La nota antiproibizionista

In Italia non si possono più arrestare il pusher perché il piccolo spaccio ormai non prevede il carcere in un anno sono dimezzati gli arresti e quasi dimezzate le operazioni antidroga
Tanto sono quasi inutili visto che gli spacciatori devono essere lasciati liberi di tornare al loro lavoro ExoMars l'Italia è il Paese dei pusher liberi
Un titolo che fare lievemente certi film politica teschi degli anni Settanta tipo la polizia le mani legate oppure Milano trema la polizia vuole giustizia o ancora la polizia incriminata legge assolve
E invece è il titolo di un articolo della fatto Quotidiano pubblicato mercoledì scorso sono firmato da Gianni Barbacetto il petto e anche a come al DAP il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria siano fieri e risultati ottenuti hanno svuotato le carceri come chiesto dall'Europa o meglio
Sono riusciti ad alleggerire il sovraffollamento ed esibiscono dati che sono un successo
E come è stato tenuto l'alleggerimento si domanda l'articolo la risposta di Barbacetto è semplice con le nuove norme sulla droga
Visto che il venti per cento delle persone in carcere sono in cella per spaccio
E siccità ancora il da che dice portata la Corte costituzionale a dichiarare illegittimo il decreto Fini-Giovanardi pagherà la legge ma insomma
Sulle droghe imponendo il ritorno alle norme precedenti che distinguono droghe leggere e droghe pesanti e prevedono periti per il piccolo spaccio
Attenzione però mangia ammonisce l'articolo le vecchie norme per lo spaccio di droga e pesanti prevedevano una pena massima di sei anni permettendo l'arresto degli spacciatori
Poiché qui si cita la Procura di Milano che dice è intervenuto il Governo che ha passato la pena massima quattro anni così oggi l'arresto in flagranza lo puoi fare comunque ma è inutile niente carcere sotto i cinque anni
Gli arresti sono diminuiti anche sempre secondo l'articolo del fatto ingerenza
Perché il generale le leggi svuota carceri impongono la cella soltanto per coloro per i quali il giudice preveda con uno sforzo di immaginazione una pena coltura di almeno tre anni di reclusione
Gli altri restano fuori anche se etichettati come socialmente pericolosi anche se appena rilasciati
Tornano a commettere reati
L'articolo poi parla di misure alternative detenzione domiciliare affidamento in prova sconti di pena libertà anticipatamente insieme ai numeri e cifre insomma Barbacetto è bravo dunque mette
Per bene infila i numeri per sostenere la posizione del fatto quotidiano che è da sempre contraria
A qualunque ipotesi di amnistia e indulto in attacchi quanti editoriali impegnati chi Marco Travaglio abbiamo letto
In questi anni
Dopodiché non ci sembra che infarto travagli abbiano mai scritto acqua contro le leggi scandalose come la Bossi-Fini sull'immigrazione con la Fini-Giovanardi sulle droghe soprattutto che è quella che poi ha provocato il disastro delle carceri in compenso però
Abbiamo letto abbiamo letto tante volte il condirettore
Del fatto tuonare contro provvedimenti che
ENAV metterebbero secondo lui libertà mafiosi e corrotti insomma il fatto Quotidiano un po'come il borghese d'altra parte dal borghese che arriva Travaglio ed è singolare come
E a certe posizioni in poi ancora diano all'interno di un punto di contatto con quelle per esempio di un autorevole
Esponente di Forza Italia come il senatore Giacomo Caliendo basta sentire intervista a Radio Radicale dei giorni scorsi
Noi però non ci accontentiamo insomma vorremmo capire un po'davvero se l'Italia il Paese dei pusher liberi e ne parleremo oggi alle tredici hanno dichiariamo antiproibizionista con qualcuno che ne sappia queste cose
Dopodiché la realtà della politica sulle droghe l'Italia resta quella che è praticamente il nulla il Governo o se è possibile sta facendo questo Governo sta facendo anche peggio dei suoi predecessori non ancora inviato al Parlamento la Red se ne annuale che pure secondo la legge va presentata entro il trenta giugno non ancora nominato il sostituto del dottor Serpelloni a capo del dipartimento per le politiche antidroga non ancora convocato la Conferenza nazionale che secondo la legge
Si deve tenere ogni tre anni e l'ultima è del marzo due mila e nove quindi gli anni sono passati quattro e mezzo e infine presente così carenti non ancora assegnato a nessuno le deleghe sulle politiche delle dipendenze questa è la situazione
Ci chiediamo dunque oggi alle tredici aiuti perché prevedeva un saluto da Roberto spagnola