Studenti al Quirinale: L'Europa della Scienza. Intervento del Presidente Napolitano

Come tale
è un saluto a voi tutti
Nella viva fiducia che questo
Incontro di interessi e di aiuti nel vostro percorso futuro come sapete questa è la seconda di tre
Iniziative il secondo dei tre incontri che abbiamo voluto promuovere sul tema
L'Europa siamo noi
E abbiamo voluto farlo oltretutto nel corso
Nel semestre di cui si è molto parlato di presidenza italiana dell'Unione europea per reagire alle tante rappresentazioni
Meschine malevole
Riduttive
Che sono state date e che vengono date della costruzione europea l'intento ma
E quello semplicemente senza
Pretendere troppo diciamo da
Da quello che possiamo fare in questo momento comunque l'intento è quello di
Sollecitare lo sforzo ben più ampio e sistematico che è necessario
Per suscitare il maggior numero possibile di italiani
Il senso di una immedesimazione
Nell'Europa unita che non è qualcosa di estraneo a noi come
Italiani al nostro Paese come l'Italia qualcosa di esternare magari di ostile
Io dico naturalmente Europa unita intendendo
Un'Europa che nel suo
Crescere da sei Paesi
Membri a ventotto oggi
Ha conosciuto molto in crisi molti travagli ha fatto anche dei passi avanti e dei passi indietro ma ha comunque realizzato tutto un insieme
Di conquiste e di obiettivi di cui una gran parte rischia di essere dimenticata nelle convulse ieri riduttive polemiche politiche di oggi
E quindi abbiamo parlato dell'Europa dei diritti
Sapendo che tutti noi siamo beneficiaria almeno
Dell'Europa dei diritti e che molti italiani hanno contribuito ha definito la scriverla Hassan Cilla questa Europa dei diritti
Oggi parliamo dell'Europa nella scienza e della tecnologia e anche qui abbiamo avuto degli italiani in modo particolare vorrei ricordare
Uno studioso
Professore Rettore dell'Università di Roma molti anni fa Ministro e Commissario europeo che ha in qualche modo inventato l'Europa della ricerca
Ha inventato l'Europa
De dei piani
Pluriennali di sviluppo della ricerca parlo di cioè di Antonio Roberti
E
Anche qui non si è trattato solo di stare a guardare per noi abbiamo delle persone che hanno molto gentilmente accettato di fare questo
Discorso questa chiacchierata con voi che hanno usufruito delle opportunità che chiedo che gli offriva
L'Europa della ricerca come insieme di istituzioni di risorse iniziative e hanno contribuito all'avanzamento dell'Europa della conoscenza scientifica e del progresso tecnologico
E io non voglio rubare altro tempo e soprattutto non voglio spendermi in presentazioni che penso siano superflue sia del professor Cingolani sia della professoressa Fabiola Giannotti
Il professor Cingolani vorrei raccontare anche nel metterla su un piano può personale
E un po'
Se mi scherzoso
Che l'ho incontrato parecchi anni fa in una mia visita all'università di Lecce tutto si può trovare sì si pensa ancora da parte di molti tranne una ricerca scientifica o tecnologica avanzata e invece
Visitando la Università io Hebiri la possibilità di assistere ad un incontro e di ascoltare l'intervento del professor Cicolani che devi dirigeva lì uno dei primi e più
Fortunati laboratori italiani di nanotecnologia
Finita la sua esposizione salutarlo nel complimentarmi gli dissi che lo ringraziavo perché mi aveva dato la illusione di aver capito qualcosa
E lo dico perché io ero e sono
Un vecchio studente di liceo classico e anche nelle mie successive aperture di esperienze culturali non ho mai varcato la soglia
Nella cultura
Se nettamente scientifica cioè delle scienze naturali fisiche e matematiche
Me ne posso molto rammaricare non credo di avere molte possibilità di superare il ritardo
L'accortezza di comprendere che la cultura di una
La formazione di ciascuno di noi e una
E ne fa parte in
Garante appunto una comprensione del valore possibilmente anche dei contenuti e degli apporti delle scendesse
Naturali biologiche fisiche matematiche ciò Cingolani che poi è lasciato che c'è andato a dirigere l'Istituto Italiano di Tecnologia Genova abbiamo anche
In certi casi una bella pubblicità di cervelli qui in Italia e non è vero
Che se ne vadano tutti via poi
Capita che molti sono di necessità costretti a cercare una collocazione altrove ma ce ne sono molti che restano alcuni che tornano e sentiamo sempre talvolta delle valorizzazioni
Che ci fanno molto piacere ieri era qui professor cioè eccetera che uno dei massimi
Ricercatori in campo di Oncologia e che fa questo suo lavoro negli Stati Uniti e ci ha parlato dei tanti italiani che si formano con lui
E che fanno fare una splendida figura all'Italia citava delle percentuali nelle quali io non sono sicuro ma diceva che per quanto riguarda la qualità dei ricercatori dei suoi ricercatori d'Italia e al settimo posto
Poi possiamo piuttosto a mente un po'tralasciare come il settimo posto diventi qualcosa di molto più marginale
Ove si parli di investimenti nella ricerca e poi mi sono anche permesso di dire ove si parli di investimenti soprattutto nel dare una possibilità di lavoro i giovani ricercatori e
Io ho parlato di una
Condizione abbastanza indecente
La professoressa Zanotti
Aprite a che cosa ha lavorato in tutti questi anni a quale importantissimo programma scientifico e sulla base dei quali volevo portare equità non c'è bisogno
In carriera lei stessa volevo portare qui il comunicato del Consiglio del centro con cui si motiva la scelta che è stata fatta è stata una selezione lunga tra moltissimi scienziati
Impegnati nel scende
E nel centro ci sono delle centinaia gli italiani anche molto giovani che lavorano vorrei solo dire una cosa di lei ci siamo conosciuti un paio d'anni fa
Era estate due mila dodici
In quel momento
Ho capito
Che
Alla
Fabiola
Giannotti interessato una sola cosa
Portare avanti il suo programma di ricerca un programma che lei dirigeva insieme con altri che aveva già
Superato una soglia molto importante con la individuazione nel famoso Bossone dixit
Alzi la mano oggi è in grado
Di dare una
Definizione precisa forse vorrei pregare la professoressa De dagli altri però la cosa più importante che impara a fare il suo attaccamento
Alla ricerca nel suo profondo attaccamento alla istituzione
Cederna del centro europeo di ricerca che ha avuto alle sue origini anche il forte contributo della scuola italiani fisica una delle maggiori nel mondo