmente rimasti gli stessi
Ma significa non ascoltare non parlare con i ragazzi che girano per le per le strade non capire che oggi hanno un approccio molto diverso non accettano unilateralismo e magari non danno più la manifestazione della pace sono rotti le palle rivedere democrazia proletaria con i suoi slogan che egemonizzare certe manifestazioni mentre c'è un atteggiamento molto più riflessivo più genuino più ricco più vivace assolutamente non odia per grazie a quella maniera ma non certo alle decine centinaia migliaia di persone che oggi dicono caspita se siamo non violenti dobbiamo trova
La registrazione per un cambio di lato sì ferma qui ma il senso mi pare delle parole di Rutelli sia ben chiaro e diciamo che questa era la seconda posizione
Forse minoritaria in questo terzo congresso italiano che si è tenuto a metà febbraio a a Roma Rutelli come altri e che hanno fatto alla scelta di entrare nel mondo verde
Ha sostenuto una posizione di non intervento militare ben che sostenesse la posizione di embargo di una parte della relazione introduttiva di Marco Pannella a questo terzo congresso italiano il partito radicale in cui affronta proprio il problema della guerra del Golfo della pacifismo
E anche sui problemi e terminiamo
Con questo argomento
Della non violenza
Della pace e della guerra
Ricordiamo innanzitutto le posizioni prese dal partito radicale
Che non ha avuto attività era in fase di sospensione dell'attività che ha assunto posizioni
Il partito radicale per tenerci alle ultime settimane no curare una cosa mia la voglio dire telefonico secondi
L'otto e il Nolte a dire
Io l'ho detto comunque
Che ero profondamente GRA e l'ho detto
Rutelli
Allora in condizioni difficili ognuno fa i recuperi
E che eravamo profondamente riconoscenti all'America
Che avendo l'onestà il coraggio la forza di decidere immediatamente di mandare nel Medioriente le sue truppe
Aveva intanto sicuramente impedito
Che riuscisse a Saddam il colpo che era riuscito con l'Iran
Cioè preso del Colari
Di fare massacrare qualche centinaio di migliaia qualche milione innanzitutto dirà che mi dello scontro con la Siria
Con che per un motivo del petrolio ci ci si ci si potuto spero che si è anche vero che si è anche detto il petrolio scusate delle cose
No non ho capito
Ma
Dico comunque c'è un problema che è più importante
E che io ricordo quando sei sette otto nove anni mi si è rinfrescata alcune cose familiare ricordo le cose
Quando Hitler si riprese avere neanche la loro che avversaria gli aveva tolto era cosa tedesca no
Ed era vissuta come fatto ingiusto ragionevole devo dire profetico forse in qualche misura non ne so nulla
Ebbene ci fu qualcuno che disse se li lasciamo fare questo già allora non si sa dove finisce
Perché era
Non il petrolio ma era l'acciaio
Perché mica per per l'acciaio
Per la Roma sempre magari sarà anche
No anche
E poi sono venute le altre cose ogni volta era per qualche cosa
Solo che non essendo intervenuto in difesa del diritto ingiusto magari
Per la cultura pacifista o isolazionista
Delle democrazie
Beh invece magari una guerra di un mese che che non so che cosa sarebbe successo sopra la sfiducia del Parlamento vagliato che fosse quello o di un colpo interno al partito nazista
E abbiamo avuto
Una guerra dalla quale senza i soliti porci della Coca-Cola gli americani col k i soliti mafiosi e via dicendo
Inghilterra un po'di roba c'è voluto per il pacifismo per Aalborg permetterà di rompere Iconio nel consentire agli Stati Uniti
Certo
E scusatemi noi abbiamo ricordato nel settantanove altro che Brancacci con
Fatta vivere nel settantanove che
Il terrorismo fa parte della storia finisce il terrorismo non sono la conferma
Ed è avevo ricordato dicendo no voi
Era in proprio
Hanno mercato ricevono
Quando noi volemmo le Forze Ardeatine
Quando noi facemmo saltare in aria
Trecento ragazzotti vittime di Bolzano voi allora avevo detto
E beh dobbiamo metterci in condizione di guadagnare scelte diverse nella vita
Una volta entrati in guerra
Non è che la barbarie antinazista è stata minore di quella nazista a Dresda
E tutta la nullità le altre cose
Eppure si ha rinnegato si rinnega oggi
La scelta di quelli che dopo Pearl Harbour hanno lasciato almeno alla mafia perché spiega che gli americani questi petrolieri di intervenire nel
Evitare che più o meno ci riteniamo un po'tutti
Come dire dalla parte degli assassini del indifesa
Del diritto degli assassini contro il nazismo
E non degli assassini della Giunta
Hanno detto ma scusami perché siamo radicali o più c'è una cosa che vorrei ricordare che cos'è la nostra differenza
A parte quella roba là
Testardo bestemmiato ho voluto o non voluto armati di non violenza per il diritto alla vita per evitare diritto e poi questa dopo
Vorrà dire qualcosa visto che un dibattito centrale si vuol dire una sola cosa
Bandiere per tutto fino alla noia la tragedia
Che quando non c'è perché non si è costruito non ha forse non ha radicamento sociale istituzionale
La non violenza
Nel momento in cui le due violenza vengono al confronto se non si vuole codardia
Anche non violento sceglie la pattuglia di quel preambolo nel quale ho cercato di versare tutta la riserva antica indiana da questo punto di vista per quanto possibile così efficiente non equivocità ma ambiguità perché sarebbe stato presuntuoso
Esprime l'evidente una condanna
Ma lì c'è l'Apologia prima ancora che della non violenza del diritto
E dei compagni scandalizzate che mi diceva anche procedeva alle ansie morbo lo vede quando vai a ridire perché avevo scritto l'altra cosa ottemperiamo diserta soldato della morte grande del Canova e racconta di nuovo diserta condannare a morte rizzare osserva
Non è proprio così perché in quel preambolo c'è anche programmato il dovere all'obiezione di coscienza dinanzi a qualsiasi ordine situazione imposta la dimostrazione che quel preambolo non è come quello che adesso barricata addirittura come dovere
No l'obiezione di coscienza l'affermazione coscienza alla via ad andare in galera e via dicendo
Che cos'è lasciamo lì
Perché a mio avviso sempre più viva
Ma perché ci siamo costituiti in partiti violenze perché l'abbiam detto ce lo siamo ripetuti tante volte vorrei che gli amici verdi gli amici pacifisti Company
Soprattutto i compagni scusate poi
C'è il federalismo europeo eccelle ammette cioè non violenza e c'è il movimento non violento per fortuna profila povere poca podio direzione spero anche il Moige polacca per per empietà vedeva perché prima nel terminale non è più così e non è così
Che si ha a che fare con lei verificazioni istituzionali di grande da di altre cose
Che abbiamo anche per la democrazia e dire
Di creare un grande soggetto politico come urgenza assoluta non violento e democratico
Strutturato con le capacità materiali non da comunione dei santi da unione mistica
Ma materiali politiche concrete della moralità del fare umile
Perché sia possibile che quantomeno in dieci venti Stati nel momento in cui abbiamo le mozioni del non passaggio al momento militare come abbiamo avuto non siano una cosa scarico di coscienza o simbolica ma diventi immediatamente possibile farne una posizione politica e così semplice così spesso compagne e compagni
Avrei detto è un errore tragico è grave non usare prima le armi della propaganda della non violenza dell'accentuazione del blocco mi dà dal senatore americano
Certo se io fossi un italiano
E come sono pare anche in italiano io non sono quello che dice
No che va bene il blocco economico perché dovevano vedono Fago quattrocento mila italiani poco a monoreddito IPAB occorrono amico con quattrocento mila
Militari americane che stanno lì fino a quando non lo faccio auguriamoci viola vogliono insegnare la moglie
Ma c'è questa ormai un modo di vivere la politica che a mio avviso totalmente folle disarticolato in cui si prescinde dalla completa responsabilità storica di ogni funzione di ogni individuo e tutto partiamo per votare una coda valenza morale
E quindi è un atto di opportunità politica nel momento in cui gli già stanno sparando perché la gente se dobbiamo ritirare le truppe italiane oltre dobbiamo mantenere le alleate cosa tragica se fossimo stati il novanta per cento
Forse aveva un significato essendo noi l'uno per cento ne aveva un altro devo dire che non è poi questo che poi l'argomento che mi è più essenziale cioè quello che mi preme dire ricordare a noi stessi
E che il compito di una forza non violenta e consapevole dopo tutta la storia di grandi che su cinque volte cinque volte non ha fatto il valico Ottavio e alcune cose ha fatto perfino il reclutatore
No di tutto et noi dobbiamo portare la barbarie militare e anche dei televisive non riteniamo grazie al comune sentire della nostra epoca
Grazie a quello che in realtà vorrebbero puramente politici
Noi riteniamo possibile organizzare nell'immediato in due tre quattro anni potete dire un campo organizzato della ragionevolezza del Governo non violento delle realtà della conversione ragionevole delle strutture
Militari e delle ideologia militari in strutture di difesa
E di sicurezza perché la difesa e la sicurezza di una società non solo di una tribù élite operativo chiedi nato allettato ad alte del contratto sociale assicurare meglio sicurezza che si vuole
Così Marco Pannella il quattordici febbraio in apertura del terzo congresso italiano del Partito Radicale
Abbiamo ascoltato la parte relativa di questo intervento sulla guerra del Golfo sulla non violenza sulla costituzione del soggetto politico transazionale che Possa implementare questa scelta abbiamo ascoltato sempre in questo congresso i due interventi di Giovanni Chirivì Francesco Rutelli affrontando così il dibattito che sulle scelte radicali sulla guerra del Golfo
Ebbe il suo culmine nel congresso italiano del partito radicale a Roma
Siamo giunti così alla conclusione di questo servizio agostano di ricostruzione esultato paradossalmente positivo a livello di opinione pubblica della guerra
La presa di coscienza
Di due condizioni trascurate ma anche prima drammatiche nel crogiolo mediorientale
La tragedia curda e la paura quanto fondata degli israeliani per la distruzione del loro Paese circondato da Paesi ostili
Abbiamo visto anche il dibattito sulla non violenza e la guerra che si è avuto nel Partito radicale
Dibattito forse unico nell'ambito del panorama politico italiano e che certo è andato ben al di là in quanto approfondita
Delle sterili contrapposizioni profuse a piene mani dai mezzi di comunicazione di massa in particolare dalla televisione
Sulla guerra giusta raccolta a Roma il due agosto sera durante la manifestazione per vincere la pace con Antonio stando
Registrati da radio radicale e utilizzati selettivamente sulla guerra del Golfo di cui il due agosto scorso si è avuto il primo anniversario
La guerra scatenata dall'invasione predatoria del Kuwait da parte dell'Iraq ha portato più di uno sconvolgimento nelle certezze che sino a pochi anni fa con l'equilibrio del terrore tra due superpotenze erano acquisite con il cadere infatti della guerra fredda per la prima volta è stato possibile affrontare una crisi regionale di concerto tra i membri del consiglio di sicurezza dell'ONU senza essere sfruttata da una potenza contro con l'altra
Contemporaneamente molti luoghi comuni cliché legati alla visione della politica estera della sinistra in Europa e Sinise come unica vittima sacrificale dell'area mediorientale
E con la durissima repressione del popolo curdo da parte di Saddam e divenuto finalmente chiaro ai più il dramma di questo popolo di venticinque milioni di persone dramma che vive dal Trattato di Versailles che seguirà fine della prima guerra ma mondiale e che con il sotto trattato di serre per la zona mediorientale segno l'inizio del calvario dei curdi divisi tra cinque Stati ed allora repressi a turno dall'Iran dalla Turchia dagli atti che dalla Siria
La sinistra in movimento pacifista in particolare che così in massa scese per protestare contro la guerra americana si trova in difficoltà al momento di organizzare la solidarietà per il popolo curdo
Ne fu una testimonianza la manica manifestazione con cui iniziamo questo servizio di ricostruzione di vogliamo riproporre una parte con due interviste realizzate la prima con un rappresentante delle organizzazioni promotrici facenti che è parte dell'arcipelago pacifista
E con un rappresentante dei movimenti curdi
Bisogna tenere conto nell'ascolto di queste interviste che il momento in cui sono state fatte era ancora in piena emergenza
Per quanto riguarda la situazione dei curdi si discuterà infatti a livello internazionale di come proteggere i curdi che si erano rifugiati sulle montagne dalla barbara repressione di Saddam
Perdere richiediamo ai nostri microfoni Tommy Dorsey in prima persona questa manifestazione con l'adesione di moltissime porte
A Loi hanno dapprima chiede con la prima domanda quella che è venuta un po'sulla bocca di tutti perché tanto ritardo
Nilla organizzazione quotidiane che tacere si veda TAR e di forze che invece per quanto riguarda
La guerra del Golfo si erano mobilitate mobilitati in massa a livello poi nazionale in modo molto molto più rapida
Dunque in primo luogo siamo tutti quanti promotore di questa di questa iniziativa noi abbiamo fatto un po'una cosa un po'la partito radicale nel senso che abbiamo seminato un po'di fax telefonato eccetera in giro abbiamo visto che la rispondenza c'era anche la voglia di intervenire c'era quindi questa iniziativa apertura anche di orizzonte della capacità unitaria di lavoro molto molto a alta apprezzabile e quindi vi ringrazio anche da questi micro
Per quanto riguarda la tua domanda bene i ritardi
Di tutti
Verso problemi che emergono di volta in volta
Credo che di cui credo abbiamo farci carico tutti di questi ritardi credo che dobbiamo affrontare i problemi senza con una con una strategia non soltanto sulla base di emergenze che di volta in volta vengono siamo all'ordine del giorno
è vero il movimento per la pace o almeno una parte del movimento per la pace si è mossa anche con manifestazioni grandi portanti che tu hai richiamato su cui c'è stata anche una polemica discussione anche con i e lo vorrei diciamo ti vorrei ricordare volevo ricordare a tutti degli ascoltatori questo semplice fatto che il due agosto
è stata l'invasione da parte di Saddam Hussein la nostra manifestazione prima siamo riusciti a fare è stata l'otto di ottobre ci sono voluti tre mesi di lavoro
Mentre la posizione politica è stata fin dal primo momento di condanna di Saddam Hussein e di e sostegno della risoluzione e l'ONU per tutto agosto otto settembre tutto ottobre due novembre fino al momento dell'ultimatum dove effettivamente c'è stato invece una divergenza una e anche una polemica legittima perché iniziamo in paese democratico viva Dio ci mancherebbe anche quello
Quindi io penso questo che
Siamo stati tutti colti di sorpresa mi pare che anche i governava di polizia e non disponiamo di satelliti
Sono stati colti di sorpresa dall'entità mastodontica di questa vicenda drammatica
Credo che l'iniziativa di oggi sia l'inizio
Quando noi iniziamo la cosa una cosa in genere cerchiamo di portarla avanti
Penso che un capitolo nuovo si è aperto voglio solo ricordare un fatto però lo dico
Per ragioni di precisione
Bianche di correttezza noi il dodici di gennaio proprio nella manifestazione diciamo che ha suscitato più contraddizioni
Che anche più critiche dove c'erano B duecento mila persone in piazza o quelle che erano bene ha parlato un rappresentante del popolo curdo avremmo voluto far parlare anche un tra impossibile per ragioni evidenti quindi abbiamo letto messaggi e testimonianze di torture raccolte da Amnesty International e altre associazioni
Non dico questo per dire che abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare
Dico questo per dire che abbiamo intrapreso una strada che mi sembrano onestamente fuorvianti polemiche su su diciamo complicità morale io non mi sento assolutamente complice nessuno sono mai stato Saddam Hussein rinviati beh credo di aver sempre Espresso come associazione personalmente delle posizioni che poi queste posizioni non si siano fino ora la signora finora diventati una manifestazione duecento mila persone questo incontrovertibile come però incontrovertibile la mia la mia presa di posizione politica vorrei aggiungere una cosa perché ho visto anche la giornale di sinistra di centro di destra verde blu e bianca ecco voi riassume un po'i contenuti imbelli questa piccola chiazza ascoltatori sì
Flores Darcais dice The praticamente noi abbiamo sbagliato quando alimento per la pace abbiamo sbagliato perché se avessimo chiesto avendo chiesto il per il cessate il fuoco e avendolo fatto non credo non posso dire non credo per merito nostro Bush se invece la guerra fosse continuata il problema sarebbe risolto questo suona attesi da un lato e dall'altro che c'è una in silenzio colpevole da parte di pacifisti ho detto prima e noi abbiamo fatto parlato parlano rappresentante curdo il dodici di gennaio
Abbiamo fatto altre iniziative ne stiamo facendo stava nel manico
In questo senso non siamo stati noi pacifisti che abbiamo creato la situazione nel Medio Oriente nel Golfo casomai l'abbiamo denunciata e quando anche insieme compagni radicali siamo andati a bloccare in modo non violento e Pacini Nicola morto navale bellica non due giorni fa ma il sei giugno del mille novecentottantasei e siamo riusciti a fare uno scandalo tutti insieme niente non ho nessuna primogenitura da dire non ho ricevuto neanche un messaggino di solidarietà dal momento che anche lì insomma la polizia si è comportato in modo conforme alla legge
Noi non violentemente forse non è che siamo proiettati del tutto conformi alla legge secondo i punti di vista io penso che l'abbiamo realizzata noi un po'di costituzione un po'di legge ma comunque no nostra sindacare questo
Hanno lavorato Bernareggi regolamentazione commesso le armi che noi abbiamo sostenuto e chi sta parlando e metà degli anni ottanta e la cosa era riferita sia nel caso la mostra navale bellica sia nel caso di questa campagna contro i mercanti di morte ha riferita proprio tra feriali think principale modo andava lì una guerra Iran Iraq non ho ricevuto nessuno ha ricevuto particolari diciamo sostegni allora nessuno di noi poveri cittadini italiani pacifisti occidentali orientali collega abbiamo credo costruito le condizioni né contribuito così le condizioni di quel drammatico intrico che è diventata quella zona
Abbiamo iniziato ad affrontare questo non da oggi con iniziativa come Time for Peace si sottrae le e i diritti che noi riteniamo essere inalienabili avere anche uno Stato da parte dei palestinesi sperando in un futuro diciamo di collaborazione e di amicizia
Questo secondo noi può essere costruito
E quindi siamo andati avanti per anni in questa direzione e qui in quest'con questo stile io credo che siamo arrivati anche ad avere questo rapporto conosce amici curdi con altri che stanno lavorando con noi e vogliamo andare avanti questo sì in questo modo qua io non credo che
Io non credo
Che un l'arrivo a Baghdad dell'armata multinazionale avrebbe risolto il problema io mi limito a constatare la cosa in cui convoglio vorrei dire solo un affare molto secca perché non vuole tirarla provoca consapevolmente sulla base di una risoluzione delle scosse di sicurezza Nazioni Unite quindi la guerra legale e io non ho mai né come né come persona né come ARCI abbiamo mai avuto niente da eccepire su questo punto io civilmente da cittadino di un Paese democratico detto che questo è un errore politico che avrebbe avuto catastrofiche conseguenze
E sono pronto a dire nel mio piccolo al Presidente gli Stati Uniti d'America o a qualsiasi altro che ha gestito questa cosa ho deciso questa cosa che se tu hai fatto questa cosa e avesse risolto i problemi e avessi ottenuti gli obiettivi che tu hai dichiarato all'inizio cioè la sicurezza la democrazia e dei diritti umani e un sistema globale diciamo di assestamento democratico sulla base della lettera che Alitalia cittadino democratico e quando mi accorgo di aver di aver di sbagliare lo dico apertamente Nocioni nessun imprevidenza un interesse da mantenere
Constato che dopo quello che è avvenuto questa è il primo risultato io mi auguro che
Uno sforzo generale di tutti i governi di movimenti cittadini faccia sì che questo problema si risolva quanto prima perché non sono
Quello che è contento per una soluzione di questo genere anche se sono stato quelli tra quelli che hanno detto badate che la guerra non risolve il problema
E quindi credo che qua movimenti siamo pronti di nuovo a discutere a sostenere dell'iniziativa dell'ONU a sostenere
Un'iniziativa internazionale i Berretti Verdi berretti blu i berretti bianchi qualsiasi cosa sia forze di interposizione armata non armata va bene tutto
Va bene tutto domanda atti come uno dei leader del movimento pacifista ecco secondo te comunque perché queste poi erano le critiche che venivano anche da Flores d'Arcais somma anche da altri non c'è stata una scarsa attenzione nel passato proprio per la problematica diritti umani che c'è stata in realtà un'elezione di qualche popolo fa i palestinesi o qualche situazione in Sudafrica Nicaragua trascurando le altre ed ecco una delle cause queste diretta di della scarsa affluenza anche a una manifestazione come questa per esempio dunque ci sono state sicuramente due dodici degli orientamenti e sono presenti gli orientamenti che favoriscono più la simpatia e la solidarietà verso alcune cause quello che tu hai citato ad esempio sia meglio penso che c'è stato giusto dirla
Per quanto riguarda l'affluenza questa manifestazione questa manifestazione è stata pensata così
E quindi noi l'abbiamo presa da come fila indiana
Abbiamo anche approntato gli strumenti in questa direzione perché ripeto l'inizio di una campagna e quindi per quanto mi riguarda mi pare che ci sia soddisfazione anche da parte nostra amici curdi si è presentato politico gli incontri che sono stati presi alla fine di questa di questa iniziativa ce ne sarà un incontro con il degli ottimi che loro faranno insomma eccetera dall'inizio io penso che oggi segniamo una svolta su tante cose tanti aspetti e credo che questo ci aiuterà a lavorare sempre di più sulla questione diritti umani infatti va be anche i nostri cartelli ottanta da questione diritti umani è stato in secondo piano rispetto alla questione diciamo del disarmo nucleare
Che era visto in quel momento a torto o a ragione questo fra la storia di uno come la priorità la priorità
Quindi penso che andremo sicuramente avanti questa direzione della approfondimento dell'iniziativa sua questione diritti umani b mi auguro che saremo all'altezza di affrontare le sfide che temo saranno molte nel futuro su questi temi grazie a Tom Benetollo puritano Zanda del fronte del Kurdistan iracheno pronte che raggruppa tutti i movimenti curdi dell'Iraq ecco che uno degli organizzatori insieme a l'Arci di questa manifestazione la Pier pressione su come stanno evolvendo i fatti abbiamo visto che Saddam Hussein rifiuta
Qualsiasi intervento
Da parte della comunità internazionale per tutelare il popolo curdo da eventuali altri massacri compiuti dai l'esercito iracheno ecco che cosa ne pensi
Adecco da non è una novità insomma penso al neanche nella comunità internazionale doveva aspettarsi una risposta positiva da padre Saddam Hussein visto la natura del regime di Saddam Hussein per noi non è una novità non ha mai voluto ingerenza
Affari interni e ma soprattutto al problema curdo all'interno dall'Iraq
E anche i cento a prendere come come interlocutore Saddam Hussein perché Saddam Hussein non è stato un interlocutore per la comunità internazionale non lo sarà neanche adesso perché si sa è un regime che rifiuta in un con ogni mezzo come hanno dichiarato anche il primo ministro iracheno a all'Italia intervenire nel affari interni come lo chiamano loro agli affari interni iracheni questo non dovrebbe però scoraggiare disporsi internazionali
Affinché vengono riconosciuti i diritti del popolo curdo in Iraq sicuramente è un un compito molto arduo bisognerebbe lavorare e noi chiediamo a tutte organizzazione internazionale affinché mettano in condizione che Saddam Hussein accetti
Una soluzione
Giusta al problema curdo in Iraq per fare finire appunto questa strage questo massacro che sta venendo ancora in questi momenti in Kurdistan iracheno e con noi ha detto è oggi un incontro con la presidente della camera Nilde Iotti che cosa chiederete la presenza delle Camere cosa chiedete al Parlamento italiano
Per i curdi
Né cosa chiediamo noi penso che fino in questi ultimi giorni queste ultime settimana abbiamo chiarito abbastanza all'opinione pubblica internazionale
Cosa vogliamo e cosa chiediamo noi chiediamo il massacro contro il popolo curdo che questo un fatto
Veramente allarmante che ancora nessuno si è adoperato ad fermare questo massacro secondo luogo è quello di che chiediamo noi appunto nelle sedi ONU
Che facciano pressione appunto sulla consulta con Silvio
Permanente dell'ONU
Di fare approvare una soluzione che dia dignità e che riconosca il problema curdo come un problema politico ma non una un problema umanitario soltanto e chiediamo come il fronte del Kurdistan iracheno e noi abbiamo già del misi e danni abbiamo che è la ricco è riconoscimento in questo Paese in questo Stato democratico riconoscimento dei diritti del popolo curdo politici sociali economici e colturali che siano curdi a poter decidere dalla loro sorti a decidere della loro ricchezza lo la vita
Ma non vogliamo e non abbiamo chiesto un se scissione oppure un Stato indipendente ecco questo che chiediamo in questo momento e voliamo a dire tutto il mondo tutti governi che si ed opere no che avvenga questo a questo sogno insomma questo delitto insieme di Saddam Hussein
Con questa intervista azzarda rappresentante del fronte del Kurdistan iracheno
Fatta nel dieci aprile in piena emergenza curdi dopo la fine della guerra del Golfo alla manifestazione a Roma in solidarietà con il popolo curdo
Chiudiamo questo primo punto della nostra ricostruzione ragionata
Dell'evento Guerra del Golfo abbiamo visto come primo Effetto sulle certezze della sinistra e dell'opinione pubblica sulla questione mediorientale
L'emergere del problema curdo vediamo né un secondo non meno importante l'approccio a Israele Israele la guerriera durante la guerra del Golfo subisce gli attacchi degli scavi era che ENI senza replicare aprendo gli occhi della cancellazione della patria ebraica
Pericolo che è stato sempre presente per Israele sin dalla sua nascita nel quarantotto
Ma che ora sembra finalmente di venire chiaro a tutti
E per quanto assurdo possa sembrare dirlo questo è un aspetto positivo della guerra
Perché per il problema israelo palestinese solo partendo dalla coscienza del bisogno di sicurezza di Israele si può aprire la via della pace e la possibilità per i palestinesi di vedere affermati i loro diritti
Ecco per continuare nella riproposizione di alcuni momenti dell'ampio ma
Pratico e quando mi accorgo di aver di aver di sbagliare lo dico apertamente Nocioni nessun imprevidenza o ne interessa da mantenere constatò che dopo quello che è avvenuto questa è il primo risultato io mi auguro che uno sforzo generale di tutti i governi di movimenti cittadini faccia sì che questo problema si risolva quanto prima perché non sono quello che è contento per una soluzione di questo genere anche se sono stato quello tra quelli che hanno detto badate che la guerra non risolve il problema
E quindi credo che con la movimenti siamo pronti di nuovo a discutere a sostenere dell'iniziativa dell'ONU
A sostenere un'iniziativa internazionale i Berretti Verdi berretti blu i berretti bianchi qualsiasi cosa sia forze di interposizione armata non armata va bene tutto
Va bene tutto domanda atti come uno dei leader del movimento pacifista ecco secondo te comunque perché queste poi erano le critiche che venivano anche da Flores d'Arcais somma anche da altri
Non c'è stata una scarsa attenzione nel passato proprio per la problematica diritti umani e c'è stata in realtà un'elezione di qualche popolo fra i palestinesi o qualche situazione in Sudafrica Nicaragua
Trascurando le altre ed ecco una delle cause queste dovuta di
Della scarsa affluenza anche una manifestazione come questa per esempio
Dunque ci sono state sicuramente da dodici degli orientamenti e sono presenti gli orientamenti che favoriscono più la simpatia e la solidarietà verso alcune cause quello che tu hai citato ad esenti persiane io penso che c'è stato giusto dirla
Per quanto riguarda l'affluenza questa manifestazione questa manifestazione è stata pensata così
E quindi noi l'abbiamo pensato come fila indiana
Abbiamo anche approntato gli strumenti in questa direzione
Perché ripeto l'inizio di una campagna e quindi per quanto mi riguarda mi pare che ci sia soddisfazione anche da parte nostra amici curdi si è presentato politico gli incontri che sono stati presi alla fine di questa di questa iniziativa ce ne sarà un incontro con il degli ottimi che loro faranno insomma eccetera dall'inizio io penso che oggi segniamo una svolta su tante cose tanti aspetti e credo che questo ci aiuterà lavorare sempre di più sulla questione diritti umani infatti grave anche i nostri cartelli ottanta da questione diritti umani è stato in secondo piano rispetto alla questione diciamo del disarmo nucleare
Che era visto in quel momento a torto o a ragione questo sarà la storia a dirlo come la priorità la priorità
Quindi penso che andremo sicuramente avanti questa direzione della approfondimento dell'iniziativa sua questione diritti umani beh mi auguro che saremo all'altezza di affrontare le sfide che temo saranno molte nel futuro su questi temi grazie a Tom Benetollo vita
Zanda del fronte del Kurdistan iracheno pronte che raggruppa tutti i movimenti curdi dell'Iraq ecco è uno degli organizzatori insieme a l'Arci di questa manifestazione la Pier pressione su come stanno evolvendo i fatti abbiamo visto che Saddam Hussein rifiuta
Qualsiasi intervento
Da parte della comunità internazionale per tutelare il popolo curdo da eventuali altri massacri compiuti da l'esercito iracheno ecco che cosa ne pensi
Adecco da non è una novità insomma penso al neanche nella comunità internazionale doveva aspettarsi una risposta positiva da padre Saddam Hussein visto la natura del regime di Saddam Hussein per noi non è una novità non ha mai voluto ingerenza
Affari interni e ma soprattutto al problema curdo all'interno dall'Iraq e anche vento
A prendere come come interlocutore Saddam Hussein perché Saddam Hussein non è stato un interlocutore per la comunità internazionale non lo sarà neanche adesso perché si sa è un regime che rifiuta in un con ogni mezzo come hanno dichiarato anche il primo ministro iracheno a all'Italia intervenire nel affari interni come lo chiamano loro agli affari interni iracheni questo non dovrebbe però scoraggiare disporsi internazionali affinché vengono riconosciuti i diritti del popolo curdo in Iraq sicuramente è un un compito molto arduo bisognerebbe lavorare e noi chiediamo a tutte organizzazione internazionale affinché mettano in condizione che Saddam Hussein accetti
Una soluzione giusta al problema curdo in Iraq per fare finire appunto questa strage questo massacro che sta avvenendo ancora in questi momenti in Kurdistan iracheno e con noi ha detto è oggi un incontro con la presidente della camera Nilde Iotti che cosa chiederete ad esempio del grande cosa chiedete al Parlamento italiano
Per i curdi né cosa chiediamo noi penso che fino in questi ultimi giorni queste ultime settimana abbiamo chiarito abbastanza all'opinione pubblica internazionale cosa vogliamo e cosa chiediamo noi chiediamo il massacro contro il popolo curdo che questo un fatto
Veramente allarmante che ancora nessuno si è adoperato ad fermare questo massacro
In secondo luogo è quello di che chiediamo noi appunto nelle sedi ONU
Che facciano pressione appunto sulla sul con Silvio
Permanente dell'ONU
Di fare approvare una soluzione che dia dignità e che riconosca il problema curdo come un problema politico ma non una un problema umanitario soltanto e chiediamo come il fronte del Kurdistan iracheno e noi abbiamo già del misi e danni abbiamo che è la ricco e riconoscimento in questo Paese in questo Stato democratico riconoscimento dei diritti del popolo curdo politici sociali economici e colturali che siano curdi a poter decidere dalla loro sorti a decidere della loro ricchezza allora vita ma non vogliamo e non abbiamo chiesto un se scissione oppure un Stato indipendente ecco questo che chiediamo in questo momento e voliamo a dire tutto il mondo tutti governi che si ed opere no che avvenga questo
Questo sogno insomma questo delitto insieme di Saddam Hussein
Con questa intervista Zard rappresentante del fronte del Kurdistan iracheno fatta nel dieci aprile in piena emergenza curdi dopo la fine della guerra del Golfo
Alla manifestazione a Roma in solidarietà con il popolo curdo
Chiediamo questo primo punto della nostra ricostruzione ragionata
Dell'evento Guerra del Golfo abbiamo visto come primo Effetto sulle certezze della sinistra e dell'opinione pubblica sulla questione mediorientale
L'emergere del problema curdo vediamo né un secondo non meno importante l'approccio a Israele Israele la guerriera durante la guerra del Golfo subisce gli attacchi degli scavi era che ENI senza replicare aprendo gli occhi della cancellazione della patria ebraica
Pericolo che è stato sempre presente per Israele sin dalla sua nascita nel quarantotto
Ma che ora sembra finalmente di venire chiaro a tutti
E per quanto assurdo possa sembrare dirlo questo è un aspetto positivo della guerra
Perché per il problema israelo palestinese solo partendo dalla coscienza del bisogno di sicurezza di Israele si può aprire la via della pace e la possibilità per i palestinesi di vedere affermati i loro diritti
Ecco per continuare nella riproposizione di alcuni momenti dell'ampio materiale di radio radicale sulla guerra del Golfo
Vi proponiamo adesso una registrazione relativa proprio la questione esistenza di Israele al suo riconoscimento in particolare
Da parte di uno Stato che rappresenta una delle alle sue accorate parole di pace
A queste parole a questa autorità morale mondiale allo Stato che la rappresenta
Il ventisette gennaio la comunità ebraica romana chiede in piazza San Pietro coerenza il riconoscimento da parte del Vaticano dello Stato di Israele
Questa manifestazione silenziosa si svolge durante l'Angelus è frutto di una pronunciamento di qualche giorno prima di una lettera al papà della comunità ebraica romana che di vogliamo rileggere integralmente noi ebrei di Roma abbiamo guardato con speranza
Alla grande impegno che Giovanni Paolo secondo ha dedicato nelle ultime settimane alla ricerca di una soluzione pacifica per la regione del Golfo adesso per i diritti di tutti i popoli del Medio Oriente
Abbiamo ascoltato con attenzione il suo appello per discutere tutti i problemi della regione
Le questioni palestinese libanese e curda
Siamo però rimasti inattesa che Giovanni Paolo secondo condanna se a chiare lettere la ripetuta minaccia fatta dall'Iraq
Di voler distruggere lo Stato di Israele e ancor più avremmo ho voluto udire parole chiare sui successivi bombardamenti contro Tel Aviv e ai fatti
Purtroppo ancora una volta il Papa non ha pronunciato il nome del paese il cui diritto a restare in pace è stato violato Israele
Nonostante questa preoccupante limitazione crediamo al sincero desiderio di Giovanni Paolo secondo storico di affermare che a distanza di neppure cinquant'anni dallo sterminio nazista degli ebrei
E di quasi trent'anni dal Concilio Vaticano secondo la posizione della Santa Sede di non riconoscere lo Stato di Israele sembra insostenibile sul piano politico e ingiustificata sul piano morale dopo oltre quarant'anni dalla fondazione dello Stato di Israele la Santa Sede e Giovanni Paolo secondo evitano persino di pronunciare il nome dello Stato di Israele
Per questo motivo molti ebrei ritengono che la Santa Sede non riconosca lo Stato di Israele per un pregiudizio teologico
Se Giovanni Paolo secondo crede nel diritto degli ebrei a vivere come ebrei e crede nel diritto del popolo di Israele a vivere lo Stato di Israele
Comprenderà i nostri sentimenti anni Paolo secondo ha detto nella sua visita la sinagoga di Roma la storia dei rapporti tra la Chiesa del popolo ebraico e lunga
Ed è stata segnata da molti dolori da molte ingiustizie e da molti silenzi
Gli ebrei di Roma che hanno vissuto la storia di due mila anni ricordano le cose buone le cose cattive quel ricordano la generosità di numerosissimi singoli cristiani laici e religiosi
Che hanno testimoniato la loro fratellanza durante gli anni della ferocia nazista
Ricordano anche però i loro padri durante quegli anni di terrore hanno atteso invano che dalle finestre di San Pietro uscisse una parola chiara contro la persecuzione anti ebraica
Gli ebrei di Roma hanno ascoltato pochi anni fa con la serenità e fiducia la viva voce di Giovanni Paolo secondo enti di pace verso tutti i figli di Abramo mussulmani cristiani ed ebrei
Riteniamo che sia oggi il momento per il Sommo Pontefice di riconoscere formalmente lo Stato di Israele come contributo della Santa Sede alla causa della pace
Questa dunque la lettera del comunità ebraica romana al Papa che chiedeva durante la guerra del Golfo il riconoscimento dello Stato di Israele da parte del Vaticano
Come abbiamo detto il ventisette gennaio la comunità ebraica romana manifestò silenziosamente per chiedere questo riconoscimento in piazza San Pietro durante l'Angelus
E e passiamo dunque all'ascolto di alcune interviste realizzate da a radio radicale in quell'occasione la prima delle nostro governo una pressione sullo stato del Vaticano per il riconoscimento della patria ebraica
A piazza San Pietro i radicali si presentarono con uno striscione che ricava soltanto io la saluto ebraico Shalom che e significa pace
Il pontefice prendendo spunto proprio questo striscione si rivolse agli ebrei romani nella piazza rivolgendo loro parole di solidarietà per le vittime della guerra in Israele la seconda intervista è un commento a caldo dopo le parole del Papa di un consigliere della comunità ebraica romana Enrico Modigliani
Giovanni Negri qui piazza San Pietro sotto lo striscione Shalom riconoscimento per lo Stato di Israele ecco mi pare una manifestazione molto riuscita anche perché poi oggi ecco che che cosa te ne pare così a caldo in questo momento beh cento sul punto in questione non non c'è stata però la nuova comunque io vorrei subito dire che la nostra manifestazione riuscitissimo sono contento non è una manifestazione di oltranzismo figlio ebraico filo israeliano
Perché sarebbe sbagliato vederlo così è una manifestazione che tende a superare alcuni argomenti capziosi usati dal Vaticano e anche mi pare da Navarro portavoce
In questi giorni perché quando si parla di territori occupati ad esempio si parla delle ragioni per cui dal sessantasette in poi c'è stato un impedimento riconoscimento
Ma arresta nodo del perché lo Stato del Vaticano non ha voluto riconoscerne anche Rino sessantasette cioè quando territori occupati non c'era
Lo Stato di Israele ma al di là di questo però io voglio chiarire che noi siamo qui come cittadini italiani basta vedere i firmatari delle interpellanze ed evidente che la maggioranza del Parlamento chieda al governo di operare perché la Repubblica italiana compirà quest'opera di mediazione che necessari in queste ore in questo momento e e quindi la ricomposizione non solo i due culture due fedi o superamento e l'ostilità ma anche Hillary aperture di canali diplomatici formali il riconoscimento formale dello Stato d'Israele sarebbe un segnale in tutto il mondo di importanza storica questo una ragione ecco dato che in questo momento Israele con mezzo sacrifici alcuni dicono per calcolo altri
Lo vedere un altro modo sta dando effettivamente un apporto reale alla pace ecco secondo te l'apporto che potrebbe dare la chiesa è questo cioè di dare un riconoscimento perché non si capisce perché ritirati gli Stati arabi palestinesi e oltre questi solo la Chiesa non ricordo
Parliamo poco dell'attualità di questa contingenza tremenda del Golfo
Se la situazione del Golfo fosse destinata esser lunga la crisi del Golfo
E se questo comportasse la necessità eventualmente di una discesa in campo di un'autorità terza diciamo così
Per riannodare il dialogo
Cosa sempre auspicabile questa autorità terza un naturale candidata a sporgere questa efficace opera di dialogo di pace mi pare potrebbe essere il Pontefice ma che in questo momento la tappa nominato lo Stato di Israele ha ringraziato ma espresso la sua solidarietà allo Stato
Anche adesso la Croazia fra razze per pronunciare i nomi sia Israele e tanto tanto più Stato di Israele allora dicevo una valutazione politica fretta se vogliamo sul ruolo anche politico che il Pontefice eventualmente potrebbe giocare
Se il papà apostolo Dean di pace e apostolo credibile di pace vera cioè di pace giusta fosse chiama si sentisse per la situazione del Golfo
Indotto a compiere passi
E avviare un dialogo
Immaginiamo la straordinaria forza che avrebbe se lo facesse a partire dall'atto unilaterale del riconoscimento dello Stato di Israele ad esistere
Mentre invece se non compie quest'atto il suo ruolo e la sua funzione pacificatrice
Mi sembrerebbe molto molto più compromessa cioè il Pontefice stesso ma restando anche per questo per questo volevo ridefinire e ricollocare questa manifestazione non come a volte da taluno stupidamente viene vissuta come un atto di oltranzismo a favore di uno piuttosto che per l'altro non non c'è ci sono quadre persone forse che non condividono
Né questo non vuol dire condividere una determinata politica anche repressiva che ecco o condividere il governo Shamir non c'entra assolutamente niente siamo qua perché la Repubblica italiana come persone poi perché la Repubblica italiana
Il Parlamento della Repubblica italiana ha chiesto alla sta chiedendo di fatto al Governo li compie un passo presso la Santa Sede e per potenziare semmai ruolo di pace
Di Giovanni Paolo secondo non per non alla ricerca di una vana polemica ti ringrazio Dio
Enrico Modigliani Consigliere della comunità ebraica di Roma allegoria ho chiesto fatto il Papa alla fine insomma prima dell'Angelus proprio nominando anche lo Stato di Israele
Ma direi che sotto un certo punto di vista si può considerare come un evento significativo specialmente dopo il silenzio che aveva contraddistinto l'Angelus la domenica precedente
Però non possiamo affidarci alle parole magiche non basta nominare la parola proibita per poter risolvere i problemi evidentemente i problemi sono ben altri
Hanno una dimensione oltre che politica soprattutto di dimensione etica su quelle che sono stati i rapporti tra Chiesa di brevissimo
Vedi in questi rapporti la nascita dello Stato di Israele è un evento significativo che deve essere in qualche modo portato a una una soluzione del il riconoscimento dell'esistenza del popolo ebraico sua dimensione nazionale e religiosa
E quindi ristabilire determinati rapporti con la Chiesa
Certo senso e simbolico l'atteggiamento della Chiesa nei confronti dello Stato d'Israele
La dimensione politica invece minimamente importante non si può sottovalutare anche quelle che potrebbero essere le difficoltà e le implicazioni che un riconoscimento formale tout-court dello Stato d'Israele oggi potrebbe portare però le dichiarazioni di padre gli atti in Navarra
Per giustificare il mancato riconoscimento formale lo Stato di Israele appaiono oltre che pretestuose anche direi francamente false perché la maggior parte delle argomentazioni come l'occupazione dei territori relazioni con i palestinesi del mi sei Gerusalemme sono credente la nascita dello Stato con il movimento sionista
Ecco per quanto riguarda situazione di guerra secondo lei la Chiesa potrebbe dare un apporto di pace potrebbe essere significativa in questo senso il riconoscimento dello stato di stelle a parte il Vaticano
Ma io personalmente credo che il Papa per la sua convocazione morale
Potrebbe sicuramente svolge un attività notevole anche in prima persona per il raggiungimento della pace
Però per fare questo occorre che si ponga in una posizione di della neutralità super partes
Il fatto di essere in una posizione decisamente squilibrata fino adesso nei confronti di di Israele non gli da quell'autorevolezza morale che sarebbe necessario per ottenere risultante
Qui non solo parole di solidarietà altri bombardamenti mancati concreta ravvede ricostruzione a un anno dall'invasione del Kuwait di ciò che ha significato questa invasione la successiva guerra
Abbiamo visto due risultati della guerra che sono stati suoi frutti diventi l'emergere di fronte all'opinione pubblica mondiale del dramma curdo in tutta la sua tragicità
E ugualmente il riconoscimento inimitabile ormai anche per chi non lo vuole affrontare prima del problema della sicurezza di Israele e questo secondo punto abbiamo visto attraverso e la richiesta al al Vaticano del riconoscimento dello Stato di Israele
Passiamo ora al dibattito che permessi c'è stato propinato dai mass media sulla giustezza o meno bella guerra
Beh qui lo vogliamo fatto riproponendo l'intervento del segretario del partito radicale Sergio Stanzani il diciassette gennaio alla Camera
In occasione di quella seduta non stop dura tutta la notte durante la quale il Parlamento votò sull'adesione dell'Italia
All'iniziativa della coalizione internazionale scaduto l'ultimatum decretato dall'ONU pervenne al quindici gennaio per il ritiro dal Kuwait da parte dell'Iraq e di attacco al cuento occupato e all'Iraq spesso
L'atto che la Camera è chiamata a compiere fra qualche minuto signor presidente signor Presidente del Consiglio colleghe e colleghi
Appartiene intero è solamente alla responsabilità era nobiltà della politica della moralità politica danni pretenda
Che ci troviamo dinanzi a una scelta etica morale e segni quindi lo spartiacque del bene e del male al di fuori della responsabilità politica dell'opportunità politica
è responsabile di un non tollerabile atto di intolleranza di faziosità in una parola di violenza
Il partito radicale attraverso i suoi eletti ha chiamato questa Camera dal mille novecentottantadue ad oggi settantasette volte dico settantasette volte colleghi
A reagire contro l'infamia politica del sostegno alla politica di guerra di sterminio del proprio popolo ed altrui di violenza del dittatore feroce e folle di Baghdad
Non quindi i signori del Palazzo ma non meno quelli delle piazze nozione della pace con puntuali impegno per la vita del diritto il diritto alla vita possono pretendere di dar lezioni a nessuno
Il partito radicale signora Presidente non è presente in quanto tale in queste Aule
Come dicono gli stessi nomi dei gruppi parlamentari che i suoi eletti hanno costituito io stesso non parlo qui come primo segretario del Partito della non violenza del partito che ha compreso scegliendo il simbolo di grandi quale fosse il nodo centrale da sciogliere nella nostra epoca
Ma sono fiero di correre ricordare che qui questo partito conta deputati comunisti e socialisti Verdi e federalisti europei democratici ed indipendenti tutti tutti nei loro atteggiamenti diversi ma quanto profondi responsabili tutto
Tutti ne sono certo come tutti gli italiani in queste ore ancor più in quelle che verranno troveranno ulteriori urgentissimi motivi
Per invitare ciascun e tutti a non vivere di grida e di slanci di angoscia e di odi ma di concreto apporto assolutamente prioritario per costruire con la forza di massa all'esercito e la non violenza politica
Della democrazia senza la quale la scelta come Gandhi ricordava e ammoniva
Lungo tutta la sua esistenza non resta non violento che scegliere fra i contrappone fra i campi contrapposti quello dove la violenza s'accompagna la difesa del diritto
Il Mahatma gridato senza requie
Che la corda dia la codardia la viltà
Ipocrisia sono più inaccettabili della violenza in sé la consapevolezza un'adeguatezza per il nostro Paese per il mondo di azione politica che avrebbe potuto impedire il ricorso alle armi pur legittimo
Non siamo stati ascoltati senza un partito grande forte di decine di migliaia di militanti che opera in ogni giorno e ovunque contemporaneamente nel mondo la violenza la guerra non potranno che essere vincitrici
Se questo non si crede se questo non si sa non resta che raccogliere il disastro
Dalla nostra storia fatta di galere di obiezione di coscienza date non richieste agli altri si nutrono oggi voti DiVersi in ciascuno profonda verità
In queste ore tre mila nostri ragazzi in mezzo a centinaia di migliaia d'altri si trovano nel campo che cerca di disarmare purtroppo con le antenne di donne e uomini i rancori iracheni l'intera Europa sembra decidere se presente pur con una desolante disunita
Avete seminato vento signori della maggioranza signori del Palazzo delle piazze raccogliamo tempesta non vi lasceremo a lungo capaci di questo a combattere i mostri che avete suscitato che si formino nel Partito radicale a Mostar a Mosca come a Roma a Baghdad come New York perché le Brigate della non violenza della pace si formino ecco ecco e contino ogni giorno migliaia e migliaia di uomini e di donne
Divano la non violenza il diritto la democrazia
Da questo intervento di Sergio Stanzani segretario del partito radicale
Alla Carter nativa della non violenza ora qui di votare per l'adesione dell'Italia all'iniziativa in armi della coalizione internazionale
Si sviluppò un dibattito molto intenso in particolare dai microfoni di radio radicale sulla scelta con fili diretti interviste ed altro
Questo dibattito ebbe il suo culmine nel terzo congresso italiano del Partito Radicale convocato a Rimini il quattordici febbraio
Qui si affrontarono laicamente riverse tesi di chi richiamava il preambolo lo statuto del partito radicale
Che indica nella non violenza un valore assoluto e chi invece contro la non violenza solo parolaia sosteneva invece la necessità di un soggetto politico forte transnazionale
Che avesse la capacità di mettere un la relazione di Giovanni Negri su valori e indirizzi per un nuovo equilibrio mondiale
Nella prima giornata del congresso italiano del Partito Radicale
Venerdì due agosto alle ventuno piazza del Pantheon una manifestazione per vincere la pace per i diritti umani pigra che in tutto il Medioriente una manifestazione organizzata dalla Comit sentito associazione internazionale per i diritti umani dal partito clericale dal circolo o culturale mondo operaio e per introduce questa manifestazione sulle modalità una fiaccolata una ben egli ha per ricordare e diamo la parola Antonio stanco
Serve penso che gli ascoltatori
In molti abbiano saputo con anticipo di questa manifestazione di parecchie stia riuscendo bene sono questo amico larghe carovana che è un pittore cubano che da molti anni
In Italia quindi anche lui viene da una realtà da cui ancora si è costretti a fuggire in esilio
Quello che mare in questo momento reca la scritta Stop all'eco terrorismo con un ritratto di Saddam è un'immagine di questi fumi degli incendi dei pozzi di petrolio se non altro che ricorda curdi un anno dopo il massacro continua
Un terzo striscione
Dice semplicemente libertà pace per il Medio Oriente e quindi ci portiamo nelle nel tema la nostra manifestazione piacente ed è e quello secondo qui non esiste la pace senza libertà senza democrazia senza i diritti umani e ci sono delle persone morte che che si fermano vediamo che
Quei numeri che iniziano dal secondo del Progetto editoriale traslazionale
Sì il secondo nulla veramente ho soltanto l'italiano perché si sta in questi giorni provvedendo l'impaginazione in attesa di fare quella stampa delle altre credo tredici edizioni
Mentre il primo numero ci sono credo undici o dodici edizioni diverse questo tavolo per cui anche per i turisti o persone comunque non
Di lingua italiana che se ne pertanto a piazza del pantano possono finalmente leggere qualcosa nella loro lingua su questo strano partita
Ecco pace diritti umani in Medioriente adesso pare che questa famosa conferenza di pace rimediate si farà in autunno che cosa ne pensa no i promotori di questa manifestazione
Credo che la conferenza Dick che è una conferenza di pace
Detto così posso anche non significare nulla questo è il rischio che c'era ogni qual volta si tenta di tenera allo stesso tavolo la presa ti di regimi diversissimi alcuni dei quali ci sono caratterizzate storicamente oltre che per le violazioni dei diritti umani al loro interno per l'espansionismo di tipo nuovo militare aggressivo verso l'esterno anche per l'assoluta attendibilità delle loro dichiarazioni
Di la speranza è che non si tratti una conferenza di pace sterile secondo questo schema che altre volte purtroppo abbiamo visto e che ha fatto sì che si trascina spero per decenni dell'incontro assolutamente improduttivi ma che si è invece un luogo dove a uno stesso tavolo si prendono degli impegni precisi
Non riguardino soltanto la
Scritto delle garanzie sul rispetto dei diritti umani sul processo di democratizzazione quindi sul controllo da parte dei popoli ciascuno di questi paesi e da parte la guida internazionale che gli impegni vengano effettivamente rispettate
Ecco a questa conferenza si parlerà principalmente della problema palestinese non vengono affrontati non verranno predetta fatati altri problemi come quello curdo che e in questa manifestazione mini ricordato e probabilmente e non si sa nemmeno se saranno al tavolo i rappresentanti dell'Iraq nel quel che comunque esprime angolo due situazioni molto difficili proprio Dame punto inseriti ma ecco che cosa ne pensa questa
Se infatti questo fa parte delle tante incognite che ancora gravano sulla tenuta della conferenza e lo stesso fatto che come tu dici ci sia la possibilità nel senso che finalmente di sì la vere a discutere di questo Israele agli Stati arabi le superpotenze una superpotenza il mezzo quello che esiste e gli Stati europei sarebbe un grosso risultato ma dimenticare completamente la questione curda sarebbe d'altra parte una cosa estremamente pericolosa questo popolo che dimenticato da decenni ogni tanto se ne ha notizia non perché ci sia un curdo che compie un attentato terroristico in questa quella parte del mondo pare che sono migliaia di curdi che vengono sterminati
Col gas dal regime di Saddam Hussein
Coloro che sono un po'come dire specialisti delle violazioni dei diritti umani di tanto in tanto vengono a sapere anche che dei diritti dei curdi che vivono in altri Paesi
Kia in in siriani in Unione Sovietica in Iran e e che ma comunque molto preoccupanti perché abbia a cuore il rispetto di vittima ecco questa è una cosa che va assolutamente chiarita
Attivo che proprio di queste ore la notizia di un altro dei problemi dell'area mediorientale anche se proprio al con fine con l'Europa considerato uno Stato europeo o un doppio Stato europeo che quello di Cipro Cipro è un'isola nel Mediterraneo che è divisa non rientriamo dall'io centosettantaquattro dall'ultima guerra turco cipriota in due una parte di Cipro una Repubblica a sé stante una parte e sotto l'occupazione turca ha sostanzialmente sembra che finalmente nei prossimi mesi si debba arrivare a far cadere il muro reciproche uno dei muri che continua ad esistere nel mondo quest'
Un altro problema dell'area mediorientale si potrebbero se i rapporti di Amnesty International subito dopo la fine della guerra sono molto duri
Verso il gimme quel piano ecco che cosa
Ritengo che la situazione di occupazione militare del Kuwait con
Compiute dagli occupa
Sì iracheni nemici dell'occupazione
Fosse una cosa che assolutamente doveva cessare ed è stato giusto che cessasse anche se purtroppo seduto pagare un prezzo elevati primo per questo ma ciò naturalmente non vuol dire che dovessero cessare immediatamente le violazione dei diritti umani e civili da parte del regime kuwaitiano ripristinato al controllo del proprio territorio perché la cosa che noi radicali come abbiamo sempre denunciato e che la Pitti dei propri stessi popoli ecco quello kuwaitiano non è un regime democratico è un regime sicuramente meno violento molto meno repressivo di quello iracheno di Saddam non segno anche di quello di Assad probabilmente è un regime dove le condanne a morte sono molto in esecuzioni sono molto i minori come numero rispetto a quelle che vengono quasi quotidianamente in Arabia Saudita per citare un altro dei paesi della coalizione
è un regime che comunque un po'per le sue dimensioni limitate un po'per altri motivi non è mai stato aggressivo verso altri Stati
Quindi questi sono i dati positivi e i tanti negativi regia come carne problema e passare alla sezione di democrazia di rispetto dei diritti umani in cui etico che l'Arabia Saudita ce lo ha dimostrato nei fatti di scatenare delle guerre dei massacri centinaia di persone
Grazie Antonio stanco
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