Meeting di Rimini 2014 - Il "Mondo Piccolo" di Giovanni Guareschi. Letture e dialogo

Bene buongiorno
Allora Giovannino Guareschi è tornato
è tornato al meeting c'era stato la prima volta
Nel due mila otto sei anni fa
Quando i meeting volle dedicargli una mostra nel
Nel centenario della sua della sua nascita
Una mostra che
Colpi che lascio il segno che fece conoscere un po'di più
Quello che è uno degli scrittori italiani più più amati oltre a essere il più lettori più tradotto nel mondo anche se
Non apprezzato come meriterebbe dalla
Dalla critica dalla cultura ufficiale perché Giovannino Guareschi forse non era un intellettuale Emma
Era un grande scrittore
Quest'anno è tornato come avete visto con una mostra una mostra un po'particolare una mostra non mostra in compagnia di un altro personaggio un po'strano eccentrico nel senso letterale del termine
Cioè periferico un po'fuori dalle norme dalle regole
Che Enzo Jannacci
Qualcuno si è chiesto il perché è di questo accostamento curioso Guareschi Jannacci ricchi che non si sono mai incontrati non sono mai conosciuti che c'entra l'uno con l'altro beh qualche mese fa in effetti
Diciamo che è una sorta di commissario tecnico
Convoco una vera e propria nazionale
Degli studiosi degli appassionati di Guareschi e di Jannacci
Questo commissario tecnico si chiama
Giorgio Vittadini
Che ringrazio per per questo
Giorgio ha avuto questa idea e fece queste convocazioni
All'inizio eravamo un po'ci guardavamo l'un l'altro come dire conservando un po'l'attaccamento soprattutto la squadra di club di provenienza quindi c'è chi si sentiva come anche sottoscritto più Guarischi hanno c'erano invece di Anna Ciani
Poi come sarà tecnico c'ha invece fatti giocare insieme ci ha fatti giocare di squadra risultato sono quei quarantacinque minuti proprio giusto come un tempo di una partita del video della mostra
Allora abbiamo richiamato appunto Giovannino Guareschi
Perché lo consideriamo
Ok lo consideriamo un vero e proprio
Maestro
Lo consideriamo un vero e proprio maestro di umanità
Guareschi e con il con il mondo piccolo
Ci ha parlato appunto di una umanità periferica
L'umanità della bassa
L'umanità che non non conta che non occupa posti di potere che magari apparentemente non fa la storia
Ma che un'umanità
A cui guardare
Con
Con con occhi pieni di stupore
I personaggi del mondo piccolo ecco appunto la mostra e anche questo incontro di oggi vuole richiamarci ai personaggi del del mondo piccolo vogliamo far parlare Guareschi attraverso i personaggi
Che lui a creato
In quel mondo piccolo che anche il mondo di tutti noi anche se un mondo inventato lo stesso Giovannino scriveva
Il piccolo mondo del mondo piccolo non è in nessun posto fisso
Il Paese di mondo piccolo è un puntino nero che si muove assieme su ripe Polonia i suoi smilzi in sua in giù lungo il fiume per quella fretta c'è di terra che è stata
Po e l'Appennino
Un'umanità reale concreta grande e allo stesso tempo anche meschina perché nel mondo piccolo o c'è spazio per tutti ci sono tanti tipi umani
Quelli appunto un po'strambi
Quelli che sono dei santi senza magari saperlo come il caso di uno dei racconti che io ancora oggi non posso leggere senza commuovermi che è già comune
Ci sono anche personaggi meschini cattivi perché c'è anche questo nel
Nella vita umana ci sono i personaggi come il Canini
Che
Che gode nel vedere la rovina degli altri attaccato avidamente ha i soldi insomma un mondo reale
Quello che Giovannino a
Dipinto anche se a volte sembra
Bello come una fiaba
Per parlare di giornalino Guareschi oggi avremo dagli ospiti di eccezione abbiamo alla mia sinistra Egidio Bandini che il presidente Beltrandi ventitré che è più
Che è qualcosa di più di una semplice associazione di lettori di Guareschi veramente
I sodalizi umano che conserva la la memoria e la passione per la figura e l'opera di Guareschi Giglio lo scrittore un giornalista e tra l'altro recentemente ha avuto anche il coraggio
Da buon appunto discepolo allievo di Giovino Guareschi di rilanciare
Il candido quello che era
Il il grande giornale il settimanale di battaglia
Che gioia Guareschi fondò e diresse per per tanti anni quindi adesso Egidio avuto questo coraggio il condirettore del
Del Candido il nuovo candidato è un quindicinale
Doveva essere con noi oggi anche un altro giornalista di un settimo di un quotidiano un po'meno di battaglia anzi quotidiano molto aplomb ora che Michele Brambilla della stampa
Con una POMI che le che anche un carissimo amico di tutti noi oggi non è quattro dei grossi problemi familiari e comunque vi saluta
E ringrazio il meeting per questo invito
E poi abbiamo una testimonianza di eccezione abbiamo detto che nel meeting
Ed è la mostra
Facciamo parlare i personaggi bene qui abbiamo oggi due persone che sono stati anche dei personaggi
Del delle storie giornalino Guareschi chi non ne ricorda al Bertolino e la passionaria e sono qua con noi Alberto e Carlotta Flores
I figli dello scrittore che conservano anche loro
Con con una devozione commovente
L'impegno di portare avanti l'opera di loro padre di continuare a far sì che venga pubblicato che venga conosciuto che gli si renda merito che gli si renda giustizia questo è ciò che fanno Alberto e Carlotta ma dicevo anche
E curiosa viene due persone in carne e ossa che sono stati
Dei
Dei personaggi di questa saga di vita familiare che fu l'altra grande saga letteraria oltre a quella di mondo piccolo che giochino questi porto avanti
Dal dal mille novecento quadrante in avanti anzi è buffo
Come dire notare una coincidenza quale schiera giornalista di vaglia già negli anni Trenta ma il suo primo libro esce nel mille novecentoquaranta cioè e scemi con la nascita di Alberto si può dire che
Alberto sia nato insieme ai libri
Di suo padre
Poi dopo tre anni arrivo anche Carlotta che però arrivò in un
In una momento in una circostanza particolare
In cui Giovino Guareschi non poteva scrivere libri perché era in un lager e nulla che ha mezzi vista ma in quella via nazista se non poteva scrivere libri scriveva comunque le memorie di quello che vedeva accanto asse
Di quella realtà terribile
E scrisse
Il Diario clandestino
E fece sì che le condizioni di vita in quell'Agata
Potessero essere più umanamente sopportabili perché era accanto a lui un cappellano militare testimoniò che Giovannino Guareschi fece disse che
Giovannino fece per i prigionieri dei lager in cui vi era più di tutti i cappellani
Titolo rom cappellani messi insieme
Semplicemente appunto tenendo testa la speranza raccontando scrivendo
Addirittura vi dico a Carlotta che
Che e che era nata senza che nulla potesse vedere perché era nell'aria una canzone la canzone di Carlotta
Ecco allora Alberto e Carlotta vostro padre appunto abbiamo usato definirlo un
Un maestro
Di un maestro di umanità
Per voi il costo è stato
Chi di voi Provincia
Prima le signore giustamente Carlotta
Prego posso dire solo che è stato un gran parte
è stato un grande
Padre e purtroppo l'ho potuto poco perché se n'è andato che era molto Giovannelli
Era una persona con la quale si stava molto bene in compagnia
Amava i giovani a mia amava la gente
E e aveva il tono di saper ascoltare le persone si capiva che gli interessava da vero quello che turistici
E aveva poi sempre la parola giusta il Consiglio ma neanche non
Non è che pontifica ascia trovati ti facevo un ragionamento e poi tu arriva arrivati a capire qual era la soluzione
Io lo può tutto potere
Un po'di più perché prima era molto impegnato
Quando stava poco negli ultimi anni cioè di meno
Felici della sua vita
E che negli ultimi anni non sono stati belli e terrorismo vi era ammalato sofferente umiliato è avvilito perché non poteva avere un giornale tutto suo
Sul quale scrivere quello che le
Voleva
Si era organizzato ma non era ancora arrivato alla fine il primo numero del Candido che è uscito il giorno del suo funerale
Comunque in questi ultimi anni
Era
In casa
Quindi io lo avevo più vicino
Abbiamo fatto tanti giri in macchina
Mi ha insegnato a guidare diceva che guidavo benissimo non era vero male lo striscione pronto qui dipende mobile
E andavamo visitare precipitati mi portava trovato i suoi amici una vita molto semplice
E una vicinanza che prima non avevo mai potuto a vere
E era bello perché era un padre autorevole
Che lui era al babbo e
Non esisteva il pensiero il babbo è un amico sicché è un amico fine incerto punto il babbo è il banco
Però mi ha mi ha portato sulla cattiva strada perché io studiavo Cremona
E quando mi portava alla pensione nella quale da due anziane signorine molto molto serie
Per venirne riprende lasciato tra lunedì mi portava
Poi forse ricordando i suoi trascorsi giovanili quanto per lui stare lontano da casa stare in collegio era come
Morire
Sul ponte di Cremona che studiavo Cremona mi diceva maturi proprio proprio andare a scuola oggi
E così mi portava in giro non hanno fatto fare tante assenze è stato chiamato dal preside che lo avete redatto
Marcella vanta che era formato c'eravamo preparati prima
E allora così
Ha detto in parte anche la verità era stato poco bene aveva avuto un infarto non guidava volentieri quindi io
Rifacevo date autista
E poi ma aveva fatto un elenco di matrimoni o funerali e quali
Avremmo partecipato all'UNEP eravamo
Rahman preparate ma il preside non avvenuta comunque
Pur senza comunque è andata ad oggi io ho dei ricordi belli in questo senso però anche lei il rimpianto come dicevo prima di averlo potuto poco
Anche perché ricordiamolo appunto Giovino Guareschi Mori a soli sessanta anni il suo grande cuore
Si ruppe forse segnato dalle dalle tante sofferenze non solo quelle del dell'aria anzi infezioni forse gli fece più male quel quella carcerazione
Ingiusta della metà degli anni cinquanta
Ma
E tra l'altro Mori a pochi chilometri da qua a Cervia dove era in vacanza quindi anche bello che per questo Rimini ricordi Giovannino Guareschi invece per
Per Alberto questo questo babbo così importante così che ti descrive poi nei
Nei suoi nei suoi racconti anzi forse tu debilitato anche una ragione di tipo R quand'era nell'ATR
A un certo punto è uno degli episodi credo più belli anche questi commoventi
In questo Lager ne aveva tirati parecchi in Germania arriva a Częstochowa perché i nazisti in spregio anche
Alla fine del popolo polacco avevano fatto Częstochowa dove c'era dove tutti sappiamo c'è quel grande santuario mariano avevano fatto questo campo di concentramento
E li portano uguale
Rischi giornalino scende dal dal treno e vede mentre l'in catene con gli altri prigionieri italiani vede un bambino
Un bambino polacco con in mano una mela che lo fissa e Guareschi fissa la mela che vede i segni dei trentini del bambino sulla mela
E gli viene in mente un'immagine analoga del suo bambino cioè di di di Alberto con identiche inserendo l'impronta di Lentini sulla mela
E dice quella frase stupenda io non voglio neanche se mi ammazzano perché devo tornare a casa non lo dice per una
Volontà di potenza dodici per una volontà di amori devo tornare a casa dalle persone a cui voglio bene ecco questo padre così importante
Personaggio discusso Amato
Per te
Per te così è stato
Ma
Io ricordo di mio padre
Signor profonda umanità e ricordo un episodio che risale proprio al periodo
Nel quale
Mia sorella fa bisognava alla scuola tutti riuniti
Io allora ero ufficiale di complemento etero
Di artiglieria da montagna ed ero
In servizio alla una caserma di Vipiteno e mio padre
Ha deciso nonostante avesse appena fatto un infarto ha deciso di venirmi a trovare Luigi amava moltissimo il Corpo degli Alpini
E così si è preso su un giorno Loi mia mamma e
La alla guida della macchina visto che
Mio padre aveva fatto un infarto piuttosto grave pochi mesi prima si era mia sorella che aveva appena dato la patente
Ad ogni modo è andato tutto molto bene è arrivato a Vipiteno e ecco quando è arrivato me lo sono trovato sulla porta della caserma
Io ero ufficiale di picchetto
E allora la guardia mi chiama ha detto c'è della gente che vuole parlarle sono andato al cancello e ho visto che c'era c'erano mio padre mia madre e mia sorella
E allora ci siamo salutati Poviglio che mi ha detto
Potrei vedere i muri
Era proibito fare entrare per agenti in caserma
E allora io ho detto c'era già buio era scesa protetto dai avevo detto la guardia apricancello farli entrare
Li ho accompagnati nella in una delle due scuderie nella scuderia della mia batteria che era la ventesimo
E
Siamo arrivati sulla soglia gli usi fermato come un bambino proprio rivisto i ruoli che sono
Bestie meravigliose bellissime in una in questa scuderia
Alcuna luce fioca il rumore dei
C'ha otto lì sopra il pavimento e poi si sentivano le catene che continuamente si muovevano perché mogli erano legati spostava la testa di qua e di là
E ho guardato in faccia a mio padre ho visto che era molto contento sorrideva era commessi un ragazzino
Forse riuscito finalmente ad ottenere una cosa che desiderava da tanto tempo ecco per me questo è un aspetto vero del mio padre erano moderno che si emozionato a quelle piccole cose
Riusciva a farti condividere questa sua emozione come riesce ancora adesso con i suoi libri che catturano i suoi elettori e li fanno sorridere li fanno commuovere e li fanno pensare
Egidio Digilio Bandini Egidio questo nome anche così manzoniano lo sciagurato Egidio
Manzoni
Era uno tra l'altro dei maestri di di Guareschi da dal Promessi Sposi avere imparato molto aveva imparato il concetto di provvidenza
E tra l'altro i Promessi Sposi diano stati fatti conoscere da
Da suo padre da vostro da vostro nonno
E che non aveva letto molti libri nella sua vita ma aveva letto i Promessi Sposi egli aveva fatti conoscere a a Giovannino allora non sciagurato Egidio
Per invece sei figlio non di una terra manzoniana come invece lo sono io
Ma tu sei figlio della Terra di verdi oltre che della terra di Giovannino Guareschi Ronco le verdi
Dove vivo Norbert Carlotta e dove c'è la centrale operativa del
Del club di ventitré ecco
Giuseppe Verdi aveva un anno l'espressione
Che tu credo
Ami molto chiari proponi anche nel tuo iscritti nei suoi libri
E che
Ha molto a che fare anche con l'arte di Guareschi Giuseppe Verdi parlava di invenzione del vero
Sì in effetti intanto buongiorno a tutti e grazie di essere così numerose grazie anche a Paolo
Giorgio Vittadini che mi hanno invitato
è vero Giuseppe Verdi diceva inventare il vero può essere una buona cosa copiare il vero inventare il vero è meglio molto meglio
Inventare il vero quello che ha fatto Guareschi adesso ascoltando le testimonianze di Alberto e Carlotta mi viene alla mente quella frase che Giovannino scrisse
In un'autobiografia richiesta da una professoressa di lettere nella quale dice io una motocicletta di sessantacinque centimetri cubi di cilindrata
Un'automobile utilitaria di cinquecento centimetri cubi di cilindrata una moglie e due figli dei quali non sono in grado di precisare la cilindrata ma che mi servono moltissimo perché li uso come personaggi nelle mie storie
E così Guareschi ha fatto i personaggi delle sue storie sono personaggi veri tanto che quando nel cinquantuno ci fu la drammatica alluvione
Arrivarono dei pacchi di vestiti di di aiuti indirizzati alla gente di Don Camillo e Peppone e lo stesso Guareschi disse mi commossi talmente tanto da arrivare a pensare di non essere un cretino qualsiasi ma un cretino importante
Don Camillo e Peppone ma non solo tutti personaggi di mondo piccolo e quelli del Corrierino delle famiglie perché in fondo è la storia di tutti noi delle nostre famiglie di quello che succede in casa di tutti
Sono personaggi veri sono personaggi che quando leggiamo questi racconti ci accorgiamo il più delle volte di avere già incontrato di conoscere in qualche modo sono persone
Che possono essere nostro vicino di casa il lattaio il bottegaio giornalaio il nostro medico lo è un amico un cugino chi arriva in paese per la sagra ce li ritroviamo attorno comunque perché il mondo piccolo
Non è soltanto il paese della Bassa che si muove in su e giù per il Po con i tre poli dismessi tutta l'altra mercanzia
Ma il mondo piccole anche un quartiere della grande città e addirittura il cortile di un condominio tutto questo al mondo piccolo e la magia di Guareschi sta in questo
Con pochi tratti di penna ci mette davanti dei personaggi veri i quali in quel momento in quel luogo sono i protagonisti della storia
La favola di mondo piccolo quello a cui faceva cenno Paolo prima a volte sembrano fiabe la favola di mondo piccola questa qualsiasi personaggio si affacci sulla scena di mente protagonista in quel momento c'è spazio solo per lui
Non esistono don Camillo Peppone riduce mezzo il brusco la dei soli ma del negozio che mette fuori i numeri del lotto
Quando Peppone vaffa diritto al dire perché erano i numeri riferiti alla morte di Stalin
Diventa la protagoniste da una lezione di vita straordinaria questa gente
E c'era ma io mi limito a fare quello che la mia coscienza mi dice io devo mettere i numeri a seconda di quello che è successo c'è un libro che fa riferimento agli eventi e a quelli che se e io faccio questo per cui lei non mi può dire niente anche se il Sindaco
Sono dei personaggi talmente straordinari da essere più veri del vero se mi permettete il bisticcio di parole ed è vero che Guareschi
Parla di personaggi in qualche modo periferici perché se immaginiamo il piccolo paese di mondo piccola una periferia
è provincia quanto meno e ci sono questi personaggi strani particolari giova il campione che va a comprare la Gazzetta dello sport in città perché quella che vendono in paese non dà sufficienti garanzie di serietà
C'è il camionista il cric con questo suo camion che chiama nelle OPA ardo perché è pieno di macchie di ruggine
Non si arrende nemmeno quando il camion si rompe lui aspetta che riparta finché la piena del fiume non lo trovo oggi tutti vedono passare il camion fantasma sugli argini quindi cose anche
Se vogliamo in parte assurda e paradossale ma comunque vere veritiere perché questo personaggio quando ne leggiamo questo cariche che alla fine
Addirittura evita
Di schizzare don Camillo con il fango di una pozzanghera nonostante sia fantasma Luigi suo camion che erano una cosa sola si redime a quel punto c'è sempre questa porta aperta alla speranza
Anche quando ci sono personaggi negativi personaggi meschini come il Canini di cui parlava Paolo prima alla fine si è sempre aperta la porta della speranza perché questi personaggi ricevono comunque una lezione di vita
Per cui anche loro hanno la possibilità di redimersi
Questo non solo nel mondo piccola anche nei romanzi parlavo prima con Giorgio Vittadini di destino si chiama Clotilde che è un romanzo favoloso divertentissimo
Ma anche capace di fare
Pensare riflettere su questi personaggi in parte paradossale ma anche il marito in collegio ci sono queste figure alla la nonna che è un certo momento
Riceve una lezione per cui si immagina che anche lei possa cambiare e tutto questo può essere considerato la periferia un luogo diciamo non
Al centro dell'attenzione
Però Giovannino Guareschi un centro c'è la
Eccome e questo centro il crocifisso che parla
Il crocifisso che parla che la voce della coscienza di Giovannino è quello che poi alla fine riesce a mettere d'accordo tutti
Tutti i personaggi in fondo si ritrovano nella voce del Cristo che arriva ricompone smorza i drammi
Riesce a dare ancora speranza e la grazia che mette d'accordo tutti
E Peppone pur essendo comunista pur essendo contrario il pensiero di don Camillo che ovviamente da sacerdote vede le cose dal punto di vista della religione del cristianesimo
A un certo momento quando ascolta la voce della coscienza diventa forse più abbandonato la provvidenza di quanto non lo sia da un cammino
E quindi riusciamo a capire come in fondo
Avesse ragione quel giornalista
Della Gazzetta di Reggio che il giorno dopo il confronto che venne fatto prima del film con gli esponenti del Partito Comunista Reggio Emilia disattenzione Peppone non è un comunista Peppone Guareschi
Sì Peppone don Camillo il Cristo sono Guareschi tutti e tre
E la magia sta appunto in questo
Allora avrete notato che a questo tavolo non ci sono soltanto i i i relatori presentati c'è anche un altro strano personaggio silente che sta facendo altro mentre noi parliamo
Ed è Francesco Bizzaro che è un
Disegnatore
Della Renoir acché anche qua continuiamo a dire coraggiosi coraggioso Bandini che fa uscire il candido
Coraggiosa la Renoir che questa
Piccola ma Valente casa editrice che sta riproponendo il mondo picco attraverso is fumetti
E ci vuole anche un certo coraggio proprio perché il potremmo dire
L'immaginario collettivo da cinquant'anni in qua quando si parla appunto di mondo piccole dominato dalle versioni cinematografiche etici Don Camillo e pensi alla faccia di Ferrandelle
Allora Francesco cosa vuol dire
Disegnare il mondo piccolo disegnare
Guareschi disegnare il suo mondo il sui luoghi queste queste storie grondanti di umanità
Buongiorno a tutti io immaginate di che sono una persona Cino di paese quindi immaginate di cosa posso provare io oggi di fronte a tutti voi
Grazie
Poi con la telecamera tutto quanto
Dire che sono emozionato davvero poco ma soprattutto dire che mi sono emozionato per aver conosciuto
I figli di una persona che di cui ho amato subito i personaggi io sono del settantaquattro
Ho quarant'anni quest'anno ma comunque quando era bambino di vedevo anche se il colore c'era già ma ha li guardavo gli riguardavo al punto che
Cinematograficamente parlando li conosco a memoria
E da lì poi mi sono appassionato a tutto quanto
La domanda in effetti mi ha messo un po'in crisi nel senso che conoscevo i personaggi ma non conoscevo insegue resti
Io sono un disegnatore dell'ultimo momento sono entrato in Renoir l'altro ieri praticamente ho soltanto fatto la storia che trovate nel catalogo è la mia prima storia
Di don Camillo ma quando ci si rafforza ci si affronta con un personaggio che hai amato da una vita I due sentimenti il primo
Quando ti dicono attenzione però che non deve assomigliare a Fernandel da Gino Cervi è no
Deve essere il don Camillo degli iscritti e il Peppone degli iscritti
La prima cosa è e adesso eccome falso che la prima cosa che mi
In in mente come a tutti penso
è il volto di Fernandel
Ti metti lì e comincia a studiare il volto l'unica cosa che ho dovuto praticamente studiare e commi che sto continuando studiare perché ho appena cominciato da zero perché per il resto era tutto già dentro il mio DNA mi sono scoperto che
La gestualità le inquadrature i paesaggi
Quella cosa che percepisce che non esiste più se non li
Era già dentro di me quindi è venuto abbastanza facile meno male perché già vorrebbe mi con il volto sì dopo anche pensare ad altro
Mi sono rapportato spero con tutta l'umiltà possibile perché ripeto
Sono ancora apprendista sto ancora imparando questi personaggi che comunque mi hanno già preso immediatamente ovviamente ho conosciuto un don Camillo diverso da quello che conoscevo ci dal cinema è un don Camillo
Che ha sfaccettature che non pensavo
E quindi di lire verso il disegno
Lasciate che io ringrazi Davide Barzi per l'opportunità
Perché o io lavoro da novantotto Mario dal novantotto lavoro come gregario diciamo è questa oggi e la mia prima esperienza sotto la telecamera con un tutto a tutti voi che mi guardate
Quindi spero di essere all'altezza della situazione
I personaggi ripeto sono falsi grazie
O voto dalla redazione posso dirvi questo non voglio dilungarmi oltre posso soltanto dire che dalla redazione avuto uno dei più bei complimenti che che potessi avere cioè mi hanno fatto i complimenti nei fumetti che sto al momento facendo sono ancora inediti
Per la recitazione vuol dire che ho interpretato correttamente
Le movenze dei personaggi ai quali mi sono Lissi affidato a Fernand è lei a Gino Cervi
E quindi per quanto mi riguarda sono già felicissimo così
Grazie Francesco
Riprendi pure a disegnare qua vediamo alla fine cosa viene fuori di questo spaccato di mondo piccolo che stai realizzando in
In tempo reale
Prima sia Alberto che anche IGT bandi indici vano e Guareschi non è soltanto un comico non è qualcuno
Che ci ha fatto sorridere beh questo è già qualcosa per l'umorismo era veramente
L'arte di far felice il prossimo che non è poco
Ma
Le le sue pagine grondanti di umanità dicevamo ci fanno anche allo stesso tempo oltre che sorridere anche pensare
E ci fanno commuovere sono tantissimi i racconti che si potrebbero citare ma ce n'è uno in particolare
Che colpisce
E che con con questa nostra mostre con questo nostro desiderio di rendere omaggio a Guareschi cantore della dignità umana
Perché come diceva anche ieri sera giustamente il commissario tecnico Vittadini quello che accomuna di più
Guareschi a Jannacci e la vere sottolineato
La
Il valore della dignità
Umana descritta nelle canzoni Jannacci e nelle e-mail e nei racconti nelle pagine di Guareschi
Dicevo questo racconto
Che più di ogni altro mi sembra testimoniare questo e il decimo clandestino
Che è un racconto ambientato in un'Italia che non c'è più l'Italia del dopoguerra
L'Italia della ricostruzione e Guareschi alla ricostruzione e lo ha dato una grande mano appunto facendo il suo lavoro il giornalista
Quindi denunciando quello che non andava bene ma anche sottolineando tutto quello che c'era Di Bello di buono in quell'Italia che andava risollevandosi dalle dalle macerie morali oltre che materiali
In quel racconto si parla di una donna che viene in città
A cercare lavoro con nove figli
Il lavoro alla fine lo trova
Ma
Una casa per una vedova con nove figli
Non sembrava esserci spazio
E lo deve ricorrere a una piccola bugia deve nascondere il fatto di avere questi figli
E finalmente vada in questa e trova questo questo appartamento e inizia una vita strana clandestina perché esce presto al mattino con i suoi bambini riporta scuola va a lavorare quella sera lì riprende
E alla chetichella di nascosto col buio rientrano in casa
Un bel giorno però al gioco viene scoperto dalla signora dal padrone di casa
Che
Non sopportava l'idea di vedere
Un bambino dei bambini figuriamoci nove
Perché
La felicità altrui le dava fastidio perché anche lei aveva avuto un bambino ma l'aveva perso
Ecco spesso e facile come dire essere solidali verso il dolore degli altri
è molto difficile essere solidali verso la gioia degli altri
E così
Perché c'è un brutto sentimento che si chiama invidiati magari a volte nasce dal dolore Guareschi non giudica nessuno
Nelle sue storie perché è un artista non deve dimostrare niente deve solo mostrare la realtà ed è quello che i giovani non sempre fatto
E allora in quel racconto ci mostra per un certo punto fusa c'è cosa scatta cosa può scattare nel come di una persona
E cosa succede quando nella realtà
Fa irruzione in qualche modo misterioso il soprannaturale e allora può capitare che
Il dialogo tra
La signora padrone di casa e il la signora Marcella
Che la donna che aveva nascosti suoi bambini possa procedere in questo modo
La signora l'attendeva in sala seduto in una poltrona di Damasco
Favoriscono smetterla anche con la commedia dell'uscita all'alba e del rientro mezzanotte le disse la signora con voce dura
Dietro le spalle della signora appeso al muro c'era un grande ritratto a olio della signora con un bambino bellissimo in grembo la Marcella guardo incantate il dipinto
Aspetta che ha visto da qualche parte il viso di quel bambino meraviglioso
Ritrovo di fatti il viso di quel bambino nel medaglione che la signora portata sul petto
Allora la parcella diventò rossa come il fuoco a
Dispiace perfetto
Cosa avete spiace esclamò la signora mi dispiace di avere nove figli e tutti i tipi e sani
Sì signora rispose la Marcella è la prima volta nella mia vita che mi dispiace di averne
Non dica stupidaggini esclamò la signora e oggi nel pomeriggio i porti a spasso
La signora rimase appostata dietro lo spioncino della scala fino a quando non è previsto i nove clandestini scendere in fila indiana in punta di piedi
Poi quando il sole incomincio a calare ritorno dietro lo spioncino perché Polito Apitelli ritornare
Dovete aspettare fino a sera tarda
E non li sentì ritornare perché la banda camminata in punta di piedi è in perfetto silenzio
La scala
Era immersa nel buio ma un finestrone rinominato dalle lampade te la strada e così la signora poteva vedere le ombre dei clandestini passare davanti a quello schermo chiaro
Prima passo l'ombra madre e dietro aggrappato alla Sottana del d'ombra madre l'ombra del clandestino più piccolo
Poi l'ombra del clandestino numero due
Uno dubbi tre quattro cinque sei la signora conto le ombre dei clandestini
Arrivata nove
Fece per ritirarsi ma ecco apparire una decima ombra
E per l'Umbria di un bambino completamente diverso da tutti i nove clandestini
è arrivata al centro dello schermo luminoso della finestra
L'ombra sosto
E alza un braccio di agito la mano in segno di saluto
Sì
Saluto proprio lei
Proprio la signora
Il decimo clandestino saluto
E poi in seguito la sua strada e uscì dallo schermo i divento ombra nell'ombra
Ma la signora oramai l'ha detto ha riconosciuto
E adesso i suoi occhi erano pieni di pianto
Ma il suo cuore era pieno di serenità
La voce di Giorgio Bonino che
è anche la voce narrante del del video della mostra
Carlotta
Tuo padre
Raccontava delle
Grandi verità
Con delle parole estremamente semplici
Come succedeva
Io credo che
Solo
I grandi siano in grado di fare queste cose
D'altra parte dove diceva che pensava
Pensava in dialetto e se la frase che voleva scrivere in dialetto non veniva avvenne cambiava fra altre perché
Perché si vede che non andava bene
In questo
Era molto simile secondo me ha nostro vicino di casa Giuseppe Verdi
Che riusciva a trasmettere emozioni e pensieri agli ascoltatori anche se questi ascoltatori non erano
Degli esperti di musica
Nostro padre sa parlare astratti
Un bambino cogliere
Le parole che sono adatte ad un bambino poi man mano che si cresce ci si accorge che ci si va sempre più in profondità
Che ci sembra di leggere sempre qualcosa di nuovo ente c'è scritto che cambia è scritto che cambi perché in tetti perché maturi forse non so come facesse comunque era bravo
Alberto
Una volta in un'intervista è parlato di di Peppone e hai spiegato questo personaggio tra i tanti così così caro anche al
Al cuore di tuo padre tanto caro che non so se tutti lo sapete ma
Quando cominciarono aggirare le ha la prima versione cinematografica
Tuo padre addirittura si candidò per fare la parte di Peppone
Se c'è anche alcuni Chuck e poi dopo col regista si pensò di soprassedere e quindi il il ruolo fu dato a Gino Cervi
Può sembrare strano che
Che tuo padre abbia dipinto questo personaggio
Così positivo un personaggio che era un comunista puparo è stato considerato in cui è stato giustamente uno dei campioni dell'anticomunismo Marocco lo diceva prima anche
Anche gite Bandini in realtà interpone c'è molto
Di Guareschi ma se
Appunto un'umanità fare un'umanità profonda c'è un racconto straordinario che si chiama il fantasma col cappello verde
Dove prima delle elezioni Peppone che essendo comunista era uno scomunicato e ufficialmente doveva essere un anticlericale però prima dell'elezione a sindaco Peppone va in chiesa a pregare pervenire letto
è una cosa assurda
Da pregare il buon Dio che lo faccia li faccia vincere le elezioni e diventare un sindaco del Partito comunista
Sballo che poi Peppone vince e
Va a ringraziare
Il il signor ed averlo aiutato e don Camillo si arrabbiano ovviamente con Gesù il quale gli dice tu stai tranquillo vedrà che poi
Capirai perché le cose sono andate così perché c'è evidentemente
Un disegno tratto in questo in questo racconto
Circa è una incredibile appunto religiosità
Profonda naturale di Peppone perché questo andare a pregare Dio di fargli vincere lezioni
Anche se per un partito ufficialmente nemico della Chiesa in realtà era riconoscere che c'è qualcuno più grande che c'era qualcuno più grande di lui a cui chiedere aiuto
C'è il buon Dio
Ecco questo personaggio appunto tutte pone spiegato che tuo padre in fondo
Aveva dipinto Pecori in questa maniera perché
Non bisogna dimenticare che per pone prima di essere in comuniste grande per la Duomo perché Peppone
Una delle due parti del cuore di nostro padre per cui mio padre non poteva far fare per pone delle cose che lui non approvava
Per quello che riguarda la parte che mio padre doveva fare per Peppone
Era stato il produttore che aveva avuto quest'idea aveva pensato
Che se l'autore di un personaggio avesse interpretato e cinema il suo personaggio
Il film avrebbe avuto molto più successo perché non credevano molto del successo del film
E quindi
Mio padre di buon grado si è prestato provare a tirare
Una scena
Regista sceglieva devi dire
Non era d'accordo
Perché esce
Mio padre avesse dovuto fare la parte di Peppone
La parte don Camillo l'avrebbe fatta Gino Cervi
Così i due attori principali chiamiamole così che erano italiane e livelli è
Come tutti i francesi era sciovinista quindi voleva che almeno uno dei due personaggi fosse francese
E così ha fatto ripetere questa unica prima e ultima scena a mio padre per quattordici volte finché mio padre lo
Mandato all'inferno
E si è tolto si è tolto si è strappato proprio farne ricorso
Castro era la scena dalla partita di calcio ma tra la dinamo e la
E la gagliarda lui era andato dentro in questa scena Peppone entrava negli spogliatoi e
Minacciava minacciava ai giocatori che stavano perdendo la partita contro la squadra del prete
E quindi aveva detto che se avessero perso gli avrebbe polverizzato il sedere a pedate
E allora ci questi disporre tipo ci sono galvanizzato ma in quella scena quando mio padre stava minacciando Majolino che era centravanti credo
Scenda che ha ripetuto quattordici volte prendeva per i panni Mario Lino che era Franco interventi e lo sbatteva per terra
Finché alla fine interventi e gli ha detto Massimo Guareschi il cinema è finzione non mi picchi più
Che dopo è finito che
Mio padre tolti i panni allora hanno chiamato giù dalla Francia Fernandel che nel frattempo si era liberato stato difficile invece convincere Gino Cervi a mollare la tonaca di don cammello
Perché lui voleva farla partito un cammello perché diceva di aver la faccia da prete
In effetti aveva appena aveva girato aveva interpretato il cardinale Lambertini in teatro diverse volte e gli riusciva molto bene
Allora il produttore che era
Angelo il mitico Angelo Rizzoli gli ho detto guarda molla la tonaca passa da Fernanda che io ti faccio girare il film del cardinale Lambertini
E così ho fatto e l'anno dopo due anni dopo
Cervia gira attorno a questo bellissimo film che consiglio a tutti di cercare perché veramente e veramente molto bravo cervi
Egidio
Allora dicevamo che Guareschi
Parla delle periferie esistenziali parla spesso dei anche dei vinti degli degli sconfitti
Verso i quali
Esercita attraverso appunto i suoi personaggi
Anche una straordinaria capacità di
Di misericordia
Ecco le periferie esistenziali sono queste
Ma se esistono delle periferie esiste anche un centro
Qual era il centro
Della della vita dell'opera dell'arte Giovannino Guareschi
Ah beh questo non è non è facilissimo rispondere ma comunque mi ci proverò prendendo a prestito la figura del padre di Guareschi primo agosto Guareschi si diceva prima amante di Manzoni aveva fatto conoscere il Manzoni e il figlio
Aveva una sua Trinità laica che era composta da Giuseppe Verdi Alessandro Manzoni Napoleone Bonaparte
Andò una volta sola Parigi in treno arrivato alla stazione si fece portare direttamente al cimitero degli invalidi visitò la tomba di Napoleone si fece riportare in stazione
E non assolutamente interessandosi di nulla di Parigi se ne tornò in Italia
Quindi per lui l'importante era renderò omaggio Napoleone Bonaparte
Guareschi al centro avevo un'altra sua Trinità
Che era la fede la patria e la famiglia e non sempre necessariamente in questo ordine
Guareschi era profondamente credente il centro di tutto la provvidenza
Questo
è fuori per tutti i dubbi secondo me
E il centro il centro della scena nei racconti di Guareschi ma anche nei romanzi di ripeto è quello che assumono i diversi personaggi
Mi rifaccio a quello che dicevano prima Paolo Poli Alberto ragionando di Peppone anche la
Da Carlotta che diceva lui pensava in dialetto è vero
Una delle cose più straordinarie che Guareschi disse e questa voi provate a tradurre in dialetto il Vangelo ci riuscirete benissimo
Provate a tradurre in dialetto il discorso di uno dei nostri politici
E vi risulterà impossibile
Gesù parlava in modo molto semplice
Il Vangelo è semplicissimo funzione benissimo anche in dialetto lo stesso Peppone il personaggio al quale forse Guareschi vuole più bene perché in fondo a quello più umano più un semplice meno colto don Camillo
è il rovescio della medaglia di Peppone però più preparato più colto a qualche cosa che lo sorregge da una grande fede l'abbandono la provvidenza cosa che Peppone scopre ma non ha di suo Peppone più semplice più umano
E Peppone un certo momento deve fare un comizio
E parlando punto con don Camillo diciamo e se potessi parlare in dialetto allora sì che riuscirai a farlo bene
E don Camillo dice massima se tu parlasse in dialetto TT capirebbe come farebbe la gente a prenderti sul serio e lui risponde sì ma mia mamma mi ha fatto in dialetto mi che in italiano
è questo garante grandissimo segreto penso che poi
Alla fine il centro di tutto sia questa profonda profondissima umanità
è un altro degli accenni che ha fatto Paolo prima o poi mi ha sentito la lettura dell'ultima parte di questo racconto quella i bambini
Lo faceva la Carlotta lo faceva Alberto quando ha detto che suo babbo arrivato vedere la stalla con i muli era come un bambino felice contentissimo
Allora l'unico personaggio nei racconti di Guareschi che parla con il Cristo oltre a don Camillo è un bambino
Nessuno mai c'è solo un bambino
Che si inginocchia parla con il Cristo e quando il Cristo di risponde don Camillo ed in chiesa don Camillo se ne va perché scrive Guareschi non erano cose da grandi
E questo mi pare che sia il più bel centro possibile immaginabile
Non solo Guareschi sosteneva che ognuno di noi all'età anagrafica che si ritrova tolti gli anni del bambino
Perché dentro di noi c'è sempre un bambino il quale si ferma a cinque sei sette otto anni e rimane lì
Rimane nel nostro cuore ogni tanto bisogna portarlo a spasso questo bambino bisogna lasciarlo andare
E cercare
Diceva Guareschi dei pascoli per la fantasia questo è l'altro centro i racconti personaggi di Guareschi
Ci portano ad immaginare quale potrà essere la conclusione è la fine di questa vicenda sia essa drammatica il più delle volte triste gioiosa ironica
E ci accorgiamo leggendo come diceva Carlotta prima in un modo diverso a seconda dell'età che abbiamo che Guareschi ci porta esattamente dove avremmo voluto arrivare noi non un centimetro Pirina
Anche se noi pensiamo che la fine la conclusione possa essere un'altra in realtà non è così
Giovannino ci porta dove vogliamo arrivare noi
Tutti questi personaggi tutti questi racconti sono costruiti in questo modo
Ti danno la possibilità di immaginare come può andare a finire comma cosa possa succedere
Alla fine però quando arriviamo a chiudere il romanzo o il racconto ma anche il racconto di famiglia prendiamo il Corrierino piuttosto che Lozzi Balbinot
Ci accorgiamo che è lì che anche noi avremmo voluto arrivare
E questa è un'altra delle straordinarie capacità di Guareschi di portarsi esattamente dove noi vogliamo arrivare farci conoscere questo piccolo mondo che dovrebbe essere davvero diceva Giovannino grande come tutto il mondo grazie
Allora recentemente un grande gruppo di torri leale cattolico
Ha proposto i propri elettori in questionario
Intorno a un Papa Francesco con tutta una serie di domande una delle domande era anche era questa
Quale personaggio letterario ricorda di più
Papa Francesco e la risposta a grande maggioranza è stata don Camillo
La cosa può anche essere
Un po'curiosa se vogliamo perché forse a parte la stazza fisica
Non è che ci siano grandi somiglianze tra
Corvia Mario Bergoglio e don Camillo
Però questa
Questa scelta dei lettori
Secondo me è molto indicativa
Sta a significare tutto sommato
Che la gente
Ha un gran bisogno di riconoscersi
In un prete come don Camillo
Cioè in un prete che essi magari con sola anche però qualche volta bastona
Don Camillo è il parroco ideale che ciascuno di noi forse vorrebbe riavere vorrebbe incontrare da cui vorrebbe andare a confessarsi magari prendendosi anche una pedata nel sedere solo metaforica si intende
Però ecco forse e di una chiesa così che la gente ha bisogno che istintivamente circa
Un un don Camillo qualcuno che magari alzi la voce ma che ci voglia fondamentalmente degni
E questo ci conduce allora ad un'ultima osservazione all'ultimo giro che vorrei fare con Alberto Carlotta Egidio
L'attualità di giornalino Guareschi se ancora la gente guardando anche a un papà trattenuto dalle periferie del mondo
Attraverso di lui cerca vede
Don Camillo
Vuol dire che allora vostro padre ancora vivo più che mai i suoi personaggi non sono rimasti lettera morta nel in quei racconti non sono soltanto in una libreria ma sono
Personaggi feed-in contraddirmi amici tanto amici da far desiderare di incontrare un po'un cammino della propria vita
Io credo che siano
Personaggi eterni
Personaggi che ci auguriamo tutti di poter incontrare qualche volta non è difficile poterlo incontrare
Ma almeno sperare che
Queste persone esistano cioè il il parroco che è un pastore che
E che è un punto di riferimento una un sindaco che
Si preoccupa e cioè i compaesani
Stiano bene abbiano giustizia ce lo auguriamo tutti non so fino a che punto quello si possa realizzare ma
Secondo me si può
Alberto
Mi associo Alberto si associa alla sorella
La sorella minore
Egidio
Ma guarda il
Faremo paragone che mi viene in mente quello del linguaggio
In tutti i sensi cioè sia Papa Francesco che don Camillo usano un linguaggio molto diretto molto semplice
E mi viene da pensare io questo non lo so perché non essendo intimo ahimè di Papa Francesco non posso sapere come si rivolge a lui a Gesù
Però posso dire che don Camillo si rivolge a Gesù come ci rivolgeremo noi
Ognuno di noi parlerebbe parla poi alla fine a Gesù come fa don Camillo perché da un cammino un certo momento lo rimprovera quando il figlio di Peppone malato dice ma signore deve esservi proprio antipatico questo povero bambino
Addirittura cerca di imbrogliare uno quando Peppone porta il siero sempre per il bambino e gli dice no no
Non buttiamo la cosa in politica c'è indette lo davanti a quella la
Indicando la statua della Madonna
E poi don Camillo esce va a prendere le cinque candele accredito perché non ha i soldi le aziende davanti al Cristo queste fanno una luce straordinarie dice sapete Gesù al povero
Ha potuto rimediare solo queste cinque candele dovete avere pazienza però vedete che dalla luce fanno è già giudice sì sì hai ragione don Camillo però
Mi è dispiaciuto un po'che abbia detto quella là a mia madre non omicidi sbagliate Gesù ha detto accendete lo davanti alla statua della Madonna in quella cappella la
Cerca di imbrogliare Gesù il quale sa benissimo che lui è andato comprare le candele che Peppone ha detto quella la eccetera eccetera
Quindi
Io credo che sia può in fondo questa semplicità di linguaggio a unire
Don Camillo a Papa Francesco il modo con cui ci si rivolge ci rivolgiamo tutti noi con la speranza che abbiamo nella Provvidenza nel nella grazia di Dio di Gesù
E
Questa grazie questo linguaggio semplice fanno parte integrante costituiscono il mondo piccolo il quale mondo piccola co questa cosa ve la voglio dire visto che siete così tanti immondo piccolo esiste ancora
Diceva carota questi personaggi di ci piacerebbe incontrarli
Basta che veniate alla bassa venite da noi e i personaggi rincontrate tutti
Don Camillo per ponendoci mentre il brusco la decimo Lina il campanaro Manetti e tutti quanti basta
Seguire il consiglio di Giovannino Guareschi ovverossia perdersi nel modo giusto
Perché dalle nostre parti le uniche cose verticali sono i campanili il resto tutto piatto e quindi non è difficile perdersi pasta perdersi nel modo giusto
Diceva Guareschi che da bambino lui conosceva tutte le strade
Tutte praticamente quelle del suo piccolo mondo le conosceva tutte tranne una
Quella che parte dalla Casa Rossa
Non so dove va a finire non lo so e non lo voglio sapere non si può conoscere tutto bisogna lasciare dei pascoli per la fantasia
Abbiamo
Abbiamo iniziato questo incontro
Definendolo trovino Guareschi un maestro di umanità
Tuttavia Guareschi non si è mai messo in cattedra
Non ha mai avuto la pretesa di insegnare nulla ha solo mostrato nella sua vita personale così come nella sua nella sua arte nella sua opera come il PTR
Come vivere anche in accordo con le leggi del
Del Padreterno che possono far sì che questo mondo difficile complicato
Possa diventare
Davvero un mondo più bello
Le diciamo che
Siamo arrivati alla fine e la squadra dei Guareschi anni ha fatto la sua parte però a questo punto io vorrei che chiudesse il nostro incontro il commissario tecnico quindi Giorgio ordini a
A dirci due parole di confusione
No io voglio riprendere alcune cose dette sul futuro
Il futuro di Guareschi che
Ho accumulato a Jannacci perché
Ci sono
Perché fa parlando dei periferici tutte e due
E periferici siamo noi perché come dice il nome del Boscaccio siamo tutti scale Brinkley periferici sono quelle che non sono a posto che non hanno o
I connotati bene
Non sono gli altri periferici periferici siamo noi perché noi non siamo a posto non siamo a posto perché per esempio
E questo i personaggi di Guareschi come li vedo io
Non si pasta c'era dentro qualcosa che gli manca
Senza parlarci sopra c'è un dentro qualcosa che gli manca che gli fa fare anche cose strane
Ma che li fanno essere come è stato detto persone perché la citazione Guaccero Bandini di globale è
Quella giusta perché lui non va
A fare lascia e raddoppia perché ha una dignità
Perché questo essere strani vuol dire che non appartiene a nessuno allora c'era e non guardiamo questi periferici
Noi
Non diventeremo centro di nulla
Saremo fuori ma proprio fuori nel senso buono del termine perché essere periferici non Bastard ci vuol dire l'altra cosa che ha detto bambini una cosa che è moderna per questo e moderna è
E il cristianesimo come lo percepiamo adesso e forse lo percepiva negli anni Cinquanta
Do Giussani Guareschi e non so chi altro
Quando parla della coscienza che Cristo a che fare con la coscienza e Guareschi dice una cosa che la coscienza la cosa oggettiva quando lui dice lo vedete nella vostra
Che preferisco non essere a posto con la giustizia che non essere a posto con la coscienza la coscienza una cosa oggettiva noi sentiamo dire in giro che la coscienza è una cosa soggettiva no alla coscienza una cosa oggettiva
è il testo è una cosa oggettiva e si parla col Cristo solo quando si ha la coscienza
Io nella mia esperienza di discepolo di Giussani podi Carron questo l'ho sentito dire tante volte
Che tu se sei scale ebbero cioè se guardi la coscienza se non ti basti
Tu hai bisogno di uno da incontrare ecco questo
Guareschi lo racconta continuo
Infatti
Il Cristo per me e il centro fatti lo dice nella racconto deve me l'inizio di mondo piccolo sul Cristo non parlate me perché è il Cristo che la mia coscienza il punto del dialogo tra il mio cuore
E
Questa presenza e questo ti rende centrale
E secondo me questo è anche
Quindi capite come moderno dobbiamo scoprire questa cosa perché cinquant'anni fa il cristianesimo era una
Ha i suoi tempi in generale un rito
Poi diventato soggettivi voluti dice che questa corrispondenza
Che ti che rende periferici centrali e l'altra cosa se mi permettete i cito un altro racconto del Caravaggio dove uno
Un contadino viene rovinato letteralmente dall'ingiustizia e allora la fine per porre lo incontra dirige settima cosa
Cosa ne pensa di questo qua che ti ha rovinato
E l'ultima dire dalla coscienza invece di vendicarsi invece di arrabbiarsi gli dice o pietà di quella carne maledetta perché quello le chiami rovina
Non riesce a levarmi la dignità non riesce a levarmi la coscienza non riesce a privarli il fatto che io sono e non abbisogna menti dei suoi soldi
Però voi capite in un meeting che è basato tutto su questa convivenza a livello mondiale questa è la base
Perché è uno di portar via tutto ma se io seguo questa coscienza e questo Cristo
Io non ho bisogno neanche di vendicarmi perché mia basso
Che dignità che libertà
Per questo vi consiglio di leggere i raccolti di Guareschi i suoi scritti il Corriere del ragazzo perché è una cosa che purifica l'anima
Perché certe volte per puri seccarsi deve vedere delle cose che sembrano dei racconti
Sembra un mondo piccolo ma sul mondo grande
Grazie grazie Giorgio Vittadini grazie al disegnatore Francesco Bisato Grazia Carlotta Adalberto Digilio Bandini e soprattutto grazie a Giovannino Guareschi
Arrivederci