15 GEN 2015
intervista

La situazione del settimanale "Left", intervista a Giovanni Maria Bellu

INTERVISTA | di Lanfranco Palazzolo - RADIO - 12:35 Durata: 14 min 11 sec
A cura di Alessio Grazioli
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Il settimanale "Left" è figlio del drammatico epilogo editoriale de "l'Unità", quotidiano di riferimento del Partito democratico.

Lo scorso luglio il giornale fondato da Antonio Gramsci chiude i battenti.

Per il settimanale "Left", allegato a "l'Unità", allora diretto da Giovanni Maria Bellu, inizia una crisi che porta il direttore ad abbandonare la conduzione del settimanale (dicembre 2014), guidato da una Società cooperativa "Left Avvenimenti scpl", nata nel marzo 2014".

Come si è arrivati a questa situazione? Quali sono stati i rapporti tra Bellu e Matteo Fago, già socio di maggioranza
de "l'Unità", che fa il suo ingresso in "Left" con l'intenzione di fare un settimanale vicino all'area di Pippo Civati? Come scrive Giovanni Tizian su "l'Espresso" dello scorso 9 gennaio: "In quattro mesi, fino alla fine del 2014, Fago presenta ben tre diversi piani di investimento.

Progetti di salvataggio tutti accolti dai soci giornalisti.

E nello stesso periodo di tempo garantisce l'uscita del giornale.

Nel frattempo fa alcune mosse: piazza un condirettore amico, Ilaria Bonaccorsi, moglie di Ivan Gardini, candidata alle europee in quota Civati; convince i dipendenti a programmare la riduzione degli stipendi nonostante l'aumento della foliazione; decide il restyling grafico.

Sia Fago che Ilaria Bonaccorsi sono molti vicini a Massimo Fagioli, lo psichiatra dell'analisi collettiva seguita da migliaia di persone, detti anche "fagiolini".

Fagioli l'anno scorso sostenne che l'Unità era diventata un covo di cattolici.

E su Left ha avuto una sua rubrica fino alla fine".

Ecco cosa è accaduto secondo la versione dell'ex direttore Giovanni Maria Bellu.

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riduci

  • La situazione di "Europa" e la fine de "l'Unità" (luglio 2014). La sinergia del quotidiano fondato da A. Gramsci con "Left". Marzo 2014, Bellu assume la direzione di "Left". Il rapporto con la redazione. L'arrivo di Matteo Fago come sostenitore esterno. La formalizzazione del rapporto tra Fago e "Left". Le tre proposte editoriali formalizzate da Fago e accolte dalla redazione di "Left".

    Giovanni Maria Bellu

    giornalista

    12:35 Durata: 3 min 30 sec
  • Marzo 2014: Giovanni Maria Bellu entra nella nuova cooperativa di "Left". Da luglio 2014 il settimanale comincia a lavorare senza budget. Nel dicembre 2014 Bellu lascia la direzione di "Left" proponendo un rilancio del settimanale. Il nuovo piano di "Left". La redazione chiede a Bellu di restare ancora un anno.

    12:38 Durata: 2 min 14 sec
  • I legami politici di Matteo Fago.

    12:40 Durata: 1 min 34 sec
  • La sinergia tra "Left" e "l'Unità".

    12:42 Durata: 53 sec
  • I contratti giornalistici della società cooperativa di "Left", gli stipendi dei giornalisti e la legge 250 del 1990 (Contributi diretti alle imprese editoriali).

    12:43 Durata: 2 min 21 sec
  • A pochi giorni dalla fine del 2014 Matteo Fago acquista dal liquidatore (in comodato gratuito) il marchio della testata di "Left". Il 16 gennaio si svolgerà l'asta per l'acquisto della testata.

    12:45 Durata: 2 min 17 sec
  • L'editoria legata alla sinistra.

    12:48 Durata: 1 min 22 sec