Rassegna di Geopolitica. A cosa servono gli economisti?

Vogliono gli ascoltatori di Radio Radicale venerdì ventiquattro ottobre due mila quattordici oggi come l'assegno di geopolitica presentiamo l'ultimo numero della rivista dell'Aspen in sé tutta Aspenia
Numero sessantasei io ottobre due mila quattordici due temi che vengono principalmente affrontati in questo
Fascicolo da una parte il la seconda parte loro diciamo sin da subito dedicata al prossimo Expo due mila quindici a Milano dedicata alla cibo all'alimentazione
E
L'approfondimento e su questo tema la prima parte invece quella che poi fa anche la storia di copertina è quella
Dedicata alla questione degli
Diconomia gli economisti in particolare le dottrine economiche classiche la loro applicazione e la questione relativa alle previsioni da parte degli economisti è il titolo abbastanza indicativo farti colombe i buffi
Vediamo che cosa scrive Marta da sulla direttrice di Aspenia per introdurci a questo numero sessantasei l'economia mondiale farti colombe i buffi a cosa servono in quanto sono affidabili gli economisti
Grandi dibattiti economici degli ultimi anni soprattutto in Europa
Sono stati così soltanto tra falchi del rigore per risanare i bilanci e colombe della spesa per rilanciare la crescita
C'è poi stata una terza categoria e dire osservatori operatori quella dei gufi nel senso deteriore di chi ha scommesso sul fallimento delle politiche economiche ritenendo e totalmente errate oppure per speculare
Questo numero di Aspenia usa però la metafora ornitologico in un'accezione diversa del Golfo come animale curiose piuttosto intelligente nel Falco né colomba comunque
Il fatto stesso che la discussione si sia potuta ridurre a una dicotomia come uno scontro tra due partiti credo l'assente tutti i costi e quella spesa tutti i costi
Arriverà un segreto di Pulcinella l'economia non è una scienza esatta anche se spesso lo dimentichiamo o fingiamo di non saperlo
I guai dell'economia inizio non proprio quando esso cessa di essere un riflessione qualitativa come Fo da Adam Smith fino Schumpeter
Indossa il pesante manto della fisica delle discipline quantitative
Per Sergio ricorso autore dell'indimenticabile saggio maledetti economisti è il passaggio dalla i comizi alla i come Talia assegnare una vera e propria censura nel pensiero economico in particolare la sua pretesa di scientificità ed esattezza
In realtà le ricette economiche sono spesso contraddittori gli economisti dissento controllore si scontrano anche duramente sugli diagnosi e ancor più sulle prognosi
Inevitabilmente per quella che è una scienza sociale l'economia interseca poi la politica non se le scelte su come intervenire in condizione di grande incertezza perfino sui dati di partenza
I numeri possono ingannare perché molto dipende naturalmente da come sono raccolti elaborati e utilizzati
Con la politica l'economia condivide un peccato originale un connubio rimosso dalla coscienza collettiva come un peccato Riggio ventun compiuta Guanda ancora l'oblio era possibile prima del diluvio digitale con il perpetuo rimanente
C'era una volta l'economia politica o per le vere colombe la politica economica
Il problema ovvio peraltro è che il sistema economico e comunque complessa e non si presta semplificazioni
Ragion per cui sembra utile che gli analisti gli studiosi continuano o forse tornino a fare il loro lavoro comprendere a fondo e il meglio possibile le dinamiche strutturale
Per lasciare i decisori la responsabilità delle scelte finali
In quest'ottica e fisiologico che gli economisti guardino in modo critico i propri assunto i propri strumenti perpetrazione previsione ma non si deve cedere trasformando l'autocritica una specie di guerra per bande o di contrapposizione frontale
Ne ovviamente assenso gettare alle ortiche il bagaglio di conoscenze che le discipline economiche hanno accumulato affinato nei decenni passati
Il tentativo di queste pagine in ogni caso di contribuire a discutere un approccio che aiuti a superare la grande depressione depressione che ha colpito sia la scienza triste che sono i cultori
Insieme ovviamente alle nostre con la mia reali con effetti terribili sandwich di famiglie che aziende la disfatta degli economisti insomma non conviene a nessuno va detto che le con un essi non sono stati certe sulle commettere errori in vari passaggi decisivi le élite politiche sapevano cosa fare ma non hanno agito in tempo o con sufficiente coraggio
Temendo spesso negazione di un'opinione pubblica preoccupata e pessimista
Hanno così adottato scelte procicliche invece di contrastare il trend negativo in pratica attratti hanno contribuito a una sorta di bolla politica che ha gonfiato quella speculativa della finanza invece di metterla sotto controllo
Certo nelle democrazie contemporanee fortemente mediatica interattive c'è una difficoltà in più nel predisporre interventi ad ampio raggio tenendo la barra dritta nei momenti ricavo del consenso
C'è poi chi ritiene e non senso da parte vera di ragione che comunque l'influenza reale di qualsiasi misura legislativa amministrativa sui dati macroeconomici sia ben più ridotta di quanto si pensi o si voglia far credere
In altre parole dobbiamo fare i conti con le carenze dei nostri sistemi politico sociali oltre che della disciplina economica in quanto tale veniamo a quanto concerne il nostro Paese se nell'editoriale di Marta Dassù cara Aspenia due secoli fa il principe dalla diplomazia Spal pur Gica Metternich era solito definì all'Italia una mera espressione geografica
Quella di Metternich che è una considerazione aspre ripetuta con insistenza per rimarcare la marginalità dell'Italia nelle dinamiche di potere del vecchio continente
Oggi è l'opposto ridare un osservatorio centrale da cui portare la sequenza di eventi che scuote l'aria che va dal Mediterraneo occidentale antiche colonne d'Ercole
Fino alle piene Mesopotamia che oltre ed è sempre da Roma non certo da Berlino né dai fiordi scandinavi che si può scorgere preoccupante circolarità della destabilizzazione islamica
Si inserisce in tale contesto a valle della crisi Ucraina il confronto tra Unione europea e Russia con la sua rilevanza per una parte dell'economia italiana
Incluso il settore agroalimentare ossia il settore chiave di Expo due mila quindici per introdurre questa parte di Aspenia delicata contro la sfida di Milano e interessante chiedersi in che modo il confronto con la Russia potrebbe anche modificare la geopolitica via expo
La decisione di Vladimir Putin il sei agosto scorso di reagire all'esenzione occidentali con un bando l'importazione agroalimentari ricorda ha chiuso forse scordato
Che il cibo è una leva giù politica oggi più che mai
Per anni il dibattito sui rapporti occidente e Russia si è fermato quasi esclusivamente sull'energia giungendo alla conclusione che la capacità di condizionamento di Mosca fosse sono legata la dipendenza europea del gas russo
Dopo aver accelerato gli accordi di partnership energetica con la Cina per controbilanciare tatticamente la minaccia di una diversificazione occidentale Putin ha invece al Senato anche l'aveva del cibo
Così facendo effetti passato il costo delle contro sanzioni russe dal settore statale al consumatore finale
Circa il quaranta per cento del cibo vendute e Russia e importato e questa misura a importanti effetti inflattivi
A medio termine contro sanzioni di Putin potrebbero quindi dimostrarsi meno Smart di quanto oggi non appaiono
Il bando dell'importazione di mentali colpisce comunque in Europa l'export agricolo del sette per cento circa dell'export totale dell'Unione europea di cui il dieci per cento destinato appunto alla Russia
L'economia di trasformazione nel caso dell'Italia ma anche soprattutto Paesi come la Polonia contrapposti alla Russia
Ma che proprio al mercato russo hanno destinazione privilegiata del proprio export alimentare
Non solo l'uso dell'arma del cibo segnala che Mosca anche nel radar il sistema di sussidi della politica agricola comune che oggi è uno dei principali collante tra Bruxelles e il blocco e all'orientale dei membri dell'Unione europea
Blocco vulnerabile se si vedesse di colpo privato di uno sbocco primario come quello rosso
Altro fattore da considerare proprio sul cibo si concentrò alcune delle principali resistenze europea l'accordo di convergenza commerciale transatlantico Titti IP come dimostrano le forti polemiche sulla diversità di standards tra le due sponde dell'Atlantico
Tenuto conto di queste premesse Expo due mila quindici assume un rilievo geopolitico impensabile fino a pochi mesi fa cosa succedeva ad esempio se l'export ucraino di grano facesse le spese del confronto un europea Stati Uniti Russia
Molte recenti sommosse popolari lungo tutto l'arco di destabilizzazione mediterraneo hanno avuto nell'improvvisa scarsità di generi alimentari di corrispondenze rialzi dei prezzi il proprio detonatore
Mosca ad avere un interesse a mettere in moto simili dinamiche destabilizzanti Aspenia ne dubita
Ma è certo che i Consiglieri di Putin hanno colto nel cibo un'arma geopolitica dei nostri tempi la sicurezza alimentare tema decisivo per centinaia di milioni di persone e anche una forma di competizione tra stati si compete per le risorse alimentari per l'acqua è una sorta di moderna riedizione della corsa la tratta delle spezie dei grandi imperi passato dell'antica rivalità tra due antenati degli odierni fondi sovrani come la Compagnia delle Indie olandese e quella britannica
Tra diciassettesimo e diciottesimo secolo
Per alcuni Paesi mediorientali comprare cibo diversificando i proventi energetici significa compensare la scarsa dotazione alimentare il Qatar ad esempio né a tal punto ossessionato da avere un suo fondo sovrano li mentale azzarda sud
Per altri Paesi come la Cina il CIPE lo strumento primario per soddisfare le norme classe media emergente con nuove sempre più sofisticati modelli di consumo
L'appetito verrebbe da dire e ancora sovrano
Il che significa una cosa precisa aumentare la sicurezza alimentare obiettivo politico di Milano Expo due mila quindici sarà meno semplice di quanto in teoria non sarebbe possibile considerati progressi produttive tecnologici degli ultimi decenni
Questo è quanto scrive Marta Dassù direttrice di Aspenia per presentare quest'ultimo fascicolo della rivista dell'Aspen istituto il numero sessantasei
Intitolato farti colombe ed uffici da una parte delicato alla dottrina economica al dicono messe le loro previsioni e dall'altra in vista della prossima ormai imminente prossimo anno
Expo alimentare di Milano due mila quindici
Con questa segnalazione si della puntata di oggi dell'assegno di geopolitica una saluto da Lorenzo rende ci sentiamo domani mattina alle ore sette