" Dove va il Socialismo Italiano "

No
Proprio debba due cioè
Antonio Marangolo
Leggerò con molto interesse questo libro del professor Vallauri perché spero di trovare un'analisi convincente
Del male oscuro che travalica il partito socialista nella sua storia ormai centenaria
E che secondo me e quello di non avere mai saputo concorre dialetticamente le tendenze che coesistevano al suo interno e che nascevano dei problemi che la storia di volta in volta poneva questo partito e dalle risposte che pure bisognava bisognava dare conseguenza di questa malattia le scissioni a catena che non sono iniziate come parrebbe dalle dalle presentazioni che io ho sentito non sono iniziate nel quarantasette
Con la scissione di Palazzo Barberini
Ma sono iniziate molto prima come tutti sappiamo sono iniziato il ventuno con la scissione a sinistra di Livorno seguita caldo va be'quella del dodici quella del dodici quella del dodici io la considero una una espulsione Tamburrano
La considero cioè una espulsione di socialisti che non si sarebbero dimostrati socialisti facendosi ricevere dal re e presentandoli dirle Lele le congratulazioni per lo scampato pericolo ecco perché non va in crudo ma comunque non è questo il punto
Il punto è un altro che dopo quella del ventuno c'è quella del ventidue del ventidue di fronte di fronte al fascismo che sesta quella se non sbaglio e un una decisione
Di Turati e del suo gruppo di separarsi dai massimalisti e di tentare quello che finora si era discusso si dovesse tentare vale a dire una collaborazione per conto per contrastare il fascismo
Finché dura precisione
Va be'comunque
Ne parleremo in sede ne parleremo ne parleremo in altra sede
Mi dispiace che il ministro Ruffolo se ne sia andato perché mi sembra non convincente questa tesi che il suicidio del quarantasei quarantasette si debba al Frontis Modine
Innanzitutto perché i fronti su modi Nenni non è cominciato nel quarantasei quarantasette il fronte Isma'il fronte antismog l'alleanza cioè fra il partito socialista ed il Partito Comunista è stata fatta a Parigi nelle migrazioni
E continua semmai nel dopoguerra e se poi se poi fosse anche vero questo allora avrebbero avuto ragione sarà grazie e quando si parla di subalternità del Partito socialista
Al Partito comunista e di cattività babilonese bella l'immagine però allora avrebbe avuto ragione Saragat e la subalternità di Saragat alla Democrazia Cristiana
E ER Milano servilismo li abbiamo dimenticati
Il dramma del partito socialista e quello di non avere mai saputo affrontare unito le scadenze della storia anche il centro sinistra che era un'occasione storica
E fallito in gran parte perché anche il centrosinistra è stato seguito da una scissione
La scissione dalla sinistra socialista che lasciò il partito e fondò il PSIUP e quindi mandò il partito in posizione di debolezza sostenere a sostenere quella politica
Quanto poi all'ultima tesi del ministro Ruffolo cioè quella delle lotte contro i disordini dinosauri il Partito socialista dei nostri giorni che voterebbe contro i dinosauri la democrazia qui stiano da una parte e il Partito comunista dall'altra fino a ieri adesso il partito comunista non è più niente non è più un dinosauro ma siamo sicuri che questo derivi
Da un Progetto io mi augurerei che fosse così infatti
Leggerò il libro con molta attenzione proprio per questo o non derivi da una rendita di posizione che il partito e consente al partito socialista di essere al governo in governi di coalizione non lo stesso tempo di proporsi come partito alternativo
Della delega sorvoli
Negli nell'immediato nel sul sistema dei partiti italiani verissimo
Vogliamo portare un'occhiata a quello che sta accadendo nel mondo sindacale perché vorrei sperare che il socialismo significhi anche lotte battaglie sindacali ora lì se io non interpreto male Chopper si sta disegnando
Lì si sta disegnando una frattura decisiva
Fra una linea di ex comunismo che vuole continuare in una posizione di intransigenza nei confronti del capitalismo eccetera la posizione che rozzamente parlando ad almeno un venti venticinque per cento della CGIL vero
C'è una non trascurabile forte posizione socialista
Con cui è
Inevitabile la convergenza comunista
In primissimo luogo comunista migliorista però non solo quello
Perché amici miei una cosa è il gioco nei partiti il Parlamento li si può tirar fuori oggi la Pantera domani il Golfo dopodomani gridare viva siamo con il Papa
Un'altra volta ma insomma tutti questi espedienti di tipo movimentisti dicono ma nell'ai negoziati sindacali ciò non sembra possibile
E quindi su base sindacale si viene di fatto riformando si viene di fatto riformando una unità riformistico socialista Kjell a base naturale di proiezione del socialismo futuro è quello perché un socialismo che non abbia un aggancio preciso nel mondo del lavoro evidentemente qualche cosa di abbastanza aereo
Io consiglierei di seguire con molta attenzione ciò che stava già adesso perché esse quel fenomeni che ho descritto sono veri
Mi domando quali futuro abbia la divisione attuale delle forze sindacali interne confederazione
Il giorno che al centro la CGIL c'è un grosso blocco
Migliorista e riformista socialista eccetera eccetera
Mi domando allora per perché ci dev'essere dell'altro se non altro la UIL veramente e vi immaginate cosa può voler dire su la vita politica italiana un assai più stretta convergenza di oggi delle forze sindacali secondo me questo cambia i giochi
La cambia più di ogni altra nostra ingegneria partitica perché cambia la natura natura stessa delle forze questo è una prima cosa
Un'altra proiezione un'altra proiezione di futuro noi parliamo sul livello internazionale siamo certamente come ipnotizzati dalla crisi del mondo comunista abbiamo ogni ragione però per favore non vi dimenticate che pare al a questo c'è stato il crollo di tutti nessuno escluso i regimi autoritari nelle dittature militari sudamericane eccetera eccetera
Gli aerei una democrazia liberale e pluralista
Era un lusso da e per pochi Paesi ricchi ve lo ricordate il tempo in cui anche questa Italia era come isolata del Mediterraneo a fianco c'è una Spagna franchi sta Portogallo sola zarista Teresa poi coi colonnelli Jugoslavia con Tito veramente un minuscolo isolotto
E oggi non è più così oggi la Democrazia pluralistica
è diventata non più l'eccezione ma la regola
A quale nessuno si sottrae
Ora questo consente a mio avviso un discorso mondiale molto più agile e sciolto in quanto i termini di raffronto finiscono esser gli stessi attraverso una grande fetta dei beni dopo la la maggior parte e quella che economicamente compari più del del globo terrestre
Ora non riesco ad Impel per carità nessuno mi dà attribuisca adesso pale Omar sismica non sono proprio nel mio stile ma non posso impedirmi di notare storicamente che questa colossale Nuto rivoluzionaria veramente mutamento del resto sovrastrutture politiche viene dietro l'avvento di un'età postindustriale cioè un mutamento dei modi di produzione
Un mutamento dei dati della vita economica così imponente come quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni
Per carità non facciamo dogmatismi marxisti però che non siamo in presenza di una dialettica di struttura sovrastruttura vi sfido a negare voi
E allora se il consigliere qui questa democrazia pluralistica ha una fortissima base storica diciamo così Abele ragionino pugnali Manta detto cosa sacrosanta quando ha detto cioè villa nazionale a cominciare da nazionalismi musulmane tanto per non far nomi e cognomi
è cioè questa
Volontà totalizzante
Io non direi cattolica al cattolicesimo è un fenomeno così compose c'è tutto c'è anche Hans Küng se non vi dispiace col mio collega Monti come non mi sembrano di festa Stay sarà natura ideologica
Ma dico è un qui davanti a noi abbiamo avuto un momento fa a piazza San Pietro
Che cos'è la la democrazia di uno che parla cento mila e battono le Maldive c'è la democrazia del balcone di Palazzo Venezia se non vi dispiace
Certo questo sì questo è più e credo che abbiate preso tutti nota di una serie di dichiarazioni di guerra che mirano ma gli Stati Uniti no
Quando si attaccavano le sette il pericolo ma chi somme sette
Sette sono le chiese evangeliche come American quelle che stanno guadagnando il sudamericano e stanno sotto distruggendo il cattolicesimo sudamericano ma il il nemico
Le le le le donne cattivissime che abortiscono eccetera ma lì dov'è nato tutto questo è nato dall'America vero dall'America messo tante brutte idee cattive della festa delle donne quindi signori qui ci sono state delle dichiarazioni di guerra
Che cosa succederà non lo so però invito ad aprire gli occhi a prenderne atto perché questi sono intatti
I dati del mondo in cui stiamo per avviarci vi domando scusa di avere così incredibili
Ecco la questione sindacale separati se i socialisti l'intellettuale non seguono quella ma buon Dio che cosa aspettano di più importante
Adesso prima vorrei se ci sono ancora altri interventi mi è stato suggerito ci sono nei invitare Accolti Gil
Cosa
Di Martucci
No
Io non
Maria io non posso forzare oltretutto è contraria medio-alto il principio intervento si può concludere alcune si meglio di così se voi ritenete ma io non vorrei in nessun modo serve un presidente
Grazie
Che vada in euro
Cioè che di anche in Italia un partito un movimento capace di andare al governo e governare senza coalizione
Rissosa eterogenee quali quelle a cui si riferiva Formica città Ruffolo citando forme queste secondo me la strada che noi dobbiamo imboccare andare in euro
E credo che questa strada sarà oggi più agevole di ieri se saremo solo uno il socialista doverla imboccare la dovremmo imboccare da sole sarà più agevole di ieri in Francia dopo alcuni anni di pratica
Di un riformismo
Neoliberista possiamo dire così
Pare che gli ultimi quattro anni del regno di Mitterrand debbono essere dedicati al rinunziando anelli l'utopica
In Germania i socialdemocratici si aprono prospettive straordinarie di vincere le elezioni
E si aprono in condizioni particolari debbono essere capaci di unire realmente la Germania dell'Est alla Germania dell'Ovest perché questa unità non ce sta
Nei paesi del l'ex mondo comunista soprattutto nei Paesi dell'Europa orientale si conoscono dalle prime terribili delusioni
Del mercato del capitalismo in Germania orientale più che altrove
Io credo che non sia
Immaginazione astratta pensare che avremo nel movimento socialista europeo occidentale ed orientale una svolta una svolta a sinistra
Ci dobbiamo preparare io credo per questa svolta con più socialismo con più riformismo e con una battaglia più chiara più limpida più convincente di quanto non l'abbiamo fatto finora per l'unità socialista appunto perché anche il socialismo italiano nell'unità della sinistra vada in Europa grazie
Autorizza posto
Questo contribuendo così portata nostra discussione non so se se gli ha consentito spostò verso erano da può analizziamo pubblicità o funzione
Quando il libero niente io respiro resta a fare della dobbiamo sentire fare
A verbale nell'ambito delle riservate le questa invece allora del PdL
No presso per Caracas drogata di cause perse
Io volevo intorno tutto
Presentare
Nuovo
Ho
Coprire riprendendo con raccordi inchieste risolutiva mai niente di Corriere nuovo e poi Pubblico
Che imposta vale e rafforzato per pericolose veniva vorrei lungo coprirà
Un'automobile prima perché lodo possibile a molti una difesa disastrosa gestione che
Intanto dopodiché afferrava il ventitré aprile basta azionista ordinari e lì
Silenziare è il messaggio forte perché viene dall'esterno e in qualche modo un po'anche assorbente
E il messaggio forte che mette la sordina in qualche modo su quelli che sono
Una serie di sviluppi che da questa tematica si possono si possono derivare
E questa è stata anche una critica che la proposta socialista ha ricevuto leggendo il libro di Vallauri ci si rende conto che dia una consapevolezza diffusa
Che la riforma presidenziale costituisce in qualche modo il punto di attacco che va declinato in maniera assai più compiute assai più complessa
Ad esempio sul tema della riforma elettorale
Chiaramente la riforma del sistema presidenziale chiama in causa è che un tema non toccato ufficialmente da quella che è appunto la strategia ufficiale del partito socialista da questo volume sì derivano tutta una serie di suggestioni di possibilità di soluzioni che quanto meno evidenziano come il legame
La riforma presidenziale riforma
L
Riforma elettorale e riforma del partito politico è un tutt'uno che è abbastanza presente
All'interno
Del del dibattito è del mondo socialisti
E rispetto a questo è possibile appunto scorgere anche soluzioni differenti leggiamo appunto le soluzioni di Amato che non coincidono con quelle di Ruffolo e che sono a sua volta poste in una chiave con accenti differenti ad esempio negli interventi negli interventi di Marte
Credo che
Quello che si scorge in questa pluralità di posizioni è una potenzialità di dibattito che va tutta sviluppata e che cerca insistentemente le seggi per poter essere sviluppata mi sembra che le argomentazioni che essi derivano su questo e su altri argomenti su cui brevemente Verro e quello sono appunto argomentazioni che stanno a testimoniare di una ricchezza e di una vivacità di dibattito
Che ha bisogno di sviluppi successivi e di trovare dei punti unificante
E all'interno appunto di questo quadro che cercavo di prospettare rispetto ai problemi attuali un posto particolare
Lo pone
Il problema del partito perché appunto secondo me questo libro pone un problema indiretto che quello della sede in cui potenzialità di dibattito che esistono e sono grandi nell'area socialista hanno bisogno di uno sviluppo ulteriore
è questo un altro tema che compare
In tantissimi
Interventi e anche con delle suggestioni interessante sia direttamente che indirettamente solamente per riportare le posizioni di due dei degli intervistando il degli intervistati presenti a questa tavola rotonda mi pare che sia interessante la chiave di Ruffolo laddove chiedendo un collegio unico nazionale
Esprime una posizione
Anche rispetto a questa partitocrazia travi letto la fase attuale della partitocrazia dove troppo facilmente questa parola viene adoperata ha perso un po'del suo senso e Ruffolo appunto fa intravedere come il partito oggi
In crisi non già perché è troppo forte ma probabilmente anche perché troppo debole
Nel senso che occupando un territorio che non gli è proprio non è più in grado di governare diciamo sul Vittorio conquistato e dunque una inversione
All'attuale corso della partitocrazia può esser ritrovato addirittura nel rafforzamento proprio in qualche modo controllato da regole chiare della forma partito e non già evidentemente
Accelerare un ulteriore indebolimento di questo strumento così come manca pone il problema della composizione della di una nuova forma partito in vista e in presenza di una dimensione di schieramento che in qualche modo la oltrepassi e che dunque ponga il problema
In maniera nuova
Io credo che questo dibattito
Pone l'accento su un punto che il Partito Socialista ha colto da tanto tempo non avrei difficoltà a dire che ha colto prima degli altri ma che ha trovato un po'di difficoltà
Nel di nello sviluppare soprattutto nel fornire delle risposte che siano risposte fu e cioè la crisi dell'attuale partito di massa la crisi del soggetto storico dei team che il soggetto storico su cui si impernia la nostra costituzione materiale che ha avuto nella nostra storia nazionale
Un ruolo fondamentale in quanto tramite nello stesso tempo del detti o sistema liberale della nuova democrazia Paul vecchio sistema liberale elemento di continuità
E nello stesso tempo l'elemento di massima innovazione
Del sistema
Problema
La crisi evidentemente di questo soggetto ecco incisa in gran parte con la crisi di questo sistema e evidentemente la ricerca
Di una nuova forma non è problema girevole ma il problema da porsi se evidentemente si vuole cercare di dar spazio e di
Riuscire a sfruttare le energie le potenzialità la cosiddetta area socialista Heinze è questo
è un problema sul quale bisogna dire c'è un certo ritardo la autoriforma del partito che pure è stato uno dei temi
Del portanti del nuovo corso a differenza di altri ambiti nei quali il bilancio e lusinghiero e è Sato Bietti Valente
Un fallimento in gran parte ed è un problema che cerca ancora soluzione questo bisogna dirlo secondo me con molta chiarezza e questo è uno dei motivi per i quali devo dire un libro come questo riesce a risultare così il ricco così interessante così pieno di dibattito tra virgolette inespresso perché evidentemente se mancano almeno in parte
Delle sedi proprie dove questo dibattito può essere sviluppato e può essere arresti e qui appunto
Mi e collego a un desiderata del professor Vallauri che mi chiedeva per un motivo solamente anagrafico di dire qualcosa su o sul problema
Dei giovani e su quel capitolo che è presente nel volume del perché i giovani devono dei possano interessasse alla prospettiva del socialismo in questo Paese
Io credo che i motivi non mancano
E molti ne sono stati sono stati messi in evidenza in in questo volume ma devo dire che per chi ritiene che appunto poiché la giovinezza in quanto tale non abbia particolari diritti in questo riprendendo quel motto di Croce che diceva che poi il compito primo del giovane quello di diventare adulto e maturo
E in chi ritiene che appunto forme tra virgolette paternalistica che sono state molto spesse coltivate dei partiti che sono state un po'forme superate quelle delle federazioni giovanili ad esempio sono in qualche modo
Dei modelli
Da non prendere in considerazione è io ritengo che uno dei maggiori problemi che possono sentire
Le nuove generazioni sono è quello appunto di a vere una forma partito adeguate una forma partito che offra la possibilità spazi di autonomia
Esperienze associative per esperienze che nasca non direttamente nella società civile di non costituirsi all'esterno come cosa ma come cosa a sé stante
Ma di entrare a ad esser parte
Io credo che appunto questo per chi appunto Gobetti analmente crede nel valore dell'autonomia di queste esperienze sia il problema più avvertito
E sia il problema evidentemente da mettere al centro di di quella che può essere appunto una riflessione su questo tema
Io penso che ultimamente abbiamo assistito ad una contro retorica tra virgolette su questo problema delle esperienze giovanili così come evidentemente si è allungo fatto presente come tutta una stagione di movimentismo giovanile abbia trovato la sua la sua condanna la sua sconfitta nell'eccessiva politicità
Nell'essere delle esperienze politiche a tutto tondo che non lasciassero spazio al privato totalizzante in qualche modo credo che un po'troppo insistentemente ultimamente ogni volta che nasce un movimento giovanile si metta l'accento
Sulla sua pragmaticità su come solo belli questi movimenti perché così poco totalizzante
In realtà se noi vediamo la storia anche di quest'ultimo periodo facciamo appunto una critica che può essere una critica che agisce come pendant a quella degli anni del movimentismo dobbiamo dire che questi pavimenti sono così poco totalizzanti
E sono così poco
Il percorso sono così
Tanto pragmatici perché molto spesso sono movimenti così tanto vuoti credo che la storia di questi ultimi anni sia stata una storia di clamorosi insuccessi di clamorose vacuità che si sono montate
A tutti i costi
Insomma l'ultima forse anche qualcosa di più è appunto il movimento nato nelle università quello della Pantera secondo me appunto
Si potrebbe veramente mettere insieme uno stupida Rio la legge nel mettendo insieme che cosa si è scritto sulla pragmaticità di questi movimenti ecco io ritengo appunto che proprio da laici se vogliamo da liberal socialisti dobbiamo essere invece noi apporre il senso forte di certe parole ad evitare che appunto queste sì sì crediti no
A a contatto con la prassi e di invece appunto porre il problema a esperienze giovanili o esperienze che vengono dalle nuove generazioni preferisco questa seconda edizione di essere in grado di essere parte di essere parte con tutto ciò che di responsabilità questo comporta con tutto ciò che evidentemente di mancanza anche tra virgolette di libertà questo può comportare di essere in grado in qualche modo per veramente di declinare insieme l'etica della convinzione e l'etica della responsabilità
E rispetto a questo se evidentemente Siro Borg si riuscirà a porre il problema di una forma partito adeguata che riesca a partire da questa esperienza che ha una sua indubbia centralità nella storia della sinistra italiana di questi ultimi anni ma che riesca nello stesso tempo a non fermarsi a questa noi credo che faremo il miglior daremo il Maglio il miglior contributo
Che possiamo dare alle nuove generazioni e a quanti appunto e non sono pochi nelle nuove generazioni sono alla ricerca di un impegno inedito
Grazie
Proprio voluto nostro la
La nostra serata con questo insistenza sopra le potenzialità di dibattito infondono molto gentilmente ricordava guarda caro Guspini
Se questo è un documento storico ma un documento storico proiettato il senso didattico verso il futuro
Non semplicemente una collezione morta di dato ringrazio molto anche per quello che ho detto sulla forma partito che credo si farà riflettere tutti
E adesso io avrò il piacere di dare la parola al vico Manca
Che da cui ci attendiamo pure
Con partecipazione appassionata
Rimane quello che non vorrei che
Parlando dopo le parole iniziali di Giorgio Spini interventi che mi hanno preceduto nell'esprimere anch'io la mia convinta gratitudine
A Carlo Vallauri per
Il il libro assumesse un qualche che di ripetitivo di rituale
Io mi sono effettivamente convinto
Credo che dobbiamo essere molto granchi anche perché tra l'altro lo sforzo maggiore in qualche misura l'ha fatto lui attraverso questo legame delle interviste anche perché in qualche misura
è una come dire un'iniziativa tanto meritoria perché io la chiamo anche un pochino temeraria cioè temeraria nel senso che essendo l'accelerazione
Dello sviluppo politico così dinamiche in questa fase
Il rischio a cui faceva riferimento Giorgio e cioè che pur andandoci a rileggere effettivamente qualcuno di noi avrebbe avuto timori a sottoscrivere ciò che ha detto poi invece in realtà si dimostra che nella linea di fondo diciamo non so se sottoscriveremo tutto esattamente le cose che abbiamo detto in quel momento però la linea di fondo permane emerge e quindi aldilà naturalmente della
Modestia delle nostre persone o quanto meno parlo per me credo che abbia ragione Spini nel definire questo un documento che potrà essere molto utile agli storici per capire diciamo il dibattito
Di un partito che ha un ruolo così importante diciamo del sistema politico italiano e della sinistra Italia
Ma io dirò subito che dopo il discusso e storici
Insieme alle incursioni sul presente e sul futuro che hanno fatto
Ruffolo e Tamburrano
Feci io giudico magistrali insomma e dopo il contributo su tanti punti ma in particolare come ricordava Spini sulla forma partito di Quagliariello io
Cercherò di cambiare tavolo diciamo così di gioco insomma ecco
Raccogliendo tuttavia una
Una sollecitazione di Tamburrano che mi convince molto e cioè quello di guardare un momento anche rinunce
Nel dare la risposta sulla domanda aiuta il socialismo italiano guardare un po'fuori dei confini nazionali perché mi pare difficile dare una risposta
Su dove va il socialismo italiano se non allarghiamo un momento il
La prospettiva e da questo punto di vista io vorrei un pochino
Esprimere un
Un convincimento un po'allarmato un po'allarmanti
E che nasce da un interrogativo
Anch'io mi pongo domando a voi naturalmente fioriture le dico giusto oppure no perché il socialismo riformista
Europeo non ha come dire capitalizzato o quanto meno non ha capitalizzato appieno il crollo del il crollo del comunismo
Insomma io sento nell'aria respiro nell'aria una una sorta di egemonia politico-culturale che nonna impronta socialista riformista in Europa
Ma a una impronta più come dire di ispirazione cattolica
Di ispirazione cristiano democratica
Largamente lo si deve a a quella che definirei una creatività elaborativa della chiesa e in particolare delle di questo Pontefice
Ed è una creatività elaborativa che investe Cosas significativa tanto i paesi dell'Est ex comunisti quanto la Germania
La Germania riunificata cioè investe sostanzialmente il baricentri del mutamento del mutamento in Europa
Io penso che questa prospettiva
Egemoniche abbia avuto un suo manifesto in questi giorni lo dico naturalmente con tutto il rispetto necessario però ha avuto un suo manifesto che l'enciclica centesimo anno
Che di fatto al adesso vado un po'per grandi linee quindi mi perdonerete la rozzezza di certi giudizi ma insomma propone di fatto il sugo cristianesimo
Il suo cristianesimo intendo naturalmente i suoi valori insomma espressi al cristianesimo anche inteso in senso laico e quindi in senso politico
Come
Radicale coscienza critica sul piano etico e su quello pratico del capitalismo
E in questo c'è un implicito giudizio che poi andare a leggere bene l'incidere non è tanto implicite una sorta di obliterazione diciamo dell'esperienza
Liberalsocialista e una certa otto il tentativo ispettivo di marginalizzazione di queste estese
Cioè secondo me in questo una una una logica integralista che ama spetti inquietante
Naturalmente
Ecco due osservazioni rapide su questo cioè uno che questo nasce è perché c'è una certa carenza c'è un certo vuoto cioè si occupa uno spazio si occupa un'assenza o almeno una non sufficiente presenza diciamo di una cultura politica liberal democratiche
Devo debbo anche dire che come dire anche questa anche i nostri amici cattolici devono stare devono fare attenzione devo stare accorti perché già emergono delle difficoltà
E delle tensioni che esplodono per esempio nella Germania post unificazione nell'Est europeo che incrinano in qualche misura questa egemonia
Cattolico o cattolico moderata insomma io la chiamo come la come la intendo come come la giudico insomma ecco
E vero che apre degli spazi elettorali a a alle Speedy
Debbo dire che non so quanto questi spazi elettorali nascono da un effettivo desiderio bisogno di solidarietà verso lesto quanto piuttosto disegno intendiamoci conservatore cioè di segno conservatore cioè di difesa di una posizione di privilegio insomma giudice attacca a caval donato non si guarda in bocca però il ai voti non si guarda in bocca però ad un analisi diciamo politico sociale questo va tenuto presente
E nell'Est europeo vi sono spinte nazionaliste
This credenti di grande preoccupazione di grande del
Allora non vorrei che di fronte anche diciamo a questa a questo a questa possibile caduta di egemonia cattolica moderata il socialismo riformista che non ha capitalizzato appieno il crollo del comunismo non fosse pronto a raccogliere le tensioni e le disarmonie dei progressi che oggi possono nuovamente investire anche
Le posizioni cattolico cattolico
Moderate cioè mi chiedo se il socialismo riformista sarà in grado di togliere questo riflusso e di porsi come soggetto di governo di quella che chiamerei la nuova riunificazione dell'Europa e cioè l'integrazione fra
Veste il resto dell'euro
Ecco io proporrei
Fare un'osservazione
Fare un'osservazione cioè
Mi pare che questo rischio il socialismo riformista l'occorra perché c'è una debolezza del socialismo liberale del socialismo riformista ad offrire una identità un senso di identità alla collettività come fanno invece il populismo cattolico e io a suo modo anche il nazionalismo
E qua abbiamo due problemi diversi del decennio degli anni ottanta e degli anni novanta cioè nel decennio degli anni Ottanta il socialismo europeo si è trovato dover fronteggiare a dare una risposta
All'elevata neoliberiste arride Nismo la data in modo insufficiente mi riferisco in particolare al socialismo nordico
Alla Gran Bretagna al socialismo vero inglese al socialismo tedesco al socialismo scandinavo diverso diciamo così è stata la risposta più adeguata dato dal socialismo l'attimino in particolare dalla Francia dalla
Dalla Spagna e anche dal
Dall'Italia però mi mentre allora il problema era di dare una risposta ai problemi diciamo che adesso andiamo per brevi cattivi lo sviluppo tecnologico eventualmente dall'informazione posti riduzionismo
Oggi solo tanti i problemi perché l'Europa è profondamente mutata cioè dopo la crisi profonda perplessità d'Europa sì certo ci sono ancora anche in parte del problema maggior dei problemi completamente nuovi che sono proprio bravi identità
I problemi di senso disse qui dissento della collettività di Progetto poche lire anche ricordava
Tamburrano chi da questo punto di vista un segnale
Probabilmente positivo io credo che Mitterrand sia quello che ha colto per primo questo esigente costruito poi ci sono tanti altri problemi che si pongono con con
Diciamo una scelta fatta da Mitterand in questi giorni ci sono anche i rischi di tipo protezionistico l'Europa in per la Francia e così via il rischio di uno scontro frontale
Con gli Stati Uniti con il Giappone che creerebbe una serie di altri probe tuttavia però mi pare che colga questo dato che
E di grandissima e di grandissima importante
Ecco allora io dico se il se le se il mondo cattolico il nazionalismo danno questa risposta alla questo tentativo diciamo di essere un cemento
Culturale di popolo della democrazia degli anni novanta
Il rischio è che se non viene dato dal socialismo riformista il rischio è quello che c'è sotto anche l'inciviltà cioè voglio dire con il crollo del comunismo si porta via anche l'esperienza socialdemocratica anche per
Socialista e liberale di arresto ecco quello che io
In punto a alla confusione del congresso di Rimini del PDS tale tante altre cose buone e cattive e così via
Sì essi si sono assunti una responsabilità da questo punto di vista perché il tentativo di dire ma si è fallito il governo ma in realtà il fallito anche cinismo democratico poi porta molte posizioni
Post comunisti ad essere subalterni alla produzione cattoliche insomma qualcuno prima ricordava Saddam Hussein la crisi del Golfo la donna che cos'è se non una subalternità culturale ha delle posizioni a delle posizioni
Quindi e non su quelli fatti quello che
Craxi è chiamato il Papirio e così via abbiamo avuto su quello di politica estera anche in tante altre cose c'è una subalternità oggettiva culturale a una serie di posizioni di matrice cattolica ecco vado molto rapidamente a fare al altri due brevissime osservazioni e concludo allora penso che ci sia questa
Che questa risposta di tipo come gli organici sta che il nazionalismo da un lato il il cristiano democratici dall'alto dall'Europa entrano in contraddizione con la società liberaldemocratica
Quindi c'è dice addio di aprire una dialettica sul terreno dei valori della scala dei valori sul terreno culturale
Con questa con con queste forze e qua mi riferisco a quello che tante volte altre abbiamo detto il socialismo liberale il socialismo dei diritti di tutti detta dipinti e cittadino di diritti
E nello stesso tempo del cittadino titolare di doveri di solidarietà di servizio nei confronti della collettività e così
Ecco in Italia e vado
Ha concluso di fronte se questo è lo scenario in Italia siamo ancora
Si litiga su che cosa
Cioè c'è tanto da litigare nel metodo non c'è duplice tanto da litigare sull'ex Sicco
Però siamo ancora al di qua del confronto sul progetto e questo è un ritardo grave evitando gravi
Di tutta la la sinistra in genere c'è un rischio c'è un rischio per io penso che ci sia un rischio grave
Mi auguro di no ma c'è un rischio grave perché in una fase in cui la crisi politica ed istituzionale converge nel delineare una rottura della continuità istituzionale di può essere al di là dell'aumento elettorale di questo o quel partito vi può essere poi nel fondo era finita italiani il rischio di una risposta tanto per intenderci legge d'ordine che poi abbia la forma del leghismo o abbia anche la forma
Della divaricazione crescente fra nord e sud e completo che rischia di trasformare i partiti
No disastro vari partiti con un partito sudista un partito e nordista insomma che è che ha delle delle che ha delle opzioni Fois sconvolgenti sul terreno poi delle opzioni politico allora due risposte sono state date una quella dell'unità socialista e l'atto impatto per il Tevere
Io credo francamente che quelle dell'unità socialista abbia il merito senza ecco chiuderci in una visione lessicale abbia il merito di dare in qualche misura una risposta all'identità
Cioè il i valori del socialismo liberale e riformista che poi si può aprire anche ad altre esperienze però intanto c'è una identificazione di Progetto
Tiene aperta la strada tutte le soluzioni politiche cioè non necessariamente su questo probabilmente c'è una qualche differenza anche fra di noi cioè io
Non solo contro l'alternativa penso che l'alternativa e sono d'accordo con Giorgio quando dice che l'alternativa può essere fondata su un disegno istituzionale su una via politica ma non necessariamente la strada e quelle dell'alternativa voglio dire anche possibile che vi sia una fase intermedia prima di giugno ad alternativa in cui possano essere anche una grande coalizione
Voglio dire che mentre l'unità socialista consente di adeguare le formule politiche a quello che sia
Lo sviluppo senza pregiudiziali il patto per il progresso proposto da Occhetto mi pare
La stanza velleitario confuso da un punto di vista programmatico molto confuso
Confusamente alternati visti gli atti e cioè senza poi respinti senza spazio oggettivo Ripa l'alternativa ad essere pagante sui numeri insomma
E noi siamo di fronte a un a un importantissimo riequilibrio lo ricordava mi pare Tamburrano Ruffolo rispetto al quarantasei però andando a fermare i voti
Di quella che dovrebbe essere una sinistra siamo la siamo siamo siamo sotto e quindi è inutile fa se no diventa un velleitarismo una una vostra così allora bisogna vedere come si costruisce il mutamento
E allora se si costruisce mutamento una un'attenzione confusamente alternativi Istica non risolve non previsione del problema
Ultimissima osservazione chiedo scusa perché credo che qui tutto il tempo degli altri ultimissima osservazione il presidenzialismo abbiamo detto in questi giorni che invece per i socialisti come dire un ostativo al confronto a sinistra questo mi pare un dato importante che va offerto al confronto a sinistra
Io credo che ci sia un dato ostativo personalmente che la questione della legge elettorale quella sì perché se
I comunisti ex figli dei postcomunisti continuano invece a sostenere una legge elettorale che quella proposta non a caso dalla Democrazia cristiana e cioè cioè a come unico obiettivo quello del mantenimento del sistema politico così come e allora noi abbiamo un bel dire
Ad affermare che il presidenzialismo non lo facciamo come dire un elemento ostativo del confronto perché la questione della legge elettorale cioè delle scelte preventive all'autenticazione
Del sistema politico italiano così come ed è una legge tesa come dirà mummificare il sistema politico così come
Allora questo diventa un punto fondamentale per come dire affrontare e sciogliere il dibattito a sinistra io mi auguro che sia possibile
Nonostante i tempi tanto Tunisia e tumultuosi
Avviare questo confronto sulla base appunto del Progetto di una sinistra che come diceva Tamburrano guardi all'Europa per risolvere anche le questioni in Italia
Il dovere tale un alto riconoscimento un profondo riconoscimento al contributo di banca io credo che inoltre uno almeno degli spunti che c'ha messo davanti
Ha tirato fuori quelli che saranno gli autentici temi fondamentali di dibattito politico-culturale dei prossimi anni cioè degli ha detto che c'ha prospettato l'entrata in rotta di collisione dei cattolicesimo nazionalismo
Con una
Liberalismo democratico liberal socialismo questo il tema questi sono i Zeri termini del dissidio futuro finito la lotta Est Ovest o comunismo per questo non ci non ci lasciamo incantare dalla frottola della guerra Mordo subito che impossibile che è impossibile materialmente il solo una forma di auto consolazione
Per chi scrive ha scritto finora su un manifesto
Ma non risponda alla realtà la realtà è quella che ha detto Manca
Non ho bisogno di aggiungere quanto c'è da pensarci sopra io credo che l'autore adesso gradisce di intervenire a questo punto del dibattito dopo però darei la parola
Per altri interventi
Io graziare i presentatori che hanno attribuito è un merito che invece e soprattutto degli intervistati perché infatti come ha detto prima Giorgio Spini io ho cercato di descrivere quella che è oggi la situazione del socialismo italiano intervistando alcuni esponenti socialisti
Che nel campo della politica della cultura dell'attività sindacale hanno caratterizzato in tutti questi anni il grande travaglio che movimento socialista ha vissuto in Italia
E da questo punto di vista la mia osservazione
Finale deliberò e che in FI quello che non ho scritto nel libro ma che posso dire adesso e che ne involontariamente questo libero
Ha cercato
Ora contribuito a rispondere in senso diciamo contrario a quello che è stato affermato al principio nel novantuno in un congresso di uno dei più grandi partiti italiani cioè a dire che il partito socialista è un partito dall'encefalogramma piatto io credo che gli interventi di di Amato di mancati Ruffolo di Tamburrano per nominare solo i presenti ma vorrei dire
Anche di Francesco Forte di Giuseppe Avolio che ha avuto un ruolo importante nelle battaglie sindacali questi anni del segretario la Camera del lavoro di Roma Minelli
Di e di Elena Marinucci
E dico di Rino Formica sono contributi che dimostrano invece una vitalità
Culturale ideologica politica
Anche proprio nelle difformità di opinioni che in questo libro io mi sono limitata a registrare
Basti pensare al di parte alla ribattuta questione presidenziale il cui appunto già in questo libro
C'è la sostanza di quello che è stato l'articolo di Giorgio Ruffolo di quante se ti di qualche giorno fa su Repubblica quando Ruffo appunto sottolinea che la repubblica presidenziale richiede dei contrappesi
Nel in un Parlamento forte in
Enti regionali forti
Io adesso non voglio ripetere qui quello che c'è nel libro vorrei però sottolineare
Un aspetto di quelli che io ritengo invece di aver
Accanto alla alla appunto a questa esperienza travagliata e di questi anni con aspetti positivi contraddittori
Quel che sono forse i punti sui quali i socialisti sono chiamati dalla situazione
A fare chiarezza il primo punto è quello affrontato dall'amico Quagliariello cioè a dire il partito a tutti i partiti sono in crisi e quindi il partito socialista risente come gli altri
Di questa evoluzione della società che non si si può più riconoscere in un partito fondato sulle tradizionali sezioni territoriali che derivano dall'esperienza
Dei decenni scorsi e quindi il partito
Socialista come gli altri partiti deve profondamente a rinnovarsi nella suo modo di vedere la società
La società viene prima del partito nel momento in cui il
Il Partito Socialista abbandonato la sua visione è stato l'Africa
Quando appunto negli anni settanta
Sì fatto questo sforzo di superare questa visione del primato dello stato e si è visto guardate invece alle energie vitali che sono nella società civile
Il parchi e il movimento socialista io credo anche abbandonato quella concezione del partito mamma cioè il partito che deve risolvere tutto
Purtroppo la condiziona la società italiana non consento a nessun partito di liberarsi di questa di questa posizione psicologica di molti italiani che chiedono ai partiti posti di lavoro chiedono ai partiti la soluzione di problemi che non spetta invece partiti risolvere buio pesto il primo problema che i padri unionista ma come gli altri deve affrontare con chiarezza
Il secondo punto un punto particolarmente a cuore chi vi parla e che il Partito socialista anche se ha rivelato soprattutto appunto tra gli anni settanta e gli anni Ottanta un'attenzione particolare a un ripensamento culturale profondo e io qui non perché sia presidente dell'Istituto chavisti sugli storici Giorgio Spini Rio credo che per il rischio è che il l'istituto socialisti studi storici
Da quando si è costituito quindici anni fa ha dato un contributo rilevante a un ripensamento di quella che è stata la storia di tutto il momento socialista inteso nella sua globalità
E questo è un contributo che non può essere sottaciuto ecco però se questo è avvenuto è anche vero che il partito in quanto apparato non ha invece non ha invece dato in questi ultimi anni un contributo a quella che la una promozione della cultura italiana io credo che ciò sia un punto importante
Se noi andiamo a vedere ci sono anche molti uomini di cultura che si sono allontanati dal partito ci dobbiamo chiedere il perché ecco perché il partito deve ripensare la sua posizione di fronte la cultura e proprio perché il Partito Socialista è stato
Non è un suo merito è un dato di fatto
Che è stato un partito che prima degli altri ha intuito come appunto l'evoluzione mondiale richiedesse altri altre prospettive poteva dirlo vista invece carente se non provvede a modificare la sua posizione potrà cultura e vengo infine all'ultimo punto
Cioè a dire
Un partito che si denomina socialista non può vivere non può sperare di avere un ruolo fondamentale nelle nell'Occidente se non si pone profondamente il problema della riforma dello stato sociale noi abbiamo avuto ho da parte appunto di ministri socialisti
Come cito assenti come Amato come Formica delle delle iniziative molto importanti per riformare l'assetto economico e sociale dell'Italia
Però io credo che manchi invece un disegno organico di riforma dello stato sociale e senza questo disegno chiaro né un partito socialista in Occidente non può avere un ruolo di guida
E allora come concludere questo mio questa la mia non vuole essere una risposta i presentatori volesse una indicazione ecco io credo parafrasando un concetto di Massimo Severo Giannini
Oggi noi dobbiamo andare al superamento del concetto di partito apparato e vedere invece il partito come una comunità io credo a questo punto di vista allora ecco i socialisti non solo essi ma coloro che con i socialisti sono impegnato in questi anni in un'idea di riforma possono avere ancora un ruolo importante grazie
La presidenza sarà libertà di dare la parola se vi sono interventi
Sì
Avanti allora
Sì aiutati a favore
Poi dopo vanti avanti per favore aveva chiesto la parola
Sì avanti allora se vuol venire qua per favore
Sì bisogna venire qua a parlare per il microfono
Seminario devo chiedere
Ma diciamo ai giudici verso il mortale parole stavolta Eugenio Giani sbottò dunque se vuol venire a parlare qua grazie