L'onore e la sconfitta. Politica italiana e guerre perse. Dal Trattato di Pace del '47 al Fiscal Compact del 2012

Però
Alla presentazione alla discussione sul libero di andare a Carinci Cangini
L'onore che la sconfitta sa cosa dire succedere se la ride
Rivendica il telefono acceso
L'orrore e lo sconfitto ha un titolo che qualcuno direbbe è tutto un programma
E di questo titolo e di questo programma che sottende il titolo ne parleremo con all'onorevole Stefano Fassina autorevolissimo dirigente del partito
Democratico nonché come dire spirito libero all'interno del Partito Democratico se me lo consente
E di un altro spirito libero che alla mia sinistra
L'onorevole Rino Formica nel quale non non spenderò riparando spendono molte parole
Tanto conosciuto anche lui
Continua ad avere una sana passione per la politica
Sottolineo il sana passione
Perché sono davvero pochi cominciano ad essere quasi
Dei panda coloro i quali amano la politica
Come lo come come si chiamava una volta
E cioè come confronto di idee come proiezione di culture di riferimento che ahimè sono state abbandonate da formazioni politiche
Piuttosto approssimative improvvisate e talvolta anche piuttosto e centri che ma chiusa questa parentesi volutamente polemica
Veniamo al discorso sul libro di Andrea Cangini onore una sconfitta allora la sconfitta è un titolo
Perché dovrebbe inorgoglire e dovrebbe deprimere ad un tempo inorgoglire perché in fondo l'onore del Paese a cui si riferisce
Cangini l'onore dell'Italia ammesso ai nei in discussione ancorché valutato in tante in tante altre
Circostanze messo in discussione da due grandi sconfitte che in questo lungo dopoguerra di pace l'Italia ha registrato una sconfitta
Siamo del
Che risale al mille novecento e quarantasette l'anno della ratifiche del trattato di pace da parte dell'Assemblea costituente
E la sconfitta quella che io d'accordo con Andrea che in cinese non esito a definire una sconfitta quella dell'approvazione della fistola compatto del due mila e dodici lo dico a scanso di equivoci a quell'epoca facendo
Da parte di questa congrega mi onorai di non votarlo ecco tanto per essere molto chiare insomma a questo a questo a questo riguardo
La sconfitta più cocente credo che sia stata quella del trattato di pace del quarantasette
Perché è una sconfitta robe perché c'è stata la prima prova dopo una presunta vittoria
Della azzeramento in qualche maniera per un diktat esterno anzi addirittura dei Kolbe dirigenti alleati in particolare
La dichiarazione della fine o in qualche maniera della limitazione della sovranità nazionale
E quando naturalmente si dice noi siamo d'accordo con te tu hai vinto insieme con noi noi ci dobbiamo molto e poi naturalmente si stila quel tipo di trattato
Di fronte al quale una politico di altissimo rango come Alcide De Gasperi non poche che esordì io in quella in quel torno di tempo dicendo
So bene che tutto e contro di me tranne la vostra personale considerazione cortesia
Ecco quando quando uno statista come De Gasperi e consapevoli di quello che si sta approssimando per l'Italia
Non si può non la vera e poi come perfetto addirittura dirompente e qui entra in gioco l'onore perché l'onore fu difeso all'Assemblea Costituente da molti costituenti
Ne cito uno per tutti in quello che io reputo il più grande discorso civile che sia stato fatto dopo la guerra in Italia quello di
Benedetto Di Benedetto Croce
Che all'Assemblea Costituente prendendo la parola
In un discorso che personalmente io farei studiare come si studiava una volta nel deprecato ventennio avrebbe detto qualcuno il bollettino della vittoria del generale anzi del maresciallo Armando Diaz
Fare studiare nelle scuole il discorso Di Benedetto Croce il quale
Fra le altre fra le altre cose commentando la ratifica al Trattato del trattato di pace diceva i dolori affine rende più penetrante l'intelletto che cerca nella verità
La sola conciliazione
Dell'interno tumulto passionale noi tutti noi italiani abbiamo perduto una guerra
E l'abbiamo perduta tutti
Anche coloro che l'hanno deprecata con ogni loro potere
Anche coloro che sono stati perseguitati dal regime che la dichiarata anche coloro che sono morti per l'opposizione a questo regime consapevoli come eravamo tutti
Che la guerra sciagurata impegnando la nostra patria impegnava anche noi senza eccezione
Noi che non possiamo Issa calci dal bene dal male della nostra patria né dalle sue vittorie né dalle sue sconfitte
Bene la patria che qualcuno poi disse mi pare Calamandrei ripreso poi fortunato titolo di un forte un altissimo libero di Ernesto Galli Della Loggia la morte della patria come viene chiamata
Otto settembre lo beh e credo che di questa morte della pace e non avendo noi avuto contezza in questi
Lunghi decenni
Del dopoguerra credo che sia stato uno dei punti diciamo così nodali
Che non ci ha permesso quella
Pacificazione che altri Paesi sono riusciti a raggiungere quindi anche quella vastità di concordia diciamo così
Che era definiva auspicata dagli spiriti ripeto più nobili che frequentare un orso bruno protagonisti
Dell'Assemblea costituente partendo da questo dato di fatto potrei citare ovviamente altri
Discorsi che Cangini può proporre alla nostra attenzione
In questo libro ma diciamo che le parole di Benedetto Croce sintetizzano magnificamente quello che era lo spirito dell'epoca e quelli che sono stati gli esiti
Di quello di quello sciagurato se mi consentite il termine trattato di pace accettato
Più per viltà che peraltro dalla classe politica italiana del tempo sono passati molti anni naturalmente
E non meno sciagurato e Stato l'inserimento nella Costituzione italiana del pareggio di bilancio nonché il pareggio di bilancio sia una una una iattura il pareggio di bilancio non l'abbiamo raggiunto una volta se non sbaglio molto tempo fa un poco più Tobin cioè con il mezzo fa all'incirca
E poi un'altra volta lo raggiungeremo dopo una famosa quota novanta non starò a raccontare qui
Fatta da un grande economista è un grande scienziato della finanza che si chiamava
Alberto De Stefani ma per un altro è un altro discorso era un altro contesto e quindi non non ne parlerò
Dico soltanto che il pareggio di bilancio non è una parolaccia una folta iattura
Ma quando evidentemente c'è uno sbilancio possibile da colmare non quando c'è uno sbilancio stratosferico e allora è chiaro che si impegnano le generazioni che verranno per i prossimi venti anni mi corregga l'onorevole Fassino se sbaglio a tirar fuori qualcosa come quaranta tre miliardi di euro all'anno al di là delle spese correnti
Che al di là delle varie
Finanziarie che oggi si chiamano leggi di stabilità
Per poter cercare in qualche maniera non di colmare il disavanzo ma quanto meno di contenerlo
E tutto quanto questo come si dice sui giornali che ormai è diventato quasi una barzelletta la barzelletta che è un tragico mantra
Ce lo chiede l'Europa e avendo ce l'ho chiesto Europa noi all'Europa siccome siamo dei signori come al tempo del trattato di pace non possiamo di regime e avendo detto di sì al fiscal compatta nel mille e noi nel due mila e dodici ci troviamo in una situazione abbastanza
Abbastanza triste abbastanza triste anche sotto il profilo di una ulteriore come
Cangini mette in evidenza in questo libro i cessione della sovranità
Nonché la cessione di sovranità anche questo deve essere in qualche maniera un tabù si possono cedere quote di sovranità è accaduto nella storia accade al Trattato di Westfalia molti secoli fa e che anzi possono cedere delle quote di sovranità
Tuttavia se queste quote di sovranità vanno a creare una nuova sovranità
Non a deprimere al punto tale d'idea stessa di sovranità da cancellarla
In realtà si cedono un quote di sovranità per creare nuove identità per creare e nuove aggregazioni per creare anche nuove forme geopolitico strategiche diciamo così che possono contenerle contemperarlo e tutte queste quote
Di sovranità ma quando si cede quando le si cedono a dei burocrati
Dei finanzieri ad un da ad un mondo che
Sostanzialmente è lontano dalla idea stessa a di sovranità e bellamente se ne frega e ne fa strane e si rimane ad un certo punto come come inutili ecco noi abbiamo creato un'Europa nuda non in Europa politica non un'Europa dei popoli non un'Europa degli Stati
Non un'Europa delle culture come diceva Shaw manca
Sono andati ricordo in un
Libero degli anni Cinquanta poco prima che morisse il Suma diceva se avessi saputo gli esiti di questa Europa siano appena varato il trattato
Sul sul l'Euratom caro è quello
Sul suo sulla sul sul carbone eccedenza se avessi saputo che l'Europa
Cominciava dall'economia e cioè cominciamo dal tetto e non dalle fondamenta cioè dalla cultura dalle identità dalla riconoscimento
Ed all'armonizzazione delle identità tra i popoli beh probabilmente non mi sarei impegnato così tanto per costruire questa cosa della quale noi non sappiamo ancora
L'esito che avrà non l'esito lo vediamo ahimè sotto i nostri occhi è lungi dall'essere personalmente antieuropeiste Anzilotti reputo un europeista
Immagino che avremmo bisogno di un'altra Europa un'altra Europa che certamente perseguendo la via tracciata un indicata
Dalla fiscal compatta
Dal pareggio di bilancio in Costituzione dai provvedimenti che sono venuti negli ultimi due ettari quattro anni in particolare ma la storia e molto più antica
Evidentemente io non credo che noi vedremo un altro Europa ma Europa abbastanza
Soddisfacente da poterci ridare ciò che ci è stato tolto e cioè a dire quel minimo di sovranità di cui un popolo una nazione uno Stato hanno bisogno per potersi ancora dire tale di questo
E Jim molto altro naturalmente nei documenti raccolto in questo libro e nell'ampio saggio introduttivo Andrea Cangini da conto con una prosa me lo consentirete
Barilla antichissima accattivante un libro che si legge come un romanzo anche se purtroppo si sa già all'esito si sa già come va a finire
Ma non per questo naturalmente non merita ovviamente
L'attenzione che la vostra presenza gli conferisce essendo in una mattinata peraltro così complicata per i lavori parlamentari anche così
Per qualificati e numerosi io vi ringrazio anche a nome degli
Dei colleghi ex colleghi naturalmente chiede sono qui
A questo tavolo e che discuteranno
Di questo libro e do senz'altro dopo Corder ringraziato ancora Cangini per averci offerto questa straordinaria pro
Ove in un momento così difficile una prova di riflessione mentre tutto si affida a centoquaranta caratteri lui ha scritto qualcuno in più
Per cercare di dare il senso di quello di cui si parla ecco ringraziandolo di questo box senza altro la parola all'onorevole Fassino ha che ci deve lasciare per gli impegni parlamentare in corso grazie
Grazie a lei e grazie Andrea Cangini per l'invito a fare qualche considerazione
Sul suo libro che ritengo quanto mai tempestivo non solo nel periodo affinché Leffe la presentazione avvenga oggi
Giorno in cui il Presidente del Consiglio illustra le linee guida
Del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea e svolge qualche considerazione anche sul l'agenda della Commissione per per i prossimi cinque anni
Questo libro cita qualche spunto di riflessione a mio avviso utile ho trovato
Da anche prima di leggerlo da quando ne aveva
Preannunciato l'uscita del libro trovato molto stimolante la
La comparazione tra due momenti straordinariamente rilevanti della storia nazionale
Sebbene il primo lo sia stato in modo molto più visibile in modo molto più consapevole
Mentre il secondo che pure è stato di grande rilevanza come viene
Guardate nel libro è stato affrontato non solo nel dibattito pubblico ma anche nella discussione parlamentare in forme decisamente sbrigative
Io credo che il libro
Ruoti intorno almeno questa è la mia chiave di lettura probabilmente non è l'unica non so se l'attivo
Se la più interessante ma certamente la mia in chiave di lettura
Il libro
Le riflessioni di Cangini sono intorno alla questione della sovranità nazionale
Una questione che a mio avviso ha cambiato è che è cambiata nei suoi connotati di fondo
Negli ultimi diciamo né nel periodo coperto dalla
Dalle scorso senza del libro della seconda guerra mondiale ad oggi
L'Italia in entrambi i passaggi a ovviamente
Era in una condizione di estrema debolezza nel quarantasette perché era appunto
Perché aveva perso una guerra e per le responsabilità che aveva avuto e quant'altro nel due mila e dodici perché ricordate eravamo in una situazione finanziaria di grandissima emergenza
E tuttavia la cosa che colpisce il differenza di consapevolezza
Cioè
Il fatto che come veniva ricordato nelle forme più uso Nenni quelle di di crociere ma anche in altri interventi che sono comunque
Molto ricchi di di contenuti
Nel dibattito parlamentare del quarantasette italiana consapevolezza della delle conseguenze che quella firma necessaria avrebbe comportato
Mentre la stessa consapevolezza a mio avviso non è presente nel due mila dodici sia nella discussione e nella poi approvazione del fiscal compact sia
Nei mesi successivi quando da quando appunto
Si approva anche la legge due quattro ter ed è del due mila dodici di attuazione dell'articolo ottantuno della costituzione
A me pare che da questo punto di vista l'autore abbia ragione individuare una debolezza innanzitutto culturali del
Del delle élite politica che fa quelle scelte
Per quanto mi riguarda
Parlo della della parte a cui appartengo certamente questo è vero il centrosinistra il Partito Democratico
Stato segnato in modo molto profondo da una subalternità culturale alla all'impianto leader vista che sta dietro fiscal compatte l'articolo la modifica dell'articolo ottantuno della Costituzione e la legge due quattro tre
A mio avviso la ragione fondamentale perché c'è stata così poca discussione almeno
Parlo della parte che conosco meglio e perché sostanzialmente si è ritenuto che non ci fosse nulla da discutere nel senso che la ricetta era quella che poteva essere
Solo quella non c'era un'altra strada possibile
E cioè
è passato in questi anni in questi trent'anni la il paradigma per cui
La politica deve stare fuori dall'economia l'economia una roba da tecnici
E quindi la politica si deve a limitare a attuare quello che i tecnici raccomandano perché
Tecnici sono portatori di una verità superiore hanno una visione
Come dire liberata
Da interessi materiali navi sia nell'interesse generale liberata di dalle dalle condizioni materiali in cui positivi si formano i processi decisionali che l'economia è tecnica
Secondo proprio con il il paradigma liberista per cui
Un sapere oggettivo
E
E modificarlo con interventi politici compromette il risultato che si raggiunge attraverso appunto quelle quel paradigma
E anche la mia parte politica ha creduto a questa impostazione ha creduto che meno la politica si impiccia della dell'economia meglio meglio è
E quindi di fronte atti a quella situazione certa c'era l'emergenza finanziaria passerà anche una visione che diceva quella è la strada dal percorrere quel è l'unica strada giusta non perdiamo tempo nelle discussioni
Mettiamo il fiscal compatte mettiamo attrezzista clampaggio mettiamo al pareggio di bilancio in cui situazione anzi andiamo anche oltre perché la legge due quattro treni siamo l'unico Paese l'euro zona che ha
Fatto una legge di attuazione
Dell'articolo ottantuno a sua volta il riferimento a festa totale che va oltre quello che ha chiesto dalla dagli accordi dei trattati
Europei tant'è che
A mio avviso molto giustamente
Sono state depositate ci sono stati postali quattro quesiti referendari che od ovviamente non possono intervenire sulla norma costituzionale nemmeno sulla legge del
E nemmeno sul sul fiscal compatte però posso intervenire su quella parte della legge due quattro tre che va oltre appunto gli obiettivi indicati ecco io credo che
Questo libro
Ci aiuta a chiarire questo punto o qualche
Differenza rispetto all'otto ore ecco e su questo chiudo sulla questione della sovranità perché e torno
Al punto che facevo prima
Perché
La sovranità nazionale come l'abbiamo conosciuta nella prima parte del Novecento e irrecuperabile
Cioè non è che se noi oggi uscissimo devo dal fiscal comparti uscissimo dall'euro recupereremmo la una sostanziale sovranità nazionale
Recupereremo una forma una sovranità nazionale formale
Dopodiché in un mondo in cui l'economia globale in cui i capitali si muovono senza regole
In cui lo scambio di merci e servizi avviene sostanzialmente in un quadro deregolamentato
La sovranità sostanziale è largamente compromessa e per questo io ricontino a ritenere sensato
Cercare di recuperare sovranità attraverso la condivisione di sovranità
Ma la contabilità città condivisione ci deve essere non deve essere una
Come dire
Una un protagonismo lasciato alle tecnostrutture
Che poi a mio avviso molto spesso fanno da paravento a realtà interessi nazionali che dietro delle di dell'IST tali più forti che dietro quelle tecnostrutture si scelgono i sarei per
Anche riconoscere la rilevanza relativa delle tecnostrutture perché e tecnostruttura almeno per quanto riguarda
L'euro zona
Raccomandano un impianto che è largamente definito dalla dalla Paese dominante dell'euro zona anche appunto la Germania non è che
Non
Non dalla deriva poi la forza che altrimenti sarebbe davvero relativa
Quindi
Io credo che su questo nodo della sovranità nazionale dobbiamo discutere nella consapevolezza che possiamo recuperare sono Anita nella condivisione condivisione non vuol dire subalternità le tecno-strutture non vuol dire
Rinuncia al l'interesse nazionale e credo che siamo e chiudo davvero
Ad un passato ampi a un crocevia della storia euro dell'Unione europea
O in questa legislatura
Sì ridefinisce
La rotta politica e di politica economica oppure temo che il colpiremo andremo a sbattere
Perché
A mio avviso l'aiuto delle azioni è stato molto chiaro
La attuale situazione economica e sociale insostenibile
E certamente non può essere migliorata da una interpretazione flessibile delle regole in vigore o in questi giorni c'è una grande eccitazione su queste mediatica su questa
Punto della flessibilità all'interpretazione mi sembra ampiamente sovradimensionata perché l'interpretazione flessibile
C'è stata già c'è stata per tanti Paesi magari
In questo caso diventa un po'più ampia per noi
Ma non stalla il punto il punto sta in una rotta mercanti distacchi che tende a fare dell'Europa una grande Germania ma questa soluzione una soluzione che non può funzionare
Perché non non esiste in una
Un quadro globale in grado di assorbire l'esportazione di un'Europa che si Germani Zazzera interamente mentre abbiamo bisogno sosteneva domande interno abbiamo sibili negli investimenti abbiamo bisogno ovviamente di tutte le riforme nazionali che sapete
Però in un quadro che ha quelle caratteristiche ecco io credo che
Questo questa provocazione di Andrea Cangini se davvero utile spero che anche gli altri colleghi parlamentari possano
Trovare il tempo per leggerla perché credo ci mette di fronte alla dimensione reale delle nostre spontanee sponte abilità che non sempre assumiamo con la consapevolezza
Necessaria mi dispiace moltissimo non poter ascoltare
L'onorevole Formica purtroppo c'è la replica del Presidente del Consiglio stendo intervenuto nel dibattito mi sembra doveroso ascoltare e poi votare la risoluzione però mi farò raccontare nei dettagli grazie
Grazie mi preme soltanto sottolineare l'importanza del rilievo che l'onorevole Fassino ha fatto
Cerca il primato della politica sull'economia una vecchia storia ed anche una
Un cavallo di battaglia qui personalmente sono molto affezionato rilevo soltanto che quando sono stati approvati
I Trattati di Maastricht e di Amsterdam che hanno costruito questa Europa
In realtà non sono stati fatti dei politici ma sono stati fatti dei tecnici ecco all'epoca noi dovevamo ravvisare il vizio d'origine che ciò ha portato allo sconquasso attuale del resto quando si è provato a fare anche un altro trattato
Per rimediare in parte a questi due e cioè un trattato sulla governance europea
Il Trattato di Lisbona è stata l'alibi di Lisbona è fallito un minuto dopo essere stato approvato come hanno testimoniato eloquente mente tanto il referendum irlandese
Che il referendum francese
Ma anche
Su questo credo che una riflessione a proposito del fiscal compatta andrebbe fatta quando si parla di uscire dall'Europa
Svolta né carne francamente non piace non affascinano non mi interessa soltanto una cosa per per fare un titolo sui giornali ma ora vedo che anche i giornali giustamente non titolo non è anche più
Su questo bisognerebbe cominciare a mettere in discussione perché l'unica cosa che i Parlamenti nazionali possono
Legittimamente fare mettere in discussione dei trattati che non sono eterni naturalmente come quello di Amsterdam e come quello
Né come quella ancora precedente di Maastricht da qui si può ripartire per riconsiderare
L'Europa il resto uscito bilaterale dall'euro uscito dall'Unione europea e via dicendo insomma
Pessima propaganda a mio giudizio che non
Risolve i problemi ma se mai aggrava non con un surplus di demagogia le inquietudini che ci tengono in qualche maniera prigionieri detto questo in diciamo come sottolineatura rispetto
A quel primato della politica che mi pare abbia invocato l'onorevole Fassino ATO senz'altro e con molto piacere la parola all'onorevole rinnovo Formica che dell'Europa si occupato in tempi in cui non andava molto di moda vietare
Ringrazio
Soprattutto
Per la legge Rosa introduzione
Il
Al mio intervento
Io conosco bene Andrea lo stimo
E
Lo considero uno della nuova generazione
Nell'informazione
Molto rigoroso e rispettoso della
Realtà e del
E della obiettività
Il libro che presentiamo e un libro
Che consta di due parti
C'è una prima parte che
è un pamphlet civile
Il il saggio
In cui Andrea il giudicato
Come le classi dirigenti di questo Paese
Si sono comportati in due fasi storiche importanti e decisive
Perché fasi storiche di chiusura di ciclo
Nel
Il trattato di pace segnava
La chiusura di sci
Lo
Storico perché il vostro Paese che non era sulla guerra
Ma che era anche
Un processo storico importante
Perché il fascismo
Aveva compiuto una operazione
Che era un'operazione storica incompiuta
Del Risorgimento ed era la nazionalizzazione delle masse
Semplicemente che la nazionalizzazione delle masse
Il
Che avviene opera del fascismo avviene per via autoritario
La cottura di questo ciclo la chiusura di questo ciclo
Pone alle classi dirigenti post fasciste
Perché Croce poté il problema del post fascismo non dell'antifascismo
Pone il problema del posto alle classi dirigenti postfascista porre il problema della nazionalizzazione delle masse per via democratica
Ah Traverso
Il sistema e il filtro
Della democrazia organizzata attraverso
Il
La potenza coordinatrice e pedagogica dei grandi partiti di Marx
Che nella Costituzione a suo modo assumono un ruolo costituzionale
Dio organizzatori della nuova fase storica repubblicana democratica
Alla fine
Degli anni ottanta
Si chiude questo ciclo
E si apre un nuovo ciclo
Che è il ciclo Della inversione
Di un Paese organizzato
Per S.r.l. in un mondo diviso dagli accordi di Yalta e non un mondo globalizzato
Quindi che si pone il problema
Della costruzione di una nuova di un nuovo tessuto
Di sovranità democratica nel Paese i nomi un mondo in cui non vi è più
La
Regola imperiale della divisione del mondo
Ora nella parte
Documentale del libro
Vengono messi a confronto
Direi
Anche in forma
Insomma
Con enfasi con
In forma un po'crudele
L'altezza del dibattito sul
Trattato
Con la povertà la pochezza
Del dibattito sulla costituzionalizzazione del fiscal Compaq e della cessione di sovranità nazionale oggi
Io ho avuto la fortuna di appartenere che ad una generazione ha una situazione personale
Che mi ha consentito di essere
Osserva tu prego in campo nella
Prima più pubblica
E di essere osservatore fuori campo nella
Cosiddetta seconda Repubblica
Ma conosco bene il campo
Non so come nel campo condanna dei suoi trapanese sue difficoltà di sui vizi
Allora per cercare dei
Di
Aiutate Andrea nel prossimo libro pubblico ascritte prego
Vorrei che questo metodo del confronto tra
Ricchezza commenta attiva nel passato
Intesa di passione e di riflessioni e di cultura politica raffinata con
La pochezza alla povertà del dibattito politico delle fasi
Che
Ci vedono
Da questi andare nel dall'ultimo periodo degli anni Novanta ad oggi in una situazione in cui
Il dibattito politico sempre di più abbandonato a favore del dibattito che si dice della concretezza
Dibattito delle cose semplici delle cose concrete delle cose della quotidianità
Cioè che cancella
Una delle Angioni profonde della politica che la visione e la certezza della visione
Oggi l'ARPA o dal non è certezza nella visione
Che poteva anche portare a forme fece indicative di fanatismo di settarismo o anche di
O riduzione del degrado visivo
Macché sostituita questa parola certezza con la parola speranza
Nella speranza che cos'è che qualcosa avvenga
Per e vento
Sovrannaturale diverso dalla nostre capacità di controllo
Oggi il Presidente del Consiglio che fa della speranza il messaggio un orientatore
Per la
Villa rianimare il Paese
In sostanza che cosa dice la situazione
Noi non sappiamo la forza il potere di controllarlo speriamo che ci venga bene insomma eccome il
Chi è in una situazione dissestata che ricopre alla speranza del lotto
Allora andiamo a mettere a confronto le due situazioni di fine ciclo
Fine ciclo
Della
Passaggio dalla monarchia alla Repubblica e dallo Stato totalitario nella diarchia borchia fascismo allo Stato democratico repubblicano
Alla condizione di oggi
Guardando il quadro internazionale
Le forze politiche in campo
La qualità delle classi dirigenti
Il quadro internazionale
Nel quarantasei quarantasette
Io dico questo perché
Ho partecipato perché
Per ragioni
Di particolare fortuna personale ho partecipato
Quella fase politica
Perché è del quarantacinque
Io fui nominato
Nel congresso costitutivo
Della Federazione giovanile socialista nella segreteria della Federazione giovanile uomo tutto il modo di partecipare ai lavori degli organi all'età di diciotto anni
Agli degli organi dirigenti nazionali e il mio partito quindi che ho avuto la possibilità di avere un osservatorio
All'interno
Pur non avendo diciamo nell'esperienza negletta
Per poter fra
Essere immerso in una situazione di insomma di in cui alto terra il dibattito
La fase
La chiusura di ciclo
A me
Repubblicano
Con l'apertura di ciclo repubblicano
Avviene attraverso
Il la grande operazione dell'Assemblea costituente
L'Assemblea costituente però vide
Diciotto mesi
E in quei diciotto mesi perché ci sono apre la discussione sulle condizioni politiche attive del quadro internazionale
Del quadro politico della influenza e nella formazione delle influenza sulle forze politiche nazionali e sulla formazione classi dirigenti di allora
I diciotto mesi dell'Assemblea Costituente vanno divisi in tre semestri
Cioè il primo semestre
Giugno dicembre quarantasei
E il semestre
Dell'idillio tra le forze alleati vincitrici della guerra
L'euforia e il semestre nel quale
Si vide la parte finale della grande euforia
Dell'alleanza tra
Le democrazie occidentali enti il mondo comunista per battere il nazifascismo
Il secondo semestre
Che il semestre dal gennaio del quarantasette al giugno del quarantasette
E il semestre in cui già
In sede internazionale
Avviene la prima grande divaricazione il processo di divaricazione tra gli altri atti
Il mondo occidentale
Si va a uno finalizzando autonomamente
Il mondo comunista si va
Organizzando autonomamente ciò voi si va a realizzarlo
Quella divisione ideologica
Di campo internazionale
Che in un intervento profetico
Di grande spessore culturale
Eugenio Colorni prima di morire nell'aprile del
Dove fu ucciso nel uno scontro
Condono animato nazifascisti prima di morire scrisse
Un articolo fondamentale che andrebbe riletto vi studiate voi capito della sua essenza perché allora vi era
Già una
Polemica da parte di coloro che mi
Del federalismo dall'alto di Spinelli
Lui era stato sì il
Chi aveva sottoscritto non il manifesto di Ventotene ma ascritto alla prestazione del manifesto di Ventotene e aveva una posizione differenziate
Del manifesto di Ventotene alla costruzione dell'Europa c'era l'idea
Che
L'Europa doveva essere costruita dall'alto dai Governi degli Stati
Il
Coloro che apriva una questione
Che i giovani dovrebbero oggi
Ristudiare riflette dei su quella profezia di un pensiero con l'idea nuova
Socialista
Perché allora Colorni pur essendo il direttore dell'Avanti clandestino nel gruppo dirigente del partito coloro che aveva una funzione di dissenso connesso
Perché
Coloro che immaginava
Una rivoluzione
Europea di unificazione europea dal basso fatti articolo è
La rivoluzione dall'alto
Contribuzione dal basso
E evoluzione dal basso e la rivolta dei popoli
Contro
L'accordo divisorio del mondo
Ed un è un'OPA dei popoli dall'Atlantico agli Urali
Perché implica ha sicuramente avveniristica e quindi
Molto astratta dal punto di vista della concretezza
Del
Delle condizioni politica del momento ma auspica una rivolta
Dei popoli contro i Governi nazionali sia nell'Ovest che del resto quindi una operazione che voi
Si può dire non è ancora compiuta non sia ancora compiuta anche dopo la caduta del mondo diversi
In questo
La
Gli alleati io non l'ultimo semestre torniamo ai tre semestri non devo semestre quando si vota
In via definitiva la casta costituzione dalla Carta costituzionale italiana noi siamo già
Al nel
Entrati della guerra fredda
C'è il l'avvio
Della posizione di chiusura del mondo comunista alla così
Tucci onere del Cominform
E dalla parte occidentale
Il
Dispiega tutta quanta la sua potenza politica di ricostituzione del regime del capitalismo del mondo occidentale che il Piano Marshall
In questa
Qual è il rapporto tra gli alleati
E l'Assemblea costituente in Italia
E questo è molto importante capirlo e approfondirlo per Napoli vedere come le classi dirigenti attuali si sono comportati di fronte
A documenti intervento dall'estero
Il
Gli alleati non
Non intervenne euro
Nella stesura della Carta costituzionale italiana
A differenza di ciò che fecero in Germania
E dicevo che fecero in Giappone
Peccati e così via Germania e Giappone furono scritte dagli alleati
Anzi in Germania sottoscritte due carte costituzionali una legge maiale lesse da parte dei sovietici e l'altra nella
Germania dell'Ovest da parte degli anglo America
Insomma scrivendo sì essi riflessi giù sì ora
In Italia
L'Italia fu lasciata all'interno di fare la sua Carta costituzionale
Il dibattito sul Trattato
è un po'un dibattito diciamo storico formale
Perché avviene nel luglio
Del
Del quarantasette quando siamo nel semestre liquame
Già
Gli alleati si erano divisi e già gli alleati si occupa
Dei singoli Stati nazionali dell'est e dell'Ovest
Per stabilire una sovranità ideologica
Sugli stati di appalti
E noi stavamo o dovevamo andare
Che non era ancora definito si aspettava lei le elezioni del mille novecentoquarantotto per stabilire la nostra appartenenza in un campo neutro in un campo occidentale portino
Pochi
Nel marzo e dico questo non ci deve sfuggire
Nel marzo del
Quarantasette
Cioè in ancora del semestre in cui
La divaricazione tra gli alleati dove e iniziata ma non si è ancora conclusa nel marzo del quarantasette
L'Assemblea costituente
Approva
Il testo dell'articolo undici nella chiave
Per capire la condizione attuale nostra del Paese che cos'è l'articolo undici ti con undici del stabilisce che l'Italia
Promuove
Politiche di pace ripudia la guerra
Accetta
Nei giorni all'interno di organizzazioni internazionali la cessione di sovranità a condizioni di partita
In quella sede
Quindi la sovranità totale del Paese era già stata riconosciuta
Eravamo già stati liberati dal vincolo del Trattato
Perché eravamo già nell'aria di chi autonomamente
Doveva costruire la sua condizione internazionale di adesioni ad organismi internazionali in condizioni di reciprocità
Per inciso il che è importante
Per inciso allora voglio dirvi che allora sì
Ci fu una discussione su questo
Su questo articolo
Che
Doveva definire la collocazione internazionale e l'autonomia sovrana del Paese
Scolari discussioni in cui
Il
L'onorevole lusso presento un emendamento per aggiungere ad hoc organizzazioni internazionale io forse lo sto facendo lunga
Noi crediamo ancora
Di fondo va bene allora
Io semplifico salto tutta questa parte cioè
Nella nella prima fase noi
Ci troviamo che la Carta costituzionale
Sì ci consente un'autonomia di costruzione della politica nella politica estera e della collocazione internazionale voi
La vera sovranità viene limitata successivamente quando
Quando entrando nel campo occidentale entriamo in un campo di guerra e di guerra fra i
Rispetto
L'ordine
Laura sovranità nazionali viene limitata sul piano
Della
Politica esterna e della politica militare
Poi qui si aprono tutte quante le questioni della
Degli avvertimenti quando il Paese
Usciva fuori dai limiti della citazione del gioco libero nella accettazione della sovranità limitata di politica estera e di politica militare ma quello è un altro capitolo
Il problema di oggi
Che cosa e
Nel
In questo ventennio
La fine del mondo diviso è regolato in due blocchi ha posto il problema
Della fine dei regolatori delle due parti del mondo cioè i della sovranità proprio superiore
Dell'America da una parte e della Russia dall'altro
Ha posto il problema allora del nuovo diverso piccolo
Non è il vincolo
Della
O della divisione
Imperiale del mondo in due grandi grandi campi contrapposti ma pone un vincolo unitario paradossale
Il vincolo del mercato
L'ora
Questo vincolo del mercato
Lo svuota tutte quante le le discussioni sia sulla sovranità autonoma sia della sovranità limitata
Perché accetta il principio di una sovranità di una e indicando statuale che il mercato
Come si doveva rispondere
A questa come rispondono le grandi aree in giro politiche rispondono creando delle anche
Di autonomia politica
Statuale un sopra statuale lei
Ma politica
L'Europa non estate capaci in questo ventennio di trovare la soluzione per uscire dalla crisi
Ed al dominio e dal signor Raggio del mercato attraverso una forma
Di
Politica sovranazionale
Qual è stata l'acconto della la responsabilità delle classi dirigenti del nostro Paese in questo ventennio
La responsabilità che un po'
è un'eredità che le classi dirigenti del Paese hanno rigido ereditato dal passato
è un lascito
E dei sia nelle nell'aristocrazia culturale di sinistra salottiero
Sia nell'ordine incerto moderatismo di destra
L'idea che
Il popolo
Ville il molti cioè il
Quella sostanza alla base materiale della democrazia non avesse una capacità autonoma virtuosa
Di scegliere bene
E che
Le virtù o sono imposte dall'alto
E se
Dall'alto non si riesce ad imporre la virtù al popolo bisogna che ci sia il vincolo essere
Questa fissazione del vincolo esterno e non è casuale
Che il vincolo esterno viene accettato da una tradizione culturale della sinistra di matrice comunista e viene accettata da un certo moderatismo
Italiano
Berlusconi Ando
Al
Ad una riunione esterna del
Della comunità in cui disse sei non ci imponete il vincolo esterno
Io né il vincolo comunitario per la riforma delle pensioni io non posso fare le pensioni
Perché in questo Paese il fare le pensioni la riforma delle pensioni col consenso non è possibile
Perché questa sera ragione quando dice
Il
Noi abbiamo accettato la sinistra ha accettato una egemonia culturale
Del liberismo
Non è e accettato un'egemonia culturale liberi accettato una legge non è che più gravi
Una egemonia culturale a lei minor delle élite minoritarie salottiera e debolezze della sinistra tacco dodici
Una volta si diceva la sinistra tennisti carta adesso siccome chiedono alla legate alle donne bisogna
Direi il
Il
Tacco Tocci
Noi siamo l'unico Paese
D'Europa che ha costituzionalizzato
Né il vincolo non di pareggio di bilancio che peraltro
Sa anche bene perché in definitiva già
Già l'articolo ottantuno preesistente già quello che fu proposto allora dei inaudite giallo ora
Perché poi dopo fu stravolto dalle politiche governative e fu stravolto anche dalle interpretazioni della
O della Consulta il l'articolo ottantuno
Però
La questione noi siamo l'unico Paesi d'Europa e qui
Concludo perché metto le ultime
L'ultimo tassello
Fu introdotto che cosa
Non ne il vincolo del costituzionalista dei trattati
Ma è il vincolo dell'ordinamento comunitario nell'ordinamento lo sanno i giuristi entro l'anno i materiali più vari
Cioè nell'ordinamento comunitario può entra hanno non solo ville le leggi i trattati il i regolamenti ma anche le disposizioni le normative ma la cosa più grave e che
E
Costituzionalizzato non solo uno
Tutto ciò che di materiale dal punto di vista giuridico formale e giuridico sostanziali i ma che reali extra trattati ad oggi ma anche quelli futuri cioè ha stabilito una sua
Riduzione
Anzi una sua cessione di sovranità per il futuro
Ora
Perché e questo volevo domandare mi dispiace malga Costa Siena privatamente gli uni che conduce una giusta battaglia politica nell'interno del partito non solleva una questione oggi e non domani
Che si apre il semestre italiano
Noi possiamo anche lasciare la costituzionalità del vincolo all'ordinamento europeo per sia all'ordinamento di oggi sia all'ordinamento di domani
Ma
Rispettando l'articolo undici del terreno della Costituzione la reciprocità
O stai in tutte le costituzioni o va tolto dalla Costituzione italiana
Questa è la battaglia politica
Poi naturalmente la battaglia politica della costruzione dell'unità politica dell'Europa è un obiettivo è un obiettivo che richiede
Una lunga sta
Gione di lo in visione
Del fallimento delle grandi famiglie politiche europee
Sia la forma la famiglia del PPE sia la famiglia socialista che sono oggi dirette da classi dirigenti inadeguate a risolvere il problema delle cessioni
Di sovranità nazionale un organismo sovranazionale in condizioni di uguaglianza e di parità tra i popoli se su questo è il punto fondamentale allora il punto la battaglia politica di oggi
E di semestre italiano non è
Di andarli a chiedere margini caritatevoli di cosiddetta flessibilità che son cose che lasciano il tempo che trova
Perché paradossalmente
Se l'Europa fosse flessibile cioè chiudesse un occhio allertai Colleferro dell'ordinamento il
Giudice italiano potrebbe condannate
Per responsabilità di violazione della Costituzione un governante italiano che ha goduto di una flessibilità
Non occorre data non attraverso l'ordinamento la modifica dell'ordinamento ma attraverso una chiusura addio
Una situazione paradossale
Cioè noi indicati da soli
Allora la differenza tra
Ecco la vera differenza politica tra
La classe dirigente di allora e la classe dirigente di oggi e che quella non sin troppo quali stanziamenti
Grazie grazie all'onorevole Formica quello che dicevo all'inizio e confermato quando
Si hanno delle culture politiche di riferimento e quando si è immaginata per tutta la vita
La politica come
Altro rispetto a delle
Posizioni da conquistare e la politica stessa fa parte della culturale del sentimento del modo di essere relative agli un popolo ecco
Si sente la nostra logica di una politica che c'è stata e che non c'è più
Rino Formica ci ha dato un esempio di come si può leggere il pass come si può leggere il presente
Tenendo
Davanti il passato e naturalmente prefigurando scenari futuri che ahimè nella sua analisi che io condivido in pieno sono tutt'altro che rosei
Noi ci siamo davvero impiccati
E se mai ci fossimo impiccati onorevole Formica
Ad una statualità allo SPRAR di tipo europeo sovranazionale eccetera
Avremmo avuto forse le nostre buone ragioni per farlo diciamo anche i suicidi no hanno delle buone ragioni per potersi suicida
Ma quando ci si impicca delle cose altre a quei materiali alcuni
Può allude i vini qualche istante fa
E allora alla sconfitta si unisce
Il disonore per talune scelte
Io non dimenticherò mai qualche anno fa ero essa x con molto dal fatto che nessuno ebbe il coraggio di commentare
Una
Piccola ecco la frase che vale un trattato di politologi via di un tale che voi conoscete senz'altro che risponde al nome di George Soros
George Soros ebbe a dire in quell'occasione lo intervistava al mondo se non valido
I popoli Bae voi fate bene a difenderli ma ricordatevi che i popoli perbene che vada
Votano ogni quattro o cinque anni i mercati votano tutti tutti i giorni la parola ad Andrea Cresti
Tosi sia proprio questo il
L'autonomia della politica rispetto ai poteri altri che la circondano e che quanto più la politica si indebolisce tanto più ne
Invadono il campo il l'intero percorso di costruzione e l'Europa è avvenuto programmaticamente al di fuori delle opinioni pubbliche marginalizzato la politica già Monnet
Al cui fervente attivismo si deve la nascita dei Trattati di Roma che la Comunità economica il carbone rilancia glielo scrissero scrisse nel cinquantadue
Il processo di costruzione e l'Europa deve avvenire
All'insaputa dei popoli perché i popoli male accetterebbero l'idea di rinunciare alla propria identità e al proprio potere la politica si dovrebbe far carico di questa istanza l'Europa non si sarebbe così costruita cose simili le ha sostenuto recentemente Mario Monti nella sua infelice parentesi di governo
E non funziona così evidentemente il risultato delle ultime elezioni ci ricorda che la politica può essere recisa ma ributta sempre ributta dove meno te lo aspetti
Nicelli diede grande storico le religioni e sono laico ma aveva ragione sosteneva che l'alternativa alla religione non è la ragione
Ne ha mai la superstizione beh io credo che l'alternativa alla politica non sia il regno illuminato sulla dia ragione l'armonia universale
La logica dei tecnici siano i populismi
Siano i revival etnici sia il ritorno alle piccole patrie sia tutto quello che gli europeisti diciamo
Da salotto quelli ufficiali più disprezza no quindi si sono costruite le condizioni non per la nascita dell'Europa ma il termine nasce di qualcosa che è l'alternativa all'Europa che che conosciamo e che vediamo
Mi fa piacere constatare che
Un uomo di destra Malgieri un uomo di sinistra Fassino un uomo di un'altra sinistra Rino Formica dove non essere presenti nato Brunetta che credo avrebbe detto le stesse cose è stato trattenuto in Aula doveva essere presente Sandro Gozi Sottosegretario con delega agli affari europei
è dovuto andare a Lussemburgo per un vertice internazionale avrebbe sostenuto credo anche lui le stesse identiche cose
Questo lascia ben sperare insomma significa che la politica Abbé delinea vede di fronte a sé lo stesso problema la politica nelle sue più varie manifestazioni
E non credo che le ricette le soluzioni siano poi così diversi a seconda dell'interlocutore
Ora
Il problema vero è la visione di insieme lo diceva lo diceva prima Rino Formica nella quarantasette quella straordinaria
Geni e politica che a pochi metri d'acqua nell'Aula di Montecitorio prese la parola sul trattato di pace
Si era formata in un'epoca che ormai non esiste più era all'epoca post risorgimentale in cui lo Stato andava costruito difeso e per il quale andava versato il proprio sangue ed era nobile giusto farlo ora non so
So insomma il discorso fatto da Croce in Aula allora quando parlava di dignità e di legittimo orgoglio nazionale calpestati di sorti italiani come merce di scambio intese come fondo comune al quale i cosiddetti alleati attingono per cucire cupidigia
Quando diceva che è sulle future generazioni sarebbe ricaduta lontra di un'umiliazione nazionale co quel discorso io credo che si è perfettamente calzante le realtà di oggi credo che Croce avrebbe fatto un discorso ancor più accorato perché
Nella ratifica del fiscal compatte nella costituzionalizzazione dell'obbligo del pareggio di bilancio
C'è
Di fatto il tradimento della spinta risorgimentale alla costruzione di uno Stato unito e indipendente
Io non sono affatto convinto che gli Stati debbano rimanere così come sono per l'eternità calcio mite già negli anni Trenta teorizzava lo Stato come struttura da superare
Credo però che vadano sostituiti con qualcosa che abbia radici politiche che abbia radici nella storia nella carne le nazioni e che abbia tronchi lunghi proiettati verso un futuro
La soluzione sicuramente non è quella del del dominati la tecnica ed è la logica la soluzione non può che essere politica mi fa piacere constatare che l'élite politica nelle sue più diverse culture avverta il problema non vedo la soluzione
Siamo di fronte a un doppio passaggio epocale tutele evidente questo c'è una crisi politica interna si è concluso un ciclo storico ventennale e si può credere o illudersi che con Matteo Renzi da una parte con quello che nascerà inesorabilmente dall'altra parte un nuovo ciclo si stia affacciando alla storia di questo Paese se ma anche di fronte a una crisi di ordine internazionale che in realtà è la crisi dovuta alla fine la guerra fredda che a distanza di decenni sta maturando oggi
In questo caso il cause non non c'è nulla che ci lasci capire quello che sta succedendo è quello che potrebbe succedere non c'è più un principio ordinatore grandi spazi sono preda di spinte ingovernabili
Il ruolo degli Stati Uniti come elemento ordinatore di almeno la metà del mondo è venuto in con tutta evidenza meno nulla si affaccia per sostituirlo
E questo il momento in cui la politica deve ritrovare se stessa e vitale è urgente
E fatale che accada bisogna solo aspettare e vedere che forma prenderà la politica del domani ma è inevitabile che questo accada ed è inevitabile io credo che le ambizioni delle ditte tecnocratico cristiano non europeisti
Finiscano per rimanere frustrate un po'perché storicamente i calcoli e revisioni di questo piccolo ma influente mondo non si sono quasi mai realizzati diciamo quindi diciamo che le l'esperienza storica gioca a favore la politica un po'perché comunque non c'è la capacità e il Governo Monti questo è stato emblematico di creare consenso attorno alle proprie visioni o i propri interessi
Il consenso lo creano i politici i politici non possono prescindere dallo conta generale la volontà generale oggi arroccata su posizioni
Fin troppo incompatibili con la costruzione dell'Europa che si vorrebbe da qui io credo che rinasce la qualcosa dalle parole dei relatori che ringrazio e cioè si affaccia una speranza per il futuro dalla vostra presenza qui
E vi ringrazio si intuisce che al di là dell'affetto personale di cui vi sono riconoscente c'è un interesse probabilmente per le cose più scure
E arcani che della politica che il presupposto perché voi qualcosa possa cambiare grazie a tutti