E' quello che compiranno dal 29 marzo al 13 aprile un giornalista, Matteo Tacconi, e un fotografo, Ignacio Maria Coccia, per raccontare come sono cambiate le cose lungo quel confine che divise l'Europa, separò gli europei e segnò la linea del fronte della guerra fredda tra il blocco occidentale e quello sovietico; alla ricerca di quello che è oggi, a cavallo di frontiere scomparse e altre che si sono aperte, il senso dell'Europa.
E' quello che compiranno dal 29 marzo al 13 aprile un giornalista, Matteo Tacconi, e un fotografo, Ignacio Maria Coccia, per raccontare come sono cambiate le cose lungo quel confine che divise l'Europa, separò gli europei e segnò la linea del fronte della guerra fredda tra il blocco occidentale e quello sovietico; alla ricerca di quello che è oggi, a cavallo di frontiere scomparse e altre che si sono aperte, il senso dell'Europa.