Intervista ad Enrico Buemi sulla riforma del mercato del lavoro

Radio Radicale abbiamo qui con noi Enrico Buemi senatore del Partito Socialista senatore Buemi nell'Aula del Senato sta per iniziare il dibattito sul giubbetto insomma sulla legge sulla deleghi a per meglio dire del lavoro lei è anche un imprenditore oltre che un Senato della Repubblica ma sono a questo articolo diciotto è davvero così importante i minare l'obbligo di reintegro ma ormai è diventato un simbolo credo che intorno a questa questione si stanno giocando partite
Non riferite strettamente alla problematica trattata dall'Arconte all'articolo ma
Partite politiche più più complessi ma lei come mentre come la rissa io vedo che nella mia azienda l'articolo diciotto non c'è mai rischi non c'è non è mai stato in vigore ma l'ho sempre rispettato nel senso che
Non mi sono mai posto il problema di mandare via dei dipendenti
E quando c'era un problema ho cercato di risolverlo con cercando collaborazione anche facendo prendere atto dell'inadeguatezza
Però detto questo è il Paese abbia mai fatto discriminazioni di genere di sesso di razza di religione o di confessione di politica ma quella è un'altra questione quella è una questione già trattata a livello della diciamo delle leggi europee
E richiamate anche nel nostro ordinamento in base ai principi generali quindi io credo che l'articolo diciotto non riguarda questo perché è evidente che noi abbiamo una costituenda articolo costituzionale
Leggi europee convenzioni accordi internazionali che ci obbligano a rispetto
Diciamo dei quindi indirizzi e quindi non mi pare che sia l'argomento del contendere io sono assolutamente d'accordo che sulla discriminatoria razziale politico religiosa
Diciamo di carattere etico definiamola così ci possa anzi ci debba essere una tutela di tipo giurisdizionale lei questioni invece di carattere economico non hanno bisogno in particolare in questa fase ma devo dire
Che ormai
Ci occupiamo da questo punto di vista di una minoranza della diciamo del mercato del lavoro la maggioranza manca per lavoro sia quello potenziale che quello esistente non hanno copertura è come se teniamo però il punto chiave danni dal pacchetto Treu in poi si sono fatti sempre nuovi introiti nuove misure di si chiama detto flessibilità del mercato del lavoro senza peraltro fare una riforma profonda e universalista degli degli universalistica degli ammortizzatori sociali e relativi stanziamenti
Ecco siccome questa combinato disposto non ha funzionato granché e ma questo è il punto invece di canili si fa l'accaniva discussione politica su un totem su un un simbolo lo sforzo che dobbiamo fare cert'
Tale di estendere tutte le reali a quella parte del mercato del lavoro che non le approva costano tanto un alito tardano e quindi il nostro impegno deve essere sempre di più in quella di dare efficienza al sistema e produttività al sistema perché altrimenti le ricchezze
Che dobbiamo accumulare per dare le garanzie di carattere reale a quella parte che oggi non c'era non ci sono quindi lo sforzo che dobbiamo pare di evincere la concentrazione di convergenze e quindi anche di elaborazione dobbiamo farla in quella direzione e non è una difesa di un po'
Di un passato che secco aveva senso appunto quando
Lo statuto dei lavoratori è stato varato e devo dire che molti di quelli che oggi lo dipendono allora l'hanno quanto meno osteggiato lo diciamo
Io lo voto di astensione se non nel voto comprasse magari qualcuno che allora forse lo difendeva ideologicamente che oggi invece altrettanto ideologicamente lo contrasto per mangimi
Sì ma io francamente ho ritenuto sembra e che nuove si dovesse fare i conti si debbano fare i conti con le situazioni reali e secondo lei questa delega lavoro affronta bene dunque il tema no
Si comincia a paventare secondo un'ottica che è quella di affrontare il problema reale per quello che era
E non è troppo generica la delega di per sé e deve essere
Di bene di per sé e deve essere generica perché deve consentire al Berno la messa a punto necessaria sulle problematiche specifiche per irrigazione di Comboni senatore Partito Socialista e come sempre saluto da Radio Radicale