Rischio Vesuvio: i piani di evacuazione, l'ospedale del mare, i campi flegrei. Intervista a Franco Gabrielli

Radio Radicale Enrico Salvatori studio bentrovati torniamo a parlare oggi di rischio Vesuvio perché sui piani di evacuazione della protezione civile
E sulle dichiarazioni dell'assessore alla Protezione Civile della Regione Campania Eduardo Cosenza rispetto alla zona di costruzione dell'Ospedale del Mare
Sui recenti comunicati divulgati dal Dipartimento rispetto ad un aggiornamento della zona rossa dei Campi Flegrei abbiamo sentito il prefetto Franco Gabrielli Capo dipartimento della Protezione Civile Bono ascolti
Rispetto proprio al presupposto alla domanda sul piano di evacuazione
La crisi che ha diciamo che autorevoli scienziati ma benedetto deriva urbanista Maurizio Rossi muovono un po'al piano di evacuazione aviazione civile e che sia stato come
Costituito prendere in considerazione lo scenario
Più ottimistico possibile anziché quello più pessimistico possibile ovvero quello dei flussi di Roma specie
Che cosa
Ma innanzitutto noi non abbiamo preso quello più ottimisti abbiamo preso
Come dire un una media che addirittura a una previsione del novantotto per cento quindi
Direi abbastanza significativo anche perché
In Protezione civile bisogna prendere come scenario non
Gli scenari possibili ma quelli più probabili che ha questo punto di vista di un peso un una ipotesi un pochettino più improbabile nel senso alto dell'asticella quindi questa
Questo ipotesi
O meglio questa rappresentazione non mi sembra assolutamente corretto
E poi le posso dire che
Per l'ipotesi quella ovviamente per effetto
A una previsione di un'attuazione di milioni di persone
Vi posso dire che è già complicato fare una pianificazione con un ambito diciamo seppur cautelativo ma
Ristretto perché il vero tema del del delle zone vulcaniche campane
E che purtroppo nel tempo dato ad utilizzare una zona che pur se magari una oculata gestione del territorio avrebbe dovuto escludere perché oggi non viene
Tema
Qui di quei territori e che noi abbiamo un altro trazione
Eccessiva le faccio un esempio il comune di Portici il comune di Portici cioè un Comune che ha un territorio
Poco fa inferiori a cinque chilometri quadrati ha una popolazione di circa sessanta mila persone altre il doppio che la visita di Hong Kong
Quindi questi sono i temi che poi si scontrano le cose che ho detto anche al convegno di cioè della cultura di protezione civile
Non è possibile sempre comunque immaginare cistico del sistema di protezione civile rispetto
A una
Come dire a una gestione del territorio che
In assoluto dispregio lì all'esistenza di di di rischi che
Che vi insistono presi in considerazione lo scenario
Più pessimistico possibile possiamo credo che le vie di fuga ci sono altre non solo vi sono allora anche qui noi stiamo facendo un percorso da oltre due anni
Per dirle sottolinearle anche la complessità
Delle cose che di cui stiamo parlando
Antefatto noi stiamo adeguando o in teoria dovremmo adeguare un piano operativo dal mille novecentonovantasei
Aggiornato nel due mila uno e poiché oggi di nuovo aggiornato quello che io riscontro e che mentre a livello centrale tutta una serie di questioni che hanno
Come dire più o meno diciamo così più o meno ha avuto una
Una loro prosecuzione nel tempo a livello territoriale non si sa nemmeno di così pianificazione del sedici aprile non è un documento che si fa oggi si chiude nel cassetto e poi ci rivediamo fra dieci anni
La la pianificazione è in senso assoluto fu della tematica più dinamica che c'è in questa materia
Io cito spesso il Comune di Potenza che è un Comune che a un piano di protezione civile che negli ultimi sei anni è stato aggiornato undici volte
Questo è
Come dire il modo di approcciare la questione si fanno questioni di dal mio punto di vista di lana caprina perché
Porre la questione sulla
Sullo scenario non pessimistico estremo se poi ci manca tutto il resto cioè io mi accontenterei molto prosaicamente che anche ad uno scenario molto meno
Come dire
Catastrofico ci fosse una pianificazione adeguata oggi purtroppo non abbiamo né l'uno lato stiamo lavorando con molta fatica visto che siamo parlano di questioni locali c'è stato l'assessore alla protezione civile appunto a Cosenza
Ah della Regione Campania che ha detto che l'Ospedale del Mare locali costruirebbe esattamente dove è stato costruito lei è d'accordo allora il l'Assessore presentata una considerazione molto molto molto realistica che io in parte condivido e cioè
Quella popolazione
Quelli
Centinaia di migliaia di persone che abbiamo consentito di radicarsi e within urbana e quel pezzo di territorio le vogliamo privare anche dell'assistenza
Cioè
Di la grande incongruenza di determinate affermazioni sta nel fatto che esiste un territorio urbano
Pesantemente intubato
E vorremmo anche che a quel territorio non fossero date le
A quel trito e dove cioè quella gente dove la mandiamo a curare
La mandiamo a curare in una zona ipoteticamente più sicura o forse dovremmo
Cominciare a fare un percorso anche di delocalizzazione di determinate aree è ovvio che nel frattempo in cui si realizzerà commi auspicabile una diverso rapporto col territorio
Quella gente dovrà essere destinataria di servizi essenziali come credo la sanità sia un servizio essenziale siamo realisti la possiamo andare a correre
Un ospedale che a Roma ad alto rischio vulcanico magari anche di
Sussidi scolastici non scusi il
Qui cittadini che stanno lì
E che non sono dieci venti trenta ma sono decine e decine di migliaia che comunque oggi stanno lì
Non non li curiamo non non non gli diamo un presidio un presidio sanitario peraltro in un territorio dove difficile complicato trovare le aree
Di espansione perché se le aree di espansione sono Bagnoli
Che stanno sotto la zona rossa di del dei Campi Flegrei ma è stato delocalizzato l'ospedale però perché si diceva che invece dove stava qualche anno fa era situata non sono sicura
Adesso sta lì a sette chilometro un posto che è ad alto rischio io le ripeto il tema che che mi pongo è sempre con riferimento al fatto che bisogna contestualizzare
Le situazioni e mi creda nel in tutte le problematiche che attengono alla pianificazione della città di Napoli
Ed il rischio vulcanico
Insiste sulla città di Napoli il tema del del
Dell'ospedale di del mare mi sembra veramente
Il solito argomento pretestuoso cioè nel senso che
Io oggi sto combattendo insieme alla Regione di campagna da due anni per provare a fare una pianificazione che abbia un impatto corretto con il territorio che purtroppo trovo questa enorme difficoltà poi la polemiche
La Protezione civile presso uno scenario troppo basso
Anche lì voglio dire uno scenario che ha una probabilità di accadimento della novantotto per cento e noi troppo veloci due pericolosi
E mi sembra che il discorso dell'Ospedale del Mare io mi sottraggo come il operatore che deve in qualche modo dare delle risposte ai cittadini di quel territorio di
Considerare i cittadini che ci sono forse ci dovremmo porre il problema perché ci stanno e perché ci stanno in maniera così
All'utenza e così assolutamente poco conciliante cui i rischi che insistono su quel tessuto questo veramente mi può rispondere con tre secondi solamente un aggiornamento mi ricordo il sedici aprile sul Corriere del Mezzogiorno rischio Campi Flegrei zona estesa a Posillipo e Chiaia e Cosenza
Dichiarava appunto che entro luglio
Avremmo avuto le carte dell'estensione volevo sapere solo che che avesse fatto una proposta noi siamo
Stiamo peraltro abbiamo in programma il venti di ottobre l'incontro con i Sindaci dei Comuni del dei Campi Flegrei proprio per metterli a parte di questa
Come vede
Mi rendo conto che vorremmo a vere
Delle tempistiche
Delle come dire degli esiti molto più accelerati rispetto all'urgenza dei problemi
Che trattano però ci troviamo a che appare peraltro con una comunità scientifica
Che al seguito di alcune vicende è molto più lo
Restia ad esprimere pareri
Che abbiano poi la possibilità di trovare un'attuazione in termini di scenario sul versante del
Del della protezione civile ringrazio veramente per questa importante contributo grazie Franco Gabrielli Capo dipartimento della Protezione Civile buon lavoro grazie