Verso la Liberazione. Roma in guerra tra occupazione, antifascismo e Resistenza armata 1943-44 - seconda giornata (mattina)

Buongiorno a tutti direi che possiamo dare inizio è questa seconda giornata del convegno libica attraverso la liberazione
Provengo era preoccupazione antifascismo esistenza armata mille novecentoquarantatré mille centoquarantaquattro
Localizzato darla accennati in occasione della settantesimo anniversario della liberazione di Roma o mi è stato dato l'incarico di sostituire indegnamente molto indegnamente il Presidente Zavoli che purtroppo non può partecipare la mattinata
La mattinata odierna io
Deve senz'altro di cominciare visto che siamo già in ritardo sulla tabella di marcia
Con
Con i lavori ricordo dei relatori che ciascuno di voi ha venti minuti
Per cui comincerei con Ermanno Taviani negli stadi sul di Catania il cinema in guerra propaganda ed evasione durante l'occupazione tedesca prego grazie buongiorno matto il timer consente
Allora il problema del cinema a Roma nei mesi dell'occupazione a ovviamente molti aspetti
E cercherò di metterne a fuoco soprattutto due quello relativo alla propaganda quello relativa i film che si vedevano diciamo
Meno sappiamo delle reazioni del pubblico anche se attraverso memorie testimonianze anche rapporti di polizia qualcosa diciamo
Però è un campo ancora tutto da studiare
Innanzitutto
Come spesso accade durante i grandi eventi storici i cinema ITEA il cinema e teatri ma soprattutto i primi hanno continuato a funzionare nella
Nella Roma di cui stiamo parlando in questo convegno
E anzi almeno fino al mille novecentoquarantatré fino al venticinque luglio
L'il divieto di circolazione ai film americani che poi era parziale aveva aperto una grande prateria la produzione italiana che era più che raddoppiata dal mille novecentoquaranta
La
La cosa che noi dobbiamo capire diciamo è che
Il rapporto con
La sala cinematografica con il cinema
Era molto diverso rispetto a quello di oggi diciamo era un consumo culturale molto più intenso
Anche lì poi su più livelli dalle prime al quattro Fontane al Barberini alle salette di periferia eccetera o alle anche coi alle sale parrocchiali anche se con un fenomeno che prenda diciamo piede con maggior forza dopo la Seconda guerra mondiale
Comunque sia diciamo il rapporto con la
Questo tipo di comunicazione era qualcosa che colpiva molto di più l'immaginario e di identità
All'interno però di un contesto come quello della Roma che aspetta la liberazione diciamo che sembra imminente e dopo lo sbarco di Anzio ancora di più
Sembra diciamo che debba possa essere giorno dopo anche se poi si aspettano quattro mezzi famosa la scritta sul muro di Roma
Apparsa se non sbaglio ad aprire americani aspettateci che venivano da liberare detto dopo tre mesi che sentiva il Cannone diciamo che era vicino e se America anzi è vicinissimo non arrivavano mai comunque sia
La
Una un altro aspetto che si può citare ma che su cui coesistono tanti studi è il fatto che
Se il consumo di cinema di firme in questi mesi non si interrompe vedremo quali in che modo diciamo tutto ciò parere
Come si svolge allo stesso tempo a Roma smettere per molti versi
Abbi ca
Per appunto le ragioni belli che con la nascita della RSI eccetera eccetera eccetera di essere un sette
Così come di essere un centro di produzione di cifre come è noto i tedeschi usano Cinecittà per scopi militari quindi
E Cinecittà poi sarà un'eredità importante che il fascismo lascerà al cinema nel dopoguerra anche se solo dal quarantasette quando verranno sgombrati di sfollati che riprenderà a a svolgerlo sua funzione di
Più grande studio cinematografico d'Europa
Come grande sete altri eccetera e allo stesso tempo diciamo come sappiamo
All'inizio del quarantaquattro Istituto Luce sì trasferisce a Venezia così come
Cinecittà si trasferisce nella alla Biennale nelle nei palazzi della Biennale
La un altro aspetto che voglio solo citare di cui tanto si è parlato è quello del questo ti questi cineasti antifascisti
O che lo diventa noi in questi mesi che prepara i loro progetti ha una storia complessa che ha dato adito a più di una polemica anche perché poi di Rossellini che fa a Roma città aperta
Fino al mio Centola due fa tre fin di propaganda della guerra fascista così come De Sica lavora in molti film già quindi è una tematica questa di cui tre dagli anni Settanta in poi si è discusso
Ampiamente diciamo per dire la tematica del lungo viaggio di questi giovani intellettuali e cineasti dal fascismo all'antifascismo
Ma non riguarda quelle grandi figure cioè il regista del documentario di propaganda e qui cito gli atti è tornato girava documentare di guerra per il luce insomma dura il tema molto complesso lo stesso
A un certo momento viene Luigi Freddi chiama un gruppo di intellettuali odore antifascismo accurata propaganda dice Andrea tanto se non ci riesco i fascisti provateci voi a fare una propaganda di guerra che funzioni
La
All'interno diciamo di questo discorso un posto importante poi verremo alla fiction e rappresentato ovviamente dai cinegiornali
Anche qui si tratta di non possiamo entrare in merito al discorso di un genere cinematografico con tutta una serie di crismi dove pari interesse non è tanto soltanto su quello che viene detto nel cinegiornale che viene raccontato quanto
In un confronto all'interno di un genere anche con i mezzi i cinegiornali di altri Paesi del resto
Il e qui il legame con la propaganda discorso solo propaganda e anche qui molto
Molto ampio mo'ammonta sfaccettature perché
Come dire anzi se vogliamo il cinema come strumento come produzione di massa di prodotti culturali inizia con un'altra guerra con la prima guerra mondiale la lire
La il più grande studio cinematografico d'Europa cioè la uffa di Berlino nasce come un sta ufficio propaganda cinematografica dello Stato maggiore dell'esercito tedesco e quindi diciamo
Da lì poi diventa la società che produce Metropolis quindi beh lunghi grandi film tedeschi degli anni Venti e qui quindi c'è un problema di modelli narrativi eccetera su cui però appunto non possiamo
E soffermarci quello che va detto che per la propaganda politica il fascismo aveva puntato soprattutto su cinegiornali
E non sui fin di finzione anche se esistono Fini finzione propaganda ma ad esempio della rivoluzione fascista né fin fascisti non si era parlato se non in due o tre
Perché non si voleva ricordare il tempo della guerra civile
E anche perché il modello era un popolo di Hollywood per certi versi un po'a quello tedesco come sappiamo anche in Germania su
Il due mila firme prodotti dalla Germania nazista finanche durante la guerra quelli di propaganda in un qualche modo anche ambientazione storica sono meno del dieci per cento
Perché Gaber se pensava che parlare troppo di politica fare propaganda e cioè dal Monte fosse una cosa che avrebbe annoiato il pubblico e temeva di più diciamo
Punto un effetto contrario rispetto ai contenuti che si volevano propaganda
La
Quello diciamo la novità
Che abbiamo appunto nei cinegiornali in questo interregno in questa fase di di di Roma occupata tra il settembre del quarantatré e il giugno del mille novecentoquarantaquattro presentano però
Delle novità innanzitutto
Ovviamente è inutile ricordare che il cinegiornale era obbligatorio nei cinema
Poi molti esercenti diretto risale a volte non li facevano poi arriva una una direttiva proprio della RSI che dice no cinegiornale è obbligatorio
E viene ribadita questa cosa e lo vedete anche nei programmi
Dei cinema sui quotidiani di quei mesi cacciato punto it il giornale compare una al cinquanta per cento dei
Dei decine ma invece non certamente in poi è di nuovo presente c'è il film tal dei tali e giornale
Poi vedremo quali perché non c'è solo il luce ma ci sono anche certi sono altri due tipi di Cina eccetera
La le novità
Che abbiamo nella Roma occupata e che generano i cinegiornali della R sei riguardano
Innanzitutto la ricomparsa di Mussolini
Mussolini nel quarantatré tra
Tra la fine del quarantadue quarantatré
Se uno va a vedere c'è giornali da ottanta apparizioni nel quarantuno cento apparizioni sessanta del quarantadue all'Insiel portati in scomparti il venticinque luglio era già cominciato nei cinegiornali e e perché invece ricomparire
Come simbolo dell'unità nazionale
La
Così come anche il senso dell'otto settembre quindi
Queste parate militari con due eri scassati questi reparti poco poco marziali c'è tutto questo raccordo diciamo questa tentazione molto forte se uno
E si rivede appunto i cinegiornali dell'usciere
E così come i rapporti dei prefetti ci dicono i rapporti di polizia che un certo momento
C'è un dubbio se continuare a fare il cinegiornale perché quando apparivano riterrà fasciste partivano le bordate di fischi partivano i commenti ironici
Era diventato il diciamo in certi casi soprattutto nei cinema riferire di periferia nelle grandi città delle adunate sediziose campo quel primari evocato noi in
In in Roma di Fellini c'è una sequenza appunto nel quarantatré in cui tutti si mettono insomma qualcuno comincia a fare dei convegni
L'altro aspetto diciamo che notiamo nei cinegiornali che si vedevano e Roma occupata è
La ripresa di questo tono combattente bellicoso della della propaganda della Repubblica sociale italiana
Cioè questi
Questo convive anche con questo senso di sbandamento eccetera ma però diciamo questa
Missione combattente questo tono
Nuovamente politicamente forte è una cosa che ritroviamo anche se qui
Diciamo abbiamo come dire
Un po'due linee cioè da un lato in alcuni giornali emerge
E lo troviamo nel dibattito del regime la linea di Pavolini di Farinacci
E quindi di presentare la guerra e questo si accentuerà quella fine quarantaquattro come scontro epocale ideologico di sistemi tra barbarie civiltà eccetera e invece
La una linea più moderata che puntava sull'unità nazionale sul l'orgoglio italiano sulla difesa della nazione e quindi tutto questo però convive con che cosa che ci colpisce ancora del nei cinegiornali
Con il fatto che poi continuano a esserci questi servizi leggeri quindi
Possiamo avere il servizio sulla barbarie comunista che avanza verso la Polonia
E accanto poi dopo c'è la nelle le danzatrici Bulgarello
La fiera
Folle l'Accademia l'Accademia di cavallo di di Vieri cioè
Tutto questo dentro appunto un punto uno un modello di Cina giornale che non era sull'Italia
E che su cui però appunto ha in questo momento con il tempo a disposizione non si può discutere
E quindi con eh questa seconda linea quella anche di presentare una normalità della R. dell'Italia occupata uno normalità ovviamente soltanto
Reale nei cinegiornali di appunto e quindi con tutti quel discorso didattico su come conservare la frutta somma tutte quelle cosa dei
Economia di guerra
L'altro aspetto
Diciamo che però continua
Pure accanto a queste linee quella l'invasività rispetto a il cinegiornale già dal quarantatré
Di fronte a un problema che hanno insomma ha sempre la propaganda cioè quella della il racconta abilità di una sconfitta
E che quindi anzi alla fine quarantadue è molto forte c'è si sgancia si sgancia da un racconto dei fatti no e il primo grande fatto che ne esce giornali non c'è è presente lo sbarco in Sicilia
E da allora il cinegiornale se noi
Vediamo i cinegiornali del del quarantaquattro c'è la campagna destra ma non c'è più la campagna di tale e quindi se è vero che sui quotidiani non si poteva fare a meno di pubblicare il bollettino dello Stato Maggiore eccetera cederci ad
O
Diciamo su altri mezzi propaganda non però invece sul piano delle immagini lei ma
La radio era lo strumento indiretta non riceve giornale che comunque era diciamo aveva due giorni un giorno di ritardo rispetta i fatti perlomeno che impiegate
Bisogna girarle cose sviluppare la pellicola montare portare produrre diciamo il servizio di un minuto due del cinegiornale
La le nei cinegiornali passano due grandi operazioni di propaganda di cui si è parlato ieri di cui si è parlato anche al convegno al vittoriano
E che riguardano dopo Roma da un lato c'è tutta la questione delle diciamo
Del nemico appunto come barbaro come gangster il stico e tutta la questione dei bombardamenti
Già dal mille novecentoquarantadue
Di fronte a
Le sconfitte comincia a quel dopo invece il quarantuno e quaranta in cui nel cinegiornali si esaltava abbiamo i tedeschi hanno spianato copre entri e i bombardamenti su Londra quindi si esaltava il potere di
Struzzi vo dell'Arma è reale tedesca o comunque delle forze della se
Dal quarantadue
Con le le sconfitte né quarantatré e poi nel quarantaquattro invece si approfondisce questo discorso appunto delle
Distruzioni e quindi del gang serissimo che trova il suo diciamo
Il punto culminante tutto torno appunto la vicenda di Monte Cassino sul salvataggio le immagini officiante desti che portano l'Abate
E tutti le reliquie in salvo eccetera eccetera eccetera così come poi
Anche il bombardamento del Vaticano di cui parlava ieri
Umberto e Gentiloni e quindi la
E tutto questo filone che appunto è proprio un leitmotiv fortissimo alla propaganda si incrocia con la questione di Roma città aperta
Roma
è al centro di due grandi appunto fatti propagandistici e quindi l'idea di Roma città aperta che
Si lega al salvataggio dalla barbarie ma è anche appunto una grande operazione propaganda
Soprattutto visto che non era città aperta come come sapevamo come no c'è stato anche ieri detto in più di una relazione e allo stesso tempo cioè il fatto che
Come dire
La
Roma è al centro di una grande operazione profondi sia degli alleati e sappiamo come il generale Clark forse il peggior comandante dite altro
Della seconda guerra mondiale che sbaglia una cosa dopo l'altra perché poi la propaganda diceva tante falsità su Cassino la propaganda italiana e tedesca diciamo la verità cioè quel
Chiodati
Per mesi diciamo
E così come sulle sullo sbarco di Anzio diciamo non non è non soltanto l'parlo da realtà quello che dicono molti cinegiornali però il generale Clark
Compie una serie di mosse alcune sbagliate in funzione di che cosa
De arrivare a Roma
E poter celebrare diciamo la conquista della prima capitale dell'asse
E peccato che poi quando arriva c'è un giorno e mezzo dopo lo sbarco in due giorni dopo lo sbarco in Normandia
Che oscura diciamo tutta questa sua operazione perché ovviamente comincia
L'ultima grande campagna dalla guerra europea e quindi la liberazione pur dalla Città eterna dire passa in secondo piano ma
Questi ultimi cinque minuti corrente perso un sacco di tempo né
Che cosa vedevano i i romani la e ci sono molte sorprese su questo la
Innanzitutto
A Roma in questi
In questi mesi non si contino esserci tantissime prime
E però di due tipi
Prime e prime tra virgolette e sono tra virgolette anche su
Nei Bilanci né i fra anni come si chiamano dei giornali perché perché appunto questo pubblico così esigenza può esigente così
Cadeva
Necessità di vedere novità e che il grande bacino di film quello statunitense era stato diciamo prosciugato che poi non è vero perché molte memorie sappiamo che i i piccoli esercenti di periferia spessori proiettavano ma non potevano
Mettere un programma film americani diciamo non era un fatto
Che non succedeva
E e quindi abbiamo
Con cosa si sopperiva
Con tutti questi film e soprattutto
Aumenta la produzione italiana ma anche
Film soprattutto tedeschi ungheresi francesi spagnoli e anche svedesi
E svedesi tra l'altro la storia particolari son quelli
Tre firme svedesi a carattere antisemita cioè c'è dentro qua queste vicende ci sono diciamo Doria nelle storie che meriterebbero di essere raccontati
E quindi sul fatto che degli ebrei non si parla però questi proietta sul sull'ebreo i film antisemiti svedese sopra diciamo anche questa
è un'altra è un altro aspetto che meriterebbe una relazione ma la
Dentro
In queste tutte queste prime mentre film italiani abbiamo tanti film nuovi
E anche un po'di fin tedeschi tra l'altro in francese fin tedeschi interpretativa Miliani in sé oppure c'è
Poter di una morte con Gaber nel porto delle nebbie certa siamo parlando anche di fino a un certo livello però era tale da nella non
Ma necessita di nuovi film che spesso queste prime tra virgolette
Erano firmati dieci anni prima del trentasette del trentotto
La col firma quindi che venivano editato i per l'Italia per la prima volta Marche in realtà non erano film nuovi e spesso i recensori con tutta diciamo la censura dicono ammasso firma il vecchio
Un film somma successo Messaggero c'è una recinzione che attacca un film la
E qui ci sarebbe anche tutto il discorso su soprattutto la maggior parte dei fin tedeschi e ungheresi che sono tantissimi su discorso
Dell'evasione diciamo se la propaganda non era credibile in una città che da gennaio sente i cannoni che sparano diciamo a poche decine di chilometri
In che modo questo cinema subito con un grazie tedesco con le operette con
In un qualche modo
Che rapporto aveva con il vissuto e con l'identità delle persone ma anche questo appunto
Meriterebbe di essere discusso un filone molto divertente è quello dei film italiani sull'America
Che attaccavano l'America come Harlem è che interpretato da fior fior di attori o come grattacieli
Film è invece molto più
Minardi a me c'era Primo Carnera raccontava del un pugile che con combatteva contro somma in questo mondo americano visto come
Terribile
La interessante diciamo nella cosa nel
Quadro delle uscite dei film come
Appunto a febbraio quando dopo lo sbarco di Anzio sembra
Che ormai
Sia finita che gli americani possa inizio di febbraio non escono più finta dei rischi
O film dei Paesi collaborazionisti quindi gli esercenti
E di i distributori hanno un attimo diciamo di
Ma quando si capisce che come scrive il Messaggero i tedeschi mantengono iniziativa a quel punto ricomincia come prima diciamo la è sto finendo come un minuto e mezzo
La
Un e queste prime continueranno c'è l'ultimo fin tedesco nuovo esce a Roma il venticinque maggio quindi una settimana prima delle della liberazione insomma quindi dopo fino all'ultimo
Insieme a dette prima ancora tanti altri
Una vicenda curiosa e su questo vorrei chiudere e mentre anzi due due fatti mi sembrano significativi uno esce in Italia ed esce sulla Parigi la tragedia del titolo del Tai Tanic titanica detto alla tedesca
Un film che ha una storia certo un documentario è stato fatto un anno e mezzo fa molto dire
Vengono investiti risorse immense in il regista viene fu piene arrestato e muore probabilmente fucilato in prigione che il regista di grandi kolossal nazisti il
Insomma
Questo film di ebbe il se dopo averci investito tantissimo non lo fa uscire in Germania perché si rende conto che la tragedia del Titanic che poteva come dire
Essere una metafora della situazione della Germania del mille novecentoquaranta
Quattro ma esce invece
Perché nato a questo c'è scritto nel suo diario diciamo questo dopo averci lavorato per due anni attorno a questo film ma esce invece a Roma e a Parigi lo potete vedere le pubblicità su tutti i giornali e c'è anche una foto con un manifesto per strada
L'altra storia è interessante che mentre
Roma viveva questa
Questa vicenda queste discende vedeva questi degli americani si stavano preparando e
Cominciando
Pianto decine e decine di titoli che invaderanno i cinema romani e nei subito proprio dopo il loro arrivo tre quattro giorni dopo
Una truppe di attori italiani resta protratta cui Emilio Cigoli terrà il doppiatore la Cassa ha sentito la voce che aveva doppiato tutti più grandi attori di Hollywood
Resta bloccata in Spagna con il venticinque luglio allora arriva la Fox acchiappa questi attori e li mette a doppiare non sa di montaggio una quarantina di film americani
E questi film vengono caricati sui camion è già
Una setta dieci giorni dopo che Roma liberata finalmente possano essere
Com'era verde la mia valle casa abbraccia il film
Celeberrimi diciamo entrati alla vicenda molto molto divertente così come
Appunto il senso liberatorio il G il quattro giugno solo cinque senza i cinema comunicano i loro programmi il al ai giornali ovviamente nel giorno a Liberazione
Ma già dal cinque giugno finalmente i cinema possono alcuni programmano
Dei film americani ma degli anni Trenta Kenia rimasti magazzino ma
Un cinema
Può annunciare diciamo con grande enfasi verrà approvi non c'è scritto che film ci sarà è uno dei sette cinema aperti il sono Badio riportano i giornali si verrà proiettato un film americano e con questa diciamo
Frassati datoriale questa lunga attesa delle Cinema Cinema così come mi perveniva intesa appunto anche lì c'era uno dei
Tanti aspetti della liberazione di Roma agli occhi
Grazia
Ermanno Taviani mi do alla parola sul tema
Leggendo romane nel senso che la la
Liberazione di Roma e realismo e narrazione fattuale
Di ciò che è accaduto ma anche immaginare io false notizie veniva ricordato ad esempio da da Hermann tre anni come
Burt in Sicilia scompare dei cinegiornali Luce scompare cinegiornali Luce ma ritorna soprattutto nelle false
Nelle false notizie
Deve nel settembre del mila duecentoquarantaquattro siamo a poco più di tre mesi per la liberazione di Roma
La stampa della Repubblica sociale
Riferisce che cito testualmente il Partito Comunista preleverà anche a Roma un forte nucleo di ragazzi da inviare in Russia perizie corna completo educazione bolscevica
La notizia rientri in quella campagna che era iniziata nel Natale del quarantatré secondo la quale la avanza degli alleati verso il nord comportava appunto la deportazione dei bambini italiani in Unione Sovietica per farne che
Per educarli al principio della del comunismo e farne delle cavie nei laboratori di sperimentazione umane cento materiale sterminato su questo alti si era palesemente falsa precisamente parsa
E rientrare in quella campagna volto a screditare di gli alleati in particolare i sovietici
Deve sovietica ancorché non presente sul territorio italiano e con le fermate di soldati rappresenta però per la propaganda il mosto per per antonomasia anzi
Nell'immaginario degli italiani comuniste viene raffigurato come un residuo dell'orco primitivo eternamente vocato alla soppressione gli essere umani
E quell'immagine già presente nella propaganda nazifasciste fino agli anni Trenta viene enfatizzata all'indomani dello sbarco degli alleati
Direi che in questa cornice
Che significato storico simboli più duro ma destinato infatti Zare proprio questa quest'immagine perché perché Roma è la Capitale del cristianesimo alla sede del papato
Rappresenta sul piano civile
L'eredità dell'impero romano
Ed è al centro proprio dai dai dei giorni della liberazione
Di quello scontro nella propaganda veemente fra dei con lo scontro fra civiltà
Che caratterizza la contrapposizione fra gli enti Occidente fra cristianesimo ateismo fra capitalismo e comunismo e mettere al centro di quello scontro significa
Proprio per lo Statuto speciale che chiara nell'immaginario non solo l'immaginario Roma significa enfatizzare
Pericoli paura se voi andate a vedere ad esempio nel la nella stampa della Repubblica sociale se una da
Proprio propaganda martellante
Si sul sul tema appunto sia liberare
Sì
Siccome ci sono altri due interventi sulla Resistenza allora teniamo le risposte per la fine va bene possiamo proseguire con gli altri due così facciamo la cosa più completa grazie chi è intervenuto siamo allora la lotta partigiana violenze stragi naziste Roma
Corniche la Ponziani Ponzani scusate che si parla di scelte di libertà donne resistenze nella guerra di liberazione a Roma forse qualche risposta antiche anche
Agli interrogativi che sono stati posti dai
Pubblico sia assolutamente
E dunque no ringrazio il professor Mariano Gabriele per questo suo intervento perché tra l'altro
Ha ripreso alcuni temi legati appunto allora la complessità della vicenda di Roma ed è la popolazione civile in quel periodo
Professore è stato co presidente della commissione italo tedesca che ha lavorato nel corso degli ultimi anni
Può alla ricostruzione dei rapporti tra Italia e Germania nel secondo conflitto mondiale e ha cercato anche di come prima ricordava Lidia Piccioni nel suo intervento di dare spazio a quelle memorie individuali attraverso una ricerca sui diari le lettere le testimonianze scritte
Che a partire dal dal biennio
Ottantanove novantuno con la fine della della grande costruzione memoriale del secondo conflitto mondiale seguita al crollo della dell'Europa così come era stata consolidata Yalta gli storici la storiografia
Iniziato a restituire una ricostruzione più complessa più articolata delle vicende di guerra e quindi
A ragionare con il criterio della complessità e della molteplicità sugli aspetti del di quelle di quel periodo di quel periodo drammatico
Il mio intervento di questa mattina si riallaccia proprio a questa tematica e anche a quello che è stato ricordato ieri da Luca Baldisserri a a proposito della scelta antifascista
Della
Dimensione umana esistenziale pre-politica se vogliamo dell'antifascismo che portò un'intera generazione di giovanissime uomini e donne alla scelta di
Imbracciare le armi
E incomincio con una citazione di Maria Teresa regard tratto dal suo libro di memorie pubblicato nel nel due mila dieci in cui la giovani questa giovanissima ragazza
E decide di aderire al gatto dei reparti scelti simile la resistenza armata che operano nella Roma occupata
Attraverso delle azioni dirette di attacco al nemico operando in mezzo alle posizioni del nemico descrive il suo tormento interiore le sue ansie le sue paure
E quindi
Le difficoltà del fare la guerra nella Roma occupata
E scrive così
La prima azione a cui partecipai il sedici dicembre sta parlando del sedici dicembre delle quarantatre mi gettò in un profondo sconforto in via Cola di Rienzo Francesco Pasquale e Dio
Seguimmo per un tratto di strada un fascista indivisa
Ah fu Pasquale sparare vedendo fascista accasciarsi sul marciapiede accorgendosi che si trattava di uno più giovane più o meno della nostra età invece di allontanarsi Pasquale restò immobile scosso da un tremito convulso e da conati di vomito
Toccò a me a Francesco prenderlo sottobraccio e trascinarlo viva forza
Intorno a noi si era fatto il vuoto e riuscimmo a dire guardarci senza difficoltà ecco questa immagine così drammatica della prima azione di guerra di una giovanissima ragazza entrata
In uno dei reparti appunto più agguerriti meglio organizzati della Resistenza quali sono i Gruppi di azione patriottica
Ci restituisce
Tutta quella complessità dei percorsi non soltanto politici ma anche umani ed emozionali che muovono in quei mesi alla scelta antifascista
Che portano tra l'autunno del quarantatré e le state del quarantaquattro per quel che riguarda Roma a quella che
La comunista Rita Montagnana definirà la decisione ardita in particolare per le donne e cioè alla decisione di combattere in armi nella guerra al fascismo internazionale
Dunque
Le lettere le memorie iscritti diari le testimonianze delle donne in quel periodo ci restituiscono un ampio spettro di percezioni soggettive di un vissuto di guerra che altrimenti
La documentazione ufficiale non sarebbe in grado di di restituire
Un ampio spettro quindi di esperienze di motivazioni in una guerra totale che per gli storici non può più essere soltanto una settico capitolo di Storia contemporanea ma un
Una dimensione globale dell'esistenza potremmo dire un terreno di esperienze irrimediabilmente segnato
Dallo sfacelo morale dalla dissoluzione di ogni rapporto di solidarietà
E con di uomini al fronte mandati a combattere in terre lontane convolti nella guerra civile che si apre in quel periodo
Catturati come prigionieri di guerra lontani per molto tempo da casa le donne diventano il bersaglio strategico della guerra i civili di un conflitto che per la prima volta differenza di altri conflitti armati nella storia
Coinvolge i civili e li obbliga ad una scelta
Nella nel criterio che sia si conseguendo il l'idea che sia necessario dare una risposta alla guerra arrivata in casa
Le donne diventano
Sono per secoli nei conflitti armati preda il bottino di guerra ma nella Resistenza c'è questa differenza questo cambio di prospettiva le donne che decidono di
Agire in armi in quel periodo rinunciano questo status di vittima sacrificale e decidono di diventare accetti agenti di cambiamento soggetti in azione quindi non più soltanto
Vittime della
Della guerra
E rompono con questa tradizione bellica che da sempre vede la donna come bottino e preda degli eserciti siano essi occupanti o liberatori e questa decisione viene restituita dalle parole delle stesse donne che agiscono nella Resistenza in quel periodo che operano ad esempio nei gruppi di azione patriottica
In un manifesto ad esempio in cui si dice esplicitamente quanto sia forte quest'ansia di ribellione questa voglia di rivendicare un ruolo attivo all'interno nel del processi storici
Le donne rivendicano il diritto di disporre della loro sorte
Chi dice che il posto della donna è nella casa tradisce e mente perché le case crollano e il fatto che la donna sia lancio della casa non lo può impedire alcuna rivendicazione dunque fortissima
Rispetto a quelle che erano anche le se vogliamo le gerarchie consolidate pregiudizio morale che il fascismo aveva
Messo in atto per
Eliminare le donne dalla sfera pubblica
E ed è forse per questo che nella nella Resistenza nel corso di quell'esperienza
Quando si ritornerà quando si comincerà a raccontare in quel periodo bellico lo si farà con enorme rimpianto la partigiana Marisa ombra nel suo libro di memorie ricordando i terribili giorni di guerra
A appunto
Descritto con grande dolore il fatto che nelle mille novecentoquarantacinque fosse finita
Questa bellissima esperienza certo c'era la la gioia della Liberazione il momento delle riscatto ma finiva per noi ragazze la trasgressione
Ecco il significato che per la il per le donne assume la scelta di resistenza armata
Uno modo per scardinare un sistema di valori e quindi per riconquistare realmente il proprio diritto di esistere come cittadine all'interno della della Repubblica
Ieri il tratto molto interessante delle relazioni che è che si sono
Susseguite era proprio questo aspetto dell'antifascismo esistenziale dell'antifascismo umano
Che nasce come un sentimento di critica e di opposizione ad un regime oppressivo come appunto quello fascista oltre che violento
Quindi la voglia di fuoriuscire da uno stato di minorità sociale e culturale e di affermarsi come soggetti appunto attivi di di cambiamento
Possiamo dire dunque che prima ancora che ispirarsi sul piano ideologico militare a quelle che poi saranno le rigide parole d'ordine dei partiti antifascisti riuniti dei CLN
L'antifascismo per questa generazione di giovanissime donne
Nasca in una dimensione umana di Systems fiale che quella di critica istintiva le vicende che si vivono nel quotidiano
E che segna
L'accesso ad un distacco inizialmente umano esistenziale rispetto alla retorica di un mondo incorruttibile alle grandiosi sorti dell'Italia vagheggiata e dalla propaganda di regime
In cui come ricorda una delle testimoni
Che vive i mesi dell'occupazione a Roma bisognava soltanto obbedire credere combattere
In questa dimensione umana ed esistenziale alcunché
La Resistenza nasce nell'intimo delle coscienze quindi come opposizione
Alla
Alitalia fascista degli anni trenta il consenso di cui il Duce ha potuto fino a quel momento grazie alle bonifica ad esempio delle paludi sulla propria dell'agro pontino all'impresa nella guerra d'Etiopia
Non regge di fronte ad una società che agli occhi di queste giovanissime resistenze resistenti appare manomessa tutti i livelli
Quindi un mondo
Sconquassi Sato sul piano della moralità
Con in cui si fanno espliciti richiami alla tradizione della donna l'esaltazione delle massaie rurali che lavora mi Campiello che RAI chiamate
Paternalistica mente lavoratrici proletarie fasciste secondo appunto la retorica di regime
Tutti questi temi
Vengo una stridere fortemente con nella miseria che si vive nella realtà e come le difficoltà qua ad un certo punto l'irrompere della guerra porterà nella quotidianità di queste migliaia di giovanissime donne
Non deve allora sorprendere che la scelta di opporsi al fascismo venga compiuta dalle generazioni più giovani come ricordava anche ricordavano
Val di sale Casellato ieri nei loro interventi la generazione che ha un certo punto rompe anche con la dirigenza dei partiti antifascisti
Che possono certamente vantare una grande esperienza politica
Come fuoriusciti in Francia
In Unione Sovietica
Anche per aver combattuto nella guerra di Spagna ma che sono lontani molti anni da molti anni dall'Italia
E non possono più comprendere quelle che sono le articolazioni le contraddizioni che si vivono all'interno che la giovani generazioni dei resistenti invece dite
E
Ed è questo il continuo per cui
L'antifascismo nasce come elemento di critica verso una società corrotta e apatica per cui il richiamo all'impegno alla partecipazione richiamo anche alla serietà
Da parte di questi giovani giovanissimi antifascisti segna proprio un tratto distintivo rispetto all'antifascismo all'antifascismo iniziale
Dunque questa voglia di opporsi alle tradizioni alle gerarchie consolidate anta di all'educazione che viene impartita dal regime fascista e a quelle che sono le politiche
Quelle che sono le politiche sociali del fascismo avallate fortemente dalla Chiesa cattolica in quegli anni ad esempio l'idea
Che l'idea che la donna sia subalterna
All'uomo sia un essere irrazionale
Che la razionalità e cito testualmente sia inconcepibile con la psicologia femminile perché il genio e maschio sono tutti elementi che inducono le giovanissime resistenti a fare la scelta
Ancora una volta e Maria Teresa regard ricordarlo
In particolare
Le che viene da una famiglia medio borghese che fin da bambina a
Visto nascere dentro di sé un interesse particolare per lo studio anche grazie all'aiuto di come ricorderà di due genitori moderni che davano libertà alla loro figlia libertà d'espressione
Las la sua sfida e quella alla subalternità di genere proprio contro questa ideologia che considera la razionalità inconcepibile con l'essere femminile perché a un certo punto nella sua esperienza di giovanissima studiosa
Trova inconcepibile il fatto
Che le donne non possano iscriversi alle facoltà scientifiche proprio perché considerate esseri irrazionali
Ci sono poi altre esperienze di giovanissime che sono purtroppo indotti a da al ad abbandonare gli studi in quel in quel periodo
E che per perché magari devono aiutare i genitori nel lavoro dei campi
E e quindi
Vedono si oppongono alle clima di arretratezza
Di arretratezza culturale e di su Valdes neppur subalternità culturale che il regime impone a queste giovanissime giovanissime bambine
Addirittura
C'è un racconto molto interessante che riguarda una giovane donna che vive la sua
La sua esperienza poi di resistenza a Roma
Si ricorda da bambina di aver di aver visto il tornare e suo padre e dalla Germania
E lo descrive come l'immagine che sita proprio ai agli sconfitti agli sconfitti in guerra
Questo padre che ritorna a casa con la barba lunga incolta agli occhi stralunati le dita scarse dei piedi che uscivano dalle scarpe scampagnate
L'immagine di un uomo che ha perduto qualsiasi forma
Di autorevolezza
E che a un certo punto non non può più nemmeno lavorare quindi la figlia è costretta a rinunciare agli studi per aiutare e dare un aiuto un aiuto in casa
Dunque
Questa ribellione umana ed esistenziale che a un certo punto porta la giovanissima generazione dei resistenti a fare la scelta armata
è una dimensione soprattutto pre-politica
Ma poi a un certo punto con l'irrompere della guerra con l'arrivo della guerra in casa si impone per queste giovanissime donne una scelta che per me alcune di esse è una scelta ovviamente militare compiuta sul piano militare
E
Ed è una scelta che assume assolutamente i tratti dell'antiretorica come ricorda Carla Capponi nel nel suo libro di memorie
Carla Capponi che verrà insignita nel mille novecentocinquanta della medaglia d'oro al valor militare dall'allora Presidente del Consiglio dall'allora presidente la Repubblica Luigi Einaudi su proposta di De Gasperi
Il padre di Carlo è un ingegnere minerario trasferitosi in Albania da molti anni
A seguito del rifiuto di prendere la tessera del partito nazionale fascista
E l'antifascismo di Carla nasce nel proprio durante durante l'infanzia perché un giorno giocando in camera con la sorella Flora troppa un vecchio opuscolo
Che parla racconta del delitto Matteotti
Laggiù Vanis sì ma ragazzina decide di divulgarlo nella sua classe e e l'opuscolo finisce nelle mani del figlio di un di un gerarca fascista
Il padre i genitori vengono richiamati dall'altresì che dell'istituto scolastico per dare i chiarimenti e
In quel momento il il padre di Carla finge di non di non conoscere questa storia dice che la bambina trovato probabilmente l'opuscolo giocando in spiaggia durante l'estate e comunque non è
Un o un documento familiare quello che la ragazzina trovato e Carla appoggia silenziosamente questa versione del padre e da quel momento da quel momento come ricorda la partigiana nel suo libro di memorie
Tra Carla e suo padre nasce con un rapporto di confidenza proprio di chi si è riconosciuto politicamente come compagno di lotta e da quel momento infatti l'uomo non risparmierà più alle figlie il suo reale
Pensiero sul regime fascista
Ma è importante questo episodio perché ci introduce appunto in questa dimensione
E in questa dimensione complicatissima umana ed esistenziale
Della resistenza nasce infatti per Carla Capponi proprio da questo episodio l'idea di accettare da quel momento il costo e il prezzo che può avere su se stessi sugli altri
L'uso locuzione
Deluso armato della forza e della violenza da quel momento l'etica della convinzione imporrà il dovere di superare la paura che sia per se stessi la paura di poter finire nella rete spionistica di potrà essere catturati torturati
Ma anche la paura per gli altri a partire dai familiari
Che avrebbero potuto essere esposti I rischi della ritorsione
Propria di chi dei parenti di coloro che operano
In armi nella
Nella Resistenza armata
E questo un dilemma irrisolvibile della Resistenza che si fa a Roma e che si fa anche in altri luoghi Italia
Il diritto rivendicare il diritto di resistere comunque perché a un certo punto si impone la scelta necessaria dell'uso delle armi
A prescindere dalle conseguenze del fare la guerra di guerriglia
Al di là del consenso attivo e partecipato dei civili oppure agire secondo l'etica della responsabilità permettere i civili a riparo dai possibili trattamenti inumani
Che possono venire dalla guerra terroristica scatenata dei tedeschi sul territorio è questo un dramma irrisolvibile che resta nella memoria dei protagonisti di quella stagione
E non ha una risposta ma che comunque non impone mai una rinuncia alla decisione di prendere le armi e di lottare per
Per ristabilire come ricordava Bentivegna che è stato citato più volte in questi giorni nel suo libro di memorie per ristabilire la libertà che ci avevano tolto e di fatti
Si ricordava ieri
Come la sua scelta la sua decisione venne proprio a seguito del bombardamento
Scusa Lorenzo del diciannove luglio del quarantatré il momento dello del salto lo stacco da un antifascismo sia pure generico resistenziale umane pre politico alla decisione di impugnare le armi
E di entrare attivamente in maniera
Partecipata
Nella nella Resistenza
Mi avvio a concludere per questioni di tempo l'intervento dunque le donne nella nella guerra di liberazione della guerra armata nella guerra di guerriglia clandestina non corrono certo meno rischi degli uomini
E
è un certo punto diventa essenziale avere un'arma anche per la propria difesa non soltanto per operare in azioni di resistenza soprattutto per chi fa la guerra di guerriglia clandestina nega tra perché in questo tipo di guerra si ingaggia un corpo a corpo con le nemico nei contesti della guerriglia urbana in una modalità d'azione caratterizzata dall'assalto a sorpresa
Dall'audacia dall'imprevedibilità
Dagli atti dagli attacchi compiuti appunto immerge superando in mezzo alle posizioni del nemico
Dove
Dietro chiunque si può nascondere una una potenziale spia ed è ancora da Capponi e ricordare nel suo libro di memorie quanto fosse stato importante per lei procurarsi un'arma
Dice anch'io volevo procurarmi un'arma che mi veniva costantemente negata dai compagni dei che approva perché secondo loro noi donne dovevamo limitarci a mascherare la loro presenza nei luoghi degli attacchi fingendo di essere le fidanzate
Erano convinti che così avrebbero corso meno rischi
E allora un giorno una giovane ragazza appena entrata a far parte dei Gruppi di azione patriottica
Si trova insieme al suo compagno di lotta e di vita Rosario Bentivegna la fermata di un tram mai due salgono e senza informare il suo compagno di lotta quindi contravvenendo a tutte le regole della clandestinità
La giovanissima donna decide di rubare una pistola
Ad un giovane milite della Guardia nazionale repubblicana che in quel momento la tiene nella fondina con un gesto abilissimo e
E la sera stessa ritornando al Comando dei Gatto metterà sul tavolo di fronte al comandante
Luciano Losana quest'arma come a rivendicare il possesso la possibilità di difendersi anche
Di agire
E in maniera
Determinata e determinante nella guerra nella guerra partigiana di Roma io mi fermo qui per questioni di tempo vi ringrazio
Grazie a Michela Ponzani io prenderei adesso la parola a chiudere questa mattinata Alessandro Portelli delle conserve attiene alla Storta la memoria e controversa di due strati nel sistema
Grazie grave Fanti piace molto l'idea di trattare queste due memorie insieme perché la discussione sulla memoria
Ha comportato la costruzione di un sistema
Di di narrazioni di narrazioni
False o inventate Aldiss così Pili e e la la storia della controversia sul ruolo degli acquisti alle Fosse Ardeatine
Che non starò a ripetere perché non sappiamo più o meno tutti eh veramente la madre di tutte le storie false che hanno circolato a Roma e in questo senso appunto la vicenda della Storta
Ecco eccetto che circola ancora la
La cerco ancora perché dare
Forse non c'è tempo la la memoria della Storta eh intanto significativa per una ragione molto semplice
E cioè che
E
Al mito per cui
Perpetrato tra l'altro da alcuni dei più autorevoli e progressisti democratici libri di testo le nostre scuole
Almeno per cui tutte le stragi naziste sono rappresaglie per azioni partigiane bene la Storta è una testimonianza molto precisa del fatto che no
Che non c'era stata nessuna azione partigiana
E anzi paradossalmente è la inefficienza dei dei tedeschi che non sono in grado di
Far funzionare dei camion ma che provoca questa strage a sangue freddo senza che nessuno
Abbia
Fatto nulla di così nessuna azione nei loro confronti
Io abito di fronte alla Storta
Per diversi anni sono stato consigliere vero del Sindaco di Roma per la memoria storica tutti quattro di giugno mi presentavo la Storta per
Eventualmente provare dire due parole non ci sono mai riuscito
Perché tutti gli anni in cui
Avveniva questa cosa la celebrazione della strage della Storta era tenuta da fascisti
Il
Presidente dell'ANCI del circoscrizione allora era Marco Clarke e che era di alcuna deve al tempo una stella nascente di Alleanza Nazionale può non so che fine ha fatto e sistematicamente Marco Clarke raccontava questa raccontava
La dicendo che la strage della Storta
Ponendo questa domanda che venne derivava poi dai libri a mio parere assai poco se stendi attendibilità iscritti di Aldo forbice esso giornalista
Che
Aveva più o meno insinuato che Bruno Buozzi era stato
Arrestato dai nazisti su dell'azione comunista
Ora su quali violazioni hanno portato alla
Arresto Hebron Buozzi è uscito in questi giorni il libro di Mammarella che ricostruisce Maria attendibili attendibile chi è stato come eccetera e che
Naturalmente i comunisti non c'entrano ma il al centro c'è questo mito intanto il mito che i comunisti desiderano
Sbarazzarsi di
Alternative di possibili rivali nella
Corso della
Nel dopoguerra e quindi
E quindi da un lato
Compie una strage delle Fosse Ardeatine al fine di far massacrare i detenuti politici non comunisti che erano
Avvia tasso e a Regina Coeli questa è una tesi che è stata portata avanti da un giudice della Repubblica
Per poi viene venir meno e al tempo stesso denunciano Bruno Buozzi per questa per questa Regione quindi diciamo al centro di questa cosa c'è
Già il dopoguerra cioè la memoria è una cosa che avviene dopo
E
Tutti questi eventi vengono ricordati
Nel tempo tra guerra fredda
E quindi nel tempo della rottura del della
Del letto Santi fascista che unitario e
Della
Della scomunica ai comunisti della della
Della damnatio memoriae quindi del ruolo centrale dei comunisti in una resistenza e poi andrò anche su un terzo elemento
Sulla celebrazione tra l'altro in tutte le scuole della mia circoscrizione la
La vicenda della Storta veniva
Ricordata
Sistematicamente da rappresentanti di Alleanza Nazionale che ripetevano questa narrazione della
Consegno di Bruno Buozzi ai
Ai nazisti
Ai ai nazisti causata da appunto dei comunisti
E qui io vorrei ricordare
Una un
Un altro familiare degli uccisi alle Ardeatine Ardant alla Storta Carlo Castellani
Che diceva
Non per offesa all'interessato ma c'eravamo galleria sempre ricordato a senso unico non per il pesantezza un'eccellenza ma erano un po'stancati sentite dire sempre Buozzi e i suoi compagni
E diciamo i morti sono uguali hanno sofferta via Tasso sorride tutti quattordici della della sorta celibe LaMMa questo panegirico cominciamo a urlare e cercare di parlare i consiglieri così Indaco
Proprio perché
Un altro degli elementi che caratterizzano vista
Raffaele narrazione sulla scorta e che alla sorte molto solo promozione perché non si spiega sia denunciato gli altri sedici e così via e tra l'altro c'è anche dentro un elemento di
Direi di stereotipo antitedesco
E cioè l'idea che se e che
Se tu denunciati quel con i tedeschi era automatico che i tedeschi lo ammazzassero che non è esattamente questo ma in qualche misura
La la narrazione mitica vuole proprio che appunto il tedesco sia una specie di macchina da assassinio che tu elmetti movimento con la dilazione e consegnandogli
Consegnandogli le persone
Ora
Questa questo questa narrazione della Storta e ovviamente strettamente imparentata con
La narrazione anticomunista antica piste anti partigiana delle Fosse Ardeatine
E fa parte appunto di una di una logica
Che vuole
Che
Diciamo Erode e fino a diventare quasi maggioritaria la i quel senso che il senso comune di una Repubblica che i cui valori si fondano sulla lotta partigiana e sulla e sull'antifascismo
Perché
Dimostrare che la resistenza in particolare
Quella componente della Resistenza che esclusa dalla
Falda famoso fattore K rivendicare grazie al suo ruolo della Resistenza il diritto
A sentirsi fondatrice della democrazia e i termini in Italia dimostrare che sono spie traditori irresponsabili e assassini significa
Beh significa affondare quella lo quel revisionismo che ha poi dilagato negli anni Novanta dopo essere stato sotto traccia per moltissimo tempo
Sulle Ardeatine inutile tornare moltissimo sui dettagli ma
Anche qui direi che
E molto è uscito il poche pochi giorni fa questo documento rintracciato dal giudice Luca abbagliata negli archivi del dissipare a Roma
In cui
Una settimana dopo l'azione dopo la strage delle Ardeatine già la Federazione fascista romana attribuiva raccontava la storia della mancata presentazione dei partigiani
Allora detto da
Una settimana dopo
è chiaro che è una menzogna intenzionale ore menzogna intenzionale la domanda è
Come mai diventa così ti luogo comune dire cose
Ci sono fior di antifascisti che hanno creduto che i famosi manifesti esistessero
Salvo poi dire i partigiani hanno fatto bene a non presentarsi perché come disse come mi dice
Il nipote di due uccisi alle Ardeatine ebbe se dopo che fatto l'azione di presentarvi bastava oltre agli scossoni ottenere sotto controllo l'Italia intera perché facilitazione di presentarvi Prodi profilava ma
Questa dimensione
è una dimensione che
A la funzione appunto di
Colpevolizzare
La resistenze colpevolizzare la Resistenza
Soprattutto appunto in una
False che è quella
Che è quella della di cambiamenti
Politici del del dopoguerra direi che questa questa dimensione tra l'altro anche a che fare con due elementi con alcuni elementi narrativi molto forti da
Il mito di Roma città aperta per cui la narrazione dare il senso comune interpella questa frase Roma città aperta con come se a Roma non succedeva niente finché di questi il responsabile di Bentivegna ammette la bomba nel cassonetto
E naturalmente non è vero sulla
Questa
Straordinaria potenza poetica e simmetrica del dieci a uno
Perché
Non esisteva nessuna legge dieci a uno ci arrivano dopo lunghe discussioni da altre parti che ne so la Boves era diciannove uno
A
A Palidoro chirurgo era vent'ventuno ventidue a due cioè per questa
Dimensione geometrica tanto per citare un altro terrorista
Della strage e
Ha un forte impatto sull'immaginario ma soprattutto direi che
Quello che cambia e per il tempo in cui vengono vengono ricordati questi eventi la strage delle Fosse Ardeatine è
Dovuta a una chiaro esigenza militare lo si è detto prima Roma non collabora
Roma non coopera c'è bisogno di
L'unico modo per tenere sotto controllo Roma eh la convinzione della intangibilità dei tedeschi una volta che vengono sconfitti militarmente via Rasella è necessario riterrò rizzare la città per tenerla militarmente sotto controllo
Questo fatto militare viene
Ricordato in tempi di pace e quindi gli viene attribuita una viene ricordato non con una logica militare ma con la logica giuridica
Che è la logica peraltro che viene fondata immediatamente dall'Osservatore Romano
Trentadue vittime trecentoventi persone sacrificate al posto dei colpevoli sfuggiti all'arresto
Quindi cioè un delitto e ci deve essere un castigo e chi va castigato sono i colpevoli del delitto e quindi se quelli sfuggono all'arresto si sottraggono al resto
I tedeschi severi ma giù si sono costretti
A San a sacrificare queste persone ecco questa logica per cui l'azione militare viene ricordata
Come
Come invece un'azione retta da una logica giuridica
E questa
Azione di una resistenza unitaria che va dai cattolici I liberali e comunisti a bandiera rossa viene ricordando in un tempo di spaccatura
Di spaccatura politica fa sì che
Il
Il mito appunto della responsabilità partigiana diventi senso comune essi intrecci anche con quello di
Del uccisione di Bruno Buozzi
In cui naturalmente non si può dare a colpe partigiani di quello che hanno fatto ma si può dare la colpa i partigiani comunisti di averli consegnato
Buozzi
Io vorrei aggiungere un terzo elemento perché questo è un sistema di narrazioni di memorie che si coordinano fra loro ed è Salvo D'Acquisto
Anche qui abbiamo una falsa memoria e devo dire una falsa memoria che ribadita da
Se da serial televisivi da i film dal
Dal modo come
Come
Eppure è una cosa dal modo in cui
Viene le viene insegnata ai giovani carabinieri eccetera che è la seguente c'è un attentato partigiano
I testi i tedeschi rastrellare o venti persone per per ucciderli mentre stanno scavando si possa arriva
Sardo da questo siamo stati tutti nei
A rinnovare i passaporti o altro in uffici di carabinieri dove c'è il quadro di Salvo D'Acquisto che fa così no e si offre e salvo episodi che sono stato io e viene fucilato
La cosa interessante che se voi guardate le cose le pubblicazioni dei dei carabinieri dell'Arma dei carabinieri nel quarantasei quarantasette Salvo D'Acquisto eh
Un nome in una lunga lista di Carabinieri che hanno
Uccisi durante la Resistenza e
Nel
Nel nel quarantotto che improvvisamente diventare eroe eponimo diventa l'eroe eponimo perché
Perché si si crea un'altra aberrazione allora la motivazione ufficiale della medaglia dovrà Salvo D'Acquisto iper meritata dice
Condotto con gli altri ostaggi sul luogo della strage si dichiarava unico responsabile quindi
Salvo D'Acquisto non si presenta ma fa una cosa a mio parere forse anche più ironica
Per lui è lì lo stanno ammazzando e invece di pensare può veramente pensa e va beh a me m'ammazzano posso salvare gli anziani
E offre ai
Dai nazisti una via d'uscita perché nazisti il comandante razzista se n'è accorto benissimo che non c'è stato nessun attentato che era scoppiata per caso una bomba di pescatori di frodo durante la perquisizione c'erano due feriti
Ma non può dire mi sono sbagliato
E allora Salvo D'Acquisto che se la Chiesa lo vuole far santo dallo logica secondo me fanno bene
Gli dice guarda sono stato io e muore solo lui salvando gli altri però
Che cosa è che
Manca in questa narrazione di come sono andate le cose manca il terzo il verbo chiave di tutto l'edificio del delle false narrazioni su questi eventi la parola presentarsi
Perché come sappiamo i partigiani Bentivegna Capponi e compagni sono responsabili di non essersi presentati invece Salvo D'Acquisto si è presentato e guardate l'apparato proprio di opposizioni binaria
Comunisti cattolico
Civili carabiniere non si presenti hanno fatto l'altra hanno fatto l'attentato non ha fatto niente non si presentano si presenta che viene costruito esattamente in in questi termini quindi
In questo senso allora anche la logica la la memoria della strage
Della Storta è una
Rientra in questo sistema di di miti e di false narrazioni dico sistema di miti
Proprio perché è praticamente impossibile smontarlo
Per
Come sono andate le cose devo dire gli storici hanno tardato molto a raccontarlo
C'è voluto un giornalista americano e un dilettante italiano per cominciare a raccontare queste storie perché forse perché era talmente chiaro quello che era successo
Che per me lo storico non non era stimolante metterci sia scrivere sopra il problema che il problema
E non era che cosa è successo ma è la memoria
E solo con gli anni Novanta ci siamo cominciati a render conto che la memoria è un fatto politico cruciale della vita della nostra della nostra democrazia perché ha a che fare col significato che attribuiamo alle nostre fondazioni
Dico miti
E dico fatto bruciare raccolti due episodi per chiudere il primo conto sempre per alleggerire
La storia di quando io scrissi questo libro su alle Fosse Ardeatine Ardeatine esalta e molto interessanti ho scritto libro sulle Fosse Ardeatine e tutti dicono che un libro su via Rasella
Fosse Adelina via Rasella sono due ed enti distinti anche se connessi Battisti
Insomma solo in predicato di avere il premio viareggio mia moglie lo va dal parrucchiere perché dobbiamo
A dare televisione al Senato va dal parrucchiere arriva la comunicazione previa Regione diamo letto da sedi di contentezza il parrucchiere dice scusi signora
Una buona notizia divisi mio marito questo libro ha e che li vedi che parla il libro parla delle Fosse Ardeatine la signora accanto a lei
Quelli sporchi comunisti che non ci sono segnali hanno fatto ammazzare tutta con la povera gente Belice premette mio marito ha fatto quattrocento pagine di Libero che dimostrano che non è andata così se parlava come quel libro non lo faceva
Cioè
C'è
Ora accanita resistenza perché perché unito non è
Necessariamente una storia falsa ma una storia necessaria è una storia che fonda il senso di sei di
Una
Di un soggetto individuale e di un soggetto collettivo la la falsa narrazione sulle Ardeatine sud sul Salvo D'Amico e su
E su e sulla storta è una narrazione mitica che fonda
La identità anticomunista chi che si fonda e che si crea una guerra fredda e che diventa
Dominante nell'età berlusconiana l'ultimo episodio e questo
Ed è
Il fatto che conferma che
Se c'è qualcuno per il quale queste memorie sono insopportabili sono ossessive son proviene sempre dei fascisti
Il Giorno della memoria tutta Roma sempre coperta di svastiche che naturalmente siccome non solo sofisti ma non sono ignoranti le vanno a fare nei posti giusti le fanno a fare via Tasso
E un giorno durante il processo Priebke ricordo che uscendo di casa io ci abito di fronte
Vedi il cippo dello storta coperto di una enorme svastica nera
Quello fu un momento
Molto bello di scoperta della coscienza bene civile del nostro Paese perché
Il quartiere
Non la Storta ma Giustiniano da se cade è un quartiere dormitorio è un quartiere tra l'altro da ampie maggioranze al centrodestra eccetera però
Nell'arco di pochi minuti attorno a quel cippo c'erano
Tutti gli artigiani del quartiere del dell'ex borgata diventata quartieri dormitorio e discutevano sugli strumenti tecnici per
Cancellare quella scolastica e cercando ricordo appunto il carrozziere dicevo prendo la parola e
L'altro io però scusami fai rovini tutto il marmo no possiamo solvente di Spoleto e io mi domandai
E quali sono
Gli strumenti del mio mestiere per cancellare quella scolastica
Perché io credo che
La sua ostica non sta solo sui muri la stasi cassa nella coscienza collettiva di questa città
Salo stadio Sassoli sta
Scusi sta nei dei muri no sta nell'antisemitismo diffuso sta
Anche appunto nella
Nella anti antifascismo di questo Paese io credo che il mestiere che noi gli strumenti del mestiere che non abbiamo e non
Gli strumenti del mestiere di chi lavora appunto nella storia della comunicazione
Nell'educazione siano proprio quelli di
Continuare il più possibile a ribadire il significato profondo di questi eventi e e
Cercare di contrastare le le false narrazioni mi diceva Bentivegna
Il mio partito mi ha sempre sostenuto
Ma non ha mai risposto alle menzogne dei fascisti
Ecco questo è stato secondo me un grave errore grazie
Grazie a Alessandro Portelli Pechino e si è capito dilettanti italiano era l'umiliazione
Credo che alcune
Delle domande che sono stato imposta hanno trovato anche risposta nel due interventi che negli ultimi due interventi che abbiamo sentito questa mattinata
Mi rimane poi il fatto che a conclusioni se ci sono altre domande
Siamo qui
Prego
Gli azionisti e stia seduto
Si sente comunque
Dica a me dispiace molto perché la storia dei della Resistenza romana non è stata scritta
Sono stati scritti sull'alcuni quartieri alcuni punti
Ma non è vero ci sta io sono affiliati antifascisti ENI
A otto anni sono state sfruttate tutte le scuole di rinvio il crocifisso la mia compagna di banche Breillat
Appartengo alla famiglia che in tv garantito fatturati illusi enti confinati politici
E per vent'anni la Resistenza è stato facilissimo perché appartenevo
Ero giovanissima mi e mi ricordo che cardo Boscagli inutili
Dei partigiani
Ne ha difeso perché franche lucido mi voleva dice ma queste masse piccola ma cioè tredici anni e mezzo laddove l'AIA fa asta fitta non mi voleva Lallo Brusca dice ma se questa staffetta cominciata fa otto anni perché non la puoi prendere
Però io sono nuovo rammaricata perché la la storia di Roma non è stata scritta ma perché la resistenza disse che hanno fatto risulta le donne di San Basilio
Quelle di lei diventi Portonaccio di gas Albertoni quelle di
Del triestini dovute del Pigneto quelle che hanno fatto
Altra migliore
Perché
Non si fanno uno sforzo per ricercare le le notizie e non ci scrive perché poi dice
A Roma la distanza necessitata ma scherziamo
Io ero responsabile delle ragazze delle borgate e vi posso dire
Quello che hanno fatto
Le persone
Che prendevano la casa
E cantava Lupoi nelle borgate si facevano le baracche da subito comunque cosiddetti di bambini dai Comuni
Che poi
Pando cioè dall'alluvione Salas alla cava tutto anche durante il
Durante la Resistenza
E queste donne che tutti i bambini che sono stati ammazzati a Pietralata tutti nei
Gli uccisi anta seguendo riprendiamo
Youtube utili Mogavero
Sicuri parlano che c'è tutta la
Cioè c'è la neve
Lei foto che le leve delle fotografie dei dell'APT
Ma cogliamo scrive la sarò questa storia di Roma
O vogliamo dire soltanto che
Roma
Teste c'è stata una lotta di popolo
Io vi ricordo che
Ci si sentiva NU Cirini minaccia a Bari scappati andate via nascondete visti
Quello che ha le idee era renitenti alla leva tant'è che ti vengono a prendere scappa vai via
Poi
E
Bianchini vigilia Bianchini di Casal Bettoni che Saddam
Guardate che veramente ci
Sono rammaricata
Per questo perché la soglia di Roma
Della Resistenza romana non è stata scritta
Altri interventi
Prego
Ho
Veramente
Hanno
Grazie
Altre gli altri interventi
No allora possiamo chi
Mi dia
Che molta distribuisco flash voi risponda non mi pare che c'era una domanda sulla nobiltà credo che anche l'aveva c'era ancora ai lei co adesso non so se qualcuno di voi è più ferrato sul io
In realtà non ha mai studiato diciamo proprio noi i nobili romani quindi non le so dare una risposta così precise può essere anche ha fatto degli errori
Posso dirle quello la sensazione che abbiamo avuto attraverso appunto le memorie no che che mi sono trovata studiare negli anni insomma in particolare ed in questi ultimi mesi per questo convegno
In cui ovviamente ci sono anche testimonianze che vengono da quelle da quegli ambienti
E
La mia sensazione e che i nomi di Roma e la nobiltà diciamo
Era fa parte proprio di questo discorso dell'arcipelago no che fa a che ha fatto forcella punto tanto tempo fa ecco nessuno in in quel caso proprio dissi taglia molto bene
Nel senso che sono per esempio racconti in cui vive io li perlomeno Melissano immaginati e proprio Cristina i palazzi che erano delle specie di piccoli fortilizio di norme spesso poi le famiglie abitavano ognuna un piano
Quindi c'era non so più cugini no parenti Piano di Sopra piano di sotto e quindi per l'Ente ci sono delle memorie
Biondi ragazze giovani notte raccontano che la sera andavano a giocare a giusto Brizzi a carte al piano di sopra delle cugine al piano di sotto c'è c'è una continuità di protezione diciamo molto forte
E rispetto alla vita quotidiana e questo Pala questi palazzi con ovviamente il portiere no per cui magari arriva qualcuno a bussare ed è il portiere che
Apre la porta e comunque protegge il resto della famiglia cioè c'è una sorta proprio di
Di di piccole isole no che proteggono se stesse con grande forza
All'interno di questa quotidianità che anche fisicamente appunto è
E protetta
E io credo che funziona molto un'altra cosa e sono appunto quello che accennavo quando diceva l'arrivo degli americani cioè i rapporti internazionali cioè sono famiglie che hanno ovviamente rapporti importanti
E
Con il resto d'Europa sia in un senso che nell'altro no quindi sia verso il mondo tedesco che verso il mondo che verso il mondo anglosassone
Ovviamente e quattro difetto io non ho strumenti perché non conosco bene le singole famiglie ognuno avrà avuto no alle sue diciamo e principali i suoi principali legami però sono famiglie che come
Dunque
Ecco non subiscono ma in qualche modo controllano e gestiscono quello che sta succedendo per cui poi quando per esempio arrivano gli alleati appunto chi ha matrimoni
Con il mondo anglosassone immediatamente rientra in gioco va a alle feste no cioè tutte le
Diciamo per esempio le feste dei soldati americani in cui noi ci immaginiamo anche queste ragazze romane
Che poi sono state anche molto discusse come in tutte le occupazioni di questo mondo lì invece abbiamo delle feste do con grande ovviamente rispetta e con grande accoglienza verso queste figlie della
Della nobiltà e anche dell'alta borghesia che vengono indicate dagli ufficiali e che entrano no in una socialità forte Cogne con gli alleati
E d'altra parte il primo sindaco di Roma adesso chiedo aiuto lei lo sa altro io non mi ricordo e Doria Pamphili
E Doria Pamphili
L'obbligo di trovare
Dice
Dalla
Esatto infatti questo represso legami ricovero numerose polizia che fosse Doria Pamphili e c'è appunto il primo sindaco che gli alleati mettono sulla città è un nobile no quindi c'è di nuovo questa funzione della nobiltà che nel momento l'emergenza ridiventa il riferimento della città come era sempre stato coi dall'unità in atti in avanti no e questa cosa appunto stava ricordando e famosa per cui darebbe al figlio uscendo in Campidoglio a salutare la popolazione romana
Disse romani volemose bene no che è
Un modo proprio di sancire il rapporto strettissimo e diretto che c'era tra nobiltà il popolo al tempo può papali e quindi poi no nella nella continuità
E
Allo stesso tempo come vi dicevo in alcune inviare in quelle memorie si legge invece vado dal console tedesco a chiedergli se mi può dare notizie di quindi no quindi tutti questi regali
è questo è un po'l'idea che mi sono fatta io la stesso tipo di presenza che hanno le grandi famiglie industriali del Nord
Cioè a Torino la la famiglia Agnelli allo stesso tipo di dinamiche no entra in contatto con gli alleati molto prima del venticinque luglio ha una funzione sostitutiva durante l'occupazione e poi immediata niente entrare in un circuito internazionale ecco secondo me la nobiltà romana e mi sono fatta questa impressione ha un po'una dinamica di questo genere però è vero che è stata poco studiata e che sarebbe interessante andare avanti
Il Consiglio
No
Uno
Macchina generale
A
Le però
Insiste
La
Ecco
Però
Riduzione
Il relatore Consulta ribadisco
Nessuno
Fatto
Una
Già
Relazione
Va
Altrove
No
Come
Allora
Nell'isola
Sola
Ma
Bulgara se oggi
Circa
Residenza
Dicendo
Stile
Legislativa
La salvo
Comunico
Lo
A
Preliminari
L'altro ostruzionismo
Pongo
Bene
Progressivi soffocare
Rossi
Ho
A
Romano una
O
Dicemmo
Se
Considerare la stessa storia comparsa
Stiamo
Pongo
Buongiorno
Ma a
Qua
Va
Gli studi
Storno
Considerare
Pluchino
Roma fossero stati russi e non gli americani se la luce vincesse la guerra si legge in uno di questi giornali
Tutto il patrimonio spirituale del nostro popolo sarebbe prede immancabili del fanatismo slavo bolscevico che mai potrà perdonare la nostra Italia essere la culla della civiltà latina del cristianesimo
Le conseguenze tragiche immancabili ognuno di noi può valutarle
Roma sarebbe stata deliberata dall'esterno ricami russi non avrebbero mai messo piede in una città sacra però quella mancata profezia non smette di esercitare forse sul
Siamo nell'immaginario degli italiani tante
Che alcune delle più popolari leggende che prefigurano arrivo del comunismo hanno al loro cento proprio la capitale cioè una per tutte ricorderete della leggenda
Dei cosacchi che porteranno ad abbeverare i loro cavalli nella fontana di San Pietro o ce ne c'è anche una versione laica nella Fontana di
Di Trevi
Una leggenda
Chi viene da lontano che è stata elaborata ed a cui origine varie va rintracciata nella appunto in una rielaborazione di una visione di donna di don Bosco
E si tratta di leggende che trascinano alla loro fortuna ben oltre i mesi della liberazione di di di Roma e soprattutto alimentano la la la faziosità della guerra fredda
Perché perché in un contesto nel quale le pratiche contrastano con gli intendimenti dichiarati
La psicologia della rivalità segno diverso soprattutto nella creazione di tragici cena scenari nei quali la Russia il Partito comunista italiano continua a rappresentare questa minaccia incombente
Sulla nostra nazione e più in particolare e sulla capitale pensate ad esempio tutti i manifesti che tappezzano la nostra
Penisola ad esigere lesione del diciotto aprile
L'orco bolscevico nell'atto di distruggere l'Altare della Patria
Oppure la l'arrivo dell'Armata rossa è prefigurata da un comunista che con un balzo felino metti i piedi sulla
Sulla capitale della
Della cristianità
Ecco
Molto felicemente
La guerra fredda è stata definita la massima fiction dell'epoca da uno storico americano e proprio sul piano della fiction si si si muovono alcuni racconti che escono alla vigilia delle elezioni del diciotto aprile e quarantotto
Che hanno Roma al centro dello l'attenzione che prefigurano di scenari di fronte a un'eventuale vittoria dei partiti della sinistra è conseguente al vento
Di un Governo modellato su quello di di Mosca ci sono tantissimi racconti di fantapolitica ne cito uno solo è non voto la famiglia De Pauli se è un racconto che viene distribuito inducendo cinquanta mila copie
Dalla Democrazia Cristiana le visite appunto del diciotto aprile è firmata dal ventidue
Impiegati il Ministero degli Esteri Uguccione Ranieri Donato Martucci
Ma mentore di tutta l'operazione è Leo Longanesi infatti fa uscire l'opuscolo della sua casa di perizie
E protagonista del romanzo che è scritto in forma epistolare un professore Gualtiero De Paolis
Che è rappresentante di una media borghesia romana del tutto disinteressata alla alla politica
E il personaggio anziché recarsi a votare il diciotto aprile preferisce una città e con tutta la famiglia e Castelli profittando appunto di una giornata
Di sole proprio che esplicito nell'opuscolo intento di sensibilizzare voto quanti non sento l'importanza di quelle elezioni e in effetti questa
Diserzione delle urne da questo evidenzia nelle urne che cosa mi esce National vittoria del fronte popolare tant'è che scrive appunto in una di queste lettere immaginarie uno dei protagonisti
I cosiddetti Rossi sono al Governo a presiederlo Giuseppe Romita con Giuliano pezza al Ministero dell'interno e Concetto Marchesi all'istruzione
Se inoltre costituito il Ministero dell'orientamento popolare che al posto dei giornali in gran parte scomparsi
Ha istituito un servizio di quotidiani morali dove se hai la pazienza di start in piedi le cantonate si trovi tutto senza spendere un soldo
Togliatti e Nenni sempre secondo questa ricostruzione fantastica non fanno parte di questa compagine governativa però sono alla guida di quello che viene chiamato il partito unitario progressivo
Così si chiama aggiunge giù aggiunge romanzo il fronte dopo la la fusione
Un
è uno dei tanti perché di di di di questo questi romanzi appunto di di di di fantapolitica c'è anche
Un curioso Roma anzidetto lo strano settembre del mille novecentocinquanta nel quale si immagina
Stalin che in occasione dell'Anno Santo viene a visitare San Pietro
Viene a confessarsi sotto mentite spoglie di un intreccio di di equivoci situazioni satiriche ora
E soprattutto Curzio Malaparte in storie di domani che immagina l'invasione
Dell'Europa dell'Italia di Roma da parte dell'Unione Sovietica
Ma la parte racconta come a seguito di quell'invasione la classe dirigente politica italiano viene esautorata
Esautorati incarcerati
De Gasperi condivide la cella di Regina Coeli con Scelba Benedetto processare Gatta
Parrini Sforza sono tutti rinchiusi in mano nella nel manicomio di San Nicola
Diffidenti anche della classe dirigente comuni si tagliano i sovietici
Esilio la mosca personaggi come terrazzini Moscatelli in carcerano Di Vittorio
Intellettuali vicini al partito comunista come Vittorini Guttuso vengono imprigionati
Luchino Visconti ha proposto di cinema viene costretto cito testualmente far fin di propaganda spicciola che esaltano appunto il regime il regime sovietico
Pietro Nenni dire nascondendosi per le vie di Roma
Randolph Pacciardi fa il il lattaio all'unità viene cambiato in momenti umiltà i Bandiera rossa
Viene proibito insomma riferisce De Gasperi
In un colloquio con scelte Comunisti italiani da quando sono venuti i russi non contano più nulla
Insomma
IAI Biancone così un po'dei quesiti il paté prigioniero dentro le mura vaticane e Primiero dentro le mura vaticane protetto da una siepe di fil di ferro da un cordone di soldati sovietici
Certo le autorità sovietiche cercano di convincere più dodici a percorrere insieme ed è stato alle strade di Roma per
Rassicurare l'opinione pubblica
Internazionale sui rapporti di cordiale Muzzi se farlo non sovietica il Vaticano il Papa si si rifiuta tant'è che i suoi viaggi che cosa fanno mandano una controfigura per le strade di Roma
I romani se ne accorgono saldi assaltano asserire sta Tory picchiano appunto il
Il falso faccio parte
La cosa più curiosa onomastica tutto ma non mastica viene cambiata per le vie di Roma
Il ponte Cavour viene ribattezzato molotov Corso Umberto cambia il nome in prospettiva Giuseppe Stalin e via Veneto in via Stalingrado
I Parioli vengono rinominati staccano per ribadire appunto la nuova etica del lavoro degli occupanti russi via Tomacelli cambi in via stanno via Condotti via Moro Scilla of Piazza Colonna piazza con Carlo Marx
Piazza San Lorenzo in Lucina in piazza Miccoli hanno
Ed è proprio nella piazza
Intitolato uno dei più stretti collaboratori di Stalin che ma la parte descrive come in una legge del contrappasso un gruppo di giovani in tempo punto imparano appartenuti alla alla migliore borghesia romana
Che per pagare la colpa del loro passato loro passato pochi in sintonia con lo stile di vita comunista e sfilano travestiti da
Da donna
Non è solo la fantapolitica ma sono anche racconti dell'impianto realistico profetizza are l'arrivo di sovietici nautica ad esempio
Su questi temi sempre Longanesi ma anche Giovanni Ansaldo improprio giovane a saldo pubblica con lo pseudonimo di giovani cubani sono sempre su una rivista di di Longanesi si chiamava il libraio
Un articolo che siedono appunto occupazione russa e così commenta un manifesto comparso per le vie di Roma alla vigilia delle elezioni del diciotto aprile
Rappresenta la tipica famiglia piccolo borghese papà mamma il maschietto la bambina raccolti in un tinello grazie veramente ammobiliato sotto la luce della lampada
Questa scenetta è la quintessenza di ciò che la civiltà occidentale materialmente sicura per gli uomini cioè
La possibilità di chiudersi nella propria casa con la certezza che nessun è strano anche a spalancare le porte e di mandare il proprio pane con i propri figlioli
Sotto il manifesto continuavano a saldo c'era scritto votate per il Partito Socialista Italiano cioè votato per un partito che esalta il modo di vivere Gusso e se occorre l'arrivo in Italia come occupanti dei soldati russi
Qualche anno fa
Luciano Cafagna ha preso in esame l'eventualità
Chi Togliatti fosse morto in seguito all'attentato subito da da Pallante il quattordici luglio del quarantotto
E secondo questa ricostruzione virtuale Cafagna riteneva che
Pur in presenza di non poche pensioni liberisti che all'interno di imprese con italiano la morte dito gli atti non avrebbe comportato cito testualmente catastrofi sistemi che e che l'ha detto mo'Craxi italiano sarebbe sarebbe sopravvissuta
E sì alla morte leader comunista la leadership delle sinistre proseguire Carfagna fosse stata segnata Pietro Nenni in quegli anni il confronto politico che non sarebbe seguito sarebbe stato improntato conclude Carfagna a regola di reciproca convivenza
E questo di Carfagna è un intervento che si finisce in quel filone dei della della storia e con il come sede finte appunto storia anche storie controfattuale impossibile
Resta il fatto che l'interpretazione di Cafagna appartiene appunto agli anni recenti cinque o sei anni fa
Mentre nella seconda metà degli anni Quaranta i rassicuranti scenari della storia con un se erano sostituiti dal catastrofismo di quel filone di fantapolitica
Che prefigurava la capitale del cristianesimo invasa del comunismo sovietico un filone
Chi si iscrive in un genere letterario ma che interpreta le aziende di leggende paura e che sono presenti nell'immaginario dell'italiano ricco condizioneranno non poco la battaglia politica negli anni seguenti la liberazione di Roma grazie
Bene la parola ora Rosalba di asini Roma città aperta nel cinema nel caratura da Rossellini la Morante gravi
Potrà mi metto anche un riferimento io ho scelto di circoscrivere in realtà il mio intervento solo alla storia di Morante
Per questioni si di tempo ma anche per i molti spunti che come spero di dimostrare sono offerti da da questo testo
Il romanzata sempre diviso la critica ed è uscito nel mille novecentosettantaquattro quindi festeggia anche esso un importante anniversario
E Morante la uscita poi anche nei successivi momenti di riflessione ha definito il suo libro un'azione politica
Un atto di accusa infine anche una preghiera
Volendo rivendicare con queste definizioni non me la pretesa di raccontare una verità storica universale assoluta ma certamente la volontà di denunciare il funzionamento della storia il comportamento che la storia nei confronti dei più umili
Di quella che lei chiama la folla degli individui che ne restano poi intrappolati
E per citare la stessa Morante ogni società umana si rivela un campo straziato dopo una squadra esercita la violenza e una folla la subisce ma il fatto che questo male si è sempre esistito non è un motivo che gli dia il diritto di esistere
Occorreva allora qualcosa di molto diverso forse uno straordinario sacrificio individuale e collettivo
L'intento quindi era presentare con il romanzo questo sacrificio nel sacrificio collettivo ma anche individuali appunto degli umili di quella storia non si preoccupa
Nelle ore al giorno allora alcuni passi con voi della storia ai e soprattutto in questa occasione vorrei tenere conto di questo dato del fatto che nel libro si mescolano
La grande storia e la storia invece è più piccola le storie individuali che qua sono molte in questo romanzo che è stato definito anche corale
E vorrei però seguire soltanto un filone di queste storie quello cioè dei protagonisti i dal suo figlio esatte
E e delle vicende appunto che lì trovano ad incontrarsi con la storia e per la mia analisi vorrei tenere conto non solo di questo filone cioè del tempo di come la storia la vita dice Morante stessa
Si intrecci con la storia ma soprattutto anche come questa storia sia prenda
Sempre spazio in un determinato
Scenario quindi in un in una geografia che a quell'appunto soprattutto per la storia in particolare di idee urgente la città di Roma
La Roma che abbiamo visto in questi giorni Nenni mille soia spetti del periodo della guerra la Romano città parta la Roma bombardata alla Roma occupata
Infine la Roma liberata e poi nella seguissi poi delle vicende di del sette la Roma post bellica
Non punto di vista appunto del tempo chi conosce il testo sa che è diviso in anni quindi ogni anno da una sorta di titolo ad ogni parte
Seguito poi da capitoletti che riflettono su quella che dovrebbe essere la grande storia sono capitoletti in realtà scelti e possono anche per riflettere su argomenti
Non necessariamente coinvolti quali nelle vicende dei singoli che vengono poi raccontate e in questo modo quindi non creando fatture con Iberia venti grandi eventi della storia
Ma rappresentando le storie individuali da un punto di vista appunto del fluire degli anni non si creano fratture che abbiano appunto che mettano davvero le vite degli individui in confronto di ratto con la storia vi spiegherà meglio
La vita di usate cominci a realtà proprio per un evento storico perché nel mille novecentoquarantuno uno di quei soldati tedeschi di cui si parlava ieri
Semi turistico
Perché con il fucile che appunto si trovano per Roma diceva Luzza e quindi mamma
Un giorno di gennaio questo soldato si trovasse allora Enzo confonda un composto da un punto di vista storico geografico il quartiere con le bellezze di Roma
Confonde il verranno con le tombe riesce a essere dei Papi scrivere scrive Morante e quindi a un certo punto si incontra con i per come è noto le userà violenza
Ricordando le però
Tutto sommato la gioia appaia anche il dolore che all'esperienza di avere USA un bambino
Entusiasta desideroso di vivere che non riesce a vedere nello spazio circoscritto che in cui l'ora lega la madre
Ma decide quando possibile grazie al fratello eroe mitico Nino a scappare in nella scoperta appunto della città
E il sette scopre un mondo in questa Roma martoriata dalla guerra che per noi è favoloso in quanto nuovo e scrive Morante quel mondo e quella popolazione poveri a far non sia deformati dalla smorfia della guerra
Se spiegare agli occhi di Giuseppe con una multiple è unica fantasmagoria per tutta la strada giusta per un faceva per ridere
E tutto preso da questa sua scoperta del mondo usate e ignaro della storia come è giusto che sia per un bambino di quell'età che tormenta invece le notti della madre
Ed era piccola famiglia che in quegli anni cinque mesi cominciano a dover frequentare i rifugi antiaerei
Perché se è vero che all'inizio Brando a proposito di leggende scrive Morante le notizie di altre città italiane bombardate non ricordo rimuoveva di Romani dalla loro passività fiduciosa
Commenti che Roma fosse città stante intoccabile e più lasciavano passare allarme fragore senza muoversi da loro letti e quello di cui parlavamo anche ieri
E quindi invece in realtà poi queste certezze per cui Roma verrà risparmiata vengono sempre più in meno per cui a un certo punto appunto dovranno
Frequentare questi rifugi antiaerei finché ad un certo punto appunto in clima di bombardamenti si arriva
A un altro drammatico incontro Dida sette a questo punto con la storia
Che la perdita della casa
Nel nel bombardamento delle state interrompa il quarantatré
E questo elemento viene presentato in una normale mattina in cui i da come al solito va a fare la sospesa
Tornando a casa lago Morante uscivano dal viale alberato non lontano dallo scalo merci dirigendosi in via dei Volsci quando
Non travisato da nessun allarme se di avanzare nel c'era un clamore d'orchestra metallico erano esauriente usa per le voglio che accenna disse gli applausi
In quel momento l'aria fischio mentre già un tuono enorme tutti i muri precipita vanno alle loro spalle e il terreno saltava di intorno a loro sminuzzato in un'Italia di frammenti
Al cessato allarme San Lorenzo non si riconosce più estraneo alieno finché scorro scorrono con un certo punto le varie strade non più familiari e vedono che la casa davvero è stata distrutta
Le riflessioni dire a questo punto ovviamente riflettono sulla sua condizione individuale soprattutto sul fatto che ormai con la parte della casa si sono perse le certezze
E mentre usate piange il cane blitz che ovviamente rimasto nella tragedia della casa
Ida si affidava delle riflessioni
Bizera perduto insieme con l'atto matrimoniale lettino il divano letto la cassapanche libresco internati gli Nuzzo Ezio ritratta ingrandimento
E le pentole di cucina stessi il sacco cappottine datati nelle maglie di un nelle dieci buste di latte in polvere e sei chili di pasta quanto restava dell'ultimo stipendio del mese
Un accumulo anche da un punto di vista stilistico di cose quotidiane ma assolutamente necessarie di curi bisognerà fare a meno
Quindi davvero lo spartiacque in questo quarantatré PRI del sette non sono poi gli eventi storici che seguiranno ma la perdita della casa quindi il privato
Se vogliamo
E tant'è che poi Morante nel nelle pagine che seguono elenca quasi in un riassunto dei grandissimi eventi che che seguono questo avvenimento
Il venticinque luglio il Duce era stato deposto al quarantacinquesimo giorno che fu l'otto settembre mille novecentoquarantatré gli alleati angloamericani padroni ormai di gran parte del sud Italia avevano segnato un armistizio con violenta con governanti provvisorio
Un armistizio voci lontane retta se davvero che la storia ribadita le arrivava tramite commenti dei colleghi che arriva tramite la propaganda del figlio le arriva sempre un po'distorta un po'come qualcosa che è più lontano
La riva neanche notizia dell'esercito disgregato della formazione della Repubblica di Salò di Roma rimasta senza governo è un mai in preda alla all'occupazione dei tedeschi
Durante questi avvenimenti
Ida Giuseppe continuano a vivere come sfollati in una Stanzione di Pietralata quindi c'è anche una nuova scoperta di una nuova parte di Roma che la borgata e che per per Ida era in realtà un mondo quasi quasi sconosciuto
Quello che anima la sua il suo pensiero fondamentale in questo momento certamente la caccia al cibo la sopravvivenza mentre ritorna anche Nino il figlio più grande
Che invece si è fatto partigiano e che appunto nello stanzone di Pietralata Lata incontrerà due compagni poi i suoi di lotta Giuseppe secondo il manto che morirà torturato e Carlo Vivaldi o Davide Segre
Che userà anche la la rivolta diciamo la sua la la guerra come una rivolta personale con una vendetta privata
E ed a cui resterà particolarmente segnato
In tutto questo scossa dagli eventi che l'hanno colpita dalla mancanza sempre più acuta di cibo di tutto quello di cui
Ha bisogno anche soprattutto per crescere il bambino
Io non riesce a rimuovere le sue origini
E soprattutto pensa alla madre ebrea e questo diventa un pensiero dominante per lei
E la spinge sempre più a richiamarsi al popolo ebraico a visitare spesso il diritto sia prima che dopo
La deportazione ed è una spinta quasi in
Che vuole riportarla ricordi dell'infanzia la quale quasi avvicinare la madre perduta
Ad un popolo per sentirsi parte probabilmente di qualcosa in questo momento di spaesamento
Il ghetto scrive Morante un piccolo quartiere assediato popolato di animali segnati
Ma la ricerca di questo popolo va Ida perché si sente appunto si vuole sentire in realtà quanti accolta
E fino appunto ad arrivare ad osservare a testimoniare lei piccola appunto elemento della storia la partenza di un treno piombato
Ma davvero non fino a non capirne davvero il senso lei rimane un
Un elemento
E non importante della storia scrive Morante e della presenza di dati rimane lì appunto a guardare il treno che parte senza capire senza poter fare
Rimasto un poco indietro al limite della rampa non si interessava ancora nessuno lei non importa ma non solo e lei pure sarà quasi smemorata di se stesse non capiva neanche più cosa stava testimoniando perché perché era lì
A questi eventi segue poi il ritorno al suo lavoro di maestra un nuovo spostamento e così una nuova scoperta dello spazio di Roma Idaho sette si trasferiscono al Testaccio un nuovo quartiere tutto appunto da scoprire
Il Testaccio era scrive Morante non quartieri di periferia come San Lorenzo benché abitato anche se in prevalenza al CET operaio e popolare solo poche strade lo separavano dai quartieri borghesi
E i tedeschi che di rado frequentavano Pietralata il Tiburtino pazzi incontravano più numerosi
La loro presenza trasformava perì dal percorso quotidiane in una pista rotante dove lei stessa bersaglio irrisorio era segnata d'affari seguita da passi di ferro accerchiata dà segnali in Cina nati
Davvero il sentimento di identità Roma occupata è un sentimento di animale in trappola si sente continuamente perseguitata cerca anche forse motivazioni di questa persecuzione
E non riesce davvero a liberarsi da questa da questa tensione come come è giusto che sia
E e e ancora Morante racconta questi ultimi mesi dell'occupazione tedesca di Roma descrivendo una città quasi spettrale
Negli ultimi mesi dell'occupazione tedesca Roma prese l'aspetto ricette metropoli indiane dove solo gli avvoltoi si nutrono sazietà e non esiste nessun Censimento dei vivi e dei morti
è una città fatta di parchi pubblici dove pascolano pecore bacche denutrita
Dove nonostante la dichiarazione di città aperta le truppe tedesche sia campavano intorno all'abitato
Fatta di alberghi di lusso requisiti dai comandi del RAI
E guardati da picchetti armati
E
In questo clima cominciano a girare ancora altre notizie erano altre leggende su una ipotetica distruzione dell'intera Roma si diceva che i tedeschi prima di abbandonare la città l'avrebbero fatta saltare tutta intera dalle fondamenta
E con questo appunto questo un altro esempio di come le notizie della guerra vere o meno arrivino a Dida
Ma inanella sua riflessione personale non poche pensare alla dimensione
Individuale alla sopravvivenza del suo bambino e di se stessa e il suo pensiero non può che essere
Che Roma fosse tutta minata e domani crollasse la lasciava indifferente quasi un ricordo già remoto nella storia antica un'eclissi di luna nello spazio
L'unica minaccia per l'universo si rappresentava lei nella visione recente del figlioletto che aveva lasciato dormire davvero l'unico pensiero dire alla sopravvivenza di questo bambino
E ovviamente la preoccupazione più importante quella della fame
E mettendo da parte ogni timore ogni vergogna Ida partecipa alla rivolta della fame quindi accetta cibo quando viene distribuito dai tedeschi
Ruba prima un nuovo poi
Si spinge più largo bare qualcos'altro partecipa un saccheggio che un cane in tedesco
E poi arriva davvero la liberazione
Che è un evento così sperato così atteso così aspettato che in realtà finisce per arrivare in un momento normale in un giorno qualsiasi
La sera del quattro giugno scrive Morante per la mancanza della luce elettrica tutti si coricare non presto il Testaccio era calmo sotto la luce lunare
E nella notte gli alleati entrano Marrocco
D'improvviso si leva un gran clamore per l'estate come fosse Capodanno una grande fatica le finestre portoghesi spalancare no si incominciarono a sciogliere le bandiere non c'erano per tedeschi nella città
è un clima ovviamente di festa per molti un clima un momento che è stato molto atteso ma che in realtà nella economia della storia di sei sette non non si rivela tale lo vedremo
Subito dopo in poche righe Morante ricorda anche la caduta la caduta del raìs la resa della Germania rovina di Berlino e il modo in cui
La visione del sognatore Mussolini era svanita in fumo
Dicevo questo momento di
Criticità se vogliamo per la popolazione per inesatte corrisponde a uno spostamento che in realtà a un momento di tragedia
Mentre Nino e Davide si perdono per motivi diverso sia alla fine della della guerra i dal Sappe sono sopravvissuti sono sopravvissute alla guerra sono sopravvissuti alla storia
Ma ne sono rimasti feriti a morte come molti altri soccombente o perciò ad una fine che si potrebbe per così dire chiamare privata
Come nota Cesare Garboli la fine della guerra allora non porta nessun aporia nel romanzo anzi lo trasforma in un romanzo di morte quel reticolo di storie dentro la storia scompare alla fine della guerra la scena si svuota e rimane una solitudine
In questo momento e di profondo dolore depressione in cui si ritrovano a soli
E quindi l'aumento non Di Gioia Giuseppe comincia ad avvertire sempre più frequenti i segni del suo male quello porterà appunto alla sua fine
Giusto usate scopre anche un nuovo posto magico in cui sfuggire con la nuova cagna bella un posto verde a meno che pieno di speranze
E richiama forse quei luoghi delle fughe all'inizio della sua vita all'inizio del romanzo in cui già in periodo di guerra ma in un per i un periodo più felice della sua vita faceva la scoperta del mondo
Una scoperta del mondo che ha desiderio di vita felicità della vita che sopravvive alla storia ma che deve comunque come
Si era anticipato cedere alla tragedia umana individuale
Vorrei allora concludere
Pian piano dicendo
Che resoconto dimorante come lei stessa aveva detto è certamente una riflessione sulla storia
Che è fatta di piccole storie individuali alle che però un dato universale che appunto quello per cui tutti tutti gli individui che ne restano intrappolati
Ne soffrono e per un motivo per l'altro ne subiscono le conseguenze
Il racconto dimorante racconto di una testimone reale della guerra e della storia in realtà sappiamo l'abbiamo detto anche in questi giorni un testimone non è sempre bieticolo
Ma non vuole parlare di obiettività Morante vuole in realtà testimoniare questa volontà di obiettività nei confronti di come la storia tratta gli individui
E sceglie ad esempio appunto alcune storie individuali che nella loro unicità rappresentano però universalità di trattamento della storia
Concludo allora leggendo vi un pensiero che recupera assume questa riflessione della stessa Morante
Col presente libero io nata in un punto di orrore definitivo ossia nel nostro secolo ventesimo ho voluto lasciare una testimonianza documentata della mia esperienza diretta la seconda guerra mondiale le
Esponendo la con un campione estremo e sanguinoso dell'intero corpo storico millenario ecco mi dunque la storia così come è fatta così come noi stessi abbiamo contribuito a fare grazie
Do la parola
Il PIL Cioni di tempi un po'di guerra popolazioni a Roma la mia preoccupazione liberazione
Grazie
E ma dunque vite in tempo di guerra all'interno della storiografia sulla seconda guerra mondiale
è direi dalla prima metà degli anni Ottanta che emersa sempre di più una crescente attenzione per il cosiddetto vivere nella guerra del fronte interno
E cioè per la quotidianità delle popolazioni civile che sono stati appunto profondamente coinvolte come abbiamo
Appunto adesso sentito
Da quella che infatti è stata definita la guerra totale per definizione non la seconda guerra mondiale
Ora
In questo ambito di attenzione appunto per il vivere nella guerra è soprattutto negli ultimi vent'anni che anche per Roma e si è venuta proponendo con forza una fonte nuova
Non per tipologia ma per quantità di produzione e cioè quella delle scritture private dei protagonisti con le cosiddette scritture non professionali
Che cosa sono sono i diari le memorie gli epistolari che si sono moltiplicati
E io direi tra la metà degli anni Novanta e la prima metà delle del nuovo appunto di due mila e cinque due mila e sei
Si sono moltiplicate sia proprio come produzione cioè come quantità di memorie che vengono continuamente scritte sì e anche come consegna alle istituzioni deputate alla conservazione e
Dei diari che ovviamente erano stati già fatti ma che però venivano conservati nelle case e che adesso invece sempre di più emergono all'attenzione anche degli studiosi e comunque
Del pubblico
E quei tutto questo sta facendo della memoria è sicuramente una chiave di entrata sempre più essenziale no per chi voglia appunto entrare in questo tipo di tematiche
Ed è appunto attraverso questa chiave di entrata che io vorrei ripercorrere sia pure molto velocemente e quei mesi del quarantatre quarantaquattro a Roma
L'ho fatto grazie in particolare alla
Enorme mole di diari di me un po'di memorie non può professionali appunto conservate presso l'archivio di apistico razionale di Pieve Santo Stefano
Che come sappiamo conserva questo tipo di documentazione dalle mille novecento ottantaquattro grazie a Saverio Tutino che la immaginato e poi diretto fino alla sua morte
E a questo diciamo fresco scandaglio sistematico all'interno delle patrimonio conservato da Pieve Santo Stefano ho aggiunto diciamo un'incursione meno sistematica ma il più possibile insomma ad ampio raggio
Sulla fittissima produzioni invece come dicevo la stampa perché è un'altra cosa che ha caratterizzato
Gli ultimi anni e che grazie anche alla tecnologia ormai sempre più diciamo semplice sempre più a portata di tutti molte di queste memorie dei di tali appunto ritrovati vengono pubblicati e vengono a volte pubblicati proprio a livello
Diciamo famigliari improprio però anche con degli esiti grafici interessanti
Dovuti proprio appunto al cambiamento no degli degli ultimi anni della possibilità di stampare e di produrre produrre lavori graficamente significativi
Ora ieri affine aggiornata nel nelle diciamo nel dibattito della fine della giornata
E accennavo al fatto di come a mio avviso
E questa diciamo la fatidica diciamo ormai data dell'ottantanove cioè la caduta del muro di Berlino ma poi soprattutto la conseguente caduta e dei partiti tradizionali e con loro soprattutto dei valori consolidati e ufficialmente condivisi
Abbia portato con sé una sorta di liberazione della memoria soprattutto delle persone comuni delle persone normali che una una liberazione della memoria che ha consentito di affrontare nel ricordo
Temi e come per esempio le tante no li multiple e strade
Della scelta di quei nove mesi che è stato un tema importante ieri o anche per esempio il rapporto con gli attori su questo teatro e quindi sicuramente con me i partigiani e con gli alleati
Ma anche con i tedeschi e con i fascisti
Ecco diciamo che questa sorta di appunto liberazione della memoria c'è possibilità di dire nel momento che i paletti forti no condivisi cominciano ad allentarsi
Permette di usare questi documenti come una fonte preziosa appunto su questioni spinose
Che fino a poco tempo fa era molto difficile indagare e su cui è difficile entrare
Ma sono i temi appunto che sono stati affrontati nel nel nella giornata di ieri e invece oggi appunto il mio compito quello di parlare della vita quotidiana e quindi torniamo invece alla vita quotidiana
Cosa ci raccontano queste fonti della memoria rispetta la vita quotidiana romana nei nove mesi dell'occupazione e poi nemesi subito successivi della liberazione alleata
Innanzitutto ribadiscono le tre grandi iter grandi contenitori di lettura di quei mesi che sono diciamo contenitori che da tempo ovviamente chi studia questo quel periodo
Mette mette sul tappeto cioè innanzitutto primo posto la fame
Poi la paura e poi le attese ma e adesso vedremo cosa vogliono dire diciamo dell'ENEL nello specifico queste tre categorie e naturalmente a questo si aggiunge la presenza importantissima della Chiesa
Istituzione sostitutiva per tutta la realtà italiana ma naturalmente in modo prioritario per la città di Roma ed è stato un altro tema molto analizzato ieri e quindi non mi ci fermo
Ma grazie quindi fa meno paura appesa ma grazie agli sguardi
Di persone qualsiasi che sempre di più appunto ci troviamo davanti in questa documentazione e quindi i loro racconti sempre il più piccolino di una quotidianità minuta
Quello che si rende possibile è proprio di diciamo smontare queste categorie
E in base alle varie componenti sociali
Della città di Roma e elemento spesso in tracce intrecciato che si sovrappone alle varie componenti spaziali della città cioè i luoghi no diversi della città
Cosa emerge con grande evidenza da queste pagine emerge che né ci troviamo davanti all'immagine di una città
Con dei fortissimo distinguo interni e con degli enormi dislivelli appunto di tipo
E di qualità della vita int come diremmo noi oggi interni
Questo concetto era stato già detto addirittura negli anni Settanta no con grande precisione con grande acutezza la forcella
Che ha un po'proprio inventato questa categoria di Roma arcipelago durante i nove mesi dell'occupazione però ripeto questo tipo di fonti insieme altre naturalmente però in con queste fonti ci si riesce a entrare bene
Ci permettono questo arcipelago di definirlo meglio di ripeto di smontarlo anche in pezzetti più piccoli
E chiediamo innanzitutto le divisioni sociali noi partiamo
Dalla parola ripeto magica nel senso che chiunque sia nella memorialistica scritta che tanto più nelle fonti orali è la prima cosa che ti dice la fa a me che fame avevamo ti dicono tout
Tino chiunque ha dei genitori che hanno fatto la guerra a Roma per me era così con la mia mamma Sacchi frigoriferi dopo sono sempre stati strapieni no proprio come continuazione di
Di questa grande fame appunto invece
Ovviamente
Disinnescata dice diciamo poi nel dopoguerra quindi farne e cibo
E a questo problema della fame del cibo quello della carenza progressiva dei servizi
Acqua luce Gazzetta che ovviamente rendono la vita quotidiana faticosissima soprattutto alle donne che sono quelle che devono evidentemente sostenerla
Ma terre le classi alte della città che sono le classi alte a Roma anche ovviamente famiglie nobiliari molte
No e poi alti alti funzionari dello Stato e poi ovviamente tutto il bacino delle dei professionisti
E ecco le classi alte diciamo sembrano come galleggiare all'inizio su tutto questo
Anche se nelle loro memorie nei loro diari noi troviamo certo l'affanno di una vita che si fa difficile
Però diciamo troviamo anche per esempio il racconto dite a case delle amiche no il pomeriggio consideriamo che le memorie sono quasi sempre memorie femminili la la in prevalenza memorie di donne
Troviamo le rosticcerie usate no per sopperire alla mancanza di gas sembra quasi la battuta
Delle declassare meno avverrà della della Rivoluzione francese non c'è il gas allora la De Rossi celia appunto dei piani di di questo tipo di classi sociali nello stile Ceglie sono importantissime
E poi naturalmente troviamo le domestiche mandate loro a fare la fila di Fontanelle per prendere l'acqua quando l'acqua manderà e poi tutt'questo no troviamo un sacco anche di piccoli golosità no cioè la la diciamo l'unico elemento è che lo vanno cercando affannosamente tutte queste cose
E e dovete vanno cercando al mercato nero il mercato nero che ovviamente impera immediatamente nella realtà romana
Il quei prezzi noi troviamo elencati giorno per giorni dei diari nelle memorie soprattutto nei diari ovviamente per dire quanto è importante però è un mercato nero a cui loro possono accedere anche
Sì alla fine il problema è quasi contrario cioè non sanno come spendere i soldi no cioè c'è troppa poca roba e quindi non hanno la possibilità di di di spendere i soldi
Al fianco di questa classe sociale che però è molto ristretto ovviamente è una fitta piccola della città prendiamo i ceti medi famosi ceti medi romani gli impiegati
Che poi ricorrono anche loro al mercato nero però apprezzo di dare via tutte le loro cose più care si vedono i corredi si vendono i regali di nozze si vendono gli oggetti immobili importanti della casa
E soprattutto abbiamo donne sempre più costrette ad abdicare
E diciamo al loro ruolo di signore borghesi che difendevano con le unghie e con i denti no con uno Stato un se piccolo che però era molto sottolineato
E che invece a questo punto sono chiamati a supplire in tutti i modi alle carenze della vita quotidiana
Soprattutto nello sforzo di continuare a dare una sensazione di normalità i figli per cui abbiamo per esempio scarpe e vestiti
Letteralmente inventati dal nulla no abbiamo completini per la prima comunione e piccoli buffet per la prima comunione anche questi
Radunati non si sa come
Però fatti per cui appunto si continua
A fare la prima comunione non si continua una vita normale questa era anche un elemento che ieri era molto e mezzo cioè si continua a spingere normalità e a fare i salti mortali per poterla fingere
E con se stessi e con i bambini
Una è un elemento interessante di questo tipo di diari e soprattutto di questa classe sociale e soprattutto la vita dei dipendenti pubblici
Roma come sappiamo in questi nove mesi e per l'unica volta nella sua storia millenaria non è una capitale i ministeri si trasferiscono al nord insieme Assaro
E tutti i dipendenti appunto fanno anche qui i salti mortali per cercare invece di restare a Roma ma continuando ad avere lo stipendio
Allora l'escamotage più semplice è quella delle dell'ufficio stralcio e queste ci si inventa né in continuazione uffici stralcio da tutte le parti ma le strade sono tante e queste memorie appunto ce le raccontano bene
E poiché abbiamo naturalmente invece
Le i ceti più modesti il il popolo no il popolo romano
Che invece precipita da subito nell'indigenza anche perché viene da anni già durissimi no la vita già negli anni Trenta una vita durissima lire le popolazioni appunto della città
E e immediatamente poi la guerra e quindi a questo punto siamo veramente al fondo
E all'inizio le ricerche dicevo vengono fatte nei Paesi di origine Roma al trentasei aveva un milione di abitanti questo milione di abitanti veniva in gran parte come immigrazione dai Paesi intorno dal Lazio dall'ex Stato pontificio
Quindi molti ripercorrono all'indietro no il la loro immigrazione a Roma
Per potere andare a cercare del cibo però poi alla fine anche questo diventa sempre più difficili tedeschi controllano sempre di più
E quindi diciamo
Veramente i racconti di questo tipo di ambienti ci descrivono una specie di ritorno a una vita pre moderna soprattutto diciamo nelle borgate non ufficiali
Eh sì è ridotti a mangiare le bucce le erbe dei fossi
E quando poi a primavera appunto mancherà l'acqua la qualora l'anno a raccogliere nella campagna nell'acqua corrente della campagna nelle piccole diciamo sorgenti no che ancora sono nella campagna intorno a Roma quindi è veramente una dimensione no
Quasi barbarica diciamo della vita
Ecco quindi qual è il punto che cambia da cento accetto la percezione delle sedi in guerra la data di quando comincia la guerra in quasi tutti i diari in quasi tutte le memorie c'è un momento in cui dicono ecco adesso davvero c'è la guerra
Allora questa percezione fino a Natale in realtà una parte della città Ale i ceti medio-alti
La sentono fino a un certo punto certo hanno l'affanno alla preoccupazione però hanno una vita
E quasi normale poi invece dalla primavera da diciamo dallo sbarco degli alleati e poi appunto al venire meno di questi servizi
Tutti sembrano come confluire verso un imbuto sempre più stretto sempre più omologante però
Anche all'interno di questo di un voto fino al quattro giugno abbiamo racconti di partite a Bridget con ivi pasticcini offerti sempre
E alle amiche abbiamo Mazzolini di Mucchetti regalati per i compleanni cioè le cose chi può le trova ancora anche se in modo ovviamente sempre più
Rocambolesco mentre il resto della città veramente precipitano nella diciamo nella nella necessità assoluta quindi
Cosa abbiamo abbiamo delle narrazioni diverse in modo impressionante a seconda dei vari narratori
Sia come dicevo per ceto sociale ma anche moltissimo per spazio
E lo spazio appunto i ceti si intersecano perché perché gli anni Venti e Trenta sono quelli in cui il regime fascista avvia davvero la zonizzazione della città cioè la divisione della città per aree sociali
E allora la Prima Divisione proprio essenziale è tra il centro e tutto il resto
Chi vive nei quartieri nelle borgate parla tra l'altro oltre che della fame ovviamente
Del
Continuamente dei bombardamenti no delle delle Sirene ieri l'abbiamo visto bene dei bombardamenti si è parlato tanto
Dopo il famoso bombardamento del diciannove luglio ci sono altri cinquanta in più bombardamenti sulla città ma sono tutti nella fase nella parte periferica no né nei quartieri periferici
E quindi chi abita lì o alla casa davvero distrutta o comunque ha paura e quindi tende ad andarsene ma dove vanno non vanno via da Roma come nelle altre città no dove c'è lo scollamento delle città vanno al centro
La mattina noi molti rapporti si prende il le le donne prendono baracca e burattini si riportano sotto il colonnato di San Pietro
I bambini gli anziani no si mettono lì Kolezec che ci sono le foto sembrano dei picnic praticamente
Passano la giornata sotto il colonnato di San Pietro oppure esso nell'ESA grati delle grandi basiliche no e poi essere tornare a casa
E
Perché perché il bombardamento di San Lorenzo era stata alle undici e quindi la mattina il momento che fa veramente paura no e comunque quando ovviamente c'è il la luce diciamo per bombardare
E e questi abbiamo questo continuo flusso giornaliero periferia al centro periferia e centro il centro e il luogo separato e salvifico della città
Però tetto da questo campo no
E diciamo ombrello immaginario che è la cupola di San Pietro e le cupole di tutte e di tutte le basiliche
E
Che si deve proprio trasferire perché l'ha avuto la casa
Buttata giù dai bombardamenti magari ha la fortuna di avere un parente al centro racconta stupefatto come durante gli allarmi le persone
Che vivono al centro non fanno una piega continuano a vivere tranquillamente neanche si preoccupano e che viene dalla periferia che invece aveva quest'ansia continua
è veramente allibito davanti a questo stacco a poche non devono neanche chilometri a poche centinaia di metri quasi di distanza
Ecco quindi se dobbiamo parlare della paura e della morte la paura e la morte è
Ci viene solo da una parte della città è come avere le voci di due pianeti separati completamente da questo punto di vista
E poi c'è l'attesa l'attesa di cosa degli alleati naturalmente che la guerra finisca e che tiene come sappiamo la città sempre e sulla corda all'interno della tesa
Abbiamo due grandi categorie nel merito in generale sono state già analizzate dalla storiografia e che però non è in questo tipo di fonti tornano tantissimo e cioè abbiamo
Che i agisce
Cioè chi in quel momento fatti decide di fare fa delle scelte
Di azione anche se tra mille dubbi ovviamente
Tanto più tra mille pericoli e chi invece ha reagito cioè che la guerra è proprio gli passa sopra no e sono ovviamente la maggior parte delle persone
Ecco in questo caso la divisione tra chi agisce chi ha agito invece trasversale attraversa tutte le classi sociali e attraversa tutti gli spazi della città
In realtà nelle borgate si agisce tantissimo per esempio quello che è spazio di abbandono diventa spazio di libertà
In questo caso ovviamente
E si agisce molto come sappiamo ieri se n'è parlato anche ovviamente al centro dove abbiamo poi il cuore no dell'organizzazione
Però colpisce anche qui nella tesa la differenza
Le classi sociali più alte diciamo così parlano continuamente i contatti con il Vaticano cioè dicono oggi voglia andare a trovare mio zio monsignori in Vaticano
Perché l'idea di a che punto siamo
Oppure parlano del Vaticano della Croce Rossa addirittura dell'ambasciata tedesca come luoghi dove andare a chiedere
Tizia per i propri familiari per esempio per gli ufficiali che non si sono cioè che non si sono consegnati i tedeschi e che quindi sono deportati
E però cosa c'è diciamo ancora in questo in questi strati sociali
C'è almeno l'illusione perché in realtà è un'illusione
Di poter continuare a gestire la propria vita cioè c'è l'illusione del privilegio in una situazione che i nel mentre invece questo privilegio ormai lo sta azzerando davanti all'orrore del presente loro non si rendono conto in un diario addirittura
Una moglie dice scrivendo idealmente al merito ufficiali e che è stato deportati in Germania mi immagino che sei lì con i tuoi amici a giocare a bridge e no cioè non si rendono proprio conto di cosa stanno parlando
Però hanno questi elusione che loro sono forti
Mentre invece ovviamente per tutti gli altri
C'è solo una curva KD angoscia claustrofobica no per tutti gli altri che non agiscono
No e soprattutto c'è questa girandola ininterrotta di voci molti diari cominciano ogni giorno dicendo dicono
Dicono no a questa voce che gira stanno arrivando Standa quindi l'illusionista per anzi e poi invece il canone che suona che no che batte poi invece no non arrivano no bisogna ancora
Aspettare
è così o per altre due minuti basso se altri due minuti vorrei invece passare diciamo per concludere al discorso degli alleati no
Ecco all'interno di questo diciamo Panorama
Il quattro giugno lo sappiamo arrivano gli alleati
E allora per un attimo in tutti i diari in tutte le memorie ci troviamo proprio davanti a un forno a un folto finisce no sono tutti contenti sono tutti contenti nello stesso modo
La parola che ripetono tutti è festa festa no di sentivamo un Capodanno no è che molto bello ovviamente nella letteratura voi queste cose no il capo ecco la festa
Però abbiamo anche per esempio questa me mi ha colpito molto ne parlavo ieri con Clint Camera
Il fatto che tutti indistintamente provano pietà per i tedeschi che se ne stanno andando
Cioè questi tedeschi che fino al giorno prima erano gli occupanti dell'orrore adesso sono non sono più loro che se ne sono già andati ma sono invece i tedeschi che arrivano da da Cassino e quindi sono feriti sono sporchi
Sono lacci che si trascinano dietro di tutto no con i carri chili e la gente dice acché pena però poveretti quasi quasi oggi mi hanno veramente fatto pena e questo è un
Elemento secondo me molto interessante no delle difficoltà di fare anche questo ieri si diceva di dividere no in modo lento le cose no anche il rapporto No con me
Con queste presenze
E quindi però comunque è grande festa e grande festa e subito dopo però dopo questa grande festa dopo pochi giorni le strade i destini della città tornano a dividersi di nuovo
E in realtà
Chi è può mettere in valore i suoi contatti con gli alleati le ha un è un vantaggio enorme e che sono sono di nuovo
Le famiglie nobiliari che spesso hanno matrimoni internazionali e quindi hanno mogli e americani per esempio inglesi
No oppure diciamo di nuovo l'alta borghesia che si è premurata se già non lo sapeva durante i nove mesi di imparare l'inglese e questa è un'altra cosa
Che torna molto anziane diari che nelle memorie no stiamo imparando l'inglese oppure già lo sapevano perché ovviamente erano
Ceti colti diciamo che andavano a scuola
E poi naturalmente il mondo della cultura dell'arte dello spettacolo ecco questi ambienti
Questi ambienti hanno dagli americani cibo hanno il contatto con il contatto con i loro omologhi cioè con persone con gli ufficiali e con le di nuovo cultura arte spettacolo che arrivano con le gli alleati a Roma
E allora
Tutto questo porta cibo porta movimento porta feste no ma porta anche un sacco di occasioni per il seguito poi della vita lavori che poi diventeranno importanti nella vita però è una minoranza
Il grosso della città il grosso della popolazione le famose classi medie impiegatizia in realtà precipita innanzitutto subito nella delusione no ci aspettavamo tanto da questi alleati poi invece qua che è cambiato non è cambiato niente
E perché non è cambiato niente perché in realtà la guerra continua perché in realtà gli alleati sono liberatori ma sono anche occupanti ovviamente no che stanno facendo le la loro guerra e quindi non è che possono no ovviamente distribuire e diciamo in una parte
E a questa delusione si aggiunge la patti gli all'indifferenza la chiusura che classica nelle descrizioni delle delle del ceto medio romano questo riprendere subito una dimensione chiusa su se stessi
E questo perché
E perché in realtà anche servizi non ripartono subito ovviamente perché gli uffici e sono nel cause l'inflazione si divora i loro piccoli stipendi perché il mercato nero che i temi scritte Nevano c'era tanto abbiamo detto ma è racchiuso nelle case e invece a questo punto è proprio che strada scodellata davanti a tutti ma loro non ci possono più accedere si sono venduti tutto ormai
Quindi non hanno più soldi per comprare al mercato nero dei piccoli classi medie romane sono addirittura costrette
Ad andare alle mense
E di povertà per mangiare quindi l'umiliazione non l'incubo del declassamento che è un elemento importantissimo
Ecco e poi per finire le classi popolari
Le classi popolari naturalmente lo sappiamo benissimo dalla letteratura lo sappiamo dei firme no ovviamente conoscono fenomeni di arricchimento individuali ovviamente e sono dinamiche da questo punto di vista sono abituate a al al borderline decollare con l'illegalità quindi entrano appunto nell'illegalità della borsa nera
Nei traffici che sempre uno uno è una un esercito di occupazione porta con sé e quindi anche gli alleati
Però nella stragrande maggioranza in realtà entrano in un lungo dopoguerra fatto di violenza non ci sarà tantissima violenza romani messi negli anni successivi di disoccupazione
E soprattutto di questioni sociali e di questioni abitative irrisolte
E questi sono tutti problemi che verranno poi rilanciati e resteranno a lungo sul tappeto
E
Di nuovo lo sappiamo molto bene dalla letteratura da dal dal neorealismo e da quant'altro no tutti questi grandi problemi che nascono e vengono alla ribalta in questo immediato dopoguerra
Resteranno poi a lungo nella realtà romana per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta
In una Roma che nel frattempo si sarà triplicata
Perché appunto la Roma di un milione di abitanti del trentasei un milione e mezzo addirittura gli americani dicono quasi due milioni non subito dopo la fine della guerra diventerà la Roma di quasi tre milioni del censimento del settantuno ma ancora piena di tutte queste problematiche che lì sono venute con forza in evidenza
Prendo
Grazia
Liviu Piccioni possiamo passare all'intervento conclusivo di questo prima parte della mattinata con
Borsa a Roma il tensione quartieri di Roma San Lorenzo per spaccio Centocelle quadra comunque Sacco prego
Grazie
Allora a San Lorenzo Testaccio Centocelle Quadraro Monte Sacro quindi stiamo parlando di cinque diversi quartieri
Ecco vediamo innanzitutto si il discorso che faceva prima DDA Piccioni di vedere la vita a Roma nello spazio questi sono quasi tutte zone di periferia però abbiamo anche Testaccio che invece è chiaramente più centrale
Allora possiamo provare a vedere se possiamo accostare lì da un punto di vista di composizione sociale ora da un certo punto di vista Assil perché vediamo che in quasi tutti sono sono quartieri dove le varie componenti artigiane che possono andare da calzolai Vietti provocati dagli di di molto sono ampiamente rappresentate
Però al tempo stesso abbiamo Montesacro che rappresenta una realtà parzialmente diversa perché vediamo che la Resistenza lì è caratterizzata da una forte componente studentesca e c'è una parte del quartiere che invece è un quartiere di classe di classe media
E
Cinque quartieri che sono stati studiati individualmente insomma anche dei negli ultimi anni la in modo approfondito una che adesso vorrei vedere cosa succede ad accostare vediamo se
Studiando gli insieme possiamo a vere delle risposte che in qualche modo ci aiutano
Innanzitutto ognuno dei cinque è legato in modo forte a un avvenimento particolare che ne caratterizza la storia
Degli anni di guerra San Lorenzo il bombardamento del diciannove luglio
Testaccio i combattimenti del dieci settembre a Porta San Paolo il Quadraro Del Monte Sacro vota due Rastrelli menti imponenti avvenuti che rispettivamente a Montesacro in ottobre del quarantatré al Quadraro ad Aprilia del quarantaquattro
Cento ascelle la
Nella storia di Centocelle la conosciamo anche molto grazie alle memorie di Bentivegna col comizio a piazza di inerti quindi piazza Dini artigiana libera in cui tedeschi non potevano entrare
Poi ognuno è caratterizzato insomma da una da un aspetto che dico che ne fa ne fa storia
Contemporaneamente vedendo insieme me è sembrato di notare che
Possono essere anche assimilabili accoppiano questi quartieri nel senso che San Lorenzo e Testaccio da un lato Centocelle Quatraro dall'altro compare Montesacro perché però sfugge anche a questa a questa definizione insomma di vederli
H
Pia testa cessare Lorenzo sono stati costruiti nella stessa epoca quindi negli anni Ottanta dell'ottocento e hanno una composizione sociale analoga sono quartieri operaia tradizione socialista
E vediamo che tutti e due i Quartieri hanno un punto importanti una zona importante per San Lorenzo il cimitero del Verano
Per Testaccio il mattatoio
E
Per Testaccio ecco Irene al Canal di poterla studiato tra in modo approfondito ha visto che
La storia del quartiere allegata anche in un certo senso alla sua evoluzione e alla al fatto che il quartiere sia un quartiere operaio però al tempo stesso la presenza
Del mattatoio con i suoi magazzini la vicinanza con i mercati generali ha fatto sì che sia anche un quartiere molto legato al commercio e che quindi in qualche modo
La dimensione della fame al suo interno è stata meno drammatica proprio per rispetto ad altre zone di Roma
Perché era più facile in qualche modo procurarsi da mangiare
Tutti e per tutti e due quartieri
Si può ritenere valida le all'indagine che ha compiuto Domenico Orano nel mille novecentododici proprio sulla provenienza degli abitanti del quartiere
Il super San Lorenzo e di via Piccioni che l'ha studiato appunto ha visto che
Quest'indagine fatta da ora non è il dodici per Testaccio poteva in qualche modo essere Ritter ora valida cioè che
E nei due quartieri erano molto presente oltre alla popolazione romana anche la popolazione delle regioni limitrofe della dell'Abruzzo particolare ma anche
Dell'Umbria della Campania della Toscana e così via
In tutti e due quartieri
Sono uno dei pochi casi in cui lo sciopero del tre maggio chiarisce
Quindi la resistenza è resistenza portata dei luoghi di lavoro ci sono diverse Fonderia San Lorenzo oltre a alle varie attività artigiane
Testaccio i lavoratori del Testaccio lavora non lo al mattatoio ma anche Ina stabilimenti industriali sulla Garbatella
E in tutte queste zone rispetto per quello che uno sciopero complessivamente fallito a Roma quello del tre maggio invece funziona
Un'altra caratteristica è che nei due quartieri la resistenza che viene fatta dagli abitanti la resistenza armata però attiene portata fuori dalle strade del quartiere invece avviene all'interno sotto forme diverse sottoforma principalmente di protezione e di difesa di chi ha bisogno di nascondersi
Per San Lorenzo questo è molto vero grazie anche alla presenza del cimitero vi cimitero ha un ruolo degli anni negli anni dell'occupazione proprio di nascondere uomini
Dall'otto settembre quelli che spogli soldati che sfuggivano dal forti Tiburtino trova però si possono nascondere all'interno del verranno
Grazie anche alla presenza del vice direttore che era appunto
Molto attivo nella Resistenza
Allo stesso modo anche il Testaccio i singoli partigiani fanno azioni esterne
Ma poiché all'interno si valgono delle ri elettivi solidarietà soprattutto poi per la per proteggere chi si deve nascondere gli ebrei e per sopravvivere
Teniamo presente che a San Lorenzo si fabbricano anche nelle fonderie inizio ai voti a quattro punte una fonderia importante quella di nota di Trastevere però gli stessi chiodi barbaro fabbricati anche a San Lorenzo
Ma non usati all'interno del quartiere vengono usati fuori sulle grandi strade
Questo invece sarà
Molto farà parte in maniera sarà una delle caratteristiche insomma della Resistenza a certo celle al Quadraro
Questi due quartieri costituiscono un'altra coppia ecco da un certo punto di vista questo è illogico anche per la loro vicinanza geografica
Appartengono tutte e due all'ottava zona partigiana
E se vediamo le cronologie della delle resistenze a Roma vediamo che il susseguirsi di azioni armate in queste in tutta l'ottava zona partigiana di cui fanno parte Centocelle il Quatraro Torpignattara Quarticciolo
è particolarmente intensa particolarmente intensa tanto che proprio per questo susseguirsi di azioni armate il coprifuoco alla fine di marzo verrà anticipato di un'ora qui rispetto a quello che succede
In altre zone della città
Resistenza armata laddove ad esempio a Testaccio era soprattutto una resistenza un'avversione che veniva fuori sotto altre forme all'interno del quartiere ad esempio con gli assalti ai forni oppure corna scritte sui muri
Centocelle che il Quadraro si trova in una zona strategica perché vicino a grosse vie di comunicazione quindi
L'appello agli azioni proprio di tipo militari hanno un particolare significato sono molto
SIS sono molto serrate
Tant'è vero che un elemento poiché caratterizza il Quatraro quello del rastrellamento che attiene il diciassette aprile del quarantaquattro vengono prelevati
Novecento uomini poi deportati in campi di lavoro e viene fatto risalire proprio all'intensa attività partigiana della zona
Contemporaneamente però non c'è solo questo ci sono esempi di solidarietà molto significativi in tutte e due le zone
Si ricorda che
Nella banca nella proprio nei resoconti delle formazioni partigiane ad esempio quella della banda di Costantino Rossi al Quadraro si ricorda tra le proprie azioni anche gli aiuti portati alle formazioni partigiane scusate alle famiglie dei rastrellati che erano stati
Deportati sempre al Quadraro i panifici lavorano a ritmo serrato per fornire tane
A alle famiglie delle vittime politiche
D'altra parte unico non ex rastrellato che avevo intervistato anni fa ricordava che una delle attività interne al quartiere
Era proprio quello di nascondere persone erano aveva nascoste cerca venticinque persone all'interno di una intercapedine del Palagi un palazzo tra cui anche alcuni ebrei e abbiamo visto a San Lorenzo l'attività di nascondere dentro il cimitero ma non solo il parroco di San Lorenzo
Il padre libero di una fa nascondere presso i cori conventi di altre zone della città intere famiglie di ebrei
Montesacro è un quartiere un po'diverso dagli altri ha costruito negli anni Venti come negli anni tra gli anni dieci agli anni Venti anche Centocelle il Quatraro
Però ha una fisionomia in qualche modo assestante perché c'è un nucleo di di Montesacro che è una popolazione di ceto medio
Professionisti impiegati e così via e a pochi chilometri di distanza abbiamo da piazza Sempione che appunto il nucleo centrale di Monte Sacro e che ospita anche il primo liceo che sorge in periferia liceo ratio verrà un'importanza particolare per la resistenza della zona
A pochi chilometri abbiamo Valmelaina il Toffanello che invece sono zone popolari operaia
A Montesacro ci sono due nuclei organizzati di resistenza che in qualche modo agiscono anche non in modo collegato tra loro
Un primo nucleo più legato alla Resistenza operaia e legata all'ai contatti con i partiti antifascisti
Come questo è avvenuto anche a Centocelle a Centocelle battenti degna proprio mandato dai gatti centrali e troverà per ho che non ha soltanto l'appoggio dei comunisti conosciuti dentro Centocelle ma ci sarà tutto una rete popolare
Che l'appoggerà quindi c'è una rete anche di resistenza
Politica e legata ai partiti dentro Montesacro però poi c'è anche un interessante in un paio di resistenza che non ha inizialmente legami con i partiti antifascisti e che è diversa da quella che abbiamo incontrato finora adottato una resistenza di studenti che fanno capo al liceo ratio
Uno di loro è Ferdinando Agnini e insieme ai suoi compagni organizzerà ognuna un foglio clandestino la nostra lotta è un'associazione studentesca
La si piano piano senza aver iniziali contatti comincerà a stringere contatti con altri studenti di altre zone della città tant'è vero che la sua associazione studentesca confluirà togli in uno in un'organizzazione studentesca
Italiano nell'Unione studentesche italiana appunto in che sarà un comitato cittadino
Per una relazione la maggior parte di questi studenti saranno è stata a febbraio del quarantaquattro la maggior parte dei loro il tre febbraio e amministrasse arrestato il ventiquattro quando tornerà a casa chiedendo poi
Di essere ormai al sicuro sarà torturato avviata sotto al fucile atto alle Fosse Ardeatine
Quindi in conclusione qual dando la storia di questi diversi quartieri durante l'occupazione tedesca cosa abbiamo incontrato episodi di resistenza armata e di resistenza non armata
Azioni militari come a Porta San Paolo
Fabbricazione dichiaro di lancio di chiodi sulle grandi vie di comunicazione Prodi tanti aspetti di resistenza attiva ma anche tanti aspetti di solidarietà e di impegno
Debbono nascosti ebrei vengono nascosti partigiani dentro il cimitero
Viene vengono fatte azioni di solidarietà verso le famiglie di rastrellati
Quindi vediamo che l'insieme delle caratteristiche che tipo di Roma durante l'occupazione si possono accordi già si colgono studiamo un singolo quartiere
Grazie accostiamo a quartieri che a possono avere agli atti comuni e ma anche specificità diverse la storia intera di Roma
In guerra in qualche modo tornata viene fuori
Bene
Grazie tardano a Rozzano devo dire che tutti i relatori che hanno rispettato il minuto di tempo loro assegnati venti minuti questo ci consente
Visto che la la mattinata prevede una seconda parte più breve con due interventi sulla lotta partigiana violenze stragi naziste a Roma
Di chiedersi se qualcuno che vuole su questa prima parte fare delle domande
Richiedere dei chiarimenti su quanto è stato sin qui detto
Non ci sono curiosità prego
Grazie cose qualche risposta ci sarà poi anche nella parte nei due interventi successivi se però
Altre domande
Non sono più deve chiedere qualcosa
Ora forse per questa risposta e guardare da questa parte
Cavour spiegare una cosa lo posso dire mai appunto sicuramente che gli altri hanno da dire
Ma io credo che sia dovuto è un po'il discorso che facevo all'inizio delle memorie liberale no
Cioè fino a un certo punto noi abbiamo avuto delle narrazioni molto forti e molto ufficialmente condivise della resistenza di quei Nesi e via discorrendo da un lato a livello pubblico proprio no
E dall'altro abbiamo avuto anche come storiografia una storiografia molto diciamo su dei binari forti no che quindi ripercorreva strade
Stati forti
E chiaramente in cui in questo ambito Roma
Avevo un ruolo minore no aveva un ruolo minore perché ovviamente era inevitabilmente schiacciata dalla grande resistenza del nord tra l'altro c'è da dire che
Un altro dei luoghi diciamo
Importanti nel giudizio sulla città è il famoso vento del nord dopo che il vento della Resistenza che si dice che a Roma no è venuto ad esaurirsi no da famoso
E diciamo dimissioni di Parri alla fine del quarantacinque se sono state lette proprio in questo modo no il vento del nord dell'il rinnovamento della Resistenza che invece
Nelle sabbie mobili no della burocrazia della politica romana viene a a morire e a finire quindi Roma
Ha sempre avuto un suo destino di lettura di città
Appunto impiegatizia di città amorfa no qua e molto interessante perché è il grande problema del rapporto identitario italiano proprio del rapporto tra il Paese la sua Capitale quindi un tema molto più più grande però diciamo
E a entrando proprio nello specifico è anche stato un po'un tema di categorie storiografiche cioè finché si è studiata la Resistenza come resistenza militare come grande resistenza ovviamente Roma aveva comunque un ruolo un po'minori
Esisteva no il PAM per il primo libro sulla resistenza romana e Piscitelli che che che un po'l'equivalente di battaglia per la resistenza nazionale cioè è è e diciamo il libero che racconta la resistenza da un punto di vista militari quindi che una resistenza a Roma ci fosse stata in realtà è stato
Detto subito appunto i libri Piscitelli è un libro addirittura quando negli anni Cinquanta addirittura forse sessanta al massimo
Sessanta punto no però comunque un libro che quando io ho cominciato quella studiare queste cose era già un libro antico fondamentali diciamo però era un po'una nicchia di conoscenza nel sapere comune era una città doveva era successo un granché questa
Diciamo intangibilità del centro a cui io accennavano in questa divisione tra il centro delle periferia queste immagini di Roma in gatta era il immagine prevalente gli americani quando arriva arrivano a Roma le loro memorie dicono sono sbalorditi perché la città è intatta
No vengono da Napoli che chiaramente è stata bombardata per anni vengono da Cassino distrutta no e tremori invece questa città ed era questa immagine consolidava l'immagine che romani non gli succede mai niente praticamente
Cosa è successo invece negli ultimi però ormai
Trent'anni diciamo
Che da un lato la storiografia è andata su terreni sempre più sensibili sempre più sfumati sempre più articolati nel cercare
Dei racconti del cercare delle spiegazioni no e allora al tema della Gran dell'esistenza di ovviamente resta e che è quello appunto che ha quasi delle componenti di storie militare per certi versi e poi naturalmente disto la politica si aggiunge anche per esempio il tema delle resistenze civile che è stato una scoperta della storiografia negli anni Novanta
Allora nel momento che viene scoperta la Resistenza che cioè che anche la Resistenza non l'armata ma la resistenza invece fatta appunto di solidarietà di nascondere di resistere passivamente no cioè a Roma i tedeschi ieri lo diceva in camere che poi è stato quello che più l'ha studiato perché studiati tedeschi e la città
E meno risponde alle richieste dei tedeschi delle città occupate che i tedeschi continua fu tre banditi chiamata bandi di queste bande di quello la gente fa finta che non li vede e si nasconde non risponde no Mezzaroma RAS o dell'altra metà no una cosa famosa che si dice sempre quindi diciamo
Che la storiografia in realtà ente data in terreni che invece hanno particolarmente valorizzato la storia della città che è una storia appunto si anche ovviamente di Systems armata e lo vedremo no nelle in quest'altra parte diciamo della mattinata ma moltissimo invece di una resistenza fatta in Real apparsi veramente di non aggressione di ostilità no che copre tutto allora cosa c'è in questo sterilità ovviamente c'è anche il fatto che queste mie
Italia le porte andarsi a compromettere dati all'ultimo momento forse era meglio di no questa componente un po'opportunistica c'è inevitabilmente nella città
Però c'è anche tanta proprio invece presa delle distanze è dal regime e dai tedeschi perché Romeo la capitale anche in questo e per quanto è stata poi la città del regime e quella che più no anche proprio degli studi degli ultimi anni negli osservatori del regime e quella che più a un certo punto si stacca
Ma proprio dal regime no se ne prende le distanze forse proprio perché la cosa più vicina poi e la più dell'usano
E qui dice anche proprio non poterne più veramente della popolazione che in
A volte in modi anche molti minuti però ostacola l'occupazione e comunque sicuramente tranne ovviamente casi che ci sono sempre di dire dell'atto vuol
Quindi di opportunisti invece che si legano e diciamo l'occupazione che ovviamente ci sono anche per come sono stati molto studiati no però nella sua maggioranza è una città che ottusa ecco rispetta l'occupazione
Sì piano piano è stato meno in questi anni è venuta un po'fuori diciamo prego
Sì
A
Quindi
Prossimo
Grazie
Una
Una sinistra
Poco pista nutrire nazionale
Ma allora
Come invece
Estesa qui
Per
La gara
Strana
Allora quindi allora succede questo
Ventuno
Nella Repubblica
La sicurezza è una vergogna
Procedo domandarsi ultimamente è
Dico Berlusconi ma
Propongo
Rinunciare pensavo venticinque
Lazzaro
Può
Ben altra
Non è una
Alcune
Spesso
Di
Il Parlamento
No
Allora
A
L'ICI
Io
Soros Biancardi pubbliche manovra
Per favore e
Vengono
A
E
Autonomamente
Ovvero della città
Allora lo sono
Ed è nella c'è stato
Informatica perché
Qui
Perché quando
Dalle altri dieci minuti interna
Allora
Intranet
Papà
Reale
Massimo a
Insomma
Io avrei voluto preparazione stampato
Quindi
No
Venga accettato una
Di
Desidero
Ora
Più
Dunque
Se poi
Contabile
Questi
Da una parte
Va
Oltre
Dunque
Mille modificato
E
Ora
Rivolgo
Provocano
E
Inquinante
Lì contumace
è
Benvenuto
No insistere
Riterrebbero preferibile
Avvenire parlare uno slogan
E i gravi problemi lo so lo so ma
Quando continuare a studiare in favore dello sviluppo
C'è consumare un rimprovero birreria nasca perché non è
Vengono
Allora
Va da marce legge
Il
Di
Allora
Citate
Una scala risolvere
Intini
Miliardi numero
Elusori esposto
Abbastanza allarmismi
Credo
Solo giugno dello scorso
A
A
Questo obiettivo
è
Di una
Io
In realtà stabiliva richiama
E l'India
In merito all'articolo sette
Spedito
Vivo
Entrambe le signore
Io
Certo
L'Iran
Presidente
E allora
Si possa
Quindi eroina
Quindi era stato era
Comunque
Dove
Di abbia
Settembre
Mandato
Ugo
Aggiungo che se
Adesso
Etica magari
Questo
Grazie
Che
Entrambe le immagini si scusate prego
Per
Ma