Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui a Matteo Marchesini per la rubrica critiche militanti
Inizia al due mila quindici che tra le tante cose è anche un anniversario letterario
Diciamo così triplo di tre authority legati tra loro di Carlo Levi nato nel dal mille novecentodue morto nel settantacinque
Diversa Morante nata nel dodici e morta nell'ottantacinque e di Pier Paolo Pasolini nato nel ventidue
E morto nel mille trecentosettantacinque come come Carlo Levi
Sono tenuto rilegati perché sono tre autori e direi che in parte Pasolini e la Morante dipendono anche da levi sono cantori
Non è che hanno come primo per
Taglio
Quella piccola borghesia che in fondo una borghesia
Per poterne imbatte ardita che si è formata in Italia a poco a poco dall'epoca circa fino all'epoca del boom economico degli anni Sessanta una piccola purché via che è odiata in particolare
Da Pasolini e Dalla Morandi descrivono più tardi dopo la Seconda Guerra che
Vedono in questa classe da cui peraltro loro provengono qua al di là responsabile prima del delle delle terre ed e del Novecento del nazismo dell'incubo atomico una vera e propria classe dimostri
E alla quale contrappongono mitiche potremmo dire ancora detta enti miti della
Della primitivi cita di una primitivi tra
Eroica a suo modo anche aristocratica insomma no della
Dell'innocente accollare che ha qualcosa in comune con
Con le classi più più elevate ma che nulla in comune invece con la mediocrità delle classi medie
E anche se vogliamo un quarto anniversario quello del libro più famoso divieto di uscito nel mille novecentoquarantacinque il Cristo si è fermato a Eboli in cui viene meno legata a questa
Questa poetica diciamo così anche il piccolo borghese noto che
Il libro racconta all'esperienza del confino di levi sotto il fascismo in un piccolo paese lucano
Che nel quale ed articoli la civiltà avanza anzi non avanza nello stesso modo con i grandi latifondisti invivibili con dei contadini ancora vicini a uno stadio quali animale ma sicuramente
Pagano che non hanno nessuna idea di progresso nessuna idea di un tempo linea Renon ciclico e potremmo dire quindi cristiano e moderno
Ma anche lì cominciato ad arrivare
La borghesia nella forma in parte ardita appunto della
Della Bolivia statale dei piccoli funzionari in quel caso funzionari fascisti
E si conferma come la classe come il ceto che incarna la forma più tipiche abietta la religione dello Stato
Ceto parassitario burocratico
Che che non possiede nell'alta cultura i mezzi della vera rischi Borghetti io dell'aristocrazia e neanche la concretezza dei contadini e per questo smarrisce il rapporto con l'autentica realtà si aggrappa la retorica i simboli ufficiali del potere
All'altezza un'astrattezza che in una pagina del Cristo è esemplificata in maniera memorabile a un certo punto nella piazza del paese il narratore si imbatte
In un gigantesco modernissimo Pisciotto io direi di cemento armato in una terra dove non non c'è acqua ci sono impianti igienici
E che quindi mi sembra una sorta di meteorite piombato lì da chissà dove in realtà volerlo è stato appunto don Luigi fino al potere fascista di Gagliano
Il personaggio che rappresenta questa piccola borghesia Bitti con la borghesia
Il mito delle due civiltà delle possibilità e si scontrano
La civiltà che in cui le vivere la punta insomma la civiltà arcaiche aristocratica insieme il peggio modernità piccolo borghese poi schematizzato cinque anni dopo nel libro l'orologio
E le vi rende chiaro che lui contadini non interessano tanto nella loro realtà economiche regionale ma in quanto
Rappresentanti di quella spontanea autonomia pratiche vitale che intende
Opporrei fanatismi stato l'attrice
Perciò arriva ad assimilare Capponi non solo a certi gruppi operai ma perché non certi imprenditori o a qualche Barone
Non è insomma la provenienza di classe per lui a distinguere gli uomini ma l'opposizione tra produttori i burocrati parassiti e i produttori somigliano un po'tutti realtà degli artigiani o a degli artisti
Ma insomma al di là di ogni attenzione alle concrete condizioni di vita degli emarginati la sua visione del mondo insieme populistica rito Crati ca e un po'estetizzante decadente
E questa concezione dicevo passa nel secondo Novecento Adelta Morante Pier Paolo Pasolini che arriveranno a considerare la piccola borghesia
Dalla quale provengono come una classe di di distruttori di auto distruttori e come la cultura il conformismo che ha prodotto tutto il peggio tutto il peso del Novecento ma la Morante Lini
E si pensi alla Morante due
Conferenza pro o contro la bomba atomica del sessantacinque al Pasolini
Delle poesie e dei saggi contro la modernizzazione italiana maturano questi ed è appunto negli anni del boom economico quando ormai la piccola borghesia del don Luigi nodi levi
Ancora un po'comica da romanzo Russo apparendo e lascia il posto a una nuova classe media molto più aggressive molto più disinibita quella dell'auto della tv
Quella che diceva Pasolini cancella davvero per sempre la civiltà contadina e fatti dal davanti a questo genocidio come lo chiamava lui Pasolini mi chiederà perfino il fascismo
E scriverà che nemmeno la sua dittature riuscita umiliare quei modi di vita arcaici apre moderni come ha fatto in pochi anni il consumismo che è ben
Altrimenti minaccioso di un Pisciotto olio per quanto monumentale
Quindi oggi in Consiglio quello di rileggere magari di Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi i saggi di Elsa Morante e e e quelli di Pier Paolo Pasolini a risentirci venerdì prossimo