La crisi in Jugoslavia: scontri tra croati e serbi

Alla fine senatore Domenico Rosati il gruppo democratico cristiano senatore Rosati come sta seguendo questa vicenda jugoslava c'è chi critica e a buon ragione l'atteggiamento della euro OPA che con la conferenza dell'Aia l'unica cosa seria che in qualche modo si è venuta fuori non è riuscita a produrre un solo risultato mentre i morti si accumulano
Beh qui c'è un rimprovero da fare hanno gli stessi perché non abbiamo reagito quando in Parlamento si disse che non è una guerra solo perché c'erano cinquecento morti come si che invece non ci fossero le ragioni
I di un conflitto che oggi purtroppo esplode con una gravità
Non immaginata finora la mia opinione che
Bisogna sempre seguire un'unica strada nella risoluzione dei conflitti c'è uno strumento deputato a questo sono Nazioni Unite
Per il Golfo Persico per la Jugoslavia per la Cina per qualsiasi altra situazione di conflitto che possono rappresentare una minaccia alla pace o un pericolo per
I diritti umani bisogna seguire la strada dello se la strada non funziona ore imperita bisogna aprirla e ne abbiamo Anton predicato sulle Nazioni Unite per l'intervento in nel Kuwait ed era un intervento improprio questa volta le Nazioni Unite
E si muovono ne sono state sollecitate la tentazione europea di far versi mi pare che dia risultati assolutamente negativi
La stessa Conferenza per la sicurezza e cooperazione
Europea che pure poteva essere un forum allargato e nel quale erano coinvolte anche il le nazioni dell'est la stessa Unione Sovietica ha dato solo uno spolverino a una più euro delega ai dodici che però non ce la fanno ad intervenire e poi intervenire come io credo che che questa sia una la lezione proprio dal punto di vista la nostra politica estera una lezione d'umiltà che dobbiamo assorbire con con grande insomma attenzione
Senta Rosati contro l'immobilismo della comunità europea e per il riconoscimento immediato di Croazia e Slovenia come come dire snodo obbligato per arrivare ad una soluzione della crisi jugoslava Marco Pannella iniziato un digiuno già da diversi giorni ecco può richiederle e un giudizio sulla scelta diciamo non violenta dita nel
Lei cosa ne pensa lei
Dal punto di vista politico della necessità di riconoscere subito le due nuove Repubbliche e io
Sono pienamente solidale con tutto quello che la nella direzione del cessate il fuoco della ricerca e del perseguimento di una soluzione pacifica che riconosca i legittimi diritti di di tutti i popoli personalmente ma non solo per il caso jugoslavo sono abbastanza Restivo ha alle forzature unilaterali che a volte complicano anzi che Reese polveri problemi dico di più in un contesto come quello europeo in cui pullulano oggi le spinte nazionalistiche anche esasperate il potere verificare chi i un una semplice richiesta per quanto motivata di l'indipendenza ottiene immediatamente riconoscimento potrebbe favorire anzi che favorire questo questo processo quindi renderlo anche anarchico anziché sviluppare la ricerca intorno alle for a me e agli strumenti ha abbattuto i contenitori più ampia quelle case comuni dentro le quali app tutto trovare lei soluzioni idonee per i problemi anche delle nazionalità quindi se il Gesù di panne nella è una sollecitazione lo è anche in questa direzione io sono colui se vuole essere una precipitazione che salta una frana prese per me è necessaria e che poi magari può rendere anche precario il gesto compiuto allora avrei qualche riserva senta a Rosate
Lei è sempre stato attento alle questioni diciamo così di pace e di guerra ecco
Sì c'è chi ha ironizzato dopo rispetto le vicende jugoslava sull'atteggiamento dei pacifisti che siamo fatti molto sentire per la crisi
E quasi per nulla in questa fase mai su questo io non direi nel senso che a volte non ci si fa sentire perché non c'è uno strumento di amplificazione e i miei amici delle ACLI ma che di altre confessioni pacifiste sono si sono mossi in carovana da Trieste sono andati fino a sera io devo c'è stato un charter che partito da Roma appositamente sono stati in con entri con le varie e comunità e la cosa non è avvenuta semplicemente perché la televisione la radio non ne hanno dato notizia è che tale la legge
E della penalizzazione informativa quindi un intervento c'è stato se questo intervento poi avesse le idee chiare
Niente ha un obiettivo preciso io questo non saprei dirlo non potrei davvero dirlo e per esempio non mi pare che e questo movimento della pace abbia messo a fu ho con chiarezza la necessità dell'intervento le Nazioni Unite e ma questo fa parte dei gusti personali comunque una
Una iniziativa sia stata anche se è stata ignorata io questo lo voglio dire a onore merito di quelli che l'hanno promossa Santarosa c'è un'ultima domanda vorrei farle cioè chiederle che cosa pensa dovrebbe fare l'Italia per quella che è una
Lorenza di italiani in Croazia al e che cosa ne pensa e l'atteggiamento complessivo del ministro degli Esteri Michelisz
Ma sulle
Punto io sono dell'avviso che se non ci abituiamo nello spirito di Helsinki as drammatizzare le frontiere e le nazionalità abituando ci a convivere con le Mino danze quando siamo maggioranza e a convivere con le maggioranze quando siamo minoranze noi non faremo nell'Europa piccola nell'Europa grande e questa Riesch prolusione di e te li niente che si manifesta anche mobilio lenti pure se ha le sue ragioni storiche e certamente a mio avviso non va in questa direzione quindi io personalmente non coltivo più umori di questa o quella minoranza mi piace vedere qual è e l'architettura qual è il contenitore che possa tenere insieme queste queste realtà così così complesse e molti fondi il nostro ministro degli Esteri
Accusato anche il papà di ingerenza poi ritrattando in parte questa accusa massi sulle lobby croate e così via ma io veramente non vorrei
Arrivare alla alla polemica spicciola e credo che il nostro ministro degli esteri si trovi in una situazione in cui la stesse uno appare lo stesso nostro paese vivono una condizione di grande incertezza e io ho reso l'utenza e
Lui a seconda delle delle situazioni io vorrei domandare a De Michelis per esempio con
Lo spappolamento dagli Oslavia che fine fa la pentagonale già diventata esagonale adesso diventerai agonale oppure ne aggiungiamo sempre un posto a tavola io non so e commentare che e non ci sia nella politica estera italiana una scelta di concentrazione su una linea precisa in Parlamento una volta dicemmo la CSCE la Conferenza per la sicurezza e cooperazione Europa che sia quella ma che sia quella sul serio oppure se ne indichi un'altra l'espansione delle della Comunità europea a destra o si scelga ancora un'altra linea non si può evidentemente compiere queste escursioni così vaste e senza subirne poi il trauma di qua e che criticare anche la mia mi pare che sia tale
A tra dosate
Della situazione in aiuto svaria parliamo con il senatore Cesare dodici anni dell'unione Valdôtaine senatore dodici anni la situazione in in quelle terre è particolarmente difficile e di morti continuano ad essere numerosissime elettrico e nonostante vengano proclamate poi sono abitualmente violate c'è chi mette sotto accusa l'atteggiamento della CEE che in qualche modo ha ha permesso con l'alibi della conferenza dell'Aja che certi eccidi continuassero
Lo stato molto stupito dal comportamento nella politica esterna dell'Europa e direi anche del ministro degli Esteri italiano per su qui in merito al problema del resto che io della Torah cederò io crociate in genere io sono chiaramente favorevole faccio Caldoro invito al governo perché venga al più presto possibile riconosciuto l indipendenza della Croazia e della Slovenia perché solo in quel modo che poi successivamente si potrà naturalmente represse dava un minimo di equilibrio in quel Paese non ha mai tanto martoriato
Senta dodicenni Marco Pannella deciso di iniziare un un digiuno contro anche l'incapacità dell'Europa di fornire delle risposte chiare in mente
E anche lui come lei vuole diceva chiede il riconoscimento immediato di Slovenia e Croazia ecco lei cosa ne pensa di questo gesto non violento diciamo così di dialogo
Io mi auguro che penso che sia un'iniziativa positiva e mi auguro soprattutto che sensibilità e di organi responsabili affinché questo suo sacrificio e questo a sua
Presenza molto marca tra abbiamo risultato concreto a causa in cosa ne pensa della dell'atteggiamento complessivo del ministro degli Esteri e codifica dei colori le dice
Non dovrebbe essere un bilancio molto positivo quello sull'attività del ministro che si è sempre rifiutato fino a questo momento di riconoscerlo anche solo di ipotizzare riconoscimento
E infatti
è una domanda che pongo anch'io a me stesso da cui non so dare una risposta perché io non condivido quelle posizioni Tino riconoscimento
Dell'indipendenza dello scorretto e dello shopping senta lei individua delle responsabilità anche nell'atteggiamento dei vertici croati ad esempio in questa escalation di violenza
No non saprei rispondere
Io risponderei in modo troppo cedere couperose crescono Vespa
Ultima domanda che mi per quanto riguarda la presidenza del Parlamento italiano rispetto alla gravità della crisi
Sì ecco lei ritiene che il Parlamento abbia fatto tutto quello che era nelle sue possibilità mi pare che non abbia fatto credo anche poi mi chiedo oggi
Che valore abbia il Parlamento dei suoi pronunciamenti
Purtroppo la
La ringrazio a senatore
A me non sono i cofano il senatore Domenico Rosati il gruppo democratico cristiano senatore Rosati come sta seguendo questa vicenda jugoslava c'è chi critica e abbordaggio o nell'atteggiamento della Europa che con la conferenza dell'Aia l'unica cosa seria che in qualche modo si è venuta fuori non è riuscita a produrre un solo risultato mentre i morti si accumulano
Qui c'è un rimprovero da fare hanno gli stessi perché non abbiamo reagito quando in Parlamento si disse che non era una guerra solo perché c'erano cinquecento morti come si e invece non ci fossero le ragioni di un conflitto che oggi purtroppo esplode con una gravità non immaginata finora la mia opinione che
Bisogna sempre seguire un'unica strada nella risoluzione dei conflitti c'è uno strumento deputato acquisto sono le Nazioni Unite
Per il Golfo Persico per la Jugoslavia per la Cina per qualsiasi altra situazione di conflitto che possa rappresentare una minaccia alla pace o un pericolo per
I diritti umani bisogna seguire la strada dello se la strada non funziona o è imperita bisogna aprirla e ne abbiamo tanto predicato sulle Nazioni Unite
Per l'intervento in nel Kuwait ed era un intervento improprio questa volta le Nazioni Unite né si muovono ne sono state sollecitate
La tentazione europea di far versi mi pare che dia risultati assolutamente negativi la stessa Conferenza per la sicurezza e cooperazione europea che pure poteva essere un forum allargato e nel quale erano coinvolte anche le nazioni dell'est la stessa Unione Sovietica ha dato solo uno spolverino a una pseudo delega ai dodici che però non ce la fanno ad intervenire e Point il venire come io credo che che questa sia un'altra lezione proprio dal punto di vista la nostra politica estera una lezione d'umiltà che dobbiamo assorbire con
Con grande insomma
Attenzione
Senta usati contro l'immobilismo della comunità europea e per il riconoscimento immediato di Croazia e Slovenia come come dire snodo Brigato per arrivare ad una soluzione della crisi jugoslava Marco Pannella inizia ton digiuno già da diversi giorni ecco può richiederle e un giudizio sulla scelta diciamo non violenta di Thun nel lì cosa ne pensa lei dal punto di vista politico della necessità di riconoscere subito le due nuove repubbliche
E io sono pienamente solidale con tutto quello che la nella direzione del cessate il fuoco della ricerca e del perseguimento di una soluzione pacifica che riconosca i legittimi diritti di di tutti i popoli personalmente ma non solo per il caso jugoslavo sono abbastanza Restivo ha alle forzature unilaterali che a volte complicano anzi che risolvere i problemi dico di più in un contesto come quello europeo in cui pur nulla ma oggi le spinte nazionalistiche anche esasperate il potere verificare chi un una semplice richiesta per quanto motivata di indipendenza ottiene in via talmente riconoscimento potrebbe favorire anzi che favorire questo questo processo quindi renderlo anche anarchico anzi che sviluppare la ricerca intorno alle forme agli strumenti a poi contenitori più ampia quelle case COMU uniti dentro le quali app punto trovare lei soluzioni idonee per i problemi anche delle nazionalità quindi se il Gesù di pannelli la è una sollecitazione lo è anche in questa direzione io sono colui se vuole essere una precipitazione che salta una fase per me è necessaria e che poi magari può rendere anche precario il gesto compiuto allora avrei qualche riserva senta a Rosate lei è sempre stato attento alle
Spioni diciamo così di pace e di guerra ecco sì c'è chi ha ironizzato Surbo rispetto alle vicende jugoslava sull'atteggiamento dei pacifisti che siamo fatti molto sentire per la crisi del Golfo e qual
Sì per nulla in questa fase mai su questo io non direi nel senso che a volte non ci si fa sentire perché non c'è uno strumento di amplificazione i miei amici delle ACLI ma anche di altre Confession ogni pacifiste sono si sono mossi in carovana nato a Trieste sono andati fino a Sarajevo c'è stato un charter che partito da Roma appositamente ci sono stati incontri con le varie e comunità e la cosa non è avvenuta sempre e mentre perché la televisione la radio non ne hanno dato notizia è che tale la legge e della penalizzazione informativa quindi un intervento c'è stato se questo intervento poi avesse le idee chiare se e un tasse festiva menta un obiettivo preciso io questo non saprei dirlo non potrei davvero dirlo e per esempio non mi pare che questo movimento
La pace abbia messo a fuoco con chiarezza la necessità dell'intervento le Nazioni Unite e ma questo fa parte dei gusti personali comunque una
Una iniziativa sia stata anche se è stata ignorata io questo lo voglio dire a onore merito di quelli che l'hanno promossa
Cantare usati un'ultima domanda vorrei farle cioè chiederle che cosa pensa dovrebbe fare l'Italia per quella che è un anno
Lorenza di italiani in Croazia al e che cosa ne pensa è l'atteggiamento complessivo del ministro degli Esteri Michelisz
Ma sul primo punto io sono dell'avviso che se non ci abituiamo nello s'
Finito di Helsinki a sdrammatizzare le frontiere e le nazionalità abituando ci a convivere con le minoranze quando siamo maggioranza e a convivere con le maggioranze quando siamo minoranze noi non faremo nell'euro da piccola nell'Europa grande e questa Riesch prolusione di etnie che si manifesta anche in modi violenti pure e alle sue ragioni storiche e certamente a mio avviso non va in questa direzione quindi io personalmente non coltivo gli mogli o i malumori di questa o quella minoranza mi piace vedere qual è e l'architettura qual è il contenitore che possa tenere insieme queste queste realtà così così complesse e molti impone il nostro ministro degli Esteri
Accusato anche il papà di ingerenza poi ritrattando in parte questa accusa massi sulle lobby croate e così via ma io veramente non vorrei arrivare alla alla polemica spicciola e credo che nostrum
Ministro degli esteri si trovi in una situazione in cui la stesse Europa e lo stesso nostro paese vivono una condizione di grande incertezza e io ho reso l'utenza e oscilli anche lui
La seconda delle delle situazioni io vorrei domandare a De Michelis per esempio con lo spappolamento della Jugoslavia che fine fa la pentagonale già diventata esagonale adesso diventerai pentagonale un po'ne aggiungiamo sempre un posto a tavola io non so ecco mi pare che e non ci sia nella politica estera italiana
Una scelta di concentrazione su una linea precisa in Parlamento una volta dicemmo la CSCE la Conferenza per la sicurezza e cooperazione
Europa che sia quella ma che sia quella sul serio oppure se ne indichi un'altra l'espansione delle della Comunità europea a destra o si scelga ancora un'altra linea non si può
Evidentemente compiere queste escursioni così vaste e senza subirne poi il trauma di qua che criticare anche la mia mi pare che sia tale
Ringrazio Agata dosate