Rassegna di Geopolitica. La caduta del Muro di Berlino e l'evoluzione delle relazioni internazionali

Buongiorno gli ascoltatori di radio radicale la rassegna di geopolitica che mercoledì dodici novembre domina quattordici oggi con la rassegna di geopolitica
Vi proponiamo una riflessione per quanto riguarda l'evoluzione delle relazioni internazionali all'indomani del a caduta del muro di perline qui in questi giorni si celebra il venticinquesimo anniversari
Più che è caduta del muro di Berlino naturalmente si intende la fine
Della guerra fretta il mondo bipolare e allora vediamo che cosa scrive Roberto Menotti per Aspenia dopo il modulo dal bipolarismo al multipolarismo asimmetrico
Il crollo del muro di Berlino è ancor più il collasso dell'Unione Sovietica e due anni più tardi furono quasi unanimemente percepiti come i primi passi
Verso la creazione di un nuovo assetto globale
Il superamento della gabbia imposta del blocchi contrapposti poteva fare emerge non più flessibile sistema multipolare auspicabilmente soggetto a una gestione multilaterale consensuale
Almeno su alcuni grandi temi di rilevanza globale era una visione con alcuni fondamenti dalla precedente colossale delle relazioni internazionali
Ma anche con diversi limiti incongruenze in particolare presupponevano interpretazione alquanto semplicistica della guerra fredda come una anomalie ripetibile
Cioè un sistema realmente bipolare che aveva prodotto l'esito di una schiacciante eppure pacifica vittorie di una parte sull'altra
Il problema di questa visione stava soprattutto nel fatto che in effetti almeno un'altra grande anomalia non veniva superata con la caduta del muro mi con la dissoluzione dell'URSS il Stati Uniti hanno svolto un ruolo unico come vera potenza globale a tutto tondo
Dopo il mille novecentottantanove novantuno resta così aperto il quesito su come Washington avrebbe euro salto la propria posizione di preminenza incontrastata
L'influenza internazionale degli Stati Uniti in quanto potenza vincitrici della guerra fredda
Era cresciuta per di fonte con il collasso sovietico un'attenta azione unipolare almeno temporanee era a quel punto comprensibile
C'era è vero il desiderio da parte molti leader americani di condividere con gli altri gli oneri per il mantenimento dell'ordine globale
Ma certo che la naturale propensione a vedersi come primus inter pares fatto altrettanto importante tale analisi quella quasi unanime cioè vedere accordo anche maggiore alle attiguo cito le perfino molti degli avversari o dei concorrenti immediato il potenziale
In effetti l'assetto internazionale soprattutto nel campo della sicurezza e difesa se così ristrutturato attorno a quell'assunto quasi unipolare nel bene e nel male che poi l'unipolarismo soprattutto l'evidente superiorità americane in campo militare dovesse o potesse tradursi nella forma del unilateralismo è altra questione
Ma intanto la percezione di un americano preminente in eguagliato era assai diffusa
In altre parole l'aspettativa largamente condivisa nei primi anni Novanta era che si stesse consolidando un ordine falsamente o superficialmente multipolare si tratta piuttosto di in ordine a raggiera con al centro di Stati Uniti e loro più stretti alleati
Le tendenze multipolare erano presenti sotto traccia ma non potevano dispiegata la loro forza nell'arco di pochi anni
Nel frattempo però le regole del sistema internazionale venivano ridefinite su questo sfondo sono così sviluppati nella prima fase dalla post guerra fredda due filoni di dibattito sia teorico accademico sì e tre i decisori politici il primo relativo al futuro dell'occidente in senso proprio cioè dei rapporti transatlantici con denominazioni variabili dal pilastro europeo della NATO l'identità europea di difesa fino all'Unione europea come attore strategico
E se ma sintesi gli stati ritenuti allora chiesto con insistenza agli Europei di contribuire in misura maggiore agli sforzi militare mentre gli europei hanno sistematicamente cercato di accrescere il loro peso decisionale aggregato nel contesto transatlantico
Una discussione tuttora coperta o se si vuole risolta profondamente segnata dall'incapacità europea di trasformare l'Unione europea in una struttura coesa il di
Contribuire sul piano della sicurezza in modo commisurato al proprio peso che economico e demografico
Il secondo filone di dibattito ha subìto un'evoluzione più rapide significativa
Le potenze emergenti erano considerati almeno per tutti gli anni Novanta potenzi immature incomplete che in qualche modo Junior
Obiettivo primario la loro progressiva integrazione nella rete delle regole internazionali a cominciare da quelle come gli si spiega così particolare la procedura relativamente rapida adottata per l'ingresso della Cina nel da bruttino erogazione mondiale
Del commercio sono però emersi serio ostacoli lungo la via di un ampio consenso sulle regole che hanno spesso impedito di affrontare in modo coordinato i problemi finanziari e commerciali di tipo sistemico
Soprattutto in settori chiave come il cibo che l'acqua con le fonti energetiche
In tale contesto fluido gli eventi hanno poi forzato accelerato una serie di decisioni difficili come sempre accade nelle fasi di passaggio
In sede di Consiglio di sicurezza dell'ONU in particolare la malcelata speranza era che sostanzialmente Russia e Cina sarebbero diventati attori acquiescente come in qualche modo sembra accadere nel caso della risposta l'invasione era che era del Kuwait del mille novecentonovantuno
Quell'episodio si è rivelato l'eccezione invece della regola visti duri contrassegnano accompagnato gli interventi della NATO l'ex Jugoslavia dalla metà del decennio fino a quello in corso nel mille novecentonovantanove
La parabola dell'interventismo umanitario appresso evidenziato tutte le difficoltà di creare e mantenere un vasto consenso su operazioni diplomatico militari di stabilizzazione che co pacificazione
Per ragioni sono molte e complesse ma intanto è problematica la composizione stessa del principale organo deputato a gestire le crisi internazionali cioè il Consiglio di sicurezza come ben noto esso non è affatto pienamente rappresentativo dell'attuale mappa del potere globale
Il sistema del veto per i cinque membri permanenti crea ovviamente la tendenza allo stallo decisionale
E in ogni caso fornisce al più una possibile interpretazione del diritto internazionale non sempre in modo coerente nel tempo tutti questi limiti sono diventati macroscopici nei momenti delle deciso ogni più controverse finendo terminare la credibilità e l'agibilità dell'intero sistema va peraltro riconosciuto che rapporto sempre delicato tra sovranità nazionale diritto sicurezza internazionale
è stato complicato dalle vicende seguite all'undici settembre due mila uno
Quando la formula del internazionalismo liberale si è sostituito un tentativo di vicolo se affermazione di leadership americana che più propriamente si può definire unilateralismo
In ogni caso di ambiguità di un sistema solo parzialmente multipolare erano evidenti già prima di quella data sul versante economico la presunzione di una netta superiorità dei modelli occidentali e della centralità americane in tale contesto
è stata l'architrave del sistema mondiale di mercato a cavallo tra la fine del ventesimo che l'Insiel ventunesimo secolo la sfida è stata quella di gestire e se possibile guidare il processo di globalizzazione
Per sua natura è completo e certamente carico tutti gravi asimmetrie anche sul piano della governance economica in senso ampio si è adottata in certa misura la stessa impostazione a raggiera che abbiamo identificato nel campo della sicurezza
In essa se riflessa l'ampliamento del G sette prima come jeans otto poi con il passaggio al G venti
In occasione della crisi asiatica finanziarie valutare del mille novecentonovantasette
Il passo successivo il G venti e rafforzato è arrivato con l'esplosione della crisi finanziaria nel due mila otto e necessario come spesso avviene nelle categorizzazione storiche ma
Suddividere in modo più preciso questo periodo un quarto di secolo
In tratte più brevi a maggior ragione vista la forte accelerazione dei mutamenti nel sistema internazionale a cui siamo tuttora si stento
Appare ragionevole indicare due grandi cesure nell'arco erano centottantanove due mila quattordici
La prima e l'undici settembre due mila uno e la seconda e l'avvio dalla grande crisi finanziaria del due mila otto questi due passaggi hanno spostato l'asse del multipolarismo in direzione parzialmente inattese e in modo piuttosto repentino
Gli attentati dell'undici settembre socio americano hanno spinto l'Amministrazione di George Bush a far leva sulla potenza militare in modo diretto che rifiutando i vincoli di un'interpretazione ristretta del diritto
Internazionale sia di qualsiasi informale concerto delle potenze una conclusione da trarne fin qui e che con rammostrato proprio il dopo undici settembre
Il grado di interferenza esercitato potenzialmente esercitabile dagli Stati Uniti resta incomparabile su scala globale cioè vero tutto lungo lo spettro degli strumenti di potenza
Il grado di successo delle politiche perseguite richiede altre valutazioni l'efficacia degli interventi coercitivi sembra essere limitata soprattutto a causa delle numerose conseguenze indesiderate a volte scarsamente ponderate
Resta però il fatto che nonostante le oggettive difficoltà sperimentate negli ultimi anni a causa di varie forme di resistenza da parte dei partner più assertivi
E talvolta di rigetto culturale gli Stati Uniti sono confermati nell'arco del post guerra fredda come un Paese disposto a fare da solo
Andiamo alle conclusioni di questa analisi
La parabola di questo quarto di secolo è segnata soprattutto dal tentativo spesso frustrato di gestire in forma multilaterale
Quello che possiamo definire una multipolarismo simmetrico cioè fortemente sbilanciato a favore degli Stati Uniti è stato possibile per alcuni Paesi o gruppi di Paesi a più riprese porre dei seri limiti all'azione americana
Ma senza diretta partecipazione americana che a maggior ragione contro la volontà americana altri hanno saputo raggiungere soltanto obiettivi strettamente locale o temporanee
Anzi sedata spesso la situazione in cui sono state le stesse potenze regionali ad ospitare non sempre apertamente con maggior coinvolgimento degli Stati Uniti per perseguire i propri obiettivi
Altro aspetto decisivo è stato quello delle regole del gioco alcuni membri delle circolo multipolare stanno testando chi con maggiore chi con minore intensità
La disponibilità occidentale ad applicare il proprio criterio pragmatico cioè non puramente formale di comportamento ad altri le regole del diritto internazionale possono in casi definiti come eccezionali essere violate o quanto meno forzate
Si pensa di intervento percosso almeno centonovantanove Canato stessa giustifico come una parziale anomalia
La combinazione di questi due aspetti interesse diffuso incoraggiare comunque un ruolo consultivo degli Stati Uniti che regole del gioco non chiare spesso forzate da più parti
Apre però uno spiraglio interessante forse positivo
A fronte del senso di disordine crescente disfare in amento dei confini statuali esisterà bassi condivisa per una multipolarismo più maturo per quanto ancora simmetrico
E potrebbero crearsi condizioni per affrontare in modo più propriamente multilaterale alcune questioni regionali si pensa la maggiore flessibilità diplomatica che sembra emergere ruolo internazionale di Paesi come l'Iraq
Alla sostanziale prudenza mostrata dalla Cina perfino le dispute territoriali che la riguardano più direttamente nazione in tale o alla cautela dotata dall'Occidente nel segnalare alla Russia che certi comportamenti avranno costi elevati
Sono tutti segnali da verificare non sono ancora risultati concreti ma possono portarci verso molti Polaris meno instabile
E questa in sintesi l'analisi di Roberto ma notti il titolo dell'articolo dopo il muro dal bipolarismo al molti Polaris mo'asimmetrico tratto da Aspenia on line
Con questa segnalazione si gode anche la puntata di oggi della rassegna di geopolitiche ricordiamo in chiusura il nostro indennizzo di posta elettronica di mentre le cose comunicazione circa le nostre rubriche programmazione io ho scorto chiocciola Radio Radicale concreti
Un saluto da Lorenzo rende ci sentiamo domani mattina alle ore sette e