"Così non va!" - Sciopero generale nazionale - Comizio di Susanna Camusso, segretario generale della CGIL

Grazie di averci stupito ancora una volta
Con la vostra passione con la vostra partecipazione svuotando i luoghi di lavoro e riempiendo le piazze di questo Paese
Grazie di avere ancora la forza
Di dire a questo Governo che contro il lavoro non si cambia al Paese ma lo si porta progressivamente
Al degrado alle difficoltà
Stiamo ripetendo sia ossessivamente continueremo a farlo stiamo ripetendo da questo Governo che è senza lavoro non c'è prospettiva per il Paese
E i senza lavoro ci sono tre milioni di disoccupati a cui nessuno risponde
Senza lavoro ai nostri figli continueranno a fare le valigie decidendo di andare all'estero privando da voi della possibilità di descrivere un futuro
E vorremmo dire al Presidente del Consiglio
Senza lavoro
Questo Paese non esce dalla crisi continua Ada sprofondare ci dentro
E allora
Anche ieri il Presidente del Consiglio
Ha detto che
Ci rispetta devo dire ci mancherebbe altro che non rispettasse milioni di lavoratori che con il loro sacrificio
Oggi sono nelle piazza di questo Paese
Ma anche ha detto che continuerà
Perché
Ci pensa lui a cambiare
Anche senza di noi
E allora forse la prima cosa che deve sapere
E che non si cambia un Paese se non lo si fa con le persone in carne ed ossa
E che se non lo si fa col mondo del lavoro ci si trova in brutte compagnie come quelle che stanno caratterizzando le cronache di questi giorni
Che ancora una volta danno il segno di che cosa vuol dire stare quello occorre stare da un'altra parte
E ancora
Vorremmo dirgli
Che se il Messaggero un messaggio tanto tiriamo dritti sappia che sappiamo tirare dritti anche noi che non abbiamo bisogno
I sentieri Cimina cacciati perché abbiamo la certezza la forza la convinzione nuovi siti e vogliamo cambiare questo Paese
E sappiamo che il Paese si cambia se si danno delle risposte concrete
E vorremmo dire anche ai tanti
Che ogni volta hanno solo il problema di elencare
In occasione d'accatto direbbe
Noi vogliamo perché siamo sì ossessivi ripetere le proposte che noi abbiamo
Ripeterli delle cose che sono semplici
Perché credo che sia semplice lo slogan di questo nostro sciopero
Così non qua così non va perché non si risponde così non va perché non c'è lavoro così non va perché stiamo tornando all'ottocento non andando nel nuovo millennio
Perché quando abbiamo visto
Siamo mirato siamo curiosi
Siamo andati a rileggere
Il codice del lavoro del mille novecentoventisette
Nel mille novecentoventisette il Codice del lavoro diceva
Se
Un lavoratore
Viene licenziato senza giusto motivo si provvederà a dargli un compenso di un mese e mezzo di retribuzione vi ricorda nulla rispetto alla discussione che si sta facendo in questo momento
E allora chiare radici nel passato chi è che a guardare indietro e chi invece vuole guardare al futuro
E allora vorremmo dirli
Come si pensa a come si immagina
Un Paese nel quale
Il lavoro è sempre più
Diviso frammentato precario senza prospettive sarà un Paese in grado di avere uno sviluppo diverso
Sarà un Paese in grado di dire
A chi un lavoro non ce l'hanno sta cercando
A chi vorrebbe uscire dalla precarietà a chi
Vorrebbe dare una risposta ai suoi figli sarà un Paese che crescerà o sarà un Paese come sta succedendo in questi anni che scivola sempre un po'di più verso la povertà
Si può fare qualcosa abbiamo tante proposte ne vorrei dire alcune quelle più immediate
Perché
Invece di distribuire delle risorse a pioggia
Al sistema delle imprese
Non si dice
Noi di finanziamo la ricerca gli investimenti e le assunzioni ma devono essere delle assunzioni in più dei lavoratori che già oggi a dette
Note permettiamo di licenziarli sostituirli vi chiediamo di aumentare l'occupazione allora sì contribuisce anche il Paese
Non è difficile
Si tratta semplicemente di voler dare un segnale preciso
Che il tema e il problema e aumentare il lavoro in questo Paese
E poi si potrebbe dire
Che cosa facciamo di quelle risorse
Possiamo aprire dei cantieri
Possiamo dire che abbiamo bisogno di investimenti
E che quegli investimenti devono corrispondere a delle persone in carne ed ossa che ci hanno un rapporto di lavoro stabile con le tutele con i diritti perché faranno così un lavoro di qualità per il nostro Paese
E allora anche qui
Abbiamo un problema
Di lavoro
Ci ha raccontato e noi abbiamo plaudito
Che saremmo andati verso gli ammortizzatori universali
Che non andava bene che ci fossero lavoratori che avevano le tutele ed altri che non ce li avevano
Possiamo guardare cosa stanno scrivendo
Stanno scrivendo che dice aveva le tutele ne avrà un po'meno
Che quelli che non le avevano continuano ad una perle ma nel frattempo la disoccupazione è cresciuta
E allora se vogliamo cambiare verso
Sì proprio a rispondere a questa piccola domanda
Vi dice niente
Che le impresa in questi giorni stiano aprendo ovunque procedura di mobilità per potere utilizzarla perché dall'anno prossimo non ci sarà più
E a quei lavoratori che non avranno quella possibilità
E che sono costretti dalle leggi del Governo Monti
A restare al lavoro fin quasi a settant'anni che la risposta all'Italia è nuovo quella che devono ingrossare le file a dei disoccupati oppure quella che è davvero costruiamo degli ammortizzatori universali
E a quel giovane precario a cui hai raccontato che era il sindacato ha cattivo che non gli dava risposta che la risposta a chi stai dando se non c'è l'estensione degli ammortizzatori anche a loro
La smettiamo di dividere il Paese di contrapporre chi non ce la fa a chi magari ha già perso il lavoro e ci poniamo il problema che a tutti costoro che invece dobbiamo dirgli che il Paese penso a loro
E che magari a qualche impresa
Bisogna dirlo e non di farla mobilità ma bisogna dirgli di fare i contratti di solidarietà di distribuire il lavoro di usarli anche a per assumere osiamo Lelli le risorse
No per danno all'assicurazione paga per spendere meno
E ancora non è difficile
Possiamo dire
Che quegli errori
Che lui ha visto sono gli stessi
Che però non si mettono d'accordo su come si contribuisce perché ci siano gli ammortizzatori una cassa integrazione per le loro aziende
E allora è giusto dire che non si può caricare tutto sullo Stato ma che risposta diamo a quei lavoratori e lavoratrici
Che oggi sono in cassa integrazione in deroga e anche a primavera non avranno più nulla gli possiamo semplicemente dire che andranno a ingrossare le file dei disoccupati
Oggi potremmo raccontare che non sa più che noi non sa dove era al sindacato quando insieme a loro stava a fare le trattative a costruire le soluzioni e continuava a dire abbiamo bisogno di ammortizzatori universali
Sono domande
Credo semplici
Ma si tratta di scegliere
Questo vorremmo dire al Governo si tratta di scegliere
Si tratta di scegliere se si vuole in questo Paese decidere di stare con questo mondo quello che sta oggi nelle piazze
Che posso raccontarcela come vogliono
Ma se questo popolo quello che il giorno dopo giorno costruisce la ricchezza di questo Paese
è questo popolo che giorno dopo giorno risponde ai cittadini e li affronta è questo popolo che giorno dopo giorno ha tenuto insieme un Paese che veniva diviso frantumato
E li vorremmo fare degli esempi
Tutti noi abbiamo visto in questi giorni
Le cronache della cosiddetta cupola romana
E abbiamo sentito
Un Governo che ha reagito tutto questo
E ha detto delle cose che sono assolutamente condivisibili
Bisogna che ci sia di processi bisogna che ci siano le condanne bisogna che quelle condanne siano certe
Avremmo però una domanda da fare
Non bisognerebbe forse che ci sia anche un sistema di appalti che non permette sistematicamente la corruzione
Non è possibile che ogni volta ci si pensi semplicemente che la magistratura che deve intervenire uno Stato democratico previene e allora
Perché
Non si mette mano subito
Al sistema degli appalti
E verrebbe da dire che non si mette mano al sistema degli appalti perché per farlo
La prima cosa che servirebbe che si condanni nuovamente il falso in bilancio perché è così e partendo e facendo far sapere si costruiscono le risorse per poi corrompere e rendere malato un sistema
Ma ancora vorremmo dirgli
Non è forse il momento
Di ripensare
Ha una pubblica amministrazione che esternalizza complica le procedure penalizza i lavoratori del pubblico e permetta che ci siano invece a queste modalità per cui i servizi si acquisiscono con la corruzione
E ancora però vorremmo dirgli
C'è una cosa che non può succedere
Che quella che alla fine di questa indagine il sistema rurale più rimane uguale e ci siano mille lavoratori di quelle cooperative che diventeranno i disoccupati e saranno gli unici a pagare il conto di questa storia
E allora vorremmo partire da qui
Ci sono le risorse in questo Paese
Certo ci onora qualche deve cambiare politica cioè non ROPPA che deve fare gli investimenti c'è un'Europa che deve tornare a essere l'Europa sociale
Ma ci sono le risorse in questo Paese
Ci sono le risorse che vengono dagli evasori ci sono le risorse che vengo dalla corruzione
E ci sono diciamo l'anche le risorse delle grandi ricchezze che continuano a guadagnare dentro la crisi mettere al mondo del lavoro si impoverisce si abbia il coraggio di chiedere a loro
Il partecipare al salvataggio di questo Paese
Siate ancoraggio di dire che bisogna pagare in base a quello che sia locali in base al fatto che i lavoratori e pensionati sono gli unici grandi contribuenti dal Paese
E questi tocca avviare verso questi dossi cambierebbe la faccia del nostro Paese questo sì determinerebbe
Un po'di uguaglianza
è un po'di condizione di ognuno di noi anche qui non chiediamo delle cose complicate
Chiediamo delle cose molto semplici
Una legislazione lineare un sistema di controlli efficace che il pubblico non si ritiri e non continui a privatizzare a esternalizzare ma che sia responsabile della condizione dei cittadini
E per questo che diciamo
Che non va bene
Che si costruisca una legislazione che è tutta fatta per evitare la contrattazione
è così per il pubblico e abbiamo una domanda da fare
Mentre si lega al contratto dei lavoratori pubblici si fa una riforma
Nella quale l'unica certezza
E che aumenteranno le nomine politiche dei dirigenti dentro la pubblica amministrazione
Ma non siamo forse quelli che dovevano cambiare e verso non è forse invece al momento di dire che bisogna smetterla con l'occupazione delle pubbliche amministrazioni e ritardi la possibilità
Di essere al servizio dei cittadini
Intanto occasioni abbiamo sentito il Governo dirci
Una ministra dirci
Che cosa vogliono i lavoratori pubblici
Hanno avuto gli ottanta euro e non licenziamo nessuno
Ecco vorremmo dirgli che su questo palco questa piazza
Ci sono tanti lavoratori pubblici che non sanno se il primo gennaio giorno ancora un posto di lavoro oppure no
E allora forse lo Stato dà l'idea per partire se il problema di questo Paese il lavoro bisogna cominciare da lì a dare
Certezza e continuità dell'occupazione
Guardiamo la legge di stabilità guardiamo i tagli non ci siamo mai opposti al fatto che ci sia una riforma istituzionale
Ma vorremmo sappia rese l'unica idea che c'è
E quella che
Dal mese prossimo
Migliaia e migliaia di lavoratori delle Province non sappiano più se qualcuno li pagano lo stipendio se hanno un posto dove lavorare
Perché questo non è affrontare i temi e la soluzione ai problemi del nostro Paese queste continuano ad alimentare la disoccupazione
E vorremmo ricordargli che in quelle funzioni che verrebbero cancellate ci sono i centri dell'impiego cioè l'unico luogo dove si può immaginare di fare delle politiche attive per il lavoro
E allora ogni tanto ci verrebbe da dirgli mettetevi d'accordo col cervello provate a fare un ragionamento che va dal primo comma all'ultimo delle cose che state scrivendo e cominciamo a vedere che è conseguenza determina
E ancora
Noi vorremmo
Che tante promesse
Diventassero realtà
Lo dico in questa Regione
Che è una Regione
Ferita
Ferita dalla sentenza eternit ferita dal fatto che non ci sia giustizia per quei lavoratori per quelle famiglie che non ci sia giustizia perché si usa la prego a prescrizione per non dare risposta
Non l'abbiamo detto lo manteniamo noi continueremo comunque la battaglia legale perché ci sia giustizia
Ma abbiamo sentito una cosa che ci aveva fatto molto piacere
Abbiamo sentito dal Presidente del Consiglio dire
Cambieremo la norma sulla prescrizione perché non può succedere che non ci sia giustizia per i morti sul lavoro stiamo aspettando decreto
Perché è un Governo che è tanto rapido quando deve prendere delle decisioni a nostro avviso doloso avviso deve a quella città a quei lavoratori a quelle famiglie
Che quella risposta ci sia davvero
E non lo diciamo a caso
E non lo diciamo nemmeno solo
Perché pensiamo a quella città voluto la sua disperazione
Ma lo diciamo perché in quella risposta noi abbiamo visto una cosa importante
E cioè che non si monetizza
Non si monetizza la condizione del lavoro
Non si monetizza la vita delle persone dedicato al lavoro gli si rende giustizia ma allora vorremmo che nel momento in cui
Si dice giustamente che bisogna rendere giustizia questo sia il profilo di tutti i provvedimenti che si assumono
E allora ci permetta al Presidente del Consiglio di dirgli
Che forse per lui lo Statuto dei lavoratori è vecchio perché ha quarant'anni
E non vorremmo sentirci dire che anche la Costituzione vecchia perché Ciani a settanta
Perché quando si comincia così si sa sempre da dove si inizia ma non si sale dove finisce
Ma che chi cerca la modernità dovrebbe sapere
Che lo straordinario cambiamento
Che determina lo Statuto dei lavoratori le tante lotte della lotta per la salute di quel periodo
Fu esattamente quello che non si monetizzava nella salute
Nel licenziamento nella condizione di professionalità che non si traduceva puramente immerge il lavoro la fatica delle persone
Ma che c'erano innanzitutto degli uomini delle donne che avevano i loro diritti e che dovevano essere cittadini quanti erano per le strade delle città ma anche quando erano dentro i luoghi di lavoro
E che noi non troviamo nulla di moderno
Nell'idea che invece
Quando sei dentro un luogo di lavoro poi diventare ogni giorno ricattabile più debole
E che se è vero che bisogna cambiare verso
Semmai dobbiamo sanare una divisione che da sempre c'è
Tra chi ha l'accesso al pieno lo Statuto dei lavoratori e chi no tra le aziende che cela nell'azienda che non ce l'hanno e che è la vera rivoluzione questa sì sarebbe una rivoluzione
è che noi potessimo dire a un giovane precario che anche lui ha diritto alle ferie alla malattia agli infortuni alle tutele minime dalla loro condizione di lavoro
Questi dati si chiama estensione dei diritti e anche qui non è difficile
Ma un po'diverso
è molto diverso
Dal dire che invece si estendono i voucher
Perché i voucher sono esattamente la negazione di tutto questo
Non solo è pagare meno lavoro
Ma esattamente considerare che tu non avrai la maternità la malattia l'infortunio il diritto ad avere un lavoro professionale perché di chiameranno quando porranno di cacceranno via quando lo Stato non lo vorranno più
Ma non è un problema solo nostro non è un problema solo delle condizioni di lavoro
E lo straordinario problema di un Paese che arretra che non ha qualità del lavoro che non ha Investimenti
E lo straordinario Paese che si sta facendo un danno
Che il danno che molti ragazze molte ragazze cominciano a domandarsi se val la pena di studiare
O se forse non è meglio andarsene o se forse non è tempo perso ma quale età non li stiamo facendo
Quando nel resto del mondo a tutti si pongono il tema di poter studiare di più di poter avere più conoscenza
E allora questo è il Paese
Che si può fare
Quello che noi vorremmo che si potesse fare quello che darebbe una risposta a tutti noi
Quello che non dovrebbe vederci
Invocare il fatto che i pensionati agli incapienti vengano riconosciuti gli ottanta euro perché anche loro devono poter arrivare alla fine del mese decentemente e non con queste difficoltà quello in cui non ci deve essere nelle condizioni
Di invocare di chiedere come se
Non fossimo quelli che quotidianamente costruiscono la ricchezza del Paese
Abbiamo detto in qualche caso abbiamo ricevuto anche risposte risentite
A noi pare che la legge delega legge di stabilità per tanta parte siano scritte sotto la dettatura di Confindustria
Hanno reagito risentiti poi vediamo le dichiarazioni e l'entusiasmo
Con il quale vengono accolte
Noi pensiamo che un Paese che ha bisogno di affidare all'impresa
Le scelte sullo sviluppo che non ha una propria idea che non fa Luigi Investimenti le scelte le politiche industriali di un Paese che non attira Anza se è un grande orizzonte
E però vorremmo dire
Nettamente anche a Confindustria
Abbiamo capito
Lo sappiamo da tempo
Abbiamo visto la FIAT ha l'abbiamo visto in tante vertenze
Avete l'idea che bisogna tornare indietro nel tempo bisogna tornare indietro nel tempo quello in cui
Nell'azienda c'era uno che comandava e gli altri che potevano solo obbedire in cui bisognava abbassare la testa
E vorremmo dirmi dimenticate però quel tempo lì non torna quel tempo lì non torna
Il tempo della passare la testa non torna
E deve tornare invece il tempo della contrattazione della definizione delle condizioni il tempo in cui anche noi riusciamo a dare una risposta a quelli che non abbiamo visto in questi anni
Hai tanti precarietà rete in difficoltà hai tanti delle esternalizzazioni dobbiamo imparare a vedere i lavoratori degli appalti come parte dei lavoratori di quell'impresa di cui discuti dobbiamo fare tutto ciò ma questo è il cambiamento che noi vogliamo
Non quello del tornassi indietro
Ed è per questo
Che diciamo al Presidente del Consiglio
Quando tu pensi e quando tu dice
Che ci sono troppe diritti
Anzi richiami privilegi
Per i lavoratori che sono occupati
Non fai solo un'affermazione ingiusta verso quei lavoratori
Fai un errore grave
Che quello di non ricordarsi
Che perché la società progredisca perché ci sia la cittadinanza delle persone non ci può essere che a tutto il potere e chi non li ha nessuno
E che se tutt'oggi le tutele ai lavoratori di Todi diritti di togliere protezioni stai dicendo che quei lavoratori non devono avere potere e ma stai dicendo che tanta parte del Paese no può contribuire al cambiamento la prospettiva
Io perché dico tutto questo perché un'altra delle cose che ci hanno detto in questi giorni
Ma perché superati
Il Parlamento ha votato il Parlamento decide
Le leggi ci sono
E da qui che poi ricavano che lo faremmo uno sciopero che solo contro che non c'ha proposto
Sappiamo anche noi
Cioè la legge di stabilità la cui discussione ancora in corso hanno messo la fiducia sulla delega del lavoro devono scrivere i decreti
E quindi l'interrogativo ci riguarda tutti
Ma ci riguardante una certezza
Se quelle norme non vanno bene bisogna cambiarle e quindi noi continueremo perché quelle norme nel cantiere
Le cambieremo
Anche
Avendo l'attenzione alle cose piccole comma le cose grandi
Tra le cose
Piccole si fa per dire
Che stanno succedendo con la legge di stabilità
Ce ne sono alcune
Che dicono
Qual è l'obiettivo
Una delle cose che c'è nella legge di stabilità
è il taglio ai patronati
è stato raccontato è spiegato come il fatto che così
Il sindacato avrebbe dovuto dimagrire perché era anche quello un privilegio come si sa
Noi vorremmo
Che qualcuno provasse un giorno
A passare qualche ora
In una sede di uno dei patronati delle organizzazioni sindacali ci passasse qualche ora
Abbiamo tasselli coerenti le preoccupazioni le domande dei milioni di cittadini che passano da quegli uffici tutti i giorni
E abbia il coraggio di dire
Mentre passa qualche orali
A quei cittadini che nel momento in cui non c'è il patronato lo Stato sarebbe in grado di darvi la stessa risposta perché è così che si cambia se si pensa che le cose non vanno bene
La realtà diventa un altro
E che a quelle
Milioni di persone
Che vengono da noi tutti i giorni spesso con domande alcune anche noi non sappiamo dare risposta
Vengono da noi per due ragioni
La prima che si sentono soli si sentono abbandonati non sanno dove andare non ricevono più risposte dove dovrebbero riceverle e vengono a cercare la convinzione
C'è la possibilità
Di scambiare con qualcuno anche solo la condivisione dei loro problemi
E tanti altri invece vengono
Perché l'unico modo per fare una pratica
Perché l'unico modo per accedere alla pensione perché l'unico modo per accedere alla disoccupazione
Perché l'unico modo di rivalersi di fronte a un infortunio
Perché la pubblica amministrazione ha tagliato tutti gli sportelli di rapporto con i cittadini e non ci raccontino che basta un codice elettronico
Perché non è così che si risolve il problema della vicinanza ai cittadini
Anche queste è una cosa piccola
Ma non si tolga
A milioni di cittadini la possibilità di non sentirsi da soli
E ancora non si tolga a milioni di lavoratori la possibilità di sapere che quei soldi che stanno mettendo da parte nel loro TFR dei loro fondi pensione
Debbano diventare taglieggiati dalle tasse invece che la loro avvenire la loro scommessa
E allora quando ci dicono che non ce l'abbiamo con il Governo vorremmo fare un'altra domanda ma che cosa gli al fatto che i lavoratori a questo Governo
Perché essi Tepa server per varie ragioni di lavoro
Qual è la colpa rispetto alla quale i nostri risparmi devono diventare la cassa di questo Paese
E qual è la colpa
Per cui dopo avere promesso
Noi dobbiamo
Ancora
Pensare al fatto che ci sono
Tanti sono dati che non hanno risposto
Tanti lavoratori stagionali che con la riforma della disoccupazione non hanno più accesso all'indennità di disoccupazione
Questa è purtroppo la verità del Paese e glielo diciamo a noi piacerebbe
Guardate ci piacerebbe molto non dover proclamare gli scioperi non dover essere olimpica di giorno in piazza per chiedere che vengano rispettate le condizioni minime della nostra cittadinanza ci piacerebbe davvero molto
Non abbiamo un'ambizione contro abbiamo una straordinaria ambizione per
Per cambiare questo Paese e per avere le risposte avendo l'ultima questione
Non c'è più la concertazione
Le leggi si fanno in Parlamento non c'è nessuno con cui si deve discutere
Noi non abbiamo dubbi che le leggi si faccia l'in Parlamento
Siamo come dire rigorosi osservatori se
Legga la Costituzione della Repubblica italiana
E pensiamo che il Parlamento sia il luogo della rappresentanza democratica
E quindi pensiamo anche che è un po'meno di fiducia e darebbe a quel Parlamento la possibilità di agire concretamente in nome dello spirito della Costituzione
Ma non abbiamo mai pensato di sostituirci al Parlamento
Ma possiamo sommessamente dire
Che di dilettanti allo sbaraglio li abbiamo visti troppi e ci sono già bastati
E che forse non bisogna ripetere un'esperienza che pesa sulle spalle di tutti noi di quelli che da professori ci hanno spiegato come doveva diventare la vita
E che hanno fatto sulle pensioni sul mercato del lavoro sulle norme o un disastro
Vogliamo ripeterlo oppure forse
Proprio perché vogliamo cambiare il Paese
Ci si prova affidare un attimo
Dei grandi sapere che il mondo del lavoro
Delle competenze della conoscenza
Di quella banale cosa che ognuno di noi sa bene
Che se ti arrampica settant'anni sulle impalcature aumenteranno gli infortuni sul lavoro e che ci sono delle cose che non puoi fare dopo un certo tempo e che quelle cose vanno riconosciute perché sono una parte della ricchezza del Paese
E che se tu vuoi attrarre gli investitori dall'estero
Non devi dirgli che può trattare i lavoratori come servi
Devi dirgli che italiani da RAI lacci al terzo della giustizia che gli darà e la certezza delle procedure che gli darà il meccanismi di convenienza fiscale quelle sono le norme che attirano gli ebrei Investimenti
E allora noi vorremmo dire non vogliamo condizionare
Le procedure democratiche del Paese anzi vorremmo che fossero riparte rivitalizzato
Non vorremmo poter svolgere quella funzione fondamentale
Che sapere che ci sono anche
Tra i temi all'ordine del giorno
I diritti e le condizioni dei lavoratori e che i diritti e le condizioni dei lavoratori delle lavoratrici sono un pezzo fondamentale di un'idea di sviluppo differente da quella che c'è oggi scelga il Governo le forme
Scelga luogo non ci interessa nove sale verdi non ci interessa non rituali devo dire ci sono sempre poco interessante perché stare in un luogo che non serve è un perdere tempo che non piace a nessuno
Scelga le forme ma sappia lo sappia davvero
Che è inutile
Invocare periodicamente all'abbassamento dei toni
Perché c'è un solo modo
Perché non si continuino a riempire le piazze non si continui a essere nella mobilitazione
Che ci siano le risposte che ci sia il cambiamento che ci siano
Gli interventi che quotidianamente ossessivamente dicono
Lo scopo del Governo a creare lavoro e dare una prospettiva di lavoro serio dignitoso riconosciuto alle persone di questo Paese
Cioè dalle forme scelga il modo sappia che noi siamo pronti non abbiamo mai noi negato il confronto
Ma sappiamo anche
Con altrettanta nettezza
Che se vuole tirare dritto continuerà a trovare le piazze la mobilitazione l'iniziativa la contrattazione l'occupazione delle Province i presenti a Roma
Che noi continueremo
E continueremo non solo per cambiare le politiche del Governo ma lo diciamo all'associazione degli imprenditori mobile continueremo anche nei luoghi di lavoro perché al cento per cento è lieta insieme al Governo
L'ho detto queste avremmo nelle fabbriche
Perché noi ricaviamo da quella storia lì
è quella storia lì già portato a fare grande questo Paese e senza quella storia lì chi la vuole cancellare indica semplicemente all'arretramento
Permettetemi un'ultima cosa di salutare da questo palco
Bisognerebbe salutarlo moltissimo
Ma permettetemi di salutare da questo palco
Quaranta lavoratori che sono in sciopero della fame
In un'azienda di Gioia Tauro
Un'azienda che rischia di chiudere per ragioni di andrà anche a tanti
E il loro colore imprenditore che chiede di essere protetto e difeso rispetto alla criminalità sono oggi in piazza cornuti e continuavo sciopero della fame
Voglio salutare loro
Scegliendo con la grande difficoltà con cui lo si può fare una delle tantissime vertenze che abbiamo aperti
Ma
Salutare loro c'ha due significati
Uno quello che
La storia del mondo del lavoro è una storia di solidarietà senza confini e che sa che quando si rompono i legami solidali non c'è nessuna risposta
Ma anche una storia che sa
Che la legalità è una condizione necessaria per lavorare bene
E che quindi non considerare legalità fare da altri ma lo considero la straordinaria ragion d'essere della trasparenza delle condizioni di lavoro della possibilità di esercitarlo
Ma l'ultima ragione
Per cui ho voluto citare dal nord di questo Paese un'azienda del Mezzogiorno
E perché noi continuiamo a essere convinti
Che non c'è una parte del Paese che si può salvare se non c'è una risposta generale per tutto il Paese
E lo diciamo a tutti
Ha sempre pensato che si potevano contrapporre padre e figli i pensionati ai lavoratori le donne agli uomini
E lo diciamo a tutti coloro che stanno riempiendo le televisioni dicendo che bisogna cacciare i migranti
Noi non cacceremo nessuno e notiamo anche per i loro diritti e noi non vogliamo essere il Paese dei morti del Mediterraneo perché si rinuncia
Alla solidarietà
Noi sappiamo bene che la divisione è il male di questa stagione
Lo diciamo anche agli amici della CISL la divisione fa male al lavoro bisogna avere il coraggio il coraggio di reagire il coraggio di provarci il coraggio di contrapporre a chi frantuma
La straordinaria storia del movimento sindacale
Ed è per questi top che ci lasciamo dicendo al lavoro alla lotta perché è continueremo sappia al Governo che deve cambiare per cambiare l'Italia