Ricordo di Benigno Zaccagnini

Buongiorno a tutti cominciamo
I lavori del nostro incontro
Siamo qui
Riuniti come
Tanti vecchi amici
Per una circostanza che volevamo assolutamente non passasse sotto silenzio il venticinque anni la scomparsa di Benigno Zaccagnini
Abbiamo qui con noi alcuni familiari che ci hanno aiutato costruire questa
Questa cerimonia quest'incontro tanti amici
Presidente delle ACLI Bottari o il Ministro Franceschini Pierluigi Castagnetti Antonello Soro tanti amici e inutile citarli tutti richiamati qui dall'affetto
Da un sentimento
Che non si estingue nonostante
Continua a trascorrere gli anni un sincero ringraziamento lo voglio rivolgere anche alla Presidente della Camera
Allora onorevole Boldrini che ci accoglie CIN
Salutiamo anche Presidente Casini che ci ha raggiunto
Ci accoglie dopo non può essere qui ma ci ha mandato un affettuoso messaggio che vi leggo nel sincero rammarico di non poter essere presente per impegni istituzionali precedentemente assunti ringrazio la Fondazione persona comunità democrazia in particolare il suo Presidente gratuiti Castagnetti
Per aver voluto tenere presso la Camera dei deputati ricordo di Benigno Zaccagnini a venticinque anni esatti dalla sua scomparsa avvenuta il cinque novembre mille novecentottantanove
Giunto alla vita politica attraverso la formazione antifascista negli ambienti cattolici Ravennati in cui era vivo il ricordo del martire don Minzoni e la conseguente partecipazione lotta partigiana
Benigno Zaccagnini è stato protagonista per un quarantennio lasciando nell'opinione pubblica un'impronta significativa
Del suo spessore morale nel suo spirito cristiano della sua profonda umanità maturata anche nel servizio giovanile spesso gratuito della professione medica
Fedele interprete dei valori della Costituzione repubblicana tenne sempre come bussola la consapevolezza del ruolo del Parlamento in cui come disse in un discorso sul Bilancio interno della Camera mezzo secolo fa
Risiedono la sostanza e la garanzia di un'autentica vita democratiche al Parlamento fu dall'un istituto come fulcro vitale dalla democrazia in quanto naturale punto di incontro dei dialettico e quindi costruttivo e aperto confronto
Tra le parti politiche chiamate in questa sede esercitare la sovranità popolare non solo nell'attività di legislativa ma anche in quella di indirizzo politico di puntuale controllo dell'Esecutivo
L'esperienza morale politica di Benigno Zaccagnini conclude questo messaggio della
Boldrini rappresenta dunque un tassello importante di quella memoria storica di cui oggi hanno più che mai bisogno il Paese
E in particolare le sue istituzioni nell'azione che ha non presso impresa che hanno intrapreso volte ravvicinare a loro i cittadini e a ritrovare una nuova forte legittimazione democratica
Grazie
Sono qui con noi
Io orlo questi lavori poi prenderanno la parola sono qui con noi alcuni amici che mi permetto di chiamarvi così avendo accettato avendo accolto il nostro invito
Il padre Francesco che te scrive e di cose politiche
Sulla Civiltà Cattolica come con intelligenza e con
Con grande
Saggezza e del Presidente Gerardo Bianco non ha bisogno di presentazioni lo presento l'ultima diciamo qualifica lui presiede l'associazione degli ex parlamentari
Urlava in rotte
Il Presidente dell'Istituto Sturzo il professor Nicola Antonietti è docente di dottrine politiche all'Università di Parma assunto la responsabilità della Presidenza dell'istituto da poche settimane facciamo gli auguri per questo lavoro
Paolo Ruffini che un giornalista politico che ha diretto diversa resa del servizio pubblico lì lo ricorderete oggi dirige Chivu duemila
Io
Premetto che la mia introduzione sarà parziale nel senso non farò
Diciamo il non tratterò il profilo di una figura complessa ricca attraversato quarant'anni di storia politica come ci ha ricordato la il messaggio da Boldrini è il punto di vista
Di un di una generazione dei giovani del forse la possiamo definire l'ultima generazione le mogli Diana
E
Parto da questa domanda perché nonostante venticinque anni siano trascorse un quarto di secolo ancora così vivo e non sbiadisce ricordo di Zaccagnini
E di questo abbiamo conferme continue quando ci capita
Un po'a tutti di girare L'Italia di incontrare quelli con i quali abbiamo cominciato a fare politica per ragazzi sono tutti si sentono tutti ancora i ragazzi Zac
Giovani che scoprirono il busto la passione della politica grazie a quell'uomo saggi tramite arrivato al vertice di un partito che si stava allenando sulle secche di un'opinione pubblica divenuta ostile e critica
L'onesto Zac diceva forse con malcelata incredulità chi non si rassegnava
Ad una contraddizione così palese dove l'aggettivo mal si sposava con la realtà di un partito diverso così diverso dal suo segretario
Perché Zaccagnini apparire ed era l'opposto dell'OSP dello stereotipo democristiano tra virgolette come veniva rappresentato loro dei media il più lontano dalle logiche del palazzo dalle beghe correntizie
Dalle scalate di potere e proprio per questo il più vicino al suo popolo ha una base che non aspettava altro che potersi ritrovare riscoprire il sino alla sua identità più profonda democratica e cristiana
Eppure quella parola onesto per qualcuno indicava anche un limite quasi un difetto come dire una brava persona certo ma la politica è un'altra cosa non è sta è una precondizione ma non basta
Invece Zaccagnini rovesciò i paradigmi cambino le regole culturali le categorie modifico linguaggio più semplice più netto più diretto
Come quando nella replica del congresso del settantasei
Che volesse Segretario un fatto di grande modernità perché per la prima volta avveniva
Nel palazzo dello sport elezione diretta
E mi disse che la DC non sarebbe mai stata il comitato d'affari del capitalismo italiano
Lo fece con legge non collirio rii ma con i comportamenti e con una frase così credo ancora oggi faccia un po'scandalo facciano
Provi un ecco
Impegnativo una rivoluzione culturale per dimostrare che è un altro modo di pensare di vivere l'impegno politico era possibile
Per questo non è sto Zac che la lungimiranza di Aldo Moro ha portato al vertice del partito riuscì nell'impresa di salvare la DC
La politica della solidarietà nazionale disegnata e costruita da Moro
Trovo la sua anima nel modo in cui Zaccagnini interpretava il confronto con il pc una sfida costruttiva virtuosa tra le due grandi forze popolari nella quale l'orizzonte comune era l'interesse nazionale
E la tenuta della democrazia cristiana capace di ricostruire rivitalizzare il suo rapporto con la società italiana significo anche la sconfitta dell'offensiva destabilizzante del terrorismo i giovani
Soprattutto i giovani riconobbero nella diversità di Zaccagnini la migliore garanzia che le cose stavano davvero cambiando che si poteva finalmente uscire dalla
Frustrante recinto del partito moderato
Riscoprire originaria vocazione dell'ispirazione cristiana di chi sceglie la politica come diceva lui a causa della fede
La gente si fido quando Zaka non ciò mettendoci la sua faccia di persona perbene che la nuova DC è già cominciata con le citava lo slogan di quella campagne
Erano dieci rigenerata nel vero senso la parola perché un'altra generazione scopriva la voglia di esserci perché veniva di nuovo valorizzare dice più autenticamente popolare del partito che torna a parlare nelle scuole nelle fabbriche nelle piazze
Zaccagnino e riuscire a ridare senso e significato concrete rilevanza storica parole che si erano consumate a valori che non la politica ognuno affermati ma poi negati o rinnegati nella prassi ogni giorno
Perché crede non è fuor di luogo credo manca parlare di provvidenza nel momento più difficile più buio una luce
Se notte si farà al giorno
Zaccagnino rivedeva spesso costi Soleto dolce dialetto romagnolo era anche il motto del risveglio giornale che come si vede la sua battaglia accompagnava la stagione della ricostruzione non effimera invocazioni di ottimismo
Ma la traccia di una speranza che andava conquistata costruita ogni giorno con fatica con impegno con sacrificio personale come era accaduto nella Resistenza
E anche lì una diversità nella DC anche navi cinque gli anni molti parlavano di antifascismo di resistenza come elemento fondativo della Repubblica ma pochi lavorano fatta
La Resistenza come gli ricordo Marcora nel Congresso settantasei Zaccagnini era tra questi ribelle ma l'amore partigiano in una formazione rimarca comunista lottava Brigata Garibaldi senza paura si direbbe oggi di contaminarsi
Aperto al dialogo alla collaborazione con tutti senza mai rinunciare le proprie idee
Una specifica matrice cristiana di quella scelta che fu per Sempre anti feci l'antifascismo di Zaia che la conseguente scelta partigiane erano per l'unica
Una scelta di campo contro l'immoralità della violenza dell'oppressione dell'ingiustizia dell'intolleranza della persecuzione
Lo ha spiegato lo stesso Zaccagnini con queste parole richiamando la radice etica e spirituale più profondo della Resistenza la nostra resistenza diceva partiva proprio dalla nostra saldatura una dottrina di dignità e di libertà senza uguali
Dalla fede nella parola che da venti secoli fa tremare i tiranni
Una scelta di vita e non si esaurivano la stagione storica contingente dunque ma la lezione di una rivolta cristiana sono ancora parole sue non solo motivata da ragioni contingenti ma regolate fissando dei principi eterni
Della legge morale che hanno valore sul piano privato come su quello pubblico e politico
Nessuno spazio dunque una doppia morale e questa trasparente piena coincidenza tra il privato il pubblico tra la persona il padre il marito l'amico il medico
E il politico è un altro decisivo elemento del carisma di un uomo normale un antileader
Al quale capitava l'avventura di diventare uno dei più leader uno dei leader più amati nella storia della Repubblica
Zaccagnino ha insegnato con il suo esempio cosa significassero le parole di Paolo sesto sulla politica come forma più alta esigente di carità
Accettando davvero che scrivo di servizio di assumere responsabilità scomode e pesanti anche quando forse avrebbe preferito dedicarsi agli studi alla sua professione la sua famiglia
La politica era un dovere anche nei giorni tragici del rapimento dell'uccisione di Aldo Moro il suo amico suo maestro
Quel calvario fu anche il suo lento martirio se possiamo usare questa parola così dure ne parlava noi giovani che andavamo a trovarlo nella sua ultima stagione
Come di una ferita mai rimarginata non l'unica
Perché dopo Moro c'erano stati Piersanti Mattarella Bacelle Ruffilli
Tutti i suoi amici che avevano testimoniato quanto possa essere alto il prezzo da pagare all'impegno politico più tardi dopo di l'uomo politico né sicuri le tracce per molti aspetti che di Zaccagnini fu amico Mino Martinazzoli svolse riflessioni molto belle
Profonde sul limite della politica
Di una politica che si ferma a un certo punto di fronte a una dimensione della vita che conserva la sua autonomia
Pensa che Ninì certo in una stagione storica diversa più profondamente ipotecata dalle di logiche più direttamente toccato dalle passioni delle tragedie della politica
Più che del limite sarebbe forse giusto parlare dell'umanità della politica
Di una politica sa essere davvero umana perché riconosce le più profonde istanza di libertà dignità spiritualità costitutive della persona e di questa politica di questa insopprimibile istanza di umanità che ne so tener conto che nel contenuto
Benigno Zaccagnini si appassiona fino alla fine di questi temi parlava ancora i ragazzi a Cesena assieme al suo amico Luigi Granelli
Al nostro mi non Granelli una settimana prima di morire
Nei giorni in cui stava per concretizzarsi una sua antica profezia sul crollo del muro di Berlino con inquietudine la speranza del cristiano in appagato in cammino nella storia con la forza della sua fede con la libertà della sua coscienza come Tommaso Moro
Adesso diamo subito la parola a Paolo e poi ci lascerà perché non impegno obiettore giustificato già da alcuni giorni
Grazie allo scudo al fatto che andrò come scappare
Io sono per acque non poco più più grande di un anno non tanto di Franceschiello diciannove anni quando Zaccagnini Foletto Segretario di radici che pareva
Ferita a morte dalla sconfitta nel referendum sul divorzio già risultato delle amministrative termino centosettantacinque
Ho appena cominciato a fare il giornalista quando come per un miracolo Zaccagnini diede un senso una prospettiva
Un fascino l'impegno politico dei cattolici che pareva essersi esaurito nella mera gestione di un potere ricevuto da elettori che come affermava allora Indro Montanelli sito Rava nel naso
Si vede che mera con gli
Ancora esistono perché non si capisce con un personaggio così atipico possa andare a Piazza del Gesù scrisse Enzo Biagi sul Corriere della Sera
Invece ci andò Zaccagnini a Piazza del Gesù ci andò e ci rimase nonostante la tentazione di dimettersi nei giorni del rapimento di Moro
E caratterizzò la fase cruciale della visa profondità politica del nostro Paese gestì la cosiddetta apertura a sinistra e la strategia della fermezza nei confronti delle BR recupero alla DC fasce direttorato giovanile libera uscita
Ma nonostante tutto questo
E oggi credo di poter dire ai margini della memoria collettiva del nostro passato recente siamo un Paese dalla memoria corta
L'onesto Zac il vecchio Zac stato progressivamente relegato un'attenzione frettolosa stereotipata quasi sia stato una parentesi subito accantonata nella fase finale della Prima Repubblica caratterizzata poi da una crisi grave della legalità per quella che ci
Talmente fu definita da Berlinguer la questione morale e da un frettoloso accollante accantonamento dalla solita nazionale ed è l'espressione di Tangentopoli
Zaccagnino è stato
Allo stesso tempo un uomo del dialogo e della fermezza se lo Stato ha tenuto in uno dei periodi più bui della sua storia si deve alla credibilità di chi lo difende senza cedimenti senza questa credibilità difficilmente la linea avrebbe tenuto
Dunque l'onestà e la fermezza ma anche la politica la solidarietà nazionale il compromesso storico
Zaccagnino è stato anche uno dei più Rizzi attori della impossibilità di confinare il cattolicesimo in politica del Polo conservatore di un perché bipolarismo peraltro Inter allora imperfetto
Zaccagnino l'amava la politica politicante e nemmeno quella diciamo così Polito logica la politica per lui era una vocazione che accomunava avrebbe dovuto accomunare maggioranza e opposizione
Sconsiglia andò chiunque fosse al Governo dall'illusione di poter fare tutto da solo
Se vi è una funzione storia che ritengo nessuno possa disconoscere democrazia cristiana disse nel discorso alla fiducia al quinto Governo Moro
è proprio quella di aver impedito che il tessuto democratico del nostro Paese fosse lacerato nella contrapposizione in due blocchi conservatore progressista cattolico e laico
La nostra natura stessa di Partito Popolare in cui parte essenziale sono accanto c'è chi me dice che i lavoratori le nostre tradizioni di cattolici democratici
Inseriti come partito nello Stato nello Stato Ciani impedito e ci impediscono di compiere una scelta conservatrice o confessionale e ci spingono invece ricercare e affondare continuamente una collaborazione tra le forze reali più vive emergenti della storia del Paese
Questo era questo fu il compromesso storico
Negli anni che seguire nord siano stati poi abituati a considerare il compromesso una cosa negativa
Da Cagni credo avrebbe condiviso invece
Le parole di Amos Oz quanto dice nel mio parco bonario la parola compromesso è sinonimo di vita segna l'imperfezione della vita contro la perfezione della morte magari gloriosa dove c'è vita ci sono compromessi il contrario di compromesso non è integrità
E nemmeno idealismo determinazione devozione contrari compromesso il fanatismo morte compromesso non è capitolazione non è nemmeno il porgere l'altra guancia è incontrarsi a metà strada
Nell'era del bipolarismo credo questa collaborazione riguarda dovrebbe riguardare le regole del gioco la legittimazione reciproca che ancora continua a essere faticosa intaccato da una sorta di liberismo identitario
Che non conosce dubbi e gestisce le idee come corpi contundenti da scagliare gli uni contro gli altri
Il cardinale Tonini esattamente venticinque anni fa nell'omelia pronunciato durante il funerale di Zaccagnini ricordo come Zaccagnini fosse contemporaneamente sempre dubbioso disse eppure sempre sicuro della propria missione
Zaccagnino e lo diceva prima Francesco è stato un leader proprio perché non ha mai pensato di essere un uomo solo al comando un leader antileader
E cito Dietrich Bonhoeffer per spiegare come la pensava il vero capo deve sempre poter deludere deve portare i suoi seguaci a liberarsi dell'Autorità degli ordini e della finzione deve rifiutarsi assolutamente di diventare il seduttore l'idolo
Deve limitarsi soltanto segnatamente al suo compito
Forse non dovremmo dimenticarlo mai di fronte chi teorizza l'ineluttabilità di guerre di religione o di civiltà o più semplicemente di potere
Zaccagnino era un cristiano aveva scelto l'impegno politico proprio perché cristiano
Cercava il dialogo proprio perché era un cristiano
E più facile diceva fare della dialettica che non cercare di capire e di costruire
Ma noi cristiani dobbiamo avere l'ambizione di fare delle cose grandi anzi non è un'ambizione la nostra
Lo lo disse correggendo Granelli è un dovere noi abbiamo il dovere di fare delle cose grandi
E c'era e c'è in queste parole il senso di una le più belle lezioni evangeliche quella del servo inutile la politica diceva Zaccagnini e cercare di capire le cose le grandi cose
Per dare adesso un senso per cercare che si svolgano secondo un fine nella consapevolezza che tutto è strumento la responsabilità nostra è questa fare tutto ciò che possiamo
Farlo secondo coscienza farlo con misura farlo in autonomia perché l'autonomia diceva Moro che di Zaccagnini era il riferimento politico e la nostra assunzione di responsabilità
è il nostro corre da solo il nostro rischio e il nostro modo personale di rendere un servizio e di dare se possibile una testimonianza hai di Lori cristiani nella vita sociale
Non esistono mai o quasi mai soluzioni tecniche giuste valide sempre e per tutti la politica è fatta di scelte concrete
Zaccagnino pensava che il primo dovere dei cristiani impegnati e la cosa pubblica fosse quello di testimoniare il cristianesimo i familiari sociali con la propria vita fare dell'onestà e della carità il centro della provocazione politica
Ma pensava anche che la stessa spinta potesse venire idee ideologie diverse e che dunque ci fossero ampi margini di collaborazione tra diversi
Zaccagnino era un uomo del dialogo pensava che l'identità cristiana per essere sale e lievito deve essere riconosciuta compresa compresa poco poco il non brandita
Deve sapersi confrontare deve saper ascoltare gli altri non pretendere mai di schiacciare e tanto meno di cancellarli solo l'identità deboli rifiutano il dialogo il confronto e si nutrono di un antagonismo sordo dove
Vengo dalla Costituente diceva ed ancora oggi ripenso con nostalgia e con emozione al clima politico ed umano di quei tempi quando su tutto prevaleva un grande libero confronto di opinioni
La vita democratica vivere il confronto un atteggiamento di modestia e di nuove e di umiltà che riconosce che nessuno può essere depositario assoluto è la verità
Su queste basi difese la politica è la solita nazionale sostenendo che era possibile conservare integre le proprie caratteristiche e integri proprio valori e intatte le proprie strategia anche attraverso l'intesa fatta propria e voluta da lavori forze politiche
Zaccagnino i contestava lo ricordava prima
Francesco
L'idea che i cristiani potessero pensare nel nome di Dio di realizzare e imporre per di più da soli il paradiso in terra sia la teoria secondo cui l'identità democratiche cristiana consistesse nell'incarnare il Polo moderato dello schieramento politico italiano
Nell'essere un partito conservatore sottoposto alla volontà dei suoi protettori borghesi o il comitato d'affari del capitalismo italiano o infine un'organizzazione di pura è semplice occupazione del potere
La nostra politica diceva sarà buona se sapremo farci carico dei vuoti delle omologazioni degli antichi dell'idea di rito ieri di mento che può verificarsi per lo sviluppo storico del nostro e di altri Paesi
Un modo per dire che tanto più in politica il cristianesimo vive incarnato nella storia è che la diretto scade la libertà presuppone la fatica dell'ascolto del dubbio
Cioè l'esercizio della responsabilità
Responsabilità che già accanisce per assumersi in prima persona di fronte ad una vera e propria emergenza democratica accollandosi sulle spalle la responsabilità della politica della fermezza straziato come lo descrisse il cardinal Tonini eppure sereno
Lo strazio era sono parole di Tonini per il dovere e non potere per il dover non potere la tentazione era di passare la mano la scelta fu quella di resistere
Quale significato avrebbe assunto una diserzione quali sarebbero state le sue ripercussioni spiego a Sergio Zavoli non è stato un problema di coraggio o di vita
è stato solo un problema di responsabilità da cui non potevo liberarmi con l'atto molto troppo semplice di farmi da parte
Zaccagnino i come dittico Bonhoeffer pensava che i comportamenti responsabili non derivano dalla conoscenza esatta del bene del male
Che la responsabilità è un metodo che ha a che fare con la libertà che la responsabilità e la libertà dell'uomo resa possibile in ultima istanza dalla non conoscenza esatto del bene semmai dalla sua ricerca
Questa è la politica nel senso più alto e più nobile del termine e anche su questo nell'era del trionfo dell'altro antipolitica la lezione di Zaccagnini è quanto mai attuale
Se c'è una posizione morale di rifiuto totale della politica vuol dire affermava che non abbiamo ancora saputo esprimere e testimoniare i nostri comportamenti che l'impegno politico e ancora il più nobile la più alta la più esigente delle forme della carità
Mai come oggi abbiamo creduto di dover ricorrere al valore indicibile della speranza della coerenza ideale del senso della realtà della forza lì Merante e innovatrice delle idee
Grazie
Grazie Paolo
E adesso non diamo la parola al professor Antonietti
Grazie signor Presidente familiari dell'onorevole Zaccagnini
Signore e signori sono grato per l'invito che mi è stato cordialmente rivolto apportare un contributo in un incontro su un politico su un servitore della democrazia italiana Benigno Zaccagnini a venticinque anni dalla morte
Io ritengo difficile anzi impossibile anche solo tratteggiare
Il lungo percorso di una vita sul piano del che sul piano dell'impegno politico
Si è svolto ininterrottamente per oltre quarantacinque anni non per tre aspetti cioè
Per quasi tutto il cosiddetto percorso della Prima Repubblica
Dalla resistenza all'Assemblea Costituente dalla Camera dei deputati nelle prime otto legislature repubblicane
Fino al settantatré al Senato fino alla sua morte nel mille novecentottantanove Zaffini è stato capogruppo alla Camera
E Presidente del Consiglio nazionale dalla DC
E nell'esecutivo però come sottosegretario al lavoro e poi il Ministro dei lavori pubblici nel terzo Governo Fanfani dal mille novecentosessanta al mille novecentosessantadue nella difficile vigilia del centrosinistra
In particolare come già emerso
In questa sede è stato segretario nazionale del maggior partito italiano dal dal luglio del settantacinque mila novecentosettantacinque fino al mille novecentottanta
Nella stagione più drammatica e violenta della nostra storia repubblicana
E nella quale si consumo come anche questo è stato detto tra gli altri sacrificio di Aldo Moro e di altri uomini della DC e del mondo cattolico quali Piersanti Mattarella e Vittorio Basciu
Per tale oggettiva impossibilità mio mi limiterò a fare qualche rapida e sommaria annotazione
Per individuare
Se possibile la cifra culturale spirituale e religiosa che aiuti a comprendere nel suo insieme l'itinerario civile e politico di Zaccagnini
Un un itinerario che pur nella sua assoluta singolarità rimane esemplare nella storia di una parte essenziale della del mondo cattolico
Quella parte che nella DC dalla Resistenza in particolare dalla Costituente si aprirà un confronto spesso duro
Ma sempre onesto così lo sprone con gli esponenti di altre opzioni politiche ideologiche specialmente dalla sinistra
Orientandosi al fine comune di affermare il primato e difendere poi la nostra giovane democrazia repubblicana sulla base dei principi di equità sociale e insieme di garanzia dei diritti individuali
Perseguire questo ben limitato obiettivo significa ricondurre al nuovo significato profondo quei principi etici quell'unità di pensiero e di vita secondo la pregnante formulata la pedagogia cattolica
Che caratterizzarono la sua figura
Fino a però a slittare in una comune bisogna dirle talora valga immagine pubblica il buon SAC onesto Zac il mitezza
è chiaro che gli studiosi non possono prescindere dalla funzione politica che hanno avuto specie in alcuni momenti tali chiamiamoli stereotipi
E come dimenticare infatti che con la sua ben nota carica di umanità
Con la sua onestà evidente
La sua fede vissuta oggi evocare una designazione nel luglio del settantacinque la guida della DC voluta fare fortemente da Aldo Moro
E la successiva elezione diretta come ricordato Garofani a segretario nazionale della DC per la prima volta nella storia del RIS della DC
E come sottovalutare che con lo slancio che diede al partito
Non sono guarito nel giugno del mille novecentosettantasei il possibile da molti previsto sorpasso da parte del PC
Ma fece riacquisire alla DC anti nonostante i forti contrasti interni al partito il ruolo di forza schiettamente popolare
Nella sua prima relazione da segretario del Consiglio nazionale del novembre mille novecentosettantacinque
Zaccagnino anche analizzo a trecentosessanta gradi davvero politico la precedente sconfitta elettorale della Democrazia Cristiana nelle amministrative del mille novecentosettantacinque e disse
Noi come partito abbiamo pensato forse un po'troppo di poter vivere di rendite derivate da pure contrapposizioni ideologiche astratte dalla realtà e dal vivo dei problemi reali del Paese
Ciò a suo avviso aveva provocato l'illusione di sostituire la forza e la suggestione del potere ad una diversa e con queste delibere i consensi e delle libere coscienze
A quel punto secondo Zaccagnino e per riguarda Nieri il consenso consenso diffuso e soprattutto il consenso popolare era necessario rivolgersi in modo diverso dal passato
Avete coscienza e soprattutto a quelle fasce della società come quali radici aveva perso il contatto
Ai giovani
Al mondo del lavoro alla cultura
Fino ad allora secondo Zaccagnini il confronto della DC con i movimenti giovanili del mille novecentosessantotto dal mille novecentosessantotto in poi era stato superficiale
Non ci si era confronterà confrontate con quelle tenute mano all'esigenza di moralità
Con quella ricerca e attenzione per una serie di valori etici che i giovani con tutte le possibili strumentale strumentalizzazione avevano espresso in modo particolare disse sempre nel mille novecentosettantacinque
Quando noi pensavamo che il miracolo economico bastasse a sottesa a soddisfare le esigenze sociali i giovani ci hanno insegnato che c'è qualcosa che vale molto di più
Ci hanno detto che si può anche rifiutare il benessere quando esso significhi ingiustizia ottusità mortificazione dei valori ideali delle vere ragioni dell'uomo
Per quanto riguarda la cultura
Inoltre lì sotto sostenne che troppe volte abbiamo avuto paura
Della verità timore della critica
Avversione per coloro che sono diversi da da noi nella presunzione di possedere anche sul piano culturale tutta la verità di avere già definito completato delineato ogni nostro orizzonte
Per il mondo del lavoro richiamò la necessità di recuperare il rapporto con i sindacati e con tutte le organizzazioni sociali
E non fu un caso secondo me che proprio negli anni della sua segreteria molti lavoratori del sindacato affermassero che consacra non ci vergogniamo più di essere iscritti radici
E in effetti gli operai sapevano meglio degli altri meglio dell'opinione pubblica che onesto zac non era affatto estraneo è il ruolo cruciale il problema
Che la sua non era una visione poetica delle questioni sociali
Nella sua scia dell'indennizzo Dossetti hanno e li avevo avuti impegni a livello centrale nel partito e nei successivi governi per la Direzione delle Politiche del lavoro imitarli e del resto
Anche una delle personalità di quell'ambiente Dossetti hanno alla quale Zaccagnini fu personalmente più legato Giorgio la Pira che nella vulgata politica ricordato spesso come un puro idea questa
Quando dopo la Costituente fu eletto alla Camera dei deputati diciotto aprile del mille novecentoquarantotto venne designato da un
Politico grande concrete come De Gasperi
Nel suo quinto gol Governo come sottosegretario al Ministero del lavoro e dalla previdenza sociale proprio perché disse De Gasperi si impegnasse direttamente nelle dure lotte del sindacato
Allora non è un caso che nell'anni della segreteria muro avesse individuato in Saccani
L'espressione migliore del solidarismo cattolico e insieme l'interprete politico più presentabile della DC per fare fronte i gravi problemi sociali di quella stagione
Proponendo
Per una fase storica intermedia di di usare l'estrema possibilità poi ti sofferta da quella che molto spesso chiamava la nostra democrazia speciale
Cioè quella di rinnovare il rapporto tra i grandi partiti non più fuori bensì direttamente dentro l'area del Governo attraverso una nuova e più limitata nel tempo esperienza di solidarietà nazionale
Sullo stesso piano politico anche se con modalità indirizzi diversi si pose come è noto Enrico Berlinguer proponendo né l'urgenza della grave congiuntura economica e sociale il cosiddetto compromesso storico con la DC
Nel fallimento di entrambe le questi tavoli convergenti prospettive certo non entro la volontà di Zaccagnini
Anzi la sua apertura al pc fu intese in vari ambienti come amico una minaccia seria alla stessa unità della DC
Ma viene da chiedersi ancora per concludere con quali modalità e attraverso quali esperienze
Zaccagnino aveva schiude sviluppati in una società aperta coraggiose consapevole quella unità di pensione di vita alla quale si è accennato
Forse uno spunto si può rinvenire
Nel significato della scelta che nell'ottobre del mille novecentoquarantatré il giovane medico di Ravenna reduce dal fronte Jugoslavia compri entrando nella resistenza con il nome di battaglia di Tommaso Moro
Direi che a Zaccagnini non mancavano gli esempi e i nomi di martiri per così dire domestici dell'antifascismo da don Giovanni Minzoni al primo direttore del popolo Giuseppe Donati a Francesco Luigi Ferrari
Di questi uomini Zaccagnini Politburo Vaudetti si curasse lo
Molti studi facendo di dirigere per lo più da Roberto filmica un altro studioso del quale Zaccagnini dovette essere della cui morte Zaccagnini dovette essere testimone
Eppure Zaccagnini scelse il nome della vittima di Enrico VIII cioè di quel Tommaso Moro che proprio nel mille novecentotrentacinque più undici aveva beatificato
E che nella sua isola di utopia tesa a costruire una vita buona
Vincolando tra gli uomini tra loro gli uomini coraggiosi alla difesa della fede cristiana della comunione sociale ed è l'ordine politico e non i tre cardini dell'utopia di Moro
Si trattava esattamente di quei valori che negli anni trenta e quaranta anni della formazione Zaccagnini anche monsignor Giovan Battista Montini chiedeva che fossero difesi dei giovani studenti universitari cattolici
Che fossero difesi in ogni occasione come scriveva Montini
Con la spada del coraggio della sincerità dell'ardore che allontana dall'anima la prudenza della carne la paura l'egoismo e l'arma di forze diamo
E noto che in ogni momento in ogni occasione pubblica e privata Zaccagnino amava richiamare tali principi e sapeva riconoscerli negli uomini a lui più vicini o semplicemente affini
Alla memoria di don Primo Mazzolari a trent'anni dalla morte
Di massacrare nel dicembre del mille novecentosettantanove
Riconobbe al sacerdote eviteremo nel merito di infondere ancora nel cattolici e lui stesso Zaccagnini
La forza cito casacche la forza per continuare la nostra battaglia in un momento drammatico della nostra vita ma esaltante per il coraggio chiariti
In quel dicembre mille novecentosettantanove era tedesco trascorso infatti poco più di un anno e mezzo dallo ci sta l'uccisione di Moro
Un saggista pugliese durante i cinquantacinque giorni della sua terribile prigionia in una lettera aveva ammonito con durezza il suo amico segretario aveva scritto non accetto un inique ingrata sentenze della città dici
Ripeto non assolverò e giustificano nessuno
è da supporre
Che entrambi muove Zaccagnini in condizioni in modo del tutto diversi
Valutare l'anno il quotidiano e tragico evolversi degli eventi
Su un metro dei principi che avevano inventato ogni passaggio dal lavoro Vito della loro vita mentre sulla testa di entrambi dimore di Zaccagnini
Si giocava una partita politica fatta anche di trame di compromessi ancora misteriosa
Nella quale si è consumata la nostra più grande tragedia repubblicana
Di quella tragedia fu vittima anche Zaccagnini che continua a interrogarsi fino alla morte sulla reale coerenza
Degli atteggiamenti e dei comportamenti chiede come segretario della nazionale nazionale del Ricci aveva richiesto a tutti e prima di tutti a se stesso
Grazie
Su un altro iter questa bella riflessione diamo la parola quadro Chetta
Venivano onorevoli
Deputati signore e signori grazie per questo invito io volevo portare anche il saluto dei padri iscritti della Civiltà Cattolica
Che per questa volta mi sempre mi sono sembrati invidiosi che sia stato invitato io e non loro a poter ricordare Zaccagnini per me Zaccagnini
è stato come un nonno per la mia generazione perché
E e io vorrei ricordarlo così cioè
Come si ricordano i nonni facendo parlare il cuore più che la ragione chi mi ha preceduto invece a ha ricostruito uno Zaccagnini diciamo proprio con la ragione
Dunque lui moriva quando io iniziavo a fare il consigliere comunale in un piccolo paese dei comuni di Roma di Novara
E dopo un paio d'anni come vi ricordate sia scatenato quel terremoto politico che noi giovani che ho vent'anni allora abbia dovuto subire
Sulle nostre spalle allora ci mancavano voci così persone oneste così il che guardavano oltre hanno i mancava Zaccagnini in quegli anni lo sentivamo che poteva tenersi la mano
Eravamo soli eravamo proprio soli perché la gente pensava che facessimo politica per guadagnare o per
Arriva per potere diciamo invece lo facciamo era l'ultimo forse generazione che lo facciamo per un impegno civico diciamo davamo dieci anni della nostra vita per un servizio
E allora ci
L'UDC ha fatto infondo ci ha fatto fare l'esperienza di come
Davanti alcune persone adatta ad alcune testimonianze di vita ci si può commuovere con le lacrime
Invece
Che e e ci ha fatto capire come la distinzione di come invece ad altri discorsi e ad altre testimonianze decidere si può piangere e poi demonizzato a piangere in quegli anni
Perché mancavano persone che c'è un ci commuove vano allora io vorrei ricordarlo con tre pennellate con tre parole
Sono molto semplici che ricorderete anche voi
Allora la prima è la parola coscienza che prendo dall'omelia del cardinal Tonini alla messa delle se qui la parola coscienza che lo ha caratterizzato la seconda rata e la parola fine Fini il telo se il telo se è inteso come te lo sto la teologia la tira
Tele o logica non la teologia la terminologia
Che muove e che ha mosso il suo agire politico e sapere dove andava sapevo dove andava che ho preso dal suo ultimo discorso del venti ottobre dell'ottantanove a Cesena era già molto vecchio anziano è stanco rischi
E poi la terza parole generati vita che declino riprendendo un commento di Civiltà Cattolica che aveva dedicato Zaccagnini quando lui aveva deciso di rassegnare le sue dimissioni da segretario nel settembre il settantanove
La cifra cattolica avevo accompagnato con altri aveva compagnia dunque in quegli anni c'era padre Caruso che è un'estrema gite di estrema destra antenna e Azione Cattolica china scusate a circa cattolica
E allora ho chiesto agli anziani detto ma questo padre Carusi ci sia rimasto qui poco quella rimosso per il tema resta però sempre rispettato Saccani
L'ha sempre rispettato gli ha fatto degli io sono nato a leggere tutti gli
Diciamo c'è proprio una un elenco di Zaccagnini nostro indice di come lo ha accompagnato e lo ritenevo un galantuomo un galantuomo e
Anche se noi non li diciamo così non li condivideva la mia politica che può invece
Era stata condivisa dal padre De Rosa che arrivava dagli utenti che col cardinal Tucci avevano dato avevo fatto una rivoluzione anche nelle nostre pagine anche a livello politico bene la prima parola coscienza l'arte di decidere discernere
Secondo conscie Enza conoscenza
Appunto allora il cardinal Tonini scrive questo né la Somalia forse lo sapete già ma parla rileggiamo perché meravigliosa quelli di Ravenna dice
Non finiranno di ricordare di lui episodi singolari come quando accompagnava la domestica alla stazione portando lui le valigie
E così la vicenda di quel ragazzo che penso il padre e affetto da turbamenti psichici si rivolgeva Zaccagnini ad ogni ora e incoraggiato dall'UE che gli dice così termico pazzi
Considero mito patti l'uomo politico cui appena di una creatura minima importa quanto una vicenda nazionale diceva Tonini
Cioè come tale particolare nel possiamo
Essere onorare le regole generali che ci siamo dati perché fin quando noi ricordiamo le regole generali non so se insieme ma tutti sono d'accordo
E poi quando andiamo a vedere la vita particolare delle persone e lì che dove siamo classificabili e quando siamo solo falsificato il quando non siamo coerenti nel nel fissarle
Però questo questo e l'unica è l'unico criterio la falsificazione se falsificati laddove noi proclamiamo un principio
E poi dice
Ma per cui è stato il primato della coscienza acquistarlo e scusate da persona guidarlo supremo principio regolatore dell'intera vita umana la sola identica ragione di diritto dell'uomo entro lo stato di rapporti tra le nazioni
Così come la persona umana l'anima lo scopo la misura del valore di ogni attività che ogni essere umano ma diritto politica scienza ricerca tecnologica espansione economica
E finisce con questo passaggio sulla coscienza qui una parola traduce un altro dei suoi segreti
A della il termine più bello della Tino cristiano coscienza l'uomo politico tasche Zaccagnini dice Tonini pensava con la nostra gente
Come la nostra gente contadina per la quale l'uomo vale per la sua coscienza alle bastava la buona coscienza detto meglio il suo Dio testimone della coscienza buona
Questa gli bastava e semi essendo in gloria e non tende a nessuno
Questa
Allora io siccome poi ho conosciuto bene il cardinal Martini lui mi diceva il fondo che anche qui Zaccagnini quella
Stagione vivevano con questo ponte per poter parlare lontani
E tant'è che che cambiano Artini ho fatto questa operazione con conico
Cioè c'erano proprio trovate le culture differenti tra laica e cattolica proprio su questa categoria che quella dalla coscienza
E io questa categoria allo diciamo così lo
Vista che funzionava in
Intra Canini quindi col tempo e poi
Più chiudo quando io andavo a San Vittore né nel due mila quando ero come gesuita ma monomandato minano a scrivere e miei appunti mi superiore mi mandavano sabato e domenica in carcere diciamo
E lì io potevo andare a una nel reparto penale dove c'erano alcuni
Appartenenti alle Brigate Rosse che avevano ucciso More città
Allora loro mi dicevano che
La loro azione non aveva
L'ho letta si fosse più di me riesce a
Perché
In quell'arte in quel triangolo in quel triangolo rosso era stata arginata era stato un po'sconfitta dalla forza di Zaccagnini per poter parlare che riusciva a parlare Iron
Cioè acqua a quell'area cui devono parlare loro che era quella dell'estrema sinistra
Invece la mediazione proprio conoscenza di Zaccagnini che è riuscito a parlare a quelle persone che comunque rimane un quadro democratico aveva detonato la forza di quei
Ragazzi appunto brigatisti che volevano invece espandere quel loro quel loro pensiero con la loro cultura almeno in quell'area e lui invece era l'hacker la presidiava
Scendeva nelle piazze veniva anche fischiato a volte
Ma parlava io mi sono spaventato città cattolica le cronache nostre l'onorevole Zaccagnini davanti a cento mila persone
E poi andrà anche a sessanta mila persone ma era una un impatto umano pazzesco parlare a Hamas è così
L'ultima cosa che vi vorrei dire la sella dunque la seconda parola è quella del telo sa l'attivo dettati Radiologia il fine e
L'agire umano l'agire politico allora Bach Zaccagnini qui lo ricorda il venti ottobre dell'ottantanove punto a a Cesena
Cosa dice perché la politica è questo dice la politica e cercare di capire le grandi cose per dare adesso un senso
Per intervenire possibilmente finché si svolgevano secondo un fine nella consapevolezza che tutte strumento anche anche il partito è strumento non è un fine anche il partito strumento e lo strumento si nobilita in relazione al fine che si vuole raggiungere
Allora qual è il fine che noi vogliamo raggiungere ancora oggi
Sono i grandi domande questa la grande domanda spirituale guardate non religiosa ma spirituale
Tocca al cuore della vita democratica di un Paese
Cioè ed agire che in fondo quello che diceva Buber chi siamo dove andiamo i verso chi un giorno dovremmo attraverso chi un giorno dovremo appunto rispondere tema stazioni
E questo è il fine di fondamento dell'agire e scoprire appunto come diceva lui andando avanti questo discorso la propria vocazione cioè
Noi possiamo riscoprire la purezza di un'azione politica nel riscoprire le vocazioni singole nonché CIP
Che abbiamo nel viverle e e come il corpo di Paolo
Ciascuno così metterti
E le membra punto si colloca in base a quello che
A cui è stato destinato nel viverlo ma se noi non riusciamo più libero spirituale a scoprire quali sono nostre
Vocazioni può essere una crisi appunto
Anche spirituale nel appunto nel contemplare quegli uomini che invece avevano chiaro la la per quello che era la loro vocazione
Allora uomini così non si fa non si formano come gli stampini e poco le mode
è questo il punto
Allora che cosa succede Zaccagnini era arrivato alla politica Mignani della Resistenza prescritto un bel passaggio io vengo dalla Resistenza che voi conoscete a me interessa dire questo
La Resistenza quella che diceva abbia dalle Scoppola la chiama diceva non ce ne sono stata una sola esistenza rosse tratta tutta una resistenza bianca
Che dove tutti pensavano che i cattolici
Fosse adesso l'abitato le sacrestie nel tempo della guerra e con i turiboli non esso pensato la politica invece se noi dobbiamo qualcosa all'esperienza costituzionale nel vertice di iscritto quei principi che oggi ancora ci ci ci permettono di di vivere
Dopo perché questi uomini sono ITT ci sono incontrati sicché si sono formati
Noi dobbiamo scommettere su formazioni di medio periodo siamo troppo schiacciati sull'agire politico di domani e ci dimentichiamo quello che è successo l'altro ieri perché ne abbiamo più pur non abbiamo più memoria
Non abbiamo più memoria e la memoria scritta nella coscienza che assopita
L'ultima cosa brevissima davvero e questa diciamo questa generati vita che io ho preso appunto da
Da questo articolo nostro diceva un certo punto fu data voce l'onorevole
Zaccagnini che a Modena
Culmine della manifestazione in mezzo alla folla di circa cento mila persone che mima le sedi dell'ex ippodromo le popolari e Popolare Zac riconfermando la sua decisione di concluderei con il prossimo congresso la sua esperienza di segretario di partito spiego che l'abbandono della segreteria non significa abbandono del campo ma difesa della linea politica che ha cercato di rappresentare la mia politica di Aldo Moro
Scrive la Civiltà Cattolica e poi aggiunge con questa decisione onesta e politicamente significativo allora l'onorevole Zaccagnini ha tagliato come si dice la testa al toro per quanto riguarda il confronto l'intero della DC e nei rapporti con gli altri partiti eccetera
Allora un passo indietro per generare invita
Perché gli spazi si occupano
In stagioni diciamo allo tutti noi dobbiamo essere consapevoli che quello che ha fatto lui ha segnalato vita
Perché l'UE è stato ostinato sul suo suo suo pensiero non era maturo quel pensiero allora neanche noi giovani davvero capivamo forse qua i fatti nel mio paesino quando ha fatto l'alleanza col Pictet il PSI
Maggi nati anni saprà nell'ottantotto ottantanove mi solo locativa perché quel pensiero va anticipato di dieci anni di dieci anni la quello che poi era nelle cose diciamo e Zaccagnini l'aveva aveva detto
Bene l'ultima cosa che lui era amava i corpi intermedi e quello che noi dobbiamo difendere secondo me cioè la salute delle nostre istituzioni passata la salute dei corpi intermedi non il contrario la gente non va in piazza per la riforma del Senato
La gente va in piazza perché
I
Temi che toccano la loro carne loro pelle i fa soffrire e
Allora
Lì dobbiamo custodire quello che la nostra società
Ma io volevo anche ricordarvi ma anche avere la forza per chi fa politica a vari livelli a vari livelli
Che
Bisogna ripartire da portare la valigia alle nostre cameriere per chi la perché i LEA e di dare a chi è malato nel corner veramente e di dire ha chiamato nel corpo nella mente così da me considera mi tuo padre grazie
Bene grazie anche al quadro che il TAR con sentenza
Toccante riflessioni completa ancora di più diciamo nostro ricordo diamo la parola versò Gerardo per la conclusioni
Una ricostruzione compiuta
Storicamente attendibile della personalità di Benigno Zaccagnini
Non può prescindere da un'attenta lettura dei suoi centocinquantasei interventi parlamentari svolti dal trenta ottobre mille novecentoquarantasette al cinque dicembre mille novecentosettantanove
Vede dentro quei discorsi la cifra inconfondibile dalla sua spiritualità
Il vigile realismo che valuta le specifiche situazioni politiche basti ricordare
La sua posizione sul referendum per il divorzio la concretezza delle misure economiche sociale da adottare la profetica visione del corso storico
Nel quale la libertà a scavare esito vettori muri che dividono e soffocano per l'aria asfittica che diventa il responsabile
Per i popoli
Zaccagnino IVA sottratta ad una certa deformante iconografia che mai saltato le qualità morali di indubbio fascino
La fragilità delle due scelte ma ne ha sottovalutato la dimensione politica che giustamente prima Garofani rivendicava e che appunto i discorsi parlamentari ampiamente dimostrano
Così all'indomani della sua scomparsa con quel sicuro intuito politico che ha la caratterizzava la Presidente della Camera Nilde Iotti reagire ad una certa vulgata commemorativa
Che verrà figurava Zaccagnini e la diceva con l'immagine singolare dell'impolitico
Era ciò che veniva scritto molte volte sui giornali e la Iotti così replicava io credo che si debbono invece sottolineare proprio le sue caratteristiche di uomo politico
La Presidente alla Camera
Era stata testimone diretto dello spessore politico parlamentare di Zaccagnini e le rivendicava la dimensione rendendo di giustizia
E l'aveva assistito da un altro fronte e poi come arbitro imparziale dell'Assemblea
Alla vigorosa dialettica del confronto parlamentare che aveva visto più volte protagonista Baring osa Cangini
In alcuni passaggi storici i momenti di profonde crisi politiche e la discussione su impegni attivi provvedimenti legislativi rivolti alla modernizzazione del Paese
Signora questa fondamentale dimensione della personalità di Zaccagnini e si amputa la sua biografia di una parte rilevante della sua storia personale dalla sfera pubblica
A giusta ragione dunque Pierluigi Castagnetti
Nel recente ber volumetto commemorativo curato da Aldo prenda ricco di immagini di Zaccagnini pubblico e privato ribadisce Zaccagnini è stato un uomo politico a tutto tondo politico di grande valore
La passione politica e Zaccagnini fu appunto profonde autentica
Quel suo stile lontano dall'ambizione di un'auto affermazione
Che lo farà apparire perfino anomalo nell'accaldato panorama politico italiano non deve ingannare sull'autenticità della sua vocazione sociale e politica maturata nell'ambiente cattolico ravennate
In quella terra si respirava un'atmosfera di Don Minzoni
Di Murri di Giuseppe Donati e grande influenza esercitava Argon Sangiorgi il direttore del settimanale illuso Magnolo illuminata guida della gioventù ravennate
Sarà lo stesso Zaccagnino a revocare quella stagione che definisce così egli scrive una lunga gestazione ideale religiosa che viene maturando si negli anni del fascismo
La frequentazione appunto di sacerdoti e parroci immersi alta sociale del fine Tino del ravennate un clero che aveva respinto ogni compromissione con il fascismo diversamente da altre
Le zone
L'esercito ed esercizio dell'amata professione medica che lo aveva portato all'ospedale di Santa Teresa a contatto con il dolore umano e con la povertà
La conoscenza del ministro mondo contadino pare all'epoca costituirono un retroterra morale e culturale che ebbe forte influenza Navicello sociali Benigno Zaccagnini
Orientando nelle scelte politiche quando da ministro del lavoro avvio la legislazione tutto all'Istica che inserire il sistema previdenziale milioni di lavoratori artigiani e contadini
Quella sulla presenza così discreta ma insieme incisiva che era stata consacrata nel periodo dalla Resistenza loro e se il candidato naturale nelle prime lezioni
L'Italia ha liberato
A trentaquattro anni Zaccagnini eletto all'Assemblea costituente che gettò le fondamenta dell'assetto istituzionale dell'Italia
Egli visse quell'esperienza come un noviziato
è evidente la sua scelta di farsi apprendista di un'area culturale a lui estranea prestò così concentrato in URSS silenzio
Interrotto solo da un espulso oro interventi tavola che riguardava la sua regione e il problema di una particella e e che aveva acceso invece gli animi
Della sua parte politica per la denominazione del territorio emiliano-romagnolo se decidere se Emilia Romagna o Emilia-Romagna
Quella era l'assaggio l'appunto di Dossetti di la Pira di Moro di Fanfani di Mortati i grandi costruttori dalla Carta costituzionale
La Canini si sentì per così dire di sci Polo essere il secolo il più congeniale del gruppo Aldo Moro che aveva conosciuto già alla fine degli anni Trenta come Presidente della Fuci un solido legame amicale politico
Non si può davvero misurare a sofferenze Zaccagnini nelle decisioni da assumere sulla vicenda Moro se non si risale a quello suo antico mai interrotto rapporto che aveva il suggello di una totale dedizione
Venisse il mio di una tragica ironia dalla storia in quella terribile vicenda che vide l'amico dover decidere sul destino dell'amico diventando egli stesso vittima della violenza del terrorismo
Sono la grande coscienza una personalità la tragedia greca poter affrontare una così dura prova Zaccagnino e lo fece è salvo checché se ne dica
Dalla disgregazione la democrazia italiana mi risolvono ancora le parole del suo discorso del sedici marzo mille novecentosettantotto sul quarto Governo Andreotti
Eravamo a poche ore dal sequestro Moro egli intervenne Laura Montecitorio terreo
Vacillante disfatto così bene descritto alle cronache giornalistiche ma ferma fu la sua risposta i terroristi così egli disse
Se qualcuno immaginasse
Che momenti difficili qual è quello che stiamo attraversando possono minimamente incrinare il coraggio la determinazione la forza morale del nostro partito
Noi ci sentiamo di poter fieramente e se veramente rispondere che questo non è avvenuto e non avverrà mai
E quindi aggiunse noi sentiamo come ho detto la responsabilità politica che pesa sulle nostre spalle eppure così duramente colpiti diciamo con parole altre fiere che non ci pieghiamo
Torno lo in quel discorso l'avverbio e l'aggettivo serenamente serena
In momenti così grazie matrici la serenità è possibile esclusivamente come ora con queste interiore che solo spinti elevati possono raggiungere Zaccagnini uno di questi
Egli rivendicò in quel discorso tutta la storia della Democrazia Cristiana quella oggi contraffatta mistificatoria dagli storici contemporanei
Quella storia che era baluardo di libertà di progresso del popolo italiano egli è tutto dentro la storia democristiana e dire conosceva bene il percorso
Il difficile cammino per l'allargamento e l'Area democratica dal centrismo al centrosinistra alla politica del confronto con il pc
Di queste tappe come Capogruppo al Governo e poi come segretario del partito ed era stato uno dei protagonisti
Nella terza Legislatura B per così dire l'esplosione del politico e del parlamentare Zaccagnini
La lettura dei suoi discorsi a sorprendente per la competenza tecnica che dimostrava
In materia di previdenza di lavoro e anche non lo dimentichiamo per essere stato uno dei protagonisti della costruzione della grande autostrada che collega il nord al sud
è sempre in questa legislatura Zaccagnini diventato capogruppo che tiene a battesimo
Il quarto governo Fanfani con un rigido
Discorso di precisazione del ruolo svolto dalla vicina al confronto con il principio riprendendo il filo di un precedente intervento pronunciato nella seconda legislatura
Anche su questo punto del rapporto con il pc sul primo Governo Fanfani occorre sfatare mistificando i luoghi comuni
Insacco Agnini era chiaro il disegno politico sul rapporto con il piccino ben mai stata nei discorsi Zaccagnino debolezza verso quel partito
Basti ricordare la breve rispettosa commemorazione di Togliatti nella quale egli precisava la diversa prospettiva politica dei partiti un concetto costantemente ripreso in tutti i suoi discorsi politici
Ribadito nei molteplici interventi dichiarazioni di voto di fiducia e i vari Governi da quell'impegnativo sul primo Governo Segni a quelli
Tre di Aldo Moro
Non verranno è la visione di Benigno Zaccagnini alcuna inclinazione consociati vista come viene sostenuto da alcuni ISE sbrigativi interpreti delle vicende storia italiana
Ma piuttosto era illusi alto il sentimento del confronto democratico
Che si esercita soprattutto nelle aule parlamentari di cui la centralità della funzione del Parlamento nella sua visione politica
è in quei luoghi del Parlamento
Che era dietro lì la dialettica politica interagisce determina reciproche influenze costringe a fare i conti con se stessi fa convergere le posizioni per trovare le opportune soluzioni e problemi del Paese
Il confronto non era non è una teoria ma piuttosto una prassi democratica che esclude le ottusità i pregiudizi i preconcetti personali o
I gli ideologismi Persivale per esercitare davvero il confronto bisogna essere spiriti aperti al dialogo sincero Zaccagnino lo fu al massimo grado
Ma senza indulgenze né compromessi su questioni politiche decisive
Lo dimostrano i non pochi interventi sulla politica estera d'nei quali egli non fa sconto netta e la sua scelta atlantica del campo occidentale non è un caso
Che il suo ultimo discorso parlamentare quello del cinque dicembre mille novecentosettantanove fu dedicato alla questione centrale degli euromissili
Un passaggio decisivo nella storia tra Est e Ovest poco compreso dagli storici che segnò l'inizio del declino del comunismo sovietico
La Canini viveva nell'angoscia per l'uccisione di Aldo Moro ma ritengo in quell'occasione di dover intervenire perché ne compresi appieno la portata storica e il discorso
Rileggendo euro pur notevole per ampiezza di argomentazione per la precisione dei riferimenti internazionali per la fermezza nel sostenere la scelta di riequilibrare il dispiegamento dei missili dell'URSS
Fu quella una decisione nella quale
Come Capogruppo fui coinvolto all'alba di una mattina lo studio del Presidente Cossiga Palazzo Chigi con Zaccagnini e piccoli per scegliere o meno il voto di fiducia
Zaccagnino i non era stato favorevole alla mia candidatura a Presidente del Gruppo e diverse ero anche alcune valutazioni politiche sul rapporto dei partiti ma fu sempre cordiale
è aperto nei miei confronti io avvertivo
Il fascino di quell'uomo la cui umiltà era grandezza e fui tra i fautori della sua candidatura alla Presidenza della Repubblica che il rifiuto
C'era il luglio un carisma che saprà avanzava la politica e che le intuito dei giovani compresi ha cominciato a Palmanova con la festa dell'amicizia
Ostinatamente voluta da Bartolucci cardini dove il nuovo sventolano le bandiere lo scudo crociato che oggi non sono più presenti nel panorama politico italiano
Quel carisma era una luce interiore che illuminava il suo viso scultore che aveva era di Sheva profonda religiosità oggi
Ahimè è caduto l'oblio sulla DC e sui suoi ma quella storia e questi uomini
Kobe Zaccagnini oggi
Gli Orazi dalla grande stampa
Gli Orazi anche dal pubblico dovrebbe essere avvertito
E che sono ignorati e scartati restano a mio parere come la testata d'angolo per costruire nel futuro una buona politica che ancora oggi non si vede all'orizzonte
Grazie grazie Gerardo né di questa natura appassionata
Testimonianza io
Voglio chiudere ringraziando ancora tutti gli amici che sono intervenuti e ringraziando anche i funzionari della Camera del particolare del cerimoniale del dottor Di Napoli che ci ha assistito aiutati in questa iniziativa
Voglio chiudere con un messaggio di speranza per
Perché vedo che quelle bandiere hanno sventolato più quella storia e chiusa ma
Rimane nel nostro cuore nei nostri cuori non solo in quelli che stiamo qui a ricordare matura come Zaccagnini
Però la capacità di discernere di riconoscere
E anche nel tempo di di oggi della banalizzazione della semplificazione assoluta nell'era di Twitter io credo
Che una
Un esempio una testimonianza
Un'esperienza di vita come quella di Benigno Zaccagnini parli ancora molto bisogna farla conoscere bisogna
Bisogna che la nostra storia non non sia nascosta e non sia dimenticata bisogna che assumiamo le iniziative
Che possiamo assumere per farla conoscere trattato declinarla anche nelle forme possibili di un futuro che parliamo e nuove generazioni con questa speranza richiediamo i nostri lavori e ringraziamo ancora
Allora