Rassegna di Geopolitica. L'Italia vista dalla Germania

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale lunedì quindici dicembre due mila quattordici oggi con la rassegna rigido politica torniamo ad occuparci di Unione europea
In particolare di quel dibattito confronto a distanza tra la Germania che l'Italia
Rianimato rilanciato anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio italiano
Matteo Renzi per parlare di questo tema vogliamo proporvi un articolo all'interno dell'ultimo fascicolo della rivista Limes l'articolo che abbiamo selezionato riguardo è intitolato quale Italia vuole la Germania
Autore è una lista tedesco libere di terra
Presso il centro-sud indipendente di Berlino Stilton visse inficiato politiche che potremmo tradurre ci istituto tedesco per la sicurezza e gli affari internazionali
Vediamo che cosa scrive a riguardo l'Italia combatte con la bassa crescita da quasi dieci anni e dal due mila sette che l'economia non cresce in modo sostanziale
Il paese di piombato per la terza volta recessione che la soluzione appare lontana
Malgrado la lunga stagnazione le riforme economiche sono sette alquanto limitate a un osservatore tedesco la società italiana sembra rimpiangere gli anni Settanta
Ma aspetta anziché l'Italia all'Unione europea possano ricreare quel piccolo mondo con niente e pura illusione
E l'Italia ha di fronte una scelta abbracciare la globalizzazione con tutte le sue pecche ovvero optare per un modello di sviluppo più protetto ma probabilmente più povero
Se gli italiani scelgono la prima strada dovranno modificare radicalmente la struttura della loro economia
Sinora però politici rappresentati delle parti sociali non hanno parlato gli italiani in questi termini il premier Renzi accolto con favore a Berlino avvio Sella sta ridimensionando le sue ambizioni di riforma
Invece di prendere di petto le cause profonde del malessere economico italiano Renzi accusa i tedeschi che l'Europa la promozione della crescita è giudicata essenziale oppure l'euro è finito e la crescita ovviamente richiede più debito
Renzi segue una vecchia logica il debito è meglio dall'assegnazione e nel tempo il problema dell'eccessivo indebitamento sarà risolto da un ritorno alla crescita
Se fosse vero l'Italia dovrebbe crescere a ritmi asiatici tra il due mila sette due mila tredici il debito lordo nazionale è salito dal cento sedici punto cinque per cento del PIL al centoquarantacinque punto cinque per cento del PIL
Ma l'auspicato boom economico non si è visto
I giornali tedeschi proseguì d'Italia continua evidenziare come da molti anni l'opinione pubblica italiana accusi la Germania di essere all'origine della recessione che lo affligge
Il Governo tedesco e considerato responsabile delle italiche mi serie lo stesso Renzi se unito al coro ricavandone Lodi in Italia si intende
A Bruxelles che altrove gli osservatori si stupiscono del rifiuto italiano di correggere gli errori compiuti la Exe presente alla Commissione europea il portoghese Barroso ha criticato i politici italiani intervista sul Corriere della Sera
Ma rosso che veda un Paese obbligato ristrutturare dal proprio economia ha sottolineato che le regole dell'Unione monetaria sono state stabilite dai Governi degli Stati membri
Nel breve se né Berlino hanno obbligato l'Italia entrare nell'euro e il debito italiano non è stato cumulato da Angela Merkel
Ma il dibattito presente una simmetria più profonda e irritante alcuni Paesi rivendicano per sé i successi che accusano l'Unione europea delle loro difficoltà
Nell'ottica tedesca l'ossessione di alcuni commentatori italiani per la Germania e irritante detto francamente i precedenti esecutivi italiani hanno mostrato un forte interesse a entrare nell'euro che hanno firmato scientemente il Trattato di Maastricht
I criteri di quel Trattato non sono così logici come alcuni critici afferma
Quando un gruppo di Stati sovrani dar vita a un'unione monetaria la politica fiscale resta appannaggio dei Governi nazionali
I parametri di Maastricht averlo tra l'altro l'obiettivo di prevenire contraccolpi negativi delle responsabilità fiscale di uno Stato sugli altri
Infatti la violazione dei criteri è sfociato in un disastro per tutti
Dal collasso della finanza pubblica greca nel due mila dieci l'intervallo zone salta negativamente colpita dall'imprudente politica fiscale di alcuni Stati membri
La sfiducia che ne è derivata scoraggi consuma ed investimenti
Si può discutere a lungo se l'euro sia stata una buona idea in affetti vi sono due strade stare nell'euro e accettare controvoglia lungo processo necessario da accrescere la competitività oppure lasciare alla moneta unica e tornare la lira svalutando la
Peraltro l'opinione diffusa secondo cui Berlino sarebbe la principale beneficiaria dell'euro è sostanzialmente rata
Sì la Germania la maggiore economia dell'euro zona ed esporta molto
Ma solo il trentanove per cento dell'export tedesco fa ad altri Paesi dell'Unione monetaria
E la percentuale essa diminuendo inoltre molti osservatori non colgono la complessità dei conti con l'estero la Germania esporta bene ma il surplus commerciale eguaglia l'esportazione di capitale
Detto altrimenti la Germania finanziato investimenti e consumi all'estero a parte gli investimenti indosserà e all'estero spesso azzeccati il Paese la Germania ha sprecato miliardi di euro in operazioni finanziarie oltre confine
In parole povere i tedeschi hanno venduto Porsche e BMW e hanno ricevuto in cambio titoli pubblici gravi lecite mutui ipotecari statunitense
Questo modello si è rivelato oneroso tra il due mila due mila dodici gli attivi correnti tedeschi hanno totalizzato mille trecento miliardi di euro
E a ciò avrebbe dovuto corrispondere passivi almeno analoghi perverso del mondo
Ovviamente prosegue l'articolo la dipendenza dal debito pubblico non è un'esclusiva italiana malgrado il gran parlare di una riduzione del debito i livelli di indebitamento sono saliti in tutto il mondo
Tra il due mila sette due mila tredici il debito mondiale escluso il settore finanziario è passato dal centottanta per cento del PIL al duecentodieci per cento del PIL
In Europa gran parte delle economie Italia inclusa continua ad accumulare il nuovo debito e non riduce lo stock esistente molti osservatori tedeschi non si capacitano di come i politici italiani non considerano il debito un problema serio
L'establishment italiano continua a sostenere che la crescita finanziere a debito sia la risposta alla recessione
Ma dati seri problemi che già attanagliano l'economia mondiale chiaramente questa strada non è percorribile semplicemente è insostenibile
Nel tempo il debito deve essere ripagato ovvero parte di esso deve essere condonato non affrontare la questione vuol dire ancora una volta
Tirare a campare negli ultimi cinque anni in Europa lo si è fatto fin troppo la chiave per comprendere i problemi dell'economia italiana e il declino dell'industria il miracolo economico post bellico si è basato sull'aumento della produzione industriale
Negli ultimi anni invece il declino è stato senza precedenti mentre la produzione cresceva in altri Paesi in Italia si contraeva
Dal due mila la produzione globale è cresciuta del più trentasei per cento in Italia è diminuita del meno venticinque virgola cinque per cento oltre centoventi mila aziende hanno chiuso in questo lasso di tempo
è uno virgola due milioni di lavoratori hanno perso il posto oggi il gruppo sociale che paga di più per l'egoismo di molti italiani e dei loro sindacati sono i giovani dal due mila sette la disoccupazione dalle cresciuta soprattutto nella fascia d'età sotto i venticinque anni
Il risultato e la fuga dei cervelli i giovani se ne stanno andando in una società italiana sempre più vecchia saranno difficili da rimpiazzare
Veniamo alle conclusioni dell'analisi
Agli occhi di un tedesco la società italiana restituisce un'immagine da ANTA
Da un lato ricchi tedeschi alla guida delle loro Mercedes dall'altra poveri italiani che lottano per arrivare a fine mese
Ma come è stato rilevato gli italiani sono più ricchi dei tedeschi
Secondo la Banca d'Italia che monitora i livelli di ricchezza nel Paese malgrado il recente declino a fine due mila dodici il patrimonio netto delle famiglie italiane ammontava a otto mila cinquecentoquarantadue miliardi di euro
Circa centoquaranta mila euro a persona o trecentosessanta mila euro a famiglia l'ottanta per cento le famiglie italiane possiede poiché la Cassa dove vive
Ancorché non sorprendente e il confronto dei livelli di debito con il resto del mondo
è noto che l'Italia occupa il terzo posto a livello mondiale per debito pubblico dopo Giappone Grecia ma il livello complessivo di indebitamento cioè incluso il settore privato mai escluso quello finanziario è relativamente basso
Nel due mila tredici l'Italia era pari a duecentocinquantotto per cento del PIL quasi la media dell'euro zona duecentocinquantotto per cento del PIL
Alcuni Paesi presentano livelli nettamente maggiori la Svezia duecentonovantatré per cento del PIL l'Olanda duecentonovantacinque per cento del PIL
La Germania cento novantadue per cento del PIL Stati Uniti duecento sessantacinque per cento del PIL questo all'indebitamento anche incluso il settore privato ma la chiave per comprendere il caso italiano è l'indebitamento delle famiglie
Nel due mila tredici le famiglie italiane avevano il più basso livello di debito del mondo sviluppato
Rispetto alla media pari al settantaquattro per cento del PIL l'Italia esibisce un mero quarantacinque per cento meno di A ossia cinquantatré per cento e Germania cinquantasette per cento
Per non parlare dell'Olanda centoventisei per cento o addirittura dell'ossario centodieci per cento
L'Italia insomma si conferma un Paese povero abitato da ricchi
La povertà del settore pubblico è risultato dalla politica fiscale italiana e sarà tale politica a doverle eliminare è una semplice questione di politica economica chi ha beneficiato della politica fiscale italiano in passato
Sebbene molti italiani non nati chi non è loro rispetto altri Paesi dell'eurozona le famiglie italiane hanno i mezzi per ridurre l'indebitamento statale
Additare Bruxelles o Berlino come responsabile del debito pubblico italiano e a dir poco azzardato
Questo l'articolo di ribelle dite dello stilista un vizio di scena fortune politiche il centro-sud indipendente di Berlino articolo intitolato quale Italia vuole la Germania articolo che trovate all'interno dell'ultimo l'uomo per la rivista Limes
Con questo si chiude anche la puntata di oggi della rassegna di geopolitica una saluto da Lorenzo rendi ci sentiamo domani mattina alle ore sette