Rassegna di Geopolitica. Le elezioni politiche in Tunisia

Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale lunedì ventisette ottobre due mila quattordici oggi con la rassegna di geopolitica ci occupiamo delle elezioni che sono tenute ragionate ieri
In Tunisia dove
I cittadini sono stati chiamati alle urne per il primo l'elezione del primo Parlamento dopo la cacciata liberali nel due mila undici
Veniamo a riguardo la focus che ha preparato l'ISPES Istituto di studi di politica internazionale di Milano intitolato Tunisia al voto la primavera continua appunto gli domanda
Domenica chiese ottobre dove si è chiamata alle urne per votare il primo Parlamento dopo la caduta di Ben Alì nel due mila undici l'attuale Parlamento infatti in realtà l'Assemblea costituente retta nel due mila undici
Dopo quasi quattro anni di fase transitoria tra molti ostacoli del Paese può segnare un momento storico verso la svolta democratica
L'approvazione danno a Costituzione lo scorso gennaio sono solo il primo momento verso un processo di democratizzazione che
Ancora presenta molte incognite
I motivi di ottimismo sono molte riguardo la relativa linearità del processo di transizione l'emarginazione delle forze radicali e la capacità di partire di giungere a compromessi tuttavia vi sono ancora delle sfide che gettano delle ombre sul futuro del Paese
La situazione economica ancora molto critica l'emergenza sicurezza legata la comparsa di gruppi jihadisti la disaffezione dei cittadini verso la politica
Il partito islamico e Nada e il blocco secolare mila su un
Si sfidano per la vittoria in un'elezione che si profila ancora incerta sullo sfondo la possibilità di una coalizione di queste due forze politiche che potrebbe aprire una nuova fase transizione basata sul dialogo che dunque c'è un'ipotesi di andare verso una grande coalizione alla guida del Paese vediamo perché spiega meglio l'ISPI
Elezione del ventisei ottobre determinano i nuovi equilibri all'interno del panorama politico tunisino il risultato delle urne sarà sicuramente determinato dal risultato di e Nadal partito islamico attualmente prima forza politica del Paese e unità tu
Formazione secolare che riunisce varie anime dell'opposizione è nata in guidato dall'ex primo messo esserci
Entrambe le forze politiche attorno al quale potrebbe crearsi un vero e proprio sistema di tipo bipolare sembrano poter arrivare al trenta per cento delle preferenze
Secondo gli ultimi sondaggi lasciati tre settimane prima del voto Mita conto potrebbe diventare il primo partito della Tunisia anche perché pesa sue Nada l'insoddisfazione di molti cittadini su come si stia svolgendo il processo di transizione
Che vede l'economia ancora straniante e l'emergere di nuovi problemi di sicurezza
Se e Nada può in parte essere percepita come responsabile della situazione attuale dal momento che ha di fatto governato il periodo transitorio mi è dato un non è attualmente tra le forze di governo tuttavia non è da sottovalutare il fatto dopo la fetta dell'elettorato tunisina ancora ancorate valori tradizionali e conservatori rappresentati dal partito islamico e al momento del voto ciò potrebbe trasformarsi in una conferma di annata come prima forza politica
In entrambi i casi comunque ciò che appare chiare che nessuna delle due principali forze in campo vota per i numeri per governare da sola cosa potrebbe accadere allora
Qualora e Nada assieme alla formazione del Congresso per la Repubblica e età cattolico
Riuscisse a ottenere una percentuale di voti tale da poter formare una coalizione di Governo potrebbe riproporsi tradizione della cosiddetta troika il terzetto il
Il terzetto ripartite che finora hanno guidato la frase
Transitorie dal suo Cantoni dal tunnel potrebbe anche diventare il primo partito della Tunisia ma non per questo riuscirà a ottenere in numero numero
Sufficiente per governare né da solo né in coalizione con altri partiti infatti la presenza di alcuni personaggi legati all'ex
Regime liberali e la percezione del partito come spesso è una vecchia classe politica potrebbe far sì che le altre formazioni di opposizione non vogliono stringere legami di potere con unità
Ciò che potrebbe prospettarsi in questo caso potrebbe essere ipotesi una grande coalizione proprio trainata insignita tu impossibile no alcuni esponenti dell'una dell'altra formazione politica l'ho fatta apertura in tal senso del resto un simile scenario
Farebbe seguito le promesse del Partito islamico di voler comunque costituire delle coalizioni più ampio possibile
Per poter portare avanti la transizione in maniera pacifica in questo caso sarebbe però da capire se e come potranno essere portata avanti con riforme strutturali in capo economici e sociale così necessarie per far uscire la Tunisia e l'attuale crisi e incamminarsi definitivamente sulla via della democratizzazione questa l'introduzione seguono poi una serie di articoli di approfondimento non ne abbiamo scelti due il primo è quello dell'ex ambasciatore italiano in Tunisia Armando sanguini intitolato Tunisia un'elezione da seguire
La Tunisia scrive sanguigni torna sotto i riflettori della cronaca internazionale il ventisei ottobre si celebrano infatti l'elezioni parlamentari seguite dalle presidenziali del ventitré novembre
Con le quali si chiuderà la transizione iniziata nel gennaio del due mila undici e si apre al passaggio la concreta Rifondazione costituzionale politica del Paese
A fronte del generale panorama nordafricana e mediorientale su cui gravano dinamiche traumatiche pesanti incognite la Tunisia si presenta quasi come un'isola felice in cui si sono affermate libertà e democrazia
Dove l'Islam politico ha dato prova di capacità di mediazione sulla prassi politica e soprattutto sui valori religiosi e sulle regole della convivenza come risultato dal testo del nuovo costituzione
Che ha consolidato la sua tradizione di paese antesignano di conquiste sociali ed igiene nel più vasto contesto arabo-islamico
Dove la crescente influenza del Golfo si è attestata per ora grazie anche a ridotto peso specifico del Paese sulla soglia di sostanziale incompatibilità con quella dei suoi tradizionali parte internazionali
In realtà né quasi quattro anni trascorsi dalla fuga cui fu costretto autocrate Bernardi il Paese ha vissuto una transizione ben più lunga del previsto e più sofferta
Perché la vittoria del Partito islamico è nata ha innescato una polarizzazione politico ideologica che la condivisione del potere di governo istituzionale con due partiti laicità cosiddetta troika di governo
Non è riuscita a mitigare
Perché questa troika si è rivelata impreparato ad affrontare adeguatamente le grandi sfide del Paese
Economiche sociali e securitaria perché solo dopo un colpevole collateralismo con le frange estremiste è nata si è impegnata a contrastarle e a combattere dal ri emergente terrorismo
Perché il Paese ha vissuto la quasi quotidiana mobilitazione popolare macchiata da due assassini politici due crisi di Governo e quindi nevralgico intervento dalla società civile organizzata
Che ha di fatto pilotato le forze politiche in un dialogo nazionale che ha indotto la troika di governo passa la mano esecutivo tecnico di consenso l'attuale
A capo del quale è stato posto medi insomma già Ministro dell'industria del precedente Governo e solo in tale contesto si è giunti al definitivo varo della Costituzione e alla predisposizione delle condizioni necessarie per effettuare elezioni parlamentari e presidenziali
In un'atmosfera che resta appesantita dalla gravità della crisi economica e sociale ed alla minaccia terroristica somma è riuscita a svolgere un buon lavoro e sono in molti a ritenere possa rivedere la sua dichiarata contrarietà a essere in qualche modo coinvolto in un prossimo Governo malgrado
Appunto la sua dichiarata contrarietà adesso dunque la parola passa agli elettori che desiderano che assegnare duecentodiciassette seggi parlamentari in lizza su ventisette circoscrizioni nazionali e sei è strisce rientro tra tredici mila candidati e novantaquattro partiti troppi
Col doppio rischio dispersione del voto e dell'incoraggiamento già consistente astensionismo a vantaggio delle forze politiche più monolitica radicate sul territorio come è nata proprio il partito islamico
Chi ha vinto con trentasette per cento di voti nel due mila undici
Voglio c'era è nata il partito islamico ripete quel risultato e dubbio anche sì oltre la dispersione a diverse carte da giocare
Sincere ammissione degli errori commessi per inesperienza alla valorizzazione della moderazione della disponibilità al compromesso fino alla rinuncia al potere governativo il nome del bene comune
Difesa non settaria identità islamica dimostrata tra l'altro dal nuovo Costituzione apprezzato in tutto l'Occidente eccetera
Nella stessa logica ha dichiarato di rinunciare commossa abilmente strumentale ha un proprio candidato alle elezioni presidenziali spesso per quanto riguarda è nata
Mi dato un è la principale formazione che lo contrasta capeggiato dall'ottantasette enne essersi raccoglie come insieme piuttosto diversificato di anime politiche di destra di centro di sinistra
Coese principalmente in chiave anti extra miste la difesa dei valori di un laicismo modernista radicato nel dita del padre della Patria Bur diva
Ampiamente condiviso dal ceto più borghese che occidentali Zeman per della società tunisina la dimensione di esponente del dissolto era il cd il partito di Ben Alì e del relativo reticolo di potere potrebbe danneggiarlo
Ed sepsi figura tra l'altro tra i ventisette candidati alle elezioni presidenziali
Il positivo esito di queste elezioni che si auspica sente dati estremisti circa riterrà ossigeno questo popolo che lo merita e potrà costituire un indicatore di rotta anche al di fuori dei suoi confini
Nazionali così Armando sanguini già ambasciatore d'Italia viene Tunisia perplesso dossier dell'ISPI passiamo alla seconda segnalazione all'interno di questo dossier
Le quattro sfide della Tunisia in transizione questo il titolo dell'analisi stimata Stefano Torelli analista dell'ISPI
La Tunisia che il ventisei ottobre si recherà alle urne per decidere la composizione del nuovo Parlamento e quindi noi qui libri politici che determinano le prossime fasi altra sezione politica è sicuramente un Paese diverso rispetto a quattro anni fa
Da quel momento sono stati compiuti molti importantissimi passi in avanti verso reale cambiamento politico istituzionale
Molti analisti ed esperti sono concordi a definire alcune sia l'unico caso di successo rispetto ai Paesi interessati dalla cosiddetta primavera araba cioè è stato determinato diversified tori la convergenza di maggiore attori politici rispetto al tema prioritario la transizione in colossi va e quindi la formazione di un Governo di coalizione che ha attenuato lo scontro ideologico interno
Il coinvolgimento attivo della società civile del dialogo nazionale
Il superamento di un momento di crisi del due mila tredici e due mila quattordici grazie la formazione di un Governo tecnocratico l'approvazione del nuovo Costituzione che dovrebbe rappresentare la base del nuovo cammino
Tutti questi fattori inducono a essere ottimisti circa il futuro della Tunisia soprattutto la vigilia del prossime elezioni con cui per la prima volta la sola repubblicana i tunisini sceglieranno un Parlamento realmente rappresentativo dei cittadini
Tramite un voto che si prospetta trasparente e democratico
Tuttavia accanto agli elementi di ottimismo è bene sottolineare come la Tunisia debba ancora superare difficili prove per poter consegnarci in caso di successo nel suo processo di democratizzazione
Per sintetizzare le sfide che il Paese ha davanti a sé si possa individuare cinque tendenze che rappresenta un campanello di allarme per la Tunisia
E che allo stesso tempo possono gettare delle ombre sul processo di democratizzazione tutte queste sfide possono essere affrontate tramite politiche mirate da parte del nuovo Governo di Tunisi ma allo se il suo tempo non devono essere sottovalutate in quanto potenzialmente possono generare nuove sacche di instabilità prima questione persistono le disparità regionali
Nonostante la Tunisia sia oggi un Paese più libero rispetto a quattro anni fa e molti settori si comincia a far sentire gli effetti dell'apertura politica il paese continua a essere affetto dalla piaga delle disuguaglianze regionali
Quest'ultima rappresenta la vera preoccupazione di carattere socio economico all'interno e sono caratterizzate da marcate differenze i livelli di sviluppo tra Regione della costa e quelle interne meridionali
Per rendere l'idea di quanto tali differenze siano marcate basso osservare alcuni dati il tasso di disoccupazione Regione di Gassa ad esempio supera il trenta per cento mentre la media nazionale comunque alta e la metà
L'accesso ai servizi di base abbastanza diffuso la Regione costiere mette presenta grandi problematiche la Regione accidentali sia Tunisi novantasette per cento la popolazione
Accesso all'acqua tale percentuale scende al quaranta per cento nelle aree rurali nel nord-ovest ancor più grande il gatto nell'accesso ai servizi sanitari
A Tunisi novantatré per cento delle case lo ha mentre assi di Busi solo il dodici per cento lo presenta servirebbero dunque più investimenti in infrastrutture impresa ma la politica governativa nei decenni si è concentrata sullo sviluppo delle aree costiere
Seconda questione l'economia è ancora debole in parte collegata al problema delle disparità regionali che è quello di un'economia che presenta debolezze strutturali difficili da risolvere
L'alto tasso di disoccupazione rappresenta in problema strutturale del Paese reso ancor più evidente dal tasso di disoccupazione dei laureati
Quello che sono poco prima della caduta libera lì veniva spesso dipinto con un modello di sviluppo era invece caratterizzato da gravi deficienze come lo scarso livello di con di vita interna un deficit commerciale un debito pubblico alti un alto livello di corruzione e l'assenza di investimenti mirati per lo sviluppo per le aree meno agiate
Il Governo di insomma del premier uscente in parte cercato iniziare un cammino di riforma del settore economico lo stesso tempo si è speso molto all'estero cerca nuovi investimenti e prestiti tuttavia sarà prendono Governo che dovrà attuare un organico sistema di riforme che possa rendere l'economia tunisina più competitiva e all'altezza degli alti Stendhal dico Rita della propria forza lavoro e delle proprie infrastrutture
Terza questione che interessa il paese il il leghismo che avanza scrive Torelli dell'ISPI nell'ultimo anno una delle tendenze più preoccupante che hanno preso piede in Tunisia riguarda la sicurezza
Quest'ultima non è stata minata soltanto dei due assassini politici che hanno colpito due membri opposizione scioperi dalla idee e Mohammed drammi nel due mila tredici
Ma riguarda l'emergere di forme di islamismo radicale e di cellule cioè disse all'interno del Paese queste sono il risultato di un doppio fenomeno da un lato abbiamo l'espansione dei gruppi cioè dissi legati ad Al Qaeda pagherebbe islamico che sta allargandosi in Tunisia
E si è resa protagonista di diverse tetti contro le forze di sicurezza ai confini con l'Algeria questa guerra interna già provocato decine di vittime tre soldati tunisini
Dall'altro vi è sicuramente un trend di radicalizzazione di elementi tunisini stessi che si sentono marginalizzati da un processo di transizione che all'inizio li vedeva protagonisti
Si tratta di fasce di popolazione molto giovane concentrate proprio nei quartieri periferici delle grandi città soprattutto Tunisi e nelle aree meno sviluppate come quella di cassieri un'altra cartina di tornasole per la verifica della radicalizzazione in Tunisia e quello del dato dei così detti Forin Fighters che si sono recati a combattere la vicine ad in Siria e Iraq
Secondo alcune stime sarebbero circa tremila il numero più alto rispetto a così alto qualsiasi altro Paese straniero
Dal punto di vista politico il governo della così detta troika si è concentrato esclusivamente sulla repressione del movimento salafita passare alla Sharia sfruttando lo scontro interno anche a fini politici interni
Dal punto di vista legislativo invece occorrano legge antiterroristica che superi quella del due mila tre criticato in quanto lesiva dei diritti umani quarta questione disaffezione nei confronti della politica è difficile parlare di transizione di successo se i dati circa disaffezione della nuova politica da parte dei tunisini ci danno l'immagine di una Tunisia sempre più disillusa
Secondo quanto riportato dalla recente ricerca del più come soci Center la percentuale di tunisini che oggi crede che la democrazia sia il miglior tipo di governo possibile e suo del quarantotto per cento erano il sessantatré per cento nel due mila
UDC
A testimonianza del valore dato l'economia il settantatré per cento i tunisini crede che la cosa più importante per il Paese sia una con la mia forte mentre solo venticinque per cento ritiene che sia un governo democratico
Parallelamente rispetto al due mila dodici è raddoppiata la percentuale di coloro che penso non sia meglio un governo stabile anche senza democrazia sessantadue per cento
L'ottantuno per cento degli interpellati si ritiene non soddisfatto di come sta andando le cose in Tunisia e le due istituzioni viste con maggior favore sono l'esercito e la polizia
Di contro che i partiti politici che sono stati protagonisti alla transizione fino a questo momento sono visti con sempre maggiore sfavore in conclusione i problemi sottolineati
Prendo la transizione tunisina ancor prima di ostacoli le elezioni parlamentari del prossimo ventisei ottobre rappresenta un punto di svolta per il processo di democratizzazione del Paese
Tuttavia accanto ai motivi di ottimismo persistono problemi di tipo socio economico e politico che su una minaccia per un lineare percorso di transizione politica
In particolare sebbene siano registrati progressi indiscutibili dal punto di vista libertà politiche civili rimangono difficoltà in campo economico la chiusura di un sistema politico percepito ancora come troppo distante dalle esigenze reali della popolazione
L'articolo di Stefano Torelli intitolato le quattro sfide della Tunisia in transizione all'interno di questo dossier ISPI intitolato Tunisi al voto la primavera contino appunto di domanda
E dedicato al voto che se tutta la giornata di ieri domenica ventisei ottobre in Tunisia lezioni
Politica elezione del primo Parlamento dopo la caduta di banali nel due mila undici il dossier ispiro trovate attraverso il sito internet ISPI on line punto viti
Con questa segnalazione sicura la puntata di oggi della signora Riggio politica un assoluto da Lorenzo rende ci sentiamo domani mattina alle ore sette