Anagrafe dei siti da bonificare, la scoperta da parte del Corpo Forestale dello Stato di rifiuti tossici interrati in Val Basento, il decreto "Sblocca Trivelle"

Strage di legalità che si fa strage di popoli come accade nella Basilicata di veleni e dei siti di bonifica non bonificati
Normale forse
In un Paese che ha impiegato tre anni a recepire la direttiva Seveso bis
I successivi dieci per licenziare un Regolamento che disciplinasse di forme di consultazione della popolazione sui piani di emergenza esterni
Tanto per intenderci stiamo parlando di quei piani che dovrebbero scattare in caso
Di incidenti che coinvolgano insediamenti industriali che per la direttiva Seveso sono a rischio incidente rilevante
Piani che a volte nemmeno ci sono
E che anche quando ci sono restano ignoti questo per non dire direi eventuali esercitazioni che dovrebbero coinvolgere la popolazione
Il contesto direbbe Sciascia la peste italiana
Ma dicevamo della Basilicata dei veleni
Ecco poche ore fa il corpo forestale dello Stato ha sequestrato quindici siti denunciando rifiuti tossici interrati e scarichi abusivi
I sequestri sono intervenuti della Val Basento e cioè in un'area già letteralmente devastata da dei veleni un sito di bonifica di disinteresse nazionale
Tallini che sono con ogni probabilità entrati anche nel ciclo alimentare
Scherzando un po'verrebbe da dire che
Magari la magistratura potrebbe sostituirsi alla Regione Basilicata all'Ente Regione
E procedere alla
Istituzione dell'anagrafe dei siti da bonificare
Quelli ufficiali e quelli non ancora scoperti
Lo diciamo stante la perdurante situazione di illegalità
E la non applicazione che va avanti da dieci anni
Dell'articolo duecentocinquantuno del Codice dell'ambiente
Articolo duecentocinquantuno che preventiva l'istituzione dell'anagrafe dei siti da bonificare un'anagrafe dei siti da bonificare
Della quale
Ad onor del vero si parla già del decreto Ronchi datato mille novecentonovantasette ma probabilmente e tutto normale tutto normale in una regione dove a smascherare definitivamente il cumulo di bugie
Che hanno provato a vendere ai cittadini suite creati i progetti di governo compagnie petrolifere
è stato il direttore generale del Ministero dello sviluppo economico
L'ingegner Terrizzi sì infatti
Parlando dei tanto sbandierati duecentocinquanta milioni di euro annui che dovrebbero arrivare in Basilicata
Ha dichiarato
è una previsione di massima agganciata ai progetti inclusi nella strategia energetica nazionale quindi si basa sull'avvio di alcuni programmi di estrazione
Che al momento esistono solo sulla carta la maggior parte riguarda sicuramente la Basilicata
Ma fino a quando non si inizieranno le attività è difficile stabilire il loro livello di redditività
Senza vedere cosa c'è davvero sotto non si possono stimare con certezza dei costi di esercizio del loro gettito fiscale
Traduciamo per i non addetti ai lavori
Il fatto del Rizzi si ha detto
Che sale quando arriveranno più soldi saranno certamente collegati ad un'ulteriore incremento delle attività estrattive in una regione che è già fortemente interessata ora
Da progetti di coltivazione
Ricerca e distrazioni idrocarburi
Noi
Do avevamo già raccontato cosa c'era sotto avevamo raccontato cosa c'è là sotto il memorandum cosa c'era sotto il decreto liberalizzazioni cosa c'era sotto lo sente
Su avevamo raccontato qualche anno fa sintetizzando il tutto dello slogan Oil for Food
Intanto
Continuava ad attendere fiduciosi una risposta
Dalla l'Ente Regione dal Governatore Pittella dall'assessore all'ambiente Aldo Berlinguer una risposta a una richiesta
Che stiamo rivolgendo di sanare la ferita inferta lo stato di diritto di onorare il diritto alla conoscenza dei cittadini lucani
Istituendo appunto l'anagrafe di siti da bonificare quelli ufficiali
In ufficiali
Alcuni
Sono stati
Portati alla luce dei chiesti come quella del Corpo forestale dello Stato nella Val Basento ma temo che ce ne siano altri