07 MAG 1985

Intervento di Roberto Cicciomessere sul progetto di bilancio generale della Comunità europea per il 1985

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 1 ora 7 min
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Roberto Cicciomessere sul progetto di bilancio generale della Comunità europea per il 1985", registrato a Parlamento Europeo martedì 7 maggio 1985 alle 00:00.

Sono intervenuti: Roberto Cicciomessere (parlamentare europeo).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Bilancio, Cee, Consiglio Europeo, Gran Bretagna, Ii, Parlamento Europeo.

La registrazione video ha una durata di 1 ora e 7 minuti.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Roberto Cicciomessere

    parlamentare europeo

    Signora presidente, credo che ci sia una maggioranza che ha già deciso l'esito di questo dibattito: è la maggioranza degli assenti, che peraltro non intende certamente partecipare a questo rito piuttosto scontato. C'è - è vero - una rassegnazione nei confronti dei risultati, ma c'è anche evidentemente un rifiuto di partecipare ad un rito che vede appunto - una falsa opposizione del Parlamento alle decisioni del Consiglio, salvo poi, in seconda lettura, vedere il Parlamento votare in modo ordinato ed obbediente le decisioni dei vertici politici. Questo perché? E con questo entriamo nel vivo della questione. Si afferma che il nodo politico sarebbe il problema della compensazione inglese. Credo che i colleghi non presenti a questo dibattito abbiano già dato una valutazione sulla centralità di tale nodo politico. Non è affatto vero che questo sia il problema che oggi interessa la popolazione europea. Non a caso il Parlamento aveva fissato due diverse priorità, due veri nodi politici Parlerò, in ultimo, del problema della compensazione finanziaria al Regno Unito. Abbiamo sempre contestato il principio di un correttivo permanente e forfettario a vantaggio di un solo stato membro. Perché contraddice nel suo stesso principio la nozione di sicurezza finanziaria lo spirito della Comunità e disprezza il cosiddetto "vantaggio di appartenenza". Non possiamo accettare la soluzione che ci è proposta di una riduzione dell'IVA a vantaggio del solo Regno Unito, come non possiamo accettare il correttivo previsto a vantaggio della sola Repubblica federale tedesca con l'aumento di costo che comporta per gli altri stati membri. In quest'ultimo caso, possiamo soltanto stupirci delle giustificazioni che vengono date per tale riduzione che consente in realtà ad uno stato membro di versare un contributo ai suoi agricoltori falsando le norme di concorrenza del mercato comune agricolo. Il mio gruppo si pronuncerà contro la disposizione di bilancio che introduce un tale meccanismo correttivo che, del resto, non è stato esaminato dal l'Assemblea dato che, ripeto, risulta da un accordo fra i governi. Concluderò dicendo che, se un certo realismo nella situazione attuale di crisi finanziaria della Comunità ci porta ad accettare, nelle sue grandi linee, il progetto di bilancio che ci è presentato, non possiamo non deplorare, di nuovo, che sia cosi largamente influenzato da accordi intergovernativi, segnando un notevole passo indietro dello spirito comunitario.
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