"Giustizia, lavoro, vita"

Conferenza durante la quale discuteremo e presenteremo il programma con il quale
Il partito democratico della sinistra si presenta in Sicilia in questa battaglia elettorale
La battaglia elettorale
Vi indubbio valore nazionale
Non soltanto perché il risultato sarà visto a livello nazionale come un risultato
Che può dare indicazioni sulle future elezioni politiche ma anche e soprattutto perché la Sicilia
La regione siciliana
La più antica è più autonoma regione d'Italia è in crisi
E se la Regione affonda in Sicilia
Sarà difficile parlare nel nostro Paese di un nuovo regionalismo d'una repubblica regionalistica che è uno degli obiettivi la nostra battaglia per la rifondazione dello Stato
La lotta per rifondare la Regione l'autonomia siciliana che l'obiettivo nostro dei prossimi anni
è condizione per il rilancio del regionalismo nel nostro Paese
Noi il nostro partito se in testa
L'obiettivo di ricostruire questa Regione
E parliamo quindi di una fase costituente nella nuova legislatura
Perché la vecchia regione la Regione attuale non ha dato le risposte necessarie al popolo siciliano
E si è trasformato da organo di autogoverno a strumento di potere
Di gruppi privilegiati
Questo processo di deformazione della regione dell'autonomia si è accentuato in questi ultimi cinque anni
Gli anni di Nicolosi
Di questo nervoso Presidente della Regione
Sono stati gli anni dello svuotamento del parlamento siciliano
Negli anni della creazione
Di un governo parallelo
Che ha gestito migliaia di miliardi senza reali controlli in un legame con pochi potentati imprenditoriali sulla testa della grande maggioranza delle imprese siciliani
Sono gli anni in cui tutti gli indici economico sociali della Sicilia
Segna però un distacco sempre più netto della Sicilia
Dall'Europa dall'Italia dallo stesso Mezzogiorno cinquecento mila disoccupati
Grande carenza di servizi in vivibilità delle città un'agricoltura anche quella trasformata senza sbocchi commerciali
Un ambiente deturpato dal cemento
Noi ci poniamo l'obiettivo di rifondare la Regione l'autonomia partendo innanzitutto dai grandi bisogni sociali
Dei giovani disoccupati
Dei lavoratori dipendenti
Delle imprese sane della intellettualità diffusa
Rifondare la Regione partendo dal bisogno di giustizia e di moralità che viene nella nostra regione la nostra gente il bisogno di pulizia
Per questo vogliamo lavorare
E lavorare per separare la politica dall'amministrazione
Per rompere il perverso legame clientelare fra politica e cittadini
Per programmare veramente la spessa
Per rivedere dalle fondamenta il bilancio della Regione
Per superare la legislazione a pioggia e legiferare per grandi leggi quadro legata alle tre alla programmazione delle persone
Democrazia e giustizia
Lavoro e servizi
Libertà dalla mafia queste le linee del nostro impegno
Un impegno che presentiamo oggi in questo nostro documento programmatico che sarà illustrato
Tra i compagni Folena è che essa poi dai compagni che svilupperanno delle relazioni su temi particolari e che verrà il contributo di tanti compagni della direzione nazionale del nostro partito che ringraziamo per la loro partecipazione
Questo punto darei la parola al compagno Pietro Folena che introduce i lavori della nostra conferenza
In questa Breve introduzione
Io parlerò solo della nostra prospettiva politica
Lasciando ad altri contributi a partire da quello della compagna Chessari
L'approfondimento programmatico
E a tutti voi poi la visione la lettura
Del programma
Del Partito Democratico della Sinistra che qui noi presentiamo
Il nostro giovane Partito democratico della sinistra
è chiamato
Alla prova più dura
Quella delle elezioni regionali siciliane
In un momento assai difficile
L'Italia sta vivendo settimane cruciali
Un vecchio sistema politico appare all'epilogo
Ma stenta ancora prendere fisionomia una fase nuova
Le leghe al nord
E i partiti governativi nel Mezzogiorno
Gli uni
L'altra faccia delle altre
Crescono
Come ci dice anche il voto del dodici di maggio
E crescono sulla crisi dello Stato italiano
Provocandone una accelerazione che non si sa quando e soprattutto dove potrà finire
E davvero in discussione l'unità della nazione
E le alternative
Del leghismo o del presidenzialismo
Appaiono scorciatoie
Nelle quali sono presenti gli elementi di avventurismo
Rispetto a un grande problema politico
Piaccia o no l'uso di questi termini
La prima Repubblica sembra essere profondamente logorata
Il partito democratico della sinistra
è nato per dare una risposta democratica sociale progressista a questa crisi
Dopo il crollo del muro di Berlino
E con esso del gigantesco schematismo ideologico
Che ha organizzato nel quarantennio alle nostre spalle il governo del pianeta
Ma in campo la volontà di dare altre risposte
Non stiamo certo dicendo che il Paese sia alle soglie
Di una svolta autoritaria sono sciocchezze
Ci riferiamo alle tendenze crescenti
Di cui il mondo della televisione è l'esempio più preoccupante
Ad una forte inusitata concentrazione del potere un potere immenso sulla coscienza della gente nelle mani di alcuni ci riferiamo ad alcune famiglie imprenditoriali e politiche
Ad alcune signorie di tipo nuovo e nel Mezzogiorno alcuni gruppi di comando politico mafioso
La libertà delle persone che non è un solo un valore astratto si riduce diviene più particolare
La mafia il sistema criminalità affari e politica
Appaiono come un pezzo forse il più preoccupante evidente di questa pendenza
Dall'altra parte il riformismo classico delle forze di sinistra
E cioè le politiche tradizionali dello stato sociale
Appare questo riformismo impotente ancora prigioniero di una logica redistributiva dentro al vecchio sistema
Ci sembra talvolta anche quando è guidato dalle migliori intenzioni
Che corre il rischio di divenire conservatore di questo sistema politico
La crisi del Partito comunista italiano negli anni passati specie in quella parte del Paese il Mezzogiorno più segnata da bisogni sociali irrisolti va letta in questo quadro governo opposizione va fatta abbiamo fatto tante esperienze di partecipazione a giunte locali ma all'interno di un vecchio sistema politico di uno Stato in crisi e tutto questo è una proposta debole e subalterna
Al binomio leghismo presidenzialismo che sembra essere forte in queste settimane
Noi vogliamo contrapporre il binomio regionalismo europeismo
E cioè un nuovo Stato italiano all'interno dell'Unione Europea che riconosca e valorizzi le differenze regionali
Il Mezzogiorno d'Italia deve passare in pochi anni dall'era della dipendenza rispetto a un modello Nord eccentrico a quella della interdipendenza
Il Mezzogiorno italiani in Europa può divenire anzi il nuovo baricentro di un'economia integrata del Mediterraneo
E la Sicilia così riacquisire un ruolo centrale porre il problema in questi termini non vuol dire quindi vagheggiare arcaici indipendentismo mi o separati
Ma porre il grande problema del nord e delle classi dominanti italiane
A Bossi infatti noi vogliamo ricordare non solo che la percentuale dei trasferimenti al Mezzogiorno sul totale di essi è inferiore alla percentuale della popolazione ivi residente
Ma anche che il modello industriale italiano notoriamente concentrato al centro nord
Nel quadro di una divisione internazionale del lavoro è stato prevalentemente orientato alla produzione di merci e di beni di consumo che ha conseguentemente bisogno di mercati di consumatori
E che quindi è stato indispensabile per la tenuta di questo sistema trasformare il Mezzogiorno in una terra di consumi trasferendo alle famiglie il reddito necessario
La DC è stata al centro di questo sistema che ha prodotto anche Benessere e di questo scambio
E perciò è stata abbandonata ogni idea di un Mezzogiorno produttivo se non per quelle grandi realtà industriali pubbliche e private
I cui centri decisionali però sono a Roma Milano e Torino e la cui collocazione nel Mezzogiorno solo per le convenienze dell'intervento straordinario
Noi proponiamo la rottura di questo sistema e di questo scambio che per sopravvivere ha avuto bisogno di Parker e Chéret
L'iniquità fiscale e di finanziare il debito pubblico con l'emissione di titoli di Stato e la sua perversa spirale
Mezzogiorno produttivo e libero dalla mafia
Civiltà sociale i servizi Rifondazione regionalistica dello Stato italiano
Ecco i tre assi di un nuovo meridionalismo e di un'uscita sinistra dalla crisi italiana
La questione siciliana
Anche con i suoi specifici problemi storici economici e politici che derivano dalla sua condizione di insularità
è al cuore di questo problema
Le circostanze hanno voluto che le elezioni regionali oltre alla loro importanza in sé si collocasse lo nel cuore della crisi istituzionale italiana
E qualche mese prima delle elezioni politiche
Non tornerò come ho già detto sull'analisi della situazione siciliana e sulle nostre proposte contenute nel programma che oggi presentiamo
è chiaro che con la crisi dello sparato è entrata in campo in questi anni in una crisi forte radicale della autonomia
La domanda legittima tutta politica che noi ci poniamo e se esistono nella società siciliana
Le energie disponibili a un disegno di Rifondazione dentro quel nuovo contesto nazionale meridionale al quale prima mi sono richiamato
Illegittimo disincanto di tanti siciliani ci direbbe Dino
Eppure non un secolo fa
Ma solo un blando e mezzo addietro Palermo e Catania vivevano esperienze importante la nostra convinzione al di là della retorica che si è fatta è che non si è trattato di fuochi di paglia
Esistono e allora si sono espressi in modo palese
Settori dei ceti medi produttivi della borghesia
Dell'intellettualità del mondo della cultura e delle stesse classi dominanti che avvertono la insostenibilità per l'avvenire della Sicilia di questo stato di cose
Che sentono di essere soffocati dall'asfalto mafiose criminale
Che nutrono giustificati timori per il novantatré
Che mal sopportano una classe politica di governo sciatta e spesso esigente nelle sue esaltazioni
Tutto ciò avviene nel momento spesso in cui cresce per molti settori sociali più bisognosi della Sicilia la necessità di una dipendenza dalla spesa pubblica e quindi anche dalla politica
La Sicilia in mezzo a questa contraddizione
E solo una forte e chiara prospettiva politica che sappia indicare una nuova frontiera i siciliani onesti può suscitare energie positive
E parlo anzitutto perciò abbiamo voluto i compiti il contributo dei compagni della direzione nazionale del partito di una prospettiva nazionale ed europea
Capace di rivedere il rapporto fra la Sicilia e l'ho sparato fra la Sicilia e l'Europa alla luce di questa crisi e di queste preoccupazioni
Assistiamo compagne e compagni certamente a un pesante degrado della politica siciliana
La legislatura regionale che si chiude è stata da un lato paralizzata dalla crisi della maggioranza che ha perso via via i suoi pezzi per strada
E dall'altro svuotata dalla pratica del governo parallelo oggi financo teorizzata dal presidente Rino Nicolosi
Molti settori sociali
Anche quelli che hanno sostenuto importanti mobilitazioni in questi mesi avvertono che non si può più andare avanti così
E che siamo giunti ai saldi di questo sistema
La battaglia dell'opposizione è stata tesa a ottenere risultati concreti all'interno di questa situazione di degrado
Ed è stata al tempo stesso mossa dalla convinzione che ora non si può più andare avanti così che ora occorre una svolta profonda
Più in generale è cresciuto il dominio della politica
E di un sistema politico e affaristico sulla società
Da un lato annullando il conflitto vitale fra idee programmi Progetti fra opzioni diverse
E dall'altro accrescendo in alcuni settori della società la convinzione che l'unica possibilità era assegnarsi al favore
La formazione delle liste dei partiti di governo
è in questi giorni una Berta manifestazione dello svilimento democratico e autonomisti e dei valori dell'autonomia in atto
Liste fatte a Roma svuotando di ogni autonomia le scelte locali
Col pretesto di garantirne la trasparenza a mettendo così in modo palese la sfiducia rispetto alle forze politiche regionali
Un pretesto di cose soprattutto per la Democrazia Cristiana
Poiché non basta accogliere a parole il Codice proposto dalla Commissione antimafia
E poi come è successo a Catania di fronte ad una frettolosa e non caso e non casuale sentenza
Reinserire nella lista tutti coloro che fino a qualche minuto prima ne erano stati esclusi
Del resto il segretario della Democrazia cristiana l'onorevole Forlani alla recente conferenza programmatica del suo partito in Sicilia
Ha sentito il dovere di arrivare a parlare di una guerra di liberazione contro la mafia mutuando un linguaggio certamente non democristiano è un poco radicale
A quanto pare perché preoccupato del Silenzio in quella sede su tale questione un silenzio che ha una storia
La vicenda della candidatura dell'onorevole Nicolosi e assai indicativa del passaggio politico che la Sicilia sta vivendo
Dopo un balletto durato qualche settimana la democrazia cristiana ripresenta Nicolosi sette sentendo però il dovere di specificare nella sostanza
Che fra qualche mese si dimetterà per andarsene a Roma e che certo non farà il presidente
Due osservazioni si impongono
La prima riguarda la curiosa concezione del mandato parlamentare che viene fuori da questa pratica il cittadino viene ingannato chiamato a votare per qualcuno che qualche settimana dopo si dimetterà
La seconda osservazione relativa all'assenza di una proposta politica e di governo chi guiderà la Regione da parte di un partito pur tanto forte come la DC in Sicilia
E del resto gli slogan elettorali della DC sono molto indicativi un partito che usa il futuro nei suoi manifesti la Sicilia che verrà l'autonomia che funzionerà abbiamo letto ieri ammettendo così esplicitamente di non poter usare il passato o il presente
Lo stesso presidente della regione sembra tante volte parlare come il capo di un'opposizione
E di un'opposizione un poco irresponsabile o come l'inviato di un governo lontano che viene a conoscere la situazione della Sicilia come e non come il Presidente della Regione Siciliana appartenente al partito di maggioranza relativa
Tuttavia di fronte a questa situazione e all'arroganza di questa democrazia cristiana la sinistra nel suo complesso non è stata finora capace di indicare una prospettiva credibile di ricambio
Questa crisi della sinistra cresciuta negli anni passati ha trovato il suo massimo punto di espressione nelle elezioni amministrative del novanta
Ancora oggi il partito socialista anche se avvertiamo
Il discorso di Martelli di ieri qualche tono nuovo
Pensa di poter approfittare degli interstizi lasciati aperti dalla DC rimanendo all'interno di questo perverso sistema politico e governativo della Sicilia
Stupisce che non vengano chiare parole critiche sui governi di questi anni stupisce che si subisca da parte socialista così naturalmente quella pratica del governo parallelo che ha dato sei mila cinquecento miliardi di lavori pubblici a trattativa privata in cinque anni
E una filosofia come quella di Rino Nicolosi che io potrei così sintetizzare il consociativismo sono io
Ecco perché vogliamo indicare una prospettiva diversa alla sinistra e ai siciliani
La prima necessità che indichiamo è quella di difendere e di rafforzare il ruolo della sinistra
Vogliamo lanciare un grido d'allarme
In campo è un tentativo che approfittando del passaggio difficile e che non nascondiamo che ha subito il PC PDS
Vuole dare un colpo grave alla nostra forza un colpo da cui sia difficile se non impossibile poterci risollevare
Vogliamo alzare un grido dalla
Con il sedici giugno vogliono spezzare la colonna vertebrale di un'alternativa
L'occasione è ghiotta
Da un lato usando tutti gli strumenti governativi come stanno facendo i ministri siciliani di questo governo e dall'altro perché in campo una scissione che ha riguardato il nostro partito perché la Rete questo nuovo movimento è sospinta cercare più voti a sinistra che non nella democrazia cristiana
E perché infine la confusione degli elettori è ancora assai forte
La vicenda incredibile
Medioevale
Della dei due ricorsi respinti dall'assessorato e dalla corte d'appello sul simbolo evidentemente inaccettabile presentato da Rifondazione
E pubblicato a giorni alterni a colori in prima pagina sul Giornale di Sicilia
Mai tanto spazio questo quotidiano aveva dato ai comunisti
Dà il senso palese di questo tentativo
Noi diciamo agli elettori di riflettere bene non solo perché va difeso il più grande partito di opposizione
Ma perché occorre pensare che cosa sarebbe la Sicilia sente il ruolo e la funzione generale di una forza come la nostra
La vicenda delle elezioni comunali di Palermo è assai emblematica è una ferita che sanguina ancora
Il rifiuto da parte di Orlando di uscire dalle logiche di appartenenza e di cogliere il momento importante che stava vivendo il capoluogo della Sicilia
Ha regalato dieci consiglieri in più alla democrazia cristiana che il giorno dopo ha scaricato Orlando
Ha spezzato la sinistra e per non Speer per nostri errori la nostra forza
Oggi è Palermo non solo il PDS a essere più debole e più esposto a un nuovo ma il governo e a nuovi disservizio domani potrebbe essere lo stesso in Sicilia se vi fosse una frantumazione di voti una dispersione
Magari soliste ininfluenti nella prospettiva politica di fondo e persino alcune di esse nella possibilità di a vere una presenza reale all'Assemblea regionale
E se non si capisse che indebolire il Partito democratico della sinistra porterebbe a conseguenze assai gravi
Ci sono due voti che contano in definitiva quello che può essere speso per proseguire incentivare conservare il vecchio sistema politico un voto alla DC
E i partiti governativi
E quello che invece si contrappone a quel sistema e vuole far votare in senso democratico progressista sociale ambientalista l'asse della politica siciliana e cioè il voto
Alla Quercia e al PD
La seconda necessità politica che indichiamo per una nuova prospettiva è quella di dire qual è il terreno su cui vogliamo costruire questa nuova fase per la Sicilia
La nostra proposta è quella che è la nuova legislatura abbia un carattere costituente
E si apra con una iniziativa volta alla scrittura di un nuovo Statuto corrispondente alle attuali e future necessità della Sicilia
Non si tratta di una proposta che presuppone una formula di governo ma della volontà netta e dichiarata da parte nostra
Quale che sia e che sarà la collocazione parlamentare del PDS
Di operare per un'azione costituente che erede ridefinisca i termini di un patto fra cittadini e Regione cittadini è stato cittadini ed Europa
Sono tre le parole d'ordine che abbiamo scritto nel nostro programma giustizia lavoro vita giustizia rispetto all'insicurezza dei cittadini di fronte al dilagare della criminalità
Giustizia rispetta la limitazione di libertà fondamentali come quelle di svolgere un'attività economica giustizia rispetto alle quotidiane ingiustizie lo stato ostile lontano
Di meccanismi burocratici e legislativi assurdi
Lavoro portando in campo la grande questione della Sicilia produttiva nell'agricoltura nell'industria nell'attività del turismo e dei servizi una Sicilia che esiste ma che è penalizzata
Davvero criminalizzata da un sistema di potere discrezionale
Lavoro costruendo un sistema di avviamento per i giovani e le ragazze senza lavoro con reddito e lavoro minimo da indirizzare nella crescita di una moderna rete di servizi dita risanando le aree urbane le grandi periferie le zone dell'abusivismo finanziando un piano di civiltà minima acqua salute educazione
Facendo dell'ambiente naturale e storico e della sua valorizzazione un grande volano di sviluppo di una Sicilia che al centro metta la persona umana e i suoi valori
Costituita la regione dei cittadini vuol dire stabilire quindi chi ha il sovrano
Se il partito la corrente l'assessore o peggio ancora la macchia
Oppure invece se il sovrano e il cittadino
Altri compagni avanzeranno le nostre proposte sul terreno istituzionale e su quello della riforma elettorale
Qui voglio dire che una grande occasione di fronte a noi corre ferendo un del nove di giugno
Non pensiamo che l'abolizione del sistema di compravendita dei voti sia la panacea di tutti i mali
Ma pensiamo che gli italiani ai siciliani avviene in mano con il sì un grimaldello per cambiare il sistema politico
Il PDS si impegnerà preparando il sedici giugno per far prevalere il nove di giugno il sito e per portare a votare tutti gli elettori
E da qui proponiamo di costituire un riattivare comitati unitari che sostengano questa battaglia
Ridefinire le regole il quadro della Regione Siciliana vuol dire quindi aprire una fase di transizione
Per la democrazia dell'alternanza per favorire un normale ricambio democratico che è stato bloccato dal prodotto predominio democratico cristiana
Molti ci domandano in che cosa in quale formula consisterà questa fase di transizione
Noi qui dichiariamo la nostra indisponibilità per qualsiasi collaborazione di governo all'interno del vecchio sistema politico
Queste esperienze le abbiamo già fatte abbondantemente pagate
Dal Governo o dall'opposizione noi eserciteremo una funzione riformatrice e costituente
La terza necessità per una prospettiva politica nuova
Forse la più importante è quella però di unire le forze di progresso
Di dare finalmente credibilità all'alternativa di rialzi a di rialzare la bandiera dell'unità della sinistra
Ciò avviene sulle discriminanti del programma
Ma ciò avviene se si è in grado di imprimere una rottura politica nel cuore del potere della regione e cioè rispetto al ruolo dalla democrazia cristiana
Abbiamo sempre ritenuto sciocchezze le affermazioni su una di ci tutta corruzione o peggio Macchia oppure strutturalmente conservatrice
In Sicilia un'anima popolare stunt Triana cattolico democratica è fortemente radicata ma le disavventure di molti era innovatori della DC o ex re innovatori della DC
Il travaglio della chiesa le recenti riflessioni di padre Bartolomeo Sorge
Pongono il grande problema della fine del dogma e della pratica politica dell'unità politica dei cattolici
E non è risolto probabilmente non è risolvibile
Attraverso un solo strumento il problema della ricollocazione dei cattolici democratici in una democrazia dell'alternanza
Il problema quindi dell'Oro per noi irrinunciabile contributo per un'alternativa di progresso
Ecco che c'è bisogno di indicare una prospettiva coraggiosa di rapporto e di unità su un programma tra le forze progressiste siciliane tra quelle già organizzate e quelle ancora prigioniere del vecchio sistema politico
Il piccolo esempio della collaborazione PDS Movimento Popolare Repubblicano che ha portato all'Alleanza democratica dei Nebrodi un utile paradigma di una possibilità più grande
Ecco perché lavoriamo per un raccordo più stretto partendo da queste esperienze vorrei dire persino organico
Si potrebbe dopo il voto giungerà a pensare anche a forme di rapporto federativo
Fra il Partito Democratico della Sinistra e altre forze di progresso di cambiamento e di sinistra della politica e della società siciliana
Ciò che voglio dire è che la politica dei due forni o dei più forni deve finire
E che insieme le forze di progresso e di sinistra si devono presentare al confronto con la democrazia cristiana e con la necessità di chiudere col vecchio sistema politico
Questa prospettiva si rivolge a forze minori significative ma altrimenti destinate a un mero ruolo di testimonianza si rivolge a forza interne alcuni partiti di governo oggi chiuse e sofferenti questa prospettiva si rivolge allo stesso Partito Socialista Italia italiano
Civili ci divide dal PSI un giudizio su gli anni Ottanta e qui in Sicilia sulla esasperata conflittualità sinistra
Che il PSI ha voluto scatenare portandolo a demonizzare la Giunta di Palermo e a subire in modo un poco servile Nicolosi e la sua politica
Ma ora il PSI
Intende continuare a assecondare un processo che forse gli porta qualche voto in più ma che ne porta molti di più alla democrazia cristiana e che aggrava la crisi del sistema questa la nostra domanda
Ecco un modo per uscire dalle ideologie unità socialista o altro e confrontarsi su una vera tensione riformatrice
Dica adesso il PSI dicano adesso le altre forze di progresso che cosa intendono fare come intenderà utilizzare i voti dopo il sedici di giugno
Noi siamo disponibili a sperimentare con coraggio nuove vie che facciano prevalere alla sinistra
La via per esempio di un raccordo più stretto perfino organico senza che nessuno e in primo luogo noi rinunciamo alla nostra identità e alla nostra specificità
Fra tutte le forze che vogliono la riforma della politica e la rinascita della Sicilia
Per tutta questa prospettiva occorre compagne e compagni un partito politico popolare e di massa di tipo nuovo aperto al futuro
Questo partito il Partito democratico della sinistra
Un partito nazionale ed europeo che cioè indica una prospettiva non separatista non autarchica non leghista
Ma anche un partito siciliano
Che cioè le sue radici le mette nei moderni bisogni della Sicilia esattamente come seppe fare il partito nuovo con Li Causi e con i suoi dirigenti in un'altra epoca
C'è qualcuno che ha inteso impadronirsi della storia da cui veniamo delle nostre radici creando confusione su un simbolo
La separazione con i compagni di Rifondazione è un fatto anche in Sicilia doloroso che non ci nascondiamo
Tuttavia per noi particolarmente nella realtà siciliana è un fatto incomprensibile perché qui dividere la sinistra lo sappiamo dalla nostra storia vuol dire dare più potere alle classi dominanti e in definitiva alla macchia
Di quella storia del Partito Comunista Italiano non permetteremo a nessuno di impadronirsi perché essa vive al di là dei simboli in carne ed ossa nel partito democratico della sinistra
E non permetteremo che quella storia venga da nessuno in sfangata come si è tentato di fare perché il PDS oggi come il PC di ieri è per antonomasia il partito della lotta alla mafia
Le liste che noi abbiamo presentato nelle circoscrizioni siciliane rispecchiano questa politica
Le abbiamo presentate quindici giorni fa conquistando il primo posto
Un partito che tanti dicevano irrimediabilmente diviso ha dato una prova pur in un contesto non facile di maturità democratica e di autonomia su cui altri partiti dovrebbero riflettere
Sono le nostre liste di grande rinnovamento noi non ripresentiamo oltre il cinquantacinque per cento dell'uscente gruppo parlamentare
A questi compagni e a queste compagnie va tutto il ringraziamento del partito democratico della sinistra per l'opera lunga intensa meritevole che hanno svolto
Il partito democratico della sinistra saprà e dovrà valorizzare il loro contributo
Sono le nostre liste
La maggior parte dei collegi salvo alcuni segnali politici che abbiamo voluto dare che proponiamo agli elettori in ordine alfabetico
Perché è un partito nuovo propone così agli elettori siciliani di scegliere loro davvero liberamente
Finché vige questo sistema di preferenze gli uomini e le donne che ritengono più capaci di portare nell'assemblea regionale i problemi della Sicilia
Sono liste in cui ci sono donne della società siciliana come in nessun altro partito a testimonianza della partita l'esperienza individuale e collettiva
Ed è la ricerca di una innovazione che parli al bisogno di nuova seggi soggettività che viene dalle donne e dalle ragazze dalla Sicilia
Noi abbiamo voluto segnalare con alcune presenze simboliche nella scelta i capilista i tre problemi fondamentali di cui ha già parlato della Sicilia
Il lavoro e le politiche sociali su cui ci siamo caratterizzati particolarmente negli ultimi mesi col compagno Parisi
La vita è l'ambiente con la candidatura di prestigiosa del compagno Mario Libertini
La giustizia in quell'annotazione ampia di cui ho parlato con la compagna Giuseppina Zacco la Torre che ringraziamo per aver accettato il nostro invito
E alcuni e al cui appello a un nuovo impegno per la secessione per la Sicilia rispondiamo oggi positivamente
Ecco delle scelte concrete di riforma della politica
Io diffido da chi dice la riforma della politica sono io e poi si presenta in cinque collegi come capolista
Ecco permettete mi l'orgoglio che noi dobbiamo a vere per questo e con questo nuovo partito democratico della sinistra
L'orgoglio uso questa parola non a caso l'orgoglio di una memoria che ci appartiene tutta ma anche l'orgoglio di una funzione insostituibile
Cui siamo chiamati rifare l'Italia rifare la Sicilia fare l'Europa e di una grande prospettiva unitaria che può diventare un entusiasmante prospettiva unitaria
è la realtà il grido delle cose come diceva un grande poeta che ci impone questa funzione necessario orgoglio
L'altro giorno in un'assemblea con un gruppo di cattolici nella tormentata città di Palma di Montechiaro un giovane insegnante ha letto un toccante
E commovente tema di una bambina di dieci anni il cui oggetto era il mio Paese Palma
Questa bambina io non lo leggo questo tema racconta del suo amore per Palma degli amici dell'allegria
Ma dice che se ne vuole andare da Palma perché cito la maggior parte degli uomini muoiono uccisi e conclude lanciando un grido
A dieci anni un grido agghiacciante non so come fare quindi aiutatemi voi
E in questo contrasto fra l'amore per questa terra e la consapevolezza del suo degrado che il PDS deve saper operare
A noi il compito di aiutare lei e tutta la Sicilia a poter davvero vivere
E vivere bene nella terra che tanto si chiama
La parola al compagno Giorgio Chessari che illustrerà il programma
Compagna e compagni
Il Partito Democratico dalla sinistra
Si propone
Come ha detto il compagno Folena
Di lavorare per aggregare le energie necessarie
A guidare un vasto processo
Del rinnovamento
Che sia capace
Di portare il Mezzogiorno
E la Sicilia all'appuntamento con l'Europa
Portare la Sicilia in Europa non è cosa facile
Perché richiede
Innanzitutto uno sforzo straordinario
Per bloccare le tendenze in atto che invece ce ne stanno allontanando sempre di più
Tali tendenze centrifughe potranno essere invertite
Solo ad alcune condizioni
La prima è che la prossima legislatura segni una svolta profonda
Rispetto all'esperienza che è stata realizzata nel quinquennio trascorso e sia davvero capace di svolgere una funzione costituente per varare una riforma delle istituzioni autonomistiche che dia loro quella efficienza e funzionalità di cui hanno bisogno
Per riacquistare credibilità e per potere rinsaldare quel patto tra istituzione popolo siciliano che negli ultimi tempi si è sensibilmente incrinato
A seconda condizione
è che si riesca ad affermare in Sicilia
L'autorità democratica dello Stato di diritto
Nei confronti della criminalità mafiosa ed organizzata
Per creare i presupposti fondamentali senza i quali la società civile e le forze sane del lavoro e dell'imprenditoria non possono cimentarsi
Nell'opera di costruzione di un nuovo tessuto produttivo necessario per competere sul nuovo e più aperto il mercato che si sta costruendo a livello europeo è mondiale
La terza condizione perché la Sicilia
Ossa di Cynar se all'Europa che a livello nazionale si affermino nuove scelte chiodino realmente del risanamento della finanza pubblica e creino
Le basi per potere armonizzare l'economia italiana con quella degli altri paesi europei solo così sarà possibile modificare la qualità dello sviluppo complessivo del Paese al nord come al Sud solo così sarà possibile avere un tasso di espansione dell'economia
Più sostenuto di quello tuttora in atto che per le sue intrinseche caratteristiche non può portare all'assorbimento della forza lavoro disponibile gli alla realizzazione
Della piena occupazione senza la quale ogni ipotesi di sviluppo sociale equo ed equilibrato e destinata arrestare inattuabile
La regione del Sondel come quelle del Nord hanno vitale interesse ad una nuova politica nazionale
Libere che allarghi la base produttiva del Paese verso le regioni meridionali al fine anche di aumentare gradualmente
è sensibilmente l'apporto di queste aree alla produzione della ricchezza nazionale e di ridurre la dipendenza dai trasferimenti pubblici e dalle zone più avanzate
Nel Paese
Compare diceva proprio a fondo un po'di attenzione democratico della sinistra
Siciliana
Rispingere ogni sterile contro contrapposizione tra nord subito che metterebbe in discussione la conquista storica dell'unità nazionale che alla base del grande progresso realizzato nei centotrenta anni che ci separano dal mille ottocentosessantuno
La Regione dal nord e dal sud
Le quali hanno pagato il loro tributo di sacrifici e di sofferenze per la costruzione di un'Italia unita hanno vitale interessa ad una nuova politica nazionale
Che promuova una vera e propria articolazione regionalista dello Stato democratico e dato una redistribuzione del carico fiscale che oggi penalizza le categorie produttive sia da lavoro dipendente sia di quello autonomo
Riconoscere l'esistenza
Di una dipendenza macro economica tra nord e sud
Non significa accettare l'ingiusta rappresentazione della Sicilia e delle altre regioni meridionali come escrescenze parassitarie che vivono a spesse della comunità nazionale e delle regioni dal Nord
A Sicilia
Dispone di un apparato produttivo moderno e diversificato e certamente a notevoli problemi di ristrutturazione e di ulteriore ammodernamento per accrescerne l'efficienza e la produttività ma che indubbiamente produce l'ottantacinque per cento delle risorse disponibili
L'esistenza di una produttività media inferiore a quella nazionale non esclude la presenza nell'isola di impresa e che non temono il confronto con quel omologhe che operano nel resto del Paese
Questo è vero per l'agricoltura
Dove esistono moderni comparti come l'agrumicoltura il vigneto per la produzione dell'uva da tavola la viticultura la frutticoltura all'orticoltura in pieno campo da scavi cultura le colture protette ed è vero anche per l'artigianato per l'industria
Per l'industria petrolchimica petrolifera cantieristica elettronica automobilistica
è vero per il turismo il commercio i trasporti il credito e gli altri servizi dove operano unità produttive che non temono il confronto con quelle di altre regioni
L'interesse generale del Paese
Esige che si avvia a soluzione il problema del progresso della Sicilia e del nel soggiorno non solo e non tanto con politiche di trasferimenti monetari è già presente dono una chiara tendenza a flettere
Ma mediante politiche di sviluppo produttivo che accrescano il contributo di tali aree territoriali alla produzione nazionale
E nel riducano la dipendenza
Dal resto del Paese
Perciò il partito democratico della sinistra ritiene fondamentale l'impegno della regione
Per sviluppare una politica che favorisca la realizzazione di investimenti nei settori produttivi primari e secondari
E in quelle dei servizi per l'ammodernamento il potenziamento l'ampliamento della base produttiva della Sicilia
Il livello di congestione esistente nelle regioni del Centro-Nord
Impone una scelta per lo sviluppo delle aree meridionali le presento non sottodimensionamento delle attività produttive industriale con particolare riferimento a quelle dei settori manifatturieri e tecnologicamente
Più avanzati
Il PDS chiede che nell'ambito di una politica di programmazione
Il governo nazionale preveda il vincolo di destinazione al Mezzogiorno di tutti gli investimenti relativi all'accrescimento della capacità produttiva
In questo quadro devono essere definite Accordo di programma con le grandi imprese nazionali per la ristrutturazione e la conversione riconversione ecologica degli impianti industriali al rischio ambientali è inquinante
Il partito democratico della sinistra
Chiede che il piano di ristrutturazione delle industrie petrolchimiche dell'Enichem venga profondamente rielaborato ed integrato
Per evitare che sostegni un ulteriore processo di deindustrializzazione del mezzogiorno e della Sicilia
Partito democratico della sinistra respinge le semplificazioni che dentro e fuori dall'isola vengono fatte nei confronti dal tessuto produttivo della Sicilia
Contrariamente a quello che si può leggere anche il documento ufficiale del governo regionale la Sicilia non è penalizzata dalla mancanza di una imprenditoria diffusa
Anzi è vero il contrario
La Sicilia possiede un'ampia e ricca rete di imprese in tutti i settori produttivi dall'agricoltura alla zootecnia dalla pesca all'artigianato dall'industria al turismo dal commercio ai trasporti dal credito
E al risparmio ai servizi
L'imprenditoria siciliana non si distingue
A quella delle altre regione più sviluppate
Perché è meno diffusa ma per il contrario perché è più numerosa e frammentata e non può disporre delle economie di scala che sono proprie invece di impresse più grandi
Il partito democratico della sinistra perciò ritiene indispensabile
Che la Regione favorisca con un'adeguata politica di sostegno diretto o indiretto
Con infrastrutture e servizi reale con incentivi finanziare contributivi utilizzando anche la leva della potestà tributaria garantita dallo statuto speciale con una politica mirata del credito agevolato
Un processo di ammodernamento di potenziamento ed sviluppo delle forme cooperative associative
E consortile
Decisivo e garantire un rapporto corretto tra politica ed economia
Gli assicuri la reciproca autonomia della impresse e dell'amministrazione
L'esistenza in Sicilia
Di una vasta disoccupazione plurale che all'inizio nel mille novecentonovantuno e arrivata a circa cinquecento mila unità e che non può essere rimossa nel Breve
E nel medio periodo colle le normale politiche del lavoro impone uno sforzo straordinario
Per dare una risposta alle centinaia di migliaia di uomini e donne di ragazze di Giovanni senza lavoro e senza arredi
Il partito democratico della sinistra pertanto proporrà all'Assemblea regionale siciliana
Il linea con la battaglia svolta
Per ottenere l'approvazione dei provvedimenti legislativi
In favore dei giovani dei progetti socialmente utili disposti a norma dell'articolo ventitré della legge finanziaria del mille novecentottantotto il varo di un provvedimento di anticipazione in Sicilia
Di un sistema di lavoro e di reddito garantito per tutti i giovani e le giovani disoccupati di età compresa tra i diciotto e i trentadue anni che risultino iscritti da almeno un anno nelle liste
Di collocamento
Si tratta
Di sperimentare
Su scala universale prime forme di salario di cittadinanza che garantisca il minimo vitale
Sulla scia delle esperienze fatte nei Paesi europei
Ed è l'applicazione dei regolamenti della Comunità economica europea sui fondi strutturali per gli interventi in favore delle Regione il ritardo nello sviluppo la sperimentazione
Di prime forme di salario minimo garantito legato allo svolgimento di corsi di formazione
E di progetti socialmente utili e all'ampliamento dei servizi sociali particolarmente carenti in Sicilia comporta un onere che può essere benissimo sostenuto dalla Regione Siciliana
Il sistema produttivo e la società siciliana sono penalizzate gravemente dalle diseconomie esterne derivanti dallo Stato di arretratezza e di inadeguatezza delle infrastrutture economiche
Fatto cento
Il livello medio italiane delle infrastrutture in Sicilia si hanno i seguenti indici infrastrutture idriche ventotto
Energetiche settantaquattro
Commerciali ottantuno trasporti novantadue
Il partito democratico
Della sinistra considera pertanto prioritario ed eccessivo
Per il progresso generale dell'isola
L'impegno per il potenziamento delle infrastrutture economiche e civili per la definizione di una programmazione che sulla base di un coordinamento dell'azione della Regione con quella dell'intervento ordinario e straordinario dello Stato avvia assoluzione
I problemi più urgenti
Il partito democratico della sinistra
Chiede quindi con forza programmi di razionalizzazione del trasporto
Pubblico privilegiando laddove possibile nel trasporto su rotaia con reti metropolitane integrata da altre reti di trasporto pubblico incrociate a sistemi razionali di parcheggi le prime compatibilità di una società moderna ed europea sono quelle di realizzare livelli accettabili dei servizi della qualità della vita
Fatto cento
La dotazione dell'Italia
In Sicilia sia la seguente situazione servizi sportivi
Trenta
Ciò tassista anziani venti culturali settantasei servizi sanitari
Sono il settantasette per cento di quelli che esistono a livello nazionale i servizi educativi l'ottantatré per cento
La grande medi città della Sicilia
Presentano i fatti gravissimi problemi
Ed una bassa soglia di vivibilità provocati dalla cronaca disamministrazione dall'instabilità politica dalla precarietà
E dall'incultura amministrativa delle forze politiche che hanno sempre governato dall'inesistenza di una politica urbanistica sistematica dall'insufficienza degli apparati tecnici pubblici dalla mafia vecchia e nuovo
Il Partito Democratico della Sinistra vuole mobilitare
Risorse di intelligenze in un piano di civiltà Annina
Da concentrare soprattutto nelle periferie urbane nelle aree di abusivismo di necessità nelle parte più decretate del territorio in questi quartieri e si vive in condizioni difficile mancano gli allacciamenti con le reti idriche fognanti
Le strade gli assilli le scuole materne le scuole elementari i negozi per la sopravvivenza in una parola Mangano in limine elementi di civiltà urbana
In questo piano vanno coordinate iniziative per rispondere a bisogni primari e per combattere l'emarginazione sociale collegata piani di recupero e sviluppo delle aree urbane grandi e medie per il potenziamento dei servizi sociali civili sanitari e del lavoro
E necessario
Perseguire tre obiettivi sociali minimi decisivi
Risolvere l'emergenza acqua attraverso la regolamentazione l'uso della gestione delle risorse idriche sconfiggere l'evasione scolastica eliminare l'emigrazione sanitaria e qualificare la struttura ospedaliera realizzare i distretti sanitari di base
Il partito democratico della sinistra
Propone e con la nuova legislatura l'Assemblea regionale siciliana vari un progetto Tonna
Volto a realizzare una politica di pari opportunità e di sviluppo delle condizioni civile e sociali e promuova l'accrescimento delle
Occasione di lavoro e allarghi gli spazi di libertà l'autodeterminazione e la cultura delle donne siciliane modificando anche a tal fine un assetto sociale e urbano progettato sempre e solo al maschile in tale contesto va ripensata tutta l'articolazione dei tempi che non tengono conto delle necessità
E dei bisogni delle donne
Il partito democratico siciliano
Chiede
Che la Regione dediche
Una rinnovata attenzione ad un diverso modo di considerare e di utilizzare la risorsa territorio ambiente che non è tra quelle che possono essere riprodotte senza limiti si tratta di contribuire a modificare sostanzialmente la situazione attuale
Caratterizzata dall'inquinamento delle coste dei mari a causa delle carenze del sistema di depurazione degli scarichi urbana ed industriale
Da una crescita edilizia vi norme nelle zone costiere e dallo spopolamento di quelle interne gli obiettivi che intendiamo perseguire sono quelli del risanamento del sistema territorialmente bloccando la cementificazione selvaggia
Dalle coste dei fiumi che viene operata con i finanziamenti pubblici che dovrebbero essere utilizzati per la loro difesa e salvaguardia nella tutela e del recupero
Bene ambientale culturale e paesaggistico dell'acqua l'istigazione dei centri urbani
Nel restauro conservazione e riuso del patrimonio edilizio storico sia di quello dei centri urbani piccole è grande sia di quello sparso nel territorio
Siciliana
Partito democratico della sinistra propone un nuovo orizzonte
Ambientale che impegni non solo l'azione del governo e del Parlamento ma anche i cittadini le persone la collettività per difendere nuove da antichi valori sempre validi
Ma che non sempre vengono tenuti nella giusta considerazione
Il partito democratico siciliano considera una questione d'onore
Riproporre con forza all'attenzione del Parlamento dal nuovo governo dalla Regione
La grave situazione esistente nelle università e nel mondo della scuola da cui aveva preso le mosse del grande movimento studentesco e dalla Sicilia si estese in tutta Italia
Il governo e la maggioranza si sono assunte la responsabilità di non mantenere l'impegno con gli studenti siciliani di varare la legge per garantire il diritto allo studio e l'accesso alle scuole di ogni ordine è grande
Lo Stato di precarietà delle strutture edilizie per la didattica
E la ricerca l'assoluta insufficienza delle strutture ricettive per gli universitari fuori sede l'inadeguatezza delle biblioteche dei lavoratori la scarsità del personale tecnico ed amministrativo esigono e la questione dell'istruzione universitaria in Sicilia sia affrontata in modo più adeguata sia dal governo nazionale sia da quello regionale
Il partito democratico della sinistra si batterà perché la regione si doti al più presto di una legge
E definisca le procedure per l'adozione di programmi quadriennale da annuale di interventi per il diritto allo studio e di un piano regionale per l'edilizia residenziale universitaria
Si tratta di varare tutti quegli interventi
E sono necessari per garantire servizi abitativi
I servizi di mensa le facilitazione per i trasporti gli assegni di studio le borse di studio e servizi e sussidi per i portatori di handicap e sostegno didattico i servizi di orientamento professionale
Ma non c'è dubbio
è un diverso impegno in favore dell'università e della ricerca in Sicilia
E nel Mezzogiorno bisogna chiederlo al governo nazionale di allo Stato se si vogliono davvero creare le condizioni per preparare un diverso sviluppo per questa terra e per tutto il paese
L'emblema di come lo Stato non sia assolutamente capace di far fronte alle esigenze più elementari della vita delle masse popolari però c'è andato compagni e compagne
Dalla situazione
Drammatica in cui si trovano le decine di migliaia di cittadini senza casa dei comuni nella Sicilia orientale colpite dal terremoto del tredici dicembre scorso il sisma
Ha evidenziato la totale inadeguatezza delle strutture della protezione civile a fronteggiare venti di emergenza
Ma ad oltre sei mesi dal luttuoso evento che ha seminato morte e distruzione il governo nazionale non ancora emanato i provvedimenti legislativi per la ricostruzione delle abitazioni
Per la ripresa delle attività produttive per il potenziamento delle strutture per la prevenzione antisismica e per accrescere l'efficienza del servizio di protezione civile
Le organizzazioni sindacali e il comitato intercomunale dei terremotati hanno chiesto da diverse settimane di essere sentiti dal Presidente del Consiglio
Ma finora l'onorevole Andreotti non ha trovato il tempo per fissare la data dell'incontro
Di fronte alla drammaticità delle condizioni in cui sono costrette a vivere i senza tetto la federazione sindacale unitaria CGIL CISL e UIL
è il Comitato intercomunale
Dei terremotati dalla Provincia
Di Siracusa hanno indetto per il ventinove maggio
Una giornata di lotta e si annuncia particolarmente accesa alla quale l'esecutivo regionale del nostro partito ha già espresso la totale adesione è il pieno sostegno del partito democratico della sinistra
A questa iniziativa di lotta
Non può non andare anche l'adesione e la piena solidarietà nella nostra conferenza programmatica
Il ventisette maggio il compagno Occhetto porterà ai terremotati della Sicilia orientale il pieno sostegno del partito democratico della sinistra indubbiamente la risoluzione dal problema della ricostruzione
Rappresento un banco di prova non solo per il governo ma anche per un partito popolare come il nostro perciò voglio esprimere l'augurio e da questa nostra conferenza e dal nostro partito vengano un impegno è un contributo e possono dare speranza ai terremotati e a tutto il popolo siciliano
Io adesso darei la parola al compagno Cesare Salvi responsabile dei problemi la giustizia nel governo ombra nazionale seguirà poi Mario Centorrino
Gli interventi ai quali stiamo assistendo
In questi giorni
Da parte dei massimi esponenti delle nostre istituzioni sui temi della giustizia
Sono una prova grave di responsabilità
Delle classi dirigenti
Di fronte a un fenomeno mafioso che cresce
In maniera impressionante senza che vi siano adeguati interventi di contrasto che mostrino almeno il segno di un inizio di inversione di tendenza
Invece di interrogarsi sulle ragioni vere per le quali questo che viene definito in queste ricorrenti classifiche che i nostri governanti ci propongono
Oggi saremmo diventati il quarto paese del mondo quindi possiamo ambire allo scudetto proseguendo questa scalata
Non si interrogano sul fatto del perché l'unico fra i Paesi industrializzati che compaiono in queste classifiche
Nella quale un fenomeno come quello mafioso esiste e cresce e si estende quantitativamente e qualitativamente e il nostro Paese
Se si domandasse lo questo la risposta sarebbe facile e la risposta è quella che ben conosciamo
Perché l'Italia è l'unico pedicure tra questi Paesi nei quali la criminalità a collegamenti con il mondo del potere locale le legale
Con il mondo della politica con il mondo degli affari
Invece di affrontare questo nodo e di chiamare allora sia ad unità tutte le forze politiche tutte le forze dello Stato
I massimi responsabili di questa situazione a cominciare dal vertice dello stato
A Colono fronti preoccupanti e sbagliati fronti di divisione proposte irrealistiche e sbagliate
è stato proposto lo stato di guerra e la legge di eccezione per la Sicilia e per le altre regioni meridionali
Adesso si cerca di rettificare il tiro
Ma nell'intervista del Corriere della Sera della scorsa domenica il Presidente Cossiga ha detto
Se in alcune regioni non esistono le condizioni per un ordinato svolgimento della vita civile allora c'è bisogno di rimedi appunto eccezionali
Meglio fare leggi eccezionali in una zona limitata e per un periodo limitato
Allora si prende il criminale e lo si manda in campo di concentramento l'ha fatto l'Inghilterra
La proposta è molto chiara una legge di eccezione come quella che l'Inghilterra introdotto nell'Irlanda del Nord la sospensione della legalità costituzionale in una parte del Paese
Al tempo stesso
Si attacca e si delegittima la magistratura si attacca e si delegittima il Consiglio superiore della magistratura
L'obiettivo è chiaro ed è duplice
In primo luogo cercare di stornare le responsabilità
Io sono di un'intera classe dirigente dei partiti che hanno governato in questi decenni e in questi anni
Delle persone fisiche del personale politico che in questi decenni in questi anni hanno ricoperto gli incarichi di presidente del Consiglio di ministro dell'Interni di ministro dalla giustizia
E nulla hanno fatto per arginare questi fenomeni e il secondo obiettivo è quello di riprendere un antico progetto
Mettere la mordacchia colpire l'autonomia della magistratura e del Consiglio superiore della magistratura sottoporre il Pubblico ministero al controllo del potere politico
Ebbene noi diciamo con chiarezza di queste prospettive sono sbagliate
Non è con lo stato di guerra che si risolve il problema della mafia
E del resto quello che ha fatto l'Inghilterra nell'Irlanda del Nord si rivela il tragico uno dei tragici fallimenti del thatcherismo
Il problema non si è risolto ma si è aggravato le questioni sociali che sono alla base del problema dell'Irlanda nel nord non si sono risolte ma si sono aggravate
A distanza di decenni si riconoscono errori giudiziari innocenti torturati condannati all'ergastolo
E poi domandiamoci chi dirigere Bad guide avrebbe questo stato di guerra
Chi sarebbe il commissario politico per la Sicilia Salvo Lima o il capo del governo parallelo di questa regione di golosi deciderebbe lo loro chi mandare nei campi di concentramento
Non ci stiamo
Non ci siamo e ci preoccupa che mentre si parla di campi di concentramento si continui a difendere un magistrato come Carnevale
Chi ha il record o di scarcerazione di potenti capomafia e di potenti trafficanti di droga
Per errori materiali che non sarebbero stati perdonati a nessun altro per violazioni della legge che hanno costretto il Parlamento e noi stessi con Travaglio e difficoltà
A un decreto i limiti della legalità ma necessario per impedire che questi capi mafia illegalmente scarcerati tornassero arroganti sul territorio
Perché il ministro della giustizia non ha nulla da dire su questi problemi perché il capo dello Stato lo difende che cosa rende intoccabile il giudice Carnevale
Perché il ministro della Giustizia così attento alla responsabilità dei giudici dei quali egli occorre sapere non il Consiglio superiore
E titolare dell'azione disciplinare non mette il naso sulle vicende poco chiare nelle quali si a quanto si dice sarebbe coinvolto il giudice Carnevale
Da ultimo il fallimento della della flotta lauro a Napoli
C'è un'altra strada
Che non è quella dello stato di guerra
Che non è quella dell'attacco alla magistratura
E lo stato di uno la strada di uno sforzo straordinario perché lo Stato sia davvero presente nel Mezzogiorno in tutte le sue forme
Ma il presupposto perché questo accade che sia spezzato quel nesso fra mafia affari e politica che il macigno vero che impedisce di affrontare in Italia il fenomeno mafioso
Si parla oggi del problema del Pubblico ministero e di come rendere più efficaci le ad interventi della magistratura con il nuovo processo penale
Bene noi siamo disponibili a discuterne
è vero che c'è un problema di riorganizzazione degli uffici del pubblico ministero ma occorre una legge perché è il primo il ministro Martelli invece di dire un giorno che ci vuole il controllo politico il giorno dopo quando parla i magistrati come ieri a Palermo dire che il controllo politico non ci vuole non propone un disegno di legge
Come è suo dovere in quanto responsabile dell'iniziativa legislativa del governo
Vedremo allora se si tratta di una proposta seria per rafforzare l'attività del Pubblico ministero
O si tratta di un nuovo tentativo per porre il pubblico ministero sotto il controllo del potere politico
E torniamo a porci la domanda quale sarebbe il potere politico che controlla gli uffici del pubblico ministero ancora una volta chi darebbe le direttive al Pubblico ministero secondo questo progetto
Salvo Lima Mario D'Acquisto questi sono gli uomini che dovrebbero guidare secondo la proposta della direzione politica dell'attività del pubblico ministero la lotta contro la mafia che dovrebbero dare gli indirizzi per i delitti politici di mafia
Abbiamo visto già oggi come son finite le inchieste giudiziarie sui delitti politici di mafia pensiamo se fosse il governo a dare direttive che cosa accadrebbe
Serve non meno indipendenza ma più indipendenza della magistratura
Quell'indipendenza che deve impedire che accada quello scandalo che è accaduto in Sicilia in questi giorni che il presidente della corte d'appello Carmelo Conti sia stato chiamato a dirigere un ente pare al regionale
Mentre era ancora addirittura in servizio
Non si è avuto nemmeno il pudore da parte sua e da parte di chi l'ha nominato di attendere i pochi mesi necessari perché andasse in pensione perché perché evidentemente era una promessa che si doveva adempiere prima delle elezioni perché dopo con il nuovo governo regionale si sarebbe dovuto a vedere se la stessa cosa si poteva fare
E quindi un ente sul quale la magistratura avrebbe dovuto indagare diventa adesso guidato da uno dei più alti esponenti dalla magistratura palermitana queste dello scandalo e questa è la vergogna
Ho letto sui giornali che il presidente della corte d'appello Carmelo Conti sarebbe stato indicato dal partito socialista per la presidenza dell'Ente acquedotti siciliana è vero
Non è vero il ministro Martelli non ha nulla da dire nelle sue continue dichiarazioni è questa
L'indipendenza della magistratura alla quale si pensa a
C'è un altro magistrato il presidente di sezione presidente di sezione della Corte d'Assise San Filippo presidente di Corte d'Assise uno che dagli ergastoli che è stato condannato a sei mesi di carcere
Perché ritenuto colpevole di essersi venduto una soluzione e ancora lì a giudicare a controllare che cosa spetta il ministro Martelli ad intervenire
Qui si deve intervenire non con generiche campagne di delegittimazione contro la magistratura nel suo insieme contro i giovani magistrati e i giovani i pubblici ministeri che a rischio della vita
E sappiamo che a rischio della vita non è una parola retorica perché uno di questi giovani magistrati è stato ammazzato pochi mesi fa sulle strade della Sicilia
Ai quali va dunque tutta la nostra piena solidarietà
Del parte la solidarietà del partito democratico della sinistra
Si vuole colpire la magistratura nel suo insieme si vuole delegittimare l'operato dei giudici che fanno il loro dovere senza esercitare i propri poteri quando gli scandali veri ci sono anche dentro la magistratura come quelli che ho ricordato
Il ministro non fa questo il presidente della commissione Antimafia senatore Chiaromonte da tempo domanda che si intervenga contro quel giudice di Napoli
Chi ha dato la possibilità di uscire dal carcere al camorrista che ha ammazzato poi un agente di polizia approfittando del permesso
Il comitato per l'ordine pubblico aveva espresso parere contrario alla possibilità di questi che questo camorrista posso e liberato è stato liberato egualmente si chiede al governo di intervenire di chiarire su questo nulla non si fa questo non si vuole intervenire contro le deviazioni che pure ci sono
Non si vogliono colpire le incapacità e le collusioni che pure ci sono si vuole colpire l'autonomia si vogliono delegittimare i magistrati che agiscono davvero contro la mafia
Noi abbiamo presentato ieri in Parlamento quattro interpellanze
Nelle quali chiediamo che il governo venga a dire in Parlamento e si assuma le sue responsabilità e ogni forza politica si assuma le sue responsabilità su quattro punti fondamentali lo stato di guerra
Nelle regioni meridionali l'autonomia del Pubblico ministero Gladio la P due
Si diffondono parole d'ordine demagogiche sbagliate
Si dice che c'è una in armi inamovibilità dei magistrati come privilegio corporativo che impedisce di spostare forze valide per combattere la mafia
Ma si dimentica che già da tempo il Consiglio superiore della magistratura ha chiesto una legge perché solo una legge non il Consiglio può eliminare questo principio di inamovibilità
Una legge che certo deve prevedere garanzie per evitare che la possibilità del trasferimento serva per colpire i giudici scomodi
Per evitare cioè che possono essere magari trasferito un giudice come Casson da un giorno all'altro perché è questo quello che probabilmente quello cui probabilmente si pensa e tuttavia misure
Che di a di Mou mobilità garantita devono essere introdotte ma sono chieste da nuovi dal partito democratico della sinistra sono chieste dallo stesso Consiglio Superiore dalla magistratura
Si tratta di porre un limite minimo ma anche un limite massimo di permanenza in ogni sede per evitare collegamenti poco chiari si tratta di dare incentivi concreti per i giudici trasferiti in zone calde
Per esempio la garanzia dell'alloggio per evitare che accada come è accaduto che quando un giovane vada in una vede in una nuova sede veda personaggi sospetti e mafiosi che gli offrono l'alloggio la casa che lo Stato non gli dà faccia quindi il suo mestiere il ministro Martelli
Proponga leggi e ponga e intervenga con quelle risorse e mezzi necessari per far fronte al disastro in cui la politica della giustizia dei governi che si sono poi succeduti e del suo predecessore ministro Vassalli
Hanno posto la giustizia italiana
La Costituzione dice che il ministro della Giustizia il dovere di assicurare servizi per il buon funzionamento degli uffici
Lo faccia invece di polemizzare con il giudice con il CSM e di essere costretto poi a girare nell'Italia e avvenire in Sicilia per cercare di calmare tranquillizzare
Rispetto alle polemiche che lui stesso e anche purtroppo che al di sopra di lui a attivato si sanno e si chiedono danni le leggi necessarie per porre rimedio allo sfascio della giustizia
Occorre una depenalizzazione cioè eliminare come reati le le le infrazioni minori per consentire ai giudici di concentrarsi sui reati più gravi
Occorre rivedere le circoscrizioni giudiziarie per recuperare magistrati da inviare nelle zone più calde occorre introdurre il giudice di pace nella giustizia minore per deflazionare il carico dei magistrati
Occorrono risorse risorse materiali risorse umane si dice che ci sono carenze di magistrati e si attaccano i tabù corporativi che impedirebbero di porre riparo perché non si parla delle carenze di personale ausiliario per i quali non c'è nessun principio costituzionale
E nessuna Consiglio Superiore della Magistratura che fanno gli sbarramenti di cui si dicono mancano gli organici siciliani
Sono inadeguati e carenti e non sono coperti per quanto riguarda cancellieri segretari dattilografia qui ministro potrebbe benissimo intervenire perché non lo fa
In Calabria la procura di Palmi sono stati mandati come dattilografica in base alla legge sulla mobilità operai scambisti delle ferrovie che naturalmente non avendo mai
Scritto nulla macchina la macchina da scrivere sono lì e certo non è colpa loro ma di dice la mandati tutti i giorni domandandosi che cosa possono fare
Visto che sono stati mandati alla a a fare un lavoro che non sono che non solo in grado di fare qui non c'entra non è il CSM nei privilegi corporativi se occorrono mesi e mesi per provare una dattilografa per battere a macchina una sentenza
Questo serve contro la mafia non leggi straordinarie ma che lo Stato funzioni normalmente
Questo sì che sarebbe straordinario in Sicilia in tutto il Mezzogiorno che si facciano le indagini patrimoniali prevista dalla legge che si assicurino nuclei speciali per catturare i latitanti
Che ci sia una garanzia di controllo democratico del territorio
Che il governo dunque faccia il suo dovere che finisca questa irresponsabile campagna di destabilizzazione di un potere politico che fa opposizione a se stesso che divide colpisce le forze dello Stato che dovrebbero agire contro la mafia invece di unirle e di impegnarmi al massimo e sempre più evidente che per realizzare questi obiettivi ci sono due grandi campi di intervento intanto costruire un'opposizione più forte in Italia e nel Mezzogiorno
E poi avviare quel processo di rinnovamento delle istituzioni che consenta di rendere chiara la responsabilità di chi governa e la responsabilità i compiti di chi si oppone
Per finire con questo assurdo teatrino per il quale ogni ministro fa opposizione a se stesso
E il ministro delle Finanze denuncia l'iniquità del fisco il Ministro della Sanità di in un cioè di sesso degli ospedali il ministro dalla giustizia denuncia il cattivo funzionamento della giustizia medesima
Il ministro dell'interno e si lamenta per le pessime condizioni dell'ordine pubblico
E arriviamo così salendo per li rami fino al vertice massimo delle istituzioni
Basta nuove regole
Che rendano più chiara e trasparente mora Lizzie non la vita politica consentano ai cittadini quiche chi deve di scegliere chi deve governare si assume fino in fondo le sue responsabilità e chi ha il mandato che in una democrazia non è meno importante rilevante di opporsi
Di avere la forza gli strumenti per quella opposizione democratica che è un'esigenza vitale del Mezzogiorno d'Italia
I cittadini possono cominciare a dare dei segnali in questa direzione
Il nove e dieci giugno votando con convinzione si nel referendum sulle preferenze come avvio per un rinnovamento democratico delle istituzioni
Il sedici giugno dando in Sicilia più forza al partito che si candida per una ferma opposizione democratica contro questo sistema di potere per il Partito Democratico dalla sinistra
La parola Mario Centorrino
Su tutte eterno era sul telefono economia moderna contro la mafia seguirà Pancrazio De Pasquale
Al momento di delineare un programma per l'economia siciliana un programma da sottoporre all'attenzione degli elettori dobbiamo renderci conto di un fenomeno che la caratterizza
Non esiste più in questi tempi come provavano a suggerirci le analisi di un di una volta
Una contraddizione netta ed inviolabile tra economia legale e le altre economie quella sommersa legale informale illecita mafioso
Chi si avvia oggi in Sicilia verso un'economia cattiva che è fatta di diverse tipologie di contatto compenetrazione contiguità dissolvenza
è un intreccio che non sempre si riesce a dipanare
Un grumo oscuro che ci si rifiuta talvolta di scrutare perché tutto sommato ci risulta ancora assai più comodo illuderci di poter distinguere l'economia legale da quella illegale o alimentare il mito di un'economia onesta insidiata
Io credo invece che alla visione prevalente in termini di accerchiamento occorre contrapporre figurativamente un intreccio un patteggiamento
Un'economia ora cattiva che vede l'economia legale e non solo costretta a fronteggiare ma in misura sempre maggiore adattarsi
O forse essere costretta ad adattarsi ad un ambiente sociale che è caratterizzato dal pieno dominio da parte delle organizzazioni criminali di vaste porzioni del territorio
La sentenza del giudice di Catania sullo stato di necessità dei cavalieri catanesi del lavoro e illuminante in questo senso
Compreso anche il proteico il protocollo di protezione suggerito nella stessa sentenza
Secondo cui bene fa il protetto nel nostro caso la buonanima del Cavaliere Costanzo a disinteressarsi dei modi concreti con cui la protezione ottenuta nel nostro caso un omicidio
Se è vero che ormai ha pagato per questa protezione
C'è una visibilità dell'economia capiva nel sistema imprenditoriale e finanziario che può essere riassunta oggi da quattro Effetti tra loro alternativo
Quello che potremmo chiamare un effetto immersione l'imprenditore si lega all'economia cattiva prova sfruttarne i vantaggi se ne serve per realizzare profitti imprevisti o per acquisire a basso costo competitività un effetto pubblica imprenditoria abbandono lati cd abbandonano progetti d'investimento in Sicilia diversificano la loro attività lasciando in Sicilia solo segmenti deboli
Un effetto di sostituzione il più subdolo l'imprenditore viene affiancato da altri soggetti o addirittura espulso dalla sua attività
Un effetto emarginazione il più diffuso forse l'imprenditore non esce da una sua nicchia di mercato che si è creata per paura di diventare riconoscibile e quindi in quanto appare oggetto di interesse da parte dell'economia cattive
Ma ci sono altre aree di economia cattiva che vanno radicante ostile e le vorrei citare almeno due
Si pensi alla trasformazione dei caratteri del mercato del lavoro in Sicilia che io credo ancora pochi sottolineano e che nelle ricerche condotte col tradizionale metodo della drammatizzazione del numero dei disoccupati
Talvolta viene rimossa non si sa bene se per paura di conoscenza o sindrome di colpevolizzazione
In sostanza l'emergenza mafiosa che ha tradotto assai spesso nell'invocazione giusta di una maggiore occupazione che depotenziata la formazione di un esercito criminale di riserva
Se non che questo aumento dell'occupazione avvenuto anti stabilendo sotto i nostri occhi attraverso forzature delle tradizionali leggi di mercato
Mi hanno portato ad un'estensione dell'occupazione pensa lavoro ed all'emergere di una pseudo regola di mercato in base alla quale l'ingresso al mercato del lavoro
Si realizza non attraverso una selezione di qualunque genere
Che veda i candidati schierarsi tutti con pari opportunità ma piuttosto attraverso l'acquisizione al momento giusto nel luogo giusto dal Canada il giusto
Dell'informazione necessaria di cui solo alcuni soggetti politici detengono il monopolio oggi in Sicilia giusto per esemplificare i collocatori non possono essere eletti consiglieri comunali e provinciali perché si pensa che una loro candidatura in cui direbbe il volto
Ma stiamo parlando dell'Ufficio di Collocamento un organo ufficiale della Regione non certo di un covo di briganti o d'un santuario dell'Amati
C'è una terza aria di economia cattiva che coincide con la trasformazione della spesa pubblica in una risorsa private
Con riferimento all'altezza per opere pubbliche in Sicilia non c'è solo un unanime giudizio negativo
Sull'effettiva rispondenza delle infrastrutture create progettate ideate agli effettivi bisogni sulla qualità della spesa sulla qualità delle opere sulla qualità di spreco
E facilissimo oltre a quello sto indicare una per una impresa che si avvantaggiano di questa spezza percentuali di tangenti i nomi di funzionari corrotti comitati d'affari cordate di questa o quella città la formula dal governo parallelo qui ricordata da Pietro Folena da un lato ha ulteriormente incattivito questo segmento dell'economia
La l'altro ha preteso l'imbelle parlo con una parvenza di efficientismo quasi si potesse accettare l'equazione che in Sicilia è impossibile al tempo stesso essere onesti ed efficiente
Ma gli assaltatori del governo parallelo possiamo ricordare che il senso dello Stato e il senso degli affari ben distanti tra loro sono ugualmente apprezzabili ma frammisti generano una Regione avariata
Delineare un programma per l'economia siciliana impone il richiamo così ad alcune precondizioni senza la presenza delle quali qualunque obiettivo modello Processo rischia paradossalmente di rafforzare l'economia cattiva non di risolverlo
E l'elenco schematico di queste precondizioni credo possa rapidamente a riassumere ad ogni livello ad ogni posto di responsabilità va colpita l'economia cattiva senza sconti ABB mistificazione
Il sindacato deve difendere non gestire la pubblica amministrazione deve essere un soggetto che funziona non che inquina gli imprenditori debbano sperimentare il rischio e l'incertezza non assistenti
Attraverso una tensione etico politica Rimassa bisogna imporre il ripristino delle regole nell'economia può apparire una frase empatica ma il ripristino della legalità questo semplice principio il non non rubare dovrebbe coinvolgerci tutti come negli anni cinquanta g coinvolse la riforma agraria
E possibile su questo terreno un'intesa con le forze produttive perché la conquista e la difesa del diritto alla libera iniziativa economica dal lavoro
Il diritto ad un reddito netto il diritto ad ottenere comportamenti improntate a regole da tutti i soggetti economici io credo debbano e possano interessare gli imprenditori onesti
Ricordiamoci che vi è un intreccio anche se non immediatamente percepibile tra l'istanza etica e quella economica il funzionamento del mercato si batta implicitamente su alcuni valori morali il rispetto
Effettuano scampo
Vicenda regole non significa accettare acriticamente il mercato
Significa difendere un sistema di valori travolto il pare l'economia cattiva si potrebbe assai facilmente trasformare in una economia delle P trentotto
Con riferimento ai contenuti specifici dal programma io credo che non replica a rinviare i documenti alle amiche elaborazioni che sono state prodotte dal gruppo parlamentare dal governo ombra dal Comitato regionale dalla relazione ora presentata dal compagno che essa tutti i percorsi da un comune filo rosso non ha senso come negli anni Cinquanta pensare più ad uno sviluppo autonomo per la Sicilia in controtendenza magari a processi di razionalizzazione e di internazionalizzazione per la produzione
Non ha senso al tempo stesso pensare alla politica economica regionale come uno strumento per tamponare inefficienze per inventare imprendibile imprenditorialità per sanare sprechi in nome del mantenimento dell'occupazione
Il regionalismo autonomo sotto il profilo economico assenso solo in quanto può consentire di supportare incentivare orientare settoriali Soggetti
Che si inseriscano nei prende di sviluppo dell'economia nazionale ed internazionale
Permettendo loro di non soffrire nel breve periodo e solo nel breve periodo di quell'aumento dei costi che è dovuto ad una condizione periferica alla mancanza di economie esterne alla presenza di eventuali barriere all'entrata
E per realizzare questo obiettivo non servono governi paralleli non servano a pareri consulenti materiali di propaganda
Il che non sarebbe cosa da poco conto visto che con i miliardi risparmiati circa trenta si potrebbe ogni annotare utilmente dà lavoro ad oltre mille giovani
Io credo che in estrema sintesi un programma per l'economia siciliana dovrebbe essere costituito su queste idee chiare una politica di riduzione del deficit della bilancia commerciale intra regionale per eliminare il grado di dipendenza
Una politica di industrializzazione che veda come parte attiva il sistema delle imprese di Stato ed a partecipazione statale
In contrasto con la tendenza seguita da questo sistema in questi anni nel Mezzogiorno ed in Sicilia tesa a privilegiare soltanto attività di servizio
Una politica di riduzione d'azzeramento di tutte le diseconomie dal credito ai trasporti alle telecomunicazioni ai servizi per la commercializzazione dei prodotti e al tempo stesso una politica di sostegno diretto all'innovazione tecnologica ed organizzativa che pur in Sicilia manifesta segni apprezzabili
I presenti
Una politica mirata alla creazione di un sistema di ricerca incentrato nelle università siciliane ed in sinergia senza intermediazioni parassitarie o creazioni di enti inutili con gli enti di ricerca pubblici
Qualcuno potrebbe lamentare di fronte a queste indicazioni assenza di originalità era i propri riproposizione di via lo sviluppo a tante volte abitate e forse mai percorsi con la necessaria razionalità
Il fatto è ed è di questo che dobbiamo renderci conto che il rifiuto a questo percorso è stato pienamente funzionale al consolidarsi dell'economia cattiva
E l'economia cattiva ti arricchisce proprio dalla mancanza di regole di vincoli di priorità di programmazioni settoriali
Io credo che sia per questo che occorre lavorare nell'economia siciliana proprio per la predisposizione di un regole il rispetto di vincoli l'indicazione di priorità l'accettazione del metodo della programmazione della spesa
Dice una legge ben nota ai politologi che la credibilità di una proposta forse è inversamente correlata alla sua verità e viceversa
Ma Cuesta crediamo sia una proposta diversa e le leggi lo sappiamo o per lo meno lo dobbiamo sperare ammettono eccezioni grazie
La parola al compagno De Pasquale che parlerà sul tema autonomia è stato delle regioni seguirà poi il compagno Cuperlo coordinatore nazionale della Sinistra giovanile che concluderà i lavori della mattinata
Alla vigilia di queste elezioni regionali
La degradazione della struttura politico-amministrativa dell'autonomia speciale ha toccato il suo culmine
Al di sotto dei livelli attuali e difficile scendere c'è ancora qualche gradino
E al termine della Scala ci attende la fine del sistema autonomistico siciliano così come era stato concepito e statuito agli albori della Repubblica la crisi della Repubblica italiana è accuratissima
Si aggrava ogni giorno ma pur tuttavia a una sua vitalità
La crisi dell'autonomia siciliana Trexenta invece i sintomi della necrosi
Chi anche tra noi non condivide questo giudizio
Non è in grado obiettivamente di individuare le responsabilità locali e nazionali di questo disastro
Ne autocriticamente anche le nostre
E perciò spesso non può concepire un programma politico adeguato alla bisogna
Non c'è più spazio secondo me
Per proposte accomodanti
Per ritocchi formali per ipotesi di modernizzazione all'interno degli attuali meccanismi del potere regionale
La situazione siciliana non è più l'unità aperta come poteva essere qualche decennio fa
La morsa clientelare parassitaria e mafiosa si è chiusa
E da oggi una consistenza una forza una incidenza sulla società che non aveva mai avuto i caratteri tipici del sottosviluppo se prima erano delineati ora sono consolidati
Non si tratta più di una coesistenza di una convivenza di fattori negativi
Negli anni si è determinato un intreccio un impasto continuo cumulativo moltiplicatore di effetti negativi tra fenomeni economici dipendenza parassitismo ed assistenza
Fenomeni istituzionali il marasma politico amministrativo l'elefantiasi e la dequalificazione burocratica e fenomeni sociali
Come la scomparsa dei ceti produttivi e dei valori di progresso e il dominio criminale
Questo è ormai il sottosviluppo siciliani ed è un grumo inestricabile e in conseguenza la dimensione dei problemi dell'isola specie nell'ultimo decennio è scesa precipitosamente agli ultimi posti in Italia e in Europa nella gerarchia della crescita e nei livelli di reddito e di occupazione
Via via la degenerazione del sistema politico avviluppato in una fitta rete di interessi corporativi e settoriali le forze inizialmente disponibili ad azioni di progresso
Inglobando sul piano politico
Una parte della sinistra i socialisti e coinvolgendo anche salvo momenti eccezionali presto riassorbiti anche la sinistra di opposizione
Così l'autonomia siciliana
Concepita come un complesso di poteri e di risorse finalizzato ad uno sviluppo auto propulsivo intesa come sistema politico ed amministrativo libero ed efficiente
Prevista come un motore in più per la crescita dei ceti attivi e progressivi nella vita sociale economica e culturale stai sa Landonio gli ultimi respiri
Ma se l'autonomia muore la regione vive anzi consolida la sua esistenza il suo ruolo di grande contenitore
E di centro propulsore di tutti gli scambi politico affaristici ed anche mafiosi
Per chi governa oggi la Sicilia è diventata un affare da venticinque mila miliardi tutti filtrati dalla pubblica amministrazione
è un possente strumento di potere per chi ne dispone forse il più grande disponibile oggi in Italia questo enorme e per certi aspetti mostruoso ingranaggi erogatore di soldi e di favori
Dispensatore di posti e di prebende ha stravolto tutto il sistema di valori economici politici e morali tipici dello stato di diritto e dell'economia di mercato
Si discute tanto di mercato e di programma
Della prevalenza dell'uno o dell'altro
Ma il sistema economico formatosi in Sicilia e quanto di più lontano si possa immaginare sia dall'uno che dall'altra la Sicilia e fuori mercato ed è senza programma
Ma ciò non significa che sia alla mercé dei venti le norme ingranaggio della spessa non si muove in modo casuale
I criteri spartitorie clientelari sono rigidi è senza alternative
La irresponsabilità fiscale dei centri di spesa
Toglie ogni possibilità di controllo
E di confronto con le stesse politiche nazionali e comunitarie alla cui elaborazione la classe dirigente siciliana non partecipa proprio perché in questa logica di governo il pianeta Sicilia diventa estraneo
Tra virgolette autonomo rispetto al resto del mondo
L'autonomia così utilizzata ha emarginato la Sicilia
Ed ha lasciato alla classe dirigente del degrado mano libera di legiferare in ogni campo
Per dare provvidenze in nome del consenso e non dello sviluppo
Per stabilire alleanze sulla base di squallide transazioni aventi per oggetto risorse non proprie
In quantità che la Sicilia e sempre meno in grado di produrre al suo interno
Infatti da quasi tutte le leggi regionali emerge l'indeterminatezza degli obiettivi economici
La frammentazione esasperata della spessa l'eccesso di discrezionalità e l'assenza di controlli sono questi gli ingredienti della cassata siciliana che si gusta sulla tavola imbandita di chi governa
Ma c'è di più
Su ogni bisogno reale su ogni interesse legittimo della società
Il potere regionale non interviene con leggi e provvedimenti adeguati diede il cui ma apre spazi di illegalità e di arbitri
C'è fame di case
E si spalanca la porta dell'abusivismo edilizio
C'è bisogno di lavoro e si dà la stura al precariato con la promessa del posto
C'è l'esigenza di sostenere le imprese e si spendono migliaia di miliardi per pagare i debiti qualunque tipo di debito contratti nella gestione degli enti regionali e di cooperative
Si crea un circuito perverso fra interessi legittimi metodi illegali pressioni clientelari e penetrazioni mafiose
Si determinano situazioni confuse ed esplosive che esigono puntualmente una sanatoria un colpo di spugna che cancelli illegalità ed abusi
La sanatoria è diventata la regina della legislazione regionale
E purtroppo di abbiamo contribuito anche noi
Si è rafforzato così
Senza apprezzabili contrasti un consenso largo al potere clientelare
Attraverso una sistematica violazione dei diritti di tutti i cittadini e non sono stati risolti anzi si sono aggravati i problemi
E ciò
Fino agli ultimi giorni di vita di questa legislatura
In cui sono state approvate leggi che stanziano una girandola di miliardi per contributi a pioggia per sussidi a fondo perduto per assunzioni di favore
Per passaggi di carriera il tutto ancora una volta consegnato nelle mani di assessori e di apparati di governo senza controllo
Questo sistema non solo sottrae risorse alla collettività ma toglie dignità e libertà anche a coloro che ne beneficiano
La dipendenza dal potere si espande e diventa cultura del cinismo protervia dell'impunità stato di rassegnazione
Pratica della corruzione è fonte di una generale del responsabilizzazione
E questo è il brodo di coltura dalla mafia
L'esatto contrario dell'autonomia
In base a questa analisi che a me sembra corretta
Il programma dell'opposizione per essere compreso e condiviso da strati larghi del popolo siciliano deve essere radicale e senza compromessi
Ma soprattutto i comportamenti concreti devono essere coerenti stabiliti certi principi certe linee guida come i diritti di cittadinanza non è lecito specie per noi contraddirlo lì alla prima occasione
I poveri gli esclusi gli sfruttati gli emarginati i delusi hanno bisogno di un punto di riferimento che sia limpido luminoso e non appannato come in questo momento
Capisco benissimo che in vista di queste elezioni non c'è tempo per una simile svolta
Ma la vita non finisce qui
Nel Paese la partita tra una stretta autoritaria ed una nuova apertura democratica non è chiusa
Molte forze ormai premono per una riforma regionale dello Stato
La Sicilia può rompere il suo isolamento
Per fare la sua parte solo se le forze di sinistra e di progresso
Oggi così frantumate e disperse riusciranno ad unirci intorno a un programma totalmente alternativo al sistema di potere dominante per una Rifondazione dalle radici dell'autonomia speciale
Bisogna rendere esplicito con proposte concrete il vantaggio che può derivare da un cambiamento profondo del sistema politico
A tutti i ceti attivi della produzione del lavoro anche a quelli ormai assuefatti ai vincoli della dipendenza
Faccio un solo esempio che del resto ho fatto altre volte se si vuole scuotere il sostrato economico e finanziario su cui prospera il sistema di potere clientelare occorre disboscare l'attuale giungla di incentivazioni sul capitale
Che oltre a limitare la libertà dei singoli operatori si sono rivelate inefficaci aleatorie tardive con costi e tempi burocratici elevatissimi
Questa miriade di sussidi e contributi va abolito
è sostituito con uno strumento di politica fiscale che abbia le caratteristiche della sicurezza della trasparenza dell'automaticità e della rapidità solo la leva fiscale può garantire tutto ciò
Il sostegno anche un forte sostegno alla produzione
Va dato esclusivamente ed automaticamente in funzione del valore aggiunto prodotto nello stabilimento e dichiarato in sede di bilancio e va concesso sotto forma di da negativa
Per rendere competitiva la produzione industriale ed agricola e l'offerta turistica siciliano
Il sostegno pubblico deve andare direttamente a chi vi lavora produce e vende la Regione ha diritto ad azionare la leva fiscale perché per statuto è titolare
Delle tasse e delle imposte che si producono in Sicilia e può deliberare tributi questi poteri speciali ci sono stati sottratti e bisogna rivendicati
Tuttavia se sorgessero ostacoli il sostegno può essere dato anziché come l'esenzione parziale dell'IVA sotto forma di contributo con riferimento all'IVA versata all'Erario l'anno precedente
è solo un esempio ma sono convinto che per ciascuno dei problemi che angustiano la Sicilia sia possibile formulare proposte innovative ed alternative da contrapporre all'attuale stato di cose
E non si tratta di scriverle a tavolino quanto invece di del Sud merle da una osservazione attenta dei processi produttivi e dai contatti continui con la vita sociale e culturale
Da questo percorso può nascere l'idea di una nuova autonomia e la proposta di un nuovo Statuto proprio da qui
Da una correlazione stretta fra i bisogni attuali della società e le forme del potere
Non si tratta più soltanto di avere le carte in regola secondo la nota espressione che Mattarella mutuo da noi
Quelle vecchie carte sono ormai consunte è in gran parte truccate la Sicilia ha bisogno di carte nuove da giocare nel nuovo contesto europeo e mediterraneo
L'autonomia speciale non è più concepibile come statica rivendicazione di competenze come circuito chiuso
I suoi poteri vecchi e nuovi devono diventare strumento dinamico pista aperta nei processi di interdipendenza all'interno della comunità e nel rapporto nord-sud
Dobbiamo portare avanti senza alti e bassi la lotta per la smilitarizzazione la sicurezza e la cooperazione nell'area mediterranea come condizione di ogni sviluppo
Nel quadro istituzionale strumentale della CEE
All'interno del suo gli accordi di cooperazione in vista del mercato senza frontiere occorre rivendicare un ampio spazio è un ruolo proprio alle regioni autonome come la Sicilia alle loro possibili iniziative esterne di associazione di compartecipazione di esportazione con incentivi adatti
La Sicilia deve rivendicare un potere di contrattazione diretta con la Comunità europea
Almeno nelle materie di sua esclusiva competenza per ottenere una flessibilità nuova nelle regole comunitarie
Al fine di attingere un grado più elevato di eguaglianza nel reddito reale nei livelli degli investimenti nell'accesso al lavoro produttivo nella diffusione
Delle tecnologie tutto questo non c'è nello Statuto ma dovrà entrarci non credo alla utilità di meri aggiustamenti formali istituzionali dello Statuto
Il nuovo statuto dovrebbe contenere un complesso di regole che garantiscano l'uso corretto dei poteri autonomi e delle risorse proprie trasferite
Nel quadro di una significativa elasticità
Dei meccanismi comunitari e nazionali che regolano la vita economica gli scambi la concorrenza alla formazione il fisco l'assetto istituzionale va riformato in conseguenza attraverso una redistribuzione di strutture e competenze a cominciare dall'alto
Per essere funzionale ad un disegno innovatore l'organizzazione regionale non deve essere la brutta copia dell'organizzazione centralista e burocratica dello Stato
Nel deve esercitare direttamente competenze amministrative che vanno invece trasferite al sistema degli enti autonomi territoriali
La Regione non deve più essere quello che è stato sinora al contempo un piccolo Stato è un grande municipio
Deve diventare quello che non è mai stata
Una entità nuova che oltre all'esercizio delle proprie competenze legislative assolva a compiti di programmazione di indirizzo di coordinamento e di controllo
Io non so compagni se avremo la capacità la forza e il coraggio di aprire queste nuove frontiere ottanta i timori e una sola speranza che si riesca a ricomporre prima che sia troppo tardi le forze democratiche di opposizione siciliane intorno a un progetto credibile di nuova autonomia
La parola compagno Cuperlo seguirà Michelangelo Russo
Io penso che in qualche modo
Lo stesso voto di domenica scorsa parziale
Ma pure indicativo
Ci dimostra come siamo giunti ad uno dei punti più bassi di un rapporto di fiducia tra pezzi Yell anche importanti della società italiana anche di quella giovanile e la dimensione istituzionale della politica
Quando da più parti il voto alle leghe nel Nord è quella d'un sistema di potere consolidato nel Mezzogiorno vengono indicati come l'unica risposta di una parte larga dell'elettorato alla crisi profonda dello Stato e della democrazia
Allora significa che abbiamo di fronte al rischio di una frattura tra giovani e regole della democrazia che non riguarda soltanto le sorti di un unico partito della sinistra
Significa che siamo di fronte ad una rottura più profonda che se non governata rischia di consegnare in qualche modo di regalare una e forse due generazioni alla logica esasperata dello scambio politico
Come mai la compagna siete pregati di fare silenzio per cortesia chiedo scusa al compagno Cuperlo io non credo che questa situazione si possa giustificare unicamente con la totale assenza di risposte credibili a domande che pure si sono manifestate anche attraverso una pressione di massa invisibile
Miliardi mai spesi per l'edilizia scolastica il silenzio sul movimento di studenti che da questa città aveva preso le mosse dal voto di responsabilità sul terreno del diritto al lavoro fino alla clamorosa e fallimentare operazione d'ordine sulla droga che questa classe di governo ha messo in campo
Questa classe di governo ha creato tutte le condizioni affinché quello dello scambio apparisse come l'unico canale percorribile di relazione con la politica delle istituzioni
Eppure oltre a tutto questo noi non possiamo sottovalutare il fatto che si è spezzato o Ischia di spezzarsi un anello di congiunzione decisivo per le sorti di un sistema democratico
Non solo l'offerta di garanzie e certezze sul terreno dei diritti sociali
Ma la percezione larga diffusa che possa ancora esistere ed affermarsi un rapporto positivo tra i programmi il consenso il governo ed il controllo democratico sugli atti necessaria la realizzazione di quei programmi
A me sembra che quest'oggi sia un problema decisivo per il futuro della sinistra per la sua stessa credibilità soprattutto tra chi ha meno di trent'anni
è un problema che vive tutto dentro quelle percentuali anomale sempre più anomale che escono dei seggi della realtà del Mezzogiorno
Vive nello scarto netto di dieci punti percentuali di consenso alle forze di governo in molte realtà per le elezioni amministrative ed elezioni politiche vive nella dichiarata impotenza di questa maggioranza di ipotizzare interventi efficaci sul terreno del lavoro e del sapere
Vive nella scomparsa di ogni riflessione pubblica sul tema della droga di fronte a dieci mesi di applicazione di una legge sbagliata
Che se non è direttamente responsabile dell'aumento di morti per overdose
E certamente l'artefice di una risposta penale carceraria di massa per consumatori saltuari trattati alla stregua di quei pericolosi spacciatori che invece continuano indisturbati la loro azione
Diverse volete persino in quell'applauso liberatorio ed angosciato che accompagna non so se accade anche qui a Palermo
I titoli finali del portaborse di Nanni Moretti e del suo ministro Cesare Botero simbolo di malcostume ed ipocrisia dentro il palazzo dei poteri
In qualche modo credo che si tratti di ripartire da qui e non per elencare la serie degli appuntamenti mancati dagli altri talvolta anche da noi
Partire da qui per tentare di ricostruire un terreno programmatico serio che sappia intervenire ad entrambi i livelli di questa crisi quello che sta accadendo ci dice fuori da ogni ambiguità che non può reggere di fronte a questo scontro una logica in qualche modo in agenzia lista che pure a sinistra si è privilegiata
Ci dice che non funziona più un approccio dove la stagione della riforma della leva si posso sostituire la lotta contro la punibilità dei tossicodipendenti con con una battaglia per il reddito minimo o una campagna di sostegno agli studenti
Il problema non è più insomma quello di cogliere con prontezza le occasioni di scontro salvo poi di fronte ad un muro di gomma messo in piedi dai nostri avversari rimuovere quella campagna
Tutto questo rischia di essere una ricatto stagionale che non ci fa vedere in realtà ciò che è cambiato nel tessuto profondo di questo Paese
Non ci fa scorgere le condizioni le attese di decine di migliaia di giovani articolisti assunti con il ricatto della con ferma o i nuovi caratteri della selezione formativa o la crescita equilibrata di benessere illegale e sacche di esclusione
Un primo livello allora è certo quello che ci impone di ricostruire una relazione credibile e coerente tale proposta che avanziamo e i risultati che queste possono conseguire dobbiamo ricostruire questo nesso tra la capacità di mettere in campo progetti di cambiamento la coerenza necessaria per la loro rivendicazione la forza di un'azione di lotta e di sostegno a quelle proposte
E ciò forse vale ancora di più in una fase nella quale alcune delle parole dei messaggi più forti che abbiamo lanciato in questi anni trovano conferma nei processi che hanno segnato la vita del paese di milioni di persone
Vale per il rilancio di un movimento di forze diverse che si opponga alla lettura fatta dal governo a proposito di un crescente pericolo da sud
E dal conseguente bisogno di una militarizzazione ulteriore di questa regione che ci riporterebbe gli scenari di dieci anni fa
Vale per la possibilità di dimostrare che ogni politica assistenziale o ricattatoria verso migliaia di giovani disoccupati può fallire
Senta in campo una forza reale di pressione che sulla Reddito minimo sposti forze politiche il sindacato i coordinamenti di giovani dell'articolo ventitré
Certo dobbiamo saperlo che rimane comunque aperto un nodo centrale e difficile
Come riconquistare un'area grande di individui a questa prospettiva
Come contrastare qui in queste regioni una rete di vincoli e di ricatti sempre più forte pervasiva come dare seguito ad una prospettiva di vera e propria liberazione di parti consistenti della società
Dal cappio di una gestione schizofrenica della rapporto tra politica diritti rappresentanza
Ci sentiamo investiti
Di una domanda strategica su cosa può divenire quell'elemento di rottura del quale sentiamo il bisogno su quale strategia che non si esaurisca in un appuntamento elettorale è possibile fondare quell'nuove inizio democratico
Che in qualche modo diviene sempre più la frontiera prima di una rifondazione della politica per milioni di persone deluse scontente a volte scoraggiate
Io penso che un punto di partenza sia rappresentato dal fatto che una domanda rilevante su questo terreno esiste sbaglia ma pensare che possa corrispondere a verità una visione caricaturale di questi anni nella quale una società così complessa e così mutata davvero si possa dividere tali consapevoli sostenitori della politica dei portaborse ed una massa enorme di fatalista
Sbaglierò ma anche perché sarebbe questa una lettura che ci obbligherebbe a ritagliare per noi per la sinistra oggi di opposizione per una nuova cultura politica che vogliamo definire il ruolo scomodo di testimoni di uno scenario in qualche modo immodificabile
In realtà non è solo una retorica della nuova politica possibile quella che si è affermato in questi anni
E cresciuto a una domanda che sta tutta intera dentro il confronto oggi aperto sulla riforma delle istituzioni e sulle nuove regole che dovranno caratterizzare un'altra fase dello sviluppo della democrazia
Una domanda che concretamente ha messo in relazione il progetto di quanti magari frammenti come sono stati definiti ritenevano possibile un'azione concreta di rottura delle regole esistenti
E di un sistema politico comunque impermeabile a cogliere queste novità
Qualcosa che ci conferma nel fatto che non esiste solo un sistema politico impegnata a rinnovare le proprie regole pratiche ma una società civile diffusa che chiede di divenire parte fondante di un nuovo sistema politico e di un nuovo quadro di regole una società anche giovanile fatta anche di quei seicento mila ragazzi che in questi anni si sono impegnati in azioni di volontariato sociale
Fatta di un tessuto associativo che non chiede neppure alla sinistra e neppure il PDS semplicemente lo status di un nuovo e moderno collateralismo
Ma un rapporto maturo capace di pesare sul terreno dei principi degli stessi valori di riferimento per una nuova stagione della democrazia e delle istituzioni
Noi non dobbiamo pensare che questa domanda che questo sentire comune riguardi forse un secondo tempo del confronto e della battaglia per la stessa costruzione di un nuovo partito
Dobbiamo sapere che si tratta di due processi saldati tra loro in maniera inseparabile
Dobbiamo sapere che la stessa rottura grande prodotta dal coraggio di rinnovamento messo in campo dal partito comunista
Potrà non bastare se adesso non si accompagnerà da subito una coerente volontà di rottura sul terreno della rifondazione della politica
è una grande stagione di attacco su questo terreno a quella che ci viene richiesta anche una grande apertura fuori da noi una ricerca di sedi strumenti battaglie che rimettano al cento non idea rinnovata dello Stato e dei diritti individuali e collettivi
Una nostra capacità di leggere dentro le pieghe di un nuovo consumismo e di quel mercato del quale ragiona l'enciclica papale
Di una relazione ordinate certa tra bisogni diritti e forme della rappresentanza di una rilancio ragionato del nesso che collega l'azione politica e la tensione etica ed una nuova moralità
Dentro questi nodi vive tutto lo spessore politico dei conflitti che sono aperti
In particolare di ve la denuncia di quel nuovo patto politico tra i soggetti forti dell'economia e della finanza da un lato e di poteri occulti e criminali dall'altro che cercano oggi persino un pericoloso suggello istituzionale a questa loro logica
Il punto è raccogliere le novità le attese le stesse disponibilità che affiorano fuori dei nostri confini tradizionali
Il PDS di fronte a tutto ciò può mettere in campo una ragione più forte degli altri anche di chi come Leoluca Orlando afferma a parole di voler partire proprio da qui ma finisce poi con una richiesta sbagliata di sintesi d'assorbimento dentro di sé tutto questo
Invece può mettere in campo questa nuova forza della sinistra una disponibilità a fare incontrare questa ricchezza di voci o più semplicemente questa attesa di rottura degli schemi consunti della politica
Con i valori propri di una tradizione forte della sinistra italiana con la spinta verso un nuovo solidarismo civico contro la logica dei tranvieri milanesi o la cessione al ricatto del voto di scambio
Può fare incontrare quella ricchezza con la battaglia per un uso razionale delle risorse contro la distruzione irreversibile di interi settori del territorio
La pompa d'incontrare con la proposta di un altro governo dei saperi delle conoscenze insomma può mettere in comunicazione con una visione del futuro di quelle generazioni sulle quali è stato scaricato per larga parte il peso del governo di questo decennio
Concludo che un decennio che non ha eliminato terreni di scontro aperti e violentissimi che ha prodotto un aumento verticale della somma pagata dallo Stato per le rendite mente ha tagliato le spese sociali
Che ha governato i nuovi bisogni l'ambiente il sapere l'informazione con l'irresponsabilità di chi non capisce che brucia le risorse l'Italia oggi può significa ipotecare ogni possibilità di sviluppo e di libertà per le generazioni più giovani e prive di potere
In qualche modo la sinistra deve cercare di ordinare tutto questo nella sua cultura dell'assicurazione nei rapporti di massa che potrà riuscire a costruire dobbiamo comprendere cosa lega fuori da ogni visione organi cistica l'azione repressiva del governo delle politiche sociali con gli sgomberi forzati di immigrati dal Nord al Mezzogiorno
I nuovi canali di gestione della spesa pubblica con la crescita di un nuovo ceto politico anche ministeriale potente ed imprenditori
L'aggravarsi di una condizione giovanile penalizzata e ricattato in un'aria del paese che già ora non coincide più esclusivamente con le regioni del Mezzogiorno
è la possibilità di vedere disperse bruciate consumate nei rivoli del sottopotere della ricatto enormi risorse umane intellettuali
Quindi che anche il tentativo faticoso di costruzione della Sinistra giovanile
Vive nella ricerca ex Nuova con aree del mondo giovanile che sembrano disponibili a giocare questa scommessa
Quella di un rapporto con la politica fondato sul recupero di un legame stretto tra individui di Alita e con questa di risultati e di potere di controllo su di essi
Soprattutto nelle regioni del mezzogiorno anche queste la frontiera di una nuova Democrazia un processo di rinnovamento che non riguarda soltanto i soggetti tradizionali della politica
Dobbiamo con questa prospettiva ripartire quartieri delle città e dei paesi dagli ambienti di lavoro e di formazione trasformando una mentalità Allen debole e definendo quella rete di azioni e di progetti che possano motivare da gregario nasca più vasta di quella che in questi anni si è lasciata coinvolgere in questo senso gela sta divenendo concreta la possibilità di costruire quel centro giovanile che gli studenti volle vendicare nel novembre scorso come la loro risposta alla mattanza criminale alla latitanza dello Stato
Ma allo stesso modo la questione della sicurezza e della difesa ci impone la nascita di un tessuto di esperienze reali
Cento e d'iniziativa sui diritti dei militari di leva degli obiettori o il terreno della lotta per l'occupazione un legame tra i coordinamenti l'articolo ventitré e gli studenti delle scuole superiori e delle università meridionali
Ecco anche di fronte ad un appuntamento difficile come sono le elezioni regionali del mese prossimo mettere in campo questo progetto significa scegliere di combattere la battaglia più dura conto i vecchi potentati il vecchio sistema di potere la nuova mafia
Ma significa farlo sapendo che abbiamo di fronte una prova di importanza strategica per il futuro di tutta la sinistra
La prova che non si fa pregare di fronte al potere di ricatto che gli altri mettono in campo purché in tanti comincino a scorgere le linee di fondo di un processo reale
Di rifondazione della politica e della democrazia le tavole chiave di questa convenzione del programma del PDS in questa Regione giustizia lavoro vita
Io direi in una parola sola futuro sono la frontiera ravvicinata di questo impegno sono il terreno concreto dal quale ripartire sapendo che davanti a noi non c'è un lavoro facile
Ma sapendo anche che per milioni di giovani quella frontiera è soprattutto oggi la speranza fondamentale di quell'alternativa che la sinistra questa nuova sinistra che nate che deve crescere non può davvero rischiare di rimuovere a lungo
Ultimo intervento la parola al compagno Michelangelo Russo
Io compagnie
L'intervento per una questione specifica
Le proposte nostre terre la riforma del sistema elettorale regionale
E tuttavia voglio fare soltanto una considerazione
Che questa a me pare e posso anche sbagliarmi anzi vorrei sbagliarmi
A me pare che l'andamento di questa nostra conferenza programmatica
Non sia tale non è quella di un partito che alla vigilia di una grande battaglia
Che si sente mobilitato impegnato cioè a patto che che Rio in sala che una nostra vecchia abitudine un vizio che ci portiamo dal pc ma a parte questo voglio dire c'è un'aria
Non capisco se soddisfatta perché abbiamo vinto o e perché incoscientemente soddisfatta perché magari siamo convinti ripete dipende ora e io ritengo compagnie che o noi diamo ne abbiamo bisogno
Una marcia in più a questo partito per andare ad un messo del voto ad una battaglia forte e consapevole e diversamente non capisco perché dobbiamo affaticarci tanto a elaborare programmi e proposte con le quali io sono d'accordo ma che restano poi cosa abbastanza lontana dall'impegno e dalla mobilitazione dalla gente tranne cari compagni che fra le nostre novità
In questo nostro partito la politica sia stata trasformata dai numeri di preferenza e noi riteniamo che ormai non abbiamo più niente da fare le cose che ha detto Folena chiese i programmi sono cose servono per il giornale poi il partito si occupa delle preferenze da uno avventure visto e considerato che il maggior numero di candidati ce la Palermo comprende due convegno due candidati ora e questo ritengo voto palese
Ma vado volevo fare cari compagni questa questa vicenda perché mi pare insomma un po'così che che che che ce la prendiamo a cuor leggero
Spero però vi sbagliate
Quindi
Le cose possono andare diverse ora per quanto riguarda la proposta
Noi vogliamo avanzare in questa conferenza che porteremo avanti poi dalla prossima legislatura ovviamente
Parte da una considerazione che ripetiamo che ha ripetuto anche il compagno Salvi intervenendo a questa conferenza che contenuta nel nostro programma e che è contenuta nelle proposte di riforma elettorale che noi facciamo nel Paese
La proposta è questa detta in una parola il corpo elettorale deve intervenire direttamente
Per la scelta delle maggioranze e quindi dei governi
Questo carico ma che significa una cosa precisa
Anche perché lo dico perché non sempre tra di noi c'è accordo questo significa la fine del sistema elettorale proporzionale
Perché non possiamo ripetere continuare a ripetere che il popolo deve intervenire che il corpo elettorale deve intervenire e poi continuare a dire che invece il sistema migliore quello proporzionale
Se il popolo deve intervenire e naturalmente il popolo interviene sempre perché vota ma se il popolo deve intervenire per indicare per scegliere le maggioranze di schieramenti i governi allora il sistema proporzionale non regge più
Cosa significa questo tradotto in siciliano tradotto per la regione siciliana
Noi abbiamo abbozzato una proposta
Che questa quella di dividere
Io le numero di deputati
I n sessanta deputati eletti nei collegi provinciali
Trenta deputati eletti nel collegio unico regionale
Il collegio unico regionale si rende assolutamente necessario
Perché la sede nella quale e possibile stabilire i collegamenti fra le liste
Sabina in ultima analisi quegli schieramenti che si presentano all'elettorato per avere il consenso più o meno
E allora questa proposta si traduce poi ancora dicevo prima il re sessanta deputati eletti nei nove collegi provinciali
Con un sistema elettorale che somiglia Cioni è quello delle raggio delle Regione assoluto ordinario
Cioè praticamente io resti invece di essere utilizzati come sono attualmente utilizzati lei con legge provinciale vengono trasferiti al collegio regionale e poi vi è una ricaduta nei collegi provinciale
Vede un sistema abbastanza diciamo sperimentato quello che invece non è sperimentato e l'altra l'altro sistema quello che riguarda i trenta deputati
Perché in sede regionale ci dovrebbe essere appunto il collegio unico lei viste sono bloccate quindi non ci sono preferenze leggere con legge provinciale prevediamo che ci sia una preferenza
Mentre le ripeto le liste sono bloccate lei viste o i rappresentanti delle liste al momento di presentarle
Dichiarano con quale partito con quale altra lista si vogliono collega in modo tale che noi non abbiamo soltanto tante liste ma abbiamo tante riviste collegate fra di loro sulla base di un programma sulla base quindi di indicazione e di scelte precise e i presentatori delle liste non sono indicano il programma ma giudicano anche il nome del Presidente della prigione
In questa sede diciamo l'attribuzione dei seggi
Avverrebbe con il sistema con il sistema attuale è dovrebbe scattare proprio perché diciamo la e qui è la novità dovrebbe scattare nei un premio di maggioranza
Che consenta comunque che consenta comunque vi realizzare una maggioranza tale da poter avere l'autonomia nel corso delle legislature quale questo premio di maggioranza che dovrebbe scattare ma noi pensiamo che la diciamo i seggi i trenta seggi dovrebbero essere divisi per quattro quinti fra tutte le liste
E quinto dovrebbe andare allo schieramento
Se ecco tanto per intenderci e lo schieramento vincente a quaranta seggi più sei che gli spettano dalla dalla dalla dal
L'album d'appello di maggioranza Palumbo quaranta indebolire deputati che sono stati eletti nel collegio provinciale del collegio unico regionale e quindi a
I quarantasei
Deputati allora si dovrebbe tornare a un secondo turno nel quale la ripartizione dei trenta avverrebbe fra venti da ripartire fra tutte le liste e dieci da attribuire allo schieramento naturalmente questo cari compagni comporta una cosa
Ogni volta che lo schieramento che vincente e che la maggioranza vincente è una maggioranza che dura per l'intera legislatura e che quando questa maggioranza viene meno per ragione politica cioè l'agenda c'è l'automatico scioglimento bella
Questo significa anche ma che nel momento in cui si limita presentatore della lista federaliste il decano il presidente della regione
Il presidente dà ragione
E quello indicato diciamo al momento della presentazione delle liste e resta come presidente per l'intera legislatura
La morte di impedimento o lei dimissione non dovrebbero portare allo scioglimento dall'assemblea ma dovrebbe essere previsto un meccanismo che consente di nominare un altro presidente
Sono queste cari compagni può darsi che io di mente che qualche cosa
Di particolare ma e questo lo schema che secondo me risponde a quella esigenza che noi abbiamo individuato e cioè di fare decidere al corpo elettorale
Come dire insomma lo schieramento che deve vincere varati non si tratta naturalmente di un come dire di un fatto tecnico
Ne si tratta di un rapporto tra l'elettorato
L'Assemblea che viene eletta di un rapporto nuovo no cari compagni qui si tratta anche di un'altra cosa quando parliamo di schieramenti preventiva beh questo significa che ognuno occhioni è partito sarà chiamata ad una scelta chiara e preciso
E probabile che in una situazione come quella siciliana ci possa essere un accordo ancora
Fra la Democrazia cristiana e il Partito Socialista ebbene quello sarà l'accordo ma io sono convinto compagni che questo sistema elettorale come del resto altri sistemi possono invece spingere nella direzione non soltanto di aggregare forze ma viaggio legare forze moderate da una parte e forse di progresso dall'alto
Naturalmente si tratta di un processo non facile non semplice non immediato ma si tratta comunque di un processo che noi doppiano diciamo avviare in quanto io ritengo che il sistema elettorale si dice spesso il sistema elettorale non fanno la politica io sono convinto invece che queste il sistema elettorale
Quando meno spingono nella direzione di una politica di alternativa spingono verso schieramenti alternativi l'uno all'altro
E credo che si muovono nella direzione delle scelte che noi abbiamo fatto con i nostri congressi e che secondo me abbiamo fatto anche al momento in cui abbiamo costituito il PDS
C'è ma ripeto questa è la proposta fondamentale c'è per quanto riguarda la elezione dei sessanta deputati
E questo vogliamo anche discuterlo successivamente con i compagni e dalla direzione del partito c'è l'altra idea che potrebbe essere quella dei collegi uninominali
Senta naturalmente di collegio uninominale con i seggi attribuiti
Con diciamo il sistema del Senato
E potrebbe essere un'altra soluzione però voglio dire o uno o l'altra
Questo è comunque lo schema centrale
La proposta sulla quale io allo stato attuale invece insistono a letto e questa divisione
Del corpo elettivo interessante tenda che consente di fare un'operazione questo significa cari compagni che l'elettore avrà al momento dal nuovo mestiere una per il collegio provinciale
E l'altra del Collegio regionale va da sé che la scheda per il collegio regionale non è soltanto una scelta verso un partito ma è anche a conoscenza un chiaramente quindi verso un tipo di governo sono queste lo ripeto alcune proposte io non voglio ulteriormente commentarle spero che anche in queste nostre riunione di queste nozze
Conferenze programmatiche noi ci abituiamo non solo ogni volta a non fare per conto tutti i discorsi balla alla bella ma ci abito bianco a fare delle proposte e essere anche da questo punto di vista un po'più moderni di quanto in effetti non lo so
Compagni e compagne lavori riprenderanno alle ore quattordici e trenta e il punto
Chi non arriva puntualmente sarà multato l'accompagno Macaluso
Compagne e compagni
La relazione introduttiva di Pietro Folena e le indicazioni sul programma del compagno Chessari
Hanno indicato da un lato il quadro politico e dall'altro la strada programmatica
Che il PDS dovrà seguire a partire da adesso per contribuire a delineare le possibilità di una svolta di cambiamento in questa regione
Io credo che questa strada
Lungi dall'essere seguita da sola da soli sia interessante e potrà incontrare le sensibilità e le volontà di tante energie di tanti soggetti ancora esterni ancora non coinvolti nella fase costituente
Che tuttavia si stanno attualmente interrogando sul rapporto tra società civile tra impegno nel sociale e politica
A Gela in particolare il il tredici e quattordici aprile di quest'anno
Si è svolto un convegno significa significativamente intitolato primo congresso per la riforma della politica
E in questo congresso tanti soggetti diversi ma con molti punti in comune che hanno partecipato hanno sperimentato la grande difficoltà di comunicare ma anche la grande ricchezza di una comunicazione vista la loro esperienza un'esperienza che segna questa grande difficoltà negli ultimi anni
Di essere alternativi di riuscire ad incidere sul territorio sulla vita politica e sociale sulle diverse forme di discriminazione di diseguaglianza
Che sono presenti nelle città e nei quartieri e di cui in questi anni sono stati gli ultimi il più soli gli emarginati a fare drammaticamente le stesse ognuno di noi
Ha sperimentato in questi anni
Quanto sia difficoltoso più in generale in Sicilia affermare l'idea della politica come trasformazione cambiamento delle realtà storiche ingiuste e tuttavia questo non ha portato non ha portato questi soggetti ad una sorta di arrendevolezza una cultura della delega a una forma di rassegnazione di disimpegno
Al contrario tutti questi soggetti del volontariato del sociale hanno continuato a lavorare lo hanno fatto nell'impegno sociale a contatto con i bisogni inascoltati con i diritti negati con le contraddizioni vive del territorio
Lo hanno fatto nell'impegno politico cittadino perché sono le città piccole e grandi il paradigma del fallimento di una politica di trasformazione in questa regione
Infine lo hanno fatto nelle molteplici forme di impegno per l'ambiente per la pace con le donne per un più alto grado di convivenza sociale
Ecco a Gela e più in generale nel lavoro con la società civile in questi mesi in questi anni ci siamo abbiamo riflettuto abbiamo tentato di riflettere in maniera allargata ulteriore
Abbiamo tentato di allargare lo spettro della nostra analisi a formulare nuove piste di lavoro e in una parola superare quell'elemento di frammentarietà di dispersione
Stata una caratteristica a volte anche deleteria dell'impegno civile
Cosa ha voluto rammento
Ecco probabilmente superare il frammento ha voluto dire prima di tutto renderci conto che la riforma della politica
Si impone con una risposta forte e seria ad una questione che non è solo locale che non è solo regionale ma che è una questione nazionale e cioè quella del rinnovamento della nostra democrazia
Fino a qualche tempo fa noi sosta sostenevamo la necessità di questo impegno
Per la presenza di inaccettabili forme di ingiustizia nel nostro Paese
E tuttavia oggi proprio in questi mesi abbiamo un motivo in più che nel passato ci limitavamo a sussurrare per paura di apparire troppo ideologico dietrologi
In questi anni in Italia il sistema democratico è stato progressivamente svuotato di significato e sia andato trasformando in un vero e proprio regime le rivelazioni su Gladio sul cosiddetto piano solo e su tutte le altre inquietanti vicende che hanno segnato questo Paese
Ci appaiono estremamente indicative al punto tale da farci chiedere se questa democrazia italiana sia stata veramente fondata sulla sovranità popolare oppure se ne infatti servizi incontrollate incontrollati
Abbiano potuto esercitare con la copertura delle classi politiche di governo funzioni di controllo sociale
Ecco
La nostra acquisizione che probabilmente è un'acquisizione che gran parte di della società civile vale a dire quella non politica non immediatamente dentro la politica
Ha avuto in questi anni e che il patto costituzionale democratico è andato in frantumi e che siamo davanti a una svolta di grande portata e cioè alla morte della Prima Repubblica
Tuttavia pur affermando ciò oppure arrivando a questo risultato
Noi non possiamo confonderci con tutti coloro che proprio in queste settimane hanno lanciato grandi appelli dalle sedi più alte dello Stato e della politica di questo Paese
Per chiedere di fronte a questa crisi anzi proprio per dare una risposta a questa crisi
Radicali mutamenti istituzionali
E su questo punto bisogna essere chiari anche noi come il PDS dobbiamo essere chiari
La Repubblica la Prima Repubblica non muore per forza di inerzia per avere magari esaurito i suoi compiti fondamentali
More piuttosto per essere stata letteralmente massacrata in tutti questi anni da tutte quelle forze politiche che l'hanno lasciata in ostaggio dei soggetti forti dell'economia e della finanza da un lato e dei poteri occulti e criminali dall'altro
Ed è per questo che i proclami mi siamo malvolentieri costretti in questi giorni ad assistere ci appaiono non credibili tardi di e per di più profondamente strumentali non credibili e tardivi perché provengono proprio da quei soggetti
Che hanno le maggiori responsabilità per la situazione che si è venuta determinando strumentali perché più che nel segno di una vera riforma della politica i progetti di costoro paiono andare nella direzione di un arretramento in senso autoritario del Paese
Alcuni segnali d'altra parte in questi anni sono stati estremamente chiari e ci hanno anche fatto molto riflettere
La legge sull'informazione con la formalizzazione di un potere oligarchico la legge sulle tossicodipendenze che punisce non educa
L'assenza ancora della volontà politica di moralizzare il sistema politico di regolamentare quello economico e finanziario di fare funzionare quello giudiziario e infine e siamo alla cronaca di queste settimane
Gli sconcertanti spettacoli che ci sono venuti dalle sedi romane della Presidenza della Repubblica del governo e dei partiti di governo
E cos'è questa è la situazione ed è forse questo l'esito più importante di questa riflessione che abbiamo condotto possiamo allora comprendere come davanti a questa crisi della nostra democrazia
Impegno culturale e sociale espresso da tanti gruppi dell'associazionismo e del volontariato per una risorsa importante ma non sufficiente ed è dunque necessario richiamarsi a un impegno politico della società civile esplicito ed autonomo
Un impegno politico innanzitutto esplicito perché senza negare la grande ricchezza che è stata espressa negli anni passati pensiamo agli anni Settanta da numerosi gruppi operanti per esempio nel sociale
Progressivamente si è venuta acquisendo la coscienza che queste esperienze non erano sufficienti
Adesso la riforma della politica
Ma un impegno politico anche autonomo perché per esprimere questa politicità non è sufficiente un semplice coinvolgimento nelle vicende interne dei partiti
I e dei movimenti vecchi e nuovi bisogna invece possedere un ruolo autonomo pubblico e dirompente anche nella dimensione politica
Ma crediamo e a Salerno primaria gela poi ne abbiamo avuto una prova che oggi esistono le condizioni perché questo ruolo Rispi cito ed autonomo tanto importante posso venire assunto tanti gruppi hanno infatti nel corso di questi anni maturato esperienze e riflessioni si tratta di cogliere l'importanza e la centralità di un confronto di un collegamento per ripensare le culture le pratiche della politica
Perché se è in crisi la nostra democrazia il volontariato per esempio ma anche le associazioni ambientaliste e gruppi femminili il movimento pacifista
Devono diventare dei soggetti non di pura deve lega ma di proposizione di progettualità sei a coerente
Rispetto ai soggetti politici
Ecco e un ultimo concetto volevo volevo dire per finire naturalmente anche il senso di questa convenzione programmatica
Ci riporta al problema ci fa per così dire di scendere anche se non si tratta di un livello diverso ci fa discendere dai problemi della democrazia
In generale della democrazia nel nostro Paese ai problemi che sono presenti in questa regione vale a dire ci fa pensare come l'idea della riforma della politica si può tradurre in questa regione
E da questo punto di vista non c'è dubbio
Che il futuro possibile della Sicilia passi attraverso una svolta radicale
Rispetto al suo passato e al suo presidente una svolta che Segni innanzitutto l'inizio di una lotta vera alla mafia al Po al sistema di potere che è stato eretto in tutti questi anni alla logica dei comitati d'affare
Ma segni in secondo luogo un impegno rilevante rispetto al modo di amministrare la Regione che negli anni scorsi è stato riprodotto dal governo Nicolosi
Non c'è dubbio che se non abbiamo cosciente non abbiamo presenti tutti questi problemi se non sappiamo anche se si intravvedono dei tentativi positivi inserirli in una cornice programmatica unitaria
Probabilmente non potremo essere credibili nei confronti della società
Naturalmente qual è il quale può essere l'obiettivo politico di fondo verso il quale bisogna muoversi
Come diceva Folena all'inizio e proprio per la presenza di tutti questi problemi irrisolti dell'impegno per la riforma della politica in Sicilia non può mancare di passare per una discontinuità
Che sia prima di tutto culturale e morale prima ancora che politico
Rispetto al modo vecchio e con l'uso di pensare di praticare la politica in Sicilia
Che proprio delle attuali classi dirigenti dell'isola
E sostenendo la necessità di questa svolta non intendiamo riferirci a un'alternativa di formule di schieramenti ad un'alternativa che tutta dentro i codici
E il registri della vecchia politica ma dura alternativa prima di tutto morale che cammini sulle gambe di tutti quegli uomini e quelle donne che dicono un'esigenza di cambiamento
E che sappia dunque porre al suo centro con coerenza le questioni che prima sono state richiamate ecco tutti i siciliani io credo hanno bisogno di questo rinnovamento
Ne hanno bisogno i disoccupati i cittadini onesti gli ultimi senza voce e rappresentanza i giovani e le donne senza diritti così come ne hanno bisogno le popolazioni colpite dal sisma
E con la riforma della politica e veramente l'anello fondamentale da cui può passare un impegno forte di tutte le forze di cambiamento e io credo per finire che il Partito Democratico della Sinistra
Dovrà che oggi rappresenta sicuramente l'unica vera novità nella politica di questa di questa Sicilia affianco direi di molte promesse che però in questi giorni e in queste settimane sono state anche tradite
Io credo che il PDS se avrà la forza non solo di preparare di lavorare per un programma ma anche di confrontarlo per esempio attraverso delle delle convenzioni programmatiche di base incontrando i Soggetti movimenti le popolazioni realtà per realtà potrà sicuramente
Probabilmente non nel brevissimo tempo ma nel medio tempo costruire un'alternativa di cambiamento in Sicilia di cui sicuramente tutti questi soggetti ne hanno bisogno
La parola al compagno Emanuele Macaluso
Compagni
Ma a me pare
Essenziale concentrare
Soprattutto l'attenzione
Sulla piattaforma politica con cui vogliamo andare all'elezione
Per correlato la poi con
L'impianto programmatico che c'è stato esposto
Tuttavia mi pare appunto che
Se noi non chiariamo tra di noi
Qual è la il filo politico che vogliamo seguire in questa battaglia
Non potremmo nemmeno dare forza
Alla piattaforma programmatica
Compagno Folena
C'ha esposto
Una linea sulla quale io concordo
E vorrei parlar partire però da alcune cose da lui dette
Per una riflessione più attenta
Mi riferisco a le cose
Dette da Folena sul volto del dodici giugno
Perché è un voto che ci riguarda da vicino
è vero che è stato un voto frammentato
Noi abbiamo un voto che ha una dimensione politica riversa
Tuttavia non possiamo sottovalutare alcune tendenze di fondo tutto
Che si manifestano nella società italiana
Da al nord è stato detto giustamente noi abbiamo l'affermazione delle leghe
E qui dobbiamo riflettere soprattutto sui ceti
Gli strati che sono
Che danno forza alle leghe
Che sono
Strati popolari
E strade di borghesia
Di borghesia industriale commerciale agricola
Che è cresciuta
All'ombra del governo della democrazia cristiana
E tuttavia oggi qui mi pare la contraddizione che noi dobbiamo cogliere
Questa borghesia
Si stacca dalla Democrazia cristiana
Orienta i suoi voti le sue preferenze i suoi sostegni in una direzione
Che è quella che sappiamo
Delle leghe con le caratteristiche che hanno
E quindi noi dobbiamo da questo vuoto cogliere due fatto in un paese
L'uno
Un fatto
Che ha una sua positività
E cioè il fatto che strati
Di borghesia sequestrati anche popolari che erano
Nelle zone bianche della del nord d'Italia della Lombardia del Veneto
Che erano solo sul state sembra il sotto la egemonia democristiana
Hanno la forza e la possibilità
L'autonomia
Di potere staccarsi dall'egemonia della democrazia cristiana
Dall'altro sono stonati che non si rivolgono
Al partito tradizionalmente di opposizione
Cioè non avviene quello che noi vediamo
E negli altri Paesi europei
In Germania
Le difficoltà la crisi del partito di Colle si risolvono in un'avanzata del partito socialdemocratico
In Inghilterra la crisi dei
Conservatori si risolve in un'avanzata del partito laburista
Qui non avviene questo
Il distacco dal blocco democristiano
Non si traduce in una crescita del partito
Prima al Partito Comunista Paul partito democratico della sinistra che ha avuto un ruolo di opposizione alla democrazia cristiana storicamente per più di quarant'anni
Io credo che questo
è la prima riflessione che noi dobbiamo fare
Perché le ragioni qui ritroviamo
Una delle ragioni per cui noi abbiamo dato vita al partito democratico della sinistra
Una delle ragione non l'ultima
Cioè costruire un partito
Di alternativa verso cui questi strati possono orientarsi nel mare
Che non ancora oggi non si orientano
Il che vuol dire
Che nelle nostre scelte
Nella nostra immagine
Nel nostro modo d'essere ancora non abbiamo riflesso tutto quel potenziale che era dentro la svolta
Che abbiamo operato
Per potere appunto
Dare senso
Alla svolta stessa
E trovare il modo di collegarci con questi strati
Perché se noi non dovessimo avere questa possibilità di attrazione cioè di attrarre gli strati che via via si distaccano dal blocco governativo
E dal blocco di potere dal blocco della democrazia cristiana è chiaro che la la funzione nostro il ruolo nostro di alternativa
Non potrebbe svolgersi
Nel Mezzogiorno
Noi abbiamo una situazione del tutto diverso
Nel mezzogiorno gli stonati
Anche gli strati di borghesia
Che sono cresciuti anche la Mezzogiorno stiamo attenti
Non hanno
L'autonomia per staccarsi
Dalle sistema democristiana dal sistema di governo
Cioè noi siamo qui
Di fronte a un fenomeno
Che appare enormemente più contraddittorio nel Mezzogiorno in Sicilia
Dove questi strati sono più sacrificati
Hanno avuto meno possibilità di espandersi
Di crescere
Sono ancora più soggetti
Laddove in definitiva con la stessa politica fatta dal governo quegli altri strati nel Nord
Hanno avuto la possibilità di un'espansione maggiore di un collegamento col mercato
Di un collegamento con il mercato europeo
Di una Doro relativa emancipazione dal sistema di potere
Noi vediamo la possibilità di un'espressione diverso
Ora quale conclusione noi dobbiamo trarre da questa questione compare
Qui c'è ore
Un problema di linea che va che parte da lontano che riguarda non solo la Sicilia e riguarda il Mezzogiorno
Compagno De Pasquale ne ha parlato nel suo intervento
E ripeto lascio oscillazione che noi abbiamo avuto ma non dal recentemente parlo di un'antica c'è oscillazioni
E cioè se noi riteniamo
Che le leggi
A cominciare dalla Cassa del Mezzogiorno
A tutta la Rete di interessi che ha messo in piedi
In questi anni la democrazia cristiana il centrosinistra il pentapartito
Che hanno costituito una rete
Di controllo e di e anche di sostegni oggi
Alla società civile
Dario le di alle chiede al giovane che aspira all'impiego con attraverso anche le leggi
Della della Regione all'artigiano
Al coltivatore diretto all'imprenditore
In definitiva questa Società dipendente
E se noi riteniamo che la nostra funzione deve essere quella
Di tagliare questi fili
E di non pensare come abbiamo pensato che era possibile
Una utilizzazione con un segno diverso a queste leggi è a questo modo d'essere
A questo tipo di organizzazione della società
Capisco che
Il problema è di un processo graduale
Ma anche di una linea di tendenza quale linea vogliamo imprimere
E se abbiamo poi
Comportamenti coerenti con questa
Se pensiamo cioè che più liberiamo questi strati questi ceti da vincoli
Fate Pasquale diceva noi possiamo e dobbiamo agire io sono d'accordo con lui dobbiamo agire attraverso la leva fiscale
Quindi attraverso diciamo così incentivi oggettivi
Per cui è la la possibilità di una crescita
Viene da strutture moderne da te e dalla leva fiscale
O se noi riteniamo invece che dobbiamo continuare
è come abbiamo fatto ancora fino fino fino ad oggi
A mantenere questa questa questa rete
I risultati elettorali
Ci dicono appunto questo compare
Che
L'inviato appresso una diciamo così un indirizzo distorto se vogliamo ma a si è rotto un blocco
Qui il blocco resta fermo
E io non credo che vale
Lo slogan è che solo uno slogan è che qui le leghe sono
La democrazia cristiana e il Partito Socialista
Perché le leghe lì sono un'altra cosa appunto perché costituiscono un momento distorto si vuole ma di una rottura
Cosa che qui non avviene
E siccome invece il Mezzogiorno
Era è stato in altri momenti io non
Nel momento in cui in cui invece queste rotture sono avvenute
Ed era l'anello più debole in definitiva di questo sistema oggi è diventato l'anello più forte di questo sistema
Da qui quindi io traggo
La conclusione che sia nella piattaforma quindi programmatica sia nella nella linea politica
Noi dobbiamo dare molta attenzione
Alla rottura
Da operare e da operare attraverso delle scelte coraggiose decise che noi dobbiamo fare
Questo comporta vado al secondo punto compagni
Una nostra collocazione politica
Quale collocazione politica noi pensiamo di indicare i siciliani in questa casa tornata elettorale
Quale la Popolare possibilità questo partito
Di fronte al quadro che si presenta in Sicilia e nel Mezzogiorno
Io penso che la prima questione che noi dobbiamo affermare con molta forza
E il pericolo di una democrazia cristiana dominante
L'obiettivo che nelle lontano mille novecentocinquantacinque c'era posto Fanfani
Di ottenere i quarantacinque rematore dice valori cioè la maggioranza assoluta
Quarantasei rematori
Certo non non è non è oggi avvistabile tuttavia
Se noi guardiamo ai risultati elettorali del Mezzogiorno
Dobbiamo dire che il pericolo vero grave
è quello di una democrazia cristiana che ribadisca che è al larghi
Il suo dominio
Se conto
Noi abbiamo un partito socialista
Il quale in Sicilia
è al Governo dal trent'anni nel gennaio
Del mille novecentonovantadue
Compie trent'anni
E non c'è stata in Sicilia nemmeno l'interruzione Brehme se si vuole degli anni della solidarietà nazionale
I tre anni
Trent'anni ininterrottamente non c'è stata soluzione di continuità
Un centrosinistra ricordiamocelo che in Sicilia nacque prima che
Nascesse sul piano nazionale appunto nel gennaio del del sessantadue
Un anno prima anche un anno e mezzo prima
E nacque con me come una sfida riformista
Una sfida nei confronti del Mila cinismo sia sul terreno di un riformismo
Disse unione
Un socialista scomparso
Che era però un un caro compagno e poi uscire anche dalle dal Partito Socialista Simone Gatto
Che il Partito Socialista che il governo di centrosinistra doveva ma camminare con le gambe del bracciante
Perché il governo Milazzo era che aveva camminato con le gambe dei contadini e degli agrari
E le gambe dei braccianti abbiamo visto poli dove sono arrivate
Quella sfida che fu una sfida sul terreno delle riforme sul terreno anche morale
Io ricordo io
Fu il mio ultimo discorso fatto all'assemblea regionale prima di rimettermi né il discorso sul primo governo di centrosinistra di ridanciano
Ebbene quella sfida oggi a che punto è arrivata
è arrivato al punto in cui abbiamo ascoltato le cose che qui sono state dette da Folena dal più compagni
Questo il quadro che oggi abbiamo della
Della regione
Il ruolo del Partito socialista
Non c'è dubbio che forza elettoralmente sia cresciuto
Si accrescerà come pare dicano dicono gli ci son tanti
E tuttavia con quale prospettiva
Questo problema io credo che noi dobbiamo sollevarlo
Con la prospettiva appunto di una democrazia cristiana che si rafforza
E possibilmente di una sinistra che complessivamente si indebolisca
E di una Sicilia che veda attenuarsi
Anche quella sistema troppo cambiarsi anzi quel sistema politico che è pura venendo al governo questo governo di centrosinistra
Aveva avuto come caratteristica una forte opposizione
Per cui noi non avremo
Nell'opposizione unitaria della sinistra quella che fu conosciuta
Fino al mille novecento il sessantadue enne
L'opposizione che poi
Ha scandito le altre legislature
La prospettiva
Di un indebolimento
Della opposizione
Che significa
Indubbiamente
Un arretramento della vita democratica della dialettica politica
Civile nel nostro nella nostra regione
E allora
Io penso che noi dobbiamo marcare questa esigenza democratica
L'esigenza di un partito di opposizione di un grande partito democratico di opposizione
Che si pone il problema di una prospettiva di governo che si pone come detto Folena la prospettiva di una ricomposizione anche unitaria della sinistra come prospettiva che non è dietro l'ancora
Ma si pone intanto l'obiettivo primo
Di una riqualificazione dell'opposizione
E di una forte presenza democratica
Nelle istituzioni e nella società
Io credo che questo appello deve essere rivolto loro ai lavoratori ai cittadini ai democratici
Alle forze della borghesia stessa
Perché avere il venire meno di una dialettica
Di indebolimento dico di una forza di opposizione
Può certamente snaturare la vita democratica spesso per la nostra autonomia dalla nostra Assemblea
Questo non deve farci chiudere in un'opposizione senza prospettiva
Anzi io qui sono d'accordo con le cose dette da Folena con la indicazione di alla prospettiva
A cui lui ha fatto ha fatto riferimento
Terza questione concludo compagni
La terza questione che vorrei affrontare riguarda
La polemica che ci è stata so che certi partiti è il problema del nostro partito
Io sono preoccupato lo dico francamente
Di una polemica indifferenziata
Nei confronti dei partiti e quella che si chiama con un termine che io non accetto che non accolgo su cui non sono d'accordo della partitocrazia
Ho letto l'altro giorno
Un editoriale sulla stampa di Sergio Romano sul Mezzogiorno
In cui lui concludeva di cento che lasci tutti ed il Mezzogiorno non può avere nessuna speranza
Fino a quanto ci sarà l'Italia dei partiti
A cosa c'è dopo l'Italia dei partiti
Cosa c'è dopo l'Italia dei partiti
Pensare di sconfiggere il sistema mafioso
Sconfiggendo come si dice l'Italia dei partiti
Norme è un'illusione
è una è una strada grave e pericoloso dobbiamo saperlo compagni
C'è stato uno prima degli altri che aveva scoperto questo se voi leggete il messaggio dimori
Sulla mafia in Sicilia morì dice una cosa molto elementare che poi
Poi in questo in questo periodo ripubblicata potrebbe essere accorta ragionevolmente lui dice fino a quando c'è un sistema elettorale
Ci sarà la mafia o si abolisce il sistema elettorale o vi dovete tenere la mafia questa e oggi stiamo arrivando via via verso questo traguardo
E cioè che il sistema dei partiti e quindi il sistema elettorale
è incompatibile con la lotta alla mafia
Ebbene io penso
Che noi dobbiamo rovesciare questo ragionamento
La mafia diventata più forte nel momento in cui c'è stato un indebolimento dei partiti
Un indebolimento dei partiti della società
E quindi una partecipazione delle masse
Pensare di sconfiggere la mafia con me le leggi straordinarie
Con la legge eccezionali queste è una storia che dura da centocinquant'anni
Non è un caso del resto che nel momento in cui Cossiga ha chiesto le leggi eccezionali per il Mezzogiorno e per la Sicilia
Proprio dove si chiedono la legge eccezionali i partiti di governo hanno più voti
Le leggi eccezionali non farebbero che a crescere
L'insorgenza mafiosa perché darebbero una ulteriore base di massa la mafia come è stato sempre storicamente perché si determina uno stato di sofferenza verso la differenziazione
Nel momento in cui
Questo Stato che vorrebbe le leggi eccezionali non è in grado di applicare le leggi ordinarie
Quindi il problema che noi dobbiamo sollevare un altro
Il problema è quella di rivitalizzare i partiti
Dirimente era in campo i partiti
Come forza democratiche
Come momenti di partecipazione di massa
Come aggregazione politico-culturali
Come portatori di valori di valori
E qui compagni noi dobbiamo fare un ragionamento anche dobbiamo farlo in Sicilia abbiamo farlo nazionalmente
Perché ieri
Il nostro amico che io lo stimo molto Rosati
Ha scritto un articolo sul rapporto tra
La democrazia cristiana e il Partito Democratico della Sinistra dicendole cosa anche interessanti
A un certo punto dell'articolo si dice
Che oggi gli unici valori in campo sono quelle messe in in campo dal Papa
E che tutti mi ha detto sono gli unici valori che oggi sono in campo
E che tutti
Dobbiamo riferirci ormai
Quelle che abbiamo una storia che è la nostra storia
O quelle che appunto nel mondo cattolico non la democrazia cristiana come di come rosata hanno avuto un'altra storia
Ormai un punto comune dal punto di vista ideale dei valori
Sono quelle della Chiesa
Ebbene io penso
Che i valori gli ideali
Del socialismo democratico
Della democrazia della libertà dei valori laici
E quindi di una battaglia di massa e democratica
Per risolvere i problemi dei lavoratori per risolvere il problema del lavoro il problema della Sicilia
Deve essere coniugata sempre con una battaglia sui valori più generali
Perché se nel Mezzogiorno si perdiamo questi valori
E si cadiamo nel pragmatismo s'semplice
Io penso che non abbiamo nulla da guadagnare
Nella battaglia anche contro la mafia
E infine concludo compagni
Il partito democratico della sinistra in Sicilia
Deve essere il partito
Che storicamente è stato il Partito comunista
Nel senso che deve recuperare quella sotto
Questi valori
E deve recuperare
I punti di riferimento essenziali di quella che è stata la battaglia del partito comunista
Liberandola
Di tanti
Conti chiaramente involucri
Che non hanno solo che non serve indiano da tempo che non servono più alla battaglia nostro
Ma il fatto che il Partito democratico della sinistra debba essere in Sicilia
Il partito della Sicilia
E quindi la battaglia per il rinnovamento
Dell'autonomia per le cose che qui sono state dette norme mi prolungo soldati dai compagni su che cosa è oggi la Regione le cose che sono state dette
Le condivido
Deve
Partito della Sicilia
Il Partito dei siciliani
E da questo punto di vista
La nostra polemica con i compagni di Rifondazione Comunista
Deve essere forte Chiara è forte e compagni
Ha ragione il compagno Folena quando ha detto che il tentativo
Di questi compagni di presentarsi
Come gli eredi
Di quello che è stato il Partito comunista
In Sicilia
è una mistificazione
La stragrande maggioranza
Dei comunisti siciliani
Della vecchia generazione quelli che hanno costruito il partito comunista e delle nuove generazioni
Quelle che erano con me l'emozione del sì e quelle che erano con la mozione del no
Hanno dato vita oggi al Partito democratico della sinistra
Questa è la realtà
E questo ricco allegamento storico quinti
Su quello che è stata appunto la storia nostra
Di un parte del partito dalla Sicilia dei lavoratori della riforma agraria della lotta alla mafia della lotta democratica dell'autonomia
Deve essere riproposto nei termini nuovi moderni
Di una Sicilia nuova e moderna
Ma ricollegandoci appunto
A quella che è stato las cento fondamentale principale
Dalla nostra già la nostra battaglia della nostra battaglia in Sicilia
Se terremo ben perno questo asse compagni
Servi vendicheremo come il nostro patrimonio perché così è
Contro storture
Contro anche infami e che sono state lanciate nei nostri compone confronti del partito
Serve agiremo come dobbiamo reagire come abbiamo anche reagito
Io penso che possiamo rimontare
La china perché la difficoltà che abbiamo attraversato sono garantiti
Il transito è stato tortuoso difficile complesso anche per responsabilità nostra
E tuttavia noi oggi non possiamo pensare di presentarci davanti all'elettorato
Con la testa china compagni
Non abbiamo responsabilità storiche da farci perdonare da nessuno
Meno che meno anche
Da parte di Orlando
Il quale è stato con la Democrazia Cristiana fino a ieri
E quando era nella Democrazia cristiana cercava un rapporto con e parte con i comunisti
E ora che è fuori della democrazia cristiana cerca di contrapporsi
Al per Tito democratico della sinistra
E quando c'era l'occasione la possibilità di fare una lista come ha ricordato Folena una lista comune per dare una risposta che si collega sa una battaglia è venuto meno a quella battaglia
Regalando alla democrazia cristiana un punto che non è stata non sono solo i dieci consiglieri
Ma quello di una sconfitta politica che pesa oggi
Sul Palermo pensa sulla Sicilia
Pesa sulla sull'Avvenire stesso di questa terra
Perché su quella carta erano state puntate bene o male anche con errori
Era stato puntato tutto e nel momento della scelta
Quest'uomo è venuto meno alla scena
Bene quindi noi non abbiamo nulla da paciere Indro da rimproverarci
Dobbiamo andare contesta ripeto con la testa alta con decisione e con determinazione a una battaglia che sarà difficile compagni
Ma che dobbiamo affrontare con orgoglio
Con fermezza e con limpidezza di impostazione politica
La parola per la conclusione al compagno Alfredo Reichlin
Compagnia io mi voglio subito ricollegare a queste ultime considerazioni del compagno Marco
Perché non non mi sento di condividere ve lo dico chiaramente un certo stato d'animo che mi sembra
Di cogliere quella
Naturalmente io capisco benissimo la preoccupazione siamo tutti dei politici realisti
Ed è un fatto che il Partito democratico della sinistra nasce nella tempesta
Ma questo fatto non ci deve non ci deve spaventare
Non ci deve spaventare perché se questa quercia che alla base
Alla sua radice il simboli del patrimonio del comunismo italiano
Se questa quercia ammette radici
E il problema non è soltanto è quantitativo ma parlo di Rabin cinque
Noi dobbiamo sapere che nulla resterà come prima
E gli altri lo sanno meglio di noi
Io credo che sia questa la ragione per cui ci attaccano
Da tutte le parti
Non soltanto da destra ma anche da sinistra
Io non dico queste cose per ragioni propagandistiche
Lo dico perché sono sicuro e voglio cercare di fare un ragionamento su questo anche a proposito di questa difficile situazione siciliana
Che ce ne guardiamo al fondo delle cose le cose sono molto grosse anche sconvolgente
Le cose ci dicono che il futuro è nelle nostre mani
E io
Cercherei di mettere di più l'accento su questo
è nelle nostre mani a condizione che noi non andiamo alla battaglia a capo chino
Ma voglio fare un discorso razionale
A condizione che non soltanto puntiamo su un buon risultato elettorale mettendo da parte
In questo mese di battaglia tutti i motivi di divisione tra di noi
Ma a condizione che collochiamo questa battaglia
Che dopo tutto non sarà l'ultima delle nostre battaglie
E non sarà nemmeno quella risolutiva
Con lucida consapevolezza della novità che noi rappresentiamo e del ruolo che non rispetta svolgerle
In un disegno strategico tranquillo forte
Adeguato
Al problema storico nuovo che sta davanti a noi e che la crisi
Di uno Stato
Il che non è una piccola cosa
E quindi anche gli sconvolgimenti politici sociali di schieramento ideali
Che questo già sta provocando e che sempre più provocherà
Per cui come dicevo all'inizio nulla resterà come prima
E se ragiono così io guardo
Con realismo con consapevolezza alla forza degli altri
Al potere alla sua arroganza
Ma anche con una certa consapevolezza della grande debolezza che nel medio periodo stanno esprimendo
Ed esprimono i partiti di governo
Come incapacità di dare risposte
Ha problemi che non sono più quelli di prima
E che non si risolvono con il clientelismo
Io sono d'accordo con quello che dice Macaluso però per piacere compagni non si può parlare
Sì a parte che questo non esiste il microfono
Allora diciamo
Sì ma bisognerebbe anche che trasmette che fosse un amplificatore non lo è
Non lo è parla uguale parlare così o così
No può accendere forse
Sì ma non è non non amplifica
E voglio dire subito quindi che noi non siamo venuti qui insomma
Dovendo fare le conclusioni di questa nostra Assemblea non siamo venuti qui come i dirigenti nazionali della democrazia cristiana tempo fa
Ovviamente per dire
Che il rubinetto dei trasferimenti monetari dello Stato resta aperto a disposizione
Per la classe dirigente siciliana
E nemmeno
Per aggiungere granché al vostro programma regionale che ho letto visto che a me sembra forte giusto e realistico
Io penso che noi siamo venuti qui per dire
Un'altra cosa
Per dire che il Partito democratico della sinistra
In Sicilia non è isolato nella sua battaglia
Sicilia miste meridionalista e questo per una ragione di fondo semplice essenziale
E cioè per la regione che dopo un lungo travaglio
Torna in campo
Profondamente rinnovata una forza nazionale
La quale poi fondamentalmente su questo vorrei che si ragiona si di più ha rifondato se spessa
Essenzialmente per rifondare lo Stato democratico
E per rifondare lo su una nuova base regionalistica
Il che ci consente dopo molti anni
Questo la step di un ragionamento
Di rimettere con i piedi per terra la questione siciliana
La quale non è una questione economica come sappiamo
Ma come i fatti poi gridano ogni giorno è una questione politica che riguarda la natura dello Stato
E la natura del blocco politico e sociale che governa questo Paese
Il problema cruciale quindi che sta davanti agli elettori è molto grande
Si chiude un'intera fase della storia politica italiana e certamente viene in discussione il futuro della rete
Di questo si tratta
Di una crisi grave che mette a rischio la nostra democrazia una democrazia però compagni non dimentichiamolo
Una democrazia che nonostante tutto ha radici profonde in questo Paese
Io non condivido accenti catastrofici
Una democrazia la quale vive sia pure in forme diverse anche più libere
Nella coscienza della massa dei giovani
E dell'Italia che c'è anche in Sicilia nel Sud dell'Italia moderna
Che lavora che pensa che produce e che si sente ormai parte integrante dell'Europa
Sbaglierò
Mamme questa Italia mi sembra che abbia un peso che noi sottovalutiamo
E io lo dico questo perché una forza nuova come la nostra e su questa Italia che poggia
E da qui deve partire
Non deve dare quindi nessuna copertura una classe dirigente fallita che cerca di perpetrare il suo potere e quello di ristrette oligarchie
Gettando a mare quella parte essenziale della Costituzione repubblicana
Che è nata dal solo vero patto democratico tra gli italiani che si è fatto in questo Paese dall'unità in poi
E che bene o male ha garantito un insieme di diritti di valori di potere e di libertà
Che restano tra le conquiste Pia Manzato del nostro popolo e che ne hanno assicurato il cammino
Si tratta invece di andare alla radice della crisi italiana e siciliane capire qual è la sua novità e qual è la sua natura
Perché cari compagni solo se chiara questa novità
E la natura della crisi italiana
Noi possiamo mettere in qualche modo finalmente con i piedi per terra e cominciare a rendere credibile
In quanto comincia ad apparire obiettivamente necessaria
Un'alternativa democratica che altrimenti resta una formula poco credibile
Io ho l'impressione che c'è ancora troppa confusione nel dibattito politico anche a sinistra
Ci sono mistificazioni trasformismi mezze verità anche mezze verità
Il cuore della questione sono le istituzioni formali
Sì anche
Evidente la necessità di riformarle
Ma se solo di questo si trattasse
Avrebbe ragione Bobbio quando chiede ma scusate ci vuole il Presidente della Repubblica per far pagare le tasse le tasse si pagano anche nei regimi parlamentare
In Germania
Ogni Chiltern
E ci vuole il Presidente della Repubblica per mettere in galera i delinquenti
è colpa della partitocrazia allora
Ha già risposto Macaluso io aggiungerei sì anche se intesa in un certo senso ma a parte il fatto che i partiti non sono tutti uguali
Io mi domando quanto pesa invece nella crisi italiana il fatto che
Siamo in presenza di tendenze ben diverse anche e cioè il fatto che i partiti contano sì molto ma come dire nel sottoscala in periferia nei piani alti questa è la tendenza vera di questi anni sempre più contano altri poteri
Tutto il dibattito sulla partitocrazia così come è stato impostato nasconde questo semplice fatto
Ma al governo sì incerto anche
Ma noi non saremmo giunti a una crisi della Repubblica
E a rischi così gravi se si trattasse soltanto di un problema di malgoverno di arretratezza dei servizi della pubblica amministrazione di corruzione
Di lentezza dei processi decisionali
Io penso che dopotutto gli aggiustamenti si troverebbero in un Paese che non è più l'Italietta
Ma è una grande potenza mondiale
C'è altro evidentemente ed è su questo che vorrei attirare
La vostra attenzione
Per dare il fondamento forte alla battaglia per l'alternativa è per dare ad essa tutto il senso che serve
Il vero quesito da Porsche
E da porre al Paese
Perché al termine di un decennio che ha visto la più intensa modernizzazione dell'Italia
è una ristrutturazione gigantesca del suo apparato produttivo
Paragonabile soltanto al decennio giolittiano
Al termine di questo noi ci troviamo di fronte non soltanto a ingiustizie e squilibri gravi
Certo ma quelli ci sono sempre stati
Noi ci troviamo di fronte a qualcosa di inedito nell'Occidente che cosa
Una crisi che riguarda
La legittimità dello Stato
L'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge la coesione sociale
E perfino
Per la prima volta dopo la breccia di Porta Pia
L'unità della nazione
Il rapporto nord-sud
Giunto a un punto estremo di logoramento
Un grande Stato la quinta la sesta potenza mondiale che fa perfino i panettoni
Che stipendi a milioni di impiegati che possiede banche ferrovie in presi ospedali che impone tasse certificati permessi ticket licenze tutto quello che volete
Ma che ha ceduto di fa la mafia la camorra il controllo del territorio di tre grandi regioni
Quasi un quarto della popolazione italiana se aggiungete
Il Salento
E che quindi confessa per bocca dei giudici la sentenza di Catania sulla non punibilità delle estorsioni
Che non è più in grado di far rispettare la legge comune
E di garantire la sicurezza dei cittadini
Perché questo
Ecco il punto vero su cui riflette
Riflettere cioè sul fatto
Che siamo in presenza ormai della crisi irreversibile
Di un lungo e complesso regime
Questa è la novità
Ed è per questo che io non sento ottant'
Totti in ore di fronte alla forza degli altri
Noi siamo di fronte alla crisi di un lungo e Complesso regime quarant'anni la DC fare il pieno nelle regioni meridionali può darsi per ora alla DC può continuare ad essere un grande partito se essi meridionali Za
E se diventa un partito regionale per quanto tempo almeno ancora
Di questo si tratta
E questo fonda il nostro ruolo eccita carte per la prospettiva
Il fatto cioè che viene al fallimento viene al noto viene al dunque
Quando dico regime voglio farmi intendere bene perché non uso questa parola caso come se fosse il fascismo nient'affatto una parola neutra
Con la quale io intendo definire l'interazione perversa
Tra un sistema politico bloccato da decenni
E questo per tante ragioni
Anche per il ritardo
Del PC e a rinnovarsi profondamente anche per delle ragioni che sappiamo che sono nella storia e nella guerra fredda in quello che è accaduto
E che per tenere insieme forze politiche sociali molto diverso sì e in conflitto tra di loro
Anche qui il tema del super partito mi convince fino a un certo punto
Non può che produrre non ha potuto che produrrà i governi
Pattizi spartito morì per fare utili
E quindi un uso distorto privatistico
Fino al saccheggio delle risorse pubbliche
E forme inedite di privatizzazione dello Stato moderno
Reso possibile appunto dall'occupazione dello Stato e dalla sua lottizzazione
Questo è il nodo
Che viene al pettine
Solo così si spiega il logorarsi di quei grandi sistemi di regolazione
Che tengono insieme un Paese che costituiscono lo stato di fatto al di là delle forme e delle costituzioni
Il sistema fiscale le regole
La certezza della legge l'universalità dei diritti
Politiche sociali e non puramente clientelari o assistenziali
Solo così i compagni a me pare si comincia a capire perché oggettivamente viene in campo il problema di una alternativa
E che cosa è l'alternativa
Come necessità oggettiva perlomeno Allo stato di un Paese
E come fatto che non si riduce soltanto alla ricerca di uno schieramento politico ma l'alternativa a qualche cosa di grosso
Che è politico sociale istituzionale insieme un modo questo è il tema dell'alternativa che fonda la forza di un nuovo partito che gli dà la sua fisionomia
Il suo è uno quali siano gli immobili che prenderà il sedici giugno
è che a dar slancio sicurezza fiducia orgoglio ai suoi militanti dissenso del proprio ruolo
E si capisce se ragioniamo così perché la vostra battaglia in Sicilia non è vero che non ha prospettiva in quanto parte integrante di una questione più generale di una battaglia nazionale perché è questo che sto ponendo non è un problema siciliano
Ma la Sicilia e il riflesso peggiore la conseguenza la vittima se volete
Più sacrifica
In un meccanismo di questo genere
Cioè il fatto che a questo punto la ripresa dell'autonomismo e dalla battaglia Fici Diana è nuovo è datato non è la vecchia storia
è qualcosa a una necessità che scaturisce da un problema
Di crisi dello stato di fatto che in realtà è stato uno stato non autonomistico
E non ragiona e nove giornalistico
E da questo punto di vista io
Non considero una denuncia disperata
Quella che voi state facendo
Il fatto che voi avete detto delle cose molto giuste che io
Qui non aggiungo molto sul rapporto perverso è strettissimo tra politica affari ragionamento di Centorrino di tanti altri
Analizzando il modello siciliano
L'uso della spesa pubblica non in funzione dello sviluppo
Un modello che con buona pace della vecchia sinistra stataliste anche di una vecchia cultura comunista
Qui ci sono i rinnovamenti che dobbiamo fare
Non è contrassegnato da meno Stato e più mercato la grande impresa
Il nuovo nemico
Ma contrassegnato da un lato da qualche cosa di inedito da un lato una privatizzazione dello stato delle funzioni pubbliche
Ridotti a strumenti sempre più di clan politici di lobby politico affaristiche e di conseguenza aperte alle infiltrazioni che fa
Ma dall'altra a non so come dirlo a una politicizzazione del mercato
La vicenda Mondadori repubblicani
Si risolve nel modo che avete visto
Non si risolve in borsetta
E non si risolve nemmeno facendo ricorso come sarebbe stato possibile all'applicazione della legge sull'editoria
Ma si risolve questa forma un po'
E potrei aggiungere tanti altri esempi
Tutto questo è particolarmente perverso ed evidente in Sicilia
Ma è bene aggiungere che se di questo si tratta noi dobbiamo guardare al di là del Mezzogiorno
Ripeto
Allo Stato nazionale dobbiamo guardare a Roma a Milano
Dobbiamo guardare al fatto cioè che la classe dirigente siciliana
Io questa è l'accusa più forte che mi sentirei di fare che mi sento di fare
Che in tutti questi anni basta io poi sono anch'io un deputato meridionale della cosa che più mi ha umiliato in questi anni vedere
Anche una parte di noi
Parlare discutere litigare aggiornarci
Soltanto sulla questione la Cassa del Mezzogiorno la centosessantaquattro i trasferimenti
E non muoverà un dito non rendersi conto minimamente di fronte alla più grande operazione anti Meridione anti meridionalistica
Che con l'avallo dei dirigenti della democrazia cristiana del Mezzogiorno
Che sono stati i ministri del Tesoro
Gli uomini che hanno retto il Governo nazionale è stata fatta in questi anni
E cioè l'operazione adesso io non voglio farla lunga ma voglio però
Aver chiaro aver ben chiaro questo fatto
E cioè che
La grande ristrutturazione è stata affidata a politiche monetarie
Tali per cui
Non soltanto sono stati favoriti i processi di concentrazione che sappiamo al nord
Ma aveva un sistema blu politico bloccato come questo a differenza di altri paesi a differenza anche del thatcherismo
Ha condotto quest'operazione per difendere il suo monopolio
Scegliendo consapevolmente la via del debito
La botte piena e la moglie ubriaca in qualche modo
Con l'eccezione della classe operaia
Un dirigente della Confindustria me l'ha spiegato con molta chiarezza una sorta di piramide che poi è il grande dobbiamo saperlo perché queste blocco sociale che ne dobbiamo scuotere in testa la grande finanza
Che innalza la remunerazione del capitale gli alti tassi
Questo fatto ma detto avrebbe in condizioni secondo i classici dell'economia avrebbe dovuto mettere a terra il profitto
Che normalmente sarebbe minore a meno che
I profitti non fossero rimasti molto alti come sono rimasti grazie apporti trasferimenti dello Stato a enormi franchigie fiscali
E a grande compressione del costo del lavoro
Esprimi Tura dalla classe operaia come avvenuto
Ma la spremitura delle classi del del lavoro dipendente avrebbe provocato un in altre situazioni una
Inasprimento del conflitto sociale a meno che
Non si fosse provveduto attraverso il debito pubblico
Ha un no distribuzione di denaro verso strati larghissime anche della popolazione sia pure in forma diretta
Che hanno
Creato quella situazione nelle famiglie per cui dove entra uno scarso salario entrano però anche tante altre cose
Questo è il capolavoro della Democrazia Cristiana
Ma questo che io sto dicendo non è soltanto un fatto economico evidente questo è un fatto che ha ridisegnato la società italiana
Ed è il grande problema che abbiamo di fronte a noi
E ha ridisegnato anche le istituzioni
Io faccio sempre un esempio che mi sembra molto indicativo
è cambiato qualcosa nella natura dello Stato ecco lo stato di fatto
Se è vero che al posto di quella conquista fondativa dello Stato moderno dalla Rivoluzione inglese in poi
Secondo cui il ministro delle Finanze chiede tasse a tutti
E non soltanto ai lavoratori dipendenti in cambio di servizi
C'è il ministro del Tesoro il quale chiede il quale chiede ai risparmiatori cioè ai possessori di capitale
Di sottoscrivere titoli
Ad alto tasso di rendita
In cambio di appunto una rendita individuale è altissima
Pia lo scarto
Ed è chiaro perché
Il mistero italiano che voi vedete ogni giorno andando in giro per il Paese
Anche nel Mezzogiorno
E che gli stranieri non comprendono negozi
Come a Parigi a Londra ancora di più ma anche nei piccoli centri
E servizi da Terzo Mondo
La ricchezza privata che si è accumulata asprezze della miseria pubblica
Compagni la mafia la camorra
La corruzione questo c'è non è questo il punto essenziale ma quello che sto dicendo
Perché è questo che dopotutto ha sfasciato lo Stato le regole le funzioni pubbliche
Ed è questo che ha colpito al cuore il Mezzogiorno se è vero che siamo nel due mila e cioè che
Vincono nella competizione mondiale non coloro che ci hanno Lamonica nelle tasche ma i servizi il saper fare in l'ambiente
La cultura la scienza
Questo è
La forza e la debolezza nel momento che entra in crisi questo tipo di sistema ed entra in crisi per delle ragioni oggettive
Perché il debito pubblico non è più sostenibile i margini si restringono e perché la sfida dell'internazionalizzazione
è rivolta sempre più all'efficienza dei sistemi e si apre un contrasto a mio parere sempre più profondo e le leghe sono anche l'espressione di questo
Tra il settore esposto alla concorrenza internazionale
E il settore protetto
Che naturalmente può avere anche gli esiti peggiori le leghe al nord il Mezzogiorno che si rifugia sotto la protezione della democrazia cristiana ma questo è il problema di fondo che sta davanti all'ONU
E di tutto questo è il figlio il sistema politico meridionale perché se questo era il sistema in qualche modo una forza che governasse la dipendenza anzi la doppia dipendenza
Diventava essenziale
E quindi una forza la quale ha costruito il suo potere sul controllo del flusso di denaro che arrivava a mezzogiorno e quindi su uno scambio perverso
Che è qualche cosa di molto peggiore di molto diverso anche che non è la corruzione soltanto e uno scambio perverso
Non ti do al Mezzogiorno quelle risorse qualitative quei diritti che ha il nord e che sono la forza di una società moderna
Scuole non di serie B
Io non capisco compagnie perché non parliamo in questi convegni della scuola la quest'la scuola e la questione di fondo leggetevi l'enciclica papale c'è la Regione Provincia Regione il futuro è di chi avrà alle scuole di un certo tipo
Non ti do ricerca telecomunicazioni trasporti trasparenza dei mercati Borsa formazione professionale
Ti do favori tanti
Quindi non ti dò quelli che sono i fattori della civiltà moderna
E che assicurano il futuro delle nuove generazioni creatività innovazione sinergie qualità sociale nuovo propensioni saper fare
Ti do consumi
Che poi questi consumi tornano al North evidentemente perché lì si producono le merci
Non ti dò lavoro chi da opposti
Non ti do condizioni di mercato all'impresa paragonabili a quelle di altre regioni chiudo tante altre corse
Appalti subappalti
Ecco lo scambio
Ecco il tema di fondo mi pare che noi poniamo al centro del nostro programma
Rompere questo scambio tra
Capitale fisso sociale che viene sempre meno
E consumi
Legati ai trasferimenti
Presente invece di futuro come dire questo e lo scambio
Ed è in questa trama di ricatti e di potere che avviene inevitabilmente il passaggio all'economia criminale
Questo dunque è il nemico vero che abbiamo di fronte
Un compagno tempo fa in una in una città meridionale mi ha chiesto ma dei cinquanta o le semplici una volta sapevamo chi era il nemico era la grave io chi è oggi la grande io
Bene io ride Macaluso dice l'opposizione cerca chi è l'agrario
L'agrario e questo
E questo sistema politico perché questa non è una questione politica soltanto una questione sociale ed economica e ideale
è la questione dell'autonomia né in modo nelle nuove condizioni di oggi
L'arma che ancora una volta io non sono son d'accordo che è fallita l'autonomia sono falliti governanti l'autonomia ritorna ad essere un'arma essenziale in un mercato accompagni in cui non si scambiano più soltanto merci
Ma in cui si scambiano poteri cultura intelligenza e saper fare possibilità diritti questo se scambia oggi nei mercati
Ecco che cos'è l'autonomia
Questa è la cosa essenziale che volevo dire
Per cui ritengo che sia tempo tornare a pensare la questione siciliana la questione meridionale in questi termini come questione nazionale
Cioè non soltanto economica ma politica dello Stato conseguenza ma anche causa della forma complessiva che ha assunto lo Stato nazionale della sua crisi
No anche ISEE siciliana soltanto ma dello Stato
Sono dieci anni che noi tentiamo forse più
Agli analizzare la questione del Mezzogiorno in termini moderni
Cioè come parte integrante la questione meridionale della grande mutazione è avvenuta non soltanto dell'economia ma appunto dello Stato
E non soltanto come forma istituzionale ma come costituzione materiale come blocco di potere
Avrebbe detto Gramsci
Che dovrebbe far riflettere poi tanta parte dovrebbero sgombrare il campo da tanta parte dalla nostra discussione interna
Se questa discussione non coglie questo problema
Questo è il nostro ruolo
Ecco il senso vero profondo della nostra opposizione altro che gruppi estremisti Rifondazione Comunista
Una riforma che non incida su questi nodi non serve a niente
Ho letto perfino che lo dice Giorgio Ruffolo che il Polo sostenitore dell'elezione popolare del presidente della Repubblica
Ho visto che scriveva l'altro giorno che senza una parallela riforma elettorale che elimini i guai paralizzanti
Di una legge elettorale come Cuesta promuovendo la trasparenza e il ricambio delle maggioranze
La destra con la destra la sinistra con la sinistra
Il rimedio che si propone presidente forte Parlamento debole
Sarebbe peggiore del male
Inoltre aggiunge Ruffolo se la riforma deve essere davvero grande occorre che si spenda quelle mezze creature che sono oggi le Regioni
Rafforzandone autonomia e responsabilità
E a quel dinosauro stanco che la pubblica amministrazione eccetera
Lo dico perché mi ha fatto piacere sentire da un socialista che la riforma istituzionale
è necessaria
Ma non è sufficiente se non è concepita per rendere possibili riforme economiche e sociali e civili se non andiamo con questa bandiera la battaglia
La gente non sa non non ci capirà la gente penserà che si tratta di un dibattito soltanto tra addetti al lavoro ai lavori tra partiti
Espulsi volgerà alla demagogia dell'appello popolare
Che altri a questo punto farà
Ecco quindi tentare il senso del suo naturalmente tutto questo deve trovare poi corpo sostanza nelle battaglie concrete reali le quali però devono avere
Tutte mi pare questa questa ispirazione è una politica forte vorrei chiudere con questa
Con questa osservazione
è una politica forte quella che proponiamo
A me sembra che questa non è un politica di incertezza o di piccolo cabotaggio
E mi pare che una linea un asse di questo genere
Perché questa poi la preoccupazione di fondo noi stiamo fondando un partito
Dovrebbe rendere più chiara la fisionomia politica ideale del partito il suo asse strategico
Questo lo dico perché sentiamo tutti l'urgenza di uscire da una situazione in cui andando in giro troppa gente anche nostra appare incerta confusa
Si interroga sul cristianesimo
E la cosa più amare
Mi è capitata giorni fa quando ho sentito ma credo che non sia un caso un lavoratore chiederci ma noi siamo decisi a difenderci a difenderlo
Questa mi pare oggi la nostra grande preoccupazione
L'ultimo teste elettorale ci ha dato parecchi insegnamenti
Ci ha detto due cose
La prima è che noi siamo in piedi che la Quercia radici
Il che non è poco
Perché se fin dall'inizio del nostro cammino
Ci collochiamo
Intorno al venti per cento secondo partito nulla resterà come prima
Ma questo non è un dato acquisito l'altra cosa che hanno detto le lezioni
E quella questione che ha sollevato Macaluso su cui voglio dire una parola anch'io per concludere cioè
Come mai in una situazione di vera e propria fallimento dei partiti di governo la protesta il bisogno di cambiamento che c'è diffusissimo tra la gente non premia il partito che fa da decenni l'opposizione
Il Sud addirittura punisce l'opposizione il Nord si rivolge deleghe
Se da vogliamo dobbiamo interrogarci seriamente su questo stando attenti però questo voglio dire
A non dividerci sterilmente
Tra chi pensa di risolvere un tale problema con più opposizioni e chi con più credibilità come forza di governo
Io dico sterilmente perché le due cose si tengono
Non possono essere separate
Occorre certamente a rendere più visibile nutrire di lotte e difatti l'opposizione
Sapendo però se quell'analisi che abbiamo qui abbozzato e spiega
Che la costruzione di un movimento di lotta e di massa che il nostro grande problema non può avvenire in modo semplice e lineare
Quasi esistesse un antagonismo allo stato naturale che basta evocare
E organizzare
Il lavoratore anche tante altre cose
E cittadino e sfruttato
Ma spesso è anche beneficiari di prestazioni pubbliche di altri privilegi
Siamo in una società sempre più plasmata politicamente anche culturalmente dallo Stato dal potere
Interi pezzi di questa società sono coinvolti
E interessati alla riproduzione del sistema
E questo spiega tanta parte dell'atteggiamento delle masse meridionali
E allora questo vuol dire che la conquista della gente movimento di lotta riformatore implica
Le esplicitazioni di un progetto positivo
Di governo
Che campi questo tipo di rapporti appunto che affronti
Quelle questioni di cui oggi abbiamo parlato e che io ho ripreso
Lo dico sapendo bene che cosa fa ostacolo hanno l'ho detto
Ma stiamo attenti a non cogliere i segnali nuovi che sono tanti tanti
Io sento molto l'esigenza di
Sottolineare una cosa fondamentale i problemi del lavoro
A me mi ha colpito mesi fa Santa Margherita dove fu invitato al convegno dei giovani industriali sentire i giovani industriali alcuni di loro andare alla tribuna per dire
Ma siamo certi di non aver sbagliato in questi anni quando abbiamo pensato che il capitale
Era diventato
Elemento essenziale per lo sviluppo del Paese
Più andiamo avanti e ci inoltriamo nella concorrenza internazionale più ci rendiamo conto che la vera risorsa scarsa non è il capitale ma il lavoro
Il lavoro produttivo
La mia impressione
è che noi nel Mezzogiorno non stiamo facendo leva su questo sul fatto che lo sviluppo ormai e affidato al lavoro alla qualità lavoro e questa è l'arma nostro
Forse le forze del lavoro del popolo
Deve sapere che si è aperta il senso adesso non voglio parlarne perché troppo lungo ma il senso dell'enciclica papale questo l'uomo assentito questa cosa
Ha sentito questa accusa
E quindi concludere dicendo che tutta questa nostra discussione sul nuovo partito sarebbe molto più semplice e chiara costruttiva se partisse da qui
Non da noi
E dalle nostre storie eterne ma dall'Italia
è l'Italia e non un gruppo di comunisti pentiti che chiede una nuova grande forza riformatrice capaci di rifondare se stessa per rifondare lo Stato democratico
Questa è l'impresa in cui ci siamo messi che non significa affatto tagliare le nostre radici
Ma significa rendere possibile finalmente l'Italia quel ricambio di classi dirigenti più che mai necessario
Grazie tutte la compagna e compagni appuntamento al Teatro Biondo