Commemorazione del 30° anno dalla morte di Luigi Einaudi

Signor Presidente della Repubblica
Autorità
Sì Taddini amicizia
A trent'anni dalla morte avvenuta a Roma il trenta ottobre mille novecentosessantuno
E ancor più significativa l'attualità del pensiero e delle sei sino a oggi
Nato a Cantù in provincia di Cuneo il ventiquattro marzo del mille ottocentosettantaquattro
Einaudi ad appena ventun anni si laureò in giurisprudenza all'Università di Torino
Con una tesi sulla crisi agraria dell'Inghilterra pubblicata poi sul Giornale degli economisti
Einaudi che scriveva correttamente anche in inglese francese conosceva il tedesco ad appena ventiquattr'anni ottenne la libera docenza in economia politica
Mentre ha già diventato redattore del quotidiano sulla stampa dopo aver lavorato per pochi mesi alla Cassa di risparmio di Torino
Professore di scienza delle finanze e diritto finanziario collaboratore fisso del Corriere della Sera dal mille novecentotrenta Einaudi è stato in Europa per un sessantennio uno dei più prestigiosi punti di riferimento della cultura dell'economia di mercato del liberismo non rigorista
All'origine outing resta legata la più limpida e coerente polemica contro lo Stato interventista contro lo Stato imprenditore o doganiere o esatto
Che in dispregio della libera iniziativa può portare a degenerazioni in senso burocratico e assistenzialista
In sostanza Einaudi contestava con le sia sì in pensione socialiste già ante o socializzante dell'economia
I limiti alla concorrenza in modo polli e gli oligopoli e a non fare i bersagli preferiti di Einaudi che pubblicò numerosissimi scritti a carattere economico e politico fa il cui alcuni redditi da Piero Gobetti
Einaudi fin dal primo fascismo è stato un simbolo dell'Italia e dell'Europa liberale dell'epoca in particolare dei modelli di cultura anglosassone
Ciò ha significato possedere virtù pubbliche e private
Esistente alla demagogia populista così come ai monopoli industriali e finanziari all'estremismo sindacale e alle tendenze ideologiche totalizzanti
Ha significato a pensare il protezionismo e il nazionalismo il dirigismo e il collettivismo
Piero Gobetti giudice che ne fu discepolo sui banchi universitari di giurisprudenza a Torino e poi ne divenne editore e delle lotte del lavoro
Lo ha descritto nel mille novecentodiciannove come fa a letto non suscettibile di slanci e di commozioni ma forte anche lui nella sua sincerità
Nominato senatore nel mille novecentodiciannove su proposta di Francesco Saverio Nitti e in auto e che dal mille novecentoventi fu anche direttore della Bocconi di Milano
Dopo il delitto Matteotti capifila in fondo la natura del fascismo che ha penso sia sul piano politico in senso stretto sia su quello economico
Dal Corriere della Sera
Luigi Einaudi del primo fascismo fu editorialista principe dei problemi economici
Seguitissimo e rispettato come un caposcuola anche da chi aveva idee diverse come emerge anche dal carteggio fa Filippo Turati e Anna Kuliscioff
Che lo stimava al punto che nel febbraio mille novecentoventidue durante quella crisi di governo lo candidò al ministero dell'industria in un suo in una sua ideale compagine
All'industria scriveva la Kuliscioff attuati ci vuole un Ministro liberista annotando poi invece che teneva essa si mette le mani nei capelli sentendo citare il nautico poiché ritenuto dal leader socialista conservatore reazionario
Interrotta la collaborazione al Corriere della Sera dopo le dimissioni di Luigi Albertini dalla direzione mi ha seguito delle intimidazioni e violenze fasciste contro la libertà di stampa
Einaudi continuo a frequentare il Senato e fu uno dei pochi che votò contro l'ordine del giorno di approvazione dalla guerra all'Etiopia
Einaudi e Croce hanno rappresentato i punti di riferimento civili culturali e politici di una minoranza che non siano assegnata al fascismo
E hanno insistito in Italia sempre soggetta ad ogni forma di limitazione e controllo
Significative in ciò le intercettazioni telefoniche in cui era soggetta alla famiglia Einaudi da parte della polizia fascista come quella che documenta anche la preparazione di un panico a casa Einaudi con Benedetto Croce
Per in auto il fascismo e anche violazione delle regole del liberalismo economico
Perciò contestava il protezionismo l'interventismo statale il corporativismo e l'autarchia che caratterizzavano la politica e l'economia fascista
Per aggirare la censura imposta dalla stampa italiana Einaudi continua a scrivere anche nel ventennio e a pubblicare in particolare su periodici londinesi
Caduto il fascismo
Einaudi fu subito eletto al rettore di un'università di Torino ma per poco perché dopo l'otto settembre del quarantatré dovette rifugiarsi in Svizzera dove continuo scrive più liberamente per giornali e il venticinque
Chiamato a Roma dal Governo Bonomi ancor prima della completa liberazione dell'Italia nel gennaio del quarantacinque fu nominato governatore dalla Banca d'Italia
Eletto all'Assemblea Costituente nelle liste librario
Nel mille novecentoquarantasette divenne quindi Presidente vicepresidente del Consiglio e ministro del Bilancio
In quegli anni Einaudi fu il vero salvatore della lira il protagonista della lotta all'inflazione e della ricostituzione di un meccanismo fisiologico di risparmio ed investimento produttivo
Contemporaneamente fu protagonista anche all'assemblea costituente dove fra l'altro si batte
Per il ripristino del sistema elettorale basato sul collegio uninominale sostanzialmente simile a quello attualmente vigenti in Francia
Einaudi e allora impegnatissimo per la liberalizzazione del mercato dei cambi
La soppressione di ogni tipo di peso politico l'abolizione del valore legale dei titoli di studio e in sostanza per l'uguaglianza dei punti di partenza nella gara per la vita
Einaudi fu molto critico verso ipotesi di riforma agraria che ricavasse dalla terra esibendo dal conquistarla con lavori e delle risparmio
Fu con taglio all'intervento straordinario nel Mezzogiorno la cui crescita doveva avvenire secondo i meccanismi dello sviluppo spontaneo polemizzò contro le politiche che tentavano di combattere la disoccupazione non secondo la logica di mercato
Ma la sua avversione agli eccessi dello statalismo non divenne mai una spinta per la passività dallo Stato Einaudi era in sostanza un precursore dello Stato garante di tutte le libertà e proprio su questo negli anni Trenta ebbe una memorabile polemica con Benedetto Croce dove l'economista dimostrano inequivocabilmente inscindibili TAC fa libertà economiche libertà politiche
Einaudi fu poi il primo presidente dalla Repubblica italiana
E interesse nel settennato uno stile che rimane un modello di equilibrio istituzionale e politico
L'undici maggio del quarantotto al quarto scrutinio venne eletto al capo del Capo dello Stato
La sua presidenza fu contrassegnata dagli anni milioni del centrismo
E dal completamento della ricostituzione ricostruzione post bellica e quindi quest'oggi dobbiamo anche rivolgere un pensiero all'onorevole Mario Scelba piedi in quegli anni fu uno dei protagonisti
Compasso proprio ieri sera
Salendo al qui
Einaudi lasciò i dicasteri economici di cui era insieme al responsabile il Bilancio il tesoro e le finanze
Ma non smise di esprimere i suoi pareri sulle vicende politiche sulle quali influì considerevolmente
In un'epoca in cui la televisione non è ancora diffuso in Italia e non poteva esserlo strumento delle esternazioni presidenziali
Einaudi dal Quirinale esercito un magistero morale e culturale di rilevante significato politico in particolare con le sue lettere
Lette al Governo per indirizzare confutare correggere e suggerire riflessioni in merito a proposte di legge apporti ministeriali diplomatici problemi di politica ed amministrazione
Questioni costituzionali ed amministrative soprattutto viste come problemi di principio
Solo quattro furono i messaggi che il presidente Einaudi indennizzo alle Camere mentre moltissimi furono gli iscritti e le lettere inviati in particolare al governo nella convinzione che la libertà si conquista giorno per giorno
Un volume rimasto assai famoso Lo scrittoio del Presidente raccolse tutte queste lettere
Fu pubblicato meno di un anno dopo la fine del mandato presidenziale
Nella convinzione che ogni cittadino deve esserne partecipe della condotta dalla cosa pubblica e anche la Presidenza della Repubblica debba essere una trasparente casa di vetro
Completato il settennato presidenziale
E se gli anni che gli rimase vuota vive il vecchio Einaudi continuo la sua vivace produzione cultural politica mettendo anche in ordine tutto quanto aveva scritto in oltre mezzo secolo
Scrisse anche le prediche inutili che rimangono i più limpidi ed aggiornati saggi del liberalismo einaudiano
Esaudire esaurito il mandato di Capo dello Stato Einaudi paese pure il suo posto nel partito liberale di Giovanni Malagodi che ne apparve che il discepolo ideale ed il continuatore
Negli ultimi anni Einaudi fu più libero di sviluppare alcune sue privati passione in particolare per i libri che per l'agricoltura
Di cui non fu soltanto un limpido teorico di economia e politica grande ma anche un pragmatico viticultore e qualificato produttori di vino della sua azienda piemontese
A trent'anni dalla morte in una fase così tempestosa della vita pubblica italiana
In Luigi Einaudi nel suo insegnamento e nel suo esempio si ritrovano oggi i riferimenti più solidi delle qualità della cultura europea
E del senso dello Stato diffusi in Italia c'è così tanto dice
Grazie
Ora la parola l'onorevole Valerio Zanone sindaco di Torino presidente del Partito liberale italiano e della Fondazione inauditi come
Rivolgo al Presidente della Repubblica
Rappresentante del Parlamento dal governo della Corte costituzionale che l'accompagnano
Alle autorità e cittadini
Convenuti in questa Sala delle Guardie svizzere di Palazzo Reale
Il saluto della città in cui Luigi Einaudi fu studente e professore
Torinesi furono gli studi di Einaudi
Dal liceo Cavour al laboratorio di economia politica dal professor Salvatore Cognetti de Marzio is
Ospitato in via Po accanto all'istituto di medicina legale di Cesare Lombroso
Torinesi furono quasi senza in l'interruzione dalla condizione di studente in quella di professore
Le sue cattedre di insegnamento
Dalla prima all'istituto tecnico sommelier all'insegnamento di Scienza delle Finanze nella facoltà giuridica dell'università di cui fu anche per poco rettore come Omodeo a Napoli Calamandrei a Firenze nei quarantacinque giorni di Badoglio
Torinese fu anche alla stampa l'esordio della professione giornalistica
Che non meno di quell'accademica fu infaticabile passione della vita operosa
Torinese fu il suo ultimo discorso pubblico pronunciato un mese prima della morte
Al congresso della competere society oggi presieduta da Antonio Martino un ultimo discorso vibrante di rievocazioni cavouriana
E di appelli a quel legame fra economia e morale che oggi ritorna al centro del pensiero liberale
Signor presidente come indigeno sindaco di questa città
Sono dunque grato al comitato presieduto da Antonio Patuelli di aver prescelto per celebrare grande Presidente italiano il cittadino europeo ma Torino che inauguriamo
Di vigile affetto
Dimostrato dall'attenzione che anche dal Quirinale
Egli vuole dedicare a specifiche questioni conservative del patrimonio storico e culturale torinese
Lo scrittoio del presidente raccoglie fra i memorabili messaggi circa l'attuazione della Costituzione allora nuovissimo le speranze della Federazione europea i segni della guerra fredda
Il risanamento finanziario la ricostruzione economica della nazione anche qualche domestico richiamo alla vecchia Torino da salvaguardare
Ma i suoi monumenti umili rispetto alle meraviglie d'Italia il rudere del signor spingono la casa dove brevemente soggiorno Torquato Tasso
Perfino le Scuderie del Palazzo Carignano perché si dovevano battere per allargare piazza Carlo Alberto ed ora servono di facciata la Biblioteca nazionale dov'è la mostra cavouriana che il presidente colorati una visita domani mattina
A salvarle fu probabilmente nel mille novecentocinquantaquattro quell'accorato appello spedito dal militare al Ministro dell'istruzione del tempo
Il muro va Einaudi Gaetano Martino
Sarà ottocentesco Non sarà un capolavoro
Ma a Torino abbiamo così pochi ricordi del passato
Ora signor Presidente dalla morte di Einaudi sono trascorsi trent'anni
E la sua qualità di statista studioso e scrittore poiché in audio fu in grado imminente le tre cose insieme
D'altra parte alle celebrazioni che si moltiplicano in queste settimane in ogni parte d'Italia
E dall'attività dei tanti centri circoli e fondazioni che si intitolano al suo nome
Ma dal succedersi delle commemorazioni einaudiana
Si ricava la singolare impressione
Che nessuna di esse basti a chiuderlo nel Famedio degli uomini illustri
Perché anche dopo trent'anni in auto in fondo rimane un personaggio scomodo
Che appena concluso il suo servizio al Capo dello Stato
Non tardò a riprendere l'appello di Libero polemista e predicatore controcorrente
Scrivendo per impazienza il titolo prima del libero
E intitolando il libro polemiche appunto prediche inutili in un atto di molto piemontese auto ironia
Celebrarlo in chiave di solennità sue fatta sarebbe perciò fargli torto
La convinzione che circola qui e di cui il più icastico interprete in città il professor Sergio ricorso
è che in aula sia un autore scandaloso
Insofferente verso tutti gli idoli
Tagliente in tutti i giudizi
Impaziente verso le frasi fatte luoghi comuni alle parole d'ordine
Indispettito e dispettoso verso le mode o come egli diceva agli andazzi
Scandaloso in questo senso è anzitutto il lessico
Si pensi alla valenza semantica che nell'esiguo in Audi A non ho parole quali speculatore
Lotta sociale profitto
Lo speculatore per Einaudi non è un affarista immorale
Ma chi è capace di guardare oltre la punta del naso e riflettere a ciò che può cadere nell'avvenire
La lotta sociale non è distruttiva di risorse e non deve essere temuta al contrario la lotta e feconda di nuove risorse piuttosto deve essere tenuta la concordia ignaro e l'unanimità dei consensi
Il profitto non è uno fra i tanti nomi del diavolo il prezzo che la società civile deve pagare perché ai pochi individui intraprendenti siano spronati a muovere verso l'ignoto
In controtendenza rispetto all'uso corrente risultano al pari delle parole anche diverse opinioni più in alto
Quando ancora doveva avviarsi con la rivoluzione sovietica il lungo ciclo ora anche idealmente concluso ripudiato già nel mille novecentoundici Einaudi scriveva sul Corriere della Sera la morte del socialismo nel mondo delle idee e ben c'è quando ancora negli Stati nazionale si combatteva per la liberazione d'Europa era teatro di guerra
Nel gennaio del mille novecentoquarantacinque Einaudi scriveva sul Risorgimento liberale invece di una Società di Stati sovrani dobbiamo mirare all'ideale di una vera federazione di popoli
Ma rispetto a quelle eresie profetiche e celebri
Forse può riuscire di maggiore interesse qualche previsione meno nota
Circa l'Italia Futura
Contenuta in carte rimaste nella sterminata bibliografia dei laudi finora inedite
La Fondazione Einaudi di Torino
Erede della splendida biblioteca e dell'archivio che saranno stamane visita del Presidente della Repubblica
Pubblica infatti nel ventiquattresimo volume dei suoi andare i due scritti di Einaudi databili per il loro contenuto al mille novecentoquarantadue mille novecentoquarantatré che concernono i caratteri dello Stato liberale
E la situazione politica italiana al domani dell'armistizio
Dalla lettura dei due inediti si coglie la sensazione che in albi del mille novecentoquarantadue
Considerasse l'epoca del fascismo dalla guerra conclusa
Senza prevedere l'ulteriore conflitto che avrebbe lacerato diviso l'Italia per due anni il pensiero la Inaudi correva già al nuovo Stato liberale a costruire al Parlamento da ristabilire nell'esercizio delle sue funzioni dopo i lunghi anni di asservimento
Ed ecco anche per la drammaticità del momento storico ricomparire lei laudi controcorrente
Uno degli addebiti che in ogni tempo compreso quello di oggi
Si muovono al parlamentarismo era inconcludente verbosità e la scoraggiante l'indagine dei dibattiti
Sentiamo in proposito l'Einaudi inedito che ci parla di stanza di cinquant'anni
Non è male telecamere perdono tempo nel discutere
Anzi è il loro principalis in ufficio
Lungo la discussione anche a lunga anche faziosa e partigiana
Va a fondo la maggior parte delle idee nuove e delle proposte di nuove leggi cosa utilissima perché per lo più vede detta nuove sono invece Proust è sbagliata e moltissimi disegni di legge sarebbe bene non fossero mai stati formulati
Poi la drastica sentenza discutendo
Si vede che nove volte su dieci le idee e proposte nuove sono erronei sono riproduzioni di vecchi errori vive che esperienze passate
La discussione ne mette in luce l'inconsistenza e fa andare a fondo la virtù dei Parlamenti non si misura dal numero delle leggi approvate ma da quello delle proposte di legge abortita lungo il faticoso cammino della pubblica discussione e la conclusione la virtù dei parlamenti no consiste nel legiferare ma nel discutere così un apparente paradosso serve a sostenere il principio liberale della sobrietà legislativa e il difetto parlamentare dell'accesso oratorio viene adottato come rimedio contro il difetto più grave dell'eccesso normativo
Nel secondo inedito che si apre con un vivido confronto fra i ritratti psicologici di Giovanni Giolitti e Benito Mussolini
Einaudi mette a nudo il carrierismo d'ipocrisia la corruzione di cui il fascismo contagio la società italiana
Il mattino del venticinque luglio scrive in aumento i cittadini si abbracciarono per le strade come se una nuova vita cominciasse
Ma finito il fascismo
Le domande sulle sue origini insorsero nella coscienza dell'Italia liberata perché dopo aver vinto la prima guerra mondiale gli italiani si erano lasciati convincere da pochi nazionalisti di averla perduta
Perché come vincitori non si erano opposti alla testa del movimento per la federazione europea perché dopo le conquiste sociali ottenute con le lotte del lavoro avevano trovato supino pacificazione dell'obbedienza al regime e perché infine si erano rassegnate alla soppressione della libera stampa al silenzio del Parlamento perché avevano lasciato senza ecco travolgere i confinati degli esuli dagli oppositori
Queste interrogazioni di reddito da Einaudi non dà risposta se non questa il nemico non è fuori ma è dentro di noi
E questa risposta mi in strada verso la definizione di insieme e voglio tentare della personalità dell'auto
Gli a mio avviso fu prima che è un economista un moralista nella tradizione dei grandi moralisti francesi e scozzesi familiare la sua natura
Fu un caso esemplare del principio di aria per cui il buon economista non può essere soltanto un economista è significativo in proposito come il rapporto che egli stabilisce fra economia e morale non sia costante ma cambi secondo le epoche della sua lunga esistenza durante il fascismo
Einaudi era portato a sottolineare l'autonomia della scienza economica dalla morale quindi dalla politica ritagliarsi almeno un margine d'indipendenza
Ma prima del fascismo e dopo di esso egli preferì invece legare i principi dell'economia come l'etica della libertà
La libertà economica era per lui solidale con tutte le altre il suo liberismo non si esauriva in se stesso ma formava il presupposto economico per la civiltà degli uomini liberi
Einaudi liberale quand'era fra poco Renato Altissimo io voglio soltanto ricordare quanto la sua concezione della libertà anche politica
Fosse legata ad un'idea del benessere generale che non si forma come pura addizione di interessi e qua egoistici
Ha un'idea dell'economia di mercato che non minimizzarne svilisce nello Stato
Perché anche la fiera di Dogliani non potrebbe svolgersi se fra la folla dei negozianti e dei compratori non passasse ogni tanto nella piazza il cappello a due punte dai carabinieri
E nei suoi studi licenza monetaria forse si rispetti e sublima
Il ricordo infantile del padre esattore delle imposte i viaggi all'alba da Carrù a Cuneo per depositare al ricevitore provinciale le rarissime banconote da mille lire nei meravigliosi fogli rossi da cento così come nella sua Teoria della proprietà si rispecchia dei biglietti di San Giacomo materna modellato dalla fatica acquistata con i risparmi in quel radicamento alla terra la storia lavoro emerge severa una concezione della libertà non dottrinaria non è infatti un liberalismo che non si presume depositario di nessuna verità
Perché sa che il solo fondamento della verità sta nella possibilità di rimetterla continuamente in discussione signor Presidente
Noi ricordiamo Luigi Einaudi come un maestro della ricerca che non ha fino
Grazie all'onorevole Bargone aveva la parola al professor Antonio Martino che ci parlerà in particolare di Luigi Einaudi economista
Signor presidente della Repubblica
L'autorità
Signore signor
Ricordare Einaudi economista ci obbliga a chiederci cosa ci sia l'imponente vastità della sua opera di studioso e di pubblicista di rilevante per il tempo nostro a me sembra che l'aspetto del pensiero di Napoli più strettamente connesso ai problemi di oggi sia costituito dalla sua concezione del risparmio
La conseguente visione del bilancio pubblico
E quindi il disaccordo con le tesi che insieme per troppi anni prevalenti fra gli economisti italiani
L'opportunità di trattare questo tema non è legata soltanto alla sua rilevanza odierna
Alla necessità al dovere di riparare ai torti commessi da un'intera generazione di economisti a proposito del contrasto fra i minori e Kenzo
Noto economista socialista ha scritto che se si volevano studiare i rapporti fra i due economisti
Non restava altro che passare all'esame del perché che in essa avesse ragione ed è inaudito torto con particolare riguardo al ruolo del risparmio dell'investimento alla loro relazione reciproca e dal ruolo della politica monetaria e fiscale
Come è noto la teoria keynesiana attribuisce i movimenti verso il basso del processo economico alla incapacità della collettività di consumare un reddito crescente che in sé era convinto che la percentuale di reddito risparmiata fosse destinata ad aumentare man mano che il reddito aumento mentre gli investimenti non solo non aumentano al crescere del reddito ma ci sono anche ragioni per supporre che diminuiscono
La conclusione ovvia di inevitabile di queste premesse e che prima o poi si arriverà ad un eccesso di risparmio sugli investimenti cioè ad un eccesso di offerta globale con conseguente recessione
Già nelle prime pagine della Teoria generale di Gaines per esempio leggiamo
Una collettività povera sarà propensa a consumare la massima parte della sua produzione cosicché basterà un volume molto modesto di Investimenti per assicurare un'occupazione piena mentre una collettività ricca dovrà escogitare possibilità di investimento molto più ampie affinché la propensione al risparmio dei suoi membri più ricchi sia compatibile con l'occupazione dei suoi membri più poveri
Se in una collettività potenzialmente ricca continua Kenzo
L'incentivo ad investire debole allora nonostante la sua ricchezza potenziale essa sarà costretta a ridurre la propria produzione fino a quando sarà diventa così povere
Che l'eccedenza della produzione sul consumo sia diminuita abbastanza per corrispondere alla debolezza dell'incentivo rinvestire
In altri termini Secondo Gaines mentre un Paese povero può agevolmente realizzare la piena occupazione Gratian poco risparmio che in esso si forma
Un Paese ricco e condannato alla disoccupazione perché è improbabile che riesca ad investire tutto il risparmio che si forma al suo livello di reddito
A mano a mano quindi che i Paesi diventano ricchi si avvicinano sempre più al giorno del reiterazione quando risparmieranno più di quanto riescano rinvestire e sarà recessione disoccupazione in questa ottica keynesiana e quindi il risparmio rappresenta un'autentica iattura scrive che Enzo il nostro ragionamento tende dunque verso la conclusione che nelle condizioni contemporanei l'aumento della ricchezza lungi dal dipenderà dall'astinenza dei ricchi come in generale si suppone e probabilmente ostacolato da queste
Ma sono soprattutto le indicazioni di politica economica che l'ipotesi che ne siano suggeriva che meritano di essere sottolineate
L'unico modo infatti per evitare il baratro della recessione del ristagno era rappresentato dalla politica di bilancio solo deficit crescenti del bilancio pubblico
Ed una politica di espansione della spesa pubblica potevano garantire l'assorbimento dell'eccedenza di offerta il risparmio non investite
Einaudi non era certamente un prete iniziano conosceva a fondo il pensiero di Kenzo e lettore instancabile non aveva smesso di seguire la produzione scientifica dell'economista di Cambridge e del mille novecentotrentanove la sua recensione della teoria generale
Quelle teorie tuttavia non lo avevano convinto egli restava dell'idea che la crescita economica fosse strettamente legata alla formazione del risparmio individuale
Della cui straordinaria importanza sociale non si staccò mai di essere difensore irriducibile basti pensare alle sue battaglie in favore dell'esenzione del risparmio ha imposto
Quanto alle tesi keynesiane che ho appena esposto ecco l'opinione di
Grossomodo si può dire che in un certo periodo storico intorno all'anno mille novecentotrenta e si stesse in alcuni pochi Paesi che potrebbero ridursi alla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti uno squilibrio tra risparmi e investimenti parve allora qualcheduno di osservare l'esistenza di un eccesso di risparmio
La situazione descritta continue in amori ha un aspetto eccezionale
La normalità sembra ancora quella che se una discrepanza esiste fra risparmi e investimenti sia piuttosto nel senso della scarsità del risparmio in confronto agli investimenti possibili
Ciò che si può affermare primo
Che non si può investire annualmente se non la quantità nuovo risparmio che si è prodotto
Secondo e praticamente certo che nelle circostanze nei Paesi che oggi conosciamo tutto il risparmio nuovamente prodotto trovati investisse se c'è fame di qualcosa cronologicamente viene prima la fame di risparmi persuasi in parte da queste considerazioni pratiche ma soprattutto in seguito ad una più approfondita analisi dottrinale
La teoria detta keynesiana sembra avere già sorpassato il punto di massimo favore accademico tra gli economisti americani e se già su un declino
Se fosse vivo conclude inaudito forse il primo a favorirne il declino sarebbe lo stesso Morchio Enzo notoriamente dotato di spiccate qualità di auto fa Gia
Anche se sfortunatamente la previsione di Einaudi circa l'abbandono delle tesi che ne sia si è rivelata specie nel nostro Paese ottimistica
Ritengo che sia superfluo aggiungere della storia economica degli ultimi cinquant'anni ha clamorosamente confermato la validità delle sue idee
Viviamo semmai in un'epoca di carenza di risparmio non certo di eccesso
Come se non bastasse le analisi teoriche gli studi quantitativi hanno definitivamente consegnato
Le tesi di Enzo al museo delle curiosità della storia del pensiero economico
Il fatto tuttavia che la premessa fosse sbagliata perché non esiste affatto una tendenza delle economie mature a muovere verso l'eccesso di risparmio sugli investimenti sulla recessione quindi la recessione da insufficienza la domanda globale
Non ha però impedito alle tesi di Kenzo di determinare in molti Paesi un diverso atteggiamento nei confronti della finanza pubblica
Responsabile anche se non intenzionalmente dell'attuale nostra situazione di dissesto
Come accennato prima il rimedio che iniziano l'instabilità economica e reale dalla recessione da insufficienza della domanda in particolare è costituito dalla politica di bilancio quando la collettività spende troppo poco la domanda è carente occorre che la spesa pubblica compensi la scarsa spesa privata in modo da rendere possibile l'assorbimento dal reddito prodotto ed impedire la recessione
E questa l'idea di fondo delle politiche di deficit spending di spesa pubblica in disavanzo
Volta a tonificare stimolare l'attività economica
La concezione keynesiana della politica di bilancio ha dato vita ad un'autentica rivoluzione
Fino all'avvento della teoria delle politiche keynesiane infatti si riteneva che il bilancio pubblico come quello privato dovesse essere in pareggio
Non ci si poteva nemmeno il problema se questa fosse la situazione è preferibile sotto il profilo delle conseguenze economiche
Il principio del pareggio del bilancio era generalmente accettato non per ragioni di politica economica ma perché ritenuto l'unico compatibile con una gestione responsabile trasparente della cosa pubblica
Si potevano anche avere passivi di bilancio ma solo in circostanze eccezionali come in una guerra in tempi normali il pareggio era d'obbligo
Questa visione del pareggio del bilancio pubblico su base annua come garanzia della solvibilità finanziaria dello Stato fortissima durante i primi anni dell'Unità d'Italia si pensi alla politica della destra continua a prevalere nella coscienza popolare nell'azione dei governi anche nel nostro secolo
Si poteva anche non riuscire nell'intento di pareggiare i conti dello Stato
Ma la cosa veniva considerata alla stregua di un obiettivo mancato perché il pareggio restava una delle priorità fondamentali della politica economica dei vari governi
Fu la consapevolezza dell'importanza del principio del pareggio del bilancio pubblico a spingere il legislatore il legislatore costituente a farne oggetto di una precisa norma costituzionale
L'articolo ottantuno dalla Costituzione vigente che costituisce un autentico monumento alla saggezza di Luigi
Il ventiquattro ottobre del mille novecentoquarantasei
La seconda sottocommissione dell'Assemblea costituente prese in esame l'ultimo comma dell'articolo ottantuno della Costituzione
L'intera riunione che fu dedicata anche all'esame di altri problemi durò in tutto poco più di due ore
Data l'importanza dell'argomento la relativa brevità della seduta può essere spiegata in un solo modo l'accordo sul significato
E sulla desidera avvilita del principio costituzionale fu generale il testo approvato come è noto recita ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte
L'analisi delle affermazioni fatte dai promotori del principio lascia pochi dubbi circa il significato adesso attribuito Secondo Luigi Einaudi per esempio multicomparto ultimo comma dell'articolo ottantuno costituisce il Baluardo rigoroso ed efficace
Voluto dal legislatore allo scopo di impedire che si facciano nuove o maggiori spese alla leggera senza avere prima provveduto alle relative entrate
Del resto il principio dell'ultimo comma dell'articolo ottantuno
Come garanzia di responsabilità nelle decisioni di spesa era coerente con una lunga tradizione negli studi di finanzia fu di finanza pubblica
Già dal mille ottocentonovantasei per esempio il grande economista svedese Bix aveva sottolineato l'esigenza di accoppiare le decisioni di spesa
E di imposizione necessarie al loro finanziamento quelle chiarire il comportamento responsabile nella finanza
Già a partire dal primo anno di vigenza della Costituzione
La tentazione di interpretare in modo meno rigido il principio costituzionale spinse il presidente Einaudi a chiarire in una lettera al ministro del tesoro il suo pensiero in materia
Scriveva Einaudi
In una situazione di bilancio come l'attuale di grave disavanzo
La mente sembra rivolgersi al compito ansioso di riconquistare il pareggio condizione prima di progresso economico del Paese e di salvezza della linea
E pare consentire attrarre dall'incremento delle entrate argomenti con nuove specie solo quando queste si fa benissimo davvero urgenti e necessario e non assorbano tutto l'incremento delle entrate chi ha ragione dico che ragione convenienza destinano a coprire innanzitutto e soprattutto il disavanzo accertato all'inizio dell'anno finanziario
Sfortunatamente
L'accettazione della proposta prospettiva discrezionale di tipo keynesiano ha condotto a partire dall'inizio degli anni sessanta al rigetto della costituzione fiscale e dall'abbandono dell'interpretazione inauguriamo della norma costituzionale
Quali che fossero le intenzioni dei fautori del passaggio alla prospettiva discrezionale le conseguenze del mutamento di prospettiva appaiono alla luce dei dati incontrovertibili la prima è fondamentale conseguenza è stata che il saldo del bilancio pubblico
Lungi dall'assumere il segno delle dimensioni dettate dalle esigenze di politica anticiclica assunto un andamento continuamente crescente
Nel mille novecentocinquanta il deficit fu di quattrocento uno miliardo pari al quattro virgola tre per cento del prodotto interno lordo
Nel mille novecentosessantuno anno della morte di Einaudi era diminuito a trecentocinquantasette miliardi paria soltanto l'uno virgola quattro per cento del prodotto interno lordo in quel decennio
In qui viva era la consapevolezza dell'importanza del principio costituzionale nella interpretazione di Rinaldi
La sua applicazione rigoroso ci furono band dodici rinvia alle Camere
Di leggi prive di copertura finanziaria da parte della Repubblica conduceva al contenimento del disavanzo e avviava il Paese verso il pareggio del bilancio
Poi
Con l'avvento del centrosinistra si affermò in Italia una interpretazione di comodo della rivoluzione keynesiana
Il principio dell'articolo ottantuno venne giudicato arcaico da uno dei massimi esponenti della politica monetaria
La sua applicazione fu aggirato
I risultati sono incontrovertibili
Dai trecentocinquantasette miliardi del sessantuno
Il deficit passa ai tre mila duecentoventidue
Nel mille novecentosettanta trentaquattro mila cinquecentootto del mille novecentottanta centoquarantatré mila ottocentoquindici del mille novecentonovanta
Dall'uno virgola quattro per cento
Del prodotto interno lordo al cinque virgola uno per cento all'otto virgola nove per cento all'undici per cento
Se oggi il nostro Paese rischia la catastrofe finanziaria la causa prima va ricercata nell'abbandono della prospettiva costituzionale
Se avessimo dato retta alla saggezza di Einaudi non saremmo mai arrivati a questo grado di dissesto
La storia recente del nostro Paese ha emesso un verdetto inappellabile Kenzo aveva torto e inaudito aveva ragione
Quest'uomo riservato e severo
Di cui Gobetti aveva scritto
Che esercita senza teorizzato da una morale di austerità antica di elementare semplicità
Ha lasciato alle generazioni del nostro tempo un insegnamento non caduco saldamente radicato non solo nel rigore dell'analisi economica
Ma in uno stile di vita in cui la parsimonia privata era compagna necessaria di una irreprensibile concezione della cosa pubblica
L'importanza del risparmio individuale in questo sistema di valori non poggia soltanto su considerazioni economiche
Ma assurge al rango di virtù
Una virtù radicata nel costume della sua terra di questo suo Piemonte
Si applicano benissimo allora autore le parole che Einaudi scrisse in occasione della morte dell'amico Francesco Ruffini
L'Autorità sua morale diveniva sì dagli studi
Dagli uffici coperti
E dalla vita intemerata ma anche dall'essere sempre stato legato alla terra che aveva visto nascere Lulli ed i suoi laddove il contadino e tenacia per conservare la casa a vita
E lo scienziato in un singolo cerca in essa il conforto degli ultimi anni ed il riposo ultimo non va tramonto ma perpetua rinascita
Grazie ad Antonio Martino
Allora la parola l'onorevole Renato Altissimo segretario generale del Partito liberale si parlerà in particolare di Luigi Einaudi liberale uomo di Stato e di governo
Signor presidente
Autorità signora signori
Qualche mese fa qui a Torino la situazione delle piccole e medie imprese
Organizzò un convegno di studio sul Luigi Einaudi
Intervistato sulle finalità irresponsabile la situazione dichiarò che l'iniziativa voleva essere una denuncia della in rete inadeguatezza della politica del Governo nel settore
Un seminario su Luigi Einaudi come forma di protesta civile
Ecco un esempio significativo
L'attualità del pensiero del grande statista liberale che oggi ricordiamo
Un pensiero
Per i nostri tempi
Considerato come il suo ponderoso lascito intellettuale sia stato così velocemente archiviato
Il suo insegnamento ignorato
Le sue realistiche previsioni relegate nel cassetto
Il presidente uomo di governo che ricordava come talvolta fosse opportuno prendere decisioni buone anche se necessariamente impopolare piuttosto che assumere provvedimenti impopolari ma la lunga assai più dannosi andava naturalmente emarginato in una società che poteva cogliere sulla munizioni come pericolosamente sovversive
Tant'è che oggi di fronte all'enorme deficit pubblico dall'impossibilità di governare le funky H ma chi mi ama macchina dello Stato
Ritorno a memoria quelle prediche
Ma l'icona malinconicamente definite inutili dallo stesso in auto
Scopriamo rivoluzionari le sue pagine dedicate alle privatizzazioni
Contro i monopoli pubblici e privati per la riforma elettorale
Contro le imposizioni fiscali vessatorie a favore di una scuola libera moderna e l'Unione europea per l'informazione pluralistica incompetente
Tutte battaglie
Che ancora oggi come liberali
Conduciamo tra mille difficoltà ed interessati intralci
Qualcuno pensando di Veltroni di rendere omaggio a Luigi Einaudi
Ha definito persino profetiche le sue previsioni
Ma non sarebbe più onesto per rispetto alla sua memoria riconosce ad inaudite
Quella logica dettata dal buonsenso dall'intuizione da una solida formazione culturale
Che in questi anni di sganciamento come li avrebbe definiti nelle sue prediche è venuto a mancare ormai alle classe dirigente del nostro Paese
Criticando già negli anni Cinquanta e Sessanta l'allegra gestione del bilancio dello Stato Inaudi scriveva
L'articolo ottantuno della Costituzione comanda di ordinare nuove entrate quando si voglia fare una spesa ma replico
Il fatto che siamo giunti alla spazzatura dimostra che non si può andare avanti del brutto andazzo di crescere aliquote e tariffe decimi e centesimi l'articolo ottantuno ordina ben altro dice sempre in auto
Giunti alla spazzatura importa non fare nuove spese dubbie qua abolire qualche vecchia Spello dannosa sembrano queste parole dettate da un Messia da un profeta non credo proprio
Il vero scandalo di Einaudi è stato quello di mantenersi aggrappato alla realtà senza sconfinare nel rigido pragmatismo
E per quanto la modifica all'articolo ottantuno
Possa signor Presidente da Repubblica
Apparire all'opinione pubblica secondaria rispetto alle riforme elettorali e istituzionali
L'impegno in questa direzione profumo dei liberali costituisce un significativo passo per la moralizzazione del sistema
E c'è un oro moltissimo la citazione delle proposte sull'articolo ottantuno che la commissione Bozzi presentò a suo tempo fatta dall'illustre Presidente da Repubblica senatore Francesco Cossiga nel suo veggente ed hanno
Veramente apprezzato messaggio alle carni
Cinquantasette su invito dell'allora segretario del Partito liberale Giovanni Malagodi
Luigi Einaudi scrisse Raffaele De Caro presidente del partito una lettera che afferma che nel caso siano ventilata ipotesi di accordo dei liberali comunale dice missini
Si dovesse considerare chiusa la sua appartenenza sia pur pigra e nominale al Partito liberale
La lettera prosegue confessando io sono l'ultimo dei politici
Il quale abbia ragione di prendere parte ad una similia ante discussione
Una parte meno da tempo gruppo liberale sono sempre stato negligenti Simona dove si discuteva e si deliberava fra gli appartenenti a quel partito
Sta ma la dichiarazione di pigrizia politica riutilizzata spesso da chi ci offre un'immagine dello statista piemontese lontano dalle miserie della politica quotidiana
Probabilmente il frutto di un momento di stanchezza e di sconforto e non corrisponde davvero alla verità soprattutto in relazione al periodo in cui ci si oppone
Se è vero come è vero che lo stesso Croci scrivendo D'Alessandro Casati quattro giorni dopo la caduta di Mussolini in un momento in cui si moltiplicano le riunioni e i contatti per la ricostituzione del partito liberale indica la figura di Einaudi la persona che rappresenti il gruppo o come si direbbe oggi il probabile leader del partito nascente
E necessario ricrederci di alcune valutazioni Senaldi e anche Wien Audi sullo stesso binario
Qual è stato l'atteggiamento era un piano di fronte alla politica
è il caso di fare alcune brevissime considerazioni
Salvatore Valitutti a proporre Einaudi ha proposto una distinzione in generale fa politico ed educatore politico
Al primo affida il ruolo di artefice di azioni direttamente politiche con le quali influisce sugli avvenimenti quotidiani
Secondo invece colui che influisce sulla vita politica del suo popolo suscitando energie chiarendo concetti
E accendendo ideali che entra nell'azione politica da alimentano ed ispirando
E in Audi apparterrebbe secondo Valitutti a questo secondo gruppo
Tuttavia la definizione ovviamente schematica
Per quanto intende ad altri Rinaudo immagine certo nobilissima non coglie a mio giudizio appieno il segno dell'autenticità in a Oriana
Soprattutto perché nasconde al fondo una quotazione aristocratica ribatte disagio platonico che a mio giudizio ripeto estranea alla natura dinanzi
Un'immagine che Inaudi al di sopra della mischia umana
Rinchiuso in una sorta di Turris eburnea della quale dispensa consigli e ideali
è un'immagine falsata poiché essa si basa sull'interpretazione erronea della politica che avrebbe avuto Rinaldi intesa come Maneggio in cui egli non sarebbe mescolato e da cui pur partecipandovi non sarebbe uscito indenne e anche perché se utilizzata nell'affermazione che quando la sua autorità morale stata massima modeste è stata l'incidenza positiva dei suoi insegnamenti relativi al governo de la cosa pubblica
Interpretazione che invece mi sembra meglio quello che sintetizzi anche Einaudi del perito postfascista
E quel politologo come si direbbe oggi
Che studia la realtà politica in più sui vari aspetti e tra adesso sperimentalmente gli strumenti atti a conseguire uno scopo nel caso specifico gli strumenti per garantire la libertà e le leggi empiriche e che rendono effettivo nella pratica ad agire quotidiano
A dire il vero ancora più forte del senso dello Stato in Audifon ideale
Quindi ha di perseguire la realizzazione di una città giusta
In cui gli uomini si sente non veramente libere e liberamente oppure
La ricerca di risposte sui eterni dubbi
Miglio inauditi un secolo trovare il Socrate Cresto i principali riferimenti
Predicatore
Probabilmente anche essi poco male ascoltati
Non dalla società alla quale circonda l'uomo piena libertà riceve in auto ma dell'uomo stesso
L'uomo deve trovare in se stesso nel suo animo
Nella forza del suo carattere la libertà che va cercando
La libertà in spirito non è materia di i prigionieri il quale potrebbe amministrare libertà sentire se grazie al tiranno e non la scrive perché non riconosce nel tiranno dei suoi giudici la potestà di giudicarlo quello è un uomo libero scriveva
Luigi Einaudi le sue lezioni di politica sociale
E sarebbe ingiusto addirittura profanatori considerato il mi tiene alto il teorico del capitalismo non lo era
Scriveva
L'uomo libero aborre ugualmente dalle società dove la ricchezza è concentrata in poche mani
Come da quelle nelle quali beni strumentali i cosiddetti strumenti della produzione sono posseduti da una mitica cosiddetta collettività che vuol dire il gruppo politico o sociale impadronendosi del potere
Qualunque sia la formula nazionalistico razzistico comunisti che con la quale si sia giustificata la conquista del potere
Ed ecco perché nei suoi scritti troviamo a difesa delle lotte sindacali
Nel ventuno
Scrive scandalizza i miei colleghi senatori affermando nell'aula che le lotte del lavoro erano secondo e che non le lotte e le discussioni dovevano impaurire ma la concordia ignara e l'unanimità dei consensi
Le sembra che l'esperienza del Ventennio mi abbia dato torto
E lasciatemi ricordare come queste parole qua vicino ad un altro grande liberale legato Rinaldi da profonda amicizia e considerazione
A Piero Gobetti
Di cui ricorrono i novant'anni dalla nascita
E quante volte mi sono domandato ci siamo domandati
Quale grande capitale abbia perso il liberalismo
Dalla prematura scomparsa di Gobetti e quindi dall'impossibilità di un confronto intellettuale con inaudito come quest'ultimo ebbe con Benedetto Croce
Non c'è contraddizione nelle sue parole
Einaudi
Difensore strenuo del liberismo dell'iniziativa privata e lo stesso Einaudi che propugna la giustizia la necessaria protezione sociale
Dello Stato nei confronti delle classi più deboli
Ma se
Con tradizioni ci fossero dobbiamo forse stupirci
Pensiamo di rispolverare gli insediamenti Erodiani come nuovi dogmi
E in Audi station risponderci
Non solo dove sta la verità
La sto cercando e non c'era discutendo e proponendo premesse soluzioni insieme
Con coloro quali vogliono apprende
Queste parole vige inaudita scrisse ormai più che ottantenne
Le trasmettano e dalle nuove generazioni
Come il più alto insegnamento che un uomo libero posso lasciare ai posteri
Grazie all'onorevole Altissimo
Io volevo ringraziare il presidente Cossiga la sua presenza e chiede se intende portarsi un saluto
La mia persona uno nove
Non solo sarà stato il ritratto stracci moglie Alma
Prevede spot
Poche povere parole
Ricordo di quel grande italiano grazie originale
Però il Presidente della Repubblica in quanto soprattutto rappresentante dell'unità nazionale
La presenza lui ha condotto come oriundo o rendere testimonianza
Rocky è stato il primo presente da uno scorpione
Luigi Einaudi
Ricordato come dire giustamente con
Un grande torinesi un grande piemontese
Giustamente perché dell'esperienza storica
Del Piemonte OCSE consentite per la mia nascita
Dell'esperienza storica del Regno di Sardegna
Di invitato tutte le stigmate della sua personalità
E del suo pensiero della sua azione
Gli italiani non hanno non ricordare le storie pacco
Sì alla drammaturgia arrestato allegata alla retorica risentiranno del dittatore
Sia la demagogia democratici mistica che nei secoli
Hanno fatto sì che è tradizione
Ricordi del passato
Si è opposta
Intesi come uno spacco per guardare al futuro non comprendendo che il popolo che non hanno non ricordano il passato non potranno mai avrebbe un attribuite
Il primo presidente della Repubblica italiana fu monarchico
E giustamente forma
Per ricollegarsi e lo dico io che come dico scherzosamente sono repubblicano per professione
Almeno fino al tre luglio mille novecentonovantadue Song pubblica professione almeno repubblicano per
Convinzione
Pubblichiamo per quel che vale commedia antica dall'abitazione familiare anche servizi
Da quella comune dei miei corregionali essa
Il primo presidente della Repubblica italiana doveva essere monarchico
Sia perché
Ma Marchica era gran parte del Paese al referendum e occorreva
Non far sentire questa parte del Paese
Estranea al nuovo Statuto
Sia perché
Bisognava pur di trovare qualche cosa che circoli collegasse al sorgere del nostro Paese
Al quale certamente la monarchia liberale ha dato un grande virtù
E che egli fu liberale
Nel senso storico del termine e ve fu anche militare
Del partito verbale
Ma egli fu un liberale nel senso inclusi chiunque democratico a chiunque nel nostro Paese democratico
E che vede ai valori della tradizione potrebbe applicarsi
Ciò che Benedetto Croce disse buttata sbotta del cristianesimo perché non possiamo non giudici liberale
La storia d'Italia
Della Italia costituzionale
Dell'Italia unitaria è anzitutto sottolinea liberale
Egli aspetto meno noto su un cattolico
Un cattolico che credeva
Un cattolico che non partecipa ovvero rumore del tempo e come tanti cattolici piemontesi aveva forse una qualche venatura di giansenismo
Macché ricordato nelle stanze che io abito
Per non fare mai seguito la messa se non con sale e per aver sempre chiamato la sabato prima della messa
Quello che si chiamava allora pomposamente l'ordinario Palatino è cappellano maggiore
Per discutere con lui delle vetture della messa del giorno successivo
E fu un grande dolore
Per il D'Amuri e dei DS e dell'aumento addolorato con Giulio Andreotti che gli diede ragione
Quando quella Bernard integri smosso età settario
Che purtroppo è stata e sembra talvolta ancora esserci una dimensione del cattolicesimo politico italiano
Pesa molto l'elezione del successo Náutico le parole il primo cattolico alcuni
Egli si tolse questo
Perché gli sembra un'offesa
Prima ancora che alla sua qualità di cattolico gli sembrò un'offesa alla chiesa alcuni apparteneva
Il foglio un grande riformista
Gennaro visibilmente il che
Lo spirito
Di opposizione
Lo spirito del Forum che lo portò forse anche ad alcune infettive
Piogge sono superate grazie ai prefetti
Il dormiva che un Paese moderno non poteva reggere sulle vecchie strutture accentrate
Che occorre passi un governo forte efficiente Marche occorreva come le grandi democrazie anglosassoni avevano insegnate un forte conferma
E perché il Riformista egli egli lunghi sono
E non so
Vollero Luigi Sturzo senatore a vita
Solo Luigi e nautica volume il sacerdote di Caltagirone nella metà figlia di tutti senatore
Amicizia
Preziosissima con Personal che fu cauta Rinaldi
Mi hanno dato il singolare privilegio diverse uno dei pochi a conoscere lati storia vera della bobina
Luigi di Sturzo basse datoriali
Avvenne ha consegnato questa mia memoria
Ad un grande storico di Luigi Sturzo fondi perdono elette se l'altro grande storico di raccontare la storia Della Monica di Luigi Sturzo senatore del
Quando
Solo voglio dire una cosa
Che in quell'occasione uno spirito che era poteva sembrare tanto differente allori
Il papa Pio dodicesimo del mondo rispetto ad un atto di Sturzo divide io non mi intendo di queste cose ma se le volpi linci struzzo sono certamente cose giuste
E come riformatore
Egli operò profondamente nel tessuto della prima Costituzione italiana
Vi è
Una facile storiografia o come lui avrebbe andar detto andazzo storiografico
Che qualifica Luigi Einaudi come il presidente di Ottavio
Sette al notaio diciamo intendiamo chi e attento
A ciò che a me pare con notevoli Longo
E cerca Maitan avvisarle
E cioè attento alla voce del popolo da lontano alle forze sociale politiche con tovaglie da cui il popolo in cui il popolo si esprime o che il popolo organizzano
Ed è attento al nono tra avvisarle
Ed è scrupoloso nel rappresentarle
Luigi Einaudi fu certamente uno
Ma se perduta intendiamo il futuro regista l'attore
Degli impulsi provenienti dalle altre istituzioni
E il sommo attore passivo diresse
Senza alcun capacità di moderazione e d'iniziativa Nori fa siamo la storia costituzionale del nostro Paese
Fu Einaudi per Torino
Che affermò l'esistenza di un potere presidenziale
Distinto da quello del governo e da quello del Parlamento
è sono notte le sue opere
Le polemiche inutili e lo scrittoio
Ma è non tra
Una sua opera minore che vantato
Del mio amico
Palla di
è in arrivo mi avvenne all'inizio della mia presidenza del pubblica quasi scoperto assieme
Il primo saggio che non è il primo quello culturale fatta Channel secco il primo saggio che egli scrisse appena lasciata la presidenza della Repubblica per la Nuova antologia
Notte venne su alcune egli usava questa forse civetteria
Di denominare cose vitale importanza provvederò con questo no perenne su alcune usi e costumi Manza della presidenza dalle pubbliche tra breve
In cui chiede traccia tra l'idea che gli aveva di presidente dalla Repubblica ed è narrato l'uso autonomo che gli faceva degli strumenti che la Costituzione gli aveva affidato
L'articolo ottantuno
Egli
Era
E quindi che avrebbe essenzialmente alle cose che scrive chi era costui
Se avesse viaggiato un po'più per il nostro Paese
Oltre al rigore avrebbe sommato a far presente
E allora avrebbe capito che cosa si può fare per l'articolo ottantuno
Einaudi incomincio sua messaggio quattro sull'articolo ottantuno gli ho proprio salvata quaranta
E poi le lettere
Ormai l'articolo trentuno
Viene
Come dire interpretato viene utilizzato in modo tale che chiunque di noi privato cittadino
Usasse per far le sue spesso
I sistemi oggi in uso finirebbe incatena
O o o
O
L'asse non stop
L'assedio apposto da patto
Ma sono ormai nel diritto comune reale nella novella scienza della finanza pubblica strumenti raffinati di governo del Bilancio
Io
Non mi intendo di economica
Non faccia finta di Inter talvolta io faccio finta di intende molte cose quando faccio discorsi ufficiali
Per come faccio dico sufficiente nessuno si scandalizzi se io dico che ne sconsiglia scrivono la questo mondo
Meglio non me ne intendo molto brevi Keynes né di un altro punto di vista
Sono peraltro cioè che di fronte a certe cose
Avrebbero l'avvenimento che sia il senatore idraulica allorché centoventi
L'articolo ottantuno volenteroso tutte di tutta la gente di buona volontà di buona volontà l'amico un voto
Teniamo tanto alle riforme questo istituzionale che ne parliamo da quindici anni abbiamo fatto due commissioni ci teniamo tanto che crediamo di dover parlare sempre
E non le facciamo forse perché se ne facessimo chip libere dopo del Presidente del Piacenza a
Forse male più profondo che non la la eccezionale fantasia italiana nell'interpretazione articolo undici
è che l'articolo undici Roma articolo che voleva legata la spesa alla responsabilità
Mentre nel nostro sistema costituzionale
E ormai difficile capire chi risponda di qualche cosa
Io credo che
E da oggi ci lascia un messaggio un messaggio del rigore morale
Un messaggio per me che sono credente giuridico giocoso non ostentato
Testimonia Torsello sedute lepidotteri
Ci lasci anche un messaggio di coraggio di riforma perché ci voleva coraggio liberale
Difendere di scioperare
Ci voleva un grande coraggio quando liberale si intendeva conservatore
Servono avventura verso una
Gatti compreso potrebbe me
Io credo che Candy ci lasci un messaggio di scegliere tale un messaggio riconobbe
Ma anche un messaggio di modernità
Un messaggio di guardare
All'Avvenire comprendendo che la fedeltà alla tradizione
Per essere c'era posto la il progresso
Perché non vi è progresso senza tradizione ma non riesce ad accettare
Alla produzione senza progresso
Credo che questo sia il messaggio che ci lascia Luigi Einaudi io mi auguro che gli italiani per le forze culturali e politiche
E sociale ed economica del nostro Paese
Che tutte sono responsabile nell'ambito del nostro perché tutti siamo classe dirigente
E noi politici industriale che la Ford attori e gli intellettuali e la gente comune debbono capire che questo Paese Olmo sappiamo assieme o il Paese perduto
Io mi auguro che tutti si ricordino di questo grande insediamento morale e politico del primo Presidente dalla Repubblica italiana a cui oggi prendiamo
Ringraziamo il Presidente della Repubblica anche per le sue parole che penso alla presentino il miglior coordinamento di questa giornata di ricordo di Luigi Einaudi grazie a tutti gli intervenuti