Conversazione sul libro di Marianna De Luca "Nel rispetto dei reciproci ruoli. Lineamenti di storia della contrattazione collettiva in Italia" (Vita e Pensiero Editrice)

Un
Radio Radicale un saluto da Giuseppe Di Leo in queste ultime settimane stato un chiodo fisso l'argomento sull'articolo diciotto abolirlo non abolirlo riformarlo rivoluzionario però se la cronaca ci ha parlato
Nell'articolo diciotto ogni giorno ogni sera di notte di mattina dall'alba al tramonto credo che invece ci sia opportuno collocare il tema dell'articolo diciotto
Più in generale sul tema della
Dello svolgimento anche della storia della contrattazione nel mondo del lavoro in modo particolare della contrattazione
Collettiva naturalmente
In Italia del ruolo dei sindacati del ruolo anche della Confindustria del ruolo poi naturalmente dei esecutivi che si sono succeduti
Nella storia repubblicana senza dividere far prima Seconda Repubblica
Perché Radio Radicale
E la vecchia tradizione di Costantino Mortati secondo cui se non sto c'è il cambio totale della Costituzione non si può parlare di cambio dico a regime repubblicano e l'occasione per discutere sul tema
Del lavoro in Italia in modo particolare sulla storia della contrattazione collettiva in Italia
Mi ha offerto da un libero
Che la casa editrice vita e pensiero ha pubblicato nell'autunno del due mila e tredici che però grazie anche ma non solo alla discussione sull'articolo diciotto ritorna
Prepotentemente direi di attualità con uno sfondo di carattere culturale di libri sulla storia del lavoro e della contrattazione in Italia ce ne sono
Però sono limitati nell'età
Libri
Che riguardano magari decenni particolari mentre invece
Questo volume
Nel rispetto dei reciproci ruoli lineamenti di storia della contrattazione collettiva in Italia pubblicato da vita e il pensiero è un libro molto
Intelligentemente e sapientemente
Scritto poi sui contenuti naturalmente si aprirà la discussione da Marianna De Luca
Che è nostro ospite gradita ospite negli studi di radio radicale
E che io al saluto benvenuta Mariano De Luca grazie buongiorno intanto metto a favore di telecamera il volume perché chi etnici seguirà anzi chi ci sta seguendo indiretta
Su Radio radicale punto tv e poi naturalmente vedrà la registrazione sul sito di Radio Radicale
Punto it potrà che farsi un'idea visiva di questo di questo volume
Dunque Marianna De Luca leggo che lavora nel campo delle relazioni sindacali per una grande azienda del settore elettrico però insegna anche l'università
Sì
Io ho avuto l'opportunità di insegnare nel corso di storia del lavoro e delle relazioni industriali della Facoltà di Economia dell'Università Cattolica di Milano e questo libro nasce all'interno di questa esperienza di insegnamento
Ed è diretto quindi principalmente agli studenti ma anche tutti quelli che vogliono vivere una narrazione della storia delle relazioni sia in Italia dalle origini sostanzialmente i nostri giorni
E quindi libero copre un periodo molto ampio anni in cui suo parleremo ok
Quello che invece mi preme dire e mi aspettavo che vennero dicesse che la tradizione di Università Cattolica è stata sempre da sempre molto attenta alle tematiche della storia sociale dalla storia del lavoro
Ricordiamo su tutti un volume
Che per molti anni è stato anche un punto di riferimento poi naturalmente
Negli anni settanta sessanta al fine gli altri anni settanta è stato poi sostituito della storia del lavoro di Amintore Fanfani
E naturalmente per discutere di questo volume poi chiederò a Marianna De Luca Dini
Tra atteggiarci in sintesi niente punti principali
Naturalmente non potevo che chiamare un monumento della storia politica in generale ma in modo particolare della storia sindacale ancora più un particolare per quanto riguarda il tema
Della contrattazione
Collettiva in Italia e cioè il Presidente emerito della Camera dei deputati
Fausto Bertinotti bentornato giorno grazie
Esagerato dello spazio e io sono esagerato ne dicono di solito che sono molto parcometri ed altri sono uno che alle maglie strettissime ricordo solo Fausto Bertinotti
Da sempre il privilegio di essere presente qui fisicamente quindi senza mandare messaggi di audio e video orario in cui è proprio qui presente e quindi la cosa
Minimi
Sollecita molto non solo ai invitarlo ma anche a prepararmi devo dire che questa volta Presidente Bertinotti ma diciamo che
Ho nominato moltissimo ha preso appunti perché meno molto lavoro no lei si è cimentato in passato su temi che riguardano i battibecchi scoprissimo di Concilio etc
è venuto con molta disinvoltura e se l'è cavata con veramente con perizia ora io invece sono io in parti Dussin Fidene Hume quindi mi muoverò con molta circospezione nel fare soprattutto le domande
Allora professoressa Marianna di Lucca questo volume e suddiviso per decenni
Parte negli anni
Quaranta
Andai per la verità non parte prima fa una sintesi già diciamo che affronta gli ultimi l'ultimo più che ultimo secolo al microfono
Però è concentrato poi sui decenni dell'età repubblicana perché ha scelto questa classificazione c'è un motivo veramente si può dividere
La storia della contrattazione collettiva sulla base dei decenni
I decenni caratterizzano
La storia della contrattazione collettiva e se sì perché
Io penso di sì anche se fosse
E ragionamento contrario nel senso che alcune alcuni aspetti alcuni accordi alcuni momenti hanno caratterizzato
Un periodo un decennio anche si diciamo non sono esattamente le date
Di inizio decennio assegnare l'inizio di un periodo piuttosto che un altro però certamente alcuni lineamenti essenziali della contrattazione collettiva negli anni Quaranta negli anni Cinquanta
Piuttosto li lunghissimi anni settanta si possono certamente certamente individuare
Questa divisione nasce in realtà da un'esigenza didattica cioè di potere anche dividere interi io odi
Che potessero essere più facilmente come dire trasferibili anche chi si avvicina ad una vicenda e quindi ad una narrazione
Quindi la scelta di mettere in fila gli avvenimenti in ordine cronologico seguiva anche un'esigenza sentenza didattica didattica al punto tale che lei molto opportunamente non solo quel chi segue i corsi
UAL cattolico in genere all'università
Dopo il capitoli esplicativi ci sono anche gli allegati diciamo così di documenti degli accordi che ci sono stati questo importante per capire respirare credo che sia stata la parte
Sia piaciuta sia stata mi interessa in modo particolare per Fausto Bertinotti e poi anche oltre a una
Buonissima bibliografia anche cioè questa è una cosa che mi ha
Sorpreso una parte di filmati
Anche qui naturalmente ecco perno di Radio Radicale abbiamo l'archivio audiovisivo questa parte molto importante per capire la storia della dell'Italia contemporanea
Io do per acquisito che ragioni anche di sintesi cui che non è una presentazione ma un dibattito e con buone restare tale do per acquisito dottoressa De Luca
La questione delle origini fino al fascismo partirei subito dalla crisi del sistema dal regime fascista alla ricostruzione
Quali sono dalla primi anni diciamo nel costruzione descrive dal mille novecentocinquanta fino al sessantatré sia allo sviluppo massimo poi naturalmente
Quale la caratteristica di del la fase della ricostruzione del boom economico sul tema
Di questo libro
La scelta di mettere le cose poi inficia dal punto di vista cronologico anche perché in questa storia una cosa e richiama richiama l'altra
Certamente un periodo sul quale probabilmente si è riflettuto poco ma è fosse stata la stagione più felice delle relazioni sindacali in Italia è stata quella dell'immediato dopoguerra
E quindi la contrattazione che
Di dette della metà degli anni Quaranta quindi al quarantasei quarantasette in avanti
In questo periodo veramente ci sono stati gli elementi fondativi o che almeno hanno fatto sperare fosse possibile definire un sistema di relazioni sindacali orientato la soluzione dei problemi
E certamente in quegli anni un contributo alla ricostruzione del paese le parti sociali sono state in grado in grado di svolgerlo
Però devo dire che peccato che questo patrimonio che avrebbe potuto mettere insieme gli elementi per costruire un sistema di relazioni stabili effettivamente improntato al rispetto dei reciproci ruoli sia poi andato
In parte almeno disperso di Renoir completamente disponesse modo particolare
Probabilmente già negli anni Cinquanta quando questo clima di concordia tra le parti sociali e anche le componenti politiche alle quali facevo riferimento per la costruzione del Paese sia andato un po'iscrive hanno
Negli anni Cinquanta non si è avuta quella trasformazione all'interno delle fabbriche che probabilmente avrebbe dovuto seguire gli accordi interconfederali
E l'attuazione degli accordi a livello macro che pure erano stati raggiunti non si è tradotto in un'analoga trasformazione dell'impresa
E quindi quella cittadinanza che se l'ha realizzata a livello
A livello nazionale a livello più alto livello degli accordi interconfederali all'interno delle imprese che pure si stavano trasformando non ha portato quella cittadinanza e che ci si attendeva anzi gli anni cinquanta sono normalmente considerati
Tra gli anni
Più più duri della vita delle intese
Un nel corso quando a lezione parliamo degli anni Cinquanta io faccio due esempi distruzioni e radicalmente diverse ma ugualmente significative l'esperienza della FIAT
E quella della Olivetti
Che sono le due realtà più distanti tra di loro in quel periodo probabilmente non si vende
Ragioneria anche di tutte le vie intermedie che c'erano e però riesce a dare anche il segno di quella che era la vita dei lavoratori dell'impresa
In una industrializzazione che diventava sempre più rapida eccitato FIAT Olivetti c'erano due filosofie diverse
Di che regolava vanno regolavano il modo di fare impresa e anche di rapportarsi con le parti sociali signor messi con uno slogan giornalistico
Fare a differenza tra
La filosofia FIAT e la filosofia utile
è difficile farne una sintesi perché perché tanto si è scritto su questo argomento però certamente forse possiamo utilizzare quelle che sono state anche le espressioni dei protagonisti del tempo
Per la FIAT al primo posto c'era la produttività
E la produttività a qualunque costo anche quello di derogare ad alcune esigenze fondamentali o comunque anche ad aspetti relativi all'equità e alla riconoscimento della controparte mentre nel luglio in Olivetti in un ambiente non tanto diverso dal punto di vista organizzativo perché l'organizzazione dell'impresa
Era fatta più in modi diversi però ugualmente il monotono lavoro
Di fabbrica non era diverso però era fondata sul principio anche di accoglienza e di rispetto nei confronti dei lavoratori e anche dell'organizzazione sagacia e comunitaria
Sì probabilmente sì anche se in realtà anche quella di Olivetti era un'impresa a tutti gli effetti
Ma un'impresa nella quale si diceva scavano anche degli elementi di equità mi libero sono riportati anche alcune esperienze dell'Olivetti negli anni successivi della contrattazione sulla sulla sulle qualifiche
Che poi in fondo la
Contrattazione sui criteri di remunerazione della prestazione in relazione alle dive
Sita delle professionalità
E quindi sulla base del principio che un lavoro più importanti perché impresa o di maggiore contenuto professionale debba essere meglio remunerato e sono molto interessanti queste discussioni perché la Olivetti entra
In un dialogo contrattuale con i lavoratori e con le organizzazioni sindacali perché gli avanzamenti e l'innovazione tecnologica avevano comportato degli scarti all'interno di questo sistema di equità
Ed è quindi necessario comporre in questa sala in occasione dei o che si trasformi alla via di massima sintesi nel dirmi con uno slogan che però
Dia il segno
Cosa sono stati gli anni sessanta settanta ottanta e novanta se lei dovesse dare un titolo a un capitolo
Beh in effetti lei è fuori e ve li voglio far entrare agli anni Sessanta sono veramente anni decisivi dove di relazioni sindacali si trovano un bivio
Le parti potevano scegliere in quel momento la strada della regolazione negoziale della contrattazione nel tentativo di risolvere i problemi all'interno del sistema negoziale oppure quella del conflitto la scelta sarà quella del conflitto
Non so se poi si possa parlare di scelta vera e propria ma comunque l'esito sarà decisamente quello di un'alta conflitto agli anni Settanta gli anni Settanta sono gli anni il decennio dell'alta conflittualità il quale si radicano anche molti dei problemi dei nostri giorni
Ma sono anche gli anni dell'uscita dalla crisi di metà anni settanta
E quindi anche nella capacità mentre in modo particolare i due Choco petroliferi
E quindi anche la capacità di di vedere in profondità quello che era successo nella prima metà degli anni Settanta e di definire nuove regole
Peccato che questa ridefinizione
Perderà l'occasione negli anni Ottanta di un consolidamento
In una fase nella quale era alta la produttività c'erano le risorse per farlo chi sono stati protagonisti gli anni Settanta e i protagonisti poi di questa soluzione di continuità
Degli anni ottanta
Ma mi verrebbe da dire che nel Nelli protagonista negli anni settanta sono stati più i delegati che non è il sindacato
Il sindacato
è stato forse un poco travolto esperienza sindacale tradizionali da questa nuova esperienza dei delegati
Credo che siano stati più protagonisti sindacati nella seconda parte degli anni Settanta quella nella quale è stato necessario trovare delle soluzioni a livello di sistema
E quindi riportare la produttività il funzionamento dell'impresa in un regime di ordinario conduzione negli anni Ottanta invece
Negli anni Ottanta probabilmente il
La guida è stata presa dall'impresa
La cultura di impresa
Ha avuto due punti diciamo due protagonisti negli anni ottanta da un lato il sistema delle partecipazioni statali
A quale si fa riferimento con il protocollo ieri dall'altro il mondo dell'iniziativa Romano Prodi
E dall'altra parte diciamo quello che fa capo un documento che è quello della Federmeccanica
Ed era Mortillaro allora negli anni
Le libertà e la Federmeccanica non so dire si siano stati protagonisti certamente negli anni Ottanta la cultura contaminati almeno perché sicuramente poi negli anni Ottanta c'è stato un referendum sulla scala mobile fissati dall'esecutivo Craxi
Tutta quella politica in cui ha visto un'alleanza papà una parte per il classe politica classe di governo è una parte
Del
Attualmente della Confindustria del mondo dell'impresa sì in questi anni il Governo si fa a
Attore e soprattutto diciamo imprenditore edile relazioni sindacali nel senso che si preoccupa di definire degli accordi che si muovono però all'interno di un quadro di esigenze che sono più politiche che di relazioni sindacali
L'intervento della politica nelle relazioni sindacali italiane ha una storia antica
Persino la forse addirittura lì negli origini l'occupazione delle fabbriche si risolve l'intervento del Governo con un accordo che gli imprenditori non accetteranno mai nella sua sostanza
Negli anni Ottanta prende probabilmente un altro tono perché il Governo spende delle risorse proprie dal punto di vista delle risorse messe a disposizione per la contrattazione per la risoluzione devozionale dei problemi ma che soprattutto in un ambito politico
Più interessante e quello che si sviluppa livello dell'impresa in termini di tentativi
Di
Fare delle relazioni industriali tipo partecipativo
Questo tentativo avrà dei risultati avrà dei buoni risultati che si concretizzeranno poi nella definizione di alcuni protocolli di relazioni industriali che si tradurranno in pratica concrete non resteranno tutti solo sulla carta
E però questa stagione in realtà non darà i frutti che ci sia sempre sperati io mi scuso con lei per il fatto di aver cercato di sintetizzare al massimo o prosciugato fin quasi a sembrare
Di volerle fare un torto però lei è riuscito a suo nome andare una quadro vorrei un perimetro in cui in questo momento uno desidero
Fare inserire Fausto Bertinotti lo faccio una domanda su cui pure lui potrà ritornare su quanto detto da Marianna De Luca perché inizia negli anni Novanta
E negli anni Novanta le relazioni industriali le relazioni sindacali i rapporti tra
Le parti sociali e
I esecutivi
Vengono condizionati secondo me da due aspetti che in un certo senso esso un anno dalla dimensione nazionale uno è il Trattato di Maastricht
Che diventa naturalmente un trattato di resta un trattato intergovernativo ma che
Trattato di Maastricht l'inizio se non sbaglio sette febbraio mille novecentonovantadue cambia
Il gioco in Europa
E poi
L'intervento della globalizzazione gli anni Novanta solo uno spartiacque
Metto verso il presidente Bertinotti più di quello che sono stati gli anni per esempio settanta
E spiegano degli anni Novanta molto più degli anni settanta ottanta quello che sta avvenendo oggi anche riguardo al dibattito sull'articolo diciotto
Grazie invito anche perché questo questo libro
Si può essere grati questo libro che secondo me è uno strumento di lavoro utilissimo
E lo dico malgrado lo diciamo la
Ma ci torneremo la tesi che corregge di interpretazione delle relazioni sociali e sindacali taglieremo sia la via ma debbo dire
C'è una documentazione prezioso selezionata con grande attenzione
I una interpretazione dei periodi stimolante anche perché la tesi diverse
Io penso che risposta alla sua domanda ultima sia purtroppo troppo facile sì certo noi siamo figli degli anni Novanta
Noi questa situazione disastrosa questa catastrofe e figlia degli anni Novanta
Se vuole un riferimento agli anni Settanta pure può esserci
Nel senso che però mentre
Questa situazione il frutto della vittoria degli anni Novanta di quello che come attori interni
E anche la conseguenza di una sconfitta dagli anni Settanta
Questa secondo me diciamo sta le due cose stanno in relazione io vedo
La storia sociale del Paese grossomodo diciamo segnata da tre grandi cicli il primo è quello che gli economisti chiama i trenta anni gloriosi noi abbiamo
Una proiezione estrema di questi trent'anni gloriosi negli anni settanta
Che sono gli allegati ecco se uno mettesse in fila ciò che è avvenuto negli anni settanta Remo un Bilancio straordinario
Ma lei impazzirei giurano gli oneri e onori enorme
Cioè mette sullo stesso piano la riforma delle regioni e la riforma dello Statuto dei lavoratori beh diciamo che stavano all'interno di un'ispirazione comune di cambiamento fondata sull'allargamento dalla democrazia della partecipazione poi naturalmente
Lunare zone claudicante quell'altra è un po'sfumata ma diciamo il Co su alcune il corso
Questa questo questo ciclo finisce con una sconfitta
Sono gli anni ottanta
Addirittura lottato mano sconfitta mondiale quello nello Cirio mondiale esagerato chiedo scusa l'Occidente
Non è perché ha una valutazione sul thatcherismo su prega invece non si può anch'
Io occidente la leggo nel pensiero e così se come bravissimo grande professionalità e quindi
Siamo
Thatcher Reagan e trentacinque giorni d'Italia ciò diciamo questo punto un colpo di maglio
Che
Chi determina la sconfitta nel ciclo precedente ripeto in tutta Europa e in tutto l'Occidente
E comincia una fase di transizione secondo me è una sanzione opaca
Che tra l'altro politicamente esci si accoppia questa a questo pasticcio la Seconda Repubblica poi emergono molti adesso non possiamo esaminare insomma in questo caso in questa opaca transizione si determina una parte destruens
Delle conquiste realizzate nel ciclo precedente di manomissione di limitazione insomma
Potere contrattuale in fabbrica dopo i trentacinque giorni il taglio della scala mobile come aggressione a quella che ho provocatoriamente è stato richiamato il salario come variabile indipendente
La non
Gli accordi confederali novantadue novantatré soprattutto novantadue come va bene abbattimento dell'autonomia contrattuale rivendicativa della contrattazione aziendale e ingenerare dell'autonomia contrattuale
Che di robuste qui questa cosa prepara
Il nuovo ciclo egli Ocello come lei ha ricordato secondo me giustamente nasce da quella che viene chiamata la globalizzazione capitalistica che ci porterà fin qui con me la nascita di una nuova formazione capitalistica ora
Bisogna novanta
Sono appunti importanti perché
Diciamo la parte destruens che ancora consegue commilitone cercatori di si collega a una dimensione internazionale
Il più Italia dismette sostanzialmente
Quella possibilità che aveva avuto di qualche margine di autonomia che si vedeva anche nella politica monetaria nelle politiche di rotazione
E in una conformazione di uno Stato sociale frutto di grandi tradizioni culturali delle politiche del Paese il Paese che altro in un Paese che non aveva avuto non ebbe l'RC Bismark Edith già ce l'ha tenuta costruire tutte le su con le sue mani
In particolare questo diciamo è tale il vecchio sindacalista con una colluttazione unica il mio
La centralità assoluto della contrattazione sindacale
In questo una peculiarità assolutamente italiana
Si può diciamo convenire con
Con la scuola della tradizione contrattualistica
Della CGIL che ha avuto come massimo esponente fosse Bruno Trentin dal punto di vista della votazione oppure con la grande scuola della cintura di
Di o domani con l'uno con l'altra così lontane tra di loro prossimo contrapposte ma
Entrambe queste tradizioni
Cosa che spiega la nascita del Sindacato unitario degli anni Settanta hanno in comune la centralità dell'esercizio contrattuale dei lavoratori e sindacati un sindacalista che che di cui sono amico
Che con cui abbiamo sempre militanza su frontiere diversissime ma una marchi
Ha detto che gli anni Settanta
Sono stati straordinari perché sono vissuti su un patto
Tra lavoratori e sindacato
Questo patto è costituito da una da questo rapporto io sindacato con la mia azione
Determina il miglioramento delle condizioni di lavoro di vita ictu lavoratori con le tue lotte del tuo protagonismo dette a Mila Cresci mento del potere del sindacato nella società oltre che Calatrava
Questo patto
Negli anni Novanta su viene in Scandinavia scardinato
E e noi e i due soggetti si di ritorno
Ma si dividono in tutte le forme
La contrattazione diventa una constatazione per sempre più usare linguaggi impegno sociale ci contatta solo peggiorando la propria condizione né ovviamente questo segna il divorzio tra i lavoratori e sindacati che possono anche subire in qualche misura
Ma
Non non si identificano più non partecipano più non hanno questo livello coinvolgimento
E Lantella democrazia sindacale maturi detto
Cioè quindi Tuscolo finiture Piscopo dopodiché dello mila su un'altra domanda relaziono io va a finire e non è questo no
Totti nell'analisi del libro perché noi analizziamo il libro il disegno è uno strumento una scusa per poi allargarci però noi restiamo in silenzio
Ma
Io dico negli anni Novanta questa polemica sul ruolo del sindacato sui rapporti sulla sulla
Strutturazione tutti suscita industriali dopo la caduta del muro di Berlino trova
Io perdente
Dico che un limite secondo me di questo libro e sono sorpreso
E che Issing Cacchi vengano messi nello stesso calderone senza che ci sia capisco che un libro di trecento poco più pagine non può raccontare universo mondo ma anche di sensibilità culturali Weltanschauung nonché
Devi dei sindacati qui si fa un cenno aver nella biografia di alcuni libri sulle accise sulla cultura della CGIL ma in quegli anni novanta
Escono due in cicliche come la su bici tutore socialisti dalla Boran search senza in occasione del centenario della Rerum Novaro in cui si fa questo non c'è un'attenzione
Perché la caduta di un regime di regimi dittatoriali
Comunisti non è che
Comporta l'abbracciarsi sull'altro
Infine tanto che in America
Giovanni Paolo secondo che oggi da certi di cosiddetti mio contiamo così in maniera molto semplificatrice che attualmente viene abbracciato pensiamo maggiori pardon veniva criticato cui spopola come
Chiede tiravano fuori delle
La sua visione in un certo senso quasi populistica così come oggi a distanza di vent'anni
Il papà latino americano
Praticamente più a sinistra di lei Presidente Bertinotti su queste tematiche
Non è un complimento però io non è una critica faccia lei neanche un complimento al Papa ma voglio dire secondo me nel libro poi non si respira acquista
Anche questa c'è una comica però posso suggerirlo l'interpretazione chiedo scusa l'autrice
E c'è una ragione di questo perché
La straordinaria reazione seppure diverso di questi pontifici non è più in condizioni di influire sul costo del sindacato
Sì come invece in fu influito precedentemente e la crisi del dopoguerra e in tutto il dopoguerra il sindacato è stato permeabile a molte lezioni comprese ovviamente
Non solo per la siccome dieci e per quanto ha incorporato nella tradizione di uno di questi sindacati mai in generale l'influenza aviaria ho già avuto modo di citare qui noi a Torino
Non non avremmo fatto col sindacato senza il cardinale Pellegrino non lo dico per
Nel senso di senza senza questo processo di osmosi di valori ma guardi con le Nazioni Unite accenno ma degli anni Sessanta incardinarsi al macello senso già consulente soltanto che per
E
Ma il sindacato avendo negli anni settanta e dopo
Perso la sua autonomia di punto di vista
Risultato impermeabile a tutti i pensieri critici
Mentre negli anni Sessanta e Settanta il sindacato una all'azione di scambio della sua prassi critici
Critica con i pensieri critici tanto da formare un vero pensiero perverso pensiamo e lo dico con solamente perché in realtà così lo sa mappe si pensi all'egualitarismo degli anni Settanta
Decentrato giustamente e una del tracciato
Non era semplicemente l'aumento dei salari uguale per tutti cosa compiacente no era e all'idea tutto il tema costruito a per andare in quella direzione tutta costruito per scardina in qua l'inquadramento unico
La votazione delle mansioni Ema venga e tutta un'idea di un progresso che di emancipazione ed anzi noi alle condizioni sicuramente e non selezione quelle erano Weltanschauung emidisco Italia questa cosa ce lo Canevelli Sibaritide e del io credo che ce l'ho citato mille volte ma è per dire
In un contatto in cui si vendicano le centocinquanta ore cioè per chi ci ascolta
Diciamo la latta possibilità dei lavoratori di accedere a centocinquanta ore di formazione
Attualmente la Confindustria registra moltissimo su questa cosa perché
Perché pensavo che papà
Formazione professionale e non formazione educazione no cosa professionale Bindi la facciamo noi o comunque la faccia la fanno elementi trovati non invece
Lo fa il sindacato con le cinte cinquantenario
A una domanda a un delegato sindacale non è un sindacalista autorevole ordinanza sindacale
Spazientito il negoziatore di parte confindustriale gli dice anzi
Di parte
Federmeccanica e gli dice ma corso che volete fare di queste centocinquanta o a ma che cosa vuol studiare a lei sapendo di rivolgersi un operaio e quello gli ha risposto l'orario gli ha espresso il il clavicembalo
Cioè voglio studiare entro dicembre cioè gli risponde precisamente mettendo in luce che cosa sta accadendo che
La la l'egualitarismo non è semplicemente una rivendicazione salariale ma è una rivendicazione di emancipazione di liberazione
Che ha a che fare con inquadramento con ma anche con la cultura ma appunto quel sindacato ovviamente
Dialogava con con ciò che la Chiesa gli veniva proponendo sul terreno dell'AICCRE costruita su autonomia dopo il crollo dei regimi dell'est in particolare avendo è individuato nel capitalismo il punto critico per gli si presentava di nuovo di fonte
Ma il sindacato e gli anni della fine del secolo e di questo inizio nel nord è impermeabile ma secca come che hanno
La crisi delle culture politiche
Tocca non solo il sindacato
Tocca cioè non solo politica tocca anche se assolutamente sì perché personaggi dovevano una visione del mondo come dramma Carniti oggi e direi Bertinotti
In fondo perché Bertinotti viene ha torto
Secondo me qualcuno dice ha ragione individuato come l'uomo del no né di niente
Perché esprimeva rispetto secondo me
E qui ve lo chiedo a Marianna De Luca perché nessun merito Nemo illudersi in causa propria però naturalmente poi
E chiederò anche sparire delle altre sono molto interessato presenta ipertrofica e Bertinotti esprimeva come vede che
Le antiche anzi
Generazioni sì di sindacalisti una visione del mondo che si scontrava con invece la visione convincente dell'iscritto dunque della politica
C'è questo anche diaframma questa questa
Tali io della cultura sindacale che comincia con la metà degli anni ottanta e si trascina fino a oggi rispetto
Alle anni alla cultura sin sindacali di sindacalisti prima degli anni ottanta
è una domanda veramente difficile ma pensando che qui ha ragione
Il caso che non è che noi chiamiamo le bambole non è che facciamo il talk sono sono rimasta molto diciamo affascinata e anche per la ricostruzione che ha fatto il presidente Bertinotti perché
In effetti io negli anni Settanta naturalmente non c'ero per motivi anagrafici ma dal vera continenti e da quello che ho potuto leggere
Devono essere stato una fase veramente veramente rivoluzionaria
L'idea che c'era di cambiare le cose dava probabilmente una dinamicità un entusiasmo che oggi io riesco soltanto a comprendere le racconti che vengono fatti
Perché per le cose che venivano richieste molte di queste cose erano veramente lontane dall'impresa delle possibilità di accoglienza e l'impresa che abbiamo conosciuto negli anni ottanta e novanta
Il sindacato è cambiato dopo gli anni Settanta in parte sì ma in parte probabilmente no
In alcune cose e si è avvicinato certamente la cultura dell'impresa o a un certo tipo di cultura d'impresa
Perché la cultura dell'impresa in realtà SIEE
Si radica anche in un dialogo con le organizzazioni sindacali con i lavoratori con le esigenze della quotidianità
E e magari anche in grado di accogliere una richiesta quasi commovente come quella di potere suonare il clavicembalo con centocinquanta ore alcune cose poi in fondo potevano anche essere accolte
Quello che invece è diventato dominante è stato un certo tipo di gestire l'impresa alla quale anche la contrattazione collettiva
Nella quale anche la contrazione collettiva sia coinvolta pensando che fosse un nuovo modo di organizzare
Organizzare il lavoro la produzione che oggi invece vediamo
Non essere in grado di organizzarla ma è un fattore di disarticolazione della produzione di storia finanziaria
E il modello del neoliberismo imperante non ha fatto bene neanche l'impresa ma dottoressa educa i rapporti tra gli dissi di sindacalisti
E la classe dirigente negli anni sessanta cinquanta sessanta e settanta era qualitativamente
Diversa da quella che si voi avuta
Negli ultimi venti venticinque anni
Beh il rapporto con la classe dirigente cioè il sindacato ha espresso classe dirigente si guardiamo alle storie personali anche dei sindacalisti ha espresso certamente classe dirigente ed è la classe dirigente che poi si è trovata
Nelle responsabilità politiche negli anni successivi anche gli anni Novanta bene Fausto Bertinotti presenti è un problema ma
Lo stesso però dico solo io e
Io credo che negli anni forse è stato anche in questo il senso della dialettica
Che forse sarebbe stata anche opportune anche le distanze tra ruoli sindacati ruoli politici
E si è svolto in una relazione di continuità che forse non ha fatto sempre bene
Al sindacato o comunque all'autonomia del sistema di relazioni industriali
Una delle caratteristiche tipiche che viene sempre evocato il nostro sistema è questa continuità con la politica e quindi è vero che il sindacato ha perso di autonomia
Però è anche vero che sarebbe stato opportuno ma insomma è difficile dirlo perché serve chi insensibili
Che altri fossero a dirlo sviluppare un pensiero proprio autonomo di valuto atrocità di valutazione che Potì consentisse di fare i conti con gli anni Settanta ma anche di guardare di guardare avanti
Forse questi punti non sono stati mai fatti interamente lo si vede io ricollego la discussione dell'articolo diciotto alle sue origini negli anni negli anni settanta
Dove si scelse la via della nella legge e quindi comunque una via di
Difendere i diritti dei lavoratori attraverso la legge
Piuttosto che lasciare alla contrattazione collettiva propriamente perché la protrazione collettiva sia dimostrata incapace di volare questa maltempo che ha trovato col mondo contadino
No onorevole Turco molto rispetto e ma hanno un ruolo rispetto perché l'argomentazione
E diciamo analiticamente fondata rivolto persone diverse ma di tutti i riferimenti analiticamente fondata ma storicamente infondate il comune questa
Aziende che i diciamo le letti mettesse a Del Moro alcune tessere mosaico così sono condivisibili ma il mosaico che non funziona
In realtà
Parto da un'osservazione che sembra immaginare
Il SIC sindacato classe dirigente
Sì in un'accezione no in un altro che mò che alcuni di noi siamo diventati poi anche dirigenti politici poco rilevante perché quel quando sono diventati dirigenti politici
E come uno spaventato diciamo parla per sé non parla più per la Chiesa
Invece se resta però sempre richiama sempre tutti insieme il Pater sempre serate esattamente però quaranta il Nunzio
Su Atene se non c'è dubbio
Però portata la sua responsabilità individuale separando si per ciò che le avrebbe consentito la salvezza sulla permanenza dico ora
Il signor del sindacalismo è stato insieme il sistema italiano insisto su questa peculiarità
Che vada e che lei sa bene che alcuni giuslavoristi calato di grandissimo valore persa in regime nominò per esempio Maioli
Criticano nella Fondazione del sindacato cioè alla a partire dalla Fondazione cioè del fatto che il sindacato in nome di un compromesso determinato dalle conta le condizioni politiche
Del momento
Andavo ha avuto una possibilità di svilupparsi
Fuori da un quadro di normativo che garantissero delle certezze ai lavoratori rappresentate
Perché perché altri questo sindacato
La coalizione maggiormente rappresentativa il sindacato confederale per i nostri ascoltatori veniva considerato naturaliter espressione dei lavoratori
Tanto che appunto nello sviluppo successivo come via Bovis o si configura quel patto
Ma questa condizione è una condizione che può darsi ma anche può no darci il sindacato può separarsi totalmente
Dagli interessi immediati dei lavoratori per esempio però diventare sempre di più corrispondente ad una logica istituzionale
Parte dello Stato
Gli agenti autoritari pacato diciamo in maniera sistematica nei regimi post democratici secondo me tende ad accadere
Con un sindacato che sostanzialmente scambia il riconoscimento del sistema politico del suo ruolo istituzionale la concertazione un edificio diciamo clamoroso questo punto di vista Losco con cosa uno scambio
Conosciamo il Garante dalla possibilità
Ai più lavoratori di fare degli accordi che peggiore dove loro condizioni nostro aggiornando sul filo e per cui per giorno per giorno
Aumentano e vivevo
C'è una maggiore disponibilità delle imprese lo straordinario e a metterti in cassa integrazione
Ceggia rende il salario dipendente dalla congiuntura economica per cui ci può chiedere anche una riduzione della retribuzione in ragione della competitività e della concorrenza di quelle determinate misure il sindacato sta dentro questa logica
E in cambio chiediamo riconoscimento istituzionale parte di questo sistema
In
In questa condizione
Il presupposto di partenza il sindacato confederale eh naturalmente l'espressione dei lavoratori vacilla
Che cosa dovrebbe garantire allora la nuova condizione una sola cosa la democrazia dei lavoratori non si scappa
Quando è così però e per e quello che non c'è cioè e quello che avrei perché oggi il concetto di democrazia però allora in Italia c'è un regime
Che è quello
Simili erga omnes non ce l'abbiamo messo ma come sappiamo un accordo validato dalla maggioranza e l'organizzazione sindacale si estende a tutti i lavoratori iscritti e non iscritti ai conoscerete che la cosa è consistente
Perché tu che se un'associazione privata a fare un accordo
Per i tuoi iscritti d'accordo allora i voli tu come vuole il rapporto con i suoi scritti
Ma tu invece
Svolge una funzione pubblica perché fai un accordo
E questo accordo viene esteso automaticamente a tutti la
Fattori anche con gli iscritti secondo me non si scappa questo accordo è illegittimo
E lo per diventare citi poi c'è un solo modo che quei lavoratori sia chiamata a decidere con il loro voto una testa un voto se l'accordo è accettabile una scelta io ti do mandato fatte sindacato ci visto che tutti noi lavoratori
Diversamente da quello che dicevano i miei amici Solidarność non possono trattare contemporaneamente tutto il corpo dei lavoratori organizzati sebbene Solidarność cercava di andarci vicino come sapete
Con la pubblicità assoluta della trattativa
Con gli altoparlanti sulla grande piazza dove si radunavano i lavoratori
E le parti che negoziava hanno a voce alta tanto da essere ascoltati in ogni caso riconosco lavoratori non possono trattare con un corpo unico c'è una democrazia rappresentativa
I sindacati rappresentano il soggetto contrattuale perfetto
Ma siccome questo soggetto contrattuale non rappresenta insieme dei lavoratori ma solo una parte
è l'insieme dei lavoratori che deve stabilire che solo può stabilire se quel contratto deve riguardare anche a me
Con un principio di democrazia in passato circa invece queste cose non c'è cioè noi abbiamo oggi come in tanta parte della democrazia gara della impopolari a democrazia di questo Paese dei Volsca morosi
Per cui uno fa un accordo che deve decide il mio salario Labianca Boccioni dei diritti e non
E non mi chiede e non dipende da me la possibilità che questo avvenga oppure no io noi facevamo citata io le dirò Presidente Bertinotti poi chiedo ridere
Di Lucca più tecnico ma mi riferisco a un parallelo sul piano della politica e del ruolo delle della concezione della democrazia io sono d'accordo con lei sul piano della
Micro
Rappresentanza e
Politica perché di questo si tratta il principio una testa un voto secondo me ma questo principio difficile difficilissimo derogare a meno che non si
Prospetti una alternativa che però sia democraticamente accettabile
Invece e purtroppo viene derogata a livello di micro rappresentanza lì dove invece dovrebbe essere derogata
Penso per esempio all'Europa dove vige ancora il principio una testa un voto credi cultura
Nasce dalla cultura della Rivoluzione francese non è possibile costruire un'Europa federale
E c'è il blocco della decisione
E l'ubriaca mento della politica occidentali in modo particolare in Europa è proprio questo che si applicano i principi all'inverso vi dove invece dovrebbe
Cinquestelle ubriacatura su cui qualcuno
Come Papa Francesco cerca di fare rinunce ahimè dice poi la crisi diciamo Lai potenza anche del potere
Però chiedo
Questo è un argomento che andrebbe affrontato ma chiedo alla alla De Luca sei d'accordo
Con ex sindacalista Fausto Bertinotti su questa critica Weltanschauung anch'ma io credo che su questo punto del rapporto col tra sindacati e lavoratori si è assolutamente fondamentale
Al di là delle soluzioni si possono immaginare per garantire che ci sia questo legame tra
La volontà dei lavoratori i quello che il sindacato esprime la votazione collettiva è un punto assolutamente nodale
Mi fa venire in mente se posso spostarmi anche su un altro contesto di cose che che mi è capitato di studiare la situazione del sindacato in America che è diventata veramente paradossale perché stimato in America è riuscito ad ottenere negli anni trenta
Che laddove riesce tutti miniere la maggioranza
Diciamo dei voti dei lavoratori rappresenterà poi tutti i lavoratori di quella unità produttiva dove è riuscito ad ottenere la rappresentanza esclusiva dovranno ma e anche il
Di quel
Quarantanove virgola cinque per cento che il sindacato non l'avrebbe voluto
Allora
E vero che questo è un problema perché il sindacato in America attraverso consensi e su questa base eccetera una grandissima battaglia contro il sindacato
In nome della libertà di quelli del sindacato ricorderà che Obama aveva promesso il superamento di questa condizione nella campagna elettorale
Peccato che non è in condizione dal punto di vista politico di garantire questo risultato questa riconferma dell'impotenza all'epoca era esattamente perché neanche Obama in grado di farlo nel momento in cui non c'è una maggioranza che lo sostenga perché
La contrarietà a questa norma o se volete favore per una libertà dispersione dei sindacati bipartisan in America
E in Italia questa cosa non si vede non si vede perché hai il numero degli iscritti al sindacato abbastanza alto perché la contrattazione collettiva nazionale copre una buona parte sempre minore dei lavoratori ma anche in Italia
I numeri al netto dei pensionati danno anche il segno di questa difficoltà
Ora io penso
Che per il sindacato probabilmente la strada è quella di riconsiderare il suo rapporto associativo così come stanno facendo in America cioè in America il sindacato sta riflettendo sul sindacato degli iscritti fedelmente Ross di quelli che si iscrivono pagano volontariamente
E io trovo che sia stato
Sta riflettendo e ha già trovato delle soluzioni
Il Senato americano si noi la vediamo purtroppo non riesce a liberarsi da questa legge
Perché nel momento in cui gli verrebbe anche peraltro tolta questa stampella rappresenta non più il diciassette per cento i lavoratori in Nuova Zelanda dove l'hanno fatto
Il sindacato e la contrattazione collettiva hanno avuto grossissime difficoltà perché una volta tolto il sostegno della legge la capacità del sindacato di rappresentare iscritti e di stare in questo rapporto
Naturalmente si è rivelata molto basse stiamo parlando però di paesi prudenziale ad educarli Commonwealth dove la funzione del contratto è un diritto civile con insomma ha una funzione storicamente
Diversa realizzino insomma ecco il contratto nazionale e al punto in Italia un contratto nazionale che non si fonda sull'effettiva rappresentanza effettivamente crea dei problemi che venivano
Densa
Io
Naturalmente magari a un altro certo di vista su quello che riterrei auspicabile perché è vero che il sindacato di rappresentare i lavoratori ma poi anche un ruolo di rappresentanza nei confronti dell'impresa o nei confronti degli imprenditori con i quali io ritengo
Che le relazioni industriali debbano trovare un accordo e quindi una capacità di soluzione dei problemi anche su questo c'è tanta strada da fare dal punto di vista della capacità di costruire soluzioni con equità
Però è un nodo fondamentale nessuna impresa accetterà mai di sviluppare relazioni sindacali di un qualche genere se il sindacato non ha una consistente base associativa oggi che molte imprese sindacati rappresenta meno della metà
Mi ma molto meno della metà dei lavoratori è chiaro che una contrattazione collettiva sviluppa conato sugli etiopi e quindi su questo anche dal punto di vista se posso anche dal punto di vista la rappresentanza generale se il sindacato non sviluppo un rapporto diverso
Con la sua membership conta sempre meno la politica conta sempre di più guardi offrire le le faccio solo un esempio non ne faccio un ragionamento è facile
Mille novecento sessanta nove
Mia fiori
Il più grande stabilimento d'Europa
Cinquantacinque mila cinquantasette mila lavoratori
Siamo diciamo nel passaggio
Dalla fase difficilissima degli anni Sessanta
Dalla metà degli anni Sessanta Cirani Sandra un inizio fulminante ponendo una lunga e complessa pagine poi dipendono da solo
Quando riapra si riapra la contesa sessantotto anni essenzialmente studentesco su cui si innesta diciamo ripresa del conflitto operaio dei soprattutto dei giovani operai soprattutto dell'operaio comune dice io
Mio figlio e viene investita da questo grande cambiamento
Che si manifesta anche simbolicamente con lo dicono i sindacalisti portati nelle spalle dentro la fabbrica perché come lei sa prima dello Statuto il sindacalista non poteva entrare in fabbrica fare assemblee
E la FIAT licenziava sistematicamente
Lavoratori conflittuali una delle più grandi feste operaia qui io abbia assistito clamorosa
E quando un di un grande dirigente sindacale torinese annunciò
Sul rinnovo del contratto che non si stava concludendo per questa ragione
La riassunzione dei lavoratori licenziati durante il conflitto sociale da parte del fisco considerato un trio allora
Sa cosa sa quanti iscritti alla FIOM cioè il più importante sindacato si rivela poi negli anni settanta dentro la costruzione del sindacato i Consigli quante Sky che avevamo
Meno di mille
Meno di mille su cinquantacinque cinquantasette mila Roberto
Quando nasce il sindacato dei consigli e cioè i lavoratori partecipano alla elezione al reparto per reparto su scheda bianca
Del proprio delegato che da quel momento diventerà anche alla struttura di base del sindacato
Il lavoratore parteciperanno all'oltre l'ottanta novanta per cento alle votazioni di quelle degli altri
E in e quei sindacati CGIL CISL e UIL che erano Nesi lunghissima minoranza Mirafiori esigui signor Williams
Con il sindacato dei consiglieri in agone una stagione che porterà
Ha la maggiore partecipazione dei lavoratori della vita del sindacato e alle maggiori conquiste Recco e finisco dicendo una cosa che guardi
Io primo o militato a favore di una testa un voto non creda che io abbia sempre pensato così
Perché anzi pensavo che fosse una rivendicazione vagamente come si diceva del tempo democratici Istica giacobina permette no perché pensavamo di più
Cioè noi pensavamo che solo coloro che avevano fatto le lotte e avevano partecipato
Altrimenti esame in Assemblea
Avessero diritto al voto
E diciamo comuni che si è di di movimento militante io penso che si batte sbagliamo giallo
E che invece l'ultima parola su un accordo sindacale non sulla rivoluzione
Ma su un accordo sindacale ma i lavoratori chi qualunque sia il suo connotato politico sociale e religioso discrezione scacciare statuale non c'entra niente il contratto di lavoro se mi riguarda
Deve darmi la possibilità di esprimerci medesimo non può darsi un contratto di lavoro che mi riguarda
Che mi venga imposto dall'esterno questa è la mia opinione che quello che peraltro prevede l'ultimo accordo interconfederale sull'ambientazione collettiva almeno almeno in parte attive quinta che non c'era clausole del referendum
No però c'è un obbligo sottoporlo a volontà a una volontà che i lavoratori sì che come lei sa bene può determinarsi è molto moderno
Come può determinarsi che si per esempio attraverso una campagna di promozione di consultazione di discussione di Assemblea
Il punto è ma votiamo non votiamo ed ritorna una testa un voto oppure no
E questo secondo me è un punto ormai dirimente allo stato attuale delle condizioni dei sindacati ma io penso che tutto
Cioè sinergie non è detto non è davvero h fra illegittima sì come vi dicevo non so che è difficile faticosa e non so mai non c'è altra strada però perché l'altra strada è quella di fare come reale che si gonfiano
Per diventare bucava scoppiano prima o poi scoppiano
In quel in verso forme ci dispiace tornare su un punto di oggi ma neanche nella
Come si può dire nelle aule Anza dei Governi dico dei Governi per non precipitare troppo sulla situazione immediata baldanza il Governo nei confronti del sindacato
C'è l'idea della loro totale fragilità inconsistenza
E anzi posso dirlo in maniera proprio Maroni la loro riferite a cioè i sindacati o anche il Governo perché a volte l'arroganza espressioni di debolezza ben M meramente cosa dei Governi il loro è assolutamente dal punto di vista del consenso che però può essere supplito
Dalla co-partecipazione all'oligarchia che decide
Per il sindacato no non funziona
E anzi posso persino succedere che come dei Governi scelgono di partecipare a una guerra per guadagnare impopolarità interna
Può succedere che un Governo scelga di attaccare il sindacato per guadagnare un po'promettente
Perché ci sono momenti in cui il sindacato risulta come i giudici impopolare bene questa condizione secondo me è una contraddizione mortale il Senato non può essere impopolare
Se uno dei smette di essere un soggetto umana come influente nella società e nella vita dei lavoratori
A voi ancora per parlare dell'Italia e appunto dell'arroganza i Governi il Governo Renzi sulla famiglia troppe volte un'ultima per me ricompresi vaiolo mento così ottanta europeo una parte della popolazione lavorativa
Ne
Possibile che non nasca la domanda ma scusate sindacato non poteva chiederlo lui prima o quello un po'di più e un po'di meglio
Se lo fa
Anche sinora approvate le compatibilità non regge perché la compatibilità e sta dimostrata dal fatto che il Governo l'ha fatto
Tu sindacato che sei un autorità salariale perché non ti sei posto l'obiettivo di rivendicare allora insisto quella somma un po'di più perché ho un po'più di gente visto che il Governo l'ha erogato
Sua sponte forse perché non è più uno autorità sarà questo il punto è questo e poi il ponte quei è un punto cruciale tu sei ormai nelle il sindacato si è messo nelle mani
Dei poteri è costituito impresa del Governo in larghissima misura ampi perché l'impresa secondo lei è ancora è un potere
In un certo senso lo è quando sta sul mercato dei dei vincente lo è e e anche
No e lo è a volte in maniera terribile
Anche quando oneri
Grazie lo è in maniera terribile quando pervade anche quando è perdente come dimostra il caso Marchione
Che diciamo è stato il proconsole
Dell'aggressione al potere sindacale con un accordo
Devastante dal punto di vista la democrazia dei rapporti con i lavoratori del potere contro il motore della divisione prodotti con i lavoratori d'nel sindacato
Dimostrando una potenza così rilevante da
Da fanghi scelga di uscire passione da Confindustria per esercitare questo potere distruttivo condanna e può certo
Non potrà e non si può parlare di un successo della fabbrica italiana automobili Torino
Successo per altre materie quella no ieri nella riunione della direzione del Partito Democratico Renzi
A
Polemizzando con la parte minoritaria del partito ha infatti parlato come
Parte diciamo alterego del Governo non tanto i sindacati quanto i salotti che esprimono poi Group
P.
Imprenditoriali e di voci no che si sentono su impegni di
Imprenditori italiani didattica
Le calzature non faccio nomi ma i nostri ascoltatori dice come per dire che
Gli imprenditori poi dicono se io divento debole perdente nell'impresa prendo io le mani
Del potere esecutivo comunque condizione potevo tutto
Sembra quasi dall'intervento di ieri di Renzi che il vero pericolo per la classe politica oggi o in alternativa si è costituita dal potere delle imprese più che dal potere del sindacato
Sì diciamo dei potenti
Ecco
E siccome il sindacato non cioè ai poteri forti del nostro ruolo non corre nessun pericolo adesso in poi degli stessi negativo articolata io letta per ricordare da sindacalista che uno shock un nostro sciopero generale
Con la sola dichiarazione fa ci fece cadere il governo del Governo cadde per la dichiarazione dello sciopero generale
Oggi i sindacati cadono che non sono in grado di fare un grande sciopero
No perché si è più forte al potere politico no in epoca di colore politico il potere politico e forte in sia uscito da questo punto forte solo in quanto sta in un concerto Nancy
Ne mangi visionare ma di fatti Roma orda doroteo aveva capito benissimo se c'era la Cocu un partito che era per la concertazione se c'era un partito e c'era una corrente democristiana
Che in Iraq filo concertativo era proprio il partito di un respiro di nuovo certe il picco
Magari notizie che stia registravano tante cose Pepe per fortuna sua
E c'era per esempio un signore
Che poi è diventato molto importante come un uomo politico e come Ministro ma che io lo ricordo con ammirazione
Cesari chiama cavo cavalca attenta lo ha ricordato la mia azione per il coraggio sindacale criticato da Cattin Segretario della CISL dottor iniezione
Accetto la sfida della FIAT mi veniva da una storia un periodo in cui c'erano tutti accordi separati come acuire
Ampiamente precisamente documentato e si comincia a tutti non è ancora cominciata Massi annusava Alaïa diminutivi una inversione di tendenza essi
E Donat Cattin per
Pensava che si potesse avviare una stagione unità io con l'inizio degli anni Sessanta
Rompendo la tradizione degli accordi separati
La FIAT insiste nella nel proporre un accordo separato
L'accisa resiste mutano firmarlo occidentale tutte
Si organizza contro la CISNAL tratte la scissione
Se non ricordo male la CISL aveva accento un membro centocinque membri di commissioni Terme
Rimangono cinque
Di questi membri come Centenaro deciso a tutti gli altri escono e formano guidati dalla FIAT il sindacato aziendale
Donat Cattin tiene botta
E apre
La stagione unitario della contrattazione articolata diciotto
Man mano vogliamo ricordare ai più giovani ascoltatori Carlo Donat Cattin era un uomo che non aveva paura di confrontarsi con i cavalli cosiddetti di razza l'attuale zero e in quella
Senta certamente sempre stato un o diciamo così una scheggia veniva consegnato una scheggia anche a rilievo e di Amagliani De Luca questa così importante da similmente procedere perché lei si ricorderà
Che in quella famosa trattativa pere per il contratto dei metalmeccanici quello che parecchie dello Statuto dei legami tra i lavoratori cioè
Lo dico perché lei mi ha accennato prima in Italia la storia contrattazione storico formidabile lo statuto dei diritti dei lavoratori non nasce tanto e solo
Da un itinerario legislativo ma da un rapporto con il conflitto e con la contrattazione il contratto dei metalmeccanici del settanta che avviene tre mesi prima lo Statuto tra i quattro mesi anticipo allo Statuto e lavoratori anche sul terreno dei diritti
In quella trattativa
Con quella confindustriale cosa trovaste attenti che il Ministro del lavoro e
Donat Cattin risponde senza battere ciglio no io sono il ministro e i lavoratori
Fatemele vedere uno
Oggi in grado di dire una frase così Emma era punto invita rilievo bonario rinvii però interessantissimo infatti come lei che ha suscitato
Le sempre acute
Osservazioni di
Fausto Bertinotti ma era proprio questo che chiedevo in un libro del genere da pubblicato da una casa editrice che differimento che l'Università Cattolica che uscisse fuori un po'di quell'humus
Anche cattolico espresso in
Personaggi come
Carlo Donat Cattin ministro non del lavoratore bene lavoro ma per i lavoratori non dei lavoratori per i lavoratori
Posso parola finale all'autrice Gozi su questa cosa periodicamente
Graziella scartiamo concretamente però su questo su questo punto vorrei dire una parola
Perché il Ministro dove Caten come nastrini nel momento in cui è diventato il Ministro dei lavoratori ha smesso di essere il ministro anche gli imprenditori
E questa e questo elemento ha fatto sì che si si diventassero dei sentimenti di rancori che hanno condizionato la storia del nostro Paese
E che ancora oggi fanno sì che alcune cose non possano risolversi Helene casa loro
Ma nel rispetto dei reciproci ruoli richiede anche del Governo faccia la sua parte o la politica in quanto rappresentanti di
Dei cittadini di tutti
E mi pare e quindi io questa dissidi fare Renza devo dire la differenza culturale cattolica la riferisco da tre cose la riferisco l'insegnamento di romani
La riferisco di insegnamento di domani nella Cisal anche se la Cisa non è
L'insegnamento di romani è una cultura che fatta anche di altre cose fatta degli apporti di più però su questo aspetto no io penso che
Il rispetto dei ruoli dell'impresa e del sindacato debba essere debba essere alla pari e penso che entrambi se vuole
In questo insegnamento che è anche culturale sia fondato sul rispetto delle persone
Quindi non delle risorse umane euro ma delle persone delle persone che lavorano e anche della funzione sociale dell'impresa che non è dare il lavoro ai lavoratori ma è produrre le cose che ci servono quando
Quando l'università si chiedono qual è la funzione dell'impresa
Devo dire che anche loro fanno fatica a individuare ma che la funzione di produrre beni e servizi organizzare la nostra vita una funzione
Essenziale
Ma è una cosa diversa da quella
Nella rappresentanza il lavoro che spetta ad altri io questo non ci credo no indubbiamente però il Regolamento a cui faceva aggiornando assorbe I la
La Costituzione che non casualmente ha influenzato dal quelle culture attuale vede una definizione precisa per l'impresa diversamente
Del lavoro e al funzionamento la sua funzione sociale
Ma se lo sanno delle dell'impresa che fissi fu anche della dottrina sociale della Chiesa perché dottoressa deducano non ci dimentichiamo che il riferimento di Barack temi come il ministro
Dei lavoratori o per i lavoratori aveva l'ho detto prima Siri ma poi successivamente un sindaco di Torino come Diego Novelli
Non potrà nella città della FIAT non fare alleanza con Michele Pellegrino dei canoni bella ditta tristi sulle uscite da Patrice Istica in Italia
Che poneva al centro nella parte distinta il lavoro indi la dignità del lavoro la dignità dei lavoratori Sant'Agostino la Panda giusta e proprio l'alleanza Pellegrino o Diego Novelli non ancora studiata
è un aspetto importante per capire anche i rapporti camminare insieme essi anche i rapporti una stagione che poi è proseguita
Poi proseguita anche a Milano in maniera diversa con Carlo Maria con Carlo rimasti
La Costituzione dice anche dell'iniziativa economica
E libera si per carità poi bisogna intendersi sulla fragilità è un
La libertà non solo dell'impresa ma le iniziative economiche dell'attività economica credo che faccio a voi mentre Parigi e questo è un ritorno immediato da alcuni oggi poi il varco ad polo sociale della revoca beh oggi e vero probabilmente però non è vero che è lì che la libertà economica e aperta a tutti
E che le possibilità di sviluppare la propria libertà nell'ambito delle attività economiche sia guai oceanica meglio
Approvato in linea interlocutore
Secondo me non plus ultra perché in quegli stessi messi in queste settimane grazie anche mi permetto di aggiungere foce bassa alle partecipazioni di alloggi che dialettiche
Le trasmissioni di Radio Radicale
Presenti Bertinotti sta cercando una quadratura del cerchio e cioè
Mettere
Quello che c'è di buono nelle tradizioni della sinistra del
Non so e in quella cattolica membri già più meno complicato ma anche con quella addirittura di Behrami
Vasto programma Presidente Bertinotti verrebbe di dire comunque in bocca al lupo poi ci si sentiva invocare questo argomento intanto Marianna dei lucrando ecco
Quindi regia molto opportunamente ci propone la copertina Marianna De Luca nel rispetto dei reciproci ruoli con sottotitolo lineamenti di storia della contrattazione collettiva in Italia
Vita il pensiero grazie Marianna di Lucca buon lavoro una visione allora lei siamo riusciti a parlare di lavoro senza fermarci impelagarci sull'articolo diciotto e senza indicare
Sì Massi sovrastante fogliame praticare anche a voce sommessa ringrazio gas ed energia o se volete da noi il tempo lavoro avvenne risentirci ringrazio i tecnici che guida dal vetro ci hanno assistito e naturalmente un saluto e un ringraziamento da Giuseppe Di Leo
Agli ascoltatori di Radio Radicale
Quale
Ma