Iniziativa del PDS sugli aiuti da prestare ai paesi dell'Est

Campagne sono diversi ma
Piove senso
Cossiga fino a questo momento Panucci Cassetti De Rossi impegnato sul piano del lavoro posti dai media non so se magica sarebbe
Presidente della Giunta
Centrista
Cossiga
Volete prima leggero cominciamo subito come preferite
Possiamo cominciare va bene
Ma il nostro gruppo anche l'intesa con il gruppo del Senato
Qui c'è c'è da fare qualcosa di più
A sera emigrò
Dicevo che il nostro il nostro gruppo che la
Il governo ombra particolare per
La la responsabilità della politica internazionale che io rappresento hanno ho ritenuto di dover prendere in questo momento questa iniziativa
Volta a dare concretizzazione a discorsi politici recenti e meno recenti per quello che riguarda l'aiuto da prestare a processi di democratizzazione e di trasformazione economica in Unione Sovietica e nei Paesi dell'Europa centrale e orientale
Ovviamente dominano i fatti nuovi dell'Unione Sovietica
Che noi riteniamo che quei fatti insieme con gli altri egualmente significativi e dirompenti degli ultimi due anni
Nell'Est europeo debbano indurre le forze dirigenti dell'Occidente
Del mondo democratico sviluppato dei paesi più industrializzati
Ad assumersi una responsabilità effettiva per un
Nuovo sviluppo dell'economia mondiale e più in generale per la costruzione di un ordine
Di pace e di sicurezza di democrazia e di giustizia
è il momento di non indugiare sulle parole il momento di passare ai fatti di Jas se le conseguenti di trarre tutte le implicazioni da una visione che a nostro avviso deve essere in questo
Lento la più lungimirante e coraggiosa io adesso non mi soffermo su queste motivazioni
Che fanno in qualche modo da retroterra a questa
Mozione a questa iniziativa parlamentare anche perché queste motivazioni José Lupatelli non già troppo lungo articolo pubblicato questa mattina sull'Unità
Che naturalmente vi invito a leggere ma questo non è un invito che faccio a nome del gruppo né del governo ombra e un invito puramente personale
Ma rispetto a quella impostazione noi abbiamo adesso ho cercato di specificare
Le direttrici di un impegno del Governo partendo da
Dal da farsi in seno al gruppo dei sette dei sette Paesi maggiormente industrializzati
Tra i quali c'è l'Italia voi ricordate che ci fu a metà luglio un vertice alla cui fase finale fu associato Corbascio offre e insomma ci sono state molte discussioni anche nei giorni scorsi anche nei giorni del golpe di Mosca se da quel vertice potesse e dovesse venire di più nel senso di un sostegno alla alla perestrojka la politica di Gorbaciov eccetera eccetera
Adesso noi lasciamo un po'nello sfondo questa discussione certamente le conclusioni furono assai limitati si può dire come si è detto anche in questi giorni da parte diciamo di di persone molto impegnate in senso positivo come l'economista americano è lì sono coautore insieme con i capolini Ski di questo piano elaborato da da un gruppo sovietico americano si può dire come ha detto lui stesso che
La lettera che Gorbaciov indirizzò una lettera
Di ventiquattro cartelle che Gorbaciov indirizzò al vertice con degli allegati non non privi di interesse tuttavia non costituivano un quadro sufficientemente concreto di impegni politici e operativi e che quindi diciamo così sì sì piegava anche la reticenza del gruppo dei sette a giungere a conclusioni più avanzate e consistenti
Quello che è certo è che questi argomenti non valgono più e quello che è certo è che oggi non si può sostenere che non vi sia alla testa dell'Unione Sovietica e delle maggiori repubbliche un insieme di forze
Di terminate a portare avanti le riforme un processo di trasformazione sopra il fatto che poi ci sia stato quell'avvenimento chiamato golpe che sia fallito che siano state e che siano stati rimossi certi gruppi dalle loro posizioni di potere come dire rende pienamente affidabile dal punto di vista politico della volontà riformatrice oggi chi dirige l'unione sovietica
La obiezione che in questi giorni è sorta e che tuttavia fosse difficile individuare un'entità un'entità Cuccuini Gozzi are a cui indirizzare aiuti o programmi di cooperazione eccetera eccetera essendo si diciamo sull'orlo di una disgregazione totale dell'Unione Sovietica in quindici repubbliche tra loro non comunicanti
Ebbene noi crediamo che proprio gli sviluppi di queste ore stiano invece ad indicare che se l'Unione Sovietica e la forma istituzionale
Direi anche nella veste di dominio politico ed è la struttura che ha mantenuto per un così lungo periodo si è disintegrata o si sta disintegrando però qualcosa di nuovo nasce nasce diciamo un nuovo telaio di relazioni tra le Repubbliche o
La grandissima parte delle Repubbliche che hanno fatto parte dell'Unione Sovietica e quindi si può ben individuare non diciamo che sia tutto semplicissimo ma si possono ben individuare interlocutori e canali per lo sviluppo di questa politica di aiuti e di cooperazione cosa che noi abbiamo sia pure in estrema sintesi detto in questa risoluti e quindi bisogna fare quello che non si è fatto nulla bisogna andare ben oltre quelle conclusioni e noi indichiamo un po'quello che bisogna fare per l'URSS in modo particolare dato che oggi l'accento cade sugli aiuti alimentari e anche sanitarie aiuti l'emergenza per l'inverno c'è c'è beh noi ovviamente condividiamo questa necessità drammatica ma diciamo che sarebbe un gravissimo errore fermarsi a ciò ne possono bastare semplici forme di assistenza tecnica non ci si può girare attorno c'è un problema anche di grosso impegno fino a sì Ario di grossa assistenza finanziaria a cui debbono provvedere i governi dei paesi più industrializzati e le istituzioni finanziarie ed economiche internazionali e di qui noi poniamo anche la questione che quindi non sia esiti più a cogliere a pieno titolo come membri a glielo titolo l'Unione Sovietica poi si vedrà se l'Unione Sovietica e la Russia eccetera del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale
Seconda cosa su cui vorrei attirare la vostra attenzione noi qui però poniamo con grande decisione anche il problema dei Paesi dell'Europa centrale e orientale perché la politica
Dell'Occidente del mondo industrializzato non può essere una politica su su storia per cui all'indomani delle rivoluzioni dell'ottantanove
Ci si occupa a essenzialmente di Ungheria Polonia ci rosso o si annuncia di volersi occupare di questi Paesi
Poi accade quello che accade in Unione Sovietica l'attenzione si sposta tutto sull'Unione Sovietica tralasciando le condizioni difficili difficili questi Paesi in cui fu si sono avviati certi processi ma rimangono aperti
Problemi estremamente complessi e quindi noi ci riferiamo in modo mi pare abbastanza puntuale al da farsi nei confronti anche di questi paesi infine citiamo due casi di Paesi particolarmente vicini all'Italia la Jugoslavia e l'Albania
Benissimo noi ieri abbiamo discusso in commissione esteri della Camera le prospettive del cessate il fuoco del monitoraggio europeo in Croazia e dell'avvio di un negoziato di pace e di un arbitrato beh non dimentichiamoci che l'economia sta andando a rotoli in quel Paese se c'erano già prima esigenze di
Aiuto queste non possono di accrescersi e quindi in parallelo col negoziato di pace bisogna mettere a fuoco il programma degli aiuti
Il caso albanese
Noi lo evochiamo perché non vorremmo che tra quattro mesi arrivassero altre navi e si scoprisse che gli impegni che abbiamo annunciato di fronte all'ultima ondata di di di profughi o comunque li si voglia chiamare albanesi non sono stati tradotti in nulla di concreto
E diciamo qualcosa di più io non credo che sia una posizione del tutto nuova quella che che assumiamo però insisto non si tratta nemmeno soltanto di i dare ben di più di quello che si era promesso la prima volta non si tratta soltanto di mantenere le promesse prese la seconda volta ma si tratta di guardare all'Albania come ad un caso speciale
E qui bisogna assumersi una sorta di copre responsabilità globale per lo sviluppo di quel Paese io credo che l'Italia è un Paese che debba fare insieme con le autorità albanesi un inventario delle risorse delle esigenze immediate e delle potenzialità di sviluppo Ducci sì in fondo tutto questo non può non ha vere dei riscontri
In termini di fabbisogno finanziario prematuramente come avete visto sollecitiamo iniziative politiche
Italiane nelle sedi
Collettive quindi
Deve fare la sua parte la Comunità europea il gruppo dei ventiquattro il gruppo dei sette fondo monetario interna
Orale e così via però
Se dentro
Questo impegno complessivo ci sono gli impegni specifici che l'Italia ha preso che l'Italia deve prendere e che poi non dimentichiamo scene quando parliamo di impegni di solidarietà e cooperazione internazionale ha preso e deve prendere anche nei confronti del Sud
Bisogna tirare le somme bisogna tirare le somme perciò noi chiediamo che il governo presenti un quadro complessivo aggiornato e puntuale
Del fabbisogno finanziario risultante dall'insieme di questi impegni
E non dimentichiamo nemmeno per un momento che noi abbiamo
Delle esigenze e degli obblighi stringenti di risanamento della finanza pubblica
Entro ottobre dobbiamo presentare un programma a alla Commissione delle Comunità europee ebbene bisogna vedere in una previsione in particolare della spesa pubblica quale posto garantire a questi impegni di cooperazione internazionale it robusti salta
La Germania almeno per provvedere al il fabbisogno della parte orientale del Paese me affatto delle scelte che non le ha nemmeno ancora concluse va fatto delle scelte di aumento del prelievo fiscale ha fatto delle scelte
Di revisione delle priorità della spesa pubblica ha fatto anche delle scelte se lo poteva consentire di rinuncia
In pratica a ad una parte del
Del suo surplus di bilancia dei pagamenti e vivi in un uscita ad una condizione cioè di non deficit del bilancio dello Stato ma comunque ha fatto delle scelte ha fatto dei conti almeno per la parte orientale del paese e altri conti dovrà fare
Per gli aiuti all'Unione Sovietica eccetera B l'Italia in condizioni diverse deve saper
Selezionare
Selezionare mettere in un certo ordine di priorità esigenze di di di riduzione dell'indebitamento del deficit esigenze di sviluppo
Della spesa pubblica di riqualificazione della spesa pubblica all'interno del Paese ed esigenze di politica internazionale
Grazie
Quindi
Destinato soluzione
Sa
No noi innanzitutto chiediamo al Governo di quantificare gli impegni che ha preso e che intende perché abbiamo perso un po'il conto
Esatto vogliamo sapere che cosa ha firmato con l'Unione Sovietica che cosa ha promesso all'Albania
Che cosa annunciato alla Jugoslavia eccetera la Samp Che cosa copre per cioè ci sono poi tante voci
Perché io dico l'impegno complessivo perché anche quando si firmano ricordo gli accordi che abbiamo firmato con l'Argentina aveva firmato con la stessa Ivo Solaria poi da ultimo con sovietica sono impegni che prevedono
Una serie di forme di intervento che però poi hanno tutte un costo anche il bilancio dello Stato perché poi la SACE ovviamente a un corrispettivo di postazioni sul bilancio dello Stato cedere c'è anche quando cioè non sono
Pure pure e e semplici aperture aperture di credito o concessioni di aiuti di Doni diciamo nemmeno quindi crediti ma
Pure e semplici erogazioni anche quando sono forme più complesse punto se si dice investimenti privati benissimo investimenti privati avevamo avuto a che fare col Bilancio dello Stato ma sino a un certo punto
Perché se poi queste aziende o esportatrici ok intendono fare joint ventures richiedono garanzie
Coperture di carattere pubblico queste hanno un riscontro sul bilancio lo stampino diciamo innanzitutto il governo ci faccia questo bel con
Tutto complessivo voi noi diremo se ci sembra sufficiente non sufficiente va be'allora li vedremo se dire e troppo e troppo poco basta o non basta ma noi innanzitutto vogliamo la garanzia parliamoci chiaro e queste non siano delle cifre buttate lì nel corso di tutti questi mi si è intanto
Incontri internazionali che poi quando si va a stringere con la legge finanziaria e così via ecco non c'è risposta vengono fatte slittare rimangono sulla carta io qui
Vi segnalo anche l'espressione che abbiamo voluto usare distanziato mente di stanziamenti solo figurativi ecco qui c'è in gioco anche una nostra credibilità internazionale che per esempio noi abbiamo parlato di cifre rilevanti
Di aiuti all'Unione Sovietica Aldo c'è stato e durante il viaggio di
Quindi mi chiese di Andreotti eccetera allora però
Vogliamo vedere come funzioni che sta cosa qui se dopo questo annuncio
Si rendono realmente operative quelle decisioni quei finanziamenti
Grazie
Ha rinunciato centimetri seconda fila
Il governo ombra presentato già come voi ricorderete una sua controproposta no una sua contro proposta complessiva
Quando c'è stata la discussione su cauzione sì sulla solo su come si chiama il documento di programmazione economico finanziaria
Anche queste poste qui certamente no compreso tutto no eccetto non compreso tutto quindi faremo degli aggiornamenti però innanzitutto abbiamo bisogno del quadro complessivo degli impegni
Che il governo ha assunto ed conferma
Quindi sulla base di questi dati che noi possiamo preparare certo certo sopra il suggeriva
Luciano Violante molto correttamente che
Noi parliamo di aiuti che parliamo di cooperazione avverte
Ora per aiuti termine molto comprensivo si possono intendere tante cose si possono anche comprendere puramente e semplicemente
Derrate agricole che a carico del bilancio dello Stato italiano e il bilancio comunitario di bilanci e di altri stati vengono inviate indolo in Unione Sovietica va be'allora questa è
Assistenza emergenza eccetera eccetera
Tutto il resto tutto il resto è cooperazione a una linea di sviluppo e anche a programmi i crediti di sviluppo che poi possono avvenire io credo avranno un ritorno un ritorno sia in termini di profitti del in prese italiane private e pubbliche impegnate in joint ventures eccetera eccetera sia in termini di potenzialità di crescita di quei mercati
E sia in termini più generali ancora di potenzialità di sviluppo dell'economia mondiale quindici
Uno dei programmi più significativi che già Gorbaciov fa per la verità Londra
Indicò come campo di cooperazione e quello della riconversione di larga parte dell'industria militare sovietica
In prese sovietiche operanti in quel campo sono tra le più avanzate dal punto di vista tecnologico dal punto di vista ricerche sviluppo dal punto di vista quadri tecnici e manodopera eccetera quindi e il però non hanno risorse sufficienti per operare questa conversione se ci sono joint ventures
In in prese occidentali che si mettono insieme con quelle imprese sovietiche per realizzarne la conversione
Be insomma c'è un alto numero di probabilità che queste risultino delle iniziative in modo in un non lungo periodo
Produttive profittevoli
Ma
Sul piano quindi di fondi di aiuti Yank immediati derrate quello che si c'era c'è un impegno specifico del PDS ricordando anche le vecchie solidarietà internazionali
Con i popoli dell'Unione Sovietica se c'è qualcuno di specifiche iniziative le regioni rosse possono anche fare qualcosa tra loro c'era il Polo sapere se c'è un'unica regia noi siamo molto d'accordo sullo sviluppo di una rete di relazioni non soltanto quindi al livello degli Stati
A parte il fatto che già oggi chiaramente in Unione Sovietica l'accento si sposta da relazioni accentrate al livello dell'Unione o comunque si voglia chiamarla verso canalizzazioni
Gli aiuti e interventi verso le Repubbliche verso
Ma poi diciamo come anche come soggetti italiani ed europei e importante che
Si impegnino le regioni italiane come si impegnano anche i lender tedeschi anche grandi municipalità che poi hanno già rapporti
Talvolta un po'formali di gemellaggio eccetera questa e una parte abbastanza importante del discorso della canalizzazione e anche del discorso
Della collaborazione democratica perché parlando non solo di economia ma di politica diciamo e e molto importante
Che le assemblee elettive di di di vario livello e le forze
Culturali i partiti i sindacati sviluppino relazioni con soggetti
Con soggetti sovietici dei soggetti flussi di altri pubbliche eccetera eccetera e anche in Europa centrale e orientale
A livello ma quali garanzie ci sono perché nell'Unione Sovietica Mater va bene quella della distribuzione
Un problema che ci si scanni comunque se non è che ciste adesso c'è anche un problema di produzione ma c'è soprattutto un problema di distribuzione perché loro esportano quale dovrebbe mettere sul mercato interno
Si rischia come spostano
Che molti cioè oltre ad una alla mancanza Ciani capace vendesi distribuzione c'è anche che quello che si produce e negare San l'epica la gran parte viene anche esportata per avere diciamo ma veniva esportare in realtà in in in realtà non
Non si può in nessun modo parlare io credo come dire di una di una spinta
All'esportazione di prodotti necessari sul mercato sovietico tranne cose abbastanza accessorie
Perché poi invece l'Unione Sovietica Bellavere valuta pregiata punta sull'esportazione di materie prime che e di materie energetiche in gran
Dissi ma misura e questo del naturale che continui a farlo e non diciamo non non si sottraggono queste risorse a un uso interno no invece il problema molto serio e quello lì di evitare sprechi di situazioni
Per strozzature nella rete distributiva
Però diciamo a parte il fatto di assumere anche a questo proposito di più
Le singole repubbliche come interlocutrice e soprattutto opere pubbliche maggiormente bisognose maggiormente colpite anche da queste discussioni nel sistema dei trasporti e della distribuzione che io ho sentito ma aveva già riscosso in un convegno a Budapest ad esempio venire da parte sovietica una sollecitazione anche a concentrare molto sulle grandi città
E sulle grandi città
Siccome chi parlare era il ministro degli esteri russo penso che lui avesse in mente soprattutto Mosca e Leningrado ecco ma e questo è spiegabile e credo che quindi sia importante non far riferimento ad un centro Pam sovietico a Mosca che poi provvederà alla distribuzione di tutto perché i rischi sarebbero molto rilevanti
Ma assumere degli obiettivi precisi e tra questi io
Effettivamente credo che debbano aprire un posto speciale Mosca Leningrado e alcune altre grandi città
Do un problema parecchie
Tutto questo adesso fa pensare visto che non è che l'eliminazione del vecchio sistema
Di per sé per la democrazia
Quell'articolo tu scrivi oggi cioè non è che li minando il vecchio che in un nuovo democratico quindici un ruolo anche di questa parte del dell'Occidente divelto anche favorire la crescita di istituzione di democrazia
E di istituzione dell'economia democratica comprese quelle che attengono la distribuzione sul territorio di beni servizi eccetera
Sarebbe l'illusione pensare che battuto il vecchio sorge spontaneamente lungo democratico ora oramai si sa citare anche seri Gramsci
Il vecchio muore Ilvo stenta a nascere in questo interregno
Lettere eccetera eccetera
Può
Gramsci Gramsci
Era l'orchestra energici e tu
No veloce emostasi tutti e
No è un po'diverso cioè che e proprio il crearsi di diciamo di questi interventi questi vuoti vuoti di potere e vuoti istituzionali e perfino strutturali per cui certo la caduta di un vecchio ordine dovrebbe preludere alla nascita di un nuovo ma
I tempi i travagli di questo passaggio possono essere tali da creare dei voti pericolosissima
Fu capisco confrontiamo le rispettive fonti
Possiamo lasciarci
Grazie