06 LUG 2014
rubriche

Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:00 Durata: 1 ora 56 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella" di domenica 6 luglio 2014 , condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Massimo Bordin (giornalista di Radio Radicale), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 56 minuti.

La rubrica e' disponibile anche in versione audio.
  • Pannella esordisce dal suo "chiodo fisso": "Segnalare, senza scoraggiarmi, per denunciare l'anti democrazia italiana come la forma attuale più moderna di quello che si otteneva in passato solo con le dittature, grazie anche agli aiuti tecnologici che possono esserci". I dati forniti dai Radicali sull'informazione politica: "Gli ascolti consentiti per il Pd, secondo il nostro Centro d'ascolto che probabilmente saremo costretti a chiudere per mancanza di fondi, o meglio mancanza deliberata di furti, sulla Rai sono il 41,1% degli ascolti consentiti in Italia. Il risultato elettorale è del 40,8%. Sembra proprio matematicamente una corrispondenza tra ascolti e voti"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Massimo Bordin

    giornalista di Radio Radicale

    La conferenza stampa di Marco Pannella e Gianni Betto (direttore del Centro d'Ascolto) su ascolti televisivi, informazione negata e situazione dei Radicali. Pannella esordisce dal suo "chiodo fisso": "Segnalare, senza scoraggiarmi, per denunciare l'anti democrazia italiana come la forma attuale più moderna di quello che si otteneva in passato solo con le dittature, grazie anche agli aiuti tecnologici che possono esserci". Temi e problemi posti dai Radicali, anche quando non risolti, sono ancora al centro dell'attualità italiana: vedi il caso del finanziamento pubblico ai partiti. "Noi infatti continuiamo a insistere: l'unica riforma elettorale che possa essere riforma e non controriforma della situazione politico-elettorale di guano che abbiamo in Italia è il sistema anglosassone, in cinque delle sue variazioni. Il criterio è quello della elezione effettiva, a livello di collegi uninominali maggioritari, abbiamo variazioni australiane, neozelandesi, canadesi… Adesso ritengo che questa riforma, come quella del Senato, queste pretese riforme 'storiche'… Sono d'accordo con Bersani che ieri è sbottato. Ha detto: le semplificazioni? Qui l'unica semplificazione è abolire elezioni e democrazia. Avendolo detto Bersani, ovviamente è stato censurato. Queste cose le ha dette ieri e la stampa, unanime, ha censurato questa notizia". Renzi è "l'aedo e il grande facitore della 'semplificazione'". "Quando si chiedeva al Partito comunista di Togliatti e altri: quali sono le battaglie che avete fatto? Ti dicevano: in effetti la lotta contro la Legge truffa". "Come noto se adesso fosse ripresentata quella Legge, sarebbe applaudita come democratica e altro". "Stamattina in conferenza stampa ho detto: in realtà questa sembrerebbe più una lezione universitaria e come tale anche difficile da seguire. Come si è giunti a questa realtà? Il Centro d'ascolto radicale l'aveva già messa sotto osservazione, sicché stamattina si poteva dimostrare il rapporto tra ascolti consentiti - cioè partendo da cifre ufficiali si stimano gli italianofoni che si trovano ad avere la possibilità di ascoltare o no – e le presunte 'sorprese' come Grillo. Gli ascolti consentiti per il Pd, secondo il nostro Centro d'ascolto che probabilmente saremo costretti a chiudere per mancanza di fondi, o meglio mancanza deliberata di furti, sulla Rai sono il 41,1% degli ascolti consentiti in Italia. Il risultato elettorale è del 40,8%. Sembra proprio matematicamente una corrispondenza tra ascolti e voti. Naturalmente in Europa e in Italia pare non saperlo nemmeno il Pd che il 40 per cento è calcolato sulla metà degli elettori italiani, perciò vuol dire che rispetto alle elezioni precedenti almeno il 17 per cento degli elettori votanti hanno rifiutato come noi di partecipare al voto. Poi c'è la 'sorpresa' Grillo: per ascolti gli è stato consentito il 14,6%. Ma mentre il 41% di ascolti del Pd sono in un anno, nel 14,6 per cento di Grillo l'85 per cento è avvenuto in periodo pre elettorale, col 21% di risultato elettorale. Quel 14,6 per cento di Grillo è stato consentito dal Regime quando ha deciso di proporre Grillo come 'la grande novità', come l'opposizione, e quindi per gli ultimi tre mesi pre elettorali. Forza Italia, dell'onnipotente Berlusconi, sulla Rai - ma abbiamo verificato che il risultato non muta molto anche se si considera Mediaset - ha avuto il 13 per cento di ascolti e il 17 per cento di risultato elettorale. Bisogna riconoscere che la Lega non è stata trattata male: al 4 per cento di ascolti ha corrisposto il 6 per cento elettorale". "Noiosa come può essere un'attività più universitaria che politica… Io credo che non esista capacità effettiva rivoluzionante se non crea anche cultura e teoria". A fronte di questo e di altri studi, rimane il rischio di chiusura del Centro d'ascolto radicale. "Contemporaneamente, nei confronti dei Radicali, c'è una non-notizia. Perché per il periodo elettorale è valso per noi lo stesso comportamento prevalente da più di 10 anni, indipendentemente dalle elezioni o no. Su 40 miliardi di ascolti - perché non si tratta di ascoltatori, ma si tratta di quelli che per un motivo o l'altro ascoltano magari tutti i telegiornali e dunque si deve fare una somma - quelli consentiti per i Radicali sono stati 217 milioni. 17 minuti su quasi 80 ore di interviste a esponenti politici e istituzionali. Nessuna smentita nemmeno sul fatto che noi siamo assenti non solo dai telegiornali ma anche da Ballarò, Santoro e dalle altre trasmissioni in cui Grillo è sempre stato messo al centro. Lui non va in televisione, ma il Regime ha mandato le sue televisioni da lui per valorizzare al massimo le sue posizioni". "La verità è che ci si è abituati". Pannella ricorda l'appello di Pietro Nenni e altri intellettuali contro l'esclusione dei Radicali dall'informazione nel 1976
    17:00 Durata: 27 min 5 sec
  • Pannella sull'"incalzante Renzi, lo stesso che diceva che non avrebbe dato minimamente fastidio e che poi non avrebbe accettato l'incarico se Emma Bonino fosse rimasto ministro degli Esteri proprio alla vigilia del semestre europeo. Mentre l'ha subito inghiottito nel momento in cui, ottenuta l'eliminazione di Emma Bonino, lui voleva sicuramente riscuotere l'eliminazione del suo compagno cui aveva detto pubblicamente di non voler succedere. Naturalmente lo si è protetto, ma lo si è protetto da tutte le parti". Le posizioni di Vittorio Feltri

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: "Gli elettori di Renzi non hanno potuto sapere. Eppure era una notizia, perché il Presidente della Repubblica ha dovuto accettare, dinnanzi alla convinzione anche di Berlusconi, oltre che di tutti gli esseri pensanti, che affrontare una crisi di Governo nelle condizioni in cui il nostro Paese stava - loro dicono dello spread, ma non è questo - era forse poco ragionevole. Tanto è vero che a Largo Argentina, oltre 12 referendum, l'amnistia e l'indulto come punto c'era anche la non-crisi del governo Letta. Però c'era incalzante Renzi, lo stesso che diceva che non avrebbe dato minimamente fastidio e che poi non avrebbe accettato l'incarico se Emma Bonino fosse rimasto ministro degli Esteri proprio alla vigilia del semestre europeo. Mentre l'ha subito inghiottito nel momento in cui, ottenuta l'eliminazione di Emma Bonino, lui voleva sicuramente riscuotere l'eliminazione del suo compagno cui aveva detto pubblicamente di non voler succedere. Naturalmente lo si è protetto, ma lo si è protetto da tutte le parti. Mi meraviglia che Feltri non abbia approfittato per metterlo nel suo giornale, perché mi pare che il tipo di critica che anche da quel giornale vengono verso Renzi è fatto di posizioni assolutamente minoritarie anche in Forza Italia". Le posizioni di Feltri e il dissenso con il direttore del Giornale Sallusti
    17:27 Durata: 6 min 33 sec
  • Pannella: "Ieri ho sentito una notizia che non mi ha sorpreso ma mi ha addolorato: che i tumori sono aumentati in proporzione quest'anno del 70 per cento rispetto agli anni precedenti, secondo statistiche ufficiali. Allora ho dovuto insistere perché avevo affermato, ai tempi in cui dicevo come slogan del Partito che non solo 'la vita del diritto per il diritto alla vita', ma anche che 'lì dove c'è strage di legalità, lì c'è strage di popoli'". Il caso del Vesuvio e del dissesto idrogeologico del Paese. Il caso della riforma mancata della giustizia: "Come noto, Renzi, anche dopo le spiegazioni della Cedu e del Presidente della Repubblica, con entrambi che sostenevano che questa era una situazione strutturale che si poteva risolvere con l'amnistia, ha una posizione esplicitamente contraria"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il Governo Renzi e il semestre europeo appena iniziato. "C'è una cosa anomala: di fronte a una situazione quasi impossibile di difficoltà, noi non molliamo. E non molliamo, non abbiamo riflessi da complesso di Stoccolma, di solidarietà rispetto a una presunta ragionevolezza della gente. Noi siamo qui perché domani, se la storia avrà un futuro, venga rintracciata anche la documentazione del fatto che nel 1941 due carcerati fecero quel miracolo rilanciato oggi dal Dalai Lama, con una posizione anti nazionalistica" come quella contenuta appunto dal Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. "Noi continueremo a lottare perché sia possibile rendersi conto che nel nostro Paese ieri ho sentito una notizia che non mi ha sorpreso ma mi ha addolorato: che i tumori sono aumentati in proporzione quest'anno del 70 per cento rispetto agli anni precedenti, secondo statistiche ufficiali. Allora, avendo dovuto ripetermi perché non ho abbastanza fantasia per non farlo, ho dovuto insistere perché avevo affermato, ai tempi in cui dicevo come slogan del Partito che non solo 'la vita del diritto per il diritto alla vita', ma anche che 'lì dove c'è strage di legalità, lì c'è strage di popoli'. Io ho insistito e oggi, dinnanzi a quello che stiamo documentando e trasmettendo, anche con dati scientifici, grazie in particolare all'Associazione costituente del Partito che è l'Associazione Luca Coscioni, che ha tenuto un bellissimo dibattito della loro organizzazione in vista del Congresso mondiale che deve tenere". Il caso del Vesuvio e del dissesto idrogeologico del Paese, il ruolo dei sindaci dell'area. "Oggi abbiamo una realtà: da parte della scienza non si parla più tanto del Vesuvio, ma della zona dei Campi Flegrei. C'è un dibattito in corso nel mondo scientifico, diviso tra scienziati titolati che dicono - credo in maggioranza - che la piana flegrea a livello sismico rappresenta per il mondo, nell'ordine, il settimo pericolo. Una minoranza dice che è il quinto pericolo, non il settimo, per il mondo. Allora quando io penso alla strage di popoli nell'antidemocrazia, mettiamo la questione della sanità. Saremo condannati come Stato non solo per le condizioni di salute nelle carceri, ma per le condizioni di salute del Paese dovute a questi e altri fatti ambientali". Aldo Loris Rossi e la sua possibilità di trasmettere certi allarmi e certe analisi solo a Radio Radicale. Della serie "anti-democrazia e suoi connotati". Il caso della riforma della giustizia ancora mancata: "Aumentano le occasioni istituzionali… Noi abbiamo dovuto denunciare il fatto che la burocrazia europea è riuscita ad impedire che un nostro documento, che trattava della situazione della irragionevole durata dei processi e della situazione di tortura delle nostre carceri, non fosse letto da coloro che poi sarebbero andati dopo poche ore ad ascoltare il ministro Orlando che raccontava le sue cazzate. D'altra parte lui stesso poi ha detto, testualmente e con una involontaria onestà intellettuale, 'sono andato lì e una pezza sono riuscito a metterla'". L'intervista al ministro Orlando su Repubblica di domenica: "E' una intervista che non affronta seriamente né il problema della non-ragionevole durata dei processi… Perché, come noto, Renzi, anche dopo le spiegazioni della Cedu e del Presidente della Repubblica, con entrambi che sostenevano che questa era una situazione strutturale che si poteva risolvere con l'amnistia, ha una posizione esplicitamente contraria"
    17:33 Durata: 20 min 12 sec
  • Pannella sulla congiuntura economica: "L'errore di base, sul quale abbiamo combattuto, è per esempio quello del ministro Tremonti del governo Berlusconi. Tremonti viene a Bruxelles, dopo che l'opzione di Ciampi e altri a favore di Maastricht e dell'euro c'è già stata, e dice: noi siamo sì quelli con un grosso debito pubblico, ma siamo anche il Paese che può documentare una situazione di maggior benessere delle famiglie rispetto a molti altri". "Loro così non intervengono sul debito pubblico", come in realtà fa il Belgio che era a livelli italiani e in 20 anni lo riduce. In Italia "hanno detto questo, cioè che le famiglie italiane sono ricche, e allora cosa hanno fatto?". In definitiva "si è cercato di togliere la ricchezza alle famiglie italiane, in un modo molto semplice: aumentando il costo della vita, le imposte ed altro"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: "La situazione attuale è determinata dal prevalere di una visione e di una cultura storica infamante per i suoi effetti. Io non ritengo infamante nessuna opinione e nessun reato d'opinione, ma ho ben detto 'per i risultati dei quali i tenutari di una determinata opinione sono poi stati responsabili d'infamie' che occorrerebbe non ripetere. Noi riusciamo ancora a continuare a rappresentare un'alternativa vietata, come mostrano i dati della mancata comunicazione e del fatto che siamo vietati dal Regime". "L'errore di base, sul quale abbiamo combattuto, è per esempio quello del ministro Tremonti del governo Berlusconi. Tremonti viene a Bruxelles, dopo che l'opzione di Ciampi e altri a favore di Maastricht e dell'euro c'è già stata, e dice: noi siamo sì quelli con un grosso debito pubblico, ma siamo anche il Paese che può documentare una situazione di maggior benessere delle famiglie rispetto a molti altri". "Tanto è vero che io sono alcuni anni che sostengo che in Italia si sta attenti, perfino da parte dell'Istat, a qualcosa che adesso è documentato da Bortolussi e dagli artigiani di Mestre. Che oggi dimostra come tutti i dati del servizio pubblico in Italia, dall'acqua al gas alle assicurazioni per i mezzi di trasporto, sono aumentati, mentre si diceva che ci si stava occupando della situazione economica. In linea col dire che 'noi italiani in realtà stiamo bene per il risparmio e altro'…". "Loro così non intervengono sul debito pubblico", come in realtà fa il Belgio che era a livelli italiani e in 20 anni lo riduce. In Italia "hanno detto questo, cioè che le famiglie italiane sono ricche, e allora cosa hanno fatto? Quello che ai convegni degli Amici del Mondo si teneva molto presente, per esempio quando si parlava della differenza tra tasse e imposte, e si è resa la vita più cara, per esempio attraverso tutti i servizi". Pannella critica "l'errore storico rispetto di chi ha avuto il potere di governo e quello di opposizione, con componenti cattoliche di un certo tipo e non di un altro, oltre che con componenti della Cgil e con gli incapaci rappresentanti delle forze sociali che hanno capito zero" a fronte, invece, dei Radicali e delle loro posizioni riassunte per esempio in pubblicazioni come "Terzo Stato". In definitiva "si è cercato di togliere la ricchezza alle famiglie italiane, in un modo molto semplice: aumentando il costo della vita, le imposte ed altro. E niente lotte sociali da questo punto di vista, a meno che non riguardasse categorie di impiegati e dipendenti pubblici o di imprese di media importanza. Questo è un errore storico, un vizio ideologico che continua a essere pagato dal popolo italiano, ivi incluse quelle minoranze corporative che prima si potevano ritenere abbastanza tutelate dall'operato sindacale". Il Satyagraha in corso di Rita Bernardini e Marco Pannella, a proposito di giustizia ed economia, nel tentativo di ottenere risposte ufficiali dalle istituzioni su quali siano i fattori che tengono l'Italia agli ultimi posti nelle classifiche pubbliche sulla facilità di fare business nel nostro Paese, come la classifica "Doing Business" della Banca mondiale
    17:53 Durata: 22 min 55 sec
  • Le posizioni anti indipendentiste del Dalai Lama e di Rebiya Kadeer, la battaglia radicale anche per la sopravvivenza del Centro d'ascolto e di Radio Radicale: "Oggi il Terzo Stato, in Europa e nel Mediterraneo, è di nuovo la forza trainante per una necessaria rivoluzione e, in base all'evoluzione antropologica che c'è dopo un secolo nel mondo attuale, ritengo che questo Terzo Stato può vincere per sé e per tutti la battaglia nonviolenta per la giustizia, il diritto e i diritti umani".

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Ancora sul Regime e sul suo "mono-partitismo imperfetto". Il rischio chiusura del Centro d'ascolto e della stessa Radio Radicale. Il documento del Centro d'ascolto sull'informazione italiana ora a disposizione anche su www.radioradicale.it. Il parallelo tra le posizioni anti-indipendentiste del Dalai Lama e di Rebiya Kadeer e le posizioni del Manifesto di Ventotene del 1941. "Quello che oggi i tibetani perseguono è restare lì dove sanno operare e vivono per acquisire e consentire più democrazia e più libertà non tanto a se stessi ma al popolo oppressore". Il ruolo di Tony Blair e le sue consulenze. "Oggi il Terzo Stato, in Europa e nel Mediterraneo, è di nuovo la forza trainante per una necessaria rivoluzione e, in base all'evoluzione antropologica che c'è dopo un secolo nel mondo attuale, ritengo che questo Terzo Stato può vincere per sé e per tutti la battaglia nonviolenta per la giustizia, il diritto e i diritti umani"
    18:16 Durata: 15 min 38 sec
  • Storace accusato di vilipendio a Napolitano? Il leader radicale compie un parallelo con il fatto che lui stesso, "per anni", si è rivolto pubblicamente alla Corte costituzionale come alla "Suprema cupola della mafiosità partitocratica. E dicevo: ma scusate, l'obbligatorietà dell'azione penale dov'è andata? Se non è vilipendio questo, che cos'è? A meno che non si faccia valere l'exceptio veritatis. Allora adesso forse gli avvocati di Storace potranno anche citare questo elemento: come, voi non avete esercitato l'obbligatorietà dell'azione penale quando quello ripeteva a destra e a manca, adesso invece… Sono disponibile anche a essere citato dalla difesa di Storace, se vogliono". "Se si muovono contro Storace, devono decidersi a muoversi anche contro di me"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La situazione di Francesco Storace e il suo processo per vilipendio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un processo iniziato dopo l'accusa di "indegnità" rivolta al Quirinale. "A Storace! Mi vuoi informare un po' bene per favore?", gli si rivolge Pannella. Poi il leader radicale compie un parallelo con il fatto che lui stesso, "per anni", si è rivolto pubblicamente alla Corte costituzionale come alla "Suprema cupola della mafiosità partitocratica. E dicevo: ma scusate, l'obbligatorietà dell'azione penale dov'è andata? Se non è vilipendio questo, che cos'è? A meno che non si faccia valere l'exceptio veritatis. Allora adesso forse gli avvocati di Storace potranno anche citare questo elemento: come, voi non avete esercitato l'obbligatorietà dell'azione penale quando quello ripeteva a destra e a manca, adesso invece… Sono disponibile anche a essere citato dalla difesa di Storace, se vogliono". "Se si muovono contro Storace, devono decidersi a muoversi anche contro di me". Anche se la volontà d'escludere Pannella da un evento potenzialmente notiziabile forse prevarrà: "Per ascolti sono il 347esimo su 590 soggetti schedati" secondo il Centro d'ascolto
    18:32 Durata: 5 min 54 sec
  • Pannella: "Noi abbiamo abbinato la nonviolenza con una capacità straordinaria di usare la giurisdizione, specie quando i Parlamenti sono i Parlamenti della ragion di Stato invece che dello Stato di diritto". Il dibattito interno ai Radicali e la possibile sospensione dell'iniziativa nonviolenta del leader radicale

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: "Noi abbiamo abbinato la nonviolenza con una capacità straordinaria di usare la giurisdizione, specie quando i Parlamenti sono i Parlamenti della ragion di Stato invece che dello Stato di diritto". Lunedì alle 17 è prevista una riunione al Partito radicale sugli atti del convegno di Bruxelles su ragion di Stato e Stato di diritto: "E' importante per rilanciare la battaglia. Mi chiedo se esista nel mondo un solo Partito, escluso dal Parlamento, che riesca a ottenere dalla giurisdizione quello che non può ottenere dal Parlamento partitocratico. Sulla Legge 40 e su tutte queste cose ruiniane e roccelliane, abbiamo vinto, l'Associazione Coscioni e in particolare Filomena Gallo hanno vinto anche in Costarica e alla Corte interamericana dei diritti umani". Il dibattito interno ai Radicali: "Per me il 'dibattito interno' merita questo nome quando la vita istituzionale del Partito lo rispolvera. Abbiamo tra tre giorni il Comitato nazionale di Radicali Italiani che affronterà appunto queste cose e mi riservo di aspettare quel momento, anche perché all'ultima riunione del Comitato di Radicali Italiani venni accusato da un ciarlatano… Perché altrimenti finisce che persone di cui non si conosce nessuna attività radicale, nessun contributo, in base al nostro Statuto possono invece notte e giorno intervenire attraverso siti web di dibattito nostri". Pannella fa riferimento al caso del Forum inufficiale dei Radicali e ad altre iniziative editoriali "formali" online dei Radicali regionali. L'avvicinarsi del Comitato nazionale di Radicali Italiani convocato da Rita Bernardini per il prossimo fine settimana. Il leader radicale chiude con un riferimento alla propria iniziativa nonviolenta: "D'altra parte c'è qualcosa che, malgrado analisi e altro, i miei valenti e anche umanamente straordinari medici non riescono a individuare Malgrado tac e altre ricerche, continuo a dolermi di un fastidio importante corrispondente alla zona renale, che già ricordavo subito dopo l'operazione fatta. Adesso mi preoccupo e mi occupo. Perché quando conosco le situazioni nelle quali sono, anche se sono gravissime, tenendo conto degli obiettivi e del contesto esterno per raggiungere quegli obiettivi, sono sempre andato avanti. Ricordo per esempio che sono stato salvato dalla dialisi quando ero in sciopero della sete prolungato, ed era pronto il chirurgo per operarmi; siccome io proseguivo lo sciopero della fame e della sete per impedire l'esecuzione di Saddam, cinque minuti prima dell'operazione è arrivata la notizia che Saddam era stato giustiziato. Quindi mi è andata bene", sorride amaro Pannella, che poi torna all'oggi: "In questo momento nemmeno i miei medici hanno individuato come mai questo fastidio perdura. Non ne troviamo i motivi. Prima per esempio ho preso, come faccio in questi casi, due centimetri di caffè, ma aggiungo che questa sera sicuramente berrò interrompendo lo sciopero proprio perché devo sapere, conoscere. In questo momento, non conoscendo il perché, non posso valutare con piena responsabilità se proseguire o no" l'iniziativa nonviolenta
    18:38 Durata: 17 min 53 sec