Conferenza Programmatica della DC

Non soltanto come segretario regionale perché ho già l'avevamo appena il ruolo di ministro del Mezzogiorno che in questo momento è particolarmente necessario per il futuro della Sicilia
Abbiamo come discorsi di inizio il saluto del sindaco di Palermo Lo Vasco e poi il presidente della Provincia la parola al sindaco Lomastro
Un breve intervento
Per portare innanzitutto il saluto dell'amministrazione comunale il saluto della città ce lo consentano
Gli amici palermitani non democristiani
Perché non v'è dubbio che la intera città di Palermo
Guarda a questo incontro di lavoro di nuovi Dinoi democratici cristiani siciliani con uno interesse particolare
Oggi che ci arriviamo alla celebrazione delle elezioni regionali e quindi al rinnovo dall'Assemblea regionale siciliana
Un saluto cordiale non soltanto a Milano madre intera Giunta comunale e quindi dalla città con l'augurio che da questi tre incontri
Da questi tre giorni di di lavoro emergeranno indicazioni
Emergeranno novità per così dire in una parola
Che possano consentire e ritengo che non sia esagerata l'affermazione una rifondazione dell'autonomia siciliana
Noi amministratori comunali soprattutto guardiamo a questi tre giorni con un interesse particolare direi nuovo
E specialmente vorrei dire noi amministratori di Palermo
Noi che a livello comunale e provinciale
Guardiamo al partito
Guardiamo alla esigenza miriamo all'esigenza che il nostro partito in Palermo trovi una guida certa sicura che sia di riferimento
Per la soluzione degli annosi problemi che sono tuttora non si cita vive da troppi anni
Mi riservo comunque in proposito di fare un intervento domani
Mi limito oggi soltanto a portare il saluto appunto dalla città e dell'amministrazione comunale
E l'augurio
Dagli interventi che soprattutto andranno ad essere stati dei ministri a Repubblica dei politici siciliani impegnati possano venire indicazioni nuove indicazioni che possono mettere in condizione il nuovo governo regionale nelle condizioni di governare la Sicilia meglio di quanto forse non lo sei stato il passato
Auguri di buon lavoro a domani
Il sindaco per il suo saluto ovviamente gli auguriamo di poterle svolgerle un'azione efficace nella città di Palermo e diamo la parola al dottor Calderone nello presidente dell'amministrazione provinciale
Cari amici l'importo saluto alla provincia regionale di padre e come residente ad amministrazione provinciale ho il dovere di ricordare a noi e ai dirigenti democristiani
Che guidiamo io guido questa me ne sta tornando a volte e mi trovo come un navigatore che ha la bussola guasta oppure non c'era la invece l'ho coperto di notte e quindi non potete fare riferimento alle stelle
Per questo mi auguro che va a dirci che verrà sia una DC a guida democratica e finisca per sempre l'era dei commensali auguri e buon lavoro
Anche allora dottor Calderone erano la parola alla segretario regionale onorevole Calogero Mannino
Non so se posso introdurre in modo poco canonico
Ma credo che sia preferibile farlo
Infatti
Invece che iniziare dicendo cari amici venissero dicendo care amiche
E dico subito perché
Perché la prima novità che il nostro partito dovrebbe cercare di conquistare e quello di una presenza partecipazione impegno più larghe da parte delle donne
Che sono nella nostra società siciliana
Non meno che della società nazionale
Dei protagonisti attivi della vita della vita sociale nella vita pubblica e quindi della vita e dell'impegno politico era allora data la spiegazione
Care amiche e cari amici
Noi abbiamo promosso questa conferenza organizzativa per rispondere alla esigenza
Di affrontare la campagna elettorale
Presentando certamente un programma ma presentando un programma pensato collocato cioè all'interno di una riflessione a tutto campo
Sui problemi che ci stanno davanti sui problemi che io cercherò di semplificare presentando le in alcune domande
Perché è giusto che il mio discorso sia interrogativo in questa fase iniziale della conferenza
E dico subito
E ancora possibile uno sviluppo della Sicilia una modernizzazione delle sue strutture economiche produttive sociali e politica
Tenta una risposta
E possibile
Negli anni ottanta la crescita economica dell'Italia si è collocata ad un livello
Abbastanza alto rispetto alla media dei Paesi OCSE l'Italia cioè ha realizzato una ulteriore crescita del suo apparato produttivo ed economico
Questa crescita ha avuto un corrispondente nella crescita del Mezzogiorno d'Italia
La prima immagine da smentire o forse è meglio il primo luogo comune da sentire e che l'Italia sia cresciuta
Mentre il sud d'Italia e all'interno del sud d'Italia la Sicilia siano rimasti ulteriormente indietro
La dico Butera che introdurrà compiutamente una relazione sull'economia della Sicilia ed il rapporto Prometeia che gli amici di Prometeia ci hanno regalato per questo convegno dimostrano che in modo particolare negli ultimi anni
Negli ultimi due anni l'incremento del prodotto interno lordo in Sicilia e anche maggiore rispetto alla media nazionale
Quindi bando ad una visione catastrofica ad una visione pessimistica
Guardando al futuro al di là dei segni di rallentamento della crescita economica
Che sono proprio di questo ciclo congiunturale e prevedibile che l'Italia riesca a tenere il passo con il saggio preventivato
Dall'OCSE
Ed è prevedibile anche che il sud della Sicilia riescano a tenere un saggio di crescita eguale
Vi sono dei segni confortanti all'interno della economia nazionale per quello che riguarda il sud
Che sono immediatamente testimoniati da una ripresa degli investimenti ed anche degli effetti occupazionali
Nel sud ed in Sicilia
Una recente nota congiunturale del Banco di Sicilia sottolinea una ripresa dell'occupazione
Negli anni dell'anno novanta anche in Sicilia quello che è importante sottolineare nell'area dei servizi fissi e cioè nell'aria del terziario
La prospettiva allora che possiamo delineare davanti a noi e che l'Italia
Pur con qualche segno di difficoltà
Per gli anni Novanta possano vedere la propria economia crescere ed espandersi ed è comunque su questa prospettiva che dobbiamo puntare
Se l'obiettivo politico se il traguardo politico che l'Italia si assegna è quello di saldarsi sempre di più all'interno del processo di integrazione o meglio ancora del processo di unificazione economica e monetaria dell'euro anzi
Il programma
Il calendario o lo scadenzario di questo processo di integrazione politica ed economica e monetaria dell'Europa dovrebbe indurci a concentrare le nostre forze nella rimozione delle condizioni o dei vincoli che impediscono una perfetta saldatura
Ho una più
Armonica saldatura tra la struttura economica e finanziaria monetaria del paese e quella della comunità europea
L'integrazione europea andrà avanti anche per la irresistibile spinta che essa riceve da un quadro politico appunto quello europeo ma anche quello internazionale che è profondamente mutato negli ultimi due anni
L'Europa
Comunitaria con l'atto unico aveva programmato per il mille novecentonovantadue una fase di avanzamento
Della integrazione stessa e cioè di abbattimento definitivo di superamento definitivo delle ulteriori barriere
Che rallentavano quando non impedivano la libera circolazione delle per delle persone delle merci e dei capitali all'interno della comunità si era programmata cioè per il mille novecentonovantadue la realizzazione
Del mercato completo e quindi si era programmato un avvicinamento delle economie
A questo traguardo non è stato aggiunto aggiunto un altro al di là del possibile slittamento della data di partenza ed è quello della unificazione monetaria
Tutto questo però ancor prima
Che alcune
Determinazione della storia vorrei così definirle
Non mettessero l'Europa quella comunitaria di fronte alla esigenza di prendere consapevolezza e perciò di maturare atti di volontà più determinate
Che il processo di unificazione non soltanto si renda irreversibile ma si renda spedito nelle sue tappe di avanzamento
è caduta la carta la cortina di ferro
A destra dell'Europa comunitaria alcuni Paesi hanno conquistato negli ultimi diciotto mesi delle forme di libertà politica che superano
Innanzitutto la divisione storica tra Est ed Ovest in Europa che mettono in circolazione questi Paesi li mettono in circolazione nella direzione dell'Europa comunitaria
Polonia Ungheria Cecoslovacchia Romania
Un po'meno la Bulgaria premono e spingono per avvicinarsi all'Europa comunitaria
Loro obiettivo a loro traguardo è l'integrazione nella comunità europea
La riunificazione tedesca e un fatto compiuto
Al di là dei problemi e delle difficoltà che la riunificazione tedesca
Presenta ben presto
La Germania con la sua ricco per recuperata riconquistata unità nazionale recupererà a velocità
La Germania tenderà a diventare sempre di più il centro motore dell'Europa comunitaria la Germania si accinge a diventare ancora più del recente passato un grande soggetto protagonista della competizione economica internazionale
Questa competizione economica internazionale che ancora qualche anno fa sembrava vedere a soltanto due grandi protagonisti
Il Giappone gli Stati Uniti d'America vede invece sul proprio scenario sul proprio teatro altri soggetti è certamente tra questi soggetti la Germania ed Europa comunitaria
Il processo di integrazione europea si colloca coi
All'interno di una linea anche essa irreversibile che è quella della internazionalizzazione e globalizzazione dei mercati
La caduta definitiva almeno auguriamoci così che così sia della barriera traeste e dove sta prende il mondo se posso usare questa definizione sostanzialmente un unico villaggio globale
Siamo destinati a vivere in un pianeta sempre più integrato in un pianeta sempre più interdipendente questo non significa che il pianeta veda tutti i progetti protagonisti sul medesimo piano ed allo stesso livello
All'interno di questo pianeta semmai peserà ed è giusto tenerne debito conto la differenza tra Nord e Sud
E cioè tra Paesi e dare che hanno acquisito e raggiunto una soglia di sviluppo e di benessere e Paesi e dare che invece vivono e continueranno a vivere ancora per qualche decennio in condizioni di sottosviluppo
E in questo scenario che io ho descritto forse con troppa semplicità e comunque al che banalità che noi dobbiamo collocare la riflessione sui nostri problemi e cioè sul problema Sicilia
Sul problema mezzogiorno vitali
Ed allora la domanda e ancora possibile uno sviluppo della Sicilia
Deve avere un seguito in un'altra domanda in quale contesto appunto in quello che ho tentato di descrivere
Nel contesto dell'integrazione economica e politica dell'Europa comunitaria egli all'Europa
Nel contesto della internazionalizzazione dei mercati
Ed ancora altra domanda
A quali condizioni e possibile uno sviluppo della Sicilia e con quale modello
Alla condizione certa di rompere la nostra diversità di rompere il nostro isolamento alla condizione di recuperare il nostro inserimento nel contesto nel nazionale
Politiche rivolte alloro Tura delle condizioni del ritardo dello sviluppo del mezzogiorno e della Sicilia sono politiche ormai quarantennali
Nessuno può tentare un bilancio unidimensionale
Nel senso che il dualismo nella condizione nella struttura economica e poi sociale della Sicilia del sud d'Italia rispetto alle regioni più avanzate continua a permanere così impresa questa constatazione
Porterebbe ad una conclusione pessimistica ad una conclusione negativa
Ma questa constatazione barre latinizzata
Nel senso che le politiche di intervento e sostegno
Che sono state realizzate a partire dalla promozione dalla Cassa del Mezzogiorno
Nel mille novecentocinquanta hanno realizzato il grandissimo risultato
Di triplicare la consistenza dell'economia
Del Mezzogiorno d'Italia
Il risultato conseguito non ha annullato la differenza di partenza
Questa differenza è stata ridotta soltanto degli anni Cinquanta e dei primi anni sessanta subito dopo
Questa differenza si è mantenuta permanente
Per la semplice ragione
Che il Paese ha conosciuto ritmi di crescita accentuati ma anche contraddetti non ho bisogno di ricordarle
Da cicli
Congiunturali bassi
Vorrei soltanto ricordarne due per tutti
Quello del mille novecentosessantotto e soprattutto quello del mille novecento settantatré ed ancora quello del mille novecentosettantasei
Da questi cicli l'economia nazionale ha ricevuto la spinta profondi cambiamenti e profonde ristrutturazioni
Queste ristrutturazioni prevalentemente ed era naturale si sono collocate nel contesto della strutture economiche e produttive nazionali del Nord
C'è da chiedersi se il mantenimento di questa diversità o di questa differenza possa essere rimosso
E anche qui senza volere introdurre elementi di ottimismo che non avrebbero alcun fondamento
Dobbiamo partire dalla rinuncia
O meglio dal ripudio dell'ipotesi catastrofiche pessimistica
E dobbiamo anche alla scorta dei risultati sin qui sin qui conseguiti constatare che alcuni spazi sono davanti a noi che alcune possibilità sono davanti a noi
L'apparato produttivo nazionale ancora margini di crescita notevole
L'apparato produttivo
Non già quello tradizionale
Ma quello che bisogna innovare in ragione della necessità
Posta dalla competizione economica internazionale che si fa anche sulla base di un fattore sempre più determinante e cioè l'innovazione tecnologica
Oggi offre al sud d'Italia e dalla Sicilia
Inedite opportunità
Mentre l'immagine del sud
Nei mesi recenti
Sembrano soltanto l'immagine di una realtà destinata alla perdizione
L'immagine
Realizzata purtroppo dai media
L'immagine di un sonde terra di conquista dei poteri criminali
Alcune decisioni di importantissime
Realtà industriali del Paese hanno dimostrato
Che invece la carta Sud può ancora essere giocata come una carta
Opportuna per tutto il Paese
Ieri sera il CIPE su mia proposta ha approvato il contratto di programma della FIAT che prevede la realizzazione di in due nuovi impianti industriali in Basilicata
Ed in provincia di Avellino ma prevede anche un
Rilevante programma di ristrutturazione d'ammodernamento di altri impianti industriali nel Sud d'Italia tra questi dell'impianto di Termini Imerese
Destinato entro pochi anni ad una ristrutturazione per realizzare la catena di produzione di una nuova automobile
Con un rilevante investimento
E con Effetti occupazionali
Che io non ho bisogno quindi illustrare sarà presente della conferenza programmatica il dottore Annibaldi che darà più complete più precise notizie su questi programmi
Bussano oggi alla porta del sud
Ho voluto in questo senso riferirli al contratto di programma della FIAT
Altre aziende industriali del Paese
Spinte
Dalla logica non già di duplicare ripetere come avvenne negli anni Cinquanta gli impianti industriali saturi al nord
Ma dalla esigenza di realizzare nel sud d'Italia
Nuove produzioni industriali e sia pure collegate agli impianti madre ed è questa un'opportunità che il Sud e la Sicilia devono sapere cogliere
Una opportunità allora che ci indica una prospettiva alla quale saltarci con molta coerenza
La prospettiva del
Proseguimento di una politica di intervento straordinario ma di una politica di intervento straordinario
Che lasci alle spalle i modelli sin qui realizzati
Il sud della Sicilia non devono chiedere e non è nostra intenzione infatti il nostra intenzione di siciliani
Quella di chiedere dividere alle spalle del paese
Di vivere al di sopra delle nostre possibilità
Il sud della Sicilia devono chiedere di a vere pari opportunità
Devono chiedere
Di avere
Eguali diritti di cittadinanza all'interno della comunità nazionale
Eguali diritti di cittadinanza non significano diritti all'assistenza
Ma diritti a partecipare al processo di crescita e produzione delle risorse nazionali e quindi diritto a concorrere alla formazione della ricchezza nazionale
Il sud della Sicilia devono camminare con le proprie gambe non rifugiandosi nelle proprie debolezze non ripiegando nella propria separatezza tentazione che molte volte il sud della Sicilia hanno avuto nella propria storia
Ma il sud della Sicilia devono anche chiedere che nessuno faccia loro degli sgambetti
E si fanno degli sgambetti al sud della Sicilia
Quando si dette
Sotto l'indice accusatore per alcuni versi
Molto giustamente la spesa pubblica quasi che la spesa pubblica fosse esclusivamente concentrata nelle regioni del Sud ed in Sicilia
E non invece al contrario
Fosse prevalentemente concentrata nelle regioni del Nord
Senza cadere nella demagogia e nella tentazione polemica la Spesal degli a morte gli ammortizzatori sociali
E oggi decisamente superiore al Nord che non al sud l'assistenza per gli enti locali e per i poteri locali e decisamente superiore al nord che non al Sud
Il comune di Modena riceve pro-capite per ogni cittadino il doppio di quello che riceve il sindaco il Comune di Palermo
Detto questo
Interviene un'altra domanda
Quale modello
Allora seguire
Per tentare
Di avere un nuovo sviluppo
Un modello
Che certamente non abbiamo le le nostre esperienze recenti e meno recenti
Un modello che sia fondato
Su una equazione
Liberata dalla contraddizione intima che potrebbe
Sembrare caratterizzarlo
Un modello in cui ci sia più stato e più mercato
Un modello cioè nel quale
Il richiamo prevalentemente sia rivolto
Dalla regola di stare sul mercato
Di andare sul mercato con un proprio apporto produttivo
Che significa
Che lo sforzo che noi dobbiamo fare in Sicilia in modo particolare
è quello di allargare la struttura produttiva la base produttiva la base della nostra economia
Allargare la base della economia
Con un triplice sforzo la mobilitazione delle risorse locali innanzitutto
Di tutte le risorse locali
Non soltanto delle risorse finanziarie
Ma anche delle risorse umane ed intellettuali
Delle risorse imprenditoriali
Quelle che ci sono con la loro debolezza con la loro fragilità con la loro esposizione ai rischi propri di una condizione ambientale difficilissima
Lo sforzo per richiamare
I capitali
Dal resto del Paese ma anche
Ed è giusto cogliere questa opportunità
Dal mercato internazionale
Si dirigono a oggi
Verso l'Europa comunitaria e soprattutto verso alcune regioni periferiche difficili dell'Europa comunitaria
Investimenti americani e più ancora giapponese
Questi investimenti si sono anche diretti
Verso il sud d'Italia alcune volte in verità verso le regioni periferiche del nord d'Italia
Perciò il sud d'Italia vorrei ricordare la recente decisione della Texas istrumento e per dare soltanto un esempio
Quindi bisogna muoversi
In questa prospettiva richiamare Capitalia soprattutto determinare le condizioni
Per raccogliere trasferì venti di tecnologia e di processi
Altra domanda
Con quali soggetti
All'interno di questa equazione che ho presentato con molta o molto semplicismo più stato e più mercato
Indubbiamente
Se vogliamo affrontare il problema dei soggetti
Quello principale e il problema dell'impresa e degli imprenditori
La storia siciliana ha conosciuto
O meglio non ha riconosciuto
La formazione il processo di formazione di una moderna borghesia produttiva
Senza cadere in tentazioni
Se ha avuto letterarie alla Tomasi di Lampedusa
Tutti i tentativi a partire dall'unificazione che si sono susseguiti nella storia nella società siciliana
Della storia della Sicilia dalla Società siciliana
Di vedere formare per come è avvenuto
Soprattutto nelle regioni del nord ma per come è avvenuto in tutta Europa
Una moderna classe borghese
Hanno avuto
Discontinuità e contraddizione
Discontinuità contraddizione determinate
Da circostanze condizioni storiche
Quelle che hanno obbligato
Alla fine del secolo scorso
Gli imprenditori italiani
I armatori siciliani meglio di imprenditori siciliani gli armatori siciliani
A trasferirsi a Genova e a Livorno
Il Florio e gli Orlando
La Società di navigazione Italia rossore Andreatta
è il frutto di un connubio Crispino
Tra la famiglia Florio la famiglia Orlando
E io Rubattino di Genova
Non è questo però quello che il Pepe preoccuparci al di là della suggestione pur da respingere quello che deve preoccuparci è
L'esigenza di determinare condizioni
Per le quali anche in Sicilia
Si possa formare un ceto imprenditoriale
Si possano determinare le condizioni
Politiche e dico subito istituzionali
Istituzionali significa
Di garanzia delle condizioni minime
Perché è un imprenditore possa esercitare in Sicilia il suo ruolo e le condizioni minime si chiamano sicurezza e certezza del diritto
Sicurezza
A non essere aggredito e colpito dai poteri criminali e mafiosi
Certezza dello stato di diritto significa parità di condizione ciò che un imprenditore
Fassino in Sicilia
Non deve essere censurato se non è censurato a Torino e a Milano
C'è una condizione di inferiorità per l'impresa e per l'imprenditore in Sicilia che bisogna allora rimuovere e superare
Proprio per questo occorre più stato
O meglio istituzioni pubbliche più forti
Nel senso della loro autorevolezza
Nel senso della loro riconoscibilità riconoscibilità
Come origine del consenso sociale
Perché nessuna istituzione
Può esercitare il suo ruolo
Se non è accompagnata da un forte consenso della società
Quindi istituzioni credibili perché efficienti ma istituzioni trasparenti
Istituzioni più forti
Per permettere
La formazione e il rafforzamento ancor più che la formazione di un mercato che si integri nel mercato nazionale e nel mercato Inter internazionale
Quindi più stato
Non come più intervento
Non come più invadenza o peggio come più pervasività
Uno stato
O meglio istituzione pubbliche una Regione che torni indietro rispetto ad alcune aree di intervento
Che riconosca gli spazi in cui devono esistere ed operare i privati
Nelle tante dimensioni che i privati e il privato possono assumere
Nelle dimensioni societarie nelle dimensioni associative nelle dimensioni individuali delle dimensioni cooperative
Ma più stato come più regola come è più un regola accettata ma anche con le più regola fatta valere
Mi sembra fin troppo ovvio
Che questa domanda o questa valutazione
Incroci un problema drammatico
Per la condizione
Politica sociale civile culturale della Sicilia
E cioè il problema della presenza della criminalità mafiosa
Io non devo ripetere qui ragionamenti
Sui quali la Democrazia Cristiana tutta la Democrazia Cristiana siciliana
In questi anni si erano trovata
Attestata su una posizione convergente ed unitaria
Una posizione di lotta alla mafia
Di rifiuto
Di tutte le forme con cui la criminalità mafiosa
Tende
Qui in un contesto anche nuovo rispetto al passato
Ad esercitare un suo ruolo
Di intermediazione parassitaria ho detto in forme nuove perché a differenza del passato accompagnata sempre più
Dalla pretesa di esercitare
Ai limiti del monopolio
Il controllo
Della forza attraverso l'uso della violenza della violenza
Io non ho bisogno
Di ripetere però
Che la lotta alla mafia si deve collocare nel quadro delle regole dello Stato di diritto
Che la lotta alla mafia si deve collocare nel quadro
Di una chiara
Posizione
Dei ruoli e delle funzioni proprie dei diversi poteri dello Stato
Della magistratura dell'apparato e dall'amministrazione dello Stato
Al netto di ogni tentativo di strumentalizzazione
Al netto di ogni tentativo di rendere la lotta alla mafia
Mezzo di una lotta di parte e cioè al netto di ogni tentazione partigiana
La lotta alla mafia deve unire la Sicilia non dividerà la Sicilia deve unire le forze politiche tutte le forze politiche della Sicilia non dividerle
Bene unire
Gli uomini dello Stato le forze politiche e la società civile perché soltanto da questa unitario da questa convergenza è possibile ottenere una condizione fondamentale
Per battere la criminalità e cioè la condizione dell'isolamento della criminalità
è giusto che io ricordi
Che vi sono segni confortanti della società siciliana
Di maturazione della consapevolezza
Dei siciliani
Della gravità di questo problema e della esigenza di affrontare questo problema
In un sondaggio di opinione
Che è in preparazione della campagna elettorale
Abbiamo affidato a due gruppi specializzati
I siciliani ci chiedono di risolvere fondamentalmente due problemi e tra questi due problemi e lo dico in premessa io vedo un intreccio strettissimo
I siciliani ci rispondono al cinquanta per quattro percento di risolvere il problema dell'occupazione
Al quarantasette per cento il problema della sicurezza e cioè il problema della lotta alla criminalità e dalla mafia
Il risultato di questo sondaggio smentisce un luogo comune
E cioè che la società siciliana
Sia connivente con Luisa è contigua
La società siciliana sa di avere al proprio interno
Questo problema
Sabbia vera lì di avere al proprio interno questo dramma
Ma nello spirito e nella volontà lei intende libero ed anzi la società siciliana chiede di essermi liberata
Spetta
Allo Stato
Alle istituzioni pubbliche alla Regione spetta alla politica spetta alla cultura spetta alla società civile
Si svolgerà ciascuno per la propria parte senza confusione nei mestieri senza dar luogo a pasticci che abbiamo conosciuti nella nostra recente esperienza
Senza dar luogo a procedimenti che si muovono per il gioco delle immagini ed il gioco degli specchi ma con un impegno serio costante e continuo che punti soprattutto al rinnovamento morale e civile
Della società siciliana che punti al rinnovamento morale politico delle forze politiche che punti al rinnovamento civile morale e politico delle istituzioni in questo quadro
La domanda con quali soggetti
Ha un seguito
In altra domanda quale ruolo per la Regione
Noi siciliani dobbiamo mantenere
E nel sondaggio di opinione
Che abbiamo
Commissionato i siciliani contengono un forte attaccamento allo Statuto speciale della Regione Siciliana
Dobbiamo mantenere questo attaccamento anche se questo attaccamento non deve avere la motivazione
Che talvolta al Volta emersa nella nostra storia politica
E cioè quella
Dell'aggrapparsi ad uno strumento istituzionale che sottolinea la nostra diversità e perciò la nostra separatezza
Lo strumento autonomistico siciliano non conduce non ha condotto non dovrà condurre fuori dalla unità dello Stato
Fuori dalla Unione con la comunità nazionale deve condurci anzi ad un rafforzamento dello Stato nazionale ad un rafforzamento della comunità nazionale
Oggi la comunità nazionale percorsa
Da molte tentazioni
Una delle quali è rappresentata dal leghismo affiorato ed è emerso in modo paradossalmente contraddittorio proprio nelle zone
Più forti del paese
In quelle parti del Paese
Che dal processo di sviluppo e di crescita quarantennale hanno ricevuto una spinta enorme al cambiamento e alla trasformazione in quelle parti del Paese noi lo dobbiamo riconoscere che hanno forza traente per l'economia nazionale non dobbiamo mai disconoscere questo ruolo e questo apporto
E la manifestazione delle leghe
Deve indurre proprio noi siciliani
Che abbiamo ancor prima
Del recupero
Della liberazione nazionale ancor prima della formazione per ciò della nostra carta costituzionale avuto uno statuto speciale
Vorrei ricordarlo approvato con decreto luogotenenziale del capo dello Stato avanti alla stessa costituzione dell'Assemblea costituente
Proprio noi siciliani che siamo stati al centro
Nelle giornate drammatiche che vanno dal quarantatré al quarantasei
Delle tentazioni di provocare
Una separazione
Della Sicilia e del sud d'Italia dal resto del Paese
Nel quadro di un equilibrio politico allora ancora non definito quello che doveva portare agli alta proprio noi che abbiamo voluto
Noi chi
Noi Sturzo
Noi Scelba noi altissimo no io le scrivo noi Bernardo Mattarella
No i padri della Democrazia Cristiana noi Peppino Alessi no i Peppino la Loggia
Padri della Democrazia Cristiana del mille novecentoquarantatré e del mille novecentoquarantacinque
Noi abbiamo voluto questo statuto speciale non per uscire dall'unità nazionale ma per stare dentro l'unità nazionale
Per concorrere a rafforzare lo Stato che si era costituito con il Risorgimento
E per tentare di recuperare rispetto allo stesso processo storico risorgimentale post risorgimentale
Tutte quelle ragioni
Che avevano determinato il permanere di una nostra differenza o diversità il permanere cioè di una condizione duale prima ancora che dell'economia del sud della Sicilia della società meridionale
E siciliana
E non ancora conclusa anzi la conclusione è difficile non vicino
Che riguarda la crisi istituzionale del Paese
E all'interno di questa crisi istituzionale
L'organizzazione e l'assetto dei poteri
Non soltanto
Nella proiezione orizzontale dei tre poteri fondamentali
Esecutivo giudiziario e legislativo
Ma in una proiezione verticale
Che vede oggi da una parte la esigenza di rafforzare per alcuni versi i poteri locali ma per altri versi di rafforzarli riconducendoli alle regole e quindi alle logiche dello stato di diritto dello Stato unitario nazionale e per altro verso vede
Soggetti e poteri nuovi
Che in Italia non meno che nel mondo e soprattutto nelle parti più progredito del mondo stanno determinando quella che ambientò sapere chiama la più grande mutazione del potere
E cioè una trasformazione
Del contenuto della natura del potere
Quali sono questi soggetti sono i soggetti dell'informazione i soggetti dei media il televisore o la televisione
Non intendo affrontare qui in questa introduzione questo tema estremamente complesso voglio limitarmi ad una semplice constatazione
Negli anni Cinquanta
Il centrismo
Andava in crisi
La formula politica centrista che aveva tutte le ragioni della solidarietà politica
Nella chiave della difesa
Della libertà e della democrazia andava in crisi
Sul tema dei patti agrari
Omaggio alla memoria di Giovanni Malagodi ma con il Partito liberale
Del mille novecentocinquanta
Anche De Gasperi fu costretto a fare conti non meno difficili di quelli che oggi noi facciamo con il nostro alleato Craxi
Ma negli anni Cinquanta i conti con il Partito liberale si facevano sul tema patti agrari riforma agraria
Negli anni novanta i conti con Craxi li facciamo su Berlusconi come ha dimostrato lateralmente
Questa crisi
Appena rabberciato
Ed allora la domanda su quale Regione deve essere collocata all'interno di una domanda sulla crisi istituzionale del Paese e di una più larga generale domanda
Per investe la crisi della politica prima di affrontare queste ultime due domande
Qualche considerazione sul tema della regione
Io credo che noi dobbiamo respingere il tentativo che affiora anche tra di noi e lo vedremo nel corso di questo dibattito
Di immaginare e di proporre una svolta istituzionale una svolta ordinamentale della Regione Siciliana in direzione presidenzialista
Come però lo Stato nazionale
Il modello che dobbiamo tenere fermo
è il modello rappresentativo
Il modello che sul terreno istituzionale porta alla centralità del parlamento
E per conseguenza porta al modello del governo parlamentare e non del governo presidenziale
Questo pur dovendo riconoscere che a questo modello soprattutto per le politiche che abbiamo dovuto praticare e la considerazione vale tanto per Roma che per Palermo e cioè per le politiche consociative che hanno abbattuto i confini
Sul terreno fondamentale e decisivo dei regolamenti parlamentari
I confini tra l'esercizio del ruolo del legislativo e i confini del ruolo dell'esecutivo
Politiche consociative che non si spiega non soltanto con la esigenza di dare una soluzione al problema
Emerso prepotentemente all'inizio degli anni settanta tanto a Roma che a Palermo della forza del Partito Comunista
Un partito in quella stagione che non poteva rimanere all'opposizione ma non poteva andare neppure al Governo
Le pratiche consociative erano il terzo genere che consentiva
Tutte quelle forme di compromesso di surrogato
Al compromesso che abbiamo conosciuto tanto a Roma solidarietà nazionale che a Palermo solidarietà autonomiste
Il la revisione tuttavia di questo modello implica chiaramente
Due scelte
Da una parte occorre rafforzare il ruolo dell'Assemblea
Il ruolo del legislativo anche se il rafforzamento del ruolo dell'Assemblea non significa che l'Assemblea debba continuare a produrre leggi come si producono ciliegina
E soprattutto leggi di spesa
All'interno della revisione dei meccanismi legislativo esecutivo occorre affrontare un tema che ha valenza istituzionale ma valenza politica ed è quello della spesa pubblica
Non si può immaginare che la spesa regionale sia destinata ad una espansione indistinta ed indiscriminata
La finanza regionale ha realizzato sin qui
Margini di elasticità assai elevati non è prevedibile che li conservi per l'avvenire in ragione della necessità che abbiamo di concorrere
All'obiettivo primario del risanamento della finanza pubblica
Ma anche in ragione alla necessità di evitare che l'espansione della spesa pubblica in Sicilia significhi espansione della spesa di parte corrente della spesa di mantenimento dell'apparato una revisione dei meccanismi della spesa deve portare alla selezione della spesa e dalla concentrazione delle risorse soltanto indicazione delle finalità produttive e delle finalità cioè rivolte all'animazione del processo di sviluppo economico
Ruolo della politica
In Sicilia
Come nel resto del Paese
Oggi avvertiamo l'esigenza di un rilancio della politica
Siamo in una stagione che avvia vede definitivamente tramontare lei di alloggi
Siamo in una stagione però che può portare all'avvento di prosaica e forme di pragmatismo
Che hanno avuto
Nella recente crisi anche il conio
Di qualche battuta di spirito o di qualche mottetto
Tirare a campare e tirare avanti
La politica
Non è un luogo
Della fantasia e dell'immaginazione pura ed astratta non è il luogo
Della ideologia
Che falsifica i dati della realtà malapolitica non può essere il luogo della prosa illecita
Dell'esercizio del potere fino a se stesso o peggio ancora no ancora della semplice occupazione del potere
Perché è un potere
Che non ha proiezione verso obiettivi e verso finalità di interesse comune generale e generale
è soltanto un potere
Entropico che ripiega su se stesso che si chiude su se stesso
Che perde legittimazione che diventa distante anzi che diventa antitetico e antagonista
Rispetto alla società civile
Rispetto alle esigenze di rappresentanza innanzitutto che alla società civile e poi alle esigenze di governo e cioè a dire alle esigenze di interpretazione di guida e di direzione
Che ogni società civile pone e richiede
Un rilancio della politica che sia una politica alta
Che sia una politica proiettata
Sul Progetti
Su mente e traguardi generali alle quale condurre superando difficoltà contraddizioni ostacoli superando remore incertezze una politica che recuperi perciò in modo autentico un rapporto innanzitutto con la cultura
In una stagione in cui la cultura esposta al rischio di essere
Mi verrebbe la voglia di te la tentazione
Di essere acquistata sul mercato e dal mercato
In una politica invece che deve ritrovare tutti i suoi titoli di nobiltà
Attorno ad unico interesse l'uomo le speranze dell'uomo il destino dell'uomo
In una politica
Mi permetto
Ripetere una declinazione di Martinazzoli
Che mi va a genio
In una politica che sia anche niente
In una politica che non abbia pretese totalizzanti
A misura in cui sia veramente una politica
Che porti a volare alto
E questa domanda sul ruolo della politica non può non concludersi con altra domanda il ruolo del partito quale partito
Inutile nasconderlo amici amiche ed amici
E del resto
La nostra conferenza programmatica anche se si svolgerà con una struttura di lavori ben diversa da quella programmata
Perché questa conferenza programmatica dovuto sopportare lo slittamento di una settimana
Alcuni amici che avevano annunciato ed accettato
Di prendere parte di intervenire questa conferenza adesso ne saranno impediti io ringrazio egualmente ringrazio di più gli amici che invece come il senatore Andreatta sono qui stamattina
E l'amico Rocco Buttiglione sono qui
E padre Sorge
Sono qui tra di noi
Per
Dare il loro contributo
Il tema partito non è un tema
Da accantonare o da trattare a livello internazionale Boris
Noi credo che con molto coraggio lo abbiamo inserito anche
Nel manifesto dalla nostra conferenza fu
Grammatica
Per la Sicilia che verrà per l'Italia che verrà per la DC verrà
Perché il tema partito è il tema del soggetto fondamentale
Pur senza pretese totalizzanti ed esclusi visti che di una politica di sviluppo di una politica di guida della crescita democratica e civile della comunità isolana
Siamo in un tempo in cui i partiti sono messi sotto accusa
E per le loro degenerazioni partitocratiche questa accusa è giusta e fondata
Ma siamo in un tempo in cui vi è esigenza
Proprio perché ho richiamato l'esigenza di più politica di avere più partito politico
Partito politico non come oligarchia
Partito politico non come strumento della conquista e della conservazione del controllo del potere partito politico non semplicemente come strumento di raccolta del consenso molte volte sul terreno dello scambio
Ma partito politico come centro di elaborazione politica di elaborazione culturale come strumento di mediazione di collegamento tra la società e le istituzioni
Partito politico ad un tempo spesso legato alle esigenze delle realtà locali più legato alle esigenze delle realtà locale ma partito politico anche più nazionale
Luigi Sturzo pensò il Partito Popolare legato attuò la Democrazia Cristiana
Come Partito popolare nazionale ha dimensione nazionale
E le scelte più importanti voglio ricordare in direzione del sud furono operate da uomini del Nord
L'intervento straordinario all'inizio degli anni Cinquanta fu un'idea un'intuizione politica
Fu un'idea un'intuizione tecnica ed economica di alcuni ambienti vicini alla Banca d'Italia Donato Menichella e alla Svizzera
Ma fu un'idea ed un'intuizione sul piano politico di Vannoni valtellinese e di Alcide De Gasperi trentino
E cioè Partito nazionale un partito che si pone i problemi non nell'ottica esclusiva delle realtà locali
Macchia riporta i problemi delle realtà locali ad una visione complessiva ad una visione nazionale
Oggi non meno necessaria
Rispetto al processo di integrazione europea
Perché e bisognerebbe dirlo
Agli ispiratori agli autori delle leghe
Di fronte al rischio del Barbarossa se l'integrazione e l'unificazione europea presentano un rischio di questa portata
Personalmente penso che non vi sia da temere
La nuova Germania democratica
Non vi sia da vedere della nuova Germania democratica
I tratti di un nuovo Federico Barbarossa ma se vi dovesse essere un nuovo Federico Barbarossa non basterà il Carroccio dei comuni
Se vi dovesse essere un Federico Barbarossa occorre lo scudo dell'unità nazionale
Non per contrapporre l'unità nazionale all'unità europea ma per rendere l'Italia un soggetto protagonista di questa unità europea
Per rendere l'Italia come sistema
Come Complesso
Cioè come realtà
Che mette insieme tratti distinti Malik
In una unica direzione
Che mette insieme peraltro opportunità singolari
Perché l'integrazione la complementarità tra le diverse risorse caratteristiche del nostro paese della nostra società possono permettere all'Italia senza evocare immagini suggestive
Quella di un rapporto rinascimentale
Alla nuova europea quello di un apporto tutto collegato è ancorato
Anche alla nostra condizione naturaliter lo dico nel senso crociano
Di popolo cristiano
Perché questa unità europea
Se non sarà una unità attorno ad un valore un simbolo ad un'idea ad un ideale cosa potrà essere soltanto un'area di libero scambio
Perché questa unità uno europea se non troverà un'anima politica perciò se non troverà un fine una finalità che vanno oltre la politica cosa potrà essere un'accozzaglia di interessi
No non dovrà essere questo l'unità europea l'unità europea però potrà essere qualcosa di diverso a misura in cui tutti i popoli i dodici attuali e quelli che entreranno nella comunità
Possano apportare il contributo delle loro specificità nazionali ma possano recuperare
Quel patrimonio Fosco Ugone
Che al di là
Della scissione dello scisma d'Oriente e l'Occidente
Che al di là
Della riforma
Che al di là delle lotte di religione che pure hanno insanguinato il teatro europeo anche la croce di Cristo un simbolo unico ed unitaria
Un'Europa allora
Della solidarietà
E della libertà
Una Europa del mercato si
Ma se vi è soprattutto un'Europa dello spirito
Un'Europa che non si chiuda in se stesso
Un'Europa che accetti sul terreno della competizione economica la sfida ma certi soprattutto sul terreno politico e morale la grande sfida umana e morale
Di dare aiuto ai Paesi dello sviluppo anche
Di concorrere cioè a creare le condizioni per un equilibrio planetario che non sia l'equilibrio e la pace dei Sepolcri per dirla col Don Carlos diverbi ma sia l'equilibrio e la pace dei popoli che collaborano che coprano
Per la pace stessi
è in questo quadro amiche ed amici che noi dobbiamo collocare la nostra riflessione sui problemi della Sicilia sui nostri problemi
Potremmo avere una tentazione
Quella di inseguire lo spirito leghista
Ho
Le tentazioni Ray piccole che tendono
A dare un canale soltanto
Alla esplosione del dissenso ed al disagio è vero nella società siciliana ci sono ragioni di disagio ci sono ragioni di Manes ci sono difficoltà ben
Ci sono difficoltà che derivano anche dalle impronte dalle incomprensioni
Che la comunità nazionale ci rivolge
Dalle immagini teli che offrono di noi
Immagini stereotipate per le quali il siciliano e la Sicilia sono soltanto la coppola la lupara e il fico d'India
Immagini che deformano la nostra realtà
è vero che vi sono queste incomprensioni ma di fronte a queste incomprensioni spetta a noi un compito più difficile
Quelle non di subirle
Ma quelle di accettarle come una sfida
Non una sfida chiuderci dentro in noi stessi non una sfida a ripiegare
Sui nostri problemi verso i nostri mali ma in una sfida da affrontare noi stessi
Con la nostra forza è la nostra volontà questi problemi e questi ma
L'orgoglio siciliano al quale dobbiamo fare appello l'orgoglio siciliano che è una collocazione fondamentale del carattere del nostro popolo non deve essere una leva
Per chiuderci dentro una cittadella destinata
A crollare ma deve essere la leva con la quale muoverci indicazione della comunità nazionale e della Comunità europea
In questa conferenza programmatica allora amici
Noi
Dovremo compiere questo sforzo e lo dovremo compiere
Sul versante ad un confronto con gli amici della DC razionale
Qualcuno suggeriva il suggerimento avuto un'eco profonda della mia riflessione
Di svolgere una conferenza programmatica sono tra di noi
Di non chiamare gli amici della bici da azionare
Di fare una cosa siciliana
Io riconosco che c'è l'esigenza di dare sbottò
Ai nostri interessi siciliani alle nostre aspettative i nostri problemi
Ma c'è l'esigenza di farla in un rapporto ravvicinato in un rapporto forte
A volte sarà caratterizzato anche da qualche tratto polemico e dialettico con l'intera decida razionale e attraverso la DC nazionale con l'intera comunità nazionale
Il problema del Sud dalla Sicilia si e affidato a noi ha affidato alle nostre forze dalla nostra volontà
Ma deve essere anche un problema dell'intera comunità nazionale e dall'intera DC nazionale
Gli amici del nord che non vogliono come usano dire alcune volte un partito più meridionali basato non devono soltanto lavorare
Per far crescere i titoli della propria forza della propria rappresentatività noi come siciliani come Democratici Cristiani siciliani siamo interessati ad avere forte la DC di Verona di Brescia editori
Ma gli amici di Verona di Brescia di Torino devono sapere che la DC nazionale sarà quello che sarà la DC siciliana e noi
Vogliamo che questa decisi siriana
Possa esprimere un orgoglio che sia nostro ma anche loro noi vogliamo stare nell'avvicinarsi al male e nella comunità nazionale a testa alta questo è quello che abbiamo tentato di fare in questi anni questo è quello che anche ora dovremo continuare a fare
Dopo l'intervento del segretario regionale che ha dato una chiara indicazione ai nostri lavori
La parola al professor Buttiglione
Che ringrazio per essere qui fra noi
E al quale do la parola presso Buttiglione è stato relatore alla settimana sociale dei cattolici italiani e lo ringraziamo particolarmente per il contributo che doveva portare ai nostri lavori
La parola
Prego
Prego di prendere posto
Capisco che
No no Samantha
Nino scusa
Allora alloggio Calogero
La parola al professore Buttiglione il quale inizierà il primo tema Europa tra capitalismo e solidarismo
Ma almeno per favore almeno
Nel momento scusa dodici
Per favore no scusa le interviste qui sopra no no no ma no per favore
No reca e
Manteniamo ai tempi per favore
Non mi pare giusto
O no lei direttore delle esigenze si
Non si accomodi
Deve ripartire ecco
Non lo sono questa questa specie
Al luna park
Andrea deve partire ma non
Senatore Bosone ma
Per favore seduti alla
Allora
E il onorevole Mannino finisce deve andare a votare la fiducia deve prevedere prevede
Consentirà la prosecuzione dei lavori mi dispiace non essere
Prego di prendere posto
La
Adesso sì alle sorge quindi
Allora
No domani non c'è possibilità
Domani non ci sarà forse
Domani non presiedevo
Meglio Soru
Va be'Lucio Buttiglione
Lo vedo e per favore vogliamo prendere posto i signori giornalisti ma non fa interviste fuori grazie
Prendiamo posto per favore
E io va evitata o la presidenza della presidente ex presidente della Regione che sono qui presenti l'onorevole Carollo
E l'onorevole vasino prego
Incendi
Carollo
E e Gendo anche padre Sorge allora la parola alla professor Buttiglione io chiedo scusa ma è abituato a queste cose che avvengono nei convegni politici
Sì signore signori cari amici e cari amiche
Donne
Facile prendere la parola nel momento in cui le tante curve dette
Hanno evidentemente generato
La necessità di una riflessione personale magari accompagnata da una giusta discussione davanti a una tazza di caffè con degli amici
E in cui ovviamente anche una certa stanchezza
Avvertibile in voi
Tuttavia queste sono le regole del convegno io devo osserva spero che anche voi almeno cerchiato bussola
Il tema che io sono chiamato a trattare davanti a voi e particolarmente difficile ed impegnativo si tratta dell'Europa fra capitalismo e solidarismo
Ancora più impegnativo il tema diventa dopo la relazione che è stata fatta
Da quali suscita evidentemente molte riflessioni e molte tentazioni di allontanarsi dallo schema prefissato per affrontare alcuni degli argomenti che sono stati proposti alla nostra attenzione
Io organizzò i materiali
Che intendo presentare dei attorno ad alcune domande
La prima domanda e quali sono le conseguenze della crisi del marxismo
Se noi oggi parliamo
Del problema di una Europa fra capitalismo e solidarietà il motivo o almeno uno dei motivi principali nei il fatto che non parliamo più di un'Europa
Davanti al problema del marxismo davanti alla sfida del marxismo
L'avvenimento che cambia la nostra percezione della realtà politica del nostro tempo e prima di tutto il crollo dei regimi comunisti
Tanto che in un certo senso l'intero dibattito culturale e immediatamente l'intero dibattito politico può essere ricondotto a questa domanda
Quali sono le conseguenze di questa crisi
Potremmo formulare la domanda anche in un altro modo
Il comunismo ha perduto chi ha vinto
Qualche tempo fa una giornali piemontese pubblicava un articolo in cui si occupava delle dei discorsi del Papa sulla unità dell'Europa sul sulla Fondazione cristiana della unità dell'Europa e in questo articolo
Gli dava un altolà gli diceva attenzione chi ha vinto non è la croce chi ha vinto è il marco tedesco
Il crollo del comunismo e un Effetto della sua inferiorità al livello della produzione di beni e servizi rispetto al capitalismo
Di conseguenza vincitore della sfida non è il cristianesimo neanche la cultura dei diritti umani ma vincitore della sfida e il capitalismo certamente esistono due vincitori in qualche modo uno di questi vincitori è senza dubbio la Chiesa cattolica l'altro il capitalismo ma il vincitore principale quello che ha vinto davvero mentre l'altro solo l'apparenza di una vittoria
Questo e il capitalismo
Questa è una risposta possibile la domanda in questo caso la conseguenza della fine del comunismo e il trionfo di bello mondiale del modello capitalista
Tra l'altro questa crisi del marxismo avviene proprio nel momento in cui a livello mondiale trionfa un forte e aggressivo neo liberalismo che in parte
Ingiustamente prende i nomi di Messi si taccia e di Ronald Reagan
Contrassegna i due grandi fenomeni del meccanismo del thatcherismo nella nei due Paesi di lingua anglosassone
Io vorrei invitarli per un attimo riflettere su questa domanda
Porcela nuovamente e cercare non tanto di dire chi ha vinto perché chi ha vinto non lo sappiamo la storia non la fanno gli uomini la falla fine lo Spirito di Dio ed è alla fine che si tirano le somme
Quanto piuttosto vorrei invitare a riflettere sulle conseguenze dell'una e dell'altra prospettiva in modo da prendere posizione nella sfida che si apre in modo cosciente e consapevolmente umano
Allora
Cosa significa dire che ha vinto il marco tedesco
Cosa significa vedere nella situazione attuale la vittoria del capitalismo
Potremmo scendere la domanda in due parti cosa significa questo per l'Europa cosa significa questo per il mondo in generale
Cosa significa questo per l'Europa
Il crollo del comunismo porta immediatamente al crollo degli assetti europei definiti nella conferenza di Outta nel mille novecento quarantacinque
Questo è certamente un grande fatto di liberazione ma l'Europa che noi ritroviamo dopo Yalta e l'Europa di Versailles
La medesima Europa la quale ha creato tutte le condizioni per perché si compia la seconda guerra mondiale
Da un certo punto di vista non è paradossale dire che proprio il dissolvimento dell'impero russo porta all'Europa più vicina a una terza guerra mondiale o per lo meno alla possibilità
Di sviluppi terribilmente violenti di quanto ciò non fosse pensabile quando questo impero ancora era in piedi
Perché cosa sta avvenendo oggi nell'Est dell'euro
Avviene che non più compresso dal comunismo si riafferma il momento nazionale in un contesto
All'interno del quale delle frontiere giuste non esistono non sono possibili e all'interno del quale di odi nazionali e repressi per anni riemergono con una straordinaria violenza
L'occidentale tende a pensare
Che la motivazione economica e l'ultima nella vita dei popoli e che quindi come ha fatto qualche ministro degli Esteri basti dire agli jugoslavi
Che il loro progresso economico dipende dall'aiuto occidentale l'aiuto occidentale dipende dal fatto che i nazionalismi si calmino per ottenere che si si calmino ma nella realtà non è così chi ha visto i propri genitori deportati chi ha visto la propria lingua proibita chi è stato persa decenni e decenni radicalmente oppresso
Entra oggi nella storia entra oggi nella politica con una carica di rabbia di esasperazione di volontà di rivalsa di cui bisogna tener conto
Guardiamo all'Europa centrale ed orientale
Esistono oggi due milioni e mezzo di ungheresi che vivono in si bem Burger nella Transilvania
Un milione nel Banato
Un milione in Slovacchia esistono contese fra slovacchi e Cicchitto
Tra sloveni croati e serbi tra ungheresi e rumeni tra ungheresi che slovacchi tra ungheresi
La Jugoslavia nella misura in cui questo Paese ancora esiste ma qualcosa di analogo avviene in tutta l'Unione Sovietica il dramma dei Paesi baltici e legato a grandi movimenti di popolazione
Ti hanno mescolato i popoli
Lituani lettoni gli estoni vogliono l'indipendenza nazionale
Ma ormai milioni di russi vivono nel loro territorio
Come trovare una soluzione a questo grande rimescolamento di poco
Seconda osservazione si è parlato già qui nella relazione dell'onorevole Mannino del problema della riunificazione tedesca mi permetto di fare una piccola osservazione
Se dalla riunificazione tedesca emerga un Barbarossa o no questo non dipende dalla buona volontà dei politici tedeschi
Questo dipende da una serie di fattori uno dei quali e anche la nostra azione ciò che noi saremo in questo momento in tutta l'Europa dell'Est
Riemergono delle antiche alleanze e persino delle nazionalità dimenticate
Una volta i tedeschi erano sparsi in tutti i paesi dell'Europa dell'Est più o meno e ne costituivano una parte importante della borghesia commerciale erano spesso tedeschi
E brevi ma comunque parlavano tedesco
Oggi la politica giusta della Bundesrepublik per il recupero dell'identità nazionale di ciò che è rimasto di quelle minoranze rischia di avere effetti perversi
Chi si integra all'Est nella nuova Europa si integra la Germania o c'è l'orientale perché tedesca
Si integrano quelle parti
Degli altri Paesi dell'Est che sono strutturalmente legate con la Germania
Dove esistono condizioni di viabilità che li lega lo al mercato tedesco una tradizione culturale che li lega la Germania e una complementarità di risorse ed opportunità
Facili da essere integrate riutilizzate dalla macchina tedesca
La Slesia
Per esempio
Ma
Non la Grande Polonia
Mare dorme ma non la Slovacchia
La
Slovenia e la Croazia ma non la Serbia
Quale inevitabilmente e all'interno di queste aree integrate o in via di integrazione economica in Europa attraverso la Germania in queste aree emerge una nuova borghesia fatta di tedeschi che sono sopravvissuti alla persecuzione che il comunismo ha fatto delle tue mento tedesco in tutte queste aree e che adesso riprendono coscienza di sé
Anche chi ha soltanto una nonna tedesca oggi in questi Paesi da tutto l'interesse a considerarsi come tedesco
Per poter usufruire delle borse di studio per poter acquisire una laurea tedesca per poter avere prestiti facilitati dalla Germania per costituire la sua piccola azienda in questi Paesi qual è il risultato divisioni geografiche che si accentuano
Informarsi di una borghesia tedesca su di una popolazione
Normalmente slava comunque non tedesca
Se a questi processi che non sono il risultato d'un disegno imperialistico della Germania ma sono il risultato della natura delle cose della giusta volontario occuparsi dei propri
Cittadini all'estero
Se a questi sviluppi non si oppone una politica europea
Tesa a favorire uno sviluppo globale di questi Paesi
Centrata sulle aree le quali non sono immediatamente integrate dalla dinamica naturale del mercato tedesco se non si aggiunge a questo una politica europea allora la forza del marco
Col tempo ricrea le condizioni che hanno portato alla seconda guerra mondiale
La divisione in questi Paesi fra un elemento filo tedesco è un elemento nazionalista slavo che inevitabilmente quando la Russia avrà superato la sua crisi si appoggerà alla Russia
La situazione per l'appunto nei Balcani dei Carpazi che già una volta ha portato alla guerra mondiale
Ma questo intervento dell'Europa il pensare uno ruolo dell'Europa che non sia semplicemente al traino della dinamica naturale di sviluppo dell'economia tedesca
Significa pensare qualcosa in più che non il marco significa pensare una intenzione politica di una politica che non è a rimorchio semplicemente del mercato che sa usare l'energia del mercato ma sa anche indirizzare l'energia del mercato
Intendere la crisi del comunismo semplicemente come trionfo del mercato di un mercato non regolato di un mercato senza direzione politica
E oggi il più grande contributo che si può dare alla distruzione dell'Europa al creare un futuro pieno di rischi e di pericoli
Perché queste dinamiche oggettive creano Puy non nascono da cattive intenzioni ma creano puoi naturalmente cattive intenzioni politiche
E qualora
Un primo problema molto concreto molto politico pensare l'Europa
Nel crollo del comunismo pensare l'Europa e pensarla non soltanto come espansione del mercato pensarla come consapevole costruzione di una casa comune che nasce da una cultura comune
Da una capacità di incontrarsi su di una
Visione della realtà dell'uomo fondamentalmente comune in cui le diverse nazioni da diverse culture nazionali sono diversi cammini verso l'unica verità dell'uomo
Riportiamo queste considerazioni non a livello dell'Europa ma al livello della situazione del mondo in cui noi di piano
Qual è il mondo che esce dalla vittoria del capitalismo
è un mondo in cui domina la forte tentazione
Di pensare che con il comunismo ed è finita anche la miseria è finita anche la fame e finita anche l'alienazione dell'uomo
Sono finite tutte quelle realtà che certo il comunismo ha utilizzato
Per condurre
La propria campagna di conquista del mondo è per attizzare la rivoluzione mondiale
Ma che sono realtà le quali tuttavia esistono in modo del tutto indipendente dal marxismo
Davanti a questo bisogna dire con forza che gli uomini in molti Paesi del mondo muoiono di fame oggi come ieri
Che questa situazione intollerabile oggi come ieri che il fatto che essa non può più essere strumentalizzata dal comunismo non è un buon motivo per dimenticarla per far finta che non esista
C'è un curioso sistema di manipolazione della pubblica opinione il quale tende a creare uno iato fra ciò che noi pensiamo e la realtà
Ci hanno convinti
Che in Italia non ci sono più poveri che l'Italia è un Paese tutto di ceti medi emergenti ma non è vero l'Italia non è un paese tutto di ceti medi emergenti oggi come non era ieri neppure un paese tutto di proletari e sottoproletari come gli stessi mezzi di comunicazione di massa tentarono allora di farci pensare
E tutto fatto di paesi che si stanno sviluppando che basta lasciar mano libera al mercato e tutto andrà bene ma non è vero
E prima o poi la realtà rompe la barriera dell'immaginario collettivo
Ieri quattro bambini dello Sri Lanka sono morti congelati mentre tentavano di attraversare la frontiera a Trieste
L'altro ieri migliaia di albanesi sono approdati sulle spiagge della Puglia credendo di trovare l'Eldorado e non l'hanno trovato
Non è possibile pensare ad una Europa ad un sistema Europa Stati Uniti che è un'isola di prosperità dentro un mondo che muore di fame perché il mondo che muore di fame inevitabilmente a salterà questa isola di prosperità
Pensate alla recente guerra del golfo certo Satam non è un buon rappresentante di questo mondo che muore di fame perché ha avuto e sprecato grandi occasioni di costruire il benessere del suo popolo e tuttavia il fatto che grandi masse arabe de privilegiate si sia non riconosciuto
Riconosciute in questo eroe falso è inaccettabile dice qualcosa dice ad una situazione di frustrazione di disperazione che abbraccia gran parte del mondo
Davanti a questa certo è possibile pensare ad una soluzione nazional socialista ad una soluzione che pratiche sistematicamente una politica di sfruttamento e sterminio ed Erika barriere insuperabili
Ai confini della prosperità
è una scelta possibile
Non è una scelta che si possa compiere a cuor leggero
Se l'Europa compisse questa scelta diventerebbe automaticamente qualcosa di diverso da quello che perderebbe
La propria anima
Che vale conquistare il mondo se poi si perde la propria anima questa domanda vale non solo per gli individui vale anche per le collettività sociali tutti quei valori in nome dei quali vale la pena oggi
Essere europei
Dovrebbero essere abbandonati
E c'è in parte lusso è in corso una battaglia sul significato della Europa e lasciate che qui al di là di ogni politicizzazione
Io renda omaggio al mondo in cui in queste circostanze il Papa Giovanni Paolo secondo ha reso una testimonianza sulla verità dell'Europa
E anche sulla verità della tradizione italiana in un momento difficile
In questa guerra del Golfo è stato normale
Vedere importanti giornali e significativi uomini politici così accesi dalla brama di essere occidentali
Da dare una straordinaria impressione di servilismo
Io sono occidentale
Io non dubito del fatto di essere occidentale e proprio per questo credo che il mio compito sia dare il mio contributo al dibattito dell'Occidente
Su quello che è il vero ed è bene credo che l'Occidente debba fare quello che a me sembra essere buono e giusto
Ma quelli i quali per sapere quello che devono pensare devono prima leggere il New York Times o meglio la traduzione che ne dalla Repubblica spesso il fedele quelli che fanno così non appartengono all'Occidente
Sono passati sono servi dell'Occidente non solo figli di quella cultura
Conseguenza della vittoria del capitalismo che ci porta dentro questo occidentalis mo'deteriore
Dentro di esso l'Europa muore
Guardiamo adesso un altro tipo di conseguenze di quel mondo di leggere gli avvenimenti recenti nell'Europa dell'Est le conseguenze ideologica
Il ministro Mannino ha parlato della e ideologizzazione io vorrei proporre alla vostra riflessione un un altro tema il tema della ideologia della De ideologizzazione
Vale a dire tutte le tipologie sono morte tranne una quella ideologia che non ha bisogno di giustificarsi davanti alla ragione per l'uomo perché è già contenuta nei fatti stessi perché il sistema di rapporti economici di rapporti giuridici di rapporti di forza
Dentro i quali noi viviamo è un sistema che già rispecchia quel tipo di ideologia e quindi quella ideologia alla forza di una cosa
Quando si parla di pragmatismo si può intendere la giusta flessibilità senza la quale non si fa politica ma si può intendere e molte volte si intende
Proprio il servilismo verso questa ideologia dei fatti compiuti
Il Kurdistan fa parte dell'Iraq questo è un fatto è un'ideologia il mettere in questione questo fatto
E tuttavia questo fatto è il risultato di una ideologia sanziona un rapporto di forza un rapporto di forza che a molti può non andare bene
Un rapporto di forza che ogni tanto deve essere reimpostato con la violenza
Dietro la ideologia della morte delle ideologie vince una ideologia appunto l'ideologia che io non chiamerei del mercato
Direi piuttosto ideologia dei rapporti di forza già stabiliti che usiamo il mercato né a Pusiano ma quando loro conviene anche lo violentano e lo respingono
In questo contesto cade la solidarietà verso i deboli
La solidarietà verso i deboli non nasce dal mercato
La solidarietà verso i deboli non nasce dai rapporti di forza
La solidarietà verso i deboli nasce autenticamente da un avvenimento che trascende i rapporti di forza esistenti
Altrimenti altrimenti diventa anche suo semplicemente uno strumento della lotta per il potere e un ideologismo umanitario prende il posto della autentica compassione
E infine cresce intorno a noi l'alienazione
Noi viviamo in una società che per lo più ricca
Ma all'interno della quale esistono vaste are di povertà povertà relativa ma nondimeno povertà reale
Ma anche le aree del Paese che vivono la ricchezza non per questo conoscono una autentica felicità umana viviamo in una società alienata
Il fatto che la spiegazione che il marxismo ha dato della relazione sia falsa che essa non possa essere ricondotta allo sfruttamento non vuol dire che essa non esiste
Karol Wojtyla il filosofo ha scritto una volta un articolo molto importante proprio su questo tema partecipazione o alienazione proponeva di definire la deviazione come la impossibilità di prender parte alla vita ad una comunità autenticamente umana quali che siano le sue reazioni
Ragioni che possono essere la mancanza di beni materiali ragioni che possono essere una struttura di vita di questa comunità nella quale l'uomo ha interessato soltanto all'esito materiale del lavoro
Ma non invece al fatto che attraverso il lavoro l'uomo produce spesso diventa più uomo o meno uomo costruisce la qualità della propria vita
Tutti questi problemi si pongono con urgenza davanti a noi si pongono nei Paesi sviluppati come nei paesi sottosviluppati
E tutti questi problemi non trovano la loro risposta nella ideologia del marco tedesco
Ideologia peraltro ripeto e sottolineo che non appartiene alla Germania
Se leggete i discorsi dico vedete che Kohl non crede in questa ideologia
Chi crede in questa ideologia e chi sbandiera davanti all'immaginario collettivo italiano l'immagine di un Occidente che non esiste per far passare suoi specifici e concreti interessa
L'Occidente arrivismo non è l'Europa
L'Occidente arrivismo non è l'Occidente e non si capisce l'Occidente reale l'Europa reale partendo da quella immagine deformata
Non si capisce nemmeno l'unificazione tedesca
Perché si è fatta l'unificazione tedesca la si può spiegare sulla base semplicemente della forza del marco tedesco no certamente poi il governatore della banca centrale non voleva l'unificazione perché questa non dico che indebolirà ma certamente metterà in questione la forza del marco tedesco altre cose hanno deciso
In altre parole l'economia è una dimensione fondamentale della vita umana ma non è l'unica e mi sono altre dimensioni politiche culturali religioso
E in questi mondi vitali
Che si capisce anche il motivo per cui l'uomo lavora produce e il tipo di regola economica secondo il quale disponibile a lavorare e produrre
Seconda domanda
Andiamo malissimo con i tempi
Ma adesso saremo più brevi
Seconda domanda
Quali sono i compiti che emergono per la Chiesa e le risposte della chiesa questa situazione
Il primo compito credo sia dire la verità
Se noi guardiamo storicamente al modo in cui il comunismo è caduto vediamo che esso cade per una grande rivolta degli uomini del lavoro per una grande rivolta del movimento operaio
Una grande rivolta del movimento operaio guidata dalla dottrina sociale della Chiesa
Non si capisce nulla di quello che è accaduto
Se non si parte dagli avvenimenti di Danzica a Danzica per la prima volta la classe operaia critica ho praticamente il marxismo-leninismo e si pone sotto un'altra guida ideale
Questa guida ideale e la dottrina sociale della Chiesa
Solidarność
Oggi tutti parlano di solidarietà ma fino a qualche tempo fa il solidarismo cattolico era per tutta la sinistra qualcosa da combattere
Solidarność e stato questo avvenimento un avvenimento che ha vinto perché per nove anni
Senza violenza ed uscito tuttavia a rendere testimonianza alla verità costruendo un metodo di lotta che rende testimonianza alla verità ma al tempo stesso rifiuta lo scontro sulla terreno della forza e non offre al potere avversario l'occasione di fare uso della forza
Questa resistenza ha scardinato il sistema comunista
Perché il comunismo non è una filosofia che abbia una pretesa di verità
Il comunismo e una filosofia che pretende di essere l'espressione della coscienza della classe operaia nel momento in cui la classe operaia apertamente rigetta quella forma di coscienza
Il Marsiglia battuto sul suo stesso terreno
E i regimi costruiti su di esso rimangono privi di legittimazione politica
Che con la forza si possa costringere la classe operaia a obbedire per un poco o a far finta di obbedire per un poco questo non cambia nulla
Alla natura dell'avvenimento di Solidarność non è la stessa cosa come Praga sessantotto
Allora all'ordine del giorno è il comunismo dal volto umano qui e il superamento del comunismo
Non è la stessa cosa come Budapest cinquantasei
Lì è una rivolta nazionale
Cui partecipano anche gli operai qui è una rivolta operaia
Se vogliamo invece verso Aniello più recenti non si capisce Gorbaciov senza la centralità di questo avvenimento
Gorbaciov vince la lotta per il potere
Perché dopo la crisi di legittimità del marxismo
Un sistema comunista non è più possibile
E l'Unione Sovietica e alla scelta fra una dittatura bonapartista i militari che prendono il potere come Jaruzelski
Il comunismo in Polonia non finisce nell'ottantanove finisce nell'ottantuno dopo c'è la dittatura militare o la ripetizione del modello della dittatura militare in Unione Sovietica
Oppure il tentativo difficilissimo dell'apertura politica
E da lì che nasce anche la perestrojka
Prima cosa ricordare questi avvenimenti
C'è una domanda di libertà umana al principio del cambiamento questa domanda si è riconosciuta con la dottrina sociale della Chiesa
Riaffermare il valore della libertà non significa negare il valore del mercato
Mentre la posizione la prima posizione terreni chiare l'insieme di valori e il lato della realtà
Che l'esistenza e la vita della Chiesa cattolica ha messo in evidenza la seconda posizione non ha bisogno di negare la verità della prima certo l'inferiorità economica del comunismo è una delle ragioni della sua caduta
E questa inferiorità va ricondotta alla mancanza della libertà economica ma la libertà economica non si può affermare e difendere se non nel contesto della compiuta libertà umana
Non può esserci libertà economica in una situazione in cui manca libertà religiosa libertà culturale tutte le altre libertà umane non il mercato ma la libertà
Di cui il mercato anche fa parte
Compiti allora per la riaffermazione oggi della dottrina sociale della Chiesa
Primo
Riaffermare il valore della libertà e insieme e con esso quello del mercato insieme con esso
Vale a dire subordinato adesso
Il valore etico del mercato che d'altro canto i cattolici spesso non hanno riconosciuto
Cosa vuol dire valore etico del mercato il mercato suppone ha come sua base il contratto cioè l'incontro di due volontà libere e suppone uomini liberi
In una società in cui gli uomini non sono liberi non può esserci un mercato se io posso importi di comprare se io posso importi il prezzo chiede di comprare allora non c'è più mercato
Il mercato suppone il dialogo di volontà libere suppone la persona libera
Proprio per questo a in se stesso un importante valore etico non dobbiamo aver paura di dire che sino ad oggi la dottrina sociale della Chiesa questo non lo ha riconosciuto o almeno non lo ha riconosciuto adeguatamente
Ma forse proprio la prossima enciclica del Santo Padre ci dirà qualcosa di nuovo proprio su questo tema
Secondo il mercato come sistema ottimale di alle di allocazione delle risorse per soddisfare i bisogni
Non esiste sistema migliore per sapere di cosa un uomo ha bisogno che domandarglielo e il mercato il modo migliore per rilevare concretamente le preferenze e utilizzare gli strumenti di produzione al servizio di queste preferenze eliminare gli sprechi non produrre ciò che non è necessario ciò che non serve a ciò che non è desiderato
Secondo però affermare l'esigenza che il mercato non sia l'ultima parola all'interno della vita sociale
Esistono bisogni umani bisogni umani importanti
I quali non trovano risposta nel mercato
Perché il mercato e il modo migliore per soddisfare i bisogni di quelli che hanno accesso al mercato da voi sapete se andate al mercato e dimenticate a casa il portafoglio non compra erette nulla
Esistono uomini esistono settori sociali i quali non hanno accesso al mercato
Per via di antica psicofisici
Non possono vendere la loro forza lavoro
Sono fuori mercato e quindi non possono comprare per via di Handicap di istruzioni per via di antica di collocazione geografica
Non hanno la possibilità di accedere al mercato e quindi sono fuori potrebbero essere dentro a certe condizioni ma queste condizioni non ci sto ci sono grandi piazze irrimediabili ci sono amica rimediabile
E tuttavia fin quando per Mangone non sono tolti bisogna fare i conti con esso
Esistono bisogni
I quali per loro natura non possono o non devono essere soddisfatti attraverso il mercato
Esempio il sesso
Per sua natura e qualcosa che non dovrebbe essere comprato e venduto dovrebbe essere oggetto di una atto libero di dono e di fra due persone
Il che non vuol dire che ciò che non dovrebbe essere comprato e venduto non si vede e non si comprende e tuttavia qui esiste una legge che più alta di quella del mercato
Il corpo dell'uomo pensate difficili problemi della regolamentazione del trapianto di organi e del commercio gli organi
Ma anche scusate il lavoro dell'uomo il lavoro dell'uomo e l'uomo stesso
Questo non vuol dire che non posso non debba essere di un mercato del lavoro
Questo però vuol dire che un mercato del lavoro è un mercato di tipo particolare che deve essere sorvegliato e controllato in modo particolare e sul quale esiste un dovere di intervento quando sul mercato
Settori e gruppi non abbiano la possibilità di ottenere la soddisfazione di bisogni fondamentali perché questo vorrei citare qui l'enciclica diversi misericordia
C'è qualcosa che è dovuto all'uomo non in cambio per qualcos'altro che guida
C'è qualcosa che ho dovuto all'uomo perché e un uomo
Esiste una dignità umana che rende l'uomo soggetto di diritti e che deve riuscire a trionfare quando entra in contraddizione con i meccanismi dello scambio
Questo ci porta a definire diverse tipologie
Esistono necessità di intervento
Fuori mercato per soddisfare bisogni sociali a cui il mercato non risponde
Esistono tipologie nelle quali invece occorre intervenire per mettere sul mercato che sul mercato non c'è
Ma potrebbe esserci
Qualche giorno fa ero a Washington e parlavo con un filosofo sociale americano abbastanza noto anche in Italia mai Nova
E lui mi esaltava le virtù della libera concorrenza
E diceva che il primo problema dell'America latina e di decorre deve regolamentare dare la possibilità della libera concorrenza
A alle popolazioni di questi Paesi
E io gli dicevo sono d'accordo con te ma attenzione
Per poter entrare sul mercato
Esistono delle precondizioni
Se tu Chieti oggi
A chi fabbrica
Qualsiasi cosa in Perù di entrare sul mercato della concorrenza con la California
Ti comporti come chi chiedesse a un professore cinquantenne
Di entrare sul mercato della concorrenza nel campo da Lord del boxing del del pugilato con Cassius Clay o con quello che oggi è quello che Cassius Clay era quando ero giovane non può farcela
Allora c'è un dovere d'intervento non per soddisfare direttamente i bisogni ma per creare le condizioni
Che consentono di stare sul mercato
Oggi per dire
L'Europa orientale entrerà nel mercato potrà competere sul mercato se ci sarà un enorme trasferimento di
Di capitali pubblici per costruire le infrastrutture per dare le conoscenze per permettere l'accesso al know how senza il quale la concorrenza impensabile
E infatti il problema tedesco attuale è proprio questo
Per il mettere la Germania orientale nella concorrenza occidentale e necessario darle quei presupposti che essa non
Questo è un secondo
Grande e importante livello d'intervento il terzo e la capacità di definire ambiti nei quali non la regola del mercato ma un'altra regola deve funzionare
Ambiti sottratti alla regola del mercato
Ambiti dei quali deve valere il principio della gratuita la cultura per certi aspetti dovrebbe essere uno di questi ambiti
Quando la cultura e liberamente comprata e venduta il risultato e che a livello sociale si perde la capacità di distinguere fra l'immagine è la verità
Il dominicano
Dei signori dell'immagine e della politica spettacolo va ricondotto anche almeno in parte
Alla crisi dell'università italiana una crisi che tutte le forze politiche scusate hanno voluto hanno accettato ed hanno perpetuato
E questo ciò che permette di comprare per poco
Il meglio che si trova e di usarlo secondo un disegno che non è certo un disegno preoccupato della verità mai un disegno preoccupato nell'affermazione di una certa Macilletti delle sembra
Mi sembra che questi due poli il riconoscimento del valore del mercato d'altro canto la necessità di riconoscere il valore di ciò che non ne mercato definiscano quello che potremmo chiamare l'anticapitalismo cattolico
Possiamo non chiamarlo anticapitalismo se oggi la parola capitalismo diventata così Santa che non bisogna in nessun caso parlarne ma ma cos'è la tradizione dell'anticapitalismo cattolico non è l'utopia di un altro modello che si sostituisce al capitalismo non è l'utopia del socialismo in cui i cattolici non hanno mai creduto
E invece la consapevolezza che l'economico e un momento della vita umana ma non l'unico non l'ultimo
Che l'economico deve essere soggetto ad una ultima regolazione etica
L'economico risponde ad una fondamentale passione dell'uomo ma le passioni devono essere guidate ultimamente dalla ragione
Dice Aristotele sta devono essere guidate dalla ragione in modo politico
E non disposti
Cioè riconoscendo il loro diritto e mostrando che il modo autentico di soddisfare il loro desiderio e quello che corrisponde alla ragione e tra le etica e l'economia sta la polizia
La funzione della politica e quello di permettere che questa ultima regolamentazione etica abbia fine
Ma per far questo la politica deve attingere al detti
Attingere all'etica corsa ma non tanto suggerimenti o indicazioni
Attingere all'etica una Energia
Cinque una regolamentazione e possibile quando esiste nel Paese
Una unità su di un insieme di valori che devono essere privilegiati se esiste un consenso sul fatto che l'abitato l'uomo in ogni caso merita di essere tutelato
Se questo consenso non esiste allora la politica impotente ma questo consenso etico non nasce dall'etica
Questo consenso etico nasce dalla storia e nella storia dall'avvenimento di una religione
E il religioso ciò che fonda letti con forse non filosoficamente
Ma certo nella concretezza della vita dell'uomo
Gli uomini vivono all'interno di incontri che dicono loro quello che bene
La presenza di questo momento del religioso all'interno della vita sociale definisce l'ambito in cui il politico può agire
Se gli uomini non hanno questa qualcuno non hanno questo contesto non troveranno l'energia per far trionfare un bene lontano studiolo vicino un bene comune su di un vero e proprio particolare
Ultima osservazione e chiudo tutto questo allora suppone un compito del politico ma al di là del compito che il politico suppone qualcos'altro
Si suppone l'esistenza di un soggetto che non è il politico non è il partito un soggetto che porta questa capacità di far trionfare le ragioni dell'uomo sulle ragioni del sistema
Questo soggetto è la Chiesa stessa ma nella sua dimensione laicale
La chiesa non come gerarchia ma come laici che impegnati dentro i più diversi ambienti della vita tentano di vivere lì il primato della verità sull'uomo
E secondo questo primato per tentativi ed errori senza pretese dogmatiche tentano di costruire forme nuove di vita per l'uomo
Io non credo che il rinnovamento della politica possa venire senza essere accompagnato da un rinnovamento di questo senso religioso della vita
Per la Chiesa cattolica da una ripresa della presenza della vita della Chiesa negli ambienti della società
Una simile ripresa offre un'occasione di dialogo come la democrazia cristiana questa occasione di dialogo userà questa è una domanda a cui non posso rispondere io ma solo voi siete abilitati a dare risposta grazie per l'attenzione con cui avete
Pirelli è che ringrazio vivamente
Il professor Buttiglione per la ricchezza degli spunti che erano contenuti nel suo discorso che avrebbe probabilmente avuto bisogno di ulteriore tempo ma per chiudere la mattinata abbiamo ancora gli interventi del professor Dellai poi padre Sorge e poi concluderà l'onorevole Andreatta io mi riservo di svolge la mia relazione nel pomeriggio
Do allora la parola al progresso Delaj che è direttore del Censis ringraziando ovviamente per essere avvenuto e per portarci il contributo della sua preparazione
Buongiorno a tutti voi chiedo innanzitutto scusa
Spero per la velocità con cui vi esporrò delle riflessioni che avevo preparato
Siamo tutti in grandi GrandeCorso lunedì farei tre tipi di invito di ragionamento il primo inviterei a convocare chi vi parla e poi di dico il secondo vi inviterei a fare un ragionamento di rottura delle simmetria con cui di solito noi siamo abituati a ragionare e il terzo invito è un invito a stanare a tirar fuori le energie nascoste che in questa Sicilia ci sono visto che il compito che mi è stato assegnato e quello di ragionare su uno sviluppo possibile attorno alla Sicilia
Per questo vi dicevo il primo invito a collocare chi vi parla convocare chi parla vuol dire io mi occupo da molti anni di ricerca giro tutta l'Italia vedo molte regioni vedo molte realtà locali guardo confronto discuto riconosco le somiglianze e le differenze come una persona può farlo col migliore con la miglior onestà intellettuale possibile
Ebbene io sono tendenzialmente un nordico anzi sono un nordico sono un continentale sono un trentino
Che ha fatto però la sua esperienza di emigrazione perché io lavoro da vent'anni a Roma e mio è solo un migrante quotidiane per il mestiere che faccio
Sono un autonomista
E per questo li capisco foto la mista come voi perché il mio Trentino originale come voi sapete una provincia autonoma con forte
Incisività dell'autonomia e per questo capisco l'importanza della diversità rispetto a una presunta generale o generica omogeneità globale capisco sento risuonare dentro di me qualcosa quando vedo e vivo nella diversità naturalmente quello che gli venga a dire è un ragionamento
Che gira perno la mia testa e quindi di invito anche a scusarmi per la velocità con cui glielo dico
Seconda cosa vi dicevo è importante che lo impariamo a rompere in modo consolidato di pensare cioè le simmetrie nascoste dentro di noi
Anche se in fondo continuare a ragionare del modo con cui siamo abituati alle volte più comodo
Certo ci rendiamo conto che ripetere il ragionamento da ripetere le analisi ribadire quello che Giacomo conosciamo è una forma anche rassicurante di ripetizione di iterazione dei ragionamenti ma questo probabilmente non ci aiuta a capire dal profondo le cose che in realtà muta
Per fare questo ho fatto quattro ragionamenti attorno a quattro parole chiave che mi sono venuti in mente
Pensando al mio mestiere e pensando la Sicilia e le quattro parole chiave attorno alla quali Vito uno spunto cadauna sono le parole seguenti emergenza
Indistinzione
Senta all'altezza
Lamentazione
Emergenza è una parola chiave una simmetria certamente che per la Sicilia risuona molto importante ma è altrettanto vero ho l'impressione che li dobbiamo riuscire a scavare dentro l'emergenza per trovare anche sapore
Della quotidianità e della vita quotidiana che effettivamente c'è
Quando si guarda la Sicilia specialmente si guarda con gli occhi dei media c'è sempre il rischio di diventare strabici
E di vedere una Sicilia solo malata
Oppure dei mettendosi dalla parte dei siciliani percepire dei siciliani giustamente offesi per questa immagine
Oppure il timore di vedere una Sicilia arreso sono tutti i rischi estremi che non servono a capire specificamente la situazione siciliana
C'è il rischio di subire la tentazione dividere più nell'affermazione nel messaggio delle cose che non nelle cose stesse e questa percezione
è per me molto concreta molto viva la sento molto il rischio di vivere più nel messaggio che nelle cose
Naturalmente c'è anche il rischio vista l'emergenza la straordinarietà che ci sia una specie di mescolanza e alle volte anche di confusioni di ruoli dei vari attori sociali che fanno sviluppo
Perché naturalmente nella situazione
Che si dire sotto il cappello dell'emergenza accetti il richiamo a vivere la situazione calda
Che non ad applicare a ragionare lungo i canali differenti del quotidiano e del proprio ruolo insomma
Una società che sostanzialmente calda tra virgolette richiede ragionamenti e istituzioni Frette
Una società che abituato a vivere nella simmetria quando quasi prigioniera della simmetria emergenza
Messaggio confusione dei ruoli ha bisogno secondo me in maniera assicura etica di tornare a pensare lo sviluppo
Quotidiano
Seconda cosa l'indistinzione
L'indistinzione un rischio mica solo siciliano Riscone azionare quando noi andiamo a fare analisi ci rendiamo conto che la prima cosa da superare l'indistinzione certa una situazione di emergenza tra virgolette
Favorisce l'indistinzione delle situazioni delle analisi e delle proposte
Quello di cui noi abbiamo profondamente bisogno e quello di distinguere di segmentare di suddividere perché sappiamo che la Sicilia
Contiene punte molto elevate e punte molto depressi l'altissimo è il bassissimo è con presente dentro la Sicilia non possiamo ragionare invia indistinta
Noi abbiamo fatto grandi indagini anche del passato per verificare come ogni realtà meridionale quindi anche la Sicilia abbia una componente di sub del sud è una componente di nord al sud
è necessario distinguere le situazioni territoriali emessi necessario distinguere le fenomenologie nel positivo e nel negativo andando a rintracciare quello che si muove sottotraccia sotto il profilo dello sviluppo
Quindi passare sostanzialmente dall'indistinzione alla segmentazione dalla realtà
Terzo ragionamento
Per far parola chiave la separatezza
Quando dico separatezza è chiaro che anche la mia anima emotiva si scalda perché ho vissuto anch'io il senso la logica dell'essere in qualche modo diversi d'una ragione per certi aspetti diversa ma io mi rendo anche conto
Che oggi il problema è quello di cominciare a pensare
Non di essere in una situazione di continentali Zazie home mancata per la Sicilia rispetto al resto dell'Italia
Ma di trovare il modo per reinterpretare una separatezza più matura la separatezza non può essere solo rivalsa ha bisogno di diventare una risorsa reale
Questo è molto importante significa rompere la simmetria dentro la quale di solito chi vive una sorta di separatezza
Finisce per rinchiudersi oggi voi avete una situazione di Sonia per territorio per abitanti e per risorse sufficientemente elevata
Per poter uscire dalla simmetria come rivalsa e più dalla separatezza come rivalsa e per tentare di affrontare il tema della separatezza come una vera e propria risorse detto in altri termini spesso vi si dipinge o talvolta ci si può anche auto dipingere
Ho percepirsi come una parte in qualche modo imperfetta e periferica tra virgolette del sistema preso nel suo complesso
Bene voi avete tutte le caratteristiche per essere una parte auto consistente e centrale di un sistema che può essere anche ridisegnato questo è molto importante cioè le fantasie sono state tante sono tante non è facile
Qualcuno suggerisce di se pensiamo la grande Sicilia pensiamo a tutta la Sicilia che anche fisicamente non è presente in Sicilia pensiamo attutire emigrati che sono dall'Australia la Germania è una grande Sicilia che in fondo ha fatto un'internazionalizzazione sofferta
Migrante ma che oggi è cresciuta non è più l'Inter questa questa migrazione costituisce una parte sociale da grande Sicilia c'è un pezzo di Mediterraneo
Ma c'è la necessità soprattutto se si vuole di ridisegnare il confine reale della Sicilia
E soprattutto il confine psichico che dentro di noi che dentro la classe dirigente può maturare l'orizzonte del possibile non può morire dentro
Una separatezza che implode vedete quando si è poveri sia molto all'inizio la separatezza il meccanismo principe per out identificarsi e definire le strade del proprio sviluppo l'abbiamo vissuto anche noi in Trentino era una zona depressa del Centro-Nord
Però è importante nella fase seguente usare delle risorse della separatezza e quindi non ripetere il meccanismo del tagliarsi via rispetto al continente ma di trovare come usare la separatezza per fare un salto in avanti
L'ultima parola chiare era vi dicevo prima la lamentazione questo non è tipicamente siciliana devo dire che forse più forti in altre parti del Mezzogiorno ma certamente quando una persona che vive nel centro nord penso al Mezzogiorno certamente scatta il meccanismo poi verificato di una situazione culturale che tende a finire nella lamentazione del sottosviluppo ebbene oggi vedete io credo che tutto il Mezzogiorno ha bisogno di spianare attorno a quel fenomeno delicato che sappiamo essere ed è quello che anche noi abbiamo definito una situazione di benessere
Senza un corrispettivo grado di sviluppo
Qui si tratta di muoversi se vogliamo fare un salto in avanti
Nella dimensione dello sviluppo siciliano dobbiamo avere l'umiltà di riconoscere di capire come uscire dalla simmetria che si è consolidata cristallizzata di un alto livello di benessere di un basso grado di sviluppo
Questo è un punto fondamentale per essere classe dirigente questo vale ripeto per tutto il Paese e io spesso sostengo come per tutto il Mezzogiorno c'era necessità di passare dal mo'dimensione di fra virgolette ricatto morale ad una dimensione di patto operativo
Se voi ci pensate bene
O almeno così a me pare il meccanismo del ricatto morale assume sovente tre gradini molto semplici c'è una richiesta di solidarietà che viene dal mezzogiorno in maniera indistinta
C'è una percezione da parte del resto del Paese dell'esistenza peraltro di un livello di benessere che uno è più quello dalla povertà di una volta
C'è da parte del resto del Paese onestamente va riconosciuto una voglia di uscire di qui una voglia di esserci una voglia di pagare il meno possibile per sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno queste non situazioni insana
Non è da sistema maturo né per l'Italia a metterla sì sì
Come facciamo a rompere questo circuito vizioso il circuito vizioso Varotto su altri tre gradini
Bisogna ricercare le somiglianze cioè tutto quello che si muove in fase di gruppo e che rende la Sicilia simile ad altre parti sviluppate del Paese non solo richiedere solidarietà indistinta
è necessario fare alleanze trasversali con tutti i soggetti che vogliono fare sviluppo dalla Sicilia al resto del Paese e al resto del mondo
Il terzo gradino non sarà più la voglia di uscire da parte del resto del Paese ma in certo qual modo gli la la la voglia di fare patti non la voglia di scappare non la voglia di scappare dal ricatto ma la voglia di fare un patto un patto non solo per il Mezzogiorno un Patto per la Sicilia
La lamentazione Barrotta se la società siciliana e matura
Ultimo punto
E poi lascio il microfono al successore dicevo
Sono quattro parole chiave che solletica no un ragionamento la classe dirigente elevata
Ebbene dicevo prima
Vi invito Ching richiamo a ragionare su dove sono le energie nascoste della Sicilia liberare le energie sotterraneo potenziali e incanalare in canali di sviluppo ma questo vuol dire
Rifare riaprire una grande stagione di cultura dello sviluppo
E vedete questo è un problema che tocca tutto il Paese che non tocca solamente la Sicilia noi dobbiamo rifare cultura di sviluppo in Italia in un Paese che ha già sviluppato dobbiamo rifare cultura dello sviluppo in Sicilia in una realtà che ha ottenuto benessere ma non adeguato sviluppo è molto più difficile che negli anni Cinquanta lo riconosco
Ed è più difficile per la classe dirigente ed è più difficile per voi che siete quadri di classe dirigente
Ed è altrettanto importante per la Sicilia
Fare uno sforzo quindi da classe dirigente maturo ma classe dirigente matura vuol dire in qualche modo fare almeno due cose
Rifare autocoscienza collettiva dei processi reali
Perché alle volte gli ho l'impressione quando vengo in Sicilia
Che i processi reali del Paese quindi economici quelli sociali
Passino in seconda fila rispetto al primo alla prima parola chiave che ci dà tanti problemi però delle merci senza sembra quasi che esista solo una faccia della Sicilia e gli ho so che esiste anche un'altra una classe dirigente che penso allo sviluppo siciliano deve fare nuovamente forza sull'altra faccia deve fare autocoscienza collettiva sulla parte di sviluppo che esiste dietro la facciata
Secondo deve utilizzare appieno la propria autonomia
Ora vedete e con ciò chiudo l'autonomia è un fatto molto importante le regioni a statuto speciale hanno ottenuto
Per primi anzi la Sicilia mi spiegava Mannino
L'ha ottenuta ancora sotto il regime precedente con un decreto reale la prima autonomia avete un'autonomia che la più vecchia di tutte l'autonomia va sfruttata come meccanismo
Ma anche qua sfruttare l'autonomia significa uscire dal circuito dalla lamentazione
Significa utilizzare l'autonomia oggi non in chiave di logica del passato tutte le regioni autonome oggi sono tentate di usare l'autonomia difendendo quello che hanno ottenuto con le unghie e coi denti non è più possibile
Perché è un Paese che è cresciuto non può vivere di una legittimazione dell'autonomia che è nata in situazioni iniziale di particolare marginalità povertà ed emergenza
Oggi bene o male con situazioni molto diverse l'uno dall'altro l'autonomia trova una situazione sociale che con tutte le distorsioni e le differenze tra l'aiuto nomi locali autonomia regionale trovo una situazione in quattro o diversa cresciuta più articolata anche più contraddittoria
Ma per trovare rilegittimazione dall'autonomia ne discutevo con mani in un giorno è importante che noi capiamo che l'autonomia sia di legittima solo se guardiamo avanti e non indietro
Non può essere più l'autonomia in difesa dalla povertà Teresa all'autonomia che gioca verso il futuro che fa l'innovazione per tutti che cerca i collegamenti con tutti che quindi guarda in avanti l'autonomia è uno strumento per progettare il futuro questa è una forma di rilegittimazione ma non può essere l'autonomia per la tutela di quello che abbiamo già avuto l'abbiamo avuto
Abbiamo fatto meno l'abbiamo fatto male abbiamo già avuto dobbiamo guardare un'autonomia che si lecitina perché diventa laboratorio per tutto il Paese per un pezzo di sotto
Questo importante lo l'autonomia ricomincia a girare vi lascio con queste riflessioni e li ringrazio
Tanto il colloquio con la vicina al convegno dei giovani svoltasi a Terrasini e quindi io credo continuerà sulla medesimo tema di svegliarci
Anche la mia presenza qui vuole avere soltanto questo significato
Di una riflessione a voce alta su un problema che riguarda il Paese riguarda il futuro di tutti noi
Nell'incontro di Terrasini il titolo era la Sicilia che verrà intervenendo mi sono chiesto ma come si può rispondere Lazio all'Inter alla domanda la Sicilia che verrà se nello stesso tempo non ci chiediamo che cosa l'Italia che verrà ed è nato così lo slogan la Sicilia che verrà l'Italia che verrà e la DC che verrà facevo vedere i tre aspetti oggi continuando a proprio quella riflessione facciamo la Sfinge e direi che c'è una radice comune
Potremmo dire che la Sicilia che verrà l'Italia che avverrà la DC che avverrà sì incontrano in un solo futuro nel futuro della democrazia rispondere a queste domande vuol dire la democrazia che verrà ora vorrei non farvi dei discorsi teorici oltretutto non è la sede forse non è ormai non c'è nemmeno il tempo vorrei che voi rifletteste un momento sul dibattito che l'Italia sta vivendo oggi
Sta succedendo qualche cosa di inedito
La cultura laica si interroga sulla fallimento delle ideologie e stanno scoprendo la rilevanza sociale della ispirazione religiosa e cristiana
In queste ultime settimane l'ho avuto modo in diversi incontri di citare alcune espressioni del dibattito aperto da una intervista rivoluzionaria a dir poco di Massimo Cacciari sull'Unità
Che ha dato l'avvio a un dibattito che ancora non si è concluso vi leggo solo due o tre frasi
Per fargli vedere come il dibattito della DC il dibattito sulla democrazia in Italia sta raggiungendo una radice comune dalla quale è possibile rinnovare ci crescere rispondere alle sfide nuove che ci si trapianti storia moderna anzi dice dunque caccia si riferiva ovviamente al discorso del Papa a proposito della guerra del Golfo io trovo nelle parole del Papa
Motivi di verità sempre più evidenti notate bene che l'unica non credente e marxista
Le grandi tradizioni laiche e marxiste hanno scritto il proprio fallimento né i fatti mentre la prospettiva che indica il Papa è una prospettiva di fede poi dice
Il dialogo effettivo con il nuovo mondo che nasce sarà possibile
Solo grazie alla parola cristiana
Nelle forme di una nuova evangelizzazione che rinvia all'Europa l'ispirazione originaria della sua civiltà le ideologie si sono consumate tragicamente
è interessante che ha fatto eco a questo discorso un intervento di un altro laico esponente della cultura laica Gianni Vattimo che sull'Espresso di due settimo della settimana scorsa ribadisce le premesse enunciate da Cacciari anche se poi lo critica
Sentite queste espressioni di un altro rappresentano un altro rappresentante della cultura laica
La cultura laica non ha più nessuna delle sue tradizionali ragioni per negare l'esistenza di Dio
Non solo ma queste ragioni sono venute meno perché hanno perso di credibilità i sistemi di pensiero che collocavano questa espressione religiosa al margine erano anti religiose e fornivano una globale visione del mondo alternativa e poi dice
La vulnerabilità del pensiero laico all'istanza religiosa e duplice
Primo perché mancano ragioni teoriche specifiche per negare Dio
Secondo perché sono sparite complessivamente le visioni laiche del mondo e allora concludeva è fin troppo comprensibile dunque che oggi nella cultura laica
Si riproponga il problema dell'esperienza religiosa e specificamente del significato della predicazione della Chiesa
Noi cristiani ci rendiamo conto di che cosa significhi questa riscoperta
Della Radice
Religiosa come fondamento dei diritti dell'uomo eccome fondamento della costruzione di una cultura e di una società nuova
Allora vorrei con voi sottolineare tre aspetti in modo molto breve perché poi da custodito scappare
La prima riflessione che vorrei fare questa
L'ispirazione cristiana
è la garanzia della democrazia che verrà non solo della Sicilia dell'Italia della DC che verranno ma della sì della democrazia tout court
La religione questo lo abbiamo nel pensiero di Sturzo che è diventato sangue delle nostre vene di cristiani impegnati in politica
La religione ha rilevanza sociale perché realizza concretamente quel bisogno di assoluto che l'uomo ha nel cuore
Pensate che la perestrojka è stata definita da uno dei cervelli pensanti dell'Unione Sovietica come la riscoperta della spiritualità dell'uomo
Come a dire guardate che il muro di Berlino i regimi dell'Est sono crollati non presi per fame anche se è vero che mancano molte cose
Ma perché l'uomo riscoprendo i propri diritti ha riscoperto la radice il senso religioso della vita
Di fronte a questa riscoperta di radici a cui ispiriamo il nostro servizio politico di che cosa dobbiamo avere paura se non della solidità
Alla riscoperta dei valori cristiani nella nostra vita nei nostri programmi
Le ideologie sono arrugginite
I valori cristiani non sono arrugginiti sono inossidabili proprio perché sono valori trascendenti religiosi quindi l'ispirazione religiosa è la radice la fonte di una morale e di un'etica collettiva
Che solare può dare valori ai programmi politici al rinnovamento dalla politica all'unità di un popolo
Il grave errore della cultura moderna è stato quello di rompere l'ispirazione religiosa diciamo pure l'ispirazione cristiana
Dal mondo moderno e qui ci si riallaccia all'ultima intervista di una settimana fa di Cacciari sempre sull'Unità il quale arriva a dire che se il mondo moderno fa un'autocritica sincera
Scorge era che le radici della sua cultura sono cristiani
E che se i cristiani invece di demonizzare il mondo moderno faranno un'autocritica del loro modo di essere scopriranno che i valori fondamentali
Del mondo moderno nonostante le deviazioni sono nati dall'ispirazione cristiana e lui parla di una strettissima lingua di terra
Dove è possibile l'incontro tradizione cristiana del mondo e tradizione moderna il moderno non è alternativo al cristiano
La modernizzazione della società la modernizzazione della vita politica
Non è alternativa all'ispirazione cristiana allora amici miei perché non ritrovare l'entusiasmo il coraggio o la gioia dei nostri ideali cristiani
Come non capire che la crisi della DC è una crisi diversa da quella degli altri partiti perché è diversa l'origine di una democrazia ispirata ai valori cristiani
La DC è l'unico partito che non è nato da una radice ideologica
E mentre in i partiti ideologici per rinnovarsi devono rompere con la loro matrice originaria che è stata smentita dai fatti e dalla storia
Il cristiano per ritrovare la forza la comprensione il consenso delle coscienze di credenti e non credenti deve ritornare all'autenticità del valori iniziali
Riscoprire la potenza dei valori cristiani che trasformano l'uomo innanzitutto e trasformano la società ecco allora la prima riflessione tutte le volte che l'uomo perde la sua ispirazione religiosa l'uomo perde se stesso
Ma tutte le volte che l'uomo riscoprirsi stesso
Riscopre la dimensione religiosa della vita della politica dell'economia del mondo che nasce è il primo motivo della certezza che ci vede rinfrancato di tutti quanti crediamo nella forza degli ideali cristiani
Abbiamo da temere soltanto della nostra incoerenza
Ma nel momento che torniamo all'autenticità di una vita cristiana noi trasformeremo questa società
Perché non siamo noi ma è la forza della parola di Dio dell'ispirazione della luce della forza che viene dal Vangelo che è più grande di tutte le difficoltà seconda riflessione
Come si traduce nella democrazia che verrà l'ispirazione cristiana uno potrebbe dire padre la ringraziamo di questo esortazione ma in concreto che cosa vuol dire nel nostro Paese oggi riscoprire le radici di ispirazione cristiana
Per cambiare la società per arrivare a una democrazia matura io ve lo dico in due momenti due cose
Primo
Ribadire non solo teoricamente ma nei programmi il primato della persona sulla società
Questo vuol dire riscoprire la forza del Vangelo nella politica non sono esortazioni moralistiche o spiritualista i perché oltretutto non sarebbero andate male nel come vanno le cose la persona viene prima della società
Quindi il cittadino deve essere il centro del sistema tutto quello che mette da parte la persona che la riduce a un ingranaggio o una rotella
Di un ingranaggio senz'anima e controllabili la democrazia se è vero che la radice della democrazia e la dimensione trascendente dell'uomo
Combattiamo lavoriamo interroghiamoci prima di fare un programma Piero il Comune per la Provincia per la Regione per la nazione questo programma riflette questa luce che viene dagli ideali cristiani
Dalla comprensione vera dell'uomo il primato della persona
Questa persona che ha una dimensione sociale quindi la società non è un organismo fuori delle persone non è un organismo al di sopra della persona l'organismo sociale la persona che si completa nella sua dimensione comunitaria e allora ecco la necessità delle riforme del costume della mentalità dell'anno rinascita della coscienza morale dare un'anima etica alla politica
Che cosa vuol dire tradurre questo principio nella politica di oggi in Italia vuol dire finalmente condannare a morte la partitocrazia
Restituendo il primato della persona sulla società in termini di persona che viene prima della logica del partito
Noi siamo tutti capovolti
Ed è assurdo che lo sia un cristiano che invece enuncia principi che sono chiari
Il potere è importante nella vita politica che logori chi ce l'ha che logori che non c'era fatto sta che logora però al di là delle battute il potere importante senza potere non si fa nulla
Ma non può abbiamo fare politica che l'aveva il potere
Perché camminiamo quei piedi per aria il potere è uno strumento non è il fine della politica facciamo
USA usiamo il potere ai fini della politica ridiamo al potere il suo valore strumentale
E allora recupereremo l'equilibrio e allora ci apriremo alla Società e il tentativo che la DC con gli altri partiti di massa stanno spontaneamente facendo di aprirsi al sociale
Non è un gioco per aderire una captatio benevolentiae che ti porti voti
è una questione di vita o di morte quindi il movimentismo non è l'assoluzione
Per che solo nel partito come strumento nel potere come strumento il cittadino può veramente edificare lo Stato sociale contemporaneo
Il movimento in ben vengano sono una reazione sana di un organismo che trovando nella partitocrazia il morbo che toglie la vita la lo stato sociale alla partecipazione del movimentismo dicevo appunto si ritrova la centralità della persona la partecipazione ma i momenti il movimentismo nei sindacati Cobas nei partiti con le leghe di Mussi con la Rete di Orlando questi tentativi hanno una loro validità di sintomo ma non sono la soluzione dell'infermità
Possono servire a stimolare ma non confondiamo le cose rimane il partito come strumento principale privilegiato della partecipazione democratica ma rispettiamo la centralità della persona
Secondo principio o meglio secondo modo di tradurre ecco l'ispirazione cristiana nella politica
Il primato della società sullo stato lo Stato la società organizzata per raggiungere fini specifici quindi lo Stato non sopprime
Non crea non annulla i diritti fondamentali dell'uomo
è un assurdo che uno Stato possa dire a due cittadini potete eliminare una vita concepita e non ancora nata perché lo Stato viene dopo non viene prima del diritto alla vita
Lo Stato lo può tutelare l'opporre volare ma non lo poni annullare e non lo può in nessun modo né creare né lasciare all'arbitrio neppure dei genitori
E allora l'uomo ha dei diritti fondamentali la cui proiezione la società e lo Stato non crea l'etica non crea la religione di tutela il primato della società che vuol dire in concreto in Italia oggi vuol dire essere chiari su questo punto
Ve lo dico con la sincerità
Con cui di solito parlo pure essendo gesuiti
Cioè
Finiamola di parlare della fine della Prima Repubblica sarebbe una tragedia per la democrazia nel nostro Paese
La validità del profilo alto etico della nostra costituzione non può essere messo in discussione
Facciamo delle riforme coraggiose
Senza questo sia detto tra parentesi cominciare a costruire la casa dal tetto come vorrebbe che si cominciasse dalla elezione presidenziale fatta con voto popolare cominciamo con Rinnovamento della
Legge elettorale tiriamo sulle mura poi parleremo del tetto
Però quello che ci lascia perplessi è questo stiamo attenti a non essere troppo superficiali nel dire che è finita la nostra Repubblica
è una pappa nuova di profonde trasformazioni
Di coraggiose riforme e qui non dobbiamo essere secondi a nessuno né il coraggio nella inventivi TAC se è vero che i valori cristiani ti fanno capire meglio il senso dell'uomo il senso della vita il senso della storia
Ma ricordiamoci che
La traduzione della riscoperta delle radici comuni va nel senso della priorità
Dell'etica sociale della società come portatrice di valori sulla sua organizzazione statuale che va rinnovata ma non deve essere cambiata nell'anima che è un'anima etica molto esigente che il DNA
Della nostra gente e vengo allora la conclusione prestare nel tempo prefisso che ho superato dalla quattro minuti pazienza
Quale Democrazia Cristiana verrà
Scriviamo ce lo venne in mente che è finita un'era è finita una stagione
Quindi
La stagione di una DC perno
Del sistema democratico che è durato per cinquant'anni che ha acquistato un mucchio di meriti perché l'Italia
Da un paese distrutto diventato uno dei primi Paesi del mondo che ha saputo difendere dagli attacchi delle Brigate Rosse il cuore dello stato che ha saputo gettare le radici dell'Europa che sta nascendo che nasce da valori cristiani tutto questi sono meriti enormi
Ma ricordiamoci che non è più possibile sperare in una situazione bloccata
Vivere di rendita vivere perché c'è un nemico se questo ha funzionato per alcuni decenni amici miei questo non funziona più
Se qualcuno si vuole illudere si illuda manda fuori di strada il consenso per la verrà più maturo più generoso più numeroso di quando veniva perché i vescovi coll'aspersorio benedì parola dici
Ma va conquistato non è scontato dammi intatto con uomini di valore che siano uomini limpidi trasparenti capaci professionalmente
Di elaborare programmi validi politicamente che siano cioè in grado di risolvere i problemi della gente
Solo qui possiamo allora capire l'importanza di non fuggire
Da una crisi come quella che attanaglia
La DC come gli altri partiti si tratta allora però di metterci di fronte anche l'eventualità di una stagione di minoranza non perché uno esce e rompere
Ma perché è prevedibile che se questa DC così pesante
Non si rinnoverà nel senso detto sarà l'elettorato italiano tra assenteismo fughe nelle leghe o in altre esperienze i movimenti a non rinnovare alla DC la sua missione di perno del sistema a non rinnovarle la maggioranza relativa
Perché non prevedere questa eventualità restando all'interno mandando avanti con coraggio un discorso di ritorno all'autenticità dei valori e al coraggio delle trasformazioni
Se si rinnoverà nulla di meglio se questo non dovesse avvenire come probabilmente sarà difficile che avvenga ci prepareremo
A quella gemmazione storica perché i valori cristiani non vengano meno nel dibattito politico del Paese
La scomparsa
Di una presenza che si ispira esplicitamente ai valori cristiani nell'Italia nella democrazia che viene se è vero tutto quello che vi ho detto sarebbe la perdita secca della democrazia in Italia e questo i cattolici non se lo possono permettere
Né come cristiani né come cittadini
Concludo leggendo soltanto un paragrafo
Che ebbi occasione di commentare dieci giorni fa a Nuoro dove si tenne la commemorazione di ma milioni questo Grande cristiano che io per la verità non conoscevo fu uno dei fondatori del Partito popolare in Sardegna in un suo discorso sentite come dice per quanto riguarda il futuro della DC
Coloro che pensano a un possibile tramonto della Democrazia Cristiana non pensano alle sue origini
Questo lo diceva più di vent'anni fa
Al fatto cioè che issa è innestata sul ceppo dell'idea cristiana
Nonostante le bufere che nel suo sviluppo storico potrà affrontare potrà perdere qualche ramo schiantato dal vento
Ma la saldatura è riuscita così tenace che per poter annullare l'innesto
Bisognerebbe tagliare sul vivo dal supporto
Finché saremo fedeli ai valori cristiani non ci saranno bufere
Che ci potranno abbattere romperà hanno i rami ma non l'altero perciò concludeva osiamo affermare che anche la democrazia non Morra
Perché ormai per esperienza storica lunghissima emissari velato la sua affinità particolarissima con l'idea cristiana tacciare non era ancora nato forse le idee democratiche sono anzitutto idee cristiane
Se la democrazia dovesse mutare di nome non potrebbe essere sostituita da un'altra di significato e di valore più ampio è comprensibile
La storia della società umana nelle sue fasi successive
è fatta di scatti in avanti
Le cui conquiste permangono anche quando si è perduto terreno
Quando ciò avviene per una contingenza persa la crisi della partitocrazia eccetera si rimane sempre su di una zolla dell'ultima conquista
Non rimpiange amo il cammino affatto
Non cediamo a complessi stolti di inferiorità
Ma non siamo nemmeno ingenui da nasconderci il tradimento degli ideali che possiamo compiere con la nostra incoerenza quelli nostro borghesi sono se Tramontano gli imperi non tramontano i diritti dei popoli allora
Il messaggio che vorrei lasciarvi simboleggiato dalla mia presenza qui in mezzo a voi
è giunto il momento nel quale in Sicilia come teste
Più volte sperimentato del cammino del Paese
La DC dimostri
La fedeltà agli ideali cristiani e il coraggio di andare avanti
Non perché ha avuto un ruolo ieri non basta guardare il passato celebrare il diciotto aprile mentre il mondo cambia ben venga un po'di festa se volete è tempo di guardare al futuro
Non più per evitare il pericolo comunista
Ma per nuovi motivi più elevati per edificare una società moderna attenta però alle nuove povertà com'è nello spirito del popolarismo struzzi hanno che mette al primo posto l'attenzione ai più poveri alle nuove povertà umane
Non per un populismo ideologico ma perché non ci può essere vera modernità se non passa attraverso il riscatto dei più poveri
Dov'è il coraggio dei nostri governanti dov'è la traduzione concreta di questo amore di questa concezione della modernità
Coraggiosa dinamica aperta
Siamo tutti uguali troppo uguali troppo grigi molte volte se un Presidente del Consiglio bianco nero grigio verde non sorprendeva non se ne vede la differenza è tempo di riprendere in mano il coraggio
Sapendo che la stessa cultura laica riscopre le radici comuni qual è il compito allora non fuggire
Non fughe in avanti con esperienze di rottura che finiscono con lo stemperare quei valori cristiani che sono la forza della Società di domani
Perché anche le coscienze più limpida e più pulite finiscono con l'essere prigionieri di gruppuscoli
Di altre ideologie che non troveranno mai nella radici cristiane la forza di rinnovare la politica
Rimaniamo noi stessi
Non tentativi isolati esteri di rinnovare dall'esterno
Ma dall'interno facendo tesoro di tutta la DC di quanto ha fatto la nostra storia
Senza dimenticare la primavera di Palermo che nonostante l'esito travagliato che tutti conosciamo rimane una pagina alta di ispirazione cristiana al servizio della redenzione di quest'isola
Per questo abbiamo bisogno di programmi nuovi di uomini nuovi che riscoprono la novità straordinaria rivoluzionaria degli ideali che non sono vecchi sono antichi perché sono veri
L'augurio che vi faccio e che da questa Assemblea dal nuovo cammino che qui in Sicilia occorre intraprendere perché è una situazione che più di altre ci provoca
Nasta ancora una volta un ideale una presenza un esempio di come ritornando alle origini si può costruire il futuro
Padre Sorge al di là delle tante cose
C'è anche fustigatore alcuni aspetti io no Ignazio ma mi auguro davvero che
Il tronco resisterà e quelle Gemma azioni siano ancora molto molto lontane abbiamo l'ultimo intervento dalla mattinata
L'onorevole Andreatta il quale esporrà alcune valutazioni di merito alla realtà economica e in merito agli aspetti peculiare della situazione siciliana
L'ora mi porta come quel professore di Pirandello cieco che insegnava Storia delle religioni all'Università di Roma
A parlare tra pochi amici ma spero che a differenza di luglio
Ancora qualcuno rimanga mentre egli terminava la lezione parlando degli ombrelli che erano rimasti casualmente nell'aula
Quarant'anni fa incominciò
Il
Programma per la unificazione economica del paese
La vecchia saggezza che Einaudi
Ci aveva ammoniti che
Una generazione quarant'anni non sarebbero stati sufficienti per attuare
Questo obiettivo
E a noi educati a un certo volontarismo dell'economia
A una certa
Idea che si potessero forzare il comportamenti
Sembrava
Il residuo di una mentalità liberista
Sembrava una carenza di prendere atto che la panoplia dei gli strumenti a disposizione dello Stato e della politica avrebbero potuto
Con ben altro ritmo accelerare le cose
Oggi
Il pessimismo dei meridionali
L'alto pessimismo della tradizione meridionale qualche volta il pessimismo usato nelle Aule parlamentari per ottenere qualche vantaggio
Sembra aprire
Nuove frecce al proprio arco
Ma credo che se vogliamo guardare Italia che viene la Sicilia che viene dobbiamo prendere atto di ciò che è avvenuto
Dobbiamo guardare più
La corrente piuttosto che le piccole differenze
E allora dobbiamo constatare
Che il prodotto
Si è moltiplicato nella media del Paese per quattro volte e mezzo nel corso di poco più di una generazione
E che
Questa
Moltiplicazione avvenuta al nord come al su e vero i differenziali sono rimasti sostanzialmente invariati
C'è stata
Qualche movimento
Più forte dieci anni fa di oggi c'è stato un passaggio cinque sei punti di miglioramento delle posizioni relative del Mezzogiorno rispetto a quelle di partenza
Ma
Ciò che è importante e che il miracolo italiano
Ha coinvolto il Mezzogiorno e ha fatto crescere ad un tasso sostanzialmente uguale di elementi più lenta e più rapido ma sostanzialmente uguale tutte le parti
Dei paesi
Dobbiamo guardare alcuni fatti nuovi
Lo spostamento del baricentro dell'Europa piuttosto assunta che a norma
Oggi si immagina quella specie di lente che sta attorno alle altre e che va dalla regione di un mese alla Baviera al Baden video sembra alle Tre Venezie alla Lombardia e in parte al più a monte come l'elemento trainante le zone più concentrate di alto reddito e di alta capacità imprenditoriale dell'euro
E finita la industria dei baroni dei grandi baroni dell'acciaio
Delle miniere e si è creata ed è qui il cuore della Europa economica una realtà i cui protagonisti erano inesistenti quaranta o cinquant'anni fa
C'è un capitalismo popolare abbiamo sentito prima tante
Distinzioni sul termine di capitalismo e vanta il capitalismo non resiste esiste un meccanismo in continua trasformazione di economia naturale che subisce le sfide che divengono dall'esperto questo è carte che capitalismo popolare che si è determinato in quest'area spostata di cinque seicento chilometri più a sud di quella che non fosse all'inizio dell'avventura europea
E caratterizzato da milioni di persone che si sono messe in parola
E popolare nelle sue origini non sono più le grandi famiglie che si riunivano nella parrocchia luterana di Bergamo e che avevano alle spalle l'accumulazione di capitali fattivi Svizzera
E che dominavano l'industria tessile del periodo giolittiano
Questo è un capitalismo che è venuto
Dai
Contadini proprietari è venuto dagli artigiani
è venuto dai commercianti e ha creato questa industria leggera fatta del gusto della particolare della novità che caratterizza la forza della euro
Ma
Cosa più vicina al problema vostro
Al problema nostro
Del subita via negli ultimi dieci anni tre regioni del Sud sottoposte a una fredda analisi statistica non corrispondono alle caratteristiche sociali del mercato del lavoro
Della lo sviluppo del mezzogiorno d'Italia
Dal mille novecentosettantacinque al mille novecentottantacinque ottantasei il Lazio
L'Abruzzo e il Molise
Che esaminate freddamente dicevo erano parte integrante del Sud a metà degli anni Settanta presentano oggi
Caratteristiche sostanzialmente analoghe a quelle delle regioni del centro nord d'Italia
E quindi è la dimostrazione
Che quella vasto complesso di forze che possiamo nominare la figlia adriatica questo movimento di questa imprenditorialità nuova e popolare
Tempi a coinvolgere e dimostra la sua capacità di successo al di fuori delle regioni che avevano visto la il primo formarsi di questi fenomeni
Naturalmente se ne trae sul piano di quella solidarietà
Che non è soltanto
Indicazioni di facilità neanche regola di rigore
Si richiede che queste tre regioni escano dall'intervento straordinario
Oggi in queste regioni
Sì concentrano il maggior numero di nuove iniziative industriali Taranto
è chiaro che se oggi costituiscono un tappo che assorbe
Le iniziative che vengono dal di fuori
Rispetto alla Sud più profondo al Sud dove sono ancora più caratteristiche le variabili relative allo sviluppo
La comunità europea preme perché questo avvenga ma prima di tutto deve esserci questo criterio di solidarietà nel momento in cui una partita è stata vinta diventerebbe privilegio il mantenere la estensione dell'intervento straordinario in queste regioni
E diventerebbe un privilegio non tanto nei confronti delle regioni vicine del Nord a quanto nelle regioni più lontane del sud
è chiaro quindi che o dei mille novecentonovantatré
Quella politica debole
Che caratterizza una certa accondiscendenza che fa parte di un rapporto sbagliato tra politica e società che noi cattolici abbiamo quella politica debole deve dar luogo deve lasciare spazio a un atto forte come quello di togliere a un paio di milioni di persone di aiuti che hanno fin qui permesso il loro sviluppo
Noi dobbiamo immaginare lo richiedono ragioni di solidarietà nazionale che l'intervento abbia la prospettiva di un termine
Non possiamo chiedere alla comunità nazionale di continuare sulla base di una definizione politica non di una definizione
Economica fighetta di risorse di detta di capacità in primitive ma di una definizione politica il mantenimento di una situazione di
Di aiuti dal bilanci
Ma è soprattutto la necessità di liberare centinaia di impresa che potrebbero collocarsi più assume
Credo che lo stesso accadrà nel primo decennio del secolo se i grandi investimenti che oggi sono in corso si realizzeranno per quanto riguarda le Puglie e la Basilicata
E quindi ci si prospetta la possibilità di chiudere con l'intervento i dati fondamentali della questione meridionale nella generazione che diverrà al di là del secolo del con la generazione che già e nata oggi
Molte discussioni si fanno sui problemi della Spesal pubblica Vietti
Ricorda ancora oggi
E ripercorre i passi delle denunce di Nitti all'inizio del secco
Di chi sostiene cioè che nonostante l'intervento straordinario un deficit di intervento ordinario mette il Mezzogiorno in condizioni di inferiorità
All'epoca diritti la denuncia era a trecentosessanta gradi era una denuncia di un fiscalismo eccessivo nel Sud a cui corrispondeva un trasferimento attraverso il bilancio di risorse verso il Nord
Poca speso molte imposto
Credo che in questi quarant'anni siamo arrivati
Ad una situazione che può essere difesa sulla base della giustizia e quindi Possa essere razionalmente accettata da tutti gli italiani
Ed è che fondamentalmente il livello distesa per abitante e uguale al nord e al sud
Questo vale per il bilancio dello Stato
Vale meno per
I bilanci dei Comuni in alcune zone al sacrificio del sud è stato citato il Comune di Palermo che riceve
Poco più della metà dei trasferimenti per abitante del comune di Milano nel complesso c'è una maggiore capacità di tassazione da parte dei comuni dal Nord circa tre volte tanto il gettito delle tariffe e quindi una spesa maggiore ma che finanziata in luogo
Esistono invece vantaggi per quanto riguarda il circuito previdenziale verso il Sud
Ma mi pare che cittadini di uno stesso Paese
Sia difficile immaginare
Che non abbiano qualunque sia la regione di appartenenza la stessa dotazione di servizi e gli interventi quindi
L'attuale distribuzione che è stata messa proprio ieri in un convegno a Roma in risalto di questa distribuzione egualitaria Rocca
Della spesa pubblica mi sembra difficilmente attacca
Contemporaneamente esistono entrate che sono sostanzialmente nonostante alcuni fenomeni di evasione sono sostanzia la mente legate alla reddito prodotto delle varie parti vitali
E quindi esistono indici di fiscalità pro-capite che essendo proporzionali al reddito sono del centoquaranta per cento in Lombardia e sono del cinquanta o sessanta per cento in altre parti vitali ma questo corrisponde al tipo di sistema fiscale che vogliamo alla suo legame con il recapito
E possiamo anche dire che valutando più attenta a mente i gravi evasione
Su
Va in le imposte indirette che sono quelle più dove ci si immagina di di più una lì alto livello di evasione del Mezzogiorno vediamo che il livello di evasione corrisponde in cifra assoluta e quindi proporzionalmente
E
Niente maggiore al Sud ma in cifra assoluta e uguale tra nord e sud all'incirca per le categorie dei lavoratori c'è uno invasioni di tre milioni e mezzo imposte per persona di questa valore vale sia per il Nord sia per il Sud
L'integrazione del mercato dovrebbe di per sé
Livellare le condizioni economiche di partenza questo è avvenuto negli Stati Uniti dei cinquant'anni che vanno dal mille novecentoventinove
Agli anni Ottanta dove differenze del
Da uno a tre tra i vari Stati americani sono state portate a differenze tra un M uno uno e mezzo uno a uno e tre
Quindi c'è stata un'opera di riorganizzazione di ritrasse svenimento di uomini e di risorse garantendo livelli uguali o sostanzialmente uguali
Perché questo accada è necessario che funzioni il mercato
Uno degli elementi che in una fase in una momenti di un momento celebrativo come questo possono la cautela indurrebbe forse a non sollevare
Quello delle condizioni di lavoro al Sud e al nord e al domandarsi se queste condizioni sono l'effetto del mercato ovvero sono l'effetto di interventi sul mercato che non favoriscono lo sviluppo
Il costo del lavoro per unità di prodotto
Cioè il costo del lavoro
Incorporato
In ciascun unità di prodotto è il più alto nel Mezzogiorno rispetta la Grecia l'Irlanda il Portogallo alla Spagna e al Nord Italia
è un indice di centosei contro novantanove di taglio del Nord l'ottantadue la Grecia ottantadue la Spagna settantasei Portogallo
A livello di concorrenza continentale di questo non possiamo andarci
Conto non possiamo non chiederci se questo non sia uno stato
Dobbiamo domandarci se
La unità del mercato del lavoro nazionale
Non debba essere il risultato di un processo di sviluppo oppure non debba essere garantita da istituzioni garantita da leggi prima che questo processo di sviluppo si sia completa
Io credo che da parte delle Elita sindacali del Mezzogiorno questo sia un problema molto serio
Se il processo di sviluppo deve avvenire
Sì sostenuto dalla politica sì con qualche intervento direttamente gestito dalla amministrazione
Ma sì linee essere quel movimento per cui decine e decine di uomini si mettono in proprio
Questi dati cui facevo riferimento di un costo del lavoro che ponderato per la efficienza e in generale nel Mezzogiorno più alto delle altre penisole della Europa meridionale pone un problema molto serio
Pone un problema di cercare dei recuperi sul piano della flessibilità
Pone il problema di tener conto che il costo assoluto della vita e il minore in gran parte del Mezzogiorno rispetto alle aree congestionate del Nord
Richiede una articolazione del sindacato che sia attore di sviluppo
Se il sindacato diventa strumento del protezionismo sindacale per il Nord per non avere concorrenti al sud impongo le stesse condizioni il sindacato al Sud non è parte delle forze favorevoli allo sviluppo
è un discorso che occorre meditare
Perché è un discorso che tocca direttamente un pezzo della leadership un pezzo importante un pezzo modernizzare ante della leadership del Mezzogiorno che costituisce un dato obiettivo e che nel momento in cui ci poniamo la concorrenza continentale in cui
Questa concorrenza gioca senza gli attriti del passato credo debba essere seriamente milita
E quindi due elementi
Di politica economica importanti la progressiva riduzione dell'area coperta dagli interventi
La assunzione di
Politiche
Da parte degli operatori sindacali del Mezzogiorno adatte a superare condizioni che tenuto conto della produttività e dei livelli di remunerazione tendono a
Costituire un deterrente rispetto alla diffusione della imprenditorialità
Il problema
Mi chiamo città siciliani importanti in cui le cinquanta prima impresa e hanno mille mille cinquecento addetti all'industria
è necessario su questo piano
Cercare i figli differenziare quanto più possibile di strumenti di intervento
Ma è necessario soprattutto una grande opera di investimento nel capitale umano
E questo è credo il problema fondamentale
Delle della classe dirigente locale
Non sono le opere di muratura non solo i grandi lavori
Le imprese per la bresciano sono collocate nella maniera urbanistica più folle
Sul fianco di una montagna in cui nulla farebbe pensare a un'area industriale organizza ma c'è una cultura una cultura manuale una cultura di periti una cultura di operai
Ecco credo che il problema di una grande Investimenti un investimento controlla perché la scuola non può essere considerata
Il come suo valore la somma dei salari pagati da parte degli operatori che stanno nella scuola bisogna abituarci a porre un rettifica un criterio di valutazione delle scuole bisogna fare joint ventures
Con le grandi imprese che hanno tradizioni scolastiche di di scuola professionale bisogna inventare questo sistema di scuola popolare che la scuola professionale e deve essere diffuso non deve esserci parte della Sicilia che non abbia l'accessibilità alle scuole professionali sia pure quelle per agricoltori perché l'agricoltore di vittoria delle Serre ha bisogno di una preparazione professionale molto elevate
Quindi questo è a mio parere il problema fondamentale che non è il problema dei rapporti con le corporazioni degli insegnanti perché ad essi si chiede di produrre dei risultati che siano verificabili la scuola professionale la più tipica scuola che può esistono del mondo tecnologie per verificare i suoi risultati
Alcuni elementi naturalmente tra questi elementi
Su queste terre l'handicap
Di una industria così importante come quella della criminalità
Di una industria che ha avuto trent'anni fa la licenza dalla mafia americana di controllare la grande distribuzione internazionale della droga
L'unica industria che in questo momento è in grado di fare degli swaps usare un termine finanziario cioè degli scambi tra cocaina ed eroina
Pone seri problemi perché dovunque c'è un'industria importante
è difficile che si formino altre imposti se io guardo il panorama delle miglia in cui io vivo
Sono stati i fallimenti delle partecipazioni statali a Reggio quelli che hanno alimentato la formazione di nuova imprenditoria
A Ferrara abbiamo un grande stabilimento della Montecatini
Da molti anni ed è la provincia più arretrata della in dove c'è un'industria dominante è quasi impossibile che si determinano altri programmi di vita quella varietà di condizioni e di sollecitazione che permette non la programmazione del principe ma sono quelle spinte Lacks creazione di un tessuto differenziate
E quindi certe la prima precondizione lo sviluppo
Buttiglione parlava il mercato non nasce da solo ha bisogno di Maria Teresa ha bisogno dei riformatori del settecento c'è qualche cosa di dire mente antistorico quando in Russia si immagina di poter passare da un'economia da una società senza politica com'era la Russia dovunque la politica è troppa la politica muore nella pratica
Ecco immaginare il salto nel mercato ci sono delle precondizioni che sono state realizzate dell'Europa del secolo dei Lumi del secolo del sovrani illuminati
Credo che il problema della malavita organizzata costituisca la prima condizione di sviluppo della vostra regione questo lo sappi importanti che divenga convinzione popolare
è importante che quel dovere di solidarietà rompa altri doveri più antichi come l'omertà è importante che chiglia un'attività sappia rispondere di fronte allora che è importante che ci siano leader nelle organizzazioni professionali che organizzino questa protesta
è importante che in alcune zone pensiamo quello che accade a Los Angeles Los Angeles e la città con il massimo numero di omicidi del mondo e tuttavia la polizia di Beveridge Phil mantiene quei quartieri assolutamente impenetrabile
De Rita detto delle battute ha parlato dei campi trincerati dell'industria
Qualche cosa di simile tuttavia di garanzia che laddove ci sto in alcune zone industriali
Ci sia la riconquista del territorio da parte della Repubblica il modo o legale della violenza da parte della Repubblica essenziale sì
Non voliamo visto Nucci are al contributo esteri gli ho detto che soprattutto una operazioni siciliana lo sviluppo della Sicilia e tuttavia può essere accelerata dal contributo esteri ma il contributo esterno in questo momento
Fortemente condizionato dall'immagine e dalla realtà di queste situazioni
In tutto questo
Un partito democratico proprio perché democratico e il più
Aperto
Come accaduto negli Stati Uniti col partito democratico americano alle possibili infiltrazioni
Occorre vigilare
Occorre che qui e nel Nord si vigili occorre probabilmente amici miei superare il concetto di partito di militanti militanti che si riuniscono per scambiarsi le figurine nelle lotte interni di corrente ed è forse meglio trovare per la formazione degli stessi
Quadrino ha azionari del partito forme di primarie per cui possono essere invitati tutti tranne coloro che hanno carichi pendenti
La prima repubblica dice padre Sorge non buone
E tuttavia noi dobbiamo porci sul serio il problema
Di comprendere come mai da centoquaranta anni a questa parte
L'Italia abbia parlo del da Cavour da Rattazzi in poi Italia abbia preferito
La il consenso alla leadership
I governi centristi tali furono i governi dal Risorgimento a Giolitti e tali sono i governi di questo dopoguerra
Favoriscono accerto un largo consenso parlamentare
Diminuiscono tuttavia la capacità di leadership da parte di coloro che hanno il potere si costituiscono lunga storia diritte i politici italiani sono molto longevi sono gli unici che possono
Ricordare riavere salutato come rappresentanti del governo Chiang Kai Shek o Truman
E lo stesso valeva prima del fascismo
Ma dal mille ottocentosessanta lo storico nostri governi e la storia i governi che durano un anno
Gli uni che ci esistenti al contrario sono stati i periodi del centrismo quando la Democrazia Cristiana ma forte
Tre uomini hanno governato per diciott'anni sui ventisette ventotto anni della prima parte della nostra storia repubblicana ecco credo che
Se vogliamo non essere soltanto cinghia di trasmissione dei molteplici e contraddittori interessi della società
Ma se dopo l'esperienza del terrorismo
Abbiamo finalmente capito i valori dello Sparta
Abbiamo finalmente capito che ci possono essere situazioni in cui il monopolio legale del potere e salvezza idee condizioni di felicità rispetto alla inesistenza del monopolio legale del Toti
Ed è qui la tensione della Democrazia Cristiana tra la sua base cattolica che ci invita alle alla giustizia sociale e che qualche volta non comprende come accaduto durante la guerra del Golfo le necessità invece statuali
E qui sta la sua laicità fondamentale
Essere radicata
Nella tradizione culturale ma essere anche il partito dello Stato italiano e quindi in qualche modo in questo essere laica così come la voleva don Luigi Sturzo che in questo ebbe
Una visione altissima
Ecco è necessario allora che quella politica politicante quella politica fatta dalla spartizione tra un numero il più ampio possibile
Vedi potevi della politica sia in qualche misura corre
Non possiamo immaginare capire congressi ogni due anni che buttano all'aria la dirigenza del Paese
è uno scandalo che un nostro congresso abbia portato al cambiamento della Presidenza del Consiglio nel nostro Paese non sono le istituzioni siamo come siamo fatti noi
Ecco perché dobbiamo immaginare chiarire come molti partiti in Europa hanno un congresso alla fine o l'inizio di una legislatura
Che predisponga le elezioni e si evince porti il suo uomo di punta quello che ha condotto le elezioni a fare il capo del Paese
I partiti si riscattano dall'essere partiti cioè parte se la lotta Heather comandare nel Paese per trasferire le idee del partito nel Paese altrimenti rimangono a livello di Starace
Rimangono a livello di burletta di falsa sta
L'influenza ma non di responsabilità
Un partito deve sempre intendere non a moltiplicare le posizioni nuova forte del partito l'uomo forte alla Giunta regionale una forte alla presidenza del Consiglio cercando di conservarsi
Per il futuro no impartito
Modernamente si esaurisce negli atti che compie
Può avere alle spalle una grande tradizione ma quella grande tradizione ci si può anche dormire su
Sono gli ha
Le solidarietà concrete che realizzò la capacità di tenere assieme un Paese che ha mille ragioni dissociazione
E allora è importante che sia scelto il leader che questo leader duri in carica e cinque a Piove si vinca questo leader sia il leader di governo
Io so che in Sicilia siete molto bravi però non c'era scelta siete molto bravi a rimettere in discussione Stancari degli uomini
C'è il bar mi diceva preoccupato che è molto raro che un sindaco rimanga sindaco per un certo periodo di tempo che lo contrapponeva alle esperienze spesso di pura parata dei sindaci di sinistra del nord Italia
Ecco io credo che dobbiamo resistere a questo
Rovello critico
A questa stanchezza degni e dobbiamo dare solidità alla nostra presenza
Certo in un anno si possono fare molte cose ma non si possono inseguire di qui la tradizione rivista democristiani che tagliano i nastri ma non sono per nulla preoccupati sì quell'opera sarà finito
Sono un adattamento di una classe politica al
L'orizzonte entro cui si scrive la sua azione che i tempi molto molto modesti
Io anch'io da ultimo propongo un pacco
Un patto perché noi siamo
Il partito nazionale siamo il partito italiano
E occorre
Che le nostre parole d'ordine non siano divise
Noemi non possiamo felicemente superare lo choc delle entrate in Europa senza fare quello che i nostri colleghi da lì che si belgi olandesi
Irlandesi hanno fatto comunque sono stati sistemate le finanze ma la finanza pubblica come sapete e la contro maschera della politica c'è buona o cattiva finanza pubblica dove c'è buona o cattiva politica
Sturzo era molto preoccupato del deficit pubblico ed era preoccupato del mille enti che la prima guerra mondiale aveva lasciato dietro le spalle
Qualche volta di questi tempi sembra che nel Mezzogiorno
Si guardi con una certa Nostalgia all'epoca in cui un ordine di un ministro poteva far sorgere e distruggere sociologicamente una città come Taranto
Si pensava che lo sviluppo fossero decisioni lo sviluppo invece cultura lentezza e organicità
Ecco credo che rendersi conto che di questo ha speso disordine
Il Sud e complice ma è soprattutto la maggiore i picchi perché i tassi di interesse rimangono alti perché il cambio rimane
Troppo alto e quindi sono regioni nuove solo regioni ancora non nati sono gli imprenditori allo stato nascente coloro che vengono sacrificati da questa costipazione tra una finanza pubblica sottoprodotto delle difficoltà della politica e il mercato smaltire questo eccesso deve essere un compito che ci unì
Nella storia della democrazia cristiana le parole più vere ritroviamo Luigi Sturzo qualche volta sembra che al nord e al del Mezzogiorno diamo una lettura diversa a queste parole
Io credo che il pacco di leggerle
Nel senso che deve finire la nomenclatura nel senso che
Sì pubbliche o private che siano le imprese debbano essere affidate ma chi ci sa fare e non ai sottoprodotti del mondo politico
Stringere un patto per cui
Si spende ciò che si era accorto attraverso le imposte
Per cui togliamo questa ansia
A molti risparmiatori italiani a molti imprenditori italiani il futuro è sempre pieno di incertezze come anche la storia recente ha dimostrato togliamoli fra queste incertezze l'ansia di una cattiva politica dello Stato
Il vantaggio e di chi attente trasformazioni industrializzazione
Costruzioni quindi è in una fase debole una fase in cui una stretta monetaria e estremamente peggiore anche per la natura del sistema bancario che avete nel Sud potrebbe diventare estremamente peggiore di quanto non sia nel Nord
Ecco credo che al patto delle leghe che il patto di conservare ciascuno ciò che raccoglie in casa pro
Le cifre che vi ho dato sono in qualche modo la giustificazione in Svizzera delle lei il patto di una solidarietà che però trova un limite in una razionale politica in una capacità di non dover vivere conti certe situazioni di finanza pubblica impossibili perché la politica al fianco
Per questo abbiamo bisogno di riaffermare nella costituzione che i governi durano i governi sono espressione del popolo avevo bisogno di un esecutivo forte
Quel che sappiamo è che il più debole degli esecutivi e quello presidenziale
Ventidue Paesi dell'America latina la incapacità degli Stati Uniti che regolare il bilancio come peggio dell'Italia sono la dimostrazione
Che chi sostiene il sistema presidenziale lo fa soltanto perché nulla cambi agitando una bandiera che ha una immediatezza di popolare ovvero non ha militato sufficiente sulla storia delle istituzioni ma noi siamo troppo vecchi abbiamo troppa esperienza per capire in questa frase
Forse non siamo abbastanza coraggiosi per dire fin dall'inizio no e da questi convegni dall'incontro con la base del partito spero che i miei colleghi del gruppo dirigente democristiano imparino a questa forza
Quando abbiamo pensato a questa conferenza programmatica c'eravamo posti proprio il problema di avere una sorta di controcanto c'è una visione che dall'esterno riguardasse i nostri problemi
E credo che intervento dell'onorevole Andreatta
è servito proprio a darci il senso di questo poco di questo controcanto cioè di come possa esser vista anche dal di fuori la realtà dei problemi dell'isola
E io non entro nel merito delle tante cose che gli ha detto con la sua solita ricchezza di intelligenza e come sue intuizioni devo soltanto sottolineare che non è stato professore di cui egli ha parlato all'inizio ha congelato la gente e questa è la miglior prova della forza che avevano le sue e le sue argomentazioni e quindi del senso positivo del suo intervento di cui naturalmente lo ringrazio
I lavori riprenderanno alle sedici e trenta avremo fanno gli anche non lodevole Golia e avremo anche un una serie di interventi che sono ospitati da stamattina
Pertanto dichiaro chiuso i lavori di questa prima fase e alle sedici e trenta riprenderemo la nostra attività
Beh io vorrei collegarmi un po'al tema che credo poi svilupperà l'onorevole Rubino cioè
Il tema concentrato nella domanda
Dove va la DC
Certo è una domanda da cento miliardi
Noi registriamo difficoltà
Come giovani
Carlo letizia può confermarlo come giovani registriamo una difficoltà la difficoltà a colloquiare con i nostri simili a parlare di politica e ha coagulare
Persone intorno a idea Progetti
E quindi ci sono delle difficoltà di cui dobbiamo prendere atto non dobbiamo New nasconderci dietro un dito certamente difficoltà a dialogare in modo penetrante persuasivo con con i cittadini con la società in genere
Oggi Italia si continua a discutere sulla unità dei cattolici politica
Se si debba questa unità realizzarsi all'interno di un partito
Ho sui valori cristiani
Da più parti ad esempio si esclude con una certa sicurezza che si possa creare in Italia un secondo partito dei cattolici
Disperazione partito di ispirazione cristiana però meno vengono batte vengono dibattute le questioni inerenti alla identità del partito della Democrazia Cristiana
Che si è senza senz'altro offuscato che questa mattina è stato ricordato questa identità sia offuscata dopo che è venuto meno quello che vorrei chiamare il reagente Larrea gente dell'anticomunismo
Meno viene discussa in termini operativi l'urgenza della formazione di nuova classe dirigente di ricambio della classe dirigente
Allora se è un partito
Registra serie difficoltà su questi versanti
Corre il rischio di ridursi solo ad una coalizione di interessi elettoralistici
A gruppi clientelari a gruppi di pressione queste un un rischio che corrono tutti i partiti e in particolare anche il nostro
Webber che spesso a me piace
Enunciare cui pensiero mi piace ricordare sostenevo che si danno due forme di partito
Quell'animata da un fondo alla forte tensione ideale
E quindi portatore di una visione di fondo una visione complessiva del mondo
Di un Progetto
E il partito patronato delle cariche
è la seconda forma purtroppo prevale quando la prima si estende
L'identità ideale del partito la Democrazia cristiana è bene ribadirlo si fonda sulla Bibbia sul Vangelo sulla dottrina sociale della Chiesa e vorrei aggiungere spesso non si fa sull'umanesimo cristiano
Sull'umanesimo cristiano di San Tommaso
E poi ripreso da elaborato da Maritain
Ecco questi sono riferimenti che certamente non costituiscono un programma politico la cui elaborazione spetta ai partiti sono i leader in altri termini che hanno l'essenziale compito di tradurre questi valori immutabili che oggi sono vincenti e che vogliamo riproposti in forme di azione politica concreta
Quei valori dico che vengono trasformati in proposta politica in programma io sono d'accordo con Andreatta
Quando dice che i partiti e governi centristi hanno preferito
Il consenso alla leadership
Hanno preferito raccogliere consenso a qualunque costo a decremento di uno sforzo nella della direzione la creazione di una forte leadership oggi il problema è la Croazia e quindi di una classe dirigente forte
La classe di gente preparata professionalmente e mi piace sentire questo termine professionalmente ha ricordato anche da padre Sorge oggi
Da qui la necessità di di di di modificare le regole del gioco la dove è necessario farlo
E mi ricollego a quanto già è stato ulteriormente ha detto da padre sorda proposito alla riforma elettorale
All'interno dei partiti in altri termini il sistema elettorale molto più che un semplice sistema elettorale e un principio motore
è un sistema di pilotaggio e di guida dei comportamenti
Pertanto un sistema elettorale lo dice anche Sartori nella sua Teoria e partiti politici il caso italiano
Un sistema elettorale dicevo che premia il frazioni Isma'per ciò stesso lo produce fa Fazio Nismo è fra azionismo
Lo produce per la semplice ragione che chi non si adatta e non adotta le regole di quel gioco negli ed emarginato
Ma le regole ma elettorali cari amici vanno certamente modificate ma con prudenza
Senza cadere in tentazioni plebiscitarie che aggraverebbero semmai le cose lo è stato ricordato in un passaggio finale dall'onorevole Andreatta
Quindi le regole elettorali vanno sì modificate ma di pari passo con la riforma dei partiti ma insomma che senso ha ridurre il voto di preferenza
Per lasciare poi la scelta un partito non rinnovato e dunque non preparato per operare detto ha scelto
Noi giovani ci riqualifichiamo l'affermazione spesso ricorrente che vuole la democrazia cristiana immobile
Perché tanto queste regole le hanno consentito quarantacinque anni di governo è una visione semplicistica noi desideriamo e in questo senso vogliamo operare e operiamo Coulthard mille difficoltà
Decidiamo per so perché il partito si faccia promotore nella vita quotidiana nella quotidiana azione politica a tutti i livelli di una visione integrale dell'uomo come singolo e come individuo nella società
Vogliamo riprodotti intermediazione politica concreta i principi dell'insediamento sociale la chiesa il principio di sussidiarietà
Il principio che vuole salvaguardati in modo efficace pronto quelle che sono le comunità naturali i corpi naturali la famiglia il municipio la Regione
Se la DC non saprà o non vorrà incarnare l'idea cristiana dell'uomo in un progetto politico concreto operativo
Anche a livello di comune anche vorrei dire anche a livello di politiche di consiglio di quartiere di con una visione così estremamente integrale composita
Dico se il leader UDC non sapranno Borra interna e quest'idea cristiani in progetto politico concreto operativo alla domanda dove va la democrazia cristiana
La risposta conseguente e quella che noi tutti immaginiamo grazie
Io credo che sentire
L'altro lato della del della vita cioè come il mondo giovanile
Verifichi le nostre valutazioni sia estremamente interessante e quindi ringrazio in modo particolare il delegato al momento giovanile
Ed aveva la parola alla signorina con la SIM che dell'esecutivo provinciale la quale oltretutto porta per la prima voce del movimento femminile in questa nostra serata
Perché un po'scoraggiante
Da qui gli arretrati che la crisi delle orecchie tradizionali
Che si ripercuotono anche lei nelle istituzioni esteri la crisi delle nostre biologica con effetti dei problemi
Che fare la finitura le insufficiente partecipazione politica dei giovani sentite quindi la necessità oggi di creare delle frenate sette
Che consentano una vera partecipazione del
Dei giovani proprio per evitare la frammentarietà di gruppi che si staccano dal partito madre
O addirittura di nuovi gruppi che vengono a costituirsi tutto ciò fa riflettere proprio sulla situazione di stallo che oggi che oggi viviamo che ci dovrà troviamo ad affrontare questa riflessione oggi deve essere molto profonda e deve deve essere un incentivo per i giovani ad operare delle scelte più adatte quando si pensa a Rinnovamento pensiamo che questo si debba operare all'interno del nostro partito
Evitando proprio nel delle situazioni che siano speculari alle alle leghe che si sono costituite al nord del nostro Paese
E che per lo più tra l'altro vedono la Sicilia pure come la palla al piede spesso la politica viene vista come
Come qualcosa di come con un po'con un po'di diffidenza da parte da parte dei giovani che si accingono ad operare delle scelte politiche si guarda pensando al compromesso e quindi molto spesso si preferisce astenersi dal dal praticarla
Fa molto riflettere una frase di Schumi terre che riflettendo proprio sul comportamento del cittadino comune nel regime democratico
Addirittura giunge a descriverlo con il membro di un comitato inefficiente che spende nello sforzo disciplinato di tentar di capire risolvere un problema politico meno Energia che nel giocare a bridge e quasi dice ironicamente
Ma da questa riflessione la prima considerazione che ci induce a fare e quella di abituarci a guardare la politica
Come qualcosa che investe la responsabilità di ciascuno di noi
In maniera tale che ognuno debba operarsi adoperarsi per dare un contributo tra cui anche giovani della democrazia cristiana che nella struttura di base del del nostro partito che erano proprio di collaborare a viva voce con l'apporto proprio di nuove idee
E farsi portavoce di interpreti delle esigenze sociali che mutano nella nostra nella nostra realtà
è pur vero che l'universo giovanile universo un po'particolare sfuggente ha bisogno di spaziare molto spesso risulta quasi problematico confrontarsi con questa categoria di cittadini
Pur tuttavia non si può disattendere però all'Energia le cause sociali che questa che quest'ampia tepori di cittadini lancia e per le quali intende lavorare in modo serio e costruttivo
All'interno del partito poi si colloca curanti in una una peculiare entità anche proprio quella femminile
Di cui io mi faccio portavoce in questo momento è importante quindi ricordare il ruolo e la promozione dello sviluppo integrale della della donna tanto più che la sua integrazione nella vita della società è una condizione indispensabile di sviluppo e di reale progresso tra l'altro non dimentichiamo che il leone rappresentano circa il cinquantadue per cento della popolazione quindi possono costituire l'elemento decisivo e la forza stimo l'attrice di un rinnovamento di cui si sentono di cui sentono profonda proprio questa esigenza anche per questo è nostro interesse interesse tutte le donne
Contribuire direttamente come protagonista alla costruzione di una nuova realtà politica confrontandosi su tutti i temi che riguardano la crescita civile dell'Italia e della Sicilia e della democrazia cristiana in particolare
La Sicilia che avverrà il nove l'assunto il primo spunto di questa conferenza programmatica la Sicilia una terra che è scomparsa abbiamo tutti da tanti punti di vista climatico ambientale
Economico però purtroppo soltanto il punto di vista climatico quello che ci dà dei risultati positivi purtroppo gli altri non come sappiamo non non sono altrettanto però sono tra di loro collegati qua siccome da un cordone
A tutti è risaputa la piaga della criminalità mafiosa che purtroppo deriva in buona parte da una crisi della dell'occupazione
E da un mancato sfruttamento delle risorse economiche l'agricoltura il settore industriale del settore turistico
Anche da un mancato sfruttamento delle risorse delle risorse o mai molto spesso si parla dell'esodo dei cervelli all'estero al nord
Quindi l'arco dei problemi da risolvere come abbiamo visto è molto ampio ed è proprio questa varietà di temi
Che ci obbliga a ricercare una strategia europeisti campi in vista tra l'altro della competizione europea del novantadue in modo da non subire con scelte tattiche gli avvenimenti ma dovremmo cercare in tutti i modi di orientare questi avvenimenti
Tutto ciò ci obbliga a riflettere su come organizzarci è sul piano giuridico e istituzionale ma anche quello economico per compiere i primi passi verso l'integrazione a livello europeo
Con l'integrazione a livello europeo dovrà essere trasferita una maggiore dotazione di risorse in maniera tale da riequilibrare i vantaggi e gli svantaggi delle vittime di questa integrazione Cabinda per un traguardo molto importante
C'è un rischio esista in questo processo per la Sicilia è quello proprio che l'opposizione sviluppo sotto sviluppo che determina come sappiamo tutti che grado di forza dell'economia nazionale dell'economia europea
Te la riclassificazione la determinazione di questo di questo riequilibrio economico venga riclassificata la Sicilia come come sappiamo una questione meridionale è purtroppo la nostra esperienza meridionalista dimostra a sufficienza che questa catalogazione conduce nome all'integrazione ma purtroppo molto spesso riconduce invece all'annessione
Il problema politico è di impedire proprio questa questa possibilità partendo proprio dall'analisi concreta della realtà della necessità di un rinnovamento economico e sociale morale ed ideale come ha ribadito anche padre Sorge stamane
Proprio dall'esigenza di dare una risposta nuova i problemi che ci affliggono se la democrazia cristiana nel quarantatré con Luigi Sturzo in Sicilia avuto il merito di impedire il separatismo
Per promuovere l'istanza regionalista oggi deve farsi garante di quella responsabilità assunta confinando proprio nella partecipazione nella capacità attiva dei giovani della loro della democrazia cristiana Poggi molto spesso si accusano i partiti
Di stirare la loro la loro azione al criterio della potenza piuttosto che a quello a quelli tratti dall'etologia professate ma il fatto se guardiamo bene
Ah obiettiva Radice proprio nella necessità della ricerca del potere ciò non accadrà assai giovani sono intenzionati a subordinare la conquista e l'uso di questo potere ai valori che ci discendono dalla dottrina sociale della Chiesa
Ha lo scopo di impedire a delle decisioni politiche opportunistiche di permettere delle decisioni politiche più latte possibili
Qui sta la differenza culturale luci Ale tra la democrazia cristiana e tutti gli altri partiti politici la Democrazia Cristiana per nostra fortuna un bagaglio ideale da rispolverare soltanto è stato un po'sommesso invece gli altri partiti politici come sappiamo devono crearlo questo bagaglio culturale di viale
Mi ha colpito particolarmente ultimamente si è parlato abbastanza della del dell'esodo del delle popolazioni albanesi in Italia mi ha colpito particolarmente l'intervista fatta d'un bambino albanese qui in Italia mentre stava per essere rispedito al suo Paese in patria alla domanda cos'è il comunismo il bambino ha risposto e morte
Non ti sa non ti fa vivere non ti sa coltivare il pomodoro né campi ha risposto il bambino e non ti fa lavorare
Ebbene il bambino aveva soltanto otto anni
E già sapeva cos'era il comunismo nella sua visione
Ebbene la sfida fondamentale che si pongono oggi i giovani della Democrazia Cristiana consiste proprio nel saper operare delle scelte e delle dei salti di qualità rispetto ai criteri che presiede all'organizzazione sociale
Criteri che da assistenziali debbono convertirsi in criteri promozionali proprio per consentire di valorizzare tutte le potenzialità umane affinché la Sicilia che avverrà sia veramente una Sicilia europea grazie
Anche la signora Basilio credo costituisca la dimostrazione del tipo di visione diversa che le giovani generazioni hanno rispetto alla esperienza che noi abbiamo avuto abbiamo altri due interventi del mondo diciamo pure giovanile dottor Simonetti d'apostolato dei laici e poi il dottor Arnone dei gruppi giovanili del dell'esecutivo regionale
Parlerà poi membro della direzione dottor D'Andrea che è responsabile della conferenza organizzativa nazionale la parola al dottor Simonetti
Ma io devo ringraziare il presidente per avermi dato la parola
Devo dire che mi torna alla mente in questo momento guardando questa sala un mio professore
Del Don Bosco San Polo tanto in grado il quale diceva ma noi non abbiamo problemi
Quando si organizzavano le conferenze e convegni dice voi non vi preoccupate tanto delle ferie vuote Sir rimangono le sedie vuote non le consideriamo come presenze non è un problema di quantità devo dire che in in in quelle zone entrambe sorride cordata depressa bella
Sedere a
Devo dire che poi sono
Devo ringraziare ancora il presidente perché il tema che è stato scelto per questa manifestazione
è sicuramente un tema che riguarda ognuno che riguarda noi tutti democratico cristiani perché riguarda
Tutta la gente
E vorrei fare qualche riflessione a questo proposito proprio perché si sente parlare spesso ad ogni piè sospinto di crisi della politica visto che questo è un ambiente politico coi no e ne parliamo
In maniera legittima di crisi della politica e in effetti c'è una crisi di equilibrio politico che noi stiamo attraversando perché è venuta meno un po'la cultura delle ideologia dell'egemonia delle ideologie
Allora proprio questo mi premeva sottolineare sviluppare come primo tema il problema oggi è proprio questo ognuno di noi deve capire e si deve rendere conto che rappresenta una parzialità cioè rappresenta una parte rappresenta la propria parte in un equilibrio complessivo e però appunto il futuro la Sicilia che avverrà Alitalia che avverrà la DC che avverrà si gioca proprio in questo cioè nella prospettiva di assicurare ateo tutti a tutti nessuno escluso di inserire questa parzialità la propria parzialità
All'interno di un contesto di impegno democratico
E attraverso la ispirazione cristiana proprio credo
Padre Sorge oggi e diceva
Cella ispirazione cristiana Giare
La garanzia della democrazia che verrà e io sono assolutamente d'accordo ma c'è e ci sono dei problemi a questa democrazia e per la compiutezza di questa democrazia
Uno dei problemi che vedo che vediamo noi giovani soprattutto e quella di una del dicotomia di una la schizofrenia
Ci accorgiamo ed il dibattito non solo la pubblica la pubblicistica alla moda ma un po'il dibattito complessivo ce l'ho fatta vedere ogni giorno la schizofrenia è proprio questa da un lato c'è un potere sempre più forte sempre più concentrato nelle mani di pochi e quando parlo di potere parlo soprattutto del potere finanziario del potere economico
è un potere che regola la vita di ognuno di noi e dall'altro lato invece ci siamo noi ci siamo gli individui singoli ai quali è possibile ai quale possibile
Far dire tutto e il contrario di tutto ma il problema è che molto spesso quello che si dice non conta assolutamente nulla cioè rischia di essere un discorso esclusivamente formale espropriato della essenzialità
Allora è proprio queste opere non solo come giovane ma dico tutti assieme
Soprattutto le classi e più marginali più Beppo di coloro i quali hanno difficoltà
Ad esprimersi ad operare ad entrare all'interno di un circuito di maturazione
Dobbiamo lottare proprio per tagliare per rompere questo corto circuito assieme a questo problema io vedo collegato correlato amici il problema di cui tanto si parla si parla qualcuno vorrebbe esorcizzare lo altri vorrebbero nasconderlo ma è un problema che esiste ed è il problema e il fenomeno della legge e il fenomeno delle leghe io da cattolico prima che è un fenomeno di disgregazione politica prima che un fenomeno di disgregazione
Di disgregazione elettoralistica lo vedo come fenomeno di disgregazione sociale come fenomeno di disgregazione umana questo è un problema che noi dobbiamo affrontare e lo dobbiamo affrontare proprio con la ispirazione è cristiana
Credo che da questo punto di vista anche la dottrina sociale della Chiesa anche la Chiesa può svolgere svolgerà nel futuro un ruolo che di grande rilevanza un ruolo di riordinamento di unità nazionale ripeto credo che sia un fattore da non sottovalutare né tanto meno un fattore da esorcizzare ma non lo vedo come momento s'è esclusivamente politico è un problema che rode che parla le coscienze che divide che separa ed è un problema di una indennità di una aberrazione estrema
I processi
è la nascita di questo fenomeno ci porterebbero lontano noi per problemi di sintesi dobbiamo andare presto persona esce però credo che no intanto come ispirazione cristiana riscoprendo le nostre tradizioni riscoprendo le nostre radici possiamo fare perché non c'è solamente un Sud dal Sud e c'è anche un Sud al nord ci sono problemi di una complessità enorme che non vedono sintesi
Proprio questo credo che è un nodo è uno snodo che avrà anche soluzione o che non avrà soluzione nel futuro per cui tutti dobbiamo spenderci per questo
Al tema e quindi credo che proprio su questo
I valori cristiani oggi assumano un valore inossidabile
Le ideologie essi sono arrugginite i valori cristiani ancora oggi annuale dimostrano il volto la forza di tutta la loro sede di tutta la loro penetrazione
Un'altra considerazione vorrei fare questa più prettamente politica amici della democrazia cristiana
Perché c'è anche oggi un pericolo io non so poi sui problemi della buona o della cattiva fede chi ci crede se la vede giusto il signore il più tardi possibile ma io sento in diversi posti
Una tesi che frettolosa se non superficiale ed è la tesi che dice che una volta venuto meno una volta caduta la barriera il muro del comunismo
Un po'la funzione storica della democrazia cristiana
Viene meno credo che questa sia una aberrazione anzi
La funzione la storia dalla Democrazia cristiana oltre ad essere sottolineate per questa funzione di caduta della tirannia del comunismo credo che oggi debbano e debbano fronteggiare problemi
E degli impegni di grande valore di grande sottolineatura che sono poi i problemi delle nuove povertà che sono i problemi della delle nuove emarginazioni sono i problemi appunto dalla povertà
Non solo nuove o nuovissime ma anche vecchie quindi non credo che ci sia che si sia esaurita la nostra la funzione anzi la nostra funzione dei democratici e dei cristiani
Sì rafforza si rafforza sempre più non è un caso che qualcuno appunto
Porti avanti queste tesi un po'o frettolose però il problema vero è un altro e come noi come noi come democrazia cristiana ci presentiamo a questo appuntamento che tipo di impostazione sappiamo dare credo che il problema oggi sia quello della solidarietà la solidarietà che non è un sentimento però divaga a compassione ma la solidarietà deve essere un momento di grande impegno e poi credo che proprio per questo equilibrio che manca per questa crisi di equilibrio politico la politica è un processo lo diceva anche Sturzo e l'intuizione l'insegnamento sto Siano è proprio questo
Noi dobbiamo procedere dobbiamo procedere verso un equilibrio che poi in politica quando un equilibrio manca bisogna raggiungerlo e allora non un futuribile astratto l'equilibrio che si fa non sarà un futuribile astratto un'ipotesi illuministica ma è un equilibrio che pulsa e che si deve arricchire Amici della Democrazia Cristiana sempre più di nuove radici sempre più di nuova linfa con delle sembianze che saranno cambiate ma alla base il gene sarà sempre quello il gene della ispirazione cristiana e da questo punto di vista devo dire che il problema
E c'è un canale sì è ostruito e come si è detto come è stato detto anche al convegno della del movimento giovanile credo che sia stato detto dalla se non mi sbaglio dal segretario regionale c'è un problema della del tesseramento che un problema ormai che si pone che tutti ci poniamo ed è un un discorso che ostruisce senz'altro quella che un inserimento di un inserimento di nuova linfa all'interno di un partito che deve essere che deve a riscoprire oggi più che mai la sua linfa vitale che quella dello stile di uno stile cristiano e allora concludo dicendo che la Sicilia che avverrà Alitalia che avverrà la DC che avverrà non potrà non essere con uno stile per tanti versi diverso da quello che è oggi ma questo indubbiamente
Interessa un po'quelli che sono i nostri comportamenti perché non ci può essere questa schizofrenia di dire alcune cose dei convegni e di farne altre poi nell'attuazione pratica pratica
D'bella bella questo è il problema vero questa è la schizofrenia e allora non basta
La enunciazione di principio non bastano bisogna realmente poi quando sui comportamenti veri nel momento della pratica attuazione dei principi
Poi Allo stato a allo stato dei fatti poi essere veramente a democratici è veramente cristiani perché noi crediamo fortemente nell'appartenenza ricco a questo partito un Partito Democratico un partito cristiano di cui ancora c'è
Un bisogno essenziale però devo anche dire che c'è tanta gente che purtroppo non riesce ad avvicinarsi proprio per questa anche schizofrenia nei comportamenti allora noi dobbiamo essere proprio perché ci diciamo cristiani dobbiamo essere coerenti fino in fondo e poi per concludere con una una una citazione giovanile
E credo che la contestazione per la contestazione
Lascia il tempo che trova quindi il problema vero è non dobbiamo essere né contestatori né tantomeno spettatori ma dobbiamo essere veri protagonisti per una Sicilia che avverrà per una Italia che verrà per l'abbiamo presa Democrazia Cristiana che sarà sempre migliore sempre più democratica sempre più cristiana grazie
Un'altra borse di speranza dopo Simonetti via Ignazio il dottor anemone dei gruppi giovanili di Agrigento
Ringrazio la Presidenza per la cortesia che le ha fatto o la cortesia che io faccio la presidenza perché ancora molti amici ritengono di bivaccare di qua e di là di questo palazzo alcune BG ritengono di partecipare attivamente alla conferenza programmatica che ha il significato di dare un programma politico alle prossime e imminente elezione regionale
Io farò con voi amici
Se voi è permesso perché questo considera o la Milano e fastidio scusate se sono così
Io vorrei fare un ragionamento con due passaggi essenziali
Il titolo è la conferenza programmatica debbo dire con molta sincerità mi fa anche paura
Una grande sfida
La Sicilia che verrà il partito che verrà i tale che verrà mi fa paura perché questo dito dalla chiude
Una grande importanza una grande sfida che non ci può vedere protagonisti solitari effimeri come in passato ma che ci deve caricare di Novak prospettive e di nuove
E poi di nuove stanze che si devono portare a traguardare il passato che si è fatto di tante luci vi sono anche tante ombre
La Sicilia che verrà io vedo questo assunto con una prospettiva e vorrei dire la deputazione regionale della DC che verrà amici la dobbiamo smettere di fare una selezione che veda un trattamento verticistico della classe dirigente e dobbiamo ritornare ad aprire sezioni
Perché se è vero che questo partito è popolare non possiamo permetterci il lusso deve redazione del partito chiuse non possiamo permetterci il lusso di avere un dibattito interno bloccato spesso da questo o quel notabile paesano da questo quello da abile provinciale
Le meno ovvero possono essere che pessimistiche
Pessimismo della volontà non certamente del dell'intelligenza perché io credo che con un forte recupero de quelle che sono le basi sociali le basi ideali di questo grande partito popolare
Noi possiamo solo se devo dire la decide verrà oggi i giovani io poco fa vedevo delegato regionale molto giovanile
Come sole inseriti in questo partito
Purtroppo debbo dire cari amici
Che ognuno di noi si sieda un ruolo ed effimero chi fa il collaboratore di segreteria chi fa il portaborse chi pensa che frequentando qualche deputato ben presto diventerà consigliere comunale o così che l'amministrazione io vivo da nemici che se non la smettiamo di fare i polli in un pollaio
Vi è ne contiene tanti leggeremo però presentare sempre e comunque la richiesta del vecchio che ebbe che non me non rappresenta più o meno le stanze della società siciliana oggi così la siciliana è cresciuta galenici
Non possiamo noi affrontare il nuovo con un partito che ancora stenta ad avere una struttura organizzativa che sia degna di questo nome
Io non mi riferisco alla sottolinea devo regionale ma mi riferisco all'insieme della sottolinea debba nazionale
Parlare ancora in una prospettiva di recupero anche culturale del partito significava finirla con organizzare dei convegni che poi risultano soltanto per gli addetti ai lavori io stamattina quando vedevo de Capannelle fuori ero preoccupato perché oggi non si parla più di politica
Non non si dia non si dialoga più non si fa più dibattito interno e questa è una cosa grave è una cosa grave perché come ho detto prima se vogliamo ossequiare il titolo di questo conferenza ci stiamo pregando
Di un grande un grande fardello io non ti che non so se verrà se verrà così o se creato o se verrà portata avanti
Quindi un partito un partito che si può rinnovare deve mette l'accento innanzitutto la coerenza del programma la dignità di essere rappresentante del nove stanze e il movimento giovanile dal prossimo congresso
Regionale in poi
Do la continuare Edolo a iniziale sul serio a fare politica una politica per amici io potrei essere collaborazione col partito
Ma che deve essere la politica di critica costruttiva una politica che ci porta a guardare a costruire la nuova sede vicende grazie
Grazie anche le valutazioni stimolanti adesso la parola al dottor Giampaolo D'Andrea membro della direzione del partito e responsabile della conferenza organizzativa che dovrà attenersi nel mese di ottobre la parola adottò da Andrea
Io prego le persone che sono al centro odia di sedersi o dimettersi guidato per favore grazie
Caro vicesegretario cari amici della presidenza
Carissimi amici io vi ringrazio
Per l'opportunità che mi offrite di concorrere a questo vostro dibattito
Che apre una stagione di appuntamenti elettorali che solo nell'immediato riguarderanno specificamente la Sicilia
Ma vi sono ancor più grato del vostro concorso anche attraverso questa conferenza
Al dibattito che si comincia a sviluppare nella DC in vista della più volte rinviata ma ormai prossima conferenza nazionale
Io ho condiviso
Lo dicevamo a Roma in sede di conferenza stampa per la presentazione di questa iniziativa la scelta della DC siciliana
Di dedicare una riflessione
Sintetizzata molto bene molto efficacemente nel tema di questa conferenza
Ai problemi della Sicilia colti nel contesto più ampio dei problemi dell'Italia
Dire spingere come ricordava questa mattina Mannino
La tentazione del localismo
Contrapponendo Aum allocarne localismo di marca lombarda
Un'altra forma di localismo di marca meridionale o siciliana poco importanza avrebbe e reagendo alla tentazione del localismo sforzandosi di concorrere a una risposta alta di tipo nazionale secondo la traccia del migliore Sturzo anche dello Sturzo del discorso di Caltagirone che qui mi piace ricordare di quello Sturzo che indicava alle origini dell'esperienza del movimento cattolico
Ai cattolici che soffrivano in quel momento di una certa tendenza municipali Istica come egli sottolineava una prospettiva di forza nazionale
Che soltanto avrebbe potuto Moro consentire di concorrere allo sviluppo della nazione e alla nazione di giovarsi della spinta di vitalità e di forza che il movimento cattolico era in grado di sviluppare quella spinta della quale in qualche maniera noi della Democrazia Cristiana
Siamo gli eredi eredi sempre alle prese con un patrimonio da tutelare
Ma con una capacità di iniziativa da rinnovare
Da ad eguagliare alle spinte alle sfide nuove
Che la società ci propone
Attraverso mutamenti che di giorno in giorno diventano più profonde
Che di giorno in giorno mettono in discussione le nostre certezze fondamentali
Che aprono il cuore alla speranza come accaduto
Per i mutamenti che si sono registrati nel centro e nell'Est europeo nell'ottantanove nel novanta
E di qualche giorno fa pensate la nomina di un vescovo cattolico a Mosca chi l'avrebbe immaginato solo sino a qualche mese fa
E altri ancora probabilmente cene riserverà il futuro mutamenti sconvolgenti
Che mettono in crisi probabilmente alcune nostre chiavi di lettura che ci aprono dicevo spazi nuovi inediti affascinanti
Ma ci pongono anche degli interrogativi angosciosi interrogativi che io ho sentito riproporre questa mattina e oggi in questa sala
Circa il ruolo della Democrazia cristiana nel nuovo contesto padre Sorge ricordava questa mattina
Che finisce per esempio per noi la rendita di posizione come egli l'ha definita dall'essere riferimento anche in termini di contrapposizione al Partito comunista che non c'è o perlomeno muta pelle volto e anche strategia politica
Ecco sicuramente nella società e nel sistema politico che noi abbiamo vissuto sino ad oggi
Molte erano le rendite di posizione anche quella del Partito comunista perché bisogna leggerla bene poi la evoluzione del sistema politico italiano
Era un sistema bloccato lo è ancora in parte in questo sistema molti soggetti hanno goduto di rendite di posizione
Noi di una rendita di interdizione
Nei confronti del Partito comunista cioè della necessità di trovare una forza che avesse una radicamento elettorale in grado di bloccare la spinta anti-sistema del partito comunista indubbiamente ci siamo giovati di questa funzione il Partito Socialista che ha goduto di una rendita particolare quella che rendeva a volte a volte impossibile la minacciata alternativa di sinistra
E che consentiva al partito elettorale al Partito socialista di lucrare politicamente anche in termini di potere
E nei riguardi del Partito comunista promettendogli l'alternativa e nei riguardi della Democrazia Cristiana meno accendo gli l'alternativa
Il Partito Comunista stesse
Che ha potuto beneficiare di una rendita di posizione che diveniva dall'essere l'unico riferimento di una opposizione in qualche modo alternativa al sistema che era in piedi
Questo tipo di rendite di posizione nel nuovo nella nuova situazione nel nuovo scenario che si è andato aprendo non esistono più e noi dobbiamo avere in testa se vogliamo avere un futuro come nella grandezza della nostra tradizione
Che è necessario costruire il consenso sulla credibilità della nostra iniziativa politica contano gli uomini contano i programmi
Conta la capacità di saper leggere nei bisogni della gente conta la capacità di saper trovare risposte adeguate ai problemi che Mammano si pongono di fronte hanno e che in parte sono i problemi antichi o code dei problemi antichi in parte sono i nuovi problemi che la Società ci presenta affiancandoli a quelli vecchi talvolta in maniera contraddittoria in un groviglio
Che diventa di difficile solo opzione se non si ha la capacità di lettura attenta di quello che si muove nella società
Ed è il tentativo che noi dobbiamo fare come Democrazia Cristiana nella fase nuova che si apre qui avete ragione voi
Lo facciamo tutti insieme perché è difficile pensare a un futuro della Democrazia Cristiana nazionale distinto da un futuro della Democrazia Cristiana siciliana o viceversa
Abbiamo certo delle specificità regionali per carità non solo in Sicilia dappertutto non possiamo pensare che solo la Sicilia una specificità che sia una situazione particolare rispetto alle altre ogni situazione regionale locale e particolare all'interno del nostro Paese ognuna presenta dati specifici però poi ci sono gli elementi comuni quelle che riguardano l'insieme della Democrazia cristiana nel nostro Paese che sono quelli che devono essere oggetto della nostra riflessione io ho detto tante volte che per noi non c'è il problema che c'è per il partito comunista noi non abbiamo il problema di rinnegare un passato come carta di garanzia per il futuro
Noi non abbiamo il problema di enfatizzare la discontinuità
Per trovare uno spazio che CDA un itinerario da percorrere in futuro
Non c'è mai abbiamo il problema inverso abbiamo il problema
Di riaccreditare Mancin grado di esprimere una continuità con l'ispirazione originaria della Democrazia Cristiana con quella
Che faceva perno su vecchie parole ancora tanto significative della nostra cultura politica
Come libertà e pluralismo
O come solidarietà e sussidiarietà parole che ogni tanto abbiamo messo un po'tra parentesi perché le abbiamo considerate fuori moda
E che poi magari abbiamo ripreso solo quando altre forze politiche le hanno riproposte con qualche significato alterato
Al contesto delle nostre decisione noi abbiamo la consapevolezza di non essere arrivati al capolinea
Una volta il Partito socialista disse del governo De Mita lo ricordate che era arrivato al capolinea e qualche volta qualche osservatore ha voluto la
Amabilità negativa nei confronti dell'abbiccì di dire che anche la DC è arrivata al capolinea noi siamo convinti che non è successo questo e che non succede questo
Però siamo convinti che sia necessario introdurre nella vita della Democrazia Cristiana sia per quel che riguarda la sua elaborazione programmatica sia per quel che riguarda la sua articolazione organizzativa
Quegli aggiornamenti indispensabili che ci consentano di tenere ancora la scena
Di riaffermare attraverso la riforma della Democrazia Cristiana il primato della politica per proporre un modello buono di partito
Un modello di partito che non possa essere oggetto di quella critica talvolta pregiudiziale contro i partiti che possa favorire la spinta alla dei partiti Zazie ione della nostra società questa mattina ancora sorge ricordava la polemica anti partitocratica nella quale ci sono degli elementi giusti e degli elementi sbagliati
Perché c'era una polemica anti partitocratica che esalta ed enfatizza il ruolo del movimento ed è una polemica sbagliata
Perché è una democrazia senza partiti e come una città nella quale non si respira aria pura non ci sarebbe la possibilità di un'aggregazione vera che garantisce il pluralismo
Migliore dei partiti come soggetto alla condizione però
Che i partiti non diventino il luogo di degenerazione del processo democratico e il luogo di alterazione del processo democratica assai delicato questo spazio
Di riaffermazione della vitalità dei partiti in una società che tende ad essere anti partitocratica e noi dobbiamo essere in prima fila come Democrazia Cristiana in questo disegno di rinnovamento
Riuscendo a porre rimedio lo dico all'ultimo degli intervenuti che ha richiamato questi problemi
How annose angoscioso problema della selezione della classe dirigente
Che è il problema fondamentale assieme a quello dell'accesso al partito
Quello sul quale si gioca il futuro della Democrazia Cristiana ma riuscendo a fare mi avvio alla conclusione almeno altre due operazioni abbastanza coraggiose
Essendo cioè consapevoli che era organizzazione di un partito non si dà una volta per tutte e non si dà in un posto per tutti nel senso che noi abbiamo bisogno di una flessibilità organizzativa
Sia dal punto di vista dell'articolazione territoriale perché alcune formule anche all'interno della stessa Regione possono andare bene in un posto e non possono andare bene in un altro posto
Così pure alcune formule possono andare bene in un tempo in una circostanza e non possono andare bene in un'altra circostanza allora noi dobbiamo restituire al partito nella sua cultura organizzativa
Una qualche flessibilità cioè una qualche capacità di inventarsi all'interno di un dato comune
Delle modalità organizzative che lo rendano il più possibile adeguato alle esigenze che nascono nelle varie circostanze e nei vari luoghi che non sono sempre uguali e che richiedono quindi una diversa convocazione da parte del partito
Non potremo eludere attraverso questa strada il problema del rapporto tra le correnti e la sua degenerazione cioè il correntismo deteriore
Non potremo eludere attraverso questa strada il problema del rapporto tra la militanza e il tesseramento non potremo eludere attraverso questa strada
Il problema tra la rappresentanza degli iscritti alla rappresentanza degli eletti non potremo infine eludere attraverso questa strada il problema
Dell'accesso della società viva nei processi reali di decisione del nostro partito
Cari amici noi ci accingiamo tutti insieme a percorrere questa strada questo itinerario
Celebrando senz'altro prima del prossimo congresso nazionale la Conferenza nazionale organizzativa forse anche per fare il congresso con nuove regole per quanto sarà possibile
Forse anche per restituire ai democratici cristiani
A quelli che hanno esperienza diretta di militanza a quelli che vogliono ancora lottare per le idee in cui credono una possibilità di avere strumenti riferimenti per la propria battaglia e la propria lotta nella convinzione ripeto con l'Aldo Moro di uno dei suoi ultimi discorsi che malgrado le difficoltà
Noi non siamo nel segno di una irrimediabile decadenza e stanchezza
Noi non siamo coloro che hanno chiuso una fase storica lunga e gloriosa siamo ancora per necessità di cose protagonisti della vita italiana
E questa fase nuova che viene e si caratterizza per tutte le sue importanti novità
Nella fase che può e deve avere ancora una volta come protagonista la Democrazia Cristiana
Ringraziamo il dottore D'Andrea
Diamo la parola al vicesegretario regionale onorevole Merlo Rubino
Cari amici stamani abbiamo dovuto modificare in programma perché
Padre Sorge doveva ripartire immediatamente
Ma i nostri il nostro intervento era in un certo senso correlato dobbiamo parlare nell'ambito di questa serie di interrogativi
La Sicilia che verrà la DC che verrà il tema dove dalla DC e io credo che tutto sommato una serie di spunti stamani sono emersi sono emerse alcune parole complesse che ha detto il direttore del Censis emergenza separatezza lamentazioni
Emersa la esigenza di guardare al nostro interno e io credo che se qualcosa conta proprio nell'interrogativo doveva alla DC il tema è riguardare a quel che è stata a quello che ha rappresentato la storia di questi anni ai termini entro cui collochiamo la nostra esperienza
E io credo che il primo punto che dobbiamo riprendere è il tema proprio dello scenario entro cui si colloca la realtà della Sicilia
Questo scenario d'Europa che è stato richiamato da Buttiglione
Che è stato il centro della discussione della Settimana sociale dei cattolici italiani
Che ha rappresentato un momento estremamente vivo nella dialettica di questi ultimi tempi
Vorrei richiamare alcune frasi di monsignor Jean ieri il quale nel discorso conclusivo ha dato una sintesi che ha da che può essere Co per noi un punto di riferimento
Il modello occidentale
Quale modello a dominante individualistica ha vinto ai punti di fronte al materialismo collettivistiche o ma non hanno dissipato le nostre inquietudini
Le inquietudini di fondo che gli esiti dell'ultima fase della modernità finiscano con non avere più rapporti con la democrazia
Perché se questa democrazia non ha un forte spessore etico essa finisce col da a dare soltanto la logica della efficienza e la logica dell'individualismo ecco
La Settimana sociale apposto un tema siamo convinti che si apre di fronte a noi un percorso di ricostruzione
Dobbiamo rinnovare in prospettiva europea i vincoli di cittadinanza di solidarietà e sappiamo che si tratta di un processo interdipendente con la legge rigenerazione del tessuto spirituale della città
Allora c'è questa esigenza
Di guardare al fondo delle cose e di iniziare un percorso di ricostruzione
Dove va alla DC allora
L'interrogativo e posto con una duplice valenza
Per un verso dobbiamo interrogarci
Per avviare la riflessione in vista della Conferenza nazionale che la Direzione centrale ha deciso di tenere prima del congresso ma più ancora dobbiamo interrogarci
Dobbiamo fare una riflessione per legarci ai problemi della nostra terra e l'interrogativo assume una valenza ancora più complessa se pensiamo che esso deve dare risposta agli elettori che devono rinnovare l'assemblea regionale
E mi sorge una prima domanda in queste settimane
In varie zone d'Europa varie etnie vari popoli sono scesi in piazza per rivendicare autonomia per gestire meglio Loconsole Grillo Lello mettila
Cari amici non è possibile andare avanti in questo modo io vi prego di sedere di stare zitti o di andare fuori se non volete che io andai via del maleducato acquattato uno dei nostri soci
è una vergogna
Vi prego di credere
Dicevo
Tali popoli sono scesi in piazza per a rivendicare autonomia e per gestire meglio il loro futuro
I serbi i lituani i lettori ducali
Ebbene pongo a me stesso e a tutti noi
Il popolo siciliano in questi giorni avrebbe l'energia e la passione di scendere in piazza per difendere la propria autonomia
So bene che i parametri di riferimento sono molto diversi ed è difficile paragonare una conquista stabile ad una utopia da realizzare ma la preoccupazione Iniesta
Perché
Perché c'è un senso di stanchezza nella realtà siciliana
L'autonomia che era stata vista come strumento per eliminare il divario nonostante i grandi passi avanti che sono stati compiuti non ha ancora raggiunto il suo obiettivo
La strutturale mancanza di diligenza si è accentuata dice Leonardo Urbani
L'ostacolo alla crescita auto propulsiva dicono i vescovi italiani nel documento sul Mezzogiorno continua ad essere il peso eccessivo dei rapporti di potere politico lungo una linea che può dirsi di continuità storica
Il tessuto sociale continua ad essere sofferente per il sommarsi di due mali storici
La scarsa diffusione dello spirito comunitario che lascia ampio spazio ad un humus di rifiuto della legge
E al diffondersi della violenza individuale e collettiva è uno squilibrio tra strutture produttive limitate e non sufficientemente solerte e strutture pubbliche
In continua espansione che gestiscono con scarsa efficienza spazi sempre più ampi di servizi e di vario genere
Certo non va sottovalutato
Lo straordinario progresso che l'isola ha compiuto rispetto al Novecento al novecentoventi al novecentocinquanta quando ondate di emigrazione di proporzioni bibliche
Verso l'America verso l'Europa continentale verso il nord d'Italia hanno costituito l'unica forma di risposta ad una situazione di povertà storica
Non va sottovalutato tutto questo ma non va dimenticato che la Sicilia e ancora su cioè Regione con divario economico con alto tasso di occupazione con marginalità geografica conforta e terziario pubblico e scarso manifatturiero privato ecco
Io credo che
Anche se dobbiamo andare di fronte ad un momento di verifica quali sono le elezioni abbiamo anche il dovere in questa conferenza programmatica di aprile
Ampiamente gli occhi di fronte alle cose che abbiamo di fronte e quindi se diciamo c'è un senso di stanchezza e di attesa dobbiamo guardare quali sono
Le cause di essa
C'è un senso di stanchezza c'è nel fondo la reazione per le insufficienze dell'azione politica per la scarsa capacità realizzatrice della classe dirigente ma a pensarci bene c'è anche un'altra causa
La stanchezza deriva anche
Dalla sostanziale rigidità del nostro sistema politico appesantito da forze il partito comunista che non sono state al passo con la storia
E non hanno avvertito il peso negativo di una concezione lesiva dell'uomo e oppressiva della libertà
Questo senso di stanchezza deriva anche dal fatto che terrà quarant'anni abbiamo tenuto una linea e abbiamo siamo stati in guerra bene
Dopo
Quarant'anni possiamo dire il senso di stanchezza anche questa valenza finalmente si è chiuso un periodo e possiamo ben dire di avere vinto questa lunga battaglia nei confronti di una fase storica
Le nostre scelte ci sono rivelate giuste
Il Partito Comunista ha dovuto cambiare nome Occhetto cito testualmente dalla sua relazione ha dovuto riconoscere
L'identità
Del PDS si costituisce come consapevolezza storica di indicare una prospettiva diversa anzi contrapposta a quella che ha caratterizzato il collettivismo totalitario e burocratico
Di ieri la notizia di Occhetto il quale parla addirittura che le ipotesi del suo padre del partito PDS solo vere e proprie cialtroneria bene allora se è vero che si è chiusa questa fase della storia
Che alla base della stanchezza c'è anche questa lunga vicenda significa che si apre ora per voi quello che esce aria chiamava un percorso di ricostruzione per rinnovare il vincoli di cittadinanza e di solidarietà
Per rigenerare il tessuto spirituale della città e della regione
La domanda toccherà alla DC trova allora una risposta precisa la DC che ha vinto la battaglia della storia non deve perdere quella con la società che ha di fronte
Deve ritrovare il filo della sua ispirazione perché ripropone la politica come obiettivo di crescita sociale da raggiungere e non come struttura di potere fine a se stesso
Tutto questo significa che dobbiamo opporre
Alla senso di stanchezza e di insoddisfazione una ferma determinazione in Sicilia nella regione dove Sturzo ha iniziato la sua battaglia dove la DC ha un peso ma indifferente l'accelerazione della storia che stiamo vivendo deve operare su di noi un profondo rivolgimento deve starci allargare lo sguardo oltre le nostre cose quotidiane
Per riprendere il passo con i grandi obiettivi
Ricordiamoci che lo storico inglese davo sono nella sua lunga attività di ricerca e di insegnamento ha messo in luce una tesi di fondo lei società e lì civilizzazioni hanno trovato il loro punto di aggregazione sempre intorno a principi e valori morali di natura trascendente dunque anche per noi per la società siciliana per la nostra DC in particolari
Si pone come elemento di fondo la ricerca di un punto di aggregazione intorno a principi e valori morali che deve poi avere obbligatoriamente ripercussioni
Sul organizzative sul partito sulla scelta dei candidati
Sul comportamento dei singoli e in buona sostanza può diventare il concreto attuarsi di quel percosso di ricostruzione proposto dalla Settimana sociale dei cattolici italiani
Certo per far questo è essenziale una cosa la riscoperta della dimensione interiore del nostro impegno politico
Non sembri strano che io svolga qui un tema che in certa misura ha svolto anche se in termini generali
Il nostro padre Sorge ma non vi è dubbio che dopo il crollo delle strutture ideologiche
Terra mondo illuminista che erano supporto diretto e indiretto di vari partiti non resta che questa spinta in motivazione che deriva dalla nostra storia
Il partito del cattolici democratici non può non ricordare che viene una dimensione diversa dell'impegno politico ed è quella del riconoscimento della vita come dono di Dio e quindi della realtà trascendente per l'essere umano non dobbiamo dimenticare tutto questo
Abbiamo vissuto nello scorso decennio della DC
La cosiddetta esperienza del rinnovamento
Forse in esso hanno prevalso tensioni strutturali o tensioni organizzative oggi
Dobbiamo essere capaci di orientarci su quel percorso di ricostruzione morale
Che è dato dal parametro interiore che configura un rispetto sostanziale della nostra ispirazione profonda e dire manca ed è ancora se ci guardiamo intorno
Vedremo che il quadro politico che intorno a noi è tutto in divenire
Si va esaurendo
La spinta che dava forza ai partiti dell'area laica
I valori risorgimentali e liberali si sfumano in presenza di una dimensione sovranazionale sempre più incombente
Si è dissolta la utopia
Della capacità delle masse proletarie alienate di svolge una funzione messianica di selezione sociale dalla quale sarebbe derivata giustizia libertà e non è chiaro a quali valori si il collega il PDS
Vi sono tendenze di rivolta e di egoismo corporativo che sono alla base delle legge che spingono ad una fuga dall'impegno politico
C'è un'aria di valori di umanesimo ed i socialisti di solidarietà
Alla quale si fanno gli allacciando le varie anime del socialismo ma mai come in questo momento la ricchezza e la globalità della nostra ispirazione
Rivelano tutta la loro vicinanza all'uomo e la capacità di dominare gli eventi e le insufficienze del capitalismo individualista
Oltre l'individualismo dopo la dissoluzione del collettivismo c'è il solidarismo in cui i cattolici democratici sono stati sostenitori da sempre e questo è il nostro punto di forza
Non sto svolgendo ai temi politici non sto divagando sui chiami sociologici o su citazioni di encicliche
Sto cercando di dare fondamento reale alla ricerca della nuova direzione che deve assumere la Democrazia Cristiana dopo gli sconvolgimenti
Dopo le ondate che dal resto dal sud del mondo stanno modificando radicalmente il quadro anche della nostra realtà italiana e locale
Dicevamo
Occorre trovare un punto di aggregazione intorno a valori morali
Occorre rimettere in evidenza la dimensione interiore se si vuole trovare un nuovo spazio e un nuovo ruolo nella società siciliana se si vogliono dare risposte capaci di dominare gli eventi
La dimensione interiore però e solo il punto di partenza per una dimensione politica che riscopre il significato vero della parola cioè impegno per la polis per la comunità
La nuova dimensione politica
Della DC siciliana nasce quindi dalla riscoperta dei valori interiori che derivano dalla nostra ispirazione ma si concreta in alcune scelte radicali che dobbiamo compiere in sintesi è se solo primo
La opzione per il tessuto civile
L'impegno per i soggetti deboli la revisione dei meccanismi regionali ecco sia dovessi
Dare il mio contributo alla programma per le prossime elezioni porrei proprio chiaramente queste vette opzione per il tessuto civile impegno per i tessuti soggetti deboli visione dei meccanismi regionali
Parleremo con l'elemento di ognuno di essi ma desidero premettere che il problema delle alleanze deve diventare funzionale al modo come noi sapremo sviluppare il nostro programma
Si parla di Seconda Repubblica
Direi allora perché non parliamo di seconda regione il problema non è soltanto la mina distico io non mi pongo il tema della di cui ha fatto cenno stamani padre Sorge
Dopo una esperienza storica si può anche parlare di Seconda Repubblica così come nella nostra realtà dopo quarantatré anni possiamo anche parlare di una seconda regione il tema è il seguente
è necessario che la Regione senza esasperazioni manica
Conti a una revisione del suo apparato burocratico del modo come risponde ai problemi dell'isola della rivoluzione del tessuto civile prima ancora che di quello economico
Credo che la concatenazione dei tempi impongono questa svolta questa revisione del modo di essere della Regione e quando vi parlo quando parlo di uno sforzo complessivo dalla società
Mi riferisco ai partiti ma al volontariato alle associazioni professionali alle università al sindacato
è necessario a mio padre che la DC si intesti questa fase per definire la Sicilia che verrà al di là delle esasperazioni partitiche questa svolta deve realizzarsi proponendo una sorta di ripensamento collettivo superando la stanca ripetizione di una divisione che frantuma ogni possibilità di raggiungere obiettivi concreti in una contrapposizione accanita e senza dialogo ricordiamoci che da venti anni a questa parte
Alla violenza delle affermazioni di opposizione ha fatto da contrappeso una sostanziale unicità di gestione per cui a dir vero difficile trovare forse che siano rimasti fuori dei meccanismi spartitorie consociativi che hanno reso discutibile l'uso delle risorse regionali
La verifica della validità di questa tesi e nella progressiva dissociazione della pubblica opinione è nello strisciante qualunquismo di cui ha anche il nostro mondo ha subito la influenza o i danni
Pertanto quando diciamo una seconda regione non diciamo una regione che deve modificare il suo statuto ma anzi degli attuarlo pienamente
Che deve revisionare in maniera profonda alcuni orientamenti non solo nell'uso delle risorse ma nella definizione dei suoi obiettivi prioritari e fra essi dicevamo il primo la opzione per la ricostruzione del tessuto civile
Mi limiterò soltanto alcuni cenni ma questo per me è un argomento chiave
Dobbiamo risvegliare le energie del nostro ambiente canalizzare proponendo obiettivi precisi per la crescita della Sicilia
Dobbiamo far ritrovare alle forze politiche e sindacali una comune volontà di partecipare insieme alla realizzazione jeans dobbiamo riscoprire le sacche di dispersione scolastica che in Sicilia nelle grandi città ma non solo in esse la sono fuori dal tessuto alcune decine di migliaia di bambini che costituiscono ricordiamocelo
Terreno di cultura per la degenerazione mafiosa
Perché si tratta di persone che non riuscendo ad entrare nell'ambito della vita normale finiscono con l'ignorare del tutto le leggi e i valori della nostra società
E quando ogni anno anche solo dieci mila bambini
Entrano nell'altro mondo fanno parte dell'altra tribù quella tribù che conduce al mondo della malavita noi abbiamo dato per assistenza a un fenomeno negativo della nostra società
Dobbiamo convincere con il nostro comportamento del nostro agire che il superamento dell'organizzazione mafiosa avverrà quando tutte le componenti della società civile si stringeranno insieme
Così come avvenne durante il periodo del terrorismo quando la capacità dello Stato dalla sicurezza ai contadini ai cittadini
Quando sarà rigettato il perverso gioco di fare della cosiddetta lotta alla mafia la clava per colpire gli altri
Dobbiamo c'è operare
Nelle scuole nelle parrocchie nei club e nelle associazioni per far emergere la condizione che fare il proprio dovere l'unico modo di fare seriamente la lotta alla mafia dovrebbe ricordiamo che se non poniamo in essere
Uno sforzo globale massiccio per la ricostruzione del tessuto civile
Non sarà possibile in alcun modo affrontare serenamente il tema dell'accesso del tessuto economico locale forse negli anni scorsi abbiamo commesso un grave errore
Quello di riguardare la tematica economica chissà da questo
Ora è chiaro lo hanno ripetuto stamani varie persone compreso Andreatta non vi è dubbio che è il tessuto civile quello che porta avanti il tessuto economico e non viceversa
Diciamo c'è ancora
Proprio per dare visivamente un tema volontariato e mafia costituiscono i poli estremi le antinomie abusanti potremmo dire del nostro essere Società allora il problema è allargare il fermento del volontariato
Che possano diventare capace di fecondare la parte centrale della società impedendo le spese l'espandersi del tessuto mafioso
E in senso e successivamente la forza dello stato della legge potrà comprimere rendere irrilevante l'azione mafiosa
Ricordiamoci ancora
Che quel che è avvenuto nei comuni di Gela e Di Palma anche sul piano dell'attività amministrativa e indice di grave carenza della funzione di controllo che è un elemento essenziale per la corretta gestione della cosa pubblica
La seconda indicazione
Riguarda la revisione dell'apparato regionale
Anche qui vanno affrontati per esempio la tematica degli enti locali
Per i quali sarebbe doverosa e urgente
Aiutati in termini attuali una decisione Serena sul loro futuro
La tematica fra spese correnti e spese di investimento ne ha accennato anche stamani Mannino
Con il dovere di chiarire i termini delle possibilità del Bilancio regionale per il futuro della capacità di dare ricorrere certezza ai meccanismi della spesa
La tematica dei contributi a fondo perduto
Tutti gli studiosi dicono che è ormai tempo di eliminare il contributo a fondo perduto e di ridurre soltanto l'intervento sulla riduzione del costo del denaro perché
Perché questo finisce con determinare una deformazione nell'intervento pubblico perché al di là delle tecniche per ottenerli questi contributi producono distorsioni sul tessuto economico e finiscono con il raggrupparsi
Privilegiando non tanto chi intende investire ma soltanto chi è pratico del meccanismo
E ancora la tematica della funzionalità degli apparati
Questi apparati regionali che si sono dilatati con leggi che hanno immesso negli organici di persone che hanno sì diritto lavoro ma spesso volontariamente o involontariamente non riescono ad esprimere la loro potenzialità
E mi limito a queste brevi notazioni per indicare che su questo terreno c'è molto attacca da fare e molto a lavorare per modificare l'apparato della regione
La terza indicazione di fondo periodo per il programma della DC e quella l'impegno per i soggetti deboli
Per affrontarlo per un verso si tratta di rendere operative alcune leggi regionali che sono state approvate che hanno costituito punto di riferimento anche per altre regioni per un altro verso si tratta di ricostruire a livello locale strutture coordinate che possano arrivare ai margini della società non voglio fare esempi ma affermo sulla base anche degli studi che sono stati presentati dal professor Ingrassia che la cosiddetta Società dei due terzi e presente pesantemente in mezzo al nulla è urgente un attento riesame della discrasia tra USL e assessorati alla solidarietà sociale dei comuni una ricognizione per conoscere quanti assistenti sociali sono davvero in attività nei vicoli e nelle nei tuguri quanti vecchi vivono soli quanti bambini dormono fino a mezzogiorno con il padre disoccupato o talvolta ubriaco e sono costretti a rimanere in casa perché non devono disturbare il padre
Ecco questi bambini poi non vanno a scuola e costituiscono quegli estremi della dispersione e della dice destrutturazione del tessuto sociale che io considero una delle cose più gravi che sta avvenendo nella nostra terra e nella nostra città
E di avere ancora quanti sono i casi di povertà estrema tutto questo deve diventare il punto di partenza
Della politica per i soggetti deboli che dobbiamo riproporre con forza se vogliamo davvero dare senso alla nostra politica di solidarietà ed infine vorrei dare forse in termini provocatori una precisa indicazione
Io credo che sarebbe indispensabile
Ridurre dell'otto per cento all'anno per cinque anni
Tutti i capitoli che io definisco del saccheggio del denaro pubblico e che si riferiscono alla infrazione congressuale secondo culturale secondo programmatoria Pseudo associativa se è un po'propagandistica con il corredo di ingenti spese di ristorazione e di rappresentanza
Io credo che quando parliamo di una politica che si ponga il problema dei grandi obiettivi dobbiamo guardare in che termini attraverso mille rivoli diversi le risorse della Regione invece di costruire un futuro finiscono solo col determinare questa questo giuoco che in un certo senso finisce col riversasse soltanto su talune fasce della borghesia ecco
Sì abbiamo il tema del dove dalla Democrazia Cristiana di opere chiaramente il tema di queste cose
Di queste grandi opzioni che non riguardano più tanto il tema degli obiettivi generali agricoltura industria turismo trasporti
Sanità ma pongono essenzialmente il tema dello spirito con cui si approfondiscono le tematiche della gestione delle risorse perché perché questo significa porsi in termini di governare la società siciliana
A me non sembra di avere esasperato i termini del problema anche se ho voluto essere estremamente sincero con me stesso e con tutti voi perché è giusto che la Democrazia Cristiana nel momento in cui va ad affrontare questa Dessì ma le queste il rinnovo della sua decima legislatura dopo quarantatré anni di vita regionale deve porsi il problema di saper guardare se nel corso di questi anni
Con un processo lento e metodico ci son determinate dalle incrostazioni dobbiamo eliminare queste incrostazioni in questo senso parlo di seconda pretura legione
In questo senso parlo di una svolta in questo senso
Dopo valore a quei tre futuri che devono diventare latticini che verrà la Sicilia che verrà ma in termini capaci di guardare profondamente all'interno delle cose
La Regione dunque
Vede governare la società siciliana
E governare la società significa stabilire obiettivi
E riguardare come aggiunge significa costruire apparati che adempiano loro funzione e non si limitino soltanto a sopravvivere
Come ha nella società significa avere la consapevolezza dei passi avanti che sono stati compiuti ma anche riguardare alle novità che sono al nostro esterno e che incombono ed essere capaci dominare detenzioni che si stanno determinando
Significa proprio avere la percezione del tempo che è trascorso delle incrostazioni che si sono determinate
Nei meccanismi gestionali nelle procedure assembleari nelle strutture operative
La validità del sistema la vitalità dell'autonomia
La capacità politica nella Democrazia cristiana dovrà emergere proprio in relazione al modo con cui sarà affrontato e risolto questo compito un compito
Che per noi cattolici non deve far dimenticare il principio di sussidiarietà
Secondo cui l'oggetto naturale
Di qualsiasi azione della società stessa e quella di aiutare in maniera suppletiva le membra del corpo sociale non già di distruggerle e di assorbirle è una citazione dalla materne magistrato
La Regione dunque delle aiutare il dinamismo della società o delle società più elementari e non sostituirsi ad esse
Deve aiutare le persone e i gruppi intermedi ad esprimere attivamente i loro centro di coesione e di vita mi auguro che le altre forze politiche
Ed in particolare il partito socialista che ha condiviso con la DC la responsabilità di gran parte del di tutta la legislatura
Avvertano il senso di questo nostro invito
E si pongano costruttivamente a svolgerlo così come mi auguro piangere opposizioni si convincano
Che è ormai necessario un approccio diverso per gestire il futuro non solo della macchina regionale ma della intera Società siciliana
Certo questo sforzo che abbiamo cercato di compiere per disegnare un percorso di ricostruzione della nostra ispirazione della nostra storia deve essere sorretto da una struttura adeguata
Un partito che si proponga in maniera convinta questi obiettivi accetti e faccia proprio questo itinerario
Un partito in cui si riscontra la forza dell'aggregazione contò al di sopra del correntismo
Si rimettano in sesto le strutture di lavoro sia pagano gli spazi al colloquio all'apporto costruttivo alla dinamica della società un partito cioè che con la sua indiscutibile base popolare e con la ricchezza della sua ritrovata ispirazione riesca a proiettare quei principi e valori morali di natura trascendente che possono costituire polo di aggregazione e di orientamento per questa nuova fase della vita della Sicilia una Sicilia
Che deve rispondere alle sollecitazioni migratorie del suo suddito
Diciamo pure deve rispondere alla ridotta solidarietà di una comunità nazionale difficile fase di transizione che deve trovare nel suo interno la forza di costruire il proprio futuro grazie
Ringraziamo l'onorevole Lello Rubino e seguendo il programma diamo la parola al dottore Salvatore Butera
Per la trattazione di quel capitoletto generale la Sicilia l'Europa rischio prospettiva su cui ha interloquito stamattina il senatore Andrea
Gli allegati
Fosse
Vorrei ringraziare innanzitutto gli organizzatori di questa l'importante manifestazione per l'invito rivoltomi ad una chiacchierata sul tema sulla Sicilia d'Europa
Ma allo stesso tempo dire subito il disagio di trovarmi a discutere di questo tema in un modo diverso da quello che era stato prospettato all'interno di una tavola rotonda e affrontare il tema da solo ovviamente mi carica di maggiori responsabilità accanto a questo avverto anche il disagio di essere un uomo politico fra i politici uno che fa l'economista di mestiere rischia sempre in queste occasioni di come dire di essere più triste degli altri di fare questo esercizio di una scienza così triste come quella dei numeri i numeri sono sempre la cosa abbastanza scomoda rispetto alle prospettazioni della politica che comunque vanno guardate in positivo rispetto alle quali spero di collocarne almeno con un minimo di positività
Dico questo perché guardando alla in realtà economico della Sicilia e a quella del Mezzogiorno
Il rapporto appunto alla realtà europea certo o si ottimisti non si può essere e lo dico anche in rapporto alle cose pur giusto ed apprezzabili questa mattina l'onorevole Mannino ha detto con tanta chiarezza io mi trovo costretto a rivedere in basso rivedere verso il basso le valutazioni economiche pur corrette ripeto che non Mannino ha compiuto e certo è vero lui lo ha fatto tra l'altro citando la pubblicazione del Banco di Sicilia di cui sono responsabile per vero che c'è una Sicilia che congiunturalmente quindi ci sono dei dati congiunturali nel breve periodo che danno dei segnali non del tutto negativi c'è un Mezzogiorno che cresce a tassi leggermente più alti rispetto alle mega del Paese ma e attenzione però c'è un dato strutturale cioè quelli che a noi interessano di più solo i dati della struttura dell'economia siciliana
E ed è a questi colori fare riferimento per guardare per vedere come l'economia siciliana si affaccia e sia si confronta e va a confrontarsi con lo scenario europeo
L'economia della Sicilia possiamo definirla brevemente senza per questo dilungarci col tre caratteristiche sostanzialmente un'insufficiente avanzamento della struttura produttiva l'esistenza di un marcato divario di reddito rispetto alla media nazionale
La dipendenza dall'estero
Queste sono le tre caratteristiche fondamentali
Ma se vogliamo poi esaminare la struttura del male occupazione siciliane della struttura del mercato del lavoro che l'occupazione siriana rispetto alla media nazionale e tanto più alla realtà del Centro-Nord salta agli occhi
La anomalia rispetto al resto del Paese e al confronto con l'Europa
Nell'agricoltura abbiamo ancora un otto per cento di occupazione contro un tre virgola sei nel Centro-Nord e un quattro virgola sei della media italiana
L'industria dieci punti in meno rispetto al Centro-Nord e ventiquattro per cento
Nei servizi abbiamo dei servizi vendibili abbiamo una media compatibile con quella nazionale
Dei servizi non vendibili invece cioè della pubblica amministrazione abbiamo una forte percentuale in più un diciannove per centro contro un undici del Centro-Nord e un tredici la media italiana quindi c'è evidentemente in queste poche cifre di cui mi scuso di aver dovuto forzatamente citare una connotazione tipica della strutturale debolezza dell'economia siciliana un eccesso quindi di occupazione agricola connaturata quindi tra l'altro da bassa produttività
Un difetto nello sviluppo industriale l'ha detto Rubino poco fa una scarsezza del manifatturiero privato perché attenzione che era il dato dell'industria va considerata una parte che l'industria in senso stretto e poi c'è la parte del gusto delle costruzioni che a stretto rigore non sono la stessa cosa
Poi ripeto nel terziario che variegato perché come voi sapete si compone di tutto ciò possiamo dire che non mente industria che non è agricoltura abbiamo questa forte componente a bassa produttività del terziario pubblico ecco
Quindi già da questi pochi dati da queste poche significazione due vediamo come ci sia una profonda differenza questo divario di il reddito di prodotto dalla Sicilia rispetto al resto del Paese
Quindi possiamo
Esami e vedere che emerge stabilisce ancora il ritratto di una regione a carattere prevalentemente agricolo una regione che ha trasformato se stessa in maniera rapidissima che ha portato in maniera impetuosa vasti ceti della popolazione bassi
Ceti popolarità le campagne alle città direttamente quindi che ha trasferito sostanzialmente all'agricoltura al terziario vaste masse di persone senza che questo movimento sia stato accompagnato
Vedo al punto di partenza nei quello d'arrivo dai necessari processi di preparazione e di accompagnamento no perché non abbiamo avuto il trasferimento preventivo ripeto senza che queste persone abbiano subito processi incultura azione informazione senza che il sistema scolastico abbia Sorrento questi passaggi quindi noi abbiamo avuto questa trasmutazione della società
Dati Nicola apposti industriale saltando quasi definitivamente questo è un dato che forse possiamo anche dire dare per scontato saltando ormai la fase dell'industrializzazione
Ora sull'industrializzazione su questo punto forse è bene soffermarsi un attimo
Certamente tutti siamo consapevoli delle deduzioni che questa politica ha provocato siamo consapevoli dei danni ambientali che essa a cui ha dato luogo siamo consapevoli delle crisi
Che abbiamo vissuto perché indubitabilmente questa crescita industriale è stata Peck contestata fragile non è stata sufficiente non è stata portata avanti con sufficiente coerenza col insufficienze
Rilevanza
Tuttavia però io credo che bisogna sottolineare un punto fondamentale la scelta industrialista
Dove innanzitutto una scelta polemica
Sgombriamo il campo da questo equivoco non è una scelta che significhi dei tappi per forza che la scelta industriale debba emarginare i settori agricolo emarginate turismo emarginare i servizi
Io credo che la scelta industrialista al di là del valore economico su cui poi torneremo se possibile
Sia una scelta storica cioè a dire che la Sicilia il Mezzogiorno
E se da una parte integrante ed integrata dell'Europa occidentale del mondo occidentale
Debbano di necessità affrontare questo passaggio che è un passaggio storico perché è un passaggio che coinvolge la cultura la vorrei dire la civiltà stesse all'articolazione la voce da i valori industriale della cultura industriale che devono permeare di sé non solo l'industria ma l'intera società
Cioè non è possibile vivere dell'Occidente essere parte dell'Occidente essere parte integrante di un Paese
Ho avuto amata quinta potenza industriale del mondo senza vere lo sviluppo senza superare di forza come l'abbiamo fatto senza saltare la fase musealizzazione quindi l'industrializzazione vista come fase storica due portata economica e questo purtroppo è un dato che abbiamo davanti che abbiamo probabilmente alle nostre spalle quindi c'è una difetto vorrei dire una grave carenza un salto che ormai è stato storicamente compiuto
C'è un altro dato l'ho accennato all'inizio
Che da un'altra connotazione importante in questa analisi che sto cercando di fare e mi scuso con voi se risultarono José ed è il dato che differenzia il divario di reddito dal divario di consumo
Il divario nel reddito
E circa il trentatré per cento fra la media nazionale e quella vorrei siciliano Meridione
Il divario del consumo pro-capite è pari soltanto al diciassette per cento
Questo dato semplicissimo fa capire evidentemente come la Sicilia il Mezzogiorno siano sostanzialmente parificate vide ad una famiglia che consumi più di quello che guadagna cioè che spenda più di quello che avrebbe c'è quindi una dipendenza ecco
C'è quindi un effetto di trasferimenti di reddito dallo Stato alle Regioni c'è un passaggio integrativo che tre anni fa il governatore la Banca d'Italia nella sua relazione quantificava in circa cinquanta mila miliardi per l'intero Mezzogiorno quindi c'è un problema di rapporto fra importazioni mette di beni e servizi e prodotto interno lordo che per la Sicilia e pari al circa venti per cento
Questo dato di per sé non sarebbe drammatico
è normale che in un processo di sviluppo tutta la filosofia dello sviluppo all'economia
Dello sviluppo è connaturata da questo fatto i paesi in via di sviluppo hanno un grado di dipendenza
Proprio perché hanno bisogno di risorse dall'esterno perché insufficiente il capitale fisso industriale che si va a costituire questo in fondo è il problema del divario l'insufficienza della formazione del capitale e l'eccesso nell'offerta di lavoro queste sono nell'esempio come dire il classico la classica classico dualismo sostanziali senonché qui il dato non è più tempo orario non è più un dato di passaggio così come era stato visto e preventivato
Nella filosofia dell'incentivazione della filosofia che stava alla base della politica degli incentivi della prima Cassa del Mezzogiorno del primo intervento sull'ordine era quella l'ideologia che stava al fondo parificare diceva Saraceno parificare le condizioni di partenza fra l'imprenditore del Nord quello del Sud come praticamente parificando con interventi incentivanti ciò che era stato il dazi all'ottocento cioè praticamente dando Formello attraverso il meccanismo del contributo in conto capitale dei crediti agevolati fornendo condizioni di pari
E opportunità tram investito dicono che vestiva della zona sviluppata del Paese è colui che invece andasse a investire quindi a rischiare maggiormente in una zona svantaggiata
Questa filosofia
Si è rivelata nel tempo
Pur giusta ma insomma è andata perdendo la sua forza è andata scemando d'importanza ed è stata via via sostituita da quella politica del controllo alla domanda
Per l'incentivazione alla domanda tipicamente keynesiana diffusa su tutto il territorio nazionale che è andata via via sostenendo quindi consumi e quindi a grande questo grado di dipendenza parificando il redivivo odi gli stili di vita di costume
E di consumi fra il nord e il sud del Paese e quindi creativo e perpetuando e quindi rendendo stabile e strutturale ecco strutturale il grado di dipendenza dell'economia meridionale Sicilia
Da quella nazionale ecco quindi questi sono i dati di preoccupazione che noi notiamo nell'analisi della Sicilia ma
Se vogliamo brevemente guardare non solo la Sicilia ma l'intero Mezzogiorno e all'intera situazione attuale del Paese così come esso si affaccia all'incontro con l'Europa possiamo
Il levare con molta semplicità che appunto fatto cento
Il dato del reddito medio pro capite per il Paese poi di fatto sono quindici mila dollari annui a tassi di cambio dell'ottantanove
Noi abbiamo un Paese che farà la sua componente centro nord e la componente a mezzogiorno varia da un centoventi del centro nord a un sessantacinque
Nel Mezzogiorno quindi abbiamo un paese a grande varietà un Paese fortemente dualistico nella Q la cui parte ricca
Cioè quella che gode di un reddito pari a centoventi maggiore di venti punti alla media nazionale si colloca praticamente al primo posto in Europa
Se presa da sola se preso abbiamo una parte invece svantaggiati quella che appunto ha un reddito pari a sessantacinque rispettati e non sa che se fosse presa da solo ed è un'indicazione che prendo dal recente volume di volte sui divari regionali
Che se fosse un Paese
Un Paese politicamente istituzionalmente fatto dato così solo Mezzogiorno
No more da propria bilancia commerciale troppo avrebbe un reddito medio robuste non distante da quelli del Terzo Mondo ecco quindi questa è la varietà la differenza i la condizione duale
Che l'Italia vive e questo dualismo riguarda il trentasei per cento della popolazione italiana e con un territorio che è circa pari al quaranta per cento questo lo sappiamo tutti
Quindi ecco qual è la collocazione qual è la
La lo Stato diciamo strutturale aldilà a ripeto dal fatto congiunturale con cui il paese si avvia all'abbraccio con l'Europa e topi la Sicilia a confrontarsi
Torre Jolie avvantaggiate svantaggiato dall'Europa perché vedremo che in Europa ci sono anche posizioni certamente no
Non vantaggio ci sono anche peggiori
Con situazioni altrettanto gravi come quell'anno
Un altro dato significativo ed importante ed è quello che dicevo
All'inizio è quello Lazio pupazzi o abbiamo un livello di disoccupazione al nord cinque sette per cento circa che un dato di disoccupazione cosiddetta frizione cioè la disoccupazione che si determina automaticamente dei passaggi nelle cambiamenti nelle ristrutturazioni industriali un sistema che assorbe gradatamente forza lavoro abbiamo invece passi superiori al venti per cento nel Mezzogiorno è particolarmente in Sicilia e questo dato
Questo importante notarlo perché un dato che accompagna quell'altro dato congiunturale che ricordavo all'inizio cioè quello che la crescita maggiore al Sud rispetto al Nord auto della del prodotto interno lordo invece l'accumulazione diciamo il cresce
Della disoccupazione è andato a determinati proprio la seconda metà degli anni ottanta e proprio a tassi dell'uno e mezzo per cento circa vado nel Mezzogiorno rispetto ad un Nord che invece andava ad assorbire
A riassorbire forza lavoro e quindi a dar luogo nella sostanza ad una situazione di proprietà piena occupazione sottotetto fuga buoi vent'
Di keynesiana memoria del topo quindi queste sono le condizioni diciamo strutturali in cui il nostro Mezzogiorno va a confrontarsi e con l'Europa
E ripeto qui
Possiamo aggiungere qualche altra considerazione generale ricordando che in sostanza il Mezzogiorno in virtù delle numerose contraddizioni del suo sviluppo riassume oggi caratteri di una regione agricola bassa produttività
Vive nel contempo situazioni di crisi dei settori industriali pesanti
Un contrasto di fondo Flare intermedia di spopolamento e dare urbane e metropolitane quindi Heinze una serie di problemi
Questo situazione
Strutturale
Cioè dopo provava a confrontarsi con altre situazioni europee
Di pari disagio pensiamo all'intera cresce al Portogallo alla Spagna solo però situazioni che meritano la considerazione attenta perché
Si tratta di paesi che spesso hanno costi del lavoro assai inferiore ai nostri e si tratta spesso di paese il caso dalla Spagna vorrei ricordare una testimonianza in questo senso il professor Prodi
In cui il Governo i l'efficienza governativa l'efficienza della pubblica amministrazione la fu funzionalità
Del sistema spagnolo farsi
Che rispetto a proposte di investimento all'afflusso di capitali stranieri il governo spagnolo si è in grado di creare dei pacchetti di risposta i pacchetti di offerta che vanno a regime in poche settimane e purtroppo noi invece conosciamo ahimè la inefficienza e i ritardi la poca funzionalità la pubblica amministrazione italiano non solo quella regionale ma più generale e più in generale quella del nostro Paese quindi ecco
Abbiamo fatto sostanzialmente in questi anni del Mezzogiorno un soggetto abbastanza unico se vogliamo
Che ha se questa caratteristica di svantaggio queste caratteristiche di disagio a questo forte divario a queste connotazioni ma allo stesso tempo attenzione
A un livello di infrastrutturazione cioè di
Capitale fisso sociale che si è collocato nel territorio quindi autostrade porti acquedotti infrastrutture che non è paragonabile evidentemente con quello delle regioni europee più svantaggiate che ho citato
Ma che non è nemmeno quello medio del Paese
Rispetto al quale il nostro grado di infrastrutturazione civile risulta pari a circa un sessanta per cento fatto cento ecco la struttura del Centro-Nord quindi c'è una situazione intermedia che ci pone veramente che ci fa assai ci fa essere un soggetto unico a mezzo fra una realtà europea anche svantaggiata una realtà e italiana più vantaggioso all'età del Centro-Nord certamente migliore ecco
Quindi questo mezzogiorno e
Un unicum in qualche modo una situazione unica è rara anche da difendere perché questo anche perché non dimentichiamo che non si tratta di una nazione non si tratta di un di un complesso unitario questo è un altro tema importante
Ma si tratta innanzitutto di una realtà estremamente variegata anche al proprio interno perché è uno degli affetti delle politiche incentivanti delle politiche attivate a partire dagli anni cinquanta è stato appunto
La creazione di ostruzione differenti estremamente differenziate variegate all'interno del Sud per cui quando si parla di sud o si fa oggi per comodità
Perché se io dovessi dire la differenza tra l'Abruzzo e la Sicilia certamente la differenza sostanziale certamente con la Calabria che in assoluto la regione più svantaggiata d'Europa
Quindi ci sono differenze fondamentale ma non dimentichiamo che a parte questa connotazione c'è da dire che il Mezzogiorno ripeto non è lo sappiamo tutti non è una scoperta ma non è una nazione ma è una parte di una nazione
E una parte di una nazione avanzata che ha poi cuore delle sue preoccupazioni il cuore dei suoi problemi il cuore la tua anima industriale del centro no e verso cui si spingono giustamente per certi versi le preoccupazioni fondamentale del governo del paese e della gestione della società italiana
Quindi non c'è dubbio che noi ci troviamo da posizione di svantaggio anche da un punto di vista diciamo istituzionale proprio perché non essendo ripeto per nostra fortuna perché altrimenti avremmo
Quello svantaggio che epoca dedicava appunto in quella condizione reddituale insufficiente perché altrimenti avremmo anche a venne abbiamo direttamente lo svantaggio di essere così lontani dalla realtà media dell'Europa
Del nostro paese
Quindi queste sono le condizioni ora potremmo accennare
Lo può fare
Insomma ecco ore
Quella sera
Eh
Io non vorrei interrompere perché sta sviluppando una serie di interessantissime considerazioni
Prego soltanto le persone che sono al centro di essere cortesi con il tutti compresi gli oratori e quindi sedere
E le persone che si stanno abbracciando per favore si faccia fuori alla parola di nuovo ecco dovute prego grazie
Ecco vuole abbassare adesso alcune considerazioni brevissime cercherò di è sempre possibile sulla sull'avanzamento ecco sull'inserimento del nostro Paese nell'Europa in fondo a ben riflettere presidente
In fondo a ben riflettere io faccio sempre una considerazione che
Il processo dell'europeizzazione della della avvicinamento all'Europa somiglia io credo moltissimo al processo della nostra unità nazionale
Se ci riflettiamo bene il nostro Risorgimento il processo l'unità del Paese fu un processo come tutti sappiamo lungamente sognato
Lungamente desiderato
Forse è il caso
Recoba leva
Bobo mi ci pare se vogliamo falsa credo giudice
Perché non voleva non non si sentiva di verbale
Voluto farla
Scusa Lino
Lillo
Allora ne ha parlato questo abbiamo fatto detenuto così ed esige appena dice lui Golia va bene
E scusate scusate è in corso un intervento se per favore
Il voto scendono giù
Il dottor lutea svolto una interessantissima analisi piena di dati
Io e non è che ecco adesso utilizzano accorda alcuni spunti in modo che possano ascoltarlo anche ministro dell'Agricoltura gli altri ne sono arrivati compreso il Presidente del Consiglio Nazionale acqua naturalmente do una saluto a nome di tutti
Allora brevissimamente dicevo questo sostanzialmente mi pare di vedere nel processo affrettato in qualche modo comunque c'è accelerato verso l'Europa un processo di somiglianza rispetto a quello che De Giorgi quinto conobbe in fondo questo grande disegno risorgimentale dell'Unità che avevate nobilissimi ideali che partiva la giustissima profondamente sentite anche da noi esigenze politiche poi dei fatti determinò dei problemi determinò il dualismo italiano determinò la condizione del disagio del divario tra Nord e Sud
Mi pare che sostanzialmente l'Europa noi stiamo rivivendo si deve questo tipo di meccanismo in fondo anche l'esagerazione dell'unità europea fra Paesi ricchi e Paesi meno ricchi fra zone avvantaggiate zone svantaggiate mi pare che possano essere assomigliato in qualche misura perché
Si tratta anche qui disegno nobilissimo caro al nostro la nostra tradizione ideale a cui sicuramente tutti ci sentiamo vicini ma anche sicuramente va a determinare dei problemi delle differenze sono e quali sono indubbiamente a noi viviamo oggi in Sicilia le imprese vive una condizione di difficoltà una condizione di fragilità una condizione di sottocapitalizzazione
Di difficoltà dei mercati di scarsa propensione all'esportazione quindi una condizione di disagio dire i fatti
Crea un mercato abbastanza inesistente stamattina qualcuno parlava di Stato e di mercato è certo il mercato qui non lo si può creare per decreto il mercato è una cosa che va evidentemente condizionata creata dalle condizioni reali cioè da condizioni generali che consentano un autentico mercato e non un mercato invece forzato
Lei concezioni liberisti che le concessioni come dire del tutto liberisti che da parte dei commissari comunitari e la concede la comunità europea pur giustissime in un regime fisiologico una volta vi siete rivolti proprio dissequestrato il regime
Fisiologico sola perfette ma il regime patologico quale sicuramente all'economia siciliana oggi vive probabilmente meriterebbero lei condizionamenti meriterebbero un grado di protezione
Un grado di copertura che io credo il Governo italiano debba ancora necessariamente attivare metteranno Quinto quindi per concludere brevemente rispetto alle tentazioni il Baracca mentre tutto il sistema incentivante degli aiuti del agevolazioni che comunque di pur riconoscendo sicuramente
Che le condizioni di mercato vanno ricercate da parte di tutti e che devono essere giustamente ricercati io credo però che rispetto a questa tentazione dobbiamo resistere e che il governo italiano abbia il dovere il dovere in qualche misura di rinegoziare per i soggetti deboli per il Mezzogiorno di rivedere le condizioni e di evitare che l'Europa
Possano sbarcare eco in un sol copre Possa togliere direttamente come la tentazione peraltro esiste anche nel nel paese diciamo rispetto al sistema incentivante rispetto all'agenzia per il Mezzogiorno ripeta a tutte le altre volte le meridionali ma pur riconoscendo che c'è del vero pur riconoscendo che il problema esiste evidentemente non possiamo e non potremmo accettare senza rischi forti
Per il nostro sistema economico una condizione di parità europea di apertura totale di mercati senza nessun grado protettivo rispetto alla realtà che indubbiamente debole grazie
C'era il senso io devo scusarmi con lo adottò Butera che avrebbe avuto bisogno di una concentrazione maggiore ma la sede delle delle entrate che sono delle persone ne sono arrivate a interrotto più volte il suo discorso noi grazie anche perché per la definizione del programma avremo bisogno del suo apporto e di alcuni dei dati che egli ha presentato intorno a dare un saluto a tutti gli ospiti a tutti gli esponenti della DC che sono avvenuti nel frattempo e do la parola subito al ministro Goya il quale dovendo poi riprende la peraltro impegno
E ha voluto essere con noi e come dire vorrei sottolineare che il suo ruolo per a lacci sia è particolarmente impegnativo grazie
Variamente io devo qualche scusa sono stato elemento di turbolenza
Finirò anche di non poter assiste
Proseguo dei posti di lavoro prima ho voluto comunque era
Sia pur modesto segno di amicizia ed essere qui con voi oggi
Io non ho tanta voglia di parlare di agricoltura anche perché devo ancora un po'imparare sono arrivato martedì proprio un po'presto rischierei magari di dire cose che poi non troverebbero conforto degli approfondimenti che dobbiamo fare vorrei piuttosto richiamare la vostra attenzione sul dato che mi sembra giustamente sia stato proposto come scenario del nostro impegno
L'orizzonte europeo questa grande occasione che ci sta di fronte
E l'Europa lo avete già sentito lo sentirete ma ebbene ogni tanto ripetercelo
L'Europa del domani il grande mercato novantatré tutto quello che seguirà sarà per tutti i cittadini della nostra comunità una grande opportunità su questo proprio non ci sono più dubbi vessate c'è anche un signore molto serio molto bravo che si è messo lì a fare i conti a dirsi e quanto saremo più ricchi quanti posti di lavoro in più ci saranno quanto le cose andranno meglio
Crediamo di non crediamo anzi adesso non è il caso come si dice dalle mie parti di impiccati sui numeri certo è che sarà una grande opportunità
Ma questo vale per l'insieme della nostra comunità
Non è mica detto che questa grande opportunità si distribuisca in maniera equilibrata
In altri termini non è mica detto che non resti soltanto al no che so in Francia o Germania
Ma scenda anche da noi o che scenda mai scenda che sono in Grecia o il Portogallo piuttosto che in Italia nel suo Meridione per avere la nostra parte di opportune Tato avremo guadagnato sarà dell'Europa si può dire di tutto di norma si possono anche dire delle cose molto belle e certo non si può dire che sia una Società di mutuo soccorso nessuno regala niente a nessuno
Che vuol dire meritarsi la nostra parte di benefici di quelli che il grande mercato andate terminale
E vuol dire una cosa molto semplice a troppo Hossein molto difficile a realizzarsi vuol dire far sì che ciò che noi produciamo sia più apprezzato di ciò che producono gli altri
Giriamo la come vogliamo
Per guadagnarsi parte dei benefici magari una parte anche maggiore di quella che teoricamente ci spetterebbe come dire pro capita
Vuol dire affermare il nostro lavoro più di quello che gli altri sono capaci di fare
L'ho detto è semplice da proporsi difficile da realizzare
Difficile da realizzare in modo particolare interni che finora hanno faticato a tenere il passo hanno fatto registrare elementi di debolezza io credo debutterà ne avrà parlato in una analisi obiettiva
E allora che fa
Che tocca a noi che tocca la Democrazia Cristiana i partiti perché ognuno sarebbe bene che riprendesse a fare il suo mestiere
Io credo che tocchi alla Democrazia cristiana al sistema dei partiti se volete
Creare quelle condizioni che rendono possibile l'espressione
Tutta della intelligenza della fantasia della voglia di lavorare e della capacità in una parola
Che credo proprio qui non manchino e lo dico determini senza nessuna Piangerelli a creare le condizioni perché intelligenza Fantasia buona volontà determinazione quant'antro possono esprimersi
E qui qui Ninco diventerebbe lungo
Probabilmente molte di queste condizioni ne avete già sentite evocare molte altre le potete dibattere in questa giornata
E io però vorrei solo mettere l'accento su un dato di procedura e poi via
Ricordare soltanto qualche cosa in termini visto aumento azione politica
Il dato di procedura che mi sembra molto significativo e al quale devo dire l'iniziativa delle amiche siciliane a partire da Mannino da tutti da Urbino a tutti coloro che hanno creato questa occasione
Dice tutto sulle buone intenzioni il dato di procedura e che dovete essere voi capaci di progettare il nostro futuro
Se non siete voi a dire che cosa si dovrebbe fare cento poi affidando a ciascuno la sua parte
All'Europa che non è insensibile del tutto rispetto alle sue aree di maggiore debolezza Allo stato ma alla Regione agli enti locali in modo che ciascuno sia chiamato a fare la sua parte in un disegno coerente da voi promosso beh guardate se non succede questo le cose potranno anche andare apparentemente venne ma in qualche misura non ci siamo perché sarete Inc sarete voi non più padrone del vostro avvenire ma destinatari soltanto di intenzioni altrove
Io credo che sia questo aspetto non del tutto marginale
Nella mia esperienza che
Per mia grande fortuna è stata anche un'esperienza di governo
Di Sicilia ne abbiamo parlato molto
A parte con lo giudiziarie
Da qualche tempo in Europa ma Nicolosi ricorda quando
Sì veniva alla presidenza del Consiglio per cercare di affrontare una situazione in qualche misura che appariva trace
Credo che si possa dare atto che
L'aspetto più significativo che è sempre ho inteso sottolineare riguardava proprio ruolo ditemi che cosa volete dopodiché io faccio se posso evidentemente la mia fa
E credo soprattutto un dato politico di grande rilievo
Ma vi dicevo molto brevemente e molti altri dovranno intervenire io devo scappare
Molto brevemente solo due aziende per mettere in evidenza proprio la parte di ciascuno
Richiamare quella dello Stato
Io credo ci sia avanti a tutti i discorsi che possiamo fare
Sul rilancio delle regioni più deboli in particolare sulla rilancio del nostro Mezzogiorno
Una questione di fondo molto delicate
Molto difficile da affrontare ma credo altrettanto importante
La questione è la seguente occorre riconoscere che il Mezzogiorno d'Italia non è più tutto eguali
Che quarant'anni di impegno massiccio fortunato o sfortunato
Più o meno efficace hanno profondamente cambiato anche queste regioni facendo sì che ripeto il sud non è più tutto eguale
Perché questa questa affermazione
Perché io credo profondamente che trattare in modo eguale chi eguale non è è una enorme ingiustizia
Credo profondamente che se non arriveremo con con coraggio anche con intelligenza misura per l'amor di Dio non si tratta di rivoluzionare nulla se non arriveremo con un pizzico di coraggio e tanta intelligenza
A riproporre i rapporti per quello che sono non faremo altro che penalizzare i più deboli
Se voi proponete per un investimento per un'occasione di sviluppo due aree a pari condizioni istituzionali ma grande dislivello economico e sociale B quella
Più debole non aveva nessuna speranza tutti andranno a cercare ovviamente le condizioni migliori
So che è difficile riflettere in questi termini perché perché nel momento in cui lo si fa
Si dà la sensazione di voler penalizzare qualcuno e premiare qualcuna Antony non è certo lo spirito con cui guardare ha problemi di questo genere
Ma mi permetto di insistere se non riusciremo a cogliere le aree più deboli per quello che davvero sono e a trattare un rapper come devono essere trattate
Di riduzione di uno sviluppo più omogeneo resterà veramente tante
Così come
Anche qui è chiaro che è un potente americani
Io posso fare sacrifici anche importanti chiedere all'insieme degli italiani di rendersi disponibili a investimenti come dire importanti titolare Handley come straordinari ma se poi scopo che non sono altro che il modo di fare quello che si dovrebbe invece a realizzare in via ordinaria risultato è pendente davvero
Quando ebbene l'onore di essere chiamato alla Presidenza del Consiglio feci l'unico atto che in quel momento mi era possibile per testimoniare quella convinzione
Tenne alla Presidente del Consiglio la funzione del ministro per gli interventi straordinari
Non è una questione di un posto in più un porto in mente
Era la constatazione del rilievo che l'intervento ordinario dello Stato deve averne Della necessità quindi prioritario del suo coordinamento
Della difficoltà per un qualsiasi ministro compreso ministro Mannino temo di realizzarlo e quindi di mettere in capo al presidente del consiglio primus inter pares insegnano questa funzione io vorrei da questa tribuna veramente svolge per uno fuori dal nuovo ministro per interventista ne ha ne ha bisogno ma sicuramente
Non mancherà non mancherà anche gestirlo almeno quello di per riuscire a pretendere che lo Stato faccia il suo dovere prima di tutto nel rispetto delle sue regole ordinarie
Poi così dando a lui la possibilità di intervenire in maniera decisiva con un di più non con un invece che purtroppo la prassi sovente purtroppo sovente seguita ecco queste cose volevo dire concludendo con un
Modesto cenno qui giustificazione quella più vera della mia presenza qui
Ecco io vengo con me tanti altri alimenti che verranno da altre regioni in questa occasione
A incontrare gli amici siciliani essenzialmente per dirvi una cosa
Per dirvi che vorremmo amministrarli assieme a voi questa regione senza senza paura per nessuno dei candidati non si preoccupi non ho diciamo non siamo qui a prendere il posto di nessuno
Vorremmo ripeto amministrare assieme a voi questa regione nella consapevolezza i risultati importanti si ottengono solo con una grande collaborazione tra i diversi livelli di governo i quali io credo la Democrazia cristiana possa davvero può porsi come partito nazionale capace di di far lavorare assieme da dal più piccolo comune alla responsabilità massima del Governo dello Stato io oggi anche nell'istituzione europea in questo questo senso di obiettivi comuni
Dicevo venendo una qualche al microfono Astone si chiacchierava
Spiegate spiegata la vostra gente un dato politico generale non riguarda la Regione in tema spiegata la vostra gente che c'è un rischio mortale davanti a noi
Quello di essere presi tra un esasperato regionalismo la federazione delle lei e una copertura di presidenzialismo degli amici di Garibaldi ecco attenti perché queste a tutto danno del furto molto danno del Sud diciamolo ma anche e credo che il coltello come dire convalidare senza tema di smentite bene
Con questa intenzione soprattutto con questa attenzione ai problemi come stanno amministriamo assieme disponiamo ci ad amministrare assieme questa vostra splendida regione
La condizione però e concludo con questo richiamo a una condizione però è quella che mi sono permesso ricordarvi all'inizio sciatta e voi padrone del volto futuro non fatevi portare via niente di quello che dovrà essere questi sono a domani sia dei voi cento con l'aiuto di tutti ma Interpreti protagonisti non soltanto spettatori
Dato che non ho il minimo dubbio che lo sapete fare esteso sì l'assideramento di potervi a nome di tutti dire un grossissimo grazie
Io ringrazio Gloria e ricordo questo questo auspicio che egli ha posto della collaborazione fra i diversi livelli di governo che costituisce un fatto estremamente importante per il futuro della regione
Do la parola all'assessore alla sanità onorevole Alaimo
Cari amici
Quale dici quale Regione per gli anni Novanta
Una DC siciliana certamente forte ha saputo ancora essere decisi ultimi anni difficili all'altezza dei tempi
E per la forza ideale delle sue origini dal popolarismo struzzi hanno alla ricostituzione della prima democrazia cristiana del dopoguerra avvenuta proprio in Sicilia
Ed ha assicurato nella legislatura che si sta concludendo una sostanziale stabilità politica e di governo
Impegno non sempre facile in un periodo in cui l'isola ha vissuto nuovi conflitti laceranti in aggiunta alle tensioni antiche
E il Paese tutto è stato attraversato il padre ripetute tentate destabilizzante
In Sicilia la Democrazia cristiana ha saputo consolidare la sua centralità elettorale politica di governo pur con i limiti e l'incompiutezza che naturalmente non dobbiamo nasconderci ma è innegabile è tutt'altro che irrilevante il fatto che certe antico ed equazioni slogan dal tipo Sicilia uguale mafia o peggio
O dici uguale conservazione o peggio sono sicuramente indebolite anche se non del tutto scomparse
La Democrazia Cristiana in Sicilia e nel paese negli anni scorsi ha saputo dare contenuti concreti di rinnovamento alla propria presenza politica
Nel senso di attenzione puntuale alle cose che cambiano e di capacità di interpreterà alcune e di dare risposte
Nell'ambito di un progetto politico e sociale che incardinato su valori e principi che non tramontano e non passano di moda
E non vengono travolti certamente con la demolizione di un muro e non derivano da carisma monocratico
La DC e il partito guida al quale alla Società siciliana affida grandi aspettative e grandi responsabilità conseguenti ma pure il partito più esposto al rischio della disaffezione che pure è grande ma qui strati della società siciliana nei confronti della politica e che invece deve essere riconquistata offre
La legislatura che volge a conclusione ha un bilancio in chiaroscuro
C'è stata una massiccia mobilitazione di risorse finanziarie per infrastrutture civili
Riguardanti anche bisogni essenziali ne ricordo uno per per tutti il problema dell'acqua
E c'è stata una massiccia mobilitazione delle risorse finanziarie sul versante sociale per rispondere anche qui a bisogni essenziali a volte addirittura la sopravvivenza
Ma non basta queste dico
Per questi imponenti possano essere le cifre a risolvere strutturalmente il problema della giustizia sociale e del recupero della marginalità se il miraggio della regione e tutte le leggi di spesa importanti non sono l'espressione di un progetto globale
Senza questo la risposta soddisfa soltanto una somma di bisogni particolari uomo forte ad intermittenza egoistiche e il risultato a lunga scadenza produce nuovi tira guastati anziché ridurli o eliminare se il cerchio è anche vero che nella produzione di questa legislatura in quest'ultimo scorcio si stanno affrontando alcuni nodi importanti dobbiamo Baltico controlli ma nel consuntivo di questi cinque anni dal parlamento regionale restano anche alcune grosse occasioni mancate Hanukkah in sanità la Sicilia aveva elaborato per prima un modello di riforma anticipatore di quell'ora legiferato in campo nazionale glielo avevo detto che avrei te li vediamo pure a dargli attuazione come obbligo tardivo rispetto alla mostra scene e nell'ordinamento degli enti locali non abbiamo ancora recepito la legge centoquarantadue io mi auguro che prima della chiusura della serietà gioventù invece l'attacco per non allontanarsi di più dal paese voglio dire che l'autonomia speciale dalla nostra Regione è un patrimonio che non si discute nasce dalla storia viva nella storia è un punto di forza dello stesso assetto istituzionale della Repubblica
Ma gli spazi che lo Statuto ci attribuisce devono essere proficuamente riempiti e l'esperienza di questa legislatura ci impone di riflettere
Sull'opportunità di affinare e aggiornare meccanismi di esercizio e di attuazione dell'autonomia a quarantacinque anni dalla promulgazione dello Statuto
Per riconquistarlo in tutta la grande carica riformatrice propulsiva quale fu allora concepita dai padri dell'autonomia che è il caso di ricordare erano uomini dalla Democrazia cristiana
Rinvigorire dunque le radici al ceppo che in questi decenni hanno comunque sorretto la crescita della società siciliana e invece che adesso l'aggiornamento di un progetto politico che nella specificità della nostra matrice ideologica punti decisamente alla pianificazione dell'uso delle risorse
Come fattore di sviluppo
Sostenuto ma non solamente assistito in un patto di solidarietà forte con la società civile
Gli imprenditori più immediati di quadri e del sindacato più avvertiti
I professionisti capaci gli uomini di cultura aperti al nuovo i funzionari che credono nella loro funzione i siciliani che si impegnano con serietà nel lavoro nello studio nella speranza di una Sicilia migliore
è il più concreto progetto a mio giudizio antimafia che possiamo perseguire quello più vicino alla gente che chiede legittimamente uno spazio produttivo una remunerazione una possibilità di vita e di partecipazione
La presenza della mafia coincidente con l'assenza di tutto questo ed è letale in una società che già regista una crescita indubitabile di violenza e di devianza dobbiamo offrire ai siciliani la possibilità di essere tra oggetti d'iniziativa impresa di sviluppo
Offrirla soprattutto ai giovanile dimostrando loro che il valore il merito non sono opzionale inutili
E non vanificando gli sforzi di progettualità che hanno compiuto magari affidandosi alle nostre leggi
Dobbiamo offrire
Siciliane la possibilità di servire di fruire di servizi efficienti c'è una forte domanda in questo senso ma c'è pure nelle strutture una disponibilità forse ancora in ospedale inesplorata
è un'esperienza che ho personalmente osservato nel settore della sanità difficile problematico impopolari
Ma la Democrazia Cristiana riassumendo nella responsabilità di governo in Sicilia ha testimoniato di non poterle gestire sfasciò conservazione abbia pur con i noti limiti finanziari un processo di sviluppo e di miglioramento del servizio con attenzione al diritto degli utenti
E coinvolgimento del volo responsabile degli operatori migliorando nel soprattutto le immagini credo che dobbiamo moltiplicare l'impegno di ricostruzione dell'immagine complessiva della Sicilia al di là delle immagini individuali che hanno caratterizzato alcune fasi di questi ultimi tempi
Abbiamo indubbiamente molte carte regola oggi in Sicilia per essere forti nella dialettica con il Paese e con le istituzioni
Forti non soltanto del diritto a rivendicare quel riequilibrio che l'isola da troppo tempo insegue è che certe scelte addirittura allontanano
Mi riferisco in particolare ad un tema di questi giorni il piano NTM che pretende grossi tagli di produzione di occupazione anche in Sicilia anche in quella Gela cioè per altro verso lo Stato ha dichiarato di voler affrancate al rischio mafia e che la insanguinata oltre cento volte negli ultimi due anni ma non si può fare antimafia soltanto istituendo un tribunale peraltro ancora guarnito di magistrati e contemporaneamente creando due mila disoccupati in più
Il ruolo delle partecipazioni statali non può essere così ricalcato sul modello disegnato dall'azionista privato
Possiamo e dobbiamo essere forti nella contrattazione con lo Stato e con le partecipazioni statali
Ma dobbiamo rapidamente riprogettare l'uso delle risorse dell'intervento straordinario dello Stato dalla comunità a cui appuntamento dal novantatré oramai siamo pronti
è la nomina dell'onorevole Mannino amministrò tutto
Straordinario per il Mezzogiorno dalla Sicilia la forte Gianluca
Di un ministro che è insieme interlocutore è protagonista di questo grande disegno di sviluppo sul quale l'isola deve puntare per utilizzare tutte le proprie potenzialità
Questa forte dialettica queste chance dovranno sostenere con una proposta altrettanto forte e chiaro agli elettori al alle altre forze politiche in vista della nuova legislatura
Dovremmo spiegare come siamo stati credibili nel governare istituzioni e società
E come siano Tenconi i progetti delle altre forze
Che norme di estratti concetti di alternanza o altro pensano più a ritagliarsi una posizione più importante AGEA rafforzare gli affetti politiche e istituzionali ed anzi li indeboliscono
Dovremo spiegare forte e chiaro che a ogni ipotesi di alternativa è fragile o addirittura insussistente non soltanto nei numeri ma anche nella proposta
Noi ci auguriamo cerchio e non per tentazioni di contagio attivismo che al travaglio del PDS approdi alla costruzione di una forza autentiche stabile di Sinistra democratica
Ma il processo è appena agli inizi e forse ancor troppo lacerato
Dovremmo puntare ancora sulla continuazione del rapporto privilegiato con il Partito Socialista che ha contribuito con noi all'altro governabilità in questa legislatura
Monforte Progetto rinnovatore autenticamente riformista
Perché ispirato dai principi del solidarismo popolare può essere realizzato soltanto se c'è una DC forte anche nel nuovo Parlamento siciliano ebbe non vulnerabile dalle mille sulle dai killer freni delle mediazioni perpetue
E per la nuova legislatura vorremmo proporre e chiedere agli elettori siciliani le condizioni per una costruttiva governabilità anche dell'Assemblea
Restituendole pienezza di esercizio della funzione che lei ha propria delle attribuzioni parlamentari permettendo il governo in grado di fare altrettanto
Quale DC allora quale Regione per gli anni Novanta
Una Regione governi con la capacità di anticipare il nuovo emergente nella società oltre che con sintonia sul presente sull'esistente è una DC che si presenti in corso una identità politica programmatica chiara e comprensibile da parte di tutti
Perché sostenuta da un gruppo dirigente omogenea determinato interpreterei credibile anche del fascicolo politico degli anni novanta
Nei quali anche l'appuntamento europeo sarà decisivo in questi anni cari amicizie si deciderà se questi isolanti uscirà estate al passo con i tempi o se dovrà rassegnarsi ad allungare il ritardo
Allora dopo l'intervento allora l'animo io pregherei l'onorevole Lo Giudice di un è un bell'intervento ritenendo abbiamo mai tempi tredici successivamente dall'onorevole D'Onofrio sottosegretario alle riforme istituzionali ma io onorevole Cavallo
Dal momento che è stata ricordata l'Europa
Sì è un voto
Il movimento
Ti ho è stata ricordata sottoterra va fatto mai va e poi l'onorevole Gloria ritengo daranno un contributo visto la mia esperienza il mio ruolo di oggi
Io
Apprezzo quello che l'amico Butera ha detto le preoccupazioni che ha esposto
In relazione alla prospettiva
Della unità europea
Debbo dire però
Che rispetto
Ad un'analisi e anche una posizione che storicamente noi abbiamo assunto
Che potrebbe portarci non l'ha fatto Butera ma a volte potrebbe essere fatto un po'da noi da molti di noi
Potrebbe portarsi a guardare le cose senza
Inquadrarle
Una prospettiva nuova che si apre non solo in Europa ma devo dire nel mondo
Lo dico perché noi stiamo avviando c'è una competizione elettorale perché questo nostro partito del pure dare
Non so che nella Sicilia che verranno decide che verrà e quella ONU
Che dovremo costruire in un mondo che sta avvenendo che quasi del tutto realizzato
Qualche giorno fa il gruppo del Partito Popolare Europeo ha tenuto un seminario di studi
Ma se ci fosse o meno chiasso in giro forse sarebbe
Io questo seminario di studi uno dei delle giornate è stata dedicata ai rapporti con l'America Latina
Tra gli altri interventi che si sono avuti Satta uno della rappresentante un misto di uno dei Paesi dell'America latina
Il quale sostanzialmente
Analizzava la situazione di questa di questa parte del mondo
E
Diceva che
C'è in atto un processo
Appunto nell'America latina
Che punta
A una sorta di integrazione economica
Prima una zona di libero scambio e poi integrazione economica fra questi Paesi che come sapete sono toccata la condizione di sottosviluppo
Ma questo processo non si ferma lì
Questo processo va avanti perché voi sapete che
La strategia di Bush è una strategia che punta appunto a fare della tutta l'aria americana dell'America del Nord dell'America Latina una grande area economica quindi con un grande processo di integrazione economica
Domani mattina
E se consideriamo che c'è un altro processo di integrazione che avviene nel mondo
Che è quello del Giappone
Con tutte
E aria dell'arte
E quindi un una grande altra aria economica e governata dall'economia giapponese ma che tuttavia esistente
Nella nei Paesi asiatici
Se consideriamo ancora che
Il processo di
Il superamento
Di cambiamento che si è avuto nei Paesi dell'Est porteranno inevitabilmente per ragioni politiche
La comunità europea estendersi al nord dell'Europa cioè a dire verso l'Oriente verso le
Ragioni politiche ma anche per ragioni economiche
Noi andremo queste tre grandi aree nei prossimi anni est rispetto a questo leader amici le nostre invocazioni devo dire con grande franchezza
Hanno scarso significato
Almeno le evocazioni del passato secondo l'ottica
Tutta interna in cui chiamavamo il governo di Roma a dare comprò dalla nostra dei suoi comportamenti ai nostri problemi
Avevano queste tre grandi aree
L'America
Che governa tutto alare americane diciamo così America del nord dell'America latina e così via di seguito
Il Giappone con i Paesi asiatici la comunità europea governata fortemente l'area del centro nord proprio dalla Germania e dalla Francia che va verso l'est europeo come si colloca devo dire il Mezzogiorno d'Italia la
In questo contesto questo nuovo contesto economico mondiale come si colloca il Mezzogiorno d'Italia perché vedete
In Europa
E vi sono Paesi mediterranei c'è la Spagna il Portogallo la Grecia
Assieme assieme a mezzogiorno l'Italia
Che non sono tutti allo stesso livello di sviluppo paradossalmente non lo siamo di meno perché la Spagna e lo stesso Paul dogale oggi anche la Grecia dopo
Dopo regime socialista
E aveva portato quel Paese a tassi altissimi inflazione riferiti so bene economico e disordine sociale oggi pone il governo che un Governo fra l'altro governo conservatore ma tuttavia democratico cristiani perché hanno aderito alla Democrazia cristiana europea si muovono la Spagna è un Paese che ha realizzato negli ultimi anni une avanzamento progresso economico e sociale è una organizzazione vorrei dire anche
Politica ed istituzionale che l'ho portata dai Paesi nei prossimi anni più avanzati almeno del mezzogiorno europeo subire dell'euro
Il Mezzogiorno d'Italia il PD e nell'ambito del Mezzogiorno d'Italia la Sicilia
Tono si colloca in una prospettiva di questo genere ecco il tema lecita dis
è un tema
Che richiama certo le responsabilità degli altri
Richiama la responsabilità dell'Europa
La quale non può collocarsi come diceva
Come prima Salvatore Butera come fece lo Stato unitario rispetto al Mezzogiorno d'Italia
Nel senso che deve
Privilegiare reali o mantenere un assetto economico che privilegia le aree più sviluppate più avanzati dell'Europa
E quindi soprattutto in una prospettiva nella prospettiva dell'unione economica e monetaria
Noi abbiamo da riflettere perché certamente gli altri non si potranno non si faranno carico dei nostri problemi vorrà dire il problema è generale del Paese
Quindi non possiamo
Parlare l'Europa dovrà farsi carico di questi problemi del riequilibrio economico e sociale perché non avvenga appunto colla unione economica amata da quello che sta avvenendo in Germania
Proprio oggi nel momento in cui sono andati al unificazione
Della Germania unificazione la Germania ha portato la Germania dell'Est unificazione monetaria economica monetaria nella Germania dell'Est ha portato a che cosa ha portato all'evidenziazione arrivato ad una struttura economica inadeguate e quindi a milioni di disoccupati
Questo potrebbe avvenire limite mia Europa
Nella prospettiva del non più del novantadue nella prospettiva del novantasette quando avremo o dovremo avere una moneta unica in Europa e quindi una economia vorrà dire unica un governo unico dell'economia
Dell'economia europea nella quale ovviamente messe a confronto economie avanzate le colonie non avanzate la unificazione dei processi economici e monetari inevitabilmente e spegneranno le aree più deboli dalla contesto economico europea
E allora
Per non parla molto lunga io credo sì
Io credo che noi dobbiamo inquadrare
Questo nostro impegno di oggi dell'impegno di domani rispetto alla prospettiva nella quale si colloca anche la Sicilia
Vedete allora noi
Va bene parliamo
Dei problemi del Mezzogiorno
E vorrei dire anche dei problemi del Paese
Realizzato in questo una strana unità
Tra le forze politiche finale forze sociali culturali eccetera perché
Io credo che tra di noi nessuno ha mai sentito nono bisogna fare la lotta alla mafia la lotta all'Estense Alison vola lottare clientelismo la lotta a tutte queste cose qua
Ma poi il problema è che
Se il problema è che dobbiamo delle risposte
Molto precise nell'ambito del Paese nel Mezzogiorno e quindi anche in Sicilia rispetto allo svolgimento spettanti alla politica
Nei prossimi a e io credo che ci sono tre cose sul presente mi ha invitato essere breve che dovremmo su cui dovremmo riflettere problema del Mezzogiorno
è un problema di classe dirigente intanto
Un problema di classe dirigente che sia all'altezza dei tempi
Che verrà una classe dirigente non parlo solo di quella politica
Parla una classe dirigente nel suo complesso che sia in grado digestive
Questi processi di adeguamento
Ad una cultura che merita perché deve essere necessariamente a una cultura dello sviluppo e non quella che molto spesso nel Mezzogiorno d'Italia si è andata
Affermando che è sostanzialmente una cultura del sottogruppo che poi ha portato a tutte le forme di sostenga l'astensionismo e così via disse di una classe dirigente
Che sia adeguata a questa prospettiva il governo delle istituzioni se istituzioni locali
Nel Mezzogiorno possono strumento di un processo di sviluppo o sono invece uno strumento di involuzione antidemocratica del mezzogiorno questo deve essere chiaro al novero
Oggettivamente nel Mezzogiorno le istituzioni pubbliche non svolgo essendo le uniche istituzioni che stabilisca un rapporto con la società non sono degli strumenti
Di avanzamento e di crescita civile della nostra stella
La terza cosa
Riguarda
La utilizzazione delle risorse pubbliche
Che è uno dei temi che non fondamentali del Mezzogiorno
Perché le risorse pubbliche nel Mezzogiorno ne sono penalizzate
Ma queste risorse pubbliche in un contesto istituzionale politico degradato
Non rappresentano non sono sempre un volano per alimentare i processi di sviluppo anzi molto spesso alimentano processi di involuzione e di degrado della
Della lite civile della vita democratica nella nel Mezzogiorno spesso
Ebbene noi in Sicilia in questi anni
Abbiamo sviluppato la nostra politica come partito eccome dove
E dobbiamo dare
All'amico Mannino l'amico Nicolò che hanno avuto questi cinque sei anni di gestione dalla lenta politica e di governo della regione siciliana atto che la democrazia cristiana dalla sua dimensione politica di governo a compiuto uno sforzo di razionalizzazione del governo della Regione maltempo spesso uno sforzo di rilancio non solo come dire comiziale ma rilancio della vita della Sicilia nel complesso del Mezzogiorno e del nostro Paese
Ma noi dobbiamo andare avanti e per andare avanti abbiamo bisogno di mantenere in Sicilia intanto un quadro dirigente che sia in grado di alimentare questo processo di sviluppo abbiamo avviato con la segreteria dell'onorevole De Mita una politica che puntasse non già
Divide la condizione del partito quando a realizzare attorno a un progetto di sviluppo nella prospettiva di unità dell'Europa che cambia una democrazia cristiana che avesse un progetto complessivo di classe dirigente ma anche di contenuti politici in grado di sviluppare appunto il ruolo storico di questa nostra terra nell'ambito nell'ambito del Paese dobbiamo proseguire
Abbiamo tutti la responsabilità e questo è un'occasione nella quale sia il richiamo alla nostra responsabilità nonna una unità elettoralistica o di convenienza del momento
Ma una unità di una classe dirigente all'altezza di questi compiti e di queste responsabilità
E si collochi nella prospettiva di una Sicilia che verrà certo Madone Sicilia che si troverà di fronte a un mondo che verrà o un mondo che è diverso di quello che abbiamo avuto nel passato che sarà più difficile anche se più esaltante per le sfide che ha di fronte ma proprio perché è più difficile più esaltante per le sfide che ha di fronte ha bisogno più progetto politico ed una coerenza di comportamento e di gruppo dirigente in grado appunto di affrontare le sfide della predica
Dopo l'onorevole Lo Giudice che oltretutto è stato presidente della regione diamo la parola all'onorevole D'Onofrio quale a la carica di sottosegretario per le riforme istituzionali
Con il suo intervento chiude la fase di oggi teneva proprio legata al tema della necessità di aggiornare la struttura della realtà Italia
Caro Rubino vorrei direi in apertura di questo intervento per il quale comunque sono grato agli amici della DC siciliana ancora una volta così affettuosi nei confronti non tre quindici anni che proprio per il senso di rispetto delle istituzioni che ritengo il dovere di a vere
Il recentissimo incarico di sottosegretario per le riforme istituzionali non è il titolo alla stregua del quale parlo agli amici siciliani stasera
Perché a nome del governo parla il Presidente del Consiglio al ministro Martinazzoli quale peraltro mi chiede di portare il suo saluto non è potuto venire ma non è il governo che parla in questo momento di riforme istituzionali del Corpo nel convegno della DC siciliana ma è l'amico Francesco D'Onofrio che parla ancora una volta gli amici della DC siciliana e parla di istituzione
E questo lo dico perché desidero che sia chiaro che se qualcuna delle cose alcune delle cose che dirò
Non sono comprese nel programma di governo non è perché intenda dal primo giorno in cui esercito questa funzione cominciare un'azione di polemiche all'interno del governo che considero comunque
Dannosa da chiunque provenga e comunque venga fatta
Ma perché il programma di governo è forte per alcuni punti era incompleto per altri punti e per la parte in cui è incompleto ritengo che sia dovere della democrazia cristiana
All'interno di se stessa e con la gente procederà completare quel programma
Qualunque sia la durata di questo governo perché la DC non si è mai identificata e nessun governo perché la sua storia precede e va oltre i governi del momento ed ecco perché stasera
Cercherò di essere per così dire più democristiano che non esponente del Governo e credo che tutti gli amici mi capiscano e soprattutto se qualcuno dei giornalisti avrà la cortesia di ascoltare che non confonda le cose che dico come se le dicessi a nome del Governo della Repubblica perché dico questo perché la politica istituzionale oggi
Si compone di molti tasselli e in un intervento comunque di pochi minuti idioti desidero riassumere questi tasselli soltanto a tre
Il primo riguarda la grande alternativa di fronte alla quale ci troviamo
Ed è il punto di discrimine intorno al quale si coagulano consensi si formano maggioranze si esprimono opinioni si formulano dissensi si fa in altri termini battaglia politica e culturale allo stesso tempo
Il secondo se me lo consente l'amico Ciriaco De Mita
è una indicazione di come la nuova statualità giochi in questa fase di grandi alternative un ruolo ancora centrale sebbene anch'essa la linea di politica di De Mita la sua riflessione del primo congresso dall'ottantadue ovviamente vada aggiornata ed adeguata alle novità sopravvenuta in questi nove anni il terzo punto riguarda il nuovo regionalismo che si avanza con forza in Parlamento
E che deve dimostrare di saper tenere insieme unità dello Stato
E il nuovo potenziamento delle regioni e all'interno di questo ragionamento collocare la specialità delle regioni a statuto speciale in un contesto nuovo questi sono i tre punti dell'intervento sui quali cercherò di essere il più preciso possibile perché sono tutte questioni di grande rilievo anche della vostra battaglia elettorale alla quale la nostra presenza cerca di dimostrare la totale e piena solidarietà degli amici nazionale
La grande alternativa di fronte alla quale ci troviamo oggi è tra chi propone e sostiene che di fronte al fallimento della prima repubblica debba aprirsi il tempo della Seconda Repubblica
E tra chi come noi sostiene che sono fallite le alternative alla Prima Repubblica sia quella nostalgica fascista sia quella rivoluzionaria sovietica e chiede al fallimento delle alternative alla Prima Repubblica
Che come giustamente dicono gli amici della discussione si è aperto il secondo tempo della Repubblica questa è la prima grande alternativa di fronte alla quale ci troviamo
Noi ci collochiamo nella continuità della Prima Repubblica e dei suoi valori di fondo convinti però che il secondo tempo non possa non tenerne conto da un lato di quella constatazione del progressivo venir meno
Del principio di rappresentatività del sistema politico istituzionale che De Mita la ventola mentale della sua relazione dell'ottantadue
E poi nel corso dell'ottantanove del progressivo e complessivo venir meno del modello alternativo socialista d'ispirazione sovietica
Queste due grandi novità
Il logoramento del principio rappresentativo interno al nostro sistema una crisi interna al nostro sistema è il venir meno della conflittualità tra Est e Ovest due modelli alternativi di democrazia
E l'istituzione aperto Alberto ha aperto e non possiamo attendere oltre il secondo tempo della Repubblica
Questa è l'alternativa di fronte alla quale il nostro partito
Deve recuperare con forza qualche ritardo rispetto alle novità intervenute
E deve concorrere a definire con precisione cosa significa il rinnovamento profondo della Prima Repubblica non potendo adagiarsi nella pura conservazione dell'esistente
Nel dalla in invocazione spesso disordinata e comunque delegittimante del fallimento Della Prima Repubblica ecco perché si apre la stagione della nuova statualità all'interno di questo secondo tempo della nostra prima e gloriosa Repubblica democratica di base
Costituzionale italiana
E questa nuova statualità secondo me si compone di alcuni elementi fondamentali il primo un elemento di continuità altrimenti noi non saremo chiari con le stesse quando diciamo di non gradire
L'espressione della Seconda Repubblica e di operare perché non si avveri l'attesa di una seconda Repubblica l'elemento di continuità è quello che si basa sulla riaffermazione del primato di una democrazia di popolo rispetto ad una democrazia di immagine
La democrazia di popolo è una democrazia della razionalità dei processi di decisione politica la democrazia l'immagine è una democrazia della emozione nei momenti della decisione politica questa alternativa radicale
Tra razionalità della decisione politica ed emotività della decisione politica costituisce a nostro giudizio il punto di continuità rispetto all'esperienza democratica che abbiamo sperimentato dal quarantacinque in poi fino ai giorni nostri
Il secondo punto che invece richiede un profondo ripensamento è l'organizzazione del potere di governo questo potere di governo tutto concentrato del potere nazionale per mille ragioni perché l'unificazione nazionale non era compiuto nel quarantasette perché l'alternativa del sistema sociale politico ed economico era un'alternativa che coinvolgeva il potere di governo nazionale
Si è andato progressivamente a ripartendo su tre fronti e non è in grado di governare questi tre fronti con gli strumenti istituzionali attuali
La sovranità del governo centrale si è tripartita al momento europeo momento nazionale momento regionale
E i meccanismi di governo le istituzioni di governo i principi attraverso i quali si conquista il diritto a governare e si risponde del come si è governato sono pressoché tutti i meccanismi da modificare
La necessità del ripensamento della struttura del governo regionale nazionale ed europeo
è la necessità di fondo di fronte alle quali alla quale ci troviamo quando parliamo di adeguamento radicale della nostra Prima Repubblica e anche qui occorre esser Pea chiari e precisi si può scegliere una linea di complessivo abbandono della capacità di direzione politica dei processi di integrazione sociale
E si veleggia verso forme di raccordo diretto tra i cittadini e i vertici dell'esecutivo a livello di elezione diretta del sindaco del presidente della Regione del capo del governo un giorno del Presidente degli Stati Uniti d'Europa
Abbandonando completamente il governo politico dei processi di decisione
Si può invece rafforzare la capacità dagli elettori una volta venute meno le alternative ideologiche radicali di scegliere le forze di governo in quanto tali di pronunciarsi sulle alternative di governo in quanto tali
Di replicare quindi nella volontà popolare la capacità di governare questa è la linea che abbiamo scelto probabilmente con alcune timidezze
Probabilmente ha bisogno di alcuni raffinamento e senza i quali può non essere percepita comune Alina profondamente le innovatrice ed è per questo
Ritengo che la DG debba ulteriormente ribattere di questi temi ma è sostanzialmente il potere di governo che va radicato in modo diverso dalla coscienza popolare
E va radicata in modo diverso la responsabilità dei governanti rispetto ai governati perché la responsabilità dei governanti che non è stata quasi mai sanzionata
Negli anni precedenti stante la prevalenza di un modello chiamiamo consociativo che è stata la necessità sostanzialmente alternativa al rischio di una perdurante guerra civile vi è il terzo punto sentito alcuni dei vostri interventi prima che il Parlamento nazionale ha dato come forte indicazione
Quello della nuova stagione della democrazia locale fatta di riscoperta dell'autonomia organizzativa culturale di attiva dei comuni che trova negli statuti di autonomia comunale un punto di grande significato
Ebbene non credo che vi possano essere Regione italiana che non abbia nel radicamento della democrazia erogare la propria tradizione democratica
Ed è di tutta evidenza che l'adeguamento con tutte le modifiche necessarie da parte della Regione siciliana della legge centoquarantadue dello scorso anno nazionale fa parte di questo processo di profonda modifica
Lascio da parte non è interessante in questo momento il tema delle aree metropolitane perché quel tema secondo me avrebbe anche in qualche misura ripensato sul piano nazionale
Vi sono gli ultimi due punti che in ordine al sistema di governo e al rapporto tra la gente governanti vanno profondamente rivisti quello della trasparenza
Non possiamo noi oggi apparire e men che meno essere meno trasparenti del bisogno di trasparenza che nell'Est europeo costituisce il segno di discontinuità
Dal modello sovietico al tentativo di innovazione che da Gorbaciov in giù si sta realizzando né possiamo pensare di concorrere seriamente all'ulteriore fase di integrazione europea adoperando strumenti di trasparenza amministrativa inferiori
A quelli che caratterizzano la vita della Germania della Francia della Gran Bretagna delle piccole ma gloriosa democrazie dell'Europa centro-settentrionale
Certamente non è pensabile che all'Italia viva una stagione di trasparenza amministrativa inferiore a quella di Red democrazie più recenti della nostra quali sono quella greca quella spagnola è quella portoghese
E credo che in questa regione senza far torto né a chi è venuto prima né che è venuto dopo il solo ricordo di Piersanti Mattarella dovrebbe costituire il più alto significato di trasparenza nella gestione del potere
Credo per aver avuto l'onore di lavorare con lui numerosi gruppi di lavoro fino al suo tragico assassinio che era questa la linea dell'autentico rinnovamento non parolaio di sostanza
Al quale insegnamento credo lo possiamo ripartire tutti per poter ripercorrerà le tappe del rinnovamento non di facciata ma di sostanza del problema della sicurezza
Problema della sicurezza che la questione criminale oggi è il problema della sicurezza dove non vi è più certezza del diritto dove non c'è più la stabilità delle sanzioni dove non vi è più la capacità dello Stato di esercitare il potere sovrano sul territorio
Non vi può essere speranza di avanzata democratica in Italia se noi non riusciremo a recuperare nella sicurezza dei cittadini individuale e collettiva il momento alto della democrazia
Popoli e stagioni intere hanno abbandonato la democrazia quando la sicurezza non è stata più garantita
Non vi può essere futuro democratico di in un Paese nel quale la sicurezza non sia un valore costantemente regolarmente osservato
Il terzo l'ultimo punto riguarda il regionalismo
Quel regionalismo che in questa regione avuto momenti altri di confronto e di scontro con lo Stato unitario
Noi stiamo entrando nel Parlamento della Repubblica ad una stagione di
E chiare che si apra in Italia una stagione in cui venga meno L'Unità del diritto privato e l'unità del diritto penale
L'unità dello Stato l'unità dell'ordinamento giuridico non può non richiedere che è lo stesso fatto sia considerato reato da Agrigento a Udine che lo stesso contratto sia basato sulla stessa validità da Siracusa ad Aosta i due punti di unità nazionale che l'ordinamento giuridico deve garantire sono quelli del diritto privato del diritto penale intesi nel senso largo del termine dopodiché vi possono essere le più significative
Divergenze e difformità tra regioni e regioni ed è in questo contesto che si è aperto il dibattito sulla permanenza o meno della specialità di alcune regioni del nostro ordinamento non è perché io sono con voi stasera a Palermo
Perché l'ho detto l'ho ripetuto anche qualche giorno fa nella commissione per gli Affari regionali la questione bicamerale
Ritengo che la specialità delle cinque regioni tutte specificamente storicamente motivante nella prima stagione costituente del nostro Paese debba essere confermata sebbene ripensata in questa nuova stagione costituente
Che non è appunto quella di una Seconda Repubblica ma dal secondo tempo della Repubblica cercando di capire che l'avvicinamento delle regioni a statuto ordinario alla natura dei poteri esercitati dalle regioni a statuto speciale
Se eleva il tono complessivo del nostro regionalismo non può di per ciò stesso negare il permanere delle ragioni della specialità
E ritengo che ragioni nuove di specialità vadano identificate nello stesso processo di integrazione europea
Che non può non vedere nel caso delle due grandi isole nei confronti di una politica del Mediterraneo specialità che ha abbiano anche attinenza alle particolari funzioni delle due che in visione così come le tre regioni di confine per le caratteristiche etniche delle loro popolazioni e per la natura di confine a destra della ragione della Regione Friuli-Venezia Giulia
Devono vedere rinnovato la loro il loro carattere di specialità non entro in alcun ulteriore dettando sì credevo che fosse sufficiente dal punto di vista della indicazione della politica istituzionale del governo ribadire che da questo punto di sta non vi sono appannamenti annebbiamento i delle specialità delle regioni e quindi anche della Sicilia mentre dal punto di vista del partito il dibattito è aperto
Ritengo che debba essere intensificando mi auguro che il congresso si possono svolgere a questo punto né tempi adeguati ma comunque prima delle prossime elezioni politiche
Perché questo deve essere un grande congresso di rinnovamento all'interno del quale soltanto vi può essere a mio giudizio un grande rinnovamento dello Stato
Molto deve ringrazio l'onorevole D'Onofrio per questo apporto e do la par abbiamo altri due interventi l'onorevole Carollo già presidente della Regione e l'onorevole ove presidente dalla commissione
Attività produttive
Non c'è Ricci va bene domani mattina
Fra due mesi
è noto ci saranno le elezioni regionali
E al popolo elettore
Non possiamo
Offrire soltanto diagnosi ma anche terapie terapie in concreto
Faccio tutti sappiamo ne prendiamo atto ed è bene sottolinearlo anche in questa circostanza che ci vede uniti
Che il presidente della Regione Nicolosi agito in maniera abbastanza seria è costruttiva nei suoi anni irresponsabilità alla Regione Sicilia
Però sono rimasti non per colpa sua far niente perché a dare i mezzi semmai son rimasti dei problemi
E i problemi
Non possono
Essere risolti soltanto
Tonnellate diagnosi più o meno teorica filosofica
Teatrale o meno
è necessario anche se no anch'io non di cambiare hai avuto aiuto alle medicine necessarie per fumare determinati mali
Ebbene
Questa nonostante ci siano fatti dei passi avanti in questi anni tuttavia rimangono berline difficoltà ai fini di risolvere i problemi per la disoccupazione sotto occupazione eguaglianza eccetera
E allora così brevemente perché non più di nove minuti posso parlare brevemente vi indicò alcune malattie per le quali occorrono determinate
Però
Per è vero non è vero che in Sicilia piccoli imprenditori artigiani
Commercianti
Se debbono andare in banca a chiedere un credito l'ottengono Muddy l'intera essi notti probabilmente superiori acquerelli che sono invece garantiti nell'Italia settentrionale sì e allora come si fa a stimolare il piccolo imprenditore medio imprenditore
Ad investire dal momento che non ci può essere nessun imprenditore piccolo meglio che sia il quale ha possa avere il cento per cento del capitale necessario da investire
Chiederle stretta e deve quindi il costo del suo investimento essere superiore a quello di un alto in piccolo medio imprenditore del nordica
Ma che forse un capriccio della Banca d'Italia o della Cassa di Risparmio no
Alcuni anni fa
E depositi bancari o meglio i depositi costituiti dai ricavi tributari non subito però trasformati
Vienna atti in un
I processi con stuzzichini ma necessariamente ottantatré ci sono trasformati in depositi comunitaria bene
Sono stati eliminati
La Cassa di Risparmio bandire Gega parlo a volte sono dello Stato
Per modo che la Regione Siciliana la Regione Siciliana non ha più la disponibilità ma principalmente Banco di Sicilia e Cassa di Risparmio non hanno la disponibilità di depositi che avevano invece dieci quindici vent'anni fa
Io debbo riconoscere però nello stesso tempo che il presidente Nicolosi non è stato parassite materia ci sono solo diminuiti di notevole quantità questi i cosiddetti depositi presto il tesoro dello Stato giardino la Banca d'Italia
Però mi pare posso sbagliare e ci sono mille mille duecento Duemila doveroso miliardi di lire e sono la depositati perché significa e Banco di Sicilia tasso di risparmio non ha l'enorme disponibilità per poter agevolare anche ingrediente per coloro che mi hanno di bisogno degli errori vogliono e non possono pagare di interessi passivi quattro e mezza più di quanto il doppio tra Volpetta Volpe il tempo di perché si paga
Dal centro nord il sorprese ed è necessario allora che lo Stato italiano il Parlamento nazionale si affronti questa questo problema
è stato così falsificato penalizzato inquinato negli ultimi anni
Lo dico nell'interesse
Del popolo siciliano
Secondo abbiamo disoccupati è sotto occupato
Le medie statistiche formali non corrispondono proprio al re perché tante volte per esempio figurano come occupati anche le mogli né figli rete cognate le nuore eccetera che fanno finta di lavorare al fine di avere poi poi la pensione o di artigianato odi contadina e via e via dicendo
Il disoccupato in Sicilia sono intorno a seicento mila
I sottoccupati è disoccupato intorno a seicento mila Gargani anche lì anche e soprattutto convocazione cosa fare allora per risolvere ieri l'Europlex nel ricordo quando le lontane i tempi con collaboravo in termini fratelli
Con Matteo
Ci ponevamo quasi ogni mese questi problemi nei termini fuori venti anni reciproci e allora vengono fuori Investimenti
Non solo per il gas metano che viene dall'Algeria in Sicilia ma anche l'industria chimica che sarà servono di altri investimenti come trivellazione del per per il petrolio e via dicendo
Adesso vedi caso
L'Enichem come è già stato ricordato poc'anzi
Si paralizza
Anche anche altri interventi
Di carattere pubblico si paralizzano dove letti dove la soppresso un tempo esprit esprit dove dove era dove sono gli enti che pensammo di creare non non contro i privati no ma all'integrazione degli interventi degli interventi privati dell'Italia settentrionale o anche del mezzogiorno e della stessa Sicilia
Non perde pestare coloro che già avevano finanziato è invece vero ma per coprire i buoni
Adesso c'è una specie di paradossi e Palazzo
Si parla anche
Nella FIAT perché ha dei meriti storici non solo in Italia ma anche ma anche in Sicilia e ci sono le ore di cassa integrazione ordinaria
Ringrazio o soffrire Asimo allora gambe alle nuove generazioni contenuti larga misura sono più specializzate su questo almeno per il terziario rispetto alle generazioni dei nostri tempi
Offrire soltanto le diagnosi e le teorie alle e basta
Le cui si in termini politici più o meno decantate in un comizio largo certamente no
è necessario offrire proposte con prego sta dopo è bene
Ciò che per il pubblico e il privato non posso fare no perché non lo vuol fare non possa sarebbe bene sia fatto valdostana così come è stato come Governo centrale come regione che era perché perché del responsabilità pubbliche non possono esaurirsi del mercato delle cariche
Nella corsa delle amicizie più o meno real teorizza la responsabilità del governo pubblico sta nell'interpretare i problemi del popolo e tagliare le medicine avrà piogge possono andar bene domani possono non essere più necessaria dopodomani possono ritornare ad essere pura necessarie
Ebbene nel corso presente Bode iniziamo o pensiamo l'economia siciliana potenziando ma lo fa il suo tempo gli enti economici Sicilia non in polemica con privato di Sicilia privato del nord Italia no
Ad integrazione premio Nobel riempie dei vuoti che gli altri non possono ore questo un altro tremendo degli altrimenti non riusciremo non riusciremo a risolvere i problemi che sul piano sociale economico-sociale oggi sono da considerarsi fondamentale l'autonomia venne creata appunto perché bisognava tentare di equilibrare il rapporto economici sociali col resto d'Italia non perché la Sicilia diventasse la forza delle leghe lombarde che allora potevano essere chiamate legno degli indipendentisti siciliane se gli anziani lo ricorda no l'autonomia
Come fortezza autonomo ma integrativa e non polemica nei confronti dello Stato e dei passi avanti
Ne sono stati fatti
Sviluppi con la Democrazia Cristiana sempre al potere ne sono stati fatti i vecchi dei giorni
Degli anni da quaranta eccetera non ci furono più veste di poveretti che dovevano come è stato anche ricordato espatriare per andare degli Stati Uniti nel nord Italia e nati in Germania eccetera
Ed erano e furono amico in quegli anni milioni e per zone niente piove
Ebbene desideriamo che non si si creino condizioni per le quali per le quali dovessero i siciliani trasformarsi come unici sino iracheni africani vengono in queste settimane in questi mesi in Sicilia ma desideriamo cioè levi cinese del potenziamento sul piano economico a mezzo del potenziamento dell'attività degli enti degli enti Roma i giornali
Sia realizzato tutto pesce
E nello stesso tempo che mettere di prima piccoli e medi imprenditori e anche grandi imprenditori nelle condizioni di profittare di situazioni finanziarie fiscalisti che tali da moderno ritenerne evolutive investire nella Sicilia di seicento mila disoccupati enorme resto d'Italia ove magari sì ci si lamenta per cantare il proprio egoismo
Senza avere però sensibilità alcuna per le altre parti del nostro Paese con questi sentimenti mi son permesso di parlare io che per tanti anni alla Regione Siciliana ventaglio il sorgere il mio dovere
Mi auguro
Che per il prossimo futuro le terapie siano nello stesso tempo corrispondenti alle diagnosi terapia dell'occupazione però appena dello sviluppo economico sociale senza il quale il gruppo non ci può essere un furbacchione ma soltanto tanti teorici grazie
Io credo che sia utile anche ripensare criticamente al nostro passato e ringrazio pertanto Carollo che rappresenta una continuità con la vita che abbiamo trascorso e diamo la parola per l'ultimo intervento all'onorevole errore prima di prima degli comincia deciderò precisare che domani i lavori riprendono alle nove e mezza abbiamo oggi dato una prima impostazione alla nostra conferenza programmatica con l'architettura generale del discorso che ha fatto Mannino abbiamo poi esaminato un po'l'itinerario della Democrazia cristiana e delle attività istituzionali domani mattina il primo gruppo di interventi saranno campione e Urbani sul tema una società eredi di dire poi successivamente avremo questa sorta di tavola rotonda sul partito rigiocare Giani Casini e che si concluderà con l'intervento dell'onorevole De Mita e nel pomeriggio una tavola rotonda sugli aspetti economici con Annibaldi d'acquisto e gli altri ho voluto prendere questo momento e vi chiedo scusa ad errore per darvi le indicazioni per domani domani alle nove e mezza
Dopodiché l'ultimo intervento alla parola onorevole Angelo ore presidente della Commissione attività produttive dell'assemblea regionale
Cari amici
Io cercherò di sviluppare qualche riflessione
Sì non provocatoriamente
Ma tentando però di essere attuale rispetto ad un tempo che stiamo vivendo io credo che la conferenza programmatica
Segna la fine di una fase politica
Caratterizzata dalla segreteria regionale dell'onorevole Mannino e della presidenza dell'amico Nicolosi
E voglio fare una riflessione perché non dobbiamo dimenticare da dove proveniamo
E dico subito
Che nella evoluzione della politica
L'onorevole De Mita che qua con noi
Assieme a Mannino Nicolosi Nicolosi recuperò la Sicilia in una fase di grande difficoltà
Non ho bisogno di ricordare a me stesso
Se difficoltà di quel tempo
La uccisione di della chiesa
La più pressione della criminalità mafiosa
La fibrillazione che dentro le forze politiche attanagliava ciascuno di noi
L'onorevole De Mita con grande coraggio
E al di là dei momenti statutari si è assunta la responsabilità governando la fase del rinnovamento ditegli dare dice liberalizzare queste due responsabilità certamente per normalizzare i rapporti politici e il governo della Sicilia e per rilanciarla io credo che la conferenza programmatica dopo questa fase può rappresentare un nuovo modello di responsabilità
Rispetto a quello che abbiamo davanti in una società che in grande trasformazione e diciamo subito per dire cosa noi abbiamo fatto e da dove proveniamo che tutti assieme siamo figli
Di un della cosiddetta polverizzazione della spesa regionale e delle difficoltà politiche che caratterizzarono per questo tempo la DC regionale
La gestione dell'attuale segreteria regionale rappresenta la coda crepuscolare
Di questa fase politica e si proietta con il tema che gli propone per un tempo diverso in una Sicilia che certamente onorevole De Mita sì anche grandi difficoltà sul terreno economico sul terreno dell'occupazione sul terreno della criminalità
Noi abbiamo sempre detto che non vogliamo vivere la nostra autonomia in termini di separatezza con lo Stato
Non voglio e non vogliamo vivere la nostra autonomia in termini di specificità ma chiediamo alla vicina azionare le che i nostri problemi devono essere i loro problema noi chiediamo alla DC nazionale che dobbiamo fare un grande sforzo per conservare il consenso alla stessa democrazia cristiana in presenza di diffide
Conta grandissime e dico in piena responsabilità che da soli noi non siamo nelle condizioni di affrontare queste tre emergenze perché viviamo ancora in clima di emergenza
Cioè non siamo nelle condizioni da Sordi
Di affrontare la disoccupazione che naviga al venticinque ventisei per cento l'arma è crudele scienza mafiosa che in alcune zone della Sicilia si appalesa con grande virulenza
Ed il recente una presa di posizione del vescovo di Agrigento dove teme che in quella provincia periferica non so lo viviamo alcune condizioni di primato negativo come il reddito eccome disoccupazione ma va emergendo un groviglio che certamente la politica la politica con la P maiuscola deve saper affrontare e risolvere e stiamo attenti cari amici anche la approvazione dell'ultimo bilancio della regione anche se l'amico Nicolosi nella sua continuità è riuscito a realizzare alcune normali in ragione di vita cioè siamo riusciti ad approvare i bilanci dei tempi normali non abbiamo fatto cose trascendentali ma certamente abbiamo oggi
Peccato di fare funzionare bene le cose che dipendano da noi in modo tale da essere nuovi rispetto ad un tempo che di trasformazione ma l'ultimo bilancio che noi abbiamo approvato per quello che mi riguarda devo dire
Con grande responsabilità pone ciascuno di noi una riflessione profonda che una sfida alta dentro cui dobbiamo provarci per la prima volta onorevole Carollo
La Regione Siciliana Pronti lancio Consolo ottocento miliardi di fondi globali ciò significa che con questo strumento finanziario noi non potremo governare di problemi che esistono della società siciliana appena una linea di indebitamento cioè noi dobbiamo andare contro la storia mentre a Roma si si muove sull'idea di Risanamento noi in Sicilia dobbiamo muoverci attraverso strumenti fino a sì Ari che certamente per governare i problemi della società ci pongono linee di indebitamento quindi ci allontanano dall'aggancio europeo e allora noi siciliana abbiamo una doppia sfida davanti
La sfida che ci deve consentire puri indebitando oggi a recuperare due velocità
Non siamo riusciti a recuperarne di una quindi noi chiediamo alla DC nazionale che questi problemi devono essere problemi di tutti
Non possono essere solo problemi di una regione chiaro ripeto grande difficoltà a governare l'emergenza ma nello stesso tempo non può essere espulsa da quelle che sono le politiche più generali
Quindi noi poniamo in questa conferenza programmatica all'inizio
Di un discorso ulteriormente nuovo che si di cui si deve fare carico si devono fare carico ai massimi dirigenti
Noi possiamo con la nostra responsabilità tentare di adeguare ragionamenti per i quali ancora non siamo adeguati perché siamo figli di questa cultura del cosiddetto del cosiddetto fondo perduto dove abbiamo tentato alla Regione di fare qualcosa di importante quando attraverso la legge tredici l'agricoltura ab hanno abbandonato questa cultura tentando di innestare momenti che diranno agli operatori denaro a tasso agevolato ma dobbiamo dire che il meccanismo di politica e così innovative
Rispetto alla garante possibilità che le banche seguissero questo tipo di politica abbiamo trovato delle discrasie poi siamo stati costretti albi volume rare quei principi con l'ultima legge che forse approveremo la o si va a settimana perché proprio le emergenze in prossimità di una coppia petizione elettorale elettorale ci ponevano la posso verità di risposta diversa per una società che certamente reclama una risposta alta in questa direzione
La situazione economica generale ci preoccupa quindi noi ripeto dovremmo fare uno sforzo di adeguamento di strutture di uomini di capacità di intendere un tempo nuovo che abbiamo davanti
E per fare il resto dobbiamo recuperare proprio la linea del rinnovamento ma non come formula fa ma come possibilità di trovare quelle di quelle capacità intorno ad una ad a grande intelligenza e che esistono in questa terra per potere dare una risposta adeguata a questa società che ti sta a forma con velocità diversa delle nostre decisioni
Credo che noi ripeto ad dobbiamo fare questo sforzo
Vende il quadro politico generale ha subito delle delle delle mutazioni cioè noi non siamo più in presenza della necessità di vivere lasciandoci Coggiola are sulla vicenda del cosiddetto anticomunismo l'antica il comunismo non c'è più c'è una fase di confronto diversa
Per cui ripeto il partito per la fase nuova che ha che deve avere davanti deve porsi questo tema di confrontare sì con le altre forze politiche soltanto sul terreno di una capacità di governo migliore per questa terra che ha tanti ma tanti problemi
Io lo dico in piena responsabilità questo ci deve porre Lapo la possibilità d'una sfida alta rispetto ad una società che certamente ci giudicherà nella direzione delle consenso che vorrà darci nel momento del quale ripeto la Sicilia pur avendo quest'alto consenso deve stare da entro alcune politiche che detengono delibere le le in opportunità storiche per cui credo che noi lavoreremo in questa direzione
Nella direzione nella quale recuperando l'adeguamento della struttura partito e degli uomini ad un tempo che è diverso saremo giudicati sulla capacità di governo migliore per la nostra terra
Allora
Grazie mattutini quelli che sono intervenuti e quelli che hanno ascoltato non ringrazio quelli che hanno continuato a chiacchierare domattina alle nove e trenta riprendiamo i lavori