Africa, NO Ebola

Innanzitutto tra
C'è votazione in Aula per cui tra tra qualche minuto arriverà anche onorevole quarta pelle
Ci ha aiutato ad avere questa
Questo sarà a disposizione oggi perché siamo qui
Siamo qui perché abbiamo o noi ci occupiamo noi come Africa fare un mensile
Ricato all'Africa in chiave economica su cui abbiamo appunto del continente normalmente cercando di registrare
I passi in avanti che sta facendo sul
Nel settimo i settori dell'economia della politica insomma registrare un cambiamento che normalmente sulla stampa nostrana possa abbastanza inosservato
Ma l'Africa la conosciamo bene la frequentiamo da dodici anni e l'amiamo profondamente quindi questo numero viene fuori
Da una reazione di pancia come abbiamo scritto anche nei comunicati
Una reazione legata al fatto di vedere ancora una volta l'Africa trattata secondo stereotipi
Che risultano ormai offensive inaccettabile
E vola è stata
E è una dimostrazione ancora una volta del disinteresse del sud della superficialità con cui l'Italia ma all'Occidente in genere guarda al continente africano e sembra aver condensato
Tutta una serie al punto d di luoghi comuni
Luoghi comuni che abbiamo dentro o sono profondissimo e antichi in onda quelli Xu unto leonessa per cui
Che già nelle cartografie romane indicava che lì era meglio non entrare perché è pericoloso non si sa bene quello che si trova oggi invece dei leoni lo stesso messaggio
Era arrivato sta arrivando con è buona norma e leone ma abbiamo un virus misterioso pericolosissimo
Tremendo incurabile ecco
Se uniamo questo questa miscela tra l'ignoranza
L'ignoranza perché questo termine
Che
Circonda normalmente le cose africane in più con l'ignoranza sulla malattia venuto fuori un mix esplosivo
Con questo numero abbiamo cercato di raccogliere le informazioni che esistono
Perché ci sono dati numeri del dell'Istituto superiore di della sanità ci sono dati della Banca mondiale c'è poco di nostro tranne un reportage alcune interviste abbiamo cercato di raccogliere in trenta pagine di condensare in un unico posto un'informazione
Che riteniamo un po'più pacata e corretta su quello sulla questione buona perché dice da Ebola si guarisce
E qui a
Cioè un'infermiera dimesse F che tra poco racconterà come si guarisce dai è rientrata da Monrovia sta per ripartire per la Guinea se non mi sbaglio
Quindi Ebola si può curare Ebola si può contenere altri Paesi africani
Come la Nigeria il Senegal ma allo stesso mali sono riusciti a contenerla
Quindi l'ignoranza sulla malattia
E l'ignoranza sul continente ora la cosa principale qui il titolo della rivista ma anche delle iniziative africano Ebola perché
Perché non è l'Africa ad avere vola nell'immaginario collettivo per noi l'Africa un grande Paese
Non è un continente
è bollente nei paesi dei diciassette Paesi che compongono l'Africa occidentale dei cinquantaquattro Paesi che compongono l'intero continente
Raccontiamo c'è un giochino in una pagina l'abbiamo chiamato il gioco delle capitali che a me personalmente era venuta la voglia tutto era nato da
Io sarei dovuto essere in questi giorni a Ruanda
Amici parenti ma doveva in Angola che c'è bolla
Allora presi su Google maps mise le due città la distanza tra Monrovia e l'one dai la distanza tra Monrovia e Roma ecco Roma è più vicina a Monrovia di quanto lo sia novanta
E qui abbiamo abbiamo provato in questo schemino che a pagina diciassette a far vedere quanta ignoranza cioè sulle reali distanze africane se voi andate a vedere vedrete che
Le principali capitali dei Paesi
Che sono interessati da Ebola oggi le capitali europee sono più vicine delle principali città africane
E di molto
A
Quindi
Ignoranza sulla malattia e ignoranza sull'Africa
Questo questa miscela di ignoranza sta provocando dei danni concreti il primo il più importante
Che stanno pagando i Paesi interessati dall'epidemia questa visione di un'Africa sempre senza speranza fa sì che in Occidente spessissimo la risposta sia girare le spalle
L'epidemia è stata dichiarata marzo a febbraio già si sapeva che Bola era in corso che c'erano casi di Ebola nei tre paesi la comunità internazionale non si è mossa fino ad agosto settembre
A ottobre in realtà sono cominciati si è cominciato ad avere una una risposta la preoccupazione è stata di chiudere sigillare
I nostri confini temendo che il virus arrivasse non si capisce bene come e perché credo che
Ve lo potrà dire qualcuno fanno fatica ad arrivare in un ospedale a camminare per arrivare
Fino a un punto o un punto sanitario i malati di Ebola non si capisce come farebbero come ce la farebbero a sobbarcarsi un viaggio se arrivano via mare a Lampedusa
Che
Che è difficile anche perché sta bene comporta fare varie tappe arrivare atta Marras detta Tamaro sette farsi dare un bel passaggio fino alle coste del Mediterraneo un viaggio che comportamenti sì a volte anni
Tanti soldi ecco sarebbero morti in più ancora prima di iniziarlo
Quindi
Dei titoli moda ma è stato questo come al solito un
Un continente senza speranza una malattia incurabile li lasciamo fare no di
Sul web vola se la comunità internazionale si fosse mossa prima
Forse non saremo alla situazione in cui siamo attualmente ma un altro danno è questa l'ignoranza più in generale anche sulla Africa ci sono dei danni pratici ci sono delle conseguenze economiche Ebola sta provocando
Che come
è accaduto per altre psicosi avvenute negli anni scorsi SARS aviaria non sono ricollegabili tanto direttamente i costi reali della malattia
Quanto ai costi di questa psicosi uno dei settori più colpiti dove questo è più evidente dove anche
L'ignoranza e la superficialità e più evidente è quello dei viaggi il settore del turismo
Ora l'Africa occidentale i tre paesi non sono interessati non sono una delle mete prioritarie del turismo occidentale
Lo è l'istanza di Carlo è l'Africa australe l'Africa australe per i safari lista Africa per le spiagge e il mare
Ebbene nonostante queste zone siano più distanti di migliaia di chilometri dall'epicentro di Ebola rispetto alle nostre città a Londra Parigi a Milano a Roma a Palermo
Il settore sta avendo ripercussioni fortissime con cancellazioni
Disdette di di viaggi
Dal cinquanta al settanta per cento per non parlare poi di tutto l'atto business progetti che vengono sospese conferenze che non si fanno
E tutto questo anche legato alla psicosi una passerei la parola Gianfranco per parlare un po'del delle ricadute nel settore del turismo in particolare
Sì
Ma è un bel giorno ma abbiamo a che fare il nostro lavoro con
Anche con natura Operator compagnie aeree
Un bel giorno insomma se ci siamo resi conto dopo aver comunque trattato di Ebola fin da febbraio marzo sia sua figlia fari che si info Africa che il nostro notiziario quotidiano dedicato alla fine
Un bel giorno ci siamo resi conto che c'erano delle conseguenze economiche che colpivano non soltanto i Paesi africani ma addirittura
Tour operator Società che operano a qui in Italia o in una anche in Europa
Che sono specializzati sull'Africa abbiamo seguito un caso un caso in particolare perché ci sembrava
Che spiegasse contro poi facesse vedere mettesse a nudo i meccanismi
A che all'interno dell'informazione trasformano una notizia in qualcos'altro
Con conseguenze economiche che possono essere anche imprevedibili in particolare abbiamo seguito il caso di una ragazza
Di Modena che lo scorso agosto da partita dopo un mese di volontariato in Ciad era rientrata in Italia con un volo della particella Enza
Mentre si trovava in volo da
Calano a Istanbul per Torino tra l'Italia si era sentita male erano
Scattati i protocolli di sicurezza la ragazza era stata fatta scendere a Istanbul per presunto che non
Per sospetto caso di Evola poi in realtà ci rientro si trattava di una gastroenterite
Al di là del del fatto in sé perché in quel caso si è visto che i protocolli di sicurezza funzionano per cui un volo che veniva dall'Africa occidentale
Con una persona che si era sentita male aveva portato a far scattare questa questa emergenza di conseguenza la risposta sanitaria che ha funzionato
Ma il punto è un altro sui nostri giornali questa notizia è diventata qualcos'altro
La ragazza era partita da Angela mena su un volo che ho fatto scavalcano che si trova
In Nigeria e da lì era arrivata a Istanbul sui nostri giornali che hanno che una città di quattro milioni di abitanti nel nord della Nigeria diventata Cano città del Kenya
E suo alcuni giornali a diffusione nazionale comparso il titolo stato affiancato al
Parola che nella parola Ebola perché ne come dicevamo è una delle
Delle
Uno dei Paesi dove c'è anche una tradizione storica del turismo italiano solo insomma Malindi e Watamu altre località
Ci sono stati danni economici diretti per tour operator per
Per Otello danni anche per l'indotto quindi porsi lavoro che si sono persi ora probabilmente dovuto anche a tutta a una serie di notizie non soltanto questa questa qui
L'abbiamo voluta seguire dall'inizio per per capire
Dove era stato qual era l'inghippo per quali per quali motivi la città di che anno era diventata una città del Kenya
Andando alla all'inizio della storia
Abbiamo visto che c'era stato un errore di una
Di un giornale Turco nella sua versione in inglese
Quell'errore poi senza ottenere senza nessuna verifica era era arrivato fino ai nostri giornali
Qui in questo caso una semplice verifica avrebbe consentito di di dare l'informazione corretta
E di non vedere su un giornale voi la parola Kenya Gancia da ora la parola Ebola adesso abbiamo fatto dopo aver seguito questa notizia abbiamo fatto un giro di telefonate abbiamo contattato tour operator
Che si occuperà in Africa ottobre novembre per loro sono stati messi di grande affanno con il cinquanta per cento
In meno di prenotazione rispetto all'anno precedente in media non è una media scientifica però da quello che
A noi risulta questo insomma
E questo la ricaduta io chiedere adesso a dichiara di raccontarci un po'la sua esperienza perché come dicevo prima
Anche l'ignoranza sulla malattia a una gioco una buona componente
Noi l'abbiamo scritto più volte vedere
Vedere bolla come raccontare e vedere ma raccontare quindi qui parliamo anche dei colleghi raccontare Ebola come un mostro
Quasi mitologico un misterioso con cure che vengono messi appunto Neso Christie cattivissimi laboratori di Atlanta piuttosto che da case farmaceutiche
Crea un danno
Siamo convinti che questo tipo di racconto crei un danno diretto perché vuole una malattia
Per cui si può guarire si può guarire e ora ci verrà raccontato come e perché è un danno perché la psicosi generato da questa superficialità dalla
Da una paura irrazionale e non è contra stabile
Se invece si sa che la malattia si può curare magari si mandano gli aiuti che servono a curarla questa malattia nel Paese
Chiaro
Fatte salve a tutti io saloni infermieri medici senza franchi nessuna stata a Monrovia per cinque settimane nel periodo
Settembre fino alla fine di ottobre essi indietro la si può guarire e si poteva assolutamente
Animatrice in Trissino sin dall'inizio dell'epidemia ad
Poi iniziato da aprire sei centri
Per trattamento di Ebola i due di transito
Abbiamo
Abbiamo ammesso nei nostri centri circa sei mila quattrocento pazienti di questi quattro mila erano e sono stati confermati come positivi alle vola
Di questi quattro mila mille settecento sono sopravvissute sono guariti dalle vola quindi si di hezbollah si può guarire
Si può guarire
Perché perché queste persone vanno
Accompagnate i centri agli inizi della malattia
Quindi presi in carico sin dall'inizio di si devono fornire cure adeguate
Una buona idratazione sia con salire idratanti che con
Flebo quindi liquidi endovena
Bisogna fornire un cibo nutriente quindi far sì che appunto anche se la persona è molto stanche spostate non ha voglia di mangiare quindi inappetenza
Quel poco che mangia sia sufficiente a fornirli una un apporto calorico adeguato bisogna bloccare tutti
I segni e sintomi dell'Ebola quindi bloccare ombre ridurre la febbre ridurre o bloccare vomito e diarrea in modo che il paziente abbia tempo
Sui sistemi immunitari abbia tempo di sviluppare le difese combattere e combattere l'Ebola
Queste mille settecento persone sono state trattate in questa maniera con finora con terapie di supporto finora appunto come diceva non ci sono ancora farmaci
Per combattere direttamente le mura quindi per
Andare sì ad agire contro il virus
Ci sono dei farmaci sperimentali nei in tre dei nostri centri
Sono iniziati questo mese delle sperimentazioni di tre farmaci differenti in collaborazione con case farmaceutiche e con l'OMS
Per vedere appunto se si possono salvare più di mille settecento persone
Di voglio solo raccontare una storia un po'di speranza mentre ero giù ho conosciuto
Tanti pazienti che poi i purtroppo non ce l'hanno fatta ma appunto molti che mi sono usciti e che sono guariti come il piccolo Daniel
Arrivato con sua mamma l'undici mesi arrivato consuma ma nel centro la mamma molto malata e poi mancata il giorno dopo
Lu invece è stato testato negativo era dei sospetti nelle la mamma invece è stata testata appunto positiva
è rimasto con noi nel centro nella nell'area di sospetti per due giorni per poter essere di testato
E l'idea che appunto non avesse sviluppato poi lei vola successivamente perché era un bambino ancora allattato al seno e quindi tramite latte materno purtroppo si potrà smettere il virus
Dopo una settimana sempre testato negativo se è stato
Messo fuori dall'area dei sospetti in un'aria un po'
Ad occhio particolare per lui perché è un orfano perché la mamma appunto era mancata non c'era nessun familiare e quindi ci siamo presi cura di questo bambino in questa nursery
Finché purtroppo circa una settimana dopo appositi Lupatelli missini sintomi dell'Ebola
è stato poi di nuovo testato confermato positivo e accompagnato poli nell'area di confermati dopo un bambino potete immaginare così piccolo senza comunque genitore nessuno che si possa prendere cura
Di di Luigi non ha tante chance di farcela invece lei ha incontrato un papà che anche lui
Entrato una settimana prima positivo all'EPO là con i due figli
Era guarito e aveva deciso di alla deciso di rimanere lì di rimanere in questo centro per poter
Prendersi cura dei due figli accettato di prendersi cura anche del piccolo Daniel
Poi alla fine ne abbiamo approfittato siccome della sua bontà d'animo abbiamo cominciato a far sì che lui diventasse un po'il papà di tutti aveva poi alla fine dieci bambini ha dato a controllare tutti insieme però Daniele alla fine ce l'ha fatta
Dopo tre settimane io il mio ultimo giorno in cui ero giù abbiamo ricevuto il il teste negativo e Daniel undici mesi ce l'ha fatta
E quindi
Questo messaggio di speranza l'abbiamo nel centro per esempio Monrovia abbiamo un
Proprio nel centro di una specie di grande cortile c'è un lungo muro bianco
Dove tutti i sopravvissuti e all'epoca lascino la loro impronta della mano con una vernice colorata e ed è bellissimo vedere il giorno dopo giorno questo muro riempirsi e dà speranza perché appunto
Di Ebola Simone ancora sessanta per cento almeno di pazienti purtroppo non ce la fanno ma un buon quaranta quarantacinque per cento si e quindi questo dalla speranza quando uno
Ha un po'la giornata un po'un po'difficile
Grazie chiare
Ritorniamo al discorso della narrazione appunto questa la narrazione sbagliata su Ebola fa sì che poi
L'aiuto di cui loro sul campo hanno bisogno sia arrivato molto molto tardi
Un altro aspetto dei di questa narrazione sbagliata è quello di cui ora magari chiederei Guglielmo di
Che il direttore di Amref di parlarci
Se vogliamo parlare della sanità dell'Africa il problema non è il bolo le strane malattie tutte particolari che ogni tanto
Compaiono nel continente
Negli anni passati mi ricordo
Quando coprivamo l'Africa ogni mese c'era o un qualche una qualche notizia di della scoperta di una nuova malattia misteriosa chiamai quindi uno un luminare del settore mi disse no ma il problema è che li arrivano ricercatori dell'università più disparate che per la prima volta l'anno in Africa vengono mandati in una zona remota
Trovano una malattia che è già conosciuta ma la vedono in una forma particolare perché non l'hanno mai vista a casa loro e gridano alla nuova malattia in questo caso un problema
è bolla è un sintomo anche quello prima la maniera in cui è dilagata nei tre paesi l'emergenza reale
Che non è solo dei tre paesi ma dovrebbe mettere in allerta la comunità internazionale per convento dei così molle in un sistema di tutela sanitario globale
è è pericoloso per un altro virus più coppia potesse avere una diffusione molto
Più ampia di quello che vola quindi qui credo che non sia più un problema solo di quei Paesi ma sia anche un problema internazionale è bolla dicevo è un sintomo di un problema per cui a me resta si batte da anni
Che è quello della creazione di sistemi sanitari tre paesi colpiti tre paesi in cui la malattia dilagata sono Paesi
La Guinea norma liberi essere leone le ho visitate li conosco devastati dalla guerra ma questo vuol dire senza alcun sistema sanitario
Cioè ingannare in Sierra leone c'è un ospedale affittavano c'è un ospedale a chi si gestito da Emergency qualche prontuario dei missionari sparso quella e poi non c'è più niente
Ma il bello è che queste poche strutture sono totalmente irraggiungibili se voi riuscite da ferita un e provate a a raggiungere un qualsiasi prontuario gestito dei missionari
Nel nord per fare dieci chilometri ci vogliono due giorni
Chiederei quindi al modo di parlare di di questa
Grazie volevo un attimo solo riprendere il il concetto della narrazione che ai
Espresso all'inizio perché
Di riuscire ad arrivare a una una rivista mensile che finalmente parla con con una voce diversa
Di Ebola per noi che lavoriamo su sistemi sanitari è una piccola rivoluzione è un momento importante perché
Quello che è successo negli ultimi mesi non solo ha creato un danno diretto nella percezione che sia
Ma ha creato anche una il problema di moltiplicazione io viaggio ormai da da da diversi anni per lavoro e per la prima volta sono sono stato in Kenya quindi
Dalla parte opposta non lontanissimo dalla dai Paesi in questione e quando sono tornato amici parenti arma allora Ebola in Kenya che
è un Paese completamente sganciato
Questo che cosa che cosa ha generato anche nel nostro operare poi giù sul rafforzamento dei sistemi sanitari
A ha creato uno scollamento anche
A livello locale tra
Quello che il il lavoro quotidiano di formazione di sensibilizzazione di radicamento sul territorio che quello che poi
Genera
E forma quel personale sanitario che dovrà poi rispondere a eventuali future di mia o a anche alle problematiche ormai che sono congenite dalla diarrea la malaria che sono ancora lì anche se nessuno
Li richiama più e portano anche molti più morti rispetto a quelli di Ebola
Quello che noi proviamo a fare quotidianamente come come accennavi e il rafforzamento dei sistemi sanitari i sistemi sanitari pubblici perché
Se noi pensiamo la Guinea per esempio dove c'è
Un medico uno per cento mila persone
Quando quella persona entra contatto con la malattia o cerca di sostenere anche attraverso le altre organizzazioni internazionali
Le persone che vengono colpite da Ebola
Quando quella persona muore
Quel medico muore di Ebola o di altra malattia quelle cento mila persone Marmo più sostegno
E quindi il lavoro che proviamo fare quotidianamente di ripeto lavoro sarà prima di moltiplicare il numero del personale sanitario perché sicuramente la risposta all'emergenza fondamentale prima di abbiamo sentito la storia di Daniel
L'obiettivo e qui serve secondo me anche poi il l'Unione tra le organizzazioni chi dà una risposta immediata l'emergenza come nel caso di Medici senza frontiere
E chi invece poiché si focalizza sul rafforzamento dei sistemi sanitari perché tra cinque anni probabilmente sentiremo di nuovo parlare di Ebola o di una nuova malattia
L'andare a rafforzare in profondità sia dal punto di vista infrastrutturale ma soprattutto da un punto di vista di
Capitale umano la nostra caratteristica che il novantotto per il novantasette per cento del personale sanitario e africano né lavoriamo attraverso persona
Tale africano sosteniamo quel personale sanitario che dovrà rispondere all'epidemia o alle emergenze e l'unica chiave di volta che abbiamo per riuscire
A creare anche quella
Diciamo emancipazione sanitaria necessario in un continente
Che è un continente norme ma che appunto a causa della narrazione viene considerato come un grande Paese
Cosa che non è assolutamente vera perché anche gli stessi sistemi sanitari sono molto diversi paese da Paese prendo un esempio così non parlo dei tre paesi prendo l'esempio del Senegal il Senegal ha avuto un caso
Il Senegal non ha subito quello che hanno subito i tre Paesi in questione perché perché il sistema sanitario riuscito a rispondere è riuscito a tamponare anche l'allargamento del dell'epidemia
Così è successo in in Nigeria quello che invece non è non non è accaduto nei tre paesi
è stato proprio aviere un'infrastruttura sottostante che permettesse di
Bloccare sul nascere l'allargamento per le questioni che dicevi anche tu prima quindi la mancanza di infrastrutture la mancanza di trasporti
Con tutta una serie di conseguenze
Da un punto di vista o cotta economico ma anche da un punto di vista puramente umano perché ripetono e su questo puntiamo puntiamo molto è talmente povero il numero di persone formate per poter rispondere ad Ebola ma così non va così anche ad altre malattie che
Su queste persone sono poco e sono anche le prime esposte a questo tipo di problematiche
Quando vengono colpite si va ha ancora di più diciamo disaggregare quel quel livello primo di risposta che i Paesi possono dare
Noi continuiamo punto attraverso processi di formazione di sensibilizzazione
In Senegal ma anche in Guinea e anche in altri Paesi
Diciamo che la difficoltà più grande far comprendere l'importanza di un processo che sicuramente più lento meno eclatante e più sul lungo periodo ma che può dare una sostenibilità sicuramente maggiore a questi Paesi
Fondamentale per il futuro volevo passare la parola onorevole quaranta pelle
Che però in questo caso vorrei come esperta di Africa perché Noemi e quindi credo che
Che abbia qualcosa da da dire
Sono particolarmente contenta che presentiamo insieme questo numero di Africa fari qui alla Camera nel senso che
C'è già stata un'iniziativa della Presidente Polverini questa settimana sull'argomento ma
Mi sembra che sul ticket il tema dell'informazione corretta sia un tema reale a cui il Governo ha cercato subito di rispondere e che è un tema
Che riguarda tutti noi che a
Titoli diversi ci occupiamo di Africa e che vediamo con l'epidemia di Ebola
Sostanzialmente cancellati degli anni in cui abbiamo cercato di fare un'informazione che fosse un'informazione grigia non grigia nel senso Dino chiosa Moni formazione che restituisce un'immagine dell'Africa non più nera o bianca ma con delle sfumature un'Africa colorata
Il numero di Africa affari è bello per questo perché da un lato
Da una narrazione vera di quello che sta succedendo
Ed ora non è una malattia che non si conosce da una malattia che viene spiegato bene come funziona che cosa succede
Che
Cosa si può fare
Ci diceva appunto chiara la percentuale di morti ma anche la percentuale di persone che sopravvivono che è una cosa importante da dire nel a quando c'è un'epidemia
E e poi c'è una bellissima entro grafica non l'ha fatto girare in vari modi per dire che conseguenze a l'epidemia e poi la cosa bella del numero
E che si analizza l'impatto che ha
Questa epidemia sul sui Paesi africani
Che è poi quello che ciascuno di noi quando
Epidemia sarà passata perché insomma l'epidemia passerà è stata combattuta con successo in altre occasioni in altri paesi anche in questa occasione la cosa con cui si dovrà fare i conti eh quello che verrà lasciato sul terreno
Le lezioni che dobbiamo apprendere in particolare sul tema della fragilità dei sistemi di sanità pubblica
Su cui si è speso molto denaro molto lavoro
In particolare all'interno degli obiettivi di sviluppo del millennio che però non si sono dimostrati effettivamente all'altezza mentre in altri Paesi si sono dimostrati all'altezza e quindi questo sarà una cosa su cui affrontare e la cosa bella di questo numero e anche il tema della narrazione di di speranza perché l'Africa che esce da questo numero
Non è un'Africa appunto dove si muore e basta
Ho
Che deve confrontarsi con epidemia ma è una narrazione di chi ha sconfitto il virus
è una narrazione dove viene intervistato un Ministro della Sierra leone che Peter Peter Baiocco Conte che una persona
Che ha vissuto a Milano tanti anni un Ambrogino d'oro della città di Milano per cui una caso di successo
E di una persona che è in grado di costruire ponti tra realtà diverse
E poi ci sono le storie come quella che ci diceva prima chiara la storia del muro molto emozionante e poi la cosa bella di questo numero è che ci fa fare i conti con le relazioni tra Italia Europa e Africa
E quindi c'è una bella intervista aveva Lorenzin che spiega che cosa stiamo facendo certamente si potrebbe fare di più
Però c'è un impegno del Governo italiano da un lato l'impegno economico l'ha trovato un impegno di eccellenza in particolare dello Spallanzani e delle ONG che sono presenti sul terreno e che abbiamo visto qui oggi ammesso
Né surf e altre Emergency qu'en
E poi c'è il tema che è un tema che di un tema che diventa centrale per la questione della sanità pubblica globale che è il tema di come si affrontano le emergenze di questo tipo in un modo che non sia
Ho emergenziale e quindi quello di avere un coordinatore unico per tutte le epidemie
Che
Sia in grado di agire nel momento in cui emergono problemi di questo tipo che sono problemi che hanno a che fare sempre di più con un mondo interconnesso
E quindi secondo me insomma le la presentazione del del numero di oggi anche un momento in cui possiamo ragionare o possiamo iniziare a impostare un ragionamento su che cosa è l'Africa che cosa sarà l'Africa ma in particolare sul tema delle relazioni
Che è un tema su cui l'Italia si è molto stesa
Il viaggio del Presidente del Consiglio primo viaggio di un Presidente del Consiglio italiano in Africa
E su cui
Non bisogna lasciarsi spaventare da occasioni come queste ma bisogna
Essere in grado di coglierle facendo un ragionamento su cosa non è andato bene mettendo un impegno reale anche economico e cercando di dotarsi degli strumenti perché questi tipi di relazioni che possono affrontare anche situazioni di crisi come un'epidemia
Possono essere effettivamente Tresin incarico in un modo e non emergenziale non episodico ma strutturato che ci permette insomma di fare fronte utilizzando le eccellenze del Paese utilizzando dei sistemi
Strutturati anche istituzionali che ci permetta di questo e delle relazioni reali con delle realtà che non sono più bianche o nere ma che diventano parte
Delle nostre relazioni internazionali
Grazie grazie è
Niente solo ancora un paio di cose da aggiungere prima di delle se c'è qualche qualche domanda il numero volutamente
Abbiamo deciso di
Ci sarà gratuito numero nove
Liberamente scaricabile dal sito di di Africa farei fondamentalmente abbiamo solo cercato di condensare un po'di
Di dati e di informazione in qualcosa che potesse restare lo abbiamo deciso di farlo gratuito proprio perché possa avere la diffusione
Maggiore chiunque chiunque abbia bisogno di
Trovare delle informazioni sulle bolas possa averle liberamente gratuitamente abbiamo anche
Deciso di dare lo spazio alle ONG italiane
Che sono operative nell'emergenza
Bassa quindi il speriamo che in qualche modo
Si riesca a far passare appunto ora con fatica con lentezza ma una nuova narrativa anche
Anche attraverso è buona se c'è qualche qualche intervento qualche domanda
Niente allora io avrei una una domanda presento sono Pierluigi tra Fondo sono un antropologo se quella rivista da tempo e se con l'Africa da molto tempo
O rapporti quotidiani con molti africani
Non posso elencare tutte le nazioni le nazionalità perché però insomma dopo è scontato che Arena
Sappiate che insomma non considero l'Africa un Paese ma
Appunto un continente e la prima cosa che mi è venuta in mente il dato culturale
Che emerge al di là dell'Ebola che
Fondamentalmente l'Africa è un problema un problema vissuto ma è un meglio sentito come un problema
Perché immaginata o come un Paese anzi anzi si dirà troppo un Paese povero
Privo di tutto che era stata Africa non è priva di tutto c'è qualcosa spuntano questo qualcosa non viene mai fuori non viene mai fuori o viene fuori malamente via vengono fuori difetti ecco
Che
E una cosa che però e su questo bisogna lavorare in questo senso penso che Africa affari mi ha fatto una bella operazione di comunicazione però dal punto di vista dell'antropologo
La mia domanda è più rivolta
A
La dottoressa Burzio
E mi domando se i primi operatori sanitari non siano proprio quelli che sono guariti
Nel senso e questo non lo so è una domanda che cosa si fa realmente perché poi siano loro stessi anche apportare un certo tipo di conoscenze
All'interno i loro villaggi e loro contesti culturali che sappiamo essere no ad avere delle dinamiche è un po'particolari dai culti dei morti rituali funebri eccetera eccetera
Nei nostri centri almeno in Monrovia dove io ero
Abbiamo iniziato ad assumere come i nostri operatori nazionali anche delle persone che avevano sconfitto lei vola quindi dei sopravvissuti e vengono appunto
Lavorano appunto nei nostri centri come
Aiuto per i pazienti quindi loro siccome quando si sopravvive all'epoca per alcuni mesi non ancora
Esplicito quanto ma si è immuni a quel ceppo loro possono comunque venire in contatto con i pazienti
Non indossando questi tutori di protezione completi ma indossando la protezione un po'più leggera quindi da noi vengono per esempio
Impiegati e fanno uno stop un supporto psicologico ai pazienti in più fanno la promozione della salute e quindi vanno anche nelle comunità
E spiegano che dire poi si può guarire che però bisogna appunto a recarsi a i centri non bisogna nascondersi cercano di combattere lo stigma
Che purtroppo ancora forte nelle nelle comunità colpite quindi cercano appunto con la loro
Con la loro testimonianza di di far sì che più pazienti agli inizi della malattia quindi i primi sintomi giungano nei centri per essere curati e perché così anche da evitare di
Di contagiare più persone
Quindi sì li stiamo usando vengono impiegati abbiamo tre mila cento operatori nazionali sui tre paesi
E molti di loro hanno già combattuto lei vuole ne sono usciti vincitori e sono una una una risorsa preziosissima sì
Successi alcuni tanto da da fare ancora
Fare un piccolo intervento un po'per spiegare anche quali erano Stati gli obiettivi dello gli scopi che ci avevano portato a cambiare agenda e a trasformare quello dovesse numeroso numero notissimo volevamo fare sua aperta
Abbia deciso di farlo sul web
Abbiamo fatto uno per dare un contributo
Non siamo non essendo medici volevamo dare un contributo nella lotta all'epidemia in quei tre Paesi
Per cui circoscrivere terreni a quei tre Paesi
Dare in qualche modo l'aiuto del sappiamo dare quello del dico di comunicare in forma
E l'altro motivo è che
Dall'oggi al domani arriva e vuole certo un po'i bastoni tra le ruote ma che definiamo l'Africa è contento il futuro arriva e volare improvvisamente l'Africa torna a essere un postaccio dove meglio non andare e in tutti i suoi angoli insomma
Pala Vega un continente complesso che resta complesso e
Che talmente come diciamo sempre abbiamo parlare di altri che non amo parlare all'interno di ogni Paese ci sono tante realtà
Però noi continuiamo a definirlo il continente nel futuro perché un continente che democraticamente
Sarà sempre di più ma non mi ricordo adesso in quanti decenni però noi le saremo noi europei siamo quelli che siamo gli Africa nera raddoppieranno la popolazione in
Trent'anni
è una popolazione quindi anche molto giovane sette delle dieci economie più dinamiche a livello globale sono africane
Per cui se
Linguine all'Iberia Sierra leone c'è un'emergenza grave è su quella cometa internazionale
Colpevole di assente avuta tardi deve muoversi deve recuperare il terreno e affiancare le energie al mondo missionario
Apro una parentesi abbiamo le pubblicità di quattro ne gira ne dia in GM che però c'era il PDS che
Per nostra colpa abbiamo contattato troppo tardi però nel PDF che ne istruzione gratuita c'è anche in giù
Per cui diciamo da una parte sono questi tre Paesi e dobbiamo darci da fare dall'altra c'è un continente
Che sta crescendo si sta sviluppando
Ad Addis Abeba stanno costruendo la metropolitana
A me ha potuto pure
Zambia un Paese sconosciuto eppure molto interessante economicamente per le nostre piccole e medie imprese potrebbe essere
Abuso del terminal dorata comunque potrebbe essere un posto dove dove andare cioè l'Africa resta comunque un continente che crescerà
Perché appena arrivata Ebola non è a voi a scrivere notizie che leggono soltanto pane circoli ristretti perché alla fine siamo di nicchia in siamo generalisti se poi arriva un grande giornale a diffusione nazionale dice che Canossa in Kenya
è un problema dice che in che nasceva la sostanzialmente
C'era insomma tornare
Un po'sull'onda della rabbia un po'volendo reagire siamo trasformati
Non è stato Repubblica c'era un signore di Repubblica che chiedeva
Però è insomma un po'saprà passo per lotti perché abbiamo dato stravolto tutto il timone che avevamo preparato su questo apre poi comunque faremo
Quindi questo è l'altro motivo l'altro motivo è proprio quello di dire no all'Africa realtà ancora lì non si è mossa sta crescendo si sta sviluppando è vero cioè vola lì in quei tre Paesi eccesso d'uso dando e Centrafricana
La Somalia però ci sono anche Zhang Laganà Mozambico Angola hanno tutti intrapreso dei percorsi anche di democrazia che
Nato Orazio abbiamo coltivato per cinquecento anni loro hanno cominciato fino a trent'anni fa avevano
Altre potenze che dettavano le le agende per quei
L'altro scopo era appunto quello di dire che l'Africa continua a essere il continente nel futuro
Fino ad anche per agganciarmi a quanto detto a Giampaolo Catalano cioè
Non non non mi pronuncio sono Filippo tiro bilancio non mi pronuncio su alle questione medico scientifica e che evidentemente sono prevalenti io mi auguro che l'OMS sappia quello che sta facendo spesso dei dubbi
Dei dubbi perché una norme tecnostruttura con tante qualità ma anche tanti difetti ha uno Statuto che risale almeno a centoquarantasette quando la parola pandemia ma anche sistema
Ha delle difficoltà ad adeguarsi quindi mi insomma mi pongo anche la questione della della catena di comando di chi fa cosa
Eccetera e quindi la questione non solo medico sanitarie ma questione politica istituzionale siamo più alla Camera deputati
E questo la la la risposta politica istituzionale quello che più mi preoccupa nel senso che noi non possiamo
Svegliarci solo dal momento in cui c'è un'emergenza e creare un coordinatore unico
Europeo ad hoc e qui ci vuole un coordinatore unico
Permanente e questo è quello che vi chiedo di reagire magari a questo su tutte le pandemie e i virus emergenti
Non abbiamo l'abitudine come diceva Giampaoli giustamente a reagire solo ho di fronte alle emergenze più acute
C'è voluta l'epidemia alzarsi e per creare finalmente in Europa in Svezia l'equivalente del Centro per il due Thesis control di Atlanta
Che però ha devo mandato molto limitato tant'è che coordina e ventotto Stati membri sapete benissimo che per coordinare occorre comandare loro comandano proveniente quindi di nuovo al trapezio una catena di comando
Avremmo dovuto trarre delle lezioni dall'AIDS che ne abbiamo tratto dalle altre reti dei miei che sono scoppiate quindi io credo che sia venuto veramente il momento e forse su questo possiamo mettere un po'più di
Pressione di accento
Alla risposta politica istituzionale di addentrarci gli strumenti permanenti
Di lotta alle alle pandemie anche quando non c'è in corso una crisi e cioè in tutti quei tempi nuova cosiddetti morti che poi morti ma solo di lavorare alla prevenzione alla preparazione della prossima nella prossima ondata non so cosa ne pensa
Provare quello precisa alla domanda del col diritto e davano ed trovare dare anche una piccola risposta io sono angeli sono
Responsabile la comunicazione del Land Gemma dono energica inserendone dall'ottantotto siamo rimasti anche durante la guerra
Civile siamo stati impegnati n durante il conflitto e nell'emergenza più che dire benedetta questa epidemia io direi benedetto il primo americano anch'io con lei
Con corredo Greco tela che si è ammalato di Ebola perché vedo che nel marzo essa dichiara dell'epidemia
Ma dei malati hanno cominciato ad ammalarsi nel dicembre
Quindi parliamo di un anno fa
E noi abbiamo cominciato di interessarci di Ebola quando si è malato il primo missionario spagnolo che morto in autunno e quando il pino americano è tornato in Ebola quindi in realtà il problema
Molto più Fecchio
Quindi io credo che il problema è sempre quello di
Dell'asilo purtroppo che se ne parla sempre sull'emergenza si parla sempre di diedi di Africa
Sull'onda dell'emotività ci scordiamo di parlare di Africa in termini oggettivi son d'accordo faccio i complimenti anche io
Per questo numero di Africa
Ma o perché lo ha sempre maniere sul dato i morti potrebbero essere il doppio il triplo
Si parla di sei mila morti ma potrebbero essere dodici milioni diciotto mila Pettenò non conosciamo la realtà dei villaggi la realtà interna del Paese potrebbero essere molto più pericolosi
Il virus è vero che si punti contro ammalarsi in Italia un conto ammalarsi in Africa un conto è curarsi e lo Spallanzani un conto è curarsi magari al San Giovanni di Dio di di Chissi ma il virus potrebbe anche diventare d'obbligo
Questo non è stata ancora detto dei medici
Come tutti i virus potrebbe tramutarsi nero obbligo trasmettersi
Ecco con l'aria e quindi è la cosa poteva ancora diventare molto molto pericolosa per quello volevo sottolineare e che io ho paura che adesso i passi
Si trascuri la rata di questi tre Paesi e brevi di Arbore sicura ma le vertenze religione in Liberia in Guinea e tremenda
è veramente tremenda chiari per dovete darmi del tu
Tra l'altro stigma non qualcosa grandi
Tremendo lo stigma in atti e di chi si ammala di di di Ebola ci sono bambini orfani
I cui genitori sono morti in un centro di isolamento che rimangono recenti l'isolamento il sistema economico sta con la sessantuno quel come il sistema sociale sta con la santo
Si mordi Ebola ma si muore di malaria si mordi Fabi di foibe
Le puerpere muoiono di gravidanza in casa perché non vanno più negli ospedali quello che ci raccontano i dimissionari
Il silenzio di questi Paesi
Inizierà leone
In Ghana le notti sono semplici madre nota i tam-tam le feste continuo sono mesi che i l'Africa
Il rumore dell'Africa e il silenzio
Il ci dico di non essere lasciati soli quindi tutto giusto quello che è stato detto finora però ricordiamoci sempre di fare i conti e dell'informazione con con giusto equilibrio i dati qui
E no non non trova che c'è equilibrio in quello che abbiamo fatto ma
Soltanto Navone impressiona paura se la Giunta per il timore che questi paesi vengono lasciati soli io io per esperienza occupandomi di Africa da tanti anni essendomene occupato
Con un'ottica diciamo anche
Diverso da quella dal taglio che stiamo dando adesso posso dirle una cosa
Con certezza l'immagine di questa Africa dolente sempre
Incapace da sola di fare di gestire in balia
Di una guerra
è un'immagine
Che porta sin dal mio modesto punto di vista un solo risultato
Chi è quello di disinteressarci c'è questa immagine di un continente che non ha speranze il qualsiasi cosa fronti che sia una un conflitto
Che sia una malattia fa sì che
I l'Occidente in Europa si tende a dire va beh
Non non c'è niente da fare io continuo a pensare che non può esser quello il messaggio il che non vuol dire il che non vuol dire
Sminuire i problemi e le necessità anzi
Ci sono delle difficoltà membri c'è bisogno di un aiuto concreto come i due interventi sia di Giampaolo di Filippo dirò brillante
Perché
Questo messaggio negativo
La mia esperienza mi la gente poi dice va beh non c'è niente da fare insomma sono anni che sentiamo questo ritornello sono anni impegno sono anni che cantano le canzoncine eppure alla le adattano di volta in volta no adesso stata riadattata anche a Deborah
Un medico un infermiere rientrato qualche giorno fa laddove la definito imbarazzante ecco io credo che
Mettere a fuoco bene
Il continente con tutte le sue difficoltà con tutti i suoi progressi con tutte le sue differenze sia necessario
Sesta per dare una mano reale al continente sia che sia un'emergenza sanitaria e poi è una cosa che ritmi riallaccio un po'i due interventi dobbiamo smetterla di pensare che sia un pezzo di mondo dissociato dal resto del mondo
Perché non lo è e lo sarà sempre meno perché nei prossimi trent'anni l'Africa sarà integrata a livello economico sociale e politico
Molto di più di come lo
Lo è oggi per cui se noi continuiamo a pensare a questa Africa più a niente e dolente che non fa parte
Della comunità internazionale per qualche strano motivo è isolata per cui li può succedere una qualsiasi pandemia non si nomina un coordinatore perché tanto all'Africa no perché ce la ritroviamo qui perché oggi è Ebola domani può essere una variazione
Del virus che può prendere una piega qual sia se ce la ritroviamo qui
Allora la globalizzazione anche questo
Oggi non lo è un un problema come è stato un rischio così forte che ha noi qualche mese fa prima ancora che di Ebola si parlasse così tanto in un articolo
Che avevamo inserito nella rubrica del numero l'abbiamo definita la febbre dei poveri perché è vero
Perché se c'hai un ospedale che ti cura e prendi la malattia subito da noi non mollo
Perché è dilagata in una maniera incontrollabile in quei Paesi perché non c'era nessuno
Non c'era nessuno
Perché c'è una mobilità i dati che abbiamo sui morti
Sono
Così fittizi come i dati che ci sono sul
Sulle conseguenze economiche son fittizie più quei conosce l'Africa sacche l'ottanta per cento della della gente lavora nel mercato nel lavoro informale come fai a sapere che danni economici ha provocato
Chi lavora con un contratto in Africa
Subsahariana son tutti i piccoli commercianti del tutto informale
Quindi è chiaro che noi abbiamo solo un pezzetto credo che il crediamo che l'elemento
In genere che che che riunisca un po'tutte smetterla di pensare all'Africa come un corpo avulso da questo pianeta che vive una vita sua molto antica strana quei machete con le strane malattie no
L'Africa è un pezzo e quindi è fondamentale inserirla in quelle dinamiche politiche di controllo sanitarie
Ebbene sì
Sicuramente mi sfugge il suggerimento assessore alla
Istituzionalizzazione di una figura che sia in grado di fare fronte alle pandemie a livello europeo è un suggerimento ad accogliere perché non si può pensare che il nostro Paese il nostro continente siamo inseriti in un
In un contesti di relazioni globali che si fanno sempre più prossime
E quindi dove pandemie e altri tipi di contati John non non medico ma penso punto contagio fin di carattere finanziario
Contagio o terroristico sono cose che diventano sempre di più all'ordine del giorno è una risposta va data se vogliamo stare nel mondo e questo è sicuramente
Un elemento io invece però volevo
Raccogliere anche questo altro spunto cioè di non dico di non dimenticarci
Di questi tre Paesi holding non lasciar cadere che cosa significa Ebola oggi per il tema della salute globale
Secondo me c'è una cosa da dirci nel momento in cui ne cerchiamo di fare un ragionamento che sia un ragionamento che non è superficiale
Cioè che nel due mila ci sono dati alcuni obiettivi ci sono gli obiettivi di sviluppo del millennio in particolare c'erano alcuni obiettivi che riguardano la sfera sanitaria e gli obiettivi che riguardano la sera sanitaria sono quelli dove siamo più indietro
L'anno prossimo il due mila quindici a un momento in cui si farà una valutazione su quegli obiettivi sono andati molto bene sul piano della povertà siamo andati molto bene sul tema dell'educazione
Su altre cose ci sono delle delle opinioni miste sul tema della sanità siamo andati molto male in particolare in Africa
Allora se vogliamo fare un ragionamento che non è superficiale se vogliamo cogliere l'occasione del due mila quindici per fare un ragionamento serio su quali obiettivi ci diamo come il mondo per i prossimi anni
Se vogliamo utilizzare Ebola perché non sia solo un'occasione in cui appunto
Si fa fronte si parla di Africa eccetera ma
Vogliamo da uno sbocco politico il tema di come non fu come non hanno funzionato i sistemi sanitari per cui non si è riusciti a ridurre la mortalità infantile non si è riusciti in particolare a ridurre la mortalità materna
Non si è riusciti a fare fronte a un'epidemia a cui si può fare fronte perché non è possibile che negli stessi giorni in Repubblica Democratica del Congo
Si faccia fronte invece in due Paesi che sono due Paesi stelle della cooperazione internazionale perché la sera leone e la Liberia sono due Paesi su cui si è investito molto chi di noi si occupa di temi di sviluppo di temi di Africa
Si può fare finta che queste cose non sono accadute come accaduto con il Mali che con l'ATO come una torre di sabbia quando presentavamo quel caso come uno dei casi di democrazia ed istituzioni che funzionavano
E improvvisamente nel giro di una notte il Paese è scomparso cioè l'istituzione del Paese sono scomparse allo stesso modo due Paesi in cui
Insomma non la comunità internazionale investito tanto per la cooperazione
Le cose a fronte di un'epidemia le cose sono andate in modo estremamente rovinoso per cui non sapremo mai neanche quante persone sono morte
Allora un ragionamento sul tema in particolare della salute globale va fatto in modo serio
E a mio giudizio l'occasione del due mila quindici in cui forse
Allora in questo caso benedetta Ebola in cui forse è il caso di darsi pochi obiettivi meno però molto mirati che era un lavoro sui sul quale dobbiamo lavorare nei prossimi giorni perché invece gli obiettivi dominante posto mila quindi ci sono
Tutto bellissimo però sulla sanità dove ci sono stati dei buchi e ce lo dice il track record degli obiettivi di sviluppo del millennio ce lo dice in particolare l'epidemia di Ebola in questi paesi dove la comunità internazionale ha investito un sacco di soldi
Forse su questi possiamo lavorare in modo un pochino più concreto
Grazie a tutti Boraso grazie