Manifestazione del PDS "Per la democrazia"

Claudio Amendola
Italia
Care compagne cari compagni
Diamo inizio a questa nostra manifestazione chiamando qui sul palco il compagno Achille Occhetto segretario generale del Partito democratico della sinistra
I compagni del coordinamento politico e della direzione nazionale del partito
Care compagne e cari compagni
Innanzitutto grazie grazie per essere stati qui per essere qui in tanti nonostante l'incertezza e l'influenza del tempo
Grazie per aver raccolto in tanti l'appello del partito democratico della sinistra a far sentire la voce di un'altra Italia
La voce ad Alitalia che era stanca della vecchia politica
Della vecchia facce veneti giochi
La voce dell'Italia che non ne può più dell'aria pesante Casini aspira nei palazzi del governo e chiede che entri finalmente aria pulita
Abbiamo scritto nel nostro statuto che il progetto del Partito democratico della sinistra è la democrazia
Che il Partito democratico della sinistra opera per la rigenerazione della democrazia e per la rifondazione democratica dello Stato ecco perché
Siamo tutti qui insieme a manifestare come abbiamo scritto sui nostri manifesti per la democrazia
Non è una parola d'ordine nella scontata né astratta né fuori dal tempo al contrario è una parola d'ordine attualissima concretissima che citiamo al compito urgente e ineludibile di dare una nuova linfa democratica le nostre istituzioni e al nostro sistema politico
Qui dove noi siamo qui a Porta San Paolo sono state scritte pagine importanti della storia della democrazia italiana pagine che nessuno potrà mai cancellare non c'è attacco non c'è polemica contro la resistenza che possano far sparire dal libro della storia di questo nostro Paese quelle pagine
Ma adesso care compagne e cari compagni è giunto il momento di scrivere una nuova pagina di aprire una nuova fase nella storia della democrazia italiana
Del partito democratico della sinistra che vuole raccogliere il meglio del patrimonio di idee di notte del PC poi deve essere un protagonista di questa nuova fase della storia della nostra Repubblica
La democrazia italiana è profondamente malata
Ma i pericoli che essa corre non sono quelli che abbiamo conosciuto nel passato
Non sono oggi i tentativi di colpi di Stato le trame nere la strategia della tensione il terrorismo che la minacciano
Oggi il pericolo viene dall'interno stesso del nostro sistema politico dalla sua profondissima crisi
Viene dalla degenerazione della vita politica
Viene da partiti che non sono più come vuole la nostra Costituzione al servizio dei cittadini ma sono diventati i padroni dei cittadini padroni del loro lavoro padroni della loro carriera padroni del loro futuro
E chi non è cliente chi non ai santi in paradiso chi non è protetta dalla potenza del denaro del potere beh peggio per lui si rassegni a fare il suddetto e questo dovrebbero fare gli operai della Romanazzi che qui a Roma in questo momento stanno lottando per difendere il loro posto di lavoro
Qualcuno ha deciso per loro qualcuno nella stanza del Campidoglio ha stabilito che è una speculazione edilizia sull'area della fabbrica vale molto di più della fabbrica spessa e di chi ci lavora
Ma i cittadini cominciamo a essere stanchi di tutto questo stanchi di partitica giocano con le istituzioni come fossero loro proprietà
Partiti che aprono e chiudono crisi di governo che servono soltanto a risolvere i loro problemi di potere a conquistare un pezzo più di potere nell'industria nella finanza nell'informazione
E intanto i problemi marciscono le riforme quelle vere quelle urgenti vengono rinviate
Ma si preferisce agitarli soltanto come propaganda
Per fare magari indossare i panini dell'opposizione a partiti che stanno eternamente al governo e che un giorno sì e un giorno no ci spiegano dagli schermi televisivi
Che le cose non funzionano ma dove sono stato in tutti questi anni
La politica
Sembra aver perso ogni dignità sembra aver smarrito ogni senso etico appare sempre più come pura e cinico gioco di potere
Dalla società salgono segnali d'allarme segnali preoccupanti di allarme noi dobbiamo saperli togliere saperli interpretare ma attenzione
La protesta dei cittadini contro l'invadenza onnipresente e onnipotente dei partiti può prendere strade sbagliate
Può incontrare sulla sua strada la demagogia qualunquista e razzista del leghismo può aprire il varco passaggi più o meno traumatici verso la Seconda Repubblica di stampo plebiscitario
Cioè indie-rock in giro tante in sofferenza
C'è rassegnazione c'è sfiducia ma c'è anche tanta voglia di cambiamento e la vostra presenza qui lo testimonia noi vogliamo rappresentare questa voglia di cambiamento per questo siamo qui in decine di migliaia
Abbiamo un sogno compagne e compagni il sogno di una nuova primavera della democrazia italiana
Per questo siamo nati per questo vogliamo lavorare impegnarci a lottare per queste qui oggi il Partito democratico della sinistra
Goran la parola al compagno Aldo Tortorella
Membro del coordinamento politico del partito democratico della sinistra
Care compagne e compagni
Non è vero che dinnanzi alle prove estreme di una situazione intollerabile diviene necessariamente sempre più generalizzato l'allarme la denuncia e la protesta
Può sopravvenire al contrario l'assuefazione ai lati assegnazione e la sfiducia
Noi siamo qui in primo luogo a testimoniare che alle ingiustizie
Alle violazioni dello stato di diritto al restringimento continuo degli spazi democratici non ci vogliamo rassegnare e non ci rassegneremo
è un impegno che viene prima di ogni altro perché la situazione si fa difficile e l'attacco e pesante
Per non rassegnarsi però il primo dovere è quello di cercare di capire le cause di quello che succede di fare uno sforzo per la conoscenza e per la verità quando noi in una nonno allontana di me manifestazione qui a Roma
Le Mammola nostra voce per la verità su Gladio sulla politica del terrore sulle stragi impunite
Si disse che volevamo risollevare gli spettri del passato che volevamo ancora opporci alla pacificazione dava agli italiani
Ma questo è il contrario della realtà storica il primo uomo di Stato che certo la via della pacificazione tra gli italiani
Dopo una Sperry ma guerra civile fu quel ministro della giustizia
Che a pochi mesi dalla liberazione d'Italia si batte per l'amnistia dei reati di guerra da qualunque parte fossero stati commessi quel ministro della giustizia si chiamava Palmiro Togliatti
Fra pochi giorni
Era anniversario della Liberazione dal nazismo e dal fascismo
Sì deporranno le corone ai sacrali decaduti
Ma c'è poco da rallegrarsi
Per i sopravvissuti alle battaglie d'allora e al tempo trascorso perché nonostante sia passato mezzo secolo e ancora fresca di questi mesi una campagna di parte perduta primina Lizzani della Resistenza
Ma quei pochi gruppi di partigiani di allora
Che vollero continuare una guerra finita
Pagavano con migliaia di processi e con decine di migliaia di anni di carcere mentre oggi non è in galera uno solo dei colpevoli per Best centinaia di innocenti uccisi nelle stragi
Le stragi di una sporca guerra contro la democrazia italiana
Abbiamo salutato con gioia e con speranza il cavallo del muro di Berlino
Ma lì a dare la spallata c'è stato anche qualcuno di quelli come i nuovi dirigenti sovietici che erano stati dalla parte di coloro che quel muro avevano costruito qui da noi invece ci si nasconde dietro quelle macerie per non vedere che stanno alte come montagne in Italia le rovine morali e le vergogne di tanti delitti impuniti
Sì
è giusto
Come è stato detto
Come è stato detto anche dal più alto colle di Roma
Occorre occorre sgomberare l'Italia dagli spettri del passato
Ma allora gli acchiappafantasmi debbono lavorare innanzitutto nei piani alti dei palazzi del potere dove gli spettri continuano a comandare
Battersi per ricercare la verità su Gladio sul Piano Solo sulla politica del terrore delle stragi non significa guardare all'indietro ma cercare di costruire un avvenire
Un po'meno sporco un po'più pulito
Non si costruisce nessuna venire se non ci si libera dal peso e dalle compromissioni di un passato terribile
Le cose Monte tutti lo sanno
Afferra nove possono soffocare ciò che è vivo
Ma le cose morte non sono i principi della Costituzione repubblicana ma tutto ciò che ha negato quei principi
I guasti non derivano dal fatto che è stata scritta la esigenza di una Repubblica fondata sul lavoro
Una repubblica che avrebbe dovuto rimuovere gli ostacoli economici e sociali i quali si oppongono alle Quaglia Anza dei diritti
I guasti derivano dal fatto che questa Repubblica scritta nella Costituzione è stata contestata e spesso bandita nei fatti
Questi fatti negativi comprendono anche alcune delle regole di funzionamento delle istituzioni politiche
E sono regole dunque che vanno cambiate compresa la legge elettorale
Come abbiamo detto e come sarà ancora non lo dubito detto anche oggi
Ma la necessità di cambiare di alcune delle regole
Non costituite non costituisce alibi per quelli che governando da sempre
Non sono stati capaci neppure di assicurare che in intere parti del Paese la legge non fosse quella garantita dalla delinquenza mafiosa dai suoi delitti dalle stragi comprese la strage degli innocenti bambini di questi giorni
No
Non è tutta colpa di Gladio una tale sciocchezza non l'abbiamo mai detta
Ma Gladio
Prima e oltre alle colpe che già vengono scoperte e la prova più chiara del modo con cui si è costruito lo Stato
Si dice che la nobiltà della fine di quella organizzazione e avrebbe dovuto essere quello della difesa della patria spieghi e giustifichi ogni cosa
Ma anche se quella finalità fosse l'unica in che contrada detto da tante prove ciò non giustificherebbe in alcun modo l'uso di tutti i mezzi compresi quelli più illegali
Questa è precisamente la logica che noi abbiamo respinto anche in casa nostra in quello che è stato il nostro movimento ogni illegalità del potere determina un sistema di omertà
Favorisce l'arbitrio chiama altrove ininterrotte illegalità
Ecco perché tante menzogne una parte delle quali è stata scoperta per difendere Gladio ecco perché il segreto di Stato tolto a parole da una parte rispunta dall'alta da sotto la nuova veste di segreto internazionale
Ecco perché si può veder Ivan confessa a viabilità dei fascisti e piduisti
I patrioti della P due come è stato detto così li hanno chiamati di vigevano i servizi segreti colpevoli di quelle che sono state chiamate le deviazioni e forse erano degli ordini ricevuti
E mentre comunisti e socialisti
Erano considerati come i nemici nel mille novecentosessantaquattro da parte dei servizi segreti sì proprio dei vedeva detenuta degli avanzi del personale della repubblica di Salò
Si dice ora ed è un autogoverno il quale reca in fasce un nuovissimo Presidente del Consiglio come Giulio Andreotti
è in verità
è in verità il governo di Berlusconi e di Ciarrapico e si dice bene
Ma il segno dei tempi
Ma il segno dei tempi e anche il colpo dato
Ma il segno dei tempi anche il colpo dato all'unico segretario di un partito al governo il quale ha saputo dire la verità elementare secondo la quale il Presidente della Repubblica non può fare allo stesso tempo la mezzo e il giocatore la Malfa ha ragione
Ma questa lezione forse è utile perché egli può capire meglio quanto sia alto il prezzo di una verità così semplice nella compagnia che gli siede ha scelto e da cui si è allontanato il segretario del partito socialista a sua volta disse che
Che il Presidente della Repubblica
Era al limite della Costituzione quando egli parlò non ciò il Presidente della Repubblica pronunciò un elogio del Partito Democratico della Sinistra e allora noi dovranno dobbiamo domandare a questo segretario del Partito socialista italiano
In terra portò e allora con la Costituzione quel presidente che attacca privati cittadini magistrati parlamentari nell'esercizio della loro funzione
Quel presidente che dichiara legittimo Gladio mentre il Parlamento sta indagando sulla sua legittimità
Quel presidente che usa il potere di esternazione così come è stato usato e censurato da Valenti esponenti della medesima Democrazia Cristiana
Temo che questa domanda rimarrà senza risposta perché dentro la risposta vi è un buon esempio di quali possano essere i pericoli del potere dato a una persona sola come si sostiene con il presidenzialismo
La battaglia per la democrazia impone la lotta per il rinnovamento delle istituzioni e questa presuppone la battaglia per la verità
Non si può operare se non si sa dove sta la parte sana e dove il marcio
Ecco perché da questa piazza si deve elevare il grido il lavoro delle commissioni parlamentari sulle stragi e sui servizi segreti
Deve essere aiutato e non sabotato ogni forma di segreto su Gladio va tolto per il Parlamento per la magistratura e per il Paese
La storia
Di questa nostra Repubblica e segnata da tanta violenza e terrorismo e stragi perché vi sono forze che hanno voluto ad ogni costo spiantato e le sue radici popolari
I suoi principi innovatori
Ma non vi è stato solo l'attacco vi è stata la capacità di difesa
Spinta sino all'egoismo
Non si può svolgere in uno straccio
E mandare tutto al macero per per questo servirebbe solo a coprire le responsabilità degli uomini del potere se la democrazia ha resistito finora
Cioè perché in tutti i partiti democratici vi è stato chi si è battuto secondo i suoi principi e vi è stato negli apparati chi ha tenuto fede alla Costituzione sino al sacrificio della vita
Determinante fu in questa battaglia la presenza ed intervento unitario dei Comunisti italiani guai a tutti
Se le divisioni
Quali ne siano state le cause lontane e vicine
Io non cesserà la capacità combattiva e la forza del maggiore partito di opposizione che ha scelto di essere questo nuovo partito democratico della sinistra italiana
Non ci rassegniamo
E non ci rassegneremo
La democrazia e tutto quello che alla povera gente priva del potere economico e degli altri poteri dei gruppi influenti della Società
Dobbiamo salvarla e svilupparla perché i potenti non abbiano partita vinta
Tocca a noi compagne e compagni tutti uniti pavesi che vinca l'Italia pulita l'Italia della gente perbene l'Italia della gente che lavora
Ha ora la parola
La Compagnia Simona Dalla Chiesa della direzione nazionale del partito democratico della sinistra
Noi qui oggi
Siamo l'altra faccia della rassegnazione
Ed è per questo che stare insieme è un'emozione grande
Perché siamo in tanti e ciascuno di noi è venuto per manifestare la propria rabbia e speranza
E di affermare il diritto ad esistere come persone uomini e donne che pensano e giudicano e non come massa amorfa sfruttata o ignorata
Tutti noi conosciamo bene per averlo sperimentato fino in fondo lo sconforto della frustrazione dinanzi alle ripetersi monotono ossessivo
Di ingiustizia e inaccettabili tessono un affronto alla coscienza civile
Così come conosciamo il bruciante senso di impotenza
Che ci pervade ogni volta che dobbiamo constatare l'arroganza e l'impudenza di questo potere che sarà pure in disfacimento ma continua ad autori prodursi
Nel più totale disprezzo dell'opinione pubblica
Ma nonostante tutto noi non abbassiamo la testa perché non vogliamo essere attori inconsapevoli di una storia italiana che è estranea al nostro sentire e ai nostri valori
E perché sappiamo che la rassegnazione
Esso il Ministero della coscienza è il rifiuto della ragione e soprattutto è lo strumento ideale da consegnare nelle mani di chi non attende altro che il definitivo oscuramento della verità
Ci sono due fantasmi che aleggiano sulla scena politica italiana quelli della democrazia e della giustizia
Decenni di occupazione delle istituzioni e delle sedi decisionali da parte di gruppi inquinati decenni di strategie eversive distrarci delitti a soluzioni preconfezionate
Hanno svuotato progressivamente di ogni significato questi due valori inalienabili
Appunto democrazia giustizia riducendoli
A parole banali da ripetere Sempre e a sproposito come un alibi non richiesto ma che ormai non offrono più alcuna sponda di certezza la coscienza civile
Ma in quale democrazia in quale giustizia in quale legalità dobbiamo ancora sperare voglio parlarne è un momento con il realismo di chi vive nelle tartassate regioni del nostro Mezzogiorno anche a dispetto delle rassicuranti affermazioni dei nostri governanti che non si dimenticano ha fatto del sud semplicemente scelgo la loro quando eccome ricordarsene
E anche a dispetto del qualunquismo di chi si esprime per luoghi comuni fa Sando strumentalmente la realtà
Ma davvero qualcuno può affermare che in Calabria in Sicilia in Campania la vita umana sia ancora un valore da proteggere rispettare mentre a tanti giovani e brutalmente impedito di diventare adulti
Un bimbo ancora un bimbo ucciso ieri in Campania
Un'altra persona sequestrata ieri in Calabria sono il segno tangibile del disprezzo dei più elementari valori
Lo stato di alienazione di paura che accompagna il riproporsi costante di una violenza senza fine
è tale da provocare ormai quasi una rimozione di massa e un pericolosissimo riflusso nel privato che diviene scelta obbligata per sopravvivere
E che modifica profondamente i rapporti umani togliendo spazio ai valori della solidarietà
E lo stesso si può dire per quanto riguarda il diritto al lavoro
Che significa nel Sud raggiungere la dignità dell'autonomia e che invece oltre ad essere mortificato dalla inesistenza di una seria politica di programmazione di sviluppo
Diviene disperata merce di scambio mentre ricatti e tangenti inducono alla fuga anche gli imprenditori più motivati
E ancora il diritto alla verità sistematicamente combattuto con la tattica ormai palese
Degli uomini giusti nei posti giusti e con la rimozione professionale o fisica degli uomini in opportuni perché davvero giusti
Eppure anche nel nostro Sud il sistema sociale è in movimento siamo talmente abituati a sentirci ingessati in un potere soffocante
Che stentiamo abbiamo difficoltà a riconoscere le correnti sotterranee che stanno attraversando il maturando la nostra coscienza civile
E invece sono diversi
I soggetti politici fuori schema saliti alla ribalta mentre la voce dei cittadini sta diventando sempre più forte e organizzata dai centri per i diritti alle associazioni di donne ai movimenti tematici
Ecco dunque che due grandi forze in movimento possono incontrarsi
Da una parte una coscienza civile sempre più responsabile e consapevole che sfugge ai soliti parametri politici ed esprime il suo rifiuto verso il potere
Dall'altra una grande forza politica il Partito Democratico della Sinistra e in quella coscienza si riconosce e vuole inoltrarsi per la difficile via della riforma politica
Ma riforma della politica significa innanzitutto governo laico della cosa pubblica strettamente legato alla moralità e alla trasparenza dell'azione politica
Non dobbiamo aver paura di parlare di morale anche se veniamo accusati di moralismo un altro dei tantissimi come il pacifismo da delibere o demonizzare
O di aiuti modernità e quindi incompatibili con la stessa idea di governo certo loro hanno trasformato la corruzione in valore e in regola della vita pubblica
Hanno diffuso come vincente il modello della spregiudicatezza garantismo ma non hanno capito niente
Non sappiamo che la vera modernità e quella della forza politica che saprà accogliere questo bisogno di pulizia e di verità
Che emerge con prepotenza dalla società civile
Per questo siamo qui stasera
Per restituire corpo e concretezza ai fantasmi della democrazia e della giustizia per tornare a scandire queste parole con la forza e con la certezza che ci viene dai nostri reali
Lo dobbiamo per chi non sa o non può esprimersi perché combatte ogni giorno tra mille difficoltà per chi resta inascoltato per chi deve ancora crescere
E lo dobbiamo soprattutto perché non c'è più perché è stato cancellato dall'antidemocrazia ed all'ingiustizia di Stato
Concludo e ora la nostra grande manifestazione il compagno Achille Occhetto segretario generale del Partito Democratico dalla sinistra
Care compagne cari compagni
Amici cittadini Giovanni
Che vede trovate qui a Porta San Paolo
Quella di oggi è un appuntamento straordinario
Noi il partito democratico della sinistra
Vogliamo fare di questa giornata una giornata degna di ricordo il messaggio di un nuovo inizio per la democrazia italiana
Da questo incontro
Che è un grande incontro di popolo
Vogliamo che si levi un monito alto e severo nei confronti di coloro parlo dei potenti di questo Paese dei loro gregari
Che intendono disporre a loro piacimento della facoltà di governare il Paese di deciderne le sorti di padroneggiare le risorse di indirizzarle i destini Porta San Paolo
E luogo di ricordi gloriosi
Non solo per noi
Ma per tutte le forze che hanno edificato la nostra Repubblica e ne hanno difeso le sorti
Dai ricorrenti attacchi eversivi
Qui si combatte eroicamente per la liberazione di Roma e dell'Italia
Dall'oppressione nazifascista e fu scritta una pagina indimenticabile della Resistenza qui prese corpo nel mille novecento sessanta come in altre parti del Paese un grande moto popolare qui proprio in questo luogo la cavalleria inviata da Tambroni attaccò i dimostranti venuti qui per difendere
La democrazia e per i Pietro Ingrao che si presentò sanguinante in Parlamento a denunciarne l'operato con estrema fermezza allora
Con estrema fermezza
La sinistra
L'Italia democratica seppe opporsi
Al disegno autoritario di chi puntava a scalzare una democrazia ancora fragile e travagliata da tensioni profonde
Le forze conservatrici che allora cercarono con ogni mezzo di bloccare l'avvio di una fase intensa di innovazione sociale e politica quelle forze furono contrastate battuto
è storia di ieri ma è giusto rievocare nella lezione
E non per attardarsi sul passato
Ma perché le classi dirigenti del Paese
E tra esse le forze che governano da mezzo secolo iniqua a cominciare dalla Democrazia cristiana non hanno mai sentito il dovere morale e politico di fare i conti con le proprie responsabilità ebbene noi siamo venuti qui perché amarli a rispondere no è che di fronte a tutti
Abbiamo sentito la necessità di fare i conti con la nostra storia
E che abbiamo avviato e portato a termine il travaglio di una straordinaria metamorfosi politica di un mutamento radicale insieme arduo è promettente
Noi lo possiamo fare
Grazie alla nostra storia al nostro profondo radicamento nella società nel popolo italiano nella classe operaia e nel mondo del lavoro tra i giovani
E tra quanti non hanno perso la speranza
Di una trasformazione profonda della società e dello Stato
Di un superamento del solco che si è venuto scavando tra governanti e governati tra Poteri e cittadini lo possiamo fare
Perché siamo un partito che fa dell'alternativa a questo sistema di potere l'obiettivo centrale
Lo scopo fondamentale della propria azione
Sì care compagne cari compagni noi siamo in campo con la fiducia la volontà la determinazione di dare un nuovo volto nuova moralità nuova dignità all'Italia non vogliamo
E non vorremmo mai un paese degradato
Ridotto ad Arena di portaborse
A dimora di coscienza e mortificate rassegnate
Vogliamo un Paese di cittadini liberi e sovrani
Individui consapevoli dei propri diritti
Di donne e di uomini che afferma del bisogno sempre più acuto di giustizia
I giovani in grado di coltivare mettere a frutto i loro talenti in una società sempre più ricca di opportunità per tutti
Gli anziani non segregati non marginali ma protagonisti in nuove forme del vivere civile di un Paese sviluppato e maturo
Questo è un momento difficile della nostra vita nazionale Repubblica ad una svolta dobbiamo saperlo
E dobbiamo dirlo con maggiore determinazione di quanto abbiamo mai fatto
Parliamo di una crisi politica e istituzionale profonda
E tocca le fibre della democrazia parliamo di uno Stato snervante tu è occupato dai partiti di maggioranza a cominciare dalla Democrazia cristiana parliamo di malgoverno
Del connubio corruttore fra politica e affari
Dell'invasione della società
E di vita dei settori produttivi da parte di burocrazie politiche che esercitano vere e proprie forme di dominazione sulla vita quotidiana dei cittadini
Non sarà certo il settimo governo Andreotti così malamente concepito quello che porrà rimedio a tale situazione o saprà contrastare la fiducia sfiducia crescente del Paese nei confronti delle istituzioni
Siamo perfettamente consapevoli del fatto
Che in situazioni come questa che stiamo attraversando interessi e poteri occulti
Intendono giocare fino in fondo la loro partita
Già il compagno Tortorella
Venti tanto parlando prima di me a guardare le vicende inquietanti di Gladio della P due
Riflettete
Riflettiamo sulle stragi senza colpevoli
E sulla parabola del terrorismo
Sulla mafia
E sulla criminalità organizzata anzi
Sulle perverse istituzioni del crimine che dominano in regioni come la Campania la Calabria la Sicilia
Ebbene tutto ciò sta a testimoniare
Che ad ogni passaggio rilevante della storia del Paese forze implacabili
E nemiche di ogni cambiamento emergono dalle sue viscere a cui sono tenacemente abbarbicate e manifestano tutto il loro potenziale distruttivo
Noi chiamiamo tutti chiamiamo la coscienza democratica del Paese a fare piena luce sull'Italia dei veleni e dei misteri
Per riaffermare la verità
Per mettere a nudo le responsabilità di chi è stato complice
E di chi nello Stato e nel governo pur avendo nel compito
Non ha saputo o non ha potuto fare fino in fondo il proprio dovere
Se c'è qualcuno che vuol metterci una pietra sopra sappia che noi non lo consentirebbe
Infatti
C'è un nesso strettissimo tra la battaglia democratica per la verità e la battaglia di una grande riforma noi avevamo lanciato l'allarme sui caratteri della crisi sui rischi per la democrazia
Avevamo denunciato l'intreccio stretto è grave di crisi politica e di crisi istituzionale perché abbiamo visto il segnale eloquente di quella che Antonio Gramsci avrebbe chiamato una crisi organica dello Stato e della politica
E invece di mostrarsi all'altezza di questo problema
Tutto si è risolto nel passaggio da un mostro cinque teste un mostriciattolo a quattro
Ma ciò che più mi ha colpito
E più mi ha preoccupato nella presentazione da parte di Andreotti e di questo governicchio
E la sordità dimostrata il fatto che non hanno colto nel modo più assoluto inquietudine l'insofferenza il fastidio che in questo momento serpeggia che attraversa il Paese e invece guardate che cosa è successo
Se formato questo governo mirando a quattro presentato alle Camere da un Presidente del Consiglio che non dà alcuna valutazione delle cause che ci hanno portato dal rimpasto alla crisi e poi di nuovo a un rimpasto per di più fallito
Perché i repubblicani hanno detto che non volevano essere impastati dal
E a loro insaputa
In realtà invece di un dibattito programmatico aperto e alla luce del sole si è preferito risolvere in termini di puro potere una grande questione democratica qual è quella dell'informazione
E così è entrato in ballo il problema gigantesco del controllo politico dell'informazione cioè di un potere che ogni giorno di più si svela decisivo per orientare tenere sotto controllo la società di massa e i suoi comportamenti ma anche per stabilire connessioni alleanze
Rapporti di forza di scambio con la rete dei grandi potentati tra politica economica e finanza cioè con un l'oligarchia
Che di fatto regge il nostro Paese e si conclude così
Nell'incertezza e nella conclusione
Un intero ciclo della vita politica italiana dieci anni di pentapartito dieci anni di una maggioranza imperniata sull'alleanza fra Democrazia Cristiana
E Partito socialista un'alleanza conflittuale certo ma anche sorretta da un impegno condiviso non solo sul terreno della spartizione del potere di quote crescenti di Miglio sullo stato la pubblica amministrazione le banche informazione l'industria ma anche da una visione del Paese della sua modernizzazione dà un'idea moderata
Della governabilità
Ma ora tutto è più chiaro
Il pentapartito non ha più niente da dire
Non solo agli elettori ma neppure a se stesso
Ha scritto in proposito l'Osservatore Romano
Alcune considerazioni che vale la pena di riportare
Dice il quotidiano del Vaticano
La situazione appare molto delicata
è un menta nell'opinione pubblica quel disorientamento che ha caratterizzato l'itinerario della crisi
In un groviglio così avviluppato in cui i motivi di ampio respiro sembrano confondersi con vicende di basso profilo la gente o capisce poco o crede di capire troppo nell'uno e nell'altro caso si distacca sempre più da quelle istituzioni
Che costituiscono la garanzia della vita democratica
Si dice da parte di tutti che le istituzioni scricchiolando
Non tutti però
Conclude il quotidiano del Vaticano sembrano avvertire che si va sempre più affievolendo la democrazia come stato d'animo
Ebbene noi condividiamo la diagnosi
E l'allarme che ne
Il vero pericolo che ora ci sta di fronte
E che si lascino marcire alle istituzioni e che si alimenti il terreno di coltura per tutte quelle forze che puntano lo sbocco conservatore della crisi italiana e con la responsabilità storica del pentapartito ecco la responsabilità di Andreotti e della democrazia cristiana
Nel terremoto politico istituzionale che scuote la Repubblica italiana e che minaccia di sgretolare lo stesso assetto democratico se fortemente indebolito il rapporto fra partiti e cittadini i grandi partiti
I grandi partiti che hanno scritto la Costituzione
I grandi partiti
Che hanno dato tempo allo Stato
E impulso fondamentale alla crescita di una società civile sempre più autonome complessa
Che hanno fatto cultura
E promosso modernizzazione bene questi partiti
Hanno finito col subire pesanti contraccolpi del sistema di potere moderato fondato sul partito stato democristiano
A cui Boy hanno aderito repubblicani liberali socialdemocratici e infine i socialisti
L'opposizione
Che in una prima fase imposto grandi battaglie di modernità di civiltà e di sviluppo democratico
Si è trovata successivamente sempre più spesso stretta in una tenaglia fra le leve del conflitto e dalla consociazione
Certo dobbiamo tutti riflettere sul fatto che i partiti nel loro insieme sono stati visti dall'opinione pubblica dei cittadini dalla coscienza del Paese non più come protagonisti della democrazia che si organizza
Ma è soprattutto la pratica clientelare di occupazione del potere dei partiti di governo
Che ha gettato un alone negativo
Su tutta la politica italiana
Ecco da dove nasce
E per quali responsabilità storica delle classi dirigenti italiane la degenerazione del sistema dei partiti
Però io voglio dire con grande franchezza che nello stesso tempo noi non accettiamo
Che si parli in modo generico dei politici
Ed è la classe politica
Anzi noi diciamo ai partiti di governo fate attenzione che state alimentando smarrimento e disaffezione nei confronti della politica dei partiti e che la democrazia stessa
Potrebbe soffrirne
Una cosa deve essere molto chiara noi saremo i primi a combattere ogni forma di generico qualunquismo quel qualunquismo che è l'altra faccia di tutto un mondo perverso di gestire la cosa pubblica
Così non vogliamo
Limitarci a segnalare la crisi sentiamo il dovere e abbiamo l'ambizione nazionale e democratica indicare la strada per risolvere la crisi vogliamo contribuire a risolverla
Tanto più dunque
Signori del Governo dobbiamo dirvi con severità che sulla strada che avete seguito in questa occasione
Non avete certo tolto argomenti a quanti sono decisi o tentati a buttare con l'acqua sporca buttare via anche il bambino
La reazione perversa che porta il rifiuto dei partiti in quanto tali viene alimentata
Se si resta inchiodati a un vecchio sistema di potere
Guai se non si avvia immediatamente una svolta
Se non si procede a un'autoriforma dei partiti
Proprio per questo ora diciamo
Sulle riforme istituzionali non c'è tempo da perdere
Noi ci opporremo risolutamente a questo governo
Verso il quale abbiamo motivato la Camera nostra sfiducia
Ma un punto deve essere chiaro
Non demordiamo
Non accetteremo che si sprechi questo siamo noi che diciamo che se non si poteva tirare a campare prima
Tanto meno lo si dovrà fare ora
Noi non vogliamo anche perché non abbiamo giocato di rimessa
No in questa crisi la nostra è stata una posizione centrale del tutto autonoma tra quella di pura conservazione istituzionalizza democrazia cristiana e quella di puro propagandisti mo'plebiscitario del Partito socialista
Ci siamo presentati come il partito delle riforme istituzionali
E chiederemo al Parlamento di impegnarsi a fondo
Nel processo riformatore delle istituzioni certo l'esito migrando di questa crisi
è una dimostrazione ulteriore del fatto che solo con un governo di garanzia un effettivo governo costituente possibile fare riforme rifondare lo Stato democratico uscire da un'impasse
Che minaccia di rendere la crisi istituzionale politica un groviglio inestricabile e soffocante
Infatti chiediamoci
Perché si cerca di ricorrere come avviene da molti anni a questa parte
Ai lezioni anticipate
Solo perché non si ha la forza di continuare a governare
E per limitarsi poi a riproporre le stesse alleanze gli stessi uomini in molti casi gli stessi sperperi le stesse tangenti gli stessi favoritismi le stesse clientele
Dottor Mieli corro
Capirei se un partito dalla maggioranza dicesse
Non ci sto più ho bisogno di aria nuova di aria pulita
E quindi rompo con questa coalizione mi rivolgo al popolo per proporre un'altra quante ma non è così nessuno ha fatto questo discorso questo discorso purtroppo non l'ha fatto nemmeno il partito socialista in tal
Per questo noi condanniamo apertamente il gioco al massacro
Di quanti agitano l'esigenza delle riforme istituzionali le agitano come un mito come un mezzo di propaganda ma poi non fanno nulla perché tali riforme siano avviate nell'unica sede nella quale devono essere avviate cioè nel Parlamento
Noi invece siamo il partito che dice chiaro e tondo
E così non si può andare avanti e che dice basta con la vecchia politica
Questa la ragione per cui abbiamo concepito la nostra nascita come tappa di un processo costituente che riguardano incerto in primo luogo ma che aveva l'ambizione e ha l'ambizione di rivolgersi a tutta la sinistra italiana
Abbiamo cambiato mai stessi per cambiare la politica
Perché anche gli altri cambino e per cambiare l'Italia
Siamo dunque per modificazioni profonde
Che salvaguardino ed espanda no la nostra democrazia
E al tempo stesso rettore restituiscano capacità di decisione deficienza governo del paese
Per questo noi ci presentiamo con una proposta chiara e limpida e ci battiamo per un governo efficiente autorevole che sia scelto direttamente dei cittadini per un governo che governi il governo non deve e non può essere deciso da cinque signori seduti a un intorno a un tavolo no dovete poterlo decidere poi al momento del voto alla luce del sole e senza troppi
Forlani
Ha voluto ironizzare sulle divisioni interne al PDS
Come sarà dicendo assoluto di raccordo
Ma io rispondo a Forlani che nel corso di questa crisi nessun'altra forza politica ha avuto una linea di condotta altrettanto coerente una capacità di proposta altrettanto limpidi
Abbiamo proposto un metodo è una procedura per avviare incardinare una fase costituente
Abbiamo indicato una strada che garantisce un equilibrato rapporto
Fra la responsabilità del Parlamento il ricorso al parere degli elettori
Ed è esattamente su questo punto ha gettato la spugna questo governo
Abbiamo anche indicato una precisa linea di riforma istituzionale
Che è quella di dare come dicevo ai cittadini il potere di determinare direttamente con il voto indirizzi programmi la maggioranza di governo
Che è quello di attribuire a una sola Camera
Con un ridotto numero di membri
Il potere legislativo e quindi in sostanza il potere ridiscutere Grandi Progetti per il Sud per i giovani per il lavoro per la difesa dell'ambiente
E quella di rafforzare i poteri e le competenze delle Regioni facendo
Capo una seconda assemblea nazionale la Camera delle Regioni
Che quella di regolare riformare poteri e strumenti essenziali in primo luogo la pubblica amministrazione ed informazione
Noi vogliamo una pubblica amministrazione della quale ci sia la separazione tra i partiti e la gestione
Vogliamo una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini e non delle Cretti è delle clientele al servizio degli hotel
Indi da quelli che chiedono un certificato a quelle che domandano sicurezza salubre e assistenza
E noi dobbiamo dire chiaro e tondo
Ai signori del Governo è anche alle alte cariche dello Stato
Che continuano a volere fare la parte di coloro che si oppongono a quello che non funziona nel nostro Paese no è troppo comodo se volete apporvi andate all'opposizione mandiamoli alla patente o ne ma se avrete governato
Dovete assumervi
La responsabilità di quello che fate
Ed abbiamo anche dire
Con estrema chiarezza
Che ora di finirla
E i vostri diritti vengano scambiati per dei favori
E vogliamo nello stesso tempo un'informazione libera
Un'informazione al servizio di tutti nella quale siano garantiti imparzialità e parità nell'accesso vogliamo costruire un grande movimento che uniti il diritto di informare quello di essere informati
Ebbene onorevole Forlani non mi risulta che nella DC sia pure senza travaglio
Ci sia unanimità di posizioni su nessuno di questi né sul metodo
Né sugli strumenti di riforma costituzionale
E sulle proposte di riforma
La nostra che ha davvero una grande riforma forte coerente che tuttavia siamo disposti a confrontare con le posizioni di chiunque altro mostri
La disponibilità a misurarsi sullo stesso terre
Noi la riforma delle istituzioni la vogliamo sul serio
Anche per questo daremo tutto il nostro sostegno
Al referendum per una nuova disciplina delle preferenze
Che può introdurre una innovazione limitata ma significativa incisiva e che può dare impulso un più generale processo
Per questo richiamiamo ad una grande campagna per eliminare quell'anello di congiunzione
Tra criminalità e politica che l'attuale configurazione del volto di pre una battaglia per fare il primo passo verso le necessarie riforme
Grazie vuole dare la parola ai cittadini bene si incomincia a darla sulle preferenze per abolire le preferenze
Quelle che ci sta di fronte
Come passaggio storico politico assolutamente inedito è proprio la costruzione dell'alternativa tra un polo conservatore un pollo progressi
E noi diciamo la destra con la destra
La sinistra con la sinistra
E questa la via che intendiamo aprire insomma si tratta di costruire una democrazia dell'alternanza che porti infine anche nel nostro Paese tutta la sinistra governa
Dai sentiamo che l'Italia rischia di essere declassata e che la sua compagine si indebolisce
La crisi della Repubblica ripropone una questione nazionale che ricomponga i contratti oggettivi tra nord e sud fra interessi forti e nuove marginalità fra poteri diritti tra centro e periferia della compagine economica sociale e territoriale
La che incluso e chi invece escluso dal godimento pieno ed effettivo di quel bene essenziale che sono le pari opportunità di vita per tutti tra cittadini di prima e di seconda classe
Tra equità ed efficienza
Un'Italia che sappia porre al proprio centro un'effettiva e concreta liberazione della donna a partire da una riorganizzazione di tutti
Della società eccoci dunque le nostre buone ragioni altroché presidenzialismo il presidenzialismo ha funzionato nella pienezza delle sue prerogative in una tradizione storica e politica che aveva elaborato e costruito un sistema opportunamente bilanciato di poterne di contropoteri
Qui nelle versioni nostrane
Ci si dice che avremmo un Presidente eletto dal popolo e poi e poi il buio
E anziché un mutamento positivo potremmo trovarci di fronte
A un prolungamento dello stato di cose esistenti
Chi ha detto che presidenzialismo e consociativismo sono incompatibili
Forse che persino in Francia
Non si è data per qualche tempo coabitazione tra socialisti e moderati
Ebbene io forti timori che qui da noi
Regale Remo perché sa per quanti anni ancora il potere alla democrazia cristiana o si finirebbe con confermare la coabitazione tra democrazie cristiane partito associati
E poi come si può pensare di risolvere le crisi di un sistema
Dandola alberi legga una persona sola no
Se vogliamo cambiare tutti e cambiare anche a sinistra
Avviando effettivamente il processo di unificazione delle forze socialiste di progresso la via maestra e l'alternativa
Mettano dunque le carte in tavola tutte le forze politiche come facciamo noi
Noi intendiamo ridare forza incisività slancio
Alla rete dei grandi poteri democratici del nostro Paese
Noi indichiamo in primo luogo alla sinistra ma poi a tutto il Paese
La necessità di procedere istituendo grandi cantieri di riforma
Essenziale per una cultura di governo che non si contenti di schede programmatiche elaborate all'ultimo momento in stato di necessità
Questa è la sfida PT positiva per davvero riformatrice riformista che lanciamo i socialisti
E basta indicare alcuni titoli
Per intendere la portata di questa proposta
Il Mezzogiorno
La scienza
Le città un nuovo regime dei suoli
E il tema del governo ormai hanno è ormai esclusivamente diverso da quello di dieci anni or sono
E non si risolve mediante una pura e semplice strategia delle autonomie l'ambiente
Un grande progetto per la salvaguardia e la tutela dei beni ambientali
E badate anche creazione di nuovo lavoro soprattutto per i giovani il fisco la scuola
Per non dimenticare il cantiere più grande di tutti la riforma dello Stato della pubblica amministrazione
E come dicevo indichiamo come obiettivo del processo costituente che è strettamente legato
Checché ne dicano i demagoghi da strapazzo
Gli analfabeti della politica
Alle riforme sociali ed economiche di cui abbiamo parlato e alla nostra vita quotidiana pensate a Livorno e a Genova
A livello di impreparazione di inefficienza
Alle condizioni inaccettabili di insicurezza di rischio permanente per il lavoro e la vita di migliaia di uomini per la salute
Di un settore produttivo fondamentale per l'ambiente
Che ci hanno messo di fronte le sciagure marinare che hanno atrocemente colpito la nostra gente
Il governo non ha ancora risposto agli interrogativi che si addensano su queste tragiche vicende e non riesce ancora a far fronte all'emergenza ambientale che si è determinata sia chiaro
Noi non ci aspettiamo certo risposte accettabili e tanto meno
Esaurienti da questo mostriciattolo a quattro testi
Arroccata attorno al mantenimento di un'alleanza precaria la maggioranza sembra destinata a destreggiarsi fra filosofia rigoriste compromesse clientelare
Avremo forse stangate
Ma non certo rifarmi
E la prova è mezzogiorno oggi la situazione del Sud è al centro della crisi del Paese rappresenta la massima colpa storica delle classi dirigenti italiane e la prima grande ambizione del partito democratico della sinistra deve essere quella di affrontare alla radice la questione meridionale
Per questo rilanciamo con forza l'obiettivo dall'abbattimento del divario economico civile
E sociale tra nord e sud
Riaffermiamo l'idea di grande pro
E economici sociali e ambientali su cui concentrare finalizzare l'insieme degli investimenti nel Sud
E così scopriamo ora che l'Italia è fragile
Perché il solco tra nord e sud è diventato un abisso perché il fisco è un Medioevo con i suoi servi della gleba
I forzati dell'imposizione indiretta che sono i lavoratori dipendenti che sono gli unici a pagare è una sua nobiltà che si è guadagnata l'indulgenza plenaria eterna
Perché inefficienti sono le grandi reti
Che costituiscono il tessuto le telecomunicazioni trasporti i servizi finanziari
Perché lo Stato non riesce a garantire i cittadini all'impresa fondamentali risorse come la formazione al più alto livello culturale e professionale come la sicurezza sociale come la piena legalità e funzionalità
Dei rapporti civili e dei rapporti economici
La strada per uscire da questa situazione obbligata occorrono riforme riforma del sistema fiscale per renderlo più giusto ed efficace riforma dei grandi sistemi difesa della previdenza della sanità e degli enti economici
Nella nostra idea di rifondazione dello Stato
Teniamo ben fermo dunque messo
Tra equità ed efficienza
La democrazia
E valorizzazione del lavoro
Il PDS
E e resta un grande partito del lavoro
E lotta per una nuova Repubblica fondata sul lavoro
Per avviare quella che in linguaggio gramsciano chiamiamo una grande riforma morale intellettuale del Paese
Per fare questo insieme con le riforme elettorali ed istituzionali
Occorre che il mondo del lavoro in tutte le sue espressioni riacquisti un peso sociale e politico torni ad essere un protagonista della vita nazionale
Noi non separiamo sistema politico e Società
Democrazia e soggetti sociali Poteri e masse
Repubblica la Costituzione hanno avuto un'ispirazione progressiva perché avevano stretto questo rapporto
E questo rapporto è da ricercare oggi
Dobbiamo sapere che una nuova fase della Repubblica italiana non può nascere senza e contro la classe operaia contro le sue istanze di liberazione del lavoro contro i suoi ideali di democrazia
La lotta del PDS per la liberazione del lavoro si configura oggi come lotta per lo sviluppo e l'estensione della democrazia
E non inseguendo modelli astratti o mitiche soluzioni globali del problema Italia che si avvia al Duemila è un Paese esigente
E dobbiamo saperlo
E noi dobbiamo sapere parlare il linguaggio di questo Paese e noi saremo radicalmente veri innovatori se sapremo entrare nel merito di queste questioni di cui golosi pacatamente
In questa piazza attenta io vi ho voluto parlare perché non è il tempo delle demagogia ma il tempo della ragione della volontà dura ma assicura di andare avanti di costruire qualche cosa di diverso di risolvere per davvero il problema di tanta gente che oggi non si sente più protetta da nessuno in questa società ecco perché chiediamo una rigenerazione della democrazia
E quindi dobbiamo essere in grado di rispondere in ben altro modo da come si è fatto finora
Stiamo attenti istante attenti compagni
A non trascurare il bisogno sempre più acuto di giustizia
La coscienza sempre più intensa
Per i propri diritti
La rivolta contro la frustrazione delle capacità delle professionalità
Delle identità individuali e collettive
Che è un sistema di relazioni sempre più chiuse lottizzato ci ha imposto
Daremo un colpo alla stessa ragionevole del partito democratico della sinistra
Il vero fatto nuovo della scena italiana ma non solo della scena italiana
Le nostre scelte in campo internazionale che voglio richiamare qui solo brevemente
Non sono state senza rilievo
E parlo soprattutto della scelta di pace convinta ardua che abbiamo fatto e che ha ispirato la nostra azione in occasione del conflitto del Golfo
Quella scelte nata dalla profonda convinzione che la pace sia quadro di riferimento irrinunciabile per la costruzione di un nuovo ordine mondiale fondato sulla cooperazione sul dialogo sul ruolo centrale dell'ONU e sottratto
Ad ogni logica di potenza unilaterale solo in questo modo sarà possibile tenere insieme pace e giustizia operare per il riscatto del popolo curdo vittima di un folle genocidio e per la seduzione del problema palestinesi
Va bene
Non possiamo continuare ad assistere
Senza profondo dolore sgomento
Alle immagini vere della guerra
Quelle che ci raccontano con tanta crudezza il dolore l'inganno la perfidia
Di cui sono vittime innocenti bambini donne uomini curdi
La comunità internazionale deve intervenire con maggiore decisione
Questo è il vero banco di prova di un nuovo governo mondiale che via per davvero all'ONU la possibilità di intervenire in modo diretto ed efficace
E tutto ciò rende certo più acuto e drammatico
Il problema di individuare regole e strumenti scelte politiche coerenti
In grado di salvaguardare il principio di legalità internazionale senza far ricorso alla guerra
Ma io voglio dirvi anche con un certo orgoglio per la posizione che abbiamo assunto e che quando guardiamo quelle immagini del popolo curdo
Ebbene appare chiaro che avevamo ragione noi di fronte al problema della guerra quando abbiamo detto ve lo ricordate anche in quel dibattito con la Malfa a Samarcanda che la guerra avrebbe aperto a tra i problemi prima avevamo il problema palestinese adesso abbiamo il problema palestinese il problema curdo è quella regione del mondo è ancora più martoriata di prima
Ecco perché bisogna trovare in modo nuovo la soluzione
Di tali questioni
Care compagne e cari compagni
Il partito democratico della sinistra si è battuto con determinazione
E con successo contro lo Sparta istituzionale
Difesa della democrazia è svolta politica istituzionale oggi si tengono strettamente sono un cardine del processo costituente
E noi siamo il partito di questa svolta
La nostra ragione destra
Occorre sapere tuttavia che opera svolta non fosse risolutivamente avviata sia approfondire ebbe il solco tra cittadini e Stato
Si darebbe fiato una protesta indiscriminata
A una sorta di ribellismo anti istituzionale i cui elementi corrosivi sono già presenti nell'opinione pubblica ai compagni che vengono dalle regioni del Nord potrebbero dirlo meglio di me
E costituiscono il miglior terreno di cultura per la crescita delle lei
E l'intensificazione del loro potere di ricatto sul sistema politico
E quest'ultimo potrebbe anche fare collasso
Uno Stato non rifondato potrebbe non sostenere gli assalti
Che oggi è costretto a subire
Ma l'opinione pubblica deve entrare ben in testa che le leghe non sono l'unica forma di ripulsa
Delle porcherie delle debolezze delle corruzioni tutto un sistema politico che si regge sullo sperpero del denaro pubblico
Non la partita non neutrale lei
E l'attuale sistema dei partiti di cui noi faremo parte
La partita si gioca tra due diverse critiche al sistema politico
La nostra una critica da democratica
Ancor più intransigente
Ma volta per davvero a dare più potere ai cittadini alle competenze e alla imprenditorialità sessanta
L'altra posizione quella leghista e qualunquista
E fonda sul corpo Pinocchio sulla volgarità razziste un'aggressione polemica dai toni spesso eversivi in realtà destinata a far vincere i potenti e i prepotenti di sei
Noi non siamo secondi a nessuno nella critica l'attuale sistema politico
Il sistema di potere il muro di Berlino che intendiamo demolire
Per lasciare via libera al processo di rifondazione della democrazia italiana
Non sempre l'abbiamo detto con la necessaria efficacia e durezza e non sempre abbiamo operato di conseguenza
Ma solo se venderemo nette ben visibile
Il profilo della nostra opposizione al sistema dello spreco e del centralismo corrotto
Solo così faremo capire solo così farete capire
Che la vera novità siamo noi e non certo le reti
Ma ciò richiede chiarezza di idee per mezza
E semplicità di linguaggio
Netta distinzione
Dal malcostume imperante
Richiede anche che ci presentiamo come siamo
Il partito che vuole per davvero le riforme istituzionali
Perché vuole delle istituzioni nelle mani dei cittadini al servizio dei cittadini e dei loro problemi
Il partito che con maggiore determinazione si batte
Per una sinistra più unita
E la vera novità la novità Dagda gridare forte
E che è ora di cambiare che la sinistra tutta la sinistra deve governare
E per tutta la sinistra intendiamo in primo luogo il PDS
Un partito autonomo che ha le sue ragioni autonome da far valere
Che non si definisce rispetto ai suoi rapporti con la Democrazia Cristiana come il partito socialista ma per le sue idee e i suoi programmi essi gli anche per le sue passioni
Per i suoi ideali e per le sue politiche
Autonomo ma non settario
Autonoma ma al servizio dell'unità di tutte le forze di progresso di innovazione e di cambiamento
E per tutta la sinistra intendiamo anche il Partito socialista ma lasciatemi dire
Un partito socialista che deve avere anche lui il coraggio di cambiare che deve avvertire che una certa politica di continua collaborazione di litigio con la Democrazia cristiana e giunta al capolinea e che deve dimostrare di combattere apertamente clientelismi e affarismo
Ma per tutta la sinistra intendiamo anche
Insieme delle forze dell'innevamento a partire da quelle forti sensibilità religiose cattoliche che si battono per la pace e la solidarietà contro l'ingiustizia di una società disumani usata nella quale vengono calpestati gli ideali di fratellanza di uguaglianza
E di un'effettiva liberazione umana dall'odio dalla divisione
Dalla discriminazione
E soprattutto dall'abbandono dell'ultimo e intendiamo anche quella nuova sinistra
Soprattutto fatta di giovani
Che sentono acutissime le nuove contraddizioni di questa nostra epoca così travagliata i problemi dell'ambiente
I rapporti tra nord e sud del mondo e quelli della liberazione delle donne una sinistra più niente è più forte
E forte essenziale perché non si determinano le condizioni di una contromossa restauratrice
E di fronte a questa grande esigenza
Stupisce francamente che gli scissionisti di Rifondazione Comunista
Abbiamo giocato con tanta decisione la carta della divisione del movimento operaio e democratico
E devo dire anche in vigna
Che si rivolgano al Partito democratico della sinistra una forza è iscritto nel proprio codice genetico l'impegno la salvaguardia l'espansione della democrazia in vigna ripeto
Che si rivolgano a noi un'accusa grottesca di una corresponsabilità nelle ipotesi di uno sbocco autoritario della crisi italiana
Siamo una forza nata per unire
Ricomponendo nelle ispirazioni plurali e diverso di tutta la sinistra
E se riusciremo ad aprire con tutte le forze democratiche una fase nuova della vita della nostra Repubblica lo faremo perché abbiamo portato in esso il patrimonio indistruttibile della nostra democrazia i principi e i valori che hanno presidiato
Pur nel pieno di grandi a volte drammatici travagli la vicenda della nostra Repubblica
I componenti di Rifondazione Comunista devono sapere
Che risponderemo a questa loro aggressione in nome delle nostre scelte di oggi e anche della nostra storia
Di quella storia dalla quale essi non posso in alcun modo appropriato
Poiché la storia che ha consentito a noi di diventare quello che ora siamo
Di essere in campo non solo come forza di riserva ma come forza motrice di un grande indebito passaggio riformatore di una nuova Italia
Proprio per questo i componenti di Rifondazione Comunista devono sapere noi glielo ricordiamo che l'obiettivo di tutte le forze della conservazione quello di dividere la sinistra
Invece il nostro obiettivo è quello di unire
Per questo noi diciamo
Diciamo che è un delitto
è un delitto grave contro i lavoratori volere dividere il più grande partito dei lavoratori italiani quale noi siamo è saremo nella società italiana
A chi giova dunque
La concorrenza a sinistra
L'odio a sinistra
Giova ai potenti
E i privilegiati di sempre
Giova a coloro che non vogliono cambiare
C'è chi ha fatto della cessione della divisione della sinistra e dei lavoratori il motivo della propria vita
Noi invece vogliamo unire i lavoratori
Vogliamo unire i più deboli per renderli più forti nella società italiana
Siamo un grande partito popolare riformatore al servizio da democrazia italiana
E per far conoscere questo partito le sue idee e la sua forza
Necessario da parte di tutti uno straordinario impegno
Alcuni sondaggi dicono spesso che siamo in qualche difficoltà
Ma l'unico grande sondaggio del quale disponiamo
E i cui dati sono completamente verificabili nostro tesseramento
Cita in crescita e già ora attestati a livelli più alti di quelli del difficile anno passato
Ma la crescita ed è quel che più conta
E soprattutto tra i giovani
Dove invertiamo nettamente la tendenza al declino del partito comunista italiano e dei nuovi iscritti
Ma non basta non ci va
Occorre una paziente tenace opera di proselitismo casa per casa ai lavoratori e lavoratrici
Tra i giovani e gli anziani
Facendo conoscere a tutti i nostri programmi
La nostra determinazione al cambiamento il senso
Del nostro impegno per la giustizia contro le profonde disuguaglianze presenti nel nostro mondo per la libertà per una solidarietà rivolto in primo luogo ai deboli agli esclusi
Il proselitismo nella storia del movimento operaio ha significato l'impegno quotidiano paziente e tenace fra la gente
Per costruire i primi strumenti di promozione sociale civile e politica delle classi subalterne gli istituti della solidarietà operaia e popolare hanno dato nerbo democratico
A una società civile
Che ancora non ne aveva
Hanno dato un contributo decisivo al travagliato processo storico di democratizzazione dello Stato
Oggi in una società civile disgregata e afflitta
Da uno statalismo insieme arrogante inefficiente occorre costruire una nuova tappa del processo di democratizzazione integrale da socio
E questo anche il senso della nostra presenza nel Paese
Della nostra funzione nazionale civile
Abbiamo Charlot alle spalle una lunga storia e abbiamo di fronte una prospettiva ardua ma è saltato
Radicare il nuovo partito nel mondo del lavoro nelle grandi città del Mezzogiorno
La nuove forze intellettuali
Significa dar corpo al nuovo inizio per noi tutti per la sinistra
E per la democrazia italiana
Lavoriamo dunque
Per una sinistra nuova
Per portare tutta la sinistra governare certa lo sappiamo le enormi disparità di sviluppo in Occidente l'arretratezza economica addirittura il sottosviluppo della gran parte dell'umanità le catastrofi della fame
I rischi di un crollo ecologico globale tutto ciò ci dice che nel mondo del dopoguerra non ci sono vincitori
E che a noi alla sinistra
Alle forze del socialismo sono riservati grandi
E impegnativi obiettivi per questo noi diciamo socialismo come libertà
Socialismo come compiuta liberazione di ciascuno è di tutti queste la prospettiva per la quale dobbiamo batterci queste la prospettiva del partito democratico della sinistra
Per questo le sorti dalla Quercia e quelle della democrazia italiana sono tutt'uno
Avanti dunque compagni tutti insieme avanti con fiducia verso la costruzione del nostro comune futuro vero solo una democrazia più alta è compiuta
Per di ficcare oltre la repubblica dei partiti la Repubblica di tutti noi di tutti voi uomini donne giovani di questo Paese
Per edificare la Repubblica dei cittadini la Repubblica dei diritti e delle libertà realizzate per una effettiva liberazione umana
Per un futuro di giovani a misura di voi giovani che vedo così numerosi oggi atta no non è bandiere nuove della Quercia Heather Gloria ordinanze barocca installare antirigetto insieme
Prendete in mano questa bandiera
Guardate davanti
Per la società di uomini liberi e uguali
Per la libertà per la democrazia per il socialismo avanti vince il partito democratico dalla sinistra