Le elezioni europee del 25 maggio 2014 hanno fatto emergere mutamenti profondi nella geografia elettorale e nel sistema partitico, in Europa e in Italia.
Per la prima volta, l’unificazione europea ha costituito un riferimento importante nel dibattito e nel voto.
Grazie ai partiti - apertamente e diversamente - critici nei confronti dell’Unione Europea e ancor più dell’euro.
Partiti anti-europei, euro-critici ed euro-scettici.
Così, in … molti fra i principali Paesi europei, la competizione elettorale ha ridimensionato oppure messo fuori gioco i partiti delle tradizionali famiglie politiche: popolari, socialdemocratici, liberali.
Mentre in Italia è avvenuto un altro cambiamento rilevante, rispetto al passato.
La "nazionalizzazione" della geografia e dell’orientamento di voto, fino a pochi anni fa sostanzialmente regionalizzato.
Oggi, invece, PD e M5S hanno un impianto territoriale "nazionale".
E perfino la Lega si sta spingendo a Sud.
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