La Festa del garofano rosso: manifestazione conclusiva

Care compagne e cari compagni e graditi ospiti
Saluta a nome di voi tutti il compagno Craxi
E la seconda volta che viene a Livorno per le feste di settembre inventate dai socialisti livornesi
La prima volta nell'ottantanove da questa stessa tribuna lancia una sfida
Disse cadono gli imperi disse cadrà anche la maggioranza assoluta comunista Livorno
Livornesi andava accolto quella sfida mentre il mondo da allora è diventato un altro
Qui il Partito Socialista è cresciuto e si è formato alla maggioranza di sinistra e laica
In questi giorni dopo quattordici mesi la Giunta entrata formalmente in crisi con le dimissioni del sindaco come voi tutti sapete
Ma al di là della prima apparenza
Il cambiamento e l'arricchimento della democrazia Livorno continua anche in questa crisi
Rispecchia infatti un passaggio difficile delicato fra vecchio e nuovo che non deve espiare perché nei fatti se non nelle forme è necessario non si tratta tanto della divergenza tra l'accordo di programma
Ed è il partito democratico dalla sinistra come voi sapete sul porto turistico sollevata dal partito ricco repubblicano ma da qualcosa di più è più profondo
La città ha bisogno come e più di prima di atti concreti per cambiare le condizioni di vita della gente
Serve più lavoro serve sviluppo e qualità dei servizi e delle condizioni del vivere urbano
Servono prospetti
Per chi fa ancora parte purtroppo della schiera dei disoccupati livornesi o ha ragione di temere di farne presto parte
Serve secondo noi socialisti livornesi come e più di prima un'amministrazione comunale capace di agire e di imprimere un segno al futuro della città sapendo cogliere tempestivamente ogni opportunità positiva che si presenta per questi obiettivi
Sottoscrivemmo l'accordo quattordici mesi fa di maggioranza che non è certamente una Bibbia ma nel quale noi crediamo ancora e insieme a noi ci credono forze economiche importanti che non a caso proprio in quest'anno hanno mostrato grande attenzione verso la nostra città proponendo iniziative concrete
E a sostegno di quella linea agiscano già le grandi opere infrastrutturali come voi conoscete che finalmente hanno imboccato la via della realizzazione
Livorno non ha bisogno quindi di sciogliere il consiglio comunale
Né di bassa demagogia infantile confusionaria
La guida di una città complessa come la nostra
Necessità di bene altre cose ha bisogno di atti e di fatti
E di una Giunta che possono assumerli e assumersene le responsabilità per realizzarle
Per questi motivi i socialisti livornesi hanno scartato la via facile in questi giorni dello sfascio e hanno chiesto invece al sindaco di consentire in forme chiare e trasparenti valutazione dei problemi politici e istituzionali della crisi e per essere più chiari abbiamo chiesto di sapere chi è oggi il Partito democratico della sinistra al Livorno e del suo gruppo Consiliare
Perché la crisi di oggi viene da lontano viene dalla stagnazione di trent'anni di nuovo Moloch comunista e da questo anno che non è bastato agli ex comunisti per superare le vecchie difficoltà del PC e quelle nuove del dopo PC
Se con i rimpianti si potesse fare la politica sarebbe da rimpiangere il tempo perso in questa città prima di superare i vecchi equilibri affrontare il cambiamento necessario
Piuttosto che seminare come abbiamo ascoltato in questi giorni
Nostalgia e proprio per quella stabilita garantita da quarant'anni di vecchi equilibri a prevalenza comunista siamo di fronte quindi a un passaggio di epoca necessario che da noi è particolarmente profondo perché l'evoluzione del partito comunista non è ancora conclusa
E non può esserlo affinché le diverse anime del PDS e le altre formazioni emerge dal ceppo del comunismo livornese non avranno trovato identità ed assetto stabile
I socialisti non voglio aggravare questo processo di cui comprendono la complessità e l'importanza e agiscano perché riflessi sugli interessi della città
Sia nel posi il più possibile ridotti e perché si possa ritrovare un terreno di impegno tra le forze della maggioranza
I socialisti Monia rispettare il mandato ricevuto un anno fa dagli elettori livornesi
Nei rapporti di potere né ambiguità né confusioni quindi ma la certezza che quanto si conviene si faccia e sia realizzato e si possa fare senza defatiganti come sono stati i primi quattordici mesi
Permanenti distinguo del genere un passo avanti è uno indietro
Ci auguriamo perciò che l'evoluzione della crisi produca questo risultato aiutando la città evitare improduttivi forme di estremismo qualunquista che non producano incerto né progresso né democrazia
Livorno e per molti aspetti
Un laboratorio cari compagni interessante per i rapporti a sinistra e di grande suggestione per il posto che occupa nella storia del socialismo e del movimento dei lavoratori nazionale
Su questa convinzione
Guardando ai giorni dell'unità socialista abbiamo fondato l'ambizione del garofano rosso per incontrare la storia come abbiamo detto settanta anni dopo e pensare allo sviluppo vent'anni prima senza rinunciare
A quanto di creativo può esserci nell'utopia
Craxi con la sua presenza ha già accreditato il nostro impegno per questa festa parlerò a Livorno ha detto in questi giorni che hanno tutta l'aria di essere comunque storici
Noi lo ringraziamo per aver raccolto e per aver voluto sentire con noi il fascino delle memorie di questa città e il richiamo della ricorrenza del mille novecento ventuno mille novecentonovantuno aspettiamo ora tutti le sue parole e non mi dilungo perciò oltre ringrazia graditi ospiti e la stampa per l'attenzione che ci ha dedicato insieme ai compagni del comitato regionale ai segretari
Delle federazioni tutta la Toscana
Ringrazio le migliaia e migliaia di visitatori e da tutta la Toscana doc partecipato alla nostra festa
Ringrazio permettetemi in modo particolare i livornesi che sono stati interessati ai nostri dibattiti lungo questi dieci giorni entusiasmanti
è un grazie davvero
Speciale alle compagne
Ma e ai compagni che oggi lo so sono stanchi sono provati ma anche soddisfatti per il lavoro faticoso che hanno così che hanno reso possibile questa festa grazie la parola compagni che a Fini
Dieci giorni che sono passati in fretta dieci giorni care compagne e compagni vissuti insieme alla nostra senti io voglio ringraziare a nome dei socialisti toscani per averci offerto ancora una volta una buona occasione
Federazione di Livorno e Comitato regionale gomito a gomito impegnati a fare più bello e più ricco questo importante appuntamento l'appuntamento che a Livorno in Toscana non poteva che muovere dalla storia del movimento socialista
Cento meno uno come abbiamo detto in vista del nostro centenario settant'anni dopo la scissione di Livorno incontrare rileggere la storia per guardare I giorni dell'unità socialista
Noi pensiamo di aver offerto un contributo che ci è sembrato andare nella direzione giusta
Sentiamo qui più che altrove infatti il bisogno di lì parlottare alla luce verità per troppo tempo nascoste rimosse o dimenticati
Qui più che altrove giacché la Toscana si colora di rosso ben prima della espansione comunista nel secondo dopoguerra nel mille novecentodiciannove nelle amministrative regionali e il PSI guadagnava il quarantaquattro per cento dei voti in Toscana
E oggi negli anni nei giorni che cambiano la storia tornano in campo come possibili le utopie le speranze dei primi socialisti quelli che come Modigliani
Diedero vita a un secolo fa le note per l'affermazione dei principi di libertà e di giustizia del socialismo democratico e riformista
Tanto si fa straordinaria l'attualità di questo insegnamento tanto dobbiamo dimostrarci capaci di trarne alcune conseguenze pratiche qui a Livorno e in Toscana il lavoro che ci attende metterà alla prova la nostra capacità la realtà che si trasforma sotto i nostri occhi ormai lo sappiamo è molto più veloce della politica
Sta lì a dimostrarlo la fine ingloriosa del comunismo trasformazioni e movimenti che accentuano il significato dell'azione del PSI del suo programma del suo traguardo più ambizioso L'Unità socialista
Di questo abbiamo parlato a Livorno
Pensando così di valorizzare nel modo migliore il bene prezioso che abbiamo conseguito l'unità Interna del nostro partito in Toscana un'unità preziosa che ci servirà come grande valore per l'impegno dei prossimi mesi
Grazie Livorno grazie compagne e compagni la parola al compagno Bettino Craxi segretario nazionale del partito
Cialente
Rivolgo un saluto molto affettuoso e molto fraterno
A tutte le compagne
Di compagni che sono qui oggi
Insieme a me
Riccamente disposti ad accettare il caldo di questo tendone che mi ricorda il congresso di Bari
Infatti mi sono messo la canottiera
Voi sapete che la imbecillità dei nostri critici è arrivata al punto
Dal dipingere la canottiera come un'istituzione borghese
Socialista non dovrebbe portare
Cari compagni come
Sapete come vediamo
Stiamo attraversando un periodo per la storia dell'Europa
Presenta dei caratteri eccezionali
Qualche anno fa nessuno avrebbe immaginato lontanamente che avrebbe potuto succedere quello che è successo
Che avrebbe potuto succedere in un modo così il rapido
E così impressionante mentre il traumatico
Quella che sembrava una grande potenza è un grande vero
Del nostro secolo
è andata in pezzi
è andato in pezzi l'intero e la grande potenza si è dimostrato un gigante che aveva i piedi l'Argentina
Ora il disfacimento dell'Impero comunista e il crollo del sistema sovietico
Ci pongono di fronte ad un quadro
Che pieno di incognite
Perché è entrato in crisi un sistema
Che era un sistema rigido monolitico
E apparentemente potente
E non è sorto un nuovo sistema
E quindi abbiamo di fronte a noi un grande vuoto un grande travaglio
Un processo che durerà un lungo periodo
Un sistema di repubbliche un sistema politico
Amministrativo una economia che debbano essere riorganizzati interamente su basi nuove
Io penso che noi l'Europa e non l'Italia per un lungo aperitivo noi saremo condizionati anche da ciò che avviene e che avverrà in tutta questa parte del mondo
Europa Europa Asia
La rivoluzione comunista mondiale
Verso la quale si erano dirette con fede e con speranza intere generazioni
Era fallita da molto tempo
Da molto tempo si era trasformata nell'espansionismo sovietico dello Stato sovietico
E in una dura oppressione dei popoli
Ora
Entrata in crisi la Unione Sovietica alla Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche
E la repubblica russa è l'epicentro della contestazione e della volontà
Di riforma
Io mi auguro che questa riforma sia possibile che si realizzi
Che si esca presto da questo stato di precarietà e di incertezza e che si possa fondare un sistema politico veramente nuovo fondato
Come si fa come si afferma e come si vuole sulla libertà e sulla democrazia
E non c'è sistema politico fondato sulla libertà sulla democrazia che per primo passo non compia elezioni libere e che nasca da libere elezione
E ci auguriamo che riescano a riorganizzare l'economia nella direzione di una economia liberale e di mercato senza per questo cadere abbandonarsi all'illusione
Che un capitalismo senza Selva selvaggio senza regole e senza principi sociali possa risolvere i loro problemi
In questi giorni
Siamo di fronte a qualcosa che anch'essa non prevedevamo in nessun modo e cioè l'esplosione violenta delle nazionalità e dei contrasti nella vicina Jugoslavia la disintegrazione
Della repubblica federale di Jugoslavia
Ebbene su questo
Mentre sono in corso combattimenti
è bene che si faccia uno sforzo di chiarezza
E di speranza
Sapendo innanzitutto che l'indipendenza della Slovenia e della Croazia
Sono ormai
Appartengono ormai a un processo che è irreversibile
Lo vogliono il popolo di quei Paesi
La Slovenia e la Croazia diventeranno nessuno già e diventeranno repubbliche indipendenti internazionalmente riconosciute
Ma tutto questo doveva e dovrebbe potersi realizzare senza passare attraverso il travaglio di una guerra civile
Che si sa come inizia ma non si sa mai come finisce abbiamo sotto gli occhi degli esempi
Gli esempi del resto reggenti
Della lotta tra le fazioni libanesi che ha distrutto quel Paese attraverso sedici anni di guerra civile
Esistono dei problemi che debbono essere risolti pacificamente
Esistono problemi reali che debbono essere risolti pacificamente negozialmente attraverso un negoziato
Con la Serbia
Però in questo momento
Abbiamo di fronte un cessate il fuoco firmato solennemente non più tardi di qualche giorno fa
Tra i capi serbi e croati
Che non riesce ad essere messo in atto
Il capo impervie croati non onorano la firma che hanno posto sotto un accordo di fronte a testimoni internazionali
Abbiamo una conferenza di pace europea
Che rischia di fallire
Apprendo in questo modo la strada ad una escalation tragica
Difatti militare
Ebbene ciò che noi possiamo fare
Verso una nazione con la quale abbiamo la frontiera
Verso una nazione amica
Verso popoli il cui futuro in qualche modo è e sarà legato all'Europa
E verso i quali abbiamo una intensa comunicazione non solo storica ma anche recente
Quello che noi possiamo fare l'Italia e l'Europa è quello di intensificare le pressioni
Politiche e diplomatiche
Ed eventualmente anche economiche
E cioè a dire usiamo le armi di cui le possiamo usare
La sola cosa che non mi sarebbe avrebbe giusto di fare è stata quella di incoraggiare un progetto
Dell'intervento militare di una forza di interposizione europea che è in me nelle condizioni in cui si trova oggi lo scontro tra Serbia e Coratti trascinerebbe inevitabilmente in una guerra anche una forza che andasse con intenzioni infatti
Di fronte l'aggravarsi della situazione
Che venga chiamata in causa la responsabilità delle Nazioni Unite
Che venga chiamata in causa la responsabilità l'autorità l'influenza dell'ONU
Perché concorra
Alla ricerca di una soluzione pacifica in questo tormento sanguinoso in cui rischia di precipitare
Jugoslavia
Ebbene
Care compagne e cari compagni noi non abbiamo atteso noi abbiamo atteso per anni una situazione
Come quella che si presenta
E c'è una situazione che ci consentisse una chiarificazione di fondo
Con i comunisti italiani
Noi abbiamo in tutti questi anni
Difeso con coerenza
I principi di un moderno socialismo democratico e liberale
E lo abbiamo fatto sovente in condizioni di grande difficoltà
Io so bene
Conosco bene
Non solo l'avvio che le difficoltà delle generazioni che ci hanno preceduto delle dirigi degenerazioni di dirigenti socialisti
Che hanno sentito il peso della polemica comunista
Io posso parlare del peso che ho sentito io e che è stato nel corso degli anni anzi dei decenni un peso veramente grande
Ora il momento della verità
E della chiarificazione è venuto
Esso è il portato irresistibile
Della forza dei fatti
E noi abbiamo subito
Al Santo la bandiera
Della Unità socialista
E abbiamo indicato la prospettiva della comunità socialista
Lo abbiamo fatto senza esitazioni
Senza recriminazioni e con uno spirito di grande apertura
Voglio dire qui a Livorno
Che l'obiettivo che ci proponiamo è quello di realizzare anche in Italia
L'unità delle forze di ispirazione socialista
Essa si può e si deve realizzare lo ripetiamo con gradualità
E nelle forme possibili
Io penso che ne potrà nascere una grande forza
Di livello europeo
Essa costituiva un punto di riferimento fondamentale per tutte le forze progressiste
Un movimento socialista che sia ad un tempo un mito e articolato nelle sue diverse espressione
Un programma di questa natura
La ricostituzione della unità del movimento socialista in Italia
Non può che essere visto con favore da tutti coloro che intendono impegnarsi per una prospettiva democratica di Avvenire
Esso è considerato con favore ed è incoraggiato dalla Internazionale socialista
Ebbene noi abbiamo accolto
Con piacere
Abbiamo colto un accento nuovo
Dopo rispetto all'uomo
Nelle parole dei dirigenti del PDS
Una moschea era di rispetto
Di rispetto reciproco beninteso
E di rifiuto di ogni settarismo è un fattore pregiudiziale l'indispensabile
Che bene che si affermi
E che si consoli
Un anno spero costruttiva che noi per parte nostra cercheremo di mantenere viva e di rafforzare tenendo conto delle difficoltà che nascono non sono da tante eredità del passato
Ma anche dalle diverse posizioni politiche e dalle diverse posizioni di responsabilità attuali
C'è una somma di fattori negativi
Che rendono pesante il clima politico del nostro Paese
Innanzitutto le cose dell'economia
Hanno perso il tono è un foro Rico degli anni trascorsi
L'economia perde colpi
C'è un forte calo della produzione industriale
Non siamo ancora usciti o non si è rovesciata la tendenza del ciclo espansivo di questi anni
Però corriamo seriamente il rischio di finire su di un binario morto
Quindi c'è una preoccupazione che fonda perché reale
E che non deve trasformarsi in una speculazione distruttiva
Non deve trasformarsi in un allarme che genera solo
Sfiducia et fuga dalle responsabilità
Abbiamo purtroppo attraversato
Anni
Che potremmo chiamare di vacche grasse
E non ne abbiamo approfittato o non ne abbiamo approfittato al meglio
Nel senso non ne abbiamo approfittato soprattutto
Per tentare un serio risanamento dei nostri disastrati conti pubblici
Ebbene oggi dobbiamo organizzarci
Per riaprire prospettive di ripresa economica
Che è possibile il Paese ne ha tutte le capacità
L'Italia è perfettamente in condizione fatto il punto di prendere una bella rincorsa e di risalire la china
L'Italia è un Paese che ha grandi ripeto capacità e possibilità
Occorre
Per questo mobilitare tutte le energie disponibili
Creare un clima di fiducia
Nelle forze produttive
Creare un alto grado di collaborazione sociale
Vedete io ripetuto molte volte
Che noi non avremmo portato a compimento negli anni passati
In un governo a guida socialista
Non avremmo portato a compimento nella lotta contro l'inflazione
Nella ripresa economica del Paese
Nei il rilancio e l'esposizione di quegli anni
Che hanno dato il via poi è un ciclo espansivo assai lungo se non avessimo avuto un alto grado di collaborazione sociale
Uno dei grandi artefici della ripresa economica di quegli anni fu il mondo del lavoro e il suo atteggiamento responsabile
E aiuto ai Paesi ad uscire dalla crisi
Tutto questo naturalmente
Come l'esperienza insegna
Presuppone una cornice di stabilità politica senza della quale tutto destinato a deteriorarsi
C'è una grande preoccupazione in tutto il Paese
Per il diffondersi di una criminalità più stabili e a diversi livelli di organizzazione e di pericolosità
C'è una grande criminalità che impiantata in intere regioni
E che controlla per ritorni e potere ed è padrona del traffico della droga
Poi c'è una criminalità minore
Ma non per questo meno fastidiosa pericolosa e minacciosa per la sicurezza dei cittadini
Che infesta soprattutto quartieri emarginati o quartieri periferici delle grandi città
Imparando rubando e taglieggiati
Il danno che tutto questo porta i cittadini
Alla vita civile delle città
All'immagine dell'Italia nel mondo è un danno incalcolabile
Sappiamo che in questo momento in atto uno sforzo di reazione
Naturalmente noi lo sosteniamo sosteniamo qualsiasi iniziativa che si muova nella direzione di organizzare una lotta dello Stato più efficace e più forte
Siamo convinti che l'azione dello Stato deve diventare più energiche
E soprattutto che sia condotta in modo continuativo
Siamo convinti anche che occorre individuare i punti fragili
E quelli che io chiamerei i buchi nelle reti
Che ci sono e che sono di varia natura
E che indeboliscono fortemente
L'azione dello Stato
Occorrono nuove riforme
Per rafforzare ed accelerare il compito delle strutture di giustizia
Le preoccupazioni nascono anche dal fatto che ci sono riforme sociali che segnano il passo che sono in forte ritardo
A cominciare da quella della casa
Settore nel quale occorrerebbero
Provvedimenti urgenti
C'è un progetto di riforma pensionistica sul tavolo del governo
è un progetto che avrà il nostro sostegno
Purché esso accolga ragionevoli perfezionamenti
Che vengono proposti
E soprattutto che non pretenda di stravolgere il programma concordato che prevede l'elevazione dell'età pensionabile a sessantacinque anni mala prevede volontaria e non obbligatorio
Non è una cosa di poco conto
Non è una piccola vicenda tecnica o finanziarie
Vedete
L'italiano e il popolo
E in questo momento risulta essere il popolo più longevo d'Europa
In Europa sia pure di poco vediamo più di tutti gli altri
Settantadue Vanni gli uomini di media
Settantanove le donne beate loro
Io che non sono un grande esperto
Ho fatto qualche ragionamento pensato tranne né
Se io debbo vivere di media settantadue anni
E posso andare in pensione a sessanta anni
Ho dodici anni
A disposizione per fare altro
Se voglio
Posso andare a lavorare altri cinque anni
Se la cosa mi interessa se preferisco fare così
Se non voglio stare a casa dove la moglie mi rimprovera tutti i giorni
Vado a lavorare fino a sessantacinque ma se non ci voglio andare per i cinque anni dei dodici pezzi di mantelli rimangono della mia vita non c'è Barbati nessuno cantava
E siccome questo sta scritto nel programma di governo non vedo neppure come possa essere oggetto di una lunga discussione
Se la discussione si permesso deve fare lunga si tronca avrebbe da sola naturalmente
C'è poi un allarme nel mondo dei pensionati
Se c'è un timore che io ho avvertito
E che in questo momento frenetico che precede la formazione della finanziaria
Girelli ginnica
Tali viene ritaglia
Nella faticosa preparazione alla fine la scure dei tagli caschi proprio sulla testa dei più deboli
Questa cosa
Questa cosa potrei dire mangia una manzoniana mente non s'ha da fare e non si farà
C'è un sostegno alle piccole impresa
Che rappresentano il nerbo del nostro sistema produttivo
Per il quale esiste un impegno
E questo sostegno deve poter essere
Assicura
Purtroppo i problemi del Paese
Stanno finendo nella fornace di un dibattito politico
Che si sta facendo infuocato
In vista di un traguardo elettorale al quale ormai tutti guardano
Nelle campagne elettorali provocano nervosismo tensione
Non sono in pochi coloro i quali durante le campagne elettorali perdono la testa
Non era difficile prevederlo
E infatti era stato previsto
Si è evoluta una lunga campagna elettorale
Ed ora siamo alle prese con gli inconvenienti che questa comporta
Venite in politica
Come diceva Filippo Turati
Bisogna saper vedere le cose un quarto d'ora prima
Ora se si ritiene di cambiare rotta
Non saremo certo noi a dire di no
Il primo necessario chiarimento e quello che deve intervenire tra il Presidente del Consiglio
Ed il suo stesso partito
Del resto vedete
Non è questo il solo chiarimento che sarebbe necessario
I contrasti tra i ministeri
Su questioni secondarie e su questioni non secondarie sono all'ordine del giorno
E certo non contribuiscono ad accreditare l'immagine del Governo
Provvedimenti legislativi approvati dal governo
Importanti ed urgenti
Si urtano già con l'opposizione di settori della maggioranza parlamentare
Per non parlare e ne debba parlare
Del malessere crescente
Che determina indultino
Il contrasto che in varie forme ed occasioni
Oppone
Il capo dello Stato al partito della Democrazia Cristiana o a suoi esponenti di rango
C'è un più generale malessere
Se viene estremizzato ed avvelenato da vere e proprie campagne qualunquisti che
Da un gran numero di soldoni pieni del senno di poi
E di cui non si capisce bene quale sia l'obiettivo finale e quale il punto di approdo
Un qualunquismo
Che sembra fatto apposta per creare un brodo di cultura pelli di leghismo
Il quale a sua volta
Dicendo e negando
Tirando il sasso e nascondendo banane ha trovato il modo di progettare la Repubblica del Nord
Le altre Repubbliche per disfare lo Stato unitario
Ha trovato il modo
Di bruciare il tricolore che si presentasse da solo
E di farne indicare di carri armati romani compro baionette lombarde
è una situazione che comporta per noi e noi dobbiamo avvertirlo
Grandi responsabilità
Il Partito Socialista avverte tutta la delicatezza e la complessità di questo momento
Senta e non solo
Crescere queste responsabilità
Ma pensa di affrontarlo e non solo
Con una unità interna che dobbiamo consolidare
Ma raccogliendo una forza crescente nel Paese
E sentiamo attorno a noi
Un'attenzione nuova
E speriamo un consenso nuovo
Prepariamoci Baggio ad un periodo che sarà un periodo difficile
Ma non c'è niente di nuovo
Niente di importante
Nella politica come nella vita
Che non comporti un sacrificio
Una lotta la capacità di superare una difficoltà
E quindi sarà un periodo di lotta politica e di chiarificazioni importanti e decisive
Per i quali abbiamo bisogno del consenso e del sostegno di tutti i socialisti
Delle generazioni più anziane
Che hanno vissuto visto il travaglio è difficile
Di un movimento di un partito
Che è caduto e si è risollevato più volte e che oggi in condizione di gettare la base di un grande obiettivo storico
Celebreremo l'anno prossimo
Il centenario della CRI della nascita del Partito Socialista Italiano
Vedete compagne e compagni cento anni fa
Noi eravamo un partito che si batteva per conquistare il diritto a vivere
Il suffragio universale
Le libertà sindacali
Ora siamo in un partito di cui il Paese avrà bisogno per governare la ripresa economica e per una più generale ripresa sociale civile e istituzionale
Terzo nel corso cento nel corso del centenario rileggeremo la storia
Rileggeremo la storia democratica e socialista di un secco
Il travaglio di generazioni
Il difficile percorso del movimento socialista attraversato
Da scissioni da divisioni
Da incomprensioni
Un bilancio della storia
Una onesta rilettura dei fatti e delle esperienze e ciò che è giusto fare
Per trarne elementi di verità
E di insegnamento
Tutto questo non può e non potrà pregiudicare non solo ma solo aiutare
Il rinnovamento
Berna edizioni
Una convincente prospettiva per l'avvenire
Qui a Livorno
Settant'anni or sono
Si consumava
Sotto le decisioni e le pressioni di Mosca
La divisione del Partito Socialista Italiano
Ora si è aperta la possibilità di superare quella divisione
Di chiudere un capitolo della storia
Di aprirne uno nuovo nel segno del socialismo democratico
Posso dire molto semplicemente
Rinnovando a voi tutti il mio saluto più fraterno
Ed estendendolo a tutti i cittadini di Livorno
Che è ciò che noi ci proponiamo di fare ed è ciò che ci auguriamo di riuscire a fa