02 NOV 2014
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Valter Vecellio - Radio - 17:54 Durata: 2 ore 16 min
A cura di Bretema e Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 2 novembre 2014 , condotta da Valter Vecellio con gli interventi di Valter Vecellio (giornalista, direttore di Notizie Radicali, membro della Direzione, Radicali Italiani), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Tra gli argomenti discussi: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 2 ore e 16 minuti.

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  • Pannella sulla votazione della mozione generale al Congresso di Radicali Italiani: sono stati presentati "tre emendamenti importanti, al punto che anche io ho votato per non accoglierli come emendamenti di quella mozione, non distorcono però il senso e la direzione politica chiara della mozione approvata. Una mozione redatta soprattutto da Rita Bernardini che esce da questo Congresso come la segretaria che è entrata come tale, in una situazione di scarsa conoscenza esterna e spesso anche interna delle ipotesi di assicurazione di responsabilità in Radicali Italiani. Io l'ho votata e il Congresso ha fatto questo in modo sorprendente"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Valter Vecellio

    giornalista, direttore di Notizie Radicali, membro della Direzione (RADICALI ITALIANI)

    In diretta dal Congresso di Radicali Italiani a Chianciano Terme. Una sintesi del Congresso fatta da Valter Vecellio: dalla presenza di Guido Ceronetti (scrittore e traduttore) alla disobbedienza civile sulla cannabis terapeutica di Rita Bernardini, Marco Pannella e altri, passando per i tre emendamenti importanti e approvati alla mozione generale. Marco Pannella: "Questi tre emendamenti importanti, al punto che anche io ho votato per non accoglierli come emendamenti di quella mozione, non distorcono però il senso e la direzione politica chiara della mozione approvata. Una mozione redatta soprattutto da Rita Bernardini che esce da questo Congresso come la segretaria che è entrata come tale, in una situazione di scarsa conoscenza esterna e spesso anche interna delle ipotesi di assicurazione di responsabilità in Radicali Italiani. Io l'ho votata e il Congresso ha fatto questo in modo sorprendente. In precedenti votazioni, la componente che si poteva ritenere più omogenea alle posizioni mie o di Rita aveva contato grossomodo 115-120 voti a favore, e poi 30 contrari. Ma al momento della votazione finale, essendo poi assenti una decina di votanti rispetto alle votazioni precedenti, abbiamo contato 157 voti a favore della mozione, 5 contro e 20 astenuti. Da questo punto di vista, è stata quasi ribaltata la situazione dei voti precedenti. Perché si era creato un gruppo di 115-120 che manifestamente non rappresentavano unità a favore della linea del Partito e di Radicali Italiani, e anche alla candidatura confermata di Rita Bernardini per la segreteria e di Laura Arconti per la Presidenza". Pannella parla dunque di una progressione "positiva" delle votazioni: "E' vero che nelle votazioni precedenti si erano inserite alcune posizioni non scontatamente interne all'indirizzo prevalente di quella mozione, però è anche evidente che proprio mentre la stanchezza dominava, molti erano assenti, e contava la stanchezza fisica e non soltanto intellettuale, a me ha sorpreso molto positivamente"
    17:54 Durata: 12 min 39 sec
  • Pannella sulle condizioni di regime esterne al XIII Congresso di Radicali Italiani: "Abbiamo sempre più posto al centro il problema della estrema drammaticità, dell'abolizione totale, come nemmeno nelle dittature, quando la televisione almeno non aveva anche il sostegno della Rete che oggi rafforza e moltiplica il monopolio radio-televisivo che abbiamo in Italia", del "rispetto della informazione" per il popolo italiano. Dai rapporti dei Radicali con gli ultimi tre Papi a quelli con la Destra sociale dell'Msi nella Prima Repubblica

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La "lezione magistrale" del Papa Francesco su giustizia e carceri salutata nella mozione di Radicali Italiani. Il richiamo a una "censura" che avrebbe colpito il Papa dopo il suo intervento sulle carceri. Era mai accaduto prima? "Personalmente mi pare almeno altre due volte - replica Pannella - Per esempio durante la tenuta del loro Sinodo". Pannella sulle condizioni di regime esterne al XIII Congresso di Radicali Italiani: "Abbiamo sempre più posto al centro il problema della estrema drammaticità, dell'abolizione totale, come nemmeno nelle dittature, quando la televisione almeno non aveva anche il sostegno della Rete che oggi rafforza e moltiplica il monopolio radio-televisivo che abbiamo in Italia", del "rispetto della informazione" per il popolo italiano. Pannella sul poeta e scrittore Guido Ceronetti, classe 1927, presente al Congresso di Radicali Italiani: "Ha tre anni più di me, fisicamente è piuttosto stanco, manifestamente, ma è molto attento e per quel che mi riguarda ci sono delle sintonie - oltre che delle simpatie - nei confronti del mondo letterario e civile francese per esempio, il che si traduce anche nello stesso tipo di sensibilità per stampa e pubblicistica italiana. Infatti un po' di questo abbiamo formalmente parlato a un dibattito registrato per Radio Radicale. Nel quale si manifestava una sua convinzione nettamente pessimistica, a partire da considerazioni sulla realtà civile, politica e istituzionale italiana ma non solo; da parte mia, dialogicamente, il non condividere questo pessimismo, perché ritengo possibile che proprio noi Radicali riusciamo a regalare a noi stessi, al Paese e non solo all'Italia e all'Europa, una voce di opposizione ma con consapevolezza di opposizione al regime che non è riuscito ancora a eliminarci". L'informazione radio-televisiva, le elezioni europee e il caso studiato dal Centro d'Ascolto. Il ricordo del "genocidio culturale" ai danni dei Radicali evocato una volta dall'ex Msi Francesco Storace, quando era presidente della Commissione di Vigilanza della Rai. "Io andai una volta per marcare il metodo e la cultura liberale, radicale e democratica. Intanto l'Msi per un suo Congresso nazionale mi aveva incluso tra i suoi invitati politici". "L'Msi e Giorgio Almirante (storico segretario del Msi, 1914-1988, ndr) avevano notoriamente invitato il Partito radicale assieme agli altri partiti, diciamo quelli di regime. Ma quando andammo lì, ci fu una cosa divertente. Siccome io li stuzzicavo già da un po' di tempo, dicendo che gli atteggiamenti nazionalistici, assieme ad altri, del modo anti-partitocratico che sembrava tenere vicini noi e l'Msi di Giorgio Almirante… La sera prima, Almirante aveva riunito tutto il servizio d'ordine, esplicitamente, perché temeva gli effetti spiacevoli di una accoglienza del Congresso del Msi per la mia andata lì. Quello che invece accadde è che ben presto Almirante, che ancora quella mattina era trepido per l'accoglienza dei suoi camerati verso la nostra delegazione e me in particolare, dovette constatare che l'accoglienza era caldamente - per la generalità dei delegati del Congresso - molto amicale. Quindi a un certo punto Almirante, dopo alcune ore, passò dalla sua attenzione per evitare che l'accoglienza fosse men che corretta e cominciò a dire: 'Pannella per esempio…'. Perché io in quel momento ero polemico e dicevo: 'Ma in fondo il fascismo è un'altra cosa'. (…) 'Non possiamo più attribuire al Movimento sociale di occupare un'area storica come quella del fascismo ufficiale". I Radicali al loro ingresso in Parlamento, tra continuità con la Destra storica e accuse di filo-fascismo. Il leader radicale sulla fine del fascismo: "Mussolini il 25 aprile è caduto perché, nel pieno rispetto della legalità ufficiale, il Gran Consiglio del fascismo si è riunito e con l'ordine del giorno Grandi, cioè di un esponente del regime fascista, indusse il re dopo 24 ore a deportare in Abruzzo Benito Mussolini"
    18:06 Durata: 42 min 38 sec
  • Riflessioni su alcuni interventi al Congresso come quelli del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dell'esponente del Pd Luigi Manconi e del direttore del Garantista Piero Sansonetti

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella sul messaggio del Presidente Napolitano a Rita Bernardini come segretaria di Radicali Italiani: "Nella lettera resa pubblica, il Presidente ha ringraziato Rita Bernardini, segretario di Radicali Italiani, per il ricordo che c'era nella relazione della nostra segretaria e per l'apprezzamento del suo messaggio alle Camere sulla questione carceraria da lei richiamata. E ha aggiunto: 'Sono profondamente convinto che a ogni cittadino e a ciascuno degli attori individuali e collettivi della nostra vita politica ed istituzionale, pur nella dialettica delle differenti posizioni, un'assunzione di responsabilità per contribuire a una maggiore coesione nazionale, e anche in tal modo a una crescita economica e civile'. Insomma, ringraziava in tal modo il Presidente della Repubblica". Pannella sui "quattro anni di polemiche, credo corrette ma feroci" tra lui stesso, i Radicali e il Quirinale. "Un dialogo pur nella polemica molto dura", poi culminato con il messaggio di Napolitano alle Camere. I Radicali e i rapporti contrastati con il Presidente Scalfaro: "Noi avevamo inventato la sua candidatura. Poi però, appena eletto, ha reagito in malo modo, 'democratico-cristiano', anche se l'aggettivo non era per me nemmeno all'epoca dispregiativo ma a livello potere della Dc c'erano manifestazioni di potere poco liberali". L'interlocuzione con il Pd e l'intervento di Luigi Manconi (Pd) al Congresso di Radicali Italiani. Pannella: "Lui ha fatto prima dei discorsi su di noi di quasi assoluta novità di interpretazione di quello che rendeva ai suoi occhi positiva la presenza radicale. Il suo discorso era che anche a livello personale lui da decenni sopporta in modo mirabile difficoltà della vista molto importanti, ed è riuscito a continuare a studiare e a rimanere al corrente, per cui forse lui è a sinistra l'intellettuale e il militante di quella parte della sinistra nella quale la novità radicale - diceva lui - è che i Radicali pongono e ripropongono l'attenzione ai corpi come contenitori nell'anima, certo, ma anche nella loro specificità". La presenza di Piero Sansonetti, direttore del Garantista, al Congresso di Radicali Italiani. Le sue corrispondenze sui Radicali ai tempi dell'Unità: "Non dozzinali, non togliattiane", chiosa Pannella
    18:49 Durata: 17 min 12 sec
  • Pannella sulla presidente uscente di Radicali Italiani, Laura Arconti: "La cosa straordinaria è che lei a 90 anni ha presieduto assemblee nostre di Congresso, e tutti credo sappiano che non sono una passeggiata, e lei nelle sue condizioni di militante è restata fino alle 4 del mattino. Dieci ore di lavoro presidenziale, continuo, tenendo presente anche cosa sta succedendo in Congresso e altro. Il nostro modo di essere Radicali, suo, mio, perché ci siamo ritrovati e ci ritroviamo a vivere la nostra vecchiaia forse nutrendo la nostra vecchiaia proprio di questa 'fatica', tra virgolette"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella accenna alla riunione della Direzione di Radicali Italiani nella sera di sabato e terminata a notte fonda. "Ieri presiedeva la presidente di Radicali Italiani, Laura Arconti, che è una nostra vecchia amica e compagna; antica soprattutto. Ma c'è soprattutto un altro connotato: abbiamo un rapporto antico di attenzione reciproca, bello e forte; a un certo punto ieri stavamo dibattendo, viene un giornalista e dico 'vabbè ma non disturbarci, che qui tra tutti e due facciamo 185 anni'. La cosa straordinaria è che lei a 90 anni ha presieduto assemblee nostre di Congresso, e tutti credo sappiano che non sono una passeggiata, e lei nelle sue condizioni di militante è restata fino alle 4 del mattino. Dieci ore di lavoro presidenziale, continuo, tenendo presente anche cosa sta succedendo in Congresso e altro. Il nostro modo di essere Radicali, suo, mio, perché ci siamo ritrovati e ci ritroviamo a vivere la nostra vecchiaia forse nutrendo la nostra vecchiaia proprio di questa 'fatica', tra virgolette". "Abbiamo tempi di lavoro che nessun contratto consentirebbe. Sicuramente volontari, felici, ma anche rischiosi". Sui conti economici di Radicali Italiani e dell'area radicale: "Dobbiamo pur dire che traiamo misteriosamente dalla nostra militanza, dai suoi connotati, dalla sua cultura, anche qualcosa che comincia a interessare non solo un giornalismo serio ma anche la scienza". Il leader radicale cita ancora, per esempio, "un'operetta scientifica seria, di Ulisse Franciosa, con prefazione di un altro scienziato, intitolato 'Digiuno, autofagia, longevità'". La manifestazione dei "nudi" al Teatro Flaiano nel 1995. Il ricordo del quotidiano Agenzia Radicale. L'opuscolo "Il voto radicale" che si apriva con un editoriale di Elio Vittorini
    19:06 Durata: 24 min 55 sec
  • I risultati del Congresso: l'elezione di Rita Bernarndini (segretario), Valerio Federico (tesoriere), Riccardo Magi (presidente). Pannella: "C'è una realtà ed è quella che indubbiamente nel Partito radicale c'è una compensazione a volte della inadeguatezza della lotta al regime per la quale non sono pochi i Radicali che dimostrano a se stessi di essere davvero democratici perché 'bisogna liberarsi di Pannella'". In conclusione: "Io dico che faccio fiducia a questo Congresso, ai suoi esiti, perché leggo i numeri e via dicendo anche senza ridurre tutto a numeri, e devo dire che non mi pare ci sia la situazione nella quale potrei avere il dubbio che realisticamente faremmo bene - e farei bene io, soprattutto - a mollare"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Valter Vecellio

    giornalista, direttore di Notizie Radicali, membro della Direzione (RADICALI ITALIANI)

    Pannella legge i risultati delle votazioni per le cariche di segretario, tesoriere e presidente di Radicali Italiani. Per la segreteria, l'ordine è questo: Bernardini (97 preferenze), Claudia Sterzi (64), Nicolino Tosoni (3), 16 bianche e 17 nulle. Per la Tesoreria: Valerio Federico (125), Marco Beltrandi (65), bianche 7. Vecellio commenta subito: "Non vorrei essere precipitoso, ma Radicali Italiani non ha più una segretaria?". Pannella: "No, aspettiamo un momento, perché? Rita Bernardini è la prima". Vecellio: "Però siccome legava la sua Segreteria a una certa Tesoreria, adesso c'è qualcosa che non so come si componga". Pannella continua con la lettura dei risultati: "Certo, come Presidente per esempio c'è Riccardo Magi, con 82 preferenze, Silvio Viale, con 61, Laura Arconti 47". Pannella: "C'è una realtà ed è quella che indubbiamente nel Partito radicale c'è una compensazione a volte della inadeguatezza della lotta al regime per la quale non sono pochi i Radicali che dimostrano a se stessi di essere davvero democratici perché 'bisogna liberarsi di Pannella'". "Questa è una presa di coscienza di quello che può realizzare un Partito con lo Statuto e le regole che ci siamo dati, che non hanno confronti con nessun'altra forma-partito". Vecellio a Pannella: "Ti hanno incollato per settimane, mesi e anni l'immagine del Dio Crono che mangia i suoi figli. Ora sono i figli che mangiano il Dio Crono, è esattamente rovesciato. Questi risultati sono figli che mangiano Dio Crono". Pannella scherza: "Ma quando mangiano lo digeriscono?". "In genere loro sono nutriti dalle radiotelevisioni e sentono il bisogno di liberarsi da qualcosa: o dalla famiglia, per esempio; o dal lavoro per quelli che hanno la fortuna di averlo; o per il resto devono liberare il Partito Radicale da Pannella". Vecellio: "Di avere accanto dei compagni che 'tremano e tramano' io non mi sento a mio agio". Pannella: "Ma quelli ce li ha Papa Francesco , non io!". "Quello che bisogna dire qui e ripetere, perché ci sono poi molti che sottolineano quanto il rapporto di riconoscersi nella nostra storia o nella mia storia personale è autentico… Quando una volta mi hanno fatto parlare a 3 milioni di persone, dove gli altri vanno sempre, abbiamo avuto 42mila iscritti in poche settimane". "In questo momento non andrebbero così i Congressi se ci fossero 42mila o anche 400mila iscritti". "Dovranno fare un po' di sforzi per spiegare adesso, a quelli che scriveranno adesso che 'Pannella è in difficoltà', 'ha perso', solleciteranno un po' di domande: ma quello non era l'autocrate? Questi risultati sono la prova che noi continuiamo, controcorrente, a segnalare che c'è un 'prima vivere'". Il leader radicale torna sulla conversazione telefonica con Papa Francesco in occasione dell'ultimo sciopero della fame e della sete di Pannella. "Lui invece mi raccomanda di essere 'più coraggioso'. Un po' di coraggio, anche sfrontato, ce l'ho. Se è vero che avant'ieri, grazie anche a Giuseppe Rossodivita, a Elena Turco e persone che non sono tradizionalmente del nostro ambiente, a questo punto ci siamo riuniti una sera per capire cosa si deve fare anche in relazione ai problemi posti anche da Papa Francesco, e come agire in sinergia, visto che ad alcuni è noto che il Papa Woityla e Papa Giovanni XXIII hanno avuto rapporti affettuosi" con i Radicali. "Termino per dire adesso che ho proposto, anche, seppure non direttamente perché ci siamo incontrati con altri, con il suo portavoce Padre Lombardi": "C'era in animo, fra le altre iniziative, ma devo dire di pretta ispirazione e aspirazione di Papa Bergoglio, per cui con un'aggregazione di enti non solo religiosi che si occupano del fanciullo e dei fanciulli, delle loro condizioni particolari e altro, bisogna essere collegati perché si riconosce che noi possiamo aiutarli. E a me è venuto - penso che Padre Lombardi lo abbia già riferito -, dopo due ore in gruppo, anche con Emma, di illustrare una proposta mia ma che era stata condivisa da questo ambiente che è mobilitato un po' per far decollare cose concrete che per esempio Renzi non ha nemmeno in programma. Ho detto: io proporrei, siccome si parlava di Pasqua, di fare il 2015 come anno di 'spes contra spem'". "Essere speranza contro il volerla avere". "Propongo come collaborazione, come suggerimento, perché Papa Bergoglio secondo me è progetto". I precedenti rapporti tra Papi e Radicali. Pannella in conclusione: "Io dico che faccio fiducia a questo Congresso, ai suoi esiti, perché leggo i numeri e via dicendo anche senza ridurre tutto a numeri, e devo dire che non mi pare ci sia la situazione nella quale potrei avere il dubbio che realisticamente faremmo bene - e farei bene io, soprattutto - a mollare". A proposito dell'attuale presidente del Consiglio, Matteo Renzi, "c'è una cosa che non voglio rischiare: di andare a un Piazzale Loreto; per impedire che lui sia linciato a Piazzale Loreto o magari a Berlino in un bunker"
    19:31 Durata: 39 min