Meeting di Rimini 2014 - Come vivere la fede nel mondo contemporaneo? Attualità della vita di Don Giussani

Buon pomeriggio a tutti
E benvenuti a questo incontro dal titolo come vivere la fede nel mondo contemporaneo
Attualità della vita di don Giussani
Evidentemente come quello di ogni uomo anche quello di don Giussani è un cammino storico un cammino della sua autocoscienza
Per me
La storia e tutto io ho imparato dalla storia diceva disse
Perché don Giussani teneva la sua vita
E per questo fin da bambino
Fin da quando ha cominciato a prendere coscienza di sé e delle cose
E l'attento
Ma tutto ciò che accadeva
E attraversava circostanze incontri vicende personali
Con una domanda con una domanda sulla sua vita
Per questo qualche tempo fa don Karol
Che il sacerdote spagnolo che don Giussani chiamo da Madrid
Per condividere con lui e per raccogliere la responsabilità nella guida del movimento della realtà che da lui era nata Comunione e Liberazione
Disse
La storia di don Giussani e così significativa perché ha vissuto le nostre stesse circostanze
E ha dovuto affrontare le stesse sfide e gli stessi rischi
Ha dovuto fare lui stesso
Il cammino che descrive in tanti brani delle sue opere
Per questo l'epoca il tempo storico in cui ha vissuto è stata decisiva per lui
Per il denaro il delinearsi di quella che è stata la sua strada personale
Secondo una direzione sempre aperta mai programmata a priori
Alla maniera di quel pensiero incompleto
Che proprio qui ieri mattina padre Antonio Spadaro
Indicava come
La caratteristica di Papa Francesco questa inesorabile apertura alla realtà
E senza
Il complesso di circostanze
Che don Giussani attraversato l'infanzia
In seminario
Il sacerdozio
L'insegnamento i riconoscimenti e le incomprensioni dentro e fuori la Chiesa
La malattia
Il rapporto col mondo con la modernità
Con quella sfida
In un mondo ha scritto Papa Francesco nel messaggio al meeting
Nel quale dopo duemila anni Cristo è tornato a essere uno sconosciuto
Senza tutto questo complesso di circostanze anche per don Giussani
Cristo sarebbe rimasto uno sconosciuto un estraneo alla sua vita
Ed è stato proprio questo suo essere aperto alla complessità della realtà lui diceva al reale è totale
Fino a scoprire la profondità sconfinata del suo bisogno di uomo delle sue esigenze umane
Ha fatto intercettare a don Giussani quella risposta
Egli ha cambiato la vita
La grandezza della fede cristiana cito
Senza nessun paragone con qualsiasi altra posizione è questa
Cristo ha risposto alla domanda umana
Perciò
Hanno un destino comune
Chi accetta la fede
E la vive
E chi non avendo la fede sia nega
Dentro la domanda si discuteva nella domanda
Soffre nella domanda
E come si accorge don Giussani di questo destino comune e di questo bisogno
Che la modernità
Fa emergere in modo drammatico fino
A questa disperazione di tanti uomini
Confessando
Dei ragazzi
Liceali di Milano
Nel mille novecentocinquantuno le date da questo punto di vista sono molto importanti
E che cosa scopre incontrando questi ragazzi
Lo racconta molto bene don Giussani in un libro intervista
Che registrò alla fine del mille novecentosettantacinque con
Uno dei suoi giovani diventato giornalista Robi ronza
E che la Bur Rizzoli appena ripubblicato si intitola il movimento di Comunione e Liberazione io vi invito a leggerlo così facciamo anche pubblicità
Perché è un libro che ci restituisce Giussani in presa diretta
Che racconta
I fatti
E i giudizi di quel suo inizio negli anni Cinquanta
Sentita di che cosa si accorge don Giussani
Il fatto che mi colpiva incontrando quei giovani
Era che quasi tutti erano battezzati
Molti di loro andavano in chiesa ogni domenica ma nella loro giornata era come se il cristianesimo non avesse alcuno spazio
Come si appartenesse a un altro livello dell'esistenza
Un livello
Che non aveva nulla
A che fare con la vita
E le sue urgenze significative
Ma come mai mi domandavo
La fede non è presente in un ambito come quello giovanile studentesco nel quale la sensibilità i valori dovrebbe essere più immediate chiara
Perché l'essenza del fatto cristiano
Non costituiva più proposta di vita
Dal momento che la maggior parte delle persone era ormai psicologicamente culturalmente lontana dal cristianesimo ritenevo che si dovesse sfrondare l'annuncio
Da tutto ciò che poteva avere di contingente
E di secondario
Per farlo emergere invece nella sua
Essenzialità
Forse questa parole di farmi venire in mente qualcun altro che ora qui Dalla Chiesa
E allora che cosa ha fatto
Che cosa ha fatto di fronte a questa constatazione
Abbiamo cominciato così
Parlando di Cristo
Cercando di affrontare tutti i problemi a partire da un punto di vista cristiano
Da quello che sembrava essere
Il punto di vista
Della parola di Cristo autenticata dalla tradizione ed al Magistero della Chiesa
Si trattava e si tratta di una mobilitazione
Ma di una mobilitazione
Per l'annuncio di Cristo
Per fare uscire
Dalla polvere e dalla maschera Tura
Quel fatto in cui cristiano ripone tutta la sua speranza per sé
E per il mondo
Altro che crociata
Questo è
La constatazione che don Giussani fa
E il punto da cui riparte
Che andrà al Berchet
Ottobre mille novecentocinquantaquattro
Ricordo perfettamente la prima volta che sono entrato nella scuola in cui incominciò il movimento
Tutti erano divisi
Erano come estranei
E ciò nonostante li amavo
Per questo fin dalla prima ora di scuola annuncia il suo programma di insegnamento
Non sono qui perché voi riteniate come genere
Le cose che vi dirò
Ma per insegnare di un metodo
Per verificare se tutto quello che vi dirò
è vero
E qual è questo metodo
A cosa mira questo tentativo di don Giussani
In un tempo in cui
Cristo cominciava a diventare di nuovo uno sconosciuto
Mostrare la pertinenza della fede
Alle esigenze della vita
Per la mia formazione in famiglia dice in seminario per la mia meditazione dopo
Mi ero profondamente persuaso che una fede che non potesse essere reperta
E trovata
Nella esperienza presente
Confermata da essa
Utile a rispondere alle sue esigenze
Non sarebbe stato una fede in grado di resistere in un mondo dove tutto tutto diceva e dice il contrario
Ma oggi siamo
Nel due mila e quattordici
Don Giussani è morto da quasi dieci anni
E don Carlo
Nella prefazione al libro che ho citato di interviste con Robi ronza
Dice
Quasi sorprendendo sì
Di un'attualità che non è per niente scontata
Quante volte in questi anni
Rileggendo alcuni testi di don Giussani alla luce delle sfide
E delle domande che urge ma non è la nostra vita
Le sue parole anche quando le conoscevamo bene
Hanno acquistato una luce diversa
Davanti ai nostri occhi si sono dimostrate più pertinenti di quando le avevamo lette la prima volta
è l'esperienza che io ho fatto in questo anno
Nelle decine di presentazione della vita di don Giussani
Di incontrare persone
Che parlano di don Giussani al presente come qualcuno che ha da dire qualcosa alloggi
Della loro vita e della vita della società
Qual è questo presente come possiamo descriverlo
Cito dal messaggio di Papa Francesco al meeting
Non trovo parole più adeguate come lettura intelligente dell'oggi
Che l'insegnamento del Papa
Perché queste parole non dicono solo una constatazione ma indicano anche la strada
Per una possibile risposta
In un mondo nel quale dopo due mila anni Gesù è tornato ad essere uno sconosciuto in tanti Paesi anche dell'Occidente
Conviene essere realisti
E non dare per scontato che i nostri interlocutori conoscano lo sfondo completo di ciò che diciamo o che possiamo collegare il nostro discorso con il nucleo essenziale del Vangelo
E ancora
Sono sempre parole di Papa Francesco
Le situazioni che viviamo oggi
Pongono sfide nuove
Che a volte sono perfino difficili da comprendere per questo occorre interrogarsi su come comunicare Gesù
A una generazione che cambia
E infine
Gli enormi e rapidi cambiamenti culturali
Richiedono che prestiamo una costante attenzione per cercare di esprimere le verità di sempre in un linguaggio che consenta di riconoscere
La sua permanente novità oggi
Per questo abbiamo invitato
Tre amici
Tre personalità che nell'oggi
A diverso titolo in contesti
Così lontani eppure così affini
Accettano la sfida che la realtà pone oggi
Alla loro fede
Alla loro religiosità
Rispetto alle grandi domande dell'uomo di oggi
Massimo borghesi che è professore di filosofia morale all'Università degli studi di Perugia
Mauro Magatti che insegna Sociologia generale all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Ciò do ad Ukawa
Che conosciamo molto bene
Per una lunga storia di amicizia
Che lo allegato fin dal primo giorno in cui si sono incontrati
Nel lontano mille novecentottantasette a don Giussani
I suoi occhi
Cito
Sono come la luce
Che l'ultimo mistero
Getta
Sul particolare
Della mia singolarità effimera
Questo è il professore ha bucava si sentì dire
Da don Giussani salutando lo durante uno dei loro tanti incontri che dal mille novecentottantasette accaddero in Italia
Ed è per questo che io sono
Comma onorato commosso grato
Emozionato confuso
Nel chiedere
Al professor Abu cauti dirci qualche cosa
Di questo inizio
Che quando le né venimmo a sapere ci sembrava un sogno
Don Giussani
Al monastero
In vista del monte coglie
Mille novecentottantasette
Professore ci dica qualcosa
Di questa presenza
Che è entrato nella sua vita così come la sua entrò in quella di don Giussani
Per non abbandonarlo più
Abbiamo messinese via pulizia
Buongiorno
Una sera
Anzi buona sera
Mi richiamo sinodo a buttava Del Monte Corea
Grazie
Molto
Curate Po IVA
Invitation di essi meeting
Buonasera sono molto felice
Deve essere tornata al Meeting di Rimini ancora quest'anno
Mi retroazione
Per il vostro caro invito
E per la carta ospitalità grazie mille
Si voleva
Mi chiedo Hanane mai no
Blocco gratis signor Faccini Tino voto deve a rimasta ora vorrei parlare del minori corredo di Monsignor Luigi Giussani in visita nel mio tempio sul monte Goya
Luogo sacro Robotti smossa singolo
Corrente nata nel non un secolo
Dopo Cristo in Giappone
Ormai sono passati e ventisette anni
In RAI su ventotto giugno del mille novecentottantasette quando mi è accaduta una inaspettata esperienza digerita
Rocco un accenno
Signor fanno
Ma voi siete ai o no io Coop farà
Mario De
Uto ribellioni esiste
A tal che cita il cigno mai mediana varietà monsignor greche Giussani sensi Eva
Bond è
Attanasio
Ho io e ci
Manta o dai si va
Sono voi o
Il tema da chi Navarra
Un'analisi calmo se voi sì ma ci sta
E quando Monsignor Luigi Giussani è venuto nel nostro Monastero e arrivato improvvisamente davanti a me e mi sembrava come se fosse una presenza mandata terrà mistero
Come se fosse uscito dall'assessore dell'inizio dell'estate
Che per la nostra tradizione significa
Essere se arrivato da Roma centro del corso Monti
Tra di noi
C'è stato un lungo abbraccio senza parole perché
Non ne erano necessarie i nostri cuori palla vanno direttamente con il Ministero
Ognuno ha nella sua cultura e tradizione ma uniti nella dice il cadere significato e verità
Stessi talmente gli abbiamo fatto vedere il Museo del Tesoro sacro direi Kuhkan in cui sono racchiusi oggetti di
Mille decente anni
Di der Monte coi Haider podismo single Nicchio
Presente
Se lei cara
Segni nazione no
Coeva sanno vecchi CIO monomandatario
Fazio case o no Cumbo Zona
Che Endesa eletti coro coeva sanno o mozzo tre anni mai rimasta
Quindi al museo voti questo tesoro sacro di revoca stessa una cosa veramente bella
Su quali
E Candy sarete ruoli Emas
Samantha mano Bongo ci sono
Veda otorino che è mai stata a Roma
Il
Tenno
C'è indietro Molon ormai ed è
Diversa emergenze Eva anzi da un matte
Ci pare alcuno evocare nato la rimasta
Si voleva
Suore o a
Nante astratto
Municipio e degli assai dirà dati della Demax stanno a
Non sono tax sanno che io vuota
Foto che no sono intorno ma ed è a rimasta
Monsignor gessati niente io stavamo guardando gli oggetti Sacco di nervosismo singolo
Quando ad un certo punto lui si è fermata davanti alla figura debbo distratto va si chiama a barocchi pesci darà e non voleva più muoversi
Lui
Ci ha chiesto ma cos'è questa figura convulso voci abbastanza particolare
Sorella
Senti Okan non tò voi si è anche vero
Conto che siamo adesso
Sono
Che aveva
Militari Essahyi ogni
Mi chiedo Giorgio io ogni giorno che ho molte ori mass questa figura detta anche sincero Kanza è un buon senso
Altri mente si può dire anche se in cercando è una divinità buddista raffigurata con mille braccia e Mineo occhi però la virtù
Da come venti a destra sinistra venti quindi quaranta però questo vuol dire mille perché da noi in mille significa senza limite
Sono
Io annunzio note nove Stozzo estorsioni
Sia io
A Rava sotto occorrono
Ha domande in pieno Siro ai frana
Areva a CAI Anna
Areva sì e ho
Saso che rottame di
Storie occhio udienza euro sono tuttora che ottenne
Arriva
Sì cara G otto si oppone all'età meno
Che
Arriva
Di Rino e a
Sarezzo reo molta attenta io oggi oppongono avranno densità sono io fuori
Con no
Temi
Io Angelo Colombo se una maxi
Giachino cieca ITO molti mass King hanno
Avremmo nono Giovani ONLUS sono cuori stia orrore tunisino so io corrompono fatta arriva i figli o anni io godeva varie maschere abbiamo
Popolo uno Nyon ma tomo e siccome Nat evoluzioni non fatta nata arriva
Attacca AN
Mai Licci mai inizio su cosa ne guardare all'ai qui notate annata so io gruppo ogni dicevo buoni Hitachi mai stesso hanno inizio Bonomolo
Ho
Io invidio note che
Dico mi nuotare teorie lorde avanza e per il collega sennò terminare un conto voci annientano dance
Per fare o di conoscere questa immagine possiamo guardare sullo schermo davanti a voi e l'abbiamo distribuita anche sulla vostra sedia voi avete questo no questa figura
Anche davanti noi abbiamo questo figura
Disse in circa hanno che Tom Giussani e proprio Amato
Ai
Allora e dunque questo senso
Non rappresenta il tempo dell'universo cioè il passato il presente e il futuro è la possibilità di essere sempre tutti i sabati
Attraverso
Mille strumenti diversi per le stesse sostenere
Tutte le necessità degli uomini compresi coloro che compiono anche in un mare
Quindi appunto servono anche persona che fa male oppure fanno guerra
Oppure persona che cattivi sono tutti coloro che tutte le persone che sono tutti e Sarfatti quindi questo è il punto molto importante
Grazie
Sono conto
Ok chini nata retta
Monaci Miolo
Giussani senza Eva
O quelli miope ed in linea di master farà
Sono
Sandy recante Ombolc sanzioni non sono non sono concessi o
Sul Governo un vieni a occupare a macchinette
Soriero SIOC ai
La NASA della tratta tò cuccagna teorie mass
Moshe non regge stranieri è rimasto colpito da questa figura buddista delle minime braccia perché di chi ama la misericordia di Dio
Ogni braccio tiene nella mano un getto diverso per esempio un Giorgio che è uno strumento usato nella preghiera come il rosario cattolico per chiedere l'arrivo della definita
Un ramo di Salce piangente che porta la guarigione un tesoro della forma di bottiglia che simboleggia l'armonia nella famiglia un arco che significa era Prosperi età nel lavoro
Uno specchio
Che simbolo di grande saggezza una nuvola dai cinque colori che rappresenta noi cinque passi tende a realizzare lo scopo della vita buddista
Così
Quando è ritornato in Italia stando a quanto ho sentito don Giussani iniziassero a Sasco di venia un'immagine di sé in città hanno per noi Sacco ora
Così dati col dalla sempre
Sì ma
Savona
Lavorano a Cesena sa chiodo mostrare maestà e ogni
Morici ignoro crediti assai meno
Sono cioè c'è una nonna cani Sior piove cento io cioè direziona pari massima sono non accade senza Eva
Studente non buono o a
Non vi erano muto come
Un uomo molto bello che occorrono merita certamente IVA
Bamboccioni concorrono dirà che
Toh
Paul seminari maestà sono bando genietto Moro e tira che trovo può esserlo
Sono
Non è contento otto Imam voi sia che è mai stata se glielo fanno ognuno
Campaccio inviai trova
Una G Nyon uno uno de a rimasti
è gli esami senza Eva sai buoni
Sono
Bando igienico colloca
Levai pirata nel riordinare tutto amica
Purtroppo a volte anatemi
Che ed io
Arteria de arrivi mai sorto
Orsatti accorato Emas sono Tosato e di alcuni
Patate scelta diceva il sommo
Pioveva quel si
Sono che oggi io tolto il ruolo toste
Poi mi dicevo potestativo dato agli Ica azioni sto mette fuori mass
Stiamo parlando Consalvo Lanaj può e meno capito che leggesse anni sempre dice è una cosa molto importante
E poi sono sempre stato colpito dall'insegnamento di monsignor Giussani
In particolare dalle parole apprende il tuo cuore e per tutto ciò che esiste nella realtà sentirai la voce del ministero
E quindi questa cosa è veramente
Sono tanti punti che noi abbiamo comune fra di noi
E durante questi giorni ad esempio guardando voi al meeting sono convinto che il suo insegnamento continua a vivere con voi e con noi e quindi sono veramente rimasto colpito
Di questo insediamento che ancora
Contini attesta
Crescendo dentro di voi
Grazie
Aprendo il tuo cuore alla realtà
Sentirai la voce dell'assoluto
è la voce dell'assoluto ci parla attraverso
Le circostanze
E allora
Mauro Massimo
Aiutateci
A identificare
Quali sono i tratti
Di questa realtà oggi
Con le sue emergenze nessun urgenze le sue sfide
A cui
Don Giussani ha risposto con la sua vita
Aiutateci a sorprende a me l'attualità oggi
In un contesto che per tanti versi è cambiato
E che offre propone nuove sfide nuove emergenze insomma
La vita di don Giussani
A da offrire anche oggi un contributo alla domanda che dà il titolo a questo incontro
Come vivere la fede nel mondo contemporaneo
Che cosa ha da dire a noi oggi
Che siamo destinati come ogni generazione
A un nuovo inizio che non può essere mai
La ripetizione
Delle forme del passato
La parola Mauro Magatti
Devo prima di tutto ringraziare per
Il privilegio di
Poter prendere la parola
Davanti a così tante persone vi ringrazio del tempo che
Dedicate
A questo mio breve intervento
Poi un sussulto di consapevolezza
Nel guardare in particolare dal Presidente del meeting Emilia Guarnieri Guarnieri e Paolo Savona ma che hanno
Pensato di invitarmi
Mi porta a dire che non so proprio se di posso ringraziare perché mi avete messo in una posizione molto difficile
Non solo perché ci sono tante persone e io parlo dopo il maestro abbocca Howard e quindi a basso clamorosamente il livello della
Della riflessione
Ma anche perché
Don Giussani ha speso una larga fetta della sua vita del suo impegno all'Università Cattolica dove oggi in segno
Io ho studiato in un'altra università poi sono stato all'estero a studiare quindi non ho mai incontrato
Don Giussani non lo conosco persone hanno l'ho conosciuto personalmente
E dunque fare una riflessione che parte dall'UE e dalla sua opera da suo lavoro davanti
A tanti suoi amici e a persone che
Sono cresciute al suo fianco voi capirete
Mi mette in una posizione scomoda
Ma
Avendo conosciuto invece successivamente
Persone che fanno parte del movimento con cui ho trovato una grande sintonia mi piace come fratello nella fede essere qui con un punto di vista
Laterale
A offrirvi qualche riflessione che parte da quello che io provo a capire di don Giussani e quindi mi perdonerete ecco asse dirò qualche beh spiata ma vi chiedo di avere pazienza
In realtà l'incontro con alcune persone tra cui Alberto salvo Rana di cui poi
Monumentale libro
Che ho letto con grande passione nei mesi invernali di quest'anno naturalmente mi ha introdotto più profondamente a
Cercare di capire quest'uomo don Giussani in realtà il mio incontro con con alcuni di voi
Nato dal
Da una scoperta un po'curiosa se volete ma che poi ha aperto la strada
A
A tutte le riflessioni che vi propongo stasera e cioè
Nel mio lavoro di sociologo che
Circa di trovare a
Interpretare un po'il tempo nel quale viviamo
A un certo punto mi sono accorto che è una serie di categorie
Che io scoprivo dall'analisi e della ricostruzione storico sociale dei processi degli ultimi decenni
Alcune di queste categorie erano esattamente
Le categorie
Che don Giussani aveva autorizzato in un modo diverso
Nel
Costruire nell'offrire la sua proposta educativa e che poi ha dato vita
A
Comunione e Liberazione
E questa questa coincidenza mi ha molto sorpreso evidentemente perché io ci sono arrivato per una strada completamente diversa
E questo mi porta intanto la prima osservazione cioè che
Come è stato possibile che un umile prete
Perché è sempre stato
Sempre rimasto come dire umile sacerdoti tutto sommato di una periferia lombarda certo che è assegnato in un liceo importante milanese ma come un po'come è possibile che un semplice prete
Abbia può tutto generare
Questo movimento
Come dire che è nato letteralmente dal niente
Ecco c'è una risposta di fede naturalmente e c'è una risposta anche come dire che intreccia
Questa lettura di fede lo spirito con una capacità che lo spirito ha donato credo a don Giussani
Paolo sesto non la Polo un popolo rompe progressione parlava della Chiesa come esperta di umanità
Ecco io credo che don Giussani
Abbia saputo
Questo sì è stato suo grande merito cogliere
Con grande profondità con grande lucidità
Il grande anticipo sui tempi abbia saputo cogliere l'esperienza umana
Antropologica direi che
Nell'Italia
Del dopoguerra a partire dagli anni cinquanta sessanta settanta si stava disponendo
Che era un'esperienza
Umana antropologica nuova associata certamente al benessere
Associata alla democrazia associata allo sviluppo e la diffusione dell'istruzione e a tutti quei cambiamenti che stavano a vedendo sotto quegli occhi sotto in quegli anni
E che in qualche modo possono essere riassunti anche da un punto di vista storico sociale nell'emergere dell'io
Dell'individuo
Dell'esperienza da libertà come esperienza diffusa disponibile a milioni di persone in contesti urbani sociali in via di profonda trasformazione
Ecco don Giussani
Ha interpretato lucidamente
Quella trasformazione
Ed è stato
Questa è la mia lettura
Coraggioso nel non
Sfuggire
A quella trasformazione
E invece ha cercato di reinterpretare la ha cercato di trovare i modi per reinterpretare la quell'esperienza umana che era
Che emergeva dal processo di trasformazione storico sociale
Dando una
Una piegatura
Che
Poteva permettere
Ai giovani in particolare a chi si stava formando in quell'epoca storica dire incontrare Cristo
E
Cito alcune delle categorie che sono categorie che giusta negli USA ma sono categorie
Della cultura di quel tempo
E faccio vedere brevemente come Giussani le appunto rivoltata
La prima categoria è quella di realtà
Rivendicata in quell'epoca nella sua immediatezza nella sua materialità
E Giussani la recupera invece come è già stato detto prima restituendo al termine realtà la sua profondità
E cercando di mostrare i giovani che
Rivendicavano il senso della realtà cercando dimostrare che la realtà è veramente tale
Se non la si assottiglia se la si lascia aperta al Ministero se non la si chiude
Nella pura contingenza nella pure immanenza
La parola esperienza
Che emerge in quell'epoca perché proprio sulla spinta della democrazia del benessere no
Si cercano nuove esperienze si rivendica la possibilità di fare esperienza
L'esperienza di un mondo che in via di trasformazione si rifiuta l'autorità e il sì vuole
Si comincia a voler fare esperienze sempre nuove esperienze
Che diventano spesso pure emozionalità
Pura o
Momento puro istante ecco Giussani ne parla recupera questo Terme dell'esperienza che sta emergendo nella
Nella vita di molti uomini di molti giovani e la trasforma con me
L'occasione per uscire dalla gabbia dell'io
Per incontrare l'altro da sé
Associato la necessità di un giudizio che l'esperienza si porta dietro e che ci aiuta poi allo stesso tempo a formato
Una terza o un terzo termine credo importante la refezione Giussani è quello di incontro evento avvenimento
Anche qui è un termine potente presente nella filosofia del novecento in particolare del dopoguerra ma anche nell'esperienza diffusa
La libertà intesa come ricerca di nuove esperienze e
Libero fluttuare
Nel momento un incontro come sempre ricerca di una sorpresa
Che porta l'idea di incontro di avvenimento di evento verso l'eccesso
Alla ricerca sempre di momenti dotati di una intensità sempre maggiore
E addirittura
Si volge può e verso la pulsione di morte è questa questa tensione attorno a questa idea di evento avvenimenti incontro ecco Giussani invece
Recupera questo termine e lo trasforma invece in un incontro salvifico
In un incontro che non eccesso ma eccedenza
C'è qualche cosa appunto che ci apre
Alla trascendenza Traverso un incontro concreto
Ultimo termine
Anzi penultimo termine che richiama quello di desiderio che diventerà la cultura di quei decenni godimento istantanee età e che Giussani invece riconduce anche a suo significato etimologico all'idea di attrazione un'attrazione trascendente di un desiderio dell'infinito citando in qualche maniera
Sant'Agostino
E poi realizzazione
Che diventa la cultura di quei decenni pure Espressionismo narcisistico
E che invece Giussani rilegge come vocazione e come compimento
Ecco da questo punto di vista
Io credo che
Giussani debba essere riconosciuto come l'erede di una grande tradizione che nella Chiesa è presente la Chiesa esperta di umanità
Di chi ha saputo essere interprete dell'esperienza umana che si andava disponendo nel secondo dopoguerra riaprendo la possibilità che quell'esperienza re incontrasse
La dimensione religiosa in particolare
L'incontro con Cristo
A partire
Da questo presupposto che Luigi richiama con forza fin nei suoi
Lezioni alla scuola superiore al liceo questo studente del liceo del senso religioso di queste inquietudine di questa domanda che ci caratterizza e che
Non possiamo rimuovere e che in qualche modo la società dei consumi e la Società del progresso infinito in qualche modo cercano invece di colmare
Ecco io credo che il Giussani e poi CL
Siano stati
Protagonisti degli ultimi cinquant'anni
In Italia e poi più estesamente in Europa in altra parte dell'Occidente
Protagonisti di quella stagione che poi ha visto altri movimenti perché
Ha dato una risposta
Concreta
Illustrando uno spazio nuovo dove poter collocare l'esperienza della fede nella vita contemporanea
E in questo senso CL come altri movimenti
Non a caso Novecento è stato Carat la seconda parte Novecento è stato caratterizzato da questo processo dei movimenti ecclesiali hanno con me
Anticipato e può è accompagnato la Chiesa conciliare
Che cominciava a misurarsi con questa invadente questione di una modernità
Che
Arriva appunto la vita quotidiana di ciascuno di noi
E da questo punto di vista io credo che la lettura storica che possiamo dare delle sale da CL
Che naturalmente come tutti i fenomeni storici a avrà avuto le sue
Ombre credo che
Possa essere
Gli si possa
Molto convintamente riconoscere questa grande luce
E ripeto
Una riattualizzazione
Una storia di una vicenda che nella
Che nella nella cristianità se ripetuta molte volte
Don Giussani è morto circa dieci anni fa nove anni fa
La sua opera è stata impostata nel secondo dopoguerra negli anni cinquanta sessanta settanta e che io credo che
Sia giusto e doveroso domandarsi
Adesso a che punto siamo
E come possiamo ri attualizzare
L'opera che Giussani ha compiuto guardando avanti
In un certo senso
Giussani accompagnato l'emergere dell'esperienza di massa della libertà dell'esperienza generalizzata della libertà l'emergere delle io
Nella società occidentale avanzate nell'asta italiano in particolare
Oggi noi siamo
In un'epoca in cui
Quell'esperienza
Da una parte si radicalizza atta
E
Pone nuove sfide
Dall'altra parte quell'esperienza dell'individualismo radicale contemporaneo è sempre più in crisi
Tentativo che farò in questa seconda parte del mio intervento spot sarà quello di provare a offrirvi qualche spunto
Seguendo il metodo di Giussani per dire che a me sembra che
E del mio il mio compito come dire di sentinella del tempo che qualora il sociologo diciamo così nel dire
è cominciato il ventunesimo secolo
La crisi del due mila otto chiude una stagione storica e ne apre un'altra che stiamo cominciando un po'per volta esplorare
Il Pontificato
E il passaggio da Benedetto sedicesimo a Papa Francesco segna hanno anche all'interno della Chiesa l'apertura di una stagione nuova
Non nuova perché qui si contrappone a ciò che c'era prima nuova perché
Appunto questioni che sono diverse dal passato
Allora
Come possiamo
Imparare è questa la riflessione che faccio imparare da questa storia vizi EE.LL da questo gara grande lavoro di grandissimo successo di don Giussani per confrontarsi con questo tempo che stiamo
Vivendo
C'è una
Es una fuoco una è una frase che viene attribuita al musicista Mahler
Che dice
La tradizione
E la trasmissione del fuoco e non l'idolatria delle ceneri
Ecco questa mi sembra
Come dire
Una una questione
Che tutte le esperienze umane
Un'impresa la Chiesa un movimento anche una famiglia
Tutte le esperienze umane si devono confrontare con questo tempo che avanza e devono
Trovare un punto di equilibrio tra il non dimenticare la tradizione
Il restituirli vita non imbalsamato la
E nello stesso tempo appunto far sì che non perderla e nello stesso tempo
Farla vivere di nuovo
E che io
Se posso dire a me sembra che
Non è che si è le
Deve cambiare CL
Deve cambiare perché devo benché abbia tutti
Don Giussani è morto c'è un un nuovo responsabile le sfide sono nuove il tempo che si apre in qualche maniera nuovo ecco a me sembra che
Don Giussani ci lasci prima di tutto un metodo
E il metodo
Chiaramente quello che
Ho già citato prima
E cioè
Che
Prima di ogni cosa
Bisogna immergersi profondamente nell'esperienza dei nostri contemporanei
Prima di ogni cosa bisogna
In pratica mente entrare nel cuore del tempo
Prima di ogni cosa il cristiano non deve aver paura della contemporaneità che gli capita di vivere
E deve cercare
Umilmente ma profondamente di mettersi in sintonia non per perdere la propria identità
Ma per essere capace
Di parlare
All'uomo che incontra
Qualche
Breve nota su
Qualche elemento che io considero
Necessario sottolineare per cogliere
Il tempo che viviamo
Don Giussani parlava di realtà
Sì
Ma dov'è la realtà oggi
Cos'è la realtà per noi oggi
Da una parte la realtà è pura rappresentazione e reale ciò che è rappresentato efficacemente
Dall'altra parte la realtà rischia di essere solo ciò che è creato dagli apparati
Della razionalità tecnico calcola teoria
La realtà oggi nella nostra esperienza quotidiana penso i miei figli penso a me
Quando dico realtà cosa intendo dire dove la incontro questa realtà
Dove la vedo
Fatto un attimo mente locale
Noi
Da quando ci alziamo al mattino a quando andiamo a dormire la sera
Passando per ciò che avviene dentro la nostra abitazione i mezzi di trasporto che usiamo il luogo dove andiamo a lavorare rischiamo di essere
In ambienti in cui esistono solo uomini o artefatti di uomini
E come se
Questo ambiente costruito dall'uomo ci occupasse tutto lo sguardo non sto dicendo che la realtà non si può incontrare anche in quel contesto ma stiamo attenti che la realtà oggi
E come se ci sfuggisse
E come se
Venisse sostituito ad altro
E se perdiamo la realtà come diceva don Giussani perdiamo il senso del ministero
E rischiamo di perdere la porta che ci permette di
Rincontrare
Dio
In questa perdita di realtà sembra che le domande non si riescono più a porre anche perché noi viviamo in un contesto
Di grande rumore e come se fossimo in una stanza dove gridano tutti ci sono mille luci
E dove si fa fatica anche solo a raccapezzarsi
Dove si fa fatica a parlare con qualcun altro ad intendersi con qualcun altro a fare un pezzo di strada con qualcun altro
E difficile addirittura porsi domande
In questo nuova esperienza che tutti quanti noi facciamo
E l'infinito il desiderio di infinito
Tende a diventare infinita azione cioè
La capacità della nostra società di creare sempre qualche cosa di nuovo di sostituire il vecchio di introdurre il nuovo di farcita di darci l'idea che le possibilità possono essere davvero infinite
E infine
La dimensione spirituale
Che rischiamo di non capire più dove trovare
Perché
Permettetemi questa questa notazione nostro fino al a vent'anni fa non più di tanto fino a vent'anni fa la materia
Era qualche cosa di solido e poi c'era lo spirito
Che era per così dire materiale
Oggi noi facciamo l'esperienza drammatica di una materia lo sappiamo attraverso la scienza la sappiamo attraverso la tecnologia
Che sembra capace di smaterializzazione e dobbiamo ridefinire la relazione tra il materiale lo spirituale
E molti nostri ragazzi non riescono nemmeno più a capire che cos'è lo spirito
Cos'è un'esperienza spirituale la confondono con un'esperienza appunto come quando si va al cinema in cui c'è le
Come dire la realtà virtuale
Quello che sto dicendo e che le sfide che Giussani ha vissuto negli anni cinquanta sessanta settanta di un mio
Che comincia emergere e rivendica la propria autonomia e che l'UE cercato appunto di
Comunque cercato di dialogare e con cui ha fatto un pezzo di strada oggi quelli io si trova in un mondo in un contesto
Molto più potente del passato
E abbiamo questa sorta di contraddizione viviamo un individualismo radicale
E lì io è sempre più debole sempre più fragile
Appunto come ho cercato di dire la stessa realtà rischia di
Spari NARS
Se mi permettete un'immagine evangelica
Io mi sento
Per quello che riesco a capire della realtà circostante
Un po'come discepoli sulla barca nell'agro di Tiberiade
In mezzo a un lago o un mare in tempesta
Preso un po'dalla paura per quello che si può fare
E chiedo e mi sento di chiedere e spero che anche voi siate con me
Come dire un'illuminazione per che cosa possiamo fare di fronte a questo mondo che lancia sfide così potente all'esperienza della fede perché di questo stiamo parlando
Stiamo parlando di un mondo che Lanza sfide potenti e gravi all'esperienza della fede
Io credo che prima di tutto bisogna chiedere l'intervento divino
Chiedere a Dio di farci vedere la strada e poi
Insieme a questo
Guardare i segni è il primo segno che io vedo certamente e il Pontificato di Papa Francesco
Che irrompe
Nella nostra storia in continuità
Su un piano diverso con il Pontificato di Ratzinger Ratzinger se impegnato decisamente su un piano culturale intellettuale confrontandosi con le sfide del tempo
A quel livello Papa Francesco si pone in continuità su un piano più decisamente pastorale
E se mi permettete qui spero di non essere eccessivo
Primo usato l'espressione per dire che non faccio parte del movimento fratello nella fede ecco io sono qui a chiedervi
Uno sforzo ulteriore
Sono qui a chiedere di un altro passo perché
CL
In Italia in Europa è importante
E dato che la sfida la fede in questo tempo è grave
Io mi permetto umilmente
Di chiedervi un altro passo in avanti
Riattualizzazione il contributo fondamentale di Giussani nel suo metodo leggere il tempo né la sua domanda antropologico profonde non detta
In maniera tale che questa lascito possa essere pienamente rinnovato
A me sembra che ci sia un punto centrale
Che come negli anni Cinquanta Sessanta Giussani accolto l'emergenza dell'io
Della sua libertà e l'UE Stato grandissimo nel porre la questione Della libertà al centro del cristianesimo che come voi sapete bene
Non era una cosa scontata
Non era affatto una cosa scontata
Ecco cinquant'anni dopo nel vedere
Con l'individualismo radicale contemporaneo gravemente ammalato
Ecco a me sembra che il
Come dire suggerimento che io dopo e quello che
Oggi abbiamo davanti
Il bisogno come dire di ripensare un'ontologia relazionale lì in relazione non so non può non sto parlando di una relazione sociologica sto parlando di una relazione ontologica
Un mio in relazione
Con Dio
Un mio in relazione con la natura il COSMO un mio relazione con gli altri
A me sembra che l'individualismo contemporaneo dopo questi sessant'anni
Abbia il disperato bisogno di scoprirsi interrelazione costitutiva costitutivamente relazionale
Ho letto logicamente relazionale
Questo a me sembra
Nella lettura che do alla contemporaneità sia un punto assolutamente centrale
E che poi
Nella tradizione cristiano cattolica e l'idea di Trinità
Del Dio che esso stesso Trenitalia
Ecco
Da questo spunto
Centrale come dire in queste evoluzioni e storica che ho brevemente fatto intravedere
Chiudo dicendo che
Riprendendo un'altra parola di Giussani l'esperienza
E come se non la sta contemporanea l'esperienza che la stessa radice timo logica dell'esperimento
Esperienze l'esperimento non vengono la stessa radice timo logica e se e come se noi nella nostra cultura contemporanea avessimo perso qualunque fiducia nell'esperienza
E fu ci fossimo ormai convinti che l'esperienza e puramente soggettiva e non è comunicarle
Allora questo è un tema secondo me molto grande perché
Nostri ragazzi i nostri giovani
Rischiano di non
Di uscire nemmeno più a capire cosa si intende per esperienza perché si sono ormai convinti che l'esperienza un fatto puramente privato tuo e che tuo fratello tuo padre tuo amico ad esperienze totalmente diverse
Allora il tema delle esperienza oggi ha bisogno di essere recuperato come qualche cosa di comunicabili e di condivisibile che crea conoscenza che crea cultura di cui ci possiamo fidare
Non c'è niente di scontato oggi quando usiamo la parola esperienza
E qui è un
Semplice molto come dire da lavorare e per questo sono importanti le periferie
Perché
Andare nelle periferie delle esistenza andare laddove l'umano e ferito
Evangelica mente uno dei luoghi sicuri dove noi possiamo fare esperienza
Di un'alterità che buca
La nostra Corazza
Di quell'esperienza che
Appunto di cui parlava Giussani come qualche cosa che ci fa ci libera dalla prigione di noi stessi
Una seconda sottolineatura riguarda
La Società della differenza
Giussani si confrontava con un'ideologia che parlava dalla Società degli uguali
E che ha prodotto tanti disastri oggi noi viviamo con una ci confrontiamo con una ideologia ugualmente disastrosa che si immagina la società della differenza radicale
Come allora si immaginava la Società degli uguali radicale così oggi si immagina l'asta delle differenza radicale ed è ugualmente una follia
E giusto combattere le disuguaglianze aumentare la solidarietà ma questo non porterete all'asta degli uguali
Così certamente una società che avanza nella sua umanità sarà capace di convivere con una più ricca gamma di differenze ma le differenze sono tali se restano tali
Cioè se si riconoscono se sanno
Rispettarsi
Se sanno riconoscere il limite di se stesso rispetto all'altro
La società delle differenze che ci proposta apposta porta quello che
Un filosofo francese ha chiamato regime dell'equivalenza dove tutto uguale a tutto cioè dove non c'è più nessuna differenza
Il meeting dei popoli
Parla di questo che la differenza e Illy incontro e il dialogo tra diversi
Che si riconoscono diverso si
Non uguali e che proprio per questo sono in grado
Di
Dialogare
E di fare un percorso di conoscenza e di arricchimento reciproco
Infine
Come uomini e donne
Liberi che viviamo in una società democratica avanzata noi oggi
Dopo questi cinquant'anni sessant'anni di individualismo ci rendiamo conto ancora più chiaramente che noi abbiamo la responsabilità
Di ciò che facciamo esistere
I valori
In una società di liberi
La fede in una sosta di liberi pertiene alla responsabilità personale e poi comunitaria
Per questo il tema della testimonianza è ineludibile
Per questo
Come dire la fede oggi
Può essere detta la parola può essere usata solo a condizione che si è incarnata
Altrimenti si entra nel gioco degli specchi della comunicazione
E in realtà distruggiamo la stessa cosa che vogliamo cercare di trasmettere
La testimonianza
Non significa la coerenza assoluta significa che io posso dire ciò che ho visto ciò con contratto
Io posso testimoniare perché ho conosciuto
Perché ho visto
Perché sono stato toccato posso parlare solo di quello del resto io non posso dire
E la testimonianza oggi
è l'unica strada e l'unica strada poiché è sempre stato lo diciamo quelle categorie dell'oggi no e l'unica strada che può rompere
Quello schermo di cinismo che tutti costruiamo va beh Magatti dice delle cose interessanti chi se ne frega giustamente
Ma quando tu vedi un uomo una donna un compagno di lavoro un amico un prete
Un Vesco compatta
Che ci sta mettendo la vita quella parola ti interpella
Ecco allora il tema da testimonianza enti e non il tema di una libertà individuale che oggi rischia
Di trovarsi in quella condizione biblica che si chiama perdizione e la parola significa semplicemente perdersi
Oggi l'uomo contemporaneo è perso
è per tutto smarrito disorientato non sa dove andare e da questo punto di vista su quella barca
Dove ci può sopravvenire la paura perché il mare tempestoso anche si apre
La consapevolezza che questo tempo a spetta con ansia la capacità della Chiesa di fare il lavoro che Giussani fece nella seconda metà del ventesimo secolo conforme con parole nuove cari amici
Partono Francesco ci dice che la realtà supera l'idea
E questa la provocazione a cui credo dobbiamo rispondere come credenti oggi
E questa la provocazione a cui dobbiamo rispondere se vogliamo tentare di
Portare Cristo e nostre contemporanea contemporanei già nell'intervento che ho fatto due giorni fa e chiudo con questa immagine citavo la parabola del figliol prodigo noi siamo
Come figli di questo tempo siamo come il figliol prodigo là fuori
Siamo tutti là fuori in quanto figli di questo tempo moderno
Il nostro compito credo come
Credenti come cristiani
E quello di aiutare
Questa nostra
Cultura contemporanea a maturare
Dai suoi stessi fallimenti dalle sue stessi inadeguatezze dalle sue stesse insufficienze
La consapevolezza di ciò che gli manca cioè della casa del padre e questa nostra il Gia questo do Sideri io
E questo
Aspirazione che noi
Nella nostra limitate capacità e con tutti i nostri limiti e difetti io credo possiamo donare
Prima di tutto noi e a coloro che ci stanno attorno grazie
Se non fosse che le emiliani scriverebbe ma a questo punto tale è la ricchezza degli spunti che ci ha dato per fare mezz'oretta di pausa per riprendersi e poi ascoltare ma non si può e quindi io chiedo subito al massimo
Il suo contributo perché
Mi piacerebbe sentire da lui che a lunga esperienza
Come la scoperta che ha fatto don Giussani di Cristo come necessario per vivere
Lo ha messo nelle condizioni
Tuma oramai pare insistite mente ripetuto più volte di immergersi nell'esperienza
Dei suoi
Contemporanei
Come
Ha potuto arrivare a leggere il tempo nella sua domanda profonda
Sì
In
Mi associo la
A Mauro nel
Innanzitutto nel ringraziare per il privilegio di ricordare Giussani di fronte a questa platea
E poi è un grande ringraziamento ad Alberto penso nel sentimento di tutti per questa grande opera che ha fatto
Un'opera che ci tengo a dirlo non Consegna Giussani al passato come accade spesso con le biografie mai è ricchissima di spunti
Di testimonianze di che lo proiettano nel presente nel futuro quindi va letta così questa biografia di don Giussani
Ebbene nella perfetta consapevolezza dico questo e so che Alberto condivide con me la cosa che la vita e la persona di Giussani sono sicuramente più delle mille trecentocinquanta pagine del volume
Monsignor Citterio che tu citi la pagina duecentoundici dice il fascino veniva dalla sua persona più che dalle cose che diceva
E di cose ne diceva ENI diceva molto intelligenti e profonde però indubbiamente erano così importanti anche perché lei diceva Luigi e nel modo come le diceva Luini no questo certamente vale per ogni uomo per ogni grande personalità e e
Testimone in particolare
Secondo Kierkegaard vale anche per Cristo colui che parla e più importante di ciò che dice no dice Kierkegaard riferito a Gesù
Per questa importante il filmato che ha accompagnato le esposizioni della vita di don Giussani per l'Italia no perché per chi non lo ha conosciuto innanzitutto direi no
Perché un uomo è il suo volto la sua voce e nel caso di Giussani volto e voce quanto era
Ma importanti quella voce roca come era come ti prendeva dentro come ti prendeva dentro
No
Così per leggere questo volume occorre seguire il metodo che lui stesso ha indicato a partire dagli anni Ottanta e Novanta riferito a Cristo immaginatevi
Immaginatevi
Bisogna immaginarlo dire quello che ha detto e non fermarsi solo alle parole ma perché le ha dette in quel particolare momento
Perché nel cristianesimo come diceva lui la storia e tutto
C'è un modo di leggere Giussani totalmente a storico che non permette
Di capire Giussani e non è affatto utile non serve oggi non serve a noi
E allora veniamo al contenuto del libro così ricco di incontri no
Una storia che per definizione non può essere sistematizzato a chi volesse fare il sistema di Giussani renderebbe un cattivo servizio perché Giussani non ha mai voluto essere essi sistemati dico nel senso di sistematizzare nel senso di chiudere proprio come padre Spadaro ci ricordava ieri che il pensiero del Papa è un pensiero aperto che non chiude e questo vale a maggior ragione per Giussani
E così qui brevemente posso solo indicare degli spunti
Di un itinerario così ricco che non basterebbe una giornata per parlarne e noi andremo invece sinteticamente
Il primo
Il primo spunto così liberamente altri ne troveranno altri il primo spunto che mi ha colpito la famiglia
La famiglia no
Si ricorda sempre la madre Angelina e così Giussani ricordava sempre spesso l'importanza della figura della madre no ma anche il padre Beniamino è importante no
E non solo per il canto la passione per il canto che gli ha trasmesso no Beniamino era segretario della sezione locale e di Desio del Partito Socialista Italiano no
Come
Mi faceva notare qualche mese fa il nipote di don Giussani
No
L'impressione un giudizio che gli aveva riferito un sacerdote amico comune no
Ebbene uno che ha avuto il padre socialista che si arrivi avvicinerà alla fede dopo il mille novecentotrentatré
Quando Giussani entra in seminario
Non può essere integralista
Nei clericali
La prova del senso religioso dell'apertura di invio di ogni uomo era innanzitutto suo padre
E suo padre che era lontano e che torna ad essere vicino la prova della dimensione religiosa dell'uomo Giussani non sarà mai integri sta ed un chiara all'unità della fede e la vita in Cristo nella consapevolezza della distinzione degli ambiti di responsabilità che competono ad un movimento e dei ecclesiale e ad uno puramente politico
Nel passaggio al politico non è la comunità che si impegna ma le singole persone e il libro di stavo Rana e utili
Simo da questo punto di vista
Basta leggere le pagine da cinquecentotrentatré in avanti la distanza critica tra CL movimento popolare no
La distanza e la differenza tra CL e il sabato quando lui dice bisogna incontrare tutti e bisogna valorizzare le opinioni più lontane da noi
E bisogna imparare a dialogare con queste prospettive diverse da noi il sabato non può essere l'organo di CL a
Si nasce per non essere semplicemente questo ma per essere una piattaforma di incontro con altri che non la pensano come noi
Questa è una visione laica che permette un confronto a tutto campo con la modernità visto che tu è questo che chiedete
No
E così nell'intervista Roby ronza nell'introduzione Carron riporta proprio questa distinzione di ambiti che poi è il punto forte del Vaticano II perché la gaudium et Spes
Che dice una cosa e l'impegno cristiano della Chiesa in quanto tale altra cosa è quella dei singoli che si impegnano politicamente e che portano il peso della loro responsabilità
Riguardo
Alla all'incrocio con la storia del socialismo un ultimo particolare interessante nel volume Andreina Kuliscioff
La figlia di Anna Kuliscioff e che era la compagna di Andrea Costa fondatore del partito uno dei protagonisti del Partito Socialista Italiano ed è netto Hunter Rina la figlia della
Sposa un
Cavazzini che
Il
Padrone diciamo proprietario della fabbrica tessile in cui lavora Angelina Giussani
No in cui era operaia la mamma di Giussani
Ebbene Andreina cavarsi costa Kuliscioff
Che è cristiana e la madre c'è questa bellissima lettera che
Di di della della Anna Kuliscioff ad Andrea Costa in cui gli dice che questa figlia si sposa in chiesa e chi è credente ma lei contenta
è contenta perché vede la figlia contenta
Ed è la cosa più importante poi un matrimonio religioso è sempre meglio di voi di quelli che laicamente si sposano ma è solo un contratto
E non significa nulla questa una dei protagonisti del socialismo italiano dice questa quella lettera Maletta ed è veramente bello la figlia Andreina Gavazzi costa Kuliscioff aiuterà gli studi seminaristi di Giussani
Veramente un episodio bello
Secondo spunto
La sensibilità il cuore il tono esistenziale di Giussani che viene fuori dalle pagine per me inedite davvero del volume
Chi lo ha conosciuto lo ricorda allegro cordiale volitivo positivo no ma leggendo il libro si scopre che questa allegria non era poi così naturale
No
Non era semplicemente un fatto di carattere ma è veramente un dono di fede che diventa poi un habitus illusi no Giussani aveva una sensibilità drammatica
è una scoperta del volume no
A tratti era malinconico triste i giovani Giussani
No d'altra parte non si capirebbe perché così importante questo dato perché non si capirebbe l'incontro con le o Parma di se non ci fosse questa sensibilità
No
Il compagno più suggestivo del mio itinerario religioso no
La scoperta degli anni giovanili qual è lo sappiamo il prologo del Vangelo di Giovanni il verbo un caro e lui capisce che l'incarnazione di Cristo e la risposta alle o Pardi
E quindi non gli bastava l'ideologia non gli bastavano lidi voleva una
Cosa reale che potesse rispondere alle domande angosciose drammatiche di Leo Pardi
è una scoperta esistenziale non meramente ti ho logica o intellettuale non si capisce Giussani se non ci si colloca ad un livello esistenziali
Cristo e la possibilità della gioia per lui la risposta lo scandalo del dolore della morte Giussani approvato lo scandalo del dolore della morte non è in discorsi soliti dei preti
Quest'uomo da ragazzo ha vissuto il problema dello scandalo del dolore della morte questo supremo mistero della vita
No
E dirà a ciò che fa la differenza se Cristo e la risposta
Ciò che fa la differenza tra i cristiani tra gli uomini se Cristo e la risposta o se è un argomento teologico o se è una nozione
Quanti teorici quanti preti parlano di Cristo quanti cristiani parlano di Cristo
Ma non è la risposta alla vita è una nozione teologica è una nozione intellettuale la differenza passa solo tra questi
Ho capito di io come termini dell'esigenza della felicità
Queste l'aspirazione più grande del mondo moderno
Alla fin fine
La grandezza unica del cristianesimo Cristo ha risposto alla domanda umana questo per lui era lì l'elemento che faceva la differenza
Cristo cioè Zio in carne ed ossa risposto alla grande domanda dell'uomo sul senso ma il senso vuol dire la morte perché sennò sono chiacchiere
La scoperta del senso religioso in lurido leopardi è Luigi
Quante volte abbiamo parlato leopardi lo Pardi ma sono spesso leopardi a Luigi per questo amava leopardi
Il senso religioso e il contrappunto può di un'esigenza di felicità che si imbatte nella morte e si flette nella malinconia la risposta è il verbo un caro
Che cosa c'è
Che cos'è l'uomo perché tener ricorrenti nessuna domanda mi ha colpito nella vita così come queste
Più straniera colpito dal fatto che Cristofoli bambini a luglio ha voluto bene a lui lo ha guardato lo Amato all'UIF a Cicchitto
Come veniva chiamato il giovane Giussani dei suoi genitori anche questo mi ha colpito questo vizio non avrei mai immaginato che Giussani potesse essere IGT questa fretta
No sentirsi prediletto prescelto amato da qui la fede di Giussani il desiderio di essere di vivere come lui e quindi la croce questa teologia della Croce Giussani è una scoperta per me
Questo senso che non si può essere
Amanti di Cristo se non si è come lui e quindi se non si porta la croce come Lugli no in croce ecco perché giuste perché Leo Pardi gli è vicino
E nel cartoncino dell'ordinazione sacerdotale nel quarantacinque c'è un volto di Cristo in croce di Guido Reni
Non c'è il Cristo vittorioso cioè il Cristo in croce perché per la resurrezione bisogna passare prima attraverso la conosce terzo punto
Venegoni no
La scuola di teologia la grande scuola di teologia
No di Venegono tutto scuro affermerà proviene da Venegono di mio il metodo
Ma tutto il resto viene da Venegoni no e
E davvero leggendo le pagine del tuo volume e proprio così non è un modo di dire ha avuto la fortuna di grandi maestri come raramente si di teologia come e di grandi testimoni della fede
L'incontro con Leo Pardi è a beni Gonella
Giussani non viene fuori dal nulla basta una scuola
Tra tutti Giovanni Colombo il senso religioso lo impara Daloui nella flessione con gli autori moderni
E poi unico tra tutti Gaetano corti il maestro di don Giussani
Un brano di Eugenio Corti riportato da
Da Alberto dice fa capire tutto di quanto Giussani gli debba pagina sessantasei del suo volume scrive
Eugenio contro corti
Gaetano scusami
Affinché un uomo possa credere in Cristo bisogna che lo conosca
E per conoscerlo nella sua concreta personalità storica vivi in un certo modo frequentarlo come l'hanno frequentato gli Apostoli e i primi discepoli che hanno tratto da questa esperienza dirette alla loro fede di Luino
Anche oggi un uomo per criteri in Cristo deve ripetere in certa maniera in misura l'esperienza dei primi suoi discepoli
Deve come loro sentirlo parlare vedere e agire e operare i miracoli piangere soffrire morire resuscitare salire in cielo
In tal modo e Lippi ne traeva a poco a poco nell'anima di quell'uomo che si chiama Gesù
Entrerà nel mondo intimo dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti ora chi conosce Giussani sembra di sentire Giussani mai Gaetano corti
E qui si capisce quanto Lugli ha imparato percepito da questi maestri
No
Uno per il quale Cristo e la risposta al desiderio di essere non può accontentarsi di concetti formule sa fantasmi
La Manin conia dirà non poterlo toccare sentire
La fisicità di Cristo non è ingiusto anni un sentire barocco
Ma la percezione netta che solo quella fisicità può abbracciare il Leo Pardi che illusi
Di qui la gratitudine accorti quando lo incontrerà nei corridoi della Cattolica dirà eccolo mio maestro e lo mio autore mi risulta che Giussani non l'abbia detto nessun altro in questa maniera
Corti che nel quarantacinque lo attendeva la sera quando andava in bicicletta nel freddo dell'inverno
No a confessare nelle parrocchie
E lo attendeva la sera stanco rientravano personali bevitore n no e dirà Giussani il più grande gesto di amicizia che io ricordi della mia vita
Quarto punto ed ultimo più dettagliato
Delle cose che mi
Di cui parlo con voi le svolte le svolte della sua vita no le svolte non solo rotture ma approfondimenti no
Abbiamo visto questa cartina alla famiglia la madre il padre Venegono
Il movimento è un'unica storia lo dirà duri è un'unità
Grande storia non c'è solo il movimento prima del movimento c'è Venegono e prima di Venegono c'è la famiglia
E l'unica storia con cui il signore l'OUA ha abbracciato no
La storia mi accadeva non facevo nulla
La storia di un grande educatore il Giovanni Bosco della seconda metà del ventesimo secolo una storia segnata da svolte che vanno capite
Perché le svolte sono un giudizio della fede sulla storia e Giussani va capito così altrimenti diventa un autore edificante
Le sue parole in relazione al contesto storico no
Ebbene la prima svolta lo sappiamo tutti c'è stata ricordata dal Berto è nota mille novecentocinquantaquattro liceo Berchet i
No l'inizio dell'avventura educativa una rottura dolorosa con gli amati studi anche qui ogni volta citiamo sempre
Come dire gli scalini del Berchet
Ma quegli scalini quanto gli sono costati perché lui voleva studiare di insegnare gli piaceva la carriera accademica i suoi superiori lo avrebbero visto bene in quella zona lo stimavano per la sua grande intelligenza
E lui disse fa capire il dolore di abbandonare gli amati libri e gli studi quindi quella scelta fu una scelta anche dolorosa un distacco
Comunque la prima svolte troppo nota e quindi non dirò nulla su questa
La seconda invece è fondamentale che io ho ricavato dal libro che non avevo mai realizzato il sessantotto perché io alcuni punti pensavano co pensavo che erano ottantuno no sessantotto
No
Giussani ho scritto su un chi fosse interessato sul
Sussidiarie di oggi proprio su questo tema di chiusa nel sessantotto Giussani alla stessa percezione di Pasolini no tradizione e storia non possono più essere il punto d'inizio
Il sessantotto per lui vuol dire la fine della cristianità
Giussani alla percezione netta che ormai
E finito il tempo in cui la tradizione cristiana era in grado di motivare l'adesione cristiana dei giovani
Finora dice abbiamo puntato su questo riscoprire la tradizione oggi EISC non è che questa era sbagliato dice ma esistenziale mente non funziona più
Quindi oggi un nuovo inizio può motivare il Ray accadere della fede no di qui l'incontro ideale con Pasolini e Testori
No perché appunto e l'idea che di un nuovo inizio cioè di incontri della presenza come avvenimento
Le pagine dei che tu dedichi all'incontro in ideale con Pasolini e a quello reale con Testori sono tra le più belle del volume l'abbraccio con Testori è davvero
Altamente commovente straordinario insomma così no ebbene
Dice Gesù Cristo dice Giussani in
Dopo il sessantotto è qualcosa che viene prima
Mi colpisce questo pensando al prime Rea di Papa Francesco e Giussani lo dice allora rispetto all'ideologia che
Catturava in maniera inflessibile che portava via da GS tutti i quadri militanti etc
Gesù Cristo è qualcosa che viene prima dice Lugli e quindi il ritorno all'essenziale ancora Papa Francesco anche nel
Nel testo inviato al meeting no nasce CL nel sessantotto quelli che rimangono sono Tuscolo ivi solo per affetto no
Terza svolta quindi abbiamo detto cinquantaquattro sessantotto la terza Riccione settantasei
Quella svolta di Riccione nasce mi piace ricordarlo dalla relazione di Lucio Brunelli della comunità di Roma
No e siccome Brunelli è un mio caro amico mi piace ricordarlo no dopo l'impegno massiccio nelle scuole nelle università dopo il referendum sul divorzio che Giussani non voleva
Io non volevo noi vogliamo educare alla fede ma
Là c'è il lo impone e CL deve schierarsi però Giussani si rende conto che lì
Quella cosa lì complica all'incontra Bitta perché ti costringe essere etichettato perché ti mette dentro uno schieramento ed è quello che lui non voleva perché voleva incontrare tutti
Il cristianesimo dice non è un messaggio di vittoria politica nel settantasei presenza non utopia la nostra vita non è un progetto ma la coscienza del ministero che siamo
E e aggiunge
E quanto è successo alla cristianità primitiva che è andata nel mondo non per cambiare la filosofia
Ma per rendere presente quello che era per rendere presente Cristo condividendo tutti e tutto anche la filosofia
E la stessa cosa che dirà nel manifesto dove riprende la frase di
Per chi il manifesto del novantuno Gesù vende
No Gesù venne non con l'idea di cambiare il mondo e tuttavia proprio ponendo e il poi il mondo cambia ma non era il progetto di cambiare il mondo
è venuto dirà nel mille novecentosettantasei il tempo della persona anche questa è una scoperta io pensavo che la prima volta l'avesse detto nell'ottanta
Indice lo dice nel settantasei è venuto il tempo della persona sono giudizi storici è venuto il tempo della persona vuol dire la cristianità infinita
Vuol dire che bisogna ripartire dalla persona
Dall'incontro personale lo dirà nel famoso è bellissimo dialogo con Giovanni Testori del mille novecentottanta il senso della nascita dirà non è più il tempo delle crociate
Non è più il tempo dei movimenti organizzati e il tempo della persona
Questo è un giudizio straordinario
Straordinario e fa capire ciò che significa uno spartiacque un'altra modalità di porsi
Mille novecentottantuno altra svolta dopo l'aborto dopo il referendum sull'aborto in Italia il sabato il settimanale il sabato titola nell'editoriale ripartiamo da trentatré
I trentatré sono la percentuale di coloro che si erano posti all'aborto in Italia no con l'idea di una riscossa cattolica incentrata su certi valori Giussani scrive sarebbe bello essere
Dodici in tutto il mondo perché è stato dimostrato che la società non è più cristiana
Quindi non i valori cristiani ma l'esperienza
E ciò che è decisivo oggi
L'esperienza dice che non è l'organizzazioni ma qualche cosa di più profondo di più libero
Ed è il momento in cui
Lo slogan eh uno tra noi uno uno con la lettera maiuscola per capirlo dice bisogna riandare all'inizio della fede lo dice nell'ottantacinque
E nell'ottantasei c'è il viaggio in Terra Santa il viaggio in Terra Santa che lo colpisce tantissimo la B il vedere i luoghi i luoghi di Cristo delle
Suo il CATTID ai piedi di Gesù
E lì dice c'è questa affermazione dice è incredibile che da questo punto
Piccolo Bulku
No che era Nazareth sia venuto tutto il resto e questi dia del piccolo buco mi ha ricordato le periferie del mondo da questo spunto di paese sia venuto fuori tutto quello che è venuto fuori da questa periferia del mondo
E
Il viaggio in Terra Santa lo colpisce tantissimo perché ora divento motivo insistente scrive bisogna riandare a duemila anni fa per spiegare l'evidenza del presente
In qualche modo ribalta la questione perché prima bisogna partire dal presente per riandare
Alla ai duemila anni fa ora invece bisogna riandare i duemila anni fa per capire quello che accade oggi
Il miracolo di un cambiamento devo ragazzo oggi per essere compreso bisogna riandare alla modalità in cui il Cristo incontrava i suoi
Nel
Novantatré punto c'è quella straordinaria raccolta che poi verrà pubblicata negli ultimi anni a spezzoni diciamo
Di un avvenimento di vita cioè una storia con la presentazione del cardinal Ratzinger quel libro secondo me rimane straordinario
Perché veniva fuori per la prima volta un Giussani di una vivezza anche
Dialogica unica perché erano
Lei recisi frazioni degli interventi con gli universitari non è il Giussani degli scritti sistematici
Del percorso che naturalmente mostrano
Il i anche il teologo che si preoccupa del no lire e il Giussani dal vivo
E c'è una potenza di linguaggio lasciatemelo dire anche una potenza creativa
No quello che tu dicevi anche tu della capacità di intercettare
Il tempo presente ma che Luigi con una
Abilità linguistica è un creatore di linguaggio in una potenza espressiva davvero unica
E qui che le categorie di incontro di avvenimento si riempiono di contenuti evangelico perché c'è un modo di parlare dell'avvenimento dell'incontro che diventa puramente filosofico
E questo è un modo per distruggere queste categorie quando diventano filosofia
In più sani avvenimento incontro devono riempirsi di contenuti evangelico come in un film recita in uno dei più bei volumi l'attrattiva Gesù
Mi ha colpito queste queste espressioni come in un film no ed è qui che ritorna l'esortazione immaginatevi no Andrea e Giovanni e dice del
Tu usciti a pagina novecentosedici il desiderio di rivedere i capelli a citati dal vento
Io mio ma questa non è solo pulizia
E che lui quando parla di queste cose le viti
Leggete le immagini all'immagine a come poteva essere accaduto come i suoi lo guardavano no Zaccheo il sì Di Pietro in riva al mare della Galilea Pietro Miani tu
No immaginatevi Giussani rilegge il Vangelo con gli occhi di Pasolini di Zeffirelli non leggi il Vangelo lo meriti
No leggere il Vangelo è l'incontro con un avvenimento che accade che sta accadendo ora
Nello stesso modo in forme diverse ma nello stesso modo e mi ha colpito l'affermazione qui dal
Il
Del Papa capigliatura messaggio al al meeting non lo ritrovo più
Dove usa pressappoco le stesse
Le stesse eccolo le stesse cose quando il Papa auspica che tanti possono rivivere l'esperienza dei primi di scippo lì di Gesù
I quali incontrandolo sulla riva del Giordano si sentirono domandare che cosa cercate
E lo stesso metodo di Giussani no
La domanda diventa la domanda di Gesù i suoi discepoli ma sulla riva del giorno danno quindi viene spaziali Zarate temporali in Senato nel contesto di allora
Don Francesco Venturino dice una cosa
Bella
Che Turi porti nel volume non si tratta di un metodo da apprendere e applicare il Maggi uno sguardo d'età imparare
Cioè in Giussani il metodo non è una tecnica che garantisce l'infallibilità del risultato
Questa è la distruzione del metodo queste il positivismo del metodo il metodo non è una tecnica che tu lo impari come un discorso prefabbricato e sei sicuro che il risultato è sicuro no
Quello che dice don Francesco Venturino è bello ma forse ancora troppo troppo nostro uno sguardo non lo si impara
Lo sguardo sorge dal cuore quello cristiano sorge dal cuore infiammato da una presenza che ti abbraccia da un cuore che si comunica il cuore
La fede dirà Giussani è una presenza nello sguardo
La fede dirà è un riconoscimento Amoroso qui si inventa queste definizioni della fede che sono fuori della normale
Casistica teologica la fede un riconoscimento Amoroso una conoscenza amorosa
è l'ultimo Giussani quello che insiste sulla misericordia donna non piangere su Maria sull'inno alla Vergine di Dante Giussani Mariano chi l'avrebbe mai sospettato
Gli ultimi anni l'ultima svolta
Il sacrificio del silenzio imposto dalla malattia quando a settantaquattro anni avverte con dolore che la vecchiaia è scoppiata in me
E rimane allora ciò che è autentico in un incontro con la Casa della Cocchi cioè della Raffaella Zardo doni dirà quello che deve rimanere sono le scintille
Devono essere acchiappata e come l'uccisione nelle mani di un bambino una delle più belle immagini di Husserl deve rimanere l'essenziale ciò che è puro ciò che è puro perché reso puro dalla grazie
Nel novembre del due mila e quattro scelti e Pavese per il volo Antone di Natale l'unica Gioia al mondo e cominciare e bello vivere perché vivere cominciare sempre ad ogni istante
E tu Alberto giustamente dici detto da un uomo che era pieno di acciacchi
E di dolori perché gli ultimi tempi sono veramente dolorosi e di Croce di Kruscev reali in cui anche lui ogni tanto sbuffa e poi si pente e chiede perdono e ringrazia in questa prova che lo approvato no
Negli ultimi tempi la testimonianza di umiltà di sopportazione straordinaria e le testimonianze che tu riporti sono bellissime
Lo dico coloro per coloro che si fermano a pagina cento duecento devono leggere anche le ultime pagine perché sono importantissime
Perché non si capisce nulla della grandezza di Giussani se non lo si capisce nel dolore nella malattia
Perché lì che viene fuori la grandezza della fede e la statura di un uomo
Si fa cantare non voi negli ultimi giorni noi non sappiamo chi era
Un mio amico sacerdote carissimo venuto a mancare anche lui diceva che
Che non era una delle canzoni più belle del movimento e però perché se la faceva cantare perché amava infinitamente il nome di Gesù
Perché quella canzone conteneva il nome di Gesù che gli era tanto caro muore il ventidue febbraio del due mila cinque
La più grande mancanza
E non sentire
L'umano questa è una delle tante frase di don Giussani che mi è venuta in mente mentre vi ascoltavo parlare
La cosa che l'età eccezionalità
E che don Giussani non dice questo
Dell'uomo religioso
Non cristiano lo dice come la più grande mancanza di un cristiano
Perché per don Giussani sentire l'umano intercettare l'umanità dei propri contemporaneo allora come oggi non è una premessa
Che viene superata
Dal bel giorno come lo chiamava Luigi dell'incontro con Cristo è il contrario
Per don Giussani il cristianesimo esalta
La percezione
Della mancanza della domanda dell'esigenza della ricerca e l'inizio della lotta
Questo accanito immergersi nella realtà
Via don Giussani
Dopo
Che il suo maestro corti gli ha fatto scoprire Cristo risposta alla domanda dell'uomo
Ciò che mi diversificata da chi mi circondava
Centinaia di amici di seminaristi come lui
Era
Deve fare un teste e ognuno in
Aggirare la risposta
E lui dice ciò che mi diversificata era la follia e il desiderio
Di capire
E qui che la nostra devozione alla ragione nasce
Questo
Capisco come contributo che ci avete dato questo è il metodo di don Giussani
Aiutarci a sentire l'umano
Così che quando incontri la risposta la può intercettare
Come
Sta accadendo in questi giorni a tante persone che
Per una ragione o per l'altra
Sanno visitando stanno venendo al mittente
Che questo tentativo
Di allenarci attraverso incontri testimonianze mostri spettacolare assentire l'umano l'umano come vive oggi
Non come rilevava sessanta anni fa oggi perché senza questo oggi non c'è cristianesimo
Per questo
Il meeting lo sentiamo grande nostre apro la parentesi e chiudo
Proprio per questo sì come accade nell'oggi e l'oggi è difficile per tutti
Questa nostra
Limiti che ha pensato di
Istituire alla Meeting Community tradotto in soldoni
Il meeting si può sostenere anche donando qualcosa disse del proprio denaro
Per collaborare non importa anche un centesimo
A questa costruzione comune che rende presente oggi
Come tentativo ironico pieno di limiti e correggibile
Questa possibilità di sentire l'umano di intercettare la risposta mi ha molto colpito che dopo un giorno
Mercoledì che Carola visitato il meeting avvicinato qualche giornalista e chiudo e gliel'ho detto ma allora
Cosa dice di questo
Tema limiti le periferie quello che ha visto
Incontrare le periferie
E la modalità attraverso cui
Incontriamo Gesù
Mi ha sempre colpito tanto quando don Giussani dice che noi abbiamo tutto nell'incontro con Cristo
Ma che cosa significa questo tutto
Che cosa significa Gesù
Lo scopriamo nello scontro e nell'incontro con le circostanze cioè
Con le periferie
Io qui capisco l'invito di Mauro
A quel passo in più
Che è rischioso ma inevitabile
Noi pensiamo dice Carrone concludo che le periferie siano un'aggiunta
Qualcosa che ci distrae
E invece sono l'unica modalità con cui affrontiamo la vita le circostanze le sfide perché solo così
Possiamo capire
Che cose Cristo
Senza questa verifica di Cristo in ogni periferia non possiamo capire che cose Luigi
Per questo
Ci conviene seguire il Papa
Grazie al maestro buca Howard Mauro Magatti e a Massimo borghese
E a voi