Le minoranze italiane in Jugoslavia: una revisione dei confini?

Alla nostra microfono il senatore Guido Gerosa della gruppo socialista senatore gelosa lei anche in commissione esteri Acqui di palazzo Madama a di nuovo chiesto che l'Italia affronti la questione dell'le e minoranze italiane meglio così vale sostanzialmente una revisione dei nostri confini
Lei ha ricevuto molte critiche non solo da parte degli altri suoi colleghi ma anche da parte del ministro degli esteri ma io ho ricevuto delle critiche dal ministro degli esteri non ho sentito e mai
Io ho ricevuto moltissime lettere moltissime adesioni naturalmente di istriani vale la sua responsabilità del fatto che non si faccia nulla senza che ci sia un pieno accordo con gli altri undici della comunità e soprattutto con grave problema quello di una revisione delle frontiere io d'altronde non è che mi sia spinto un discorso di revisione frontiere o almeno detto che questo mio auspicio lontano io quello che desiderò che che spesso si possa fare
è arrivare a una provincia autonoma chi unisca questi nostri connazionali che stavano sia in Slovenia sia in Croazia e che quindi impedisca che loro per un'altra volta alcuni le loro vite siano separati a viva forza si potrebbe tracciare questi vestiti confini di queste province anche perché se un domani come può accadere sarà riconosciuta l'indipendenza di Slovenia e Croazia Slobodan Milosevic l'italiana poi secondo me può anche accadere un giorno che queste minoranze nostre possano ritornare all'Italia perché in definitiva nel mille centottantasei veniva considerata una pazzia che i Paesi baltici possesso separarsi dall'URSS nell'ottantotto era considerato ancora quasi un crimine una lesa maestà e ogni giorno come tutti sanno i Paesi baltici sono indipendenti
Senta gelosa sul piano più generale c'è una posizione della comunità cioè la posizione dei singoli paesi che della comunità fanno parte ad esempio la Germania continua ad ammonire la Serbia dall'adottare un atteggiamento o di tipo militarista come quello che abbiamo visto in queste settimane in questi mesi sostenendo che se così continueranno ad agire la Germania riconoscerà l'autonomia di Slovenia e Croazia Penone pesantemente la Germania ritiene da questa crisi di volere affermata una sua nuova grande posizione di influenza nella Europa diciamo
Del topo ottantanove del dopo grandi crisi ora Slovenia e Croazia storicamente facevano parte dell'impero tu ungarico e quindi evidentemente l'Austria che non fa parte e Comunità europea e la Germania direi come espone i The mitteleuropeo la Baviera cattolica siccome slovene e croate sono Paesi cattolici vorrebbero vedere questa indipendenza io non sono contrario queste indipendenza mio punto di vista perché fa può far parte sul determinazione i popoli però dico stiamo o anche attenti perché la Serbia che viene presentata appunto come il grande aggressore realtà come s'tutti sanno coloro che hanno studiato un po'di storia tutto ha in effetti una suo posizione aggressiva che però va tutelato in molte cose e inoltre bisogna anche tenere conto che durante la guerra mondiale ire per esempio i croati furono effettivamente come adesso la propaganda colata d'altronde fa presente
E furono dalla parte di Hitler furono da parte delle dittature ci furono delle dei spero ci massacri gli ustascia massacrarono molti serbi come oggi c'è una lotta tremenda ciò famosa pagina di ma la parte in cui ma la parte SIP presenta Ante Pavelic che era il il dittatore dei croati e vede un un piatto gli sembra quasi una decorazione Pavel civici sono gli occhi dei serbi quindi dico c'è e ci sono anche antichi ricordi di massacri di feroce di oggi più a stare molto attenti alla comunità non sembra essere come dire elevatissima perché
Dinanzi ai rappresentanti la comunità spesso serbi e croati hanno annunciato del cessate il fuoco delle tregua che puntualmente non sono state rispettata ecco io volevo richiedere perché questo accade e dunque quante quante possibili
Vi sono che giunga ad un successo la conferenza di pace che si è aperta all'Aja ma io spero ce ne siano molte il ministro De Michelis ha detto qui alle Commissione del Senato che in fondo l'azione a comunità è stata molto importante ha avuto è come se ci fosse stata una vera e propria unità politica dell'Europa e che Luís che secondo me stanze in cui le crisi con grande a uno e con grande illuminazione considerava positiva prestazione Quindío la considera i positiva anch'io mia reputazione a crisi jugoslava via
Cioè la Francia che ritiene probabilmente di potere avere una sorta di diciamo di rilancio militare nella comunità come poteva cadere mila centocinquantaquattro con la Comunità europea di difesa l'Inghilterra che pensa che comunità sia già tutelata che non ci siano bisogni altri sforzi militari la Germania che come abbiamo visto stai cercando di imporre un suo ruolo politico
A cose molto complessa naturalmente le le velocità sono diverse evidentemente spesso la comunità non non ha tutta la forza d'impatto che vorremmo avere d'altronde come non c'era una volta l'ONU l'organizzazione Nazioni Unite io spero che in questa crisi appunto dall'Aja vengano una una
Fare reale messaggio una coazione diciamo una costrizione rappa do per la prima volta che è stato una manifestazione di una certa consistenza contro le dichiarazioni del Pontefice che chiede che non si sparge altro sangue che si ritorni a
La ragione alla non violenza ma anche qui siamo un po'come alla guerra del Golfo cioè da un lato io riconosco l'altissimo autorità e credo tutti riconosciamo l'altissima autorità morale del Pontefice e anche il fatto che un personaggio politico di primissimo ordine primissima for sta evidentemente quando si entra nel terreno più strettamente politico anche lui porta determinate esigenze appunto dicevamo che las la Slovenia e la Croazia sono Paesi cattolici molto ben visti dalla base ieri a Cattolica da parte cattolica Germania evidentemente un occhio di di amore particolare del Papa e più sulla Slovenia Croazia e meno sulla secco né una polemica tipo quella di guerra del golfo benissimo allora al grido di pace
E qualche timore qualche perplessità su quello che è il merito dalla questione senta le faccio l'ultima domanda sulla Jugoslavia ieri il presidente federale mesi c'era ha rivolto un monito o ai militari chiedendogli di rientrare immediatamente nelle caserme ne sento lui il capo supremo anche delle forze armate dovrebbe avere l'autorità per rivolgere un simile invito altrimenti sostenni mese ci ci troveremo di fronte ad una col popolo di stato di tipo militare e Colle come giudica questa azione ma alcuni dicono stamane che si tratta di una provocazione più propagandistico
Ma il monito secondo me è giusto evidentemente il croato Mesic c'è anche lui un occhio particolare sulla Croazia cogliere almeno un simulacro dell'autorità federale
E bisogna manda bisogna tener fermo l'esercito che finora appunto avuto perlomeno qualche tentazione di golpismo perché la l'ultima cosa che vorrei dire Cuesta che la Jugoslavia fu in fondo una specie di miracolo per tu insieme dopo la seconda guerra mondiale da quello che fu autorevolmente definito il vero ultimo dello spurgo cioè Tito con la sua enorme forza politica col suo carisma col suo prestigio tenne assieme questi Paesi che in fondo non c'entra niente l'uno o con l'altro perché come abbiamo visto Croazia Slovenia erano impero Austria con la Serbia era l'impero ottomano la Bosnia Erzegovina era un'altra cosa ancora la Macedonia al Kosovo ancora diverso e quindi etnie religioni buonismo incallita diverse e in fondo l'Autobiografia quello che rimane per ora e vede infatti lo sforzo del nostro governo e del ministro De Michelis che io ammiro e valuto moltissimo e lo sforzo di mantenere lo statu quo di mantenere lo otto federale che probabilmente non si riuscirà però perlomeno se si mantiene lo stato federale il il capo e cioè Stipe Mesic croato deve avere la possibilità di dire sì ai serbi e sia l'Armata federale Dino in e di di non attizzare ancora di non aver scale ancora incendiare la crisi
Senta gelosa le faccio l'ultima domanda se mi consente su un argomento diverso di politica interna vorrei chiederle cioè cosa ne pensa di questa sortita del segretario repubblicano la Malfa il quale ha detto mai più con questa democrazia e queste in qualche modo una valutazione che coinvolge anche gli altri partner della DC del PSI sono già arrivate le voci molto critiche correzioni con la DC di molto più a lungo di quanto sia stato lo stesso PSI
E in definitiva gli andata bene per moltissimi anni questa situazione oggi evidentemente la Malfa trovandosi all'opposizione e volendo legittimamente procurarsi anche un po'di consensi un po'di voti parte all'attacco contro la DC di ad a cui vendere per esempio non trova Spadolini una ecco va be'Spadolini parla come autorità istituzionale ma insomma evidentemente non è d'accordo io penso che di ogni partito fa la sua corse la sua polemica l'devo dire indubbiamente come d'altronde Craxi ha detto con molta chiarezza in un'intervista al giorno domenica ieri Speer per adesso non si vede possibilità di governare il Paese precisato che i problemi gravissimi dalla criminalità al debito pubblico non trovino una risposta efficace nello stile di governo di c'i questo non lo non lo diciamo almeno i socialisti e gli altri mi pare che lo dicano gli stessi vicini Martinazzoli in fondo lo stesso De Mita così fa un grande loggia di Cima dice non non non rispondiamo ai tempi probabilmente la DC deve deve cambiare deve trasformarsi però evidentemente per adesso il discorso rimane quello di un Governo con la DC e d'altronde noi fra ormai pare che la cosa sia matematica maggio aprile-giugno sommarie nel giro della della primavera andremo evidentemente alle elezioni lì ci sarà il giudizio è se siccome beh ne ho male in quello anche Forlani ha ragione quando dice no stiamo il PCUS qui la gente sceglie di governo di ragionamenti governo e allora si faranno altri altre alleanze
La ringrazio senatore Gerosa