L'intervista è stata registrata martedì 5 novembre 1991 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Camera, Decreto Legge, Economia, Governo, Irpef, Partito Radicale, Pds, Tasse, Verdi.
Rubrica
Dibattito
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11:45 - Camera dei Deputati
RAD
PDS
VERDI
Nel sanato della Repubblica sta esaminando la manovra finanziaria complessiva del governo per i prossimi anni
Comprando di un piccolo particolare che coinvolge venti milioni di contribuenti la vicenda è quella relativa all'anticipo dell'IRPEF
Del novantadue da versare come i cittadini sanno entro il trenta novembre non sono però ancora quanto dovranno versare come questo perché
Il governo nel mese di ottobre ha varato il cosiddetto decreto tributario nel quale si sanciva
La cifra del la percentuale del novantacinque per cento del reddito presunto da versare entro il trenta novembre come anticipo dell'IRPEF il decreto come tale è entrato subito in vico ore inattesa dell'esame e della conversione in legge da parte del parlamento pochi giorni fa il Consiglio dei ministri nuovamente riunito ha ha varato un secondo decreto in materia fiscale che fra l'altro apportava una correzione
Alla precedente aumentando la percentuale fino alla novantotto per cento per quanto riguarda l'acconto del trenta novembre così ci si è trovati nella paradossale situazione
Di due decreti dello stesso governo sulla stessa materia che dicevano due cose diverse entrambi in vigore
Il Parlamento ha iniziato l'esame di questi due decreti e ieri in aula si è verificato un episodio qua quale giornale hanno dato molto risalto in aula erano presenti pochissimi deputati nella serata di ieri
Ed era presente il ministro delle Finanze Formichella firmatario dei due decreti il quale ha chiesto che fosse votato un ordine del giorno quale quale essi accantonava praticamente il primo dei due decreti per passare all'esame immediato dell'asse con
Il giorno proposto da formiche è stato votato dall'aula di Montecitorio meglio dai sei deputati presenti e il Governo la proposta del governo è stata bocciata hanno votato contro e i i il verde Scalia il
L'esponente del PDS Auletta il missino Parigi e Franco Piro delle gruppo socialista e presidente fino a qualche settimana fa della Commissione finanze della Camera a favore hanno votato lo stesso Formica e il suo sette il sottosegretario storici al sottosegretario alle Finanze
In questo modo la camera è passata all'esame bocciando la proposta del del del governo all'esame del primo decreto quello che lo dicevamo prima
Scrisse alla cifra del novantacinque per cento per quanto riguarda l'acconto IRPEF così questa mattina il ministro Formica si è presentato in aula annunciando la presentazione di un emendamento del governo al primo decreto sul quale la Camera iniziava l'esame un emendamento che introduce
La una modifica che
Riporta la cifra del secondo decretos sia il novantotto per cento
Su questo su questo emendamento Formica apposto la fiducia la seduta del camera si è sciolta
Mese soltanto oppone interventi duramente polemici nei confronti di questi pasticci e relative top per del governo
Il è stata rinviata a domani domani mattina vi saranno le dichiarazioni di voto e poi in tarda mattinata si passerà al voto di fiducia su questo emendamento del governo al decreto fiscale su questa intricata vicenda per molti versi paradossale abbiamo raccolto una serie di dichiarazione di commenti da parte di esponenti delle opposizioni ascolteremo Pino calde Iside il gruppo radicale il presidente dei deputati del PDS quest'Cini Giulio Querci mi e il presidente dei deputati verdi Massimo Scalia
Tra pochi giorni poco più di venti giorni venti milioni di contribuenti italiani dovranno pagare l'acconto sull'IRPEF e il parlamento italiano si trova nella bizzarra condizione di dover esaminare
Due decreti legge dello stesso Governo sulla stessa materia che dicono due cose diverse e che sono contemporaneamente in dico ora ecco che cosa sta succedendo ma questo
Fatto credo che
Non credo abbia precedenti
E credo che comporti la vanificazione ormai totale di ogni ambito possibilità di certezza del diritto in questo Paese
E su questioni che riguardano la vita di tutti i cittadini
Esitata di imposte appunto l'anticipazione dell'acconto ma anche altre norme fiscali
In e come detto ci sono due decreti che riguarda una stessa materia che in parte riproducono stesso testo in parte comportano delle modifiche se l'aliquota del novantacinque del novantotto per cento il primo decreto approvato dal Governo
Emanato il il primo ottobre e quindi scade il trenta novembre l'alto e emanato il due novembre che contiene poi anche tutta un'altra serie norme fiscali
E che scade quindi il due gennaio ma le scadenze di cittadini come sappiamo sono quelle trenta novembre quindi la seduta e di incertezza del diritto ci sono anche altre norme fiscali con scadenze anche più ravvicinate su un'altra questione il primo decreto prevede una scadenza trentuno ottobre il secondo decreto al dieci novembre quindi in questi giorni
Veramente sono in vigore tutti i due decreti che dicono cose diverse e credo che ripeto che forse non non non non c'è mai stato un caso del genere siamo a un paradosso spaventoso
E il governo covo cosa poi è accaduto è accaduto che il governo
Ha ora messo la fiducia
Primo provvedimento però su un emendamento che riproduce il testo del sei Fondo avrei do il Consiglio dei ministri autorizzato a mettere la fiducia sul secondo ma il governo Formica meno la utili data per il primo Pro il mento perché l'emendamento che su cui viene posta la fiducia riproduce attestazione uso ma anche una meccanismo della fiducia abbiamo assistito a alle fiducie tecniche alle fiducie a grappoli ad una visto ne del meccanismo della fiducia qui abbiamo una sorta di fiducia per interposto decreto
E un'altra oppure le mento di di visto
E quindi anche tutta la dialettica governo parlamento viene se stavolta ma insomma in particolare viene essere privo di qualsiasi tutela il cittadino che si trova nella condizione di assolute certezze diritto e c'è solo da augurarsi che almeno il trenta novembre almeno l'ultimo giorno si sappia che cosa si deve fare e che cosa bisogna pagare quanto bisogna pagare ma certamente insomma questa situazione la manifestazione più evidente di una crisi ormai che profondissima
E che è stato avvolgendo Maioni Albrigoni di certezza del diritto una cosa veramente impressionante spaventosa
E il capogruppo radicale Peppino Calderisi sentiamo il presidente dei deputati del PDS Giulio Corsini
Più incredibile in cui almeno mi sia mai trovato nella mia attività parlamentare tu figli sulla stessa materia del governo una sa che era ed è a quanto pare è divisa su questi proprio
Lei ha come dire appare le opposizioni che avevamo in tutto presentato soltanto cinque emendamenti ma sostenere un emendamento del governo che il governo teme fondatamente che la maggioranza non approvi se non attraverso la questione di fiducia siamo veramente di fronte a un fatto anomalo manovale o di poco a un segno estremo del marasma politico a cui questa maggioranza sta portando la vita del Parlamento ma siamo tuo a un lei è estremamente grave l'inviato ai cittadini italiani da una maggioranza che sostanzialmente chiama i cittadini italiani entro il trenta di novembre a fare il proprio dovere fiscale e
Novembre non è ancora in grado di dire il come dovrà farlo cosa dovrà pagare che tipo tipici quanto dovrà pagare che tipo appunto di proprio i i dovranno essere di fronte ai cittadini
E infine sentiamo il presidente dei deputati inerti Massimo Scalia che ieri è stato uno dei quattro deputati presenti in Aula che hanno con il voto sull'etnia in Commissione mandate minoranza il governo
Va subito detto che questa fiducia
Abbia dire poco anomala
Decidono di fronte a un provvedimento di legge proprio al governo il decreto FIS carne nel quale il governo ha commesso errori madornali nel quale si intrecciano addirittura tre decreti di natura diversa in una materia così e delicata e rigorosa come il problema fiscale come la questione
In mente a tutti a fronte di questi errori veri e propri errori commessi dal Governo dirittura alla commissione Finanze va dato un voto unanime
Mandava sotto il provvedimento del governo ma peggio questa mattina sembrava che sta parlando di
Una oggi
Il martedì mattina sembrava che ci fosse un grande accordo della maggioranza nella Commissione a fine
Su
Il nuovo testo del Governo per cui è risultata del tutto incredibile se non con un atto di
Una sorta di atto autoritario da parte del governo di porre la fiducia che bisogno c'era dal momento che questa mattina la stessa maggioranza si era dichiarata raccordo con l'emendamento del governo deciso a questo emendamento l'articolo uno si decide di votare la fiducia a una vicenda Licata dalla quale ebbe
Il pressappochismo e gli errori volgari commessi dal Governo una maggioranza che ritrova a fittiziamente una solita e è un atto di imperio da parte di un ministro il quale chiama il Parlamento aperti
Tempo tu
Sono ventiquattro ore di tempo per votare una fiducia della quale sembrerebbe non ci fosse nessun bisogno proprio perché la maggioranza del corto devo dire di più questa mattina martedì mattina il gruppo Verdi a un incontro con il Presidente del Consiglio su altri che di scottante attualità per quello che riguarda i lavori parlamentari lo stesso presidente del Consiglio sembrava molto meravigliato l'ipotesi di fiducia su questo emendamento proposto dal ministro Formica
Devo concludere che
Dietro questa vicenda probabilmente non sono dietrologie non non mi piace neanche poi questo sport però sembra abbastanza trasparente si giochi un gioco diverso tra democrazia che Piano il partito socialista che probabilmente ha qualcosa a che vedere con le riforme elettorali si fa per dire fantasmi di riforma veri e propri tu che
Perché i giorni sono fanno palpitare il cuore sia del partito di maggioranza relativa sia del suo maggior alleato
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