Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Cultura, Famiglia, Film, Giovani, Malattia, Maternita', Minori, Psicologia, Salute.
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Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Se gli ed Olanda
Un giovanissimo regista francese nel suo primo film che era intitolato ho ucciso mia madre che Daloui aveva diretto e interpretato quando aveva solo vent'anni
Raccontava il rapporto tra una madre e un figlio adolescente caratterizzato da un fastidio o fisico in soffribile del figlio per la madre da un documento sopportazione
Che sfociava in crisi di furore
Quella madre era piena di difetti ma si intuiva che tanta avversione era prodotta da un legame affettivo troppo intenso esclusivo nel quale il figlio era come imprigionato
Nel film che dovranno ha diretto cinque anni dopo mobili che ha vinto il Gran Premio della giuria al Festival di Cannes un primo certo più maturo da un punto di vista espressivo formale
Si ritrova lo stesso tema
Nella sostanza a ben guardare inalterato delle sue caratteristiche psicologiche qui la madre è una cosa sola vedova
Che convive soltanto con il suo unico figlio o di quindici anni biondo è bello ma devastato da uno squilibrio mentale che lo ha portato in riformatorio dopo aver appiccato quindicennio nel quale un altro ragazzo ha riportato ustioni gravissime
Rozza e sgraziato AA la donna vuole un bene dell'anima a suo figlio tanto che continua a convivere con lui nonostante le sue ricorrenti crisi di aggressività rifiutandosi a lungo di affidarlo a un istituto per malattie mentali
E ragazzo almeno quando è di buon umore pretenderebbe di proteggere accudire sua madre quasi come se fosse sua moglie
Insomma i due sono stretti l'uno all'altra come per proteggersi reciprocamente dal mondo esterno un mondo avvertito come nemico forse proprio perché minaccia di separarli
In questo idillio impossibile che tante volte si rovescia in un inferno
Si introduce in effetti un elemento esterno si tratta della moglie di un vicino di casa
La quale in un primo tempo si intuisce calma il ragazzo in una delle sue crisi offrendogli in un rapporto sessuale al quale il film allude
Stranamente con una certa l'ha indicato
Ma poi la donna diventa per lui come una seconda madre che a differenza della prima affettuosa ma ignorante provvedi a istruire fino
Sembrerebbe la sua una presenza preziosa provvidenziale eppure quando il rapporto tra madre e figlio precipitata al punto che almeno per qualche tempo i due dovranno separarsi di quest'altra d'onda entrambi sembrano non curarsi più per niente
Non è certo un caso
Fissi nel film madre Melfi figlio sono dotati di contraddizioni di caratteriali di alcune sfumature psicologiche
Tutto ciò che esterno al loro che riguarda il mondo del lavoro gli ospedalieri altre donne o certi uomini che mai per esempio quelli che in un bar a giocare al biliardo è quelli guidato con una vignetta una caricatura
Ed è tale da suscitare quasi sempre la nostra antipatia tutto ciò che nel film è serio e considerato degno di suscitare immedesimazione a volte commozione
è il sentimento che intercorre tra la madre e il figlio che a momenti gioioso
Ma che in sostanza costituisce una dannazione forse
Inesorabile senza salvezza per entrambi
Non mi è un film estroso e comprende momenti molto intensi si avverte però il rischio che il Salento indubbio del suo giovane autore
Resti imprigionato i sostegni esso in un tema che come dire strutturalmente immobile del quale si radicano immaginare possibili sviluppi
Si tratta in ogni caso di un film da vedere vi ripeto il titolo e movimento ed ho diretto sa vie domanda un saluto da Gianfranco Cercone
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