L'intervista è stata registrata giovedì 17 ottobre 1991 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Balcani, Croazia, Guerra, Jugoslavia, Slovenia.
La registrazione audio ha una durata di 35 minuti.
Rubrica
10:00
9:35 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
13:40 - Camera dei Deputati
Torniamo ad occuparci di Jugoslavia di processo di indipendenza della repubblica di Slovenia e Croazia
E più specifico in con questo programma della realtà istriana
La penisola istriana che è divisa
Parte nel territorio sloveno circa il venti per cento anche un po'meno larghissima parte il territorio dalla Repubblica di Croazia
Poco note come la piccola fetta di stia resta in territorio italiano che corrisponde al Comune di Muggia una realtà gioca si chiama anche sociale culturale molto particolare in cui vi era una presenza vi è una presenza oggi plurietnica slovena Covatta e anche italiano minoranza italiana poco noto appunto che fino all'esito e la seconda guerra mondiale vi era una foltissimo popolazione italiana regione istriana che scelse di abbandonare la propria terra in seguito all'assegnazione dell'Istria alla Repubblica socialista jugoslava alla fine la seconda guerra mondiale
Gli esuli di allora gli esuli istriani punto di di lingua italiana furono secondo le stime del duecentocinquanta mila e trecentocinquanta mila si sparsero in varie realtà del mondo
E molti di questi si fermano comunque a Trieste dei settanta ai cento mila ancora oggi hanno una presenza culturale l'organizzazione molto
Molto evidente nella realtà triestina e
Sperano auspico di poter in qualche modo un giorno ritornare nelle proprie terre d'origine e qualcuno quindi con in particolare attenzione il processo di indipendenza delle Repubbliche di Slovenia e Croazia
Che forse può aprire loro uno spiraglio una possibilità concreta in questo senso
Ma oltre confine esiste ancora oggi una minoranza italiane di cui abbiamo parlato già qualche volta all'interno di questi programmi informativi nel contesto del processo di indipendenza la Repubblica di Slovenia e Croazia
Che contesta assieme altre popolazioni di lingua slovena e croata ma insediata sul territorio istriano
Gente che si considera istriane basta quasi come se fosse una
Quasi una nazionalità contestano sia il governo di Lubiana e quindi quello sloveno che a quello croato una mancanza di attenzione verso la specifici
Istriana che non è secondo queste persone riassumibile riconducibili a quella slovena quella croata dell'entroterra
E richiedono un autonomia addirittura l'autonomia e la costituzione di una regione autonoma istriana in seguito all'indipendenza le dure comunque bisogna Croazia che riporti all'unità quindi un unico territorio senza una divisione di confine come è stato fatto subito dopo ho perso in di pen spera sloveni h istituito del posto di blocco fuori Capodistria sul confine fino a quel momento
Unicamente diciamo cartacce disegnato sulle carte geografiche e attirato invece un vero confine di Stato quindi ricondurre l'unità della terra istriana auspica addirittura che quest'unità si possa aggiungerà anche il Comune di Muggia
Che appunto in territorio italiano quindi una regione autonoma che si comprenda con speciale status internazionale
Più stati lo sloveno lo Stato croato indipendenti e magari anche repubblica italiana con la e il Comune Di Muccio di questi argomenti evidentemente maniera sintetica parleremo con un rappresentante di una
Mentre la più grossa successione degli esuli istriani del dopoguerra atti che presiede a Trieste questa organizzazione Silvio del bello
All'interno del processo di indipendenza delle Repubbliche di Slovenia e Croazia sentito parlare più di qualche volta di Istria di specificità istriana
Cioè di una realtà geografica ma anche sociale che non corrisponde alla Slovenia di Lubiana e alla Croazia di Zagabria ma una realtà diversa divisa appunto in parte tra la Slovenia e Croazia assiduo parlare anche di comunità italiana presenti in Istria e di esodo vero di quelli di quella comunità italiana che vive in Istria fino alla fine della seconda guerra mondiale e che l'abbandono massicciamente in seguito a quell'esodo
Di queste realtà e di come l'esodo degli istriani di allora si ricolleghi in qualche misura la realtà attuale intatta o in fase di mutazione della delle riposare per la Slovenia della Croazia ne parliamo appunto Consiglio Del Bello presidente dell'Unione degli istriani
Con l'associazione che appunto rappresenta gli esuli istriani degli animi nettamente dopo il mille novecentoquarantacinque edilizi tutto mentre a livello locale
Trieste e Venezia Giulia ancora il Friuli si sa qualche cosa dell'esodo a livello italiano Gina ammettere che ben poco si sa cos'è l'esodo degli istriani vuole Cancele parlasse rapidamente
Beh innanzitutto io ringrazio militare sto opportunità di parlare
Di questo argomento questa stazione questa radio radicale
Poi vorrei più biondo precisare una cosa che è molto importante no ai adesso CE adoperiamo un po'tutti diciamo tutta l'Italia il governo alle elezioni politiche
E ci proviamo della minoranza italiana che vive in Istria nel come vedete sono circa venti mila va subito precisato che questa è una minoranza che costituita dai
Resti di quella che è la popolazione italiana che vive in Istria che era assolutamente maggioritaria fin dopo la seconda guerra mondiale quando c'è stato appunto per stress
Questo secondo me va precisato subito per togliere un un elemento di confusione che con molte volte artatamente viene viene indicato
Anche sulla stampa e comunque portata avanti come bandiera da parte di Slovenia assoluto dei croati quando sostengono che gli italiani che vivono attualmente in i tre sono italiani di recente entrati in Istria diciamo durante la guerra dopo la guerra o con il fascismo in realtà e qui veniamo a fare un po'di storia di la penisola istriana
Da aprile istriano è sempre stata lattina prima quindi colonia romana quando è stata conquistata dai listini che erano popolazione locale no slava è stata veneta quando è diventata Repubblica
Veneta ed è stata italiana sostanzialmente la penisola istriana a tutte le carristi caratteristiche della popolazione europea rapina
I primi insediamenti di popoli slavi si hanno in secoli recenti mille cinquecento
Che comunque proporzioni molto molto ridotto
Detto questo si può anche aggiungere che per quanto riguarda la situazione statuale della penisola
L'Istria non è mai stata nel slovena né croato è stata o indipendente o è stata è stata colonia romana è stata unità a Venezia è stata dominata dei francesi dagli austriaci
Era diviso in Conte aveva diverse organizzazioni ma non è stata mai sta attualmente sotto il dominio di uno stato jugoslavo sloveno croato neanche recentemente
L'unico c'è l'unico e determinante per noi periodi in cui l'Appennino istriani dentata jugoslava è quello immediatamente dopo la seconda guerra mondiale quando a seguito del trattato di pace del mille novecentoquarantasette di Parisi
Le potenze mondiali condannava l'Italia a cedere questa terra
Diciamo per la gran parte salvo una piccola fetta che rappresentava il territorio libero di Trieste era ex zona di che amministrata da era Jugoslavia che poi viene definitivamente ceduta alla Jugoslavia con il trattato di Osimo
Che noi di solito difende finiamo con termini molto pesanti dispregiativi ai confronti la classe politica italiana ma che oggi voglio evitare di di dirlo
Ecco questa premessa va fatta per capire perché dopo la guerra c'è c'è stato un esproprio coinvolto oltre trecento mila italiani
Eccone parliamo rapidamente o più di qualche volta in queste conversazioni
The visto accennato all'abbandono appunto massiccio del velisti anche per capire oggi cose l'Istria occupa appunto anche si sente parlare in più di qualche occasione lenti c'è qua una domanda Pigna
Di un ritorno delle degli esuli istriani ministri ardito cos'è accaduto subito dopo la seconda guerra mondiale allora diciamo che liste è diventato italiano dopo le guerre quindici diciotto perché prima era faceva parte l'impero austro-ungarico
Quindi ha seguito dopo il diciotto le vicende di tutta l'Italia e quindi anche l'avvento del fascismo fascismo che come in altre parti d'Italia combinato le sue malefatte
Che purtroppo molte volte sono stati Ingo carte per giustificare altre male fatti maggiori maggiori da parte degli occupanti jugoslavi ora cos'è successo quando si è sfasciato lo Stato italiano quando con l'armistizio dopo l'occupazione tedesca
Sono sono nate sono arrivate anche inizia le formazioni partigiane di origine jugoslava
Informazioni Taliani non c'è se non non ci sono state tranne che per una formazione che ora origine ferrovie sì ma che in realtà era governata asservita se così possiamo dire agli jugoslavi in queste bande questi bande partigiane come riorganizzate queste formazioni vere e proprie partigiani di combattenti per la libertà erano riuscite subito a diciamo apprendo in un certo senso Posse so di questo territorio che era stato abbandonato a se stesso quando c'è stata la degenerazione dello Stato italiano le popolazioni sono sentite abbandonate il discorso è molto lungo ma diciamo che è mancato il tessuto connettivo sociale
Non c'erano le abitazioni il cattolico non c'è l'organizzazione di altro genere che potevano tenere assieme la popolazione quindi questo popolazione sbandato è stata facile preda degli jugoslavi i quali hanno imposto hanno imposto diciamo il un tipo di controllo del territorio di carattere comunista
Imponendo la lingua colate la lingua slovena imponendo la popolazione di vivere di sentire di come lo e come sloveni e croati e fa questo a questo tipo di imposizione listi anni si sono ci sono ribellati detto questo questo modo semplicista campi semplicisticamente perché sarebbe si lamenti lungo esaminare tutte le questioni tutte le cause di questo mese diciamo che la Caf una questione nazionale è stata determinante sono stati determinanti anche questioni religiose questioni economiche eccetera
Lo di fronte a questa pressione jugoslava gli italiani hanno scelto la via dell'esilio in Siria trecentocinquanta mila se ne sono andati in vari periodi cominciando e quarantasette in poi ben noto sarò lieto di Pola dove trenta mila se ne andarono con la con le navi
è un prodotto Aristide ha spinti anche dal fenomeno delle foibe che è bene comunque ricordare che è un fenomeno tipico tipicamente balcanico c'è quello di prelevare le persone
Giustiziati senza processo facendo sparire i catalani questo sostanzialmente fra modelle fogli che si è verificato coi anche Trieste durante i quaranta giorni di occupazione jugoslava devo questi questi questi metodi
Questo modo di di impostare e anche i rapporti di vita civile hanno convinto molti di questi italiani tremando maggioranza ad abbandonare la propria terra e ad e a recarsi in Italia e quindi anche oltre mare eccetera per cui e l'Istria e di è rimasta praticamente un territorio abbandonato a se stesso e quindi facile preda di nuovi occupatori quali hanno provveduto a rimpiazzare le popolazioni che invece non ce ne sono The con altre popolazioni provenienti un po'da tutta la Jugoslavia per cui gli stia adesso è un mosaico di di gente divario di vario genere tra cui anche questi venti mila italiani
Perché l'Istria imbocca una sua specificità perché richiedesse un po'speciale perché
Pur essendo l'Istria una terra eminentemente Latini italiana ha ospitato anche popolazioni slovene e croate o di altri ceppi e questo sempre nonostante forse qualche intervento da parte del l'impero austro-ungarico
Fuori posto a supporto di una etnia piuttosto che in un'altra c'è in questa penisola sono vissute sempre di Sam diciamo sufficientemente d'accordo tutte le varie etnie senza grossi problemi di rapporti
Ecco questo tutto questo questo modo di concepire la vita in un modo in modo civile urbano che io sostengo che sia un po'è la nostra forza di popoli il piano è stato distrutto dall'ideologia comunista quando importi invece diciamo l'odio etnico come base per un per il per poter governare il territorio
Ecco così è venuto delle degli esuli istriani di allora dove sono andati
Ma diciamo se devo fare un po'di numeri circa cento mila sono si sono fermati qui nella Regione Friuli-Venezia Giulia quindi a Trieste in modo particolare il tre e sessanta e settanta mila poi in provincia di
In provincia di Pordenone anche sistemazioni specifiche fatte di proposito in di tipo rurale e così via e poi sono sparsi un po'in tutt'Italia per ce ne sono a Novara ce ne sono Imperia in Liguria
Ce ne sono a latina in Campania un po'dappertutto e poi molti sono emigrati per cui
Io sono ritornati eccetto viaggetto fatta un cane a dare dove abbiamo avuto un incontro un un convegno proprio fra e cioè gli istriani fiumani e dalmati
E quindi molti sono emigrati in Canada negli Stati Uniti in Argentina
Sudamerica in genere in Australia diciamo che è stato una vera propria diaspora di un popolo che è stato costretto ad abbandonare la propria terra come dicevo per vari motivi ed è uscito la sperso
Un po'per tutto il mondo disperso però non perso come uso dire io nel senso che è un popolo che si sente ancora unito a culturalmente idealmente unito è un popolo che guarda ancora con tanto Nostalgia le proprie terre che cerca di mantenere le tradizioni le radici come noi diciamo culturali ve lo dici
Sociopolitiche le radici sociali quindi cerca di mantenere anche la lingua il dialetto veneto noi parlavamo tutti dialetto veneto o italiano pochi sapevano parlare in dialetto colato diretto sloveno
Diciamo che adesso noi guardiamo con particolare attenzione quello che sta succedendo in Jugoslavia perché noi Porsche auspichiamo speriamo che tutte queste tristi vicende perché le quali sono sempre estremamente tristi e questa mi sembra che sia particolarmente triste perché indifferibili finiti IVA sono popoli che potrebbe esser fratelli
Ma non in senso Poli teorico ma vero e proprio della parola
Noi speriamo che da noto da questa triste vicenda nasca qualcosa di buono per la nostra terra quello che noi chiediamo pensando però come obiettivo finale a quelle opere sono sto ritorno
A casa perché noi sicuramente puntiamo anche a questo perché altrimenti non ci sentiremo esuli ma quello che chiediamo come obiettivo immediato e non abbiamo chiesto al Governo italiano di di di farsi interni questi nostri desideri anche presso i governi e lo venne curato e anche in campo internazionale prece Comunità economica europea
E ne chiediamo un'autonomia per l'Istria un'autonomia che riconosca che è una terra speciale con la terra che non è una terra né curata né sulla pena e quindi ha bisogno di avere un autonomia di governo che sia che riconosca la possibilità di autogovernarsi
E corriamo appunto al presente dopo questo Breve sintetico necessariamente scorso storico
Vi sono appunto proteste che partono soprattutto dalla comunità italiana i venti ministri oggi ma non unicamente quindi anche delle popolazione su legno colata della regione istriana che contestano
Punto sia a Lubiana ma soprattutto nei confronti di Zagabria una Queen del governo Dini del governo croato di una scarsa attenzione del Toula una nessuna volontà appunto di riconoscere un'autonomia e specificità locale liste visto dirittura un'organizzazione politica sorta parallelamente le elezioni in Croazia che però non si è prestato a livello parlamentare perché non riteneva deve ancora sufficiente mezzi per fare la Dieta democratica istriana che richiede appunto di costruire una Regione autonoma istriana che comprenda il la parte croata da parte slovena ma addirittura accenna all'ipotesi dell'ultimo pezzetto diciamo di stecche in territori italiane che il Comune di una regione mica per riportare un'unità questa realtà e aggiungo un'altra cosa che si parla questo punto navighiamo capiste era di persone di ormai di etnia slovena italiane croate in una zona dal definita questo punto plurietnica plurilingue misti lingue ecco c'è un po'tempo commentare
Ma io sono d'accordo con questa proposta da dei tristi Diana io ho avuto contatti con fondatore dediti istriana ancora agli inizi della loro vicenda
E devo dire che la cosa mi sono mi è sembrata subito molto interessante ci sono stati poi degli alti bassi dovuti anche situazione politica mutevole che c'è stata i mutamenti sono stati sono tutti in Croazia sulle fortune di questa di questa formazione politica ma io sono sicuro che le prossime elezioni quando ci saranno le ditte moderati istriana darà del filo da torcere a tutti anche perché finalmente vedo che riuscite imboccare una strada che secondo me estremamente valide riesce ad avere l'appoggio un po'da tutti e questo estremamente importante appoggio perché perché tutti si rendono conto che effettivamente questa Istria non può essere paragonata a a nessuna terra di quelli che fanno parte della Croazia perché per dare grande maggioranza visse fa parte la Croazia
E è una terra
Che chiede come dicevo prima da sempre stata misti lingue se c'erano degli sloveni Pallavicino meno c'erano e curati panicolate se c'erano ADIA per
O di altre etnie però la loro lingua c'è stata sempre la massima tolleranza e la massima compreso la possibilità di vivere assieme ecco su queste basi la democratica punta anche oggi
Quando parla di di di di plurilinguismo di convivenze di varie etnie e anche noi come esuli italiani ci rendiamo conto che la soluzione migliore e strategiche in questo momento per salvare questa terra da una completa con l'attivazione potrebbe se proprio la soluzione della dell'autonomia e noi puntiamo molto soprattutto sull'aiuto che bolognesi campi internazionali da quelle forze democratiche che che e li credono nell'Europa che credono nelle possibilità
Di di intervento dell'Europa
Anche in queste terre e noi pensiamo che proprio che proprio questa soluzione potrà superare anche quelle difficoltà che sono frapposte dai confido esistente nuovo esistente fra la Slovenia Croazia ed altre difficoltà che sicuramente sorgeranno mal mano che le cose si calerà dal punto di vista politico in Croazia
Per cui di no ai come esuli diciamo per noi sta bene l'autonomia dell'Istria anzi noi chiediamo un po'di più chiediamo che l'autonomia sia i più possibile ESP estese spinta di modo che Listri a un certo punto abbia attività di effettiva di autogovernarsi ecco questo è il nostro scopo per il momento
Ecco ci sono anche altri aspetti della stessa medaglia se vogliamo anche delle domande maliziose che posso porle c'è chi discute sostiene la necessità di ridiscutere gli esempi confini disegnati ad un trattato di Osimo firmata nel mille novecentosettantacinque se non erro
Che appunto rendeva definitivo il confina fino a quel momento provvisorio fra Italia e Jugoslavia e la tesi sostenuta sostanzialmente sia del movimento sociale italiano ma anche dal teatro la seduta singoli esponenti politici e che il trattato venne firmato fra l'Italia e Jugoslavia ma di quella che oggi si è sfaldata e parte dei contraenti proprio quella parte
Diciamo di territorio che comprendeva appunto la definizione dei confini è passato sotto sotto la sovranità slovena e in parte croata quindi ormai il l'interlocutore non è più jugoslavi ma casomai i governi sloveni e croati e per cui la proposta o comunque la tesi di necessità di ridiscutere con tramite forme di accordo i confini fra Italia questo punto Repubblica di Slovenia e Croazia per riprende riavere sotto sovranità italiana l'Istria o con altre forma o comunque Perri ripper mettere una un ritorno diciamo a casa dell'esodo come commenta questa questo sì queste proposte a questa iniziativa
Bene col cuore io direi che dovremmo chiedere l'Italia di fare in modo perché la terra possano essere istituita
Alla sua gente quindi a noi noi l'abbiamo abbandonata da italiani quindi vorremmo tornarci comunque da italiani non da stranieri questo mi sembra che sia comprensibile
Però detto questo ci rendiamo anche conto che situazioni internazionali in cui viviamo dopo gli accordi dieci chili a codici esce di Parisi e così via vista anche la situazione internazionale come si sta evolvendo chiede una cosa del genere sarebbe un po'fuori poste in questo momento
Noi però pensiamo a questo che l'accordo di Osimo oppure ammettendo che in campo di diritto internazionale tutto è opinabile tutto può essere modificato secondo la volontà politica del momento eccetera
Il trattato di Osimo prevedeva per la zona ex zona di quindi Comune di Capodistria diranno isola buie
E c'è il territorio fino a Cittanova prebende prevedeva che il territorio fosse trattato in un modo unico come un un un corpo unico solo ecco quando questo territorio invece viene diviso
Adesso in secondo me indipendentemente dal fatto che negli USA che esista o meno questo questa parte dell'accordo viene a cadere
Per cui a un certo punto io dico non dico discutiamo i confini ridiscutiamo il trattato di Osimo perché secondo me viene viene a cadere una delle delle prerogative per cui questo accordo poteva essere stipulato ce ne sono anche altri sono venuti a mancare Ibra zona franca cioè a cavare sul Carso triestino che non è stata realizzata quindi è un accordo che non è stato mai rispettato e altre altre cose ancora che riguarda libri disponibilità dei beni perché dai forse dimentichiamo che l'articolo quattro
Il trattato di Osimo prevedeva che agli esuli che avessero chiesto di avere la libera disponibilità dei propri beni cioè di averli a disposizioni pur non essendo proprietario al cento per cento potendolo sottolinea tra proprietà solo per la serie di tali e non di alienarli
E questo diciamo questo articolo non è stato mai applicato è stato applicato male
Come sono usi fare jugoslavi nei confronti degli italiani cioè noi abbiamo presentato circa mille domande per avere queste rive disponibilità e sono stati concessi soltanto cento S tanta centosettanta proprietà anche queste in modo modi incompleto Pinin Corciano cause in piedi ecco quindi e quando si parla di oggi mobile mediamente conoscerlo a fondo e sapere quanto ingiusto e e ingiusto perché secondo me era inutile cedere un pezzo d'Italia in quel momento alle Jugoslavia secondo me non è servita a niente né ricusabile nell'Italia è servito solo a rovinare la vita politica di Trieste
Con l'Anas di formazioni autonomiste e così via
E ed è servito soprattutto da maneggiare talmente noi che ancora speravamo almeno alcuni di poter rientrare a casa nostra ecco questo mi sembra che vada detto per quanto riguarda Osimo
Ecco torniamo rapidamente a questo aspetto quelle che però qualche cosa invece rispetto alla sovranità presso l'indipendenza di Slovenia e Croazia ma oggi e visto che sente spesso parlare negli ambienti degli esuli o comunque non sono enti questa mente di un ritorno del punto degli esuli in Istria cosa che oggi a parte evidentemente il conflitto armato impedisce praticamente gli esuli tornarsene a casa propria cioè in fin di conti son passati quarantacinque anni della fine della guerra
Ma direi prima di tutto perché incinta e decide di tornare il fatto che le terre sono ancora assoggettate a chi si è fatto andar via e questo non lo possiamo dimenticarlo perché se noi seguiamo attentamente è un po'quelli sono dichiarazioni degli sloveni e dei croati
Sul surreali le vicende del dopoguerra loro rinnegano si tante decisioni tante cose che hanno Franchet ha fatto il partito unico partito comunista socialista come si chiamava jugoslavi però non rinnegano la conquista di territori che sono hanno realizza dato dopo la seconda guerra mondiale e lo questo è già un approccio secondo me che non è corretto non è giusto perché se ho una c'è una formazione politica se un regime come quello
Titina come noi lo chiamiamo afa altre ha fatto delle cose veramente veramente esecrabili perché
Deportazioni anche non so di italiani c'è stato importazioni grossissime anche in Jugoslavia e stanno venendo fuori grano fuori appena finisce la guerra ancora di più
Ecco l'anno si po'rinnegare solo parte di cui delle malefatte Villari negarle tutela ora noi diciamo noi vogliamo tornare a caso sì per me vogliamo ritornare casa anche chiedendo l'autodeterminazione la Slovenia e la Croazia hanno e chiesto di essere indipendenti a seguito di un loro di un loro atto di autodeterminazione ne chiediamo anche di essere interpellati di poter anche noi decidere quale forma di governo vogliamo avere in qua
è stato mai vogliamo essere vorremmo essere inglobati iniqua è stato non vogliamo vivere ecco mi sembra che questo sia anche un po'il problema
Ecco quindi di fronte a questa situazione non è possibile con lei sulle ritorni a casa perché qui non si tratta di S. proprietari della casa del terreno di di uno stabilimento qui si tratta di avere la possibilità di vivere nell'ambiente
Sociopolitico che l'ambiente culturale che nel nostro ambiente e invece inizia oggi giorno questo ambiente non è sicuramente né italiano né europeo essersi a mente Giovene accorato
Con venature anche di di di di di persecuzione che non ha niente di vita a Dini diari al al più più bui periodi dello stalinismo nell'Europa dell'Est
Ecco
Giungendo al termine questa conversazione lei come valuta il processo di indipendenza della repubblica di Slovenia e Croazia che peraltro lo ricordo che documenta anche su questo è stato di fatto osteggiato sia dall'azione che da governo italiano nel senso che non c'è stato un riconoscimento c'è stato e c'è una trattativa per un eventuale riconoscimento se la si verificava che le cose non erano sostenibili come come valuta questo processo
Ma io ero guarito Palio valuto positivamente perché indipendenza slovena e quella covata sono anonimo doppio significato per noi la prima dimostra il fallimento dell'ideologia comunista ideologia che non avevamo già rifiutato quando abbiamo scelto leso di vivere lontani da questa terra e questo la conferma che la amo visto giusto la seconda cosa l'autonomia e l'indipendenza e l'autonomia ci va bene colata e e i risultati o di una decisione popolare di una consultazione popolare e questo io lo giudico una Q una cosa solamente positiva perché non è una decisione di vertice una una decisione del popolo e tanto è vero che noi invochiamo anche per noi questa possibilità e noi confidiamo che propri sloveni croati
Che vivono questa esperienza sapranno capire anche le nostre esigenze anche se purtroppo devo dire che delle ultime notizie che abbiamo sul sui comportamenti nei confronti della minoranza italiana in Istria e le speranze sono molto trendy
Comunque io sono convinto che in Slovenia Croazia hanno imboccato la strada giusta che è quella della libertà ed indipendenza l'importante teen Bocchino anche la strada per la democrazia
Una domanda in chiusura il l'unione degli istriani una delle sei o sette associazioni che fanno parte della Federazione degli esuli quanti aderenti conta oggi la l'Unione degli istriani è a quarantacinque anni appunto circa dalla fine della guerra turisticamente ipotizzando un po'cesso come le aspetta un po'di democratizzazione quindi riconosciuti di pensare due repubbliche quanti istriani simili tornerebbero a casa propria in Istria
Lui intanto posso dire quello che con orgoglio quelle che l'Unione degli istriani rappresenta soprattutto dopo
Che io ho avuto il coraggio di di diventando presidente sei anni fa
Nell'ultima assemblea che però avuto mila centottantanove quando io sono stato rieletto per il secondo mandato consecutivo e i delegati in assemblea rappresentavano quattordici mila ottocento tanti esce ogni e non è poco perché sappiamo che la vita associativa diciamo ha solamente difficile complessa ma non abbiamo la forza perché siamo la rielezione federativa
Cioè meglio il mio desiani nell'associazione unica sono diverse associazioni che noi chiamiamo famiglie che rappresentano ciascuno una grossa una qualità un grosso comune e che assieme formano l'Unione degli istriani Chico diciamo quindi questa Io sono federalista può convinto è anche segretario lamenta federalista europeo a Trieste quindi io penso che questa sia la forma migliore per tenere puniti
Dopodiché sono così diversi fra di loro anche come sono gli istriani
Ecco detto questo noi possiamo dire con orgoglio che siamo riusciti a mantenere e vivo questo tessuto che istriano che abbiamo portato fuori dalle nostre terre
Che molti di Nori tornerebbero però le condizioni che noi indichiamo cioè noi vorremmo ritornare in una terra italiana questo è noi sappiamo che chiediamo una cosa difficile forse impossibile però noi ci permettiamo ancora di sognare disperare questa venga se invece lei mi chiede quanti di noi ritornerebbe no in una situazione statuale come attuale cioè slovena curato di dire ridere molto pochi noi abbiamo fatto l'anno scorso un un'indagine abbiamo scoperto che circa il dodici per cento qui a Trieste
Dodici quindici per cento accetterebbe di ritornare a casa
In condizioni di democrazia ovviamente possibilità di rientrare in possesso dei propri beni pur testé rimanendo visti a slovena e croata
E però
Cambiando la situazione certamente nella percentuale o mentre aumenterebbe di molto anche se devo dire che c'è un po'di scoramento
Fra dieci lì perché vediamo che le forze politiche soprattutto in campo nazionale nonostante i nostri sforzi forti disposti anche del politici locali molte volte intorno a quella che è la nostra realtà quello che la nostra storia quelle che sono state le lotte e sofferenze e quelle che sono le nostre aspirazioni che sulle aspirazioni di definitivo di un popolo democratico
Perché noi possiamo dire al di là di quello che forse è stata l'espressione del nostro vuoto in campo politico perché siamo un popolo che cucendo concentrato così in gran parte Trieste costituendo una buona fetta quasi un terzo
Le popolazioni triestina non abbiamo mai creato il punto di vista dell'ordine pubblico che il punto di vista sociale del punto di vista politico un problema per nessuno cioè ci siamo dimostrati un poco civile che secondo me meriterebbe di avere miglior fortuna
Ed era Silvio Del Bello un Presidente del Unione degli istriani c'è quella organizzazione un'associazione che riunisce e rappresenta gli esuli dal dall'Istria cioè quegli italiani che abbandonarono
La Regione istriana in seguito agli esiti della seconda guerra mondiale
Come avete potuto sentire una realtà complessa e delicata quella della penisola istriana con delle origini
E dei precedenti storici spesso ignorati o comunque poco presi in considerazione dai politici e che trovo un parallelo anche con le realtà del Croazia dove vi è per esempio una minoranza a volte molto cospicui in talune località addirittura una maggioranza serba
Ricordo propriamente il problema
Vi sono appunto realtà della Croazia ove la minoranza serba che molto forte nella pubblica dico razziando un punto di vista numerico
Invece dove punti serbi ritengono che lì sia Serbia
Dove porre quindi i confini nel riconoscimento del indipendentista Repubblica di Slovenia e Croazia
Per quanto riguarda la colazione lì ove i confini non è conosciuta l'interrogativo sull'aria eppure questo una tesi contestata
Anche con le armi dal dalla minoranza serba e comunque dal governo serbo che vorrebbe spostare più in là i confini è ingrandirsi
Contano tra l'altro che la Serbia diciamo inglobato nelle opere pubbliche le due Regioni autonome del Kosovo della Vojvodina con argomentazioni analoga ma pensano di questo tipo sono anche rivolte verso altre Repubblica jugoslava
Peraltro il mantenere i confini dove sempre ammesso e non concesso che vi sia Ling riconoscimento dell'indipendenza della della Repubblica di Croazia
Mantenere i confini dove questi sono stati riconosciuti finora l'interno delle cose lavica
Punto crea creerà ulteriori contestazioni da parte della minoranza serba che tra l'altro e una delle diciotto minoranze etniche presenti nella Repubblica di Croazia dica sì diciotto
Si pone quindi un problema anche di autonomia Dino solo riconoscimento delle minoranze etniche ma anche di Autonomie di di regioni particolari all'interno del pubblico di Croazia
Tutti questi temi che e negli anni precedenti nella storia hanno riguardato anche l'Istria per quanto riguardava la presenza italiana è la presenza oggi italiana slovena e croata anche punto sei proporzioni in percentuali diverse
Quindi l'alta estremamente complessa che mo'cercato di tratteggiare per quanto riguarda evidentemente la Regione istriana con alcuni dati informativi con questa conversazione di appunto una su un aspetto della storia italiana
Ai più dimenticato e che come si diceva trova delle riferimenti di di grosso attualità oggi per quanto riguarda l'Istria e quindi dei cosa potrà essere l'Istria prossimamente inseguito nel quale riconoscimento internazionale repubbliche la sovranità e quindi dell'indipendenza delle due Repubbliche di Slovenia e Croazia cosa sarà di questa regione che rivendica una propria autonomia e quali paralleli possiamo trovare da questa esperienza
Storica che ha coinvolto anche popolazioni di lingua italiana in alte pur con lentamente con i debiti distinguo in altre realtà della della Croazia e quindi più in generale della esplosiva situazione jugoslava e balcanica
Con questo è tutto uno era in grazie grazie per l'ascolto da Maurizio Becker vi ricordo che radio radicale
Andrà in onda altre conversazione interviste aggiornamenti sulla situazione jugoslava vediamo appuntamento appunto a queste prossimi incontri la linea agli altri programmi
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0