Ebola, gli italiani che sfidano la paura

Buongiorno
Allora
Possiamo cominciare buongiorno a tutti
Grazie siete venuti al
L'incontro Ebola gli italiani che sfidano la paura intanto voglio ringraziare la Presidente Polverini per aver organizzato questo per avermi invitato a moderare questa
Questo incontro che si tiene a un anno dal dallo scoppio di questa epidemia erano i primi giorni di dicembre
Nel due mila tredici quali questo piccolo villaggio inguine Amélie Andujar un bambino di due anni che si chiama e Miller uomo o no
Comincia
Ad avvertire sin qui sintomi di questa febbre molto violenta comincia comitati genitori non sanno che cosa
E muore nel giro di sei giorni poco dopo toccherà a sua sorella Filomena e da lì ovviamente
Parte questa epidemia
Il virus dell'Ebola si conosceva di già solo che
Casa scoperture settantasei ma
Fino a quel momento si
Parlava di poche decine di
Casi all'anno
A certo punto ci troviamo con questa epidemia che a oggi ha fatto
Sei mila morti accertati anche se sappiamo tutti molto bene che
è un numero parziale
Per il semplice fatto che chi di voi è stato in quelle zone lo saprà l'avrà visto non ci sono le strutture ospedaliere non ci sono o comunque sono
Pochissime ci sono tanti i villaggi tanti
Distretti che si trovano in zone irraggiungibili
Le piogge torrenziali spesso cancellano i sentieri cancellano le uniche vie d'accesso e quindi è molto molto difficile capire quanti siano i numeri quali quali siano
Quale sia questo numero reale potrebbe essere due o addirittura tre volte
In un il dato che abbiamo
C'è stato il diciamo la persona che ha scoperto l'esistenza di questo virus PRP otto il direttore del dell'istituto ciò che cammelli Cindy Londra
Ha criticato
Molto duramente l'Organizzazione mondiale della sanità perché secondo cui appunto c'è stato un notevole ritardo nel
Capire la
Gravità di questo bisogno di questo virus si parla di
Quattro cinque mesi di ritardo che secondo lui sono stati fatali perché forse si sarebbe potuto fare molto di più
E in generale molto si sarebbe potuto fare io faccio il giornalista secondo me anche i media in questo caso i militari anni hanno la loro parte di colpa
Su sul fatto di ripetere ogni volta quanto poco sporco interessante sia l'Africa per per i media del nostro Paese
Ed è brutto anche dover ammettere che abbiamo iniziato contarci di Ebola quando abbiamo capito che
Poteva
Essere una minaccia per noi
In realtà
Non si sa fino che punto ma
Diciamo che la paura visto che il tema di questa di questo incontro e la paura tutto parte da lì
Io ho avuto il privilegio di
Diciamo per ricevere questo assignment sta parte del programma per cui lavoro servizio pubblico
Lo chiedo dico che è un privilegio perché oggi come oggi sono pochi giornalistiche vengono inviati in generale ma soprattutto in zone come quella
Quando sono quando mi è stato chiesto di andare Eros sul treno tra Roma e Milano e ho fatto un salto dalla sedia rotta molto contento
Non ho pensato al
Diciamo quello cui andava incontro perché l'idea appunto di poter raccontare questa cosa era molto
Era esaltante e una volta lì
Mi sono ovviamente ritrovato a dover
Combattere con
Se quando si va in un cono se mai si era leone inguine o in Liberia in questo momento su una delle in un certo senso imparare a gestire la propria ipocondria
La paura personale che abbiamo tutti noi perché il il vero pericolo il pericolo c'è lì fuori un nemico invisibile a differenza di tante zone di guerra
Dove il pericolo è visibile sai dove sa che ci sono delle zone in cui ti puoi nascondere o comunque in cui sei tra virgolette un pochettino meno rischio il rischio lo senti tutto intonate
è molto mentale molto psicologica come cosa una guerra psicologica che combatti ogni giorno
E io in una settimana indiveri essere Leone devo dire che non ho mai trovato la paura perché ero talmente concentrato su quello che devo fare
Chi Bembo ovviamente è concentrato
A disinfettare mi dà la mattina a sera che non ho mai provata però
E questa è una cosa che chiederò a chi
Agli diciamo agli operatori che sono qui presenti che interverranno
Ho avuto paura ho avuto paura mentre mi stavo andando dalla Sierra leone ero in aeroporto a Freetown con la mia collega stavo per salire nomi fila per salire
Sull'aereo a certo punto io ho iniziato a sentire sin troppo accaldato visto critico misurano la temperatura ovunque
L'ultimo misurazione era stata trentasei nove
E quindi sotto sudare e lì sotto farmi firma perché la paura e il film che ti fai oddio adesso cosa succede io tra l'altro due bis Modou bambini piccoli a casa a Milano odio che stupido che sono di oche cretino Dio che cosa mi succederà
Io ho sudato tantissimo e allora sul punto mi sono anche dovuto l'allontanare perché pensavo di o del sud e quindi sono contagioso
Però diciamo avendo avuto la fortuna di di conoscere personale di Emergency che diciamo l'organizzazione da cui siamo andati
I soli curato delle Prodi Gino Strada che Veneto quaranta state tranquilli se non avete fatto niente di rischioso se non vi siete mai messi direttamente in una situazione di rischio
State tranquilli e quindi mesce sa
Questo per dire che la paura ce l'abbiamo tutti e umano
Però
Diciamo che oggi siamo qui per parlare di
Tanti italiani che questa paura l'hanno sfidato a
E nonostante
Diciamo al la la fobia diffusa un po'dappertutto la paranoia la stigmatizzazione che si affronta quando si rientra
Perciò voglio ringraziare ancora una volta lavora Boldrini per aver organizzato questa giornata le passo la parola grazie
Sì buongiorno
Io saluto e ringrazio tutti voi fa piacere vedervi qui alla Camera dei deputati
Prima di iniziare questo mio breve intervento perché oggi il focus deve essere sulle testimonianze sulle operatrici e gli operatori
Che hanno si dato la paura sui ricercatori e le ricercatrici però prima di iniziare dicevo io vorrei andare
Con la mente ecco vicino vorrei inviare o un saluto caloroso al medico di Emergency che ammalato all'ospedale Spallanzani un abbraccio ideale a lui con tutti i miei più sinceri
Auguri perché sta affrontando una grande Sita momento molto difficile per lui
E anche vorrei inviare
La mia vicinanza la mia vicinanza Di Donna di
Ex operatrice umanitaria di Presidente della Camera alla sua famiglia che vive anche questo momento
Corinna solitudine per ovvi motivi di tutela anche della loro privacy
Perché
Ha voluto organizzare questo incontro io lotto organizzare in questo incontro perché ritengo che
Sia importante esprimere gratitudine istituzionale a questa Italia
A questi operatori queste operatrici che
Rappresentano il nostro Paese che lo rappresentano in Paesi a rischio
Ecco voglio
Con questa iniziativa rende merito al loro per quello che fanno perché
Raramente questa Italia appare un'Italia che c'è ma un'Italia che non si vede e allora quando parliamo di Italia fuori dei
Confini nazionali
Noi parliamo sicuramente del nostro impegno militare
Parliamo sicuramente degli scambi commerciali del made in Italy così detto no ma non parliamo di quel mete iniziali che ha fatto di valori di forza di coraggio
Quel made in Italy che oggi è qui e quindi
Mi sembra doveroso da parte delle istituzioni
Invece dare attenzione mettere al centro questa parte d'Italia in un frangente oggi particolarmente delicato
Per questa iniziativa è stata organizzata da tempo però accade in un momento in cui purtroppo l'esercizio della solidarietà è stato in qualche modo
Deturpato
Deturpato abbiamo visto che in questa società nella capitale secchi
Lucra ha lucrato sulle spalle dei più vulnerabili che sono quindi in qualche modo stati costretti a essere vittima due volte ecco
L'Italia che oggi vogliamo celebrale è un'Italia diversa che c'è e che è giusto abbia centralità nelle istituzioni e nel dibattito pubblico
Ecco parliamo oggi quindi
Degli italiani che si diano la paura Pablo trincea ha parlato già della paura e io ci torno sulla paura
Perché
Perché
In fondo io la conosco la paura l'ho conosciuta attraverso tanti colleghi negli anni passati nella mia precedente attività venticinque anni nelle agenzie delle Nazioni Unite
L'ho incontrata la paura sulla mia strada e sulla strada di tanti ex colleghi
Perché nessuna persona di buonsenso con leggerezza affronta situazioni di conflitto di pericolo di possibilità di contare Gio come in questo caso però
C'è una miscela misteriosa che alla meglio su tutto quella appunto della dell'applicazione quella del senso di responsabilità quella della generosità
Che alla meglio sulla paura e infatti non si capisce perché questo accada non si spiega in un rapporto di costi-benefici però accade accade
Questa miscela consente veramente di sfidare qualsiasi ostacolo e di far fare alle persone normali grandi cose dunque non è retorica parlare
Di eroi eroina del nostro tempo perché le grandi cose vengono fatte dalle persone normali
Quindi mi piaceva a partire da questo concetto della paura
Oggi noi siamo a circa un anno Pablo trincea l'ha già detto dalla
Fu un clan nazione del virus di Ebola che come
Stato ricordato è un virus già note in Africa ma questa volta colpito altri Paesi un virus che si è
Insinuato nelle società
Della Liberia della Sierra leone e della Guinea libere a e serra leone due Paesi colpiti da un conflitto civile decennale di straordinaria crudeltà ricordo ancora quando
Appunto mi occupavo di rifugiati le testimonianze delle vittime del ROS
Che
Appunto
Portando i segni di quella violenza sul loro corpo ci raccontavano che i guerriglieri li mettiamo di fronte a una scelta maniche lunghe a dire tagliamo solo la mano o maniche corte cioè tagliamo tutto al braccio
E
I civili le donne i bambini dovevano dare la risposta a quella inquietante domanda quindi Paesi rovinati da
Decennio
Almeno un decennio di conflitto che sono trovati a affrontare questa emergenza che come diceva parlo si è insinuata comune amico difficile da collocare no
E che ha trovato
Accantonato facile
Propagarsi non PAI e in Paesi dove appunto la sanità pubblica possiamo dirlo è completamente inadeguata
Una sanità pubblica che chiunque si sia trovato in Africa e non solo in questi Paesi ha avuto modo di
Di constatare con mano è un asso una sanità completamente
A livello come voglio dire capace di poter contrastare un'epidemia di questo di questo tipo quindi
Ritengo che questa debba essere un'occasione di riflessione di riflessione anche
E di ristabilire le priorità sull'utilizzo delle risorse su come indirizzare i fondi
Pubblici
Perché la sanità pubblica
E quella che più di altre può
In casi come questi reagire e ed essere capaci di circoscrivere un'epidemia
Laddove la sanità pubblica invece è indebolita è trascurata non riceve le dovute e necessarie Risorse chiaramente poi succedono cose di questo genere perché tutti
Sono d'accordo sul fatto che
è vero che la risposta internazionale è stata lenta ma è anche vero che se c'è stata questa diffusione perché non c'era non c'è il luogo il loco un sistema sanitario capace di circoscrivere
Dice il cospiratore il diffondersi dell'epidemia
Ecco quando ce ne siamo accorti
Noi
Ce ne siamo accorti sicuramente tardissimo
Ce ne siamo accorti quando i primi accidentali sono stati colpiti da questa epidemia e e allora come per incanto ci siamo accorti che in quei Paesi erano miglia
Li alle persone che stavano morendo è successo un po'a quello che è successo Colli SSIS più o meno alla stessa lo stesso schema no
Per anni c'è un conflitto ci sono elementi terzi che
La che operano in quel territorio mi riferisco alla Siria
Poi
No ci si accorge che e tutto questo accade quando il primo occidentale viene decapitato
Ma quante persone nel frattempo sono state uccise da quella formazione che è nota
E quanto tempo si è aspettato prima di mettere in campo una risposta
Un'azione capaci di contrastare tutto questa è la stessa identica dinamica la stessa identica dinamica
Ecco
Quindi
Oggi noi siamo siamo qui perché
Perché
Io voglio anche capire quale altre risposte ci possono essere da parte del Parlamento italiano per venire incontro alle vostre esigenze a alle vostre necessità
Noi
In questi mesi abbiamo assistito a un dibattito pubblico molto povero a mio avviso in Italia l'attenzione principale è stata su i rischi i rischi e le misure di contrasto
Non c'è stata un'analisi approfondita di questo fenomeno come si è sviluppato non c'è stata una riconsiderazione in termini appunto di priorità Investimenti
E qualcuno è anche arrivato a dire che l'Italia
Per poter Jersey no basta che interrompe l'operazione Mare Nostrum così migranti non arrivano più
Ecco questo purtroppo è stato anche detto nel nostro dibattito pubblico e questo chiaramente dimostra una mancanza di visione
Di
Articolazione è una certa povertà rispetto al modo di affrontare i grandi temi
Io ricordo anche e poi concludo
Che nella ultima legge di stabilità perché è stata approvata qui alla Camera è stato discusse approvato un emendamento
Che appunto consente di richiedere di ottenere
Un permesso un'aspettativa a tutti coloro che
Chiedono di andare a lavorare nei Paesi colpiti da Ebola
E questo sta a significare appunto che
Le istituzioni cercano di fare la loro parte quando c'è un situazione così difficile come questa di Ebola abbiamo voluto rispondere
Anche
A una richiesta che ci viene dalla Commissione europea che è quella di
Nel richiesta che è rivolta a tutti gli Stati membri dell'Unione europea di fare di più
Per contrastare bolla e di fare di più significa anche secondo la Commissione inviare almeno
Cinque mila medici nei paesi afferma colpiti da Ebola oltre a dice la Commissione migliaia e migliaia di assistenti sanitari quindi
Questo appunto
Una sollecitazione che
Noi ci non riteniamo di accogliere e l'emendamento approvato va proprio in quella direzione
Abbiamo chiesto oggi a Pablo trincea di
Di coordinare questo nostro incontro che vuole dare voce agli operatori e ricercatori proprio perché lo devo dire Pablo Pablo trincea
Che conoscevo già nella mia precedente attività per essersi occupato di queste questioni
è uno dei pochi giornalisti devo dire che è andato a vedere come si vive al tempo di Ebola e dunque mi sembrava la persona più adatta per aiutarci a comprendere e per mettere a fuoco
Questa realtà e anche per dare omaggio
Ai nostri
Roger vola
Grazie
Diamo ora la parola Giuseppe Ippolito direttore scientifico dello Spallanzani al quale
Intanto chiederei l'ultimo aggiornamento sulle condizioni del medico di Emergency
Malato di è buona
Le
Le condizioni sono quelle del bollettino ieri perché abbiamo adottato una politica di comunicazione rigida sulla base delle raccomandazioni internazionale per la gestione unità di crisi
Ieri le condizionano stabili paziente rancore respirazione assistita e la prognosi continua ad essere riservata
Bene
Partiamo da
Diciamo proprio da questo caso che voi vi siete ritrovati a gestire per capire anche
Quali cure
Ci potranno essere in futuro per combattere questo virus
Quali cure ci potranno essere nei Paesi occidentali o in Africa questa è la prima domanda
Che cosa ci potrà essere per l'Africa lo Standard
Di assistenza oggi nei Paesi africani non è decente la parola
Che bisogna dire non è decente e indecente come si assistono le persone in Africa per cui prima di tutto bisogna trasformare un'assistenza indecente in un'assistenza decente
Trasformare un'assistenza indecenti di assistenza decente Silvia costruire strutture che restino dopo l'epidemia perché l'epidemia
Sicuramente passerà non sappiamo quando sicuramente ci saranno
Una una quota di persone si faranno un'immunità il virus
Si finirà di circolare perché le persone verranno isolate ma che cosa rimarranno e tende saranno distrutta dal sole
Troveremo una struttura un tessuto sanitario che già povero un investimento grandemente al di sotto di un dollaro al giorno dei servizi sanitari in taluni Paesi e il reddito pro capite la gente non ha a che cosa mangiare non assistenza primaria
Forse aiutare quei paesi bisogna pensare che cosa gli lasciamo dopo lei buona
Che cosa riusciamo a fare perché non costruiamo ospedali fatti diaria attente gonfiabili che rimarranno per un breve periodo che dopo non rimarrà niente
Se non lavoriamo con un modello di cooperazione vero un modello di integrazione per lasciare
A questi Paesi qualcosa noi avremo perso un'altra occasione
La sanità in Africa è un problema reale è un problema reale dove ci sono tante gocce nel mare che cercano di fare qualcosa ma il mare è veramente grande quindi noi dobbiamo considerare che
Per affrontare realmente lo le patologie infettive che sono il maggior problema dell'Africa sono ancora la prima causa di morte
Dobbiamo fornire a quei Paesi un approccio globale non una volta l'AIDS
Due giorni si parla di tubercolosi un po'si parla di mare
Ci vuole un approccio globale alle malattie infettive superando la demagogia superando l'idea che ognuno di noi quando vai in Africa si sente Gesù Cristo portato in terra perché fa qualcosa solo modello organizzativo che manca
E questo modello non è venuto fuori in dalla guerra in avanti nulla si è fatto solo interventi singoli
Quello che manca oggi in Africa non sono tonnellate di aiuti in Africa stanno arrivando tonnellate di aiuti manca la capacità di coordinamento e di gestione di questi aiuti perché questi aiuti arrivano in maniera capillare
Bisognerebbe cercare di evitare il fai da te perché esiste un programma coordinato per la costruzione di ospedale per i laboratori
Dopo ogni giorno c'è qualcuno che si vuole inventare il proprio ospedale il proprio laboratorio per farsi bello per andare a dire che lo ha fatto
Spesso senza competenze spesso senza capacità
Spesso senza aver mai lavorato con questi virus pensando solo che un modello di risposta
Se manca un modello pubblico pubblico in modo manca un modello di trasmissione verticale non riusciremo ad affrontare che soprattutto non riusciremo a lasciare niente
Se nel credo che sia un impegno dei paesi superare
Prima del mese mi
Demagogiche o altro per dire si sta facendo abbiamo bisogno
Di fare un sistema organico si risponde con l'organizzazione si risponde con la leadership oggi in Africa non c'eri leadership non c'è leadership dei Governi non c'è l'idea CIPE delle organizzazioni internazionali
Non c'è leadership delle organizzazioni non governative ci vorrebbe un modo dovrebbe trovare
Un modo perché
Se è vero che c'è stata una grande polemica tra l'OMS Medici senza frontiere una polemica sterile un momento in cui c'è l'epidemia una polemica assolutamente sterile
Perché e se noi buttiamo a mare il bambino con l'acqua sporca come si è cercato di fare non avremo neanche più il bambino avremo buttato il bambino con l'acqua sporca
Le chiedo però se secondo lei si arriverà in tempi brevi a trovare
Una cura chi si chi poi possa essere eventualmente utilizzata in questi Paesi per ora abbiamo la speranza di questi tre vaccini in fase uno i vaccini sono tre
Nascono da una ricerca di molti anni adesso probabilmente avranno una spinta che non hanno avuto negli anni precedenti ma questo lo sapremo a dopo gennaio lo sapremo quando
Si passerà da questi pochi casi che sono stati trattati a vedere quanto dura questa risposta se questa risposta e realmente efficace
Noi dobbiamo cercare di controllare questa epidemia prima così come abbiamo molti farmaci sperimentali alcuni provate sui topi altri volati sulle scimmie
A qualcuno provato sull'uomo dobbiamo vedere con studi randomizzati controllati ovvero sia con studi in quei lealmente noi proviamo che quello efficace altrimenti saranno tentando di tentativi
Ma cosa anche oggi ha dato più speranze sicuramente il plasma di convalescente un metodo settecentesco un metodo a fare trasfusioni di sangue ovverossia dare anticorpi alle persone
Dargli forza per rispondere guadagnare
Tempo per decidere come rispondere
Alcuni dei farmaci disponibili sono sicuramente efficaci invito
So che lo sia in laboratorio alcuni hanno dato prova di essere efficaci sul sul modello della scimmia quando somministrati precocemente ma siamo ancora a una fase iniziale per poterli usare su larga scala avremmo bisogno di attendere qualcosa e poi vorrei dire
Che
Questa epidemia ammesso a frutto una grande collaborazione internazionale il gruppo dei clinici che coordinato dall'Organizzazione mondiale a sanità per la gestione dei casi fuori dell'Ebola fuori dall'Africa
Rappresenta una grande risorsa perché
è una via di conti di in una comunicazione tra chi ha un'idea che ha un'esperienza e non lascia solo le persone
E di grande aiuto per chi si trova a gestire un caso che è di grande aiuto per far crescere la cultura la scienza
Da ultimo i comitati etici
Nel fare questo al di fuori di percorsi e processi che passano per una valutazione etica sembra riti da stregoni quindi la valutazione etica degli interventi e indispensabile
A maggior ragione non vogliamo Ebola diventi un nuovo costante Gardner in cui si prova di tutto senza criteri bisogna fare studi randomizzati
E sta crescendo una cultura per fare studi randomizzati
Anche questi quando questi studi randomizzati non sono graditi all'industria o quando qualcuno pensa che in una situazione di emergenza si può fare si possono
Fare bypassa rispetto i principi etici valgono da noi come valgono in Africa
Bene io adesso passare la parola a diciamo coloro che sono rientrati da quelle zone abbiamo cinque testimonianze qu'en Emergency MSREF Unicef
Se decidere abbiamo cinque operatori che sono rientrati da quelle zone ognuno di loro ci racconterà la propria testimonianza cercherà diciamo sto facendo anche un po'forse un il lavoro giornalistico che è mancato
In questi in questi mesi di ognuno di voi a ognuno di voi chiederemo di raccontare sia dal proprio speriamo sa ma anche diciamo un aspetto di quello che avete di visto vissuto riguardo al all'epidemia di Ebola la prima al cui darò la parola è
Chiara Marietti che
Lavora per il Coan ma Medici con l'Africa chiara tu sei rientrata a fine ottobre e qui seduto sottoporre a a una quarantena di ventuno giorni intanto parla CD come come è stato questo rientro proprio dal tuo punto di vista
Sì buongiorno
Io non si sono rientrata dalla mia missione in Sierra leone con qua Medici con l'Africa a metà sì sì
Chiara forse meglio parlare da qui perché altrimenti non proviamo diciamo così vicino così con tacco
Disarma trarla
Se nostre è chiara l'acqua regali ma venga perché altrimenti non si vede mi sembra giusto dare le spalle
Al pubblico prego
Prego
Noi
Si dice poi che sono rientrata dalla mia missione in Sierra leone con qua Medici con l'Africa
Ha metà ottobre
Siccome in base all'esposizione al grado di rischio era stata valutata una rischio intermedio o Satta incontra ventuno giorni di isolamento preventiva a domicilio quindi
E a casa mia a Varese quindi io sono tornate sono rimasta a casa mia per ventuno giorni chiusa
In casa e misuravo la temperatura due volte al giorno e i medici dell'ASL della mia ASL di competenza mi chiamavano per sapere come stavo se avevo FIBE dei piuttosto che sintomi
Al termine di questa di questi solamente ripreso per la mia vita normale
Se mai sentita diciamo è un po'che dire del vissuto una stigmatizzazione conosce tornata in Italia
Si affetti sia nel senso che comunque un po'di pregiudizio nei miei confronti c'è stato che andava dal te la sei cercata quindi sono fatti tuoi
Anche se est nei miei confronti per fortuna sono circolata personam intelligenti e quindi è stato molto relativo
è stato sono stati degli episodi secondo me dovuti a banalmente a cattiva informazione all'ignoranza la psicosi contro le quella che si sta sviluppando
Ad esempio mio collega che era un rischio era stato valutato come rischio nullo nel senso che lui era un logistico l'amministratore
Quindi è tornato e non è stato messo in quarantena perché non aveva avuto contatti diretti con nessun atto di di Ebola
E a con questa persona è stato vietato di vedere la madre in ospedale
Che stava morendo quindi la mamma è morta senza quelle potesse vederlo
Perché è il direttore di questa clinica deciso che lui essendo stato in Sierra leone non poteva entrare quindi io credo che questi siano episodi veramente in grado di
Dovuti anche a una cattiva informazione
No spiacevole pensare che una persona che ha coraggio di che sì dovrebbe appunto rappresentare la parte migliore del nostro Paese questo punto di vista venga trattata in questo modo una volta rientrando a caccia tu sei un'ostetrica
Raccontaci breve che cosa sia nata a fare e poi tutti si è trovata poi di fronte a un qualcosa di aspettato nel senso che è dovuto
Risolvere
IT seduta quasi di inventare il lavoro giù
Sì anzi io sono un ostetrica stanca con il qua ma all'inizio di giugno quindi sono partito a giugno quando l'epidemia Sierra leone ha quanto meno nel distretto dove ero io non era ancora così massiva come come invece la destra
Io ero andata e ma lavorava in un ospedale governativo quindi lavoravo al fianco dei locali quindi lavoravo non in un ospedale italiano portato lì ma in un ospedale locale governativo quindi lavoravo con
Lavoravo con un medico per trecentocinquanta mila abitanti giostra ampio progetto di quello che dicevamo prima e due asset che locali e poi c'ero io è un altro medico che venuto con me
Lavoravamo con loro abbiamo lavorato per tanto tempo a un certo punto sono comparsi i primi purtroppo i primi casi di Ebola anche nel nostro distretto
è un distretto molto povero e in cui le condizioni sanitarie sono veramente critiche di base anche per per la guerra che c'è stata negli anni negli anni scorsi quando sono comparsi i primi casi di Ebola quello che purtroppo è successo e che ci siamo trovati a dover fronteggiare che le donne e inni i pazienti in generale avevano paura di venire in ospedale per paura di contagiarsi con il bonus per cui quello che ci siamo trovati eh
Stata all'inizio una diminuzione drastica del numero delle gravi perché venivano a partorire un ospedale dei bambini che venivano portati
Di contro per fortuna le donne sono sempre donne la loro forza viene prima di tutto per cui donne che sfidavano ad esempio la famiglia il marito che non voleva farle venire pur di venire a parte gli ospedali quindi un po'ci hanno pensato che quando a quella loro forza venire comunque nonostante il
Parere contrario del del marito pittoresche della famiglia
Quello che secondo me ha fatto la differenza essere stati lì da prima e non essere andati via nel senso che
Essere lì con loro da prima del lavorato per tanto tempo e modo anche molto faticoso perché si ritorni veramente pesanti però aver lavorato con loro e aver deciso
Di rimanere nonostante tutto nonostante la paura nonostante stiamo un po'trovati in mezzo però loro hanno vissuto loro intendo il personale locale ma anche la gente la popolazione locale ha distrutto il rimanere con loro come
Un segno di di grossa fratellanza e quindi sono affidati e piano piano hanno ricominciato a tornare in ospedale
Che faccio la domanda flash intanto tornerai giunte e ahimè ha avuto paura c'è mai stato un momento in cui ha percepito la paura
Intorno a giugno spero di sì anche se è stato due mesi in sud Sudan quindi in questo Statuto
E la paura bene come strumenti CIT prima un po'parla tanto di paura ce l'hanno tutti anche se io non ho mai avuto Esposito le dirette e quindi
Insomma in modo molto razionale cercavo di dire stare tranquilla ho avuto molta paura invece per il personale locale
Che purtroppo a volte non ha seguito in modo scrupoloso i protocolli e poi purtroppo infatti alcune due si sono ammalati
E quindi ho avuto molta paura per loro
Ok grazie mille del tuo intervento
La cosa più
L'aspetto l'aspetto più importante della testimonianza dichiara può dire che è un dato che parla da solo un medico per trecentocinquanta mila persone questo dall'idea veramente della situazione di
Sfascio
In un Paese come la Sierra leone dove veramente non c'è assolutamente le diciamo la il sistema sanitario praticamente è quasi a zero
Visto che parliamo di Sierra leone dovremmo avere un collegamento Skype sei riuscita confermarmelo con chi in questo momento è afflitta un
Rossella Miccio di Emergency
A
Francamente Rossella
Niente Rossella sono Pablo trincea ciao mamma e lancia un segnale che supreme grazie a voi
Penso Martina anche inseriti sei collegamento con la Sala del Mappamondo da Camera dei deputati sentivo Jean-Jacques Dordain buongiorno con erba lancia dal Presidente vorrei salutare non è in zona
Siamo in dirittura d'arrivo per l'apertura del nuovo ospedale quindi tutti i suoi per era
Impegna anche il
Ecco raccontaci questo cioè quando ci siamo incontrati un mesetto e mezzo fa voi Miss Milano mi raccontava che di questo centro nuovo centro che da cento letti se non sbaglio no che stava succedendo in piedi a che punto siamo
All'ospedale praticamente pronto l'apertura ufficiale prevista per domenica stiamo ultimando l'allestimento stanno arrivando tutte le forniture a tra gli equipaggiamenti la farmacia eccetera eccetera allora stiamo facendo la formazione al personale nazionale perché ovviamente tutti quelli che dovranno lavorare all'interno del centro e stiamo parlando circa di seicento
Do nazionali e un centinaio di internazionali dovranno essere formali su tutte le procedure di sicurezza necessaria per poter garantire la miglior cura possibile rispettando ovviamente tutelando la sicurezza degli operatori che che lavoreranno e quindi la domenica dovremmo avere il il primo paziente a ammesso nel nuovo nel nuovo centro perché
Ad analizzare la volante
Senti una domanda il in questo momento diciamo la situazione come c'è avete tanti arrivi
Riuscite a ospitare tutte le persone che vivono da voi oppure continuate continua esserci un problema di di di posti letto c'è se volete c'è stato un calo negli ultimi
Nelle ultime settimane
A un calo di pazienti dice migliori risolutamente anzi almeno non nella zona della capitale nella zona occidentale della penisola intorno affittavano anzi direi che nell'ultimo mese non si è registrato nessuno una
Calo significativo modifica significativa del numero dei positivi il problema dei posti letto a di trattamento soprattutto è ancora oggi il problema principale sono troppo pochi cui disponibili quindi
A noi Italtel tempra gestiamo questo Centro per il trattamento
Per l'isolamento dei casi sospetti all'H crea un centro abbastanza limitato perché ha
Posizione solo ventidue posti letto
Però lavora appieno regime e abbiamo sempre purtroppo la orari pazienti fuori che non riusciamo mai a cui non riusciamo a dare all'adeguato un adeguato supporto quelli questo è ancora un po'la Caorle per cui speriamo che con l'apertura di codici avrà cento posti letto di trattamento l'H potrà essere soltanto un centro di isolamento quindi riuscire a mancare dire cioè oltre centoventi posti letto complessivamente e questo dovrebbe essere comunque un contributo sostanzioso alla al problema
Quando ci siamo incontrati giù voi vi lamentavate del fatto che c'erano molti ritardi per quanto riguarda l'arrivo di nuovo personale dell'Italia
Su questo problema si è risolto si sta risolvendo è rimasto esattamente invariato
Allora si è risolto e non si sta risolvendo lo spero nel senso che
Mai tranquillizziamo che ci sono state varie manifestazioni Elia disponibilità da parte del del
Del Governo facilitare la partenza di quelli che chiedono di poter venire a lavorare nei paesi colpiti dal Ebola ma che io sappia ad oggi l'unico diciamo l'unica delibera che è stata confermate era quella che è Aldo recitava il personale che parte con la Croce Rossa Italiana e chiesi dichiara diciamo un intento a favorevole anche per quelli che partono per le persone che portano con leggi io ma non c'è ancora chiarissimo se stiamo a diciamo sullo stesso livello di
Certezza di partenza oppure no non li abbiamo oltre una ventina di persone che hanno fatto richiesta di aspettativa al proprio ente ancora oggi purtroppo si vedono ricitata questa aspettativa
Sì Rossella sono Laura Boldrini volevo dire quel giorno buongiorno che nel frattempo qui alla Camera dei deputati abbiamo approvato un emendamento nella legge di stabilità che appunto consente
E di ottenere un un periodo di come si dice
Vi aspettativa Sir coloro che chiedono di andare a lavorare e nei Paesi appunto colpiti dalle quella quindi questo emendamento è stato già approvato adesso
Insomma la legge di stabilità e al Senato ma immagino che insomma questo vada proprio nella direzione di sostegno e di supporto di cui lei sta parlando
Anche perché come sa la Commissione europea ha ribadito a tutti gli Stati membri di fare di più
E tra il fare di più c'è anche questa richiesta di inviare appunto almeno cinque mila medici e migliaia di personale di sostegno quindi stiamo anche accogliendo non solo le vostre richieste
Che sono ha per noi appunto importanti ma anche una un'esplicita a domanda da parte della Commissione di fare di più
Crociano domando al volo per ultimo perché
Qui siamo in contatto con con
Sia i responsabili dell'Unione europea che del da verso delle variazioni dite e sappiamo che questo è un tema ovviamente a io ritaglio perché le risorse economiche da sole non bastano ci vogliono professionisti poter garantire le cure migliori agli ai pazienti
Rossella ma una domanda al volo più esperti del tuo intervento un vostro collega in questo momento è ricoverato allo Spallanzani una persona che tra l'altro
Mi pare di aver conosciuto quando sono venuto giù
Voi sicuramente vi sarete chiesti voi diciamo seguito di protocolli molto rigidi per quanto riguarda la sicurezza ricordiamo anche le a chi non alle persone presenti che
Ci vogliono tre giorni di training per imparare a vestirsi
Con le quali occorre tutte per poter entrare nei nella zona rossa diciamo del
Degli ospedali
Dove sicura lei vola voi vi siete chiesti se fisicamente chiesti come è stato possibile che questo vostro collega sia infettato che risposta vi siete dati
Ma noi abbiamo ragionato ovviamente prima anche il lui fosse fosse trasferito in Italia con lui ripercorrendo quello che era solo esso nelle ultime tre settimane che come dire eliche rotture palesi dei procedure di
Delle procedure di sicurezza hanno ammesso non si fa individualità
A
Probabilmente abbiamo cercato di capire se ci possono essere stati dei comportamenti involontari a magari altri fuori della zona rossa che abbiamo potuto portare a invenzione
Abbiamo ulteriormente rafforzato anche tutte le procedure relative alla dimissione dei pazienti
Perché quello
Essere un altro
Diciamo
Debole
Appena ne
Ma ora
Ha risposto anonima non c'è io vorrei a vista la domanda
Togliere l'occasione ringraziare
Civile
Allo sbando Falorni
Che che AAMS
Abbastanza
Prestarla veramente immediata hanno già gente
Che analistico sappiamo che
Spallanzani lo accusiamo sempre il collegamento
A stanno facendo veramente del del loro meglio per poter dare antideficit lei nel
Tornare a casa
A
Presto quindi veramente da parte nostra un enorme grazie
Grazie Rossella pur volevo sul ultimissima cosa che cosa
Diciamo come si vive poi con questo peso psicologico noi di avere
Un collega che è lì che fa le tout est le stesse cose che fai tu che
Frequenta lo stesso ospedale che a che fare con gli stessi pazienti cioè
Come
Come avete affrontato questo peso da questa angoscia appunto sia di avere l'UIC ieri Corato lo Spallanzani ma anche e di sentirvi un po'forse vulnerabili no
Ce l'abbiamo ancora la borsa penso tutti tra l'altro parlando altri anche con altri colleghi non italiani di altre mezzi che hanno avuto anche loro anche più persone rispetto alle nostre infettate quasi tutti hanno fanno difficoltà ad individuare proprio il momento specifico Botella
Caputo causare l'infezione quindi questo ovviamente donna
Bisogna con convivere tutti tutti i giorni altro
Perché purtroppo
Sinceramente ancora troppo poco
A perché non
Abbia
A validi il precedente destare
E hanno
Un sacche Rossella se nel purtroppo non ci sentiamo più
Non
Ci senti
Davide Russo vai sta dicendo
No no mi dicevano che è il punto interrogativo ce lo portiamo sulle spalle tutti i giorni ovviamente a noi e gli altri gli altri operatori anche delle altre organizzazioni internazionali che lavorano
Con cui spessissimo abbiamo appunto
Discusso di queste cose
E purtroppo quello che viene fuori è che quasi nessuno riesce mai a capire
Quale sia stato il motivo della realizzazione ove latente sorgere il problema anche perché
Questa è una malattia molto poco conosciuta e quindicinali vieni precedenti sono state molto limitate nel tempo e nello spazio
Questa è la prima volta che la comunità internazionale si trova ad affrontare
Nemiche mi ha così importante così diffusa
E quindi c'è proprio una processo di apprendimento per tutti
Una
E deve continuare anche soprattutto per essere pronti non solo al ritorno in questa riteniamo
Affrontare nei prossimi anni
Grazie Rossella in bocca al lupo per l'apertura del centro domenica
Rossella micio di Emergency in collegamento dalla Sierra leone
Lorenzo arrivederci io inviterei a salire qui Roberto scaglioni di Medici senza frontiere
Medico che è stato in Liberia
E al quale chiedo di partire
Dalla storia
Benvenuto al quale chiedo di partire dalla storia di la sana questo
Paziente che avete ricevuto al curato centro M. surf e che ha una storia anche molto bella perché poi
Questo marasma in questo panico generale in questo
Grandi cimitero che diventa che sono vietati questi Paesi comunque ci sono anche storie di coraggio molto belle da raccontare
Si sono esattamente le nostre storie di coraggio e sono in realtà il il motivo per cui andiamo in quei Paesi per cui spesso anche return diamo i toccheremo a questo punto dopo sono i nostri sopravvissuti perché ricordiamoci che la mortalità è altissima ma di bolla si può sopravvivere
Ci sono delle persone che vengono curate sei ci sforziamo tutti nella maniera adeguata
La sana una di quelle persone che
Penso rimarranno per sempre nella nella mia memoria arrivò a Monrovia è stata una delle prime persone che ho visto è arrivato
Era la metà di agosto mi trovava appunto nel nostro centro di isolamento di di Monrovia e accompagnava il fratello fratello che
Era già purtroppo in fin di vita sul sedile posteriore di uno di questi taxi gialli mezzi distrutti critiche di tutte le volte come facciano ancora agli a Giarre
E no accompagnano vite sono comico ritrasmissione perché esami non c'è assolutamente alcun tipo di
Con così come sono un veicolo di trasmissione le ambulanze che arrivavano con quattordici quattordici pazienti con Nembo la e non tutti erano vivi all'interno dell'ambulanza
E quindi vi dicevo accompagnava il fratello che ha avuto la fortuna di essere ammesso nel centro di isolamento e la sfortuna purtroppo di morire solo poche ore dopo
Lo stesso la sana è tornato dopo pochi giorni nel nostro centro quindi era uno di quei pazienti che aspettavano fuori dal nostro cancello chiedendo CE aiuto
Perché lui stesso aveva contratto la malattia rara contratta perché cercava di aiutare appunto suo fratello
Estratto ricoverato nel nostro centro e per fortuna dopo quei quindici venti giorni una quindicina di giorni se ricordo bene
è stato dimesso curato sopravvissuto per poi ritornare a Monrovia per la terza volta accompagnando il figlio il figlioletto di tre anni che ce la fate sopravvissuta anche lui
E in quei giorni ricordo è stata una Grande festa anzi io già avevo lasciato c'entra ma hanno comunicato appunto la sua sopravvivenza
E in quei giorni stavo dicendo è stato il bambino più giù i pazienti più giovane dimesso da un centro di dal nostro centro di isolamento e sappiamo che la mortalità
è un pochettino superiore come al solito succede nei bambini soprattutto in quelli sotto i cinque anni di età
Ma la sana e uno dei tanti sopravvissuti di questo propri Sutti che ci guardavano negli occhi ci dicevano se io esco di qua
Voglio tornare
Voglio tornare ad aiutare nel mio agente voglio tornare ad aiutare voi che siete qui voi operatori umanitari che siete qui ad aiutare noi stessi così ha fatto e così è tornato oggi la sana lavora con noi e uno di quei sopravvissuti
E che aiutano gli altri pazienti a fare cose molto semplici a nutrirsi a bere e soprattutto dare messaggi di speranza perché c'è speranza
Ma
C'è una parola in tutto questo che un po'mi fa rabbrividire non so se fa rabbrividire anche voi che quella sopravvissuti ma insomma si sopravvive al terremoto si sopravvive ad un incidente stradale non si può sopravvivere ad una malattia
La malattia che quando mi dicono quando è stato scoperto levo la io rispondo sempre a bar quando è stata scoperta l'America magari è sempre esistita
Non possiamo accorgerci oggi che c'è un problema solo perché è diventato un ipotetico problema per noi
Mentre oggi stesso è un'amara realtà per altri Paesi non possiamo aspettare questo la sana purtroppo non è così come gli altri sopravvissuti non sono sopravvissuti esclusivamente a Lisbona
Sono sopravvissuti anche all'indifferenza alla lentezza e questo mi spiace adesso contraddire il professor D'Ippolito
Insomma non è una polemica sterile sarebbe una polemica sterile
è polemica sterile quella che viene fatta fra due interlocutori che parlano senza agire Medici senza frontiere a marzo a marzo del due mila quattordici
Era presente in tutti i Paesi colpiti dall'epidemia in Liberia in Sierra leone
E in Guinea poi è stata presente in altri Paesi dove ci sono stati i primi focolai che vuol dire Nigeria adesso siamo in Mali
E vuol dire ancora in dovrà che ci sono stati in Congo dove c'è stato un altra piccole epidemie dimostrando che l'intervento tempestivo è efficace
Quindi questa non è polemica STIR e non è polemica sterile quando ad oggi abbiamo trecento operatori internazionali oggi adesso in questo momento in cui io sono qui a parlare impegnati sul campo
Più di tremila operatori nazionali impegnati sul campo e fra questi ci sono cinquanta italiani che da marzo ad oggi sono già partiti alcuni di loro e alcuni sono presenti nelle retrovie
Sono partiti più di una volta io stesso partirò per la terza volta per recarmi in Sierra leone fra pochi giorni e poi
Insomma questi italiani quindi mi tocca contraddire un attimo il presidente
La Presidente subito gaffe
Di cui ho apprezzato molto le parole veramente la voglio ringraziare per le parole che ha speso tre IVA però non sono gli italiani che sfidano la paura sono agli italiani che hanno coscienza una coscienza che la io te o umanitario
E senza confini ma non perché noi siamo Medici senza frontiere non perché siamo medici
Ma perché siamo esseri umani
Non possiamo ripeto aspettare che i problemi diventino problemi per noi non possiamo ancora aspettare che la gente sopravviva all'Ebola
E questo è l'aiuto che non stiamo chiedendo altrimenti finiremo che come al solito c'è il solito disastro nella solita Africa la solita richiesta d'aiuto
Soliti Medici senza frontiere i soliti Emergency solito curo ha mai i soliti questo non è più possibile
E voglio concludere citando una frase un aforisma di senza scomodare grandi personaggi della terra i grandi pensatori grandi grandi politici ma in maniera un po'leggera così
Ci distinguiamo un pochettino tutti un personaggio della Marvel dei fumetti che era l'uomo ragno
Che aveva detto una frase molto simpatica a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità ecco ci sono tante persone che hanno un grande potere
Così come la presidentessa Boldrini ha un grande potere corrispondono grandi responsabilità dobbiamo essere responsabili non è più possibile essere da soli
L'intervento c'è stato
è arrivato lento fallendo la prima volta ora ci vuole coordinazione come già è stato ricordato altrimenti falliremo la seconda volta
Noi vogliamo vedere la gente non solo sopravvivere ma anche curata da Lisbona
Grazie
Zero perché stai
Senza frontiere Iberian tornerà in Sierra leone sì andai locale tra pochi giorni
Sì egoisticamente doveva partire il quindici ho chiesto di partire da quando è tale perché ho una figlia e penso che sia bello passare locali insieme bocca al lupo grazie
Okay ci colleghiamo adesso a
Da dovrebbe esserci un collegamento Skype con da caro Senegal
Con Gianfranco Rutigliano dell'UNICEF
Non so se
Non è ancora on line va bene allora vediamo se dopo si ricollega alla inviterei qui Flavio ossario di Save the children
Flavio tu dove sei stato e prepararci poi diciamo uno degli aspetti
Più interessanti Illy impatto che questo virus avuto sulla società di questi Paesi soprattutto sui bambini si capaci fa quadrato esperienze e poi andiamo anche su questo punto sia stato idee RIA
Anch'io sono partito verso la la metà di agosto
Accuse decidere appunto posso Stato circa fino all'età di di settembre sull'interattività del ponte che è molto breve dopodiché sono ritornato nuovamente Liberia per coordinare le operazioni di Save the children
Un aspetto subito dei bambini la l'aspetto principale che dicevo che questa mattina e come le dinamiche di supporto psico-sociale cambiano
Il mio intervento come quello del dell'Ebola quello che ci si aspetta da da un qualunque operatore no un abbraccio una carezza eccetera vengono limitate da da quelle che sono le misure di prevenzione
A chi si devono
Utilizzare in questi in questi contesti
Anche la anche la paura in questi centri Marino ISO portavamo centri di siamo chiamali di accoglienza hanno in cui i bambini praticamente che rimanevano orfani voi qui genitori erano all'interno di questi centri di trattamento dell'Ebola
Stavano e quindi ricevevano diciamo supporto da parte di essa assistenti sociali personale sanitario
Che in realtà si Pio dei trattamenti sensibile del delle misure di prevenzione che chiaramente limitavano anche come detto prima questo l'intervento e l'efficacia di intervento
Per quel certo punto abbiamo utilizzato anche quelli che si chiamavano sopravvissuti o comunque persone che sanno sono state curate che hanno dato disponibilità nel lavorare in questi centri ed è vista anche la differenza la differenza nella nella capacità nodi di
Nel nella possibilità di dice una bara c'è da parte di una persona come cambia l'espressione chiaramente di un di un bambino che ICE contratti da un centro di trattamento per i genitori vengono ricoverati
Impaurito spaventate deve magari viaggiare per due tre ore di macchina con persone che chiaramente utilizzano anche i mezzi di di protezione individuali
Raggiunge un centro dove trova anche assistenza dove però questa assistenza fra limitata nel nel senso della darà delle carenze degli abbracci eccetera da queste misure di prevenzione è questa la parte che mi è rimasta più quello a cui squeeze rimasto molto colpito
Se di tu hai
Hai mai avuto paura mente ti trovavi giù
No il
Dice chiamarla pura ricordo prova quando alcune parare ricordo un evento inc a cui è successo in camera insomma decreto durante
Settimane dove sulla sua
Ora quotidianamente dodici tredici ore al giorno quindi la stanchezza può prevalere quindi ti alzi la mattina ti senti un po'di spossatezza eccetera questo
Ti senti caldo che realtà non hai febbre però mi ricordo una giornata in cui probante mi su misurata la febbre tre quattro cinque volte
In aggiornata per essere cercheremo successo nulla questo sì
Come Statuto rientro
Il rientro o dire positivo io gli episodi vasi a Londra e anche lì diciamo stato sono passato attraverso degli screening sono stata passato sono passa attraverso
A diverse interviste queste telefonate in cui però non non sono passa attraverso la quarantena non mi è stato imposto nel caso in cui tipo di quarantena e quindi oggi scalini ventun giorni
Giusto per
Confermata allora complimenti perché il ventunesimo giorno è sempre un grazie
L'ultimissima cosa
Diciamo c'è una storia
Tutto appunto pure avuto a che fare soprattutto con l'autorizzazione avuta finora svolto prima lì c'è una storia particolare che ci ha colpito di un bambino criteri ma sempre esso e che secondo te merita di essere raccontata ma lealtà
La storia di un collega Mustaf locale che in cui ricordo un giorno mentre stavano andato Italo di questi centri mi dice io credo dovremmo fare di più nel campo dell'educazione io dico altri come mai perché e mi diceva il perché
L'ignoranza ci ha portato una guerra civile
E
Siccome sappiamo tutti sappiamo sono le scuole sono chiuse bambini stanno a casa eccetera e quindi lui enfatizzata al fatto che
Bloccare un'altra generazione ci può riportare indietro e quindi questo non deve succedere ed era un diciamo un autista nostra realizzazione in cui e credo che questo la storia molti molto importante
Sui prati parlando l'italianità vorrei anche apparare spendere un minuto solo sulla una collaborazione che si deciderà fatto con l'università di Novara
In quegli allora abbiamo realizzato praticamente attraverso la realtà virtuale un sistema che ci ha ci ha permesso di fare di fare i treni di fare la formazione del diritto il personale che andava
Che andava fatto poi dispiegato in Liberia inizierà rione in Kenya di questo ma anche una Italy parte dell'italianità che credo che essa deve essere menzionato
Grazie Flavio grazie io a questo punto
Vorrei solamente capire se è possibile ripristinare il collegamento con da Carra se si è collegato
Gianfranco Rutigliano di unici
A colori
E gli
Gianfranco
Sì buongiorno Pablo trincea
La Presidente Laura Boldrini foggiana dottore Tiana come sta buongiorno bene grazie a voi bene bene si fa piacere siamo riusciti nel collega menta tesi lei è correlato la Sala del Mappamondo della Camera dei deputati
Ci parli dunque lei è di base a Dakar cito
Voglio dire uno dei Paesi in Africa occidentale in cui sicuramente si è sentito
Di più anche e il la paura dell'arrivo di delle di un'epidemia di Ebola anche perché
La Guinea e lì a due passi
Quali sono state le diciamo le misure di prevenzione che sono state adottate in un Paese come il Senegal ore i Paesi
Del della Regione per evitare proprio questo questo contagio
Beh dunque tanto per incominciare in in Senegal c'è stato un caso il il Ministero della sanità ha reagito con
Grandissima prudenza è il caso è stato isolato improntati seguiti e quindi il caso di un assoluto così i magari invece ne abbiamo avuti di più perché il c'è stata meno meno efficacia nella risposta immediata i pazienti sono riusciti a entrare hanno avuto contatti con con una molte più persone
E
E questo evidentemente del
Crea dei problemi molto grandi perché in città
Come come Bamako è chiaro che se c'è un'epidemia e molto più difficile controllarla
Qual è stato diciamo voi se non sbaglio fatte una distribuzione anche di Quito
Sì sì e noi siamo voglio dire siamo siamo in tutti i Paesi io mi occupo di tutti i Paesi non del Senegal soltanto questa è la base da cui partiamo regolarmente e noi diciamo l'UNICEF si occupa della mobilitazione sociale
Di tutta quella parte di prevenzione che
Se vogliamo è altrettanto importante della della date via che che se non c'è una conoscenza e una consapevolezza delle comunità
Estremamente difficile riuscire a circoscrivere la malattia anche se mi chiamo su dei sistemi corretti di di trattamento e terapia i funerali sono un problema enorme
Ogni volta che c'è un una un morto che viene tumulato sotterrato con il sistema tradizionale acquisto si aggiungono sette otto casi
E con una spesso altrettanti morti quindi cioè tutto un enorme lavoro che va fatto con le comunità
Perché le comunità gestiscano loro stesse e siano consapevoli di questo problema e sembra facile ma in realtà non lo è
Perché spesso come succede in questi casi le le
Sembra che la malattia sia un'invenzione che noi non ci si crede ed invece reale sembra facile a dirsi ma estremamente difficile a farsi
Sentì il fatto che in Senegal si sia riusciti a isolare immediatamente il virus è anche la dimostrazione del fatto che volendo ci sono
Cioè che ci sono Paesi in cui la sanità pubblica in Africa può comunque intervenire in maniera tempestiva
Qual è la differenza per esempio tra se la riscontrata tra la sanità pubblica in Senegal e i Paesi come la Liberia e la Sierra leone
Ma la sanità
C'è dalla il Senegal è un Paese che ha un sistema abbastanza ben sviluppato però per esempio il Mariano sistema che non è così avanzate in questo momento anche abbia sono usciti da una guerra eccetera
Il
Problema è che in Senegal erano attenti quindi quando il caso è venuto sono arrivati subito
E allora è più facile circoscrivono nel senso che non c'è stata una disseminazione di di casi all'interno della comunità è questo il problema il grosso problema è questo
E negli altri negli altri Paesi
I sistemi sanitari sono sono modesti non c'è dubbio sono scarsi in certi posti più che in altri però se non c'è la comunità attivamente coinvolta
E non è una questione di sistemi sanitari è una questione di
Farsi che la gente sia consapevole e
E prenda tutte quelle misure che può prendere al suo livello
Per prevenire la malattia
Tu hai mai avuto se mai stato nelle zone diciamo colpite
Sì sì certo focali sono state diverso stadio Sierra leone sono stati mai c'è mai stato un momento in cui ha avuto paura
Da oggi o quando entri quando entri in un centro stai attento diciamo però sai sai che quello che devi fare quello che non devi fare quindi cerchi di stare
Di tenere le mani per bene al loro posto egli non solo ma è stato diretto contatto con i malati si era visto mai investito per entrare nella nel delle corsie sono stato all'interno degli indigenti eccetto si sagre voglio dire uno sempre sempre timore in questi casi
E però è questo il nostro lavoro quindi bisogna fare
Va bene ti ringraziamo molto Gianfranco Rutigliano collegamento Skype attaccare per l'Unicef
Un altro lavoro molto importante che io personalmente tra l'altro avuto modo di riscontrare una volta
Giù è stato il lavoro dirne una la massiccia campagna di informazione che forse è un po'in ritardo ma alla fine è stata fatta ovunque c'erano cartelli muri per le strade dipinti con la scritta stop Ribolla istruzioni dappertutto sul cosa evitare cosa fare cosa non fare quali erano i sintomi eccetera eccetera c'è
Una ONG Lazzi
C'è qui presente Maria Teresa Gatti che chiedeva la quale chiedo di salire
Qui con noi
Che
Ha alcuni progetti giù in Sierra leone
E che ha insomma è uno degli aspetti più interessanti è questo
Progetto avete fatto sulla rete radiofonica proprio per
Fare campi una campagna di prevenzione no che poi quella che riuscita in un certo modo evitare che il contagio che i numeri
Diciamo salissero ancora di più il numero dei morti sul sacro di più sì dunque anzi fa due grandi ordini di attività una un'attività hanno appunto di prevenzione i quindi formazione da soprattutto nei villaggi
Dove bisogna necessariamente confrontarsi con delle credenze delle tradizioni che bisogna da una parte rispettare dall'altra parte però non possono come dire sopraffare la necessità di difendere la vita
Per cui c'è un grosso lavoro di mediazione che viene svolto ovviamente da personale locale Armenia Mostafa ampio di persone
Che in realtà e sono persone che sarebbero sono educatori perché l'attività perché ne supportiamo l'attività di una scuola gestita da da una fondazione locali dando associazione locale
Che essendo chiusa essendo ferma ha dedicato tutte le sue energie su questa attività di
Prevenzione ma non solo appunto cominciata anche un'attività di formazione a distanza attraverso la radio ma scolastica cioè si fanno lezioni scolastiche abbiamo cominciato in tre distretti
Proprio perché come diceva prima idea che il collega
La l'educazione fondamentali ci sarà un cresce grosso con questa rottura di di questo
Nel percorso educativo dei dei bambini che stanno interrompendo la scuola per tutto l'anno scolastico
Oltre l'atmosfera e alle grosse difficoltà che soprattutto le più gran più povere le famiglie della cosiddetta base della piramide cioè le famiglie più povere stanno vivendo quindi grossissime difficoltà
E per cui Hillary villa possibilità di recuperare un po'di educazione distanza attraverso questa modalità della radio ci sembrava una modalità interessante
La radio molto utilizzata e i entra nelle nelle comunità e quindi era vissuta molto positivamente
Quindi questa un lavoro che sta portando avanti questa organizzazione locali mi permetta anche di fare un cenno a questo
Protagonista non italiano ma si era le o niente e che però parla anche un italiano con accento bergamasco
Che è stato in Italia per un anno anche con tratto padre Berton che credo molti di noi hanno incontrato
Nella nostra carriera umanitaria in Sierra leone una italiano missionario che è morto due anni fa che però ha lasciato grandissimi intorno a sei
Una di queste persone proprio Ernest che tra l'altro ragazzo che è stato rapito da Ruffo salvato sopravvissuto nel suo caso
Direi miracolosamente perché la persona che doveva ucciderlo sia distratta
E lui ha deciso in quel momento che si sarà di impegni impegnato per il suo popolo in questo momento appunto attacco diciamo è passato dalla educazioni quindi scuola chiusa si è buttato pancia a terra
Sulla prevenzione su tutto quello che può essere fatto appunto per il suo popolo per prevenire il dilagare di questa malattia tremenda
Perdenti ringrazio molto ringrazio anche la Presidente per la sua attenzione agli ultimi che porta sempre nelle istituzioni grazie
Grazie Maria Teresa grati a chi porta previamente idee perché poi in questi
Paesi servono soprattutto idee quella della radio perché si sostituisce la scuola è davvero un'ottima idea perché
Uno ci pensa ma poi quello sarà un problema che nel lungo termine avrà un effetto sulla società e soprattutto sui bambini invitiamo per favore Mario Greco di doppietta un'altra ONG impegnata
Sul fronte
I bolla come lo chiamano giù
Buongiorno
Mario barra CD doti TA che cosa fate qual è diciamo il Progetto più apertamente di più
Sì innanzitutto nel ringraziamento al presidente per questa giornata un momento così difficile per l'Italia fa piacere vedere che ci sono anche
Ma come ha detto lei prima un'Italia diversa
è un'Italia che non è in Qatar anzi siamo unitariamente che è presente vedo tante persone che conosco il lavoro sia cagnone ma anche tante altre persone delle ONG italiane impegnate in tanti altri contesti difficili di guerra
Ma non solo è anche dove ci sono
Pandemie varie
Un abbraccio anche permettetemi al medico di Emergency
Io estenderei anche a tutti i malati di Ebola che
Nei Paesi di come la Sierra leone la Libreria la Guinea non hanno purtroppo le stesse attenzioni che medico di emergenza in questo momento e rischiano
Più molto di più e questo fa gabbia ce lo diceva il direttore dello Spallanzani prima perché molte vite umane si potrebbero salvare se l'istituto
Pure fossero adeguate intervento internazionale c'è stato è arrivato in ritardo però c'è stato tante organizzazioni non governative ci sommosse in anticipo rispetto alle grandi strutture internazionali ma questo è un po'
Nella così
Non è un po'la normalità a volte le grandi dunque grazie ci mettono tempo però bisogna dire che si sono mosse con attenzione e io ci tengo a ringraziare anche la cooperazione italiana allo sviluppo perché ad esempio a sovvenzionare un progetto che dotta sta gestendo in Sierra leone
Ed è un progetto di appoggio a degli holding Center che sono delle strutture dove vengono in qualche maniera smistate le persone che poi vanno dei centri di di trattamento
Docci tra l'organizzazione italiana che lavora da molti anni in sede a leone e nella provincia nord della Sierra leone che una delle più colpite
Nella città di marche enni e noi da molti anni supportiamo un ospedale cattolico locale l'Holy Spirit dove ci sono
Dei missionari molte volte non ce lo dimentichiamo esistono di italiani che sono lì dove nessun uomo che ebbe il coraggio di stare da molti anni e combattono contro l'ingiustizia da molti anni e sono veramente gli nostri poi
Noi sopruso portiamo questo ospedale che si è trovato all'improvviso una situazione di grande difficoltà è andato
Chiaramente in difficoltà perché le podio mia i rami Enna ma che mi è scoppiata molto forte
E non abbiamo supportato silenzi in dall'inizio questo ospedale
E adesso supportiamo le istituzioni pubbliche nella
Fortificazione di questi holding Center
Questi soldi nel senso servono per smistare le persone io ho visto mi riporto un esempio un nostro operatore locale circa un mese fa è garanzia Galeone dove andare da ma che affluita uno che normalmente un po'tragitto relativamente breve
Ogni mezzora c'era un checkpoint quegli misuravano una temperatura dopodiché se questa persona è un caso avevo raffreddore avevo porlo prendevano mettevano in questi holding sente
Che purtroppo sono non adeguatamente strutturati
Anzi a volte sono diventa uno invece di essere dei filtri diventano un motore a Imperia l'aumentare anche la diffusione
In questo senso un progetto la cooperazione italiana ci sta aiutando a sviluppare maggiormente questi holding Center a dotare di strutture su efficienti
E noi lavoriamo principalmente con personale locale perché non dobbiamo dimenticare che
Sebbene ad esempio in Sierra leone e strutture sanitarie sono senz'altro fatiscenti e carenti però esiste del personale locali esistono
Persone competenti e nostro dovere riuscire a coinvolgerle come operatori internazionali a formarli per dargli la possibilità anche di affrontare con coscienza questa grave pandemia
Grazie a Mario Greco di doppietta
Chiamerei
Marco Del Ponte di ActionAid che ci parlerà del
Di una categoria sociale ovviamente in questo momento molto colpita che è quella delle donne
Che si trovano vedove
Atto per mandare avanti una famiglia ovviamente senza
Più del conduciamo del marito e che quindi in questo momento sono rappresentano emergenza sociale in linea Liberia è Sierra leone
Grazie mi aggiungo i ringraziamenti senza ripeterli sono forse un po'scontati adesso che abbiamo in qualche maniera avviato ad scusi sono e cercherò magari partendo da questo di dire tra cose solo tre cose che sul quale secondo me vale la pena di porre l'accento una
A sì le donne le vedove ma questo problema le donne fanno lavoro di cura ma in tutti i Paesi non solo in questi Paesi quindi sono più esposte
Bisogna sottolineare e ricordare al neo audience Sinisi italiane anche il fatto che
Ebola il volante è una malattia della povertà e dell'esclusione sociale come avviene
In tanti altri paesi per altre pandemie prima qualcuno ha parlato dell'AIDS Cau avuto dinamiche simili diciamo chi a a
Meno possibilità in generale di accedere ad una struttura sanitaria di potersi curare
Meno risorse economiche è più esposto e quindi a
Scriviamo ce lo sui titoli dei giornali anzi
Gola un'altra malattia della povertà
Le donne assolto in tante situazioni in più esposte appunto non solo perché fanno un lavoro di cura ma anche perché hanno meno
Controllo delle risorse e quindi è una malattia delle donne possiamo dirlo questa è una malattia in cui le donne sono forse anche più
A
Fanno più parte in quegli eroi che sono stati citati ma proprio per questo rischiano di più
Ma la seconda cosa anche voglio sottolineare forse perché non è stata sottolineata da altri in parte scontata e che
Noi come altri siamo presenti in questi Paesi da decine d'anni non lavoriamo per salta se in un'organizzazione che si occupa di cooperazione diciamo internazionale di lotta alla povertà non lavoriamo attraverso espatriati lo facciamo perché
Non è se in un'organizzazione medica in tutto il nostro lavoro riteniamo che
In generale con le dovute eccezioni ovviamente a chi a radicato sul territorio lo conosca meglio con Mosca meglio come a trattare non solo la lingua che è una banalità ma la gestualità le ritualità con al
Anche le credenze che sono state riportate prima in maniera più efficace e non è una scelta ideologica una scelta di efficacia
E facciamo tre cose facciamo prevenzione villaggio per villaggio door to door si direbbe da altre parti lavorando con le radio di jingle tutto va bene per fare prevenzione
Facciamo anche assistenza non assistenza medica perché non siamo organizzati o nei medici ma perché aiutiamo in questa situazione in cui chi era già escluso sala fra un ulteriore esclusione prima sono stati
Nominati centri indiciamo le quarantenne aiutiamo la gente a campare perché c'è tutta un'economia come dire che non funziona non funziona per gli ulteriori ostacoli che sono stati creati da misure a volte anche sommaria
E poi lavoriamo sull'informazione o qualcuno di voi ha visto che abbiamo scritto anche in Italia e la storia di una collega al Crystal
A ex diciamo un cast odiato nel Regno Unito che è tornata di origine liberiana fa questo lavoro door to door ma poi la terza cosa credo che oggi siamo qua grazie Presidente
Anche per fare un'informazione diversa in Italia e credo che quelli che siamo qua oggi debbano fare anche questo lavoro in Italia
Sì sì focalizza su
Appunto su chi arriva da quelle zone reduce se non vogliamo dire sopravvissuto e in qualche modo attrae l'attenzione la cosa che ci tocca da vicino
Però sappiamo anche molto molto difficile invece riportare tutti sul fatto che la battaglia lì oggi stiamo far fino a questo lo dobbiamo fare da tutti noi abbiamo accesso ai mezzi di informazione e chi più chi meno facciamolo sempre ricordiamoci che misure
Come questa in cui da Presidente ha parlato cioè la possibilità di essere distaccati
Dalla dal proprio ente dovrebbero valere sicuramente per a chi fa un lavoro sanitario mai preziosissimo altrettanto prezioso
Il lavoro dei tanti giornalisti che vorrebbero andare giù e che magari si sentono dire dal proprio caporedattore vacci durante le ferie perché così sta in un problema in meno
Quindi anche su questo a penso che noi possiamo fare un lavoro che parte dal dibattito di oggi che continua Anzani nei prossimi giorni nei prossimi mesi e che sposterà piano piano l'attenzione
Sulla battaglia vera
Chiedo un'ultima cosa Marco e poi diamo la parola all'ultimo intervento e preparato di Ebola
Rifiuti anche un modello di sviluppo sbagliato e che cosa intende dire
Intanto è difficile parlare di un modello di sviluppo certi Paesi tuttavia come dire
Forse semplificando le cose diciamo
Il dibattito che c'è anche in Italia insomma quando come dire est si disinveste dalla sanità pubblica l'hanno detto tutti quando si disinveste dalla capacità dello Stato
Per far quadrare i conti di fornire un quel minimo di welfare che possa raggiungere
Veramente i poveri gli esclusi che l'UE del Fatah familiare non lo può non non non possono essere salvate dall'Uefa familiare che non hanno un'azienda nella quale lavora non quindi non segua il fare aziendale che non hanno
Come dire una comunità in grado neanche di avere le conoscenze
Prima si è parlato di decenza di base per affrontare situazioni come queste il risultato sarà sempre
Come dire pandemia e sarà sempre come una ulteriore aggravamento della situazione nella quale si trovano i più esclusi in modelli di sviluppo che funzionano solo quelli che rimettono al centro i poveri nella lotta alla fame così nella lotta alle malattie così
Bisogna ricordarsi degli ultimi perché solo così poi i Paesi si sviluppano in Mandarelli di sviluppo prevalenti purtroppo guardano a misuratori economici e non misuratori sociali
E questa ne è l'ulteriore dimostrazione
Bene grazie Marco Del Ponte efficacemente
Abbiamo un ultimo intervento
Che è quello di Riccardo Sansone di Oxfam
Benvenuto
Ricardo raccontaci cosa fatte giù qual è il Progetto
Di Orson che ci puoi raccontare oggi
Sì Oxfam prego era presente insomma nel interne tre paesi dove la dall'epidemia en passe maggiormente Giada dapprima da tempo insomma noi siamo anche un organizzazione che cerca di fare
Lotta alla povertà in maniera integrata e quindi abbina programmi di sviluppo del sul medio periodo e lungo periodo anche a programmi di assistenza umanitaria per cui eravamo coinvolti anche diciamo durante quel periodo della
Nella guerra delle vere delle guerre che ci sono state di
Quindi non essendo un'organizzazione diciamo che si occupa di sanità come primo mandato ma cerca di lavorare principalmente appunto
Su temi che riguardano più che altro accesso all'acqua e al cibo ci siamo noi che lo faccia un motore attraverso le comunità ci siamo domandati insieme alle comunità colpite
Con le potrà essere poi nostro contributo a questa le diciamo le le stesse siamo stati molto sottesa me l'ha colpito anche
Molto la storia di un di una di una signora madre di quarantadue anni e che con cinque figli precedentemente lavorava come volontaria per
Per per fare diciamo combattere la violenza di genere a livello locale
Quando è scoppiata quell'epidemia ha deciso lei come tanti altri di impegnarsi in prima persona e fare questa attività appunto di sensibilizzazione e informazione anche formazione per prevenire
La malattia andando facendo quindi tranne che a far parte di questi
Discusse squadre di volontari della della
Salute che su tutto nelle zone più più povere sono andate e sta non hanno tuttora porta a porta a spiegare
Quali sono i rischi portare materiale informativo non solo portare anche
Secchi con acqua pulita essa pone per esperta scendo spiegando anche progetti praticamente quali sono le pratiche che
Possono essere messi in pratica per prevenire oltre ovviamente a dare tutte le informazioni del caso per
Per poter riferire cercare beh rilevare quali possono essere i sintomi
Riferirgli poi quindi kick capire chi chiamare riferirmi a chi poi li può effettivamente trattare
Ci sono testimonianze anche di famiglie che hanno appunto raccontato di come appunto per immaginati Tom madre malate che tu non la puoi assistere poeta figlia malata che non ha poi assistere
Con questo piano di fondi formazione di sensibilizzazione e di alta sta ritornando a che un po'la speranza si diciamo si conosce un po'di più il problema
Essi si sconfigge un po'di più ora che si parla di paura punto
Sì se non so se si può scoprire definitivamente però quanto meno si sa SIC si capisce che c'è un modo per poterlo affrontare anche lì dove appunto sì sì sì sì nelle zone dove ci sono gli ultimi degli ultimi sono e che in questi Paesi
Queste già miss diceva come contributo che OCSE non sta dando appunto e quindi portare acqua fare cibo ma soprattutto fare prevenzione sensibilizzazione attraverso questi sistemi
Attraverso anche il sistema della radio che appunto è stata già raccontato da da altre organizzazioni
Stiamo sperimentando anche un sistema di georeferenziato che permette appunto di Anne attraverso questi mo'con questi team di volontari che vanno in giro a casa per casa disegnare proprio su dei tablet Germania georeferenziato si possono anche identificare
Quindi è proprio sulla mappa fisicamente dove sono possono essere casi i casi sensibili negli ultimi due settimane appunto
Mi diceva che sono stati soltanto in Liberia sono stati ma parte circa cinquecento mila persone va pazzo ma soltanto in giro perché cinquecento mila persone esso salire le identificati centotrentacinque casi potenziali a rischio
Questo insomma è o è un po'il contributo che stiamo dando io se posso rubare un minuto volevo oltre anch'io che grano miglior Suso ringraziare la presidente che
Insomma dal non è la prima volta che ci incontriamo devo dire che la sensibilità istituzionale dimostrata su questa emergenza come si come su altre straordinaria diciamo io che lavoro alla cooperazione a sedici anni non mi ricordo questa
Sensibilità così
Forte è presente ci sono diciamo cosa cosa possiamo fare come sistema Italia comunque anche a livello istituzionale
Ci vengono segnalate un paio di due questioni dal dal campo una bisogna lavorare molto con le istituzioni locali e per aiutarle a
Per affrontare al meglio il problema
Ci sono stati casi
Ad esempio di messa in quarantena di zone intere delle proprie le persone non solo le persone non potevano uscire da lì
Ma nemmeno entravano è un poteva entrare nessuno e portare cibo e acqua
Chiaramente se fai l'isolamento totale questo nel modo migliore per per per affrontarlo e quindi anche un supporto istituzionale alle autorità locali per capire come gestire meglio problema questo sicuramente importante
L'altro aspetto il il virus insomma dell'epidemia
Sta impattando pesantemente anche sulla produzione agricola sugli allevamenti e questo
Nel lungo periodo può portare anche a una una crisi alimentari in questi Paesi che sono già
Pesantemente colpiti e quindi diciamo
La richiesta che viene fuori da questi Paesi è quello di affrontare l'Ebola con diciamo in maniera
Convinta non è non va trascurata però non dimenticare anche che ci sono in possesso degli effetti collaterali che possono mettere ulteriormente in difficoltà
Questi questi Paesi
Grazie Riccardo Sansone di Oxfam
Grazie anche perché nella parte finale del suo intervento ha ricordato proprio questo cioè il fatto che forse un giorno magari in cui
In Liberia quindi a Sierra leone la l'Ebola non ci sarà più resteranno e i problemi derivati dalle conseguenze di questo virus e io personalmente anche voglio ci tengo particolarmente allegra ringraziare la presidente Laura Boldrini perché
I riflettori secondo me si stanno spegnendo su quelle zone si stava spegnendo in Italia pratiche sono già spenti
Se ne contino a parlare solo perché abbiamo un medico di Emergency ricoverato lo Spallanzani se non fosse per quello probabilmente non avremmo più nessuna notizia o quasi
Sia perché non ci sono inviati perché nessuno ci rimanda anche se io sono convinto che ce ne sarebbero di di giornalisti che vogliono andare giù che
La per diciamo per raccontare questa cosa il sogno di qualsiasi
Forse lo di tutti i giornalisti perché diciamo Ebola è un caso particolare però
è veramente il sogno di tutti quello di andare a fare questo tipo di racconto questo tipo di reportage siamo cresciuti con il mito di
Tiziano Terzani di Ettore Mo di persone che hanno avuto il privilegio ripeto sottolinea il privilegio di visitare il mondo e di poterlo raccontare
Il problema è che
Forse appunto ripeto presa discorso che parliamo di africani o che
Parliamo di popoli lontani e di una minaccia che non non è più una minaccia
Ci siamo dimenticati già adesso di di Ebola e non se ne parla più però
Incontri come questi oltre a farci conoscere chi lavora sul campo e cava e raccontarci anche quali sono le bellissime iniziative al di là dell'intervento medico ma in generale delle idee che ci sono
Da parte di organizzazioni che si inventano sistemi nuovi di comunicazione per cercare di risolvere di ovviare problemi derivati proprio da
Da questa epidemia
Questi incontri CIA come dire
Per un attimo di accendere i riflettori su questa zona del mondo
Per cui grazie davvero per avevano organizzato questo incontro grazie a tutti voi Presidente Laura Boldrini
Sì
Grazie Pablo astratte
Che hai voluto coordinare i lavori io
Penso che sia stata una
Una mattinata molto proficua anche per me molto interessante
Vorrei lasciarvi brevemente solo con una considerazione ecco considerate questa istituzione al vostro servizio questa l'istituzione più rappresentativa del Paese
La casa di tutti gli italiani e il Parlamento ed è giusto che tutti gli italiani considerino questa istituzione
Una istituzione aperti a propria disposizione qui cerca capacità di ascolto considerati i deputati
Come degli interlocutori ne vedo qui alcuni e li ringrazio per essere presenti ecco non vedete sci un mondo a parte noi non siamo altro
Rispetto al Paese noi rappresentiamo il Paese in particolare io vengo da un'esperienza che voi conoscete
E queste patrimonio me lo porto come oggi al vertice di questa istituzione quindi vi prego di considerarci al vostro servizio qui troverete sempre un'istituzione capace di recepire le vostre istanze ringrazio