Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia

Buongiorno cara ascoltatrice cara ascoltatori di radio radicale dal vostro Alessandro Manno bentrovati al consueto appuntamento con l'organizzazione non c'è pace senza giustizia
La puntata di oggi sarà interamente dedicata ad una conferenza che si è tenuta ieri tredici novembre qui a Roma presso la Senato della Repubblica conferenza
Che voleva marcare il ventesimo anniversario Non c'è pace senza giustizia fondata appunto nel mille novecentonovantaquattro con il mandato di avviare una campagna per l'istituzione della Corte penale internazionale
E proprio
Per questo la Conferenza avuto la Corte stessa come
Elemento e centrale ed in particolare
Interazione tra i due pilastri fondamentali dello Statuto di Roma la cooperazione e complementarità
Questo ovviamente per celebrare il costante impegno di Non c'è pace senza giustizia nella lotta all'impunità
Sentiremo quindi ora
Alcuni gli interventi che ci sono stati ieri durante la conferenza inizieremo
Con l'intervento di Emma Bonino fondatrice di Non c'è pace senza giustizia ex ministro
Degli esseri tra tra le molte cariche che ha ricoperto
E sentiremo dalla voce di Emma Bonino il messaggio che il Presidente della Repubblica Napolitano ha inviato
Appunto alla per aprire questa questa conferenza e sentiremo poi a seguire anche l'intervento del Presidente del Senato Pietro Pietro Grasso
Iniziamo quindi io ora sentendo l'intervento di di Emma Bonino
Desidero rivolgere un cordiale saluto agli organizzatori e partecipante ai lavori di oggi
Che oltre ad affrontare il cruciale tema della giustizia penale internazionale celebrano il ventesimo anniversario della fondazione di Non c'è pace senza giustizia
Sono certo che la vostra riflessione contributiva nel solco dell'impegno
Da sempre profuso dall'associazione ad approfondire il dibattito sugli strumenti più adatti
A garantire un'efficace
Celere ed equilibrato esercizio della giustizia penale internazionale
Le spesso drammatiche vicende dell'attualità internazionale
Ci rammentano come la promozione della pace e della democrazia dei diritti umani e delle libertà civili
Passi anche attraverso il superamento della sfida costituita dal rafforzamento a livello transnazionale delle regole dello stato di diritto
Certo che il positivo messaggio promosso da non c'è pace senza giustizia dalla Società Italiana per l'organizzazione internazionale troverà un'ulteriore feconda declinazione nei lavori di oggi
Formulare ferme dei voti di successo M. io pure di buon lavoro a tutti i partecipanti Giorgio Napolitano
Diamo quindi inizio a questa giornata che non vuole essere solo una giornata la memoria non vuole essere solo una giornata di celebrazione
Vuole essere soprattutto una giornata di iniziativa politica avremo modo di approfondire poi i vari temi sia dal punto di vista politico che nel pomeriggio anche dal punto di vista cosiddetto tecnico ma in una
Materia dove di tecnico c'è veramente poco c'è in gioco soprattutto la volontà politica quando questa cena si trovano anche le soluzioni tecniche ma la tecnica non può sostituire un'assenza di volontà politica quando essa si manifesta
Questo non vale solo per le questioni internazionali vale molto e a maggior ragione sulle questioni inerenti ad ogni Stato e ad ogni
Governo
Voglio quindi iniziare questa giornata di Non c'è pace senza giustizia e che come sapete membro fondatore del Partito Radicale transnazionale dando la parola al Presidente del Senato ma nel darle la parola signor Presidente mi consenta
Di ringraziare molto lei evidentemente ma tutto lo staff del Senato tutti quelli
Come dire che vedo presenti ma anche assenti quelli che hanno lavorato in questi giorni ciò per esperienza quanto la riuscita di un'iniziativa si basi sul lavoro su contributo sul sostegno
Di tutta la struttura la struttura del Senato per questo ringraziando lei voglio ringraziare
Tutti tutti coloro che ho conosciuto quelli che non conosco che ci hanno aiutato in questa iniziativa signor Presidente prego
Autorità gentili ospiti cari colleghi e cari amici
è con vero piacere che auguro il benvenuto al Senato della Repubblica a tutti voi per celebrare insieme il ventesimo anniversario di Non c'è pace senza giustizia
Un'organizzazione nata
Con allo scopo di sostenere la storica campagna del Partito Radicale transnazionale o per l'istituzione di un tribunale penale internazionale permanente e che proprio in questa sala
Nel novembre del mille novecentonovantasette organizzò una conferenza su questo tema
E in questi vent'anni lo spettro di azione di Non c'è pace senza giustizia si è ampliato sempre di più per comprendere
Oltre la giustizia per internazionale anche programmi sulle mutilazioni genitali femminili sulla promozione democratica in Medioriente
E i nordafricani la mappatura dei conflitti esistenti il filo conduttore che ha sempre animato Emma Bonino e Marco Pannella
E il senatore Sergio Stanzani che c'è all'OSCE ci ha lasciato lo scorso anno e che voi oggi ricordare con commozione insieme a tanti altri credo sia una sede inestinguibile
Che a che io profondamente condivido per la giustizia per i diritti per la dignità degli esseri umani ovunque essi si trovino
La storia del diritto penale internazionale densa come la storia dei diritti umani e segue il progressivo maturare del diritto internazionale
Sia nelle prassi sia nelle coscienze di quelle ideali dell'assoluta supremazia della persona nell'ordinamento giuridico internazionale
Tradizionalmente visto come un mondo vistati dove le persone in passato non avevano alcuna soggettività giuridica
Stupri deportazioni omicidi di civili feriti prigionieri di guerra esecuzioni di massa
Ecco le atrocità di fronte alle quali la comunità internazionale ha
Con lentezza ma
Elaborato norme e meccanismi giurisdizionali per affermare che certe condotte certi comportamenti sono da considerarsi crimini internazionale
Che offendono l'intera umanità e non solo la comunità che le subisce
E per giudicare individui che ne sono responsabili avendo agito il nome e per conto di uno Stato
Condotte
Che includono i crimini di guerra vale a dire gravi violazioni del diritto internazionale umanitario che disciplina lo svolgimento dei conflitti armati
Crimini contro l'umanità armi cioè gli atti inumani contro le popolazioni civili persecuzioni razziali politiche e religiose
E quella che
A mio avviso la forma più estrema dei crimini internazionali il genocidio
Caratterizzato dall'intenzione di distruggere un gruppo etnico razziale o religioso
Alla base dell'emozionante evoluzione della giustizia internazionale
Cui voi oggi presenti avete tanto contribuito
Si trova anche l'idea che i diritti delle persone si debbano tutelare laddove vengono violati offesi calpestati dagli stessi Stati di cui essi sono cittadini
La dottrina dei diritti umani fu definita eversiva dal compianto giuriste studioso Antonio Cassese che del tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia fu il primo Presidente
Questo fu definita eversiva perché
Scandinava
La concezione basata sul principio della non interferenza secondo cui il trattamento degli Stati
Verso i propri cittadini non poteva essere valutato dagli altri Stati che ne dovevano restare assolutamente estranei
E quindi dobbiamo
Le primissime esperienze di giurisdizioni penali internazionale i tribunali di Norimberga di Tokyo
Istituiti dopo il secondo conflitto mondiale per giudicare le inaudite automaticità che durante quel periodo furono commesse
Si è spesso ritenuto e ripetuto che
Si trattò di una giustizia dei vincitori perché si trattava di tribunali istituiti dalle potenze che ebbero la meglio del conflitto
E purtroppo visi Comino la pena di morte che noi oggi continuiamo a respingere
Con fermezza ma ebbero un valore morale e giuridico indiscutibile perché per la prima volta si processare hanno i massimi rappresentanti e responsabili degli statali di crimini internazionali
Nel rispetto
Di fondamentali garanzie processuali e di difesa
Di fronte al mondo intero che così potete sapere cosa era successo
Per la prima volta si tutelano valori di carattere universale e si riconobbe il principio della responsabilità penale individuale anche di coloro che avevano agito per dare corso ordini superiori
Abbiamo dovuto attendere ancora a lungo
Assistere a lei in dementi indimenticabili atrocità del conflitto in Jugoslavia e poi in Ruanda
Perché nel novantatré novantaquattro il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite costituisse i tribunali ad hoc conti hanno realizzato un modello di giustizia internazionale indipendente imparziale
Nel concorrere di adeguate garanzie processuale e con l'esclusione della pena di morte
Anche
Se si Truzzi tratto in quel caso di tribunali istituiti solo dopo la Commissione dei crimini da giudicare e con una
Competenza territoriale e temporale limitata
Il ventunesimo secolo si aprirà con l'istituzionalizzazione del sistema di giustizia penale internazionale
Il diciassette luglio mille novecentonovantotto la svolta
Centoventi Paesi firmare a Roma lo Statuto per stabilire
Per fondare la Corte penale internazionale
Che entra in vigore il primo luglio due mila e due dopo
Una frenetica ricerca di sottoscrizioni di firme di ratifiche in tutti gli Stati del mondo che dobbiamo alla nostra Emma Bonino
Oggi e ne sono parte ben centoventidue Stati di ogni regione
Primo organo giurisdizionale internazionale permanente la Corte penale internazionale giudica nel rispetto del principio di legalità
Nullo un Crimen nulla pena sine lege
E consente di intervenire nel concorrere di certe condizioni a salvaguardia dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario attraverso gli strumenti del diritto penale per porre fine una volta per tutte all'impunità
Un passo storico entusiasmante
Di vocazione genuinamente universale un'istituzione chiave per l'ordine internazionale contemporaneo una speranza per il futuro dei popoli per la pace per i diritti per la giustizia
Io considero questo convegno veramente molto importante per fare il punto sul lavoro e le prospettive della Corte penale internazionale la vita della Corte si trova un punto di svolta importante
Deve affrontare problemi di carattere pro
Politico-diplomatico e giuridico
Mi riferisco alle proposte in materia di immunità dei Capi di Stato che metterebbero
La radicalmente in discussione è uno dei principi fondanti è l'impianto stesso a mio avviso dello Statuto di Roma
Alla necessita di un'azione più forte è determinata dell'assemblea degli Stati parte
E in alcuni casi anche del Consiglio di sicurezza per assicurare
L'imprescindibile cooperazione degli Stati per molte attività della Corte arresto consegna degli imputati svolgimento di indagini
All'eccessiva complessità del sistema processuale che ha determinato la limitata efficienza della Corte per la lunghezza della farraginosità dei procedimenti
Noi oggi dobbiamo impedire che le critiche alla Corte possono in qualche modo inficiare quel modello
Vi è etica di moralità di giustizia dice entra alita dei diritti umani nel sistema mondiale che rappresenta e dovrà rappresentare
Tutto il mondo accolgo dunque con favore disporsi in corso
Che devono essere intensificati a mio avviso per rivedere la procedura accelerare i procedimenti in corso garantire la richiesta di giustizia che alta si leva dalla voce delle vittime
La cui partecipazione i processi deve essere assicurata di più anche in vista dei giusti risarcimenti solo poi convinto che sia assolutamente cruciale un via
Ugo costruttivo con l'Unione africana
Con la quale condividiamo principi tre valori espressi sia nella Carta dell'Unione sia nello Statuto di Roma
E guardo con molta speranza alla prossima esperienza e presidenza dell'Assemblea degli Stati membri formulando sinceri auguri di buon lavoro a chi presto ci auguriamo assumerà questo importante onere
L'Italia crede
Senza riserve nella Corte eri e aperta ad ascoltare parlate trovare soluzioni ai problemi
E io sono convinto che la dedizione la prosa la profondissima
Competenza delle personalità che oggi
Solo qui riunite contribuirà in modo significativo al dibattito sul futuro della Corte della giustizia penale internazionale
Quindi ringrazio coloro
Che della Corte sono stati promotori coloro che la fanno procedere seppur
Con fatica
E a voi devo la gratitudine non solo di un rappresentante come me delle istituzioni del Paese in cui ci troviamo ma anche di un uomo
Che con le sole armi del diritto e della tenacia ha dedicato alla giustizia I diritti alla pace alla ricerca della verità una vita intera di impegno ma anche di speranza grazie
Questa era l'intervento del Presidente del Senato Pietro Grasso al quale va
Nuovamente il nostro ringraziamento anche
In quanto Presidente dell'istituzione serrato che ha ospitato la conferenza di Non c'è pace senza giustizia ora sentiamo una parte dell'intervento
Di sì di chi cava attuale ministro di giustizia Guardasigilli del Senegal e designato per essere il prossimo
Presidente dell'Assemblea degli stadi parte della Corte penale internazionale appunto che a dicembre dovrebbe sostituire l'attuale Presidente Tina Inter Mann ambasciatore dell'Estonia
Sentiamo il ministro cava
Ma
A questo punto vorrei affrontare un ultimo punto che però mi sembra molto importante ovvero
La universalità
Abbiamo detto abbiamo parlato di giustizia nazionali giustizia internazionale dobbiamo tendere verso la giustizia universale in cui tutti i popoli del mondo in cui giù UDC di tutto il mondo potranno giudicare il nome dell'umanità orbene la ratifica universale deve essere una lotta quotidiana per tutti noi
Gli Stati del Consiglio di sicurezza che hanno un ruolo importante nell'economia del Paese devono avere un ruolo importante anche sulla scena della giustizia internazionale e quindi devono aderire alla Corte penale internazionale devono diventarne membri
Naturalmente questo è l'obiettivo che è ancora lontano ma per raggiungere oppure così lontano dobbiamo fare fonda metter non solamente due cose dobbiamo spostare diciamo il focus della paura che anche torturatori
E sapranno che non dovranno più considerarsi impuniti quando governeranno hanno governato attraverso il crimine quando avranno torturato perché perché ci starà a quel punto la giustizia la giustizia in campo
Ed è quindi questo un augurio fondamentale ci sarà questo punto la speranza la speranza per le vittime che reclamano richiedono giustizia che a casa li sanno e sapranno che vi sarà una
Processo era loro presenza sarà fondamentale di che giusta stiamo parlando se le vittime non sono in sala non sono nel tribunale di che giustizia stiamo parlando un processo senza vittime
Una giustizia che ha perso la
Bussola così come lo sarebbe un processo senza testimoni sarebbe una giustizia in parziale laddove noi per ogni essere umano vogliamo una giustizia per tutti nell'anche dove
Lo Statuto di Roma non è stato
Ratificato come in Siria Avenati a tutti devono aderire e schierarsi in modo che la speranza nata qui a Roma sia una realtà dappertutto e quindi era gestito sia sia globalizzata come la democrazia di la forma
Credo che la democrazia diventata democratiche democratizzazione dunque è malata questa che vorrei
Fare insieme a voi non lo faremo lo faremo perché non vogliamo vogliamo farlo
E abbiamo sentito il un in una parte dell'intervento del ministro del Senegal Ministro la giustizia si di chi cava attraverso ovviamente la voce del dell'interprete e riproponiamo ora le un'intervista fatta sempre ieri da Ada Pagliarulo a ad Emma Bonino a margine della Conferenza in cui si è cercato un po'di
Sottolineare gli aspetti più importanti
Hai detto che non sarebbe stato un giorno di memoria per questi venti anni di Non c'è pace senza giustizia ma che sarebbe stato un giorno di iniziativa politica
Perché e perché avete focalizzato l'attenzione sulla complementarietà e sulla cooperazione ci sono dei diritti e le sfide da questo punto di vista per la Corte penale Sini non alla memoria ma certamente se uno alla memoria una saturo
Quindi ripercorrere vent'anni è stato importante non per appunto celebrare basta ma per
Capire che la strada per andare avanti e a ostacolino con ostacoli dal punto di vista del contesto noi viviamo un contesto dove
I grandi successi della del diciamo della legalità internazionale sembrano oggi molto più fragili Zante nessuno parla più dalla responsabilità di proteggere come principio fondante
Lo stesso Consiglio di Sicurezza sembra ibernato sulle crisi sulle crisi maggiori e sulla Corte è diciamo che il sostegno di parecchi degli Stati membri non dico quelli che non ne sono membri ma anche del sostegno degli Stati membri
è è venuto scemando questo lo si vede dalla diminuzione delle risorse ed ha una serie di altre diciamo polemiche o critiche che qui sono stati apertamente discusse e sviscerate i due punti
Sostanziali a parte altri sono la cooperazione nel senso che quando un verdetto emesso per esempio dei mandati d'arresto Paesi che pure sono parte della Corte non coprano eseguirlo questo
La situazione del presidente Bashar per esempio ad altro giusto o sbagliato che sia il verdetto ma il problema come viene detto la cooperazione
Non è un optional è
Un obbligo sta stabilito nello Statuto per i Paesi
Che ne fanno parte e l'altra questione della complementarità perché è evidente
Che punire più altri crimini questo ecco ruolo della Corte ma l'alto la questione è che la Corte deve intervenire solo quando lo Stato non vuole o non può
Perseguire appunto questi questi crimini e l'obiettivo è di arrivare un giorno in cui non ce ne sia più bisogno non perché finiscono i crimini ma perché gli Stati si sono messi in condizione
Di e questo non avviene non avviene sempre però abbiamo avuto qui la testimonianza di un esempio positivo che è il Senegal
E che però ci ha messo dieci anni a formare i giudici e a riformare la magistratura in modo che oggi come diceva il nostro amico senegalese se succedesse qualcosa nel mio paese non abbiamo bisogno della Corte perché diremmo guardate noi ci siamo
Non è il caso di altri e questo può anche essere un'indicazione importante
Parla futuro aiuto allo sviluppo
La nostra politica di aiuto allo sviluppo che a parte il fatto che va rivista siamo fermi agli accordi di Cotonou nel mondo nel frattempo è cambiato ma la cooperazione giudiziaria che
Comunque l'Italia cerca sempre di fare dall'Afghanistan o in tutte le i ruoli dove le zone geografiche dove interviene è davvero un filo importante non solo per i crimini ma anche per l'amministrazione della giustizia vera e propria
Nel Paese vero training quindi di formazione nazione formazione sulla giustizia internazionale e per chi è formata insegnare
Ora è vero che come Italia come dire sull'amministrazione della giustizia non non l'abbiamo grandi patenti da dare ma forse è proprio il nostro esempio di difficoltà
Che ci rende almeno che non c'è pace nel Partito Radicale più determinati ancora promuovere anche in altri Paesi invece come dire ho il senso di una di una giustizia credibile perché l'amministrazione del giustiziere non è un'amministrazione
Come tutte le altre
è l'Amministrazione di base
Che definisce il rapporto di fiducia stato cittadino quindi è l'elemento portante diciamo del rapporto Stato cittadino e quando viene meno o quando è in drammatica difficoltà come nel nostro Paese le conseguenze si vedono e probabilmente
Forti di queste esperienza non proprio positiva
Per noi di e come ci è stato detto in effetti è fondamentale spingere proprio i Paesi a investire sull'amministrazione della giustizia come dato fondamentale non solo per la pace ma anche per la riconciliazione e anche per la democrazia
Un'ultima cosa hai ricordato che la Corte penale internazionale nasce anche con la sua indipendenza anche rispetto all'ONU al Consiglio di sicurezza dell'ONU proprio per diciamo
Evitare anche le in tasse di tipo politico per superare per essere una Corte indipendente e permanente soprattutto però è anche citato il caso di vitigni dell'ONU e hai lanciato una proposta della quale si discute cioè del fatto che su questioni come crimini contro l'umanità si possa
Dire agli Stati del Consiglio permanenze allenare ed economica è una proposta Franco Brussa messicana anche io trovo piuttosto interessante e mi auguro che il nostro Governo ci rifletta
Prima di prendere una posizione
Che dice sostanzialmente
è vero che c'è il diritto di veto quindi ma
Potremmo senza cambiare lo Statuto ma con un codice di condotta
E gli Stati potrebbero impegnarsi certo discutere certo a votare a favore o contro certe tua ma non utilizzare diciamo il
Strumento del Veneto quando si discute e quando le questioni attengono a genocidi crimini contro l'umanità e e crimini di guerra
A me sembra un'idea molto interessante non perché questo voglia dire il via libera a prescindere vuol dire però che ci può essere un battito uno scontro si può andare a voti di maggioranza di minoranza all'interno del Consiglio ma in un dibattito più più trasparente più aperto
Ma senza dare come dire ad un Paese solo
Tanto per iniziare lo strumento lo strumento del veto di fronte
Non è la panacea di tutti i problemi ma può essere io credo è secondo me una
Proposta interessante che vale veramente la pena di di guardare con molta con molta attenzione in particolare nel contesto in cui siamo adesso in cui il Consiglio di Sicurezza sembra non volersi più appunto proporrà dei veti
Per cui le più grandi crisi oggi aperte vedono investire all'emarginazione beni magari persino volontaria diciamo del
Consiglio di sicurezza sicché coalizione dei volenterosi tutta una serie di
Accrocchi al di là del del mainstream della comunità internazionale comunque tornando a noi io trovo che questa
Ipotesi questa proposta Franco messicana che appunto non è un cambio dello Statuto ma è un codice di condotta volontario
Proprio in termini di complementarità e per tutto questa serie di problemi sia una proposta che vale veramente la pena di essere presa in considerazione
E ringraziamo Emma Bonino e Ada Pagliarulo che l'ha intervistata
A margine della conferenza sulla Corte penale internazionale che appunto ha marcato il ventesimo anniversario di Non c'è pace senza giustizia tenutosi
Ieri giovedì tredici novembre presso il Senato della Repubblica e della quale vi abbiamo riproposto quest'oggi
Alcuni alcuni interventi tra i più salienti
Il nostro tempo a disposizione anche per oggi è terminato non mi resta quindi che ringraziarvi per l'ascolto
E ricordarvi che sul nostro sito internet è possibile approfondire il
Gli argomenti
Della della puntata odierna conferenza di cui abbiamo parlato nonché le attività di Non c'è pace senza giustizia il sito lo ricordo eh
E non Pischedda od Justin spuntò largo oppure enti Neppi doppio fugge il punto org è sempre attraverso il sito potete e scoprire come seguirci attraverso i principali social network
L'invito infine a sostenere le attività di Non c'è pace senza giustizia ricordandovi che ogni contributo può davvero fare la differenza e permetterci di portare avanti le nostre campagne le nostre battaglie a favore dei diritti umani
Vi do appuntamento alla prossima settimana sempre venerdì alle sei del mattino vi auguro ancora un buon proseguimento su Radio radicale di una buona giornata a risentirci presto Ciao