"L'esperienza della comunità italiana in Slovenia e Croazia"

Torniamo ad occuparci della crisi jugoslava questa volta seguendo due aspetti più specifici non solo il processo di indipendenza della repubblica di Slovenia e Croazia che stiamo seguendo le frequenze di radio radicale con costanti aggiornamenti ma anche con informazioni interviste conversazione su questo argomento c'è sui vari aspetti della proclamazione di indipendenza in queste due repubbliche che hanno scelto di abbandonare
La Repubblica Socialista Federativa jugoslava per mettersi diciamo per conto proprio toccare aperto sopra dita ed indipendenza ah c'è un secondo aspetto di cui si è sentito parlare
Recentemente anche grazie a delle dichiarazioni in merito del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga cioè la condizione della comunità italiana in Istria della minoranza italiana in Istria
Alcuni dati informativi prima di far partire
La registrazione
Un dibattito che si è tenuto a Trieste su questo argomento il dieci ottobre scosso con le note informative appunto perché se molte degli argomenti che vengono sono stati affrontati in questo dibattito potrebbero essa sufficientemente notti a chi vive a Trieste o nel Friuli Venezia Giulia probabilmente sono invece del tutto sconosciuti anche come precedenti storici a chi non vive quella realtà geografica
L'Istria fino alla secondo guerra mondiale apparteneva allo Stato italiano e in Istria viveva una
Cospicua
Popolazione italiana stimata circa sulle trecento mila persone
Assieme alla popolazione italiana vi viveva non sia persone di lingua popolazioni di lingua slovena che di lingua coronata
In seguito gli esiti del seconda guerra mondiale
Con la decisione da parte degli Stati vincitori di assegnare la quasi totalità della Regione istriana al neo costituito stato jugoslavo una solo piccolissima fetta del regione istriana il Comune di Muggia venne assegnato alle Repubblica italiana e conseguito a questa decisione gli fu un una ribellione da parte delle della popolazione di larga parte della popolazione italiana e venti in Istria che decise di abbandonare
Propria la propria a casa la la propria terra
Trasferirsi in Italia o andare esuli in altri paesi del mondo soprattutto Stati Uniti ed Australia in cerca di nuovo lavoro e quindi di ricrearsi una vita questo perché le la popolazione italiana dell'Istria non accettava di far parte del essere assoggettata allo Stato jugoslavo
Allo stato jugoslavo di regime comunista come si era instaurato con Tito fu fatto che lascio questo dell'esodo degli istriani delle tracce delle ferite diciamo pure molto dolorose che a Trieste hanno ancora oggi un un peso molto forte circa settanta mila dei profughi istriani si trasferì a Trieste vive oggi li ho con e i suoi discendenti una parte molto più piccola della popolazione istriana anti in cui italiana
Decise invece di scese di prestare il mister vuoi perché condivideva le le scelte politiche del del neocostituito Stato socialista jugoslavo oppure perché non se la sentiva di abbandonare la propria terra
Da maggioranza relativa di popolazione dell'Imu italiani in Istria italiani giunsero a quel punto desse una minoranza che mano mano
Ando anche scemando attualmente viene stimato che circa siano Ventimiglia grosso modo italiani che vivono i ministri a che lamentano
Di essere soggetti ad un un assorbimento etnico quindi a una progressiva scomparsa della propria identità culturale e nazionale a causa del politica seguita
Sia dallo Stato
Sloveno che soprattutto da quello creato che viene accusato di da parte di italiani mista di essere molto poco attento
Nel nei confronti del a delle minoranze o soprattutto della minoranza italiana ritenuta molte volte essere una specie di Quinta colonna del dell'Italia in Jugoslavia
La stessa cosa specularmente avviene anche molto spesso invece per la parte italiana in cui gli italiani vive intimistica vengono considerati soprattutto dagli esuli istriani una specie di Quinta colonna del regime comunista
E quindi chi vive in Istria oggi de di lingua italiana spesso si trova chiuso fra due fuochi cioè essere considerato da una parte una specie di Quinta colonna dei comunisti e dall'altra parte una quinta colonna invece del del mondo occidentale anti socialista
E eppure pur una situazione estremamente difficile anche come si diceva di assorbimento etnico
Anche di condizioni spesso di sopra Livenza culturale molto difficile negli ultimi tempi negli ultimi anni vi è stato un una vita un impulso di vita culturali sociale e di impegno politico foto della comunità italiana sia in Slovenia che in Croazia
Che ha dato vita nel mille novecentottantasette il cosiddetto gruppo ottantotto
Che entro in forte critica con l'organizzazione
Ufficialmente rappresentativa degli stalinista cedute il unione degli italiani dell'Istria di Fiume giudicata troppo asservita a regime comunista e non rispondente alle esigenze invece di esigenze culturali e sociali della comunità italiana dell'Istria
Ma anche con delle posizioni estremamente critiche nei confronti di quello che era in regime
Il tipo socialista più rigido
E-mail Croazia più liberale in Slovenia
Proprio della comunità italianista sono partiti alcuni degli stimoli che poi hanno dato vita anche al rinnovamento politico e quindi alla fine del processo d'indipendenza di Slovenia e Croazia ma a chiudere il cerchio di questa situazione
Quando si giunge alla proclamazione di indipendenza delle due repubbliche
La propria indipendenza comporta la fissazione dei confini di Stato delle due repubbliche la Repubblica di Slovenia decide di mistero su quello che fino a poco tempo prima cioè fin quando le due repubbliche fecero parte dello stesso Stato unitario cioè giusto ti jugoslavo decido di installare dei posti di blocco e quindi delle vere e proprie zone di confine invece il posto di blocco di confine
Sulle appunto sul confine tra la Slovenia e la Croazia e ciò nella Regione Istriana significa creare un confine di Stato
Che prima esisteva solamente diciamo sulla carta formalmente cioè si passava
Che notando un confine è un cartello che diceva stata abbandonando la Slovenia siete entrati in Croazia e viceversa ma null'altro
Oggi il confine che di cui si parla quello sul fiume Dragogna poco fuori Carrara città di Capodistria appunto via il posto di blocco con un controllo dei documenti da parte della polizia slovena
Quindi paradossalmente proprio l'avvio del rinnovamento politico e quindi anche culturale della Slovenia e la Croazia crea una divisione fra la regia nella regione istriana
Dividendo il ulteriormente la comunità italiana già divisi in parte fra Italia e Jugoslavia IVA divide addirittura fra tre Stati Italia-Slovenia e Croazia
Con anche appunto delle proporzioni ulteriori su ciò che questo confine potrà segnare nel futuro
Il dibattito di cui Rofi forniremo ora una amplissima sintesi
Si è tenuto dicevo a Trieste il dieci ottobre scorso
Ed è intitolato appunto l'esperienza della comunità italiane in Slovenia e Croazia le tappe del suo rinnovamento
E a intervenire questo dibattito organizzato dell'unione culturale economica slovena di Trieste con l'organizzazione che rappresenta la cui minoranza slovena evidente a a Trieste oltre che la Repubblica italiana
Che però proprio lo scopo dichiarato di vedere un po'come vivono le minoranze rispettive quindi italiani in Istria in Jugoslavia quindi Slovenia e Croazia
Ah trovando quindi anche dei riflessi su cioè su quella che può essere la vita le difficoltà di vita della minoranza Trento sloveno in Italia
E a intervenire questo dibattito sono stati Maurizio tremo il Presidente della Giunta esecutiva della mia costituito Unione Italiana quindi degli italiani in Istria in membri della Giunta esecutiva Silvano Savo già direttore dell'emittente radiotelevisiva Radio Capodistria
E Claudio G. chissà
Anche lui appunto membro della giunta esecutiva e anche lui giornalista di radio e tv Capodistria infine il deputato al parlamento sloveno Roberto Battelli italiano
Eletto nel parlamento sloveno con la procedura del seggio
Specifico fatto poco noto che nel costituzione slovena
E per sono previsti dei seggi al parlamento riservate le minoranze etniche cioè la minoranza etnica ungherese e quell'italiana che hanno diritto ad avere comunque un parlamentare punto al Parlamento sloveno di Lubiana
Senza avere la necessità di raggiungere il quorum minimo di voti come hanno le altre liste
E questo parlamentare viene letto veramente con i voti di preferenza Dick punto delle rispettive minoranze che votano il candidato da loro preferito una procedura utilizzata appunto per dare la possibilità alle minoranze etniche resterà prestate direttamente in Parlamento senza essere costrette al ad esempio ad entrare in in partito da altro che magari possono non condividere appieno quelle che sono le esigenze c'è una minoranza
Etnica
Un dibattito particolarmente vivo che mette anche in luce quindi quelle che sono e la situazione questo l'argomento principale
Della appunto della vita degli italiani in Istria e ricordiamo come il Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga davanti alle richieste di intervento pressanti preoccupata della appunto dell'Unione italiana dell'Istria
Rispose
Ai loro esponenti che era la prima volta che si accorgeva che esistessero degli italiani in Istria fatto che suscitò poi delle vivaci reazioni da parte delle degli interessati qui ci fu una specie di accusa implicita che e gli italiani mister sono a tutt'oggi è questa quinta colonna diciamo del regime comunista jugoslava
Ma appunto l'altro aspetto punto sono i collegamenti le ricadute in positivo e negativo anche in prospettiva che processo indipendenza delle due Repubbliche avrà e sulla comunità italiana ma anche più che in genere sulla Regione istriana
Un e presentazione piuttosto lunga ma la situazione jugoslava
E oltremodo complessa e quella appunto delle regioni stella della presenza del italiani in Istria ripeto circa venti mila persone
Appunto richiedeva un illustrazione anche per comprendere poi meglio il senso degli interventi che si tremo il primo proprio quello di Maurizio Tremonte Presidente della Giunta esecutiva dell'Unione Italiana
Grazie no vorrei
Anch'io salutare tutti gli ospiti e ringraziare
L'esca chiese per questa possibilità per questo incontro che abbiamo oggi
Che scaturisce nasce un pochino da alcuni incontri informali che abbiamo avuto che ho pensato sarebbe stato una operazione molto molto bella quella che esca chiese presenti in un dibattito pubblico quelli che sono state i rinnovamenti che si sono formati che sono avuti all'interno della comunità italiana
Negli ultimi mesi
Io cercherò di essere quanto più breve possibile quanto più sintetico e cercherò di limitarmi in questo mio intervento suo sostanzialmente nella presentazione dell'iter diciamo dei passi che hanno portato questo rinnovamento lasciando poi agli altri amici presenti la possibilità di caso mai dire altre cose di aggiungere altre cose su quello che la la attuale situazione per poi magari lasciare forse più spazio al dibattito le domande che sono certamente le cose più più interessanti e più vive
Ecco come come voi sapete la vecchia organizzazione si chiamavano leader italiani dell'Istria di Fiume
Che negli ultimi tempi gli ultimi anni aveva
Dimostrato di non essere l'organizzazione che poteva effettivamente rappresentare quelle che erano le esigenze effettive della comunità italiana
Per cui nel lo nel lontano sembra lontanissimo mille novecentottantasette fino a ottantasette inizio ottantotto c'era stato un profondo rinnovamento all'interno nella comunità italiana che l'ha portato poi alla nascita come ricorderete di gruppo ottantotto che era stato un elemento estremamente dirompente agli anche all'interno della scena politica jugoslava slovena e croata soprattutto
A dimostrazione che il rinnovamento democratico che si è iniziato in Jugoslavia allora
Uno dei primi problemi ad iniziarlo sia stato proprio la comunità italiana che ha sentito con forza l'esigenza di rinnovarsi in maniera deve di rinnovare in maniera democratica le proprie strutture
C'è stato poi un iter molto lungo prima che questa questo rinnovamento democratico si realizzasse
Diciamo così che mi sono partiti abbastanza presto tra i primi non voglio dire i primi ma certamente tra i primi Jugoslavia e siamo arrivati con le nostre lezioni all'interno della comunità italiana per la prima volta libere
Lo Ristich e democratiche da buoni ultimi c'è da buona minoranza abbiamo effettivamente messo più di ghiaccio e CPP più degli altri per concretizzare questo rinnovamento
Perché abbiamo voluto dare amplissimo spazio al proprio nostro interno al dibattito che è stato spesso molto acceso molto polemico ma che ha portato alle elezioni di gennaio di quest'anno le elezioni per l'Assemblea costituente che si è che si è poi ci sono costi che si è costituita che si è insediata che è stato insediato il due marzo nell'Assemblea costituente Pollack
In quella data è stata dichiarata definitivamente cessata l'attività e quindi anche morta praticamente l'organizzazione di una d'italiani dell'Istria di Fiume
E si è ci siamo presi alcuni mesi di tempo sono stati eletti degli organismi provvisori che avevano il compito di
Elaborare i documenti fondamentali penso l'indirizzo programmatico penso lo statuto della nuova organizzazione
Ecco una organizzazione che ne vogliamo abbiamo creato uno ne sono unitaria c'è una nazione che raggruppi tutti gli italiani
Tutti connazionali sul territorio
In maniera dicevo prima democratica e pluralistica come l'abbiamo intesa non è l'avevo inteso organizzare in maniera tale da permettere connazionali di organizzarsi in gruppi i movimenti in liste o in altro
Ma escludendo dalla competizione per l'Assemblea che ha che conta sessantacinque membri divise per territorio per cosiddette consunto accettare are
Per microregioni poterono così dire all'interno dell'Istria di Fiume escludendo dicevo da questa competizione i partiti
E volendo anche creare un'organizzazione che sia una relazione con competenze politiche sociali economiche culturali ma non partitica
è stata una scelta voluta la nostra perché abbiamo ritenuto controproducente organizzarci su base partitiche in quanto riteniamo che nessun partito effettivamente sono Polito della della minoranza della comunità italiana possa esaurire
E comprendere in sé quelle che io chiamo le molteplici anime degli italiani non abbiamo come come è giusto che sia italiani che sono di sinistra che sono magari ancora sulla linea del del PC sulla linea del partiti comunisti che si rinnova l'abbiamo i socialisti democristiani laici e così via
Ed ho voluto poter creare una struttura in cui tutti questi queste anime si potessero esprimere si potessero confrontare e arrivare ad una organizzazione che li rappresentasse complessivamente
In questo spirito torni petto abbiamo organizzato la nostra campagna elettorale
Tutta quanta basato demenza su base volontaristica
Abbiamo avuto le elezioni l'Assemblea costituente come dicevo prima c'è promesso quattro mesi per creare i documenti fondamentali un nuovo Statuto completamente rinnovato completamente diverso
Ispirandoci a quello che sono i modelli della demodé la democrazia occidentale un indirizzo programmatico ponendo come punti fondamentali soprattutto l'unitarietà della comunità italiana
Non dimentichiamo che nostra lezioni se sono avute dopo che c'era stato il plebiscito in Slovenia e poco prima che ci fosse
Il plebiscito in Croazia quindi in cui momenti in cui sono stati posti chiaramente i presupposti per quello che sta quello che è avvenuto nei mesi passati e anche in questi ultimi giorni cella
Indipendenza e la sovranità la statualità di sloveni corazziere con tutto quello che questo comporta anche il confine escono abbiamo volutamente
Scelto di organizzarci come unica mio come un'unica organizzazione come volendo rimanere unica minoranza a prescindere dal fatto se viviamo in due repubbliche ovvero in due Stati indipendenti
Questo perché perché la nostra al di là del fatto della della del fatto che siamo una a componente autoctona che storicamente non è stata mai divisa che sempre vissuto come un unico corpo
Ricevo al di là di questo ma anche perché dall'atto prettamente strettamente pratico non abbiamo una consistenza tale quantitativa da poter permettere ad esempio due comunità italiane di poter vivere indipendentemente slegate l'una dall'altra uno in Slovenia e le altre in Croazia
E allora abbiamo lanciato un pochino questa sfida la sfida io direi all'Europa alla democrazia quella di trovare una soluzione che poi ne abbiamo
Trovato abbiamo stiamo elaborando col memorandum che abbiamo preparato per l'aia ma di cui poi magari saranno i miei amici a ad illustrarlo dicevo trovare i meccanismi cioè abbiamo sfidato l'Europa la Slovenia la Croazia
A trovare i meccanismi per trattare in maniera unitaria e la componente italiana perché siamo un'unica comunità siamo un'unica minoranza
Noi avremmo dovuto tenere Farnace nostra comunità in giugno
Purtroppo le tragiche vicende di quei giorni in Slovenia ci hanno dovuto far rimandare l'Assemblea che si è tenuta il sedici luglio a Fiume con la quale è stata chiusa la parte costituente ed è nata la nuova Unione Italiana
Sono stati quindi poi eletti gli organismi definitivi per un periodo di transizione c'è per questi due anni come siamo organizzati dice abbiamo un'Assemblea di sessantacinque membri eletti diciamo così sotto vari colori sotto varie tendenze di son così ideologiche e politiche ma non partitiche
Divise su base territoriale abbiamo una Giunta esecutiva che l'organo proprio esecutivo
Composta da dieci membri più il presidente quindi undici membri e un vicepresidente
Due per ogni consulta e abbiamo cercato facendo scegliendo i membri della Giunta esecutiva di includere anche all'interno del direttivo un po'i rappresentanti di tutte le liste di tutte le formazioni che hanno
Partecipato alla competizione elettorale perché perché riteniamo fondamentale
Sempre demolito fondamentale in questa fase soprattutto ma anche Paris per per dopo sarà possibile gestire in maniera unitaria
La questa fase così delicata della comunità italiana una fase che io amo dire di agonia nel senso etimologico del termine cioè quella fase che noi oggi viviamo così bella e così drammatica
E di agonia perché
Come
Come la larva che si trasformi in farfalla ma che può anche morire e come siamo in qualche modo in questa situazione
Con il nostro nuovamente o con le nuove scelte democratiche operata da Slovenia Croazia ci si aprono le possibilità alla le porte per affermare la nostra identità e per
Rafforzare portare avanti il nostro sviluppo però e vi sono anche implicite le invece le i pericoli i germi che questa stessa democrazia
Invece condanni la comunità italiana
Ecco questo sostanzialmente io direi il l'iter chiedono che abbiamo seguito ovviamente poi abbiamo un presidente della Assemblea che nel una persona come sapete delle professor Bormann
Ed è stata anche questo una scelta molto molto importante molto emblematica perché sappiamo che il professor Bormann
A suo tempo dirigente dell'Unità agli artisti di Fiume uno dei dirigenti più importanti che dovuto perché era sotto promotore del apertura della comunità italiana ha perso l'Italia verso
Quello che la matrice nazionale
E che poi i ha pagato politicamente con come sapete la defenestrare da sorge defenestrazione dalla dal vecchio regime ha pagato politicamente un certo tipo di scelte di apertura e anche di rinnovamento democratico per quel tempo ovviamente
Sì sembra quasi di parlare cinquant'anni fa male nelle vicende sono veramente volute in maniera
Molto molto rapida sembra siano passati quasi secoli ecco devoluto scegliere si è voluto share l'assemblea ha voluto scegliere il professor buone come presidente dell'Assemblea anche per
Dare il segno di una continuità di una nuova primavera che ci si è che che abbiamo cercato che stiamo cercando di costruire ancora forse qualche cenno sono sorgano imitazione per statuto l'Unione italiana è rappresentata dai suoi due presidente sistema quindi di diarchia presente l'Assemblea presente della Giunta rappresentano l'Unione italiana
Come organizzazione
Anche questo una scelta voluta fatta non per creare problemi ma per gestire in maniera unitaria questa fase così così importante così vitale nella quale noi dobbiamo come comunità cercare di essere quanto più ricco più uniti possibili
Però potendo facilitando il permettendo al nostro interno l'innesco e il funzionamento di tutti i meccanismi della democrazia e del confronto pluralistico al nostro interno
Ma uscendo fuori con delle linee con delle linee politiche strategiche che traccerà hanno la strada del nostro operare per i prossimi decenni forse in maniera unitaria
Questo perché vogliamo che la nuova organizzazione che nella nuova organizzazione si identifichino tutti i connazionali o meno ovvero la gran parte dei connazionali mai tutti connazionali si identificano in un'organizzazione Nerva abbiamo pochino così questa presunzione di cercare di fare in modo che effettivamente il numero più ampio di connazionali si identifichi in quest'organizzazione perché questa è la loro organizzazione e la nostra organizzazione e quindi va gestita con grande grano sale scontrando serietà con grande razionalità
Ed è per questo che forse a volte siamo così molto lenti nel reagire perché abbiamo un gusto bisogni di dover conciliare le per confrontarci al nostro interno per poter seguire in maniera coerente quelle che sono le nostre posizioni
Gli avvenimenti degli ultimi mesi e certamente ci hanno creato notevolissime difficoltà
La nuovo il nuovo approccio che l'Italia dimostra verso verso di noi
La nuova le nuove sfide ci sono state poste la guerra in Slovenia e in Croazia indipendenza i confini sono una serie di problemi che si sono opposti e che noi cerchiamo di risolvere contestualmente
Soprattutto partendo da una condizione dal fatto Noemi la proposizione del delle nostre posizioni della soluzione del nostro delle sul fronte dei problemi partiamo sempre dalla nostra condizione di minoranza
E da questa condizione noi guardiamo al mondo guardiamo alla realtà nella quale viviamo e cerchiamo di proporre delle soluzioni certamente non sempre gradite
L'ultima la fila più importante forse finora al di là della costituzione della nuova organizzazione il memorandum sulle ragioni ce la modalità della tutta l'internazionale della comunità italiana
Che noi abbiamo elaborato che abbiamo elaborato in vista della nostra partecipazione alla conferenza di pace dell'Aia all'interno di quelli strutture di cui organismi che Inessa sono stati trovati per quanto riguarda la soluzione di problemi delle minoranze
Un memorandum che ne abbiamo inviato e presentato contestualmente a tutte le massime autorità dello Stato a differenza di quanto un certo tipo di stampa magari fa dicendo
Mi riferisco purtroppo a al giornalista Cantele del bello che a volte scrive ma senza motivare alcune cose ma a parte le polemiche dicevo abbiamo presentato contestualmente a tutti gli organi a tutti i massimi organismi dello Stato croato sloveno italiano
Facendo anche una scelta voluta che la scelta di non inviare questo memorandum sulla nostra posizione su come vorremmo fosse risolto i nostri problemi non inviarlo direttamente
Alla conferenza di pace dell'Hi allorché Harrington ma di seguire la strada
In questa fase di chiedere e di fare in modo che siano gli stati di Slovenia Croazia a recepire a far proprie queste nostre esigenze a presentarle e quindi a sostenerle in sede di conferenza di pace dell'Aia
Dopodiché quindi arrivare anche la nostra diretta partecipazione
Ecco questo io ho cercato di delineare molto rapidamente un pochino le fasi di questo rinnovamento fino a quelli che sono alcuni punti che io ritengo che sono salienti riferiti c'è la nostra storia recentissima non mi dilungherei più se mi fermerei qui pregare gli amici
Che hanno voluto essere oggi qui con me di dire esporre anche all'opinione ma che magari su temi particolari e poi effettivamente di lasciare io direi se l'amico udo dice sarà di questo opinione amplissimo spazio alle domande e al dibattito sale grazie
Ed era Maurizio tremula presidenza dalla Giunta esecutiva dell'Unione italiana delle italiani in Istria
E ora è la volta di Roberto Battelli parlamentare della sempre dalla comunità italiana al parlamento sloveno di Lubiana
Eletto grazie a quelle sistema di cui accennavo prima cioè del seggi specifici vari seggi che sono riservate in base alla Costituzione della Repubblica di Slovenia
Dal tempi più recenti alle minoranze etniche quindi la minoranza etnica autoctona è ungherese quell'italiana
Hanno diritto rispettivamente a un seggio dopo seggio riservato a loro comunque al Parlamento di Lubiana quindi senza la necessità di raggiungere il quorum minimo
Di voti di lista necessari e vengono eletti nel Natale Sergio i candidati che hanno raccolto più voti di preferenza fra quelli espressi appunto in questa lista a parte riservata appunto alle minoranze etniche fermo restando firme ovviamente che il se poi si possono anche presentare le liste diciamo normali di di partito queste quanto sentiamo ora punto Roberto battelli
Indubbiamente
Una parte rilevante del rinnovamento che ha interessato in questo ultimo periodo negli ultimi anni
La minoranza italiana
Riguarda
Riguarda anche
Sostanzialmente le novità che sono state introdotte in Slovenia ma purtroppo soltanto in Slovenia con gli emendamenti costituzionali dell'ottantanove che danno appunto la possibilità alle minoranze italiana ed ungherese le due minoranze autoctone presenti sul territorio sloveno di avere dei seggi specifici assicurati nelle nelle camere del Parlamento un seggio per ciascuna minoranza in ciascun delle delle Camere che attualmente sono tre
Il senso dei seggi specifici è quello di permettere appunto alle minoranze di avere i propri rappresentanti nelle sedi in cui vengono prese decisioni che hanno rilevanza
Anche molto sostanziale importante sulla vita delle comunità minoritarie
Assicurando
Questa presenza
Sulla base
Diciamo così
In sostanza insomma le minoranze non hanno bisogno del quorum necessario di volti necessario per occupare un seggio al Parlamento
Ma questo seggio e assicurato
Se soltanto trecento persone ad esempio avessero l'ho votato
Quella lista di candidati
Piccole
La possibilità di occupare seggi in Parlamento e assicurata
Nel contempo però la qualità del confronto democratico necessario per occupare quei seggi rimane intatta e della stessa
Che riguarda tutti gli altri seggi parlamentari
Quindi elezioni democratiche e pluraliste
Per le minoranze comperò il seggio garantito
L'avere i seggi garantiti ci ha permesso sostanzialmente di
Non solo di dare corpo alla Commissione già preesistente Commissione Perera tutte le nazionalità dopo che era stata presa la decisione di
Comporre le Commissioni parlamentari soltanto con i deputati la prassi prima era diverso
Quindi ci ha permesso di mettere in piedi
La commissione sovranazionalità e ci ha permesso di istituire anche un piccolissimo ma comunque di istituire un gruppo parlamentare dei deputati delle delle minoranze ed avere un gruppo parlamentare istituzionalizzato significa poter accedere anche a quelle sedi di coordinamento delle iniziative politiche
Che che poi hanno un'influenza diretta sulla vita parlamentare sulle decisioni che vengono prese
Questo per quanto riguarda i seggi specifici
Più problematica e l'altra acquisizione
Ottenuta
Con gli emendamenti dell'ottantanove e cioè riguarda l'estensione delle competenze delle comunità autogestite delle minoranze italiana ed ungherese che operano sul territorio in cui le minoranze vivono l'estensione delle competenze di di queste comunità anche ai problemi che riguardano la pianificazione dello sviluppo del territorio
In senso economico sociale
Ed è stata così aperta la porta alla possibilità che le minoranze possano col gestire la cosa pubblica
Nel territorio in cui risiedono
Storicamente
Di fatto però avviene che
Questi meccanismi per varie ragioni
Non funzionino e non
Come potrei dire non svolgano il il ruolo perché sono chiamati a svolge e c'è anzi da tendenza nel dibattito costituzionale che e ancora in atto Slovenia ad eliminare questa possibilità
Si assiste così
Ad un certo come potrei dire scoramento anche delle strutture delle minoranze sul territorio
Che stentano effettivamente ad un anno e mezzo dalle elezioni e più stentano a trovare il proprio ruolo e ad affermare il proprio ruolo a livello locale lì dove quindi è importante molto importante essere presenti
E ci sono forti resistenze anche ad adeguare gli statuti comunali
Al
Agli articoli costituzionali che prevedono l'estensione
Delle competenze delle comunità autogestite che come sapete hanno o dovrebbero avere la possibilità di costituirsi come quarte camere del delle assemblee comunali e quindi di decidere a pari merito con le altre camere su questioni che riguardano sì la minoranza ma che riguardano poi almeno alcune alcuni presupposti fondamentali della pianificazione della vita a livello di autonomia locale
Per quanto riguarda il problema dell'unitarietà di trattamento della minoranza e chiaro che noi vogliamo che questa unitarietà nelle Repubbliche di Slovenia Croazia in cui viviamo
Sia garantita al più alto livello raggiunto finora e quindi vorremmo che anche in Croazia
Sì sta vi dissero gli stessi meccanismi che permettono alla minoranza di essere soggetto e di partecipare
Alla vita sociale economica e politica
Bisogna sapere che e se guardiamo le cose
Come stanno effettivamente bisogna sapere che
Anche gli strumenti di tutela più elevati
E più significativi possono avere soltanto un valore formale puramente formale
Se applicati ad una minoranza che demograficamente estremamente esigua
E che sostanzialmente non ha avuto la possibilità di
Svolgere un ruolo sociale
Attivo ovvero consistente sul sul territorio nel territorio
E quindi è chiaro che la rivendicazione di unitarietà
Non è
Un qualcosa che
Insorge come necessità per questioni formali normative eccetera
E proprio un'esigenza vitale della minoranza se le sue istituzioni ad esempio non possono fare riferimento al potenziale rappresentato da tutta la minoranza e allora
Rischiano di non poter svolgere semplicemente il loro ruolo
E parlo di istituzioni scolastiche culturali eccetera ma anche in prospettiva di istituzione di di carattere economico sia pubbliche che private che devono poter far riferimento alla minoranza
Nella sua totalità
Si tratta quindi da eccessi tardi sfuggiti sfuggire
A quello che il formalismo anche molto
Diciamo così
E le fatto
Dei meccanismi di tutela sfuggire al formalismo
Dare consistenza alla tutela e poter permettere alla minoranza di intravedere
Non soltanto le possibilità di mantenersi ma anche di intravedere delle possibilità risposte emotive di di sviluppo tutto questo riguarda ripeto una minoranza che non ha
Proprietà
Nessun tipo di proprietà
Non dispone di capitali di nessun tipo e di conseguenza non ha neanche i profili professionali necessarie a mettere in piedi una struttura del genere
E voi capite che
Soltanto le scuole elementari e medie nella lingua della minoranza
Che sono una cosa ovviamente insostituibile ed importantissima per il mantenimento dell'identità ma soltanto le scuole
Non possono garantire nel tempo l'esistenza di una minoranza se poi non c'è la possibilità di poter per i suoi appartenenti di poter lavorare anche nella loro lingua
Quindi
Noi abbiamo cercato adesso di condensare in un documento
Di spiegare le ragioni che
Richiedono un approccio di questo genere al problema della minoranza
E di
Articolare anche le possibili vie d'uscita da una situazione che altrimenti
Avrebbe compromesso fortemente le possibilità di resistenza della comunità italiana
Nei luoghi del suo insediamento storico
Questo è contenuto nel memorandum di cui ho parlato prima
Maurizio
E ovviamente nuovi speriamo che i fattori dei quali dipendiamo sostanzialmente siano sensibili abbastanza da poter recepire questa richiesta
Da poter risolvere in questo modo non soltanto il problema della minoranza non poter contribuire anche con la sua soluzione alla creazione di un clima di stabilità e tv interiore stabilità e prosperita ritarare in cui la minoranza la minoranza vive
Tutto questo avviene quando avviene in una situazione difficilissima
Di guerra sostanzialmente e di crisi in totale crisi totale istituzionale dello Stato jugoslavo
Va bene quindi in un momento difficilissimo e queste rivendicazioni antiche
Della minoranza italiana si scontrano con un contesto assolutamente negativo
E per forza di cose
Ho insensibile o diffidente nei confronti dell'approccio ad un problema afferma invece e di vitale importanza in questo modo quasi l'approccio è la soluzione del problema della minoranza rappresenta un colpo rappresentare un qualcosa che spezza la logica delle chiusure spezza la logica del confronto del conflitto
Avvicina la realtà
Nostre e anche con termini
A
A quelli che comunque dovranno essere gli sbocchi per per il domani
La condizione prima ovviamente e che si giunga alla pace
Quanto prima in questo momento in Croazia
In tutta questa
Grazie
Ed era Roberto Battelli deputato al parlamento sloveno di Lubiana in rappresentanza della minoranza italiana dell'Istria slovena
Il prossimo intervento invece quello di Silvano Savu componente la Giunta esecutiva dell'unione italiana dell'Istria
E noto anche come esperto di problemi dell'informazione e direttore per molti anni dell'emittente televisiva e lingua italiana TV Capodistria
Dopo quanto hanno detto il presidente tremore
Il nostro deputato battelli
Sulla minoranza ci sarebbe poco da dire
Se non vivessimo in una situazione e in un momento particolare
Momento di costante Euphoria
Perché finalmente come minoranza vediamo che i giornali parlano di noi
Ma anche di costante paura
Penso non sia necessario spiegare perché
L'ho vissuto la guerra in Slovenia che stiamo vivendo
In Croazia vediamo sorgere attorno a noi confini
Ci vediamo molto spesso costretti
A dire cose che non abbiamo detto
Strumentalizzando posizioni molto precisa di questa minoranza
Ci vediamo costretti anche nella nostra o follia a rivedere molto spesso
Certe nostre
Prese di posizione
Purtroppo qui siamo soltanto quattro rappresentanti tutti e quattro viviamo in Slovenia
Manca forse una parte
Di quella
Di qui l'ottanta per cento della minoranza che vive in Croazia che forse meglio di noi saprebbe spiegare che cosa significa vivere giorno per giorno con con la paura
Ma a parte questo
Noi oggi
Ci troviamo a dover affrontare momenti che sono per la minoranza esistenziali che cosa saremo ne ha parlato battelli che cosa saremo come minoranza se non parteciperemo Harlan gestione del territorio
Che cosa saremo
Se non avremo altro che noi stessi e non disporremo nemmeno di quello di cui ancora per il momento disponiamo
Come minoranza Italia
Nonostante le leggi nonostante le promesse nonostante le assicurazioni
La Slovenia
Ci promette sempre cento sì da cinque di Cerro
La Croazia ci da cinque e pretende di averci dato cento
La sua dell'Italia sì da zero e ci dà regolarmente il cento per cento
Questo è un po'la situazione effettiva in cui ci troviamo
Ne parliamo di struttura economica
Da tre quattro anni e siamo al punto di partenza tutt'oggi avevamo a Capodistria una riunione con esperti del Ministero del degli esteri a terza volta che devono super parlare del Bic e per la terza volta mi pare si è ricominciato a parlare di quanto si parlava tre anni fa
Premete fra tre anni ne riparleremo ancor la legge sulle aree di confine che è molto chiara parla di contributi per la minoranza italiana
Me pare che di questi contributi noi non se ne posso far niente possiamo usufruire di determinati servizi
Quindi l'Italia si stanzia ma rimane in Italia
Per cui il parlare effettivamente oggi di prospettiva
Della minoranza italiana
Significa parlare di prospettive con una grande dose di ottimismo
Si pretende da noi lealtà siamo stati tacciati
Di alcuni segnali di slealtà ricopre nei confronti dello Stato approvato
Lo abbiamo sempre sostenuto che rispettiamo regolarmente le leggi degli Stati in cui viviamo non sappiamo a chi dobbiamo dimostrare questa lealtà
A Tudjman accadesse
A chi
Noi rispettiamo le leggi dello Stato di cui siamo cittadini e mi pare che questo sia un segno abbastanza evidente nel passato nel presente e per noi anche nel
Nel futuro
Si pone un confine
All'interno della minoranza e l'abbiamo sempre detto che sosteniamo il diritto di ogni popolo compreso quello sloveno che lo Prato alla sovranità però ci si permetta anche di pretendere da questi Stati sovrani di tener conto di quella che è la particolarità della minoranza italiana che per secoli ha vissuto sul territorio e vuol continuare a vivere su questo territorio
Non avevo niente contro i confini
Abbiamo siamo contro questi confini nel momento in cui effettivamente ostacolano i nostri passaggi
Noi ieri abbiamo dovuto esibire documenti nell'andare nell'aver nel andare alla riunione del nostro cose esecutivo a Cittanova abbiamo dovuto a Salò ore abbiamo dovuto rientri esibire i documenti quando siamo rientrati
Ci è stato promesso che il confine sarebbe stato una linea di demarcazione noi comprendiamo
Che la Slovenia ha bisogno oggi
Di avere delle misure di difesa nei confronti di un territorio che in guerra
Però chiediamo che queste garanzie vengano messe per iscritto per questo abbiamo chiesto la tutela internazionale no perché non ci fidiamo della Slovenia non perché non ci fidiamo della Croazia ma perché riteniamo che una comunità divisa in due territori può essere tutelata soltanto se c'è un terzo garante
Che
Vigila sull'una e sull'altra parte
Anche per questo siamo stati attaccati presenteremo il già fatto cenno sulla stampa
Slovena e croato
Fa issando
Queste nostre esigenza
Dicendo che tramavano assieme agli esuli con documenti segreti
Contro la Slovenia controsoffitti
Non è vero ne questi documenti li avevo portati al Presidente Cuccia al ministro per farle abbiamo inviato perché turismo non c'è ancora ricevuto abbiamo inviato per posta presidente Tudjman l'abbiamo portato a Roma quando siamo stati invitati dal ministro De Michelis
Oggi legge leggo sulla stampa che la slavina fa proprie le nostre richieste
E sarà lei a portarle
All'Aja
Il nome nostro col dire che ragionavamo giusto
Eventualmente e la maggioranza che attenti bisogno di un po'di tempo per adeguarsi a quelle che sono le vicende della minoranza italiana
Le leggi che si stanno approntando
Il suo venire
Rischiano effettivamente di emarginare completamente la minoranza italiana
è stata approvata mi corregga il deputato battelli la legge sulla proprietà
O sulla dei nostri internazionalizzazione e si sta preparando l'altra
E nessuna delle due siamo presenti
Quindi noi come proprietari
Di un territorio
Sui quali viviamo da sempre non esistiamo
Non esistiamo in Slovenia non esistiamo in Croazia
Fa bene alla minoranza slovena a tutelare a difendere con ogni mezzo
Il territorio la campagna e tutto quanto
E di sua proprietà e questo dà il senso vivo della sua presenza storica e anche materiale presente sul territorio per quest'oggi non l'abbia
Disponiamo soltanto di due sedi delle comunità di cui siamo effettivamente proprietario di Capodistria
E diverte meglio
E di Rovigno
Tutte le altre sono o diventeranno proprietà dello Stato era il cuore si stanno già sfruttando
Non so quale sarà la sorte delle nostre istituzioni
Come tutti conoscete TV Capodistria era sempre stata un po'il fiore all'occhiello nonostante le strumentalizzazioni nonostante Berlusconi nonostante tutti quanti il fiore all'occhiello della minoranza
Italiana che ha ritenuto necessario collegarsi con la minoranza slovena per metter su qualcosa importante per questo territorio probabilmente perderemo anche questo
Nonostante la legge che garantisce la possibilità che non si diventi co-proprietario
Anche con l'aiuto di alcune organizzazioni della minoranza slovena
Non delle scadenze raccogliamo sempre lavorato in perfetta armonia
Che cercano effettivamente con
Il potere sloveno
E alcuni
Personaggi politici della nostra zona del capo di Striano annotarla no ho detto molto chiaro Kiko Capodistria deve diventare slovena
Ecco perché chiediamo le tutele internazionali
Ecco perché chiediamo all'Italia di farsi carico delle sue responsabilità
Non perché ci offra servizi
Ma perché ci tuteli sul territorio non abbiamo chiesto durante la guerra in Slovenia e in Croazia di mettere su campi profughi a Trieste abbiano chiesto all'Italia di venirci a difendere di dove siamo perché non vogliamo andare via
Lo stesso obbligo la stessa responsabilità vale per l'Italia anche in tempo di pace anche dei tempi che arriva
Noi chiediamo all'Italia l'abbiamo chiesto una legge che
Garantisca
O che dimostri l'interesse perenne dell'Italia per questa sua unica piccola misera disgraziata minoranza all'estero
Speriamo lo faccia
La Slovenia tutela le sue minoranze
E fa bene con la Costituzione addirittura ora lo fa anche la Croazia
Noi abbiamo soltanto una piccola cenno in una legge della durata di tre anni che la legge sulle aree di confine e anche lì
Non so
Cosa riusciremo a fare con i quattro miliardi di quest'anno
Perché i vincoli contabili
Di ministeri e così avanti sono tali e tanti pericoli in dieci giorni dovremo diventare delle Esperti di materia finanziaria particolare naturalmente perché soltanto italiane specifiche italiana e mettere su dei progetti che soddisfi loro ma non soddisfa
Sono convinto però
Che se il problema della minoranza italiana
Nel suo insieme
Come il problema della minoranza slovena nel suo insieme non verrà affrontato e che mi fa piacere che la Slovenia va fatto al proprio il nostro Progetto
Non affronterà seriamente questi problemi
Indubbiamente come diceva tempo fa una battuta il nostro presidente noi affronteremo e stiamo affrontando in Europa
Rovesci
Se mi permetti esito artistico
L'Europa aveva i passaporti
è passata recante densità sta eliminando che quelle noi almeno all'interno del nostro territorio in Istria non avevamo le bisogna delle carte in vita abbiamo introdotto le carte d'identità per poter passare probabilmente domani avremo bisogno di passaporto grazie
Ed era l'intervento di Silvano Savo già direttore dell'emittente televisiva TV Capodistria lingua italiana e componente della giunta esecutiva dell'unione italiane dell'Istria
Il prossimo intervento è quello di Claudio Jace
Anche lui collaboratore ma di Radio Capodistria
E componente la Giunta esecutiva sempre dell'Unione italiana
E uno dei fondatori del gruppo ottantotto che è stato citato nell'intervento iniziale di Maurizio tremo cioè con il gruppo in atto soprattutto nella comunità italiana
Che diede vita al rinnovamento del politico di rappresentanza del Comité Taglianini Strama dei divi anche e o comunque collaborò in maniera determinante incisiva nel rinnovamento politico in atto nella Repubblica di Slovenia
Claudio geyser
Grazie a Dio beni sono
Ne consegue gruppo tanto otto Abbio veramente fatto
Qualcosa di molto importante per quanto riguarda non solo la comunità italiana in Istria
Ma anche per quanto riguarda il processo di democratizzazione in Slovenia in Croazia e forse anche in un contesto molto più ampio in Jugoslavia vuole citare solo qualche piccolo esempio
Nell'anno ottantasette ottantotto quando è stato arrestato Jan cioè gli altri tre gruppo tanto otto aveva ufficialmente mandato di telegrammi protestato proprio con il generale Kadir dice
E ci arrivavano delle telefonate minatorie proprio in quel periodo lance
Non è che avevo svolto un un ruolo di secondario in questo processo e questa primavera sia della Slovenia che della Croazia pensavamo che una volta arrivati alla compiuta democrazia con delle grosse difficoltà
Non sarebbe mai dovuta capitare una guerra
Perché la guerra in qualche maniera innescato un processo di euforia nazionale
Che volenti o nolenti colpisce innanzitutto i soggetti più deboli che sono le minoranze
Mi rendo conto di tutti i problemi che le minoranze in quest'area stanno affrontando pensavamo come giustamente diceva il presidente delle scaglie se anche noi di fare un discorso di laboratorio di vedere le esperienze fra le minoranze dell'Alpe Adria insomma di vedere di fare un'analisi comparativa di vedere quello che e sarebbe giusto prendere di positivo che alla minoranza slovena in Italia e quello che l'Italia dovrebbe dare la minoranza slovena che ha di positivo liti italiani Gano di positivo
In in in Slovenia ancora non in Croazia
Secondo me questo sarebbe l'approccio sereno Tranquillo e giusto
Non andare sul piano sul campo del conflitto del confronto negativo ma del confronto positivo a mia volta avevo parlato anche tempo fa di reciprocità positiva
Non parlare dunque gli sulla reciprocità è senz'altro una polo che ci fa paura nessuno vuole recitare Cipro cita ma parlare di reciprocità positiva o comunque di esperienze positive credo sia molto importante ecco io proporrei anche in questa sede di formare un organismo a livello di Alpe Adria nella sesta Commissione culturale che si occupasse seriamente delle minoranze
Mettere assieme queste benedette minoranze che si piangono addosso io mi rendo conto la minoranza slovena di qua problemi e piange piange ne veniamo qua ci mettiamo a piangere abbiamo bisogno di grandi fazzoletti sua per asciugarsi queste lacrime
In qualche maniera diventiamo a volte anche patetici scusate mi affrontiamo invece in maniera serena quelli che sono i problemi i problemi ce ne sono ce ne sono tanti però secondo me dice in un'Europa del novantadue quel concetto dell'Europa cioè del concetto dialogico e dell'incontro per crescere credo sia questa la cosa più importante come avete sentito dai predecessori
I problemi ce ne sono e io vorrei entrare proprio nel concreto per quanto riguarda la questione invece del confine che mi fa personalmente molto male io sono nato a Rignano vicino a Pola
Sono venuto a lavorare
Sedici anni fa a Radio Capodistria come annunciatore
Sono venuto a lavorare per la minoranza italiana io adesso quando vado a trovare i miei genitori anzi mia mamma e mi fratelli dove il passaporto
Cioè non avrei mai creduto che nella mia vita per andare a trovare la mia famiglia nato in un territorio che io considero storicamente e geograficamente unito avrei dovuto esibire
Un documento di identificazione questo psicologicamente un impatto che personalmente credo anche con tanti altri istriani non solo italiani badate bene istriani non è semplice da parare giù
è una cosa difficile un impatto che che e quasi paragonabile al discorso e ai momenti psicologici e negativi che sono stati del dopoguerra
è una cosa talmente traumatica e tragica che lascerà sicuramente dei brutti segni sulla popolazione istriana checché se ne dica che questo confine avrà solo una semplice funzione di demarcazione
Ecco perché la guerra in Croazia è stata e in Slovenia è stata una cosa negativa è stata negativa perché accelerato questo processo giusto di indipendenza ma ha fatto anche sì che venga imposto ma li subiamo questo confine venga imposti maniera troppo veloce questo confine dal quale psicologicamente ripeto difficilmente
In poco tempo ne usciremo
Se non ci fosse stata la guerra se non ci fossero stati questi brutti momenti se le cose
Si fossero risolte in maniera appunto democratiche di logica forse oggi ci sarebbe stato un accordo fra gli Stati indipendenti di Croazia e di Slovenia e questo confine sarebbe stato più morbido meno cioè un impatto meno meno negativo avrebbe due avrebbe avuto in tutta la popolazione istriana
Ecco questi sono momenti difficili momenti le quali non sarà così semplice uscirne e quali ripeto personalmente ma credo di condividere l'esperienza lo stato d'animo
Di molti istriani fanno molto molto male grazie
E quello che avete appena terminate da ascoltare la Claudio Jace componente appunto la giunta esecutiva della comunità
Italiana dell'Unione italiana in Istria ricordo che state sentendo una sintesi del dibattito che è stato organizzato a Trieste giovedì dieci ottobre sulle l'esperienza tutto e la comunità degli italiani in Slovenia e Croazia e le tappe del suo rinnovamento un dibattito organizzato dall'unione culturale economica slovena di Trieste
Nell'ottica anche del confronto fra le situazioni appunto di tutela di riassorbimento nazionale etnico delle minoranze
Nelle zone di confine quindi si parla la fattispecie della comunità italiani mister giunta agli onori della cronaca nazionale italiana in seguito appunto le richieste d'aiuto provenienti dalla comunità italiana nei confronti del governo
Nazionale e rispetto anche poi la famosa querelle fra presidente della Repubblica e la rappresentanza della comunità italiane dell'Istria tunnel una nota il intervento procedersi però di reciprocità di di trattamento questo forse richiedeva una quelle note spiegazione nell'argomento e tutela delle minoranze di attraverso appunto delle zone di di confine possono essere due approcci possibili la
La cosiddetta reciprocità cioè io tutelo la minoranza italiana per esempio in in Slovenia se il Governo italiano questa parte slovena se il governo italiano tutela minoranza sulle in Italia se non lo fa non lo facciamo neppure no ed ecco fatto e la minoranza italiana
In in Slovenia e questo era un esempio punto della cosiddetta reciprocità cioè solamente se anche l'altro lo fa lo facciamo anche noi
E l'approccio invece che viene utilizzato ed è stato ribadito in più occasioni è che nel confronto e tutela le minoranze non si deve adattare adottare il criterio della reciprocità che diventa oltre che uno strumento di ricatto anche spesso un comodo paravento per non tutelare ciò che si dovrebbe fare alla luce
Del del buonsenso o anche del diritto internazionale ecco questa è la spiegazione che fossero utilitarie
Sì ho Artaud in seguito a queste relazione un ampio dibattito che qui non riproponiamo tranne che in alcuni passaggi
E ed in alcune domande più specifiche che può essere così utile risentire di petto in estratto quindi per sintesi con tutti necessari limiti e questa cosa
Un intervento molto articolato non riproponiamo punto in quanto porta via abbastanza tempo è venuto nel pubblico e che ha proposto anch'tre domande di cui sentiremo la risposta fornita da Maurizio tremo il primo appunto sui livelli di tutela diversi esistenti treno tra comunità italiana nell'Istria slovena in quella provata ENI
Il messo tra sempre la minoranza iene sloveno in Italia
La seconda domanda rispetto alla collaborazione ad incontri
Con agli scambi con gli esuli istriani ricordo come dicevo in apertura che l'Istria fu dopo la seconda guerra mondiale venga immediatamente successivi oggetto di un esodo massiccio
Di praticamente quasi tutta la popolazione italiana
Punto circa trecento mila persone duecentocinquanta mila trecentocinquanta mila a seconda delle stime che si rifiutarono di restare sotto il regime comunista e jugoslavo
E proprio di ieri rappresentanza degli esuli hanno avuto dal dopoguerra fino ad oggi un atteggiamento la maggior parte dei casi anche se non me la totalità di forte e chiusura di critica nei confronti degli italiani delle liste ritenuti appunto una sorta di quinta colonna del regime e con cui te con il dossier quinte del regime comunista jugoslavo
E questo diciamo i due argomenti con appunto con altri che se informazione sentiamo la risposta di Maurizio tremo Presidente della Giunta esecutiva
Cercando di essere molto breve
Io direi che
Per quanto riguarda la tutela delle minoranze non l'ha mai fatto
Un discorso semplicistico di reciprocità e di paragoni
Ogni minoranza vive una sua ha una sua storia ha una sua tradizione adesso i contenuti specifici per cui ogni minoranza deve poter elaborare delle proprie posizioni in merito alla tutela e queste dovrebbero essere recepite da uno Stato democratico
Quindi io se ho capito bene quanto diceva mio amico Claudio sarei era una reciprocità positiva che poi non è reciproca cita nel senso classico del termine voglio dire
Che
E impossibile ed è strumentale fare un discorso solamente di reciprocità ogni minoranza a una sua su particolarità ha una sua specificità questa deve essere studiata ed elaborata
Ciò non toglie che una serie di principi un quadro di riferimento all'interno dei quali ci ci si debba muovere per quanto riguarda le tutte le delle minoranze a livello europeo debba essere studiato debba essere trovato
Per quanto riguarda la fosso drammatica situazione è vero noi abbiamo le comunità lo sappiamo che rischiano di chiudere molte comunità di capiscano di chiudere i battenti quest'inverno
Perché non mi sono più finanziamenti perché non vi sono finanziamenti non solo per far finta culturale ma neanche per pagare la bolletta della luce a volte per noi un conto di un milione di lire significa dove chiudere una sede per cui abbiamo sollecitato le autorità governative autorità locali a provvedere per quanto possibile a a questo problema ed anche per questo motivo che noi insistiamo sulla base economica cioè per poter trovare quei meccanismi di autofinanziamento
Per quanto riguarda invece così diciamo Rollo livello di attenzione dei dei governi croato sloveno
Beh certamente io credo che il rapporto di ogni minoranza per poter sopravvivere verso i governi degli Stati di cui la minoranza fa parte di qualsiasi genere essi siano deve essere un rapporto conflittuale
Ora col rapporto conflittuale nel senso più buono ti genuino più positivo del termine perché altrimenti quella minoranza rischia di scomparire e quindi questa conflittualità è logico che ci sia importante trovare una linea di trovare il dialogo trovare la sensibilità la capacità di dialogare
In questa capacità pur tra alti e bassi pur tra momenti così anche a volte di polemica e con risvolti alterni l'abbiamo trovata
Come il governo sloveno l'abbiamo trovata con il Governo croato
Di più con il governo sloveno a dir la verità
Ovviamente se e poi vi è una certo tipo di sensibilità anche da parte delle forze politiche italiane
è stato nominato era la DC
Che nei contatti con le corrispettivi partiti croato e sloveno o con le forze al Governo in Croazia Slovenia nessuna sensibilità di far presente alle autorità costituite e lette liberamente e democraticamente in Croazia Slovenia questo ovviamente una sensibilità torte te per quanto riguarda i nostri problemi e ed è venuto però noi non possiamo ne vogliamo farlo chiedere un po'vollero pretendere che dei partiti seguono una certa linea politica ne vogliamo poter dialogare con tutti i partiti in Corazzin sloveni in Italia a tutti i partiti dire guardate che lei ci incontriamo con neanche gli altri partiti quindi escludendo una certa una certa logica che a volte compare che quella di dire o parli con me o e solo come e con gli altri non devi parlare non li vogliamo poter dialogare con tutte le forze democratiche con tutte quindi partiti democratici
Se poi questi hanno la sensibilità la capacità di far proprie di capire i nostri problemi e di portarli nelle istanza adeguate presso le autorità croate slovene ben venga non è mai non possiamo né abbiamo la pretesa pronto motivo ripeterli
Voti pretendere che questo venga venga fatta e qui in qualche modo lasciato alla alla buona volontà in qualche modo per quanto riguarda gli esuli e qui separata anche di regionalità
Io
Ho cercato di spiegare più volte
Quella ai alcune cose che però evidentemente non vengono sempre recepito e bene
Faccio una considerazione generale mi spiego
Voglio dire una una questione un aspetto e la tutela della minoranza di una minoranza
Un altro un'altra cosa un altro contesto un altro referente e la regionalità un terzo referente rapporto teme una italiana ha con l'Italia un quarto referente e il problema specifico degli esuli
Un quinto referente un quinto problema specifico a parte e il rapporto tra la minoranza italiano vero però non italiana e gli esuli se noi non lo usciamo ad affrontare questi problemi in maniera separata distinta
Che son formiche prossimo toccano ma frontale in maniera serena distinta questi problemi rischiamo di fare una o caos concettuale e di principi che poi viene usato da da chi ammasso strumentalizzare le posizioni della minoranza
Quindi per quanto riguarda quindi la la regionalità noi comunioni tra non abbiamo elaborato devo dirlo nessun documento nessuna posizione sulla regionalità
Posso quindi solamente esprimere un parere strettamente personale anche perché una nostra posizione l'andremo ma l'abbiamo la stiamo maturando però non è ancora approdato un documento e quindi smentisco nuovamente
Chi su quotidiani appunto dice che ne abbiamo elaborato oppure stiamo tramanda come diceva prima l'amico Saro
Voglio dire questo cioè personalmente ritengo che il discorso delle della regionalità sia una questione delle Autonomie locali e della strutturazione e Autonomie locali dello Stato
E quindi c'è una questione a cui debbono aver poter libero accesso di discussione di inclusione di confronto nel dibattito tutti i cittadini e quindi anche i cittadini di nazionalità slovena ovvero Kovačević clinico Ratti sloveni ma di nazionalità italiana
Come come tale ma è anche una questione che riguarda il la strutturazione dello stato per quanto riguarda i rapporti con gli esodi be'noi abbiamo abbiamo dovuto aspettare anche noi cioè prima che io sono sospettare che non c'è rinnovarsi Simone donne abbiamo avuto spettare che anche l'azione degli esodi maturasse una loro posizione mettessero da parte un certo tipo di critiche che ci venivano rivolte perché il problema è quello che anche nel vogliamo dire con molta franchezza la Seconda guerra
Mondiale è finita
Noi non l'abbiamo vissuta definitivamente finite quindi in questo spirito di ricomposizione di dialogo sereno senza recriminazioni
Sapendo bene che la se corre mandano su una guerra mondiale è finita che nessuno ma colte da pagare in questo spirito ne avremo salotto proprio Cittanova un primo ufficiale incontro con le ordinazioni degli colorazione di associazioni degli esuli
E per quanto riguarda loro possibilità divento il discorso di beni abbandonati questo è un discorso e tocca il rapporto interstatale in questo contesto ci si può inserire in quello che il dibattito istituzionale democratico all'interno dello Stato
Non è diciamo colpa o merito della minoranza italiana se si prenderanno un certo tipo di incisioni oppure altre
E una discorso che riguarda proprio anche rapporti tra Stati e le soluzioni legali giuridiche che verranno trovate era affrontare questo problema
Certamente noi possiamo tutti noi possiamo discutono e possiamo problema attizzato lo però la soluzione va trovata in quelli che sono gli ambiti istituzionali e nei rapporto tra Stati
Grazie Sabbatelli aggiungere qualcosa
Brevemente
In quello al quale stiamo assistendo ultimamente essenzialmente uno stravolgimento
Costante e da tutte le parti delle istanze delle rivendicazioni sostanzialmente della minoranza italiana
C'è una un'azione convergente di strumentalizzazione di queste cose che effettivamente rischia di annullare ogni sforzo per la soluzione di quelli che sono i problemi reali
Della minoranza del territorio eccetera
Sostanzialmente tutte queste direttrici hanno un solo fine quello di impedire alla minoranza di acquisire soggettività
E su questo tutte queste linee convergono
Per cui se si parla di ricomposizione ecco che va effettuata spostando i confini se si parla di regionalità regionalità serve per attaccare la sovranità di Slovenia Croazia
E così via e via di questo passo
Ed è una cosa effettivamente che francamente ci indigna perché non è civile
Ed erano appunto le due risposta di Tremonti battelli anche qui due notare nelle di come ente spiegazione vi sono state alcune con interventi alcune ipotesi lanciate in varie periodi di un rientro degli esuli istriani Nistri a in seguito appunto alla nuova situazione statale che si verrebbe a creare con l'indipendenza della Slovenia della Croazia
E quindi con la possibilità per esempio per gli esodi ritornare in possesso
Delle loro case dei cosiddetti beni abbandonati questa è un'ipotesi un'altra cosa che e girata su qualche ora di formazione locale Trieste che vi fosse un accordo fra alla comunità italiana dell'Istria attuale organizzazione degli esuli
Perché le aree un una Regione uno stato asse o comunque una forma di riaggregazione dell'Istria all'Italia ipotesi questa anche lanciata al peraltro in termini molto diversi dal Movimento Sociale Italiano ipotesi discussa anche il congresso nazionale del PC e di ridiscutere la difesa dei confini d'Italia
Rientrando quindi in possesso per quanto riguarda l'Italia dell'Istria e di parte di Fiume e della Dalmazia cioè delle terre in seguito alla seconda guerra mondiale assegnate alla Jugoslavia
Questo punto il purché disposte e anche i commenti anti tre multe battelli
Un'altra domanda che noi proponiamo perché molto lunga pone i problemi del limitazioni di circolazione dovuta al insorge del nuovo confine fra Slovenia e Croazia dei rapporti fra la Slovenia e Croazia e quindi anche ciò come può influire su popolazioni istriane e più precisamente anche o più era più mirata sulla comunità italiane e risponde Silvano Savo
Ma sulla prima domanda maniera molto sintetica cioè che cosa vogliamo con i mezzi che l'Italia
Dovrebbe devolvere in favore della minoranza vogliamo semplicemente che l'Italia non ci mandi autocarri di pesce congelato ma ci aiuti a mettere assieme la barca
Ci aiuti ad avere una rete e ci permetta di pescare da soli
Questa dovrebbe essere la finalità dei mesi sia della legge sulle aree di confine sia questo era l'intento del di quell'accordo nell'ambito del memorandum Nikolic Coria
Per il momento l'Italia disposta offrirci servizi
Corsi
Scuole
Seminari
E tante altre belle cose
Ma nel momento in cui saremo talmente istruiti
Dopo tutti questi corsi dopo tutti queste scuole di management così avanti non avremo dove impiegarci e premente ricorreremo
All'aiuto della nostra azione madre mai secondo modo in un altro modo con secondo e solo i nostri giovani rimarranno qua verranno qua
Di solito ne parliamo che vogliamo offrire loro
Posti di lavoro adeguati
In armonia con quello che il mondo contemporaneo
E vogliamo offrire loro posti dove possono usare liberamente la lingua italiana
Attualmente vice offrire loro e per i posti con i quali possano vivere decentemente concerto tenore di vita
Per la seconda domanda
Sui confini indubbiamente i confini dei confini si è cominciato a parlare molto timidamente
Come qualcosa di lontano che indubbiamente non avrà mai
Il valore di confine reale
Per poi improvvisamente che date le circostanze arrivare a dei confini veri e propri ci stava mettendo su le casette per la dogana per i veterinari per questo per quell'altro quindi non sono confini provvisori
La paura nostra è che questi confini
Non verranno
Adibiti a quel concetto di
Di confine europeo come le intendiamo
Neanche quando il pericolo della guerra cessa
Tra mentre il problema effettivamente che cosa succederà
In Croazia se dall'altra parte del confine la Slovenia avrà un'acrobazia liberaldemocratica con le stesse aspirazioni della Slovenia opera Khadija dice
Clemente sì all'HD Ricci questo confine rimarrà ancora più fermo più solido più duro ma questo significherà effettivamente spezzare definitivamente in due la minoranza non so significherà annientare dall'ignoranza perché la minoranza che rimane in Slovenia è talmente esigua numericamente da non potersi riprodurre
Quattro cinque mila persone non si possono riprodurre dar vita a una minoranza
Nel giro di una generazione la minoranza che rimane in Slovenia potute data
Con gli standard europei e con tutti gli altri
Non potrà
Fazio ha indubbiamente il problema andava studiato prima un progetto andava studiato prima non abbiamo reagito subito
Anche per questo non l'abbiamo voluto
Esprimerci quando c'è stato il plebiscito in Slovenia quando c'è stato il plebiscito in Croazia non perché fossimo contrari all'indipendenza della Slovenia
E non perché fossimo contrari l'indipendenza grazie la perché ci rendevamo conto di questi pericoli
E volevamo tutelare non noi come persone ma una minoranza che
Deve continuare ad esistere
Qui sono d'accordo
Un progetto va studiato ma anche per questo proponiamo l'accordo trilaterale
Proponiamo che Slovenia Croazia la slavina tentato Cuccia ce l'ha promesso due volte Péter lei ce l'ha promesso non ha trovato la controparte con la quale discutere
Ma noi non possiamo accettare il fatto che non c'è la controparte con la quali discutere
Noi dobbiamo risolvere questo problema
Per questo chiediamo l'intervento
Dell'Europa per questo chiediamo di essere presenti alla Conferenza dell'Aja
Per questo chiediamo che tutte le minoranze coinvolte devono essere presenti la perché non siano nuovamente come è sempre stato gli altri a decidere
Delle minoranze
Ed è il riso Venere abbiamo dei deputati
è un alto grado di democrazia tra anche vero che in democrazia e il numero quello che conta quindi abbiamo tre deputati
In tre camere della Slovenia ogni Cavara mi ha mi pare ottanta deputati sono tre voti so su duecentoquaranta quanto si volta è quello quello che conta dipende invece la disponibilità politica la disponibilità anche del governo
Nel fare passare quelle misure che per la minoranza sono necessarie
E qui purtroppo ultimamente notiamo che questa disponibilità non bricolage
Ha detto alcune forze politiche
Sta diminuendo di giorno insomma
Che determinati nazionalismi
Sono presenti e soprattutto nelle nostre zone
E di questi nazionalismi non accennano a dirmi
Ed era Silvano Savo
Fornito questa risposta descrivendo quindi la situazione attuale degli italiani in Istria e le prospettive di sopravvivenza o meno di questa comunità un'ultima domanda fra le tante prevenuto del pubblico che ha animato il dibattito e ricordo che questa carta si intende una sintesi del dibattito
E riguardava proprio i confini la rete possibile revisione dei confini fra Italia e quello che resta a questo punto che la Jugoslavia e quindi una revisione del Trattato di Osimo
Anche qui può essere utile qualche nota di spiegazione
Nel mille novecentosettantacinque Italia Jugoslavia firmarono un trattato punto quello di Osimo che rendeva definitivo il confine di Stato fra Italia e Jugoslavia perché definitivo perché fino a quel momento valeva un confine di Stato provvisorio fra due le due nazioni e stipulato appunto in seguito al secondo conflitto mondiale con un accordo fra nazioni vincitrici della guerra quindi ipoteticamente era possibile fino a mille novecentosettantacinque teorizzare che venisse deciso tre nazioni vincitrici del secondo conflitto mondiale
Di spostare il confine di Stato o includendo per ipotesi Trieste la Jugoslavia o includendo la parte restante dell'Istria
Concessi in amministrazione provvisoria lo sottili così largo accorpando la all'Italia
Nesi scorsi in seguito al processo d'indipendenza di Slovenia e di Croazia della dissoluzione dello Stato jugoslavo da più parti politiche in Italia è stata avanzata l'ipotesi di un ridiscussione del Trattato di Osimo e quindi una revisione dei confini fra ITA maglia e Jugoslavia o meglio quel che ne resta perché venendo a mancare uno dei due contraenti cioè lo Stato jugoslavo che perderebbe la sovranità appunto sull'Istria la Dalmazia in quanto a questo punto questa regione in queste regioni appartengono allo Stato indipendente croata sarebbe possibile innescare una trattativa con la Slovenia e con la Croazia indipendenti perché l'Italia finché l'Italia i rientri in possesso
Le del territori o almeno parte dei territori del Istria e della Dalmazia che apparteneva appunto Alitalia prima degli esiti del secondo conflitto mondiale
Una tesi lanciate sostenuto dal Movimento Sociale Italiano discussa anche nel votata con una mozione congresso nazionale del Partito liberale ma una tesi sostenuta anche dall'organizzazione degli esuli come dato buona parte l'organizzazione degli esuli istriani e da canzoni politiche locali di Trieste come la Lista per Trieste
Un aspetto speculare anche se non uguale e la proposta avanza
Esulta per l'appunto dalla Serbia nei confronti dell'Italia di una richiesta di aiuto in sostanza da parte dell'Italia nei confronti del governo federali jugoslave quindi ed anche delle degli intenti politici della Serbia in cambio della assicurazione che risolte quindi pacificata la situazione interna e quindi mantenuta la sovranità il federalismo slava sul territorio di Slovenia e Croazia in cambio il governo jugoslavo potrebbe concedere all'Italia la sovranità proprio sui territori ex italiani dell'Istria e della Dalmazia Polimeno su parte di essi ecco questo una spiegazione Crespo per essere utile per comprendere anche poi il senso della risposta
Che viene fornito da Maurizio tremula
Detto che vogliamo andare
L'abbiamo detto tante volte che cosa significa oltre o significa
Contatti con Fini ma significa dare un nuovo contenuto ad Osimo significa adeguarlo a quelle che sono le
Recependo quelli che sono i bisogni degli stati bisogni delle popolazioni quindi significa arricchire questo accordo
Non ci siamo
E messi in discussione i confini nei
Il dentista noti cambiamento di confini
Laus compone posizionarono
Dove è possibile come l'accordo di Osimo mantenendo saldi quelle che sono le conquiste che riteniamo soddisfacenti che riteniamo buone quindi
E in questa luce voglio dire per questo che
Spesso magari sono stati accusati di non reagire a sedi manifestazioni di prese di posizioni di partiti
Forze che invece di no chiedono vogliono la modifica dei confini
Non sempre spesso voglia
No non abbiamo reagito pro perché
La nostra posizione è molto chiaro è stata
I governi a
A tutti gli Stati e quindi mi sembra
Inopportuno non solo ribadire ogni mattina che noi non siamo contro i confini che noi francesi che sarebbe come ogni mattina
Alzarci fare sempre la croce anche senza una cosa anche se magari uno
Non è credente quindi mi sembra inopportuno andare ripetere sempre le stesse con la sua posizione è stata sempre chiare in in questo senso e d'altra parte noi non siamo responsabili se pettinato e forze politiche d'arco parlamentare italiano o altri oltre forse in Italia a me invece posizioni diverse
Così citare
Diceva cuccia quando appunto nella fatta una lettera di protesta permane campagna stampa che sta montando il sloveni corazzieri contro di noi trent'cominciano proprio qui mi sembra Trieste nella alla presentazione del libro regione della Slovenia se non erro
E aveva detto che
La campagna stampa Contu di quella per la stampa non erano i contenuti della posizione del governo verso la minoranza protetto del resto in una democrazia
Anche il tenente o accettare che ci siano queste quote allora io chiedo
A a tutti quanti sloveni corazze di accettare che ci sia democrazia in Italia e quindi che ci siano chi mettimi scossoni confini ma sì la posizione dello stato è un'altra la democrazia le permetterà che dice o permetterà che questo altrimenti non è democrazia purché lo si faccia c'è certamente se
La legalità do Sol diritto delle
Toni perché la nostra posizione è stata sempre molto chiaro su questo
Ed era la risposta di Maurizio tremo il presidente della Unione italiana dell'Istria appunto sul
Situazione sull'ipotesi di una revisione dei confini e appunto sulla posizione ufficiale della progressione rappresentativa per italiani in Istria con questo intervento abbiamo concluso l'ascolto e la sintesi di questo dibattito punto a sulla comunità italiane in Slovenia e Croazia e le tappe del suo rinnovamento e i rapporti tra appunto realtà Istria nella comunità italiana e il processo di indipendenza
Delle Repubbliche di Slovenia e Croazia ricordo che questa sintesi si inserisce in un serio non cito di programmi di informazione rispetto
Al processo di sovranità l'indipendenza di uscita delle due repubbliche dalla federazione socialista jugoslava e appunto conto del modo aggiornarvi su radio radicale su altre novità e su altri dati significativi da Maurizio Becker e tutto un grazie per l'ascolto e passo la linea agli altri programmi di radio radicale