Rassegna di Geopolitica. La produzione e il commercio globale di armi

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale con la rassegna di geopolitica di sabato venti dicembre due mila quattordici vi presentiamo rapporto annuale a cura del SIPRES
Il si pari a un istituto internazionale un dipendente con sede a Stoccolma Svezia impegnato ricerche su conflitti armamenti loro controllo e il disarmo
I ogni anno producono un corposo al rapporto di cui adesso sono state presentate le anticipazioni
L'Annuario due mila quattordici secondo quanto scrive il sì per i offre una serie di dati originali e relativi a
Spesa militare mondiale produzione trasferimenti internazionale di armi forze nucleari
Principali conflitti armati e operazioni di pace multilaterali non chiare sia giornate sospetti importanti del controllo degli armamenti
E la pace e della sicurezza internazionale e vediamo innanzitutto che cosa scrive il direttore del si preghiera Antoni nel presentare l'edizione di quest'anno
L'Annuario si predomina quattordici documento alcune preoccupanti tendenze riguardanti i conflitti flussi di armamenti e sicurezza internazionale
Il mondo ancora lontano dal raggiungimento di qualcosa definibile come ordine globale
Considerando che le attività politiche tecnologica economiche militari subiscono variazioni rapide continua raggiungere soluzioni pacifiche e per i conflitti e promuovere un ambiente di sicurezza più stabile
Potrebbe rivelarsi sempre più complesso le conclusioni che si possono trarre da eventi sviluppi del due mila tredici riguardanti armamenti disarmo e sicurezza internazionale suggeriscono di svolge un'analisi su tre questione interconnesse
Che sono le seguenti
Primo la presenza di un approccio alla governance internazionale in evoluzione ha un impatto diretto sulla capacità degli stati di accordarsi sui modi migliori per promuovere la sicurezza internazionale e regionale
Secondo una maggiore comprensione della relazione che intercorre tra sicurezza e sviluppo aiuta identificare nuove opportunità di azione congiunta tra attori che tradizionalmente non sono stati parte
Terzo ritmo apportata dei progressi in vari campi della scienza e della tecnologia insieme al modo in cui questi sviluppi interagiscono tra di loro potrebbero oggi essere considerati come fattori che modella non la sicurezza internazionale in modo indipendente
Data la sua crescente complessità la valutazione della tecnologia è diventata più difficoltosa e la comprensione delle interazioni tra scienza e politica pubblica si ribella più che una sfida
Questa l'introduzione e quella del direttore del sì prego entriamo nel merito per quanto riguarda alcuni temi in particolare
Per quanto riguarda i conflitti armati innanzitutto
Negli ultimi anni si è registrato un aumento delle vittime causate da conflitti armati di matrice statale e alcune regioni del mondo soprattutto in Medio Oriente mi è stato un significativo incremento delle morti legate a conflitti armati
La stessa aria si constata una crescita nella internazionalizzazione dei conflitti entrasse a tali questi sviluppi suggerisco un preoccupante aumento della violenza letale legata a conflitti di matrice statale
Dopo la fine della guerra fredda una prima risposta dalla comunità internazionale conflitti armati coinvolgenti Stati e che hanno principalmente dimensione regionale o globale soprattutto il terrorismo internazionale
Essere lancio di interventi spesso implicanti l'uso della forza dal due mila tredici vi sono però segnali che indicano come molti soggetti all'interno della comunità occidentale
Siano progressivamente considerando l'impiego della forza come di scarsa utilità nel risolvere conflitti e per rispondere a sfide di carattere terroristico non che eccessivamente costoso in termini di denaro vite umane e capitale politico
Altro spunto interessante le operazioni di pace e gestione dei conflitti vediamo qual è il Bilancio secondo il sempre
Con il lancio di otto-nove missione di pace multilaterali e la conclusione di sole quattro
Nel due mila tredici e totale dell'operazione si attesta su cinquantasette la Francia che guida due delle nuove operazioni si colloca al centro della scena per l'anno due mila tredici
Influendo molto sull'agenda delle missioni di pace questa crescita è stata accompagnata da una forte riduzione del personale impiegato le missioni di pace
Che è passato da duecentotrentatré mila seicentoquarantadue unità nel due mila dodici a duecento mila duecentotrentanove unità nel due mila tredici
Principalmente per il ridimensionamento della missione I Saffi in Afghanistan ed è probabile che tale numero di meniscale ancora nel due mila quindici
Il dato interessante e il contesto il ruolo attivo dell'Africa vediamo che cosa scriversi pre a riguardo
La tensione internazionale sembra muoversi dall'Afghanistan all'Africa in particolare in Repubblica Centro Africana
Repubblica democratica del Congo male Somalia in sud Sudan le otto nove operazioni di pace del due mila tredici sono infatti tutte dislocate in Africa
Ognuna di queste parte dalla complessa costellazione di operazione organizzazione attori attualmente coinvolti nell'aree quattro delle otto nuove operazioni del due mila tredici sono dislocate in mali
Tre in Repubblica Centro Africana una in Somalia due delle missioni sono a guida africana
L'Africa sottolinearsi per i sta divenendo progressivamente più attenta i propri problemi come dimostrato da queste missioni
Ma resta da valutare se sia pronta per questo genere di compiti gli sviluppi verificatisi in Africa nel due mila tredici possono suggerire un irrobustimento delle missioni di pace come emerge dal carattere di peace Enforcement di alcune missioni
Altro tema decisamente interessante quello relativo alle spese militari e l'industria degli armamenti e scrive il sì prego nel suo rapporto
Si stima che la spesa militare mondiale del due mila tredici sia stata di mille settecentoquarantasette miliardi di dollari
Equivalenti al due virgola quattro per cento del PIL mondiale
Ho a duecentoquarantotto dollari per ogni persona al mondo oggi in termini reali il totale inferiore dell'uno punto nove per cento rispetto ai livelli del due mila dodici
Le tendenze di crescita e di crescita delle spese militari nel due mila dodici si sono confermate anche nel due mila tredici
Con riduzioni nei Paesi occidentali nordamericano dopo cimentare centrale Oceania che aumenti nel resto del mondo l'incremento è stato particolarmente cospicuo in Africa e Medio Oriente
Mentre l'impatto delle politiche dei asserita ha continuato a farti sentire in Europa nel due mila tredici le spese maggiori sono state effettuate dagli Stati Uniti seguiti della Cina e Russia
La spesa militare mondiale prosegue rapporto sembra dunque seguire due tendenze divergenti una in diminuzione determinata davo servita sforzi per il controllo del deficit e concludersi di lungo per azioni militari in Occidente
è un'altra tendenza in aumento nel resto del mondo grazie alla comminazione di crescita economica interessi di sicurezza ambizioni giù politiche e frequentemente fattori politici interni
Mentre la prima tendenza potrebbe esaurirsi nei prossimi anni portando la stabilizzazione della spesa ha un suo momento
La seconda tendenza non mostra Segni di diminuzione
Per quanto riguarda poi in particolare la produzione di armamenti scriversi tre
Diminuzione delle spese militari negli Stati Uniti nell'Europa occidentale si è riflettuto in un calo delle vendite in ambito militare per i primi cento produttore di armi e delle compagnie di servizi a carattere militare a livello mondiale
Cina esclusa che hanno subito un ribasso del meno quattro per cento nel due mila dodici
Tuttavia c'è stata una forte crescita delle vendite di Armida produttori russi ulteriore riflesso del notevole programma di riarmo portato avanti dal Paese
Si è registrato un sostanziale aumento favorevole alle imprese più grandi collocate in contesti produttivi emergenti come Brasile Corea del Sud e Turchia
In generale gli ultimi anni mostrano una graduale diffusione dell'industria di armi
Nella graduatoria elaborata dalla SIP dei primi cento produttori mondiali i produttori tradizionali satellite Europa occidentale detengono una quota rivendite di armi sempre più ridotta
Mentre aumenta quella detenuta da nuovi attori tuttavia i produttori tradizionali europea Stati Uniti conservano ancora una predominanza schiacciante
Per quanto riguarda poi il commercio cioè i trasferimenti internazionali di armamenti questi sono i dati
Il volume dei trasferimenti internazionali di armamenti convenzionali maggiori è aumentato del quattordici per cento né quinquennio due mila quattro due mila otto e due mila nove due mila tredici
Nel due mila nove Stati Uniti Russia Germania Cina Francia sono stati responsabili sommati per il settantaquattro per cento del volume delle esportazioni
Con poche eccezioni Stati Uniti ed Europa hanno dominato la classifica dei venditori negli ultimi vent'anni
Anche se tra il due mila nove due mila tredici la Cina si è collocata tre principali fornitori occupando il quarto posto ulteriore conseguenza della riduzione delle spese militari è stata la notevole diminuzione dei flussi internazionale di armamenti tra i Paesi europei
Ma con un aumento dei flussi verso l'Asia e Africa nel due mila quattro due mila otto e nel due mila nove due mila tredici
Gli Stati in Asia e Oceania hanno ricevuto quasi la metà il quarantasette per cento dell'importazione di armamenti maggiori nel due mila nove due mila tredici
I tre principali Paesi riceventi di armamenti sono stati tutti asiatici India Cina e Pakistan che
Assieme rappresentano il trentadue per cento delle importazioni totali per quanto riguarda poi le armi nucleari nel mondo queste solo le stime del sì per i all'inizio del due mila quattordici nove Stati che sono Stati Uniti Russia Gran Bretagna Francia Cina India Pakistan selle Corea del Nord
Si trovano in possesso complessivamente di circa quattro mila centocinquanta armi nucleari operative
Di cui circa mille ottocento tenuta in stato di elevata prontezza impiegabili anche con breve preavviso
Se si contano tutte le testate nucleari operative dei server magazzino atte ottiene o meno in attesa di smantellamento
Questi nove Paesi ricordati prima possiedono in tutto qualcosa come sedici mila trecentocinquanta armi nucleari un numero minore però rispetto alle diciassette mila duecentosettanta armi nucleari esistenti all'inizio del due mila tredici
A livello mondiale numero il totale di testate nucleari in diminuzione principalmente per via del ridimensionamento degli arsenali gli Stati Uniti e Russia effettuo del nuovo trattato start-up del due mila dieci
Infine c'è un dato nella chiaroscuro che il sì prego ricorda ed è il seguente
Il due mila tredici avviso notevoli progressi negli sforzi mondiali per il rafforzamento dei controlli sul commercio di armamenti convenzionali
Con l'Assemblea generale dell'ONU che a luglio ha raggiunto un accordo sul testo del Trattato sul commercio di armi a Titti questa la sigla dopo sei anni di negoziati
La Conferenza conclusiva sul trattato a Titti del marzo due mila tredici si è chiusa con il blocco cioè con l'opposizione
Da parte di rancore a del nord e Siria la bozza del Trattato è stata poi messa ai voti l'Assemblea generale dell'ONU tenendo centocinquantacinque voti favorevoli tre contrari che erano sempre dire ancora del nord e Siria e ventidue astensioni
L'approvazione del testo è stato insultato gli sforzi mondiali per raggiungere il consenso su un trattato finalizzato a stabilire
Standards internazionali comuni i più alti possibili per il trasferimento di armi convenzionali
E però poi che il trattato entra in vigore sono necessarie cinquanta ratifiche al trentuno dicembre due mila tredici centoquindici stati inclusi gli Stati Uniti avevano firmato il trattato ma solo nove avevano provveduto alla ratifica
Questi altri dati potete trovare all'interno di questo anticipazione del rapporto della Sipra i cento sordi di Stoccolma rapporto intitolato
Annuario due mila quattordici lo potete trovare anche in edizione in italiano attraverso il sito internet siti punto onde
Con questa segnalazione si guida che la puntata di oggi della rassegna di geopolitica un assoluto da Lorenzo rendi ci risentiamo lunedì mattina alle ore sette