Presentazione del libro "Fuori da casa. Migrazioni di minori non accompagnati" di Annalisa Di Nuzzo

Sì davvero di essere qui
E io sono particolarmente posso dirlo disamina
Grata comma tutti coloro che hanno pensato di costruire questa
Presentazione perché credo sia un'occasione molto bella
Per una riflessione
Particolarmente belle densa di significato quindi ovviamente il mio ringraziamento va innanzitutto all'autrice del testo che presentiamo Annalisa Di Nuzzo che ringrazio per altri di essere qui con noi
E ieri anche tutti quelli che lo hanno pensato creando
Costruito l'iniziativa in modo particolare ovviamente i due
Altri relatori che sono Marco bravi ero Presidente ed organizzazioni Pisu queste International network e
Il senatore Luigi ma alcune che e docente anche universitario presidente della commissione straordinaria per la tutela promozione di diritti umani del Senato
Al allora ovviamente un ringraziamento particolare per le parole anche i figli ci diranno stasera e per come arricchiranno una nostra riflessione un ringraziamento quali anche però a se mi permettete a chi non parla ma che come al solito è dietro le quinte lavora in modo particolare ovviamente
A
Tutti quelli che collaborano al Comitato per le pari opportunità di cui io sono Presidente quindi grazie a Barbiero Daniela D'Ottavio mie collaboratrici ma soprattutto i servizi della della Camera quindi
Il cerimoniale tutti gli altri servizi che hanno contribuito all'organizzazione della presentazione di questa presentazione io non la voglio fare lunga perché peraltro ovviamente questa presentazione cade in una giornata particolarmente impegnativa verrà
La Camera dei deputati discussione sulla legge elettorale stiamo votando giù
Quindi io diciamo poco anche purtroppo dei tempi abbastanza contingentati ma sono qui veramente con grande piacere
E e poi anche la presentazione di un altro di una bella iniziativa della Presidente la Commissione antimafia Rosi Bindi giù al gruppo insomma etno aggiornata ma questo è bello perché e la ricchezza anche le nostre riflessioni soltanto qualcosa sul
Sul sul libro qualche mia riflessione poi lascerò la chi ovviamente più e meglio di me potrà dire ed è il libro in modo particolare l'autrice ma anche gli altri due relatori sulle riflessioni che dietro questo libro dietro diciamo quest'occasione ci possono essere
Dico perché sono contenta di presentare questo libro qui alla Camera dei deputati io
Non l'ho detto ha avuto modo di in una chiacchierata telefonica con Annalisa di direttivo che l'autrice del libro
Credo che intanto il fatto che
Persone si dedichino scrivere cose di questo tipo bando veramente ringraziate perché per noi in modo particolare per noi
Impegnati in politica nei livelli istituzionali sono uno stimolo affette da interrogarci sulla funzione sul ruolo che hanno
Le istituzioni il libro come qualcuno probabilmente voi saprete si chiama fuori da casa e
Il sottotitolo migrazioni i minori non accompagnati Parma posso dire non
è una ricerca quindi presenta questo fenomeno delle migrazioni nessuno accompagnate con un po'anche di numeri è una ricerca di valore scientifico quindi racconta e descrive però lo fa una maniera assolutamente originale che arriva al cuore anche dell'impegno appunto delle istituzioni interroga le istituzioni la politica in modo particolare su come che cosa il pubblico diciamo in qualche modo può fare per i interagito con questo fenomeno e rendere questo fenomeno come prova di scrivere a fare l'autrice un fenomeno che da un fenomeno tutto sommato comuni tratti diciamo attraversato a tratti di grande dolore drammaticità
A un fenomeno di grande opportunità
Per questo motivo è stato varato di farlo con il Presidente del Comitato Pari opportunità perché per le pari opportunità su un concetto molto anche me siamo abituati e credo anche per questo che abbiamo una maggiore duttilità come donne riverificarsi pari opportunità tra donne e uomini ma il concetto un concetto estendibile dell'estendibile proprio nella misura in cui
Le pari opportunità tra soggetti portatori di una differenza
Di un modo di vivere la vita e di guardare la vita il mondo con occhi diciamo diversi ecco quando questa differenza diventa un elemento non di paura o di distanza
Non elemento di confronto diventa un elemento di arricchimento reciproco quindi ricchezza dell'uno e dell'altro e questa cosa questa ricchezza c'era posto o restituire soltanto una relazione costruito maniera giusta
Per costruire le relazioni per in maniera giusta cioè c'è bisogno di tanti fattori che contribuiscono a costruire queste relazioni in maniera giusta
Quindi è una questione sicuramente culturale in questo tanto fanno ovviamente queste ricerche queste liti queste riflessioni ma anche una questione di infrastrutturazione sociale nella quale tutto questo accade infrastrutturazione sociale e data e costruita
Da dall'impegno anche
Delle istituzioni e della politica che deve essere in grado all'altezza siamo in giorni anche complicati no penso a un'Europa che insomma
Dove il conflitto è sempre dietro l'angolo dove fare nulla e mai scontato ed è un conflitto che appunto nasce sempre dalla distanza dall'incapacità no in queste ore gli appelli al dialogo
Al dialogo a capirsi Enzo mano a mediare la mediazione come una cosa ecco io vorrei
C'è tutto questo quest'tutto questo le citazioni né le ha consegnate la lettura veloce purtroppo di questo atto dovuto degli ultimi due giorni ho detto ad Annalisa perché ho fatto altre dieci mila cosa come spesso accade però
Mi o faccio ottenuto allievo a leggerla leggerlo tutte leggerlo con attenzione ENEA non attraversato queste riflessioni previamente riflessioni intrecciano sempre vissuto di quella fase quando uno legge un teste come no bene
Ed è bello anche per questa dargliela nella lettura di un libro sempre
E lo dico perché
In questa diciamo dramma di questi ragazzi questi giovani che vengono e che non accompagnati che quindi attraverso una grande
Un grande grande dolore di distacco di disorientamento di spaesamento di
Però poi c'è la ricerca sulla testa sulla ricerca e qualche volta ecco questa ricerca e questa attività può trovare ecco anche una una strada positiva virtuosa
Che fa bene e che quindi risponde alle aspettative di questa diciamo scelta coraggiosa di vita
Di cui procederà sicuramente per il penalista ma quello che mi preme sottolineare che questa cosa se questo diciamo scelta così coraggiosa così anche drammatica piena di dolore di sofferenza di rischi gli altissimi rischi
E tutto quello che ne sappiamo che ovviamente di rischi che possono incontrare
Ragazzi soprattutto minori soprattutto minori non accompagnati quindi privi anche di punti riferimento di protezione di tutele eccetera
E possono però trovare una seconda del contesto anche che trovano e della Rete che incontrano in modo particolare l'autrice sì sostenne questo per me è un ulteriore diventa motivo di gioia trasparente
Nella realtà della Campania cioè parlo ovviamente un po'di individui dell'Italia ma in modo particolare in alcune realtà
Piccole
Piccolissime e grammi diciamo la città di Napoli ma anche piccole realtà quindi enti locali diciamo comuni piccolini
E
La possibilità certo ovviamente molto operatori sociali quindi operatori del volontariato del terzo settore ma quanto poi
Insieme a quest'opera virtuosa che è fatta di professionalità quindici Annalisa ma anche e soprattutto di grande umanità ed è questo che tante volte fa la differenza
Insieme a questo anche diciamo alle spalle di questo una rete istituzionale nonché nel caso del dottore che pienamente la firmare avrebbe dovuto mettere dopo racconterà meglio
Ecco tanti passaggi burocratici e quindi in una legge leggi lo Stato uno Stato che qualche volta in incarnato da persone in carne ed ossa che si rendono conto di fronte alcuni dramma che possono dare una mano
Cercano anche in qualche modo o di forzare di troppe quindi un equilibrio più giusto più sano
Tra una legge e
Il riconoscimento di
Una
Realtà di una dimensione quindi anche forzare perché
Leggere la realtà significa anche trovare di interagire con quella realtà il farlo nella maniera migliore possibile questo accade in modo particolare in un territorio secondo me come la Campania che proprio perché ma terra già complicato attraversata tanti drammi
Mantiene però questo grande livello di umanità forse perché li ha vissuti innanzitutto sulla propria pelle forse Risari conoscere di più forse perché proprio non a terra fatta così
Per storia per tradizione quel turno e siamo ovviamente poi un'antropologa ce lo possiamo anche il frutto di quello
No di quello che da dove veniamo ecco io dico tutto questo interroga soprattutto secondo me le istituzioni la politica perché dietro
Anche operatori sociali si mettono discussioni che costruiscono che mantengono anche un livello di umanità la politica le istituzioni possono fare molto
Possono supportare queste scelte il caso
Non so cosa ne pensa l'autrice un ho avuto modo di ma in questi giorni la Presidente della Camera ha incontrato
Alcuni parlamentari che hanno sostenuto la battaglia di Save the children che fa una proposta ecco anche una prova
Poi diventata una proposta di legge
Che quindi prova chiedere anche maggiori risorse perquisì per questi
Per questi centri per la gestione di queste
Di queste sì di queste di questa emergenza di questo più questa emergenza opportunità mettiamola così e quindi credo che noi possiamo e dobbiamo interrogarci di più credo che iniziative come questa servano essenzialmente per me almeno metà versano così e mi interrogano soprattutto su questo livello quindi è un'occasione per riflettere bella e importante
Insomma io la vorrei essenzialmente utilizzare oggi così
Chiedo quindi ai relatori anche di aiutarci di accompagnarci in questa riflessione spingendo molto su questo terreno io non voglio dire molto altro passo quindi la parola innanzitutto a Luigi Manconi
Che viaggia vi ho presentato e poi dopo cedere a Marco Brennero ed infine all'autrice quindi completare soprattutto arricchire questa riflessione e di accompagnarci appunto in questo
Esenzione sentenze
Buonasera grazie di questo invito di questa occasione che oltre a essere per me un'opportunità di discutere di un libro importante su un tema estremamente significativo
Al quale mi capita da anni di prestare notevole attenzione anche un mio doveroso doverosi ISSI mo'omaggio
Alla fondazione Alex Langer oltre alle altre istituzioni che hanno contribuito in questo incontro ma permettete
Fa un antico sodale
Viale Langer diritti
Volerlo ricordare anche in questa circostanza
Io sono stato sollecitato dal libro dal
Ragionamento che immesso ho trovato
A riflettere su una categoria che
Molti anni fa quasi un quarto di secolo fa si capitolo di elaborare
Analizzando all'epoca le prime forme di intolleranza etnica come si manifestavano nel nostro Paese
All'epoca appunto elaborammo una categoria che chiamammo di intolleranza addizionale
In due parole
Nei sistemi democratici
Occidentali si è
Il tempo e
A seguito di grandi lotte di massa
Movimenti di emancipazione collettiva
Grazie al lavoro di partiti di
Intelligenze
Diffusa
Un'idea di tolleranza
Che e categoria certamente equivoca persino ambigua per molti versi ma
Garantisce
Una convivenza tra opzioni stili di vita fedi religiose opzioni politiche diverse
Nei regimi democratici della tolleranza orienta o almeno l'impalpabile questi finti cinque anni le cose sono andate peggiorando non migliorando il senso comune
E tuttavia dentro una mentalità che acquisiva la tolleranza come valore
Si aprivano delle contraddizioni
E il suo opposto la negazione della tolleranza ovvero l'intolleranza sembrava richiedere per potersi come dire compiutamente esprimere
Il fatto che
L'oggetto della ostilità presentasse e non semplicemente un tratto di differenza di diversità di peculiarità mapping tratti
Cioè
Hill oggetto di una possibile manifestazione di ostilità
Era rappresentato da chi aveva nella propria identità più elementi di diversità
Mi è venuto in mente questo perché noi stiamo discutendo
Di un soggetto i minori stranieri non accompagnati che incarnano esattamente tre motivi di distinzione tre forme di
Differenza trait tratti peculiari che tutte e tre
Sono in determinate circostanze
In situazioni particolari dentro contesti diversi fonte di discriminazione
Pensate dice minori Apple stranieri e poi non accompagnati
Questa
Elemento e tanto più importante perché eccome se
Noi venissimo qua non so se qualcuno l'ha già detto ma
Mentre ci pensavo pensava libero non mi è venuto in mente e quindi
La spaccio come considerazioni mia
Diciamo così Tronto essere smentito Katie tra le altre
Cose il Novecento è stato anche il secolo dell'infanzia è stato cioè il secolo in cui l'età minore
A trovato la sua più forte tutela
Perché noi abbiamo la memoria corta però dobbiamo tener presente che nei secoli precedenti la condizione del minore la condizione del bambino
Fino all'adolescenza era del vero una condizione terrificante
L'idea che il bambino fosse al centro dell'interesse e del mondo affettivo
Familiare è un'idea sostanzialmente al recente
Ed è appunto il Novecento che afferma questa
L'identità del bambino e lo pone al centro appunto di un sistema di tutele
Nella parte finale di quello stesso secolo quindi sto parlando a questo punto degli ultimi decenni
Il bambino non solo conserva saldo il suo ruolo di centralità nella civiltà occidentale ma acquisisce ancora un ruolo maggiore
Sotto aspetti che in passato c'erano sconosciuti per esempio il bambino come consumatore
Il bambino come consumatore diventa un
Soggetto forte
Dell'economia di mercato diventa cioè protagonista attorno a cui vive la famiglia vive la rete parentale
Essi affermano sotto sistemi economici si sviluppano segmenti di mercato
Dunque sembra che il Novecento sia davvero
Il secolo dell'infanzia e delle anni immediatamente successivi che poi ovviamente siccome questi processi sono processi che
Giovano o non si giocano delle grandi trasformazioni istituzionali e sociali siamo l'epoca della scolarizzazione di massa dell'allungamento quindi dell'età scolare
è dunque di un ruolo del
L'infanzia fino
Alla giovinezza che gode di tutto un sistema di protezione
Mentre
Pensavo queste quindi considerato tutto ciò
Ecco che
è come se in sorgesse la contraddizione
E
Questa contraddizione si ripresenta a me proprio nell'arco di poche ore
Non di poche settimane o mesi o anni
Si presenta a me come
Una sorta di
Lacerazione
Certo lo sfondo e comunque uno sfondo che già conosce una regressione importante
Perché se solo pensiamo
Che
Quelle che erano considerate emergenze umanitarie da terzo quarto quinto mondo sono penetrante fin nelle nostre metropoli penso al lavoro minorile o al lavoro infantile
Una volta appannaggio del Pakistan di Paesi dell'Asia dell'ASI OC presenti in Italia
Attenzione non solo nel nostro meridione ma anche nel nostro Settentrione e dunque la crisi economica e processi di globalizzazione
Le dinamiche di impoverimento complessivo fanno sì
Che a quel trionfo dell'infanzia
Immediatamente di sì contrappongono processi di accolta lacerante contraddizione
Che riguardano non minoranze ma ampi settori
Di popolazione
Costituita da minori
Penso
Quanto appena alcuni settimane fa o ha preso i dati dell'abbandono scolastico in Toscana
Sto parlando di una della Regione come tutti sanno più voi capaci di tulle pelare
Diciamo gruppi sociali generazionali più deboli allora in presenza di una crescita del lavoro minorile e aggiungo infantile di una crescita dell'abbandono scolastico che raggiungibile ormai
Picchi elevatissimi dentro una situazione di crisi e di
Impoverimento complessivo voi noi andiamo
Fenomeni
Che qualificano le minoranze
Quindi qualifica all'interno della fascia complessiva delle classi generazionali più ampie alcuni gruppi particolarmente vulnerabili
Vi faccio tre esempi anch'essi appunto
Sintetizzo cessione per come li ho appresi nel ultime ore
Oggi proprio oggi
Una delegazione di
Operatori e gli abitanti di un campo rom Giuliano
Situato all'interno ma proprio all'interno e vuol dire proprio dentro
Nell'avvallamento di una discarica
Dove vivono ormai
Da alcuni anni duecentocinquanta bambini
Altro dato in questo momento mentre noi siamo qui riuniti
Una
Trascurabile in termini statistici quasi infinitesimale
Sono quei dati che non vengono calcolati perché ci sono sotto lo zero virgola zero zero zero
Di minori dai zero ai tre anni e detenuto
Cioè si trova all'interno di un carcere italiano unitamente alla propria madre
Sono ripeto una
Trascurabile minoranza RAI quaranta e cinquanta media mentre nel corso di una
Eppure lì sono
Infine i minori stranieri non accompagnati
Dove appunto qua dentro discriminazione che definivo addizionale e che somma tre condizioni tutte e tre suscettibili di produrre discriminazione porta
Alcune migliaia di minori
A vivere una condizione di assoluto
Precarietà
Dentro questa condizione di assoluta precarietà
La nostra amica possa bene vi accenna anche in una parte del libro si verificano dei fenomeni
Che forse sono
Sconosciuti a tanti
All'inizio dell'estate scorsa parlo quindi quante otto mesi fa
Da un centro di accoglienza
Calabrese viene denunciata la scomparsa scomparsa in senso proprio
Di
Decine i minori stranieri non accompagna
Di quel
Decidi Mignoli stranieri non accompagnati non si è avuta più notizia
Dove sta la peculiarità
Non è il fatto della scomparsa perché appunto questo scomparsa e quasi
Un fenomeno frequente
Ma nel fatto che quella sparizione si è potuta localizzare quindi in qualche misura circoscrivere quindi meglio individuare
Come fenomeno definito perché questi minori stranieri non accompagnati erano stati identificati all'arrivo in quel centro di accoglienza
Allora ecco e concludo
è il problema
Che noi abbiamo di fronte
Rappresentato dal fatto che noi
Stiamo già vivendo la fase di crisi del sistema di cittadinanza
Il sistema
Di cittadinanza estratta una grandiosa invenzione del Novecento
Ed è stata tale perché ha operato in un senso potentemente inclusivo siamo già
Nella fase
In cui quel sistema inclusivo
Tende a rovesciarsi nel suo contrario
E invece dove a escludere
E la cittadinanza europea paradossalmente porta alle estreme conseguenze questo processo perché a partire
Dal Trattato di Schengen in poi
Ha definito nuove forme di integrazione tanto più efficaci quante erano capaci
Di
Attuare nuove forme
Di
Esclusione
O si rovescia questo paradigma
Ma lo si rovescia totalmente oppure davvero noi
Vedremo
E siamo solo all'inizio di questo incubo come persino
Quella figura che
Se posso dire rubando il mestiere
L'antropologia nazionale aveva edificato come
Il Cona del sentimentalismo nazionale cioè il bambino
Diventa
Semplicemente
Un fattore
Scusate il termine che mi fa orrore di visivo cioè esistono bambini i bambini
Esistono i bambini del campo rom di Giugliano nel numero di duecentocinquanta che
Hanno un'aspettativa di vita prevedibilmente prevedibilmente sia chiaro perché in quel campo rom nessuna indagine epidemiologica è stata condotta degli ultimi tre anni
Prevedibilmente un'aspettativa di vita per costituite differente dall'aspettativa di vita dei nostri figli
Grazie
Grazie detiene ancora
La parola Marco bene
Grazie
Grazie a tutti di essere qui grazie alla Presidente Valenti della Commissione
Della Camera e al Presidente Manconi precedente missione dei diritti umani del Senato
Di avere
Così
Accolto
Però
Presentazione di questo libro di Anna Di Nuzzo che per me
Un'amica prima ancora di essere
Da studioso antropologa abbiamo condiviso alcuni progetti insieme
Molti anni fa riguardavano appunto la dispersione scolastica
Nel casertano come esperienza direi davvero bello e interessante arricchente
In mi sono portato poi dietro
Negli anni anche quando lavoratori in Afghanistan la ricostruzione del sistema educativo e in altre parti d'Italia sempre rispetto i processi di inclusione di successivi il successo formativo
Rispetto appunto per quanto riguarda l'Italia alla al problema della dispersione scolastica del troppa oltre i cui numeri
Molto spesso vengono un po'e dunque Razzini nel senso che
Italia viene accreditata con un ventuno venti ventuno per cento ma infetti i numeri andando a fare un'analisi sono molto più alti
Siamo sul venticinque ventisei per cento perché perché in quei numeri ad esempio non vengono inclusi i ragazzi che sono formalmente iscritti ma che di fatto a scuola non vanno più
Noi consideriamo dispersi solo quelli che non sono più a scuola l'Europa non ci dice questo
L'Unione europea dice il concetto di dispersione è la scarsa frequenza addirittura quando ragazzi incomincia a fare sette giorni di assenza su dieci per l'Unione europea è un disperso sulle pensiamo e non situazioni
Non solo nel sud ma come diceva prima giustamente il senatore Manconi nord-est è una piaga diffusissima con percentuali molto alte ma li voglio dire che ad esempio una provincia sembrerebbe luglio lavorato alcuni
Nesi alcuni anni scusatemi la Provincia di Imperia che sembrerebbe una provincia ricca la Provincia tutto sommato sì di recente processo migratorio ma
Non così importante ebbene la Provincia di Imperia
A la stessa percentuale dispersione scolastica e la provincia di Caserta
Venti ca
Quindi
Non è assolutamente dato quel di quel dato che le diciamo il nord rispetto a sud oppure la nostra discussione sta
Scendendo e rispetto anche
ATP diceva del del del del Novecento
Sulle pensiamo che sono i cinquantanove è stata la prima dichiarazione dei diritti che poi si è trasformato una dichiarazione di New York dell'ottantanove quindi tutto sommato novecento ha fatto una un processo per la dichiarazione di treni infanzia
E se pensiamo ancora che i nostri studenti studenti italiani o studenti stranieri che comunque stanno
Voi italiani avuto diritto di cittadinanza solo dal mille novecentonovantasei con lo Statuto le studentesse degli studenti perché prima non c'era nulla lo studente italiano non era un cittadino
Poi questa cosa è passata come tante cose nella scuola italiana così come un purtroppo
Ma anche questa sintomatica
Nella mia attuale esperienza come ricercatore insegnante infilando e l'Università di vasche da oltre che come Presidente Anziano relativa stiamo lavorando in questo momento proprio sulla con l'approccio dialogico sull'integrazione dei servizi in particolare dei minori
Sia a confronto di Italia e Finlandia quanto i Paesi le per questo che
Quando Annalisa mi ha mandato la bozza del libro io immediatamente
Ne ho percepito
La forza ed è l'importanza oltre che la delicatezza del momento
Mi ha fatto piacere prima la citazione ieri di Alexander
E la trovo specifica su questo libero
Perché questi minori non accompagnati potrebbero essere dei potenti mediatori culturali che come diceva l'ex anche a sono saltatori di muri
Sono
Costruttore di ponti esploratori di frontiere chi più di questi ragazzi attraversato confini
E qualche volta i nostri servizi mettono a dei confini ma noi sappiamo che più confini tracciamo più confini dobbiamo traversale
Quindi rispetto anche quello che diceva la presidente Valente prima una ripensamento dei servizi sull'integrazione di servizi che non si parla non si parla molto poco sono spesso silos del tipo il che non unica il Tribunale dei minori non comunica con la scuola che non comunica a sua volta con l'ASL che non comunica a sua volta con la psichiatria la neuropsichiatria infantile che non comunica
E questa non comunicare alla fine però a un soggetto che lo stesso minore
Che non sa poi dove rivolgersi
E il fatto che poi ci siano queste fughe che diventano fisiologiche nei centri da una parte perché i tempi dei centri sono davvero non solo non parliamo della
Di come sono fatti i centri
Ma
Sono troppo lunghi non si può pensare voi pensate
Non solo i nostri figli o i nostri
A noi stessi forse diventa pratico a voi sareste mesi Nesi e misi in attesa di non si sa che cosa in niente e senza far niente perché in questi mesi questi ragazzi non studiano
Non possono lavorare
Non vengono non gli viene fatto alcunché non abbiamo neanche un bilancio delle competenze di questi ragazzi che sarebbe una cosa tutto sommato non così difficile da fare
Perché questi ragazzi come si dice nella cerca Annalisa vengono con competenze proprie soprattutto nella fascia d'età del quattordici quindici diciassette anni
Competenze linguistiche competenze di vita se non altro ma molto spesso anche competenze invece molto pratiche
E i fatti poteri
Fatemi passare il termine un po'brutale tra virgolette utilizzare come mediatori culturali d'eccellenza noi abbiamo questo materiale incredibile
E al considerazione che mia fornitori intervento del senatore Manconi
Una risposta dell'Europa non può essere una risposta del singolo Paese non può essere così perché perdente
Abbiamo dei paesi di Porto che ci sono le porte dell'immigrazione che sono Paesi del Mediterraneo la Grecia d'Italia la Francia la Spagna
Che potrebbero fare una proposta concreta
Dire non ci possiamo occupare di questo primo momento che può durare
Diamo un tempo io sei mesi penso che c'è un tempo ragionevole per fare tutte le identificazioni ma per permettere anche a queste persone di potersi raccontare
Di poter
Sedimentare questo trauma che il trauma della separazione il trauma di identità multiple
Assunte e lasciate
Questo
Questo che che ha individuato analisi e la sua ricerca ci sono i paradossi diversi paradossi che accompagnano questo tipo di immigrazione di minori non accompagnati il paradosso e che siamo passati dall'immigrazione dei padri ha ringraziato i figli
Che vengono mandati per fare a loro volta i pali delle famiglie perché mandano i soldi poi a casa con l'intenzione di fare di di poter far lavorare i loro fratellini Sorelli a casa e addirittura le loro famiglie ma anche l'altro paradosso dello spazio tempo
In un in un momento in cui la globalizzazione ci dice che stasera possiamo essere qua a Roma ma domani mattina facciamo colazione a New York piuttosto che a Tokyo con grande tranquillità questi ragazzini stanno Nesi e mesi per fare un viaggio a volte e quei mesi mesi e mesi di attesa di
Quindi
Uno spazio tempo dell'attesa che non coincide con lo spazio tempo della processi di globalizzazione in atto un altro paradosso interessante e quello che riguarda
I processi di nomadismo che una volta
Ci accompagnavano ma con una lentezza che era
Corrispondente appunto alla lentezza del processo di vita
A questo punto noi abbiamo invece
Un nomadismo spinto convulso che non
Che non apro riscontro poi con
Con qualità la così avrà vita il dubbio che questi ragazzi vanno a a incontrare che può essere il nostro Paese piuttosto che
Un altro
Due altri paradossi mi interessano e mi hanno interessato
Uno perché stiamo lavorando che quello delle città metropolitane rispetto i piccoli centri allora
Ricerche fatte consolidato negli ultimi dieci anni ci dicono che la governance
Sopra o di questi processi
Non può essere efficace
Su una popolazione che è superiore a duecento mila abitanti
Non si riescono più a tenere le fila dei servizi
Allora è possibile che noi possiamo pensare di realizzare
Tra l'accento mi sembra proprio brutta ma diciamo dei luoghi degli spazi non dei non luoghi come direbbe Marco vicenda dei luoghi dentisti cattivo
Per questi ragazzi che possono incominciano processo di integrazione e l'inclusione con gli altri ragazzi di quello stesso del paese dove vanno quindi questo caso gli italiani piuttosto che
Cittadini non italiani ma che da tempo vivono qui
In questi in luoghi che possono essere identificati
E che abbiano la possibilità
Di essere in centri più
A misura
L'uomo perché se ne voglia passare dal controllo anche per evitare
Le fughe le dispersioni d'accordo il poter paradigma del del del controllo della paura
Piuttosto che parte dal passato a controllare dal da questo paradigma paradigma dell'impegno della responsabilità
Dobbiamo mettere in condizione gli operatori di poter lavorare
Perché se io devo come operatore
Risalire a chi deve mettere quella firma e per risalire a chi mettere quella firma il processo è troppo lungo ci sono troppi ostacoli ma non per la
Ma non per l'ammanco agita o per incapacità ma perché il nostro sistema molto farraginoso che non si parla e chiaramente quando arriva davanti a quella firma
Quella persona può essere anche molto solerte metterà ma nel frattempo sono passati tre passato troppo tempo e forse per ragazzi è già andato via
E questa una una la questione poi l'altro l'altro l'altra
Paradosso del paradosso la vulnerabilità
Sia
Come come ci ricorda Martha Nussbaum o
Umberto a Turano la la vulnerabilità
A noi ci evoca qualche cosa di
Di Frati decido fa qualche cosa di
Per essere semplice un po'di negativo uno non ci mostriamo vulnerabili perché se siamo vulnerabili possano essere e invece Marta l'urbano o Umberto maturava e altri ci dicono che la vulnerabilità
Ci permette
Di
Andare incontro all'altro il aprire la porta all'altro quindi questi ragazzi sono estremamente vulnerabili dobbiamo accogliere loro vulnerabilità e rispetto a quel passaggio che c'è tra l'
La tolleranza
Di cui parlava prima
Il senatore Manconi all'accoglienza essere accolti
Sono parole che sembrano distanti da noi questo momento
Ma sono
Le parole su cui ne possiamo lavorare ma possiamo lavorare se
Vediamo questo fenomeno nella sua complessità ma localizziamo poi
Imposti molto ben identificati
Quello che
Che Annalisa affatto è stata poi cogliere come dei fra tali
Mustafa la storia di Mustafa è un fra tale dentro questa storia ci sono tante storie c'è come un servizio si può interfacciare
E noi abbiamo visto che questi servizi sono legati alla buona volontà alla
Capacità di relazione di empatia ma poco poco alla competenza
Questo è un persone di buona volontà
Che si sono molto spesso sole
A far fronte a una serie di questioni che non dovrebbero essere di loro pertinenza perché gli operatori del terzo settore intanto dovrà essere formati per poter affrontare un tipo di emergenza di questo genere
Stiamo parlando di minori che hanno storie che molto spesso non
Molto spesso non parlano ovviamente la nostra lingua ma non parlo neanche una lingua di mediazione magari non parlo neanche una lingua contrasta l'inglese parlano lingue di cui noi abbiamo difficoltà
è un operatore che leve lavorare in empatia con il linguaggio del corpo nei primi momenti andandosi a cercare un mediatore culturale che possa essere magari ce l'avrebbe in casa se potessimo fare quel lavoro detto prima ma non li usiamo
Molto banalmente non riusciamo a valorizzarli perché non andiamo a fare quei bilanci di competenze abbiamo le spinte
Queste storie che sono fra tali
Ci potrebbero dire
Dare delle piste da seguire perché ci sono delle cose che sono riuscite bene delle storie che sono nate a buon fine
E non sono così poche
Ma è quasi più per caso che per sistema noi lo facciamo
Purtroppo il nostro Paese
Anche in altre cose non non è così bravo a fare sistema ma in questo tutto sommato avremo le competenze per poter far sistema
E dovremo avere l'accortezza questo punto di farci supportare anche con una richiesta molto forte dall'Europa insieme agli altri Paesi che sono fronte fronte a questo a questo problema
Due cose per chiudere una
Questo neologismo che hanno
Così identificato i ragazzi il PAO ricchissimo
Questa cosa che Annalisa
Ha raccolto dalle interviste ragazzi il Paolini Simone che cos'è il populismo e avere paura di tutto avere paura di essere scoperto avere paura di poter fare un passo avere paura di aspettare avere paura di
Di uscire
Ora
Voi capite che questo rispetta la cosa che ho detto prima del paradigma il controllo della paura
Ma l'impegno la responsabilità prima di poterlo chiedere a loro che sono in
Più condizioni di vulnerabilità dovremmo chiederlo a noi
Se questi si sentono controllati
E lavorano sul paradigma della paura prima o poi cercano di scappare perché quello che faremo anche noi
Se uno se lo chiede dice ma ci sono chiusi in un posto dove devo rispondere solamente un controllo e ho paura di quel controllo perché quel controllo mi
Mi mi vuol fare delle cose non mi vuol far fare delle cose
Io da quel controllo cerco di allontanarmi
Non ho prospettive questa è un'altra questione non c'è il pensiero del futuro in questi ragazzi in molti di questi ragazzi non riescono
Ad avere una pensiero del futuro non si vedono nel futuro vivono negli immanenza
E neanche il qui e ora proprio nel presente nel momento ora
E e questo li crea
Quindi
L'impossibilità
Di vedersi
In un'altra situazione anche questa cosa mi ha fatto pensare
Alle utopie perché è una delle
Un'altra delle cose del secolo fine secolo da ottocento novecento lo Stato le utopie sembra che non gli otto pile abbiamo perse noi abbiamo dimenticato
Ma
Chiedendomi cos'è un'utopia utopia come l'orizzonte mission che prima passano in contratti
Se io cammino per due passi quest'utopia si questo Rizzo che se non tanto e passi si cammina dieci passi questo orizzonte si allontana per dieci passi
E allora a cosa serve l'utopia tutto via Serra fammi camminare perché ho camminato quindici passi
Ora
Per poter offrire
Una visione di futuro a questi ragazzi bisogna che anche noi crediamo nell'utopia che in questo momento ci sembra così distante di potrà essere tornare a essere accoglienti include enti
Perché se è vero che questo processo di degenerazione è in atto è anche vero che abbiamo la possibilità di invertire questa cosa
Perché sono tanti che stanno là tante persone e le istituzioni gli operatori che stanno lavorando in questo senso bisogna
Però qua pensarlo come un investimento e non un costo questi sono investimenti perché vuol dire avere meno costi giustizia minorile meno costi di sanità meno costi sociali la se ragioniamo come investimento
Che è esattamente quello che si dovrebbe fare con la cultura con l'istruzione se questi sono nella crono dei costi purtroppo non andranno lontani sono contro con l'investimento questi non di costi chiaramente investimento dovrà essere poi monitorato seguito e anche
Con delle linee guida nazionali meglio ancora proprie che ci consentano di lavorare in un in un
In un non cenare io più
Più armonico
L'ultima riflessione
Girando non solo in Italia ma appunto in Europa oppure per la mia ricerche in altri da altri posti ho visto come
Minori non accompagnati
Che si sono uniti in comunità che si sono trovati hanno trasformato posti
Io posso parlare
Di alcuni Pirelli per farò riferimento alcuni Borghini abbandonati
Prima di cui lei se ne sono molti enti
State completamente trasformati nessun attivi
Lavorano gli ha ridato vita e non solo dita demografica ma proprio vita
Questi queste persone
Lavorano con allegria o studiano con allegria
Che è un po'quello che ci mancano e che ci siamo un po'ripiegati e
E tutta questa
Passione
Mi ha fatto venire in mente che c'è
C'è un futuro
Però non può tornare immaginarlo per permettere anche a loro di immaginare questo futuro e questo alcune cose che ha fatto viene in mente i ricordi
Grazie al professor Bragaglio la parola l'autrice analista di lusso
Allora
Buonasera a tutti i ovviamente come prima
Si sente si sente
E ovviamente
Prima di ogni altra cosa dei i ringraziamenti che ovviamente non sono nel forno non sono assolutamente formali ma molto molto sentiti
Molto sentiti perché per me questa è un'occasione davvero davvero unica
Ed è un momento molto importante anche per chi
Consentitemelo questo piccola riflessione personale e per chi fa
Circa di fare ricerca a dispetto di tutto
E non è un un modo di dire almeno una un modo di dice qualcosa di circostanza ma è proprio così a dispetto di tutto con mille difficoltà con tutto quello che il mondo
Che
Ruota intorno all'università e quant'altro quindi per me è veramente un momento di grande soddisfazione personale poter confrontarmi
Con personalità come quelle che sono questa sera con amici convenuti qui
Quindi per me il momento l'abbiam portante quindi ringrazio tutti i Presidenti
La Presidente Valente il presidente senatore Manconi e Marco io non
Lo chiamo Marco
Semplicemente
Vorrei quindi aggiungere qualche riflessione rispetto a quello che è stato il mio
Rapporto con la ricerca e
L'aver voluto imparare in alcune categorie
Nella mia disciplina regionale dell'antropologia culturale e in particolare appunto delle migrazioni o delle transiti reazioni come Armani
Siamo più o meno abituati a definirle e alcuni a è un approccio che ho cercato di portare avanti in questa ricerca che è durata
Diversi anni
E che si è poi incrociata con queste emergenze che sono accadute negli ultimissimi anni a proposito dei minori dove i numeri sono cresciuti improvvisamente a dismisura
E dove questi minori di Miguel migranti sono improvvisamente diventati visibili
Da quello che era l'invisibilità la cui io sono partita di questi
Ragazzi
Possono poi improvvisamente diventati visibili sono diventati quindi
Una
Una categoria per certi versi
Nelle
Nelle statistiche ma che non avevano in qualche modo uno degli operatori che ho intervistato parla di fantasmi sono comunque dei fantasmi
Perché sono accettati come fantasmi sino al diciottesimo anno c'è questo spartiacque terribile del diciottesimo anno
Che la fortezza Europa
In qualche modo sancisce
Non siamo e qui mi riferisco a tutto
Degli sul discorso del senatore
Sull'infanzia qualcosa che io ho accennato nel libro appunto
Questa attenzione per l'infanzia dell'Europa occidentale con il tema dalla buona coscienza dove il concetto di persona diventa
Tollerabile fino a che e quindi può essere inclusivo fino che abbiamo arriviamo alla soglia dei diciotto anni
Al diciottesimo anno diventa uno straniero che deve essere rimandato in patria
E quindi la buona coscienza europea si in qualche modo riflette su se stessa e accetta fino a che è possibile al diciottesimo anno li mette in attesa
All'in alcuni casi volutamente inattesa qui Marco parlava del tempo e dei tempi lunghi per poi tentare di ricacciare Livia
Ho tentato quindi di capire se ci fossero nuovi modelli se è possibile parlare oggi di modelli migratori
Con nuove categorie Marco accennava a questo fenomeno e anche viene definito di adultizzazione
Dell'infanzia di di vecchi percorsi migratori il maschio forte della famiglia
Su si investiva sul maschio forte la famiglia e quello diventava il come dire la punta di un processo di migrazione poi tirarla via tutta la famiglia
Qui
è investito e
A quello che sono le resistenze diceva senatore
Manconi là non più inclusività del concetto di cittadinanza appunto alle resistenze europee si risponde con un sistema che sembra portare
Sempre più a essere sempre più
Come vi ho portato avanti che è quello appunto della
Dei vulnerabili che vengono mandati avanti perché i vulnerabili sono quelli di cui e qui
Più da un punto di vista antropologico sono di quelli sono sono lo straniero l'estraneo che non fa paura
Perché vulnerabile quindi l'Europa lo accetta in quanto vulnerabile cioè non da il senso dell'attacco
A un sistema occidentale pre diciamo avanzata eccetera quindi viene
Viene accettato questo ovviamente lo hanno capito le hanno lo hanno capito gli altri che poi
Ci guardano ed è questo un altro degli elementi che io ho cercato
Tra le maglie delle interviste di
Di di di fare emergere c'è questa specularità
Noi guardiamo noi lo e cerchiamo di capire loro con tutte le difficoltà di quello che si dice che si di cui si diceva ma
Loro ci guardano mi hanno restituito questi ragazzi un'immagine di dell'Italia
Di noi da un punto di vista più ripeto della cultura non potrà da un punto di vista antropologico dice ma noi abbiamo sognato l'Italia ha visto dalla televisione
Abbiamo segnato luci abbiamo visto cosa sfavillante ce la siamo arrivati qui
Ma voi state penso di mal di nomi insomma vale
Esagero via mentre un'iperbole ma
Comunque non è l'Italia che ne abbiamo segnato e qui c'è un'altra commistione tra categorie
Diciamo antropologica cioè selvaggio e avanzato civilizzato eh e tutto rimesso in gioco
Anche attraverso mezzi di comunicazione come il telefono il computer eccetera a momenti di presunto di quello che noi occidentali diciamo
Presunta arretratezza c'è poi una commistione tema mezzi che le visite a mezzo televisivo tra computer tra collegamento quindi avanzato diciamo e quello che è la loro realtà
E cioè l'attraversare per esempio il deserto il camminare mi ha colpito molto dei racconti di questi ragazzi
Continuamente leader noi camminavano camminavamo quindi anche
Ho cercato di di vedere anche le
Le categorie riguardo al corpo alla Resistenza
Al rapporto con il paesaggio con quello che poteva essere cosa di antico di a tali cose cioè gli spostamenti sono sempre avvenuti nella poche
Antichissime
La razza umana è stata sempre in qualche modo nomade e quindi il riproporre l'idea del camminare a piedi e la resistenza
Al deserto al viaggio attraverso il Maci attraverso gli elementi naturali come oggi si stanno lì per l'asma ambito anche queste categorie attraverso questi
Giovanni che si misurano con queste prove
E quindi
Il corpo che resiste
Alcuni ragazzi mi dicevano in maniera drammatica sono siamo partiti in venticinque siamo arrivati in quindici perché gli adulti in meno forti sono morti per strada
E mi dicevano ma alcuni di questi ragazzi mi hanno detto mi ci dicevano lasciate perdere andato avanti chi resiste
Quindi in un contatto nel momento di questa adultizzazione di cui parlavamo in cui i ragazzi vivono la morte vivono il rapporto con la natura Marino nel rapporto con il telefonino
Senza il telefonino loro non possono comunicare alle famiglie di essere arrivati
E di sdoganare le famiglie che in qualche modo sono vincolate da un patto no economico scellerato come volete da un patto per cui vengono liberate le famiglie se si arriva a destinazione
Quindi il carico di responsabilità di questi ragazzi su cui
Hanno europee il Po può può creare un certo disagio dice ma come le madri come le madri possono consentire
Che i ragazzi di dodici di tredici anni partono ma uno dei ragazzi che appunto il Mostafa diffusa a cui faceva riferimento Marco
Ne ha detto ma mamma mi ha detto vai perché solo così può continuare a vivere altrimenti muori qua
Lui non andava a scuola vanno a scuola a Kabul infatti c'è un altro paradosso lui non conosce l'afgano
Quindi la comunicazione con le famiglie perché è cresciuto senza scolarizzazione quindi non conosce la sua cultura di appartenenza
Ho ovvero la conosce soltanto nel momento in cui ha vissuto in famiglia ha vissuto il suo clan nella suo gruppo tribale
Ma non è stato poi scolarizzato quindi può avere collegamenti con la famiglia soltanto a trasmettere Foligno
Ho adesso attraverso l'inglese che in qualche modo lingua veicolata
Che consente di
Avere collegamenti con la famiglia allora dove sono le radici culturali dove l'appartenenza dovrà di nuovo il concetto di propria coltre appartenenze in queste dimensioni molti pre
Quello che vulnerabilità come diceva anche Marco attraverso
Diventa resilienza
Una capacità quindi di
Crescere sì ma è un luogo comune dice quello che non ti detti rende più forte scendessi in
Ma
Si costruisce quindi
Una nuova dimensione di multiculturalismo in cui almeno da quello che questi frammenti molto bene Marco parlava di frammenti perché gli antropologi sono molto affezionati alle storie di vita e
Al creare attraverso un rapporto listi con con un territorio con un momento
Quelli che sono definiti
Lo studio dei casi
Più che sicuramente le statistiche i grandi numeri eccetera perché attraverso quello noi riusciamo ad avere questo approccio che anche empatico di osservazione partecipante che ci consente di entrare in queste maglie
Di quello che è il vero o perlomeno quello che è il vissuto e quindi questi ragazzi creano di fatto a dispetto delle istituzioni in molti hanno giustamente parlato
Anche ma faceva riferimento a tutta la Rete
Che non funziona occhi se funzione per un quasi una magia
Che si crei un momento particolare in cui
La cosa va attraverso tutta una serie di connessioni più inventate che non
Creata
Però noi abbiamo
O queste voci che sono anche la possibilità di segnalare come io spesso ho cercato di dire nel libro questo cosmopolitismo vernacolare molti studiosi recentemente un po'al
Purtroppo ci ha lasciato ma uno dei teorici di queste nuove forme di cosmopolitismo appunto vernacolare quello che diceva anche Marco che attraverso diceva all'attraverso quelli che sono gli incontri di quartiere il porta a porta in cui una cultura scivola nell'altra
Senza che ne nasca non è un olocausto culturale non è una integrazione come dire
Critica di potere in cui una cultura a vincere sull'altra bene in questa storia di questi ragazzi in una città come Napoli lana
L'onorevole vanta parlava di una realtà complessa come quella napoletana andarle esigenze quotidiane
Però il mondo del terzo settore riuscito in una città come Napoli a creare momenti di accoglienza e allentarsi
Un lavoro fatto
Per strada e sulla strada a Piazza del Plebiscito a Piazza Garibaldi molti operatori mi hanno parlato di questa piazza per questo io
Faccio questi passaggi dal deserto alle piazze ormai i luoghi della città occidentali e diciamo
Bene in questo mondo una città che ha mille emergenze come Napoli riesce poi a creare un momento di
Vera
Come dire di vera
Integrazione e di un rapporto di di solidarietà che non è per niente
Di come dire formale o
Limitato all'emergenza del momento si sono create quindi sistemi anche nel
Marco faceva riferimento ai centri di accoglienza quand'è che funziona quando si crea una sorta di famiglie
Larga ANTA attraverso in parte le professionalità che vengono messe a disposizione e attraverso quelli empatia di cui anche
Rifkin parla per processi economici
Parola forse no oggi molto abusata per certi versi ma che consente di
Creare quelli cemento particolare quella possibilità di un'impalcatura di una nuova società multietnica che
Probabilmente l'Italia ma specialmente il sud visto che il mio sguardo partiva dalla Campania
Sembra volle creare anche attraverso
Strane forme di Risoluzione un'ultimissima riflessione propose la storia di vita
è data da un altro onde le storie che ho raccolto mi riferisco ai ville
E disse ma che
Un
Un un operatore che io ho incontrato questa cooperativa del da Luz a Napoli
Che mi ha raccontato poi come spesso accade quando si lavora fianco a fianco quando si comunica però ha cantato con la sua storia
Era uno di quei ragazzi fuggiti nei barconi durante il novantuno gli anni Novanta dall'Albania
Fuggito un po'per caso lei mi dice che non fugge per
Emergenza perché la famiglia aveva bisogno per una serie a Foggia come rischio
Come l'idea di un ragazzino che
Penso in un momento di grande confusione cadeva un regime in quel momento quindi come dire un po'in maniera quasi
Infantile rischia e si imbarca si imbarca
Arriva a Brindisi a Brindisi viene in qualche modo accolto non può più tornare indietro perché altrimenti sarebbe arrestato eccetera eccetera
Trova la sua strada in Italia adesso è cittadino italiano non si è laureato ha studiato e cioè le chat e lui mi ha rimandato
Un'idea dell'Italia della nuova società italiana e paradossalmente mi ha detto l'Albania adesso è un cittadino non paese in piena
In piena espansione
L'Italia un Paese che muore io dico ai ragazzi che vengono qui che fuggono di andar via dall'Italia proseguire in altre realtà perché addirittura non mi ha parlato della Costituzione italiana
Ne ha parlato di una cultura italiana vista attraverso
Lassù anche componente albanese io credo che siano queste
Le scommesse vinte in qualche modo seppure residuali ovviamente rispetto ai grandi problemi che ci possano dare delle indicazioni su quello che potrebbe essere il nostro futuro e di un'Italia multietnica mi fermo qui perché altrimenti parlo per ore
Io non so se c'è qualcuno che vuol dire qualcosa
Il momento sul futuro intervenire chiedere qualcosa forse non lo dice più che altro
Quindi
L'industria è una collega mentre occorre
La storia con l'odierno posso parlare così perché
A
Mi scusi io non sono molto adatto
Tutto ha messo questo evidenza poi soprattutto noi possiamo
Sì ma è soprattutto la cosa importante che questi minori non accompagnati degli sconosciuti avete detto no ma siamo pronti a rimettere in ballo il concetto di cittadinanza
Di reciprocità quali loro vogliono essere riconosciuti ma attraverso una cosa che l'antropologia dice da sempre l'umanesimo integrale De Martino lo dice
Quell'umanesimo integrale dove tutti hanno diritto di cittadinanza queste il grande problema la grande scommessa l'utopia
Ecco Cuesta non parlate di capitale umano di investimenti ma di riconoscimento nella reciprocità loro questo vogliono quindi io credo gran maggio Annalisa si potrà aumentare così
Leggere il libro andare oltre Annalisa riflettere su quello che ci sollecita il libero quindi io la ringrazio molto volevo fare questo intervento perché
Mi preme molto molto l'antropologia che molto maltrattate Nadia questo è un'arma di partire anche la difesa di parte corrente però è questo diritti umani anche nella forma di un parente ISMU etico e
Sì perché se non siamo antropocentrica e non va bene quindi i nostri parenti più piccoli vi sono gli animali anche loro serial tutte le cose perché ci sono
In una visione laica ovviamente
Grazie grazie
Sì infatti il problema di quella definizione di cittadinanza che livornesi che è uno dei miei sono molto affetto affezionati molto caro questo e altro da una teorica come lasci Carini la differenza di genere poi
Che declina questo concetto di cittadinanza interiore che supera
I confini supera agli Stati come diceva anche il senatore dobbiamo abituarci ad andare oltre del resto anche la riflessione del diritto internazionale si sta interrogando
Molto su questo concetto di nuove forme di cittadinanza completiamo cittadinanza a termine
Cittadinanza che non sono atto collegati ai principi ottocenteschi se non la recente ma addirittura ottocenteschi di parte di confini sangue lingua e quindi non possono
Non funziona più in questo si terminerà
Va bene
Va bene se non ci sono altri grazie a tutti grazie per questa serata grazie soprattutto all'autrice per questa ricognizione sollecitate