La nota antiproibizionista

L'economia criminale in Italia muovere ogni anno qualcosa come centosettanta miliardi di euro vale a dire l'equivalente del prodotto interno lordo o di una Regione come Lazio per farci un'idea il calcolo è contenuto in un'indagine pubblicata lo scorso agosto dall'Ufficio Studi della CGIA di Mestre
Uno studio basato sul nome riconosciuti e però siccome è noto che sono una parte dei commerci illegali viene poi intercettata
Si può ragionevolmente supporre che le cifre reali siano molto maggiori di quelle riportate nell'indagine
Riprendiamo questa notizia dal notiziario droghe del sito dell'Aduc Associazione per i diritti degli utenti dei consumatori che la ripresa con una anche alcune considerazioni di Vincenzo Dovito
A cui vorrei aggiungere qualche osservazione personale parlava di traffici illeciti va detto e ci si riferisce sia prodotti e servizi che sono illegali sia quelli che invece non lo sono
Per i prodotti e servizi che hanno mercato lecito i margini illegalità possono dipendere dal tipo di leggi che regolano quel certo prodotto o servizio per ridurre quel margine di legalità si possono quindi modificare quelle leggi
Che le che la regola l'esempio più classico è quello delle sigarette o della col una maggiore libertà di mercato unità a controlli seri ed efficaci e a ridurre riduce lo spazio di manovra del mercato nero e del contrabbando
Invece per quanto riguarda prodotti e servizi illegale e l'approccio è più complessa e necessariamente i più profondo se per i prodotti e servizi legale come abbiamo detto si tratta di modificare le norme che già regolano quei mercati
Per quelli illegali c'è anche da sradicare una vera e propria cultura quella del proibizionismo con la sua carica repressiva che minaccia i diritti le libertà individuali sette riceve peraltro a tutelare la salute la sicurezza collettiva
Il mercato delle sostanze psicoattive illegali che esiste perché evidentemente c'è una domanda una domanda che nessuna politica repressiva è riuscita non solo a ridurre ma nemmeno a contenere
E Menem tanto meno radicare anzi tutte le le misure di di controllo messe in capo all'ultimo mezzo secolo basate su convenzioni internazionali che senza alcuna base scientifica hanno stabilito che alcune sono state sono proibite altre no
Ecco tutte queste politiche di controllo non hanno fatto che acuire i problemi di sicurezza e di salute pubblica imponendo tra l'altro a tutti sia coloro che i consumatori sono ma anche quelli che invece non lo sono
Costi enormi costi sociali ed economici enormi
Ma anche l'are questo gigantesco sistema burocratico creato dal revisionismo sistema punitivo repressivo costruite in oltre mezzo secolo non è semplice nemmeno in coso di breve periodo
Una revisione delle convenzioni internazionali non è ancora all'ordine del giorno ma quanto costa e avvenuto e sta avvenendo in questi ultimi anni negli Stati Uniti a proposito della cannabis terapeutica non solo
E anche il dibattito che si è aperto a livello di Governo e soprattutto in America latina ma anche
Promosse spinto da importanti organizzazioni non governative internazionali e anche da e importanti esponenti dell'establishment internazionale
Tutto questo rossa fa
E pensare che siamo all'inizio di un cambiamento culturale ed economico che poi dovrebbe e potrebbe portare a su per amento della UE Condrache della guerra alle droghe in attesa della revisione delle politiche delle deroghe a livello globale possibile però già da oggi
Mettere comunque in atto misure concrete per attenuare l'impatto delle cifre di triste
Sui consumatori produttori domestici piccoli spacciatori che poi spesso queste tre figure coincidano pur naturalmente mantenendo alta la pressione sull'organizzazione del narcotraffico insomma
Se volete potremmo tornare a riparlare di politiche di riduzione dei rischi e dei danni
Si potrebbe parlare di fare del consumo rete per fare in modo che tossicodipendenti non si facciano del male non creino problemi di ordine pubblico in contatto con i servizi sociali in cura potremo parlare di controlli sulle sostanze che invece vengono assunte senza alcun tipo di tutela da milioni di persone
Potremmo parlare di uso di eroina sotto controllo medico per quelle persone che rifiutano altre terapie sostitutive potremo parlare di diritto effettivo ad utilizzare anche la carica la pertica magari anche potendo sarà coltivare improprio
Insomma potremmo anche parlare del coinvolgimento dei consumatori e sono città dove i cittadini portatori di diritti anche quando sono tossicodipendenti
Coinvolgimento nelle decisioni che riguardano palle politiche da mettere in campo per governare il fenomeno dell'usura e dell'abuso di droga anche per
Uscire da quella logica allora
Un po'paternalistica o di medicalizzazione del fenomeno che a volte in questi anni è stata alla base anche di proposte
Comunque anche repressive insomma
Potremmo parlare di questo e di molto alto per cercare il modo e la strada giusta per cambiare la politica delle droghe anche in Italia
Dov'è la classe politica o almeno naturalmente la gran parte di di essa sembra non preoccuparsi troppo di recuperare quei centosettanta miliardi che ogni anno
Come minimo regaliamo alle macchine soldi che naturalmente non vengono solo dal traffico delle droghe ma che la di narcotraffico concorre a produrre e moltiplicare in maniera determinante
Ci riserviamo comunque non dalle tredici al notiziario di brevità viva una salute da Roberto spagnoli