Festa Democratica dell'Unità di Roma 2014 - La riforma della cooperazione internazionale

Derivazione come realtà politica e le questioni internazionali che sono così importanti nel contrasto politico della città
Ire Lazio né con i nostri eletti a livello parlamentare a livello
Delle delle istituzioni territoriali per quanto riguarda
La politica internazionale e anche
Nel tentativo di offrire al partito nelle sue varie dislocazioni territoriali
Intanto aspettiamo l'annuncio
Appunto dare l'opera l'opportunità sia le articolazioni territoriali del partito di avere
Più facilità del discutere di questi danni sono così importanti nella
Dello scenario politico nazionale sia a vivere un'interfaccia migliore con i soggetti della società civile che si occupano
A vario titolo di questioni di carattere internazionale di globalizzazione di relazioni con il mondo
Ora
Abbiamo voluto iniziare questa esperienza dall'alto dalla riforma della cooperazione internazionale perché riteniamo che si stia determinando un'opportunità importante per l'Italia in questi giorni
La legge sarà descritta molto più compiutamente
Di quanto possa fare io da parte di di via quarta pelle ma intanto posso dire che noi ci stiamo avvicinando all'approvazione di una
Riforma che
Supera
Una disciplinari è datata mille novecentottantasette
Questo lo stesso fatto è indicativo di quanto questa disciplina abbia bisogno di una riforma urgente perché il mondo dell'ottantasette
Punto
Dicevo appunto il mondo del mille novecentottantasette non c'è più da tutti i punti di vista dal
Dalla dal punto di vista delle dinamiche della globalizzazione dal punto di vista della divisione del mondo in blocchi
E quindi noi veramente siamo tutti quanti costretti a fare a fare le i conti con questa
Obsolescenza di quello strumento legislativo
Noi
Ci accingiamo all'approvazione definitiva la la legge è stata approvata
Con una maggioranza molto larga sia al Senato che alla Camera dopo un percorso
Che ha visto un coinvolgimento diretto anche delle organizzazioni che a vario titolo e con esperienze diverse con punti di vista diversi si occupano di cooperazione
Allo sviluppo
E
La legge di ritorno al Senato dove avrà un vaglio diciamo limitato alle questioni per cui la Camera è tornata
A ai ha introdotto delle dei cambiamenti rispetto al testo approvato dal Senato e auspicabilmente la approverà
In maniera definitiva al più presto
Ora la legge
Ha avuto un impianto complesso che ridisegna il sistema di governance italiano della cooperazione internazionale
Delinea con chiarezza le responsabilità politiche sia in più in in ambito esecutivo quindi la responsabilità di un viceministro con delega
Al Ministero degli esteri della cooperazione
La responsabilità esecutiva compito esecutivo di un'agenzia creata ad hoc
Disciplinare il ruolo del Parlamento per quanto riguarda
Il controllo e l'indirizzo nei confronti della
Della
Del le nostre politiche di cooperazione internazionale
Produce
Un uno scarto culturale importante perché
Supera il concetto di aiuto allo sviluppo a favore di un concetto di cooperazione di partenariato che
Per il supporto e un buon rapporto tra pari diciamo nella
Nella relazione con i soggetti che sono
Diciamo interessati dalle nostre politiche di sviluppo e supera in un'ottica europea
Anche una certa
Diciamo dibattito annoso che è stato per lungo tempo svolto in in Italia che
Di due ancora i si notano gli affetti e anche in queste ultime ore
Che il
La relazione diciamo tra i diversi mondi che si occupano di cooperazione sia tra il piano nazionale del Piano territoriale il piano del
Del privato il privato del pubblico il piano del profit e il piano del no profit
Ora
Su questo diciamo c'è stato uno un'opera
Di che di mediazione che ha cercato di accogliere le le istanze su un punto di di convergenza il più avanzato possibile che ha prodotto il voto che che ho raccontato nelle due nei due rami del Parlamento
C'è da secondo me anche da
Da tenere duro su questa posizione Orizio esprimo magari un
Una posizione diciamo politica possa riguardare il Partito Democratico queste ore
La legge è oggetto di un vivono anche di una polemica che è stata che è stata innescare alcune dichiarazioni di
Di padre Zanotelli
Io credo che noi dobbiamo provare a uscire anche da questo punto di vista da un
Da un ventennio da un trentennio di di discussione sulla
Oggi leggendo l'articolo che riferiva di queste di queste polemiche ne è venuto in mente un
Un episodio che ho avuto modo di studiare nei mesi scorsi
Nel nell'ottantasette che era l'anno di approvazione della legge che stiamo cambiando
Un
Questo tema della
Del ruolo
Del del privato nella cooperazione internazionale
Fu un tema che
Assurse addirittura un dibattito pubblico molto più forte rispetto a quello di oggi
Tanto da diventare oggetto di
Trasmissioni televisive sia di
Di RAI che di di Fininvest alle
La l'innesco di questo dibattito fu orda iniziativa della di un'importante soggetto privato che la prova perenni embolia
E
Che aveva lanciato un po'un programma che si chiama missione bontà che aveva un un'interfaccia comunicativa nelle
Né i nei
In tv alla RAI e poi
Ora
Questo ha
Questa quest'operazione
Produsse lo stesso dibattito ci fu una discussione anche interna al mondo delle missioni sull'output unità o meno di
Di presentare anche con una veste diciamo
Inversa questa esperienza della così importante della
Cooperazione in quel caso diciamo di marca cattolica
E
E per certi versi
Le questioni sembrano le stesse anche rileggere oggi i documenti che con cui ci facciamo i conti
Hanno danno l'impressione che siamo che siamo fermi lì quindi secondo me non bisogna invece
Sprecare il lavoro che è stato svolto di
Di mediazione di
Di tentativo di accordare le
Le le istanze di acceso un punto avanzato e quindi mi auguro che insomma questo
Si riesca soprattutto alle nostre rappresentanze parlamentari ma più generalmente a chi si è occupato di
Di costruire questa la questa nuova legge io do la parola Amalia quarta belle che ci illustrerà molto più dettagliatamente di quanto possa aver fatto io la
La la legge
Avremo durante
Dopo l'intervento di Lia una
Serie di interventi diciamo di operatori ed esperti di questo settore
Oggi
Accortezza in termini di tempi sarò un po'rigido nel chiederne il rispetto perché alle nove e trenta il palco e prenotato per un altro dibattito
Allora grazie per questo invito grazie Andrea e grazie Gianna Marche
E qui mi scuso a nome di di Pistelli e di Tonini per una
Riunione di partito delle Commissioni esteri sulla vicenda Israele Palestina anche si teneva in contemporanea il dibattito loro non ci sono
E hanno mandato me però spero che me esami anarcoidi spero che in due riusciremo a fare quello che avremmo dovuto fare in tre
Sostanzialmente che cosa in questi giorni è stato chiesto che cosa fa di nuovo questa legge
Questa legge fa tre cose
Proprio dal punto di vista concreto che che cosa implica che cosa che è cambiato
La prima cosa che è cambiata è la questione della delega politica adesso guardando il pubblico e immagino
Penso che la maggior parte delle persone che sono qui presenti hanno seguito un po'il dibattito degli ultimi anni sul tema della cooperazione internazionale
E del tempo e dei tentativi di riforma uno dei delle questioni vere che si era posto in questi anni
Era che a seconda dei cambiamenti di governo e quindi dell'attenzione che veniva data al tema della cooperazione e comunque anche in governi più attenti di altre sul tema della cooperazione
Non c'era una chiarezza di delega politica rispetto al tema quindi la prima cosa vera
E nuova che fa questa legge che istituisce un viceministro per delegato
Che spero è sempre d'ora in avanti si occuperà all'interno del Ministero degli affari esteri di tutte le questioni legate alla cooperazione
Il che non vuol dire che sarà delegato solo diciamo a quella che conosciamo come l'implementazione dei progetti il viceministro per delega in realtà sarà una figura che parteciperà ai Consigli dei Ministri senza diritto di voto quindi viene anche introdotta
Una figura
Istituzionale nuova laddove si discute di temi che hanno a che fare con la coerenza delle politiche
Cosa voglio dire tutti quanti noi sappiamo che ci sono delle politiche di cooperazione che vedono i rapporti bilaterali tra Paesi e che sono improntate soprattutto alla strategia degli aiuti
Però sappiamo anche che
Spesso alle politiche possono funzionare nel modo che con una mano dai e con l'altra togli se pensiamo per esempio al tema delle politiche migratorie
Al tema delle politiche ambientali al tema delle politiche commerciali ci rendiamo conto conto che serve al di là del tema degli aiuti serve una persona che pensi alla coerenza di queste altre politiche
E
Per quanto riguarda le finalità invece delle politiche di cooperazione qui la prima cosa che questa legge fai istituire un mito viceministro per delega che si occupa sia degli interventi ma soprattutto della coerenza delle politiche attraverso la sua partecipazione al Consiglio dei Ministri
Il secondo elemento che questa nuova legge fa
Il secondo la seconda
Cosa nuova che questa legge fa
E che crea un'Agenzia per la cooperazione questo è un altro dei temi che erano stati dibattuti negli ultimi dieci quindici anni
Soprattutto sulla scorta di esperienze di altri Paesi europei a partire dal di pedale la dalla Gran Bretagna dove è stato creato il di affari di sostanzialmente un ministero che faceva esclusivamente cooperazione internazionale
L'idea di creare un'Agenzia per la cooperazione allo sviluppo che diventa quindi il braccio di implementazione degli
Degli interventi che può aiutare la cooperazione italiana farà è un'idea appunto che riprende da questo punto di vista il dibattito che c'è stato a livello internazionale
E che cerca di renderlo concreto riconoscendo il fatto che per fare cooperazione servono delle figure professionali specifiche serve uno nuovo che ha come unico obiettivo quello di fare progetti di cooperazione il che non vuol dire che le persone
Che saranno impegnate
Nell'Agenzia direttamente saranno medici che andranno a fare con campagne di vaccinazione ma saranno persone
Che penseranno strutture Ranno e agiranno le politiche di cooperazione nella loro quotidianità e potranno poi essere effettivamente dei progetti fatti dal dall'Agenzia o dei progetti che l'Agenzia coordina infatti da altri soggetti
Il terzo elemento importante di questa legge
è una cosa che abbiamo introdotto alla Camera che ci è costata devo dire fatica ma ci ha dato grandissima soddisfazione
E che è forse l'elemento più innovativo di tutta la legge perché appunto questi due elementi sono elementi che sono emersi da un dibattito lungo chi interverrà ASAL Leonardo
Daranno anche conto del del dell'evoluzione del pensiero che c'è stata della mediazione che ci ha permesso di arrivare a questo testo di legge
Il terzo elemento però è una vera innovazione e riguarda la parte finanziaria al di là appunto della delega politica ed è l'aspetto operativo abbiamo inserito una
Delega specifica per cassa depositi e prestiti che sarà
Una sostanzialmente quella che abbiamo chiamato l'istituzione finanziaria per lo sviluppo
Ovvero un braccio
Più di carattere finanziario che permetterà alla cooperazione di fare quel passaggio tra aiuti
Esclusivamente e interventi invece più di investimento utilizzando soprattutto leve che sono di carattere finanziario che rientrano dentro il grande capitolo degli interventi di finanza per lo sviluppo
Queste sono le tre grandi cose che la legge fa
Detto questo ci sono due elementi dissenso della legge cerca di
A riportare all'interno del dibattito il primo elemento che dà un senso
Riguarda appunto il la definizione di politica per la cooperazione
Nella legge quarantanove dell'ottantasette la politica per la cooperazione era intesa come parte integrante
E la politica estera oggi in questa legge nuova la politica di cooperazione diventa parte qualificante della politica estera cosa vuol dire nella pratica che cosa che cambia questo è stato un po'chiesto n in vari dibattiti
Vuol dire che a mio giudizio poi questo puramente sarà anche occasione di dibattito e secondo me anche una risposta a chi invece critica questa legge per essere una legge che fa solo affari e solo business
Ma ci rendiamo conto come Italia e anche la nostra politica estera deve passare attraverso un'attitudine che è un'attitudine diversa rispetto al passato siamo una media potenza ci rendiamo benissimo conto che abbiamo una capacità negoziale
Da singoli rispetta determinati Paesi
Che è ridotta o relativa lo vediamo anche in questi giorni vediamo quanto è difficile effettivamente coordinare una risposta al responso agli vello degli attori europei su delle questioni di carattere strategico come i conflitti nel
Nel nel Mediterraneo e i problemi che ci sono sul confine orientale della de dell'Unione europea e quindi ci rendiamo conto di aver bisogno di un'attitudine diverso per la politica estera
Un'attitudine che passa appunto dalle politiche di cooperazione in particolare con quei Paesi che sono la maggior parte dei Paesi del mondo che sono i cosiddetti i cosiddetti Paesi in via di sviluppo che però non sono più esclusivamente Paesi
Poveri ma diventano Paesi partner con cui fare cooperazione con un'idea che diventa un'idea di mutuo beneficio
Su questo si può discutere moltissimo io te ritengo che sia una prospettiva effettivamente innovativa
Cioè si pensa non come fanno alcuni paesi nordici a essere donatori buoni che vanno che vanno in alcuni Paesi danno molti soldi noi questa cosa qui
Non la riusciremo a fare necessariamente in quel modo di
Da diciamo una cosa diversa ci dotiamo di degli strumenti che ho appunto elencato per essere presenti in alcuni Paesi che riteniamo siano Paesi partner con cui fare degli interventi che vanno verso alcuni principi che sono insomma stabiliti nel primo articolo della legge di cooperazione che sono principi
Che riguardano la pace la la riduzione della povertà il mantenimento di Standard relativi ai diritti umani il mantenimento di un'idea di sviluppo sostenibile ma lo facciamo in partnership
E questo è davvero a mio giudizio uno spirito diverso con cui noi cerchiamo di impostare la nostra politica estera e in particolare la nostra relazione con quei paesi che sono i cosiddetti Paesi del terzo mondo che non sono più ritenuti i Paesi del Terzo Mondo ma appunto Paesi partner
E l'altro elemento innovativo di spirito della nuova legge è che appunto dai riteniamo
Istituzionalizziamo come attori della cooperazione non più i soli attori del no profit e non più solo gli attori del diciamogli così tanti attori che facevano cooperazione allo sviluppo in senso tradizionale
Vengono sostanzialmente riconosciuti come attori della cooperazione sia tutti i soggetti profit
Sì a tutti i soggetti no profit che fanno cooperazione internazionale e questo vuol dire le ONG che latte dapprima cosa a cui noi tradizionalmente pensiamo quando pensiamo agli attori della cooperazione
Ma anche tutte le Onlus le associazioni di promozione sociale le le associazioni di comunità di immigrati
Ad associazioni di commercio equo tutta una serie di attori che hanno relazioni con i Paesi terzi Paesi che partner di cooperazione ma che non sono tradizionalmente gli attori appunto di cooperazione e il secondo elemento importante che a cui riconosciamo lo status di partner di cooperazione sono tutte gli attori del settore profit su questo c'è stata discussione sia in Parlamento e cioè
Giustamente anche discussione fuori dal Parlamento
Abbiamo cercato di includere nella legge una serie di criteri a partire dal riconoscimento del fatto che tutti quegli attori del settore profit
Che sono al di fuori della legge centottantacinque sull'esportazione il commercio delle armi e quindi che sostanzialmente commerciano in armi non possono essere attori di cooperazione così come
Attori che non aderiscono a determinati Standard internazionali
Su sulla sui temi della sostenibilità ambientale del rispetto dei diritti del lavoro
E altri tipi di criteri di questo tipo ma al tempo stesso riteniamo che la cooperazione si possa fare e riteniamo che sia una grossa sfida beh
Anche delle istituzioni italiane di cominciare a parlare con gli attori profit perché questi adottino dei criteri di versi con cui agire nei Paesi del sud del mondo
Sono alcune cose che sono appunto abbozzate nella legge che verranno poi
Meglio specificate laddove andremo ad adottare là dove il Governo andrà ad adottare dei regolamenti che comunque devono passare al vaglio del Parlamento
E le esso è saranno meglio specificati anche a livello di tutte le azioni che poi verranno fatte delle strategie dei documenti di pianificazione triennali eccetera
Ho cercato brevissimamente di darvi un'idea appunto della
Della legge e spero che gli elementi che vi ha dato siano occasione nostra di dibattito del di questa serata grazie
Certamente
Aspetto spettante
All'adesso noi apriamo questo momento di di dibattito che che svolgiamo con tutti
Adesso c'era anche la più remi chiedeva di di fare una domanda io ma vicino con un
Qua vicino a di perché se no non ci sentiamo
Va bene rispondiamo coi
Raccogliamo un po'di domande e poi gli risponde
Allora io
Inviterei già Vincenzo Vita
Come una indubbia
Magari rispondo brevissimamente a questa con la domanda molto puntuale esistente a mente la legislazione europea che riguarda la parte europea degli aiuti esistono delega delle linee guida europee
In particolare noi stiamo guardando con grande attenzione per esempio le linee guida europee di relazioni con il settore privato
Su alcuni aspetti molto specifici che devono orientare un'altra cosa che questa legge fa è che cerca di integrare il sistema in particolare appunto finanziario italiano di finanza per lo sviluppo italiano con il sistema europeo
Quindi c'è un tentativo di legarsi
Da un lato a dei principi europei
E dall'altro lato a delle pratiche europee cercando di fare sì che l'Italia possa diventare uno di quei Paesi con cui cammina anche un pezzo della cooperazione europea
Ho camminato oppure cammina lungo una linea che è quella stabilità dai principi europei
Allora io do la parola Vincenzo ringraziandolo anche
Perché sia per la sua esperienza nel nell'ambito della cooperazione particolare per quanto riguarda le organizzazioni non governative sia
Per
Per avere per essersi occupato finali medi di questi temi per il partito di Roma è stato particolarmente prezioso per noi anche in termini di organizzazione di questo dibattito ti lascio la parola grazie parlo
In una doppia veste una di
Un operatore che si occupa di cooperazione internazionale dal mille novecentosettantasei
E quindi ho vissuto un po'tutte le fasi di discussione che ci sono state e poi ho un altro ruolo sono coordinatore del Partito Democratico in un municipio di periferia di Roma il quindicesimo
E quindi già questo discorso può di proporre al partito ai partiti un'attenzione particolare a questo tema credo che sia un qualcosa di rilevante
Perché all'interno anche all'interno del Partito democratico che è uno dei partiti che maggiormente ed attenzione ai temi di cooperazione internazionale solo negli ultimi tempi viene valorizzato
Chi si occupa di queste tematiche
Ci sono state persone in passato che
Si sono coinvolte in questo tema e per esempio andando alle primarie non sono stati rieletti
Ed è una cosa molto grave che va sottolineata entrando sul discorso della legge la legge non è stata ancora approvata deve passare ancora al Senato
Il Senato sta occupandosi di tutta una serie di temi molto rilevanti tra cui l'autoriforma del Senato ci sarà la legge elettorale già oggi tutti i torti i giornali titolavano
O si fanno le riforme o si va
Di nuovo ad elezioni anticipate e una esperienza che la riforma della cooperazione ha già vissuto sia approvata alla Camera
Cave la legislatura si ricomincia da capo auspico e spero e chiede e volevo chiederlo a Tonini ma non c'è lo chiedo a voi
Bisogna stringere i tempi saranno un dieci per cento di rischio che si vada ad elezioni però stavolta l'ENEL la legge deve essere approvata prima non può essere rimandata di nuovo alle calende greche
Le valutazioni che sono state fatte il dibattito che è stato fatto quasi all'unanimità tutti ne danno una valutazione positiva
Io mi chiedo e mi son chiesto anche in un articolo che ho mandato vari amici se è sufficiente approvare una legge per far sì che il sito che il sistema cooperazione internazionale funzioni
Ed è lì nasce
Una sfida perché alcuni rischi che sono stati
Presentati e sottolineati nel dibattito parlamentare secondo me vanno considerati soprattutto nell'applicazione
Quindi nell'elaborazione del Regolamento perché non è sufficiente approvare una buona legge e ritengo che questa sia tale se poi non c'è un sistema che la fa funzionare
In passato contrapposizioni fra diplomatici tecnici e società civile ha portato molto spesso ha dei conflitti che hanno bloccato qualsiasi possibilità di rinnovamento
Oggi
Sarebbero tanti punti da sottolineare voglio toccare un paio uno quello delle risorse
Siamo molto lontani dallo zero sette per cento che l'Italia ha sottoscritto purtroppo quando non si rispetta hanno gli impegni presi in questo ambito come in quello dei
Diritti umani non c'è sanzione
Semplicemente non si rispettano e si va avanti come se niente fosse senza risorse non si fa una buona cooperazione non si entra a fare sistema
Quindi
L'impegno preso e sottolineato anche nell'ultima valutazione fatta dall'OCSE DAC
Chiede all'Italia di aumentare gradualmente le risorse e di assumere e poi
Una scelta di priorità territoriali e tematiche di rapporti anche multilaterali più ristretta partecipare a livello europeo va bene
Io ho fatto un confronto fra la programmazione che la DGCS ha fatto per il prossimo periodo due mila quattordici due mila sedici la peer review del DAC so che se la nuova legge
Uno dei punti è proprio quello di limitare il Paese gli ambiti di intervento in relazione alle risorse che si hanno ventiquattro Paesi son troppi
Ho ventiquattro Paesi vanno ristretti
In relazione ad una priorità e credo che il Mediterraneo il Medioriente attualmente debbano essere l'unica priorità per l'Italia Coin si ebbe al Corno d'Africa che tradizionalmente lo è stato
Dando agli altri Paesi un'attenzione ma più con altri strumenti a livello europeo o a livello di lavoro più complessivo quindi il ridurre il discorso delle priorità ultimissima cosa le nuove generazioni
Si sono moltiplicati in Italia
Le facoltà in master i dottorati aumenta il numero di giovani
Che investe per entrare in questo settore poi fanno fatica professionalizzare assi fanno fatica ad entrare
Comma uno pieno diritto a ovvi vendo un precariato di tantissimi anni fino a trentacinque quarant'anni costeggi e tirocini credo che un investimento
Sul discorso del coinvolgimento dei giovani con il volontariato con le modalità possibili
Che si possono fare sia importantissimo ieri Ridolfi nel dibattito diceva non mille sessanta mila giovani italiani che facciano scuola di cittadinanza con questa tipologia di
Di esperienza nella cooperazione interna internazionale perché ritornando nelle loro comunitaria di origine in Italia saranno migliori cittadini e porteranno un humus un coinvolgimento diretto o
Per discutere in maniera più consapevole più approfondita di queste tematiche ed è l'ultimo impegno che ci prendiamo reciprocamente Andrea
Di portare nel nostro partito nei circoli un rinnovato interesse per l'internazionalismo e per questi temi perché senza un coinvolgimento di massa senza un coinvolgimento di base non ci sarà rinnovamento e non ci sarà funzionamento grazie
Grazie a Vincenzo esattamente quello che approveremo che proveremo a fare anche perché
Come si vede in questi giorni i termini sono di
Di stringente attualità io darei la parola Francesco Petrelli
Che è il portavoce di Concordia Italia poi a Silvia stili
Grazie due parole in relazione a questa legge e l'Europa e poi volevo
Completare forse la risposta sugli standard europei il ruolo degli attori privati ma alle le due parole sono che con questa legge l'Italia ritorna in campo
Perché essi data di strumenti e di una credibilità che negli ultimi anni purtroppo anche in questo settore perduto anche a livello europeo
Quindi è importante perché per esempio noi andremo a decidere nell'arco del prossimo anno quella che viene chiamata la nuova agenda globale dello sviluppo dopo gli obiettivi del millennio cioè
Che idea abbiamo del mondo e come vogliamo affrontare i temi della lotta alla povertà in modo completamente nuovo finisce il paradigma donatori beneficiari
E si cerca di creare le condizioni che coinvolgano tutti i Paesi in comuni comuni ma differenti responsabilità
Gli obiettivi del
Il Regno scadono tra un anno ci saranno nuovi strumenti oltre che una nuova agenda che dovranno tenere insieme l'idea di un nuovo sviluppo
Povertà sostenibilità eccetera anche perché il mondo è cambiato la gran parte dei poveri non sono nei paesi che una volta si chiamava in via di sviluppo ma solo nei Paesi che sono cresciuti
Del quattro cinque sei sette per cento del PIL tre quarti dei poveri sono né in quei Paesi India Indonesia Cina compresa
Seconda questione c'è un semestre
Che non va né sopra né sottovalutato è una grande occasione per influenzare le politiche europea e l'Europa il più grande donatore a livello globale
Nelle sue politiche di sviluppo abbiamo degli appuntamenti e di un'agenda da qui al trentuno dicembre
Credo che sia responsabilità del nostro Governo Presidente del semestre dire e fare delle cose su un paio di temi
Uno di questi è il ruolo degli attori privati dello sviluppo un altro su cui l'Europa mi pare assolutamente
Svolga lo sguardo dall'altra parte la questione mediterraneo
Migrazione e sviluppo l'emergenza umanitaria che accanto alle crisi dei conflitti vediamo ogni giorno in modo drammatico in televisione
Ma anche l'idea e la convinzione che
O l'Europa ricorda che la politica di cooperazione euro-mediterranea è la principale sfida di tutte le sue politiche e dell'intero suo futuro pena
La rimessa in discussione della stessa Unione europea
E i segnali di queste ultime elezioni mi pare che siano chiari
Ora rilancia e ricordava e riproporre quei processi che aveva cominciato ad attivare lentamente negli anni Novanta o l'Europa stessa rischia di essere travolta
Lampedusa non è un problema dell'Italia di Malta della Grecia o c'è un'assunzione piena di questo è il Governo italiano deve e può
Provare a metterlo alto finalmente in agenda in Europa io non so se un commissario sulla migrazione sia la cosa più giusta come ha proposto Juncker
Credo che ci sia bisogno di un commissario dotato di pieni poteri e di risorse che affronti questa questione forse di un commissario alle politiche di cooperazione euro-mediterranea concludo
Ruolo dei privati e lo sviluppo il novanta per cento degli impiegati in Africa impiegato nel settore privato
Se non c'è crescita dicono eresia investimenti diretti esteri non si fa lotta alla povertà
Noi vogliamo accettare questa sfida perché non vogliamo come ANGSA nelle anime belle che non si sporcano le mani no bisogna reggere un confronto
Perché a volte le impresse allo anche capacità e cultura e bisogna farlo come Paese ONG governi altrimenti si lascia il piatto grosso fuori dalla nostra possibilità di influenzare il modello io i modelli di sviluppo
C'è però da dire una cosa
Che ci vuole coerenza anche su questo B io vi racconto una cosa che è accaduto a pochi giorni fa al Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite mi ha molto colpito
Mozione perché poi sono le mozioni per imporre alle multinazionali all'Etienne civile Translation al Corporation obbligazioni legali per il rispetto di diritti umani lavoro decente lavoro dignitoso e così via
A favore Cina Vietnam ma sembrava un quadro propano a nove prima della caduta del muro di Berlino
Votano contro e parlo a nome dell'Unione europea e il rappresentante italiano
L'Europa gli Stati Uniti e così via
Si tratta di stabilire diciamo in modo stringente in modo legale il re le le compagnie multinazionali al rispetto di quei principi
Allora come dire la sfida dei privati dello sviluppo degli attori privati è fondamentale
Ma ci vuole grande capacità coerenza e determinazione altrimenti veniamo travolti
E allora ritorniamo posizioni vecchie di logica eccetera
Io credo che su questo il Governo italiano siccome il Piano le conclusioni
Dopo la commise dopo la comunicazione che ha fatto la Commissione europea sul ruolo dei premi e lo sviluppo nel nostro semestre forse ci sarà anche un piano di azione che dovrà implementare come si dice combutta parola questo tema c'è
Dare le coordinate di come si realizza perché l'Unione europea darà soldi per gli attori privati o si crea hanno condizioni legali questa è la prima parola d'ordine delle leggi europee di concorde di Concordia Italia
O questo tipo di politica si svilupperà in un certo modo o over rischia grosso quel rischia di inquinare di tornare indietro anche rispetto a principi che l'Europa stessa
Dice essere alla base sostenibilità lotta alla povertà rispetto di tutte il sistema dei diritti
Sappiate lo sappiamo lo perché noi come società civile su questo monitoreremo e faremo iniziativa anche all'interno di questo semestre grazie
Ringrazio Francesco Petrelli do la parola
Hastings Tilli
Che la Presidente dell'Associazione delle ONG italiane
Prego
Grazie sono la portavoce
Del numerose organizzazioni di solidarietà e cooperazione volontariato internazionale è una cosa diversa dalla vecchia ohi da settembre scorso
Che era l'associazione delle ONG lì e pare alta c'erano anche altre reti degli amici dove abbiamo fatto una scelta che ci sta bene con questo vestito dentro questa legge a questo punto
Perché
Io preferisco come dire affrontare solamente due due aspetti di questa legge
Che sono che noi riteniamo positivi importanti e sui quali
Noi intendendo tutte le reti
Delle organizzazioni e delle leggi che si occupano
Di cooperazione e solidarietà volontarietà internazionale hanno lavorato
Prima informalmente collegi selettore e poi con Senato il Parlamento e l'onorevole quarta Pelillo sta bene
Lavorando giorno dopo giorno riprendendo rielaborando una riflessione di anni e anni che noi abbiamo fatto io sono orgogliosa del fatto oggi
Che ci sia questa legge perché il Presidente della mia associazione l'ANCI e della mia leggi Arx si chiamava Rino Serri
Ed è stato il primo che ha posto in tempi non sospetti l'esigenza di riformare lo strumento che avevamo cioè la legge quarantanove ottantasette
Ne sono fiera appunto e arrivino ovunque esso si fa ovviamente sappiamo dove la dedico
Ma dedico come dire la mia soddisfazione
E penso che dovremo già Leonard pensare anche a dedicare a qualcuno di loro qualcosa una volta che la legge ci sarà
Gli attori appunto perché questa legge è completamente nuova da questo punto di vista e in queste ore risponde alle sfide globali
E risponde al protagonismo della società civile del nostro Paese
Perché si arriva appunto a uscire dal senso dell'idoneità e dei vecchi albi per dire che per lavorare che chi veramente
Fa deve fare come ha detto ieri
La via quarta pelle nel senso che chi effettivamente dimostra e lavorare
Su questi settori e con la forza il coinvolgimento
Dell'ogni Pignone pubblica sociale dei giovani delle cittadine e dei cittadini allora merita riavere
Una dignità
All'interno degli attori di una legge
Fino alle comunità degli stranieri
E su questo voglio dire penso
Che si sia raggiunto un livello importantissimo la coerenza il secondo punto la risposta che questa legge dà
A una richiesta che da sempre viene dagli attori del privato del profittare no profit e dal cosiddetto sistema della cooperazione la solidarietà del volontariato Italia la coerenza
La coerenza che significa il pensare che la politica di cooperazione internazionale non è una ancella della politica estera
Ne è parte integrante di più come è stato detto ieri è quella
è quella Banu che essi allunghiamo verso le altre politiche è quella
Che fa capire che oggi parlare di immigrazione
Così come pazzi parlare ed educazione globale così come parlare di cambiamenti climatici
è non è cosa diversa
Ma è
Il posizionare l'Italia dentro una dimensione
Non vale
Ed è questo aspetto quello della coerenza che ha poi degli strumenti che tutela no la coerenza
Per esempio o
La Conferenza oltre il CX oltre il Comitato alla conferenza oltre l'aspetto interministeriale la Conferenza annuale degli attori o biennale degli attori o come e quando la si voglia fare i tempi è importantissima perché è da quella oltre che dalla e da quella che tra ispirazioni e
Come dire l'attendente
La la l'attenzione alla dignità e alle richieste e alle esigenze degli attori e alle giuste
Cause che gli attori portano portano e presentano
Allora questi due aspetti sono di per sé aspetti per noi di grande solidità della legge e che rispondono l'hanno detto altri anche entrando più nel merito al criterio di un'efficacia dell'intervento
Ieri è anche stato detto basta non parliamo più di aiuto finalmente alla cooperazione internazionale l'Italia pubblica allo sviluppo non è l'aiuto
Perché come diceva
Come è stato detto ieri cui si deve parlare di impegno bene si deve parlare di impegno e si deve parlare di impegno economico finanziario sociale
Allora ribadisco anche quell'ulteriore aspetto
Che nella legge c'è e che è importante di rafforzamento del senso del volontariato perché quello che diceva Vincenzo virate coinvolgimento dei giovani prima ancora che da lì era smossa dall'istanza partita la volontà
Di essere volontaria volontario
Inutile contesto che soltanto le organizzazioni e le energie possono dare di azioni di cittadinanza attiva mondiale
Allora questua determinante e chiudo sull'altra parte è strettamente legato al tanto è poco non si può fare un ragionamento articolato
Ma insomma l'invito a
Anche a darvi andarli a vedere come dire i contributi delle associazioni che stanno nel social network e nei loro siti N e delle reti
Sulla questione dell'educazione alla cittadinanza mondiale globale per noi
Che era diventato un fanalino di coda fanalino di coda per gli interventi finanziati alle leggi fanalino di coda nel ragionamento complessivo della sensibilizzazione dalla visibilità
E che invece ritorna anche questo con estrema dignità
Poi però
C'è un punto
Che era un po'un punto importante sul quale non è che va recuperata
Diciamo un pezzo mancante auto ho pensato sentito ritenuto mancante e poi Gildo lo spiegherà meglio anche nella relazione tra l'istituzione
E nazionale e le Regioni ma importante il fatto che si possa costruire un sistema con tutti gli attori
Progettarlo insieme con gli strumenti che abbiamo valorizzando unico aspetto una dimensione una peculiarità di questo Paese che a quello delle relazioni comunitarie
Nelle quali è evidente
Che le Regioni hanno importanza ed è evidente che le Regioni non sono solo un soggetto che va regolato in quanto situazionale e che non entri in contraddizione con i termini e la diplomazia e della politica estera
Io penso che il fare l'utilizzabilità frumenti nuovi che questa legge mette in atto il Regolamento perché i regolamenti saranno essenziali della legge dell'Agenzia dei rapporti tra l'Agenzia
E la no la nuova la cosiddetta Banca di sviluppo cioè la Cassa depositi e quindi
E prestiti allora questo ed è importante questa è la sfida noi ci stiamo come ci siamo stati finora
Continueremo a starci senza trovare nemici senza individuare nemici ma invece
Chiedendo di stare insieme al tavolino profitto non sono affitti istituzioni
Regioni autonomie locali la DGCS l'Agenzia tutti quanti e per costruire un sistema che sia un sistema come è stato detto bagnare i da soggetti istituzionali di Cittadinanzattiva globale
Grazie signor stili
Esso Carlo Rossi dirigente della Regione Lazio per la cooperazione decentrata
Dopo di lui
Gil dopo Araldi
Prego
Grazie grazie dell'invito
Dunque siccome
Mi è stato detto che gli interventi devono essere molto brevi mi focalizzerò su un punto soltanto
E quello della
Attenta scrupolosa lettura della legge che ho fatto anche se non è la materia minerario ho fatto studi di economia però
Leggendo questa
Questo testo mi incerte Casini si sono un po'Driza alte
Detta di capelli sulla testa sia perché evidentissimo che le Regioni e lavorerà Regione mi sembra è fatta anche cose belle e importanti sono molto penalizzante sono molto penalizzati
Questo è quello che è di ieri mattina
Penso che sia l'ultima
Ci sono state abbastanza penalizzate poi penso che il G otto rincara la dose io
Se sottolineo alcune cose velocemente
Poi magari in altre sedi affronterò altre più invece del tipo di lavoro ecco come questa merita veramente cosa qui
All'articolo nove e io mi sono un po'focalizzato su quello che riguarda
Questa queste entità cioè le Regioni che secondo me
Sono soggetti molto importante e qui son po'penalizzati sia perché dispongono di esperienze
Non solo nel campo della cooperazione ma anche nei campi di merito cioè in campo sanitario nel campo delle politiche sociali nel campo di politiche ambientali dei trasporti la cultura
Cioè sono portatori di know how le Regioni
Oltre che avere anche esperienze nel campo della cooperazione e più sono portatori anche di finanziamenti qui vengono fortemente penalizzate secondo me
Tra le Regioni a parte a parte situazioni
Temporanee di dissesto finanziario che possa anche essere superata nel tempo sono degli attori importanti perché hanno un ruolo potente possono no pensiamo ad altre regioni che hanno un'attività più intensa come
La Toscana non al sistema Toscana è una volta volevo fare un esempio
In uno che faceva la Toscana per convincere i miei i miei politici diciamo a fare di più
E la Toscana e a mille progetti china cenavamo attivo enti trenta loro mille quell'anno in cui verrà non certo c'è una grande esperienza qui sono un po'penalizzato alle Regioni e poi secondo me qui parlo soprattutto con Lia
Perché qui secondo me ci sono delle cose che vanno occorre tenere sul piano no
Va beh però ci penserà la Corte costituzionale come proprio perché qui e dice
Articolo nove comma uno
Va beh cita l'articolo centodiciassette della Costituzione
Dice che va be'la competenza in materia di politica estera prevalentemente vedo
Esclusiva dello Stato in materia di sedi politica estera io però che sono pignolo
No non sollecita guarda ridotti ma ho paura di andare a quelle tutte visitazione mi sono andate a vedere quello che dice la Costituzione
La Costituzione al comma uno citato lettera dice lo Stato a legislazione esclusiva nelle seguenti materie
Non è l'attività le no Solana legislazione cavalleria quella lettera politica estera rapporti internazionali e si
Quindi quello che c'è scritto nella legge non è quello che dice la Costituzione siamo attenti
Dopodiché
Vado un po'ma voglio comunque
Possiamo sempre rientrarci sovrasta mica somala dal Senato classica di queste cose attacca per quanto riguarda le regioni l'ultimo comma dello stesso articolo della Costituzione stabilisce
Nelle materie di sua competenza questa è stata appena fatta questa riforma
Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi può
Può quindi io posso farlo se possono io responsabile generati può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato nei casi e con le forme disciplinate da leggi dello Stato
Qui
Sì ma io posso non è che è che poi lo Stato mi dice sempre di no e quindi io non posso
Perché questa legge costituzionale più forte di una legge ordinaria quindi qui c'è sì però io posso io lo devo poter fare certe lo Stato deve favorire mi disciplinando no eccome fare non come non fare
Però la legge di cui stiamo parlando invece no quindi qui fa un commento voi velocemente commento venti
Questi testi lo presi da raccolte che sono spinte metterli i commentatori qui dice per la prima volta viene riconosciuta a livello costituzionale così detto potere estero delle Regioni
Vale a dire la possibilità di stipulare nelle materie di propria competenza accordi costati intese con enti territoriali eccetera eccetera
La legge centotrentuno del due mila tre ha individuato il contenuto delle intese eccetera eccetera no
La Corte costituzionale poi dice ha riconosciuto il rilievo dell'autonomia regionale nell'ambito delle relazioni internazionali
Ed allo stesso tempo giustificata la riserva in capo allo Stato di poteri di collaborazione e di controllo
Ed eventualmente di ingerenza dice rispettati da delle Regioni eventualmente io però mi sono andato a vedere una legge centotrentuno in realtà non stabilisce nessuna ingerenza
Non
Non prevede niente insomma
Non dice niente insomma dice deve essere coerenti con le leggi dello Stato coerente ma non ci può essere il previo parere dell'Agenzia
La quale si tira un previo parere negativo ce lo all'articolo pare esso tanto impone finita a memoria
Se mi dà parere negativo sempre negativo io non posso fare l'operazione è invece la Costituzione dice io lo posso fare quindi io dico al legislatore se non volete che la Corte costituzionale nell'opporsi asettico forse è meglio scrivere quello che ci si trova così
L'altra cosa che segnalo così
Ma questa volta mi appresa a fare qui puntuale riguarda
La l'agenzia e il il cosiddetto
Nel comitato congiunto al comitato congiunto e ci ha messo due bei punti esclamativi è composto praticamente da due persone perché c'era il direttore generale dell'operazione e dire tra Agenzia e va beh
Invece il Ministero va bene il Ministero per
Direttore
Dopodiché in in molte altre parti c'è scritto che il direttore dell'Agenzia propone
No propone le cose le ha e le approva cioè lui partecipi lui le propone ma anche le approva come membro no in più parti censito questi
Sì però poi se uno va a vedere sono una serie di cose spaventoso in CIPE in realtà in realtà
L'agenzia c'era tra tutti i poteri
Non
è una cosa
Questo
Sì sì però
Tu sei andato a dimostrare il Tosetto sia andata via ieri e e non hai sentito l'intervento del
Del mio amico tra virgolette Ridolfi ex collega
Eccetera i sentieri la frana Paoli diceva alla fine
L'agenzia adesso chiudo è perché tanto è chiaro quello che ho detto
Le diceva l'Agenzia che evidentemente mi lega al maggiore ruolo un altro punto diventa quasi Ministero dalla cooperazione diventa agenzie
La io fatti ci voglia andare a lavorare farò domande a sufficienza l'Agenzia deve essere struttura d'eccellenza e operare con massima trasparenza rispondere al Governo e Parlamento giustamente
Compito della dirigenza agenzia di aumentare
E dotazioni finanziarie senza compromettere l'autonomia l'indipendenza essere introdotta la valutazione indipendente Lodetti interna eccetera eccetera qui non c'è lo dite interna cosa si può fare
E cosa dice invece la legge sull'Agenzia perché poi e nei dettagli no che si nasconde il fallimento oppure la furbizia della
Della della burocrazia ministeriale intesa con il Ministero degli esteri mi chiedo ci vedo la manina
Disposizioni transitorie un articolo prima
No adesso mega scaduto sono ad accettarlo dice che sono duecento persone assunto in cielo né in certo modo poi ne possano prendere un altre cento nei Paesi in cui operano
Poi quelli comandati quali quelli in esubero che siccome non rione nessuno li mettiamo all'Agenzia
E cioè se questo non mi piace dati ossequiosa in esubero da altre parti riprendiamo all'agenzia che dovrebbe semplice pensare di eccellenza
Cosa dice invece articolo trentadue disposizioni transitorie
No che sono sempre quelle che
Diventi sono quelle vere mentre quelle del
Degli articoli normali sono quelle che si faranno fra cinque anni quando ci sarà un altro parlamentare governa c'era quelle vere sono quelle transitorie
L'arte del comma quattro articolo trentadue dice l'Agenzia si avvale degli esperti di cui all'articolo sedici comma uno c la legge ventisei ciò paura andarvene degli sono insomma
Già in servizio presso la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo alla data di entrata in vigore della presente legge nel limite massimo di cinquanta unità
Eccetera eccetera ce ne possono optare se questi saranno cioè alla fine
Il la persona che sarà la persona che sarà messa a fare direttore sarà scelta si con
Trasparenza c'era ma non sarà una ditta straniera come io ho sempre dico
No le assunzioni a Commissione europea di cui parla dico di parlare i dolci io le ho fatte
No si fanno con una gara europea e si vede una ditta europea del tutto indipendente così bisognerebbe fare in questa materia invece sono sicuro che non si farà così
Si prenderà un direttore che sarà scelto tra quelli che devono fare il direttore chiara a tutti i poteri si assumerà cinquanta persone che sono quelle che voi già conoscete cedere
E e via dicendo questo mette un po'paura perché una cosa che sta già mille volte nella burocrazia italiana ministeriale e non ministeriale quindi
Attenzione speriamo che il Regolamento perché queste già definiti di difficile applicazione io ma sono se avremo bene questa legge
La partecipazione non sono riuscito a guardarle tutte ma lo farò è già difficile da applicare così mettere una un Regolamento che anzi duecento articoli no che rimanderà eccetera secondo me
è abbastanza difficile governare questa cosa
Grazie
Allora do la parola giro Baraldi
Che il direttore generale dell'Osservatorio interregionale la cooperazione allo sviluppo
Poi io non ho altri interventi quindi se non mi segnalate interventi dalla platea do la parola lascio a verbale
Grazie sarà molto breve scusami Carlo mano incalza Rolla docet
Nel senso che
Innanzitutto voglio fare una riflessione personale visto che ho la sventura di essere ancora più vecchie ripigli Vincenzo finire
Al di là della mia collaborazione da sempre al PD o
Lavorato nella cooperazione mi sono occupato di cooperazione e metà al mille novecentosettantuno
Ho collaborato a
Tutti i tentativi M abortiti di riformare questa legge insieme al PD ovviamente ho partecipato alla Commissione parlamentare bicamerale di inchiesta sul vino errori abusi la cooperazione nero membro quindi
Ho un po'di storia in questo campo
Però adesso sono da da parecchi anni direttore del
O x che è l'agenzia di tutte le Regioni e Province autonome per la cooperazione
Allora
A mio avviso prima esperienza esprimo un parere personale poi riferisco il paniere per quanto riferibile del sistema delle regioni
Per quanto riferibile nel senso che
Quello
Quello espresso formalmente ovviamente la sede
Ecco
Ora il mio parere è che
La il testo
Prodotto dal Governo e di questo ringrazio la provvista e lì era un ottimo testo
Normalmente quando il testo del Governo passa al primo ramo del Parlamento in questo caso al Senato sono necessarie mediazione peggiore no in questo caso in via eccezionale è migliorato notevolmente e di questo ringrazio in particolare Giorgio Tonini
Quando poi passa al secondo ramo del Parlamento almeno gli le mediazioni lo stronca Donno in questo caso grazie via
E c'è stato un ulteriore grosso miglioramento
Ovviamente in termini di riferimento che l'uso è quello con la legge attuale con la quarantanove ovvio che
Qualunque legge e quindi anche queste poteva essere ancora migliore tutto è perfettibile al mondo
Però questa è una ottima legge e a mio avviso la migliore possibile oggi
Con grosso innovazione che non sto a ripetere perché vedete primissimo tu
Conta il fatto che per la prima volta e un sistema che si rivolge all'intero sistema Italia nella cooperazione di tutti i suoi soggetti
Con il fatto e poi dispiacerà molti magari anche le qualche regione che non gli son più Orte protetti
Non ci son più giardini protetti secondo me questo è un bene vale per le ONG vale per le Regioni Comuni vale per tutti cioè ti sa fare qualcosa e ad a qualcosa di utile da quando la cooperazione e lo faccia si apre anche a lui
Come ulteriore elemento certe alle Regioni in erano prima
Formulazione
Il loro primo parere espresso aveva uno spiccato addirittura una legge che riuscisse a coniugare
Tenendone ovviamente distinti gli strumenti perché non si va a caccia con la canna da pesca e non si va a pescare con col fucile da caccia però coniugare
La cooperazione allo sviluppo con la cooperazione economica e internazionalizzazione eccetera
Per ponendo la quindi nell'anno in un ambito più vasto della politica estera in senso stretto quella delle relazioni internazionali
Secondo me era addirittura forse un po'eccessiva come richiesta e comunque a mio avviso questo testo riesce a armonizzare abbastanza bene le diverse esigenze appare al settore profit non per farci profitto
Ma per collaborare alla il
Alle attività di sviluppo e questo mi sembra assolutamente positivo
Fatti questi complimenti però voglio e qui
Sono d'accordo con il
Con rappresentanti Koller quel dirigente della Regione Lazio manifestare subito una grossa preoccupazione
E cioè non tanto quella ho anche vissuto personalmente uno dei fatti in cui una legge un tentativo di riforma della cooperazione già approvata al Senato nel mille novecentonovantanove poi
Non a Bush non è riuscita a finire l'iter prima del chiusura del del Parlamento e quindi se
Buttato via tutto per carità non è quella mia provocazione maggiori avevo proporzione maggiore un'altra questa alle questa legge così come esce dal Senato dalla Camera a un
Ulteriore grosso pregio una volta tanto è una legge di principi cioè che non sto a dire il colore dei calzini dell'operatore
Questo è un grosso pregio così dovrebbero essere tutte le leggi ma e anche un grosso pericolo
Perché perché lascia ancora più discrezionalità
Alla stesura del Regolamento applicativo
Regolamento applicativo che giustamente come ci è stato ricordato dovrà essere anche controllato dal Parlamento ma che non viene scritto al Parlamento
Non sarebbe la prima volta e non solo in leggi di principio che ne dà sempre avute pochissimo in cui
Il regolamento applicativo
Capovolgiamo snatura pesantemente
Il testo di legge approvato
Quindi su questo credo che sia necessaria un'attenzione particolare molto molto importante
Molto chiaramente
Molti aspetti che mi piacciono i ripeto mi piacciono di questo testo M. mi piacciono perché io leggo la sinistra possono essere letti anche da destra e basta mettere nel Regolamento la parolina giusto per capovolgere lì
Questo è un
Allarme che lancio e lancio con forza anche perché qualcuno al mio dirama mi dispiace non so cosa farci
Non so cosa farci aggressore personale ho già visto scusate il termine pesante ma lo dico il boicottaggio esplicito della macchina burocratica del Ministero degli affari esteri non sto parlando la parte politica tutt'altro
Come è riuscito a far naufragare gli altri interventi quindi mi aspetto
Tentativi di questo di questa natura tentativi di questa natura che spesso vengono fatti perché passata la legge pace più rilassamento il Regolamento va beh insomma si fa
Su questo veramente
Mi permetto
L'ultima cosa nelle vado è vero che ISI la Conferenza delle Regioni e Province autonome aveva espresso sul primo testo quello
Prodotto dal Governo
Aveva espresso un parere negativo condizionato all'accoglimento e di una serie di raccomandazioni
Ora io non credo che questa raccomandazione sono state raccolte in quanto raccomandazione della Regione però leggendo l'ho letto con attenzione
Il testo uscito dalla Camera vedo che
La gran parte
Di questi elementi
Che le Regioni avevano lasciato negativa
E che erano gli oggettive esplicita penalizzazione
Del sistema
Di quella che in gergo si chiamava come espressione impropria e che quindi giustamente è stata corretta cooperazione decentrata più corretto chiamarlo partenariato territoriale o partenariato tra i territori perché tale è non è il
Il tuo Presidente il nostro perché anch'io vivo a Roma Presidente Zingaretti
Che fa un partenariato con che fa cooperazione con ma è il sistema del Lazio e di tutti i soggetti attivi del Lazio che riesce a stabilire un accordo di reciproco vantaggio in cui ciascuna dei due territori
Mette sul tavolo i suoi le sue eccellenze per aiutare le
Debolezze dell'altro e e viceversa magari e quindi giustamente siano partenariato territoriale dicevo
Esistevano degli elementi
Abbastanza negativi questi non ci sono più
Quindi io credo che questo parere negativo anche se non sono state accolte in termini di formulazione le proposte della Conferenza dovrebbe venire
E dal mio punto di vista personale sicuramente delle
Però qui ribadisco il mio allarme di prima
Mancati di elementi negativi non ci sono neanche quelli di le esplicitazioni positive punti appunto perché una legge di principio
Si riapre lo spazio e non solo per le Regioni ma per tutto per le leggi per
L'intero sistema si riapre lo spazio
Di discrezionalità nel Regolamento per inserire degli elementi che
Di fatto vanificano le grosse importanti riforme innovazione che questa legge può
Su questo lancia un allarme al Parlamento ma lo lancia tutti gli operatori perché in qualche modo bigino su questo percorso che peraltro è già
In atto cioè su mi risulta che già
Si sta cominciando a scrivere regolamenta presso il Ministero degli
Grazie mille
Allora io do la parola lasciando un altro de
Prende pure lì
Allora
Grazie
Di questo dibattito per il quale ringrazio
Il PD
Di Roma
E avendo trattato molte questioni tecniche essendo noi in una sede politica
Mi permetterete di cominciare con alcune riflessioni di tipo politico
Poi però nomi scordo che lavoro con
Lapo Pistelli quindi ho assistito dal primo giorno fino all'ultimo a tutto il travaglio e del parto di questa legge mi permetterò anche di
Spiegare alcune cose che magari
Possono essere meglio chiarite nelle motivazioni quanto meno magari non ne risultati ma almeno nelle motivazioni
Fare un dibattito di politica estera in una
Sede di partito
è qualcosa di coraggiosa
Perché sempre più la politica estera
Appare
O e viene percepito viene vissuta da alcuni come
Politica estranea c'è la politica estera come politica estranea
Invece voi avete voluto ribadire questa sera
Che soprattutto in tempi di globalizzazione
Con le interdipendenze con l'interconnessioni che sono cresciuti tra territorio europee tra territori europei e territori mondiali la politica estera oggi è politica interna
La politica estera e politica eminentemente politica interna
Perché molte delle nostre questioni quotidiane l'economia all'ambiente
I flussi finanziari capitali e così via dicendo dipendono in gran parte non più dalle decisioni che vengono prese a livello locale ma dipendono dalla ricerca di una
Partnership globale per affrontare le sfide che sono diventate sfide globali
Quindi sgombriamo il campo da questa idea che pensa che la politica estera sia politica estranea per cui
Chi si occupa di politica estera nei partiti è un povero sfigato
Per cui si fanno l'organigramma i di partito si nomina il responsabile dei lavori pubblici dell'ambiente del
Della
Di tutte le le cose alla fine
Quando è tardi verso mezzanotte l'una quando tutti si sono schiantati e si cerca un povero cristo che sia così occupa di questioni sociali e di questioni di politica estera
Invece dobbiamo radicare sempre di più questa consapevolezza che
La politica estera oggi e politica interna
E chi lo può fare se lo il Partito Democratico nato
Da queste due
Mammelle diciamo
Simbolico valoriale che è l'esperienza
Della democrazia cristiana nella sua parte del popolarismo
Del solidarismo cattolico che dalla rerum Novaro un fino all'ultima enciclica passando per la pace mi Imperia salasso l'Istituto ha reso il Cialis
Ha messo al centro della sua azione questa continua costante attenzione
Alle questioni dello sviluppo della giustizia del debito dei Paesi poveri dello sviluppo integrale e così via dicendo
E poi gli eredi
Di quella
Grande esperienza politico sociale economica che è stata quella della
Socialdemocrazia europea
Quindi chi se non il Partito Democratico può riprendere questi temi come elemento costitutivo della sua identità
Come elemento costitutivo della declinazione della sua identità e del suo essere partito moderno però con un passato di valori ben consolidati
E quindi la politica estera oggi per noi come Partito Democratico è uno solo uno snodo essenziale
Dobbiamo aiutare anche pedagogica Ambente il nostro popolo i nostri territori e la nostra comunità a capire che la politica estera nel mondo globalizzato e come un Paese si vuole proiettare all'estero
Cioè che cosa vogliamo essere in questo mondo in profondo cambiamento
Che cosa vogliamo essere cosa vogliamo apportare al mondo quale il contributo specifico che l'Italia può dare a questo mondo in convulsione in grado di cambiamento e il modo col quale noi ci presentiamo
Agli altri e il contributo che vogliamo dare al mondo
E quindi questa legge ha voluto essere semplicemente
Uno strumento le lasciatemi dire anche che
Quando
Questa legge è stata discussa nell'ultima legislatura nell'ultimo scorcio della sedicesima legislatura
Con il mal di pancia dei nostri militanti rispetto a un Governo di coalizioni che ci vedeva insieme sostenere che con Berlusconi in governo di questo tipo
Porre il tema dello ius soli e porre il tema della riforma della legge quarantanove era anche un modo per caratterizzare questa esperienza di Governo con qualche cosa che ci apparteneva
Come identità di partito
Con una scelta di campo
E vi assicuro non era scontato parlare di ius soli di riforma della legge della cooperazione in un Governo che vedeva Berlusconi ai suoi partecipe per è stata una scelta di campo
Vorrei ringraziare qui quindi Tonino che non c'è senatore Mantica sa senza i quali
Questa legge sicuramente non sarebbe nata
Vorrei anche ringraziare i Riccardi
Che nonostante le differenze di valutazioni politiche noi avevamo su alcuni punti
Bisogna riconoscere che ha dato un contributo importante nel far ritornare la questione della cooperazione nel dibattito internazionale
E lui la battaglia è sua la battaglia del
Dell'Italia che ricomincia riallineare assieme progressivamente verso l'obiettivo dello zero virgola sette per cento dopodiché
Nella finanziare la prima che noi abbiamo detto abbiamo ci hanno detto cioè l'ho spiegato al MEF
No ma questo al di là era una tantum che avevamo dato
A a Riccardi adesso si ricomincia si ricomincia con
Con così quel poco che avevate prima invece no questo suo ritorno faccia consentite adesso di ricominciare un riallineamento dell'Italia
Che anche l'OCSE dato ci ha riconosciuto non siamo più la il Paese che viene additato semplicemente come inadempiente ma con un Paese che ha ritrovato progressivamente nel quadro
Di una bilancia di il di più di un bilancio nazionali così disastrato abbiamo ritrovato la strada di un graduale ring riallineamento
E quindi questa legge e parte dell'identità di questo partite parte
Di quella capacità di riformare che dovrebbe caratterizzare un partito come il nostro partito di Governo
Si parlava prima dei burocrati del ministero
Io non penso che
Una politica che si sa dove andare
E che ha il coraggio delle sue decisioni possa temere la burocrazia è temibile
è forte e compatta
Però vi assicuro che quando c'è volontà politica e capacità di
Dire che le cose devono andare in una certa direzione ovviamente passerà e le notti a studiare le carte
Come abbiamo passato noi a studiare il diritto amministrativo per andare a spiegare alla struttura del del Ministero degli esteri la disciplina delle agenzie autonome
Cioè noi l'abbiamo dovuto spiegare passando la notte a studiare appunto il diritto amministrativo soprattutto la
E quindi
Non è invincibile laddove la politica si sa dove vuole andare e sa anche dove condurre questa cosa qua questa continua discussione
Che c'è tra che cosa è tecnico che cosa è politico all'interno di un ministero è un classico ma sta anche al Comune di Roma anche il D il Capo Dipartimento del Comune di Roma te lo dice
Se la politica non è pigra
E se la politica lavora essi la politica sta con la testa nelle cose che sta facendo questa distinzione tra cose tecniche questa cosa e politica dopo tre mesi di presenza al Ministero e
La cosa chiara a tutti
E questo l'abbiamo fatto vi assicuro non è stata una cosa molto molto semplici perché chiaramente per il Ministero
Una volta passata la paura di un Ministero autonomo fuori dal mare il bambino è tornato a casa business ASI ulcera
Invece no ma Cuper cavolo
Business aiuti del no proprio perché il bambino è tornata a casa e a forza di bisogno di essere lavato e di essere vestito in un altro modo e
Di imparare a camminare in un altro modo e questa battaglia penso che l'abbiamo
L'abbiamo vi
Grazie alla caparbietà di Lapo
Il che si si è preso ha sulle spalle un DDA il governativo poteva lasciarla all'iniziativa parlamentare
Però
Con un dialogo costante devo dire anche quasi esemplare sia con tutte le componenti del Parlamento sia con
La mitica società civile
In tutte le sue articolazioni e contraddizioni
Articolo
Ieri il rapporto privato
Non profit e profit
Io non so se possiamo ritornare davvero
Hai al dibattito ideologico che spero che noi tutti abbiamo lasciato alle spalle
C'è l'idea cioè che
Solo il soggetto pubblico può assicurare un servizio pubblico
Un soggetto privato può
Dell'ICE
Facendo in intuire che l'internazionalizzazione in qualche modo sostituirsi due la cooperazione allo sviluppo
Noi invece siamo coloro che
Di fronte a quel miliardo di persone nel mondo
Che dicono di vivere con meno di un dollaro al giorno quello che Paul Collier chiama l'ultimo miliardo
Noi siamo coloro che di fronte a quest'ultimo miliardo che per gli economisti sono persone inutili scusate la bruttezza della parola perché a breve a media scadenza non sono in grado né di consumare né di produrre
Noi di fronte a questo miliardo diciamo I che
Ne faccio carico
E quindi la cooperazione ha un ruolo
Ha un ruolo non è esattamente la stessa cosa dell'internazionalizzazione
Però
Vero
Si può concepire che il povero
Una volta uscito dalle regno della necessità come diceva Marx quando assicurato quello che si chiama Novo pesi che inizia appesi coalizzati
Si può pensare che anche il povero voglia fare un po'di commercio e si possa investire nel suo territorio per fare infrastrutture
O chi per esso o preferiamo tenerci coro goccio come icona della povertà
Ma la gente ricorro Coccia secondo voi è contenta che dopo quindici anni di presenza del padre Zanotelli c'è andato lì un turismo della povertà a guardarli come si guardano i poveri in vitro e sono rimasti tali e quali
Ma di che cosa stiamo parlando
Ma avete mai chiesto a qualcuno
Se è contento di essere lì con la della povertà come strumento pedagogico per i giovani del nord del mondo che vanno a toccare con mano la povertà e loro rimangono tali e quali dopo quindici anni
I bassifondi della storia un'espressione bruttissima utilizzata anche da padre Zanotelli
Non sono i bassifondi della storia o vogliono stare dentro la storia
Vogliono vivere la loro è poca la povertà loro la considerano come una condizione esistenziale provvisoria
Ma non qualche cosa da rendere un feticcio pedagogico per il nord del mondo di che cosa stiamo parlando
E quindi noi pensiamo
E legittimamente pensiamo
Che la scansione in alcuni territori età i decreti investimenti è una scansione che stante le cose
Che non è in contraddizione a condizioni di dubbi fissare un ordine del d'un ordine delle priorità
è chiaro che i beni pure i beni primari i bisogni primari sono prioritari no primum vivere deinde filosofare però questo questa è la strada
Io non penso no anche questa pretesa tutta otto cioè out euro Centrica di dire a nome dei poveri che cosa vorrebbero essere
Indossi come la mano che dai sempre sopra la mano che riceve bisogna ogni tanto chiedere alla mano che riceve che cosa pensa del suo stato e come vede la sua evoluzione e con noi pensiamo invece che
I popoli
Che
Oggi solo provvisoriamente strano in uno stato di necessità Spirano anche loro
Ad andare oltre e insieme a loro semmai dobbiamo trovare
Un modello di sviluppo che possa
Fare inclusione salvaguardare l'ambiente e mantenere possibilmente la propria identità culturale questo è quello che dobbiamo stare ma in un negoziato con loro
Senza che ci siano dei guru
Che forte della loro esperienza parlano sulla cattedra dei poveri in assenza di questi poveri questo io per me è inaccettabile grazie
Grazie a tutti io vi ringrazio della partecipazione lasciamo subito il palco scusandoci per averla determinato ritardo di qualche minuto per il prossimo grazie