Registrazione audio di "Prossimo vertice europeo a Maastrich", registrato giovedì 28 novembre 1991 alle 00:00.
Sono intervenuti: Salvo Andò (PSI), Lelio Lagorio (PSI), Pierluigi Romita (MINISTRO).
Tra gli argomenti discussi: Europa, Maastricht, Psi.
Rubrica
Dibattito
15:30
10:00
9:43 - CAMERA
12:30 - CAMERA
13:30 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
PSI
PSI
MINISTRO
Il vertice di Maastricht il Partito socialista per una vera unione europea era questo il tema di un seminario di studi organizzato dal TAR
Vito socialista italiano giovedì ventotto novembre presso il salone delle riunioni del gruppo PSI alla Camera dei deputati
Erano previsti interventi di rilievo le conclusioni affidate al ministro degli esteri Gianni De Michelis Manni
Il ministro degli Esteri mi il segretario del PSI Bettino Craxi si son fatti vedere a questo appuntamento non vi proponiamo alcuni degli interventi innanzitutto quello introduttivo o del presidente dei deputati socialisti Salvo andò
Sentiremo subito dopo o l'intervento di Lelio Lagorio presidente del gruppo socialista al Parlamento europeo la nostra sintesi sarà conclusa dall'intervento del ministro delle politiche comunitarie Pierluigi Romita
è rimasto vecchiotte i deputati socialisti sono soprattutto interessati a ribadire Signori indicazioni
Che peraltro sono immerse in un in più occasioni
Dibattiti
Eh sì qui alla Camera e da ultimo in occasione del dibattito svoltosi il ventitré ottobre di quest'anno
E opinioni con vi ti che peraltro erano ben presenti nella dichiarazione votata a Roma il trenta novembre dal novanta conclusione della conferenza o dei parlamenti della Comunità europea
Per forza che stavano alla base di quella dichiarazione devono costituire un punto di parte
Con Enzo alle scelte che si dovranno compiere ammassi
Di fronte a noi
Un appuntamento impegnati sul terreno soprattutto della definizione della identità istituzionale politico
Della nuova Europa che si va a costruire
E si tratta soprattutto di idee
Un impianto istituzionale che sia in lì con l'allargamento dei conti con l'allargamento delle funzioni dei Poteri di cui si sta discutendo si è discusso nel corso degli ultimi
Discuterà ammassati
Che prioritario in questo contesto debba essere l'Ospol
Istituzionalmente ruolo e i poteri del Parlamento europeo
A cominciare dal tipo di coinvolgimento
E bug garantisce al Parlamento europeo
Formazione della nuovo trattato
Non soltanto
Un coinvolge
Acquisire semplicemente il parere del Parlamento europeo l'abbiamo ribadito questo in più occasioni
Potere garantire come dire un coinvolgimento for si è parlato addirittura di parere conforme o di codecisione
Si possono realizzare tutta le condizione poi per un rafforzamento complessivo dell'intero sistema delle competenze affidate al Parlamento europeo e del resto io credo
Il rafforzamento delle competenze del Parlamento è o
Deve avvenire
Con testo di rete nel contesto di una complessiva riqualificazione del
Che possano dia via portare a individuare una vera e propria legge comunitaria che ha una sua collocazione nella gerarchia delle fonti
Essa poi
Come dire il vero elemento di raccordo tra i diversi livelli di governo comunitario nazionale regionale quindi si tratta d'
Come dire formalizzare al Maxxi
Ho molto chiaro
Dispiegarsi del
Delle diverse competenze comunitario nazionale regionale attraverso
Che di raccordo formale sappiamo e questo non è un processo facile
A resistenze di vario tipo ma talvolta anche con
Tipo ideologico e però riteniamo che questo problema della nuova identità istituzionale debba procedere in parallelo
A
Quella che è la riflessione che riguardano in
E i nuovi confini dell'Europa comunitaria non è pensabile che l'Europa possa essere come dire più larga e al tempo stesso non si debbono individuare delle nuove forme di governo una riqualificazione della sua rappresenta
Vivo definì
Ci Sivo processo
Trazione delle sue strutture rappresentative si tratta di questioni che sono state sollevate in più occasioni qui
Dal flop
Della decisione a maggioranza all'interno del Consiglio
Visti non è pensabile
L'OPA contante parte nera Possa al livello poi
Gigi uniche contano pronunciarsi esprimersi soltanto attraverso il volo
Si tratta
Mare proprio sul piano abbiamo
Il tiglio
Tipo di
Tipo di rappresentatività della commissione
Si tratta di stabilire un rapporto in buona sostanza tra il Parlamento come organo della rappresentanza politica e la Commissione come organo di governo si tratta di un processo che certamente dovrà come dire svilupparsi impara le con quello che consentirà di allargare i poteri com'
Della della comunità e però io credo che un allargamento dei compiti delle funzione dei poteri non poche camminare in parallelo anche con
L'acquisizione di nuove e più certe risorse perché a poco vale come dire riconoscere nuovi poteri e nuove funzioni se poi non si individuano come dire le forme degli strumenti
E finanziare attraverso i quali queste nuove competenze sono concretamente sono concretamente esercitati quindi una ridefinizione della soggettività istituzionale
Della nuova Europa che a mio giudizio costituisce
Anche la garanzia più convincente per migliorarne la stessa immagine sociale
Questo
Reno è in corso come dire
Dibattito che coinvolge anch'
Non soltanto
Comunitario e sede della rappresentanza politica comunitaria mai
I singoli paesi membri e tuttavia verso ad una dimensione sociale dell'Europa comunitaria si dovrà per ben
Dibattito che si sta sviluppando sulle forme organizzati
Finalizzato deve essere finalizzato a questo obiettivo
E tra l'altro si tratta di un obiettivo che renda ancora più credibile il processo i allargamento dell'Europa che soltanto un Europa impegnata a migliorare
L'immagine sociale della comunità
Può cercare
E allargare di allargare i propri confini da questo punto di vista credo
Che l'indicazione che deve venire dei socialisti alle deve essere quella che ci consente si vede una sorta di alternativa strumentale il problema non è tanto quello di Jacques
Tra una Europa più unita e un'Europa più ampi
Ma di fare insieme l'una e l'altra cosa
Naturalmente attraverso un itinerario
Vi è poi gli appuntamenti che si affrontano e che si cercano di organizzare nel migliore dei modi ecco io credo
Binario
Organizzato dai
I socialisti della Camera
E del Senato su iniziativa della compagno l'attore dell'epoca parlamentari europei posso a fornire in questo senso delle indicazioni utili
Nel quale certamente terrà conto
Il governo italiano
Cedo la parola a Lelio Lagorio per la relazione entro
Quando
E andò padrino
Che ha fatto un
Quadro significativo diciotto
Si profila mastri
Pergola
Dopo il due
Vento farà una esposizione dettagliata
Delle questioni
L'opinione
Io posso essere molto breve
Alla vigilia di
Ci sono
Preoccupazioni e Creek
Anche in casa nostra
Ora per fare una valutazione corretta
Che abbiamo sul tavolo
Bisogna guardare quello che il tavolo offre
Compararlo ai project
Dice di Roma del dicembre mille novecentonovanta quando si chiuse il semestre italiano di presidenza comunitaria
E misurarlo a ciò che oggettivamente e ragionevoli
Per far avanzare la costruzione europea e per assicurare gradualmente all'Unione Europea
Il ruolo di protagonista nel mondo non soltanto economico ma anche politico
Non si tratta perciò di essere per
Ottimista
Sta di guardare le cose con obiettività o realista
In giro
Si dice che i gruppi parlamentari soprattutto quello europeo peccano
Parlano i camerini
E dall'altra parte si dice che i governi ecco Tavano ingiustificato ottimi
Io non so come stanno effettivamente le cose penso che nella lotta discute di oggi siccome in parte siamo parlamentari e in parte abbiamo da rappresentante del Governo potremo vedere un po'meglio
Questa questione questa Carelli fra pessimisti e ottimisti
Dall'altra opinione di eurodeputati socialisti che
Che i lavori preparatori della conferenza intergovernativa hanno portato a risultati non trascurabile
Alcuni addirittura notevoli
In vari settori
C'è un allargamento importante le cosiddette materie comuni
Non sto a fare un elenco dico solo che un po'di azione della comunità sia
I mastri arriva un progetto di Trattato che compie
Più euro
Di questo siamo tutti soddisfatti
E siamo grati in particolare al governo italiano e specialmente al ministro degli esteri e il ministro delle politiche comunitarie
I compagni De Michelis e Romita
Prima lo scorso anno durante il nostro semestre di presidenza hanno bene impostato le cose e dopo durante tutto il novantuno hanno sempre remato con buona energia nella direzione giusta
Ma allora
Perché ci sono in giro preoccupazioni
Perché il Parlamento europeo il ventuno di novembre
All'unanimità si è dichiarato Postal me non soddisfatto delle trattative e ha votato una risoluzione che dagli osservatori politici è stato giudicato come
In documento che prepara e pari al Nunzia il rifiuto del trattato da parte del Parlamento europeo
La Pergola ora vi spiegherà questi perché
La ragione di fondo io riassumo così che nel nuovo trattato aumentarle e notevolmente l'Europa intergovernativa a scapito di due euro
A scapito di un'Europa equilibrata
Dove i poteri governativi e i poteri parlamentari si bilanciano
Pari figurando così la strada verso una unione di tipo regale
E secondo a scapito di un'Europa dove non ci si organizza soltanto per il mercato interno ma dove anche gli aspetti sociali e la cosiddetta coesione nord-sud solo capitoli essenziali della politica comunitaria
Personalmente io ho sempre detestato la retorica federalista
Lo vieta delle affermazioni europeiste di principio
Dopodiché non c'è niente
Ma anch'io vedo che a Maastricht
I governi si accingono a firmare un trattato
Che mentre esalta il mercato
Ignora le questioni sociali
Sottrae competenze agli Stati nazionali e quindi ai Parlamenti nazionali
E trasferisce queste competenze a centri di potere super nazionale dove dove il potere burocratico possiamo dirlo dall'esperienza forte e sarà ancora più forte
E dove il controllo parlamentare possiamo dirlo per esperienza è debolissimo e vedrà accentuarsi la sua debolezza
Ci va bene così
Possiamo accettare
In gergo europeo questa situazione si chiama deficit democratico
Anche le diplomazie che stanno preparando il nuovo trattato lo sanno e sanno che di conseguenza cioè in giro molto malumore
Allora e queste nel la novità delle ultime ore
Allora la Francia è venuta un'idea
Una idea per aggirare la questione del deficit democratico aggirarla non risolverla
In sostanza la Francia dice
Visto che le competenze della comunità aumentarla ma non aumentano i poteri del Parlamento e visto quindi che in sostanza il deficit democratico cresce
Allora diamo vita a un nuovo livello parlamentare in Europa istituiamo e poi leggiamo un congresso europeo
Composto per metà da parlamentari europei e per metà da delegati dei parlamenti nazionali o dei consigli regionali a scelta degli Stati un congresso che si riunisce tre volte all'anno
Che viene consultato sugli orientamenti generali dell'Unione un congresso al quale una volta all'anno i governi fanno un rapporto sullo stato dell'Unione come presidente degli Stati Uniti al congresso
Mi sembra un'idea buona
Io dico
è buona ogni idea che mira ad assicurare una cooperazione più stretta fra i Parlamenti nazionali fra di loro e fra i Parlamenti nazionali e il Parlamento europeo
Ma la proposta francese del congresso non sembra che vada in questa direzione il congresso
Realizza tre incontri annuali episodici e i generici senza che ci sia una pianificazione del lavoro una organizzazione del lavoro comune
Su tutte le specifiche martedì e in questo consiste il controllo parlamentare
E allora il congresso di cui parla la Francia a cosa serve
Ultima considerazione
Ipotizziamo che le trattative intergovernative
Non approdino il nove e il dieci dicembre a Maastricht
A un risultato sopportabile
Spero che non sia così ma ipotizziamo
Giudicare se il risultato è o non è sopportabile non sarà facile perché i parametri per il verdetto solo molti anche fra loro contraddittori ma ipotizziamo
Che cosa chiediamo al Governo italiano
So di porre una domanda pesante
Chiediamo al governo italiano di non chiudere la conferenza di non sigla
Di tenere aperte le trattative
Per cercare di sfondare inseguito i punti più ostici
L'Italia
In Europa
Non ha un grande credito
Il suo sistema politico la penalizza in modo vistosissima però ha una fama
Alla fama di essere la nazione più sensibili ai problemi europei più a Perrotta assoluzioni di alta integrazione comunitario
Io propongo come tema di discussione ai compagni stamani
Di riflettere
Convenga per tener fede a questa fama
Di chiedere al Governo italiano un gesto clamoroso a Maastricht
Anni fa
Quando avevamo la Presidenza del Consiglio lo facemmo facemmo uno strappo
Mandammo avanti l'atto unico anche senza la firma della Gran Bretagna
Sembrò la rottura dell'Europa allora esistente e risultò invece la decisione drammatica giusta che ha fatto in seguito avanzare il processo comunitario io propongo ai compagni oggi alla vigilia di Maastricht di fare nuovamente una riflessione su questa ipotesi
Grazie
Dopo l'intervento di Salvo andò presidente dei deputati socialisti e quello di Lelio Lagorio presidente del gruppo socialista al Parlamento europeo ascoltiamo ora Pierluigi Romita ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie che ha concluso il seminario di studi
Non molto dal giungere alle cose già così ben espresse dai relatori dei presidenti dei gruppi ai compagni parlamentari che sono intervenuti mi pare peraltro che le posizioni espresse possono trovare una notevole linee di convergenza non dico di coincidenza assoluta come ovvio e com'è anche auspicabile peraltro ma mi pare una linea di convergenza sostanziale
Nel concreto per quanto riguarda il trattato dell'unione non preoccupa certamente il più d'Europa che viene avanti con l'allargamento delle politiche comuni europea e così via
E tre o più imprese preoccupa un certo stato di tipo istituzionale ciò che c'è in questo trattato una una grossa debolezza istituzionale non si è avuto il coraggio di unificare i trattati come è stato ricordato non sfrutta il coraggio cioè di dare all'Europa una politica più ampia ma anche retta dalle medesime procedure la dalle medesime responsabilità istituzionali
Cioè ha prevalso quello che nel gergo diplomatico si chiama la costruzione del tempio europeo cioè un'unità europea che si regge su vari pilastri ognuno dei quali è retta da situazioni da competenza responsabilità istituzionali diverse per cui per in alcuni casi parlamento a certi poteri altri nove si sposta il potere dal settore
Dell'istituzione europea settore deduzioni intergovernative e naturalmente questo lascia l'impressione di una grande debolezza e il rischio che poi si possono fare ancora dei passi indietro
Ora a me non pare che io mi pare più perché è anche risultato della nostro incontro non mi pare che ci siano rischi di passi indietro anzi si procede anche contrattato a dare più poteri al Parlamento europeo a riequilibrare anche il tasso di deficienza di deficit democratico
E certamente le nuove materie passo uno per una fase Corriere sperimentale digestione in maniera attraverso delle partecipazioni istituzionali e di un livello di un integratore diverso rispetto a quelle che sono le norme del tradizionale del vecchio e del vecchio trattato
Ora a questo come rispondiamo è stato detto beh io ritengo che
Siano valide le opinioni espresse da molti e cioè che in sostanza i passi avanti compiuti nel campo dell'estensione dell'ampliamento delle politiche comunitarie debbono essere fermati consolidati e sottratti a qualunque titolo a qualunque tentativo di revisione successiva o comunque convenga rendere qualunque tentativo di revisione in senso retrogrado successiva
Impossibile e difficile
Quindi credo che si debba andare fermo restando il collegamento che è stato ricordato col parere del Parlamento europeo il quale deve restare io ritengo fondamentale credo che si debba andare verso una definizione di approvazione
Del trattato con le riserve del caso e con l'impegno di procedere ulteriormente per eliminare questa che sempre proprio una una struttura di tipo istituzionale per cui abbiamo questa unità europea che si allarga ma con
Regole istituzionali che restano varie che restano diverse quindi indeboliscono in sostanza tutto il disegno
Mi pare estremamente importante richiamo che è stato fatto alle questioni di bilancio europeo perché l'ostacolo che molto spesso si oppone all'ampliamento della sfera di competenza europea l'ostacolo che molto spesso si oppone anche al rafforzamento dell'attuale sistema istituzionale europeo è il rischio che poi le spezie sfuggano di mano che il Parlamento crei delle difficoltà e così via
E qui bisogna dire chiaro che a partire dalla primavera prossima quando si rivedranno le importazioni
Di di lancio a partire dal novantatré sia estremamente chiaro che non si possono fare le nozze coi fichi secchi che se vogliamo ampliare l'area di competenza europee dobbiamo dare
Più risorse alla comunità che quindi l'impegno delle risorse proprie dei singoli Paesi membri all'estero ma intanto e perché no debba anche diventare progressivo credo che questa posizione dalla Spagna possono essere tranquillamente accettata è sostenuta sostenuta anche anche dalla dal nostro Paese
è naturalmente ecco che viene il principio della sussidiarietà
è chiaro che dobbiamo dare l'impressione che la mano non possiamo dare l'impressione che man mano che aumento risorse proprie che pesi passano comunità o i paesi vengono gravati l'atopia Spesal cioè risorse date lo comunità e le solite spese interne
In questo io vedo il principio della sussidiarietà in un'applicazione concreta non che tutto ciò che possono fare i paesi non fa la comunità
Ma che ci sono determinate aree di o settori di politica estera sono dichiarati di competenza comunitaria e per quelle bisogna dare la comunità le risorse necessari ma essendo di competenza comunitaria non sono più di competenza statale e quindi c'è una compensazione nell'ambito dei bilanci dei singoli Stati
Se noi decideremo in questa nuova impostazione del bilancio
Che il le reti transeuropee di cui per adesso si è parlato si è fatto un bel progetto ma tutto si è fermato perché non si capisce che le finanzierà se i singoli Stati o se con fondi europei
E poi li esorta ancora la querelle se saranno gli ai fondi i fondi strutturali a dover dedicare una parte della loro dotazione
Alle reti europee eccetera se risulta chiaro che c'è una parte delle reti europee che è di interesse europeo e quindi
Ma per gli stati membri
Leggerissimo di una parte
Del loro peso finanziario allora credo che potremo procedere concretamente sulla via di questo ampiamente ma non c'è solamente con il mercato interno il la politica delle grandi reti europee c'è e viene avanti l'esigenza di una politica organica e omogenea di pianificazione e gestione del territorio
Perché il mercato si amplia e si diffonde il sei ter codice attrezzato in maniera uniforme del territorio ha trattato in maniera di riforme se ci sono isole
Il sottosviluppo io di sotto infrastrutturazione isole cioè in cui il consumo e la bella e la produzione non si diffondono il mercato interno stordisce sostanzialmente i propri obiettivi credo che questo tema del Bilancio sia un tema fondamentale anche se è difficile per consolidare le le prospettive
Di ulteriore sviluppo edilizio integrazione e anche di miglioramento della situazione istituzionale complessiva credo anche però che sul piano delle istituzioni io ho voluto Betty pressione dei prezzi nel semestre di presidenza italiana quando ho avuto più contatti col Parlamento
Si possono già fare molto adesso secondo me eccetto troppa separatezza fra le teste ustioni ci sono troppi contrasti artificialmente secondo me alimentati spesso dalle burocrazie europee
Non c'è neanche non non c'è neanche raccordo fra i programmi manca un po'di guida e di indirizzo politico anche nella definizione dei rapporti interistituzionali
Perché quando finché resterà questa sorta di sordità che è stata ricordata fra Commissione e Parlamento
Dove almeno però un una integrazione un certo tipo di coordinamento di programmi ci sono ma soprattutto fra Consiglio e patrocinio dei ministri al Parlamento
Ci sarà sempre anche il pretesto di dire non allarghiamo i poteri del Parlamento perché già oggi sono farraginose procedure se dovessimo dare al Parlamento
Tutti i poteri che chiede le procedure del branco e più farraginoso in realtà le procedure oggi sono farraginose perché non c'è sufficiente integrazione fra le tre istituzioni
E credo che un impegno importante del nostro del nostro gruppo al a livello europeo e del resto durante la presidenza italiana questo è stato un impegno della presidenza si possa già fin da ora a migliorare il rapporto fra le tre istituzioni e quindi rendere più facili e più concrete anche le prospettive di rafforzamento indispensabile dei poteri del Parlamento
Un altro punto che è emerso che credo importante il presunto contrasto fra il completamento del disegno unitario dell'attuale Europa dei dodici e l'ampliamento di questo disegno
Dobbiamo restringere qualunque tentativo di mettere una cosa in contrasto con l'altra non c'è assolutamente nessun contrasto perché è chiaro che il il i nuovi nuovi paesi che entrano attualmente a certe condizioni con certe Cutelli eterno credo che se posso fare una politica di allargamento senza limiti e senza potere si tratta di mettere i nuovi nuovi Paesi
Di fronte ad una realtà avanzata dell'Europa che ieri c'è un'altra avanzamento da questo pro da questo nuovo trattato e alla quale gli altri Paesi devono adeguarsi certo questo comporterà dei problemi
Calerà il reddito medio il prodotto interno lordo medio dell'Europa e quindi il la la scelta le aree di intervento strutturale della comunità cambieranno come sono cambiate con l'ingresso sopra nascono problemi di carattere tecnico sono problemi non sono comprami di carattere istituzionale o di carattere politico fondamentale
Quindi credo che si possa procedere con gli interventi di di tutela e di salvaguardia completa che sono necessari sulle due strade senza cadere secondo me nella ricatto emotivo si fa una cosa o si fa l'altra come lo si fa la politica dell'estro si fa la politica del sud che ricordava Maria Magnani è certa che non possiamo dimenticare il rapporto col Sud e lo dobbiamo tener presente in tutti i casi ma tutto questo è un problema poi di risorse e allora torniamo al problema del bilancio della comunità e al problema del raccordo per iniziative comunitarie e competenze che restano in tutti i settori possono restare degli Stati nazionali
Ma vorrei concludere caro Presidente con una osservazione che riguarda i più da vicino quello che è la mia nessuno sapeva dirette in questo settore
Cioè un'osservazione riguarda il modo in cui l'Italia completamente riesce a partecipare a questo tristissimo un progetto di integrazione per cui noi promuoviamo sempre nuove tappe sempre nuovi obiettivi sempre nuovi livelli ma troppo spesso ne restiamo ne restiamo estranei
E naturalmente queste estraneità demolisce anche l'autorevolezza e la credibilità delle posizione che noi possiamo andare scorre a livello europeo
Io che sono come tutti noi un europeista convinto e insomma nel Consiglio dei ministri alle volte ho difficoltà a proporre delle cose teoricamente più avanzate perché dopo se guardo a casa nostra e ci rendiamo conto e sappiamo come l'Europa con quale potenza guardi nella casa di tutti
Ci rendiamo conto che proviamo cosa molto avanzate senza poi essere stati in grado di attuare neanche le cose nell'avanzata che fino adesso
L'Europa ha ha realizzato ora questo credo che stia diventando un problema molto importante perché vediamo la comunità che giustamente si interessa da oggi dal nostro bilancio avevano storici finanziarie insieme come riusciremo insomma finiamo con l'essere un pochino sotto tutela ma questo è ancora il meno finiamo con l'essere meno credibili perché al contralto confronto delle cose concrete la nostra credibilità nota concretezza diminuisce gli aspetti sono diverse vi ricordo molto rapidamente uno è quello del recepimento delle direttive e non sto a dire come le grandi speranze sollevate dalla legge La Pergola si sia un pochino attenuate
Perché anche la legge La Pergola continua a scontrarsi con situazioni di arretratezza istituzionale che non basta la legge La Pergola nella mia buona volontà nell'applicare la legge La Pergola superare e mi riferisco al bicameralismo mi riferisco alle procedure parlamentare ai regolamenti ai rituali lavoro parlamentare mi riferisco naturalmente anche alla alla scarso coordinamento alla scarsa capacità d'e il governo che non dimentichiamo l'ha una parte importante nell'attuazione della legge La Pergola la quale vorrei dire per metà parlamentare ma permetta poi visto la quantità di delega infine evita anzi questo è stato poi
Il pensiero
Dominante dire la trovata la legge La Pergola poi una buona metà resta di attuazione da parte del governo delle deleghe ricevute attraverso i decreti legislativi
Quindi il governo deve evidentemente rivedere di vedere la propria la propria parte ma anche credo che il Parlamento debba fare un'ulteriore spinta se andiamo credo che riusciremo a concludere con la fine di quest'anno la piena attuazione della della legge comunitaria novanta ma ci abbiamo messo due anni compagna allora lo stesso principio di una legge annuale viene espresso per Tito se la legge annuale non esplica tutti i suoi testi nel corso dell'anno perché dopo ci sono ci sono sovrapposizioni
Confusione e così via
Però di questi due anni un anno circa è stato speso in Parlamento ma attenzione con due mesi effettivi di discussione parlamentare
Ora io mi domando possibile che il nostro Parlamento non riesca neanche a dare un iter veramente prioritaria la legge comunitaria allora poiché è chiaro che tutto poi diventa
Difficile possibile che per i fili infilarci adesso al Senato
Dove finalmente sta andando avanti anche di legge comunitaria dello manto uno abbia negli interstizi della sessione di bilancio abbiamo dovuto essere sempre ogni volta posposti a mille altre cose che si infila una sessione di bilancio si convocava la commissione Bilancio che le affari costituzionali che la alla responsabilità ancora da legge comunitaria si trattava per mezzo la legge comunitaria presto dal mattinata altre cose veramente sono cose inconcepibili io vorrei fare un appello anche ai compagni
Ai presidenti dei gruppi perché almeno sulla sull'indirizzo di di un iter veramente preferenziale la legge comunitaria
Si prendono delle iniziative che siano determinanti nelle decisive
Ma poi non non è solamente questo prima ricordandosi pare Fabbri un detto di De Michelis che le vere riforme istituzionali vengono dall'Europa è vero l'Europa ci mette nelle condizioni obbligatorie di fare le riforme nell'istituto poi dobbiamo farle
E dove e quando si fanno queste riforme a partire da certi aspetti che riguardano la struttura burocratica del Paese o magari iniziative nei settori più vari
Ecco perché al di là della queste riforme si possono fare o avviare o decidere solamente parallelamente alla discussione della legge comunitaria
Ecco perché allora sarebbe necessario anche una sessione comunitaria con dei provvedimenti di accompagno della legge comunitaria che non diversamente da come accompagnano provvedimenti strutturali la legge finanziaria accompagna la legge comunitari
Allora potremo affrontare anche tutti gli aspetti di effettiva trasposizione delle direttive che non sempre richiedono solamente il recepimento della direttiva ma in molti casi è sempre più richiederanno delle effettive
Riforme istituzionali ecco io questo volevo salutare questo aspetto chiedendo facendo appello ai compagni dei gruppi perché sostengono queste posizioni è queste prospettive allora la legge comunitaria potrà diventare veramente
Quella legge importante fondamentale
Che è stata ricordata un ultimo aspetto che è l'aspetto della utilizzazione dei fondi comunitari abbiamo sentito lo sfogo di mattina che dice non non continuiamo a dare la colpa alle regioni è vero certe regioni non hanno neanche una lira da destinare al cofinanziamento
A parte il fatto che certe altre però ce l'hanno quindi chiudo la parentesi in devo dire che non è un male un male comune
Resta il fatto fondamentale che il la problema della finanza regionale diventa assolutamente urgente se vogliamo che le regioni svolgono la propria funzione anche nel cofinanziamento e nella partecipazione all'Europa quindi la legge una sessione comunitaria potrebbe anche servire per cominciare ad affrontare in maniera concreta più ancora di quanto non si sia fatto il problema della finanza regionale
Ancora è stato giustamente ricordato da mattina che ci vorrebbe una voce nelle spese del Mezzogiorno destinata al cofinanziamento ma io dirò di più
In alcuni Paesi europei ormai il bilancio è stato di due parti una parte che riguarda la spesa in terra una parte che riguarda la spesa di partecipazione alle Comunità Europee
Noi abbiamo semplicemente un cosiddetto fondo di rotazione per l'attuazione dall'abolite unità meno male che credo che Franco Fabbri
Lo ha inventato meno male che c'è qualcosa fa
Ma tutti lo trascurano ed è assoggettato alle stesse regole di gestione della Ragioneria dello Stato Kevin Martin crede che suo massimo successo sia per rimandare in patria nessuno ora la lì a livello interno può darsi ma a livello di cofinanziamento che faceva perdere
Delle occasioni d'oro
Dette queste cose io vorrei dire che sono pienamente d'accordo con la posizione di la Pergola
Le regioni le dobbiamo utilizzare come un'officina per portare avanti esperienze europee esperienze vere l'integrazione
Anche al di fuori dei fondi dei programmi esistente dei fondi strutturali io mi riferisco all'esperienza in corso adesso di programmi Interreg
Che sono assolutamente positivi
Perché veramente stanno realizzando nelle regioni frontaliere quella integrazione che è indispensabile realizzare intanto nelle regioni frontaliere che poi siete ponderata est del Paese queste queste cose le possono fare solo le regioni attenzione però anche le regioni attraverso un'azione di decentramento perché certe Regione non sono in grado di farlo io parlo anche del Piemonte il Piemonte come regione sotto questo profilo tuttora molto male puntano molto meglio le comunità montane che però agiscono da sole al confine al confine francese eccetera
Quindi credo che nell'il concetto di la Pergola le regioni come una parte dello Stato
Del resto mi pare però obiettivi mi pare che questo sia anche il principio che ha preceduto alla legge di di origine socialista nostrano che di recente ha avviato una sorta di riforma anche istituzionale del rapporto con le regioni le regioni come articolazione dello Stato a cui dobbiamo dare tutti i poteri che loro sono in grado di esercitare naturalmente nell'ambito non di di di di fughe in avanti di questa o quella Regione Olimpi impossibile spinte autonomiste
Ma nell'ambito di una visione complessivo e di cui vede della interessi dello Stato di quella regione devono essere devono diventare parte integrante io compiuto qua per non apparire troppo lunga
Ringrazio anch'io i gruppi parlamentari nostri i compagni parlamentari europei per aver partecipato a questo incontro e credo che vedere insieme in maniera coordinata tutti gli aspetti così vari della questione del relatore europea possa essere sempre più utile sempre più necessario
Grazie grazie
Con l'intervento di Pierluigi Romita ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie concludiamo questa breve sintesi che abbiamo dedicato al seminario di studi del Partito socialista che aveva come tema il vertice di Maastricht
Il PSI per una vera Unione Europea
Vi abbiamo proposto oltre a quello di Romita l'intervento di Salvo andò presidente dei deputati del PSI e quello di Lelio Lagorio presidente del gruppo socialista al Parlamento europeo gli altri intervenuti sono stati Fabio Fabbri Antonio la Pergola Enzo Mattina Michele Achilli Paolo che istoni Maria Magnani Noja Arduino Agnelli grazie a tutti per l'ascolto e buon proseguimento con i nostri programmi
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